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Quintole, ecco il progetto del doppio ponte - Il Reporter

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<strong>Il</strong> Giornale <strong>del</strong> tuo Comune<br />

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CURIOSITÀ<br />

UN POPOLO<br />

CHE TOCCA FERRO<br />

Un’indagine recente ha rivelato<br />

che i fiorentini sono molto,<br />

molto superstiziosi PAGG.30-31<br />

POVERA FIESOLE/2<br />

Seconda tappa <strong>del</strong> viaggio<br />

che <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> ha fatto<br />

tra gli “ultimi” fiesolani PAG.2<br />

SPORT<br />

“QUESTA È LA MIA CASA”<br />

Non viene convocato dal ct francese,<br />

ma Frey non ne fa un problema: la sua<br />

Nazionale è la Fiorentina PAG.36<br />

LA “CASA” DEGLI SPORT<br />

Dal calcio al tennis e ai corsi per<br />

ogni età: tutte le attività <strong>del</strong>la<br />

associazione Anchetta PAG.38<br />

Periodico d’informazione locale. Anno III n. 68 <strong>del</strong> 1 dicembre 2009.<br />

N° reg 5579 <strong>del</strong> 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10<br />

PRIMO PIANO<br />

<strong>Quintole</strong>, <strong>ecco</strong> <strong>il</strong> <strong>progetto</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>doppio</strong> <strong>ponte</strong><br />

Firenze vista da lontano<br />

di Cecionesi - Salusest<br />

n po’ gli piacciamo e gli facciamo invidia, un po’ invece hanno da ridire su come<br />

Ufunzioniamo come città. In estrema sintesi è questo che vien fuori spulciando tra le<br />

pagine dei quotidiani stranieri. Firenze, la bella e rinascimentale Firenze, piace agli stranieri.<br />

Perché è tutta da guardare, si mangia bene e ci sono un mucchio di negozi dove<br />

fare shopping. Ma, d’altro canto, certi difettucci <strong>del</strong>la città non piacciono ai giornalisti<br />

stranieri e qualcuno la dipinge come caotica, sporca, litigiosa. Un dato resta, però: ultimamente<br />

si guadagna spesso titoloni sulle pagine dei giornali stranieri, vuoi per la<br />

“battaglia <strong>del</strong> gottino”, vuoi per la pedonalizzazione <strong>del</strong> Duomo, vuoi perché qualcuno<br />

si è chiesto se <strong>il</strong> nostro sindaco non avesse un che di Obama. PAGG.10-11<br />

Reportage Natale<br />

PAG.3<br />

Alla Feste scoperta fiesolane <strong>del</strong> Sirio:<br />

tra viaggio musei, in anteprima l<strong>ecco</strong>rnie<br />

e a bordo parcheggi <strong>del</strong> tram gratis<br />

PAGG.8-9 PAG.12<br />

DICEMBRE 2009<br />

Babbo Natale<br />

fa l’autostop<br />

Andrea Muzzi*<br />

segni <strong>del</strong>la crisi si<br />

I vedranno anche a<br />

Natale. Babbo Natale<br />

tutti gli anni veniva<br />

con la slitta, quest’anno arriverà in autostop!<br />

Le renne? Se l’è mangiate! Su<br />

Babbo Natale ho dei dubbi che nessuno<br />

ha mai chiarito. Babbo Natale è un<br />

pensionato eppure ogni anno spende<br />

m<strong>il</strong>ioni di euro per comprare i regali.<br />

Chi glieli passa quei soldi? Come si finanzia?<br />

Perché la Finanza non ha mai<br />

fatto un accertamento fiscale? I pensionati<br />

non ce la fanno ad avere quel tenore<br />

di vita: mio nonno ogni Natale mi regala<br />

5 euro. Babbo Natale non ha mai fatto<br />

la vita <strong>del</strong>l’anziano: possib<strong>il</strong>e che sia<br />

l’unico vecchio che va in giro senza badante?<br />

Tutti gli anziani sono pieni di dolori,<br />

invece Babbo Natale tutti gli anni<br />

si presenta puntuale. Non ha mai saltato<br />

un Natale per colpa <strong>del</strong>la prostata! Mio<br />

nonno se dorme con i piedi fuori dalle<br />

coperte <strong>il</strong> giorno dopo non si muove<br />

per l’artrosi. Lui invece, passa all’aperto<br />

tutta la notte <strong>del</strong> 24 dicembre e non<br />

prende nemmeno <strong>il</strong> raffreddore. Mio<br />

nonno non esce di casa perché fa fatica<br />

a scendere le scale, Babbo Natale invece<br />

entra nelle case scendendo dal camino!<br />

Tra l’altro questa è anche una violazione<br />

<strong>del</strong>la privacy. Pensate se tutti entrassero<br />

nelle case come fa lui. Senti un botto e<br />

dalla cappa vedi uscire <strong>il</strong> postino pieno<br />

di fuliggine: “Raccomandata, c’è da firmare!”.<br />

Babbo Natale, chi sei veramente?<br />

Giù la maschera!! Possib<strong>il</strong>e che io<br />

ogni anno debba fare entrare in casa mia<br />

uno che nemmeno conosco? Te lo dico<br />

subito: quest’anno, se vieni, o mi dici la<br />

verità o chiamo i Carabinieri!<br />

*Comico<br />

STRENNE. Molti passeranno le feste all’insegna <strong>del</strong>l’austerity<br />

Sotto l’albero? Quest’anno c’è la crisi<br />

C<br />

hiedere a un cassintegrato come passerà <strong>il</strong> suo Natale<br />

vuol dire ricevere in cambio un sorriso amaro e parole<br />

arrabbiate: “Ma che feste e feste, <strong>il</strong> problema è arrivare a fine<br />

mese”. E non sono poche, purtroppo, le persone costrette a<br />

questo tipo di reazione. Per capirsi, chi prima guadagnava<br />

1500 euro e ora sta in cassa integrazione tre settimane al<br />

mese, in busta paga se ne trova 900. Che sono pochi. Famiglie<br />

intere sono rimaste con un reddito solo e mutui galoppanti,<br />

e in molti hanno trovato la salvezza nei “nonni” di<br />

casa, che con le loro pensioni aiutano le economie domestiche<br />

a non rimanere strozzate nelle maglie <strong>del</strong>la crisi. Sarà<br />

anche per questo che, chi ha la possib<strong>il</strong>ità di lavorare di più<br />

proprio durante le feste, lo fa senza lagnarsi troppo. Dagli<br />

incartatori di doni ai medici di guardia, dai babbi natale ai<br />

camerieri: loro i panettoni li mangeranno più alla svelta, per<br />

tornare presto a lavorare. Qualcuno lo fa perché deve farlo,<br />

qualcun altro lo sceglie per arrotondare. Ma c’è anche chi<br />

s’ingegna comunque per trovare pensierini (e pensieroni) per<br />

i suoi cari: ce n’è, come sempre, per tutti i gusti e i mercatini<br />

in giro per la città non mancano. Sul podio dei doni più<br />

bizzarri finiscono gli schiaccianoci a forma di H<strong>il</strong>lary Clinton,<br />

gli occhiali con specchietto retrovisore e, sì, le stelle <strong>del</strong><br />

cielo. Gli astri, quelli che luccicano, si possono comprare.<br />

Sognare invece è ancora gratis. PAGG.14-17<br />

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EDIZIONE DI FIESOLE • 7.724 COPIE DISTRIBUITE DA


2 Dicembre 2009 <strong>il</strong> giornale <strong>del</strong> tuo Comune<br />

VIAGGIO NELLA MISERIA/2. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> ha passato qualche ora insieme ai volontari <strong>del</strong>la Caritas<br />

Fiesole e i suoi poveri invisib<strong>il</strong>i<br />

Una calda mattina di novembre trascorsa insieme al gruppo <strong>del</strong>la Caritas di Fiesole che dà sostegno ai<br />

bisognosi. Tra storie drammatiche e un’umanità che vive alla giornata, lottando tutti i giorni per sopravvivere.<br />

C’è chi si arrangia, chi vuole solo un lavoro e chi è disperato e non ha nessuno a cui aggrapparsi<br />

Ludovica V. Zarr<strong>il</strong>li<br />

Si chiama Mina, come la cantante.<br />

E <strong>del</strong>la cantante ha lo stesso piglio<br />

deciso e lo sguardo vivace.<br />

Mina però, la Mina di cui parliamo<br />

noi, non canta canzoni d’amore per cuori<br />

infranti anche se pure lei, in un certo senso,<br />

i cuori infranti li rianima e li conforta,<br />

insieme ai suoi colleghi. La persona di cui<br />

stiamo parlando fa la volontaria alla Caritas<br />

di Fiesole, lassù a san Francesco, dove “<strong>Il</strong><br />

<strong>Reporter</strong>” era stato anche lo scorso mese a<br />

dare un’occhiata, per cercare di capire se<br />

anche tra le colline più belle <strong>del</strong> mondo,<br />

ci fosse qualcuno in<br />

difficoltà. E infatti<br />

l’abbiamo trovata, la<br />

povertà di Fiesole.<br />

L’abbiamo scoperta<br />

ascoltando le parole<br />

di persone disperate<br />

che chiedono aiuto<br />

al centro d’ascolto,<br />

dove si alterna ogni giorno una squadra<br />

diversa di persone. I volontari accolgono<br />

chi arriva, li invitano a fare colazione con<br />

biscotti e una bevanda calda e poi preparano<br />

una lista per capire chi va e chi viene.<br />

Nella stanza accanto un archivio conserva<br />

le storie di chi è passato di lì negli anni più<br />

recenti. Chi è, da dove viene, dove va, cosa<br />

fa, cosa cerca, cosa racconta. Uno ad uno<br />

gli ospiti vengono invitati ad entrare nella<br />

stanzina. All’interno ci sono un paio di persone<br />

che ascoltano, scrivono e si muovono<br />

nello spazio ristretto come api operaie. Nelle<br />

altre stanze c’è chi prepara i sacchetti col<br />

cibo, chi distribuisce <strong>il</strong> vestiario e chi tenta<br />

di coordinare tutto. La prima ad entrare un<br />

Bisogna essere cauti,<br />

queste persone hanno<br />

bisogno di essere ascoltate<br />

venerdì mattina di novembre è Nahia, che<br />

viene dallo Sri Lanka. Ha gli occhi grandi<br />

e <strong>il</strong> sorriso imbarazzato di chi è in difficoltà.<br />

Parla quasi perfettamente l’italiano, vive<br />

qui dal 1995 e desidererebbe solo un lavoro,<br />

nient’altro; faceva la badante ma ha perso<br />

<strong>il</strong> suo posto per via <strong>del</strong>la crisi. <strong>Il</strong> lavoro,<br />

è la prima cosa che chiedono tutti quelli che<br />

bussano qui, ma è l’unica cosa che i volontari<br />

non possono assicurare. Non c’è, non si<br />

trova. Alla Caritas trovano conforto insieme<br />

a cibo e vestiti. “Bisogna essere cauti<br />

– spiega Mina – queste persone hanno innanzitutto<br />

bisogno di<br />

essere ascoltate. C’è<br />

gente in seria difficoltà<br />

e poi c’è anche<br />

chi perde la testa o<br />

vuole fare <strong>il</strong> furbo,<br />

che magari torna più<br />

di una volta al mese,<br />

chiede più vestiti e<br />

magari tenta di rivenderli o di darli a qualcun<br />

altro. La miseria fa fare anche cose di<br />

questo genere. Mi hanno anche raccontato<br />

di qualcuno che ha preso <strong>del</strong> cibo per poi<br />

abbandonarlo in piazza, vicino alla fermata<br />

<strong>del</strong>l’autobus, perché magari si trattava<br />

di alimenti che non consuma abitualmente.”<br />

“Anche per questo motivo – continua<br />

– bisogna ascoltare e capire di cosa esattamente<br />

hanno bisogno, senza dare nulla<br />

per scontato e facendo in modo che niente<br />

venga sprecato”. Dalla porticina entrano ed<br />

escono persone di età diverse, storie che si<br />

sfiorano senza toccarsi. Rumeni, peruviani,<br />

ancora qualcuno dallo Sri Lanka. C’è chi<br />

abita al Luzzi, l’ex ospedale abbandonato<br />

e occupato nel comune di Sesto Fiorentino<br />

al confine col territorio fiesolano, dove<br />

non c’è né acqua, né luce e né gas. C’è chi<br />

non parla l’italiano, c’è chi ha 22 anni e due<br />

bambini e non ha i soldi per vestirli e non sa<br />

che in Italia a tre anni, i suoi figli, dovrebbero<br />

già andare all’as<strong>il</strong>o, anziché sopravvivere<br />

giocando tra i rifiuti. Ci sono buddisti, musulmani,<br />

ortodossi, cattolici. A tutti viene<br />

chiesta la religione, e la si segna sulla scheda,<br />

anche se poi non la si usa come discriminante.<br />

C’è chi rivendica <strong>il</strong> fatto di far parte<br />

<strong>del</strong>la comunità europea e chi scuote <strong>il</strong> capo,<br />

consapevole <strong>del</strong>la situazione amara per tutti.<br />

C’è un uomo con le mani segnate dal tempo<br />

e dalla fatica. Le due rumene che entrano<br />

una dopo l’altra dicono<br />

entrambe che non<br />

lavorano, che i loro<br />

mariti farebbero i<br />

muratori, ma trovano<br />

lavorano solo saltuariamente<br />

e in questo<br />

momento sono disoccupati.<br />

In entrambe le<br />

famiglie sembra sia solo <strong>il</strong> suocero a riuscire<br />

a portare a casa qualche soldo. Chissà se<br />

è vero, chissà se raccontano le cose come<br />

stanno o se si stanno inventando una storiella<br />

da rivogare in serie, una dopo l’altra.<br />

Luz Marina, è peruviana, vive a Firenze da 7<br />

mesi e sfoggia <strong>il</strong> suo accento sudamericano<br />

raccontando di suo marito che ha un posto<br />

ma la metà dei soldi vanno via per pagare<br />

l’affitto e anche lei è alla ricerca di qualcosa<br />

da fare per guadagnare qualche euro, “perché<br />

in Perù ho lasciato un figlio di 19 anni<br />

che sta studiando e devo mandargli un po’ di<br />

soldi”. Sono storie che si ripetono. Guai comuni<br />

che vengono raccontati seguendo canovacci<br />

diversi, che cambiano a seconda dei<br />

C’è chi viene dal Perù<br />

e chi arriva dalla Romania,<br />

c’è anche gente <strong>del</strong>lo Sri Lanka<br />

problemi, <strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong> carattere. Tutto a<br />

un tratto arriva Hasan, 24 anni, somala, che<br />

trascina con sé una storia straziante, ancora<br />

più diffic<strong>il</strong>e <strong>del</strong>le altre. E’ a Firenze da meno<br />

di due settimana, ha viaggiato fin qui dopo<br />

essere scappata dal centro di accoglienza di<br />

Crotone. E’ arrivata in Italia su un barcone<br />

e parla a stento due o tre parole <strong>del</strong>la nostra<br />

lingua. Non ha casa, non ha famiglia, non ha<br />

un presente. E’ una “randagia”. Si chiude <strong>il</strong><br />

giaccone che ha addosso nonostante sia una<br />

calda giornata di sole, e le finestre <strong>del</strong> centro<br />

d’ascolto siano spalancate. “Vedi – mi<br />

spiega Mina – la gente che arriva dall’Africa<br />

centrale tende sempre a coprirsi. Soffrono <strong>il</strong><br />

freddo qui in Italia, perché arrivano da Paesi<br />

caldissimi”. Hasan ha<br />

un bambino da qualche<br />

parte in Kenia,<br />

così pare di capire. E’<br />

una di quelle storie<br />

che affollano i giornali<br />

e che se non le<br />

guardi in faccia, in<br />

una faccia da bambina<br />

terrorizzata, incorniciata da un velo<br />

rosa acceso, non ti rendi conto che esistano<br />

per davvero. Hasan non ha niente, non ha<br />

nessuno, nel senso più tremendamente vero<br />

<strong>del</strong>l’espressione. I volontari si adoperano<br />

per lei e riescono a trovarle un posto per<br />

dormire, solo per qualche notte, dalle suore.<br />

Poi verranno avvisati i servizi sociali. Come<br />

fanno queste persone a vivere così? Chiedo<br />

a qualcuno. Cosa pensano <strong>del</strong> loro futuro?<br />

Cosa c’è di peggio che ritrovarsi allo sbando<br />

in un paese che non conoscono? Come fanno<br />

a trovare <strong>il</strong> coraggio per svegliarsi anche<br />

la mattina successiva? “Non hanno niente.<br />

Gli rimane solo l’istinto di sopravvivenza”,<br />

mi sento rispondere. Già, l’istinto.


Fiesole<br />

IL PROGETTO. E’ al vaglio dei Comuni la proposta per diminuire traffico e incidenti<br />

Due ponti tra Vallina e <strong>Quintole</strong><br />

Un <strong>doppio</strong><br />

attraversamento sul<br />

quale riversare <strong>il</strong> traffico<br />

che ingolfa la statale<br />

aretina e la strada<br />

provinciale di Rosano. <strong>Il</strong><br />

Comune di Fiesole <strong>il</strong>lustra<br />

i vantaggi <strong>del</strong> nuovo<br />

<strong>progetto</strong> ma chiede <strong>del</strong>le<br />

garanzie per tutelare <strong>il</strong><br />

luogo e gli abitanti<br />

Ludovica V. Zarr<strong>il</strong>li<br />

Un <strong>doppio</strong> <strong>ponte</strong> tra Vallina e <strong>Quintole</strong>,<br />

che alleggerisca <strong>il</strong> traffico sull’aretina<br />

e colleghi allo stesso tempo i due<br />

versanti <strong>del</strong>l’Arno. E’ la sintesi di un<br />

<strong>progetto</strong> ambizioso e impegnativo che sta coinvolgendo<br />

i comuni di Fiesole e di Bagno a Ripoli,<br />

a cavallo dei quali dovrebbe sorgere la nuova<br />

struttura. L’idea, nata da un protocollo d’intesa<br />

<strong>del</strong>l’ottobre 2003 firmato dai comuni di Fiesole,<br />

Bagno a Ripoli e Pontassieve, insieme alla regione<br />

Toscana, alla provincia di Firenze e ad Anas spa,<br />

dovrebbe portare a un “miglioramento dei collegamenti<br />

con la statale aretina – ha spiegato l’assessore<br />

all’urbanistica di Fiesole Marcello Cocchi<br />

– che è antica e pericolosa e allo stesso tempo<br />

potrebbe contribuire a risolvere <strong>il</strong> problema <strong>del</strong><br />

nodo di Vallina”. <strong>Il</strong> <strong>doppio</strong> <strong>ponte</strong>, <strong>il</strong> cui <strong>progetto</strong><br />

è ancora nella fase preliminare di verifica e controllo<br />

da parte dei soggetti interessati, darebbe una<br />

nuova alternativa alla rischiosa viab<strong>il</strong>ità di entrambi<br />

i versanti, facendo da collegamento diretto tra<br />

la zona di Firenze sud (quella che si estende dal<br />

viale Europa proseguendo in direzione di Bagno<br />

a Ripoli) e Pontessieve e farebbe da collegamento<br />

ideale tra l’autostrada A1, che ha un’uscita in<br />

prossimità <strong>del</strong> viale Europa e la val di Sieve, rientrando<br />

nelle operazioni di miglioramento <strong>del</strong>la<br />

rete stradale e autostradale. “La nuova strada diventerebbe<br />

un’alternativa alla statale 67 - continua<br />

l’assessore – e alla provinciale 34, dove in<br />

passato sono stati creati dei comitati cittadini per<br />

manifestare l’esigenza di sicurezza e funzionalità,<br />

per via degli incidenti mortali che spesso e volentieri<br />

si sono verificati”. Per realizzare <strong>il</strong> <strong>progetto</strong> è<br />

stato bandito un concorso internazionale vinto da<br />

uno studio di architetti e ingegneri francesi associati,<br />

“E’ stato prodotto per la fase preliminare – ha<br />

continuato Cocchi – ma non è ancora dettagliato a<br />

livello definitivo”. Due gli attraversamenti previsti<br />

dal <strong>progetto</strong> vincitore, che andrebbero a tagliare<br />

<strong>il</strong> fiume all’altezza <strong>del</strong>l’ansa al di là <strong>del</strong>la quale<br />

Estratto <strong>del</strong> rendering con i due tratti di fiume interessati dall’intervento<br />

si trova <strong>il</strong> territorio di Bagno a Ripoli. Stando ai<br />

numeri elaborati dai professionisti d’oltralpe, <strong>il</strong><br />

costo <strong>del</strong>l’intervento dovrebbe aggirarsi intorno<br />

ai 40 m<strong>il</strong>ioni di euro, compresi circa tre m<strong>il</strong>ioni<br />

da destinare alla cura degli aspetti urbanistici e<br />

paesaggistici <strong>del</strong> territorio che la strada andrebbe<br />

ad attraversare. “Questo è un punto cruciale <strong>del</strong>la<br />

questione – continua Cocchi – che <strong>il</strong> comune di<br />

Fiesole ha voluto ribadire nelle considerazioni sul<br />

<strong>progetto</strong> che ha inviato alla Provincia”. “Innanzitutto<br />

– prosegue l’assessore – quando e se verrà<br />

IL LUOGO<br />

a Calamai rinasce a nuova vita. L’ex fab-<br />

di Ellera, da tempo abbandonata a<br />

Lbrica<br />

sé stessa, sarà presto oggetto di un intenso<br />

restyling. 60 appartamenti, una nuova piazza,<br />

percorsi pedonali di collegamento verso<br />

Compiobbi, verso i giardini sull’Arno (via <strong>del</strong><br />

Pignino) e verso la vecchia via di Ellera, e ancora<br />

spazi verdi attrezzati, parcheggi pubblici<br />

per un totale di sessanta posti auto e un nuovo<br />

depuratore a servizio <strong>del</strong>l’intero abitato Ellera<br />

– Le Falle. Tutte queste novità trasformeranno<br />

l’enorme complesso facendolo ritornare<br />

ad essere parte integrante <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>la frazione<br />

di Fiesole. “La firma <strong>del</strong>la convenzione<br />

realizzata, la struttura dovrà tenere presenti gli<br />

attraversamenti pedonali da una parte all’altra e<br />

una particolare attenzione, dovrà essere garantito<br />

<strong>il</strong> benessere dei cittadini, attraverso l’installazione<br />

di barriere per prevenire l’inquinamento acustico<br />

e ambientale”. E poi c’è la questione <strong>del</strong> parco fluviale:<br />

l’area di San Pietro a <strong>Quintole</strong> che si affaccia<br />

sull’Arno è di fatto proprietà <strong>del</strong>la Fattoria di<br />

Grignano, e proprio in quell’area sarebbe dovuto<br />

sorgere un grande parco fluviale. “Quella <strong>del</strong> parco<br />

è un’idea alla quale non rinunciamo. Visto che<br />

SCHEDA<br />

Vantaggi e svantaggi<br />

Cosa pensa la gente<br />

Ma cosa pensano i cittadini di Fiesole<br />

di questo nuovo intruso, che da un<br />

momento all’altro potrebbe arrivare a<br />

turbare la quiete sulle rive <strong>del</strong>l’Arno? Al<br />

contrario <strong>del</strong>le previsioni, gran parte degli<br />

intervistati sembrano essere favorevoli<br />

alla realizzazione <strong>del</strong>la nuova strada.<br />

“Sarebbe l’ora che alleggerissero <strong>il</strong> traffico<br />

– dice la signora Maria – da queste<br />

parti le macchine passano velocissime,<br />

e anche attraversare la strada diventa<br />

pericoloso”. Ben predisposto anche <strong>il</strong><br />

giovane Giovanni: “sì, forse si vivrebbe<br />

meglio se non passasse così tanto traffico<br />

dal centro abitato, ci sarebbero sicuramente<br />

meno incidenti”. Ma qualche<br />

scettico non manca mai. “Non sono convinto<br />

– spiega un giovane signore che<br />

vuole rimanere anonimo – forse i negozi<br />

che ci sono lungo la via aretina ne risentirebbero.<br />

Non basta la crisi, ora ci si mette<br />

anche un <strong>ponte</strong>!”. Dubbiosa anche Mirella:<br />

“Penso che con uno “stradone” sullo<br />

sfondo, <strong>il</strong> parco fluviale di cui si parla da<br />

un po’ perderebbe tutto <strong>il</strong> suo fascino”.<br />

3<br />

in previsione l’attuazione <strong>del</strong> <strong>progetto</strong> porterebbe<br />

a un adeguamento <strong>del</strong> piano strutturale <strong>del</strong> comune,<br />

vogliamo che ci vengano date alcune garanzie,<br />

tra le quali spicca anche la realizzazione <strong>del</strong> parco<br />

fluviale, che rimarrebbe comunque tra le nostre<br />

priorità. Vorremmo riuscire a realizzarlo, se non<br />

in tutta l’ansa, almeno nella parte che andrebbe<br />

a dividere la strada dal fiume”. Ma non solo. “Ci<br />

sarebbe bisogno di collegamenti pedonali verso<br />

<strong>Quintole</strong> e Compiobbi, in modo da non lasciare<br />

“ferite” sul territorio”.<br />

Appartamenti, verde pubblico, percorsi pedonali e un depuratore al posto <strong>del</strong>la fabbrica<br />

Nuovo futuro per l’ex Calamai: <strong>il</strong> complesso si trasforma<br />

segna una data importante per tutti gli abitanti<br />

di Ellera – sottolinea Marcello Cocchi, Assessore<br />

all’Urbanistica <strong>del</strong> Comune di Fiesole<br />

–, che aspettano la riqualificazione <strong>del</strong>l’ex<br />

fabbrica da più di trent’anni. La convenzione<br />

rappresenta <strong>il</strong> coronamento di cinque anni di<br />

lavori <strong>del</strong>l’amministrazione comunale. Tempo<br />

nel quale sono stati esaminati e approvati<br />

i piani che hanno portato alla firma <strong>del</strong>la convenzione<br />

per partire con la parte attuativa <strong>del</strong><br />

<strong>progetto</strong>”. La convenzione per <strong>il</strong> recupero <strong>del</strong><br />

complesso, firmata lo scorso mese dal Comune,<br />

dall’impresa di costruzione Spagnoli spa e<br />

dai proprietari interessati, porta ad un ennesimo<br />

passo avanti nella gestione urbanistica di<br />

Ellera, dove verrà realizzata a breve anche la<br />

variante <strong>del</strong>la statale aretina che consentirà di<br />

far defluire <strong>il</strong> traffico senza congestionare <strong>il</strong><br />

centro <strong>del</strong>l’abitato. Due anni e mezzo, <strong>il</strong> tempo<br />

stimato per la ristrutturazione <strong>del</strong>la struttura,<br />

per la quale sono stati stanziati 2 m<strong>il</strong>ioni<br />

e 700m<strong>il</strong>a euro, di cui 1.900.000 euro per la<br />

realizzazione <strong>del</strong>le opere di urbanizzazione e<br />

800.000 euro quali oneri, che entreranno nelle<br />

casse <strong>del</strong> Comune di Fiesole. “Entro fine<br />

anno - ha detto Fabrizio Spagnoli di Spagnoli<br />

spa - sarà approntato <strong>il</strong> cantiere con l’inizio<br />

dei lavori ad anno nuovo”.<br />

/B.B.<br />

Copia in abbonamento postale<br />

<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />

è un periodico di 7 edizioni<br />

che mens<strong>il</strong>mente<br />

viene distribuito da<br />

in 192.404 copie<br />

<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> di Fiesole raggiunge 7.724 famiglie<br />

nel Comune di Fiesole.<br />

Editore e Concessionaria Pubblicitaria:<br />

Web&Press Edizioni s.r.l.<br />

Direzione ed amministrazione:<br />

via Kassel 17- 50126 Firenze<br />

tel. 848.80.88.68<br />

Direttore Responsab<strong>il</strong>e: Matteo Francini<br />

Service editoriale e grafico:<br />

Tabloid soc.coop., Firenze (FI)<br />

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Stampato da Rotopress International, Loreto (AN)<br />

Periodico d’informazione locale<br />

Anno III n. 68 <strong>del</strong> 1 dicembre 2009<br />

N°reg 5579 <strong>del</strong> 17/05/2007 tribunale di Firenze.<br />

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art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10€<br />

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Periodica Italiana<br />

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Si informa che, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 24, comma 1, lett. C, <strong>del</strong> D.Lgs<br />

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quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o<br />

documenti conoscib<strong>il</strong>i da chiunque. Nel rispetto <strong>del</strong>la normativa<br />

vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 <strong>del</strong> d.lg<br />

196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensib<strong>il</strong>i,<br />

sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fi ne <strong>del</strong>l’invio<br />

presso la Sua residenza <strong>del</strong> periodico gratuito “<strong>il</strong> <strong>Reporter</strong>”.<br />

<strong>Il</strong> responsab<strong>il</strong>e <strong>del</strong> trattamento è Web&Press s.r.l.<br />

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4 Dicembre 2009 <strong>il</strong> giornale <strong>del</strong> tuo Comune<br />

LA CURIOSITÀ. Sul territorio sta ritrovando spazio la coltivazione <strong>del</strong>la prelibata spezia<br />

Se lo Zafferano lo coltivo in giardino<br />

<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> è stato a far visita a una <strong>del</strong>le due aziende <strong>del</strong><br />

territorio, per scoprire che questo tipo di coltura dai fiori e dai<br />

profumi eccezionali era già diffusa nel tardo Medioevo<br />

Ludovica V. Zarr<strong>il</strong>li<br />

A<br />

metà strada tra un croco<br />

e un ciclamino. Quando<br />

fiorisce tappezza la terra<br />

di macchie violetto<br />

incendiate dal rosso dei pist<strong>il</strong>li. Forse<br />

non tutti sanno, anzi sicuramente<br />

lo sapranno in pochi, che a Fiesole<br />

viene prodotto un ottimo zafferano.<br />

Sono due le aziende sul territorio<br />

che coltivano questa piantine piccole,<br />

profumate e robuste, che fioriscono<br />

durante <strong>il</strong> mese di ottobre,<br />

regalando stigmi color ruggine che<br />

vanno immediatamente raccolti,<br />

selezionati ed essiccati. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />

è stato a far visita ad una <strong>del</strong>le due<br />

aziende fiesolane che coltivano la<br />

preziosa spezia, che accompagna<br />

la fantasia tra profumi orientali o,<br />

tra i terreni robusti <strong>del</strong>l’Abruzzo e<br />

di Sardegna. Nonostante la tradizione<br />

sia andata un po’ sfumando<br />

nei secoli (solo di recente sta ricominciando<br />

a diffondersi), la Toscana,<br />

e in particolare la provincia di<br />

Firenze, in passato ha vantato una<br />

grande diffusione <strong>del</strong>le colture di<br />

zafferano, tanto da aggiudicarsi la<br />

produzione di una varietà identificata<br />

come “zima di Firenze”. “La<br />

coltivazione <strong>del</strong>lo zafferano nei<br />

dintorni di Firenze - spiega S<strong>il</strong>via<br />

Fiani, titolare <strong>del</strong>l’azienda Poggio<br />

ai Muscoli e membro <strong>del</strong>l’associazione<br />

di coltivatori zafferano <strong>del</strong>la<br />

provincia di Firenze - affonda le<br />

radici in un passato molto lontano,<br />

di recente sono stati ritrovati<br />

documenti che ne testimoniano la<br />

diffusione già nel Quattrocento”. E<br />

forse si può andare ancora più indietro<br />

nel tempo, fino a sfiorare <strong>il</strong><br />

Duecento e <strong>il</strong> Trecento, quando, si<br />

legge in alcuni documenti <strong>del</strong>l’epoca,<br />

<strong>il</strong> raccolto di zafferano doveva<br />

essere diviso in parti eque tra <strong>il</strong><br />

mezzadro e <strong>il</strong> proprietario <strong>del</strong>la terra<br />

seminata. Nel “De Agricultura”,<br />

scritto dal fiorentino Michelangelo<br />

Tanaglia alla fine <strong>del</strong> Quattrocento,<br />

si leggono consigli sul periodo<br />

<strong>del</strong>la piantagione dei bulbi e sul<br />

posizionamento degli alveari “nei<br />

pressi di acque correnti e di piante<br />

come viole, timo e zafferano”. “E’<br />

una pianta molto resistente - continua<br />

la signora Fiani - ma <strong>il</strong> raccolto<br />

e la lavorazione necessitano di una<br />

grande pazienza, per questo motivo<br />

è sempre stato ritenuto un lavoro<br />

destinato alle donne”. E in effetti<br />

le fasi di raccolta ed essiccazione<br />

si devono svolgere dedicando allo<br />

stigma (<strong>il</strong> pist<strong>il</strong>lo <strong>del</strong> fiore), grande<br />

cura, precisione e altrettanta<br />

velocità, perché la fase di raccolto<br />

ed essiccazione vanno concluse<br />

nell’arco di una giornata, per far si<br />

che <strong>il</strong> prodotto conservi le sue pro-<br />

prietà e <strong>il</strong> suo profumo speciale. “E<br />

non viene ut<strong>il</strong>izzato solo in cucina<br />

- continua S<strong>il</strong>via - è stata già testata<br />

la sua efficacia come antidepressivo<br />

e adesso è in corso una studio sui<br />

giovamenti che la pianta è in grado<br />

di portare alle degenerazioni retiniche.<br />

E’ una ricerca che sta conducendo<br />

S<strong>il</strong>via Bisti, ordinario di<br />

biotecnologie all’Aqu<strong>il</strong>a, insieme<br />

ad un’università di Sidney. Ha già<br />

portato buoni risultati sulle cavie”.<br />

Speriamo che funzioni anche sugli<br />

esseri umani.<br />

A TUTTE LE PERSONE CHE SI ISCRIVERANNO AVRANNO IN OMAGGIO<br />

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Fiesole<br />

IL BILANCIO. Amministrazione soddisfatta: “Nonostante la crisi, abbiamo fatto quadrare i conti”<br />

Fiesole chiude l’anno col segno più<br />

Niente aumenti alle tasse, nuovi interventi<br />

sulle infrastrutture, una grande attenzione alla<br />

valorizzazione <strong>del</strong> patrimonio culturale e <strong>del</strong> turismo<br />

5<br />

Caterina Gent<strong>il</strong>eschi<br />

B<strong>il</strong>ancio alla mano, Fiesole rientra<br />

a pieno titolo tra i comuni virtuosi<br />

<strong>del</strong>lo stivale. Nessun aumento<br />

<strong>del</strong>le tasse, attenzione alle politiche<br />

sociali e scolastiche, valorizzazione <strong>del</strong><br />

patrimonio culturale, manutenzione ordinaria<br />

e straordinaria <strong>del</strong>le strade, promozione <strong>del</strong><br />

turismo, investimenti per le opere di pubblico<br />

interesse. Sono questi i punti fondamentali<br />

presenti nel b<strong>il</strong>ancio di previsione 2010 <strong>del</strong><br />

Comune di Fiesole. L’attuale situazione di<br />

crisi economica internazionale, che riguarda<br />

anche <strong>il</strong> nostro Paese, ha toccato, ovviamente,<br />

anche Fiesole. Nonostante la grave situazione<br />

finanziaria, <strong>il</strong> B<strong>il</strong>ancio di Previsione 2010 <strong>del</strong><br />

Comune non vede aumentare la pressione fiscale<br />

nei confronti dei cittadini, ma impegna<br />

l’amministrazione a contrastare efficacemente<br />

l’evasione e l’elusione fiscale. Tutto questo nel<br />

mantenimento, e nella garanzia di qualità, dei<br />

servizi, con particolare attenzione alle fasce<br />

deboli, e degli investimenti per <strong>il</strong> futuro <strong>del</strong>la<br />

città. <strong>Il</strong> b<strong>il</strong>ancio prevede la programmazione di<br />

investimenti significativi per opere di pubblico<br />

interesse. Fra queste la realizzazione, insieme<br />

alla Provincia di Firenze e ad Anas: <strong>del</strong>la variante<br />

alla Statale 67 “Tosco Romagnola” a<br />

Ellera, dei lavori in via <strong>del</strong> Bersaglio e in via<br />

di Bugia, che prevedono anche un nuovo sistema<br />

di luci con bassissimo consumo energetico,<br />

<strong>del</strong> restauro <strong>del</strong> Palazzo comunale e <strong>del</strong><br />

nuovo parcheggio di Borgunto, <strong>il</strong> cui <strong>progetto</strong><br />

è in fase di realizzazione avanzata. Alta rimane,<br />

l’attenzione per la manutenzione ordinaria<br />

e straordinaria <strong>del</strong>la strade e l’interesse rivolto<br />

al patrimonio storico, artistico e culturale.<br />

Ferma volontà anche di investire nel turismo,<br />

promuovendo iniziative che abbraccino le proposte<br />

culturali e le offerte turistiche <strong>del</strong> territorio.<br />

Un’intenzione che si manifesta anche<br />

attraverso un aumento <strong>del</strong> budget <strong>del</strong>l’ufficio<br />

competente al turismo, raddoppiato rispetto<br />

all’anno precedente. È inoltre significativo <strong>il</strong><br />

risultato ottenuto dall’amministrazione nel<br />

contenimento <strong>del</strong>la spesa corrente, attuandone<br />

una forte riduzione reale, senza compromettere<br />

<strong>il</strong> livello quantitativo e qualitativo <strong>del</strong>l’offerta<br />

dei servizi ai cittadini. Soddisfatti <strong>il</strong> sindaco<br />

Fabio Incatasciato e l’assessore al b<strong>il</strong>ancio Letizia<br />

Tinti, i quali sottolineano che, nonostante<br />

la crisi generale attuale, Fiesole è riuscita a far<br />

quadrare <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio senza intaccare i servizi<br />

alla cittadinanza e continuando a porgere una<br />

particolare attenzione al settore sociale.<br />

L’EVENTO. Continua fino al 20 dicembre la personale dedicata all’eclettico artista Gianfranco Draghi<br />

Una vita in una mostra: tra quadri, sculture e ricami<br />

Credo che ognuno<br />

possa esprimersi<br />

liberando la creatività<br />

nelle maniere più diverse<br />

urattini, mezzi punti, dipinti, sculture e tappeti. Un tributo a una<br />

Bpersonalità eclettica che sembra non esaurire mai le sue cartucce<br />

creative. La mostra “I volti <strong>del</strong>la creatività” dedicata a Gianfranco<br />

Draghi (Sala Costantini, via Portigiani e Museo Archeologico di<br />

Fiesole, fino al 20 dicembre) ripercorre i primi vent’anni di carriera<br />

<strong>del</strong>l’artista, che vanno dai primi Sessanta agli anni Ottanta. Un assaggio<br />

di una personalità stupefacente, che riesce a incanalare la sua<br />

vena artistica in ambiti diversissimi tra loro. Dalla scrittura alla pittura<br />

fino all’architettura e alla psicanalisi. Ma come ha fatto? “Sono<br />

stati molti gli artisti in passato, ma anche oggi, che si sono cimentati<br />

in esperienze diverse, che hanno voluto fare ricerche in varie direzioni<br />

– spiega l’artista –. Io personalmente ho fatto nel corso <strong>del</strong> tempo,<br />

soprattutto quando avevo più tempo ed energia a disposizione, tutte<br />

le cose che mi sono venute in mente. Penso che ognuno di noi possa<br />

esprimersi liberando la propria creatività in ambiti differenti tra<br />

loro”. “Pare avere assorbito diverse vite - spiega <strong>il</strong> curatore <strong>del</strong>la mostra<br />

Stefano de Rosa nel suo saggio critico -. E’ stato docente, amico<br />

di scrittori, testimone di avvenimenti, sensib<strong>il</strong>e alla politica nei suoi<br />

significati più nob<strong>il</strong>i, lontano dalle meschinità e dalle ambizioni personali<br />

e dotato, al contrario, di una prospettiva animata dal sincero<br />

proposito di contribuire al bene collettivo con quello slancio morale<br />

che fu degli <strong>il</strong>luministi e degli azionisti”.“Sono orgoglioso di questo<br />

omaggio che ha voluto dedicarmi <strong>il</strong> comune di Fiesole – spiega <strong>il</strong><br />

maestro a <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> -. Lo scorso febbraio la mia casa ha preso fuoco<br />

e con lei sono andati persi molti dei lavori più recenti. Le terrecotte<br />

sono esplose, i dipinti e gli scritti bruciati. Con quest’esposizione<br />

possiamo trasformare una disgrazia in un’opportunità”. Nella mostra<br />

fiesolana, sono esposte una ventina di opere di genere diverso,<br />

realizzate dall’artista nell’arco di un ventennio, a suo dire, “molto<br />

produttivo”. “E’ un po’ un riassunto <strong>del</strong>la mia vita”, racconta Draghi.<br />

Di padre veneto ma bolognese di nascita, Gianfranco Draghi, classe<br />

1924, ha scelto la Toscana come sua terra d’adozione. “Ho vissuto<br />

nel Chianti, a Pontassieve e Settignano prima di arrivare a Fiesole,<br />

dove ci sono le colline più belle <strong>del</strong> mondo”.<br />

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6 Dicembre 2009 <strong>il</strong> giornale <strong>del</strong> tuo Comune<br />

LA STORIA. In un libro <strong>il</strong> racconto <strong>del</strong> misterioso oggetto e <strong>del</strong>la v<strong>il</strong>la in cui è custodito<br />

Sulle tracce <strong>del</strong>lo specchio magico<br />

Barbara Biondi<br />

Alla scoperta di una<br />

storia magica. popolata<br />

da due innamorati<br />

e da uno specchio<br />

misterioso, che<br />

“ricorda” i volti <strong>del</strong>le<br />

persone riflesse anche<br />

a distanza di tempo<br />

Cosa succede se un curioso si imbatte<br />

in una storia singolare <strong>il</strong> cui<br />

protagonista è uno specchio antico,<br />

custodito in una v<strong>il</strong>la nei dintorni<br />

di Fiesole, la cui particolarità è riuscire a<br />

conservare “in memoria” le immagini riflesse<br />

riproponendole dopo tempo? Nella maggior<br />

parte dei casi succede che quella persona curiosa<br />

indaga, ascolta racconti e fa ricerche.<br />

Qualche volta scrive un libro, come ha fatto<br />

Massimo Sani, di professione Console <strong>del</strong>la<br />

Repubblica Slovacca a Firenze, che circa un<br />

anno e mezzo fa si è imbattuto in questa storia<br />

e adesso, a distanza di tempo ha deciso di pubblicarla<br />

per farla conoscere a tutti. “Anatomia<br />

di uno specchio”, così si intitola <strong>il</strong> volumetto<br />

di prossima uscita che custodisce i segreti di<br />

V<strong>il</strong>la <strong>Il</strong> Trebbiolo, meravigliosa struttura costruita<br />

intorno al Duecento e oggi trasformata<br />

V<strong>il</strong>la <strong>Il</strong> Trebbiolo<br />

in un ristorante e albergo de charme. “La storia<br />

<strong>del</strong>lo specchio - spiega Sani - me l’hanno<br />

raccontata <strong>del</strong>le persone anziane che gravitano<br />

lì intorno alla v<strong>il</strong>la. E’ una leggenda che<br />

tutti conoscono e io ho deciso di scriverla”.<br />

La storia, raccontata a Sani da Aurelio e Giuseppe,<br />

due signori che vivono nei pressi <strong>del</strong><br />

Trebbiolo, parla di due giovani innamorati e<br />

di questo specchio misterioso, che la voce narrante<br />

si prende la briga di andare a cercare tra<br />

nuovi eredi e passaggi di proprietà e che oggi<br />

è stato finalmente ricollocato al posto che gli<br />

spetta di diritto, all’entrata <strong>del</strong>la v<strong>il</strong>la, visib<strong>il</strong>e<br />

da chiunque abbia voglia di andarlo a scoprire<br />

(e da chiunque abbia la curiosità di specchiarcisi<br />

dentro). Un racconto magico, fatto di<br />

aneddoti semplici e teneri. Le pagine scorrono<br />

veloci accompagnando <strong>il</strong> lettore tra le colline<br />

fiesolane, da piazza Mino alla profumata campagna<br />

circostante, tra le pieghe di una storia<br />

d’amore cominciata e terminata tanto tempo<br />

fa. Ma la vita <strong>del</strong>la v<strong>il</strong>la non è fatta solo di<br />

leggenda. Contemporaneamente ad “Anatomia<br />

di uno specchio”, uscirà anche un volumetto<br />

scritto da Alessio Merciai, professore<br />

esperto in ricerche storiche e documentarie,<br />

che ha ricostruito le vicende <strong>del</strong> Trebbiolo a<br />

partire dalla sua fondazione intorno al 1200,<br />

probab<strong>il</strong>mente su una vecchia casa torre, fino<br />

ad oggi. Secondo fonti documentate in origine<br />

la v<strong>il</strong>la era di proprietà <strong>del</strong>la famiglia Pazzi e<br />

passò poi nelle mani <strong>del</strong>la figlia <strong>del</strong> noto scrittore<br />

e cronista fiorentino <strong>del</strong> 1300, Giovanni<br />

V<strong>il</strong>lani, che pare sia morta durante la terrib<strong>il</strong>e<br />

peste che si abbattè sull’Europa nel 1347. <strong>Il</strong><br />

resto si mescola alla storia recente, tra vecchi<br />

e nuovi proprietari, in un luogo che conserva<br />

ancora intatto <strong>il</strong> suo incredib<strong>il</strong>e fascino originale.<br />

• LA CARIE DENTARIA<br />

PER CARIE DENTARIA S'INTENDE UN PROCESSO<br />

PATOLOGICO LOCALIZZATO, D'ORIGINE ESTERNA,<br />

CHE COMPARE DOPO L'ERUZIONE DEL DENTE E<br />

CHE SI ACCOMPAGNA AD UN RAMMOLLIMENTO<br />

DEI TESSUTI DURI ED EVOLVE VERSO LA FORMAZIONE<br />

DI UNA CAVITÀ.<br />

La carie è quindi un processo patologico distruttivo e<br />

localizzato a carico <strong>del</strong> dente che inizia sulla superficie<br />

esterna <strong>del</strong> dente. La superficie <strong>del</strong> dente è ricoperta<br />

dallo smalto che è <strong>il</strong> tessuto più duro e resistente <strong>del</strong><br />

nostro organismo. La carie s'instaura con maggior<br />

frequenza sulle superfici masticanti oppure a livello <strong>del</strong><br />

colletto e nelle superfici dei denti che si fronteggiano<br />

(superfici interdentali), avanza più o meno rapidamente<br />

ed espandendosi verso l'interno <strong>del</strong> dente, rammollisce la<br />

dentina, determinandone una cavità sino a raggiungere<br />

la polpa dentaria. Una carie iniziale è in genere<br />

asintomatica e solo l'occhio esperto <strong>del</strong> dentista può<br />

r<strong>il</strong>evarla (da qui l'importanza di sottoporsi a regolari<br />

visite); se non curata la carie evolve e compaiono i<br />

sintomi come la sensib<strong>il</strong>ità al caldo, al freddo, allo<br />

zucchero<br />

STUDIO ODONTOIATRICO<br />

Dott.ssa Elisabetta Farnararo<br />

• Laureata presso l’Università di Firenze in odontoiatria<br />

e protesi dentaria nel 1989<br />

• Master specializzazione in endodonzia<br />

dal Dott. Arnaldo Castellucci<br />

I FATTORI PREDISPONENTI ALLA carie dei denti<br />

Sono in ordine di importanza<br />

Scarsa igiene orale.<br />

Frequente assunzione di zuccheri (liquidi o solidi)<br />

senza lavarsi subito dopo i denti.<br />

Frequente assunzione di cibi acidi (es. agrumi, aceto).<br />

Smalto poco calcificato o con difetti superficiali.<br />

Radici dentali esposte (<strong>il</strong> cemento che ricopre le radici<br />

non è forte come lo smalto per questo gli acidi lo intaccano<br />

più fac<strong>il</strong>mente).<br />

Affollamento e malposizionamento dei denti.<br />

Apparecchi ortodontici fissi.<br />

Diminuzione <strong>del</strong>la salivazione (la saliva contiene<br />

sostanze capaci di tamponare gli acidi prodotti dai<br />

batteri)<br />

Alimentazione con cibi morbidi che non permettono<br />

l'autodetersione.<br />

Vomito frequente.<br />

In pratica la demineralizzazione <strong>del</strong><br />

dente è causata dai batteri (placca<br />

batterica) che producono acidi, <strong>ecco</strong><br />

perché per prevenire l'insorgenza di<br />

carie è essenziale sottoporsi ogni<br />

6/12 mesi a visita e igiene orale.<br />

Per appuntamento:<br />

Tel. 055 690946 • via <strong>del</strong> Girone 21- (Girone) Fiesole<br />

E-ma<strong>il</strong>: ottura@hotma<strong>il</strong>.it 1058264<br />

• CENTRALINO COMUNE<br />

055 59611<br />

• CALL CENTER<br />

055 055<br />

• ACQUE TOSCANE<br />

800 755246<br />

• BIBLIOTECA COMUNALE DI FIESOLE<br />

055 599659<br />

• BIBLIOTECA DI COMPIOBBI<br />

055 6593507<br />

• CENTRO INCONTRI DI COMPIOBBI<br />

055 6593090<br />

• CIMITERI FIESOLE SPA<br />

055 59292<br />

• DIFENSORE CIVICO<br />

055 599478<br />

• MUSEO E ARCHEOLOGIA<br />

055 5961293<br />

• SEDE MOSTRE<br />

055 5961293<br />

• SPAZIO GIOVANI<br />

055 5040009<br />

• SPORTELLO TARIFFA IGENE AMBIENTALE SAFI<br />

NUMERO VERDE 800 485822<br />

• TESORERIA COMUNALE PRESSO CRF<br />

055 5978829<br />

• UFFICIO AFFISSIONI<br />

055 599848<br />

• UFFICIO CULTURA E MUSEI<br />

055 5961276 - 055 5961284<br />

• UFFICIO INFORMAZIONI E ACCOGLIENZA TURISTICA<br />

055 598720 - 055 5978373<br />

• UFFICIO MOBILE DI POLIZIA MUNICIPALE<br />

335 7537011<br />

www.comune.fiesole.fi.it • info@comune.fiesole.fi.it


PROVINCIA<br />

DI FIRENZE<br />

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cdev@cdev.it<br />

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<strong>Il</strong> <strong>progetto</strong> è stato realizzato nell’ambito<br />

<strong>del</strong> programma ELISA e finanziato dal P.O.R.E.


