DOSSIER SEGRETI ERMETISMO ALCHIMIA - Esolibri
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www.picatrix.com<br />
grado di fuoco mercuriale acciocchè l’Ibi sia pronto per distaccarsi completamente dal resto del<br />
corpo.<br />
Tu continuerai questa pratica fino a che non raggiungerai, per mezzo dell’altra pratica alchimica che<br />
stai effettuando, il segno perfetto del separando mercuniale che è il distacco del corpo Ibi per sua<br />
esteriorizzazione ancorchè incompleta. Questo fuoco che covi quotidianamente ha compito<br />
importante per ciò che riguarda l’Ibi volante, comechè dinamizzando contemporaneamente il<br />
mercurio tuo, cioè aumentandone per breve tempo l’intensità del suo fuoco, lo rende più agibile<br />
all’esteriorizzazione, cioè ne rende più dinamiche le facoltà e più perfetto il suo sviluppo.<br />
235) E quando tu, discepolo di quest’Arte alchimica, vorrai accendere questo fuoco che nei lunghi<br />
mesi preparatori a questo Arcano ti ho insegnato a covare, dovrai avere avuto presenza, anzitutto,<br />
come ti ho già detto, del punto di vitalizzazione di questo Ibi mercuriale; che se hai anche solo in<br />
parte separato questi tuoi due corpi lunare e mercuriale e hai avuto comparsa di questo nodo<br />
mercuniale, l’Ibi potrai far volare sempre che lo desideri; e intendi bene che indico come Ibi questa<br />
tua potestà raggiunta sul corpo mercuriale moventesi con fisiche proprietà nello spazio assoluto -<br />
cioè non vincolato dalle dimensioni come la profana scienza insegna - e che potrai proiettare<br />
fisicamente con più o meno suo peso specifico (e intendi la parola “peso” nel corso della pratica)<br />
proporzionale all’Opera a cui sei giunto.<br />
PROPRIETA’ E ASCESA DELL’IBI<br />
Nel buio più assoluto del tuo luogo magico inizia la respirazione eatica come ti ho già detto, e<br />
quando senti che il tuo fuoco magico si accende, con la forza della tua volontà cioè del tuo centro di<br />
coscienza (Mercurio) dovrai far esteriorizzare questo corpo mercuriale per semplice atto volitivo<br />
concentrandoti affinchè esso corpo fuoriesca dalla sommità della tua testa. Ecco che tu discepolo sei<br />
Ibi di mercurio formato e ora sai perché di mercurio ti ho parlato finora, e non di aria o di fuoco; ma<br />
attento al suo peso specifico che non potrai sollevare senza proprio allenamento ancorchè tu abbia<br />
grande virtù di separazione, e attenzione alle punte di metallo formate che emettono quelle onde<br />
astrali che possono danneggiare ciò che hai coagulato ma sappi anche che la tua estensione limiti<br />
non ha se sai come volerlo e cerca di aggregarti in un unico volume.<br />
Tu, pertanto, dovrai iniziare a condurre il tuo Ibi gradualmente, cioè allenandolo alla guida della<br />
volontà tua che ne comanda proprietà e funzioni. Cosa sono queste virtù? Ricorda che il corpo<br />
mercuriale è corpo energetico nelle tre dimensioni fisiche e per questo arcano sappi che quando tu<br />
ne avrai esteriorizzato la forma completa, che plasmerai con volontà nel modo che vuoi, il tuo corpo<br />
saturnio subirà una diminuzione del suo peso, nell’ordine di qualche etto grammo.<br />
Questo peso mancante è quello del tuo Ibi che hai fatto volare, cioè dipartire dal resto del corpo più<br />
grave; proprio per questa corporeità, cioè densità (per questo l’Ibi chiamasi anche corpo diafano,<br />
cioè non trasparente e non immateriale) nelle prime volte che avrai praticato l’esterionizzazione ti<br />
risulterà gravoso il comandarlo, cioè renderlo semovente; questa facoltà ottienesi con l’allenamento<br />
costante e solo con questo, e brevemente potrai dirigerne la direzione nel modo che vuoi. Gli organi<br />
di questo Ibi che dovrai comandare, sempre con l’allenamento, sono in primo luogo quelli visivi<br />
che, come noterai, risultano dispersi per tutta la superficie del corpo che hai formato: sono, cioè,<br />
come spiragli da cui intravvedi la nuova realtà che ti circonda; sappi, discepolo che con sforzo di<br />
volontà dovrai riunire in un unico corpo organico queste cellule visive che fisicamente sono noduli<br />
mercuriali ottici, cioè degli organi astrali di per sé impressionabili dalla realtà visiva circostante e<br />
che, come ti ripeto, dovrai organizzare in un unico centro per sforzo tuo di volontà.