Quintole, ecco il progetto del doppio ponte - Il Reporter
Quintole, ecco il progetto del doppio ponte - Il Reporter
Quintole, ecco il progetto del doppio ponte - Il Reporter
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<strong>Il</strong> Giornale <strong>del</strong> tuo Comune<br />
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CURIOSITÀ<br />
UN POPOLO<br />
CHE TOCCA FERRO<br />
Un’indagine recente ha rivelato<br />
che i fiorentini sono molto,<br />
molto superstiziosi PAGG.30-31<br />
POVERA FIESOLE/2<br />
Seconda tappa <strong>del</strong> viaggio<br />
che <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> ha fatto<br />
tra gli “ultimi” fiesolani PAG.2<br />
SPORT<br />
“QUESTA È LA MIA CASA”<br />
Non viene convocato dal ct francese,<br />
ma Frey non ne fa un problema: la sua<br />
Nazionale è la Fiorentina PAG.36<br />
LA “CASA” DEGLI SPORT<br />
Dal calcio al tennis e ai corsi per<br />
ogni età: tutte le attività <strong>del</strong>la<br />
associazione Anchetta PAG.38<br />
Periodico d’informazione locale. Anno III n. 68 <strong>del</strong> 1 dicembre 2009.<br />
N° reg 5579 <strong>del</strong> 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10<br />
PRIMO PIANO<br />
<strong>Quintole</strong>, <strong>ecco</strong> <strong>il</strong> <strong>progetto</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>doppio</strong> <strong>ponte</strong><br />
Firenze vista da lontano<br />
di Cecionesi - Salusest<br />
n po’ gli piacciamo e gli facciamo invidia, un po’ invece hanno da ridire su come<br />
Ufunzioniamo come città. In estrema sintesi è questo che vien fuori spulciando tra le<br />
pagine dei quotidiani stranieri. Firenze, la bella e rinascimentale Firenze, piace agli stranieri.<br />
Perché è tutta da guardare, si mangia bene e ci sono un mucchio di negozi dove<br />
fare shopping. Ma, d’altro canto, certi difettucci <strong>del</strong>la città non piacciono ai giornalisti<br />
stranieri e qualcuno la dipinge come caotica, sporca, litigiosa. Un dato resta, però: ultimamente<br />
si guadagna spesso titoloni sulle pagine dei giornali stranieri, vuoi per la<br />
“battaglia <strong>del</strong> gottino”, vuoi per la pedonalizzazione <strong>del</strong> Duomo, vuoi perché qualcuno<br />
si è chiesto se <strong>il</strong> nostro sindaco non avesse un che di Obama. PAGG.10-11<br />
Reportage Natale<br />
PAG.3<br />
Alla Feste scoperta fiesolane <strong>del</strong> Sirio:<br />
tra viaggio musei, in anteprima l<strong>ecco</strong>rnie<br />
e a bordo parcheggi <strong>del</strong> tram gratis<br />
PAGG.8-9 PAG.12<br />
DICEMBRE 2009<br />
Babbo Natale<br />
fa l’autostop<br />
Andrea Muzzi*<br />
segni <strong>del</strong>la crisi si<br />
I vedranno anche a<br />
Natale. Babbo Natale<br />
tutti gli anni veniva<br />
con la slitta, quest’anno arriverà in autostop!<br />
Le renne? Se l’è mangiate! Su<br />
Babbo Natale ho dei dubbi che nessuno<br />
ha mai chiarito. Babbo Natale è un<br />
pensionato eppure ogni anno spende<br />
m<strong>il</strong>ioni di euro per comprare i regali.<br />
Chi glieli passa quei soldi? Come si finanzia?<br />
Perché la Finanza non ha mai<br />
fatto un accertamento fiscale? I pensionati<br />
non ce la fanno ad avere quel tenore<br />
di vita: mio nonno ogni Natale mi regala<br />
5 euro. Babbo Natale non ha mai fatto<br />
la vita <strong>del</strong>l’anziano: possib<strong>il</strong>e che sia<br />
l’unico vecchio che va in giro senza badante?<br />
Tutti gli anziani sono pieni di dolori,<br />
invece Babbo Natale tutti gli anni<br />
si presenta puntuale. Non ha mai saltato<br />
un Natale per colpa <strong>del</strong>la prostata! Mio<br />
nonno se dorme con i piedi fuori dalle<br />
coperte <strong>il</strong> giorno dopo non si muove<br />
per l’artrosi. Lui invece, passa all’aperto<br />
tutta la notte <strong>del</strong> 24 dicembre e non<br />
prende nemmeno <strong>il</strong> raffreddore. Mio<br />
nonno non esce di casa perché fa fatica<br />
a scendere le scale, Babbo Natale invece<br />
entra nelle case scendendo dal camino!<br />
Tra l’altro questa è anche una violazione<br />
<strong>del</strong>la privacy. Pensate se tutti entrassero<br />
nelle case come fa lui. Senti un botto e<br />
dalla cappa vedi uscire <strong>il</strong> postino pieno<br />
di fuliggine: “Raccomandata, c’è da firmare!”.<br />
Babbo Natale, chi sei veramente?<br />
Giù la maschera!! Possib<strong>il</strong>e che io<br />
ogni anno debba fare entrare in casa mia<br />
uno che nemmeno conosco? Te lo dico<br />
subito: quest’anno, se vieni, o mi dici la<br />
verità o chiamo i Carabinieri!<br />
*Comico<br />
STRENNE. Molti passeranno le feste all’insegna <strong>del</strong>l’austerity<br />
Sotto l’albero? Quest’anno c’è la crisi<br />
C<br />
hiedere a un cassintegrato come passerà <strong>il</strong> suo Natale<br />
vuol dire ricevere in cambio un sorriso amaro e parole<br />
arrabbiate: “Ma che feste e feste, <strong>il</strong> problema è arrivare a fine<br />
mese”. E non sono poche, purtroppo, le persone costrette a<br />
questo tipo di reazione. Per capirsi, chi prima guadagnava<br />
1500 euro e ora sta in cassa integrazione tre settimane al<br />
mese, in busta paga se ne trova 900. Che sono pochi. Famiglie<br />
intere sono rimaste con un reddito solo e mutui galoppanti,<br />
e in molti hanno trovato la salvezza nei “nonni” di<br />
casa, che con le loro pensioni aiutano le economie domestiche<br />
a non rimanere strozzate nelle maglie <strong>del</strong>la crisi. Sarà<br />
anche per questo che, chi ha la possib<strong>il</strong>ità di lavorare di più<br />
proprio durante le feste, lo fa senza lagnarsi troppo. Dagli<br />
incartatori di doni ai medici di guardia, dai babbi natale ai<br />
camerieri: loro i panettoni li mangeranno più alla svelta, per<br />
tornare presto a lavorare. Qualcuno lo fa perché deve farlo,<br />
qualcun altro lo sceglie per arrotondare. Ma c’è anche chi<br />
s’ingegna comunque per trovare pensierini (e pensieroni) per<br />
i suoi cari: ce n’è, come sempre, per tutti i gusti e i mercatini<br />
in giro per la città non mancano. Sul podio dei doni più<br />
bizzarri finiscono gli schiaccianoci a forma di H<strong>il</strong>lary Clinton,<br />
gli occhiali con specchietto retrovisore e, sì, le stelle <strong>del</strong><br />
cielo. Gli astri, quelli che luccicano, si possono comprare.<br />
Sognare invece è ancora gratis. PAGG.14-17<br />
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EDIZIONE DI FIESOLE • 7.724 COPIE DISTRIBUITE DA
2 Dicembre 2009 <strong>il</strong> giornale <strong>del</strong> tuo Comune<br />
VIAGGIO NELLA MISERIA/2. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> ha passato qualche ora insieme ai volontari <strong>del</strong>la Caritas<br />
Fiesole e i suoi poveri invisib<strong>il</strong>i<br />
Una calda mattina di novembre trascorsa insieme al gruppo <strong>del</strong>la Caritas di Fiesole che dà sostegno ai<br />
bisognosi. Tra storie drammatiche e un’umanità che vive alla giornata, lottando tutti i giorni per sopravvivere.<br />
C’è chi si arrangia, chi vuole solo un lavoro e chi è disperato e non ha nessuno a cui aggrapparsi<br />
Ludovica V. Zarr<strong>il</strong>li<br />
Si chiama Mina, come la cantante.<br />
E <strong>del</strong>la cantante ha lo stesso piglio<br />
deciso e lo sguardo vivace.<br />
Mina però, la Mina di cui parliamo<br />
noi, non canta canzoni d’amore per cuori<br />
infranti anche se pure lei, in un certo senso,<br />
i cuori infranti li rianima e li conforta,<br />
insieme ai suoi colleghi. La persona di cui<br />
stiamo parlando fa la volontaria alla Caritas<br />
di Fiesole, lassù a san Francesco, dove “<strong>Il</strong><br />
<strong>Reporter</strong>” era stato anche lo scorso mese a<br />
dare un’occhiata, per cercare di capire se<br />
anche tra le colline più belle <strong>del</strong> mondo,<br />
ci fosse qualcuno in<br />
difficoltà. E infatti<br />
l’abbiamo trovata, la<br />
povertà di Fiesole.<br />
L’abbiamo scoperta<br />
ascoltando le parole<br />
di persone disperate<br />
che chiedono aiuto<br />
al centro d’ascolto,<br />
dove si alterna ogni giorno una squadra<br />
diversa di persone. I volontari accolgono<br />
chi arriva, li invitano a fare colazione con<br />
biscotti e una bevanda calda e poi preparano<br />
una lista per capire chi va e chi viene.<br />
Nella stanza accanto un archivio conserva<br />
le storie di chi è passato di lì negli anni più<br />
recenti. Chi è, da dove viene, dove va, cosa<br />
fa, cosa cerca, cosa racconta. Uno ad uno<br />
gli ospiti vengono invitati ad entrare nella<br />
stanzina. All’interno ci sono un paio di persone<br />
che ascoltano, scrivono e si muovono<br />
nello spazio ristretto come api operaie. Nelle<br />
altre stanze c’è chi prepara i sacchetti col<br />
cibo, chi distribuisce <strong>il</strong> vestiario e chi tenta<br />
di coordinare tutto. La prima ad entrare un<br />
Bisogna essere cauti,<br />
queste persone hanno<br />
bisogno di essere ascoltate<br />
venerdì mattina di novembre è Nahia, che<br />
viene dallo Sri Lanka. Ha gli occhi grandi<br />
e <strong>il</strong> sorriso imbarazzato di chi è in difficoltà.<br />
Parla quasi perfettamente l’italiano, vive<br />
qui dal 1995 e desidererebbe solo un lavoro,<br />
nient’altro; faceva la badante ma ha perso<br />
<strong>il</strong> suo posto per via <strong>del</strong>la crisi. <strong>Il</strong> lavoro,<br />
è la prima cosa che chiedono tutti quelli che<br />
bussano qui, ma è l’unica cosa che i volontari<br />
non possono assicurare. Non c’è, non si<br />
trova. Alla Caritas trovano conforto insieme<br />
a cibo e vestiti. “Bisogna essere cauti<br />
– spiega Mina – queste persone hanno innanzitutto<br />
bisogno di<br />
essere ascoltate. C’è<br />
gente in seria difficoltà<br />
e poi c’è anche<br />
chi perde la testa o<br />
vuole fare <strong>il</strong> furbo,<br />
che magari torna più<br />
di una volta al mese,<br />
chiede più vestiti e<br />
magari tenta di rivenderli o di darli a qualcun<br />
altro. La miseria fa fare anche cose di<br />
questo genere. Mi hanno anche raccontato<br />
di qualcuno che ha preso <strong>del</strong> cibo per poi<br />
abbandonarlo in piazza, vicino alla fermata<br />
<strong>del</strong>l’autobus, perché magari si trattava<br />
di alimenti che non consuma abitualmente.”<br />
“Anche per questo motivo – continua<br />
– bisogna ascoltare e capire di cosa esattamente<br />
hanno bisogno, senza dare nulla<br />
per scontato e facendo in modo che niente<br />
venga sprecato”. Dalla porticina entrano ed<br />
escono persone di età diverse, storie che si<br />
sfiorano senza toccarsi. Rumeni, peruviani,<br />
ancora qualcuno dallo Sri Lanka. C’è chi<br />
abita al Luzzi, l’ex ospedale abbandonato<br />
e occupato nel comune di Sesto Fiorentino<br />
al confine col territorio fiesolano, dove<br />
non c’è né acqua, né luce e né gas. C’è chi<br />
non parla l’italiano, c’è chi ha 22 anni e due<br />
bambini e non ha i soldi per vestirli e non sa<br />
che in Italia a tre anni, i suoi figli, dovrebbero<br />
già andare all’as<strong>il</strong>o, anziché sopravvivere<br />
giocando tra i rifiuti. Ci sono buddisti, musulmani,<br />
ortodossi, cattolici. A tutti viene<br />
chiesta la religione, e la si segna sulla scheda,<br />
anche se poi non la si usa come discriminante.<br />
C’è chi rivendica <strong>il</strong> fatto di far parte<br />
<strong>del</strong>la comunità europea e chi scuote <strong>il</strong> capo,<br />
consapevole <strong>del</strong>la situazione amara per tutti.<br />
C’è un uomo con le mani segnate dal tempo<br />
e dalla fatica. Le due rumene che entrano<br />
una dopo l’altra dicono<br />
entrambe che non<br />
lavorano, che i loro<br />
mariti farebbero i<br />
muratori, ma trovano<br />
lavorano solo saltuariamente<br />
e in questo<br />
momento sono disoccupati.<br />
In entrambe le<br />
famiglie sembra sia solo <strong>il</strong> suocero a riuscire<br />
a portare a casa qualche soldo. Chissà se<br />
è vero, chissà se raccontano le cose come<br />
stanno o se si stanno inventando una storiella<br />
da rivogare in serie, una dopo l’altra.<br />
Luz Marina, è peruviana, vive a Firenze da 7<br />
mesi e sfoggia <strong>il</strong> suo accento sudamericano<br />
raccontando di suo marito che ha un posto<br />
ma la metà dei soldi vanno via per pagare<br />
l’affitto e anche lei è alla ricerca di qualcosa<br />
da fare per guadagnare qualche euro, “perché<br />
in Perù ho lasciato un figlio di 19 anni<br />
che sta studiando e devo mandargli un po’ di<br />
soldi”. Sono storie che si ripetono. Guai comuni<br />
che vengono raccontati seguendo canovacci<br />
diversi, che cambiano a seconda dei<br />
C’è chi viene dal Perù<br />
e chi arriva dalla Romania,<br />
c’è anche gente <strong>del</strong>lo Sri Lanka<br />
problemi, <strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong> carattere. Tutto a<br />
un tratto arriva Hasan, 24 anni, somala, che<br />
trascina con sé una storia straziante, ancora<br />
più diffic<strong>il</strong>e <strong>del</strong>le altre. E’ a Firenze da meno<br />
di due settimana, ha viaggiato fin qui dopo<br />
essere scappata dal centro di accoglienza di<br />
Crotone. E’ arrivata in Italia su un barcone<br />
e parla a stento due o tre parole <strong>del</strong>la nostra<br />
lingua. Non ha casa, non ha famiglia, non ha<br />
un presente. E’ una “randagia”. Si chiude <strong>il</strong><br />
giaccone che ha addosso nonostante sia una<br />
calda giornata di sole, e le finestre <strong>del</strong> centro<br />
d’ascolto siano spalancate. “Vedi – mi<br />
spiega Mina – la gente che arriva dall’Africa<br />
centrale tende sempre a coprirsi. Soffrono <strong>il</strong><br />
freddo qui in Italia, perché arrivano da Paesi<br />
caldissimi”. Hasan ha<br />
un bambino da qualche<br />
parte in Kenia,<br />
così pare di capire. E’<br />
una di quelle storie<br />
che affollano i giornali<br />
e che se non le<br />
guardi in faccia, in<br />
una faccia da bambina<br />
terrorizzata, incorniciata da un velo<br />
rosa acceso, non ti rendi conto che esistano<br />
per davvero. Hasan non ha niente, non ha<br />
nessuno, nel senso più tremendamente vero<br />
<strong>del</strong>l’espressione. I volontari si adoperano<br />
per lei e riescono a trovarle un posto per<br />
dormire, solo per qualche notte, dalle suore.<br />
Poi verranno avvisati i servizi sociali. Come<br />
fanno queste persone a vivere così? Chiedo<br />
a qualcuno. Cosa pensano <strong>del</strong> loro futuro?<br />
Cosa c’è di peggio che ritrovarsi allo sbando<br />
in un paese che non conoscono? Come fanno<br />
a trovare <strong>il</strong> coraggio per svegliarsi anche<br />
la mattina successiva? “Non hanno niente.<br />
Gli rimane solo l’istinto di sopravvivenza”,<br />
mi sento rispondere. Già, l’istinto.
