DOSSIER SEGRETI ERMETISMO ALCHIMIA - Esolibri
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morte apparente e probante del corpo umano per essi è il nulla più completo e non percepiscono il<br />
movimento intelligente dell'anima dopo il disfacimento degli organi ritenuti come generatori di<br />
intelligenza.<br />
Messo così il problema investigatorio delle funzioni degli organi del corpo umano cambia di<br />
fisionomia radicalmente e il pensiero, la intelligenza, l'azione intellettiva e tutto ciò infine che è<br />
compreso sotto il nome di psichismo non sarebbe più devoluto alle funzionalità organiche, ma gli<br />
organi non sarebbero che veicoli materiali della manifestazione della psiche o anima intelligente e<br />
viva. Il pensiero quindi pei profani è un risultato delle funzioni cerebrali, mentre che per noi è una<br />
manifestazione del corpo iperfisico intelligente (psiche o anima) per mezzo di organi più o meno<br />
perfetti più o meno adatti alle manifestazioni, più o meno potenti a seconda della potenzialità di una<br />
intelligenza. Se i profani intendessero ciò la faccia delle cose sarebbe cambiata, e i neologismi<br />
introdotti nella scienza (toccanti il problema animista) di telepatia, teleplastia, eccetera, non<br />
avrebbero ragione di esistere perché psiche o corpo volante vorrebbe a dir tutto e a spiegare tutto.<br />
Lo studio profano a questo punto ci rivolge una domanda semplice che è il nodo gordiano della<br />
differenza che ci separa dagli scienziati delle università volgari e ci dice:<br />
Domanda:<br />
Da secoli verte la discordia nel campo filosofico sulla questione dell'anima umana. Alcuni la<br />
credono un prodotto occasionale e momentaneo e transitorio del corpo vivo, altri invece la vogliono<br />
come entità a parte e indipendente dal corpo. Queste due filosofie non sono venute mai in completo<br />
accordo, perché buone ragioni contano gli uni e gli altri filosofi e il profano studioso si trova<br />
conteso ed in dubbio tra loro. Se la Sofia o Sapienza Magica riposa sul fondamento drammatico di<br />
questa premessa fa opera di filosofia volgare e non di scienza. Ditemi: avete voi una prova che<br />
l'anima sia qualche cosa di veramente indipendentemente dal corpo umano e che dal corpo umano<br />
non si serve che come mezzo di comunicazione o di funzione umana?<br />
Risposta:<br />
A questa domanda la scienza secreta risponde in modo esaudiente: l'uomo ha la scienza delle cose<br />
sole che domina e padroneggia. Il fabbro per conoscere il ferro lo lavora per lunghi anni e la pratica<br />
lo rende padrone del grande metallo. Così il falegname del legno, così ogni artefice della materia<br />
del suo lavoro. Dell'anima può parlare con certezza scientifica solamente colui che ha la signoria<br />
assoluta della propria materia, e se il falegname vuol parlare o conoscere il ferro va dal fabbro e<br />
viceversa. Ora fino a quando tu, o profano, con la pratica assidua non avrai posta in completa libertà<br />
la anima tua non potrai averne la coscienza, e ti conviene di credere al Maestro nel quale hai riposta<br />
la tua fiducia, come tu alla scuola profana credi al maestro di abaco prima di essere arrivato alla<br />
matematica dimostrativa. Però tu mi rivolgi la domanda nella forma seguente: ma coloro che<br />
arrivano a signoreggiare la propria anima, come il fabbro a conoscere il ferro, devono contentarsi di<br />
ragioni intuitive o hanno a loro disposizione un mezzo di prova strettamente scientifico da<br />
dimostrare matematicamente che gli organi corporei sono non generatori ma strumenti di<br />
manifestazione dell'anima? Ripeto che se tu mi formuli così la domanda, io ti risponderò che<br />
l'iniziazione osiridea è la sola che possiede il mezzo di prova del domma sofico, di fuori tutte le<br />
categorie di esperimenti noti, quali sarebbero il corpo volante (uscita in corpo astrale), la<br />
chiaroveggenza, la telepatia, ecc. In un mezzo sperimentale assoluto che precede di pochi passi il<br />
maestrato di terzo grado del nostro ordine, e che questo mezzo sperimentale è inattaccabile da<br />
qualunque critica filosofica strettamente scientifica e sperimentale.<br />
[Riteniamo che questa prova sia quella della “trasmigrazione avatarica”, in cui l’ adepto si stacca<br />
dal proprio corpo, determinandone la morte, e si “impianta” in quello di un altro, spodestandone<br />
le facoltà spirituali]