8 Dicembre 2009 <strong>il</strong> giornale <strong>del</strong> tuo Comune<br />

BUONE FESTE. Ecco <strong>il</strong> programma degli eventi organizzati su tutto <strong>il</strong> territorio comunale<br />

A Fiesole si festeggia così<br />

Tra mercati e buon cibo<br />

Caterina Gent<strong>il</strong>eschi<br />

<strong>Il</strong> Natale quando arriva, arriva. E anche Fiesole<br />

non perde occasione per festeggiare tra<br />

eventi, regali, un grande albero in piazza<br />

Mino e <strong>il</strong> parcheggio gratuito per tutta la giornata<br />

<strong>del</strong> 20 dicembre. Sempre <strong>il</strong> 20 arriva la “Gita<br />

a Fiesole: regaliamoci cultura”. Dalle ore 11 alle<br />

ore 16 apertura straordinaria <strong>del</strong>la Cappella di San<br />

Iacopo, grazie alla collaborazione degli Amici dei<br />

Musei di Fiesole. Nel Museo Civico Archeologico,<br />

alle ore 11.30, si terrà la visita guidata di Marco De<br />

Marco, dal titolo “Anteprima sul ritorno dei Longobardi”,<br />

che permetterà di ammirare alcuni oggetti<br />

recuperati dallo scavo <strong>del</strong>l’area Garibaldi. Si tratta<br />

di reperti longobardi che rappresentano un’anteprima<br />

<strong>del</strong> materiale, rinvenuto nelle tombe venute<br />

alla luce durante lo scavo, che nei prossimi mesi<br />

arriverà al museo. La giornata prosegue alle 15 al<br />

Museo Bandini con “Due gioielli di scultura toscana<br />

tornano al Museo”, visita guidata dal professor<br />

Bruno Santi. Per l’occasione al museo torneranno<br />

un bassor<strong>il</strong>ievo in terracotta <strong>del</strong> Giambologna e<br />

quattro mensole in marmo con pregiati bassor<strong>il</strong>ievi,<br />

provenienti dal Battistero di Firenze e risalenti<br />

al primo Trecento. L’ingresso ai Musei di Fiesole è<br />

gratuito per tutta la giornata <strong>del</strong> 20 dicembre. Sabato<br />

26 e domenica 27 dicembre si ripeterà l’apertura<br />

straordinaria <strong>del</strong>la Cappella di San Iacopo dalle ore<br />

11 alle ore 13. Per le visite è consigliata la prenotazione<br />

chiamando <strong>il</strong> numero: 055.5961293. Tante<br />

anche le iniziative organizzate nelle settimane precedenti.<br />

<strong>Il</strong> 12 dicembre sarà la volta di un evento<br />

speciale per i bambini, “Giocando sotto l’albero”.<br />

Dalle ore 15, nei nuovi locali di piazza Mino, i più<br />

piccoli si divertiranno con <strong>il</strong> teatrino e tante animazioni.<br />

I burattini daranno vita allo spettacolo<br />

“Puppet e magie sotto l’albero” per un pomeriggio<br />

di grande divertimento in compagnia anche di Babbo<br />

Natale, che porterà chicche per tutti i bambini.<br />

E fra un gioco e l’altro ai piccoli verrà offerta dal<br />

MARIA CONTI<br />

Pensionata<br />

SILVANA SANTUCCI<br />

Casalinga<br />

BEATRICE BONANNI<br />

Commessa<br />

“Vorrei<br />

che le guerre<br />

sparissero”<br />

“Una vita<br />

migliore per chi<br />

ne ha bisogno”<br />

“Un buon posto<br />

di lavoro<br />

e la salute”<br />

“Come regalo per Natale, vorrei che <strong>il</strong> presidente americano<br />

Barak Obama riuscisse a far capire alle persone che bisogna<br />

smettere di fare guerre in giro per <strong>il</strong> mondo. Per quanto<br />

riguarda invece la situazione italiana, vorrei che <strong>il</strong> premier<br />

S<strong>il</strong>vio Berlusconi la smetta di fare <strong>il</strong> presidente <strong>del</strong> consiglio<br />

e si ritiri”.<br />

“Desiderei tante cose, ma innanzitutto vorrei che tutti<br />

avessero una vita migliore. Parlo soprattutto <strong>del</strong>le<br />

persone che si trovano più in difficoltà. Spero che<br />

tutta questa gente riesca a portare avanti i propri progetti,<br />

a vivere in buona salute e ad avverare i propri<br />

sogni”.<br />

“E’ un momento diffic<strong>il</strong>e, non mi hanno rinnovato <strong>il</strong><br />

contratto di lavoro, eppure ho 21 anni e ho sempre fatto<br />

<strong>del</strong> mio meglio per essere indipendente e per riuscire<br />

a mantenermi da sola. A un ipotetico Babbo Natale<br />

chiederei innanzitutto la salute e poi un buon posto di<br />

lavoro”.<br />

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Fiesole<br />

Visite guidate, sorprese al museo archeologico,<br />

mercati in piazza, un grande abete <strong>il</strong>luminato<br />

e parcheggio gratuito per tutti quelli che<br />

saranno a Fiesole <strong>il</strong> 20 dicembre<br />

9<br />

comune la merenda. Ma nei nuovi spazi comunali,<br />

<strong>il</strong> 12 dicembre, l’appuntamento non<br />

è solo per i bambini. Alle ore 17.30 ci sarà<br />

l’inaugurazione dei presepi di Carlo Rizzo:<br />

una collezione di presepi provenienti da tutto<br />

<strong>il</strong> mondo e per tutto <strong>il</strong> pomeriggio la Misericordia<br />

offrirà vin brulè e bruciate. Spazio<br />

ai festeggiamenti anche nelle frazioni sparse<br />

sul territorio. Domenica 13 dicembre in piazza<br />

Mino, ci sarà <strong>il</strong> mercato “Arte in Piazza”<br />

dove sarà possib<strong>il</strong>e comprare oggetti realizzati<br />

a mano e assistere a dimostrazioni <strong>del</strong>la<br />

lavorazione <strong>del</strong> legno, <strong>del</strong>la creta e a creazioni<br />

con fiori secchi. Sempre Fiesole si terrà<br />

inoltre <strong>il</strong> mercato di Natale “Cosa metto sotto<br />

l’albero”, un’occasione per trovare tante idee<br />

curiose, mentre nella piazzetta <strong>del</strong>la Cattedrale,<br />

ci sarà <strong>il</strong> “Presepe Artistico” a cura<br />

dei Fratelli <strong>del</strong>la Misericordia. Domenica<br />

20 nei nuovi locali di Piazza Mino alle15.30<br />

PIERO ORZALESI<br />

Ricercatore<br />

“Una ripresa<br />

economica<br />

per <strong>il</strong> Paese”<br />

“Mi auguro, per me e per <strong>il</strong> resto <strong>del</strong> mondo, che da qui<br />

all’inizio <strong>del</strong>l’anno prossimo ci sia una ripresa economica<br />

e un miglioramento <strong>del</strong>le condizioni in generale. E’<br />

un periodo molto diffic<strong>il</strong>e per tutti ma spero possa essere<br />

superato grazie all’impegno dei cittadini e <strong>del</strong>la classe<br />

politica”.<br />

ci sarà l’inaugurazione <strong>del</strong>la mostra a cura<br />

<strong>del</strong>l’associazione Artisti Fiesolani. Poi sotto<br />

le logge <strong>del</strong> comune grande evento “Artisti<br />

per un giorno” dove ognuno potrà lasciare un<br />

pensiero, fare un disegno o un suggerimento<br />

su bobine di carta. <strong>Il</strong> tutto accompagnato da<br />

cioccolata calda. Sabato 19 dicembre dalle<br />

ore 15.30 alle 17.30 Babbo Natale passerà<br />

dai commercianti di Ellera e Compiobbi per<br />

leggere le letterine e apprezzare i disegni dei<br />

bambini e conclude <strong>il</strong> giro in piazza Etrusca,<br />

dove le associazioni locali offriranno la<br />

merenda. Mercato di Natale anche in piazza<br />

Falcone e Borsellino a Compiobbi. Domenica<br />

20 al circolo La Pace di Compiobbi, dalle<br />

ore 17, inizia la Festa Over 60. Pomeriggio<br />

di animazione, a partire dalle ore 15.30, con<br />

merenda per grandi e piccini, alla Misericordia<br />

di Compiobbi, in occasione <strong>del</strong>la Festa<br />

degli Auguri.<br />

SILVANO DELLA LUNGA<br />

Perito elettrotecnico<br />

“Vorrei che<br />

si risolvessero<br />

più problemi”<br />

“Vorrei che ci fosse un po’ di ripresa, me lo auguro proprio.<br />

E poi vorrei che i nostri politici si dedicassero più<br />

seriamente alla risoluzione dei problemi senza stare a perdere<br />

tempo litigando ininterrottamente tra di loro. Probab<strong>il</strong>mente<br />

se trovassero un punto di accordo sarebbe più<br />

semplice superare questo momento <strong>del</strong>icato”.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> informa. Di seguito sono riportati i principali cantieri<br />

stradali nei quali la popolazione fiesolana si imbatterà nell’arco<br />

<strong>del</strong> prossimo mese, sia a Fiesole che nelle frazioni. Per sapere in<br />

anticipo se e quando cambiare strada.<br />

VIA FERRUZZI<br />

Fino al termine dei lavori viene chiusa al transito veicolare Via<br />

Ferruzzi per consentire un intervento alla rete <strong>del</strong>l’acquedotto.<br />

VIA DEL GIRONE<br />

Intervento alla rete idrica nel territorio <strong>del</strong> Girone. I lavori<br />

cominceranno tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio e<br />

andranno avanti per circa un mese.<br />

VIA PORTIGIANI<br />

Lavori di restyling in via Portigiani per la realizzazione di una<br />

serie di palazzine residenziali, di un parcheggio pubblico con<br />

posti riservati a diversamente ab<strong>il</strong>i e di un percorso pedonale. I<br />

lavori saranno conclusi entro la fine <strong>del</strong> 2009, mancano ancora<br />

le finiture e i collaudi.<br />

a partire da €375.000<br />

1023242


10 Dicembre 2009<br />

Dalle pagine di quotidiani come <strong>il</strong> New York Times, El Mundo, Le Figaro e <strong>il</strong> Guardian<br />

emerge un ritratto pieno di contraddizioni: <strong>il</strong> capoluogo toscano piace molto per diversi<br />

aspetti, ma qualcuno gli rimprovera di essere litigioso come ai tempi di guelfi e ghibellini<br />

attualità<br />

ZOOM/1. Analizzando la stampa estera si scopre l’immagine che i forestieri si sono fatti di noi<br />

Firenze: bella e impossib<strong>il</strong>e<br />

Così ci vedono gli stranieri<br />

Annalisa Cecionesi*<br />

È<br />

diffic<strong>il</strong>e pensare a Firenze come una città<br />

capace di suscitare sdegno e avversione.<br />

Eppure, negli ultimi due anni, questi sentimenti<br />

affiancano le immancab<strong>il</strong>i lodi<br />

sulle pagine dei più autorevoli quotidiani esteri.<br />

Dal New York Times a El Mundo, dal Guardian a<br />

Le Figaro, solo per citarne qualcuno. Un’immagine<br />

per certi versi sorprendente, quella <strong>del</strong>la Firenze<br />

raccontata oltre confine. F<strong>il</strong>m come “Sotto <strong>il</strong> sole<br />

<strong>del</strong>la Toscana” o “Camera con vista” ci hanno abituato<br />

a pensare agli stranieri come amanti incondizionati<br />

<strong>del</strong>la nostra città e <strong>del</strong>la Toscana. Vuoi per<br />

le eccellenze artistiche, vuoi per <strong>il</strong> clima benevolo<br />

e <strong>il</strong> dolce paesaggio. Vuoi per la buona cucina o<br />

per l’estro artigiano. Questi aspetti ricorrono in<br />

abbondanza tra le pagine <strong>del</strong>la stampa straniera. I<br />

corrispondenti non si stancano di fornire indicazioni<br />

su monumenti imperdib<strong>il</strong>i o ristoranti invitanti.<br />

Così come non risparmiano consigli dedicati agli<br />

amanti <strong>del</strong>lo shopping, tanto da soprannominare<br />

via Tornabuoni “la Fifth Avenue” fiorentina. Ma<br />

spesso queste immagini attraenti si fondano sulle<br />

aspettative riposte nella testa di molti forestieri.<br />

Sugli stereotipi sedimentati nei secoli. A ridestare<br />

dal sogno ci pensa la penna tagliente di qualche<br />

corrispondente. Ed è un brusco risveglio. La città<br />

tanto promettente sulla carta si rivela alla prova dei<br />

fatti assai <strong>del</strong>udente. Tanto da indurre la giornalista<br />

<strong>del</strong> Times Veronica Smith a chiedersi “perché mai<br />

le persone vadano in estasi per Firenze”. La città<br />

è infatti caotica e sovraffollata di turisti, davanti a<br />

musei e ristoranti si dipanano code epiche, alcune<br />

zone <strong>del</strong>la città appaiono sporche, buie e pericolose.<br />

E’ stata definita anche folle e grottesca, la nostra<br />

Firenze. Quando ha storto <strong>il</strong> naso davanti alle<br />

imponenti statue cinesi donate al Comune dalla<br />

città di Ningbo. E’ stata dipinta come una città litigiosa,<br />

capace di dividersi su tutto, tram compreso.<br />

Tanto da risollevare dalla coltre <strong>del</strong>la storia vecchie<br />

rivalità. Guelfi e ghibellini, quasi un simbolo<br />

degli scismi fiorentini di ieri e di oggi. Cartellino<br />

rosso da parte dei forestieri, povera Firenze, anche<br />

per l’incomprensib<strong>il</strong>e segnaletica stradale, una<br />

trappola per turisti. Per non parlare <strong>del</strong> suo tenace<br />

ancoraggio al passato, scudo contro la modernità.<br />

Lo dimostrano le lungaggini che accompagnano le<br />

grandi opere, come l’ampliamento <strong>del</strong>la Galleria<br />

degli Uffizi. Le invettive non mancano. Attenzione,<br />

però. Sovente, anche dalla penna <strong>del</strong> più critico<br />

dei corrispondenti, spunta la redenzione. Firenze<br />

è assolta. Una passeggiata tra le vetrine dorate di<br />

Ponte Vecchio, una visita alle tele di alcuni dei<br />

più acclamati artisti <strong>del</strong>la storia, un pranzo davanti<br />

a una bistecca al sangue bastano a far crollare<br />

all’istante l’impalcatura di qualsiasi descrizione<br />

impietosa. Occhio però, Firenze. Là fuori ti guardano.<br />

Non sempre con sorriso estasiato.<br />

* La nostra collaboratrice, a questo argomento,<br />

ha dedicato una tesi di laurea dal titolo:<br />

“Firenze nella stampa estera”<br />

JOSH SHAW<br />

26 anni, Stati Uniti<br />

DARIA DWULIT<br />

21 anni, Polonia<br />

CAROL CHIU<br />

30 anni, Giappone<br />

“Una capitale<br />

di arte e<br />

cultura”<br />

“Peccato per<br />

<strong>il</strong> traffico<br />

e <strong>il</strong> chiasso”<br />

“Che belle<br />

quelle casette<br />

sull’Arno”<br />

Attraverso letture incentrate sull’arte, la religione e la f<strong>il</strong>osofia,<br />

ho conosciuto lo smisurato patrimonio architettonico<br />

e artistico <strong>del</strong>la città <strong>del</strong> Rinascimento. I media contribuiscono<br />

a mettere in risalto <strong>il</strong> suo lato romantico. Ciò che più<br />

si percepisce da fuori è l’idea di una città capitale <strong>del</strong>l’arte<br />

e <strong>del</strong>la cultura.<br />

Quando ho visitato Firenze per la prima volta sono rimasta<br />

sbalordita, era davvero la città dei miei sogni. Le uniche<br />

cose che lasciano un po’ a desiderare, che distruggono la<br />

visione armonica <strong>del</strong>la culla <strong>del</strong> Rinascimento, sono <strong>il</strong> traffico,<br />

<strong>il</strong> chiasso urbano e i cartelloni stradali poco chiari per<br />

gli stranieri.<br />

Sono arrivata a Firenze da poco ma è questa la città che avevo<br />

in mente prima di partire. Firenze non può che suscitare<br />

sentimenti positivi, con la sua ricchezza di monumenti, le<br />

casette color arancio che si affacciano sull’Arno, la gent<strong>il</strong>ezza<br />

e l’accoglienza dei fiorentini, e perché no, la buona<br />

cucina.<br />

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attualità<br />

ZOOM/2. Dalla “battaglia <strong>del</strong> vino” a piazza Duomo pedonale: i media internazionali riscoprono Firenze<br />

E la città <strong>del</strong> Giglio<br />

approdò sul Times<br />

Lorenzo Salusest<br />

11<br />

Dapprima l’Obama dei Lungarni, poi <strong>il</strong> paladino<br />

<strong>del</strong> gottino di vino da accompagnare<br />

alla trippa, infine l’artefice <strong>del</strong>la pedonalizzazione<br />

di piazza Duomo: sono queste,<br />

in rigoroso ordine cronologico, le tre vesti che i mezzi<br />

di comunicazione internazionali hanno cucito addosso<br />

a Matteo Renzi. Segno di una riconfermata attenzione<br />

da parte dei media stranieri nei confronti di una <strong>del</strong>le<br />

città italiane più amate all’estero e <strong>del</strong> suo primo cittadino?<br />

Parrebbe di no, se, com’è vero, nel corso <strong>del</strong><br />

decennio scorso non sono state molte le occasioni in cui<br />

giornali e televisioni d’oltre confine si sono interessati<br />

a Leonardo Domenici. E le rare volte in cui è accaduto<br />

le ragioni sono state clamorose: l’ultima in ordine di<br />

tempo nel dicembre scorso, quando l’allora sindaco si<br />

incatenò davanti alla sede romana <strong>del</strong> gruppo editoriale<br />

L’Espresso per manifestare contro la copertura data<br />

dal settimanale all’inchiesta su Castello. Ma prima di<br />

allora la politica fiorentina raramente aveva intrigato<br />

(e come dar loro torto) i giornalisti stranieri. Ci voleva<br />

l’ascesa di un comunicatore come Renzi per cambiare<br />

<strong>il</strong> corso degli eventi. Proprio mentre nel mondo imperversa<br />

l’Obama-mania, a Firenze si gioca la partita <strong>del</strong>le<br />

primarie per <strong>il</strong> candidato a sindaco. Renzi l’outsider<br />

(l’anglicismo è d’obbligo) stravince e conquista le pagine<br />

<strong>del</strong> Times. <strong>Il</strong> titolo è impegnativo: “Has Italy’s Left<br />

found its own Obama?” (La sinistra italiana ha trovato<br />

<strong>il</strong> suo Obama?). Renzi viene dipinto come colui che ha<br />

sparigliato le carte, rovesciando le gerarchie e ribaltando<br />

le previsioni, proprio come <strong>il</strong> neo presidente degli<br />

Usa. E proprio come Obama, ricorda <strong>il</strong> giornalista, Renzi<br />

manifesta una particolare pred<strong>il</strong>ezione per Internet e<br />

Facebook. Un paragone ardito che inorgoglisce l’allora<br />

aspirante sindaco che arriva a mutuare, scherzosamente,<br />

l’obamiano “Yes, we can” in un fiorentinissimo “Sì,<br />

si pole”. Passano i mesi, Renzi conquista Palazzo Vecchio,<br />

vi si insedia e attende l’occasione propizia per conquistare<br />

nuovamente l’attenzione dei media stranieri. E<br />

l’occasione puntualmente arriva: a fine luglio scoppia la<br />

battaglia <strong>del</strong> vino e <strong>del</strong> lampredotto. L’Unione europea<br />

vieta la vendita di vino ai venditori ambulanti (trippai<br />

inclusi), l’Italia si adegua, Renzi decide di disapplicare<br />

la legge, arrivando persino a promettere disobbedienza<br />

civ<strong>il</strong>e. Immediata ed ampia l’eco sui giornali esteri, con<br />

interi articoli dedicati all’iniziativa <strong>del</strong> sindaco. Infine<br />

la recente pedonalizzazione di piazza Duomo, presentata<br />

a Roma proprio all’associazione <strong>del</strong>la stampa estera.<br />

Detto fatto: persino <strong>il</strong> Tg tedesco propone un servizio<br />

sull’evento, con somma soddisfazione <strong>del</strong>l’amministrazione<br />

fiorentina. I media stranieri riscoprono Firenze,<br />

quindi. Un’attenzione che, tuttavia, sembra dipendere<br />

più dalle doti mediatiche <strong>del</strong> sindaco che dal ruolo internazionale<br />

<strong>del</strong>la città.<br />

ALENA<br />

35 anni, Slovacchia<br />

CYRIELLE<br />

30 anni, Francia<br />

HICHAM<br />

34 anni, Marocco<br />

“Se sopravvivi<br />

qui,<br />

sopravvivi<br />

ovunque”<br />

Negli anni passati i giornali <strong>del</strong>la Slovacchia non parlavano<br />

molto di Firenze, e quando ne parlavano la descrivevano in<br />

termini molto positivi. La mia immagine di Firenze si è costruita<br />

così: una città in cui è bello vivere. Adesso l’opinione<br />

è cambiata, tanto che tra noi stranieri fiorentini va di moda <strong>il</strong><br />

detto: “Se sopravvivi a Firenze, sopravvivi ovunque”.<br />

“La pensavo<br />

più a misura<br />

d’uomo”<br />

Città dei sogni, <strong>del</strong>l’arte, <strong>del</strong>la cucina. Questa l’immagine<br />

di Firenze in Francia. Prima di visitarla la prima volta pensavo<br />

fosse più a misura d’uomo, più tranqu<strong>il</strong>la, accogliente,<br />

ma purtroppo non tutto è come mi aspettavo. E’ bella, ma la<br />

pulizia è carente, e <strong>il</strong> traffico quello di una metropoli come<br />

Parigi.<br />

“<strong>Il</strong> primo<br />

impatto è<br />

positivo”<br />

Dici Firenze e dici arte. L’idea che mi ero fatto era di una<br />

città splendida da visitare e bella da vivere. <strong>Il</strong> primo impatto<br />

è stato positivo, ma con <strong>il</strong> passare <strong>del</strong> tempo ho notato<br />

che non è così come viene dipinta, ma sporca e trascurata.<br />

Nonostante ciò, quando torno a casa, <strong>il</strong> giudizio che do di<br />

Firenze è positivo.<br />

<br />

Riportiamo la lettera dalle OO.SS. pensionati SPI-CGIL FNP-CISL UILP- UIL inviata<br />

CI RISIAMO!<br />

LETTERA APERTA AL SINDACO DI FIESOLE:<br />

Le OO.SS. SPI CGIL CISL FNP UILP ricordano al Sindaco di Fiesole che fino dal 1996<br />

esiste un Protocollo d’intesa fra l’Amministrazione Comunale e le Parti Sociali che<br />

“ definisce le relazioni, fra tali soggetti, sulle problematiche sanitarie e sociali concernenti<br />

la popolazione anziana, secondo gli ambiti di rispettiva competenza…<br />

Si impegna altresì a convocare e concordare preventivamente con le OO:SS: dei<br />

pensionati le misure organizzative e regolamentari concernenti i servizi.”<br />

SIGNOR SINDACO LEGGIAMO SULLA “NAZIONE” DEL<br />

27 u.s. CHE LA GIUNTA HA<br />

APPROVATO IL BILANCIO 2010.<br />

Le OO:SS. non sono state coinvolte nonostante le recentissime nostre richieste<br />

LE NOSTRE SEDI<br />

FIESOLE Via Bozzolini,32<br />

Orari apertura: Martedì, Mercoledì, Venerdì dalle 9,30 alle 12,00<br />

Giovedì dalle 15,00 alle 16,30<br />

GIRONE (c/o la Casa <strong>del</strong> Popolo)<br />

Orari apertura: Martedì dalle 15 alle 16<br />

avvenute durante un incontro, da noi promosso, con <strong>il</strong> nuovo Assessore alla Sicurezza<br />

Sociale, al quale lei era presente.<br />

Non ci siamo incontrati sul b<strong>il</strong>ancio ne sui progetti in cantiere <strong>del</strong> Comune di<br />

Fiesole!<br />

Si legge ancora “NESSUN AUMENTO DELLE TASSE” Sembra un proclama<br />

berlusconiano!<br />

Noi non possiamo avallare questo modo di procedere: Le vogliamo ribadire che le<br />

Parti Sociali rivendicano <strong>il</strong> ruolo loro ascrittogli e se la manovra agita ha lo scopo<br />

di <strong>del</strong>egittimarci Le rispondiamo che non ci stiamo! Saremo sul territorio attenti e<br />

vig<strong>il</strong>i e continueremo a chiedere gli interventi di sostegno economico e assistenziale<br />

per le fasce più deboli con specifici capitoli messi in b<strong>il</strong>ancio a questo scopo,<br />

al massimo <strong>del</strong>le possib<strong>il</strong>ità dettate da questa congiuntura.<br />

Ci aspettiamo di essere convocati prima <strong>del</strong>l’approvazione <strong>del</strong> b<strong>il</strong>ancio da parte<br />

<strong>del</strong> Consiglio Comunale <strong>del</strong> 15 Dicembre.<br />

COMPIOBBI (c/o <strong>il</strong> centro Incontri)<br />

Orari apertura: Martedì dalle 16,30 alle 18,00<br />

CALDINE (c/o la Casa <strong>del</strong> Popolo)<br />

Orari apertura: Giovedì dalle 17,00 alle18,00<br />

Telefono Sede di Fiesole 05559564 • E-ma<strong>il</strong>: spifiesole@firenze.tosc.cg<strong>il</strong>.it<br />

<br />

962983


12 Dicembre 2009<br />

trasporti<br />

REPORTAGE. In attesa <strong>del</strong>la sua partenza, <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> ha fatto un viaggio su uno dei convogli <strong>del</strong>la prima linea<br />

Firenze vista dal finestrino <strong>del</strong> tram<br />

Luca Serranò<br />

Tra ritardi e qualche incidente<br />

di percorso s’avvicina la partenza<br />

<strong>del</strong>la tramvia fiorentina.<br />

Lungo la linea uno, che collegherà<br />

Scandicci alla stazione di Santa<br />

Maria Novella, fervono così i preparativi<br />

per la tanto agognata inaugurazione.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>, in compagnia <strong>del</strong> giornalista<br />

tedesco Stefan Goebel (esperto <strong>del</strong><br />

settore) e dei tecnici Raffaele Gualdani<br />

e Michele Priore (dirigente <strong>del</strong>l’ufficio<br />

tramvia), ha fatto un giro in esclusiva<br />

su uno dei tram Sirio consegnati dalla<br />

AnsaldoBreda. Una parte <strong>del</strong> futuro tragitto<br />

<strong>del</strong> tram, dal deposito <strong>del</strong> Vingone<br />

in direzione V<strong>il</strong>la Costanza, per tastare<br />

<strong>il</strong> polso <strong>del</strong>la più importante opera pubblica<br />

<strong>del</strong>la Firenze moderna. Ciò che<br />

più risalta è senz’altro la s<strong>il</strong>enziosità <strong>del</strong><br />

mezzo, un lungo torpedone ammob<strong>il</strong>iato<br />

con gusto un po’ naif (i rivestimenti a<br />

pois dei sed<strong>il</strong>i) che f<strong>il</strong>a via a cinquanta<br />

ch<strong>il</strong>ometri orari. L’arredamento è spartano<br />

ma dotato dei comfort necessari a<br />

tutte le esigenze, disab<strong>il</strong>i compresi. Anche<br />

le fermate (14 lungo i 7,5 km <strong>del</strong><br />

percorso <strong>del</strong>la linea uno) rispecchiano <strong>il</strong><br />

look “minimale” <strong>del</strong>la tramvia, sorta di<br />

lastre d’asfalto sormontate dal tabellone<br />

degli orari di percorrenza. In proposito,<br />

è bene ricordare che <strong>il</strong> tragitto Scandicci-Santa<br />

Maria Novella non dovrebbe<br />

durare oltre venti minuti, una vera e<br />

propria manna per molti pendolari. In<br />

attesa <strong>del</strong> via libera ufficiale, dunque, i<br />

17 tram <strong>del</strong>la linea uno mordono <strong>il</strong> freno<br />

e scaldano i motori.<br />

987731


14 Dicembre 2009<br />

STRENNE/1. Piccola guida alle sorprese più stravaganti che si possono trovare sotto l’albero<br />

Quando <strong>il</strong> regalo è matto da legare<br />

Tra i doni più bizzarri che si possono fare (e ricevere) ci sono gli<br />

schiaccianoci a forma di H<strong>il</strong>lary Clinton, gli occhiali con specchietti<br />

retrovisori, ma anche una stella (vera) con tanto di certificato di<br />

proprietà e la spedizione di un messaggio d’amore su un satellite<br />

Lo schiaccianoci a forma di H<strong>il</strong>lary Clinton<br />

IL DENTISTA RISPONDE<br />

QUESTO MESE: LA PROTESI MOBILE<br />

A cura <strong>del</strong><br />

Dott. Giuseppe Garrubba<br />

Questa è la terza rubrica, consecutiva,<br />

nella quale vi parlo di protesi:<br />

mese di ottobre la protesi in generale,<br />

mese di novembre la protesi fissa<br />

e questo mese la mob<strong>il</strong>e.<br />

Queste sono le due grandi famiglie<br />

che racchiudono le tipologie di protesi,<br />

pur essendocene una terza: la<br />

combinata, dove coesistono entrambe.<br />

La protesi mob<strong>il</strong>e, come dice <strong>il</strong> nome, si inserisce e<br />

disinserisce e può essere totale o parziale (totale<br />

quando sostituisce tutti i denti di un’intera arcata,<br />

parziale quando ne rimpiazza solo alcuni).<br />

L’esecuzione <strong>del</strong>la protesi mob<strong>il</strong>e, come<br />

PROTESI<br />

le altre e anche di più, richiede, da<br />

parte <strong>del</strong> professionista, buona<br />

conoscenza e manualità. Ciò non<br />

basta perché è anche fondamentale<br />

collaborare con un laboratorio<br />

odontotecnico che ne curi scrupolosamente<br />

l’esecuzione. La protesi<br />

mob<strong>il</strong>e totale a maggior ragione,<br />

dovendo la sua tenuta alla suzione<br />

(vuoto di aria che si crea una volta<br />

inserita), deve essere talmente precisa<br />

che spinta in posizione aderisca<br />

così bene da far uscire tutta l’aria,<br />

non permettendone <strong>il</strong> reingresso<br />

(effetto ventosa).<br />

La protesi mob<strong>il</strong>e parziale si ancora<br />

ai denti residui con ganci in metallo<br />

che ne abbracciano alcuni, bloccandola.<br />

Esse si dividono in parziale<br />

con ganci e scheletrata, la differenza<br />

sta sostanzialmente in una intelaiatura<br />

metallica di raccordo fra le parti<br />

<strong>del</strong>la scheletrata, sulla quale bloccare i denti da<br />

sostituire. L’altra ha invece una struttura in resina, in<br />

genere un po’ più ingombrante.<br />

Alcuni casi di protesi totale, riguardanti in particolar<br />

modo gli inferiori con poco osso, possono non avere<br />

una stab<strong>il</strong>ità ottimale. Prima questi<br />

MINI IMPIANTI<br />

protesi inferiore stab<strong>il</strong>izzata<br />

con mini impianti<br />

casi si risolvevano con paste incollanti,<br />

oggi è possib<strong>il</strong>e farlo con l’inserimento<br />

di mini impianti (piccole<br />

viti da applicare anche dove c’è<br />

poco osso). Tali impianti serviranno<br />

come ancoraggio per la protesi.<br />

La moderna medicina ci offre sempre<br />

maggiori opportunità, è importante<br />

seguirla per non rimanere<br />

indietro.<br />

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Francesca Puliti<br />

Maglione, cravatta o<br />

soprammob<strong>il</strong>e? Evitare,<br />

evitare nella<br />

maniera più assoluta<br />

se non si vuole alimentare <strong>il</strong> circolo<br />

vizioso dei regali riciclati. A<br />

un patto: non voler poi essere originali<br />

a tutti i costi. Perché anche<br />

<strong>il</strong> regalo più matto ha un prezzo: <strong>il</strong><br />

ridicolo. Dunque meglio evitare di<br />

CURIOSITÀ<br />

I bambini ci credono ancora<br />

Babbo Natale?<br />

Esiste, <strong>ecco</strong>me<br />

a slitta di Babbo Natale<br />

Lquest’anno si fermerà alle<br />

Maldive per Linda, una bimba<br />

di prima elementare. E qui le<br />

porterà la casa di Hello Kitty.<br />

Buone notizie per chi credeva<br />

che ormai la tv e internet avessero<br />

portato via ai nostri pargoli<br />

la fiducia in Babbo Natale. Basta<br />

un rapido sondaggio nelle<br />

scuole per rendersi conto che<br />

Santa Claus, San Nicola o come<br />

lo vogliamo chiamare, esiste ancora<br />

nell’immaginazione dei più<br />

piccini. E non sono pochi quelli<br />

che continuano a difendere la<br />

teoria <strong>del</strong>la sua esistenza fino<br />

agli ultimi anni <strong>del</strong>le elementari,<br />

combattendo una strenua battaglia<br />

contro quei miscredenti che<br />

sostengono sia papà con la barba<br />

finta. E così <strong>ecco</strong> che in molti<br />

hanno già scritto la famosa letterina,<br />

indirizzata in Lapponia.<br />

“Sempre più breve via via che<br />

passano gli anni - racconta una<br />

mamma – più crescono e meno<br />

sono le cose che desiderano.<br />

Hanno già tutto”. Decisamente<br />

passata di moda la cara vecchia<br />

Barbie, le bambine sgranano<br />

certi occhi appena le nomini da<br />

farti sentire un animale preistorico.<br />

Adesso vanno le Winx, e<br />

<strong>il</strong> grande ritorno di quest’anno<br />

ha <strong>il</strong> volto rotondo dei Paciocchini,<br />

così come sono tornate<br />

le carte da gioco (di ruolo, non<br />

da briscola: chi ha un figlio non<br />

ci aveva pensato nemmeno per<br />

un istante), aggiornate e possib<strong>il</strong>mente<br />

di origine giapponese.<br />

Tengono banco le consolle con<br />

annessi giochi virtuali, mentre i<br />

giocattoli veri e propri sembrano<br />

diventati roba da collezionisti. Si<br />

sa, i bambini di oggi sono “nativi<br />

digitali”, irrimediab<strong>il</strong>mente<br />

attratti dalla tecnologia. E così<br />

c’è chi inserisce nella lista la<br />

macchina fotografica e l’I-pod.<br />

Ma tranqu<strong>il</strong>li, tutti, ma proprio<br />

tutti, sognano che Babbo Natale<br />

porti loro un pacco grande di<br />

adesivi colorati, quelli morbidi<br />

e in r<strong>il</strong>ievo. La fantasia è salva.<br />

E anche <strong>il</strong> portafogli dei genitori<br />

può sopravvivere. /F.P.<br />

merry christmas<br />

omaggiare <strong>il</strong> capoufficio con uno<br />

schiaccianoci a forma di H<strong>il</strong>lary<br />

Clinton anche se sappiamo che va<br />

matto per la frutta secca. Se però<br />

abbiamo un alto livello di confidenza,<br />

qualche pensierino scherzoso<br />

ce lo possiamo anche concedere.<br />

Ad esempio per l’amica che non fa<br />

mistero di essere una fan sfegatata<br />

di Jessica Fletcher o di voler aprire<br />

un’agenzia investigativa, <strong>ecco</strong> gli<br />

occhiali con specchietti retrovisori<br />

incorporati. Un po’ fuori stagione<br />

forse, ma vuoi mettere <strong>il</strong> gusto di<br />

tenere la situazione sotto controllo<br />

a 360°? Per l’amico che non<br />

si stacca mai dal cellulare, quasi<br />

fosse un prolungamento <strong>del</strong> suo<br />

corpo, l’ideale è <strong>il</strong> braccialetto con<br />

vibrazione incorporata, che avvisa<br />

quando arriva una chiamata o un<br />

Sms. Per non perdersi uno squ<strong>il</strong>lo<br />

nemmeno in mezzo al party di capodanno<br />

o alle urla dei nipotini in<br />

festa sotto l’albero. Sempre <strong>del</strong>la<br />

serie “mai spento”, c’è <strong>il</strong> caricabatterie<br />

fotovoltaico, adatto a ogni<br />

cellulare e impreziosito da un certo<br />

fascino da green economy. Chi<br />

invece volesse abbandonare i soliti<br />

doni “terra-terra”, può lanciarsi<br />

nell’acquisto di una stella, ormai<br />

di gran moda. Forse anche troppo.<br />

Meno male che la merce abbonda,<br />

tant’è vero che comprarsi un<br />

puntino luminoso nel cielo costa<br />

meno di un banale telefonino. Se<br />

si supera un certo cinismo, si può<br />

anche far bella figura spendendo<br />

<strong>il</strong> giusto. Sperando che <strong>il</strong> destinatario<br />

poi non ci preghi di accompagnarlo<br />

all’Osservatorio a vedere<br />

<strong>il</strong> suo astro, in una gelida notte tra<br />

Santo Stefano e la Befana. L’ultima<br />

moda, per rimanere tre metri<br />

sopra <strong>il</strong> cielo, come ormai recitano<br />

muri, ponti e marciapiedi, è quella<br />

di spedire <strong>il</strong> nome <strong>del</strong>l’amato su un<br />

satellite. Rimarrà lì per sempre, a<br />

cullarsi nell’universo, conquistandosi<br />

anche in questo modo una fettina<br />

di spazio siderale. E chissà, un<br />

giorno qualche forma d’intelligenza<br />

superiore potrebbe intercettarlo,<br />

o potrebbero recuperarlo i posteri.<br />

Basta comp<strong>il</strong>are un moduletto online<br />

e aspettare la conferma via<br />

ma<strong>il</strong>. Se scegliete <strong>il</strong> sito giusto <strong>il</strong><br />

vostro amico/partner potrà appendere<br />

in camera addirittura l’attestato<br />

<strong>del</strong>la Nasa. Una strenna ancor<br />

più appetib<strong>il</strong>e in quanto, udite<br />

udite, non costa niente. Pare che <strong>il</strong><br />

cielo sia l’ultima frontiera in fatto<br />

di doni, rifletteteci: c’è addirittura<br />

chi regala un soggiorno all-inclusive<br />

su una base spaziale già in<br />

fase di progettazione. Al modico<br />

costo di 3 m<strong>il</strong>ioni di euro per tre<br />

notti. Ma nel prezzo è compreso un<br />

corso intensivo di 8 settimane su<br />

un’isola tropicale, per prepararsi<br />

(al lusso?) ai disagi provocati dalla<br />

mancanza di gravità. La lista <strong>del</strong>le<br />

prenotazioni però ha già superato<br />

le due centinaia. Meglio rimanere<br />

coi piedi per terra e ripiegare sullo<br />

schiaccianoci.


merry christmas<br />

STRENNE/2. A spasso tra le bancarelle natalizie, alla ricerca di cadeaux e l<strong>ecco</strong>rnie<br />

Se <strong>il</strong> pacchetto lo confeziono al mercato<br />

Barbara Biondi<br />

15<br />

profumata di zenzero<br />

e castagne. Le<br />

strade addobbate e le<br />

L’aria<br />

luci che lampeggiano<br />

da balconi e finestre accese. Natale<br />

non è solo regali e ricche abbuffate,<br />

è soprattutto atmosfera. E cosa c’è<br />

di meglio di un mercatino a tema<br />

per immergersi in quell’aria ovattata<br />

e rassicurante? Firenze da questo<br />

punto di vista è ben attrezzata e comincia<br />

ad allestire piccoli e grandi<br />

eventi fin dall’inizio di dicembre. <strong>Il</strong><br />

più celebre di tutti è sicuramente <strong>il</strong><br />

mercato di Hei<strong>del</strong>berg, città tedesca<br />

che trapianta le sue bancarelle in<br />

piazza Santa Croce per venti giorni,<br />

che da qualche anno a questa parte<br />

è diventata una tradizione anche da<br />

queste parti. L’appuntamento tutti<br />

i giorni fino al 17 dicembre, con i<br />

prodotti tipici d’oltralpe: dai crauti<br />

al vin brulè fino ai biscotti alle spezie<br />

e qualche idea per i regalini da<br />

mettere sotto l’abete. Tra gli altri appuntamenti<br />

da segnare in calendario<br />

ci sono anche “Florence Noel”, vera<br />

e propria mostra mercato a tema<br />

(fino al 13 dicembre) che trasforma<br />

per dieci giorni la stazione Leopolda<br />

nel quartier generale di Babbo Natale,<br />

dove gli adulti potranno dedicarsi<br />

all’acquisto di addobbi, decori<br />

e oggettistica oltre a cioccolata, biscotti<br />

e specialità gastronomiche da<br />

assaggiare in compagnia di amici e<br />

parenti durante i festeggiamenti <strong>del</strong>la<br />

vig<strong>il</strong>ia. Ai bambini, Florence Noel<br />

riserva un’area speciale dove, per<br />

l’occasione, viene allestita la casa<br />

di Babbo Natale; poco più in là <strong>il</strong><br />

punto spedizione, dove a imbucare le<br />

letterine ci penseranno un nugolo di<br />

elfi instancab<strong>il</strong>i. Altro evento da non<br />

dimenticare è <strong>il</strong> mercato organizzato<br />

al Saschall tutti gli anni dalla sezione<br />

femmin<strong>il</strong>e <strong>del</strong>la Croce Rossa di<br />

Firenze. Quest’anno rimarrà aperto<br />

dall’11 al 13 e <strong>il</strong> ricavato verrà come<br />

di consueto devoluto alle famiglie bisognose<br />

<strong>del</strong> territorio fiorentino. E se<br />

tutti organizzano <strong>il</strong> loro mercatino ad<br />

hoc, anche piazza Santo Spirito non<br />

se lo fa mancare. Solo per la giorna-<br />

Da quello tedesco di Santa Croce<br />

all’appuntamento con la beneficenza al<br />

Saschall, fino agli stand di piazza Santo Spirito<br />

e alla casa di Babbo Natale alla Leopolda<br />

ta <strong>del</strong> 20 dicembre, la piazzetta sarà<br />

animata dalla “Fierucola di Natale”,<br />

che dalle 10 alle 19 offrirà prodotti<br />

biologici e pensierini originali, quasi<br />

tutti fatti a mano da artigiani <strong>del</strong><br />

comprensorio fiorentino. Per chi<br />

poi, oltre ai mercatini, non riesce a<br />

rinunciare a tutti quegli eventi che<br />

contribuiscono a rendere <strong>il</strong> Natale<br />

una festa speciale, <strong>ecco</strong> un piccolo<br />

promemoria <strong>del</strong>le cose da non perdere<br />

per nessuna ragione. Innanzitutto<br />

l’augurio di Babbo Natale ai fiorentini<br />

e ai visitatori di passaggio, che la<br />

sera <strong>del</strong>la vig<strong>il</strong>ia salirà in barca - tra<br />

<strong>ponte</strong> san Niccolò e <strong>ponte</strong> alle Grazie<br />

- per un saluto ben augurante rivolto<br />

a tutti i passanti. Più seriosi ma<br />

sempre molto suggestivi, gli eventi<br />

musicali legati a <strong>doppio</strong> f<strong>il</strong>o con le<br />

festività. A partire dal concerto in<br />

programma al Teatro Verdi, dove <strong>il</strong><br />

24 <strong>il</strong> maestro Frans Brüggen dirigerà<br />

la Grande messa di Mozart, mentre<br />

<strong>il</strong> giorno dopo, la chiesa anglicana di<br />

Saint Mark, in via Maggio, ospiterà<br />

un concerto a tema.<br />

<strong>Il</strong> regalo ai tempi<br />

<strong>del</strong>la crisi<br />

Non è UN problema, è IL problema.<br />

C’è chi ci comincia a l’albero allo scadere <strong>del</strong> tempo.<br />

pacchettino da mettere sotto<br />

pensarci un mese prima e chi Penso, ad esempio, alla <strong>del</strong>iziosa<br />

idea <strong>del</strong>la Manu, un’amica di<br />

li sceglie all’ultimo momento,<br />

affidandosi spesso ai gusti di mia sorella che la scorsa vig<strong>il</strong>ia,<br />

commesse stanche e irascib<strong>il</strong>i, ha deciso a tavolino di fare regali<br />

all’insegna <strong>del</strong>l’austerity.<br />

che non vedono l’ora di chiudere<br />

bottega e andare a addentare<br />

la prima tartina che si trova-<br />

convocate come di consueto<br />

Ognuna <strong>del</strong>le dieci amiche<br />

no davanti agli occhi. C’è chi ha allo scambio dei doni ha portato<br />

con sé altrettanti oggetti,<br />

“tutto” e chi è di “gusti diffic<strong>il</strong>i”.<br />

C’è chi si immedesima poco nel recuperati in casa, che sono<br />

destinatario <strong>del</strong> presente e chi stati mischiati in un cesto insieme<br />

a tutti gli altri. Dal mucchio<br />

si fa un’idea sbagliata dei gusti<br />

che sta tentando di interpretare.<br />

Ma i regali più originali, se pri pacchettini, come merce di<br />

ognuna pescava a turno i pro-<br />

si fanno con cura, possono essere<br />

anche oggetti riciclati. Se russa natalizia, dove al posto<br />

scambio. Una sorta di roulette<br />

si ricicla seguendo una tecnica dei proiett<strong>il</strong>i c’erano borsette<br />

empirica si scopre che esistono<br />

modi fuori dal comune di qualche sconosciuto artista<br />

ricamate all’uncinetto, cd di<br />

riut<strong>il</strong>izzare presenti lasciati per <strong>del</strong> Tagikistan, sciarpine multicolor<br />

e qualche orecchino<br />

anni nel cassetto. Un pensiero<br />

dimenticato può trasformarsi vintage. La cosa peggiore che<br />

così in una soluzione economica,<br />

apprezzata e che soprattut-<br />

tornare a casa con dieci ogget-<br />

può succedere è che si debba<br />

to salva dall’esaurimento nervoso<br />

chi si trova nella terrib<strong>il</strong>e 365 giorni, si cercherà di trovati<br />

ugualmente inut<strong>il</strong>i a cui, tra<br />

situazione di dover trovare un re una nuova casa.