Fiesole<br />
IL PROGETTO. E’ al vaglio dei Comuni la proposta per diminuire traffico e incidenti<br />
Due ponti tra Vallina e <strong>Quintole</strong><br />
Un <strong>doppio</strong><br />
attraversamento sul<br />
quale riversare <strong>il</strong> traffico<br />
che ingolfa la statale<br />
aretina e la strada<br />
provinciale di Rosano. <strong>Il</strong><br />
Comune di Fiesole <strong>il</strong>lustra<br />
i vantaggi <strong>del</strong> nuovo<br />
<strong>progetto</strong> ma chiede <strong>del</strong>le<br />
garanzie per tutelare <strong>il</strong><br />
luogo e gli abitanti<br />
Ludovica V. Zarr<strong>il</strong>li<br />
Un <strong>doppio</strong> <strong>ponte</strong> tra Vallina e <strong>Quintole</strong>,<br />
che alleggerisca <strong>il</strong> traffico sull’aretina<br />
e colleghi allo stesso tempo i due<br />
versanti <strong>del</strong>l’Arno. E’ la sintesi di un<br />
<strong>progetto</strong> ambizioso e impegnativo che sta coinvolgendo<br />
i comuni di Fiesole e di Bagno a Ripoli,<br />
a cavallo dei quali dovrebbe sorgere la nuova<br />
struttura. L’idea, nata da un protocollo d’intesa<br />
<strong>del</strong>l’ottobre 2003 firmato dai comuni di Fiesole,<br />
Bagno a Ripoli e Pontassieve, insieme alla regione<br />
Toscana, alla provincia di Firenze e ad Anas spa,<br />
dovrebbe portare a un “miglioramento dei collegamenti<br />
con la statale aretina – ha spiegato l’assessore<br />
all’urbanistica di Fiesole Marcello Cocchi<br />
– che è antica e pericolosa e allo stesso tempo<br />
potrebbe contribuire a risolvere <strong>il</strong> problema <strong>del</strong><br />
nodo di Vallina”. <strong>Il</strong> <strong>doppio</strong> <strong>ponte</strong>, <strong>il</strong> cui <strong>progetto</strong><br />
è ancora nella fase preliminare di verifica e controllo<br />
da parte dei soggetti interessati, darebbe una<br />
nuova alternativa alla rischiosa viab<strong>il</strong>ità di entrambi<br />
i versanti, facendo da collegamento diretto tra<br />
la zona di Firenze sud (quella che si estende dal<br />
viale Europa proseguendo in direzione di Bagno<br />
a Ripoli) e Pontessieve e farebbe da collegamento<br />
ideale tra l’autostrada A1, che ha un’uscita in<br />
prossimità <strong>del</strong> viale Europa e la val di Sieve, rientrando<br />
nelle operazioni di miglioramento <strong>del</strong>la<br />
rete stradale e autostradale. “La nuova strada diventerebbe<br />
un’alternativa alla statale 67 - continua<br />
l’assessore – e alla provinciale 34, dove in<br />
passato sono stati creati dei comitati cittadini per<br />
manifestare l’esigenza di sicurezza e funzionalità,<br />
per via degli incidenti mortali che spesso e volentieri<br />
si sono verificati”. Per realizzare <strong>il</strong> <strong>progetto</strong> è<br />
stato bandito un concorso internazionale vinto da<br />
uno studio di architetti e ingegneri francesi associati,<br />
“E’ stato prodotto per la fase preliminare – ha<br />
continuato Cocchi – ma non è ancora dettagliato a<br />
livello definitivo”. Due gli attraversamenti previsti<br />
dal <strong>progetto</strong> vincitore, che andrebbero a tagliare<br />
<strong>il</strong> fiume all’altezza <strong>del</strong>l’ansa al di là <strong>del</strong>la quale<br />
Estratto <strong>del</strong> rendering con i due tratti di fiume interessati dall’intervento<br />
si trova <strong>il</strong> territorio di Bagno a Ripoli. Stando ai<br />
numeri elaborati dai professionisti d’oltralpe, <strong>il</strong><br />
costo <strong>del</strong>l’intervento dovrebbe aggirarsi intorno<br />
ai 40 m<strong>il</strong>ioni di euro, compresi circa tre m<strong>il</strong>ioni<br />
da destinare alla cura degli aspetti urbanistici e<br />
paesaggistici <strong>del</strong> territorio che la strada andrebbe<br />
ad attraversare. “Questo è un punto cruciale <strong>del</strong>la<br />
questione – continua Cocchi – che <strong>il</strong> comune di<br />
Fiesole ha voluto ribadire nelle considerazioni sul<br />
<strong>progetto</strong> che ha inviato alla Provincia”. “Innanzitutto<br />
– prosegue l’assessore – quando e se verrà<br />
IL LUOGO<br />
a Calamai rinasce a nuova vita. L’ex fab-<br />
di Ellera, da tempo abbandonata a<br />
Lbrica<br />
sé stessa, sarà presto oggetto di un intenso<br />
restyling. 60 appartamenti, una nuova piazza,<br />
percorsi pedonali di collegamento verso<br />
Compiobbi, verso i giardini sull’Arno (via <strong>del</strong><br />
Pignino) e verso la vecchia via di Ellera, e ancora<br />
spazi verdi attrezzati, parcheggi pubblici<br />
per un totale di sessanta posti auto e un nuovo<br />
depuratore a servizio <strong>del</strong>l’intero abitato Ellera<br />
– Le Falle. Tutte queste novità trasformeranno<br />
l’enorme complesso facendolo ritornare<br />
ad essere parte integrante <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>la frazione<br />
di Fiesole. “La firma <strong>del</strong>la convenzione<br />
realizzata, la struttura dovrà tenere presenti gli<br />
attraversamenti pedonali da una parte all’altra e<br />
una particolare attenzione, dovrà essere garantito<br />
<strong>il</strong> benessere dei cittadini, attraverso l’installazione<br />
di barriere per prevenire l’inquinamento acustico<br />
e ambientale”. E poi c’è la questione <strong>del</strong> parco fluviale:<br />
l’area di San Pietro a <strong>Quintole</strong> che si affaccia<br />
sull’Arno è di fatto proprietà <strong>del</strong>la Fattoria di<br />
Grignano, e proprio in quell’area sarebbe dovuto<br />
sorgere un grande parco fluviale. “Quella <strong>del</strong> parco<br />
è un’idea alla quale non rinunciamo. Visto che<br />
SCHEDA<br />
Vantaggi e svantaggi<br />
Cosa pensa la gente<br />
Ma cosa pensano i cittadini di Fiesole<br />
di questo nuovo intruso, che da un<br />
momento all’altro potrebbe arrivare a<br />
turbare la quiete sulle rive <strong>del</strong>l’Arno? Al<br />
contrario <strong>del</strong>le previsioni, gran parte degli<br />
intervistati sembrano essere favorevoli<br />
alla realizzazione <strong>del</strong>la nuova strada.<br />
“Sarebbe l’ora che alleggerissero <strong>il</strong> traffico<br />
– dice la signora Maria – da queste<br />
parti le macchine passano velocissime,<br />
e anche attraversare la strada diventa<br />
pericoloso”. Ben predisposto anche <strong>il</strong><br />
giovane Giovanni: “sì, forse si vivrebbe<br />
meglio se non passasse così tanto traffico<br />
dal centro abitato, ci sarebbero sicuramente<br />
meno incidenti”. Ma qualche<br />
scettico non manca mai. “Non sono convinto<br />
– spiega un giovane signore che<br />
vuole rimanere anonimo – forse i negozi<br />
che ci sono lungo la via aretina ne risentirebbero.<br />
Non basta la crisi, ora ci si mette<br />
anche un <strong>ponte</strong>!”. Dubbiosa anche Mirella:<br />
“Penso che con uno “stradone” sullo<br />
sfondo, <strong>il</strong> parco fluviale di cui si parla da<br />
un po’ perderebbe tutto <strong>il</strong> suo fascino”.<br />
3<br />
in previsione l’attuazione <strong>del</strong> <strong>progetto</strong> porterebbe<br />
a un adeguamento <strong>del</strong> piano strutturale <strong>del</strong> comune,<br />
vogliamo che ci vengano date alcune garanzie,<br />
tra le quali spicca anche la realizzazione <strong>del</strong> parco<br />
fluviale, che rimarrebbe comunque tra le nostre<br />
priorità. Vorremmo riuscire a realizzarlo, se non<br />
in tutta l’ansa, almeno nella parte che andrebbe<br />
a dividere la strada dal fiume”. Ma non solo. “Ci<br />
sarebbe bisogno di collegamenti pedonali verso<br />
<strong>Quintole</strong> e Compiobbi, in modo da non lasciare<br />
“ferite” sul territorio”.<br />
Appartamenti, verde pubblico, percorsi pedonali e un depuratore al posto <strong>del</strong>la fabbrica<br />
Nuovo futuro per l’ex Calamai: <strong>il</strong> complesso si trasforma<br />
segna una data importante per tutti gli abitanti<br />
di Ellera – sottolinea Marcello Cocchi, Assessore<br />
all’Urbanistica <strong>del</strong> Comune di Fiesole<br />
–, che aspettano la riqualificazione <strong>del</strong>l’ex<br />
fabbrica da più di trent’anni. La convenzione<br />
rappresenta <strong>il</strong> coronamento di cinque anni di<br />
lavori <strong>del</strong>l’amministrazione comunale. Tempo<br />
nel quale sono stati esaminati e approvati<br />
i piani che hanno portato alla firma <strong>del</strong>la convenzione<br />
per partire con la parte attuativa <strong>del</strong><br />
<strong>progetto</strong>”. La convenzione per <strong>il</strong> recupero <strong>del</strong><br />
complesso, firmata lo scorso mese dal Comune,<br />
dall’impresa di costruzione Spagnoli spa e<br />
dai proprietari interessati, porta ad un ennesimo<br />
passo avanti nella gestione urbanistica di<br />
Ellera, dove verrà realizzata a breve anche la<br />
variante <strong>del</strong>la statale aretina che consentirà di<br />
far defluire <strong>il</strong> traffico senza congestionare <strong>il</strong><br />
centro <strong>del</strong>l’abitato. Due anni e mezzo, <strong>il</strong> tempo<br />
stimato per la ristrutturazione <strong>del</strong>la struttura,<br />
per la quale sono stati stanziati 2 m<strong>il</strong>ioni<br />
e 700m<strong>il</strong>a euro, di cui 1.900.000 euro per la<br />
realizzazione <strong>del</strong>le opere di urbanizzazione e<br />
800.000 euro quali oneri, che entreranno nelle<br />
casse <strong>del</strong> Comune di Fiesole. “Entro fine<br />
anno - ha detto Fabrizio Spagnoli di Spagnoli<br />
spa - sarà approntato <strong>il</strong> cantiere con l’inizio<br />
dei lavori ad anno nuovo”.<br />
/B.B.<br />
Copia in abbonamento postale<br />
<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />
è un periodico di 7 edizioni<br />
che mens<strong>il</strong>mente<br />
viene distribuito da<br />
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Periodico d’informazione locale<br />
Anno III n. 68 <strong>del</strong> 1 dicembre 2009<br />
N°reg 5579 <strong>del</strong> 17/05/2007 tribunale di Firenze.<br />
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art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10€<br />
Associato alla Unione Stampa<br />
Periodica Italiana<br />
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quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o<br />
documenti conoscib<strong>il</strong>i da chiunque. Nel rispetto <strong>del</strong>la normativa<br />
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196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensib<strong>il</strong>i,<br />
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4 Dicembre 2009 <strong>il</strong> giornale <strong>del</strong> tuo Comune<br />
LA CURIOSITÀ. Sul territorio sta ritrovando spazio la coltivazione <strong>del</strong>la prelibata spezia<br />
Se lo Zafferano lo coltivo in giardino<br />
<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> è stato a far visita a una <strong>del</strong>le due aziende <strong>del</strong><br />
territorio, per scoprire che questo tipo di coltura dai fiori e dai<br />
profumi eccezionali era già diffusa nel tardo Medioevo<br />
Ludovica V. Zarr<strong>il</strong>li<br />
A<br />
metà strada tra un croco<br />
e un ciclamino. Quando<br />
fiorisce tappezza la terra<br />
di macchie violetto<br />
incendiate dal rosso dei pist<strong>il</strong>li. Forse<br />
non tutti sanno, anzi sicuramente<br />
lo sapranno in pochi, che a Fiesole<br />
viene prodotto un ottimo zafferano.<br />
Sono due le aziende sul territorio<br />
che coltivano questa piantine piccole,<br />
profumate e robuste, che fioriscono<br />
durante <strong>il</strong> mese di ottobre,<br />
regalando stigmi color ruggine che<br />
vanno immediatamente raccolti,<br />
selezionati ed essiccati. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />
è stato a far visita ad una <strong>del</strong>le due<br />
aziende fiesolane che coltivano la<br />
preziosa spezia, che accompagna<br />
la fantasia tra profumi orientali o,<br />
tra i terreni robusti <strong>del</strong>l’Abruzzo e<br />
di Sardegna. Nonostante la tradizione<br />
sia andata un po’ sfumando<br />
nei secoli (solo di recente sta ricominciando<br />
a diffondersi), la Toscana,<br />
e in particolare la provincia di<br />
Firenze, in passato ha vantato una<br />
grande diffusione <strong>del</strong>le colture di<br />
zafferano, tanto da aggiudicarsi la<br />
produzione di una varietà identificata<br />
come “zima di Firenze”. “La<br />
coltivazione <strong>del</strong>lo zafferano nei<br />
dintorni di Firenze - spiega S<strong>il</strong>via<br />
Fiani, titolare <strong>del</strong>l’azienda Poggio<br />
ai Muscoli e membro <strong>del</strong>l’associazione<br />
di coltivatori zafferano <strong>del</strong>la<br />
provincia di Firenze - affonda le<br />
radici in un passato molto lontano,<br />
di recente sono stati ritrovati<br />
documenti che ne testimoniano la<br />
diffusione già nel Quattrocento”. E<br />
forse si può andare ancora più indietro<br />
nel tempo, fino a sfiorare <strong>il</strong><br />
Duecento e <strong>il</strong> Trecento, quando, si<br />
legge in alcuni documenti <strong>del</strong>l’epoca,<br />
<strong>il</strong> raccolto di zafferano doveva<br />
essere diviso in parti eque tra <strong>il</strong><br />
mezzadro e <strong>il</strong> proprietario <strong>del</strong>la terra<br />
seminata. Nel “De Agricultura”,<br />
scritto dal fiorentino Michelangelo<br />
Tanaglia alla fine <strong>del</strong> Quattrocento,<br />
si leggono consigli sul periodo<br />
<strong>del</strong>la piantagione dei bulbi e sul<br />
posizionamento degli alveari “nei<br />
pressi di acque correnti e di piante<br />
come viole, timo e zafferano”. “E’<br />
una pianta molto resistente - continua<br />
la signora Fiani - ma <strong>il</strong> raccolto<br />
e la lavorazione necessitano di una<br />
grande pazienza, per questo motivo<br />
è sempre stato ritenuto un lavoro<br />
destinato alle donne”. E in effetti<br />
le fasi di raccolta ed essiccazione<br />
si devono svolgere dedicando allo<br />
stigma (<strong>il</strong> pist<strong>il</strong>lo <strong>del</strong> fiore), grande<br />
cura, precisione e altrettanta<br />
velocità, perché la fase di raccolto<br />
ed essiccazione vanno concluse<br />
nell’arco di una giornata, per far si<br />
che <strong>il</strong> prodotto conservi le sue pro-<br />
prietà e <strong>il</strong> suo profumo speciale. “E<br />
non viene ut<strong>il</strong>izzato solo in cucina<br />
- continua S<strong>il</strong>via - è stata già testata<br />
la sua efficacia come antidepressivo<br />
e adesso è in corso una studio sui<br />
giovamenti che la pianta è in grado<br />
di portare alle degenerazioni retiniche.<br />
E’ una ricerca che sta conducendo<br />
S<strong>il</strong>via Bisti, ordinario di<br />
biotecnologie all’Aqu<strong>il</strong>a, insieme<br />
ad un’università di Sidney. Ha già<br />
portato buoni risultati sulle cavie”.<br />
Speriamo che funzioni anche sugli<br />
esseri umani.<br />
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Fiesole<br />
IL BILANCIO. Amministrazione soddisfatta: “Nonostante la crisi, abbiamo fatto quadrare i conti”<br />
Fiesole chiude l’anno col segno più<br />
Niente aumenti alle tasse, nuovi interventi<br />
sulle infrastrutture, una grande attenzione alla<br />
valorizzazione <strong>del</strong> patrimonio culturale e <strong>del</strong> turismo<br />
5<br />
Caterina Gent<strong>il</strong>eschi<br />
B<strong>il</strong>ancio alla mano, Fiesole rientra<br />
a pieno titolo tra i comuni virtuosi<br />
<strong>del</strong>lo stivale. Nessun aumento<br />
<strong>del</strong>le tasse, attenzione alle politiche<br />
sociali e scolastiche, valorizzazione <strong>del</strong><br />
patrimonio culturale, manutenzione ordinaria<br />
e straordinaria <strong>del</strong>le strade, promozione <strong>del</strong><br />
turismo, investimenti per le opere di pubblico<br />
interesse. Sono questi i punti fondamentali<br />
presenti nel b<strong>il</strong>ancio di previsione 2010 <strong>del</strong><br />
Comune di Fiesole. L’attuale situazione di<br />
crisi economica internazionale, che riguarda<br />
anche <strong>il</strong> nostro Paese, ha toccato, ovviamente,<br />
anche Fiesole. Nonostante la grave situazione<br />
finanziaria, <strong>il</strong> B<strong>il</strong>ancio di Previsione 2010 <strong>del</strong><br />
Comune non vede aumentare la pressione fiscale<br />
nei confronti dei cittadini, ma impegna<br />
l’amministrazione a contrastare efficacemente<br />
l’evasione e l’elusione fiscale. Tutto questo nel<br />
mantenimento, e nella garanzia di qualità, dei<br />
servizi, con particolare attenzione alle fasce<br />
deboli, e degli investimenti per <strong>il</strong> futuro <strong>del</strong>la<br />
città. <strong>Il</strong> b<strong>il</strong>ancio prevede la programmazione di<br />
investimenti significativi per opere di pubblico<br />
interesse. Fra queste la realizzazione, insieme<br />
alla Provincia di Firenze e ad Anas: <strong>del</strong>la variante<br />
alla Statale 67 “Tosco Romagnola” a<br />
Ellera, dei lavori in via <strong>del</strong> Bersaglio e in via<br />
di Bugia, che prevedono anche un nuovo sistema<br />
di luci con bassissimo consumo energetico,<br />
<strong>del</strong> restauro <strong>del</strong> Palazzo comunale e <strong>del</strong><br />
nuovo parcheggio di Borgunto, <strong>il</strong> cui <strong>progetto</strong><br />
è in fase di realizzazione avanzata. Alta rimane,<br />
l’attenzione per la manutenzione ordinaria<br />
e straordinaria <strong>del</strong>la strade e l’interesse rivolto<br />
al patrimonio storico, artistico e culturale.<br />
Ferma volontà anche di investire nel turismo,<br />
promuovendo iniziative che abbraccino le proposte<br />
culturali e le offerte turistiche <strong>del</strong> territorio.<br />
Un’intenzione che si manifesta anche<br />
attraverso un aumento <strong>del</strong> budget <strong>del</strong>l’ufficio<br />
competente al turismo, raddoppiato rispetto<br />
all’anno precedente. È inoltre significativo <strong>il</strong><br />
risultato ottenuto dall’amministrazione nel<br />
contenimento <strong>del</strong>la spesa corrente, attuandone<br />
una forte riduzione reale, senza compromettere<br />
<strong>il</strong> livello quantitativo e qualitativo <strong>del</strong>l’offerta<br />
dei servizi ai cittadini. Soddisfatti <strong>il</strong> sindaco<br />
Fabio Incatasciato e l’assessore al b<strong>il</strong>ancio Letizia<br />
Tinti, i quali sottolineano che, nonostante<br />
la crisi generale attuale, Fiesole è riuscita a far<br />
quadrare <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio senza intaccare i servizi<br />
alla cittadinanza e continuando a porgere una<br />
particolare attenzione al settore sociale.<br />
L’EVENTO. Continua fino al 20 dicembre la personale dedicata all’eclettico artista Gianfranco Draghi<br />
Una vita in una mostra: tra quadri, sculture e ricami<br />
Credo che ognuno<br />
possa esprimersi<br />
liberando la creatività<br />
nelle maniere più diverse<br />
urattini, mezzi punti, dipinti, sculture e tappeti. Un tributo a una<br />
Bpersonalità eclettica che sembra non esaurire mai le sue cartucce<br />
creative. La mostra “I volti <strong>del</strong>la creatività” dedicata a Gianfranco<br />
Draghi (Sala Costantini, via Portigiani e Museo Archeologico di<br />
Fiesole, fino al 20 dicembre) ripercorre i primi vent’anni di carriera<br />
<strong>del</strong>l’artista, che vanno dai primi Sessanta agli anni Ottanta. Un assaggio<br />
di una personalità stupefacente, che riesce a incanalare la sua<br />
vena artistica in ambiti diversissimi tra loro. Dalla scrittura alla pittura<br />
fino all’architettura e alla psicanalisi. Ma come ha fatto? “Sono<br />
stati molti gli artisti in passato, ma anche oggi, che si sono cimentati<br />
in esperienze diverse, che hanno voluto fare ricerche in varie direzioni<br />
– spiega l’artista –. Io personalmente ho fatto nel corso <strong>del</strong> tempo,<br />
soprattutto quando avevo più tempo ed energia a disposizione, tutte<br />
le cose che mi sono venute in mente. Penso che ognuno di noi possa<br />
esprimersi liberando la propria creatività in ambiti differenti tra<br />
loro”. “Pare avere assorbito diverse vite - spiega <strong>il</strong> curatore <strong>del</strong>la mostra<br />
Stefano de Rosa nel suo saggio critico -. E’ stato docente, amico<br />
di scrittori, testimone di avvenimenti, sensib<strong>il</strong>e alla politica nei suoi<br />
significati più nob<strong>il</strong>i, lontano dalle meschinità e dalle ambizioni personali<br />
e dotato, al contrario, di una prospettiva animata dal sincero<br />
proposito di contribuire al bene collettivo con quello slancio morale<br />
che fu degli <strong>il</strong>luministi e degli azionisti”.“Sono orgoglioso di questo<br />
omaggio che ha voluto dedicarmi <strong>il</strong> comune di Fiesole – spiega <strong>il</strong><br />
maestro a <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> -. Lo scorso febbraio la mia casa ha preso fuoco<br />
e con lei sono andati persi molti dei lavori più recenti. Le terrecotte<br />
sono esplose, i dipinti e gli scritti bruciati. Con quest’esposizione<br />
possiamo trasformare una disgrazia in un’opportunità”. Nella mostra<br />
fiesolana, sono esposte una ventina di opere di genere diverso,<br />
realizzate dall’artista nell’arco di un ventennio, a suo dire, “molto<br />
produttivo”. “E’ un po’ un riassunto <strong>del</strong>la mia vita”, racconta Draghi.<br />
