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DOSSIER SEGRETI ERMETISMO ALCHIMIA - Esolibri

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Tutto ciò è magia solamente pei profani alla magia altissima, per l'iniziato non è che una energica<br />

manifestazione della Volontà, quella volontà che tutti i filosofi non jeratici tentano di definire e che<br />

la Sofia o sapienza sacerdotale delle cause lascia all'esame della intuizione umana e non definisce<br />

mai. Volere è trasformarsi nell'anima d'una cosa è diventare la cosa stessa. Ogni miracolo si traduce<br />

come un atto della volontà, ma chi insegnerà il modo di volere, di attivamente cioè trasformarsi<br />

nella cosa voluta? La volontà per negazione è definita come il perfettamente contrario al Desiderio.<br />

Desiderio è che la cosa appetita venga alla chiamata dell'uomo che la appetisce: volontà è invece la<br />

trasfusione dell'uomo stesso nella cosa voluta. Le cose desiderate non si realizzano, le cose volute i<br />

realizzano per fatalità. Quale sia il limite che separa il desiderio dalla volontà la scienza assoluta<br />

non lo determina, perché il limite è indeterminabile e mutabile secondo i casi e secondo gli uomini.<br />

Molti desideri si trasmutano in volontà, molte volontà degenerano in vani desideri. I primi sono<br />

volgari causati dall'ignoranza, le secondo sono manifestazioni superiori della particella creativa che<br />

è in noi e che per noi si manifesta. Il volgare confonde desiderio e volontà. L'iniziato solo li separa e<br />

li astrae come due sentimenti di valore perfettamente diverso. I talismani sono manifestazioni<br />

analogiche delle volontà e non del desiderio – sono pietre angolari delle manifestazioni riflesse di<br />

esse sull'anima umana e sono psichici strumenti di brevi e piccoli miracoli, di tempo, di forza, di<br />

espansione limitata ad effetti voluti, secondo l'intensità della forza che li ha creati. L'iniziato ne fa a<br />

meno e se ne serve per sé e per gli altri, ma non tracciati, né costruiti da iniziati non valgono che per<br />

la sola forza di fede che evoca la potenza dei caratteri in essa contenuti. A questo proposito e prima<br />

di procedere oltre, è bene spiegare la parola che di frequente viene adoperata nel nostro linguaggio e<br />

nel comune discorrere dei profani.<br />

Che cosa intendiamo per iniziato? E da che l'iniziato si differisce dagli uomini volgari? Giacché di<br />

questa parola iniziato viene fatto grandissimo abuso, specialmente dopo la profanazione delle<br />

Logge Massoniche di rito Scozzese e delle simboliche riformate; le quali, raccogliendo in un fascio<br />

degli uomini di natura, di cultura, di sviluppo differente, non hanno saputo, da quando perdettero la<br />

direzione e l'orientamento jeratico, stabilire un'unità di mira, per fini a raggiungere neanche nel<br />

mondo volgare. In esse fino a pochi anni fa, era consuetudine chiamare iniziato colui che<br />

conoscesse dei segreti amministrativi della loro compagine – e da questo i profani arguirono che<br />

ogni partecipante ad una setta o società segreta potesse vantarsi del nome di iniziato. Ma nel Grande<br />

Oriente di Luce Egizia, cioè di scienza e sapienza assoluta, oggi come negli antichi tempi, non chi è<br />

messo a parte della dottrina può vantarsi iniziato ma chi dopo un assiduo lavoro, e un'efficace<br />

pratica della dottrina, perfezionato, evoluto, sorpassa i gradini del più alto visibile mondo volgare e<br />

entra nel mondo delle cause rinunziando a quello degli effetti – vale a dire che colui il quale passa il<br />

fiume immenso delle sensazioni esteriori, che come l'acqua cantata nei salmi davidici ci affonda, e<br />

sente sviluppare in lui l'uomo interiore, cioè il Cristo loquente è solo meritevole del nome di<br />

iniziato. Egli si è separato cioè ha diviso il suo corpo alto, la prima trinità, dal corpo e dalla mente<br />

contemporanea; egli si è separato, cioè è entrato nella fase di evoluzione da cui non più si recede e<br />

parla la doppia lingua dello spirito e dell'uomo. Ora è l'iniziato così inteso che compie una<br />

operazione volitiva, che può scientemente formarsi un'idea del desiderio in contraddizione della<br />

volontà iniziale, la quale, accoppiata ai segni e alle cifre potenziali, danno facile la evocazione delle<br />

virtù in esse embrionalmente contenute. Il novizio allo studio della magia, il novizio il quale si<br />

avvia a diventare iniziato, non deve aspettarsi dal suo maestro i talismani di separando, poiché il<br />

separando si compie nel novizio come uno sforzo individuale perché assurga alla potestà di<br />

intendere la voce interiore, e nella nostra iniziazione osiridea, sarebbe delitto donare un talismano<br />

alla fede del discepolo, poiché costui sarebbe cangiato in un dipendente isiaco, cioè in uno<br />

strumento del maestro e non in un maestro. Ma il mezzo che esce dai noti ai profani e resta<br />

attraverso tempi immemorabili il punto critico dell'evoluzione perispiriturale dell'uomo è il mezzo<br />

alchimico di cui siamo pronti ad esaminare i capisaldi di operazione.

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