16 Dicembre 2009<br />

CONTI IN TASCA/1. Quest’anno saranno molti i fiorentini costretti all’austerity dalla crisi<br />

<strong>Il</strong> Natale diffic<strong>il</strong>e dei cassintegrati<br />

Aumenta <strong>il</strong> ricorso agli<br />

ammortizzatori, e sono<br />

tante le famiglie che si<br />

ritrovano con un unico<br />

reddito e che devono<br />

chiedere aiuto ai nonni<br />

di casa, “salve” solo<br />

grazie alle loro pensioni<br />

Luca Serranò<br />

Con i morsi <strong>del</strong>la crisi sulla pelle, i lavoratori<br />

fiorentini s’apprestano a vivere<br />

un Natale sottotono. <strong>Il</strong> ricorso<br />

alla cassa integrazione ordinaria e<br />

straordinaria sta infatti aumentando a ritmo sostenuto,<br />

obbligando tante persone a trascorrere<br />

le feste tra sacrifici e ristrettezze. Calcolando<br />

che per legge l’ammontare di questi ammortizzatori<br />

sociali non può superare gli 800 euro al<br />

mese (con poche eccezioni), ben si comprende<br />

come per migliaia di famiglie, quest’anno, i<br />

regali siano l’ultima preoccupazione. Chi può<br />

permettersi un paio di scarpe da 200 euro?<br />

Chi può comprare un televisore nuovo o concedersi<br />

una vacanza sulla neve? Semmai qualche<br />

dono improvvisato con un po’ di fantasia,<br />

solitamente oggetti che abbiano una concreta<br />

ut<strong>il</strong>ità per chi li riceve. Per <strong>il</strong> resto, molti di<br />

questi lavoratori non possono che concentrarsi<br />

sulle necessità di tutti i giorni, su quelle spese<br />

indispensab<strong>il</strong>i (affitto, mutuo, bollette, vestiti)<br />

per un’ esistenza dignitosa. Con un salario che<br />

mediamente osc<strong>il</strong>la sopra e sotto i 1000 euro<br />

e la contrazione di tredicesima e quattordicesima,<br />

inoltre, le famiglie mono reddito devono<br />

aggrapparsi soprattutto ai pensionati: a nonni<br />

e nonne, che negli ultimi due anni stanno in<br />

qualche modo arginando la crisi <strong>del</strong> sistema.<br />

Le cifre, d’altra parte, parlano chiaro. Chi prima<br />

guadagnava 1500 euro e adesso si ritrova<br />

in cassa integrazione per tre settimane al mese,<br />

per esempio, resta con non più di 900. Lo spettro<br />

<strong>del</strong>la povertà si agita dunque nelle case dei<br />

lavoratori in difficoltà, preoccupati ovviamente<br />

anche <strong>del</strong> proprio futuro in azienda. Quali prospettive<br />

possono dare le imprese che ricorrono<br />

agli ammortizzatori sociali? Nella speranza che<br />

la ripresa annunciata dal governo nazionale si<br />

materializzi al più presto, molti addetti ai lavori<br />

invocano non solo <strong>il</strong> rifinanziamento degli<br />

strumenti di tutela, ma una una vera e propria<br />

svolta nella politica economica nazionale, a<br />

cominciare dalla formazione e dall’innovazione<br />

tecnologica nei settori più in difficoltà.<br />

Di certo c’è che <strong>il</strong> ricorso agli ammortizzatori<br />

sociali, nelle loro varie declinazioni, non può<br />

essere l’unica ricetta contro la crisi dei mercati.<br />

La cassa integrazione è infatti un’esperienza<br />

dolorosa, perché alla componente economica<br />

(l’80 per cento <strong>del</strong>la retribuzione che sarebbe<br />

spettata per le ore di lavoro non prestate) si accompagna<br />

spesso <strong>il</strong> disagio psicologico di chi<br />

vede stravolta la propria vita quotidiana. I giorni<br />

di festa, che l’iconografia nazional popolare<br />

incornicia in un trionfo di sentimenti fam<strong>il</strong>iari,<br />

possono anche peggiorare le cose. New deal o<br />

meno, un intervento radicale pare dunque necessario.<br />

Altrimenti anche <strong>il</strong> prossimo Natale<br />

si trasformerà in una mesta corsa al risparmio,<br />

con le pubblicità <strong>del</strong>la televisione a fare da stridente<br />

contrappunto.<br />

L’INTERVISTA<br />

economia<br />

Parla un dipendente <strong>del</strong>la Seves<br />

“Ma quali regali,<br />

i problemi sono altri”<br />

a quali regali, qui è già tanto<br />

“Mse arriviamo a fine mese”.<br />

Maurizio Quint<strong>il</strong>iani ha 53 anni ed è<br />

uno dei tre addetti alla manutenzione<br />

elettrica <strong>del</strong>la Seves, la fabbrica di<br />

via Reginaldo Giuliani famosa per la<br />

costruzione di mattoni in vetro. Nonostante<br />

un’indiscussa leadership nel<br />

settore, l’azienda ha cominciato mesi<br />

fa a ridimensionare lo stab<strong>il</strong>imento<br />

di Castello, facendo poi ricorso alla<br />

cassa integrazione per oltre la metà<br />

dei dipendenti. “Guadagnavo 1600<br />

euro al mese e ora quando va bene<br />

arrivo a novecento - racconta Quint<strong>il</strong>iani,<br />

ventitré anni di “servizio” alla<br />

Seves - Con questo stipendio cambia<br />

tutto, anche la spesa al supermercato.<br />

E’ solo grazie a quel poco di tredicesima<br />

che mi spetta che farò qualche<br />

regalo”. “Di certo – conclude- saranno<br />

cose di una qualche ut<strong>il</strong>ità, <strong>il</strong><br />

tempo degli acquisti fac<strong>il</strong>i è passato<br />

già da un pezzo”. Natale, così, per<br />

molti lavoratori <strong>del</strong>la fabbrica di Castello,<br />

sarà un momento di quiete tra<br />

una pausa e l’altra, la continuazione<br />

solo un po’ più allegra di un periodo<br />

di forzato riposo. “Fa rabbia perché<br />

la nostra è un’azienda sana - spiega<br />

- non si capisce come si sia potuti arrivare<br />

a tutto questo. E pensare che ci<br />

sono colleghi che se la passano peggio<br />

di me, gente che scompare dalla<br />

fabbrica per mesi interi e che poi riappare<br />

all’improvviso”. Diffic<strong>il</strong>e andare<br />

avanti tra turni e rotazioni, come<br />

appesi ad una immaginaria e spietata<br />

ruota <strong>del</strong>la fortuna: “Mi dispiace per<br />

quei ragazzi che da un giorno all’altro<br />

si ritrovano senza più certezze, ne<br />

conosco tanti con una famiglia a carico<br />

e un mutuo da pagare”. Che almeno<br />

<strong>il</strong> loro Natale scorra via sereno, in<br />

attesa di tempi migliori.<br />

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economia<br />

CONTI IN TASCA/2. Molte categorie professionali sono costrette a rimanere operative anche durante le festività<br />

Quelli che le feste le passano al lavoro<br />

Medici, cuochi, forze <strong>del</strong>l’ordine ma anche aspiranti Santa Claus<br />

e impacchettatori di doni: le persone che in questo periodo non<br />

vanno in ferie sono tante. C’è chi lo sceglie e chi è obbligato<br />

17<br />

Simele Kruklidis<br />

Se è vero che <strong>il</strong> tran tran <strong>del</strong>la città non conosce<br />

feste, Natale e Capodanno di certo<br />

non fanno eccezione. Mentre infatti la gran<br />

parte dei fiorentini si dedica con passione a<br />

cotechino, panettone e spumante, c’è sempre chi, per<br />

contro, deve mantenere in funzione servizi e attività.<br />

Dagli ospedali alle discoteche, dai ristoranti ai negozi,<br />

l’andirivieni cittadino non si ferma mai, neppure<br />

per brindare. E’ questa la dura realtà dei lavoratori<br />

stakanovisti (forzati e non), quelli che, sempre più<br />

spesso oramai, le feste le vedono solo con <strong>il</strong> cannocchiale.<br />

Per inquadrarli meglio però, andrebbero divisi<br />

in due categorie: i “furbi” ed i “costretti”. I primi<br />

rappresentano quella cerchia di persone che sceglie<br />

di restare a lavoro durante le feste per godersi le ferie<br />

in altri periodi <strong>del</strong>l’anno, magari risparmiando<br />

su possib<strong>il</strong>i vacanze bianche o escursioni in montagna.<br />

I secondi, senza dubbio più sfortunati, sono<br />

invece quelli che devono lavorare anche quando<br />

preferirebbero starsene a casa. La lista è lunga: medici,<br />

farmacisti, operatori sanitari, forze <strong>del</strong>l’ordine,<br />

autisti pubblici, ma anche cuochi, camerieri, baristi<br />

e dipendenti <strong>del</strong>le sale cinematografiche. Forse non<br />

saranno tutti contenti, ma è pur vero che <strong>il</strong> tornaconto<br />

economico non è trascurab<strong>il</strong>e. In alcuni casi<br />

è anzi chiaro che restare a lavoro durante le feste<br />

natalizie diventa questione di affari. Ed <strong>ecco</strong> che qui<br />

compare una nuova interessante categoria: quella dei<br />

“lungimiranti”, coloro che vogliono lavorare a Natale<br />

e Capodanno per guadagnare di più. Già, perché<br />

in questo periodo i profitti in certi settori sono circa<br />

<strong>il</strong> <strong>doppio</strong> rispetto al normale e le opportunità di trovare<br />

impieghi part time e redditizi si moltiplicano.<br />

Moltissimi negozi nell’ambito <strong>del</strong> franchising, per<br />

esempio, cercano nuovo personale per i giorni festivi,<br />

così come accade negli alberghi <strong>del</strong> centro e nei<br />

ristoranti, senza poi contare la necessità di sostituire<br />

chi per un po’ se n’è andato in vacanza. Ma al di<br />

là <strong>del</strong>le solite occasioni lavorative più o meno note,<br />

ci sono anche altre figure professionali spesso sottovalutate:<br />

tra le più richieste troviamo baby sitter,<br />

animatori, guardarobieri, maghi, cuochi a domic<strong>il</strong>io,<br />

impacchettatori di regali, vetrinisti specializzati in<br />

decorazioni e persino babbi natali e befane destinati<br />

Numerosi negozi, alberghi e<br />

ristoranti cercano personale<br />

proprio per questi giorni<br />

per lo più ai centri commerciali. In tempi di crisi,<br />

com’è normale che sia, si fa questo ed altro. Non<br />

solo giovani, ma anche persone più mature possono<br />

lanciarsi nell’avventura, a patto di dimenticare la<br />

cara vecchia vig<strong>il</strong>ia e <strong>il</strong> crepitio dei fuochi di fine<br />

anno. E se <strong>il</strong> Natale a qualcuno regalerà un nuovo<br />

contratto, chissà che sotto l’albero un lavoratore<br />

stanco non trovi in dono anche un po’ di ferie.<br />

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18 Dicembre 2009<br />

trasporti<br />

FERROVIE. Domenica 13 sarà inaugurata la linea veloce Firenze-Bologna: settentrione più “vicino”<br />

Direzione Nord (nel tempo di una Freccia)<br />

Per raggiungere <strong>il</strong> capoluogo em<strong>il</strong>iano basteranno 37 minuti, per M<strong>il</strong>ano un’ora e 45,<br />

per arrivare a Torino servirà un’ora in meno rispetto a prima. Cresce la rete Tav<br />

nella Penisola, e aumentano le corse di Frecciarossa e Frecciargento<br />

Matteo Francini<br />

Firenze-M<strong>il</strong>ano nel tempo<br />

di una partita di calcio,<br />

intervallo compreso (25<br />

minuti in meno di prima),<br />

Firenze-Bologna in poco più di<br />

mezz’ora (con un “risparmio” di 23<br />

minuti di viaggio). E ancora: 2 ore<br />

e 45 minuti per raggiungere Torino<br />

(ben un’ora e 6 minuti in meno di<br />

quanto necessario finora), due ore<br />

e 3 minuti per Venezia e un’ora e<br />

mezzo per Verona. Da domenica<br />

13 dicembre <strong>il</strong> capoluogo toscano<br />

e i maggiori centri <strong>del</strong> Nord Italia<br />

diventano più “vicini”: sarà infatti<br />

quello <strong>il</strong> giorno in cui verrà inaugurata<br />

la linea veloce Firenze-Bologna,<br />

giorno in cui sarà compiuto un<br />

nuovo passo verso <strong>il</strong> completamento<br />

<strong>del</strong>la rete Alta Velocità italiana.<br />

Da allora, per arrivare nel capoluogo<br />

em<strong>il</strong>iano saranno sufficienti 37<br />

minuti di viaggio, per approdare in<br />

quello lombardo un’ora e 45 minuti,<br />

per una visita alla Mole Antonelliana<br />

meno di 3 ore. Una piccola<br />

grande rivoluzione, forse impensab<strong>il</strong>e<br />

nel 1839, quando iniziò la<br />

storia <strong>del</strong>le ferrovie in Italia, con<br />

l’apertura <strong>del</strong>la linea Napoli-Portici,<br />

poco più di sette ch<strong>il</strong>ometri ai<br />

piedi <strong>del</strong> Vesuvio. Anni in cui anche<br />

la Toscana non stava a guardare: nel<br />

marzo <strong>del</strong> 1844 veniva ufficialmente<br />

inaugurato <strong>il</strong> primo tratto <strong>del</strong>la<br />

Ferrovia Leopolda, che avrebbe<br />

collegato Firenze, Pisa e Livorno.<br />

Nel 1859, poi, la Toscana era diventata<br />

la terza regione italiana per numero<br />

di ferrovie, dopo <strong>il</strong> Piemonte<br />

e <strong>il</strong> Lombardo-Veneto, con i suoi<br />

256 ch<strong>il</strong>ometri di strada ferrata. Ma<br />

allora spostarsi da un centro all’altro<br />

rappresentava un vero e proprio<br />

viaggio, da affrontare – spesso – tra<br />

grandi difficoltà, e forse nessuno<br />

avrebbe potuto immaginare che,<br />

150 anni dopo, le distanze si sarebbero<br />

tanto accorciate. Al punto che,<br />

da domenica 13, raggiungere Bologna<br />

da Firenze sarà più veloce che<br />

spostarsi in auto da un capo all’altro<br />

<strong>del</strong>la città nelle ore di maggior<br />

traffico. Certo, la nuova tratta non<br />

sarà l’ideale per coloro che dal finestrino<br />

<strong>del</strong> treno amano godersi <strong>il</strong><br />

paesaggio: dei 78,5 ch<strong>il</strong>ometri totali<br />

<strong>del</strong>la linea, infatti, ben 73,8 saranno<br />

in galleria. Ma questo poco importerà<br />

a chi, partendo da uno dei due<br />

centri, non farà in tempo o quasi ad<br />

accorgersene che si troverà a destinazione.<br />

Tempi più brevi, dunque,<br />

ma non solo: è infatti previsto anche<br />

un aumento <strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le corse<br />

di Frecciarossa e Frecciargento.<br />

Santa Maria Novella e M<strong>il</strong>ano Centrale<br />

saranno collegate da 44 treni<br />

veloci al giorno, mentre diventeranno<br />

70 i convogli che faranno la<br />

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spola tra Firenze e Bologna e tra<br />

Firenze e Roma. E ancora, saranno<br />

otto le corse giornaliere tra la stazione<br />

di Campo di Marte e Torino,<br />

con fermate nel capoluogo em<strong>il</strong>iano<br />

e a M<strong>il</strong>ano Porta Garibaldi. E, grazie<br />

al Frecciargento, diventeranno<br />

più rapidi anche i collegamenti con<br />

città non ancora raggiunte dai binari<br />

<strong>del</strong>la rete veloce: Verona diventerà<br />

più “vicina” di 33 minuti, Venezia<br />

di 37.<br />

FOCUS<br />

Otto convogli al giorno<br />

Treni veloci anche<br />

a Campo di Marte<br />

Alta Velocità sbarca anche<br />

L’ a Campo di Marte. Sempre<br />

da domenica 13, infatti, la<br />

stazione <strong>del</strong> quartiere 2 sarà collegata<br />

con otto corse giornaliere<br />

a Torino, passando (e sostando)<br />

da Bologna e M<strong>il</strong>ano Porta Garibaldi.<br />

Se per chi vuol viaggiare<br />

ad alta velocità <strong>il</strong> punto di riferimento<br />

resta dunque Santa Maria<br />

Novella, anche dallo scalo di<br />

Campo di Marte – aspettando la<br />

nascita <strong>del</strong>la futura stazione Tav<br />

di Firenze – partiranno e arriveranno<br />

i Frecciarossa. “Evento”<br />

per cui la struttura si è preparata<br />

con alcuni interventi: l’innalzamento<br />

dei marciapiedi <strong>del</strong>le<br />

banchine in cui si fermeranno<br />

i treni veloci e <strong>il</strong> rifacimento di<br />

parte <strong>del</strong>la segnaletica. Nei mesi<br />

scorsi, inoltre, nello scalo erano<br />

stati aggiunti alcuni ascensori<br />

e sistemati nuovi monitor.<br />

“L’apertura <strong>del</strong>le nuove linee<br />

ad alta velocità recherà benefici<br />

anche al trasporto locale – spiegano<br />

da Ferrovie <strong>del</strong>lo Stato –<br />

sottraendo infatti i Frecciarossa<br />

e i Frecciargento dalle linee convenzionali,<br />

si realizzano le condizioni<br />

perché <strong>il</strong> traffico ferroviario<br />

regionale diventi sempre<br />

più regolare e puntuale, e perché<br />

l’offerta possa essere anche potenziata”.<br />

E novità sono in arrivo<br />

anche sul fronte dei biglietti: con<br />

l’entrata in funzione <strong>del</strong> nuovo<br />

orario, infatti, diventeranno tre<br />

le categorie dei titoli di viaggio<br />

che gli utenti potranno acquistate,<br />

divise tra quelle dedicate a<br />

chi può programmare per tempo<br />

i propri spostamenti (e quindi risparmiare)<br />

e quelle per chi invece<br />

ha bisogno di una maggiore<br />

flessib<strong>il</strong>ità di orario. Anche lo<br />

stesso viaggio a bordo dei Frecciarossa<br />

e dei Frecciargento diventerà,<br />

oltre che più rapido, più<br />

“tecnologico”: a bordo, entro<br />

<strong>il</strong> 2010, i viaggiatori avranno a<br />

disposizione, su alcune tratte, un<br />

servizio di accesso internet wi-fi<br />

e una piena copertura telefonica,<br />

ed entro <strong>il</strong> 2011 questi servizi<br />

saranno estesi all’intero percorso<br />

<strong>del</strong>l’Alta Velocità.


1080534


20 Dicembre 2009<br />

AL VOTO/1. Parla Enrico Rossi, candidato per <strong>il</strong> centrosinistra alla presidenza <strong>del</strong>la Regione<br />

Paola Ferri<br />

C’erano una volta le primarie<br />

per la scelta <strong>del</strong> candidato<br />

alla presidenza <strong>del</strong>la<br />

Regione. O meglio, ci<br />

sarebbero dovute essere. E invece <strong>il</strong><br />

centrosinistra si è ritrovato compatto<br />

intorno a un solo nome, quello di<br />

Enrico Rossi, assessore regionale al<br />

diritto alla salute al secondo mandato.<br />

Non c’è gara, è lui l’uomo <strong>del</strong> Pd,<br />

che sarà sostenuto anche da Sinistra<br />

Ecologia e Libertà e Italia dei Valori<br />

alle elezioni di marzo.<br />

Si aspettava di non avere avversari<br />

nella corsa alle primarie per <strong>il</strong> candidato<br />

presidente <strong>del</strong> Pd?<br />

Sono stato sempre pronto a battermi<br />

nelle primarie, come in altre occasioni<br />

mi è capitato, e con successo. Ma<br />

ho accolto l’invito <strong>del</strong> mio partito con<br />

soddisfazione ed orgoglio, e non senza<br />

preoccupazione per la responsab<strong>il</strong>ità<br />

che mi consegna. Mi è sembrato<br />

un bello scatto <strong>del</strong>la politica, che in un<br />

momento di crisi come quello che viviamo<br />

è riuscita a allontanare da sé le<br />

polemiche, la confusione, gli interessi<br />

personali, di parte, di corrente. Ora<br />

posso dedicare tutte le energie al lavoro<br />

politico, alla campagna elettorale e<br />

alla costruzione <strong>del</strong> programma.<br />

Su cosa punta <strong>il</strong> programma?<br />

<strong>Il</strong> nodo che abbiamo davanti è la crisi<br />

economica e la necessità di far ripartire<br />

lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong>la nostra regione. In<br />

questo momento tutti i settori produttivi<br />

sono in difficoltà. La Regione sta<br />

facendo molto sul versante <strong>del</strong>l’accesso<br />

al credito, degli ammortizzatori<br />

sociali e degli investimenti. Per<br />

tempestività e consistenza dei provvedimenti<br />

la Toscana è tra le regioni<br />

italiane più attive. Ma non basta agire<br />

sul versante “riparativo”, non basta<br />

resistere. Bisogna reagire, mettendo<br />

al centro <strong>il</strong> lavoro e gli individui, i<br />

gruppi di interesse, le imprese, le istituzioni<br />

che investono su se stesse e sul<br />

proprio futuro.<br />

Capitolo Sanità, la Toscana è una<br />

<strong>del</strong>le poche regioni virtuose in Italia.<br />

Molto è stato fatto, cosa rimane<br />

da fare?<br />

La Toscana non si è limitata a difendere<br />

<strong>il</strong> ruolo pubblico <strong>del</strong>la sanità dai<br />

tagli e dalle mortificazioni imposte<br />

dal governo, ma ha r<strong>il</strong>anciato su investimenti<br />

e innovazione. Solo nel<br />

2008, ad esempio, le nostre Aziende<br />

sanitarie hanno <strong>del</strong>iberato investimenti<br />

per 1.617 m<strong>il</strong>ioni di euro, a cui<br />

si aggiungono 1.100 m<strong>il</strong>ioni destinati<br />

al completamento di opere in corso.<br />

Questo è stato reso possib<strong>il</strong>e dal pa-<br />

Enrico Rossi<br />

politica<br />

“Subito un patto per ridurre le spese”<br />

iente primarie per <strong>il</strong> Pdl. La scelta dei candidati al consiglio<br />

Nregionale, così come quella <strong>del</strong> candidato alla presidenza,<br />

ricadrà sugli organi di partito. Che dovranno in qualche modo districarsi<br />

tra una vera e propria selva di candidature. “<strong>Il</strong> primo nodo<br />

da sciogliere è quello <strong>del</strong>la riconferma dei consiglieri uscenti –<br />

afferma <strong>il</strong> coordinatore cittadino Alessio Bonciani – dato che tutti<br />

hanno chiesto di essere ricandidati”. Ma gli aspiranti sono tanti<br />

e “molti rimarranno <strong>del</strong>usi”. I rumors collocano tra i pretendenti<br />

Nicola Nascosti e Samuele Baldini, rispettivamente consigliere<br />

e capogruppo Pdl a Palazzo Medici Riccardi, mentre la Sala dei<br />

Dugento potrebbe letteralmente svuotarsi nel caso - molto remoto<br />

- in cui venissero eletti tutti coloro che hanno manifestato l’intenzione<br />

di presentarsi. Da Giovanni Donzelli a Marco Stella fino<br />

a Bianca Maria Giocoli. “Mi auguro che i nostri migliori eletti<br />

nelle assemblee comunale e provinciale si candidino – afferma<br />

Bonciani – qualificando in tal modo la lista”. Discreta la quantità<br />

di voti che potrebbero portare in dote, anche se poi ad essere eletto<br />

potrebbe essere solo uno o due di loro. Cinque i candidati <strong>del</strong><br />

listino bloccato anche per <strong>il</strong> Pdl, e su questo numero si giocherà<br />

la battaglia più ardua. Per questione di peso elettorale almeno<br />

reggio di b<strong>il</strong>ancio, che abbiamo ottenuto<br />

senza imporre tasse aggiuntive o<br />

ticket ai cittadini, da un governo <strong>del</strong>la<br />

spesa rigoroso, che ci ha consegnato<br />

le risorse per migliorare i servizi, costruire<br />

nuovi ospedali, ammodernare<br />

quelli esistenti, acquistare tecnologie<br />

più avanzate. Nel futuro dobbiamo<br />

continuare su questa strada, mettendo<br />

sempre <strong>il</strong> cittadino e soprattutto le<br />

fasce più deboli <strong>del</strong>la popolazione al<br />

centro <strong>del</strong>l’attività <strong>del</strong>la sanità pubblica.<br />

Infrastrutture, cultura, turismo,<br />

settori che dovrebbero trainare<br />

l’economia regionale e invece arrancano.<br />

Su cosa investire per r<strong>il</strong>anciarli?<br />

Sono convinto che la Toscana ha tutte<br />

le risorse, anche in questi settori, per<br />

ripartire e dare <strong>il</strong> meglio di sé. Vorrei<br />

nelle prossime settimane che su questi<br />

ed altri punti mi arrivassero contributi<br />

di idee e di proposte per prendere<br />

decisioni fondate sulle esigenze vere<br />

e prioritarie. Posso fin d’ora impegnarmi<br />

su un aspetto che riguarda<br />

direttamente la responsab<strong>il</strong>ità <strong>del</strong>la<br />

macchina pubblica. Voglio proporre<br />

un patto tra Regione, province, comuni<br />

per la riduzione dei costi gestionali<br />

<strong>del</strong>la pubblica amministrazione. Un<br />

patto con un obiettivo concreto e misurab<strong>il</strong>e.<br />

E con <strong>il</strong> risparmio potremo<br />

investire ancora di più.<br />

AL VOTO/2. Solo rumors invece sul nome <strong>del</strong>l’aspirante governatore <strong>del</strong> centrodestra<br />

Un battaglione di candidati consiglieri in casa Pdl<br />

un paio dovrebbero essere fiorentini, ma tutto ciò è subordinato<br />

alla madre di tutte le questioni: quella per <strong>il</strong> candidato alla carica<br />

di governatore. Sfumata l’ipotesi <strong>del</strong> presidente di Confindustria<br />

Toscana Antonella Mansi, che ha declinato l’invito, l’idea di un<br />

candidato civico sembra essere per <strong>il</strong> momento passata in secondo<br />

piano. Più probab<strong>il</strong>mente sarà un personaggio politico, ultima<br />

pedina che gli organi nazionali <strong>del</strong> partito collocheranno sullo<br />

scacchiere, dopo aver pensato alle poltrone di Campania, Piemonte,<br />

Veneto. Regioni ben più critiche rispetto alla nostra per<br />

gli equ<strong>il</strong>ibri interni al centrodestra.<br />

/P.F.


politica<br />

PRIMARIE<br />

Urne aperte<br />

<strong>il</strong> 13 dicembre<br />

Francesca Puliti<br />

Toscani alle urne domenica 13 dicembre.<br />

Dalle 8 alle 20, si vota per scegliere<br />

i candidati al consiglio regionale di<br />

Pd e Sinistra ecologia e libertà. Solo<br />

questi due partiti hanno approfittato <strong>del</strong>l’opportunità-primarie,<br />

sancita da una legge regionale,<br />

che sopperisce, almeno in parte, alla mancanza<br />

<strong>del</strong>le preferenze alle elezioni vere e proprie. A<br />

marzo, infatti, gli elettori dovranno scegliere<br />

unicamente tra candidati alla presidenza e liste<br />

bloccate. Le possib<strong>il</strong>ità di successo di ogni<br />

candidato al consiglio perciò saranno legate<br />

esclusivamente al posto che occupa nella lista.<br />

Ordine che solo Pd e Sel (che sosterrà anch’esso<br />

Enrico Rossi, candidato alla presidenza<br />

espresso dai democrat) mettono in discussione<br />

attraverso le primarie, coinvolgendo gli elettori.<br />

Diciotto i candidati tra cui scegliere domenica<br />

(una sola preferenza, con una X sul nome <strong>del</strong><br />

pred<strong>il</strong>etto), anche se in realtà i posti in palio in<br />

consiglio per la circoscrizione di Firenze saranno<br />

soltanto 13. Merito <strong>del</strong> taglio approvato in<br />

Regione, che ridurrà i consiglieri da 65 a 55,<br />

ma che, per una questione di tempi burocratici,<br />

non è stato recepito dalla legge per le primarie.<br />

Ma c’è sempre un ma. E stavolta è rappresentato<br />

dai primi 5 posti in lista, quella “vera” <strong>del</strong>le<br />

elezioni di marzo, legata a Rossi: un listino<br />

blindato su cui non si discute neanche attraverso<br />

le primarie, capitanato dal segretario regionale<br />

<strong>del</strong> Pd Andrea Manciulli. Per <strong>il</strong> resto nella rosa<br />

dei candidati democratici emergono nomi come<br />

quello <strong>del</strong>l’ex presidente di Firenze Parcheggi<br />

Alessandro Lo Presti, <strong>del</strong> consigliere uscente<br />

Nicola Danti e <strong>del</strong> dirigente Mukki Paolo Bambagioni.<br />

In corsa anche l’assessore provinciale<br />

alle politiche sociali e pari opportunità, Alessia<br />

Ballini, e <strong>il</strong> consigliere regionale uscente Severino<br />

Saccardi. Ci prova anche Eugenio Giani,<br />

ex assessore al Comune di Firenze e tuttora di<br />

ruolo a Palazzo Vecchio, in carica di presidente<br />

<strong>del</strong> consiglio. Per partecipare alla scelta non è<br />

necessario essere iscritti ad alcun partito, le primarie<br />

sono aperte a tutti coloro che hanno diritto<br />

di voto alle regionali. Basta recarsi alle urne<br />

muniti di carta di identità e tessera elettorale, se<br />

posseduta. La lista completa dei seggi è disponib<strong>il</strong>e<br />

sul sito internet <strong>del</strong>la Regione Toscana.<br />

ALESSIA BALLINI: “LE QUOTE ROSA SONO UNA PRIORITÀ”<br />

Da assessore provinciale alle Pari opportunità, in che<br />

direzione dovrebbe andare la Regione?<br />

Quello <strong>del</strong>le pari opportunità è un tema soprattutto di natura<br />

culturale. Bisogna perciò agire su due fronti, da un lato con la<br />

sensib<strong>il</strong>izzazione, così da far crescere una mentalità diversa,<br />

dall’altro con provvedimenti specifici che stab<strong>il</strong>iscano obbligatoriamente<br />

‘quote rosa’ nel mondo <strong>del</strong>le istituzioni. E’ necessario<br />

inoltre elaborare strategie e misure che incrementino la<br />

presenza <strong>del</strong>le donne anche ai piani alti <strong>del</strong>l’economia, siamo<br />

in fondo alle classifiche europee da questo punto di vista. Inoltre<br />

è molto importante promuovere politiche di conc<strong>il</strong>iazione<br />

per rendere la vita più semplice alle madri che lavorano, dal<br />

Da ex sindaco di Signa, cosa ne pensa <strong>del</strong>la questione<br />

aeroporto di Firenze?<br />

Credo che Renzi abbia ragione nel voler migliorare lo<br />

scalo fiorentino, ma sbaglia a pensare di poterlo fare<br />

da solo. Quando si parla di infrastrutture bisognerebbe<br />

abbandonare l’ottica di una singola città e assumere<br />

una prospettiva più ampia. Ben venga un ampliamento<br />

<strong>del</strong> Vespucci, non sono contrario alla pista parallela<br />

all’autostrada, ma con la consapevolezza che rimarrà<br />

sempre un “city airport”. L’aeroporto internazionale<br />

<strong>del</strong>la Toscana è quello di Pisa ed è su di esso che<br />

dovremo investire, potenziando i collegamenti con <strong>il</strong><br />

punto di vista di orari e servizi all’infanzia per esempio.<br />

Cosa ne pensa <strong>del</strong>la legge regionale sull’immigrazione?<br />

Sono completamente d’accordo sull’impianto <strong>del</strong>la legge regionale<br />

sull’immigrazione e trovo che sia stato molto importante<br />

portarla avanti in un momento <strong>del</strong> genere. <strong>Il</strong> quadro è<br />

complesso, ma non possiamo affrontare l’immigrazione con <strong>il</strong><br />

principio <strong>del</strong> respingimento. Ci vuole qualcosa in più <strong>del</strong>l’integrazione,<br />

imparare a convivere. Ed è necessario che la Regione<br />

investa su questo, fornendo gli strumenti e le risorse ai vari<br />

livelli istituzionali, a partire dalle scuole, dove si costruisce <strong>il</strong><br />

nostro futuro.<br />

PAOLO BAMBAGIONI: “SONO NECESSARIE RIFORME STRUTTURALI”<br />

capoluogo e con <strong>il</strong> resto <strong>del</strong>la regione.<br />

E invece da dirigente di una grande azienda, la<br />

Mukki, come intervenire per accelerare la ripresa<br />

economica in Toscana?<br />

La nostra regione è in una fase di stallo, c’è bisogno<br />

di una modernizzazione, a partire dagli apparati<br />

burocratici. E’ necessario investire in innovazione e<br />

scommettere su profonde riforme strutturali. Spesso e<br />

volentieri <strong>il</strong> mondo economico vede le istituzioni come<br />

un freno allo sv<strong>il</strong>uppo. Dobbiamo invece assecondare<br />

gli investitori e fare in modo di attrarre capitali in Toscana.<br />

NICOLA DANTI: “IL SISTEMA TOSCANA DEVE ESSERE INNOVATO”<br />

21<br />

Qual è la sua idea di Toscana?<br />

È arrivato <strong>il</strong> momento di ripensare e innovare <strong>il</strong> sistema<br />

Toscana, un sistema che valorizzi le risorse <strong>del</strong> territorio,<br />

<strong>il</strong> nostro patrimonio culturale, le opportunità legate al<br />

turismo, le eccellenze sul manifatturiero e dei distretti<br />

industriali e anche sul sistema di governo. Vorrei una Toscana<br />

inclusiva che sappia integrare anche i nuovi toscani<br />

che lavorano e vivono nel nostro territorio, una Toscana<br />

che abbia <strong>il</strong> coraggio di cogliere la sfida <strong>del</strong>l’innovazione,<br />

<strong>del</strong>le energie rinnovab<strong>il</strong>i e <strong>del</strong>le politiche ambientali<br />

efficienti, una Toscana moderna con <strong>del</strong>le infrastrutture<br />

degne che supportino <strong>il</strong> sistema economico locale. E infine<br />

voglio una Toscana attenta ai bisogni vecchi e nuovi<br />

di una società che cambia, con politiche per gli anziani e<br />

per le giovani coppie.<br />

Nel suo periodo da consigliere quali sono state le<br />

sue principali battaglie?<br />

In due anni e mezzo di consiglio regionale ci sono tre<br />

norme che portano la mia firma: una che favorisce le<br />

adozioni internazionali aiutando le giovani coppie, una<br />

in campo agricolo che permette agli agricoltori di vendere<br />

i propri prodotti su aree pubbliche e l’ultima che colma<br />

un vuoto giuridico in materia di piercing per i minori di<br />

14 anni.<br />

EUGENIO GIANI: “UNA LEGGE SPECIALE A LIVELLO REGIONALE”<br />

Una legge speciale per Firenze, a livello regionale.<br />

Ci può spiegare questa proposta?<br />

Si tratta di una legge in tre punti. <strong>Il</strong> primo riguarda le<br />

infrastrutture. E’ necessario individuare <strong>del</strong>le procedure<br />

adeguate per dirimere le questioni, che non possono<br />

essere combattute a colpi di polemiche sui giornali da<br />

parte dei vari sindaci. Penso a una sorta di conferenza<br />

dei servizi, un tavolo, con potere decisionale, attorno al<br />

quale possano sedersi tutti gli enti coinvolti. <strong>Il</strong> secondo<br />

punto riguarda la copertura finanziaria per eventi e iniziative,<br />

ad esempio nel settore <strong>del</strong> turismo, che Firenze<br />

può svolgere a livello regionale. Infine dobbiamo stab<strong>il</strong>ire<br />

tempi certi per la realizzazione <strong>del</strong>l’ormai famosa Città<br />

metropolitana.<br />

Tra i 12 punti <strong>del</strong> programma che ha presentato<br />

molto spazio è dedicato anche alla cultura.<br />

Certo, a partire dalla gestione dei beni culturali. Mi impegnerò<br />

affinché la Regione possa gestire alcuni musei<br />

statali, avviandoli verso la necessaria modernizzazione.<br />

Non solo, punto alla realizzazione di un museo <strong>del</strong>la civ<strong>il</strong>tà<br />

toscana. La nostra è una <strong>del</strong>le poche regioni d’Italia<br />

che ha mantenuto un carattere ben definito, dai tempi<br />

degli Etruschi ad oggi. Un’identità da conoscere e valorizzare.<br />

La MUSICA è niente<br />

se nessuno la può<br />

SENTIRE.<br />

Hear the World è un’iniziativa<br />

internazionale ideata da Phonak<br />

per aumentare la consapevolezza<br />

sull’importanza <strong>del</strong>l’udito, un problema<br />

che colpisce più <strong>del</strong> 16% <strong>del</strong>la popolazione<br />

mondiale. Plácido Domingo, Annie Lennox,<br />

Dionne Warwick, Harry Belafonte,<br />

Laura Pausini e altri artisti di fama<br />

internazionale hanno unito le loro forze<br />

a favore di Hear the World.<br />

Nel contesto di questa iniziativa, Phonak<br />

ha istituito la Hear the World Foundation,<br />

un’entità non-profit per supportare<br />

progetti dedicati all’aiuto di chi è affetto<br />

da deficit uditivo.<br />

www.hear-the-world.com<br />

Campagna<br />

di prevenzione<br />

HEAR the WORLD.<br />

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Centro Acustico Ricasoli supporta l‘iniziativa Hear the World.<br />

Plácido Domingo, tenore e direttore d‘orchestra<br />

Via Ricasoli, 24-26 Rosso - Firenze - Tel. 055 212447 - 055 215259<br />

centroacusticofirenze@audioprotesisti.it


22 Dicembre 2009<br />

Assessore, qual è l’impegno prioritario <strong>del</strong> suo mandato?<br />

Innanzitutto quello di sostenere l’innovazione didattica,<br />

facendo conoscere le esperienze migliori che si fanno<br />

nelle nostre scuole. Poi vogliamo lottare contro <strong>il</strong> fenomeno <strong>del</strong>la<br />

dispersione scolastica. <strong>Il</strong> nostro obiettivo è duplice: evitare che i<br />

ragazzi abbandonino la scuola, e certificare le competenze di chi<br />

è già uscito dal percorso scolastico. Non a caso abbiamo inserito<br />

all’interno dei Centri per l’Impiego un tutor in grado di aiutare i<br />

ragazzi a capire quali sono realmente le loro inclinazioni e le loro<br />

competenze scolastiche. Se occorre, per fac<strong>il</strong>itare <strong>il</strong> loro ingresso<br />

nel mondo <strong>del</strong> lavoro, possono riportarli a frequentare un anno professionalizzante.<br />