Di padre veneto ma bolognese di nascita, Gianfranco Draghi, classe<br />
1924, ha scelto la Toscana come sua terra d’adozione. “Ho vissuto<br />
nel Chianti, a Pontassieve e Settignano prima di arrivare a Fiesole,<br />
dove ci sono le colline più belle <strong>del</strong> mondo”.<br />
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6 Dicembre 2009 <strong>il</strong> giornale <strong>del</strong> tuo Comune<br />
LA STORIA. In un libro <strong>il</strong> racconto <strong>del</strong> misterioso oggetto e <strong>del</strong>la v<strong>il</strong>la in cui è custodito<br />
Sulle tracce <strong>del</strong>lo specchio magico<br />
Barbara Biondi<br />
Alla scoperta di una<br />
storia magica. popolata<br />
da due innamorati<br />
e da uno specchio<br />
misterioso, che<br />
“ricorda” i volti <strong>del</strong>le<br />
persone riflesse anche<br />
a distanza di tempo<br />
Cosa succede se un curioso si imbatte<br />
in una storia singolare <strong>il</strong> cui<br />
protagonista è uno specchio antico,<br />
custodito in una v<strong>il</strong>la nei dintorni<br />
di Fiesole, la cui particolarità è riuscire a<br />
conservare “in memoria” le immagini riflesse<br />
riproponendole dopo tempo? Nella maggior<br />
parte dei casi succede che quella persona curiosa<br />
indaga, ascolta racconti e fa ricerche.<br />
Qualche volta scrive un libro, come ha fatto<br />
Massimo Sani, di professione Console <strong>del</strong>la<br />
Repubblica Slovacca a Firenze, che circa un<br />
anno e mezzo fa si è imbattuto in questa storia<br />
e adesso, a distanza di tempo ha deciso di pubblicarla<br />
per farla conoscere a tutti. “Anatomia<br />
di uno specchio”, così si intitola <strong>il</strong> volumetto<br />
di prossima uscita che custodisce i segreti di<br />
V<strong>il</strong>la <strong>Il</strong> Trebbiolo, meravigliosa struttura costruita<br />
intorno al Duecento e oggi trasformata<br />
V<strong>il</strong>la <strong>Il</strong> Trebbiolo<br />
in un ristorante e albergo de charme. “La storia<br />
<strong>del</strong>lo specchio - spiega Sani - me l’hanno<br />
raccontata <strong>del</strong>le persone anziane che gravitano<br />
lì intorno alla v<strong>il</strong>la. E’ una leggenda che<br />
tutti conoscono e io ho deciso di scriverla”.<br />
La storia, raccontata a Sani da Aurelio e Giuseppe,<br />
due signori che vivono nei pressi <strong>del</strong><br />
Trebbiolo, parla di due giovani innamorati e<br />
di questo specchio misterioso, che la voce narrante<br />
si prende la briga di andare a cercare tra<br />
nuovi eredi e passaggi di proprietà e che oggi<br />
è stato finalmente ricollocato al posto che gli<br />
spetta di diritto, all’entrata <strong>del</strong>la v<strong>il</strong>la, visib<strong>il</strong>e<br />
da chiunque abbia voglia di andarlo a scoprire<br />
(e da chiunque abbia la curiosità di specchiarcisi<br />
dentro). Un racconto magico, fatto di<br />
aneddoti semplici e teneri. Le pagine scorrono<br />
veloci accompagnando <strong>il</strong> lettore tra le colline<br />
fiesolane, da piazza Mino alla profumata campagna<br />
circostante, tra le pieghe di una storia<br />
d’amore cominciata e terminata tanto tempo<br />
fa. Ma la vita <strong>del</strong>la v<strong>il</strong>la non è fatta solo di<br />
leggenda. Contemporaneamente ad “Anatomia<br />
di uno specchio”, uscirà anche un volumetto<br />
scritto da Alessio Merciai, professore<br />
esperto in ricerche storiche e documentarie,<br />
che ha ricostruito le vicende <strong>del</strong> Trebbiolo a<br />
partire dalla sua fondazione intorno al 1200,<br />
probab<strong>il</strong>mente su una vecchia casa torre, fino<br />
ad oggi. Secondo fonti documentate in origine<br />
la v<strong>il</strong>la era di proprietà <strong>del</strong>la famiglia Pazzi e<br />
passò poi nelle mani <strong>del</strong>la figlia <strong>del</strong> noto scrittore<br />
e cronista fiorentino <strong>del</strong> 1300, Giovanni<br />
V<strong>il</strong>lani, che pare sia morta durante la terrib<strong>il</strong>e<br />
peste che si abbattè sull’Europa nel 1347. <strong>Il</strong><br />
resto si mescola alla storia recente, tra vecchi<br />
e nuovi proprietari, in un luogo che conserva<br />
ancora intatto <strong>il</strong> suo incredib<strong>il</strong>e fascino originale.<br />
• LA CARIE DENTARIA<br />
PER CARIE DENTARIA S'INTENDE UN PROCESSO<br />
PATOLOGICO LOCALIZZATO, D'ORIGINE ESTERNA,<br />
CHE COMPARE DOPO L'ERUZIONE DEL DENTE E<br />
CHE SI ACCOMPAGNA AD UN RAMMOLLIMENTO<br />
DEI TESSUTI DURI ED EVOLVE VERSO LA FORMAZIONE<br />
DI UNA CAVITÀ.<br />
La carie è quindi un processo patologico distruttivo e<br />
localizzato a carico <strong>del</strong> dente che inizia sulla superficie<br />
esterna <strong>del</strong> dente. La superficie <strong>del</strong> dente è ricoperta<br />
dallo smalto che è <strong>il</strong> tessuto più duro e resistente <strong>del</strong><br />
nostro organismo. La carie s'instaura con maggior<br />
frequenza sulle superfici masticanti oppure a livello <strong>del</strong><br />
colletto e nelle superfici dei denti che si fronteggiano<br />
(superfici interdentali), avanza più o meno rapidamente<br />
ed espandendosi verso l'interno <strong>del</strong> dente, rammollisce la<br />
dentina, determinandone una cavità sino a raggiungere<br />
la polpa dentaria. Una carie iniziale è in genere<br />
asintomatica e solo l'occhio esperto <strong>del</strong> dentista può<br />
r<strong>il</strong>evarla (da qui l'importanza di sottoporsi a regolari<br />
visite); se non curata la carie evolve e compaiono i<br />
sintomi come la sensib<strong>il</strong>ità al caldo, al freddo, allo<br />
zucchero<br />
STUDIO ODONTOIATRICO<br />
Dott.ssa Elisabetta Farnararo<br />
• Laureata presso l’Università di Firenze in odontoiatria<br />
e protesi dentaria nel 1989<br />
• Master specializzazione in endodonzia<br />
dal Dott. Arnaldo Castellucci<br />
I FATTORI PREDISPONENTI ALLA carie dei denti<br />
Sono in ordine di importanza<br />
Scarsa igiene orale.<br />
Frequente assunzione di zuccheri (liquidi o solidi)<br />
senza lavarsi subito dopo i denti.<br />
Frequente assunzione di cibi acidi (es. agrumi, aceto).<br />
Smalto poco calcificato o con difetti superficiali.<br />
Radici dentali esposte (<strong>il</strong> cemento che ricopre le radici<br />
non è forte come lo smalto per questo gli acidi lo intaccano<br />
più fac<strong>il</strong>mente).<br />
Affollamento e malposizionamento dei denti.<br />
Apparecchi ortodontici fissi.<br />
Diminuzione <strong>del</strong>la salivazione (la saliva contiene<br />
sostanze capaci di tamponare gli acidi prodotti dai<br />
batteri)<br />
Alimentazione con cibi morbidi che non permettono<br />
l'autodetersione.<br />
Vomito frequente.<br />
In pratica la demineralizzazione <strong>del</strong><br />
dente è causata dai batteri (placca<br />
batterica) che producono acidi, <strong>ecco</strong><br />
perché per prevenire l'insorgenza di<br />
carie è essenziale sottoporsi ogni<br />
6/12 mesi a visita e igiene orale.<br />
Per appuntamento:<br />
Tel. 055 690946 • via <strong>del</strong> Girone 21- (Girone) Fiesole<br />
E-ma<strong>il</strong>: ottura@hotma<strong>il</strong>.it 1058264<br />
• CENTRALINO COMUNE<br />
055 59611<br />
• CALL CENTER<br />
055 055<br />
• ACQUE TOSCANE<br />
800 755246<br />
• BIBLIOTECA COMUNALE DI FIESOLE<br />
055 599659<br />
• BIBLIOTECA DI COMPIOBBI<br />
055 6593507<br />
• CENTRO INCONTRI DI COMPIOBBI<br />
055 6593090<br />
• CIMITERI FIESOLE SPA<br />
055 59292<br />
• DIFENSORE CIVICO<br />
055 599478<br />
• MUSEO E ARCHEOLOGIA<br />
055 5961293<br />
• SEDE MOSTRE<br />
055 5961293<br />
• SPAZIO GIOVANI<br />
055 5040009<br />
• SPORTELLO TARIFFA IGENE AMBIENTALE SAFI<br />
NUMERO VERDE 800 485822<br />
• TESORERIA COMUNALE PRESSO CRF<br />
055 5978829<br />
• UFFICIO AFFISSIONI<br />
055 599848<br />
• UFFICIO CULTURA E MUSEI<br />
055 5961276 - 055 5961284<br />
• UFFICIO INFORMAZIONI E ACCOGLIENZA TURISTICA<br />
055 598720 - 055 5978373<br />
• UFFICIO MOBILE DI POLIZIA MUNICIPALE<br />
335 7537011<br />
www.comune.fiesole.fi.it • info@comune.fiesole.fi.it
PROVINCIA<br />
DI FIRENZE<br />
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cdev@cdev.it<br />
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<strong>Il</strong> <strong>progetto</strong> è stato realizzato nell’ambito<br />
<strong>del</strong> programma ELISA e finanziato dal P.O.R.E.
8 Dicembre 2009 <strong>il</strong> giornale <strong>del</strong> tuo Comune<br />
BUONE FESTE. Ecco <strong>il</strong> programma degli eventi organizzati su tutto <strong>il</strong> territorio comunale<br />
A Fiesole si festeggia così<br />
Tra mercati e buon cibo<br />
Caterina Gent<strong>il</strong>eschi<br />
<strong>Il</strong> Natale quando arriva, arriva. E anche Fiesole<br />
non perde occasione per festeggiare tra<br />
eventi, regali, un grande albero in piazza<br />
Mino e <strong>il</strong> parcheggio gratuito per tutta la giornata<br />
<strong>del</strong> 20 dicembre. Sempre <strong>il</strong> 20 arriva la “Gita<br />
a Fiesole: regaliamoci cultura”. Dalle ore 11 alle<br />
ore 16 apertura straordinaria <strong>del</strong>la Cappella di San<br />
Iacopo, grazie alla collaborazione degli Amici dei<br />
Musei di Fiesole. Nel Museo Civico Archeologico,<br />
alle ore 11.30, si terrà la visita guidata di Marco De<br />
Marco, dal titolo “Anteprima sul ritorno dei Longobardi”,<br />
che permetterà di ammirare alcuni oggetti<br />
recuperati dallo scavo <strong>del</strong>l’area Garibaldi. Si tratta<br />
di reperti longobardi che rappresentano un’anteprima<br />
<strong>del</strong> materiale, rinvenuto nelle tombe venute<br />
alla luce durante lo scavo, che nei prossimi mesi<br />
arriverà al museo. La giornata prosegue alle 15 al<br />
Museo Bandini con “Due gioielli di scultura toscana<br />
tornano al Museo”, visita guidata dal professor<br />
Bruno Santi. Per l’occasione al museo torneranno<br />
un bassor<strong>il</strong>ievo in terracotta <strong>del</strong> Giambologna e<br />
quattro mensole in marmo con pregiati bassor<strong>il</strong>ievi,<br />
provenienti dal Battistero di Firenze e risalenti<br />
al primo Trecento. L’ingresso ai Musei di Fiesole è<br />
gratuito per tutta la giornata <strong>del</strong> 20 dicembre. Sabato<br />
26 e domenica 27 dicembre si ripeterà l’apertura<br />
straordinaria <strong>del</strong>la Cappella di San Iacopo dalle ore<br />
11 alle ore 13. Per le visite è consigliata la prenotazione<br />
chiamando <strong>il</strong> numero: 055.5961293. Tante<br />
anche le iniziative organizzate nelle settimane precedenti.<br />
<strong>Il</strong> 12 dicembre sarà la volta di un evento<br />
speciale per i bambini, “Giocando sotto l’albero”.<br />
Dalle ore 15, nei nuovi locali di piazza Mino, i più<br />
piccoli si divertiranno con <strong>il</strong> teatrino e tante animazioni.<br />
I burattini daranno vita allo spettacolo<br />
“Puppet e magie sotto l’albero” per un pomeriggio<br />
di grande divertimento in compagnia anche di Babbo<br />
Natale, che porterà chicche per tutti i bambini.<br />
E fra un gioco e l’altro ai piccoli verrà offerta dal<br />
MARIA CONTI<br />
Pensionata<br />
SILVANA SANTUCCI<br />
Casalinga<br />
BEATRICE BONANNI<br />
Commessa<br />
“Vorrei<br />
che le guerre<br />
sparissero”<br />
“Una vita<br />
migliore per chi<br />
ne ha bisogno”<br />
“Un buon posto<br />
di lavoro<br />
e la salute”<br />
“Come regalo per Natale, vorrei che <strong>il</strong> presidente americano<br />
Barak Obama riuscisse a far capire alle persone che bisogna<br />
smettere di fare guerre in giro per <strong>il</strong> mondo. Per quanto<br />
riguarda invece la situazione italiana, vorrei che <strong>il</strong> premier<br />
S<strong>il</strong>vio Berlusconi la smetta di fare <strong>il</strong> presidente <strong>del</strong> consiglio<br />
e si ritiri”.<br />
“Desiderei tante cose, ma innanzitutto vorrei che tutti<br />
avessero una vita migliore. Parlo soprattutto <strong>del</strong>le<br />
persone che si trovano più in difficoltà. Spero che<br />
tutta questa gente riesca a portare avanti i propri progetti,<br />
a vivere in buona salute e ad avverare i propri<br />
sogni”.<br />
“E’ un momento diffic<strong>il</strong>e, non mi hanno rinnovato <strong>il</strong><br />
contratto di lavoro, eppure ho 21 anni e ho sempre fatto<br />
<strong>del</strong> mio meglio per essere indipendente e per riuscire<br />
a mantenermi da sola. A un ipotetico Babbo Natale<br />
chiederei innanzitutto la salute e poi un buon posto di<br />
lavoro”.<br />
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Fiesole<br />
Visite guidate, sorprese al museo archeologico,<br />
mercati in piazza, un grande abete <strong>il</strong>luminato<br />
e parcheggio gratuito per tutti quelli che<br />
saranno a Fiesole <strong>il</strong> 20 dicembre<br />
9<br />
comune la merenda. Ma nei nuovi spazi comunali,<br />
<strong>il</strong> 12 dicembre, l’appuntamento non<br />
è solo per i bambini. Alle ore 17.30 ci sarà<br />
l’inaugurazione dei presepi di Carlo Rizzo:<br />
una collezione di presepi provenienti da tutto<br />
<strong>il</strong> mondo e per tutto <strong>il</strong> pomeriggio la Misericordia<br />
offrirà vin brulè e bruciate. Spazio<br />
ai festeggiamenti anche nelle frazioni sparse<br />
sul territorio. Domenica 13 dicembre in piazza<br />
Mino, ci sarà <strong>il</strong> mercato “Arte in Piazza”<br />
dove sarà possib<strong>il</strong>e comprare oggetti realizzati<br />
a mano e assistere a dimostrazioni <strong>del</strong>la<br />
lavorazione <strong>del</strong> legno, <strong>del</strong>la creta e a creazioni<br />
con fiori secchi. Sempre Fiesole si terrà<br />
inoltre <strong>il</strong> mercato di Natale “Cosa metto sotto<br />
l’albero”, un’occasione per trovare tante idee<br />
curiose, mentre nella piazzetta <strong>del</strong>la Cattedrale,<br />
ci sarà <strong>il</strong> “Presepe Artistico” a cura<br />
dei Fratelli <strong>del</strong>la Misericordia. Domenica<br />
20 nei nuovi locali di Piazza Mino alle15.30<br />
PIERO ORZALESI<br />
Ricercatore<br />
“Una ripresa<br />
economica<br />
per <strong>il</strong> Paese”<br />
“Mi auguro, per me e per <strong>il</strong> resto <strong>del</strong> mondo, che da qui<br />
all’inizio <strong>del</strong>l’anno prossimo ci sia una ripresa economica<br />
e un miglioramento <strong>del</strong>le condizioni in generale. E’<br />
un periodo molto diffic<strong>il</strong>e per tutti ma spero possa essere<br />
superato grazie all’impegno dei cittadini e <strong>del</strong>la classe<br />
politica”.<br />
ci sarà l’inaugurazione <strong>del</strong>la mostra a cura<br />
<strong>del</strong>l’associazione Artisti Fiesolani. Poi sotto<br />
le logge <strong>del</strong> comune grande evento “Artisti<br />
per un giorno” dove ognuno potrà lasciare un<br />
pensiero, fare un disegno o un suggerimento<br />
su bobine di carta. <strong>Il</strong> tutto accompagnato da<br />
cioccolata calda. Sabato 19 dicembre dalle<br />
ore 15.30 alle 17.30 Babbo Natale passerà<br />
dai commercianti di Ellera e Compiobbi per<br />
leggere le letterine e apprezzare i disegni dei<br />
bambini e conclude <strong>il</strong> giro in piazza Etrusca,<br />
dove le associazioni locali offriranno la<br />
merenda. Mercato di Natale anche in piazza<br />
Falcone e Borsellino a Compiobbi. Domenica<br />
20 al circolo La Pace di Compiobbi, dalle<br />
ore 17, inizia la Festa Over 60. Pomeriggio<br />
di animazione, a partire dalle ore 15.30, con<br />
merenda per grandi e piccini, alla Misericordia<br />
di Compiobbi, in occasione <strong>del</strong>la Festa<br />
degli Auguri.<br />
SILVANO DELLA LUNGA<br />
Perito elettrotecnico<br />
“Vorrei che<br />
si risolvessero<br />
più problemi”<br />
“Vorrei che ci fosse un po’ di ripresa, me lo auguro proprio.<br />
E poi vorrei che i nostri politici si dedicassero più<br />
seriamente alla risoluzione dei problemi senza stare a perdere<br />
tempo litigando ininterrottamente tra di loro. Probab<strong>il</strong>mente<br />
se trovassero un punto di accordo sarebbe più<br />
semplice superare questo momento <strong>del</strong>icato”.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> informa. Di seguito sono riportati i principali cantieri<br />
stradali nei quali la popolazione fiesolana si imbatterà nell’arco<br />
<strong>del</strong> prossimo mese, sia a Fiesole che nelle frazioni. Per sapere in<br />
anticipo se e quando cambiare strada.<br />
VIA FERRUZZI<br />
Fino al termine dei lavori viene chiusa al transito veicolare Via<br />
Ferruzzi per consentire un intervento alla rete <strong>del</strong>l’acquedotto.<br />
VIA DEL GIRONE<br />
Intervento alla rete idrica nel territorio <strong>del</strong> Girone. I lavori<br />
cominceranno tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio e<br />
andranno avanti per circa un mese.<br />
VIA PORTIGIANI<br />
Lavori di restyling in via Portigiani per la realizzazione di una<br />
serie di palazzine residenziali, di un parcheggio pubblico con<br />
posti riservati a diversamente ab<strong>il</strong>i e di un percorso pedonale. I<br />
lavori saranno conclusi entro la fine <strong>del</strong> 2009, mancano ancora<br />
le finiture e i collaudi.<br />
a partire da €375.000<br />
1023242
10 Dicembre 2009<br />
Dalle pagine di quotidiani come <strong>il</strong> New York Times, El Mundo, Le Figaro e <strong>il</strong> Guardian<br />
emerge un ritratto pieno di contraddizioni: <strong>il</strong> capoluogo toscano piace molto per diversi<br />
aspetti, ma qualcuno gli rimprovera di essere litigioso come ai tempi di guelfi e ghibellini<br />
attualità<br />
ZOOM/1. Analizzando la stampa estera si scopre l’immagine che i forestieri si sono fatti di noi<br />
Firenze: bella e impossib<strong>il</strong>e<br />
Così ci vedono gli stranieri<br />
Annalisa Cecionesi*<br />
È<br />
diffic<strong>il</strong>e pensare a Firenze come una città<br />
capace di suscitare sdegno e avversione.<br />
Eppure, negli ultimi due anni, questi sentimenti<br />
affiancano le immancab<strong>il</strong>i lodi<br />
sulle pagine dei più autorevoli quotidiani esteri.<br />
Dal New York Times a El Mundo, dal Guardian a<br />
Le Figaro, solo per citarne qualcuno. Un’immagine<br />
per certi versi sorprendente, quella <strong>del</strong>la Firenze<br />
raccontata oltre confine. F<strong>il</strong>m come “Sotto <strong>il</strong> sole<br />
<strong>del</strong>la Toscana” o “Camera con vista” ci hanno abituato<br />
a pensare agli stranieri come amanti incondizionati<br />
<strong>del</strong>la nostra città e <strong>del</strong>la Toscana. Vuoi per<br />
le eccellenze artistiche, vuoi per <strong>il</strong> clima benevolo<br />
e <strong>il</strong> dolce paesaggio. Vuoi per la buona cucina o<br />
per l’estro artigiano. Questi aspetti ricorrono in<br />
abbondanza tra le pagine <strong>del</strong>la stampa straniera. I<br />
corrispondenti non si stancano di fornire indicazioni<br />
su monumenti imperdib<strong>il</strong>i o ristoranti invitanti.<br />
Così come non risparmiano consigli dedicati agli<br />
amanti <strong>del</strong>lo shopping, tanto da soprannominare<br />
via Tornabuoni “la Fifth Avenue” fiorentina. Ma<br />
spesso queste immagini attraenti si fondano sulle<br />
aspettative riposte nella testa di molti forestieri.<br />
Sugli stereotipi sedimentati nei secoli. A ridestare<br />
dal sogno ci pensa la penna tagliente di qualche<br />
corrispondente. Ed è un brusco risveglio. La città<br />
tanto promettente sulla carta si rivela alla prova dei<br />
fatti assai <strong>del</strong>udente. Tanto da indurre la giornalista<br />
<strong>del</strong> Times Veronica Smith a chiedersi “perché mai<br />
le persone vadano in estasi per Firenze”. La città<br />
è infatti caotica e sovraffollata di turisti, davanti a<br />
musei e ristoranti si dipanano code epiche, alcune<br />
zone <strong>del</strong>la città appaiono sporche, buie e pericolose.<br />
E’ stata definita anche folle e grottesca, la nostra<br />
Firenze. Quando ha storto <strong>il</strong> naso davanti alle<br />
imponenti statue cinesi donate al Comune dalla<br />
città di Ningbo. E’ stata dipinta come una città litigiosa,<br />
capace di dividersi su tutto, tram compreso.<br />
Tanto da risollevare dalla coltre <strong>del</strong>la storia vecchie<br />
rivalità. Guelfi e ghibellini, quasi un simbolo<br />
degli scismi fiorentini di ieri e di oggi. Cartellino<br />
rosso da parte dei forestieri, povera Firenze, anche<br />
per l’incomprensib<strong>il</strong>e segnaletica stradale, una<br />
trappola per turisti. Per non parlare <strong>del</strong> suo tenace<br />
ancoraggio al passato, scudo contro la modernità.<br />
Lo dimostrano le lungaggini che accompagnano le<br />
grandi opere, come l’ampliamento <strong>del</strong>la Galleria<br />
degli Uffizi. Le invettive non mancano. Attenzione,<br />
però. Sovente, anche dalla penna <strong>del</strong> più critico<br />
dei corrispondenti, spunta la redenzione. Firenze<br />
è assolta. Una passeggiata tra le vetrine dorate di<br />
Ponte Vecchio, una visita alle tele di alcuni dei<br />
più acclamati artisti <strong>del</strong>la storia, un pranzo davanti<br />
a una bistecca al sangue bastano a far crollare<br />
all’istante l’impalcatura di qualsiasi descrizione<br />
impietosa. Occhio però, Firenze. Là fuori ti guardano.<br />
Non sempre con sorriso estasiato.<br />
* La nostra collaboratrice, a questo argomento,<br />
ha dedicato una tesi di laurea dal titolo:<br />
“Firenze nella stampa estera”<br />
JOSH SHAW<br />
26 anni, Stati Uniti<br />
DARIA DWULIT<br />
