DOSSIER SEGRETI ERMETISMO ALCHIMIA - Esolibri
DOSSIER SEGRETI ERMETISMO ALCHIMIA - Esolibri
DOSSIER SEGRETI ERMETISMO ALCHIMIA - Esolibri
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
www.picatrix.com<br />
[vai a vedere, lettore, le stesse parole ne “La Scienza dei Magi”]<br />
ciò che è alla base della simbologia dell’ostia di pane azzimo nella tradizione cattolica.<br />
La pratica così protratta di continuo ottenere fa la moltiplicazione della Pietra sino al separando<br />
solare, che possasi ottenere in un tempo variabile - da pochi a molti anni - proporzionale al grado<br />
aurico di base dell’individuo praticante alchimico.<br />
Le modificazioni e le fenomenologie che si svilupperanno sono quelle proprie del separando<br />
ammonio come ti ho già dispiegato nel Libro VII - Il Grande Arcano, senonchè essendo questa<br />
pratica alchemico-sessuale, vi saranno cangiamenti profondi nei fluidi fisici dell’uomo e della<br />
donna - in primo luogo -, ciò nei loro mercurii, come del resto il mercurio dell’uomo diventerà negli<br />
ultimi stadii Pietra Filosofale fisica moltiplicativa. Osserva in alchimica cosa è la cifra<br />
dell’arcangelo Michael: la pratica moltiplicativa della Pietra, ovvero la reiterazione del ciclo<br />
nigredo-albedo-rubedo (cottura con i tre fuochi) con la solita o con più donne; ciò che trasforma la<br />
sua Cifra nella figura di un fallo circondato da più vulve muliebri.<br />
Il mercurio concotto attraverso i tre passaggi, comechè raggiunge lo stato pirico (o ammonio),<br />
cangia gradatamente da mercurio elaborato (mercuriale) in mercurio solare, ciò che fisicamente è<br />
provato dal fatto che esso mercurio assume gradatamente nella fase finale colore fluorescente (cioè<br />
lucente di notte) e liquidità più densa, ed inizia anche a profumare ed assume sapore dolciastro, ciò<br />
che nella tradizione chiamasi ambrosia degli dei.<br />
Questo mercurio è cioè diventato Pietra Filosofale, cioè base per l’ultima trasmutazione da<br />
mercuriale a solare, cioè corpo ammonio perfetto. Da quando avrai questo cangiamento del tuo<br />
sperma come ti ho indicato innanzi, discepolo, sappi che la Pietra filosofale è prodotta e che quando<br />
praticherai la ciclica e ingerirai l’ultimo giorno l’amalgama alchimico, quello sarà il seme perfetto<br />
dell’oro che portarti potrà in brevissimo tempo ad essere corpo vero solare o ammonio perfetto.<br />
Parimenti, discepolo, le modificazioni della donna avvengono nelle sue essenze mercuriali, solo<br />
però nel caso che sia essa praticante alchemica di grado pari al tuo. E precisamente, per quanto<br />
riguarda il primo fluido mercuriale che è il mercurio rosso, l’istessa solarizzazione mercuriale che<br />
tu hai nello sperma avviene di conseguenza anche in esso, cioè diviene parimenti fluorescente e di<br />
sapore dolciastro e gradevole, emanando anche una specifica profumazione piacevole; per ciò che<br />
concerne il secondo fluido mercuriale che è l’ovulazione, il suo colore ad un certo grado della<br />
pratica assume riflessi azzurrognoli.<br />
Nelle ultime modificazioni il mercurio bianco chiamasi alchimicamente vetriolo bianco, il mercurio<br />
rosso vetriolo rosso e l’ovulazione vetriolo azzurro. La congiunzione dei due mercurii solarizzati<br />
durante le rubedo successive, da quando cioè si constaterà effettivo cangiamento nei fluidi come ti<br />
ho ora indicato, porteranno alla Lapis Rubea, cioè l’ultimo grado della Pietra filosofale.<br />
Per quanto riguarda la pratica moltiplicativa della Pietra, tieni presente discepolo che l’unione<br />
alchemica con molteplici donne era legittimata dalle più antiche tradizioni compresa quella biblica<br />
dell’Antico Testamento, e vedi a tal proposito anche i vangeli cristiano-gnostici. Da ciò deriva la<br />
tradizione segreta dell’harem poi volgarizzata nella promiscuità sessuale ai soli fini carnali. Sempre<br />
nella tradizione, le donne che dovevano servire a tale opera alchemica, venivano chiamate<br />
sacerdotesse di Nebo o agubiche, a seconda della funzione loro nella pratica di questo magisterio: le<br />
prime partecipavano alla cibazione con l’amalgama, le seconde invece non partecipavano