Cosa intende per innovazione didattica?<br />

Vuol dire avviare un insegnamento più mirato sull’individuo, tenendo<br />

conto che i ritmi di apprendimento degli studenti sono diversi. La<br />

nostra è una scuola ancora molto rigida e teorica. Sogno una scuola<br />

dove gli studenti possano scegliere <strong>il</strong> curriculum scolastico in base<br />

alle loro aspirazioni, magari dopo aver completato i primi due anni<br />

di studi uguali per tutti. Dovremmo prendere spunto dalla Finlandia<br />

dove ormai non esistono più le classi in senso tradizionale, ma tutto<br />

è basato su una forte flessib<strong>il</strong>ità dei percorsi di apprendimento.<br />

Cosa pensa <strong>del</strong>le riforme promosse dal Ministro all’Istruzione<br />

Mariastella Gelmini?<br />

<strong>Il</strong> Ministro ha stravolto completamente la scuola senza neanche interpellarci<br />

come Istituzioni. Un atteggiamento inaccettab<strong>il</strong>e.<br />

Perché non siete stati coinvolti?<br />

Evidentemente <strong>il</strong> Ministro teme <strong>il</strong> confronto perché non è convinta<br />

fino in fondo <strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong>la propria riforma. <strong>Il</strong> confronto sarebbe<br />

servito a sv<strong>il</strong>uppare una proposta più attenta anche alle esigenze<br />

<strong>del</strong> territorio.<br />

Passiamo al problema <strong>del</strong>le risorse. <strong>Il</strong> Governo ha fatto dei tagli<br />

alla scuola, come Provincia cosa intendete fare per fronteggiare<br />

questa carenza di fondi?<br />

In ogni Paese normale ogni riforma è accompagnata da risorse. Da<br />

noi questo non avviene. <strong>Il</strong> Governo ha tagliato otto m<strong>il</strong>ioni di euro<br />

alla scuola: un taglio <strong>del</strong> genere non era mai accaduto dal dopoguerra<br />

ad oggi. Come assessorato all’istruzione investiremo tutte le<br />

risorse a nostra disposizione per supplire ai tagli.<br />

Cosa pensa <strong>del</strong>la sentenza <strong>del</strong>la Corte Europea secondo cui<br />

esporre <strong>il</strong> crocifisso in classe va contro la libertà di religione?<br />

Sono contro ogni tipo di imposizione, per questo credo che sia giusto<br />

lasciare nelle mani di insegnanti e dirigenti la scelta di tenere o<br />

meno <strong>il</strong> crocifisso in classe. Le nostre scuole devono essere luoghi<br />

di incontro, accoglienza e integrazione senza ledere la sensib<strong>il</strong>ità di<br />

chi professa religioni diverse. Purtroppo a causa <strong>del</strong>la politica dei<br />

tagli e dei risparmi, per i dirigenti scolastici è impossib<strong>il</strong>e organizzare<br />

attività diverse da quelle convenzionali. E questo impedisce,<br />

per esempio, di poter offrire l’ora alternativa a quella di religione.<br />

Questo è profondamente ingiusto.<br />

provincia<br />

L’INTERVISTA. I progetti <strong>del</strong>l’assessore Giovanni Di Fede per gli istituti superiori fiorentini<br />

“Scuole alla finlandese per i nostri studenti”<br />

Giovanni Di Fede<br />

Tra le priorità ci sono <strong>il</strong> sostegno<br />

all’innovazione didattica (le buone<br />

pratiche vanno fatte conoscere), la<br />

lotta alla dispersione scolastica e un<br />

mo<strong>del</strong>lo educativo che tenga conto<br />

dei ritmi dei singoli allievi<br />

Ginevra Donnici<br />

LA NOVITÀ<br />

Via al <strong>progetto</strong> Wi-fi<br />

In piazza e nei parchi<br />

ora si naviga gratis<br />

onnettersi gratuitamente ad internet<br />

Ccon un cellulare, un pc portat<strong>il</strong>e o<br />

uno smartphone. Sembrava un miraggio<br />

poco tempo fa, oggi invece si può. In<br />

dieci piazze e in due parchi di Firenze,<br />

per l’esattezza. Lo prevede <strong>il</strong> <strong>progetto</strong><br />

“FirenzeWifi”, frutto di una partnership<br />

tra Provincia e Comune. Ogni utente,<br />

dopo essersi registrato, potrà navigare,<br />

chattare, scambiare ma<strong>il</strong> gratuitamente<br />

per un’ora al giorno o fino al raggiungimento<br />

di 300Mbytes di traffico.<br />

Le aree in cui <strong>il</strong> servizio è disponib<strong>il</strong>e<br />

sono molte e si tratta di punti cruciali<br />

<strong>del</strong>la città: piazza <strong>del</strong>la Signoria; piazza<br />

Santa Croce; piazza Santo Spirito; piazza<br />

Santissima Annunziata; Parterre in<br />

piazza <strong>del</strong>la Libertà; via Canova, presso<br />

gli uffici <strong>del</strong>l’anagrafe; piazze Ghiberti<br />

e Annigoni; V<strong>il</strong>la Arrivabene in piazza<br />

Alberti; piazzale Michelangelo; piazza<br />

Bambini di Beslan, ingresso Fortezza<br />

da Basso; piazzale <strong>del</strong>le Cascine e parco<br />

di San Donato. Accedere al servizio da<br />

una <strong>del</strong>le 12 aree servite da Firenze Wifi<br />

è molto semplice, e connettersi è fac<strong>il</strong>e<br />

anche per i non esperti: al momento in<br />

cui si avvia la connessione apparirà automaticamente<br />

sullo schermo la pagina<br />

di accoglienza, che permetterà di effettuare<br />

la prima registrazione fornendo<br />

nome, cognome e numero di telefonia<br />

mob<strong>il</strong>e. Subito dopo sarà sufficiente<br />

fare uno squ<strong>il</strong>lo al numero 055-4650034<br />

con <strong>il</strong> proprio cellulare per avere direttamente<br />

sul computer le credenziali di<br />

autenticazione (user id e password). La<br />

stessa procedura vale anche per chi vuole<br />

navigare con uno smartphone. Anche<br />

in questo caso la telefonata è gratuita:<br />

dopo <strong>il</strong> primo squ<strong>il</strong>lo la linea cade automaticamente.<br />

La navigazione sui siti<br />

istituzionali <strong>del</strong>la Provincia e <strong>del</strong> Comune<br />

di Firenze è invece possib<strong>il</strong>e senza limiti<br />

di tempo.<br />

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Giornale di informazione <strong>del</strong> Comune<br />

N.11 - Dicembre 2009<br />

www.comune.fiesole.fi.it<br />

informazioni 055/055<br />

IMPLEMENTAZIONE DEL SERVIZIO DI<br />

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE PER LE<br />

FRAZIONI DELLA VALLE DEL MUGNONE<br />

A partire dal 5 dicembre è stato implementato <strong>il</strong> servizio di trasporto pubblico<br />

locale <strong>del</strong>la Linea 21 nella tratta che da Firenze - Pacinotti porta a Fiesole - Mimmole<br />

– Querciola. <strong>Il</strong> nuovo <strong>progetto</strong> vede l’inserimento di un nuovo capolinea in località<br />

Mimmole e <strong>il</strong> conseguente sdoppiamento <strong>del</strong>la Linea 21. <strong>Il</strong> nuovo capolinea si va<br />

ad aggiungere a quello attuale di Querciola e i bus, a seconda <strong>del</strong>l’orario, faranno<br />

capolinea alternativamente a uno dei due capolinea.<br />

Nel nuovo <strong>progetto</strong> le corse che transitano da Pacinotti verso Caldine - Mimmole effettuano<br />

un nuovo percorso. Questo passerà da via Sant’Andrea a Sveglia dove è stata<br />

inserita anche una nuova fermata, mentre <strong>il</strong> ritorno verso Firenze transita da via <strong>del</strong><br />

Bersaglio, come <strong>il</strong> tragitto precedente.<br />

Gli orari sono stati concordati con la cittadinanza <strong>del</strong>la frazione di Caldine – Mimmole,<br />

che ha partecipato attivamente al nuovo <strong>progetto</strong>. L’Amministrazione comunale ha<br />

così incrementato <strong>il</strong> servizio di trasporto pubblico locale andando ad aumentare <strong>il</strong> numero<br />

<strong>del</strong>le coppie di corse (andata e ritorno) che per Mimmole da 32 sono passate a<br />

44 nei giorni feriali e da10 a 26 in quelli festivi.<br />

AUMENTATE LE CORSE DELLA LINEA 7<br />

POTENZIAMENTO SUL TERRITORIO<br />

FIESOLANO DEI MEZZI ATAF<br />

Con la pedonalizzazione di piazza <strong>del</strong> Duomo a Firenze e la conseguente<br />

riorganizzazione dei tragitti dei mezzi Ataf sul territorio fiesolano è stato potenziato<br />

<strong>il</strong> servizio di trasporti pubblico. È aumentato, infatti, <strong>il</strong> numero di autobus che collega<br />

Fiesole e le sue frazioni al centro di Firenze. In particolare, sono stati particolarmente<br />

potenziati i servizi offerti dalle linee 7 e 25.<br />

La linea 7 ha visto attivarsi quattordici nuove coppie di autobus che sono andate ad<br />

aggiungersi ai mezzi che coprivano <strong>il</strong> percorso, mentre la linea 25 ha avuto sei coppie<br />

di autobus in più che proseguono fino a Pratolino. Inoltre, in piazza San Marco in ogni<br />

momento gli utenti trovano la coincidenza con gli autobus <strong>del</strong>le quattro linee 6, 14, 17<br />

e 23 che arrivano a Santa Maria Novella.<br />

Per avere maggiori informazioni su orari, tragitti e novità <strong>del</strong> servizio è possib<strong>il</strong>e consultare<br />

<strong>il</strong> sito di Ataf (www.ataf.net).<br />

GITA A FIESOLE: REGALIAMOCI CULTURA<br />

Domenica 20 dicembre in occasione <strong>del</strong>le feste di Natale arrivano omaggi culturali<br />

con la giornata “Gita a Fiesole: regaliamoci cultura”.<br />

Dalle ore 11 alle ore 16 apertura straordinaria <strong>del</strong>la Cappella di San Iacopo, grazie<br />

alla collaborazione degli Amici dei Musei di Fiesole. Nel Museo Civico Archeologico,<br />

alle ore 11.30, si terrà la visita guidata di Marco De Marco, dal titolo “Anteprima sul<br />

ritorno dei Longobardi”, che permetterà di ammirare alcuni oggetti recuperati dallo<br />

scavo <strong>del</strong>l’area Garibaldi. Si tratta di reperti longobardi che rappresentano un’anteprima<br />

<strong>del</strong> materiale, rinvenuto nelle tombe messe in luce dallo scavo, che nei prossimi<br />

mesi arriverà per la prima volta nel Museo e permetterà un nuovo allestimento. La<br />

giornata prosegue alle ore 15 al Museo Bandini con “Due gioielli di scultura toscana<br />

tornano al Museo”, visita guidata di Bruno Santi. Al Museo tornano due opere: un<br />

bassor<strong>il</strong>ievo in terracotta <strong>del</strong> Giambologna e quattro mensole in marmo con pregiati<br />

bassor<strong>il</strong>ievi, provenienti dal Battistero di Firenze e risalenti al primo ‘300. Sabato 26 e<br />

domenica 27 dicembre si ripeterà l’apertura straordinaria <strong>del</strong>la Cappella di San Iacopo<br />

dalle ore 11 alle ore 13. L’ingresso ai Musei di Fiesole è gratuito per tutta la giornata<br />

<strong>del</strong> 20 dicembre. Per le visite è consigliata la prenotazione chiamando <strong>il</strong> numero:<br />

0555961293.<br />

TUTTO NATALE SUL TERRITORIO<br />

FIESOLANO<br />

Tante quest’anno le iniziative organizzate per le festività natalizie. <strong>Il</strong> 12 dicembre<br />

un evento speciale per i bambini con “Giocando sotto l’albero”. Dalle ore 15,<br />

nei nuovi locali di piazza Mino, i più piccoli si divertiranno con <strong>il</strong> teatrino e tante<br />

animazioni. I burattini daranno vita allo spettacolo “Puppet e magie sotto l’albero”<br />

per un pomeriggio di grande divertimento in compagnia anche di Babbo Natale, che<br />

porterà chicche per tutti i bambini. E fra un gioco e l’altro ai piccoli verrà offerta dal<br />

Comune la merenda. Nei nuovi spazi comunali <strong>il</strong> 12 dicembre l’appuntamento non<br />

è solo per i bambini. Alle ore 17.30 ci sarà l’inaugurazione dei Presepi di Carlo Rizzo:<br />

una collezione di presepi provenienti da tutto <strong>il</strong> mondo. Per tutto <strong>il</strong> pomeriggio la<br />

Misericordia propone vin brulè e bruciate.<br />

Alle Caldine, in piazza dei Mezzadri, va in scena “Caldine in Fiera”, mercato <strong>del</strong> piccolo<br />

antiquariato, <strong>del</strong>l’arte, <strong>del</strong>l’ingegno e <strong>del</strong>la f<strong>il</strong>iera corta (ovvero, acquistare direttamente<br />

dal produttore agricolo).<br />

Domenica 13 dicembre si tiene a Fiesole, in piazza Mino, <strong>il</strong> mercato “Arte in Piazza”<br />

dove sarà possib<strong>il</strong>e comprare oggetti realizzati a mano e assistere a dimostrazioni <strong>del</strong>la<br />

lavorazione <strong>del</strong> legno, <strong>del</strong>la creta e a creazioni con fiori secchi.<br />

Sabato 19 dicembre dalle ore 15.30 alle 17.30 Babbo Natale passa dai commercianti<br />

di Ellera e Compiobbi per leggere le letterine e apprezzare i disegni dei bambini e conclude<br />

<strong>il</strong> giro in Piazza Etrusca, dove le associazioni locali offrono la merenda. A Fiesole<br />

si tiene, invece, <strong>il</strong> mercato di Natale “Cosa metto sotto l’albero”, un’occasione per<br />

trovare tante idee curiose. Sempre a Fiesole, nella piazzetta <strong>del</strong>la Cattedrale, ci sarà <strong>il</strong><br />

“Presepe Artistico” a cura dei Fratelli <strong>del</strong>la Misericordia. Mercato di Natale anche in<br />

piazza Falcone e Borsellino a Compiobbi. Domenica 20 dicembre nei nuovi locali di<br />

Piazza Mino alle ore 15.30 si tiene l’inaugurazione <strong>del</strong>la Collettiva a cura <strong>del</strong>l’Associazione<br />

Artisti Fiesolani. Poi sotto le logge <strong>del</strong> Comune grande evento “Artisti per un<br />

giorno” dove ognuno potrà lasciare un pensiero, fare un disegno o un suggerimento<br />

su bobine di carta. <strong>Il</strong> tutto accompagnato da cioccolata calda. Sempre domenica 20 al<br />

Circolo La Pace di Compiobbi, dalle ore 17, inizia la Festa Over 60. Pomeriggio di animazione,<br />

a partire dalle ore 15.30, con merenda per grandi e piccini, alla Misericordia<br />

di Compiobbi, in occasione <strong>del</strong>la Festa degli Auguri.<br />

I VOLTI DELLA CREATIVITÁ<br />

POLIEDRICA DI DRAGHI<br />

Rimane aperta fino a domenica 20 dicembre la mostra “I volti <strong>del</strong>la creatività. Dipinti,<br />

sculture, tessuti, burattini …e altro ancora” di Gianfranco Draghi. L’esposizione<br />

si avvale di opere anche diverse fra loro, ma tutte legate alla crescita artistica<br />

<strong>del</strong>l’autore. Quadri, burattini in terracotta, tappeti eseguiti a mano su disegno <strong>del</strong><br />

maestro Draghi e ancora sculture in bronzo a mezzipunti eseguiti a mano su disegno<br />

<strong>del</strong>l’artista. La mostra, curata da Stefano De Rosa, occupa la Sala Costantini <strong>del</strong> Museo<br />

Archeologico (via Portigiani) ed è aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 16, escluso <strong>il</strong><br />

martedì e <strong>il</strong> mercoledì.<br />

Anche se la scrittura rimane una costante <strong>del</strong>la vita di Draghi, <strong>il</strong> poliedrico artista sperimenta<br />

forme di teatro musicale moderne. Proprio l’amore per <strong>il</strong> teatro gli suggerisce<br />

una serie di burattini di terracotta i cui volti sono espressioni di varie umanità che nel<br />

loro insieme sono lo specchio dei sentimenti umani. L’interesse per l’arte applicata si<br />

espande anche all’ideazione di una serie di tappeti-arazzo, nei quali appare un mondo<br />

favoloso, con paesaggi lacustri o boschivi dai colori intensi e con animali immaginari<br />

immersi nel bianco. Ma <strong>il</strong> paesaggio non è l’unico interesse conoscitivo di Draghi,<br />

un’attenzione e un’attrazione per l’essere umano lo porta a eseguire numerosi ritratti:<br />

donne dai folti capelli e l’intensa emotività. Anche nelle opere bronzee e di terracotta<br />

l’artista riproduce volti femmin<strong>il</strong>i, donne accovacciate cavalieri e guerrieri quasi mostruosi.<br />

PREMIO FIESOLE<br />

AI MAESTRI DEL CINEMA 2009<br />

<strong>Il</strong> cinema torna protagonista a Fiesole dal 14 al 17 dicembre, con <strong>il</strong> Premio Fiesole<br />

ai Maestri <strong>del</strong> Cinema, in programma per l’edizione 2009. L’appuntamento è<br />

organizzato dal Comune di Fiesole-Estate Fiesolana, dalla Mediateca Regionale<br />

Toscana F<strong>il</strong>m Commission e dal gruppo toscano <strong>del</strong>l’SNCCI (Sindacato Nazionale<br />

Critici Cinematografici Italiani). Nato nel 1966 con la premiazione di Visconti, <strong>il</strong> Premio<br />

Fiesole 2009 sarà conferito al genio francese di Bertrand Tavernier, sceneggiatore,<br />

produttore e regista di f<strong>il</strong>m come “L’esca” e “La Piccola Lola” - storia di un’adozione<br />

diffic<strong>il</strong>e in Cambogia, con cui ha vinto <strong>il</strong> Gattopardo d’Oro <strong>del</strong> Premio Luchino Visconti<br />

2005 -. Tavernier sarà in Italia dopo <strong>il</strong> successo <strong>del</strong>l’uscita in Francia e Stati Uniti <strong>del</strong><br />

suo ultimo f<strong>il</strong>m rivelazione “In the Electric Mist”, con Tommy Lee Jones, f<strong>il</strong>m che<br />

sarà proiettato in anteprima italiana la sera <strong>del</strong>la premiazione (14 dicembre, ore<br />

20.30, Cinema Odeon, Firenze). Dopo l’attribuzione nelle scorse edizioni a registi<br />

<strong>del</strong>la levatura di Spike Lee, Bernardo Bertolucci, Robert Altman, Theo Anghelopoulos,<br />

Arthur Penn, Ken Loach, Peter Greenaway e Nanni Moretti, ospite <strong>del</strong> Teatro Romano<br />

di Fiesole lo scorso anno, la scelta di questa edizione cade su un regista noto a<br />

livello internazionale per <strong>il</strong> suo sguardo non convenzionale sulla realtà e su temi duri<br />

<strong>del</strong>la modernità.<br />

Come ogni anno <strong>il</strong> Premio Fiesole ai Maestri <strong>del</strong> Cinema diventa l’occasione per conoscere<br />

da vicino <strong>il</strong> lavoro di un maestro <strong>del</strong> cinema. In programma la premiazione<br />

con ospiti <strong>il</strong>lustri <strong>del</strong> panorama cinematografico, una ricca rassegna e un incontro con<br />

<strong>il</strong> regista aperto a tutti, durante <strong>il</strong> quale sarà presentato <strong>il</strong> volume, a cura <strong>del</strong> Sindaca-


to Critici Cinematografici Toscana, “La vita indiretta. <strong>Il</strong> cinema di Bertrand Tavernier”<br />

(martedì 15 dicembre, ore 10.00, nuovi locali di Piazza Mino). Per info: tel. 055 5961293<br />

www.estatefiesolana.it.<br />

PREMIO FIESOLE AI MAESTRI DEL CINEMA 2009 - 14 -17 dicembre<br />

Firenze, Cinema Odeon, p.zza Strozzi e Spazio Uno, via <strong>del</strong> Sole, 10<br />

Fiesole, nuovi locali di pizza Mino<br />

PROGRAMMA<br />

Lunedì 14<br />

Martedì 15<br />

Mercoledì 16<br />

Giovedì 17<br />

ore 15.30 Cinema Odeon, Firenze<br />

rassegna cinematografica<br />

L’horloger de Saint-Paul<br />

L’orologiaio di Saint-Paul (1973)<br />

segue Que la fête commence.../Che la festa cominci... (1975)<br />

ore 20.30 Cerimonia di consegna<br />

<strong>del</strong> Premio a Bertrand Tavernier<br />

anteprima italiana:<br />

In the Electric Mist/L’occhio <strong>del</strong> ciclone (2009)<br />

ore 10.00 Nuovi locali di piazza Mino, Fiesole<br />

presentazione <strong>del</strong> volume La vita indiretta. <strong>Il</strong> cinema<br />

di Bertrand Tavernier e incontro con <strong>il</strong> regista<br />

ore 15.30 Cinema Spaziouno, Firenze<br />

rassegna cinematografica<br />

Coup de torchon / Colpo di spugna (1981)<br />

segue La vie et rien d’autre / La vita e nient’altro (1989)<br />

ore 20.30 Coup de torchon / Colpo di spugna (1981)<br />

segue La vie et rien d’autre / La vita e nient’altro (1989)<br />

ore 15.30 Cinema Spaziouno, Firenze<br />

rassegna cinematografica<br />

L 627 / Legge 627 (1992)<br />

segue L’appât / L’esca (1995)<br />

ore 20.30 La mort en direct / La morte in diretta (1979)<br />

segue L’appât / L’esca (1995)<br />

ore 15.30 Cinema Spaziouno, Firenze<br />

rassegna cinematografica<br />

Mississippi Blues (1983)<br />

segue ‘Round Midnight / A mezzanotte circa (1986)<br />

PRESENTAZIONE DEL LIBRO<br />

“ALL TOGETHER BOBO!”<br />

30 ANNI DI SATIRA<br />

CON LE VIGNETTE DI STAINO<br />

Trent’anni fa fu pubblicata su “Linus” la prima striscia di Bobo, prototipo <strong>del</strong> m<strong>il</strong>itante<br />

comunista, sempre fe<strong>del</strong>e pur tra molti dubbi, uscito dalla penna <strong>del</strong> vignettista<br />

Sergio Staino. Adesso un libro con le strisce più cult celebra questo compleanno. “All<br />

together Bobo!” (Rizzoli editore) raccoglie le vignette <strong>del</strong>l’ultimo anno, con molti e<br />

contradditori personaggi nati dalla mente di Staino. Fiesole festeggia Bobo venerdì 11<br />

dicembre, alle ore 17.30, negli spazi <strong>del</strong>la Biblioteca Comunale (via Sermei, 1) con la<br />

presentazione <strong>del</strong> libro di Sergio Staino dedicato al suo “figlio di penna”. All’evento,<br />

che rientra fra le iniziative <strong>del</strong> Premio Fiesole Narrativa Under 40, saranno presenti,<br />

oltre all’Autore, <strong>il</strong> Sindaco Fabio Incatasciato e l’Assessore alla Cultura Paolo Becattini.<br />

Fra i personaggi <strong>del</strong> libro Bobo, Bibi e i due bimbi <strong>Il</strong>aria e Michele -che nonostante gli<br />

anni passati sono rimasti piccoli- ed anche l’amico Molotov, e ancora personaggi ispirati<br />

alla politica e tanta gente comune: tutti insieme o all together, appunto, con Bobo.<br />

Nelle pagine <strong>del</strong> libro le vignette raccontano i momenti “indimenticab<strong>il</strong>i” <strong>del</strong>la politica<br />

italiana di quest’ultimo anno e mezzo: dalle elezioni <strong>del</strong> 2008 allo sbando <strong>del</strong> Pd, dalla<br />

crisi economica alla crisi di un matrimonio, dai superpoteri <strong>del</strong> “più grande statista degli<br />

ultimi centocinquant’anni” alle allegre serate di v<strong>il</strong>la Certosa.<br />

Bobo e gli altri personaggi nati dalla matita magica di Sergio Staino conducono in un<br />

viaggio rocambolesco tra le miserie e gli incubi <strong>del</strong> nostro Paese.<br />

“IL CODICE DI SPEZI”: IN MOSTRA LE<br />

CARICATURE DEL NERISTA MARIO SPEZI<br />

Dalla penna <strong>del</strong> cronista di “nera” ed anche scrittore noir e true crime alla matita <strong>del</strong><br />

caricaturista e vignettista. Mario Spezi, giornalista e scrittore noto per le inchieste e i<br />

libri sul Mostro di Firenze, si presenta al pubblico sotto una veste meno conosciuta,<br />

quella <strong>del</strong> disegnatore e caricaturista con la mostra “<strong>Il</strong> Codice di Spezi”. Un’esposizione<br />

decisamente anomala, una retrospettiva <strong>del</strong>le caricature, <strong>del</strong>le vignette, dei ritratti<br />

umoristici realizzati in trent’anni di attività da Mario Spezi. La mostra viene inaugurata<br />

martedì 29 dicembre, alle ore 16.30, nei nuovi locali comunali di Piazza Mino a<br />

Fiesole alla presenza, oltre che <strong>del</strong>l’Autore, <strong>del</strong> Sindaco Fabio Incatasciato e <strong>del</strong>l’Assessore<br />

alla Cultura Paolo Becattini. La mostra “<strong>Il</strong> Codice di Spezi” rimarrà aperta, con<br />

ingresso libero, fino al 10 gennaio.<br />

Per tre decenni, Spezi è passato, spesso nello stesso giorno, dalla penna <strong>del</strong> cronista<br />

dei fatti più impressionanti e cru<strong>del</strong>i <strong>del</strong>la cronaca, alla matita <strong>del</strong> disegnatore satirico<br />

e <strong>del</strong> ritrattista ironico, inserendo i suoi disegni quasi quotidianamente su La Nazione<br />

e su altre pubblicazioni.<br />

Dall’articolo di giornale è passato alla scrittura di romanzi e di libri di true crime, dalla<br />

caricatura si è spinto fino al ritratto dipinto, senza lasciare l’ironia che costituisce <strong>il</strong> suo<br />

“Codice”.<br />

“<strong>Il</strong> Codice di Spezi” rappresenta un momento importante per Spezi stesso: l’occasione<br />

di presentare in una carrellata lunga tre decenni disegni che ritraggono personaggi<br />

<strong>del</strong>la politica, <strong>del</strong>lo sport, <strong>del</strong>la cultura e <strong>del</strong>lo spettacolo, raccontando in questo modo<br />

un pezzo <strong>del</strong>la storia italiana da un punto di vista particolare.<br />

Mario Spezi, nato vicino a Urbino, ha prodotto vignette e ritratti umoristici di politici,<br />

letterati, gente di spettacolo per QN, La Nazione, <strong>Il</strong> Resto <strong>del</strong> Carlino, <strong>Il</strong> Giorno, Satyricon<br />

di Repubblica. Ha <strong>il</strong>lustrato libri di sport e di costume. Nel 1981 <strong>il</strong> Premio di Satira<br />

Politica di Forte dei Marmi gli ha dedicato un’ampia personale. Ha esposto quadri in<br />

personali nelle gallerie Tornabuoni, Ken’s, Teorema, Mentana di Firenze. Nel 1988 ha<br />

tenuto una sua personale, “Ritratti distratti”, nella Loggia Rucellai. Nell’ agosto 2006 ha<br />

esposto le sue caricature al Forte di Belvedere di Firenze nell’ esposizione “Dimostro in<br />

mostra…”. Ha partecipato a molte collettive con Staino, Manara, Vauro, Contemori,<br />

Giuliano, Pratt e altri.<br />

FIRMATA LA CONVENZIONE<br />

DELL’INTERVENTO DI RECUPERO DELL’EX<br />

FABBRICA CALAMAI IN LOCALITÁ ELLERA<br />

È stata firmata nel mese scorso la convenzione fra <strong>il</strong> Comune di Fiesole, l’impresa di Costruzioni<br />

Spagnoli e i proprietari interessati, che consentirà la realizzazione <strong>del</strong>l’intervento<br />

di recupero <strong>del</strong>l’ex fabbrica Calamai in località Ellera. L’opera è prevista dal<br />

piano di recupero <strong>del</strong>la zona AT 15 approvato dal Consiglio comunale <strong>il</strong> 16 apr<strong>il</strong>e 2009.<br />

<strong>Il</strong> <strong>progetto</strong> vede <strong>il</strong> recupero a fini residenziali di una parte <strong>del</strong>le volumetrie ex industriali<br />

attualmente in stato di abbandono, oltre ad una nuova edificazione nell’area<br />

libera, situata a nord <strong>del</strong>l’attuale strada statale aretina, per un totale di circa 60 appartamenti.<br />

<strong>Il</strong> piano prevede anche la realizzazione di una piazza centrale, di nuovi<br />

parcheggi pubblici (60 posti), di verde pubblico attrezzato (circa 4m<strong>il</strong>a metri quadri),<br />

di percorsi pedonali di collegamento verso Compiobbi, verso i giardini sull’Arno<br />

(via <strong>del</strong> Pignino) e verso la vecchia via di Ellera, oltre alla costruzione di un nuovo<br />

depuratore a servizio <strong>del</strong>l’intero abitato Ellera – Le Falle. <strong>Il</strong> depuratore sarà realizzato<br />

contestualmente al nuovo complesso residenziale e interesserà aree di proprietà <strong>del</strong>la<br />

fabbrica Dorin <strong>il</strong> cui piano urbanistico attuativo, che prevede <strong>il</strong> completamento <strong>del</strong>l’insediamento<br />

industriale, sarà a breve oggetto di esame e approvazione da parte <strong>del</strong><br />

Consiglio comunale.<br />

L’intervento nel suo complesso concorrerà alla riqualificazione <strong>del</strong>l’intera frazione.<br />

I tempi di realizzazione <strong>del</strong>l’intero intervento sono stimati in due anni e mezzo, circa.<br />

La firma <strong>del</strong>la convenzione segue di poco quella con la quale <strong>il</strong> Comune di Fiesole ha<br />

sottoscritto, nel settembre scorso, assieme alla Provincia di Firenze e Anas, l’accordo di<br />

programma che porterà alla realizzazione <strong>del</strong>la variante alla strada statale aretina.<br />

Opera per la quale Anas prevede entro i prossimi mesi l’inizio <strong>del</strong>la gara per l’aggiudicazione<br />

<strong>del</strong>l’appalto ed entro l’estate prossima l’inizio dei lavori. L’attuazione <strong>del</strong>l’intervento<br />

libererà dal traffico di scorrimento buona parte <strong>del</strong>l’abitato di Ellera. L’operazione<br />

nel suo complesso è stata resa possib<strong>il</strong>e grazie al coinvolgimento dei vari operatori<br />

locali che, oltre a mettere a disposizione gratuitamente le aree per la nuova strada,<br />

hanno instaurato un tavolo di collaborazione assieme all’Amministrazione comunale<br />

per la realizzazione <strong>del</strong>le opere di urbanizzazione.<br />

CON LOTTOMATICA UN NUOVO CANALE<br />

PER IL PAGAMENTO<br />

DEL TICKET SANITARIO ALLA ASL DI<br />

FIRENZE<br />

Lottomatica Italia Servizi (LIS) ha siglato un importante accordo con la ASL di Firenze<br />

per consentire i servizi di pagamento dei ticket sanitari mediante la rete <strong>del</strong>le ricevitorie<br />

<strong>del</strong> Lotto.<br />

L’accordo con la ASL fiorentina permette, infatti, di pagare <strong>il</strong> ticket ut<strong>il</strong>izzando - in aggiunta<br />

ai canali tradizionali - l’ampia rete Lottomatica ab<strong>il</strong>itata all’erogazione dei servizi<br />

finanziari: oltre 26.000 ricevitorie <strong>del</strong> Lotto, presenti in Toscana e su tutto <strong>il</strong> territorio<br />

italiano.<br />

<strong>Il</strong> nuovo servizio erogato da LIS consente, quindi, di pagare <strong>il</strong> ticket dovuto per prestazioni<br />

sanitarie - richieste attraverso <strong>il</strong> CUP (centro unico prenotazioni) via call center<br />

o via web - in qualunque ricevitoria aderente al circuito Lottomatica Italia ServiziPer<br />

usufruire dei servizi di pagamento <strong>del</strong> ticket sanitario attraverso la rete Lottomatica<br />

è necessario essere in possesso <strong>del</strong> codice prescrizione (PNR) r<strong>il</strong>asciato al momento<br />

<strong>del</strong>la prenotazione <strong>del</strong>la prestazione sanitaria e/o <strong>del</strong> Codice Fiscale <strong>del</strong> cittadino cui<br />

sono intestate le prenotazioni. Se ci si avvale dei punti vendita Lottomatica è sufficiente<br />

recarsi in una <strong>del</strong>le ricevitorie LIS - avendo a portata di mano tali codici - ed eseguire<br />

direttamente in ricevitoria <strong>il</strong> pagamento dei ticket per le prestazioni precedentemente<br />

prenotate.<br />

Eseguito <strong>il</strong> pagamento, all’utente vengono r<strong>il</strong>asciati a titolo di ricevuta tanti scontrini<br />

quante sono le prestazioni saldate. Ogni scontrino è valido a tutti gli effetti<br />

- anche fiscali - come attestazione di pagamento e riporta: i dati identificativi <strong>del</strong>la<br />

ASL/Azienda Ospedaliera, <strong>il</strong> codice fiscale assistito, <strong>il</strong> numero di prescrizione, l’importo<br />

<strong>del</strong> ticket e <strong>del</strong>la commissione e, infine, l’importo totale <strong>del</strong>l’operazione.<br />

Ulteriori informazioni ed approfondimenti, sulle modalità operative <strong>del</strong> servizio, sono<br />

disponib<strong>il</strong>i sul sito www.lottomaticaservizi.it.<br />

I CONCERTI DEGLI AMICI<br />

APPUNTAMENTI DICEMBRE<br />

La stagione dei Concerti degli Amici 2009 prosegue nella linea che la connota nel<br />

panorama <strong>del</strong>l’offerta musicale. Protagonisti sono gli ‘amici’ <strong>del</strong>la Scuola di Musica di<br />

Fiesole. Docenti, ex-allievi, musicisti che ne condividono <strong>il</strong> <strong>progetto</strong> didattico e si riconoscono<br />

in questo e che hanno partecipato e partecipano al suo percorso artistico in<br />

una continuità di intelligenze, intenzioni ed esiti musicali.<br />

Di seguito gli appuntamenti <strong>del</strong> mese di dicembre. Triplo appuntamento per <strong>il</strong> Concerto<br />

di Natale.<br />

Si inizia sabato 12 dicembre, alle ore 21.15, alla Chiesa di San Pietro a Quaracchi<br />

(Via San Piero a Quaracchi, FI) dove verranno eseguite le musiche di W. Byrd, M.A.<br />

Charpentier, G. Fauré e i canti tradizionali natalizi sotto la direzione di Bernardo Donati<br />

e Paolo Gonnelli. <strong>Il</strong> concerto è organizzato dai Laboratori Corali <strong>del</strong>la Scuola di Musica<br />

di Fiesole in collaborazione con <strong>il</strong> dipartimento di vocalità (Ingresso gratuito).<br />

Si continua sabato 19 dicembre alle ore 21.15 ad Arezzo, nella Bas<strong>il</strong>ica di San Francesco<br />

– evento realizzato in co-produzione <strong>del</strong>l’Ente F<strong>il</strong>armonico Italiano- e domenica<br />

20 alle 21.00 a Firenze nella Chiesa di San Salvatore al Monte. Nicola Paszkowski<br />

dirigerà l’Orchestra “V. Gal<strong>il</strong>ei” e la Schola Cantorum “F. Landini”, maestro <strong>del</strong> coro sarà<br />

Fabio Lombardo. I solisti saranno scelti all’interno <strong>del</strong> corso “Opera workshop” di Clau-


dio Desderi. In programma due composizioni di F.J. Haydn, la Sinfonia n. 48 detta Maria<br />

Theresia e la Theresienmesse, lavori che <strong>il</strong> grande compositore dedicò all’imperatrice<br />

d’Austria, Maria Teresa (Ingresso gratuito).<br />

Per informazioni: 055/597851 oppure www.scuolamusica.fiesole.fi.it.<br />

ATTIVITÁ BIBLIOTECHE<br />

“IL TÈ ALLE CINQUE IN BIBLIOTECA”<br />

Continuano gli appuntamenti con <strong>il</strong> “Circolo di Lettura – <strong>il</strong> Tè alle cinque in Biblioteca”<br />

organizzati dall’Associazione “Amici <strong>del</strong>le Biblioteche di Fiesole”, per condividere<br />

pagine e riflessioni: un’occasione collegata alla formazione e allo sv<strong>il</strong>uppo intellettuale<br />

dei lettori. Sabato 12 dicembre l’appuntamento è alla biblioteca comunale di Compiobbi,<br />

dove Mariangela Corcelli presenterà <strong>il</strong> suo libro “Adesso”. Seguirà la condivisione<br />

<strong>del</strong> libro scelto dal pubblico durante l’ultimo incontro. Nei locali <strong>del</strong>la biblioteca<br />

sarà, inoltre, possib<strong>il</strong>e apprezzare i lavori <strong>del</strong> pittore Marco Longosci. Ci si sposta poi<br />

alla biblioteca comunale di Fiesole, sabato 19 dicembre, con la presentazione <strong>del</strong><br />

libro di poesie di Riccardo Boccacci, “Persona”. Anche in questa occasione, seguirà<br />

la condivisione <strong>del</strong> libro scelto dal pubblico durante l’ultimo incontro. Nei locali <strong>del</strong>la<br />

biblioteca saranno, inoltre, esposte le opere <strong>del</strong> fotografo Francesco Perna.<br />

<strong>Il</strong> 9 gennaio si torna alla biblioteca comunale di Compiobbi, dove Pamela Galloni presenterà<br />

<strong>il</strong> suo libro “Non voglio la minestra di dado”.<br />

I Circoli di Lettura, ai quali è possib<strong>il</strong>e partecipare liberamente, vogliono unire gli appassionati<br />

<strong>del</strong>la lettura dando loro l’opportunità di partecipare alla discussione sulle<br />

impressioni ricevute nella lettura di un’opera letteraria scelta, instaurando così una<br />

proficuo confronto. I Circoli di Lettura rappresentano momenti di dibattito in cui analizzare<br />

i testi, recuperando la dimensione comune <strong>del</strong>la lettura, considerata non più<br />

solamente come uno spazio intimo e personale, ma come uno collettivo e di condivisione<br />

<strong>del</strong>le emozioni suscitate dalle pagine lette.<br />

“LO ZOO DI PINOCCHIO”<br />

GALLERIA DI RITRATTI<br />

DEI PERSONAGGI-ANIMALI<br />

l’appuntamento è con “<strong>Il</strong> bel paesaggio fiesolano” raccontato dal Prof. Leonardo<br />

Rombai, docente di Geografia presso l’Università di Firenze. L’introduzione sarà a cura<br />

<strong>del</strong>la D.ssa Maura Borgioli, Responsab<strong>il</strong>e <strong>del</strong>l’Archivio Storico di Fiesole. L’incontro si<br />

terrà alle ore 17.30 negli spazi di Casa Marchini Carrozza. Seguirà aperitivo.<br />

Per informazioni: http://amicideimuseidifiesole.myblog.it.<br />

INCONTRI SULL’ARCHEOLOGIA<br />

Riprendono gli incontri sull’Archeologia organizzati dal Museo Civico Archeologico<br />

e dagli Amici dei Musei di Fiesole. Dopo <strong>il</strong> primo appuntamento, <strong>il</strong> 30 novembre, un<br />

nuovo incontro si tiene <strong>il</strong> 21 dicembre a Casa Marchini Carrozza, dalle ore 17.30 alle<br />

ore 19.30. <strong>Il</strong> tema trattato riguarda <strong>il</strong> ricco patrimonio ceramico <strong>del</strong> Museo e le sue<br />

collezioni di ceramica greca ed etrusca. In particolare <strong>il</strong> 21 dicembre verrà <strong>il</strong>lustrata<br />

la ceramica <strong>del</strong>l’Italia meridionale, prima <strong>del</strong>la conquista romana. L’iniziativa continua<br />

ad anno nuovo con quattro incontri incentrati sui seguenti argomenti: i materiali<br />

dagli scavi <strong>del</strong> tempio etrusco-romano nell’area archeologica e la ricostruzione <strong>del</strong>le<br />

fasi di vita più antiche di Fiesole; la necropoli di via <strong>del</strong> Bargellino; presenze etrusche,<br />

romane e longobarde nell’area dove sorge <strong>il</strong> convento di San Francesco; Fiesole nel<br />

contesto <strong>del</strong>le nuove scoperte archeologiche nel territorio. I corsi sono tenuti dal dottor<br />

Marco De Marco, Conservatore dei Musei di Fiesole.<br />

BREVI<br />

ELEZIONI PRIMARIE DEL 13 DICEMBRE 2009<br />

<strong>Il</strong> 13 dicembre 2009 dalle ore 8 alle ore 20 si svolgeranno le elezioni primarie previste<br />

dalla Legge Regionale n.70 <strong>del</strong> 17/12/2004.<br />

Si vota per scegliere i futuri candidati alla carica di Consigliere per le Elezioni Regionali<br />

<strong>del</strong>la Regione Toscana, per i quali si voterà, invece, nella primavera <strong>del</strong> 2010.<br />

Per votare è necessario aver compiuto 18 anni di età ed essere elettore <strong>del</strong> Comune,<br />

presentarsi al seggio speciale nel quale è stata ricompresa la normale sezione elettorale<br />

d’appartenenza, con un documento d’identità personale e la tessera elettorale<br />

(quest’ultima non è strettamente necessaria).<br />

Nel comune di Fiesole sono istituite 3 sezioni speciali nelle quali sono state accorpate<br />

le sezioni ordinarie, ovvero quelle che ognuno trova indicate sulla propria lista elettorale.<br />

Non è prevista l’istituzione di seggi speciali presso ospedali o sedi di cura.<br />

SEZIONI<br />

SEGGI SPECIALI ORDINARIE<br />

ACCORPATE<br />

N.1 1–2–3–4<br />

N.2 5–6–7–8–9–10<br />

N.3<br />

11–12–13<br />

14–15–16<br />

Per ulteriori notizie www.regione.toscana.it.<br />

SEDE DI SEGGIO<br />

CASA MARCHINI CARROZZA<br />

VIA PORTIGIANI, 3 - FIESOLE<br />

FONDI COMMERCIALI<br />

PIAZZA DEI MEZZADRI, 14<br />

CALDINE<br />

SEDE PROLOCO VALLE DELL’ARNO<br />

VIA ROMENA, 1 - COMPIOBBI<br />

IL SINDACO DA TE<br />

Continua anche a dicembre <strong>il</strong> canale di comunicazione diretta fra Sindaco.<br />

Di seguito <strong>il</strong> calendario degli incontri.<br />

IL SINDACO DA TE<br />

INCONTRA IL SINDACO NELLA TUA FRAZIONE,<br />

SENZA APPUNTAMENTO<br />

<strong>Il</strong> serpente, la balena, <strong>il</strong> gr<strong>il</strong>lo, le quattro faine, asini e gatti. Sono alcuni fra tutti gli animali<br />

usciti dalla fantasia di Collodi nelle innumerevoli versioni che sono state date<br />

<strong>del</strong> grande classico Pinocchio e che ora rivivono nella matita di F<strong>il</strong>ippo Sassòli. Nella<br />

mostra “Lo Zoo di Pinocchio”, organizzata dal Comune di Fiesole nell’ambito<br />

<strong>del</strong> programma di iniziative legate al Premio Fiesole Narrativa Under 40 e ospitata<br />

negli ambienti <strong>del</strong>la Fondazione Primo Conti (via Duprè, 18), fino al 13 dicembre,<br />

sono raccolti i disegni di grande formato a inchiostro nero, penna o acquerello.<br />

“Lo Zoo di Pinocchio” si configura come una galleria di ritratti di personaggi-animali e<br />

racconta in maniera figurata la favola di Pinocchio, costituendo una nuova e originale<br />

occasione di approccio e r<strong>il</strong>ettura <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong> burattino di legno.<br />

L’esposizione rimarrà aperta fino al 13 dicembre con <strong>il</strong> seguente orario: dal lunedì al<br />

venerdì dalle 10 alle 13; <strong>il</strong> sabato, la domenica e i giorni festivi dalle 15 alle 18.<br />

La tecnica usata da F<strong>il</strong>ippo Sassòli per realizzare i ritratti dei personaggi <strong>del</strong>la storia di<br />

Pinocchio prende ispirazione dalla tradizione incisoria, capace di rinunciare ai colori,<br />

ma in grado di evocare quel mistero caratteristico <strong>del</strong>la fiaba.<br />

F<strong>il</strong>ippo Sassoli è <strong>il</strong>lustratore, disegnatore e giornalista. E’ tra i fondatori <strong>del</strong>la società Lapis,<br />

nata allo scopo di realizzare iniziative editoriali di vario genere destinate a bambini<br />

e ragazzi ed è tra gli ideatori <strong>del</strong>la prima collana di guide scientifiche <strong>del</strong>le città di Italia<br />

rivolta all’infanzia, pubblicata dall’editore Palombi. www.f<strong>il</strong>ippo.sassoli.net .<br />

LABORATORIO<br />

DI CANTO SOCIALE “NOVECENTO”:<br />

CENTO ANNI DI LOTTA ATTRAVERSO<br />

I CANTI DELLA TRADIZIONE ORALE<br />

L’Assessorato alla Formazione <strong>del</strong> Comune di Fiesole, nell’ambito <strong>del</strong> <strong>progetto</strong><br />

<strong>del</strong>l’Educazione degli Adulti, e l’Associazione Amici <strong>del</strong>la Biblioteca di Fiesole promuovono<br />

un “Laboratorio di Canto Sociale”. Tale attività, curata da Giacomo Gent<strong>il</strong>uomo,<br />

è aperta a tutte quelle persone che desiderino cantare insieme ed approfondire<br />

quel repertorio di “Canti Sociali” e di tradizione orale che sono patrimonio <strong>del</strong>la nostra<br />

storia e <strong>del</strong>la nostra cultura, fonte e stimolo per la riscoperta di uomini e idee <strong>del</strong> “Novecento”.<br />

<strong>Il</strong> “Laboratorio” si protrarrà fino a maggio 2010 e prevede incontri settimanali<br />

di due ore. Gli appuntamenti sono fissati per ogni lunedì sera dalle ore 21 alle<br />

ore 23 nei locali di Casa Marchini Carrozza (via Portigiani, 3 – Fiesole). Per informazioni,<br />

contatti e iscrizioni: Giacomo Gent<strong>il</strong>uomo tel. 055/7300735 – 3894348325, e-ma<strong>il</strong>:<br />

g.gent<strong>il</strong>uomo@yahoo.it o Valdemaro Morandi tel. 3391834218, e-ma<strong>il</strong>: valdemaro.<br />

morandi@alice.it oppure Ufficio Scuola <strong>del</strong> Comune di Fiesole tel. 055/5961314.<br />

ATTIVITÁ “AMICI DEI MUSEI DI FIESOLE”<br />

Continuano le iniziative organizzate dall’associazione “Amici dei Musei di Fiesole”,<br />

che si distingue per la volontà di approfondire la conoscenza <strong>del</strong> patrimonio storico,<br />

archeologico ed artistico <strong>del</strong>la Città di Fiesole e di contribuire a diffonderla. <strong>Il</strong> 12<br />

dicembre, alle ore 17.30, nella Sala <strong>del</strong> Consiglio Comunale, si terrà la visione <strong>del</strong> dvd<br />

<strong>del</strong> Gruppo Archeologico Fiorentino: “La battaglia di Montereggi”. Sabato 16 gennaio<br />

CALDINE<br />

COMPIOBBI<br />

PIAZZA MEZZADRI<br />

C/O FRATELLANZA<br />

POPOLARE<br />

CENTRO INCONTRI<br />

VENERDÌ 18 DICEMBRE,<br />

DALLE 16 ALLE 18<br />

VENERDÌ 11 DICEMBRE,<br />

DALLE 16 ALLE 18<br />

APPUNTAMENTI CON IL SINDACO E LA GIUNTA<br />

Continua anche a dicembre <strong>il</strong> canale di comunicazione diretta fra Sindaco, Giunta e<br />

cittadini.<br />

Di seguito <strong>il</strong> calendario degli incontri.<br />

PIAN DI S.<br />

BARTOLO<br />

GIRONE<br />

CALDINE<br />

PIAN DEL<br />

MUGNONE<br />

GiuntAperta ore 21.00<br />

CIRCOLO<br />

ARCI<br />

CIRCOLO<br />

ARCI<br />

CIRCOLO<br />

ARCI<br />

CIRCOLO<br />

ARCI<br />

VIA CIPRESSINI, 9<br />

VIA ARETINA, 24<br />

VIA FAENTINA, 183<br />

VIA FAENTINA, 75<br />

VENERDÌ 18<br />

DICEMBRE<br />

2009<br />

MERCOLEDÌ<br />

27 GENNAIO<br />

2010<br />

VENERDÌ 26<br />

FEBBRAIO<br />

2010<br />

VENERDÌ 26<br />

MARZO<br />

2010<br />

RIAPERTE LE ISCRIZIONI PER L’ASILO NIDO DI FIESOLE<br />

Sono riaperte le iscrizioni per l’as<strong>il</strong>o nido di Fiesole. Le domande potranno essere presentate<br />

fino al 18 dicembre (non fa fede <strong>il</strong> timbro postale) all’URP <strong>del</strong> Comune (via<br />

Portigiani, 3), dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 13 e <strong>il</strong> giovedì dalle 14 alle 18.30.<br />

BONUS GAS<br />

A partire dal 15 dicembre sarà possib<strong>il</strong>e presentare all’Urp la domanda per accedere<br />

al Bonus Gas.<br />

<strong>Il</strong> Bonus Gas è l’agevolazione <strong>del</strong>la spesa sostenuta dai clienti domestici per la fornitura<br />

di gas naturale. La misura è stata introdotta dal Ministero <strong>del</strong>lo Sv<strong>il</strong>uppo economico<br />

secondo modalità definite dall’Autorità per l’energia elettrica ed <strong>il</strong> gas (<strong>del</strong>ibera ARG/<br />

gas 8809) per dare sostegno ad alcune categorie economicamente disagiate.<br />

Avranno accesso al Bonus Gas (per la fornitura nell’abitazione di residenza) i clienti domestici<br />

con indicatore ISEE non superiore a 7.500 euro, nonché le famiglie numerose<br />

(4 o più figli a carico) con ISEE non superiore a 20.000 euro.<br />

Sono quindi confermati gli stessi parametri economici stab<strong>il</strong>iti per accedere al Bonus<br />

Energia per disagio economico.