21 anni, Polonia<br />
CAROL CHIU<br />
30 anni, Giappone<br />
“Una capitale<br />
di arte e<br />
cultura”<br />
“Peccato per<br />
<strong>il</strong> traffico<br />
e <strong>il</strong> chiasso”<br />
“Che belle<br />
quelle casette<br />
sull’Arno”<br />
Attraverso letture incentrate sull’arte, la religione e la f<strong>il</strong>osofia,<br />
ho conosciuto lo smisurato patrimonio architettonico<br />
e artistico <strong>del</strong>la città <strong>del</strong> Rinascimento. I media contribuiscono<br />
a mettere in risalto <strong>il</strong> suo lato romantico. Ciò che più<br />
si percepisce da fuori è l’idea di una città capitale <strong>del</strong>l’arte<br />
e <strong>del</strong>la cultura.<br />
Quando ho visitato Firenze per la prima volta sono rimasta<br />
sbalordita, era davvero la città dei miei sogni. Le uniche<br />
cose che lasciano un po’ a desiderare, che distruggono la<br />
visione armonica <strong>del</strong>la culla <strong>del</strong> Rinascimento, sono <strong>il</strong> traffico,<br />
<strong>il</strong> chiasso urbano e i cartelloni stradali poco chiari per<br />
gli stranieri.<br />
Sono arrivata a Firenze da poco ma è questa la città che avevo<br />
in mente prima di partire. Firenze non può che suscitare<br />
sentimenti positivi, con la sua ricchezza di monumenti, le<br />
casette color arancio che si affacciano sull’Arno, la gent<strong>il</strong>ezza<br />
e l’accoglienza dei fiorentini, e perché no, la buona<br />
cucina.<br />
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attualità<br />
ZOOM/2. Dalla “battaglia <strong>del</strong> vino” a piazza Duomo pedonale: i media internazionali riscoprono Firenze<br />
E la città <strong>del</strong> Giglio<br />
approdò sul Times<br />
Lorenzo Salusest<br />
11<br />
Dapprima l’Obama dei Lungarni, poi <strong>il</strong> paladino<br />
<strong>del</strong> gottino di vino da accompagnare<br />
alla trippa, infine l’artefice <strong>del</strong>la pedonalizzazione<br />
di piazza Duomo: sono queste,<br />
in rigoroso ordine cronologico, le tre vesti che i mezzi<br />
di comunicazione internazionali hanno cucito addosso<br />
a Matteo Renzi. Segno di una riconfermata attenzione<br />
da parte dei media stranieri nei confronti di una <strong>del</strong>le<br />
città italiane più amate all’estero e <strong>del</strong> suo primo cittadino?<br />
Parrebbe di no, se, com’è vero, nel corso <strong>del</strong><br />
decennio scorso non sono state molte le occasioni in cui<br />
giornali e televisioni d’oltre confine si sono interessati<br />
a Leonardo Domenici. E le rare volte in cui è accaduto<br />
le ragioni sono state clamorose: l’ultima in ordine di<br />
tempo nel dicembre scorso, quando l’allora sindaco si<br />
incatenò davanti alla sede romana <strong>del</strong> gruppo editoriale<br />
L’Espresso per manifestare contro la copertura data<br />
dal settimanale all’inchiesta su Castello. Ma prima di<br />
allora la politica fiorentina raramente aveva intrigato<br />
(e come dar loro torto) i giornalisti stranieri. Ci voleva<br />
l’ascesa di un comunicatore come Renzi per cambiare<br />
<strong>il</strong> corso degli eventi. Proprio mentre nel mondo imperversa<br />
l’Obama-mania, a Firenze si gioca la partita <strong>del</strong>le<br />
primarie per <strong>il</strong> candidato a sindaco. Renzi l’outsider<br />
(l’anglicismo è d’obbligo) stravince e conquista le pagine<br />
<strong>del</strong> Times. <strong>Il</strong> titolo è impegnativo: “Has Italy’s Left<br />
found its own Obama?” (La sinistra italiana ha trovato<br />
<strong>il</strong> suo Obama?). Renzi viene dipinto come colui che ha<br />
sparigliato le carte, rovesciando le gerarchie e ribaltando<br />
le previsioni, proprio come <strong>il</strong> neo presidente degli<br />
Usa. E proprio come Obama, ricorda <strong>il</strong> giornalista, Renzi<br />
manifesta una particolare pred<strong>il</strong>ezione per Internet e<br />
Facebook. Un paragone ardito che inorgoglisce l’allora<br />
aspirante sindaco che arriva a mutuare, scherzosamente,<br />
l’obamiano “Yes, we can” in un fiorentinissimo “Sì,<br />
si pole”. Passano i mesi, Renzi conquista Palazzo Vecchio,<br />
vi si insedia e attende l’occasione propizia per conquistare<br />
nuovamente l’attenzione dei media stranieri. E<br />
l’occasione puntualmente arriva: a fine luglio scoppia la<br />
battaglia <strong>del</strong> vino e <strong>del</strong> lampredotto. L’Unione europea<br />
vieta la vendita di vino ai venditori ambulanti (trippai<br />
inclusi), l’Italia si adegua, Renzi decide di disapplicare<br />
la legge, arrivando persino a promettere disobbedienza<br />
civ<strong>il</strong>e. Immediata ed ampia l’eco sui giornali esteri, con<br />
interi articoli dedicati all’iniziativa <strong>del</strong> sindaco. Infine<br />
la recente pedonalizzazione di piazza Duomo, presentata<br />
a Roma proprio all’associazione <strong>del</strong>la stampa estera.<br />
Detto fatto: persino <strong>il</strong> Tg tedesco propone un servizio<br />
sull’evento, con somma soddisfazione <strong>del</strong>l’amministrazione<br />
fiorentina. I media stranieri riscoprono Firenze,<br />
quindi. Un’attenzione che, tuttavia, sembra dipendere<br />
più dalle doti mediatiche <strong>del</strong> sindaco che dal ruolo internazionale<br />
<strong>del</strong>la città.<br />
ALENA<br />
35 anni, Slovacchia<br />
CYRIELLE<br />
30 anni, Francia<br />
HICHAM<br />
34 anni, Marocco<br />
“Se sopravvivi<br />
qui,<br />
sopravvivi<br />
ovunque”<br />
Negli anni passati i giornali <strong>del</strong>la Slovacchia non parlavano<br />
molto di Firenze, e quando ne parlavano la descrivevano in<br />
termini molto positivi. La mia immagine di Firenze si è costruita<br />
così: una città in cui è bello vivere. Adesso l’opinione<br />
è cambiata, tanto che tra noi stranieri fiorentini va di moda <strong>il</strong><br />
detto: “Se sopravvivi a Firenze, sopravvivi ovunque”.<br />
“La pensavo<br />
più a misura<br />
d’uomo”<br />
Città dei sogni, <strong>del</strong>l’arte, <strong>del</strong>la cucina. Questa l’immagine<br />
di Firenze in Francia. Prima di visitarla la prima volta pensavo<br />
fosse più a misura d’uomo, più tranqu<strong>il</strong>la, accogliente,<br />
ma purtroppo non tutto è come mi aspettavo. E’ bella, ma la<br />
pulizia è carente, e <strong>il</strong> traffico quello di una metropoli come<br />
Parigi.<br />
“<strong>Il</strong> primo<br />
impatto è<br />
positivo”<br />
Dici Firenze e dici arte. L’idea che mi ero fatto era di una<br />
città splendida da visitare e bella da vivere. <strong>Il</strong> primo impatto<br />
è stato positivo, ma con <strong>il</strong> passare <strong>del</strong> tempo ho notato<br />
che non è così come viene dipinta, ma sporca e trascurata.<br />
Nonostante ciò, quando torno a casa, <strong>il</strong> giudizio che do di<br />
Firenze è positivo.<br />
<br />
Riportiamo la lettera dalle OO.SS. pensionati SPI-CGIL FNP-CISL UILP- UIL inviata<br />
CI RISIAMO!<br />
LETTERA APERTA AL SINDACO DI FIESOLE:<br />
Le OO.SS. SPI CGIL CISL FNP UILP ricordano al Sindaco di Fiesole che fino dal 1996<br />
esiste un Protocollo d’intesa fra l’Amministrazione Comunale e le Parti Sociali che<br />
“ definisce le relazioni, fra tali soggetti, sulle problematiche sanitarie e sociali concernenti<br />
la popolazione anziana, secondo gli ambiti di rispettiva competenza…<br />
Si impegna altresì a convocare e concordare preventivamente con le OO:SS: dei<br />
pensionati le misure organizzative e regolamentari concernenti i servizi.”<br />
SIGNOR SINDACO LEGGIAMO SULLA “NAZIONE” DEL<br />
27 u.s. CHE LA GIUNTA HA<br />
APPROVATO IL BILANCIO 2010.<br />
Le OO:SS. non sono state coinvolte nonostante le recentissime nostre richieste<br />
LE NOSTRE SEDI<br />
FIESOLE Via Bozzolini,32<br />
Orari apertura: Martedì, Mercoledì, Venerdì dalle 9,30 alle 12,00<br />
Giovedì dalle 15,00 alle 16,30<br />
GIRONE (c/o la Casa <strong>del</strong> Popolo)<br />
Orari apertura: Martedì dalle 15 alle 16<br />
avvenute durante un incontro, da noi promosso, con <strong>il</strong> nuovo Assessore alla Sicurezza<br />
Sociale, al quale lei era presente.<br />
Non ci siamo incontrati sul b<strong>il</strong>ancio ne sui progetti in cantiere <strong>del</strong> Comune di<br />
Fiesole!<br />
Si legge ancora “NESSUN AUMENTO DELLE TASSE” Sembra un proclama<br />
berlusconiano!<br />
Noi non possiamo avallare questo modo di procedere: Le vogliamo ribadire che le<br />
Parti Sociali rivendicano <strong>il</strong> ruolo loro ascrittogli e se la manovra agita ha lo scopo<br />
di <strong>del</strong>egittimarci Le rispondiamo che non ci stiamo! Saremo sul territorio attenti e<br />
vig<strong>il</strong>i e continueremo a chiedere gli interventi di sostegno economico e assistenziale<br />
per le fasce più deboli con specifici capitoli messi in b<strong>il</strong>ancio a questo scopo,<br />
al massimo <strong>del</strong>le possib<strong>il</strong>ità dettate da questa congiuntura.<br />
Ci aspettiamo di essere convocati prima <strong>del</strong>l’approvazione <strong>del</strong> b<strong>il</strong>ancio da parte<br />
<strong>del</strong> Consiglio Comunale <strong>del</strong> 15 Dicembre.<br />
COMPIOBBI (c/o <strong>il</strong> centro Incontri)<br />
Orari apertura: Martedì dalle 16,30 alle 18,00<br />
CALDINE (c/o la Casa <strong>del</strong> Popolo)<br />
Orari apertura: Giovedì dalle 17,00 alle18,00<br />
Telefono Sede di Fiesole 05559564 • E-ma<strong>il</strong>: spifiesole@firenze.tosc.cg<strong>il</strong>.it<br />
<br />
962983
12 Dicembre 2009<br />
trasporti<br />
REPORTAGE. In attesa <strong>del</strong>la sua partenza, <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> ha fatto un viaggio su uno dei convogli <strong>del</strong>la prima linea<br />
Firenze vista dal finestrino <strong>del</strong> tram<br />
Luca Serranò<br />
Tra ritardi e qualche incidente<br />
di percorso s’avvicina la partenza<br />
<strong>del</strong>la tramvia fiorentina.<br />
Lungo la linea uno, che collegherà<br />
Scandicci alla stazione di Santa<br />
Maria Novella, fervono così i preparativi<br />
per la tanto agognata inaugurazione.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>, in compagnia <strong>del</strong> giornalista<br />
tedesco Stefan Goebel (esperto <strong>del</strong><br />
settore) e dei tecnici Raffaele Gualdani<br />
e Michele Priore (dirigente <strong>del</strong>l’ufficio<br />
tramvia), ha fatto un giro in esclusiva<br />
su uno dei tram Sirio consegnati dalla<br />
AnsaldoBreda. Una parte <strong>del</strong> futuro tragitto<br />
<strong>del</strong> tram, dal deposito <strong>del</strong> Vingone<br />
in direzione V<strong>il</strong>la Costanza, per tastare<br />
<strong>il</strong> polso <strong>del</strong>la più importante opera pubblica<br />
<strong>del</strong>la Firenze moderna. Ciò che<br />
più risalta è senz’altro la s<strong>il</strong>enziosità <strong>del</strong><br />
mezzo, un lungo torpedone ammob<strong>il</strong>iato<br />
con gusto un po’ naif (i rivestimenti a<br />
pois dei sed<strong>il</strong>i) che f<strong>il</strong>a via a cinquanta<br />
ch<strong>il</strong>ometri orari. L’arredamento è spartano<br />
ma dotato dei comfort necessari a<br />
tutte le esigenze, disab<strong>il</strong>i compresi. Anche<br />
le fermate (14 lungo i 7,5 km <strong>del</strong><br />
percorso <strong>del</strong>la linea uno) rispecchiano <strong>il</strong><br />
look “minimale” <strong>del</strong>la tramvia, sorta di<br />
lastre d’asfalto sormontate dal tabellone<br />
degli orari di percorrenza. In proposito,<br />
è bene ricordare che <strong>il</strong> tragitto Scandicci-Santa<br />
Maria Novella non dovrebbe<br />
durare oltre venti minuti, una vera e<br />
propria manna per molti pendolari. In<br />
attesa <strong>del</strong> via libera ufficiale, dunque, i<br />
17 tram <strong>del</strong>la linea uno mordono <strong>il</strong> freno<br />
e scaldano i motori.<br />
987731
14 Dicembre 2009<br />
STRENNE/1. Piccola guida alle sorprese più stravaganti che si possono trovare sotto l’albero<br />
Quando <strong>il</strong> regalo è matto da legare<br />
Tra i doni più bizzarri che si possono fare (e ricevere) ci sono gli<br />
schiaccianoci a forma di H<strong>il</strong>lary Clinton, gli occhiali con specchietti<br />
retrovisori, ma anche una stella (vera) con tanto di certificato di<br />
proprietà e la spedizione di un messaggio d’amore su un satellite<br />
Lo schiaccianoci a forma di H<strong>il</strong>lary Clinton<br />
IL DENTISTA RISPONDE<br />
QUESTO MESE: LA PROTESI MOBILE<br />
A cura <strong>del</strong><br />
Dott. Giuseppe Garrubba<br />
Questa è la terza rubrica, consecutiva,<br />
nella quale vi parlo di protesi:<br />
mese di ottobre la protesi in generale,<br />
mese di novembre la protesi fissa<br />
e questo mese la mob<strong>il</strong>e.<br />
Queste sono le due grandi famiglie<br />
che racchiudono le tipologie di protesi,<br />
pur essendocene una terza: la<br />
combinata, dove coesistono entrambe.<br />
La protesi mob<strong>il</strong>e, come dice <strong>il</strong> nome, si inserisce e<br />
disinserisce e può essere totale o parziale (totale<br />
quando sostituisce tutti i denti di un’intera arcata,<br />
parziale quando ne rimpiazza solo alcuni).<br />
L’esecuzione <strong>del</strong>la protesi mob<strong>il</strong>e, come<br />
PROTESI<br />
le altre e anche di più, richiede, da<br />
parte <strong>del</strong> professionista, buona<br />
conoscenza e manualità. Ciò non<br />
basta perché è anche fondamentale<br />
collaborare con un laboratorio<br />
odontotecnico che ne curi scrupolosamente<br />
l’esecuzione. La protesi<br />
mob<strong>il</strong>e totale a maggior ragione,<br />
dovendo la sua tenuta alla suzione<br />
(vuoto di aria che si crea una volta<br />
inserita), deve essere talmente precisa<br />
che spinta in posizione aderisca<br />
così bene da far uscire tutta l’aria,<br />
non permettendone <strong>il</strong> reingresso<br />
(effetto ventosa).<br />
La protesi mob<strong>il</strong>e parziale si ancora<br />
ai denti residui con ganci in metallo<br />
che ne abbracciano alcuni, bloccandola.<br />
Esse si dividono in parziale<br />
con ganci e scheletrata, la differenza<br />
sta sostanzialmente in una intelaiatura<br />
metallica di raccordo fra le parti<br />
<strong>del</strong>la scheletrata, sulla quale bloccare i denti da<br />
sostituire. L’altra ha invece una struttura in resina, in<br />
genere un po’ più ingombrante.<br />
Alcuni casi di protesi totale, riguardanti in particolar<br />
modo gli inferiori con poco osso, possono non avere<br />
una stab<strong>il</strong>ità ottimale. Prima questi<br />
MINI IMPIANTI<br />
protesi inferiore stab<strong>il</strong>izzata<br />
con mini impianti<br />
casi si risolvevano con paste incollanti,<br />
oggi è possib<strong>il</strong>e farlo con l’inserimento<br />
di mini impianti (piccole<br />
viti da applicare anche dove c’è<br />
poco osso). Tali impianti serviranno<br />
come ancoraggio per la protesi.<br />
La moderna medicina ci offre sempre<br />
maggiori opportunità, è importante<br />
seguirla per non rimanere<br />
indietro.<br />
Salute a tutti.<br />
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Francesca Puliti<br />
Maglione, cravatta o<br />
soprammob<strong>il</strong>e? Evitare,<br />
evitare nella<br />
maniera più assoluta<br />
se non si vuole alimentare <strong>il</strong> circolo<br />
vizioso dei regali riciclati. A<br />
un patto: non voler poi essere originali<br />
a tutti i costi. Perché anche<br />
<strong>il</strong> regalo più matto ha un prezzo: <strong>il</strong><br />
ridicolo. Dunque meglio evitare di<br />
CURIOSITÀ<br />
I bambini ci credono ancora<br />
Babbo Natale?<br />
Esiste, <strong>ecco</strong>me<br />
a slitta di Babbo Natale<br />
Lquest’anno si fermerà alle<br />
Maldive per Linda, una bimba<br />
di prima elementare. E qui le<br />
porterà la casa di Hello Kitty.<br />
Buone notizie per chi credeva<br />
che ormai la tv e internet avessero<br />
portato via ai nostri pargoli<br />
la fiducia in Babbo Natale. Basta<br />
un rapido sondaggio nelle<br />
scuole per rendersi conto che<br />
Santa Claus, San Nicola o come<br />
lo vogliamo chiamare, esiste ancora<br />
nell’immaginazione dei più<br />
piccini. E non sono pochi quelli<br />
che continuano a difendere la<br />
teoria <strong>del</strong>la sua esistenza fino<br />
agli ultimi anni <strong>del</strong>le elementari,<br />
combattendo una strenua battaglia<br />
contro quei miscredenti che<br />
sostengono sia papà con la barba<br />
finta. E così <strong>ecco</strong> che in molti<br />
hanno già scritto la famosa letterina,<br />
indirizzata in Lapponia.<br />
“Sempre più breve via via che<br />
passano gli anni - racconta una<br />
mamma – più crescono e meno<br />
sono le cose che desiderano.<br />
Hanno già tutto”. Decisamente<br />
passata di moda la cara vecchia<br />
Barbie, le bambine sgranano<br />
certi occhi appena le nomini da<br />
farti sentire un animale preistorico.<br />
Adesso vanno le Winx, e<br />
<strong>il</strong> grande ritorno di quest’anno<br />
ha <strong>il</strong> volto rotondo dei Paciocchini,<br />
così come sono tornate<br />
le carte da gioco (di ruolo, non<br />
da briscola: chi ha un figlio non<br />
ci aveva pensato nemmeno per<br />
un istante), aggiornate e possib<strong>il</strong>mente<br />
di origine giapponese.<br />
Tengono banco le consolle con<br />
annessi giochi virtuali, mentre i<br />
giocattoli veri e propri sembrano<br />
diventati roba da collezionisti. Si<br />
sa, i bambini di oggi sono “nativi<br />
digitali”, irrimediab<strong>il</strong>mente<br />
attratti dalla tecnologia. E così<br />
c’è chi inserisce nella lista la<br />
macchina fotografica e l’I-pod.<br />
Ma tranqu<strong>il</strong>li, tutti, ma proprio<br />
tutti, sognano che Babbo Natale<br />
porti loro un pacco grande di<br />
adesivi colorati, quelli morbidi<br />
e in r<strong>il</strong>ievo. La fantasia è salva.<br />
E anche <strong>il</strong> portafogli dei genitori<br />
può sopravvivere. /F.P.<br />
merry christmas<br />
omaggiare <strong>il</strong> capoufficio con uno<br />
schiaccianoci a forma di H<strong>il</strong>lary<br />
Clinton anche se sappiamo che va<br />
matto per la frutta secca. Se però<br />
abbiamo un alto livello di confidenza,<br />
qualche pensierino scherzoso<br />
ce lo possiamo anche concedere.<br />
Ad esempio per l’amica che non fa<br />
mistero di essere una fan sfegatata<br />
di Jessica Fletcher o di voler aprire<br />
un’agenzia investigativa, <strong>ecco</strong> gli<br />
occhiali con specchietti retrovisori<br />
incorporati. Un po’ fuori stagione<br />
forse, ma vuoi mettere <strong>il</strong> gusto di<br />
tenere la situazione sotto controllo<br />
a 360°? Per l’amico che non<br />
si stacca mai dal cellulare, quasi<br />
fosse un prolungamento <strong>del</strong> suo<br />
corpo, l’ideale è <strong>il</strong> braccialetto con<br />
vibrazione incorporata, che avvisa<br />
quando arriva una chiamata o un<br />
Sms. Per non perdersi uno squ<strong>il</strong>lo<br />
nemmeno in mezzo al party di capodanno<br />
o alle urla dei nipotini in<br />
festa sotto l’albero. Sempre <strong>del</strong>la<br />
serie “mai spento”, c’è <strong>il</strong> caricabatterie<br />
fotovoltaico, adatto a ogni<br />
cellulare e impreziosito da un certo<br />
fascino da green economy. Chi<br />
invece volesse abbandonare i soliti<br />
doni “terra-terra”, può lanciarsi<br />
nell’acquisto di una stella, ormai<br />
di gran moda. Forse anche troppo.<br />
Meno male che la merce abbonda,<br />
tant’è vero che comprarsi un<br />
puntino luminoso nel cielo costa<br />
meno di un banale telefonino. Se<br />
si supera un certo cinismo, si può<br />
anche far bella figura spendendo<br />
<strong>il</strong> giusto. Sperando che <strong>il</strong> destinatario<br />
poi non ci preghi di accompagnarlo<br />
all’Osservatorio a vedere<br />
<strong>il</strong> suo astro, in una gelida notte tra<br />
Santo Stefano e la Befana. L’ultima<br />
moda, per rimanere tre metri<br />
sopra <strong>il</strong> cielo, come ormai recitano<br />
muri, ponti e marciapiedi, è quella<br />
di spedire <strong>il</strong> nome <strong>del</strong>l’amato su un<br />
satellite. Rimarrà lì per sempre, a<br />
cullarsi nell’universo, conquistandosi<br />
anche in questo modo una fettina<br />
di spazio siderale. E chissà, un<br />
giorno qualche forma d’intelligenza<br />
superiore potrebbe intercettarlo,<br />
o potrebbero recuperarlo i posteri.<br />
Basta comp<strong>il</strong>are un moduletto online<br />
e aspettare la conferma via<br />
ma<strong>il</strong>. Se scegliete <strong>il</strong> sito giusto <strong>il</strong><br />
vostro amico/partner potrà appendere<br />
in camera addirittura l’attestato<br />
<strong>del</strong>la Nasa. Una strenna ancor<br />
più appetib<strong>il</strong>e in quanto, udite<br />
udite, non costa niente. Pare che <strong>il</strong><br />
cielo sia l’ultima frontiera in fatto<br />
di doni, rifletteteci: c’è addirittura<br />
chi regala un soggiorno all-inclusive<br />
su una base spaziale già in<br />
fase di progettazione. Al modico<br />
costo di 3 m<strong>il</strong>ioni di euro per tre<br />
notti. Ma nel prezzo è compreso un<br />
corso intensivo di 8 settimane su<br />
un’isola tropicale, per prepararsi<br />
(al lusso?) ai disagi provocati dalla<br />
mancanza di gravità. La lista <strong>del</strong>le<br />
prenotazioni però ha già superato<br />
le due centinaia. Meglio rimanere<br />
coi piedi per terra e ripiegare sullo<br />
schiaccianoci.
