DOSSIER SEGRETI ERMETISMO ALCHIMIA - Esolibri
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53) Dio è nelle quattro forme elementari (vedi n. 12). Ogni forma elementare è uno stato di essere<br />
del quaternario. Ogni parte infinitesima dell'Universo riproduce il quaternario. L'uomo lo<br />
comprende tanto perfettamente per quanto la sua sintesi (che è il quaternario) come adattazione<br />
nell'uomo si riconosce con la stella a cinque punte. Con le lettere ebraiche l'uomo si esplica con le<br />
stesse lettere divine di Geova, interpolando la sin tra le due prime e le due seconde lettere. I<br />
Pitagorici lo esprimevano con 5. Nelle cifre e nei simboli della magia operante, qualsiasi triangolo<br />
rappresenta la trinità iniziale pura, come il quadrato rappresenta la discesa della trinità pura nella<br />
Creazione, la stessa rappresenta il tetragrammaton nella sua realizzazione umana, cioè la<br />
umanizzazione di Geova. Tutte le linee spezzate di questo segno stellare sono segni demoniaci, cioè<br />
segni di disordine o di perturbazione animale come per esempio:<br />
FAON (Ban dei Caldei) demone lussurioso. La linea invece di raggiungere un vertice e salire si<br />
ferma all'organo della generazione e abortisce. ROTH (Gaaz dei Caldei) demone della paura. La<br />
linea raggiunge il vertice inferiore e non monta al superiore. Impotenza. GAMAOTH (Lemel dei<br />
Caldei) demone della dissoluzione. Le cinque linee sono ridotte a 4 e si allacciano in maniera<br />
differente, opponendo triangolo a triangolo.<br />
L'uomo non è degno di tal nome se non nel suo completo equilibrio, cioè nella completa<br />
manifestazione stellare anche nel campo della visione astrale o oscura come in seguito indicheremo.<br />
Però onde il novizio impari a perfezionare tutto il simbolismo grafico della creazione umana<br />
bisogna che egli sia edotto della filosofia sintetica e dei rapporti tra i massimi e i minimi<br />
proporzionali e ricorrenti che esistono nel mondo o universo, di cui l'uomo è lo specchio e la sintesi<br />
minima.<br />
OSSERVAZIONI SULLA SINTESI COSMICA<br />
54) Il Mondo o Universo è l'insieme di tutto ciò che è. Ha due qualità: è eterno ed è infinito. Eterno<br />
perché se fosse temporaneo si dovrebbe accettare una ipotesi di uno stato suo che è la negazione<br />
dell'essere – la quale a sua volta non sarebbe che una formola dell'esistente. Infinito perché se<br />
all'universo si concepisce una qualità determinativa, si dovrebbe ammettere che fuor i suoi limiti<br />
esista un recipiente della sua limitazione, e questo sarebbe un assurdo perché il Mondo o Universo è<br />
l'Essere – cioè tutto ciò che è.<br />
55) Dunque l'Universo è il massimo contenente di tutte le forme mutabili inferiori che in esso<br />
vivono e si trasmutano. La figura geometrica che contiene tutte le forme universali e che per se<br />
stessa è il simbolo dell'infinito ed Eterno Universo è il Circolo.<br />
56) Tutte le cose che nell'universo si contengono sono maniere speciali dell'Essere Universo e<br />
contengono tutti i suoi elementi, poiché sono forme dello stesso universo. Nel linguaggio profano<br />
l'Essere è Dio e tutte le forme sono creazioni di Dio. Il quale è in tutte le cose da lui create, perché<br />
le creazioni stesse sono forme, cioè stati di essere dell'Essere Universale che i profani chiamano Dio<br />
o Zeus o Deus.<br />
57) Tutte le forme hanno un cominciamento (principio) ed un termine (fine). Lo stesso principio<br />
generatore della forma partecipa alla sua distruzione. I mezzi o le vie di mutazioni o di cambiamenti<br />
delle cose finite o delle forme sono due: 1 dal minimo al massimo; 2 dal peggio al meglio. Il<br />
principio attivo che genera le forme o cose finite è la produzione delle cose. Il principio<br />
trasformatore delle cose finite dal minimo al massimo o dal peggio al meglio è la forza. Quinti in<br />
tutte le cose finite, dove si osserva una trasmutazione dall'origine alla fine si contengono 3 termini:<br />
1 principio – 2 una forza trasmutatrice – 3 un fine.