I “Fogli di Fiesole” sono<br />

a cura <strong>del</strong> Comune di Fiesole<br />

Per le domande presentate entro <strong>il</strong> 30 apr<strong>il</strong>e 2010, <strong>il</strong> Bonus avrà valore retroattivo al<br />

1 gennaio 2009.<br />

BONUS ENERGIA ELETTRICA<br />

Si ricorda che è attiva la possib<strong>il</strong>ità di richiedere <strong>il</strong> Bonus Sociale per l’energia elettrica,<br />

presentando apposita domanda e documentazione in Comune.<br />

<strong>Il</strong> Bonus Sociale è un’agevolazione introdotta dal Governo nel 2007 per sostenere la<br />

spesa elettrica <strong>del</strong>le famiglie in condizione di disagio economico e <strong>del</strong>le famiglie presso<br />

le quali vive un soggetto in gravi condizioni di salute.<br />

I requisiti di ammissib<strong>il</strong>ità al Bonus sono:<br />

• DISAGIO ECONOMICO - con un reddito annuo uguale o inferiore a 7.500,00 euro<br />

ISEE, oppure a 20.000,00 euro ISEE per le famiglie con 4 o più figli a carico.<br />

• e/o DISAGIO FISICO, con uno dei componenti <strong>il</strong> nucleo fam<strong>il</strong>iare in gravi condizioni<br />

di salute tali da richiedere l’ut<strong>il</strong>izzo <strong>del</strong>le apparecchiature elettromedicali necessarie<br />

alla loro esistenza in vita.<br />

In entrambi i casi di disagio <strong>il</strong> primo requisito da verificare è l’ISEE.<br />

Informazioni: Urp di Fiesole 055/599478;<br />

www.bonusenergia.anci.it/?q=in-arrivo-<strong>il</strong>-bonus-gas.<br />

TURNI FARMACIE MESE DICEMBRE<br />

Ecco l’elenco dei turni <strong>del</strong>le farmacie <strong>del</strong> territorio fiesolano per <strong>il</strong> mese di DICEMBRE:<br />

Sabato 5 e Domenica 6 – Farmacia Perna, Fiesole, Piazza Mino 15, Tel. 055/59214<br />

Domenica 6 – Farmacia Magonio, Girone, via Aretina 10, Tel. 055/6594233<br />

Sabato 5 e Domenica 13 – Farmacia Benvenuti, Compiobbi, via Aretina 194,<br />

Tel. 055/6594878<br />

Martedì 8, Sabato 12 – Farmacia Magonio, Girone, via Aretina 10, Tel. 055/6594233<br />

Sabato 19, Domenica 20 – Farmacia Benvenuti, Compiobbi, via Aretina 194,<br />

Tel. 055/6594878<br />

Sabato 19, Domenica 20, Venerdì 25 – Farmacia Perna, Fiesole, P.za Mino 15,<br />

Tel. . 055/59214<br />

Domenica 20, Domenica 26 – Farmacia Magonio, Girone, via Aretina 10, Tel.<br />

055/6594233<br />

Sabato 26, Domenica 27 – Farmacia S. Bernardino, Borgunto, Via Colzi 8/B, Tel:<br />

055/599262<br />

Domenica 27 – Farmacia Benvenuti, Compiobbi, via Aretina 194, Tel. 055/6594878.<br />

FIESOLE S’ILLUMINA<br />

DI PIÙ CON IL RISPARMIO ENERGETICO<br />

22.580 lampade a basso consumo e 18m<strong>il</strong>a riduttori di flusso d’acqua saranno consegnati<br />

gratuitamente ai residenti <strong>del</strong> comune di Fiesole grazie alla campagna “Fiesole<br />

s’<strong>il</strong>lumina di più con <strong>il</strong> risparmio energetico”. <strong>Il</strong> kit per <strong>il</strong> risparmio sarà distribuito<br />

entro <strong>il</strong> mese di dicembre in tutte le scuole <strong>del</strong> comprensorio fiesolano, mentre entro<br />

la fine di gennaio verrà dato alla cittadinanza, alle associazioni e le istituzioni religiose.<br />

Nei Fogli di Fiesole di gennaio saranno riportate le date degli appuntamenti nei quali<br />

verrà distribuito <strong>il</strong> kit <strong>del</strong> risparmio.<br />

IL 13 DICEMBRE LA CORSA PODISTICA<br />

“FIRENZE-FIESOLE-FIRENZE”<br />

<strong>Il</strong> 13 dicembre si corre la trentesima riedizione <strong>del</strong>la “Firenze-Fiesole-Firenze”,<br />

classica corsa non competitiva organizzata dall’Aics (Associazione Italiana Cultura<br />

Sport), con partenza e arrivo nella pista <strong>del</strong>lo stadio di atletica leggera “Luigi Ridolfi”,<br />

a Campo di Marte. <strong>Il</strong> ritrovo è fissato alle ore 8 e la partenza sarà data alle ore 9. La<br />

manifestazione vedrà alla partenza molti atleti nazionali, internazionali e alcune rappresentative<br />

<strong>del</strong>le Forze Armate. Ideata all’inizio <strong>del</strong> secolo da una <strong>del</strong>le società podistiche<br />

più antiche, l’Edera di Firenze, dopo alcune edizioni la corsa, per varie vicende,<br />

non fu più effettuata. L’Aics, alla fine degli anni settanta, riprese l’idea <strong>del</strong>l’affascinante<br />

competizione e decise di proporla nuovamente.<br />

Gli atleti potranno scegliere di cimentarsi su tre diversi percorsi: di 16 km, di 6 km e<br />

di soli 2 km.<br />

Nessun vincitore assoluto, ma premi per tutti i partecipanti. Sarà possib<strong>il</strong>e iscriversi, pagando<br />

5 euro, fino a mezz’ora prima <strong>del</strong>la partenza sul luogo <strong>del</strong> ritrovo.<br />

Informazioni ed iscrizioni: AICS Comitato Provinciale - V.le Matteotti, 38 – 50132<br />

Firenze. Tel. 055/561172-73 - Fax 0555001056, dal lunedì al venerdì ore 9.00-13.00 e<br />

15.00-19.00.<br />

19° EDIZIONE “INSIEME PER TELETHON”<br />

Domenica 20 dicembre, alle ore 9.30, al Girone, si tiene la 19° edizione “Insieme<br />

per Telethon”, una manifestazione podistica non competitiva di solidarietà. La<br />

partenza, l’arrivo e <strong>il</strong> ristoro <strong>del</strong> percorso, di 4 o 8 km, è al Centro Sportivo Anchetta<br />

e sempre qui si dovranno incontrare i partecipanti alle ore 8.30. L’iscrizione alla gara<br />

podistica è di 6 euro e per i primi 400 iscritti, oltre alla maglietta ricordo di Telethon,<br />

verrà consegnato mezzo ch<strong>il</strong>o di caffè offerto dal Gruppo Sportivo G.S. Ausonia. La<br />

manifestazione podistica “Insieme per Telethon” vuole promuovere <strong>il</strong> sostegno alla<br />

ricerca scientifica che si occupa <strong>del</strong>lo studio per combattere la distrofia muscolare e le<br />

altre malattie genetiche. Per informazioni U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia<br />

Muscolare) sezione Firenze, via San Jacopo 6/A, Girone, Fiesole.<br />

2° TROFEO SANTO STEFANO<br />

Sabato 26 dicembre si tiene <strong>il</strong> “2° Trofeo Santo Stefano”, la corsa podistica organizzata<br />

dal gruppo sportivo di Maiano. <strong>Il</strong> Trofeo prevede la gara agonistica su strada<br />

di 15 km, quella non competitiva di 7 km e la minipodistica di Santo Stefano “Trofeo<br />

Tommasino Bacciotti”. <strong>Il</strong> ritrovo per quanti vogliono partecipare alle corse è alle 7.30<br />

al campo di atletica “Luigi Ridolfi”, zona Campo di Marte a Firenze. La partenza per le<br />

gare semicompetitiva e non-competitiva è alle ore 9, mentre per la minipodistica, che<br />

vede giri di pista <strong>del</strong> campo di atletica, alle ore 9.15. L’iscrizione può essere fatta <strong>il</strong> giorno<br />

<strong>del</strong>la gara dalle 7.30 alle 8.45 presentando <strong>il</strong> cartellino o <strong>il</strong> certificato medico. Per le<br />

società con carta intestata l’iscrizione al Trofeo è possib<strong>il</strong>e anche via fax allo 055.59000,<br />

da lunedì 21 a mercoledì 23 dicembre. Per tutti i partecipanti a fine gara ristoro offerto<br />

dalla Trattoria Za-za. Per informazioni: Peroni 335.6822855; Romiti 339.1313524.<br />

TEMPORANEA VARIAZIONE<br />

APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI COMUNALI<br />

Visti i vigenti orari di apertura al pubblico degli uffici comunali, tenuto conto che i prossimi<br />

24 e 31 dicembre cadono di giovedì (solitamente giorno di apertura al pubblico<br />

in orario 8-13 e 14-18.30) e che sono prefestivi, <strong>il</strong> Comune di Fiesole comunica che gli<br />

orari di apertura degli uffici comunali subiranno nel mese di dicembre le seguenti variazioni:<br />

Mercoledì 23 dicembre, apertura al pubblico dalle ore 8 alle ore 13;<br />

Giovedì 24 dicembre, apertura al pubblico dalle ore 8 alle 13;.<br />

Mercoledì 30 dicembre, apertura al pubblico dalle ore 8 alle ore 13;<br />

Giovedì 31 dicembre apertura al pubblico dalle ore 8 alle 13.<br />

RIFIUTI E RACCOLTA DIFFERENZIATA:<br />

ALTRI 4 INCONTRI PER INFORMARE<br />

Rifiuti e raccolta differenziata, sono questi i temi affrontati durante gli incontri “<strong>Il</strong> Viaggio<br />

dei Rifiuti” organizzati dall’Assessorato all’Ambiente <strong>del</strong> Comune di Fiesole. Dato<br />

<strong>il</strong> grande successo degli appuntamenti di novembre “<strong>Il</strong> Viaggio dei Rifiuti” torna anche<br />

a gennaio e febbraio. Durante gli incontri, che si rivolgono ai cittadini <strong>del</strong> comune di<br />

Fiesole, oltre ad essere affrontate tematiche legate ai rifiuti e alla raccolta differenziata,<br />

verrà distribuito un manuale di informazioni ut<strong>il</strong>i a sapere come far fronte alla crescita<br />

dei rifiuti e a come aiutare l’ambiente <strong>del</strong> territorio cittadino.<br />

Gli appuntamenti si terranno due nel mese di gennaio (presso la Casa <strong>del</strong> Popolo <strong>del</strong><br />

Girone e la Casa <strong>del</strong> Popolo di Montebeni, <strong>il</strong> pomeriggio dalle ore 17.30 alle ore 18.30)<br />

e altri due nel mese di febbraio (presso la Casa <strong>del</strong> Popolo di San Bartolo e la Casa <strong>del</strong><br />

Popolo di Pian di Mugnone, <strong>il</strong> pomeriggio dalle ore 17.30 alle ore 18.30).<br />

Agli incontri parteciperanno l’Assessore all’Ambiente Luciano Orsecci e l’Architetto<br />

Elena Petrini <strong>del</strong> Servizio Ambiente <strong>del</strong> Comune di Fiesole e, per conto di Quadrifoglio<br />

– Servizi Ambientali area fiorentina Spa, <strong>il</strong> Capo Struttura Pianificazione Gestione<br />

Servizi, l’Ingegnere Domenico Scamar<strong>del</strong>la, <strong>il</strong> Capo Struttura Relazioni esterne e comunicazione,<br />

l’Architetto Paola Sghinolfi.<br />

CORSI DI LETTURA E DIZIONE<br />

Nell’ambito <strong>del</strong> programma di Educazione degli Adulti 2009-2010 l’Assessorato alla<br />

Formazione promuove, a partire da gennaio, un corso di lettura e dizione al quale possono<br />

parteciparvi tutti.<br />

<strong>Il</strong> Corso intende, attraverso l’interpretazione di testi poetici, favorire un processo di<br />

conoscenza <strong>del</strong>le opere d’arte legate alla Mitologia Greca presenti nel Museo Archeologico.<br />

Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Scuola 055/5961246 oppure arcoscenico@tin.it.<br />

CALENDARIO DICEMBRE<br />

GENNAIO DEGLI APPUNTAMENTI ISEE<br />

Per la comp<strong>il</strong>azione <strong>del</strong>l’ISEE (Indicatore <strong>del</strong>la Situazione Economica Equivalente) è<br />

possib<strong>il</strong>e chiamare l’ufficio URP al numero telefonico 055/599478 per prendere un appuntamento,<br />

secondo <strong>il</strong> seguente calendario:<br />

Fiesole (URP/Ufficio informazioni turistiche, Via Portigiani, 3) mercoledì 13 gennaio,<br />

ore 15 -18;<br />

Compiobbi (Centro Incontri, Via Romena, 58), mercoledì 9 dicembre – 20 gennaio,<br />

ore 15-18;<br />

San Bartolo (Circolo Ricreativo Arci, Via Dei Cipressini, 6), mercoledì 23 dicembre, ore<br />

15-18;<br />

Caldine (Fratellanza Popolare, Piazza Dei Mezzadri, 1° Piano Stanza, 4), mercoledì 16<br />

dicembre – 27 gennaio, ore 15-18.


noi e gli altri<br />

SALESIANI. Servono soldi per la ristrutturazione <strong>del</strong>la Sacra Famiglia: appello <strong>del</strong> parroco ai cittadini<br />

“Adotta una pietra <strong>del</strong>la tua chiesa”<br />

Matteo Francini<br />

A<br />

vederla dall’alto, così come si nota dalla<br />

grande fotografia aerea appesa alla parete<br />

di uno dei suoi uffici, appare come<br />

un’estesa macchia, l’unico grande spazio<br />

aperto tra i tetti rossi <strong>del</strong>le case e <strong>il</strong> grigio <strong>del</strong>le<br />

strade. “Un polmone”, la definisce don Gianni, parroco<br />

qui da otto anni. Stiamo parlando <strong>del</strong>la vasta<br />

area dei Salesiani, che dal cancello di via Gioberti si<br />

apre verso l’interno ospitando la chiesa <strong>del</strong>la Sacra<br />

Famiglia, l’oratorio, un cinema, una libreria, campi<br />

sportivi, scuole e molto altro ancora. Un “polmone”<br />

nel cuore <strong>del</strong>la città, appunto, e non solo per<br />

<strong>il</strong> tanto verde che la caratterizza. “Ma soprattutto<br />

perché dal nostro oratorio è passata mezza Firenze,<br />

qui vengono a trascorrere <strong>il</strong> loro tempo tanti<br />

ragazzi, soprattutto quelli più poveri – puntualizza<br />

don Gianni – e molti sono stranieri, qui può stare<br />

anche chi non è cattolico, l’importante è che abbia<br />

rispetto. Io sono convinto che le parrocchie possano<br />

essere un punto di riferimento non solo cristiano,<br />

ma anche di aggregazione umana”. Un polmone<br />

pullulante di attività di ogni tipo rivolte a giovani,<br />

anziani, poveri e stranieri, come per esempio <strong>il</strong> centro<br />

d’ascolto <strong>del</strong>la Caritas, che ogni giorno riceve<br />

persone che cercano lavoro per metterle in contatto<br />

con chi <strong>il</strong> lavoro lo offre, o <strong>il</strong> laboratorio “Mamma<br />

Margherita”, dove alcune anziane si ritrovano per<br />

cucire e lavorare a maglia manufatti che poi saranno<br />

venduti nei mercatini di solidarietà, o ancora<br />

come l’organizzazione di iniziative quali la cesta<br />

di solidarietà, che raccoglie generi alimentari da distribuire<br />

a chi ne ha bisogno “e di cui sta aumentando<br />

la richiesta”, spiega <strong>il</strong> parroco. Ma un polmone<br />

che, nel maggio <strong>del</strong> 2008, ha cominciato a perdere<br />

qualche “pezzo”: dall’esterno <strong>del</strong>la chiesa, infatti,<br />

erano iniziate a cadere pericolosamente alcune pietre,<br />

“una <strong>del</strong>le quali ha quasi colpito una signora”.<br />

La chiesa <strong>del</strong>la Sacra Famiglia<br />

prima <strong>del</strong>l’intervento e come si presenta attualmente<br />

Per ridare un volto nuovo e sicuro<br />

all’edificio occorre oltre un m<strong>il</strong>ione di euro:<br />

finora donati 30m<strong>il</strong>a euro dalla gente.<br />

Don Gianni: “Questo è un polmone per tutta la città”<br />

Allora non è restato altro da fare che decidere di<br />

ristrutturare tutto <strong>il</strong> perimetro esterno <strong>del</strong>la struttura,<br />

a cominciare dalla facciata, tutt’ora avvolta dalle<br />

impalcature. Operazione per cui però serve oltre un<br />

m<strong>il</strong>ione di euro, e visto che i soldi (a differenza <strong>del</strong>le<br />

pietre “malate”) non cadono dal cielo, l’energico<br />

don Gianni (che per raccogliere fondi ha in cantiere<br />

anche l’organizzazione di una megalotteria con<br />

nientemeno che un’auto come premio) ha pensato<br />

di chiedere un aiuto ai fe<strong>del</strong>i e a tutti i cittadini che<br />

vogliano dare una mano. Lo slogan <strong>del</strong>l’iniziativa<br />

è “Adotta una pietra <strong>del</strong>la tua chiesa”, e la generosità<br />

<strong>del</strong>la gente ha già fruttato, al momento, circa<br />

30m<strong>il</strong>a euro. Ma quei soldi non bastano, e per questo<br />

don Gianni rinnova <strong>il</strong> suo appello perché altri<br />

cittadini adottino altre pietre, per ridare finalmente<br />

un volto nuovo (e sicuro) a una chiesa storica (la<br />

cui prima pietra fu posata <strong>il</strong> 21 apr<strong>il</strong>e 1903) che rappresenta<br />

un patrimonio per tutta Firenze. E non è<br />

questo l’unico <strong>progetto</strong> che <strong>il</strong> parroco ha in testa: da<br />

ristrutturare, infatti, ci sarebbero anche alcune bifore,<br />

vetrate e rosoni. Interventi per cui sta cercando<br />

alcuni sponsor, così come per l’operazione più<br />

“ardita” (e affascinante) che intende realizzare: <strong>il</strong><br />

trasloco all’interno <strong>del</strong>la chiesa <strong>del</strong>la grande e bella<br />

statua <strong>del</strong>la Madonna (molto più che vagamente<br />

somigliante alla Primavera <strong>del</strong> Botticelli), alta ben<br />

2,18 metri, che attualmente troneggia – poco visib<strong>il</strong>e<br />

– dentro un pinnacolo sul tetto <strong>del</strong>l’edificio. Per <strong>il</strong><br />

momento, comunque, la priorità è quella di ristrutturare<br />

la chiesa: tra l’altro, grazie alla nascita di una<br />

Onlus, le offerte di chi vorrà “adottare una pietra”<br />

potranno essere dedotte.<br />

Per informazioni e donazioni:<br />

Chiesa <strong>del</strong>la Sacra Famiglia, via Gioberti 33<br />

Telefono: 055 666928<br />

e-ma<strong>il</strong>: giandal@libero.it<br />

Conto corrente postale N° 14280507<br />

Iban: IT91C0620002800000000000372<br />

27<br />

L’INIZIATIVA. Una festa in ricordo di Don Renzo<br />

Quel prete sempre di corsa<br />

Don Renzo (foto di S<strong>il</strong>vano S<strong>il</strong>via)<br />

i sono persone, personaggi<br />

Canzi, che riescono a lasciare<br />

scolpita la propria memoria anche<br />

quando non ci sono più. Succede ad<br />

esempio con la figura di Don Renzo<br />

Forconi, scomparso un anno fa.<br />

Fu parroco <strong>del</strong>la chiesetta di Santa<br />

Maria a Quarto e per oltre trent’anni<br />

presidente <strong>del</strong>l’Opera Diocesana<br />

di Assistenza, l’Opera <strong>del</strong>la<br />

Diocesi che da più di cinquant’anni<br />

assiste i disab<strong>il</strong>i. <strong>Il</strong> 19 dicembre,<br />

a un anno dalla scomparsa, <strong>il</strong> nuovo<br />

presidente <strong>del</strong>l’Oda, Don Vasco<br />

Giuliani, celebrerà una messa nella<br />

parrocchia di via <strong>del</strong>l’Osservatorio<br />

154 (ore 16.30). Per l’occasione<br />

sarà anche allestito un mercatino<br />

di opere realizzate dai ragazzi<br />

disab<strong>il</strong>i <strong>del</strong>l’Oda, quelli che Don<br />

Renzo chiamava “i mì figlioli” e<br />

a cui ha dedicato tantissimi anni<br />

<strong>del</strong> suo impegno pastorale. Chi lo<br />

ha conosciuto racconta che quei<br />

ragazzi erano sempre con lui, che<br />

li portava con sé ovunque potesse<br />

farlo e guai a chi glieli toccava.<br />

Don Renzo fu molto vicino anche<br />

ai ferrovieri: per trent’anni è stato<br />

cappellano compartimentale <strong>del</strong>le<br />

Ferrovie <strong>del</strong>lo Stato e la chiesetta<br />

al binario uno di Santa Maria Novella<br />

era una <strong>del</strong>le sue “case”. Gli<br />

amici ferrovieri lo ricordano ancora<br />

scapicollarsi dalle viuzze di<br />

Quarto per fare a tempo a dire la<br />

messa per loro, non hanno dimenticato<br />

quel prete sempre di corsa<br />

che li andava spesso a trovare<br />

nell’Officina di Porta a Prato. Del<br />

resto la vicinanza di Don Renzo ai<br />

lavoratori cominciò presto, perché<br />

fu lui, come cappellano <strong>del</strong> lavoro,<br />

ad occuparsi <strong>del</strong>l’assistenza religiosa<br />

degli operai impegnati nei<br />

cantieri di Barberino ai tempi <strong>del</strong>la<br />

costruzione <strong>del</strong>l’Autostrada <strong>del</strong><br />

Sole. Proprio in memoria di questa<br />

sua intensa vita a sostegno <strong>del</strong>le<br />

persone in difficoltà, l’Oda sta<br />

preparando una pubblicazione che<br />

ne ripercorre vita, insegnamenti ed<br />

aneddoti attraverso le parole di chi<br />

lo ha conosciuto.<br />

/B.S.<br />

1059528


28 Dicembre 2009<br />

QUATTRORUOTE/1. La nostra città lo scorso anno è stata la più tartassata: 289 ogni 100 veicoli<br />

Una pioggia di multe per i fiorentini<br />

<strong>Il</strong> rapporto Aci-Caracciolo consegna a Firenze lo scomodo primato:<br />

ogni automob<strong>il</strong>ista deve fare i conti con due o tre verbali l’anno e investire<br />

in sanzioni una cifra più alta di quella che sborsano romani, bolognesi e m<strong>il</strong>anesi<br />

zoom<br />

Ginevra Donnici<br />

È<br />

una di quelle poche classifiche<br />

in cui <strong>il</strong> primo posto non è sicuramente<br />

ambito. Stiamo parlando<br />

<strong>del</strong> podio per la città più tartassata<br />

dalle multe nel 2008. A vincere la medaglia<br />

d’oro è stata proprio Firenze con le sue 289<br />

multe ogni 100 veicoli. Come dire che ogni<br />

automob<strong>il</strong>ista fiorentino si trova sul cruscotto<br />

<strong>del</strong>la sua auto tra i due e i tre verbali ogni<br />

anno. Tutta un’altra storia capita, ad esempio,<br />

nella città di Foggia, dove si marcia al<br />

ritmo di una sola multa ogni cinque auto.<br />

Sono questi i dati che emergono dall’ultimo<br />

rapporto presentato dall’Aci-Fondazione<br />

Caracciolo sui controlli da parte <strong>del</strong>le polizie<br />

municipali sulle strade urbane italiane.<br />

Scorrendo la graduatoria <strong>del</strong>le multe (che<br />

tiene conto <strong>del</strong>la popolosità dei capoluoghi<br />

oggetto <strong>del</strong>l’indagine) si scopre che addirittura<br />

in una metropoli come Roma la media<br />

<strong>del</strong>le contravvenzioni è meno di una multa<br />

per ogni auto circolante. <strong>Il</strong> confronto con<br />

Firenze è impietoso. <strong>Il</strong> capoluogo toscano<br />

si piazza quindi in pole position, superando<br />

LA NOVITÀ<br />

per numero di multe procapite addirittura<br />

i grandi centri come M<strong>il</strong>ano e la capitale.<br />

Non a caso, nel 2007, ogni fiorentino per<br />

pagare contravvenzioni ha sborsato in media<br />

134 euro, una cifra più alta rispetto al<br />

dato di Roma (125 euro), Bologna (119) e<br />

M<strong>il</strong>ano (106). Ma c’è una magra consolazione<br />

per i fiorentini: essendo la città piena<br />

di turisti, anche loro partecipano alla composizione<br />

<strong>del</strong> “montepremi finale” <strong>del</strong>le<br />

multe. Ancora secondo i dati <strong>del</strong>l’Aci, ogni<br />

vig<strong>il</strong>e fa mediamente 520 multe all’anno,<br />

ogni minuto vengono sanzionati 18 automob<strong>il</strong>isti,<br />

che diventano 26 m<strong>il</strong>a in 24 ore,<br />

dieci m<strong>il</strong>ioni in un anno intero, 1087 ogni<br />

ora. Secondo lo studio, che ha analizzato<br />

la situazione di 103 comuni capoluoghi di<br />

provincia, sono le polizie locali a elevare<br />

<strong>il</strong> maggior numero di sanzioni: più <strong>del</strong> 70<br />

per cento <strong>del</strong> totale di quelle emesse dalla<br />

Polizia, dai Carabinieri, dalla Guardia di<br />

Finanza. Nella classifica <strong>del</strong>le infrazioni, al<br />

primo posto (5,7 m<strong>il</strong>ioni di multe, al costo<br />

medio di 68 euro) le violazioni all’articolo 7<br />

<strong>del</strong> Codice <strong>del</strong>la Strada, ovvero zone a traffico<br />

limitato, varchi, blocchi <strong>del</strong> traffico ma<br />

soprattutto le strisce blu dei parcheggi a pagamento,<br />

seguite dal divieto di sosta con più<br />

di 2,7 m<strong>il</strong>ioni di multe l’anno. E poi c’è da<br />

dire che un conto è scrivere gli importi sui<br />

verbali e nei b<strong>il</strong>anci, altro conto è portare<br />

davvero i soldi nelle casse <strong>del</strong> Municipio:<br />

nel 2007 le riscossioni “di competenza”,<br />

cioè relative allo stesso anno in cui la multa<br />

è stata fatta, sono state poco più <strong>del</strong>la metà<br />

(si sono fermate al 51,9 per cento). Le motivazioni<br />

sono tante. Ci sono quelli che fanno<br />

ricorso, quelli che non pagano, quelli che si<br />

dimenticano, quelli che le accumulano nel<br />

fondo di un cassetto con la speranza di farla<br />

franca. Magari attraverso la mini-sanatoria<br />

varata dal Governo: <strong>il</strong> condono che permette<br />

di pagare l’importo originario <strong>del</strong>la contravvenzione<br />

e non quella raddoppiata o triplicata<br />

da ulteriori sanzioni e interessi. Ma su<br />

decisione <strong>del</strong>l’amministrazione comunale i<br />

fiorentini non si potranno avvalere di questo<br />

strumento.<br />

Oltre alle linee 7 e 30 “classiche” ora c’è anche la versione “express” che fa meno fermate<br />

Ataf, prosegue la rivoluzione: via ai bussini e ai percorsi veloci<br />

rosegue la rivoluzione Ataf. Questa volta le modifiche ri-<br />

la linea 23 che riduce di 13 minuti <strong>il</strong> suo per-<br />

Pguardano<br />

corso. Dallo scorso 23 novembre <strong>il</strong> bus diretto a Gavinana ha<br />

ottimizzato <strong>il</strong> tragitto “post –pedonalizzazione”, eliminando <strong>il</strong><br />

ritorno dopo essere uscito da via <strong>del</strong>la Colonna sui viali, per<br />

via <strong>del</strong>l’Agnolo e via <strong>del</strong> Proconsolo. Adesso continua la sua<br />

corsa sui viali fino al lungarno, corso Tintori, via dei Benci,<br />

<strong>il</strong> Ponte alle Grazie e avanti con <strong>il</strong> vecchio percorso. Sul tratto<br />

Agnolo-Oriolo-Proconsolo <strong>il</strong> 23 è sostituito dalle due linee<br />

circolari di bussini elettrici, la C1 e la C2, che passano ogni 4<br />

minuti e mezzo, fino alle ore 23 e girano intorno ai confini di<br />

tutta l’area pedonale di piazza Duomo. Altre novità riguardano<br />

le linee 7 e 30 che dal 5 dicembre diventano anche “express”:<br />

vale a dire che alle due linee già esistenti se ne affiancano due<br />

nuove più veloci. Le vecchie linee effettueranno le corse regolarmente<br />

facendo tutte le fermate, gli express invece faranno<br />

solo le principali e arriveranno più svelte: <strong>il</strong> 7 da Fiesole a San<br />

Marco in 20 minuti e <strong>il</strong> 30 da Campi alla stazione. Intanto <strong>il</strong><br />

presidente di Ataf, F<strong>il</strong>ippo Bonaccorsi dopo una missione a<br />

Bruxelles è tornato a casa con un finanziamento di venti m<strong>il</strong>ioni<br />

di euro concessi dalla Banca europea. Questi investimenti<br />

serviranno a lanciare la campagna di rinnovo <strong>del</strong>la flotta più<br />

massiccia che l’azienda fiorentina di trasporto ricordi da decenni.<br />

<strong>Il</strong> finanziamento servirà a coprire circa <strong>il</strong> 30 per cento<br />

<strong>del</strong> costo totale, <strong>il</strong> resto lo dovrebbero mettere <strong>il</strong> ministero<br />

<strong>del</strong>l’ambiente e la Regione Toscana. “In cinque anni sostituiremo<br />

l’intero parco mezzi - promette Bonaccorsi - Cambieremo<br />

cinquanta mezzi con altrettanti nuovi e i primi bus ad andare<br />

in pensione saranno i cosiddetti ‘lombriconi’ da 18 metri, che<br />

con la fine <strong>del</strong> 2009 non circoleranno più”.<br />

/G.D.<br />

1064032


zoom<br />

QUATTRORUOTE/2. Sono circa una ventina i posteggiatori in azione che chiedono gabelle <strong>il</strong>legali<br />

Quando <strong>il</strong> parcheggiatore è abusivo<br />

Esigono ticket da un euro in su e colpiscono in molte zone<br />

<strong>del</strong>la città: da Careggi a piazza Vittorio Veneto, da viale Petrarca<br />

al lungarno Vespucci, da piazza Tasso a piazza Cestello<br />

29<br />

Giuditta Boeti<br />

L’INTERVISTA<br />

Pettorine catarifrangenti, biglietti falsi alla<br />

mano e accento meridionale. Modi garbati e<br />

cortesi se paghi, intimidatori e insolenti se ti<br />

rifiuti. Ecco <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o <strong>del</strong> parcheggiatore abusivo<br />

di casa nostra. Quel falso addetto ai posteggi che<br />

con fare fermo e deciso obbliga gli ignari automob<strong>il</strong>isti<br />

al pagamento di una gabella a fronte di nulla, visto che<br />

non sono per nessuna ragione autorizzati a custodire <strong>il</strong><br />

mezzo in sosta. A Firenze – secondo l’ultima stima - i<br />

posteggiatori abusivi sarebbero una ventina, localizzati<br />

da piazza Vittorio Veneto a Careggi, da viale Petrarca al<br />

Lungarno Vespucci, da piazza Tasso a piazza Cestello.<br />

Ma non solo. Le zone in cui ‘operano’ variano in base<br />

agli appuntamenti presenti in città. Insomma, dove c’è<br />

la possib<strong>il</strong>ità di speculare sui parcheggi arrivano loro.<br />

Sfacciati e arroganti. La tattica è sempre la stessa. Fingono<br />

di essere dei regolari posteggiatori e truffano gli<br />

inconsapevoli automob<strong>il</strong>isti in cerca di un parcheggio<br />

per l’auto. <strong>Il</strong> ticket dovuto varia in base alla zona e<br />

all’orario. Si va dall’obolo minimo di uno fino ai 10,<br />

20 o addirittura 30 euro. Così come successe lo scorso<br />

anno, al parcheggio di piazzale Montelungo, vicino<br />

alla Fortezza da Basso, dove ‘lavoravano’ due campani<br />

colti in flagranza di reato dalla squadra mob<strong>il</strong>e: armati<br />

di pettorine fosforescenti e transenne per convogliare <strong>il</strong><br />

traffico, i falsi posteggiatori chiedevano dai 3 ai 30 euro<br />

per la sosta, r<strong>il</strong>asciando false ricevute. Furono denunciati<br />

e arrestati. Altra zona ambita dagli abusivi è quella<br />

<strong>del</strong>le Cascine dove è alta la concentrazione di locali<br />

notturni. Anche se i clienti <strong>del</strong>le discoteche in piazza<br />

Vittorio Veneto sanno bene che le aree di sosta sono<br />

<strong>del</strong> tutto gratuite in orario notturno, sono comunque costretti<br />

a sottostare al ricatto <strong>del</strong> ticket (circa 3 euro) per<br />

stare tranqu<strong>il</strong>li. In questi casi i parcheggiatori entrano<br />

in azione intorno alle 23 e agiscono in squadra. Meglio<br />

non essere soli per essere più convincenti. Bloccano<br />

l’automob<strong>il</strong>ista in cerca di posteggio e gli chiedono la<br />

tassa. <strong>Il</strong> target preferito sono le ragazze, meglio se sole<br />

e senza uomini al seguito. Invece i ragazzi – soprattutto<br />

se numerosi - meglio lasciarli perdere. Così facendo, i<br />

parcheggiatori in una serata riescono a racimolare anche<br />

cento euro. La difficoltà <strong>del</strong>le forze <strong>del</strong>l’ordine sta<br />

nel non riuscire a contrastare drasticamente <strong>il</strong> fenomeno<br />

perché non c’è detenzione se non arrivano aggressione,<br />

molestie o denuncia da parte <strong>del</strong>le vittime che, <strong>il</strong><br />

più <strong>del</strong>le volte scelgono <strong>il</strong> quieto vivere. Perché si sa,<br />

chi protesta rischia di trovarsi la macchina ‘accidentalmente’<br />

graffiata o danneggiata.<br />

Risultano nullatenenti, non pagano se sanzionati e tendono a reiterare <strong>il</strong> reato<br />

“Un problema estremamente fastidioso e diffic<strong>il</strong>e da combattere”<br />

bbiamo parlato con l’assessore alla mob<strong>il</strong>ità e<br />

Aal decoro, Massimo Mattei, per capire in che<br />

modo <strong>il</strong> Comune di Firenze intende affrontare <strong>il</strong><br />

problema dei parcheggiatori abusivi. “Stiamo continuando<br />

a fare battaglia per contrastare <strong>il</strong> fenomeno<br />

– dice Mattei - ma è un’azione non fac<strong>il</strong>e da<br />

reprimere perché si tratta di persone insolvib<strong>il</strong>i”.<br />

Assessore, perché è così diffic<strong>il</strong>e punire i parcheggiatori<br />

abusivi?<br />

Malgrado le forze <strong>del</strong>l’ordine si impegnino a<br />

monitorare <strong>il</strong> territorio e sanzionare i casi di falsi<br />

parcheggiatori, alla fine nessuna multa viene pagata.<br />

Questi parcheggiatori risultano nullatenenti,<br />

quando si presentano gli ufficiali giudiziari non<br />

c’è niente da pignorare. Anche se vengono arrestati<br />

dopo poco tempo sono di nuovo fuori, pronti a<br />

ricommettere lo stesso reato. È un problema estremamente<br />

fastidioso, soprattutto per i cittadini più<br />

deboli, come le donne, i disab<strong>il</strong>i e gli anziani che si<br />

trovano costretti a pagare per evitare pericoli.<br />

Qual è la zona più “gettonata”?<br />

Ultimamente sono stati registrati veri e propri casi<br />

di minacce nel parcheggio <strong>del</strong> Meyer. Da quando<br />

la sosta nell’orario <strong>del</strong> passo non è più a pagamento<br />

i parcheggiatori hanno preso di mira l’area<br />

<strong>del</strong>l’ospedale pediatrico, approfittando <strong>del</strong>lo stato<br />

d’animo degli automob<strong>il</strong>isti. Per questo abbiamo<br />

deciso di intensificare i controlli in tutta l’area<br />

ospedaliera di Careggi.<br />

Quale soluzione propone per contrastare <strong>il</strong> problema?<br />

Penso che se le principali aree di sosta – soprattutto<br />

in occasioni di grandi concerti e manifestazioni<br />

– venissero prese in gestione da cooperative<br />

convenzionate con <strong>il</strong> Comune, la presenza dei<br />

parcheggiatori abusivi sarebbe ampiamente contrastata.<br />

Comunque, ultimamente <strong>il</strong> fenomeno<br />

sembra più contenuto anche grazie al numero esiguo<br />

di posteggiatori che hanno deciso di ‘lavorare’<br />

a Firenze.<br />

/G.B.