merry christmas<br />
STRENNE/2. A spasso tra le bancarelle natalizie, alla ricerca di cadeaux e l<strong>ecco</strong>rnie<br />
Se <strong>il</strong> pacchetto lo confeziono al mercato<br />
Barbara Biondi<br />
15<br />
profumata di zenzero<br />
e castagne. Le<br />
strade addobbate e le<br />
L’aria<br />
luci che lampeggiano<br />
da balconi e finestre accese. Natale<br />
non è solo regali e ricche abbuffate,<br />
è soprattutto atmosfera. E cosa c’è<br />
di meglio di un mercatino a tema<br />
per immergersi in quell’aria ovattata<br />
e rassicurante? Firenze da questo<br />
punto di vista è ben attrezzata e comincia<br />
ad allestire piccoli e grandi<br />
eventi fin dall’inizio di dicembre. <strong>Il</strong><br />
più celebre di tutti è sicuramente <strong>il</strong><br />
mercato di Hei<strong>del</strong>berg, città tedesca<br />
che trapianta le sue bancarelle in<br />
piazza Santa Croce per venti giorni,<br />
che da qualche anno a questa parte<br />
è diventata una tradizione anche da<br />
queste parti. L’appuntamento tutti<br />
i giorni fino al 17 dicembre, con i<br />
prodotti tipici d’oltralpe: dai crauti<br />
al vin brulè fino ai biscotti alle spezie<br />
e qualche idea per i regalini da<br />
mettere sotto l’abete. Tra gli altri appuntamenti<br />
da segnare in calendario<br />
ci sono anche “Florence Noel”, vera<br />
e propria mostra mercato a tema<br />
(fino al 13 dicembre) che trasforma<br />
per dieci giorni la stazione Leopolda<br />
nel quartier generale di Babbo Natale,<br />
dove gli adulti potranno dedicarsi<br />
all’acquisto di addobbi, decori<br />
e oggettistica oltre a cioccolata, biscotti<br />
e specialità gastronomiche da<br />
assaggiare in compagnia di amici e<br />
parenti durante i festeggiamenti <strong>del</strong>la<br />
vig<strong>il</strong>ia. Ai bambini, Florence Noel<br />
riserva un’area speciale dove, per<br />
l’occasione, viene allestita la casa<br />
di Babbo Natale; poco più in là <strong>il</strong><br />
punto spedizione, dove a imbucare le<br />
letterine ci penseranno un nugolo di<br />
elfi instancab<strong>il</strong>i. Altro evento da non<br />
dimenticare è <strong>il</strong> mercato organizzato<br />
al Saschall tutti gli anni dalla sezione<br />
femmin<strong>il</strong>e <strong>del</strong>la Croce Rossa di<br />
Firenze. Quest’anno rimarrà aperto<br />
dall’11 al 13 e <strong>il</strong> ricavato verrà come<br />
di consueto devoluto alle famiglie bisognose<br />
<strong>del</strong> territorio fiorentino. E se<br />
tutti organizzano <strong>il</strong> loro mercatino ad<br />
hoc, anche piazza Santo Spirito non<br />
se lo fa mancare. Solo per la giorna-<br />
Da quello tedesco di Santa Croce<br />
all’appuntamento con la beneficenza al<br />
Saschall, fino agli stand di piazza Santo Spirito<br />
e alla casa di Babbo Natale alla Leopolda<br />
ta <strong>del</strong> 20 dicembre, la piazzetta sarà<br />
animata dalla “Fierucola di Natale”,<br />
che dalle 10 alle 19 offrirà prodotti<br />
biologici e pensierini originali, quasi<br />
tutti fatti a mano da artigiani <strong>del</strong><br />
comprensorio fiorentino. Per chi<br />
poi, oltre ai mercatini, non riesce a<br />
rinunciare a tutti quegli eventi che<br />
contribuiscono a rendere <strong>il</strong> Natale<br />
una festa speciale, <strong>ecco</strong> un piccolo<br />
promemoria <strong>del</strong>le cose da non perdere<br />
per nessuna ragione. Innanzitutto<br />
l’augurio di Babbo Natale ai fiorentini<br />
e ai visitatori di passaggio, che la<br />
sera <strong>del</strong>la vig<strong>il</strong>ia salirà in barca - tra<br />
<strong>ponte</strong> san Niccolò e <strong>ponte</strong> alle Grazie<br />
- per un saluto ben augurante rivolto<br />
a tutti i passanti. Più seriosi ma<br />
sempre molto suggestivi, gli eventi<br />
musicali legati a <strong>doppio</strong> f<strong>il</strong>o con le<br />
festività. A partire dal concerto in<br />
programma al Teatro Verdi, dove <strong>il</strong><br />
24 <strong>il</strong> maestro Frans Brüggen dirigerà<br />
la Grande messa di Mozart, mentre<br />
<strong>il</strong> giorno dopo, la chiesa anglicana di<br />
Saint Mark, in via Maggio, ospiterà<br />
un concerto a tema.<br />
<strong>Il</strong> regalo ai tempi<br />
<strong>del</strong>la crisi<br />
Non è UN problema, è IL problema.<br />
C’è chi ci comincia a l’albero allo scadere <strong>del</strong> tempo.<br />
pacchettino da mettere sotto<br />
pensarci un mese prima e chi Penso, ad esempio, alla <strong>del</strong>iziosa<br />
idea <strong>del</strong>la Manu, un’amica di<br />
li sceglie all’ultimo momento,<br />
affidandosi spesso ai gusti di mia sorella che la scorsa vig<strong>il</strong>ia,<br />
commesse stanche e irascib<strong>il</strong>i, ha deciso a tavolino di fare regali<br />
all’insegna <strong>del</strong>l’austerity.<br />
che non vedono l’ora di chiudere<br />
bottega e andare a addentare<br />
la prima tartina che si trova-<br />
convocate come di consueto<br />
Ognuna <strong>del</strong>le dieci amiche<br />
no davanti agli occhi. C’è chi ha allo scambio dei doni ha portato<br />
con sé altrettanti oggetti,<br />
“tutto” e chi è di “gusti diffic<strong>il</strong>i”.<br />
C’è chi si immedesima poco nel recuperati in casa, che sono<br />
destinatario <strong>del</strong> presente e chi stati mischiati in un cesto insieme<br />
a tutti gli altri. Dal mucchio<br />
si fa un’idea sbagliata dei gusti<br />
che sta tentando di interpretare.<br />
Ma i regali più originali, se pri pacchettini, come merce di<br />
ognuna pescava a turno i pro-<br />
si fanno con cura, possono essere<br />
anche oggetti riciclati. Se russa natalizia, dove al posto<br />
scambio. Una sorta di roulette<br />
si ricicla seguendo una tecnica dei proiett<strong>il</strong>i c’erano borsette<br />
empirica si scopre che esistono<br />
modi fuori dal comune di qualche sconosciuto artista<br />
ricamate all’uncinetto, cd di<br />
riut<strong>il</strong>izzare presenti lasciati per <strong>del</strong> Tagikistan, sciarpine multicolor<br />
e qualche orecchino<br />
anni nel cassetto. Un pensiero<br />
dimenticato può trasformarsi vintage. La cosa peggiore che<br />
così in una soluzione economica,<br />
apprezzata e che soprattut-<br />
tornare a casa con dieci ogget-<br />
può succedere è che si debba<br />
to salva dall’esaurimento nervoso<br />
chi si trova nella terrib<strong>il</strong>e 365 giorni, si cercherà di trovati<br />
ugualmente inut<strong>il</strong>i a cui, tra<br />
situazione di dover trovare un re una nuova casa.
16 Dicembre 2009<br />
CONTI IN TASCA/1. Quest’anno saranno molti i fiorentini costretti all’austerity dalla crisi<br />
<strong>Il</strong> Natale diffic<strong>il</strong>e dei cassintegrati<br />
Aumenta <strong>il</strong> ricorso agli<br />
ammortizzatori, e sono<br />
tante le famiglie che si<br />
ritrovano con un unico<br />
reddito e che devono<br />
chiedere aiuto ai nonni<br />
di casa, “salve” solo<br />
grazie alle loro pensioni<br />
Luca Serranò<br />
Con i morsi <strong>del</strong>la crisi sulla pelle, i lavoratori<br />
fiorentini s’apprestano a vivere<br />
un Natale sottotono. <strong>Il</strong> ricorso<br />
alla cassa integrazione ordinaria e<br />
straordinaria sta infatti aumentando a ritmo sostenuto,<br />
obbligando tante persone a trascorrere<br />
le feste tra sacrifici e ristrettezze. Calcolando<br />
che per legge l’ammontare di questi ammortizzatori<br />
sociali non può superare gli 800 euro al<br />
mese (con poche eccezioni), ben si comprende<br />
come per migliaia di famiglie, quest’anno, i<br />
regali siano l’ultima preoccupazione. Chi può<br />
permettersi un paio di scarpe da 200 euro?<br />
Chi può comprare un televisore nuovo o concedersi<br />
una vacanza sulla neve? Semmai qualche<br />
dono improvvisato con un po’ di fantasia,<br />
solitamente oggetti che abbiano una concreta<br />
ut<strong>il</strong>ità per chi li riceve. Per <strong>il</strong> resto, molti di<br />
questi lavoratori non possono che concentrarsi<br />
sulle necessità di tutti i giorni, su quelle spese<br />
indispensab<strong>il</strong>i (affitto, mutuo, bollette, vestiti)<br />
per un’ esistenza dignitosa. Con un salario che<br />
mediamente osc<strong>il</strong>la sopra e sotto i 1000 euro<br />
e la contrazione di tredicesima e quattordicesima,<br />
inoltre, le famiglie mono reddito devono<br />
aggrapparsi soprattutto ai pensionati: a nonni<br />
e nonne, che negli ultimi due anni stanno in<br />
qualche modo arginando la crisi <strong>del</strong> sistema.<br />
Le cifre, d’altra parte, parlano chiaro. Chi prima<br />
guadagnava 1500 euro e adesso si ritrova<br />
in cassa integrazione per tre settimane al mese,<br />
per esempio, resta con non più di 900. Lo spettro<br />
<strong>del</strong>la povertà si agita dunque nelle case dei<br />
lavoratori in difficoltà, preoccupati ovviamente<br />
anche <strong>del</strong> proprio futuro in azienda. Quali prospettive<br />
possono dare le imprese che ricorrono<br />
agli ammortizzatori sociali? Nella speranza che<br />
la ripresa annunciata dal governo nazionale si<br />
materializzi al più presto, molti addetti ai lavori<br />
invocano non solo <strong>il</strong> rifinanziamento degli<br />
strumenti di tutela, ma una una vera e propria<br />
svolta nella politica economica nazionale, a<br />
cominciare dalla formazione e dall’innovazione<br />
tecnologica nei settori più in difficoltà.<br />
Di certo c’è che <strong>il</strong> ricorso agli ammortizzatori<br />
sociali, nelle loro varie declinazioni, non può<br />
essere l’unica ricetta contro la crisi dei mercati.<br />
La cassa integrazione è infatti un’esperienza<br />
dolorosa, perché alla componente economica<br />
(l’80 per cento <strong>del</strong>la retribuzione che sarebbe<br />
spettata per le ore di lavoro non prestate) si accompagna<br />
spesso <strong>il</strong> disagio psicologico di chi<br />
vede stravolta la propria vita quotidiana. I giorni<br />
di festa, che l’iconografia nazional popolare<br />
incornicia in un trionfo di sentimenti fam<strong>il</strong>iari,<br />
possono anche peggiorare le cose. New deal o<br />
meno, un intervento radicale pare dunque necessario.<br />
Altrimenti anche <strong>il</strong> prossimo Natale<br />
si trasformerà in una mesta corsa al risparmio,<br />
con le pubblicità <strong>del</strong>la televisione a fare da stridente<br />
contrappunto.<br />
L’INTERVISTA<br />
economia<br />
Parla un dipendente <strong>del</strong>la Seves<br />
“Ma quali regali,<br />
i problemi sono altri”<br />
a quali regali, qui è già tanto<br />
“Mse arriviamo a fine mese”.<br />
Maurizio Quint<strong>il</strong>iani ha 53 anni ed è<br />
uno dei tre addetti alla manutenzione<br />
elettrica <strong>del</strong>la Seves, la fabbrica di<br />
via Reginaldo Giuliani famosa per la<br />
costruzione di mattoni in vetro. Nonostante<br />
un’indiscussa leadership nel<br />
settore, l’azienda ha cominciato mesi<br />
fa a ridimensionare lo stab<strong>il</strong>imento<br />
di Castello, facendo poi ricorso alla<br />
cassa integrazione per oltre la metà<br />
dei dipendenti. “Guadagnavo 1600<br />
euro al mese e ora quando va bene<br />
arrivo a novecento - racconta Quint<strong>il</strong>iani,<br />
ventitré anni di “servizio” alla<br />
Seves - Con questo stipendio cambia<br />
tutto, anche la spesa al supermercato.<br />
E’ solo grazie a quel poco di tredicesima<br />
che mi spetta che farò qualche<br />
regalo”. “Di certo – conclude- saranno<br />
cose di una qualche ut<strong>il</strong>ità, <strong>il</strong><br />
tempo degli acquisti fac<strong>il</strong>i è passato<br />
già da un pezzo”. Natale, così, per<br />
molti lavoratori <strong>del</strong>la fabbrica di Castello,<br />
sarà un momento di quiete tra<br />
una pausa e l’altra, la continuazione<br />
solo un po’ più allegra di un periodo<br />
di forzato riposo. “Fa rabbia perché<br />
la nostra è un’azienda sana - spiega<br />
- non si capisce come si sia potuti arrivare<br />
a tutto questo. E pensare che ci<br />
sono colleghi che se la passano peggio<br />
di me, gente che scompare dalla<br />
fabbrica per mesi interi e che poi riappare<br />
all’improvviso”. Diffic<strong>il</strong>e andare<br />
avanti tra turni e rotazioni, come<br />
appesi ad una immaginaria e spietata<br />
ruota <strong>del</strong>la fortuna: “Mi dispiace per<br />
quei ragazzi che da un giorno all’altro<br />
si ritrovano senza più certezze, ne<br />
conosco tanti con una famiglia a carico<br />
e un mutuo da pagare”. Che almeno<br />
<strong>il</strong> loro Natale scorra via sereno, in<br />
attesa di tempi migliori.<br />
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economia<br />
CONTI IN TASCA/2. Molte categorie professionali sono costrette a rimanere operative anche durante le festività<br />
Quelli che le feste le passano al lavoro<br />
Medici, cuochi, forze <strong>del</strong>l’ordine ma anche aspiranti Santa Claus<br />
e impacchettatori di doni: le persone che in questo periodo non<br />
vanno in ferie sono tante. C’è chi lo sceglie e chi è obbligato<br />
17<br />
Simele Kruklidis<br />
Se è vero che <strong>il</strong> tran tran <strong>del</strong>la città non conosce<br />
feste, Natale e Capodanno di certo<br />
non fanno eccezione. Mentre infatti la gran<br />
parte dei fiorentini si dedica con passione a<br />
cotechino, panettone e spumante, c’è sempre chi, per<br />
contro, deve mantenere in funzione servizi e attività.<br />
Dagli ospedali alle discoteche, dai ristoranti ai negozi,<br />
l’andirivieni cittadino non si ferma mai, neppure<br />
per brindare. E’ questa la dura realtà dei lavoratori<br />
stakanovisti (forzati e non), quelli che, sempre più<br />
spesso oramai, le feste le vedono solo con <strong>il</strong> cannocchiale.<br />
Per inquadrarli meglio però, andrebbero divisi<br />
in due categorie: i “furbi” ed i “costretti”. I primi<br />
rappresentano quella cerchia di persone che sceglie<br />
di restare a lavoro durante le feste per godersi le ferie<br />
in altri periodi <strong>del</strong>l’anno, magari risparmiando<br />
su possib<strong>il</strong>i vacanze bianche o escursioni in montagna.<br />
I secondi, senza dubbio più sfortunati, sono<br />
invece quelli che devono lavorare anche quando<br />
preferirebbero starsene a casa. La lista è lunga: medici,<br />
farmacisti, operatori sanitari, forze <strong>del</strong>l’ordine,<br />
autisti pubblici, ma anche cuochi, camerieri, baristi<br />
e dipendenti <strong>del</strong>le sale cinematografiche. Forse non<br />
saranno tutti contenti, ma è pur vero che <strong>il</strong> tornaconto<br />
economico non è trascurab<strong>il</strong>e. In alcuni casi<br />
è anzi chiaro che restare a lavoro durante le feste<br />
natalizie diventa questione di affari. Ed <strong>ecco</strong> che qui<br />
compare una nuova interessante categoria: quella dei<br />
“lungimiranti”, coloro che vogliono lavorare a Natale<br />
e Capodanno per guadagnare di più. Già, perché<br />
in questo periodo i profitti in certi settori sono circa<br />
<strong>il</strong> <strong>doppio</strong> rispetto al normale e le opportunità di trovare<br />
impieghi part time e redditizi si moltiplicano.<br />
Moltissimi negozi nell’ambito <strong>del</strong> franchising, per<br />
esempio, cercano nuovo personale per i giorni festivi,<br />
così come accade negli alberghi <strong>del</strong> centro e nei<br />