30 Dicembre 2009<br />

TABÙ/1. Antiche leggende dipingono alcune zone <strong>del</strong>la città come foriere di sventure<br />

Viaggio nei luoghi <strong>del</strong>la superstizione<br />

<strong>Il</strong> campan<strong>il</strong>e nuoce ai laureandi, <strong>il</strong> Ponte Vecchio fa bene<br />

agli innamorati, mentre è meglio diffidare <strong>del</strong> lungarno <strong>del</strong>la<br />

Zecca e <strong>del</strong>l’incrocio tra viale Gramsci e piazza Beccaria.<br />

Ecco una mappa <strong>del</strong>le credenze cittadine<br />

curiosità<br />

Francesca Puliti<br />

Vietato salire sul campan<strong>il</strong>e di Giotto se ti stai per<br />

laureare. Passare con tutta cautela dalla piazzetta<br />

<strong>del</strong>la Croce al Trebbio, un trivio pred<strong>il</strong>etto in<br />

passato dal demonio. E se invece vuoi che <strong>il</strong> tuo<br />

amore duri in eterno recati nel luogo più romantico <strong>del</strong>la città,<br />

Ponte Vecchio, fissa un lucchetto alla ringhiera e getta in<br />

Arno la chiave. Nossignore, non si tratta di una moda lanciata<br />

da Moccia, ma di una leggenda testata nei secoli dai fiorentini.<br />

<strong>Il</strong> “brevetto” è proprio nostro, anzi di un fabbro che, prima<br />

<strong>del</strong>l’avvento <strong>del</strong>le costose vetrine degli orafi, aveva la bottega<br />

proprio ai piedi <strong>del</strong> <strong>ponte</strong> e pubblicizzava la sua attività<br />

narrando questa storia. Credevate forse che la superstizione<br />

fosse roba da nonni, rintracciab<strong>il</strong>e solo nelle aspre campagne<br />

<strong>del</strong> Mugello o <strong>del</strong>la Lucchesia? Vi sbagliavate di grosso. <strong>Il</strong> 30<br />

per cento dei fiorentini non ha problemi nel dichiararsi scaramantico,<br />

come emerge da una recente ricerca svolta da una<br />

compagnia di assicurazioni. E dal tardo medioevo ad oggi<br />

avremmo pure abbandonato <strong>il</strong> cavallo in favore di ag<strong>il</strong>i scooteroni<br />

e <strong>il</strong> piccione viaggiatore per uno o più cellulari, ma le<br />

credenze popolari ce le siamo portate dietro e custodite con<br />

un certo riguardo. Altro che anziani, sono proprio i giovani a<br />

tramandare la leggenda <strong>del</strong> campan<strong>il</strong>e di Giotto. Credenza,<br />

questa, che <strong>il</strong> nostro campan<strong>il</strong>e condivide con altre celebri distese<br />

di scalini, come la Mole Antonelliana di Torino o le due<br />

torri di Bologna, quasi che l’ascesa venga interpretata come<br />

atto di superbia e punita con <strong>il</strong> mancato raggiungimento <strong>del</strong><br />

più alto obiettivo <strong>del</strong> percorso di studi. Certo anche questa<br />

credenza andrebbe aggiornata all’epoca dei master di primo e<br />

secondo livello. Tornando invece ai sentimenti, pare che piazza<br />

Santa Trinita sia un luogo propizio all’amore. “E’ qui che<br />

si svolgevano i ‘balli tondi’ <strong>del</strong>le donne in epoca medievale e<br />

rinascimentale – racconta Luigi Pruneti, autore di diversi libri<br />

in tema di storie e curiosità sotto <strong>il</strong> Cupolone, come “Firenze<br />

dei misteri” – e che gli uomini venivano a spiare, al “Cantar<br />

di Maggio”, che poi sarebbe l’antenato <strong>del</strong>le moderne notti<br />

bianche. Alzi poi la mano <strong>il</strong> fiorentino che non ha mai espresso<br />

un desiderio di fronte al Porcellino, <strong>il</strong> bronzo <strong>del</strong>l’omonima<br />

Loggia. Leggenda vuole che se la monetina, appoggiata<br />

Pare che anche piazza S. Trinita<br />

sia un posto propizio all’amore: è<br />

qui che si svolgevano i “balli tondi”<br />

sulla bocca aperta <strong>del</strong>l’animale, cade direttamente dentro la<br />

grata <strong>il</strong> desiderio si avveri. <strong>Il</strong> trucco è noto, la valenza simbolica<br />

rimane: solo gli spiccioli più pesanti centrano l’apertura<br />

al primo colpo. Insomma realizzare i propri sogni può costare<br />

caro. Infine ci sono quei luoghi, forieri di sventura, che sarebbe<br />

meglio evitare. Come <strong>il</strong> Lungarno <strong>del</strong>la Zecca o <strong>il</strong> punto<br />

in cui viale Gramsci si innesta in piazza Beccaria, strade percorse<br />

nei secoli addietro dai condannati a morte. Anche se al<br />

massimo, oggigiorno, potremmo essere condannati a pagare<br />

un salato conto al parcheggio interrato lì sotto.<br />

Piazza Santa Trinita<br />

CENTRO SOCIALE SORGANE - CIRCOLO ARCI<br />

Via Tagliamento, 2 - 50126 FIRENZE (CAPOLINEA BUS 23a)<br />

1079911<br />

Ristorante - Pizzeria<br />

• ven sab dom dalle 19.30 in poi<br />

SERVIZIO RISTORAZIONE<br />

• dal lun al ven dalle 12 alle 14.00<br />

si organizzano pranzi e cene a tema per eventi<br />

particolari, compleanni, battesimi, comunioni...<br />

menu<br />

fisso<br />

9 euro<br />

VENERDI 18/12 CENA organizzata dalla “SEZIONE ARCI-CACCIA” dalle ore 20,30 c.ca<br />

- INTRATTENIMENTO MUSICALE A CURA DEL GRUPPO<br />

“LE COMPONENTI”<br />

- con <strong>il</strong> seguente menù: Bruschetta con olio novo, Penne al ragù di<br />

Cinghiale, Cinghiale in umido, salsicce e rosticciana alla griglia, insalata,<br />

acqua, vino, dolci natalizi - Costo 20,00 euro a persona<br />

- prenotarsi al bar entro lun.14/12 - acconto 5,00 euro a persona.<br />

GIOVEDI 31 DICEMBRE 2009 SALUTIAMO INSIEME IL NUOVO ANNO<br />

CON “CENONE DI SAN SILVESTRO” con <strong>il</strong> seguente menù:<br />

Aperitivo-Antipasti: Crostini e affettati misti, bruschetta con olio novo.<br />

Primi Piatti: Ribollita, Tortellini al ragù, Farfalle affumicate.<br />

Secondi Piatti: Roastbeef, Peposo al Coccio.<br />

Contorni: Fagioli, patate, insalata. Acqua g/n - Vino rosso doc. Alle Ore 24 Panettone e Spumante.<br />

Inoltre, musica, fuochi d'artificio in piazza Istria, cottura istantanea caldarroste.<br />

Costo Euro 30,00 a persona, bambini fino a 12 anni 20,00 euro.<br />

OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE entro lunedì 28 dicembre. Acconto alla prenotazione 10,00 euro a persona.<br />

BALLO LISCIO<br />

INGRESSO LIBERO E GRATUITO<br />

- venerdì 4/12 “TIRA e MOLLA”<br />

- venerdì 11/12 “GABRIEL DE LUCA”<br />

- PAUSA NATALIZIA<br />

- SI RIPRENDE DALL’ 8 GENNAIO 2010<br />

MERCATINO DI<br />

NATALE,<br />

DEL COLLEZIONISTA,<br />

DEL “FAI DA TE”,<br />

DI BENEFICENZA<br />

DOMENICA 13/12 E<br />

SABATO 19/12<br />

- DALLE ORE 10 IN POI<br />

DOMENICA 20/12<br />

DALLE 15,00 ALLE 19,00<br />

FESTA<br />

DI NATALE<br />

CON LA<br />

“BABY DANCE”<br />

SABATO 19/12<br />

INIZIO<br />

TESSERAMENTO<br />

2010<br />

dalle ore 16,00<br />

MERCOLEDI 6 GENNAIO<br />

“FESTA<br />

DELLA BEFANA”<br />

e dono <strong>del</strong>le calze<br />

a tutti i bambini.<br />

Dalle 15,30 alle 19,00 c.ca<br />

Per informazioni sulle attivita’ sopraelencate telefonare nel pomeriggio<br />

dalle ore 15.00 alle ore 18.00 al n. Tel. 055.6820200<br />

INIZIATIVE RIVOLTE ESCLUSIVAMENTE AI SOCI ARCI


curiosità 31<br />

TABÙ/2. Un’indagine fotografa paure, scongiuri e gesti propiziatori tipici degli abitanti <strong>del</strong> capoluogo<br />

I fiorentini? Un popolo di scaramantici<br />

Quando si mettono al volante lo fanno<br />

riempiendo la macchina di oggetti portafortuna,<br />

detestano partire di venerdì 17 e guai<br />

se si perdono i consigli quotidiani <strong>del</strong>l’oroscopo<br />

Giulia Righi<br />

No, Firenze non poteva fare eccezione.<br />

Lei, l’algida signora rinascimentale,<br />

alle tradizioni di lungo corso è<br />

abituata a rimanerci attaccata con i<br />

denti, e dunque neppure <strong>del</strong>le superstizioni si è<br />

voluta sbarazzare. All’alba <strong>del</strong> 2010 certe vecchie<br />

abitudini le ha ancora, e lo prova <strong>il</strong> fatto<br />

che <strong>il</strong> 30.2 per cento dei fiorentini non ha avuto<br />

problemi a dichiararsi superstizioso. Poco<br />

meno di un fiorentino su tre non ha avuto vergogna<br />

(interrogato da Nextplora per conto <strong>del</strong>la<br />

compagnia Direct Line) ad ammettere che sì,<br />

gesti e oggetti scaramantici fanno parte <strong>del</strong>la<br />

propria quotidianità. In particolare quando si<br />

tratta di mettersi al volante, <strong>il</strong> cittadino gigliato<br />

medio segue un cerimoniale scaramantico tutto<br />

suo. Un compagno di viaggio imprescindib<strong>il</strong>e<br />

sembra essere <strong>il</strong> caro vecchio cornetto rosso,<br />

che <strong>il</strong> 22.3 per cento degli intervistati ha dichiarato<br />

di tenere con sé in auto, ben saldato allo<br />

specchietto retrovisore. Appena sotto, sul podio<br />

<strong>del</strong>l’oggettistica scaccia guai, si piazzano le<br />

cose personali, quelle che hanno un valore affettivo<br />

(come la foto di una persona cara): un<br />

fiorentino su dieci ne tiene una in macchina. Al<br />

terzo posto ci sono invece le coccinelle, i simpatici<br />

animaletti puntinati ai quali i superstiziosi<br />

fanno la corte dalla notte dei tempi: i fiorentini<br />

non sono da meno, e l’8 per cento degli intervistati<br />

dichiara di averne una come portafortuna<br />

in auto. Seguono, pari merito, i dadi (8 per cento),<br />

<strong>il</strong> ferro di cavallo (5.2 per cento), l’elefante<br />

con la proboscide alzata (1.6 per cento) e <strong>il</strong><br />

sempreverde quadrifoglio (1.5 per cento). Oltre<br />

a questa serie di oggetti mutuati dalla tradizione<br />

profana, ci sono poi quelli legati alla fede:<br />

<strong>il</strong> 13 per cento dei fiorentini tiene in macchina<br />

un’immagine sacra oppure un oggetto religioso.<br />

Ma non finisce qui: una volta attrezzata la macchina<br />

con tutto questo corredo apotropaico, c’è<br />

da metterla in moto e partire. Ma anche qui, non<br />

è tutto così immediato. Le date, ad esempio, per<br />

i fiorentini sono molto importanti: <strong>il</strong> 18.5 per<br />

cento ( a fronte di un 10 per cento a livello nazionale)<br />

storce <strong>il</strong> naso di fronte a una partenza<br />

di venerdì 17 ed evita come la peste viaggi in<br />

questo odiato giorno. Ancora: <strong>il</strong> 21.6 per cento<br />

non riesce proprio a mettere in moto senza<br />

prima aver preso con sé <strong>il</strong> proprio portafortuna.<br />

Ma nel rituale anti-malasorte dei concittadini<br />

c’è pure un altro passaggio importante: l’oroscopo.<br />

Interrogare le stelle è un’abitudine per <strong>il</strong><br />

31 per cento dei fiorentini (che sono tanti) e <strong>il</strong><br />

4.5 dichiara di basare le scelte <strong>del</strong>la giornata in<br />

base ai consigli astrologici. Un altro 31 per cento<br />

infine si dichiara scettico, ma ciò non toglie<br />

che le paginette oracol-astrologiche se le spulci<br />

lo stesso.<br />

L’INTERVISTA<br />

Franco Ciarleglio è autore de “Lo struscio fiorentino”<br />

Quella colonna in piazza Santa Felicita che non riesce a trovare pace<br />

erto, lo scettro <strong>del</strong>la scaramanzia in Italia va a Napoli. E sicu-<br />

altre città ci superano. Eppure ogni fiorentino che sia a<br />

Cramente<br />

conoscenza <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>la lapide in marmo che si trova in piazza<br />

Duomo, lato Sasso di Dante, quando ci passa vicino guarda verso <strong>il</strong><br />

Cupolone con una certa apprensione. Qui cadde la palla che si trova<br />

in cima all’opera <strong>del</strong> Brunelleschi, colpita da un fulmine durante<br />

una tempestosa notte <strong>del</strong> 1600. Di storie come queste ce ne sono a<br />

bizzeffe nella nostra città, come racconta Franco Ciarleglio, autore<br />

de “Lo struscio fiorentino”, nonché “guida” d’eccezione 2-3 volte<br />

l’anno in un vero e proprio struscio a caccia di curiosità e aneddoti<br />

per le vie <strong>del</strong> centro. Attualmente le passeggiate sono organizzate<br />

dal Dopolavoro Ferroviario e suddivise in quattro o cinque tappe.<br />

Ci può indicare qualche luogo che porti fortuna a Firenze?<br />

Ci sono alcuni luoghi che potremmo definire propizi, come quello<br />

dove Dante incontrò per la prima volta Beatrice, oppure via de’<br />

Bardi, dove si svolse la storia dei Romeo e Giulietta fiorentini. Lei<br />

era una Bardi, lui un Buontalenti, apparteneva perciò ad un ceto<br />

inferiore. Così i due organizzarono una specie di fuitina alla fiorentina.<br />

Nottetempo <strong>il</strong> giovane si vestì tutto di nero e si diede ad arrampicarsi<br />

sulla facciata <strong>del</strong> palazzo <strong>del</strong>l’amata. Ma fu intercettato<br />

dalle guardie, che lo scambiarono per un ladro. Per non disonorare<br />

la fanciulla Ippolito accettò la condanna alla pena capitale, ma chiese<br />

di poter passare un ultima volta sotto la casa di Dianora. E qui la<br />

trovò, pronta a discolparlo.<br />

E uno che invece “porta male”?<br />

E’ curiosa la storia di piazza Santa Felicita, dalle parti <strong>del</strong> Ponte<br />

Vecchio. Qui le monache avevano fatto costruire una piccola piramide,<br />

che però crollò e venne rimpiazzata da una colonna romana.<br />

Distrutta, trafugata e infine bombardata, la colonna pare non avere<br />

un attimo di pace.<br />

/F.P.


32 Dicembre 2009<br />

tempi moderni<br />

CITTÀ IN FERMENTO. Tre esempi per tre attività diverse, che portano una ventata di freschezza nel capoluogo<br />

Firenze fa rima con intraprendenza<br />

Giovani, fiorentini e pieni di idee: queste sono le caratteristiche che accomunano le tre storie di cui parliamo. Ragazzi<br />

diversi per età e formazione che un giorno hanno deciso di fare di testa loro, provando con coraggio a realizzare progetti<br />

ambiziosi. Perché, anche nella tranqu<strong>il</strong>la culla <strong>del</strong> Rinascimento, c’è qualcosa che sotto sotto comincia a muoversi...<br />

GLI IMPRENDITORI<br />

<strong>Il</strong> brand made in Italy di due giovani fiorentini<br />

La t-shirt fai da te adesso è on line<br />

rendi due giovani cervelli appena rientrati a Firenze dal<br />

Pfermento creativo <strong>del</strong>la Berlino degli ultimi anni, mischiali<br />

con un’idea intelligente, condisc<strong>il</strong>i con tanta energia e altrettanti<br />

buoni propositi. <strong>Il</strong> risultato è “Colorised”, neonato brand<br />

di t-shirt personalizzate firmato dai fiorentini S<strong>il</strong>via Fossati e<br />

Simone Mollica. I due giovanissimi imprenditori (27 anni lei,<br />

28 lui), stanchi di non trovare sul mercato fiorentino prodotti in<br />

grado di rispecchiare i loro gusti, hanno ben pensato di crearsi<br />

un brand su misura e, perché no, di distribuirlo su internet a<br />

tutto <strong>il</strong> popolo di affezionati di abbigliamento casual & company.<br />

“Colorised” è una doppia linea di magliette, da uomo e<br />

da donna, studiate su misura per non essere la “solita” t-shirt. <strong>Il</strong><br />

mo<strong>del</strong>lo è stato pensato e realizzato da Cam<strong>il</strong>la Bresci, neolaureata<br />

in design <strong>del</strong>la moda presso ISIA – Polimoda di Firenze,<br />

reduce da un stage formativo presso la maison londinese di Vivienne<br />

Westwood, madrina <strong>del</strong>la moda d’oltremanica. Mesi di<br />

studi hanno portato a realizzare un prodotto fe<strong>del</strong>e alla classica<br />

maglietta a forma di T, ma allo stesso tempo innovativo. Nuova<br />

è la foggia, originali gli abbinamenti di colore e spasmodica la<br />

cura dei dettagli. Dalla banda di colore a contrasto, al posizionamento<br />

<strong>del</strong> logo e <strong>del</strong>l’etichetta, fino alla scelta <strong>del</strong> cotone,<br />

rigorosamente made in Italy. Sul sito (www.colorised-shirt.<br />

com) a disposizione dei potenziali acquirenti l’intera gamma di<br />

colori selezionata per questa stagione, oltre a una serie di disegni<br />

pronti ad essere stampati. Se poi si hanno le idee già chiare,<br />

si può scegliere di personalizzare la propria maglietta inviando<br />

elettronicamente <strong>del</strong>le grafiche, che poi verranno stampate sul<br />

cotone e inviate direttamente a casa. <strong>Il</strong> risultato è garantito.<br />

L’ASSOCIAZIONE<br />

“Baby” architetti promuovono un nuovo modo di fare cultura<br />

L’arte contemporanea sbarca in salotto<br />

hi l’ha detto che a Firenze non si fa mai niente di nuo-<br />

Private flat è la dimostrazione <strong>del</strong> contrario. Uno<br />

Cvo?<br />

studio di design, un ex- laboratorio fotografico, la casa di un<br />

gruppo di studenti, la sede di un’università per stranieri, sono<br />

solo quattro dei quattordici spazi privati che quest’anno sono<br />

stati “invasi” dall’arte contemporanea. Come? Semplicissimo.<br />

I proprietari (o gli occupanti) di questi spazi sono andati<br />

sul sito www.privateflat.it (sono già aperte le iscrizioni per<br />

le’dizione 2010) hanno messo a disposizione la loro casa, <strong>il</strong><br />

loro giardino, la vasca da bagno e <strong>il</strong> comodino e sono stati<br />

contattati da un curatore che, dopo aver visionato lo spazio<br />

in questione si è messo a sua volta in contatto con un gruppo<br />

di artisti che ha contribuito a creare quella che è né più e né<br />

meno, una galleria d’arte temporanea e (è <strong>il</strong> caso di dirlo)<br />

fatta in casa. “E’ un modo per scavalcare le problematiche<br />

burocratiche legate alla programmazione di una mostra – ha<br />

spiegato Giovanni Bartolozzi, uno dei promotori <strong>del</strong>l’evento<br />

– ma non solo, è molto di più, vuol dire fare arte e coinvolgere<br />

le persone. Ut<strong>il</strong>izziamo tante piccole energie private, senza<br />

ricorrere a nessun tipo di aiuto pubblico, vuole essere all’origine<br />

di una riflessione critica”. Una volta entrati, ad aprire ci<br />

pensa <strong>il</strong> padrone di casa (non <strong>il</strong> legittimo proprietario ma <strong>il</strong><br />

curatore), che accompagna i visitatori nei vari ambienti dando<br />

spiegazioni su opere e installazioni. Visitando <strong>il</strong> sito, nella<br />

sezione “stiamo cercando nuovi spazi” ci si può già mettere <strong>il</strong><br />

lista e proporre <strong>il</strong> proprio sofà come luogo di sperimentazione<br />

artistica. E’ <strong>il</strong> caso di affrettarsi, sembrerà prematuro, ma le<br />

richieste per l’edizione <strong>del</strong> prossimo anno sono già molte.<br />

LA ONLUS<br />

E’ nata un’associazione che porta aiuti in Africa<br />

La solidarietà passa anche da qui<br />

entiquattro anni e un <strong>progetto</strong> ambizioso da portare avanti:<br />

Vriuscire a garantire un futuro migliore ai bambini di un v<strong>il</strong>laggio<br />

dimenticato <strong>del</strong>l’Africa centrale. Sono giovani e forti i tre<br />

soci fondatori di Elpis – che in greco vuol dire “speranza” - Onlus<br />

attiva dal 2007, che ad oggi è riuscita a coinvolgere più di 350<br />

persone. “Tre anni fa siamo stati in un orfanotrofio vicino al Lago<br />

Vittoria, in Kenya - spiega <strong>Il</strong>aria Lo Presti, una dei fondatori di<br />

Elpis – dove i bambini dormono e studiano in capanne di fango<br />

e lamiera e non hanno elettricità né acqua e dove la maggior parte<br />

<strong>del</strong>le persone si ammala e muore proprio perché beve acqua<br />

contaminata senza saperlo”. E’ molto determinata <strong>Il</strong>aria, parla <strong>del</strong><br />

suo <strong>progetto</strong> con grande enfasi, racconta che sono partiti in tre<br />

ma oggi sono in dieci ad impegnarsi attivamente per fare andare<br />

avanti la onlus. “Adesso <strong>il</strong> nostro obiettivo è costruire un dormitorio<br />

in muratura per l’orfanotrofio munito di luce e acqua. Siamo<br />

già stati a fare un sopralluogo, ci segue uno studio di ingegneria<br />

<strong>del</strong> posto e siamo in contatto con due architetti per capire chi dei<br />

due può fare al caso nostro. se tutto va bene si dovrebbe partire a<br />

gennaio 2010”. Per portare avanti <strong>il</strong> <strong>progetto</strong> e recuperare fondi,<br />

lo staff di Elpis organizza eventi sul territorio, come quello <strong>del</strong> 12<br />

dicembre al Kantiere, associazione culturale con sede all’Isolotto<br />

(via <strong>del</strong> Cavallaccio, 1/Q), dove sarà possib<strong>il</strong>e partecipare ad attività<br />

dedicate ai bambini e si potrà visitare una mostra fotografica<br />

allestita per l’occasione con le foto scattate in Kenya. “Nel frattempo<br />

– continua <strong>Il</strong>aria - abbiamo attivato un’iniziativa di supporto<br />

scolastico a distanza. Con 240 euro all’anno si permette ai<br />

piccoli kenioti di andare a scuola”. Per info sull’associazione e<br />

sulle donazioni: www.elpisafrica.org<br />

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dei dott.ri Staiano Gaetano e Flora s.n.c.<br />

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SABATO 12 DICEMBRE<br />

09.00-13.00<br />

SABATO 19 DICEMBRE<br />

09.00-20.00<br />

15.30-20.00<br />

SABATO 02 GENNAIO<br />

09.00-13.00<br />

SABATO 09 E<br />

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IL COMPLESSO. All’interno <strong>del</strong>l’ex carcere nuovi spazi dedicati ad arte, cultura e all’accoglienza<br />

La libertà contemporanea <strong>del</strong>le Murate<br />

Nuova vita per la vecchia prigione <strong>del</strong> centro. Oltre all’ed<strong>il</strong>izia popolare destinata<br />

alle giovani coppie, nei prossimi mesi prenderanno vita un caffè letterario,<br />

spazi destinati all’arte contemporanea e un rifugio per gli attivisti politici<br />

e i bloggers che ut<strong>il</strong>izzano la rete per denunciare gli orrori dei loro Paesi<br />

Barbara Biondi<br />

<strong>Il</strong> sindaco di Firenze Matteo Renzi<br />

e l’assessore alla cultura Giuliano Da Empoli alle Murate<br />

Addio dolore, sofferenza. Addio<br />

alle mura che impediscono di vedere<br />

oltre, che permettono solo<br />

di immaginare la libertà. L’ex<br />

carcere <strong>del</strong>le Murate, che già da tempo è <strong>il</strong><br />

fulcro di un <strong>progetto</strong> di riqualificazione, diventerà<br />

anche punto di riferimento per l’arte<br />

contemporanea in città. Già in parte recuperato<br />

come ed<strong>il</strong>izia residenziale pubblica, <strong>il</strong><br />

restyling <strong>del</strong> complesso verrà completato nei<br />

prossimi mesi includendo non solo alloggi<br />

per giovani coppie ma anche un caffè letterario,<br />

nuovi spazi per la contemporaneità<br />

e soprattutto un rifugio ai cosiddetti “Smart<br />

dissidents”, attivisti politici e bloggers <strong>del</strong>la<br />

generazione 2.0 che ut<strong>il</strong>izzano Internet per<br />

far sentire la loro voce e che a Firenze, sulle<br />

orme <strong>del</strong>la “Maison” parigina per giornalisti<br />

perseguitati, troveranno accoglienza sia virtuale<br />

che reale. I progetti sono stati presentati<br />

dal sindaco Matteo Renzi, dall’assessore<br />

alla cultura e contemporaneità Giuliano da<br />

Empoli e dall’assessore alla casa Claudio<br />

Fantoni. «Le parole d’ordine che ispirano<br />

<strong>il</strong> <strong>progetto</strong> <strong>del</strong>le Murate sono libertà, vivib<strong>il</strong>ità,<br />

futuro, bellezza e qualità - ha detto<br />

<strong>il</strong> sindaco Renzi -. Nel complesso <strong>del</strong>l’ex<br />

carcere, che è una <strong>del</strong>le realtà più belle che<br />

l’amministrazione precedente ci ha consegnato<br />

e che noi abbiamo la responsab<strong>il</strong>ità<br />

di lanciare nel futuro». <strong>Il</strong> <strong>progetto</strong> prevede<br />

anche l’apertura di un collegamento tra <strong>il</strong><br />

complesso <strong>del</strong>le Murate e piazza Annigoni.<br />

«La città va ricucita - ha continuato <strong>il</strong> sindaco<br />

-. Bisogna far diventare questi due luoghi,<br />

luoghi di vita nel rispetto dei residenti<br />

e nella convinzione che una città è bella se<br />

apre degli spazi di libertà, non se li chiude».<br />

«<strong>Il</strong> <strong>progetto</strong> “Smart dissidents” - ha spiegato<br />

Da Empoli - nasce per accogliere tutti<br />

quei dissidenti e attivisti politici, dalla Cina<br />

alla Russia, dall’Afghanistan all’Iran, che<br />

ut<strong>il</strong>izzano la rete e le nuove tecnologie per<br />

far conoscere al mondo gli orrori dei loro<br />

regimi e per questo sono sottoposti a censure<br />

e violenze. Da qui l’idea di farli venire<br />

a Firenze, per un periodo di tempo limitato,<br />

dove possano vivere al sicuro, lontano dalle<br />

minacce dei loro paesi di origine». Alle<br />

Murate, i lavori termineranno alla fine <strong>del</strong><br />

2010 e i fondi stanziati sono 1,9 m<strong>il</strong>ioni di<br />

euro. Qui nasceranno anche 24 stanze uso<br />

foresteria, supporto tecnico per poter creare<br />

siti Internet a prova di censura, formazione<br />

informatica. <strong>Il</strong> 16 gennaio è previsto un<br />

grande evento, che sarà una sorta di anteprima<br />

per quel che diventeranno le Murate<br />

nei prossimi mesi. Ma <strong>il</strong> complesso <strong>del</strong>le<br />

Murate diventerà anche uno dei nuovi poli<br />

<strong>del</strong>l’arte contemporanea e verranno aperti<br />

un caffè letterario e una galleria di botteghe<br />

creative da via <strong>del</strong>l’Agnolo a via Ghibellina.<br />

<strong>Il</strong> museo <strong>del</strong>la Resistenza, invece, che originariamente<br />

era previsto anch’esso alle Murate,<br />

sarà collocato altrove, probab<strong>il</strong>mente<br />

in Oltrarno. Intanto, come spiegato dall’assessore<br />

Fantoni, vanno avanti le consegne<br />

degli alloggi Erp recuperati dal vecchio<br />

carcere. «Sessantasette alloggi – ha detto<br />

Fantoni – sono già stati assegnati, mentre 6<br />

restano da ultimare. Nel complesso, però, ci<br />

sarà ancora posto per ulteriori 18 appartamenti<br />

che, nelle nostre intenzioni, saranno<br />

assegnati a giovani coppie o artisti, con canoni<br />

calmierati».<br />

L’EVENTO. Quattro piazze e musica per tutti i gusti. Per festeggiare in città l’ultimo <strong>del</strong>l’anno<br />

2010, <strong>il</strong> Capodanno ritorna ai fiorentini<br />

rene Grandi, Lucio Dalla e molto altro ancora. Ecco cosa bolle in pentola per <strong>il</strong> Capodanno fiorentino che<br />

Ista per arrivare. E questo significa basta con le feste di piazza che non riescono a diventare mai veri e propri<br />

eventi, che i cittadini scansano per andare a divertirsi in montagna o in qualche capitale europea per poi tornare<br />

alla base qualche giorno dopo San S<strong>il</strong>vestro. “Finalmente i fiorentini potranno tornare a festeggiare in piazza”,<br />

questo lo spirito con cui <strong>il</strong> sindaco Matteo Renzi, ha voluto organizzare <strong>il</strong> Capodanno 2010, <strong>il</strong> primo <strong>del</strong> suo<br />

mandato. Tanti gli ospiti che parteciperanno alla festa. Ad oggi i due vip che hanno confermato la loro presenza<br />

sono Lucio Dalla e la “cantantessa” toscana Irene Grandi, ma secondo indiscrezioni sembrerebbe in arrivo altri<br />

grossi nomi <strong>del</strong>la musica. I festeggiamenti si svolgeranno in quattro diverse piazze fiorentine, in ognuna <strong>del</strong>le<br />

quali la festa avrà un sapore diverso, per soddisfare i gusti musicali di tutti. Nel piazzale davanti alla stazione,<br />

un grande palco darà <strong>il</strong> benvenuto alla musica rock. Tra piazza Duomo e piazza <strong>del</strong>la Repubblica, si dovrebbe<br />

spostare una band itinerante ad animare le strade con sonorità jazz, dedicate ai timpani più raffinati. Per chi non<br />

rinuncia alla tradizione, in piazza <strong>del</strong>la Signoria come di consueto <strong>il</strong> maestro Giuseppe Lanzetta dirigerà la sua<br />

Orchestra da camera fiorentina in un greatest hits di musiche scelte tra le più belle <strong>del</strong> repertorio classico internazionale.<br />

Per gli amanti degli stornelli d’autore invece, tornerà a farsi ascoltare - in un luogo ancora da decidere<br />

che potrebbe essere piazza Annigoni o piazza Santissima Annunziata - Riccardo Marasco, <strong>il</strong> “menestrello”<br />

che intona tutte le canzoni popolari di una Firenze un po’ sbiadita, ma che ancora fa parlare di sé. /L.V.Z.<br />

LA RECENSIONE<br />

L’ultimo <strong>del</strong>la Bosco<br />

Tra risate e psicanalisi<br />

ccola la campionessa italiana <strong>del</strong> best-<br />

l’ex rivelazione ormai certezza<br />

Eseller,<br />

<strong>del</strong>la Chick lit (genere letterario nato in<br />

Gran Bretagna e dedicato prevalentemente<br />

alle giovani donne, ndr) versione spaghetti<br />

(ma non tanto), l’eroina <strong>del</strong>le trentenni-inguarib<strong>il</strong>i-<br />

romantiche alla ricerca <strong>del</strong>l’amore<br />

eterno (e mai rassegnate). Torna in libreria<br />

Federica Bosco, partita da Firenze<br />

con “Mi piaci da morire” e, in pochi anni,<br />

divenuta regina <strong>del</strong>le classifiche, con traduzioni<br />

in diversi paesi e tanto tanto successo,<br />

al punto che oramai quella di scrittrice<br />

è diventata la sua professione. L’ultima divertentissima<br />

fatica di Federica si chiama<br />

“S.O.S. Amore” (Newton Compton, pagine<br />

384, Euro 14,90) ed è un libro già destinato,<br />

come i precedenti, a molteplici ristampe.<br />

Abbandonata (per <strong>il</strong> momento?) la saga di<br />

Monica (tre romanzi), la Bosco tiene a battesimo<br />

un nuovo prototipo di donna in crisi<br />

con i sentimenti. Chiara ha 35 anni e vive a<br />

M<strong>il</strong>ano con sua sorella Sara, costantemente<br />

in lotta con <strong>il</strong> mondo, ha una madre sempre<br />

in preda ad attacchi di panico e un improbab<strong>il</strong>e<br />

padre che vive a Cuba e che le ha<br />

mollate da piccole, ma non prima di averle<br />

sfrattate per dare la loro casa alla nuova<br />

moglie nonché madre <strong>del</strong>la terza sorella.<br />

<strong>Il</strong> risultato è che l’autostima di Chiara è a<br />

pezzi, così come <strong>il</strong> sogno di un amore vero.<br />

Ulteriore aggravante: accetta di avere una<br />

relazione clandestina col suo capo, sposato<br />

e bugiardo. A Chiara, quindi, non resta che<br />

<strong>il</strong> lettino <strong>del</strong>lo psicoanalista: destinatario<br />

dei suoi sfoghi è <strong>il</strong> Dottor Folli, al quale<br />

ogni settimana racconta un capitolo <strong>del</strong>la<br />

sua disastrata vita amorosa e che l’aiuterà<br />

con ogni mezzo e con molta ironia a recuperare<br />

fiducia e stima in sé stessa. Sullo<br />

sfondo – ma non tanto – la solita es<strong>il</strong>arante<br />

galleria di personaggi: da Barbara, l’amica<br />

egocentrica e megalomane, a Fabio, che<br />

si rifiuta di dichiararsi gay; da Lorenzo, <strong>il</strong><br />

fidanzato bastonato di Sara, a Gaia Luna,<br />

la terza sorella detta “la iena”, ad Andrea,<br />

l’amante-capo con la fissa per le sveltine.<br />

Insomma, anche stavolta Federica Bosco<br />

ha fatto centro e <strong>il</strong> suo “Grido d’allarme”<br />

per <strong>il</strong> diritto all’amore <strong>del</strong>le 35enni che<br />

non si rassegnano sarà raccolto, complice<br />

<strong>il</strong> bisogno natalizio imminente di regalarsi<br />

cose dolci e piacevoli, da tante, tantissime<br />

lettrici (e lettori). Unica avvertenza: se lo<br />

leggete sul bus o in treno non abbiate paura<br />

di ridere da soli…in pubblico.<br />

/Ciro Becchimanzi


cultura<br />

LA STRUTTURA. Eventi, cultura e formazione. Questo e altro negli ambienti a due passi dal Duomo<br />

I m<strong>il</strong>le volti <strong>del</strong>la Creatività<br />

Luovica V. Zarr<strong>il</strong>li<br />

35<br />

Anche questo mese <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />

parla di creatività, o meglio, di<br />

Casa <strong>del</strong>la creatività. Sul numero<br />

di Novembre avevamo<br />

commesso un errore, parlando di una fantomatica<br />

“nuova gestione” <strong>del</strong>la struttura. In<br />

realtà si è trattato di un misunderstanding,<br />

la gestione <strong>del</strong>la casa è la stessa di sempre e<br />

le persone di cui si è parlato su <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />

di Novembre, non sono i responsab<strong>il</strong>i <strong>del</strong>la<br />

Casa ma bensì <strong>del</strong>la caffetteria, che occupa<br />

<strong>il</strong> piano terra e si appoggia al cort<strong>il</strong>e <strong>del</strong>l’ex<br />

convento di vicolo di santa Maria Maggiore.<br />

La Casa <strong>del</strong>la creatività, inaugurata l’8<br />

ottobre <strong>del</strong>lo scorso anno, è una società consort<strong>il</strong>e<br />

composta da Aida srl, dalla Fondazione<br />

Sistema Toscana e dallo Ied – Istituto<br />

europeo di design. Uno spazio interattivo<br />

rivolto alla città, all’interno <strong>del</strong> quale prendono<br />

vita eventi, concerti, piccole mostre,<br />

presentazioni di libri, oltre alle lezioni <strong>del</strong>lo<br />

Ied che a Firenze tiene i corsi in grafica per<br />

l’editoria, web communication e progettazione<br />

di eventi culturali. E’ una vita frenetica<br />

quella che tutti i giorni anima la Casa,<br />

dove i tanti “inqu<strong>il</strong>ini” convivono facendo<br />

<strong>del</strong> proprio meglio per inventarsi un nuovo<br />

modo di fare cultura in città. Ognuno ha <strong>il</strong><br />

suo spazio a disposizione. Al piano terra c’è<br />

anche l’Informagiovani <strong>del</strong> Comune, dove<br />

i ragazzi - fiorentini e non – possono trovare<br />

contatti, informazioni e indicazioni su<br />

quello che si muove quotidianamente nella<br />

città <strong>del</strong> giglio. In poco più di un anno di gli<br />

abitanti <strong>del</strong>la casa hanno dato vita ad eventi<br />

ed hanno collaborato ad altrettante iniziative,<br />

facendo passare dalla viuzza seminascosta<br />

a poche decine di metri da piazza<br />

Duomo, molti degli appuntamenti clou degli<br />

scorsi 365 giorni. Come ad esempio <strong>il</strong><br />

Festival <strong>del</strong>la creatività, che qui ha la sua<br />

sede organizzativa permanente e che parte<br />

da qui per sv<strong>il</strong>uppare tutti i contenuti che<br />

una volta l’anno prendono vita alla Fortezza<br />

e nel resto <strong>del</strong>la città. Dopo <strong>il</strong> successo<br />

di iniziative come “Metamorfosi Urbane”<br />

piuttosto che la mostra fotografica dedicata<br />

alla street art “Uac in da casa”, le idee<br />

in cantiere che verranno sv<strong>il</strong>uppate da qui<br />

all’anno che sta arrivando sono già molte. A<br />

partire dalla mostra “Tuscany landscapes”,<br />

che andrà avanti fino al 13 gennaio raccontando<br />

attraverso le immagini le contaminazioni<br />

tra uomo e paesaggio, e poi un corso<br />

di street photography organizzato <strong>del</strong>l’associazione<br />

Deaphoto in collaborazione con<br />

<strong>Il</strong> logo <strong>del</strong>la Casa <strong>del</strong>la Creatività<br />

Informagiovani e l’anteprima <strong>del</strong>lo spettacolo<br />

Marzia su Roma, oltre ai concerti jazz,<br />

all’evento “New Wave” <strong>del</strong>l’11 dicembre,<br />

(al quale parteciperanno Andrea Panconesi<br />

<strong>del</strong>la boutique Luisa via Roma, <strong>il</strong> direttore<br />

<strong>del</strong>la rivista “Ottagono” Aldo Colonetti e <strong>il</strong><br />

direttore di Ied Moda Lab Andrea Bat<strong>il</strong>la)<br />

e allo Ied Christmas party in programma <strong>il</strong><br />

16 dicembre.<br />

Info www.casa<strong>del</strong>lacreatività.it<br />

LA MANIA. C’è chi compra la versione sexy, chi lo sceglie ad hoc e chi opta per <strong>il</strong> fai da te. 365 giorni di idee<br />

Arriva <strong>il</strong> nuovo anno: <strong>il</strong> calendario si sceglie su misura<br />

l passare <strong>del</strong> tempo ognuno lo misura a modo suo. E se a<br />

Ipochi fa piacere constatare lo scorrere di giorni, mesi ed<br />

anni, l’idea di potersi scegliere un calendario che rispetti i<br />

propri gusti, serve quasi a consolarsi dall’idea che <strong>il</strong> tempo<br />

fugga inesorab<strong>il</strong>mente. Per gli amanti di Firenze, oltre ai<br />

calendari con le immagini artistiche <strong>del</strong>la città, c’è <strong>il</strong> compromesso<br />

fra pubblico e privato: al prezzo di 6,50 euro si<br />

può ordinare sul web (http://www.12print.it) <strong>il</strong> Calendario<br />

Firenze “pensato per rendere omaggio alla città, con al centro<br />

la cornice a forma di francobollo, sul lato sinistro uno<br />

dei monumenti che caratterizzano la città e a destra i mesi<br />

<strong>del</strong>l’anno”. Immagini artistiche <strong>del</strong>le più belle chiese di Firenze,<br />

oltre a quelle di altre città italiane, si trovano anche<br />

sul calendario 2010 <strong>del</strong> Fondo Edifici di Culto, che finanzia<br />

L’INIZIATIVA<br />

la ricostruzione in Abruzzo. Per gli appassionati di calcio<br />

ci sono due alternative: <strong>il</strong> calendario benefico 2010-2011<br />

<strong>del</strong>l’Associazione Tumorosi Toscana, con foto, fra le altre,<br />

di Cesare Pran<strong>del</strong>li e Sebastien Frey, e <strong>il</strong> Calendario Viola<br />

2010 di Fiorentina.it. E poi ci sono i classici: la Pirelli<br />

ha scelto come fotografo Terry Richardson, come location<br />

Bahia e come “volti” undici mo<strong>del</strong>le da tutto <strong>il</strong> mondo. La<br />

rivista Max ha optato per le sorelle Belen e Cec<strong>il</strong>ia Rodriguez,<br />

ma c’è chi si accontenta di molto meno per inaugurare<br />

al meglio l’anno che verrà. Entrano a buon titolo nella classifica<br />

dei calendari più ricercati quelli fatti su misura. Gli<br />

ingredienti sono: una buona dose di disinvoltura, la mano<br />

esperta di un fotografo professionista con studio ed attrezzatura<br />

a disposizione, una decisa fotogenia e qualcuno di importante<br />

a cui regalare <strong>il</strong> prodotto finito. La spesa si aggira<br />

sui 200/250 euro, ma sul web si trovano anche offerte a 180<br />

euro (info su http://www.digimo<strong>del</strong>s.it). C’è poi chi opta per<br />

<strong>il</strong> fai da te, è <strong>il</strong> caso di gruppi di appassionati di varie discipline<br />

e hobby che uniscono le forze - e riuniscono le foto –<br />

per farne un loro calendario tematico. Alcuni esempi, come<br />

si evince dai blog che coinvolgono anche diversi fiorentini<br />

e toscani, sono <strong>il</strong> “calendario Spinone”, che invita gli spinonisti<br />

(proprietari di cani di razza Spinone presumib<strong>il</strong>mente<br />

amanti <strong>del</strong>la caccia) di tutto <strong>il</strong> web a darsi da fare “con cane<br />

e macchina fotografica” – info su www.<strong>il</strong>braccoitaliano.net<br />

- e quello di Agraria 2010, cui si partecipa inviando foto che<br />

“devono avere come tema <strong>il</strong> mondo <strong>del</strong>l’agricoltura a 360<br />

gradi” (http://www.forumdiagraria.org).<br />

/S.W.<br />

Hanno posato per fotografi professionisti per realizzare due calendari speciali<br />

I disab<strong>il</strong>i <strong>del</strong>l’Oda mo<strong>del</strong>li d’eccezione<br />

D<br />

odici mesi di sorrisi, spontanei e divertiti. Sono intenti a socializzare con i cani <strong>del</strong> nucleo cinof<strong>il</strong>o<br />

quelli <strong>del</strong> calendario che ha per protagonisti i <strong>del</strong>la Guardia di Finanza. Basta <strong>del</strong> resto ascoltarli<br />

commentare quella giornata, per farsi un’idea di<br />

ragazzi disab<strong>il</strong>i assistiti da V<strong>il</strong>la San Luigi, centro<br />

riab<strong>il</strong>itativo <strong>del</strong>l’Opera Diocesana di Assistenza. cosa abbia rappresentato per loro. Elena, una <strong>del</strong>le<br />

Tutti mo<strong>del</strong>li d’eccezione che hanno posato per <strong>il</strong> protagoniste ha raccontato che: “Mi piaceva la macchina<br />

da guidare, la macchina da corsa per la liber-<br />

fotografo S<strong>il</strong>vano S<strong>il</strong>via, sponsorizzati dall’associazione<br />

Cinquino.it che ha prestato le sue 500 d’epoca tà”. Gaetano, altro grande interprete <strong>del</strong>le direttive<br />

al set. E saranno proprio i ragazzi disab<strong>il</strong>i ad occuparsi<br />

<strong>del</strong>la vendita <strong>del</strong> calendario: saranno presenti menti spiegando che “Non so altre parole per dire”,<br />

<strong>del</strong> fotografo, ha affidato a un sorriso i suoi com-<br />

con uno stand in piazza Santa Croce (<strong>il</strong> 7 dicembre) mentre Giampiero, finite le sessioni fotografiche, si<br />

e con un altro <strong>il</strong> 22 dicembre in piazza <strong>del</strong>la Repubblica,<br />

dalle 9 alle 18. <strong>Il</strong> calendario verrà inolché<br />

io adesso la Cinquecento Rossa la vorrei proprio<br />

è spinto oltre: “E’ possib<strong>il</strong>e prendere la patente? Pertre<br />

distribuito nei negozi <strong>del</strong> centro commerciale guidare”. Anche a Diacceto (Pelago), dove l’Oda è<br />

naturale <strong>del</strong> Sodo. Sfogliando quelle dodici pagine presente con un centro riab<strong>il</strong>itativo, i disab<strong>il</strong>i hanno<br />

di belle foto s’incontrano i ragazzi alle prese con fatto da mo<strong>del</strong>li per la realizzazione di un calendario<br />

che in questo caso ha come location le realtà <strong>del</strong><br />

diverse situazioni: al lavoro in un autolavaggio di<br />

Castello, impegnati in un concerto, a pesca sulle paese (la posta, la farmacia, <strong>il</strong> supermercato) segno<br />

rive <strong>del</strong> B<strong>il</strong>ancino, meccanici improvvisati nel piazzale<br />

<strong>del</strong>la Scuola Aeronautica alle Cascine oppure con <strong>il</strong> territorio.<br />

di una riuscita integrazione degli ospiti <strong>del</strong> centro<br />

/B.S.<br />

I ragazzi di V<strong>il</strong>la San Luigi durante uno dei set


MONDO VIOLA. <strong>Il</strong> portierone francese non viene convocato dal ct Domenech. Ma lui si consola...<br />

Frey, la Fiorentina per Nazionale<br />

“Anche se la mia carta d’identità<br />

Sebastien Frey<br />

indica altro, io mi sento italiano”,<br />

spiega. E così, snobbato (chissà<br />

perché) dal commissario tecnico<br />

dei transalpini, <strong>il</strong> numero uno viola<br />

ha trovato <strong>il</strong> suo habitat naturale<br />

a Firenze, città che lo ama<br />

e lo considera <strong>il</strong> più forte<br />

tra i pali in circolazione.<br />

Per lui <strong>il</strong> migliore resta Buffon,<br />

ma <strong>del</strong>lo juventino invidia solo<br />

<strong>il</strong> palmares: “Lo ammiro per<br />

i suoi successi, ha praticamente<br />

vinto tutto. Ma invidio molto<br />

di più Giuliano Sarti, che con<br />

la maglia <strong>del</strong>la Fiorentina<br />

ha centrato lo scudetto”<br />

Cristina Guerri<br />

La Fiorentina è la sua Nazionale. E non potrebbe<br />

essere altrimenti per Sebastien Frey. Snobbato<br />

dal commissario tecnico francese Domenech,<br />

che a lui preferisce le parate dei vari Lloris,<br />

Mandanda, Carrasso e Douchez, <strong>il</strong> numero uno viola ha<br />

trovato <strong>il</strong> suo habitat naturale a Firenze. Città che lo ama<br />

e lo considera <strong>il</strong> portiere più forte che esista. Non volendo<br />

passare per un ragazzo altezzoso, lo stesso Frey, non tanto<br />

tempo fa, si è auto-inserito tra gli estremi difensori più<br />

forti <strong>del</strong> mondo. “Non voglio passare per presuntuoso -<br />

aveva ammesso Seba - ma in questo momento mi sento<br />

tra i migliori cinque portieri <strong>del</strong> mondo. Nei primi posti<br />

metto certamente Buffon, poi Julio Cesar, Cech e Cas<strong>il</strong>las.<br />

Nonostante le mie prestazioni, sono limitato dal fatto<br />

di non essere convocato in Nazionale. Con <strong>il</strong> commissario<br />

tecnico <strong>del</strong>la Francia Domenech non ho mai litigato o<br />

avuto problemi, ma lui non mi vede nel suo gruppo e non<br />

ha mai voluto spiegarmi <strong>il</strong> perché di questa decisione di<br />

escludermi. Avessi avuto un parente italiano – provoca -<br />

sarebbe stato tutto più semplice”. Dunque è <strong>il</strong> campione<br />

<strong>del</strong> mondo Gigi Buffon <strong>il</strong> primo tra i numeri uno, a detta di<br />

Frey. Che <strong>del</strong>lo juventino, però, invidia solo <strong>il</strong> palmares:<br />

“Lo ammiro per i suoi successi, ha praticamente vinto tutto.<br />

Ma tecnicamente non gli invidio niente, io ho un mio<br />

st<strong>il</strong>e. Invidio, comunque, molto di più Giuliano Sarti, che<br />

con la maglia <strong>del</strong>la Fiorentina ha vinto lo scudetto”. La<br />

Fiorentina non sarà la Juventus, ma <strong>il</strong> francese è convinto<br />

che, prima o poi, i successi passeranno anche dalla riva<br />

<strong>del</strong>l’Arno. “La Fiorentina ha un <strong>progetto</strong> serio. L’anno<br />

scorso siamo arrivati quarti ed è stato un grande risultato.<br />

Sono fiero di vestire la maglia viola, vincere qualcosa a<br />

Firenze sarebbe speciale, per me significherebbe davvero<br />

tanto”. Qualcosa di importante (anzi, di storico), Frey e<br />

i suoi compagni lo hanno già ottenuto: <strong>il</strong> passaggio agli<br />

ottavi di finale di Champions League. La vittoria con <strong>il</strong><br />

Lione <strong>del</strong> 24 novembre scorso ha, infatti, permesso alla<br />

Fiorentina di continuare a sognare anche nella più prestigiosa<br />

competizione europea per club. “Anche se la mia<br />

carta d’identità indica che sono francese – ha commentato<br />

Frey - mi sento italiano. Siamo molto maturati rispetto allo<br />

scorso anno, ci sentiamo forti e in casa riusciamo sempre a<br />

imporre <strong>il</strong> nostro gioco: questo è molto importante. Sono<br />

felice di essere entrato nella storia <strong>del</strong>la Fiorentina. Volevamo<br />

lasciare un segno e ci siamo riusciti”. <strong>Il</strong> merito di<br />

questo importantissimo traguardo va, sicuramente, anche<br />

a mister Pran<strong>del</strong>li, con <strong>il</strong> quale <strong>il</strong> portiere ha un rapporto<br />

davvero particolare: “E’ un tecnico che stimo tantissimo,<br />

ma che con me non è eccessivo nei complimenti. Questo<br />

fa parte <strong>del</strong> suo carattere – conclude <strong>il</strong> numero uno viola<br />

- sa che ci sono giocatori che hanno più bisogno di affetto<br />

di me e si comporta di conseguenza”.<br />

1010104


sport<br />

IL VOLO. La squadra di Pran<strong>del</strong>li è nella storia per la qualificazione agli ottavi di Champions<br />

Quando la Florentia Viola lottava in C<br />

È <strong>il</strong> massimo risultato ottenuto nell’era Della Valle.<br />

Ma sembra ieri quando Riganò & C. combattevano<br />

sui campi di Gubbio, Gualdo, Castelnuovo e Forlì<br />

Cristina Guerri<br />

Se <strong>il</strong> 29 settembre (la notte <strong>del</strong> 2 a 0<br />

con <strong>il</strong> Liverpool) resterà per sempre<br />

nella memoria di tutti i tifosi viola,<br />

quello 24 novembre (1-0 al Lione e<br />

qualificazione matematica agli ottavi di finale<br />

<strong>del</strong>la Champions League) rappresenta <strong>il</strong><br />

massimo risultato raggiunto (finora) nell’era<br />

Della Valle. Sembra ieri quando la Fiorentina,<br />

anzi la Florentia Viola, combatteva sui<br />

campi <strong>del</strong>la serie C con Gubbio, Castelnuovo,<br />

Gualdo, Forlì e via dicendo. Quando<br />

Riganò, a suon di gol, faceva rinascere<br />

la nuova società società messa in piedi dai<br />

fratelli Della Valle. Dalla C2 direttamente<br />

alla serie cadetta per meriti sportivi. Era la<br />

stagione 2003/2004. Un campionato vissuto<br />

sottotono e <strong>il</strong> raggiungimento <strong>del</strong> sesto posto<br />

in classifica che permise alla Fiorentina<br />

di giocarsi lo spareggio promozione con <strong>il</strong><br />

Perugia. La vittoria all’andata (rete di Fantini)<br />

e <strong>il</strong> pareggio al ritorno restituirono la<br />

serie A a Firenze e alla Fiorentina. Di nuovo<br />

in A, quindi. Stagione sofferente per i viola,<br />

che raggiungono la salvezza soltanto all’ultima<br />

giornata, vincendo contro <strong>il</strong> Brescia.<br />

Era <strong>il</strong> momento, per i Della Valle, di rivoluzionare<br />

la squadra. Via Zoff e dentro Cesare<br />

Pran<strong>del</strong>li. Ma anche Pantaleo Corvino.<br />

Pronti via e la squadra vola, tanto da arrivare<br />

quarta a fine campionato. Quarto posto che<br />

però non vale la Champions League, visto<br />

che la società viene punita con l’accusa di<br />

<strong>il</strong>lecito sportivo per i suoi vertici societari.<br />

Niente Coppa e partenza, in campionato, da<br />

-19 punti (diventati poi -15). Poco importa<br />

al tecnico di Orzinuovi, che in quella stagione<br />

(2006-2007) ottiene, con <strong>il</strong> sesto posto,<br />

la qualificazione in coppa Uefa. Per i Della<br />

Valle è la prima esperienza europea. Esperienza<br />

importante per i viola, che terminano<br />

l’avventura in semi-finale con <strong>il</strong> Glasgow<br />

Rangers. I viola, comunque, vanno forte anche<br />

in campionato, e riescono ad assicurarsi<br />

l’accesso a preliminari di Champions. Battuti<br />

i ciechi <strong>del</strong>lo Slavia Praga, comincia, a<br />

distanza di otto anni, l’avventura nella massima<br />

competizione europea. Lione, Bayern<br />

Monaco e Steaua si dimostrano, però, avversari<br />

troppo ostici per la Fiorentina, che esce<br />

così al primo turno (in seguito i viola vengono<br />

eliminati ai sedicesimi di finale di coppa<br />

Uefa dall’Ajax). <strong>Il</strong> quarto posto ottenuto in<br />

campionato regala nuovamente i preliminari,<br />

superati poi con lo Sporting Lisbona. Nel<br />

girone “E” la Fiorentina ritrova <strong>il</strong> Lione, insieme<br />

a Liverpool e Debreceni. Questa volta,<br />

però, l’andazzo è diverso. <strong>Il</strong> resto è storia<br />

recente. Per la Fiorentina dei Della Valle, tra<br />

le 16 grandi d’Europa, è <strong>il</strong> massimo traguardo<br />

raggiunto.<br />

IL LIBRO<br />

“Viola & Co.” di Sergio Salvi e Alessandro Savorelli<br />

La storia <strong>del</strong> calcio toscano<br />

solo Firenze e la Fiorentina sono<br />

Nraccontate in “Viola & Co.”, <strong>il</strong> nuovo<br />

libro di Sergio Salvi e Alessandro Savorelli.<br />

Dopo <strong>il</strong> fortunato “Tutti i colori <strong>del</strong> calcio”,<br />

i due “opinionisti di cultura” - e non<br />

“opinionisti di calcio” - raccontano, dentro<br />

una storia <strong>del</strong> Novecento italiano, la vicenda<br />

<strong>del</strong> calcio toscano. Non solo Fiorentina,<br />

dunque, ma anche Livorno, dove nacque <strong>il</strong><br />

primo football club <strong>del</strong>la regione, Lucca,<br />

Pisa e molte altre città. Dal periodo pionieristico<br />

(1898-1928), all’assorbimento<br />

nel calcio nazionale, <strong>il</strong> libro segue l’ascesa<br />

<strong>del</strong>la Fiorentina, la maggiore “potenza”<br />

calcistica regionale fino all’approdo sul<br />

palcoscenico “europeo” e ne individua <strong>il</strong><br />

ruolo storico nel football italiano ed europeo.<br />

“<strong>Il</strong> campionato italiano - spiega Alessandro<br />

Savorelli - somiglia a quei campionati<br />

dei vari paesi monopolistici dove<br />

troviamo due-tre squadre che vincono tutto.<br />

Questo fenomeno, in Italia, non è dovuto<br />

solo al fatto che ci sono club più ricchi,<br />

ma anche tecnicamente più forti: <strong>il</strong> problema<br />

– continua - si è riprodotto soprattutto<br />

sulla base <strong>del</strong> monopolio <strong>del</strong>la stampa, che<br />

ha finito per proclamare queste squadre di<br />

interesse nazionale. Spingendo l’acceleratore<br />

su di esse a svantaggio di altre, si<br />

sono create diverse fasce di tifo. Questo a<br />

noi non piace e abbiamo deciso di scrivere<br />

una storia che rende vivo, ricco ed emotivamente<br />

più interessante <strong>il</strong> calcio. La regione<br />

Toscana, ma soprattutto la Fiorentina<br />

– conclude Savorelli - hanno fatto tanto<br />

sotto questo punto di vista”.<br />

37<br />

/C.G.<br />

AMBULATORI DELLA MISERICORDIA DI FIRENZE<br />

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TUTTI I GIORNI FERIALI DALLE 8.30 ALLE ORE 19.30<br />

E IL SABATO DALLE ORE 8.30 ALLE ORE 12.30<br />

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DAL LUNEDÌ AL SABATO DALLE ORE 08.00 ALLE ORE 10.00<br />

PER TUTTE LE SPECIALISTICHE OCCORRE PRENOTARE LA VISITA<br />

GLI APPUNTAMENTI VERRANNO DATI PER IL GIORNO RICHIESTO DISPONIBILE<br />

IN ORDINE PROGRESSIVO RISPETTO ALL’ORARIO DI INIZIO DELLA SEDUTA<br />

AGOPUNTURA<br />

Dr. Rosa Di Lernia Venerdì Dalle 09.30 alle 12.00<br />

ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA<br />

Dr. Stefano Turchini Giovedì Dalle 17.15 alle 18.30<br />

CARDIOLOGIA<br />

Dr. Fabrizio Lucà Martedì Dalle 17.00 alle 19.30<br />

Sabato Dalle 10.00 alle 12.00<br />

CHIRURGIA<br />

Dr. Riccardo Gattai Lunedì Dalle 15.00 alle 15.40<br />

DERMATOLOGIA<br />

Dr. Stefania Bellandi Lunedì Dalle 13.00 alle 15.00<br />

Martedì Dalle 08.30 alle 10.30<br />

Dr. Cesare F<strong>il</strong>ippeschi Venerdì Dalle 15.00 alle 18.00<br />

Dr. Giuseppe Barbati Martedì Dalle 18.00 alle 19.00<br />

Dr. Giulia Marioti Lunedì Dalle 18.00 alle 19.00<br />

Dr. Francesca Gonnelli Mercoledì Dalle 10.30 alle 13.30<br />

Dr. Carmela Cozza Mercoledì Dalle 17.00 alle 18.40<br />

Giovedì Dalle 14.00 alle 16.30<br />

Sabato Dalle 08.30 alle 10.00<br />

Dr. Luca Salimbeni Giovedì Dalle 09.30 alle 12.15<br />

Dr. Cristina Lucin Lunedì Dalle 14.30 alle 16.00<br />

Venerdì Dalle 10.30 alle 12.10<br />

ENDOCRINOLOGIA – DIETOLOGIA<br />

Dr. Olga Bartolini Lunedì Dalle 08.30 alle 13.00<br />

Venerdì Dalle 13.00 alle 14.00<br />

(solo endocrinologia)<br />

Dr. Gabriele Parenti Sabato Dalle 10.00 alle 12.00<br />

Ogni 15 giorni Giovedì Dalle 17.00 alle 19.00<br />

GASTROENTEROLOGIA<br />

Dr. <strong>Il</strong>aria Giangrandi Mercoledì Dalle 17.30 alle 18.30<br />

Dr. Beatrice Paoli Mercoledì Dalle 15.45 alle 17.00<br />

GERIATRIA<br />

Dr. Federico Mayer Giovedì Dalle 18.00 alle 19.35<br />

GINECOLOGIA<br />

Dr. Anna Didona Martedì Dalle 14.00 alle 16.30<br />

Dr. Ida Cristina Pieraccini Mercoledì Dalle 13.30 alle 14.30<br />

Giovedì Dalle 17.00 alle 18.00<br />

Dr. Donatella Nannoni Venerdì Dalle 12.30 alle 14.30<br />

Dr. Valentina Pontello Lunedì Dalle 16.00 alle 18.00<br />

MEDICINA GENETICA<br />

Prof. Renato Guazzelli Mercoledì Dalle 10.00 alle 12.00<br />

NEUROLOGIA<br />

Dr. Paola Ragghianti Martedì Dalle 11.30 alle 13.00<br />

OCULISTICA<br />

Dr. Saverio Matteini Giovedì Dalle 14.00 alle 16.30<br />

Dr. Dario Di Salvo Lunedì Dalle 12.00 alle 15.00<br />

Dr. M.Antonietta De Giovanni Lunedì Dalle 09.00 alle 11.30<br />

Martedì Dalle 08.30 alle 11.00<br />

Venerdì Dalle 14.30 alle 18.30<br />

Ogni 15 giorni Giovedì Dalle 17.15 alle 18.45<br />

Dr. Maria <strong>Il</strong>aria Legnaioli Lunedì Dalle 15.30 alle 18.00<br />

Dr. Luigi Vitale Martedì Dalle 15.00 alle 18.00<br />

Dr. Elena Desideri Mercoledì Dalle 08.30 alle 12.30<br />

Dr. Francesco De Saint Pierre Giovedì Dalle 08.30 alle 12.30<br />

Dr. Laura Bardi Venerdì Dalle 09.15 alle 12.00<br />

Dr. Claudia Ponchietti Mercoledì Dalle 15.00 alle 17.15<br />

Dr. Francesco De Gaetano Sabato Dalle 09.00 alle 12.00<br />

ORTOPEDIA<br />

Dr. F<strong>il</strong>ippo Poccianti Lunedì Dalle 13.00 alle 14.15<br />

Mercoledì Dalle 15.00 alle 16.15<br />

Dr. Leonardo Sacchi Mercoledì Dalle 12.00 alle 13.45<br />

Giovedì Dalle 08.30 alle 11.00<br />

Dr. Paolo Donati Lunedì Dalle 08.45 alle 11.00<br />

Venerdì Dalle 12.00 alle 14.00<br />

Dr. Eros Bruno Mercoledì Dalle 09.00 alle 10.30<br />

OTORINOLARINGOIATRIA<br />

Dr. Ferriero Gennaro Lunedì Dalle 17.30 alle 19.00<br />

Sabato Dalle 08.30 alle 10.00<br />

Dr. Chiara Cavicchi Lunedì Dalle 11.00 alle 13.00<br />

Venerdì Dalle 16.30 alle 18.30<br />

Dr. Geri Toccafondi Martedì Dalle 10.00 alle 11.15<br />

Mercoledì Dalle 14.00 alle 15.30<br />

Dr. Tommaso Savino Martedì Dalle 15.00 alle 16.10<br />

Dr. Att<strong>il</strong>io Alonzo Venerdì Dalle 08.30 alle 10.00<br />

Giovedì Dalle 12.00 alle 13.30<br />

Dr. Marco Lazzeri Mercoledì Dalle 18.00 alle 18.45<br />

Dr. F<strong>il</strong>ippo Pontone Giovedì Dalle 15.00 alle 16.45<br />

Dr. Susanna Dallai Mercoledì Dalle 08.30 alle 10.00<br />

PEDIATRIA E CHIRURGIA PEDIATRICA<br />

Dr. Giovanni Grisolia Lunedì Dalle 16.00 alle 17.00<br />

Giovedì Dalle 11.00 alle 12.00<br />

PNEUMOLOGIA<br />

Dr. Alessandro Romeo Martedì Dalle 09.00 alle 10.00<br />

PSICOLOGIA - PSICOTERAPIA<br />

Dr. Claudia Bricci Venerdì Dalle 09.00 alle 10.30<br />

Dr. Lisa Alessandri Martedì Dalle 13.00 alle 15.00<br />

UROLOGIA<br />

Dr. Pierluigi Sangiovanni Martedì Dalle 18.00 alle 19.00<br />

ALTRE PRESTAZIONI - INIEZIONI INTRAMUSCOLARI<br />

Dal lunedì al Sabato Dalle 08.00 alle 10.00


38 Dicembre 2009<br />

L’INTERVISTA. <strong>Il</strong> presidente Stefano Bozzi presenta l’associazione <strong>del</strong> Girone<br />

All’Anchetta, dove lo sport è per tutti<br />

Lorenzo Mossani<br />

<strong>Il</strong> presidente <strong>del</strong>l’associazione sportiva Anchetta,<br />

Stefano Bozzi, spiega gli obiettivi<br />

<strong>del</strong>l’associazione, volti all’aggregazione sociale,<br />

educazione, crescita e impegno.<br />

Presidente, com’è strutturato <strong>il</strong> Centro sportivo<br />

<strong>del</strong>l’Anchetta?<br />

Per prima cosa tengo a precisare che l’Associazione<br />

Sportiva Anchetta è un associazione no profit,<br />

l’impianto è di proprietà comunale ed è gestito in<br />

convenzione con <strong>il</strong> Comune di Fiesole da un’associazione<br />

di volontari. Nella sua struttura sono presenti<br />

un campo da calcio a 7, un campo da calcio a<br />

5, quattro campi da tennis, una palestra, spogliatoi<br />

masch<strong>il</strong>i e femmin<strong>il</strong>i e un bar.<br />

E per quanto riguardo gli organi dirigenziali e<br />

sociali <strong>del</strong>l’associazione?<br />

Io sono <strong>il</strong> presidente pro-tempore, poi ci sono<br />

due vicepresidenti: <strong>il</strong> primo si occupa dei problemi<br />

<strong>del</strong>la struttura tra i quali la sicurezza; l’altro è<br />

orientato verso le attività sportive. Inoltre, ci sono<br />

un responsab<strong>il</strong>e <strong>del</strong>la palestra, un responsab<strong>il</strong>e<br />

tennis, un responsab<strong>il</strong>e calcio, <strong>il</strong> segretario e l’amministratore.<br />

Tengo a precisare che ci sono tre soci<br />

collettivi, che sono i Circoli <strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong>l’Arno,<br />

e poi c’è la componente sociale costituita dai tesserati<br />

tennis, che sono circa 140 soci.<br />

Quali attività vengono effettuate nel centro<br />

sportivo?<br />

Nelle prime ore <strong>del</strong> pomeriggio, all’interno <strong>del</strong>la<br />

palestra, organizziamo corsi di ginnastica per la<br />

terza età. Dopo di che, a seguire, c’è la scuola di<br />

ginnastica artistica che accoglie 90 bambini iscritti.<br />

Inoltre, per quanto riguarda la scuola tennis,<br />

siamo arrivati a toccare un numero importante:<br />

circa 60 bambini. Da sottolineare anche che <strong>il</strong><br />

centro sportivo ha stretto un accordo con la so-<br />

Nel centro, situato in mezzo al verde nel comune di Fiesole dal 1983,<br />

sono presenti un campo da calcio a 7, un campo da calcio a 5, quattro<br />

campi da tennis, una palestra, spogliatoi masch<strong>il</strong>i e femmin<strong>il</strong>i e un bar<br />

STANCO DEI SOLITI METODI DI DEPILAZIONE?<br />

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cietà Ludus 90, e così nei nostri campi c’è anche<br />

la scuola calcio. Infine, sono da ricordare i corsi<br />

privati di tennis per adulti, tornei di calcetto e di<br />

tennis.<br />

Come affrontate le spese?<br />

Purtroppo le spese sono molte, dai costi di manutenzione<br />

a quelli dei servizi quali gas ed energia<br />

elettrica. Anche per questo, cerchiamo di promuovere<br />

tornei di calcetto e di tennis per ammortizzare<br />

le spese di gestione e mantenere alto <strong>il</strong> livello di<br />

strutture e istruttori. Inoltre, sempre a questo fine,<br />

abbiamo avviato anche un nuovo <strong>progetto</strong>.<br />

Ce lo <strong>il</strong>lustri.<br />

<strong>Il</strong> <strong>progetto</strong> prevede, da un lato, un risparmio di<br />

energia ut<strong>il</strong>izzando corpi <strong>il</strong>luminanti a led, e<br />

dall’altro l’autoproduzione di energia tramite l’installazione<br />

sul tetto di un impianto da 25 kW in<br />

pannelli solari. Infatti, l’associazione sportiva Anchetta<br />

ha un contratto con Enel Energia di 57 kW<br />

e l’uso totale degli impianti <strong>il</strong>luminanti produce<br />

un consumo di 53 kW: così, in base agli studi da<br />

me effettuati, tramite la sostituzione con questi<br />

nuovi corpi <strong>il</strong>luminanti si ridurrebbero i costi <strong>del</strong><br />

30%.<br />

Dove può arrivare l’a.s. Anchetta?<br />

La nostra volontà è quella di poter formare una<br />

centro sportivo polivalente, dove poter accogliere<br />

molte società sportive limitrofe tra le quali la<br />

Ludus 90, che m<strong>il</strong>ita nel campionato di seconda<br />

categoria. Insomma, la speranza è quella di formare<br />

un centro dove poter trascorre dei momenti<br />

piacevoli di aggregazione e sport.<br />

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40 Dicembre 2009<br />

IL PERSONAGGIO. A tu per tu con <strong>il</strong> rugbista <strong>del</strong> Giunti Marcelo Segundo<br />

Una stella “made in Argentina”<br />

Carlo Marrone<br />

Marcelo Segundo è un<br />

campione a 360°, basta<br />

vederlo giocare o lavorare.<br />

Trovare <strong>il</strong> momento<br />

giusto per intervistarlo non è fac<strong>il</strong>e.<br />

Deve allenarsi con la prima squadra,<br />

istruire gli Under 17, preparare gli<br />

Under 20 e poi, per non farsi mancare<br />

niente, gestire <strong>il</strong> Rugby Pub, dove è<br />

sempre sorridente nonostante qualche<br />

volta affiori la stanchezza.<br />

Marcelo, <strong>il</strong> campionato è cominciato<br />

alla grande: quali sono le prospettive<br />

<strong>del</strong> Giunti?<br />

E’ un campionato strano. Siamo una<br />

formazione giovane e nelle prime giornate<br />

abbiamo collezionato tanti punti,<br />

che ci serviranno nel proseguo <strong>del</strong>la<br />

stagione. La società ha deciso di puntare<br />

sulle ‘mele green’ mescolandole<br />

alla vecchia guardia. Infatti, nell’ultima<br />

partita a M<strong>il</strong>ano, abbiamo fatto esordire<br />

due under 20.<br />

Parliamo <strong>del</strong>la sua carriera: dove si<br />

vede in futuro?<br />

A Firenze, senza dubbio. Dopo aver<br />

vinto <strong>il</strong> mondiale U21 con l’Argentina,<br />

sono venuto qua ed ho imparato<br />

l’italiano (l’accento fiorentino è notevolmente<br />

marcato, ndr). Mi sono sentito<br />

come adottato. Negli ultimi anni <strong>il</strong><br />

movimento <strong>del</strong> rugby si sta evolvendo<br />

molto velocemente, quindi vedo buone<br />

prospettive.<br />

Anche a Firenze sta accadendo questo?<br />

La nostra città in primis. Prima eravamo<br />

una società satellite, adesso siamo<br />

i primi in Toscana in molte categorie<br />

e la scuola-rugby cresce a vista d’occhio.<br />

Le poche vittorie <strong>del</strong>la Nazionale<br />

hanno fatto conoscere al grande pubblico<br />

la nostra disciplina, ma alla fine<br />

di quest’ondata di notorietà dovremo<br />

essere bravi a non dissipare quello che<br />

è successo.<br />

<strong>Il</strong> Giunti, oltre a dimostrare di saper<br />

giocare bene a rugby, ha mostrato<br />

un grande cuore. Ci può raccontare<br />

<strong>del</strong> gemellaggio con l’Aqu<strong>il</strong>a?<br />

Lo scorso apr<strong>il</strong>e, dopo <strong>il</strong> devastante<br />

terremoto in cui ha perso la vita un giovane<br />

che poteva essere uno di noi, ci<br />

siamo chiesti come potevamo aiutare<br />

quella popolazione. Alla fine abbiamo<br />

inviato 13 camion pieni di materiale e<br />

organizzato partite tra le due società. A<br />

novembre erano qui 35 abruzzesi venuti<br />

a ringraziarci, è stato molto emozionante.<br />

Lei è tifoso <strong>del</strong>la Fiorentina e amico<br />

di molti calciatori: cosa ne pensa <strong>del</strong>la<br />

stagione?<br />

Soprattutto con i sudamericani, Vargas<br />

e Cast<strong>il</strong>lo, ho un bel rapporto. <strong>Il</strong> gruppo<br />

è cresciuto molto, quest’anno ci toglieremo<br />

<strong>del</strong>le soddisfazioni.<br />

Sogni per <strong>il</strong> futuro?<br />

Creare una bella famiglia felice con la<br />

mia fidanzata.<br />

Questa dichiarazione farà strappare<br />

i capelli a molte sue fan. Vanno<br />

di moda i calendari dei rugbisti: a<br />

quando quello di Segundo?<br />

La storia <strong>del</strong> sex-symbol è stata inventata<br />

dagli amici, sono una persona<br />

molto fe<strong>del</strong>e. Per <strong>il</strong> calendario… mai<br />

dire mai!<br />

IL PUNTO. <strong>Il</strong> volley gigliato alla riscossa<br />

La pallavolo fiorentina<br />

prova a tornare grande<br />

sport<br />

ome una fenice, la pallavolo fiorentina sta spiccando nuovamente <strong>il</strong> volo.<br />

CDopo sei anni di “anonimato”, <strong>il</strong> made in Florence vuol tornare grande. Con<br />

due strade completamente diverse: lo spirito di gruppo che sta facendo grande<br />

la Cpf da una parte, e <strong>il</strong> talento cristallino <strong>del</strong>le singole che sta facendo volare<br />

<strong>Il</strong> Bisonte dall’altra. <strong>Il</strong> vertice <strong>del</strong>la classifica era impensab<strong>il</strong>e soprattutto per <strong>il</strong><br />

Rifredi 2000 all’inizio <strong>del</strong>la stagione: poche stelle, <strong>Il</strong>aria Ranieri a parte, e tante<br />

buone giocatrici che col sudore e <strong>il</strong> lavoro in palestra sono riuscite ad iniziare <strong>il</strong><br />

campionato con ben quattro vittorie consecutive. La formichina di Firenze, comunque<br />

vada <strong>il</strong> 2010, ha già messo molti punti in cassaforte e per una neopromossa<br />

questo vale quasi quanto una promozione. Tanto <strong>del</strong> merito va attribuito<br />

alla giovane allenatrice Barbara Biagi, sempre molto scrupolosa a preparare le<br />

partite, anche quelle sulla carta considerate “fac<strong>il</strong>i”. Ma per lei le partite fac<strong>il</strong>i non<br />

esistono, solo così si riesce a volare alti con un budget limitato. Voltiamo pagina e<br />

troviamo l’Azzurra, rosa composta da stelle che ha solo un obiettivo: salire in A.<br />

Francesca Vannini, Simona Di Tomaso, Annalisa Guerrini, S<strong>il</strong>via De Fonzo sono<br />

solo alcuni nomi, ma tutta la squadra allestita da Elio Sità e da Gino Mazzi è da<br />

brividi. E’ la stessa Annalisa Guerrini, nata nella provincia fiorentina, a descrivere<br />

questo momento: “Per noi ora è importante pensare ad impostare un buon lavoro<br />

in palestra, visto che abbiamo potenziale e, soprattutto, trovare sicurezza. Credo<br />

che ci sia <strong>del</strong> buon margine – analizza la centrale - però porre obiettivi molto alti<br />

può risultare <strong>del</strong>eterio, quindi lavoro, testa bassa e pedalare!”. Le fa eco S<strong>il</strong>via<br />

De Fonzo: “Dobbiamo dimostrare tutto, sulla carta non si vincono i campionati”.<br />

Parole che stemperano l’entusiasmo intorno alla squadra di coach Pietro Giacomo<br />

Buoncristiani. Dulcis in fundo <strong>il</strong> Firenze Volley, nel campionato masch<strong>il</strong>e di B2,<br />

che sta cercando di far tornare Firenze in una categoria importante. /C.M.<br />

1070086


sport<br />

IL LIBRO. L’affascinante e diffic<strong>il</strong>e storia <strong>del</strong> pug<strong>il</strong>e <strong>del</strong>la Sierra Leone cresciuto a Firenze<br />

Leonard Bundu, una vita “in tensione”<br />

41<br />

Lorenzo Mossani<br />

Una vita in tensione quella di<br />

Leonard Bundu, <strong>il</strong> pug<strong>il</strong>e campione<br />

<strong>del</strong>l’U.E. dei pesi Welter,<br />

nato in Sierra Leone, ma che si<br />

è affermato tramite la nob<strong>il</strong>e arte a Firenze,<br />

città natia <strong>del</strong>la madre. La sua affascinante<br />

e diffic<strong>il</strong>e storia di uomo e di campione<br />

è stata raccontata in un libro dal titolo<br />

“In tensione, la storia di Leonard Bundu”,<br />

dalla giornalista sportiva Michela Lanza<br />

(Romano Editore, 17,50). Ed è stata raccontata<br />

con semplicità, con una spontanea<br />

e scorrevole scrittura. Una storia romanzata<br />

per narrare l’infanzia di Bundu in Sierra<br />

Leone, quando, bambino, viveva la vita<br />

“povera ma bella” <strong>del</strong>la sua terra e respirava<br />

la natura che era presente intorno a sé<br />

come fosse la cornice di un quadro, insieme<br />

alla sua immancab<strong>il</strong>e banda di amici.<br />

Una storia per raccontare le difficoltà di<br />

una guerra civ<strong>il</strong>e toccata con mano da un<br />

ancora giovanissimo Bundu, “rifugiatosi”<br />

definitivamente con la sua famiglia nel<br />

capoluogo toscano da dove, poi, è iniziata<br />

la sua meravigliosa scalata ai palcoscenici<br />

<strong>del</strong>la boxe. L’autrice racconta dettagliatamente<br />

le più belle emozioni <strong>del</strong> pug<strong>il</strong>e<br />

fiorentino, dal d<strong>il</strong>ettantismo alla Nazionale<br />

con <strong>il</strong> c.t. Patrizio Oliva (che ha curato anche<br />

la prefazione, ndr), fino ad arrivare alle<br />

grandi vittorie da professionista. Una vera<br />

e propria scalata ricca di aneddoti divertenti<br />

e simpatici che rispecchiano <strong>il</strong> carattere<br />

genuino di Leonard Bundu. <strong>Il</strong> libro offre,<br />

inoltre, un interessante spaccato in cui si<br />

racconta <strong>il</strong> legame tra <strong>il</strong> pug<strong>il</strong>e e la sua cit-<br />

PREMI. <strong>Il</strong> “Provincia per lo Sport” alla marciatrice fiorentina d’adozione<br />

<strong>Il</strong> successo di Elisabetta Perrone<br />

l Premio 2009 “La Provincia per lo Sport”<br />

Iè stato assegnato ad Elisabetta Perrone,<br />

marciatrice di Camburzano, fiorentina<br />

d’adozione, essendo residente da oltre<br />

vent’anni nel capoluogo toscano. Atleta<br />

azzurra di grande temperamento, ha vinto<br />

i Giochi <strong>del</strong> Mediterraneo nel 1997 e ha<br />

conquistato la medaglia d’argento ai Campionati<br />

<strong>del</strong> mondo di atletica leggera nel<br />

1995 sulla distanza dei 10 km marcia, oltre<br />

a quella di bronzo ad Edmonton 2001. Sei<br />

partecipazioni ai campionati <strong>del</strong> mondo di<br />

atletica leggera, dal 1993 al 2003. Oltre alla<br />

Perrone, alla quale è stata data la Medaglia<br />

tà, Firenze, oltre ad approfondite interviste alla sua compagna che ne<br />

descrive l’uomo e <strong>il</strong> padre, al suo maestro Boncinelli, che non si limita<br />

a raccontare i pregi <strong>del</strong> suo allievo, ma che mette in evidenza, quasi<br />

come un padre, anche i suoi difetti, al cognato Piero Pelù che racconta<br />

un Leonard “Cobra”, a due campioni <strong>del</strong> calcio come Mutu e Toni, che<br />

non hanno perso l’occasione di assistere ad un incontro <strong>del</strong> pug<strong>il</strong>e dal<br />

<strong>doppio</strong> passaporto. Un libro, “In tensione”, in cui non manca niente,<br />

neanche un dizionario per spiegare la nob<strong>il</strong>e arte: un capitolo dal titolo<br />

“<strong>Il</strong> dizionario <strong>del</strong>la boxe” in cui viene raccontata al lettore la terminologia<br />

<strong>del</strong>la nob<strong>il</strong>e arte. Un modo come un altro tramite <strong>il</strong> quale l’autrice<br />

ha cercato di rendere la giusta visib<strong>il</strong>ità ad uno sport antico ed affascinante<br />

come <strong>il</strong> pug<strong>il</strong>ato. Infine, la c<strong>il</strong>iegina sulla torta: una bellissima<br />

galleria fotografica che ritrae <strong>il</strong> campione fiorentino dall’infanzia al<br />

ring, grazie a preziose foto concesse dall’album di famiglia <strong>del</strong> pug<strong>il</strong>e,<br />

ma grazie anche alla professionalità <strong>del</strong>la fotografa Michela Comisso,<br />

che ha messo la sua arte a disposizione <strong>del</strong>la storia di Leonard Bundu,<br />

un campione <strong>del</strong> quale Firenze può andare solo fiera.<br />

d’Oro <strong>del</strong>la Provincia di Firenze, sono stati<br />

premiati Fabio Caldarelli, atleta <strong>del</strong>la lotta<br />

greco–romana, e due giovani che si sono<br />

particolarmente distinti nel corso <strong>del</strong>l’anno:<br />

Ann Caroline Danielsen, studentessa e<br />

atleta particolarmente meritevole e Paolo<br />

Mercatelli, studente e atleta di grande valore,<br />

<strong>il</strong> nuotatore Luca Germano, un’altra<br />

marciatrice, M<strong>il</strong>ena Megli, Giovanni Notarnicola,<br />

educatore sportivo e fondatore di<br />

A.N.I.M.A. Come ogni anno, la Provincia<br />

ha premiato anche le società centenarie <strong>del</strong><br />

territorio. Quest’anno la Asd Fortis Juventus<br />

1909 e la Ssd Reggello 1909. /S.S.<br />

NUOTO E PALLANUOTO. Un consorzio per Firenze<br />

È nata la Florentia Waterpolo<br />

l nuoto e la pallanuoto a Firenze<br />

Ivoltano pagina. E’ nato, infatti,<br />

<strong>il</strong> consorzio Florentia Waterpolo,<br />

formato da Rari Nantes Florentia,<br />

Fiorentina Nuoto e Fiorentina<br />

Waterpolo, per creare sinergie fra<br />

i tre sodalizi per quanto riguarda<br />

la gestione di impianti, gli aspetti<br />

organizzativi, i rapporti con le<br />

istituzioni, la promozione e l’immagine<br />

e <strong>il</strong> reperimento di risorse.<br />

Con l’assegnazione a ciascuna<br />

<strong>del</strong>le società <strong>del</strong>la gestione di una<br />

<strong>del</strong>le piscine comunali, Bellariva,<br />

San Marcellino, Stadio Artemio<br />

Franchi, è venuto meno <strong>il</strong> principale<br />

ostacolo all’accordo: la disponib<strong>il</strong>ità<br />

di spazi acqua per l’attività<br />

agonistica. Verrà, di fatto,<br />

ristab<strong>il</strong>ito l’equ<strong>il</strong>ibrio nel nuoto<br />

e nella pallanuoto fiorentina con<br />

l’impegno di ciascuna società in<br />

specifici settori, evitando sovrapposizioni<br />

tecniche che in passato<br />

hanno portato a d<strong>il</strong>uire <strong>il</strong> potenziale<br />

di risorse <strong>del</strong>la nostra città.<br />

Alla Rari Nantes Florentia <strong>il</strong> compito<br />

di riportare ai massimi livelli<br />

nuoto e pallanuoto masch<strong>il</strong>e, la<br />

Fiorentina Nuoto curerà <strong>il</strong> settore<br />

nuoto e una seconda squadra di<br />

pallanuoto masch<strong>il</strong>e. La Fiorentina<br />

Waterpolo sarà ovviamente<br />

confermata leader nella pallanuoto<br />

femmin<strong>il</strong>e di massimo livello.<br />

Obiettivo dichiarato dei presidenti<br />

<strong>del</strong>le tre società, Andrea Pieri per<br />

la Rari Nantes Florentia, Alessandro<br />

Benvenuti, Ad <strong>del</strong>la Fiorentina<br />

Waterpolo, e Fabio Frandi,<br />

presidente <strong>del</strong>la Fiorentina Nuoto,<br />

quello di riportare Firenze ai vertici<br />

internazionali sia nel nuoto<br />

che nella pallanuoto, visto che in<br />

passato, grazie a queste società,<br />

sono arrivati titoli italiani, mondiali<br />

e olimpici, oltre ai più recenti<br />

scudetti: <strong>del</strong>la Fiorentina Nuoto<br />

nel 1994 e <strong>del</strong>la Fiorentina Waterpolo<br />

nel 2007, quando la squadra<br />

vinse anche la Coppa Campioni<br />

europea. /Simone Spadaro<br />

LA PSICOLOGIA, dalla sua nascita ad oggi, ha sv<strong>il</strong>uppato<br />

molti orientamenti differenti per affrontare <strong>il</strong> disagio psichico,<br />

ma soltanto dagli anni Sessanta può contare su un più<br />

efficace approccio, scientificamente fondato, basato su<br />

procedure rigorose e valutab<strong>il</strong>i, la cui validità è suffragata da<br />

centinaia di studi sperimentali e clinici: l'approccio cognitivocomportamentale.<br />

Tale approccio si fonda su due importanti presupposti: quello<br />

cognitivo, secondo <strong>il</strong> quale le emozioni e i comportamenti di<br />

una persona sono influenzati dalla sua percezione degli<br />

eventi - non è la situazione in sé a determinare disagio, ma<br />

piuttosto <strong>il</strong> modo disfunzionale con cui la persona interpreta<br />

NON SEI SOLO...<br />

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RUBRICA DI PSICOLOGIA A CURA DELLA<br />

DR.SSA DEBORA GILARDI<br />

Approccio cognitivo - Comportamentale<br />

Master in Disturbi <strong>del</strong>l'Alimentazione e Obesità<br />

Iscrizione all'albo degli Psicologi <strong>del</strong>la Toscana al N.° 4388<br />

l'evento stesso, e quello comportamentale, secondo <strong>il</strong> quale i<br />

comportamenti problematici sono in buona parte frutto di<br />

errati o mancati apprendimenti e vengono perpetuati da<br />

specifici meccanismi di mantenimento.<br />

I colloqui, secondo questo orientamento, sono dunque finalizzati a<br />

modificare i pensieri distorti, le emozioni disfunzionali e i<br />

comportamenti disadattivi <strong>del</strong>l'individuo, per mezzo di specifiche<br />

tecniche, producendo così la riduzione <strong>del</strong> disagio e apportando<br />

miglioramenti duraturi nel tempo. Sarà compito <strong>del</strong> professionista<br />

individuare fra le diverse tecniche cognitive e comportamentali<br />

quelle più appropriate per aiutare la persona, la quale dovrà<br />

collaborare in maniera attiva nel proseguimento <strong>del</strong> cammino<br />

intrapreso.<br />

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“Nessun uomo è un’isola”<br />

(J. Donne)<br />

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1070809


42 Dicembre 2009<br />

lettere<br />

Inviaci le tue lettere a<br />

redazione@<br />

<strong>il</strong>reporter.it<br />

Lettere e segnalazioni:<br />

tutto su www.<strong>il</strong>reporter.it<br />

Lettere, segnalazioni, proposte, ma anche<br />

veri e propri articoli scritti dai lettori.<br />

Tutto questo ed altro ancora sul portale<br />

www.<strong>il</strong>reporter.it. Tutte le lettere che non<br />

trovano spazio in queste pagine saranno<br />

pubblicate sul sito. E poi spazio ai<br />

commenti e alle vostre opinioni<br />

“GIOVANI ED ESERCITO,<br />

IL MIO PENSIERO”<br />

Egregio Direttore,<br />

leggendo l’articolo “Tra i giovani parte la<br />

corsa all’Esercito” a firma <strong>del</strong> giornalista<br />

Matteo Francini mi sento in dovere, in<br />

qualità di Volontario in Ferma Prefissata<br />

Quadriennale, di esprimerLe a riguardo<br />

<strong>il</strong> mio rammarico. Nell’articolo si evince<br />

<strong>il</strong> concetto di “bisogno di lavoro” e non<br />

la vera motivazione legata alla quantità<br />

di arruolamenti sempre più crescenti: <strong>il</strong><br />

valore verso la Patria. Proprio quel valore<br />

essenziale che spinge i giovani a presentare<br />

domanda presso i centri di arruolamento<br />

ed a mettere in discussione <strong>il</strong><br />

proprio futuro. Una vera e propria “vocazione”<br />

che induce i giovani ad abbracciare<br />

<strong>il</strong> valor di Patria per la salvaguardia<br />

<strong>del</strong>le libere Istituzioni, a rinfrancare quei<br />

valori che ormai si ascoltano solo dalla<br />

voce dei nostri nonni che hanno vissuto<br />

la realtà propria di quel Valor di Patria.<br />

E’ vero, può sembrare strano, ma sentire<br />

parlare i giovani d’oggi di valor di patria<br />

accappona la pelle, in questo mondo<br />

dove si vive di fut<strong>il</strong>ità e di genitori sempre<br />

più accondiscendenti, forse per dare<br />

ai propri figli quello che in gioventù non<br />

hanno avuto o che hanno ottenuto lottando,<br />

è diffic<strong>il</strong>e pensare, alla luce di questo,<br />

che esistono giovani che giurano fe<strong>del</strong>tà<br />

fino all’estremo sacrificio, è diffic<strong>il</strong>e<br />

vedere i propri colleghi rientrare in Patria<br />

con <strong>il</strong> tricolore sulle loro bare e ascoltare<br />

i genitori definirli Eroi. Non voglio, Direttore,<br />

strumentalizzare le disgrazie succedute<br />

in questi ultimi tempi che hanno<br />

colpito la nostra Italia, ma non condivido<br />

l’equiparazione tra <strong>il</strong> sacrificio <strong>del</strong>la vita e<br />

la crisi che avvolge l’Italia. Non penso che<br />

la vita di una persona valga un posto di<br />

lavoro e tantomeno è diffic<strong>il</strong>e accettare<br />

la necessità di mettere in conto la morte<br />

per 800 euro al mese con vitto e alloggio<br />

pagato. Non penso che l’aumento<br />

degli arruolamenti vada cercato nella crisi,<br />

proviamo a cercalo nei sani valori che<br />

fortunatamente ancora oggi esistono e<br />

spingono molti giovani d’Italia a lasciare<br />

i propri affetti sia umani che materiali e<br />

partire verso mete lontane, consapevoli<br />

che nella maggior parte dei casi sarà<br />

diffic<strong>il</strong>e ritornarvi definitivamente. Mi<br />

creda, Direttore, io sono un m<strong>il</strong>itare <strong>del</strong><br />