ristoranti, senza poi contare la necessità di sostituire<br />
chi per un po’ se n’è andato in vacanza. Ma al di<br />
là <strong>del</strong>le solite occasioni lavorative più o meno note,<br />
ci sono anche altre figure professionali spesso sottovalutate:<br />
tra le più richieste troviamo baby sitter,<br />
animatori, guardarobieri, maghi, cuochi a domic<strong>il</strong>io,<br />
impacchettatori di regali, vetrinisti specializzati in<br />
decorazioni e persino babbi natali e befane destinati<br />
Numerosi negozi, alberghi e<br />
ristoranti cercano personale<br />
proprio per questi giorni<br />
per lo più ai centri commerciali. In tempi di crisi,<br />
com’è normale che sia, si fa questo ed altro. Non<br />
solo giovani, ma anche persone più mature possono<br />
lanciarsi nell’avventura, a patto di dimenticare la<br />
cara vecchia vig<strong>il</strong>ia e <strong>il</strong> crepitio dei fuochi di fine<br />
anno. E se <strong>il</strong> Natale a qualcuno regalerà un nuovo<br />
contratto, chissà che sotto l’albero un lavoratore<br />
stanco non trovi in dono anche un po’ di ferie.<br />
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trasporti<br />
FERROVIE. Domenica 13 sarà inaugurata la linea veloce Firenze-Bologna: settentrione più “vicino”<br />
Direzione Nord (nel tempo di una Freccia)<br />
Per raggiungere <strong>il</strong> capoluogo em<strong>il</strong>iano basteranno 37 minuti, per M<strong>il</strong>ano un’ora e 45,<br />
per arrivare a Torino servirà un’ora in meno rispetto a prima. Cresce la rete Tav<br />
nella Penisola, e aumentano le corse di Frecciarossa e Frecciargento<br />
Matteo Francini<br />
Firenze-M<strong>il</strong>ano nel tempo<br />
di una partita di calcio,<br />
intervallo compreso (25<br />
minuti in meno di prima),<br />
Firenze-Bologna in poco più di<br />
mezz’ora (con un “risparmio” di 23<br />
minuti di viaggio). E ancora: 2 ore<br />
e 45 minuti per raggiungere Torino<br />
(ben un’ora e 6 minuti in meno di<br />
quanto necessario finora), due ore<br />
e 3 minuti per Venezia e un’ora e<br />
mezzo per Verona. Da domenica<br />
13 dicembre <strong>il</strong> capoluogo toscano<br />
e i maggiori centri <strong>del</strong> Nord Italia<br />
diventano più “vicini”: sarà infatti<br />
quello <strong>il</strong> giorno in cui verrà inaugurata<br />
la linea veloce Firenze-Bologna,<br />
giorno in cui sarà compiuto un<br />
nuovo passo verso <strong>il</strong> completamento<br />
<strong>del</strong>la rete Alta Velocità italiana.<br />
Da allora, per arrivare nel capoluogo<br />
em<strong>il</strong>iano saranno sufficienti 37<br />
minuti di viaggio, per approdare in<br />
quello lombardo un’ora e 45 minuti,<br />
per una visita alla Mole Antonelliana<br />
meno di 3 ore. Una piccola<br />
grande rivoluzione, forse impensab<strong>il</strong>e<br />
nel 1839, quando iniziò la<br />
storia <strong>del</strong>le ferrovie in Italia, con<br />
l’apertura <strong>del</strong>la linea Napoli-Portici,<br />
poco più di sette ch<strong>il</strong>ometri ai<br />
piedi <strong>del</strong> Vesuvio. Anni in cui anche<br />
la Toscana non stava a guardare: nel<br />
marzo <strong>del</strong> 1844 veniva ufficialmente<br />
inaugurato <strong>il</strong> primo tratto <strong>del</strong>la<br />
Ferrovia Leopolda, che avrebbe<br />
collegato Firenze, Pisa e Livorno.<br />
Nel 1859, poi, la Toscana era diventata<br />
la terza regione italiana per numero<br />
di ferrovie, dopo <strong>il</strong> Piemonte<br />
e <strong>il</strong> Lombardo-Veneto, con i suoi<br />
256 ch<strong>il</strong>ometri di strada ferrata. Ma<br />
allora spostarsi da un centro all’altro<br />
rappresentava un vero e proprio<br />
viaggio, da affrontare – spesso – tra<br />
grandi difficoltà, e forse nessuno<br />
avrebbe potuto immaginare che,<br />
150 anni dopo, le distanze si sarebbero<br />
tanto accorciate. Al punto che,<br />
da domenica 13, raggiungere Bologna<br />
da Firenze sarà più veloce che<br />
spostarsi in auto da un capo all’altro<br />
<strong>del</strong>la città nelle ore di maggior<br />
traffico. Certo, la nuova tratta non<br />
sarà l’ideale per coloro che dal finestrino<br />
<strong>del</strong> treno amano godersi <strong>il</strong><br />
paesaggio: dei 78,5 ch<strong>il</strong>ometri totali<br />
<strong>del</strong>la linea, infatti, ben 73,8 saranno<br />
in galleria. Ma questo poco importerà<br />
a chi, partendo da uno dei due<br />
centri, non farà in tempo o quasi ad<br />
accorgersene che si troverà a destinazione.<br />
Tempi più brevi, dunque,<br />
ma non solo: è infatti previsto anche<br />
un aumento <strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le corse<br />
di Frecciarossa e Frecciargento.<br />
Santa Maria Novella e M<strong>il</strong>ano Centrale<br />
saranno collegate da 44 treni<br />
veloci al giorno, mentre diventeranno<br />
70 i convogli che faranno la<br />
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spola tra Firenze e Bologna e tra<br />
Firenze e Roma. E ancora, saranno<br />
otto le corse giornaliere tra la stazione<br />
di Campo di Marte e Torino,<br />
con fermate nel capoluogo em<strong>il</strong>iano<br />
e a M<strong>il</strong>ano Porta Garibaldi. E, grazie<br />
al Frecciargento, diventeranno<br />
più rapidi anche i collegamenti con<br />
città non ancora raggiunte dai binari<br />
<strong>del</strong>la rete veloce: Verona diventerà<br />
più “vicina” di 33 minuti, Venezia<br />
di 37.<br />
FOCUS<br />
Otto convogli al giorno<br />
Treni veloci anche<br />
a Campo di Marte<br />
Alta Velocità sbarca anche<br />
L’ a Campo di Marte. Sempre<br />
da domenica 13, infatti, la<br />
stazione <strong>del</strong> quartiere 2 sarà collegata<br />
con otto corse giornaliere<br />
a Torino, passando (e sostando)<br />
da Bologna e M<strong>il</strong>ano Porta Garibaldi.<br />
Se per chi vuol viaggiare<br />
ad alta velocità <strong>il</strong> punto di riferimento<br />
resta dunque Santa Maria<br />
Novella, anche dallo scalo di<br />
Campo di Marte – aspettando la<br />
nascita <strong>del</strong>la futura stazione Tav<br />
di Firenze – partiranno e arriveranno<br />
i Frecciarossa. “Evento”<br />
per cui la struttura si è preparata<br />
con alcuni interventi: l’innalzamento<br />
dei marciapiedi <strong>del</strong>le<br />
banchine in cui si fermeranno<br />
i treni veloci e <strong>il</strong> rifacimento di<br />
parte <strong>del</strong>la segnaletica. Nei mesi<br />
scorsi, inoltre, nello scalo erano<br />
stati aggiunti alcuni ascensori<br />
e sistemati nuovi monitor.<br />
“L’apertura <strong>del</strong>le nuove linee<br />
ad alta velocità recherà benefici<br />
anche al trasporto locale – spiegano<br />
da Ferrovie <strong>del</strong>lo Stato –<br />
sottraendo infatti i Frecciarossa<br />
e i Frecciargento dalle linee convenzionali,<br />
si realizzano le condizioni<br />
perché <strong>il</strong> traffico ferroviario<br />
regionale diventi sempre<br />
più regolare e puntuale, e perché<br />
l’offerta possa essere anche potenziata”.<br />
E novità sono in arrivo<br />
anche sul fronte dei biglietti: con<br />
l’entrata in funzione <strong>del</strong> nuovo<br />
orario, infatti, diventeranno tre<br />
le categorie dei titoli di viaggio<br />
che gli utenti potranno acquistate,<br />
divise tra quelle dedicate a<br />
chi può programmare per tempo<br />
i propri spostamenti (e quindi risparmiare)<br />
e quelle per chi invece<br />
ha bisogno di una maggiore<br />
flessib<strong>il</strong>ità di orario. Anche lo<br />
stesso viaggio a bordo dei Frecciarossa<br />
e dei Frecciargento diventerà,<br />
oltre che più rapido, più<br />
“tecnologico”: a bordo, entro<br />
<strong>il</strong> 2010, i viaggiatori avranno a<br />
disposizione, su alcune tratte, un<br />
servizio di accesso internet wi-fi<br />
e una piena copertura telefonica,<br />
ed entro <strong>il</strong> 2011 questi servizi<br />
saranno estesi all’intero percorso<br />
<strong>del</strong>l’Alta Velocità.
1080534
20 Dicembre 2009<br />
AL VOTO/1. Parla Enrico Rossi, candidato per <strong>il</strong> centrosinistra alla presidenza <strong>del</strong>la Regione<br />
Paola Ferri<br />
C’erano una volta le primarie<br />
per la scelta <strong>del</strong> candidato<br />
alla presidenza <strong>del</strong>la<br />
Regione. O meglio, ci<br />
sarebbero dovute essere. E invece <strong>il</strong><br />
centrosinistra si è ritrovato compatto<br />
intorno a un solo nome, quello di<br />
Enrico Rossi, assessore regionale al<br />
diritto alla salute al secondo mandato.<br />
Non c’è gara, è lui l’uomo <strong>del</strong> Pd,<br />
che sarà sostenuto anche da Sinistra<br />
Ecologia e Libertà e Italia dei Valori<br />
alle elezioni di marzo.<br />
Si aspettava di non avere avversari<br />
nella corsa alle primarie per <strong>il</strong> candidato<br />
presidente <strong>del</strong> Pd?<br />
Sono stato sempre pronto a battermi<br />
nelle primarie, come in altre occasioni<br />
mi è capitato, e con successo. Ma<br />
ho accolto l’invito <strong>del</strong> mio partito con<br />
soddisfazione ed orgoglio, e non senza<br />
preoccupazione per la responsab<strong>il</strong>ità<br />
che mi consegna. Mi è sembrato<br />
un bello scatto <strong>del</strong>la politica, che in un<br />
momento di crisi come quello che viviamo<br />
è riuscita a allontanare da sé le<br />
polemiche, la confusione, gli interessi<br />
personali, di parte, di corrente. Ora<br />
posso dedicare tutte le energie al lavoro<br />
politico, alla campagna elettorale e<br />
alla costruzione <strong>del</strong> programma.<br />
Su cosa punta <strong>il</strong> programma?<br />
<strong>Il</strong> nodo che abbiamo davanti è la crisi<br />
economica e la necessità di far ripartire<br />
lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong>la nostra regione. In<br />
questo momento tutti i settori produttivi<br />
sono in difficoltà. La Regione sta<br />
facendo molto sul versante <strong>del</strong>l’accesso<br />
al credito, degli ammortizzatori<br />
sociali e degli investimenti. Per<br />
tempestività e consistenza dei provvedimenti<br />
la Toscana è tra le regioni<br />
italiane più attive. Ma non basta agire<br />
sul versante “riparativo”, non basta<br />
resistere. Bisogna reagire, mettendo<br />
al centro <strong>il</strong> lavoro e gli individui, i<br />
gruppi di interesse, le imprese, le istituzioni<br />
che investono su se stesse e sul<br />
proprio futuro.<br />
Capitolo Sanità, la Toscana è una<br />
<strong>del</strong>le poche regioni virtuose in Italia.<br />
Molto è stato fatto, cosa rimane<br />
da fare?<br />
La Toscana non si è limitata a difendere<br />
<strong>il</strong> ruolo pubblico <strong>del</strong>la sanità dai<br />
tagli e dalle mortificazioni imposte<br />
dal governo, ma ha r<strong>il</strong>anciato su investimenti<br />
e innovazione. Solo nel<br />
2008, ad esempio, le nostre Aziende<br />
sanitarie hanno <strong>del</strong>iberato investimenti<br />
per 1.617 m<strong>il</strong>ioni di euro, a cui<br />
si aggiungono 1.100 m<strong>il</strong>ioni destinati<br />
al completamento di opere in corso.<br />
Questo è stato reso possib<strong>il</strong>e dal pa-<br />
Enrico Rossi<br />
politica<br />
“Subito un patto per ridurre le spese”<br />
iente primarie per <strong>il</strong> Pdl. La scelta dei candidati al consiglio<br />
Nregionale, così come quella <strong>del</strong> candidato alla presidenza,<br />
ricadrà sugli organi di partito. Che dovranno in qualche modo districarsi<br />
tra una vera e propria selva di candidature. “<strong>Il</strong> primo nodo<br />
da sciogliere è quello <strong>del</strong>la riconferma dei consiglieri uscenti –<br />
afferma <strong>il</strong> coordinatore cittadino Alessio Bonciani – dato che tutti<br />
hanno chiesto di essere ricandidati”. Ma gli aspiranti sono tanti<br />
e “molti rimarranno <strong>del</strong>usi”. I rumors collocano tra i pretendenti<br />
Nicola Nascosti e Samuele Baldini, rispettivamente consigliere<br />
e capogruppo Pdl a Palazzo Medici Riccardi, mentre la Sala dei<br />
Dugento potrebbe letteralmente svuotarsi nel caso - molto remoto<br />
- in cui venissero eletti tutti coloro che hanno manifestato l’intenzione<br />
di presentarsi. Da Giovanni Donzelli a Marco Stella fino<br />
a Bianca Maria Giocoli. “Mi auguro che i nostri migliori eletti<br />
nelle assemblee comunale e provinciale si candidino – afferma<br />
Bonciani – qualificando in tal modo la lista”. Discreta la quantità<br />
di voti che potrebbero portare in dote, anche se poi ad essere eletto<br />
potrebbe essere solo uno o due di loro. Cinque i candidati <strong>del</strong><br />
listino bloccato anche per <strong>il</strong> Pdl, e su questo numero si giocherà<br />
la battaglia più ardua. Per questione di peso elettorale almeno<br />
reggio di b<strong>il</strong>ancio, che abbiamo ottenuto<br />
senza imporre tasse aggiuntive o<br />
ticket ai cittadini, da un governo <strong>del</strong>la<br />
spesa rigoroso, che ci ha consegnato<br />
le risorse per migliorare i servizi, costruire<br />
nuovi ospedali, ammodernare<br />
quelli esistenti, acquistare tecnologie<br />
più avanzate. Nel futuro dobbiamo<br />
continuare su questa strada, mettendo<br />
sempre <strong>il</strong> cittadino e soprattutto le<br />
fasce più deboli <strong>del</strong>la popolazione al<br />
centro <strong>del</strong>l’attività <strong>del</strong>la sanità pubblica.<br />
Infrastrutture, cultura, turismo,<br />
settori che dovrebbero trainare<br />
l’economia regionale e invece arrancano.<br />
Su cosa investire per r<strong>il</strong>anciarli?<br />
Sono convinto che la Toscana ha tutte<br />
le risorse, anche in questi settori, per<br />
ripartire e dare <strong>il</strong> meglio di sé. Vorrei<br />
nelle prossime settimane che su questi<br />
ed altri punti mi arrivassero contributi<br />
di idee e di proposte per prendere<br />
decisioni fondate sulle esigenze vere<br />
e prioritarie. Posso fin d’ora impegnarmi<br />
su un aspetto che riguarda<br />
direttamente la responsab<strong>il</strong>ità <strong>del</strong>la<br />
macchina pubblica. Voglio proporre<br />
un patto tra Regione, province, comuni<br />
per la riduzione dei costi gestionali<br />
<strong>del</strong>la pubblica amministrazione. Un<br />
patto con un obiettivo concreto e misurab<strong>il</strong>e.<br />
E con <strong>il</strong> risparmio potremo<br />
investire ancora di più.<br />
AL VOTO/2. Solo rumors invece sul nome <strong>del</strong>l’aspirante governatore <strong>del</strong> centrodestra<br />
Un battaglione di candidati consiglieri in casa Pdl<br />
un paio dovrebbero essere fiorentini, ma tutto ciò è subordinato<br />
alla madre di tutte le questioni: quella per <strong>il</strong> candidato alla carica<br />
di governatore. Sfumata l’ipotesi <strong>del</strong> presidente di Confindustria<br />
Toscana Antonella Mansi, che ha declinato l’invito, l’idea di un<br />
candidato civico sembra essere per <strong>il</strong> momento passata in secondo<br />
piano. Più probab<strong>il</strong>mente sarà un personaggio politico, ultima<br />
pedina che gli organi nazionali <strong>del</strong> partito collocheranno sullo<br />
scacchiere, dopo aver pensato alle poltrone di Campania, Piemonte,<br />
Veneto. Regioni ben più critiche rispetto alla nostra per<br />
gli equ<strong>il</strong>ibri interni al centrodestra.<br />
/P.F.