Sud e ormai sono sette anni che rinuncio<br />

ad una stab<strong>il</strong>ità ma periodicamente<br />

<strong>il</strong> mio domic<strong>il</strong>io si sposta per tutta l’Italia,<br />

<strong>il</strong> tutto per poter assolvere ai compiti che<br />

lo Stato mi prefigge di realizzare, non è<br />

fac<strong>il</strong>e ritornare a casa dopo quattro mesi<br />

e ascoltare solo la voce dei fam<strong>il</strong>iari per<br />

telefono. Tutto questo l’ho fatto e continuerò<br />

a farlo perché sono fiero <strong>del</strong>la divisa<br />

che i nostri nonni indossavano con<br />

sacrificio e che mi onoro di indossare.<br />

Auspico che questo mio pensiero possa<br />

essere pubblicato in risposta alle considerazioni<br />

pubblicate dalla Sua spettab<strong>il</strong>e<br />

testata giornalistica.<br />

Cordialità,<br />

Francesco Gent<strong>il</strong>e<br />

Caporal Maggiore VFP4 Delegato<br />

Nazionale <strong>del</strong> Co.Ce.R. Esercito<br />

Spettab<strong>il</strong>e Caporal Maggiore,<br />

la ringrazio per la sua lettera, che ho molto<br />

apprezzato. Tra l’altro, in questo caso, direttore<br />

<strong>del</strong>la testata e autore <strong>del</strong>l’articolo coincidono<br />

nella mia persona. Apprezzo molto,<br />

e sinceramente, la passione che emerge<br />

dalle sue parole per la strada che ha scelto<br />

di intraprendere, e come cittadino non<br />

posso che essere grato a lei e alle migliaia di<br />

altri uomini e donne per la scelta di vita e di<br />

lavoro che avete compiuto, di cui certo non<br />

ignoro i sacrifici, i rischi e le difficoltà. E sono<br />

anche sicuro (e rinfrancato) di quello che lei<br />

sostiene, e cioè <strong>del</strong> fatto che sia principalmente<br />

la “vocazione” ad indurre i giovani<br />

ad arruolarsi. Ma, tutto questo, non voleva<br />

assolutamente essere messo in discussione<br />

dal nostro articolo, quantomeno nelle sue<br />

intenzioni. Quello che volevamo semplicemente<br />

mettere in luce era <strong>il</strong> fatto che in<br />

Toscana si sia assistito, nell’ultimo periodo,<br />

a un sensib<strong>il</strong>e aumento <strong>del</strong>le richieste di arruolamento<br />

da parte dei giovani, fenomeno<br />

che - come è emerso da un nostro colloquio<br />

con alcuni rappresentanti <strong>del</strong>l’Esercito<br />

- può essere in parte ricondotto anche alla<br />

crisi e alla difficoltà dei giovani di trovare<br />

lavoro (e nell’articolo infatti si specifica “almeno<br />

in parte”). Ma questo non significa<br />

assolutamente che, alla base di tutto questo,<br />

non ci sia quella che lei chiama “vocazione”,<br />

senza la quale - aggiungo - ritengo<br />

sia diffic<strong>il</strong>e, se non impossib<strong>il</strong>e, per un giovane<br />

fare questa scelta. Nell’articolo, peraltro,<br />

si sottolinea come la difesa <strong>del</strong>la Patria e<br />

la salvaguardia <strong>del</strong>le Istituzioni - e quindi <strong>il</strong><br />

valore che viene loro riconosciuto - siano i<br />

capisaldi <strong>del</strong>la missione di ogni m<strong>il</strong>itare. Per<br />

concludere, quello che voleva essere messo<br />

in luce dall’articolo era <strong>il</strong> “notevolissimo<br />

incremento <strong>del</strong>le domande”, per usare le<br />

parole <strong>del</strong> Colonnello da noi intervistato,<br />

registrato in Toscana (terra storicamente<br />

meno “generosa”, rispetto al Sud Italia, per<br />

numero di arruolamenti), a cui - proprio<br />

perché avvenuto molto rapidamente e in<br />

un particolare periodo storico come quello<br />

che stiamo vivendo - abbiamo cercato di<br />

dare una spiegazione. Senza - le assicuro -<br />

aver mai pensato di mettere in discussione<br />

<strong>il</strong> valor di Patria che certo non può mancare<br />

a chi sceglie di arruolarsi .<br />

M.F.<br />

PISTE CICLABILI, DIRITTI E INSULTI<br />

Buongiorno!<br />

Vorrei ringraziarvi per l’articolo sulle piste<br />

ciclab<strong>il</strong>i apparso sull’ultimo numero <strong>del</strong>la<br />

rivista. Purtroppo, però, sull’argomento<br />

resto molto, molto pessimista. Come ex<br />

diplomatico, negli ultimi dieci anni ho<br />

girato un po’ tutto <strong>il</strong> mondo e vissuto<br />

in moltissime città dove i pedoni che<br />

attraversano sulle strisce sono rispettati<br />

e hanno la precedenza. A Firenze, dove<br />

vivo da più di un anno, mi trovo benissimo.<br />

Purtroppo, però, ogni volta che<br />

devo attraversare la strada sento di rischiare<br />

la vita, perché quasi nessuno è<br />

disposto a fermarsi. Per non parlare di<br />

quando pedalo sulle piste ciclab<strong>il</strong>i! Automob<strong>il</strong>i<br />

(e purtroppo anche i pedoni)<br />

le invadono di continuo e buona parte<br />

<strong>del</strong>le persone a cui faccio notare che la<br />

pista è riservata ai ciclisti mi rispondono<br />

in molto inut<strong>il</strong>mente maleducato, anche<br />

(e soprattutto) quando hanno torto<br />

marcio, mandandomi senza troppi complimenti<br />

a quel paese. Non ho richieste<br />

o proposte particolari, perché ormai mi<br />

sono rassegnato alla mia dose quasi quotidiana<br />

di prevaricazioni e di insulti. Però<br />

è un vero peccato che, su questo punto,<br />

questa splendida città non sembri in grado<br />

di allinearsi alle sue sorelle nob<strong>il</strong>i <strong>del</strong><br />

resto d’Europa. Almeno questo lasciatemelo<br />

dire!<br />

Cordiali saluti,<br />

Valerio Parmigiani<br />

LUNGARNO COLOMBO,<br />

“PERICOLO PER I CICLISTI”<br />

Spett. Redazione,<br />

poiché la percorro tutti i giorni per andare<br />

a lavoro, segnalo che la pista ciclab<strong>il</strong>e<br />

situata a Firenze nel lungarno Colombo<br />

proveniente dal Teatro Tenda Saschall in<br />

direzione <strong>del</strong> centro cittadino laddove si<br />

immette nella via che percorre <strong>il</strong> Ponte<br />

da Verrazzano, lo fa senza alcuna segnalazione<br />

preventiva mediante un improvviso<br />

e normale scalino <strong>del</strong> marciapiede,<br />

senza alcuna discesa o altro di inclinato,<br />

con grave pericolo di caduta per chi arrivi<br />

in velocità e non sia a conoscenza <strong>del</strong>la<br />

situazione. Sarebbe invece importanteindispensab<strong>il</strong>e<br />

realizzare in quel punto<br />

una discesa o deviare la pista a lato verso<br />

la discesa già esistente ma ut<strong>il</strong>izzata e<br />

segnalata solo per i pedoni. Altrimenti<br />

quantomeno sarebbe necessario avvertire<br />

<strong>del</strong>l’improvviso pericolo i ciclisti, con<br />

cartelli o segnalazioni dipinte a terra. Faccio<br />

presente quanto sopra per segnalare<br />

a chi ne è competente la carenza descritta<br />

per provvedervi conseguentemente.<br />

Lettera firmata<br />

“PEDONALIZZAZIONE DEL DUOMO,<br />

LA MIA PROPOSTA PER IL BUS 23”<br />

Invio alcune considerazioni riguardo la<br />

pedonalizzazione di Piazza Duomo e le<br />

conseguenti ripercussioni sul trasporto<br />

pubblico. Abito nel Quartiere 3 di Gavinana:<br />

premetto che sono favorevole alla<br />

pedonalizzazione di Piazza Duomo, sia<br />

come scelta urbanistica, sia come scelta<br />

ecologica e che ut<strong>il</strong>izzo da tempo <strong>il</strong> trasporto<br />

pubblico urbano, ritenendolo uno<br />

dei migliori mezzi collettivi ed ecologici,<br />

insieme a tutta la mia famiglia che ut<strong>il</strong>izza<br />

l’autobus o la bicicletta per recarsi al<br />

lavoro od a scuola. In particolare segnalo<br />

che, per quanto riguarda la linea Ataf n°<br />

23, le ripercussioni sono particolarmente<br />

pesanti. <strong>Il</strong> percorso d’andata dalla zona di<br />

Piazza Gavinana alla Stazione SMN non<br />

presenta grosse criticità, anche se sono<br />

aumentati i tempi di percorrenza, ma in<br />

limiti ragionevoli. La criticità si presenta<br />

invece nel percorso dalla Stazione SMN<br />

verso la zona di Piazza Gavinana; in questo<br />

caso <strong>il</strong> percorso si è notevolmente<br />

allungato, sono previste ben 10 fermate<br />

in più rispetto al precedente percorso e<br />

quindi i vecchi tempi di percorrenza (circa<br />

20 minuti) sono aumentati raddoppiando,<br />

quando va bene, se non addirittura<br />

triplicando (ho impiegato anche un’ora<br />

per percorrere i circa 5 ch<strong>il</strong>ometri da SMN<br />

a Gavinana). Nel tratto in oggetto, questa<br />

linea è stata completamente stravolta,<br />

poiché l’autobus percorre Via <strong>del</strong>l’Agnolo<br />

e Via <strong>del</strong>l’Oriuolo (strade peraltro molto<br />

strette e con auto in sosta che rallentano<br />

<strong>il</strong> percorso), per poi passare comunque<br />

da Piazza Duomo e riprendere <strong>il</strong> vecchio<br />

tragitto in Via <strong>del</strong> Proconsolo. Peraltro si<br />

tratta di una linea urbana importante,<br />

che percorre un tragitto molto lungo. Se,<br />

per <strong>il</strong> giusto completamento <strong>del</strong>la pedonalizzazione<br />

di Piazza Duomo, si penalizza<br />

chi ha scelto <strong>il</strong> trasporto pubblico<br />

come mezzo di spostamento, d<strong>il</strong>atando<br />

tempi d’attesa e percorrenza, si rischia di<br />

disincentivare l’ut<strong>il</strong>izzo <strong>del</strong>l’autobus ed <strong>il</strong><br />

passaggio a mezzi privati. Mi auguro che<br />

si tratti di un periodo di rodaggio e che<br />

comunque siano considerate e valutate<br />

le segnalazioni degli utenti. A tale proposito,<br />

nello spirito di una critica costruttiva,<br />

mi permetto di avanzare la seguente<br />

proposta: far percorrere all’autobus n° 23<br />

alcune strade alternative, già ut<strong>il</strong>izzate in<br />

passato in occasione di transiti provvisori,<br />

ad esempio da Piazza Beccaria, anziché<br />

percorrere Via <strong>del</strong>l’Agnolo, seguire la direttrice<br />

Lungarno <strong>del</strong>la Zecca Vecchia<br />

- Biblioteca Nazionale – Corso Tintori<br />

– Ponte alla Grazie, che consente comunque<br />

di avvicinare molto l’utenza al<br />

centro storico, ma contenendo i tempi di<br />

percorrenza. D’altronde credo che vi sia<br />

l’intenzione di collegare la parte <strong>del</strong> centro<br />

storico con bussini elettrici. Questo è<br />

solo un esempio, ma potrebbero essere<br />

individuate altre soluzioni.<br />

S.B.<br />

VIA DEL PODESTA’,<br />

IL DIBATTITO PROSEGUE<br />

Spett.le <strong>Reporter</strong>,<br />

ho letto <strong>il</strong> vostro articolo di ottobre e le<br />

lettere di reclami <strong>del</strong> numero di novembre.<br />

Capisco benissimo che con <strong>il</strong> senso<br />

unico in via <strong>del</strong> Podestà, istituito in via<br />

“provvisoria” lo scorso anno a febbraio, gli<br />

abitanti ci abbiano guadagnato in s<strong>il</strong>enzio<br />

e tranqu<strong>il</strong>lità. E’ diventata infatti quasi<br />

una strada privata! Mi riferisco in merito<br />

soprattutto alla parte centrale <strong>del</strong>la via,<br />

cioè quella dal cimitero verso le Due<br />

Strade transitata ora solo dai suoi abitanti.<br />

Tale provvedimento era dovuto, pare,<br />

all’istituzione di un’incongrua sistemazione<br />

<strong>del</strong>la Zcs (come faceva r<strong>il</strong>evare un vostro<br />

lettore) che prevedeva solo posti per<br />

i residenti e non quelli a rotazione veloce


lettere<br />

(solo alle Due Strade) e ad un riferimento<br />

all’attuazione <strong>del</strong> codice <strong>del</strong>la strada.<br />

<strong>Il</strong> provvedimento di senso unico verso <strong>il</strong><br />

Galluzzo ha creato per molti abitanti <strong>del</strong>la<br />

strada e <strong>del</strong>la zona grandi disagi nella<br />

mob<strong>il</strong>ità, drammatica nelle ore di punta,<br />

con lunghe code ai tre semafori che bisogna<br />

superare per raggiungere la città.<br />

Code, intasamento, tempi enormemente<br />

allungati e inquinamento. Obbiettivamente<br />

la via <strong>del</strong> Podestà è troppo lunga<br />

per ridurla ad un senso unico tanto più<br />

che ci sono aree commerciali, <strong>il</strong> Galluzzo<br />

e le Due Strade di cui con questo provvedimento,<br />

una è satura e l’altra perde<br />

un notevole numero di clienti. Inoltre ci<br />

sono una casa di riposo con andirivieni di<br />

ambulanze, due scuole, Bed&Breakfast e<br />

quanto altro e tutti allungano di qualche<br />

k<strong>il</strong>ometro i loro spostamenti in un’area in<br />

cui gli sbocchi sono fortemente intasati<br />

invia la tua segnalazione<br />

alla nostra redazione<br />

redazione@<strong>il</strong>reporter.it<br />

ISOLOTTO, QUANDO IL PROBLEMA E’ L’ECCESSIVA VELOCITÀ<br />

Gent<strong>il</strong>e Redazione,<br />

vorrei segnalare un disagio che dura da anni, anche a nome di tanti altri cittadini abitanti<br />

all’Isolotto. La via Libero Andreotti, dirizzone di strada che porta dalla piazza<br />

<strong>del</strong>l’Isolotto e dalla passerella sull’Arno fino alla rotonda <strong>del</strong> viale Talenti e al viale Nenni<br />

(strade di vastissimo traffico), è percorsa giorno e notte da una moltitudine di veicoli<br />

che la percorrono anche a 80 km/h, creando apprensione e disagio soprattutto per<br />

coloro che si immettono in via Andreotti da via Boccioni. Chiederemmo in particolare<br />

(e non credo sia una richiesta esosa...) due cose:<br />

a) che vengano tolti almeno due posti macchina nella via Andreotti all’incrocio con via<br />

Boccioni, che obbligano chi si immette nella strada a occupare metà <strong>del</strong>la carreggiata<br />

per vedere bene chi sopraggiunge da sinistra, con evidente pericolo per tutti;<br />

b) che vengano messe le strisce pedonali <strong>del</strong> tipo “rialzato”, come ormai è quasi dappertutto,<br />

al fine di contenere le velleità agonistiche <strong>del</strong>le auto, ma soprattutto di molti<br />

motorini e motociclette.<br />

Spero che questo appello possa essere raccolto da qualcuno che “può” fare qualcosa...<br />

Renzo Lulla<br />

Gent<strong>il</strong>e signor Renzo,<br />

raccogliamo con piacere <strong>il</strong> suo appello e pubblichiamo la sua lettera, invitando<br />

chi – come dice lei - “può fare qualcosa”, ovvero coloro che sono addetti a questo<br />

compito, a venire quantomeno a controllare la situazione nella strada di cui lei<br />

parla. Quello <strong>del</strong>l’eccessiva velocità è un problema che riguarda purtroppo molte<br />

strade cittadine, soprattutto quelle che, essendo lunghe e dritte, “incoraggiano”<br />

(ovviamente a torto) auto e motociclisti a spingere maggiormente sull’acceleratore,<br />

dimenticando i limiti di velocità e <strong>il</strong> fatto che vi sia un motivo preciso se sono<br />

stati istituiti anche in quelle vie. Le strisce pedonali rialzate rappresentano certo un<br />

incentivo a decelerare per auto e moto, e possono quindi senz’altro rappresentare<br />

una buona soluzione per aumentare la sicurezza di pedoni e non solo – così come<br />

lo sono tutti i mezzi ed i dispositivi finalizzati a ridurre la velocità sulle strade cittadine<br />

– ma ciò che ritengo più importante, l’obiettivo che le istituzioni – e non solo<br />

a Firenze – devono in ogni modo raggiungere, è un cambiamento dei comportamenti<br />

di chi è al volante, un cambiamento nella mentalità dei conducenti. Correre e<br />

superare i limiti di velocità è pericoloso, in ogni strada, per quanto priva di ostacoli e<br />

rischi possa sembrare: è questo <strong>il</strong> messaggio che deve essere fatto passare. Con ogni<br />

mezzo. Sennò finiremo – come spesso accade – per parlare di ogni singola strada<br />

e <strong>del</strong>la sua pericolosità soltanto dopo l’incidente di turno. Per questo, sempre nel<br />

nome <strong>del</strong>la sicurezza stradale, penso che le istituzioni debbano continuare a far<br />

di tutto per affrontare e risolvere <strong>il</strong> problema <strong>del</strong>la viab<strong>il</strong>ità, che da anni colpisce<br />

numerose zone di Firenze, con la tanto attesa entrata in funzione <strong>del</strong> tram e con<br />

l’incentivo <strong>del</strong>l’ut<strong>il</strong>izzo dei mezzi pubblici. Un automob<strong>il</strong>ista estenuato da traffico<br />

e code è infatti – e sempre – un automob<strong>il</strong>ista più stanco e pericoloso, anche per<br />

la (sbagliata) idea di poter recuperare <strong>il</strong> tempo perso negli ingorghi schiacciando <strong>il</strong><br />

piede sull’acceleratore nella prima strada trovata libera dal traffico. È un obiettivo<br />

diffic<strong>il</strong>e da raggiungere, certo, come lo è sempre quando si tratta di dover cambiare<br />

mentalità e comportamenti ormai acquisiti. Ma è un obiettivo da raggiungere ad<br />

ogni costo. E, questo sì, di corsa.<br />

Matteo Francini<br />

dal traffico Ad ottobre l’assessore Mattei<br />

ha fatto un’ispezione <strong>del</strong>la situazione e<br />

così ha fatto più volte in questi due anni<br />

<strong>il</strong> Presidente <strong>del</strong> Quartiere 3 Ceccarelli da<br />

me sollecitato. Altri consiglieri comunali<br />

di vari schieramenti politici sono venuti<br />

a visionare <strong>il</strong> problema . Tutti dicono che<br />

<strong>il</strong> problema sarà risolto ma ancora non si<br />

capisce come. Attualmente noi abitanti<br />

<strong>del</strong>la parte finale di via <strong>del</strong> Podestà verso<br />

le Due Strade che sopportiamo <strong>il</strong> maggior<br />

disagio (nel mio immob<strong>il</strong>e c’è un<br />

b&b che ha un notevole danno per l’arrivo<br />

e la partenza dei turisti, taxi che non<br />

vogliono fare la corsa , aumenti enormi<br />

<strong>del</strong>la tariffa) avremmo raccolto molte<br />

firme, circa 400, che chiedono <strong>il</strong> ripristino<br />

<strong>del</strong> <strong>doppio</strong> senso regolamentato da<br />

semafori per l’alternanza <strong>del</strong> traffico o<br />

quanto meno un senso unico alternato.<br />

La lettera <strong>del</strong> Sig. Zei, cioè <strong>doppio</strong> senso<br />

anche nella parte verso le Due Strade a<br />

partire dall’angolo di via Martellini può<br />

essere una alternativa purché si tenga<br />

conto che <strong>il</strong> primo tratto di via Martellini<br />

(300 metri) necessita di un transito<br />

alternato poiché è presumib<strong>il</strong>e che gli<br />

automob<strong>il</strong>isti provenienti da Via S<strong>il</strong>vani,<br />

Impruneta la usino per raggiungere la via<br />

Senese evitando la piazza Acciaiuoli. Faccio<br />

altresì notare che ogni giorno capita<br />

di incontrare auto e motorini che transitano<br />

irregolarmente in <strong>doppio</strong> senso a<br />

scapito <strong>del</strong>la loro e nostra incolumità<br />

Cordiali saluti,<br />

Donatella Mei Gent<strong>il</strong>ucci<br />

“PULLMAN IN SOSTA, PROBLEMA<br />

ANCHE IN VIA BARACCA”<br />

Buongiorno,<br />

volevo rispondere e dire la mia alla signora<br />

“fiorentina indignata” che ha<br />

scritto sul Vs numero di Novembre 2009<br />

<strong>del</strong> problema “Bus turistici in sosta con<br />

<strong>il</strong> motore acceso”; ebbene cara signora<br />

non è la sola che denuncia questa situazione<br />

nella nostra città, ci ho provato<br />

anch’io con <strong>il</strong> Quartiere (io sono <strong>del</strong> Q5),<br />

con i vig<strong>il</strong>i, ho scritto ai giornali e poi con<br />

la venuta <strong>del</strong> nuovo sindaco dato che <strong>il</strong><br />

precedente faceva “orecchie da mercante”<br />

ho esposto <strong>il</strong> problema; purtroppo<br />

la mia voce tramite ma<strong>il</strong> o telefonate o<br />

incontri personali (con <strong>il</strong> solo Q5) non ha<br />

avuto seguito e questo penso sia dovuto<br />

ad una sola ragione e sempre la solita,<br />

<strong>il</strong> “dio quattrino”, perché questi autobus<br />

portano i turisti ed allora dobbiamo<br />

tutti stare zitti perché portano soldi alla<br />

città, ma dico e lo ribadisco, li portano<br />

solo a determinate categorie danneggiando,<br />

come giustamente lei espone,<br />

<strong>il</strong> nostro ambiente cittadino; questo sistema<br />

di fare io lo vedo nella mia zona<br />

e precisamente in via Baracca dove ci<br />

sono diversi Hotel che sistematicamente<br />

quando ricevono i loro “clienti” e gli autobus,<br />

questi ultimi sia perché estate sia<br />

perché inverno lasciano i loro motori accesi<br />

anche per 50 (cinquanta) minuti!!!!!,<br />

infischiandosene <strong>del</strong>l’ambiente; quando<br />

ci sono queste situazioni vedi passare i<br />

vig<strong>il</strong>i in pattuglia che tirano dritto come<br />

se avessero <strong>il</strong> “paraocchi” per non vedere<br />

perché oltre a questa situazione questi<br />

automezzi si fermano in zone non consentite<br />

per la “FERMATA” e per la “SOSTA”<br />

alla faccia dei pedoni che non riescono<br />

nemmeno a camminare sui marciapiedi;<br />

inoltre restringono la carreggiata facendo<br />

fare code nella suddetta strada; le ho<br />

scritto ed invito <strong>il</strong> <strong>Reporter</strong> a fare qualche<br />

cosa di concreto perché non so se lei ne<br />

è a conoscenza che sul nostro territorio<br />

comunale c’è una ordinanza <strong>del</strong> sindaco<br />

che vieta tale comportamento; l’ordinanza<br />

in questione è la nr 4636 <strong>del</strong> lontano<br />

20 Giugno 1996 quindi come vede già<br />

allora avevano pensato di limitare tale<br />

inquinamento; l’ordinanza recita testualmente:<br />

DIVIETO DI SOSTA E FERMATA<br />

CON MOTORE ACCESO. Ha mai sentito di<br />

multe fatte a tal proposito? Io no; avevo<br />

suggerito anche questa ipotesi per rimpinguare<br />

le casse <strong>del</strong> comune e allo stesso<br />

tempo sanare questa anomalia per<br />

cercare di arginare questo fenomeno per<br />

arrivare a fare qualche blocco <strong>del</strong> traffico<br />

in meno e non penalizzare sempre i cittadini.<br />

La saluto “fiorentina indignata” e<br />

mi auguro che si risolva qualche cosa per<br />

questo problema, ma se siamo solo noi<br />

dure a dire e denunciare questa situazione<br />

la vedo dura...<br />

Costantino Giaquinto<br />

“NON SOLO BUS TURISTICI COL<br />

MOTORE ACCESO”<br />

43<br />

Gent<strong>il</strong>e redazione,<br />

vorrei fare riferimento all’intervento firmato<br />

“una fiorentina indignata” nell’ultimo<br />

numero circa i “bus turistici in sosta<br />

con <strong>il</strong> motore acceso”, la quale avrebbe<br />

motivo di indignarsi ancora di più se<br />

sapesse che, purtroppo, <strong>il</strong> malcostume<br />

di mantenere gli autobus in sosta con<br />

<strong>il</strong> motore acceso non è prerogativa degli<br />

autisti dei bus turistici, ma anche di<br />

molti loro colleghi <strong>del</strong>l’Ataf. Per fare un<br />

esempio, trovandosi la mia abitazione a<br />

soli 8 metri dal capolinea <strong>del</strong>la linea 14B<br />

(Niccolò da Tolentino), ho modo di registrare<br />

quotidianamente numerosissime<br />

soste di 4-5, fino a 8-10 minuti (addirittura<br />

in un paio di occasioni quasi un quarto<br />

d’ora!) con <strong>il</strong> motore acceso. Alla richiesta<br />

di spiegazioni avanzata ad alcuni autisti,<br />

ho ricevuto risposte molto sgarbate oppure,<br />

quest’estate, la giustificazione che<br />

era necessario per raffreddare i veicoli<br />

a gasolio. Peccato che lo stesso accada,<br />

contrariamente a quanto dichiarato, anche<br />

con i veicoli a metano, che comunque<br />

sono meno di un terzo <strong>del</strong> totale<br />

<strong>del</strong> parco mezzi, con pesanti ricadute<br />

in termini di inquinamento. Nemmeno<br />

è una questione esclusivamente estiva,<br />

dal momento che nulla è cambiato da<br />

allora, al contrario sempre più frequentemente<br />

si assiste anche a lunghissime<br />

accelerate al massimo di giri durante le<br />

soste, che quindi aggravano <strong>il</strong> problema<br />

anziché ridurlo. A nulla è valso sporgere<br />

reclamo ad Ataf s.p.a. L’unica risposta, la<br />

prima, sollecitava le segnalazioni puntuali<br />

<strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le vetture guidate<br />

dai responsab<strong>il</strong>i di tali <strong>il</strong>leciti (sì, perché ai<br />

sensi <strong>del</strong>l’art. 157 <strong>del</strong> Codice <strong>del</strong>la Strada,<br />

c. 2 e 8, lasciare <strong>il</strong> motore acceso durante<br />

la sosta è passib<strong>il</strong>e di sanzione fino a<br />

155 euro, ma questo naturalmente non<br />

conta nulla), benché dopo una decina di<br />

segnalazioni in tal senso si continua ad<br />

udire solo un pesante quanto eloquente<br />

s<strong>il</strong>enzio. E’ stata inoltre realizzata una<br />

petizione con la raccolta di firme di pressoché<br />

tutti gli abitanti che si affacciano<br />

sulla rotonda di Via Aselli/Via Niccolò da<br />

Tolentino, presentata all’assessore Mattei<br />

<strong>il</strong> 24 settembre scorso alla presenza di un<br />

ingegnere Ataf. Entrambi hanno assunto<br />

l’impegno di trasferire <strong>il</strong> capolinea a qualche<br />

metro di distanza, quantomeno in<br />

posizione equidistante dalle abitazioni,<br />

in una corsia preferenziale al centro <strong>del</strong>la<br />

piazza, pronta da anni ma mai ut<strong>il</strong>izzata.<br />

Inut<strong>il</strong>e dire che, mentre la qualità <strong>del</strong>la<br />

vita nelle nostre abitazioni continua ad<br />

essere affetta da rumore, smog e vibrazioni,<br />

siamo sempre in attesa di Godot.<br />

Francesco Rui Sacco


segnalazioni a redazione@<strong>il</strong>reporter.it<br />

Le mostre<br />

Innocente e calunniato<br />

Dal 6 dicembre al 28<br />

febbraio<br />

Gabinetto disegni e<br />

stampe degli Uffizi<br />

Nel quarto centenario <strong>del</strong>la morte<br />

la mostra Innocente e calunniato.<br />

Federico Zuccari (1539/40 –<br />

1609) e le vendette d’artista<br />

presenta al pubblico i temi di<br />

polemica e di vendetta che alcuni<br />

artisti, e in particolare Federico<br />

Zuccari, usarono per dichiararsi<br />

innocenti a fronte di calunnie e<br />

ingiustizie vere o presunte.<br />

Re per avventura<br />

Dall’11 al 16 dicembre<br />

V<strong>il</strong>la Bandini – Sala<br />

Paradiso<br />

La storia di Moris Benovsky,<br />

avventuriero slovacco che<br />

diventò re <strong>del</strong> Madagascar,<br />

accompagnata dalle bellissime<br />

fotografie di Alessanndro Boschi,<br />

che ha “rubato” le immagini più<br />

commoventi <strong>del</strong>l’isola ad est <strong>del</strong><br />

continente africano.<br />

Artefatti preziosi<br />

Fino al 31 gennaio<br />

Museo degli argenti -<br />

Palazzo Pitti<br />

A 45 anni dalla vittoria a Firenze<br />

<strong>del</strong> primo premio al Concorso<br />

Nazionale di Oreficeria <strong>del</strong> 1964,<br />

Fausto Maria Franchi torna nel<br />

capoluogo toscano con una<br />

mostra monografica al Museo<br />

degli Argenti di Palazzo Pitti. Già<br />

nel 2007 l’orafo romano aveva<br />

voluto legare <strong>il</strong> suo nome al<br />

Museo degli Argenti, donando<br />

l’anello Triangoli segreti, la sp<strong>il</strong>la<br />

Affinità elettive e l’anello Ore<br />

perdute, opere entrate a far parte<br />

<strong>del</strong>la collezione permanente<br />

<strong>del</strong> Gioiello Contemporaneo <strong>del</strong><br />

museo.<br />

L’oratorio di Santa Caterina<br />

all’Antella e i suoi pittori<br />

Fino al 31 dicembre<br />

Bagno a Ripoli<br />

Una mostra d’eccezione in un<br />

luogo unico: l’Oratorio di Santa<br />

Caterina d’Alessandria a Bagno a<br />

Ripoli, suggestivo gioiello immerso<br />

nella campagna fiorentina, in cui<br />

è custodito uno dei cicli pittorici<br />

meglio conservati <strong>del</strong> trecento<br />

fiorentino ed opera di tre grandi<br />

maestri <strong>del</strong>l’epoca: Pietro Nelli,<br />

Maestro di Barberino e Spinello<br />

Aretino.<br />

Le porcellane di Betty<br />

Woodmann<br />

Fino al 15 Febbraio<br />

Museo <strong>del</strong>le porcellane<br />

Palazzo Pitti<br />

Tra le prestigiose porcellane<br />

conservate alla Palazzina <strong>del</strong><br />

Cavaliere trovano una appropriata<br />

collocazione le creazioni colte e<br />

fantasiose di Betty Woodman, in<br />

vetrine appositamente integrate<br />

con l’allestimento <strong>del</strong> Museo.<br />

Le insolite porcellane di Sèvres<br />

realizzate dall’artista, sconvolgono<br />

l’idea tradizionale di “corredo da<br />

tavola apprezzato” con le loro<br />

forme imprevedib<strong>il</strong>i e l’intensità<br />

e br<strong>il</strong>lantezza dei colori, senza<br />

tralasciare <strong>il</strong> bon ton ormai<br />

consolidato dei prestigiosi serviti<br />

amati dai regnanti.<br />

Robert Mapplethorpe<br />

Fino al 10 gennaio<br />

Galleria <strong>del</strong>l’Accademia<br />

Le fotografie di Mapplethorpe<br />

nel museo di Michelangelo, <strong>il</strong><br />

tempio <strong>del</strong>la Forma. A 20 anni<br />

dalla morte <strong>del</strong>l’artista, la Galleria<br />

<strong>del</strong>l’Accademia ne celebra <strong>il</strong><br />

talento con una mostra di 91<br />

immagini per la prima volta<br />

accostate alla più emblematica<br />

<strong>del</strong>le icone rinascimentali. Le<br />

studiate pose di Lisa, Lydia, Ken,<br />

Tyler, Thomas, Ajitto evidenziano<br />

un procedimento costruttivo<br />

di tipo scultoreo e in tal senso<br />

rimandano al David e ai capolavori<br />

<strong>del</strong>la pittura fiorentina. Tra corpo<br />

umano e natura morta, due mondi<br />

dialogano oltre <strong>il</strong> tempo, lo spazio,<br />

le culture.<br />

Concerti<br />

Ludovico Einaudi<br />

10 dicembre<br />

Teatro Verdi<br />

Ludovico Einaudi, compositore e<br />

pianista torinese, è oggi uno degli<br />

artisti più apprezzati e richiesti<br />

<strong>del</strong>la scena europea. La sua<br />

musica affonda le radici nella<br />

tradizione classica con l’innesto di<br />

elementi derivati dalla musica pop,<br />

rock, folk e contemporanea. Le<br />

sue melodie sono profondamente<br />

evocative e di grande impatto<br />

emotivo. A colpire nel segno sono<br />

le melodie ondulatorie in continuo<br />

movimento, fra accelerazioni<br />

improvvise e altrettanto subitanee<br />

sospensioni, mai così solari e<br />

‘positive’, in b<strong>il</strong>ico tra suoni classici<br />

e d’avanguardia, suggestioni<br />

etniche ed elettronica. Dopo gli<br />

impegni estivi, Ludovico Einaudi<br />

partirà in autunno per un nuovo<br />

intenso tour europeo che toccherà<br />

numerose città tra cui Amburgo,<br />

Dublino, Parigi, Stoccolma, Londra,<br />

Lisbona, Berlino e Praga. <strong>Il</strong> rientro<br />

in Italia è previsto per dicembre<br />

quando sarà al Teatro Verdi di<br />

Firenze. Biglietti da 40 a 17 euro.<br />

Marta sui tubi<br />

10 dicembre<br />

Viper Theatre<br />

Superato <strong>il</strong> traguardo <strong>del</strong>le 80<br />

date tra ottobre 2008 e settembre<br />

2009, la band più amata dagli<br />

idraulici italiani terrà una serie<br />

limitata di performance poliartistiche<br />

tra ottobre e inizio<br />

dicembre, emblematicamente<br />

definite “Arte sui tubi”. Ingresso:<br />

Biglietti: 13 euro + diritti di<br />

prevendita.<br />

Vinicio Capossela<br />

13 dicembre<br />

Teatro Verdi<br />

Dopo <strong>il</strong> successo <strong>del</strong>la scorsa<br />

stagione (due esauriti al Teatro<br />

Verdi a marzo), torna a grande<br />

richiesta Vinicio Capossela.<br />

<strong>Il</strong> tour è stato immaginato<br />

come un concerto-spettacolo<br />

ispirato ad una sorta di “circo<br />

<strong>del</strong>le stranezze”. L’allestimento<br />

prevede, alle spalle <strong>del</strong>l’artista e<br />

ai lati <strong>del</strong> palco, l’uso di side show<br />

banners, di teli <strong>il</strong>lustrati e colorati<br />

che mostrano le attrazioni, in un<br />

contorno di luce da acquario e<br />

lampadine da carnival, da luna<br />

park. Vinicio (Pianoforti, Chitarre,<br />

Mighty Worluzter, Farfisa, Voci)<br />

sarà accompagnato sul palco da<br />

molti artisti tra cui Christopher<br />

Wonder (<strong>il</strong> mago de Human<br />

Pignata), Jessica Love-The<br />

Elastic Lady (mangiafuoco,<br />

bersaglio <strong>del</strong> lanciatore di coltelli)<br />

dai musicisti Glauco Zuppiroli<br />

(Contrabbasso e Ukulele), Zeno<br />

De Rossi (Batteria e Grancassa<br />

da banda), Vincenzo Vasi<br />

(Theremin, Vibrafono, Marimba,<br />

Glockenspielt, Campionatori<br />

e Piani Giocattolo), Mauro<br />

Ottolini (Susafono, Trombone,<br />

Bombardino e giocattoli), Ach<strong>il</strong>le<br />

Succi (Saxofono, Clarinette e<br />

clarinetto basso , giocattoli),<br />

Alessandro Stefana (Chitarra,<br />

Banjo, Elettronica, AutoHarp,<br />

slide guitar, ViolinArpa) e dagli<br />

“strumenti inconsistenti”. Tra<br />

questi troneggia la riproduzione<br />

di un Mighty Wurlitzer, <strong>il</strong><br />

“theater organ” indispensab<strong>il</strong>e<br />

accompagnamento di ogni<br />

impresa fantastica. Biglietti da 40<br />

a 20 euro.<br />

Eros Ramazzotti<br />

15 dicembre<br />

Nelson Man<strong>del</strong>a Forum<br />

Anticipato dal primo singolo<br />

Parla con me, è uscito Ali e<br />

radici <strong>il</strong> nuovo atteso album di<br />

Eros Ramazzotti; undici canzoni<br />

inedite (più la bonus track Linda<br />

e <strong>il</strong> mare disponib<strong>il</strong>e solo su<br />

iTunes) caratterizzate da un<br />

respiro sonoro internazionale.<br />

Con oltre 210.000 copie vendute<br />

in prenotazione, è già triplo disco<br />

di platino, consentendo quindi<br />

ad Eros di essere tra i premiati<br />

(multi-platinum) ai prossimi Wind<br />

Music Awars, gli Oscar <strong>del</strong>la<br />

Musica Italiana. Prodotto da Eros<br />

che è anche autore dei testi con<br />

A<strong>del</strong>io Cogliati e <strong>del</strong>le musiche<br />

con Claudio Guidetti, Ali e radici è<br />

<strong>il</strong> suo undicesimo album di inediti<br />

e arriva a quattro anni dall’ultimo,<br />

“Calma apparente”. Da 65 a 30<br />

euro.<br />

Niccolò Fabi<br />

17 dicembre<br />

Viper Theatre<br />

Torna a Firenze <strong>il</strong> cantante<br />

capellone che ha fatto cantare<br />

l’Italia degli anni Novanta con<br />

la sua celeberrima “Capelli”.<br />

Niccolò Fabi arriva al Viper con un<br />

nuovo repertorio fatto di canzoni<br />

melodiche, arrangiate con la<br />

cura <strong>del</strong> cantautore, che fanno<br />

parte <strong>del</strong> suo ultimo album, “Solo<br />

un uomo”, uscito subito dopo<br />

aver partecipato alla scrittura<br />

<strong>del</strong>la colonna sonora <strong>del</strong> f<strong>il</strong>m<br />

“Come Dio comanda” di Gabriele<br />

Salvatores, tratto dall’omonimo<br />

f<strong>il</strong>m di Niccolò Ammaniti. Biglietto<br />

15 euro + diritti di prevendita<br />

Concert Opera<br />

Claudio Baglioni<br />

Dal 20 al 23 dicembre<br />

Teatro Verdi<br />

Sbarca a Firenze <strong>il</strong> mega evento<br />

firmato Claudio Baglioni. Grandi<br />

musicisti sul palcoscenico e tanto<br />

spazio per le sonorità pop care<br />

agli amanti <strong>del</strong> contante romano,<br />

capace di coinvolgere grandi e<br />

piccini.<br />

A teatro<br />

Molto rumore per nulla<br />

Dal 15 al 20 dicembre<br />

Teatro <strong>del</strong>la Pergola<br />

Dal palcoscenico <strong>del</strong> Teatro<br />

India all’Argentina torna<br />

l’allestimento <strong>del</strong>la celebre<br />

commedia shakespeariana esito<br />

di un laboratorio che Gabriele<br />

Lavia ha tenuto con una ventina<br />

di giovani attori. L’attenzione<br />

alle nuove generazioni e al<br />

teatro di domani che questo<br />

spettacolo rappresenta è un<br />

obiettivo fondamentale che<br />

<strong>il</strong> Teatro di Roma si è dato<br />

come direttrice <strong>del</strong>la sua<br />

programmazione.<br />

La fortuna<br />

con la F maiuscola<br />

Dal 26 dicembre<br />

al 10 gennaio<br />

Teatro <strong>del</strong>la Pergola<br />

Un grande interprete <strong>del</strong> Teatro<br />

napoletano, Luigi De F<strong>il</strong>ippo,<br />

ripropone questa divertente<br />

commedia che nel 1942 fu<br />

uno dei più clamorosi successi<br />

<strong>del</strong> Teatro Umoristico dei<br />

celebri fratelli De F<strong>il</strong>ippo. Un<br />

trionfo personale di Eduardo<br />

e Peppino che ne furono i<br />

primi ed irripetib<strong>il</strong>i interpreti.<br />

Ispirandosi alla lezione di un<br />

passato glorioso, oggi, con<br />

l’interpretazione e la regia di<br />

Luigi De F<strong>il</strong>ippo, lo spettacolo<br />

torna a risplendere di luce<br />

nuova. La fortuna con “la effe<br />

maiuscola” è quella inattesa<br />

che capita al protagonista <strong>del</strong>la<br />

commedia, un pover’uomo<br />

perseguitato da un destino<br />

avverso e beffardo, che vede<br />

all’improvviso <strong>il</strong>luminare la<br />

sua vita misera dall’arrivo di<br />

un’eredità che gli giunge da<br />

parte di un parente emigrato in<br />

America.<br />

Carmen Suite<br />

Dal 5 al 24 dicembre<br />

Teatro Comunale<br />

Bellissima, magnetica, e<br />

soprattutto bravissima: è<br />

ELEONORA ABBAGNATO,<br />

palermitana ma dall’età di 13 anni<br />

cittadina <strong>del</strong> mondo, dal 2001<br />

Premiere Danseuse all’Opéra<br />

Garnier di Parigi ed unica italiana<br />

nel prestigioso e superselettivo<br />

tempio <strong>del</strong>la danza nella capitale<br />

francese. È a Firenze, Eleonora,<br />

dove aveva debuttato nel<br />

dicembre 2006 con Coppelia di<br />

Polyakov, per interpretare con<br />

MaggioDanza, la Compagnia<br />

<strong>del</strong> Maggio Musicale Fiorentino<br />

diretta da Vladimir Derevianko, la<br />

protagonista di CARMEN SUITE,<br />

<strong>il</strong> balletto <strong>del</strong> coreografo cubano<br />

Alberto Alonso sulle celebri pagine<br />

operistiche di Bizet (eseguite<br />

dal vivo dall’Orchestra <strong>del</strong><br />

Maggio diretta da Fabrizio Maria<br />

Carminati) in cui avrà al suo fianco<br />

l’eto<strong>il</strong>e Jean-Sébastien Colau,<br />

e che – in abbinamento con <strong>Il</strong><br />

Campanello di Donizetti – andrà<br />

in scena al Teatro Comunale dal<br />

5 dicembre, per arrivare con le<br />

repliche fino a Natale.<br />

Gli eventi<br />

Regali in corte<br />

12 e 13 dicembre<br />

Corte genova – Prato<br />

Due giorni da dedicare allo<br />

shopping pre-natalizio con le idee<br />

originali di Clot<strong>il</strong>de, Happy Books,<br />

Le chicche di Olivia, Deuda,<br />

Temi d’artemisia, Gastronomia<br />

tempestini, Sp’Osare e Aloe e<br />

Wolf. Un mix di marchi ideati<br />

da giovani toscani si riuniscono<br />

per due giorni realizzando una<br />

vetrina d’eccellenza fatta di idee<br />

simpatiche e uniche. Da non<br />

perdere. Via genova, 17 – Prato.<br />

Concerto di Natale<br />

12 dicembre<br />

Palazzo Davanzati<br />

Sabato 12 dicembre alle ore 18<br />

<strong>il</strong> Museo di Palazzo Davanzati<br />

presenterà <strong>il</strong> Concerto di<br />

Natale: “Coro vocale di musiche<br />

tradizionali natalizie eseguite<br />

dal Coro <strong>del</strong> Duomo di Firenze.<br />

L’evento è offerto dal comitato per<br />

la rinascita <strong>del</strong> Museo di Palazzo<br />

Davanzati.<br />

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Grande terrazzo abitab<strong>il</strong>e.termosingolo,aria<br />

condizionata,parabola satellitare,porta<br />

blindata,cantina e posto auto.arredato con gusto<br />

€ 1.200,00 ☎055 6810882<br />

MUGELLO<br />

BIVIGLIANO in piccolo condominio monolocale<br />

di mq.27 con ingresso indipendente completamente<br />

ristrutturato ed arredato, no balcone libero<br />

da settembre 2009, contratto uso transitorio solo<br />

referenziati con busta paga € 500<br />

☎347 6143007


1074382

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