politica<br />
PRIMARIE<br />
Urne aperte<br />
<strong>il</strong> 13 dicembre<br />
Francesca Puliti<br />
Toscani alle urne domenica 13 dicembre.<br />
Dalle 8 alle 20, si vota per scegliere<br />
i candidati al consiglio regionale di<br />
Pd e Sinistra ecologia e libertà. Solo<br />
questi due partiti hanno approfittato <strong>del</strong>l’opportunità-primarie,<br />
sancita da una legge regionale,<br />
che sopperisce, almeno in parte, alla mancanza<br />
<strong>del</strong>le preferenze alle elezioni vere e proprie. A<br />
marzo, infatti, gli elettori dovranno scegliere<br />
unicamente tra candidati alla presidenza e liste<br />
bloccate. Le possib<strong>il</strong>ità di successo di ogni<br />
candidato al consiglio perciò saranno legate<br />
esclusivamente al posto che occupa nella lista.<br />
Ordine che solo Pd e Sel (che sosterrà anch’esso<br />
Enrico Rossi, candidato alla presidenza<br />
espresso dai democrat) mettono in discussione<br />
attraverso le primarie, coinvolgendo gli elettori.<br />
Diciotto i candidati tra cui scegliere domenica<br />
(una sola preferenza, con una X sul nome <strong>del</strong><br />
pred<strong>il</strong>etto), anche se in realtà i posti in palio in<br />
consiglio per la circoscrizione di Firenze saranno<br />
soltanto 13. Merito <strong>del</strong> taglio approvato in<br />
Regione, che ridurrà i consiglieri da 65 a 55,<br />
ma che, per una questione di tempi burocratici,<br />
non è stato recepito dalla legge per le primarie.<br />
Ma c’è sempre un ma. E stavolta è rappresentato<br />
dai primi 5 posti in lista, quella “vera” <strong>del</strong>le<br />
elezioni di marzo, legata a Rossi: un listino<br />
blindato su cui non si discute neanche attraverso<br />
le primarie, capitanato dal segretario regionale<br />
<strong>del</strong> Pd Andrea Manciulli. Per <strong>il</strong> resto nella rosa<br />
dei candidati democratici emergono nomi come<br />
quello <strong>del</strong>l’ex presidente di Firenze Parcheggi<br />
Alessandro Lo Presti, <strong>del</strong> consigliere uscente<br />
Nicola Danti e <strong>del</strong> dirigente Mukki Paolo Bambagioni.<br />
In corsa anche l’assessore provinciale<br />
alle politiche sociali e pari opportunità, Alessia<br />
Ballini, e <strong>il</strong> consigliere regionale uscente Severino<br />
Saccardi. Ci prova anche Eugenio Giani,<br />
ex assessore al Comune di Firenze e tuttora di<br />
ruolo a Palazzo Vecchio, in carica di presidente<br />
<strong>del</strong> consiglio. Per partecipare alla scelta non è<br />
necessario essere iscritti ad alcun partito, le primarie<br />
sono aperte a tutti coloro che hanno diritto<br />
di voto alle regionali. Basta recarsi alle urne<br />
muniti di carta di identità e tessera elettorale, se<br />
posseduta. La lista completa dei seggi è disponib<strong>il</strong>e<br />
sul sito internet <strong>del</strong>la Regione Toscana.<br />
ALESSIA BALLINI: “LE QUOTE ROSA SONO UNA PRIORITÀ”<br />
Da assessore provinciale alle Pari opportunità, in che<br />
direzione dovrebbe andare la Regione?<br />
Quello <strong>del</strong>le pari opportunità è un tema soprattutto di natura<br />
culturale. Bisogna perciò agire su due fronti, da un lato con la<br />
sensib<strong>il</strong>izzazione, così da far crescere una mentalità diversa,<br />
dall’altro con provvedimenti specifici che stab<strong>il</strong>iscano obbligatoriamente<br />
‘quote rosa’ nel mondo <strong>del</strong>le istituzioni. E’ necessario<br />
inoltre elaborare strategie e misure che incrementino la<br />
presenza <strong>del</strong>le donne anche ai piani alti <strong>del</strong>l’economia, siamo<br />
in fondo alle classifiche europee da questo punto di vista. Inoltre<br />
è molto importante promuovere politiche di conc<strong>il</strong>iazione<br />
per rendere la vita più semplice alle madri che lavorano, dal<br />
Da ex sindaco di Signa, cosa ne pensa <strong>del</strong>la questione<br />
aeroporto di Firenze?<br />
Credo che Renzi abbia ragione nel voler migliorare lo<br />
scalo fiorentino, ma sbaglia a pensare di poterlo fare<br />
da solo. Quando si parla di infrastrutture bisognerebbe<br />
abbandonare l’ottica di una singola città e assumere<br />
una prospettiva più ampia. Ben venga un ampliamento<br />
<strong>del</strong> Vespucci, non sono contrario alla pista parallela<br />
all’autostrada, ma con la consapevolezza che rimarrà<br />
sempre un “city airport”. L’aeroporto internazionale<br />
<strong>del</strong>la Toscana è quello di Pisa ed è su di esso che<br />
dovremo investire, potenziando i collegamenti con <strong>il</strong><br />
punto di vista di orari e servizi all’infanzia per esempio.<br />
Cosa ne pensa <strong>del</strong>la legge regionale sull’immigrazione?<br />
Sono completamente d’accordo sull’impianto <strong>del</strong>la legge regionale<br />
sull’immigrazione e trovo che sia stato molto importante<br />
portarla avanti in un momento <strong>del</strong> genere. <strong>Il</strong> quadro è<br />
complesso, ma non possiamo affrontare l’immigrazione con <strong>il</strong><br />
principio <strong>del</strong> respingimento. Ci vuole qualcosa in più <strong>del</strong>l’integrazione,<br />
imparare a convivere. Ed è necessario che la Regione<br />
investa su questo, fornendo gli strumenti e le risorse ai vari<br />
livelli istituzionali, a partire dalle scuole, dove si costruisce <strong>il</strong><br />
nostro futuro.<br />
PAOLO BAMBAGIONI: “SONO NECESSARIE RIFORME STRUTTURALI”<br />
capoluogo e con <strong>il</strong> resto <strong>del</strong>la regione.<br />
E invece da dirigente di una grande azienda, la<br />
Mukki, come intervenire per accelerare la ripresa<br />
economica in Toscana?<br />
La nostra regione è in una fase di stallo, c’è bisogno<br />
di una modernizzazione, a partire dagli apparati<br />
burocratici. E’ necessario investire in innovazione e<br />
scommettere su profonde riforme strutturali. Spesso e<br />
volentieri <strong>il</strong> mondo economico vede le istituzioni come<br />
un freno allo sv<strong>il</strong>uppo. Dobbiamo invece assecondare<br />
gli investitori e fare in modo di attrarre capitali in Toscana.<br />
NICOLA DANTI: “IL SISTEMA TOSCANA DEVE ESSERE INNOVATO”<br />
21<br />
Qual è la sua idea di Toscana?<br />
È arrivato <strong>il</strong> momento di ripensare e innovare <strong>il</strong> sistema<br />
Toscana, un sistema che valorizzi le risorse <strong>del</strong> territorio,<br />
<strong>il</strong> nostro patrimonio culturale, le opportunità legate al<br />
turismo, le eccellenze sul manifatturiero e dei distretti<br />
industriali e anche sul sistema di governo. Vorrei una Toscana<br />
inclusiva che sappia integrare anche i nuovi toscani<br />
che lavorano e vivono nel nostro territorio, una Toscana<br />
che abbia <strong>il</strong> coraggio di cogliere la sfida <strong>del</strong>l’innovazione,<br />
<strong>del</strong>le energie rinnovab<strong>il</strong>i e <strong>del</strong>le politiche ambientali<br />
efficienti, una Toscana moderna con <strong>del</strong>le infrastrutture<br />
degne che supportino <strong>il</strong> sistema economico locale. E infine<br />
voglio una Toscana attenta ai bisogni vecchi e nuovi<br />
di una società che cambia, con politiche per gli anziani e<br />
per le giovani coppie.<br />
Nel suo periodo da consigliere quali sono state le<br />
sue principali battaglie?<br />
In due anni e mezzo di consiglio regionale ci sono tre<br />
norme che portano la mia firma: una che favorisce le<br />
adozioni internazionali aiutando le giovani coppie, una<br />
in campo agricolo che permette agli agricoltori di vendere<br />
i propri prodotti su aree pubbliche e l’ultima che colma<br />
un vuoto giuridico in materia di piercing per i minori di<br />
14 anni.<br />
EUGENIO GIANI: “UNA LEGGE SPECIALE A LIVELLO REGIONALE”<br />
Una legge speciale per Firenze, a livello regionale.<br />
Ci può spiegare questa proposta?<br />
Si tratta di una legge in tre punti. <strong>Il</strong> primo riguarda le<br />
infrastrutture. E’ necessario individuare <strong>del</strong>le procedure<br />
adeguate per dirimere le questioni, che non possono<br />
essere combattute a colpi di polemiche sui giornali da<br />
parte dei vari sindaci. Penso a una sorta di conferenza<br />
dei servizi, un tavolo, con potere decisionale, attorno al<br />
quale possano sedersi tutti gli enti coinvolti. <strong>Il</strong> secondo<br />
punto riguarda la copertura finanziaria per eventi e iniziative,<br />
ad esempio nel settore <strong>del</strong> turismo, che Firenze<br />
può svolgere a livello regionale. Infine dobbiamo stab<strong>il</strong>ire<br />
tempi certi per la realizzazione <strong>del</strong>l’ormai famosa Città<br />
metropolitana.<br />
Tra i 12 punti <strong>del</strong> programma che ha presentato<br />
molto spazio è dedicato anche alla cultura.<br />
Certo, a partire dalla gestione dei beni culturali. Mi impegnerò<br />
affinché la Regione possa gestire alcuni musei<br />
statali, avviandoli verso la necessaria modernizzazione.<br />
Non solo, punto alla realizzazione di un museo <strong>del</strong>la civ<strong>il</strong>tà<br />
toscana. La nostra è una <strong>del</strong>le poche regioni d’Italia<br />
che ha mantenuto un carattere ben definito, dai tempi<br />
degli Etruschi ad oggi. Un’identità da conoscere e valorizzare.<br />
La MUSICA è niente<br />
se nessuno la può<br />
SENTIRE.<br />
Hear the World è un’iniziativa<br />
internazionale ideata da Phonak<br />
per aumentare la consapevolezza<br />
sull’importanza <strong>del</strong>l’udito, un problema<br />
che colpisce più <strong>del</strong> 16% <strong>del</strong>la popolazione<br />
mondiale. Plácido Domingo, Annie Lennox,<br />
Dionne Warwick, Harry Belafonte,<br />
Laura Pausini e altri artisti di fama<br />
internazionale hanno unito le loro forze<br />
a favore di Hear the World.<br />
Nel contesto di questa iniziativa, Phonak<br />
ha istituito la Hear the World Foundation,<br />
un’entità non-profit per supportare<br />
progetti dedicati all’aiuto di chi è affetto<br />
da deficit uditivo.<br />
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22 Dicembre 2009<br />
Assessore, qual è l’impegno prioritario <strong>del</strong> suo mandato?<br />
Innanzitutto quello di sostenere l’innovazione didattica,<br />
facendo conoscere le esperienze migliori che si fanno<br />
nelle nostre scuole. Poi vogliamo lottare contro <strong>il</strong> fenomeno <strong>del</strong>la<br />
dispersione scolastica. <strong>Il</strong> nostro obiettivo è duplice: evitare che i<br />
ragazzi abbandonino la scuola, e certificare le competenze di chi<br />
è già uscito dal percorso scolastico. Non a caso abbiamo inserito<br />
all’interno dei Centri per l’Impiego un tutor in grado di aiutare i<br />
ragazzi a capire quali sono realmente le loro inclinazioni e le loro<br />
competenze scolastiche. Se occorre, per fac<strong>il</strong>itare <strong>il</strong> loro ingresso<br />
nel mondo <strong>del</strong> lavoro, possono riportarli a frequentare un anno professionalizzante.<br />
Cosa intende per innovazione didattica?<br />
Vuol dire avviare un insegnamento più mirato sull’individuo, tenendo<br />
conto che i ritmi di apprendimento degli studenti sono diversi. La<br />
nostra è una scuola ancora molto rigida e teorica. Sogno una scuola<br />
dove gli studenti possano scegliere <strong>il</strong> curriculum scolastico in base<br />
alle loro aspirazioni, magari dopo aver completato i primi due anni<br />
di studi uguali per tutti. Dovremmo prendere spunto dalla Finlandia<br />
dove ormai non esistono più le classi in senso tradizionale, ma tutto<br />
è basato su una forte flessib<strong>il</strong>ità dei percorsi di apprendimento.<br />
Cosa pensa <strong>del</strong>le riforme promosse dal Ministro all’Istruzione<br />
Mariastella Gelmini?<br />
<strong>Il</strong> Ministro ha stravolto completamente la scuola senza neanche interpellarci<br />
come Istituzioni. Un atteggiamento inaccettab<strong>il</strong>e.<br />
Perché non siete stati coinvolti?<br />
Evidentemente <strong>il</strong> Ministro teme <strong>il</strong> confronto perché non è convinta<br />
fino in fondo <strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong>la propria riforma. <strong>Il</strong> confronto sarebbe<br />
servito a sv<strong>il</strong>uppare una proposta più attenta anche alle esigenze<br />
<strong>del</strong> territorio.<br />
Passiamo al problema <strong>del</strong>le risorse. <strong>Il</strong> Governo ha fatto dei tagli<br />
alla scuola, come Provincia cosa intendete fare per fronteggiare<br />
questa carenza di fondi?<br />
In ogni Paese normale ogni riforma è accompagnata da risorse. Da<br />
noi questo non avviene. <strong>Il</strong> Governo ha tagliato otto m<strong>il</strong>ioni di euro<br />
alla scuola: un taglio <strong>del</strong> genere non era mai accaduto dal dopoguerra<br />
ad oggi. Come assessorato all’istruzione investiremo tutte le<br />
risorse a nostra disposizione per supplire ai tagli.<br />
Cosa pensa <strong>del</strong>la sentenza <strong>del</strong>la Corte Europea secondo cui<br />
esporre <strong>il</strong> crocifisso in classe va contro la libertà di religione?<br />
Sono contro ogni tipo di imposizione, per questo credo che sia giusto<br />
lasciare nelle mani di insegnanti e dirigenti la scelta di tenere o<br />
meno <strong>il</strong> crocifisso in classe. Le nostre scuole devono essere luoghi<br />
di incontro, accoglienza e integrazione senza ledere la sensib<strong>il</strong>ità di<br />
chi professa religioni diverse. Purtroppo a causa <strong>del</strong>la politica dei<br />
tagli e dei risparmi, per i dirigenti scolastici è impossib<strong>il</strong>e organizzare<br />
attività diverse da quelle convenzionali. E questo impedisce,<br />
per esempio, di poter offrire l’ora alternativa a quella di religione.<br />
Questo è profondamente ingiusto.<br />
provincia<br />
L’INTERVISTA. I progetti <strong>del</strong>l’assessore Giovanni Di Fede per gli istituti superiori fiorentini<br />
“Scuole alla finlandese per i nostri studenti”<br />
Giovanni Di Fede<br />
Tra le priorità ci sono <strong>il</strong> sostegno<br />
all’innovazione didattica (le buone<br />
pratiche vanno fatte conoscere), la<br />
lotta alla dispersione scolastica e un<br />
mo<strong>del</strong>lo educativo che tenga conto<br />
dei ritmi dei singoli allievi<br />
Ginevra Donnici<br />
LA NOVITÀ<br />
Via al <strong>progetto</strong> Wi-fi<br />
In piazza e nei parchi<br />
ora si naviga gratis<br />
onnettersi gratuitamente ad internet<br />
Ccon un cellulare, un pc portat<strong>il</strong>e o<br />
uno smartphone. Sembrava un miraggio<br />
poco tempo fa, oggi invece si può. In<br />
dieci piazze e in due parchi di Firenze,<br />
per l’esattezza. Lo prevede <strong>il</strong> <strong>progetto</strong><br />
“FirenzeWifi”, frutto di una partnership<br />
tra Provincia e Comune. Ogni utente,<br />
dopo essersi registrato, potrà navigare,<br />
chattare, scambiare ma<strong>il</strong> gratuitamente<br />
per un’ora al giorno o fino al raggiungimento<br />
di 300Mbytes di traffico.<br />
Le aree in cui <strong>il</strong> servizio è disponib<strong>il</strong>e<br />
sono molte e si tratta di punti cruciali<br />
<strong>del</strong>la città: piazza <strong>del</strong>la Signoria; piazza<br />
Santa Croce; piazza Santo Spirito; piazza<br />
Santissima Annunziata; Parterre in<br />
piazza <strong>del</strong>la Libertà; via Canova, presso<br />
gli uffici <strong>del</strong>l’anagrafe; piazze Ghiberti<br />
e Annigoni; V<strong>il</strong>la Arrivabene in piazza<br />
Alberti; piazzale Michelangelo; piazza<br />
Bambini di Beslan, ingresso Fortezza<br />
da Basso; piazzale <strong>del</strong>le Cascine e parco<br />
di San Donato. Accedere al servizio da<br />
una <strong>del</strong>le 12 aree servite da Firenze Wifi<br />
è molto semplice, e connettersi è fac<strong>il</strong>e<br />
anche per i non esperti: al momento in<br />
cui si avvia la connessione apparirà automaticamente<br />
sullo schermo la pagina<br />
di accoglienza, che permetterà di effettuare<br />
la prima registrazione fornendo<br />
nome, cognome e numero di telefonia<br />
mob<strong>il</strong>e. Subito dopo sarà sufficiente<br />
fare uno squ<strong>il</strong>lo al numero 055-4650034<br />
con <strong>il</strong> proprio cellulare per avere direttamente<br />
sul computer le credenziali di<br />
autenticazione (user id e password). La<br />
stessa procedura vale anche per chi vuole<br />
navigare con uno smartphone. Anche<br />
in questo caso la telefonata è gratuita:<br />
dopo <strong>il</strong> primo squ<strong>il</strong>lo la linea cade automaticamente.<br />
La navigazione sui siti<br />
istituzionali <strong>del</strong>la Provincia e <strong>del</strong> Comune<br />
di Firenze è invece possib<strong>il</strong>e senza limiti<br />
di tempo.<br />
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Giornale di informazione <strong>del</strong> Comune<br />
N.11 - Dicembre 2009<br />
www.comune.fiesole.fi.it<br />
informazioni 055/055<br />
IMPLEMENTAZIONE DEL SERVIZIO DI<br />
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE PER LE<br />
FRAZIONI DELLA VALLE DEL MUGNONE<br />
A partire dal 5 dicembre è stato implementato <strong>il</strong> servizio di trasporto pubblico<br />
locale <strong>del</strong>la Linea 21 nella tratta che da Firenze - Pacinotti porta a Fiesole - Mimmole<br />
– Querciola. <strong>Il</strong> nuovo <strong>progetto</strong> vede l’inserimento di un nuovo capolinea in località<br />
Mimmole e <strong>il</strong> conseguente sdoppiamento <strong>del</strong>la Linea 21. <strong>Il</strong> nuovo capolinea si va<br />
ad aggiungere a quello attuale di Querciola e i bus, a seconda <strong>del</strong>l’orario, faranno<br />
capolinea alternativamente a uno dei due capolinea.<br />
Nel nuovo <strong>progetto</strong> le corse che transitano da Pacinotti verso Caldine - Mimmole effettuano<br />
un nuovo percorso. Questo passerà da via Sant’Andrea a Sveglia dove è stata<br />
inserita anche una nuova fermata, mentre <strong>il</strong> ritorno verso Firenze transita da via <strong>del</strong><br />
Bersaglio, come <strong>il</strong> tragitto precedente.<br />
Gli orari sono stati concordati con la cittadinanza <strong>del</strong>la frazione di Caldine – Mimmole,<br />
che ha partecipato attivamente al nuovo <strong>progetto</strong>. L’Amministrazione comunale ha<br />
così incrementato <strong>il</strong> servizio di trasporto pubblico locale andando ad aumentare <strong>il</strong> numero<br />
<strong>del</strong>le coppie di corse (andata e ritorno) che per Mimmole da 32 sono passate a<br />
44 nei giorni feriali e da10 a 26 in quelli festivi.<br />
AUMENTATE LE CORSE DELLA LINEA 7<br />
POTENZIAMENTO SUL TERRITORIO<br />
FIESOLANO DEI MEZZI ATAF<br />
Con la pedonalizzazione di piazza <strong>del</strong> Duomo a Firenze e la conseguente<br />
riorganizzazione dei tragitti dei mezzi Ataf sul territorio fiesolano è stato potenziato<br />
<strong>il</strong> servizio di trasporti pubblico. È aumentato, infatti, <strong>il</strong> numero di autobus che collega<br />
Fiesole e le sue frazioni al centro di Firenze. In particolare, sono stati particolarmente<br />
potenziati i servizi offerti dalle linee 7 e 25.<br />
La linea 7 ha visto attivarsi quattordici nuove coppie di autobus che sono andate ad<br />
aggiungersi ai mezzi che coprivano <strong>il</strong> percorso, mentre la linea 25 ha avuto sei coppie<br />
di autobus in più che proseguono fino a Pratolino. Inoltre, in piazza San Marco in ogni<br />
momento gli utenti trovano la coincidenza con gli autobus <strong>del</strong>le quattro linee 6, 14, 17<br />
e 23 che arrivano a Santa Maria Novella.<br />
Per avere maggiori informazioni su orari, tragitti e novità <strong>del</strong> servizio è possib<strong>il</strong>e consultare<br />
<strong>il</strong> sito di Ataf (www.ataf.net).<br />
GITA A FIESOLE: REGALIAMOCI CULTURA<br />
Domenica 20 dicembre in occasione <strong>del</strong>le feste di Natale arrivano omaggi culturali<br />
con la giornata “Gita a Fiesole: regaliamoci cultura”.<br />
Dalle ore 11 alle ore 16 apertura straordinaria <strong>del</strong>la Cappella di San Iacopo, grazie<br />
alla collaborazione degli Amici dei Musei di Fiesole. Nel Museo Civico Archeologico,<br />
alle ore 11.30, si terrà la visita guidata di Marco De Marco, dal titolo “Anteprima sul<br />
ritorno dei Longobardi”, che permetterà di ammirare alcuni oggetti recuperati dallo<br />
scavo <strong>del</strong>l’area Garibaldi. Si tratta di reperti longobardi che rappresentano un’anteprima<br />
<strong>del</strong> materiale, rinvenuto nelle tombe messe in luce dallo scavo, che nei prossimi<br />
mesi arriverà per la prima volta nel Museo e permetterà un nuovo allestimento. La<br />
giornata prosegue alle ore 15 al Museo Bandini con “Due gioielli di scultura toscana<br />
tornano al Museo”, visita guidata di Bruno Santi. Al Museo tornano due opere: un<br />
bassor<strong>il</strong>ievo in terracotta <strong>del</strong> Giambologna e quattro mensole in marmo con pregiati<br />
bassor<strong>il</strong>ievi, provenienti dal Battistero di Firenze e risalenti al primo ‘300. Sabato 26 e<br />
domenica 27 dicembre si ripeterà l’apertura straordinaria <strong>del</strong>la Cappella di San Iacopo<br />
dalle ore 11 alle ore 13. L’ingresso ai Musei di Fiesole è gratuito per tutta la giornata<br />
<strong>del</strong> 20 dicembre. Per le visite è consigliata la prenotazione chiamando <strong>il</strong> numero:<br />
0555961293.<br />
TUTTO NATALE SUL TERRITORIO<br />
FIESOLANO<br />
Tante quest’anno le iniziative organizzate per le festività natalizie. <strong>Il</strong> 12 dicembre<br />
un evento speciale per i bambini con “Giocando sotto l’albero”. Dalle ore 15,<br />
nei nuovi locali di piazza Mino, i più piccoli si divertiranno con <strong>il</strong> teatrino e tante<br />
animazioni. I burattini daranno vita allo spettacolo “Puppet e magie sotto l’albero”<br />
per un pomeriggio di grande divertimento in compagnia anche di Babbo Natale, che<br />
porterà chicche per tutti i bambini. E fra un gioco e l’altro ai piccoli verrà offerta dal<br />
Comune la merenda. Nei nuovi spazi comunali <strong>il</strong> 12 dicembre l’appuntamento non<br />
è solo per i bambini. Alle ore 17.30 ci sarà l’inaugurazione dei Presepi di Carlo Rizzo:<br />
una collezione di presepi provenienti da tutto <strong>il</strong> mondo. Per tutto <strong>il</strong> pomeriggio la<br />
Misericordia propone vin brulè e bruciate.<br />
Alle Caldine, in piazza dei Mezzadri, va in scena “Caldine in Fiera”, mercato <strong>del</strong> piccolo<br />
antiquariato, <strong>del</strong>l’arte, <strong>del</strong>l’ingegno e <strong>del</strong>la f<strong>il</strong>iera corta (ovvero, acquistare direttamente<br />
dal produttore agricolo).<br />
Domenica 13 dicembre si tiene a Fiesole, in piazza Mino, <strong>il</strong> mercato “Arte in Piazza”<br />
dove sarà possib<strong>il</strong>e comprare oggetti realizzati a mano e assistere a dimostrazioni <strong>del</strong>la<br />
lavorazione <strong>del</strong> legno, <strong>del</strong>la creta e a creazioni con fiori secchi.<br />
Sabato 19 dicembre dalle ore 15.30 alle 17.30 Babbo Natale passa dai commercianti<br />
di Ellera e Compiobbi per leggere le letterine e apprezzare i disegni dei bambini e conclude<br />
<strong>il</strong> giro in Piazza Etrusca, dove le associazioni locali offrono la merenda. A Fiesole<br />
si tiene, invece, <strong>il</strong> mercato di Natale “Cosa metto sotto l’albero”, un’occasione per<br />
trovare tante idee curiose. Sempre a Fiesole, nella piazzetta <strong>del</strong>la Cattedrale, ci sarà <strong>il</strong><br />
“Presepe Artistico” a cura dei Fratelli <strong>del</strong>la Misericordia. Mercato di Natale anche in<br />
piazza Falcone e Borsellino a Compiobbi. Domenica 20 dicembre nei nuovi locali di<br />
Piazza Mino alle ore 15.30 si tiene l’inaugurazione <strong>del</strong>la Collettiva a cura <strong>del</strong>l’Associazione<br />
Artisti Fiesolani. Poi sotto le logge <strong>del</strong> Comune grande evento “Artisti per un<br />
giorno” dove ognuno potrà lasciare un pensiero, fare un disegno o un suggerimento<br />
su bobine di carta. <strong>Il</strong> tutto accompagnato da cioccolata calda. Sempre domenica 20 al<br />
Circolo La Pace di Compiobbi, dalle ore 17, inizia la Festa Over 60. Pomeriggio di animazione,<br />
a partire dalle ore 15.30, con merenda per grandi e piccini, alla Misericordia<br />
di Compiobbi, in occasione <strong>del</strong>la Festa degli Auguri.<br />
I VOLTI DELLA CREATIVITÁ<br />
POLIEDRICA DI DRAGHI<br />
Rimane aperta fino a domenica 20 dicembre la mostra “I volti <strong>del</strong>la creatività. Dipinti,<br />
sculture, tessuti, burattini …e altro ancora” di Gianfranco Draghi. L’esposizione<br />
si avvale di opere anche diverse fra loro, ma tutte legate alla crescita artistica<br />
<strong>del</strong>l’autore. Quadri, burattini in terracotta, tappeti eseguiti a mano su disegno <strong>del</strong><br />
maestro Draghi e ancora sculture in bronzo a mezzipunti eseguiti a mano su disegno<br />
<strong>del</strong>l’artista. La mostra, curata da Stefano De Rosa, occupa la Sala Costantini <strong>del</strong> Museo<br />
Archeologico (via Portigiani) ed è aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 16, escluso <strong>il</strong><br />
martedì e <strong>il</strong> mercoledì.<br />
Anche se la scrittura rimane una costante <strong>del</strong>la vita di Draghi, <strong>il</strong> poliedrico artista sperimenta<br />
forme di teatro musicale moderne. Proprio l’amore per <strong>il</strong> teatro gli suggerisce<br />
una serie di burattini di terracotta i cui volti sono espressioni di varie umanità che nel<br />
loro insieme sono lo specchio dei sentimenti umani. L’interesse per l’arte applicata si<br />
espande anche all’ideazione di una serie di tappeti-arazzo, nei quali appare un mondo<br />
favoloso, con paesaggi lacustri o boschivi dai colori intensi e con animali immaginari<br />
immersi nel bianco. Ma <strong>il</strong> paesaggio non è l’unico interesse conoscitivo di Draghi,<br />
un’attenzione e un’attrazione per l’essere umano lo porta a eseguire numerosi ritratti:<br />
donne dai folti capelli e l’intensa emotività. Anche nelle opere bronzee e di terracotta<br />
l’artista riproduce volti femmin<strong>il</strong>i, donne accovacciate cavalieri e guerrieri quasi mostruosi.<br />
PREMIO FIESOLE<br />
AI MAESTRI DEL CINEMA 2009<br />
<strong>Il</strong> cinema torna protagonista a Fiesole dal 14 al 17 dicembre, con <strong>il</strong> Premio Fiesole<br />
ai Maestri <strong>del</strong> Cinema, in programma per l’edizione 2009. L’appuntamento è<br />
organizzato dal Comune di Fiesole-Estate Fiesolana, dalla Mediateca Regionale<br />
Toscana F<strong>il</strong>m Commission e dal gruppo toscano <strong>del</strong>l’SNCCI (Sindacato Nazionale<br />
Critici Cinematografici Italiani). Nato nel 1966 con la premiazione di Visconti, <strong>il</strong> Premio<br />
Fiesole 2009 sarà conferito al genio francese di Bertrand Tavernier, sceneggiatore,<br />
produttore e regista di f<strong>il</strong>m come “L’esca” e “La Piccola Lola” - storia di un’adozione<br />
diffic<strong>il</strong>e in Cambogia, con cui ha vinto <strong>il</strong> Gattopardo d’Oro <strong>del</strong> Premio Luchino Visconti<br />
2005 -. Tavernier sarà in Italia dopo <strong>il</strong> successo <strong>del</strong>l’uscita in Francia e Stati Uniti <strong>del</strong><br />
suo ultimo f<strong>il</strong>m rivelazione “In the Electric Mist”, con Tommy Lee Jones, f<strong>il</strong>m che<br />
sarà proiettato in anteprima italiana la sera <strong>del</strong>la premiazione (14 dicembre, ore<br />
20.30, Cinema Odeon, Firenze). Dopo l’attribuzione nelle scorse edizioni a registi<br />
<strong>del</strong>la levatura di Spike Lee, Bernardo Bertolucci, Robert Altman, Theo Anghelopoulos,<br />
Arthur Penn, Ken Loach, Peter Greenaway e Nanni Moretti, ospite <strong>del</strong> Teatro Romano<br />
di Fiesole lo scorso anno, la scelta di questa edizione cade su un regista noto a<br />
livello internazionale per <strong>il</strong> suo sguardo non convenzionale sulla realtà e su temi duri<br />
<strong>del</strong>la modernità.<br />
Come ogni anno <strong>il</strong> Premio Fiesole ai Maestri <strong>del</strong> Cinema diventa l’occasione per conoscere<br />
da vicino <strong>il</strong> lavoro di un maestro <strong>del</strong> cinema. In programma la premiazione<br />
con ospiti <strong>il</strong>lustri <strong>del</strong> panorama cinematografico, una ricca rassegna e un incontro con<br />
<strong>il</strong> regista aperto a tutti, durante <strong>il</strong> quale sarà presentato <strong>il</strong> volume, a cura <strong>del</strong> Sindaca-
to Critici Cinematografici Toscana, “La vita indiretta. <strong>Il</strong> cinema di Bertrand Tavernier”<br />
(martedì 15 dicembre, ore 10.00, nuovi locali di Piazza Mino). Per info: tel. 055 5961293<br />
www.estatefiesolana.it.<br />
PREMIO FIESOLE AI MAESTRI DEL CINEMA 2009 - 14 -17 dicembre<br />
Firenze, Cinema Odeon, p.zza Strozzi e Spazio Uno, via <strong>del</strong> Sole, 10<br />
Fiesole, nuovi locali di pizza Mino<br />
PROGRAMMA<br />
Lunedì 14<br />
Martedì 15<br />
Mercoledì 16<br />
Giovedì 17<br />
ore 15.30 Cinema Odeon, Firenze<br />
rassegna cinematografica<br />
L’horloger de Saint-Paul<br />
L’orologiaio di Saint-Paul (1973)<br />
segue Que la fête commence.../Che la festa cominci... (1975)<br />
ore 20.30 Cerimonia di consegna<br />
<strong>del</strong> Premio a Bertrand Tavernier<br />
anteprima italiana:<br />
In the Electric Mist/L’occhio <strong>del</strong> ciclone (2009)<br />
ore 10.00 Nuovi locali di piazza Mino, Fiesole<br />
presentazione <strong>del</strong> volume La vita indiretta. <strong>Il</strong> cinema<br />
di Bertrand Tavernier e incontro con <strong>il</strong> regista<br />
ore 15.30 Cinema Spaziouno, Firenze<br />
rassegna cinematografica<br />
Coup de torchon / Colpo di spugna (1981)<br />
segue La vie et rien d’autre / La vita e nient’altro (1989)<br />
ore 20.30 Coup de torchon / Colpo di spugna (1981)<br />
segue La vie et rien d’autre / La vita e nient’altro (1989)<br />
ore 15.30 Cinema Spaziouno, Firenze<br />
rassegna cinematografica<br />
L 627 / Legge 627 (1992)<br />
segue L’appât / L’esca (1995)<br />
ore 20.30 La mort en direct / La morte in diretta (1979)<br />
segue L’appât / L’esca (1995)<br />
ore 15.30 Cinema Spaziouno, Firenze<br />
rassegna cinematografica<br />
Mississippi Blues (1983)<br />
segue ‘Round Midnight / A mezzanotte circa (1986)<br />
PRESENTAZIONE DEL LIBRO<br />
“ALL TOGETHER BOBO!”<br />
30 ANNI DI SATIRA<br />
CON LE VIGNETTE DI STAINO<br />
Trent’anni fa fu pubblicata su “Linus” la prima striscia di Bobo, prototipo <strong>del</strong> m<strong>il</strong>itante<br />
comunista, sempre fe<strong>del</strong>e pur tra molti dubbi, uscito dalla penna <strong>del</strong> vignettista<br />
Sergio Staino. Adesso un libro con le strisce più cult celebra questo compleanno. “All<br />
together Bobo!” (Rizzoli editore) raccoglie le vignette <strong>del</strong>l’ultimo anno, con molti e<br />
contradditori personaggi nati dalla mente di Staino. Fiesole festeggia Bobo venerdì 11<br />
dicembre, alle ore 17.30, negli spazi <strong>del</strong>la Biblioteca Comunale (via Sermei, 1) con la<br />
presentazione <strong>del</strong> libro di Sergio Staino dedicato al suo “figlio di penna”. All’evento,<br />
che rientra fra le iniziative <strong>del</strong> Premio Fiesole Narrativa Under 40, saranno presenti,<br />
oltre all’Autore, <strong>il</strong> Sindaco Fabio Incatasciato e l’Assessore alla Cultura Paolo Becattini.<br />
Fra i personaggi <strong>del</strong> libro Bobo, Bibi e i due bimbi <strong>Il</strong>aria e Michele -che nonostante gli<br />
anni passati sono rimasti piccoli- ed anche l’amico Molotov, e ancora personaggi ispirati<br />
alla politica e tanta gente comune: tutti insieme o all together, appunto, con Bobo.<br />
Nelle pagine <strong>del</strong> libro le vignette raccontano i momenti “indimenticab<strong>il</strong>i” <strong>del</strong>la politica<br />
italiana di quest’ultimo anno e mezzo: dalle elezioni <strong>del</strong> 2008 allo sbando <strong>del</strong> Pd, dalla<br />
crisi economica alla crisi di un matrimonio, dai superpoteri <strong>del</strong> “più grande statista degli<br />
ultimi centocinquant’anni” alle allegre serate di v<strong>il</strong>la Certosa.<br />
Bobo e gli altri personaggi nati dalla matita magica di Sergio Staino conducono in un<br />
viaggio rocambolesco tra le miserie e gli incubi <strong>del</strong> nostro Paese.<br />
“IL CODICE DI SPEZI”: IN MOSTRA LE<br />
CARICATURE DEL NERISTA MARIO SPEZI<br />
Dalla penna <strong>del</strong> cronista di “nera” ed anche scrittore noir e true crime alla matita <strong>del</strong><br />
caricaturista e vignettista. Mario Spezi, giornalista e scrittore noto per le inchieste e i<br />
libri sul Mostro di Firenze, si presenta al pubblico sotto una veste meno conosciuta,<br />
quella <strong>del</strong> disegnatore e caricaturista con la mostra “<strong>Il</strong> Codice di Spezi”. Un’esposizione<br />
decisamente anomala, una retrospettiva <strong>del</strong>le caricature, <strong>del</strong>le vignette, dei ritratti<br />
umoristici realizzati in trent’anni di attività da Mario Spezi. La mostra viene inaugurata<br />
martedì 29 dicembre, alle ore 16.30, nei nuovi locali comunali di Piazza Mino a<br />
Fiesole alla presenza, oltre che <strong>del</strong>l’Autore, <strong>del</strong> Sindaco Fabio Incatasciato e <strong>del</strong>l’Assessore<br />
alla Cultura Paolo Becattini. La mostra “<strong>Il</strong> Codice di Spezi” rimarrà aperta, con<br />
ingresso libero, fino al 10 gennaio.<br />
Per tre decenni, Spezi è passato, spesso nello stesso giorno, dalla penna <strong>del</strong> cronista<br />
dei fatti più impressionanti e cru<strong>del</strong>i <strong>del</strong>la cronaca, alla matita <strong>del</strong> disegnatore satirico<br />
e <strong>del</strong> ritrattista ironico, inserendo i suoi disegni quasi quotidianamente su La Nazione<br />
e su altre pubblicazioni.<br />
Dall’articolo di giornale è passato alla scrittura di romanzi e di libri di true crime, dalla<br />
caricatura si è spinto fino al ritratto dipinto, senza lasciare l’ironia che costituisce <strong>il</strong> suo<br />
“Codice”.<br />
“<strong>Il</strong> Codice di Spezi” rappresenta un momento importante per Spezi stesso: l’occasione<br />
di presentare in una carrellata lunga tre decenni disegni che ritraggono personaggi<br />
<strong>del</strong>la politica, <strong>del</strong>lo sport, <strong>del</strong>la cultura e <strong>del</strong>lo spettacolo, raccontando in questo modo<br />
un pezzo <strong>del</strong>la storia italiana da un punto di vista particolare.<br />
Mario Spezi, nato vicino a Urbino, ha prodotto vignette e ritratti umoristici di politici,<br />
letterati, gente di spettacolo per QN, La Nazione, <strong>Il</strong> Resto <strong>del</strong> Carlino, <strong>Il</strong> Giorno, Satyricon<br />
di Repubblica. Ha <strong>il</strong>lustrato libri di sport e di costume. Nel 1981 <strong>il</strong> Premio di Satira<br />
Politica di Forte dei Marmi gli ha dedicato un’ampia personale. Ha esposto quadri in<br />
personali nelle gallerie Tornabuoni, Ken’s, Teorema, Mentana di Firenze. Nel 1988 ha<br />
tenuto una sua personale, “Ritratti distratti”, nella Loggia Rucellai. Nell’ agosto 2006 ha<br />
esposto le sue caricature al Forte di Belvedere di Firenze nell’ esposizione “Dimostro in<br />
mostra…”. Ha partecipato a molte collettive con Staino, Manara, Vauro, Contemori,<br />
Giuliano, Pratt e altri.<br />
FIRMATA LA CONVENZIONE<br />
DELL’INTERVENTO DI RECUPERO DELL’EX<br />
FABBRICA CALAMAI IN LOCALITÁ ELLERA<br />
È stata firmata nel mese scorso la convenzione fra <strong>il</strong> Comune di Fiesole, l’impresa di Costruzioni<br />
Spagnoli e i proprietari interessati, che consentirà la realizzazione <strong>del</strong>l’intervento<br />
di recupero <strong>del</strong>l’ex fabbrica Calamai in località Ellera. L’opera è prevista dal<br />
piano di recupero <strong>del</strong>la zona AT 15 approvato dal Consiglio comunale <strong>il</strong> 16 apr<strong>il</strong>e 2009.<br />
<strong>Il</strong> <strong>progetto</strong> vede <strong>il</strong> recupero a fini residenziali di una parte <strong>del</strong>le volumetrie ex industriali<br />
attualmente in stato di abbandono, oltre ad una nuova edificazione nell’area<br />
libera, situata a nord <strong>del</strong>l’attuale strada statale aretina, per un totale di circa 60 appartamenti.<br />
<strong>Il</strong> piano prevede anche la realizzazione di una piazza centrale, di nuovi<br />
parcheggi pubblici (60 posti), di verde pubblico attrezzato (circa 4m<strong>il</strong>a metri quadri),<br />
di percorsi pedonali di collegamento verso Compiobbi, verso i giardini sull’Arno<br />
(via <strong>del</strong> Pignino) e verso la vecchia via di Ellera, oltre alla costruzione di un nuovo<br />
depuratore a servizio <strong>del</strong>l’intero abitato Ellera – Le Falle. <strong>Il</strong> depuratore sarà realizzato<br />
contestualmente al nuovo complesso residenziale e interesserà aree di proprietà <strong>del</strong>la<br />
fabbrica Dorin <strong>il</strong> cui piano urbanistico attuativo, che prevede <strong>il</strong> completamento <strong>del</strong>l’insediamento<br />
industriale, sarà a breve oggetto di esame e approvazione da parte <strong>del</strong><br />
Consiglio comunale.<br />
L’intervento nel suo complesso concorrerà alla riqualificazione <strong>del</strong>l’intera frazione.<br />
I tempi di realizzazione <strong>del</strong>l’intero intervento sono stimati in due anni e mezzo, circa.<br />
La firma <strong>del</strong>la convenzione segue di poco quella con la quale <strong>il</strong> Comune di Fiesole ha<br />
sottoscritto, nel settembre scorso, assieme alla Provincia di Firenze e Anas, l’accordo di<br />
programma che porterà alla realizzazione <strong>del</strong>la variante alla strada statale aretina.<br />
Opera per la quale Anas prevede entro i prossimi mesi l’inizio <strong>del</strong>la gara per l’aggiudicazione<br />
<strong>del</strong>l’appalto ed entro l’estate prossima l’inizio dei lavori. L’attuazione <strong>del</strong>l’intervento<br />
libererà dal traffico di scorrimento buona parte <strong>del</strong>l’abitato di Ellera. L’operazione<br />
nel suo complesso è stata resa possib<strong>il</strong>e grazie al coinvolgimento dei vari operatori<br />
locali che, oltre a mettere a disposizione gratuitamente le aree per la nuova strada,<br />
hanno instaurato un tavolo di collaborazione assieme all’Amministrazione comunale<br />
per la realizzazione <strong>del</strong>le opere di urbanizzazione.<br />
CON LOTTOMATICA UN NUOVO CANALE<br />
PER IL PAGAMENTO<br />
DEL TICKET SANITARIO ALLA ASL DI<br />
FIRENZE<br />
Lottomatica Italia Servizi (LIS) ha siglato un importante accordo con la ASL di Firenze<br />
per consentire i servizi di pagamento dei ticket sanitari mediante la rete <strong>del</strong>le ricevitorie<br />
<strong>del</strong> Lotto.<br />
L’accordo con la ASL fiorentina permette, infatti, di pagare <strong>il</strong> ticket ut<strong>il</strong>izzando - in aggiunta<br />
ai canali tradizionali - l’ampia rete Lottomatica ab<strong>il</strong>itata all’erogazione dei servizi<br />
finanziari: oltre 26.000 ricevitorie <strong>del</strong> Lotto, presenti in Toscana e su tutto <strong>il</strong> territorio<br />
italiano.<br />
<strong>Il</strong> nuovo servizio erogato da LIS consente, quindi, di pagare <strong>il</strong> ticket dovuto per prestazioni<br />
sanitarie - richieste attraverso <strong>il</strong> CUP (centro unico prenotazioni) via call center<br />
o via web - in qualunque ricevitoria aderente al circuito Lottomatica Italia ServiziPer<br />
usufruire dei servizi di pagamento <strong>del</strong> ticket sanitario attraverso la rete Lottomatica<br />
è necessario essere in possesso <strong>del</strong> codice prescrizione (PNR) r<strong>il</strong>asciato al momento<br />
<strong>del</strong>la prenotazione <strong>del</strong>la prestazione sanitaria e/o <strong>del</strong> Codice Fiscale <strong>del</strong> cittadino cui<br />
sono intestate le prenotazioni. Se ci si avvale dei punti vendita Lottomatica è sufficiente<br />
recarsi in una <strong>del</strong>le ricevitorie LIS - avendo a portata di mano tali codici - ed eseguire<br />
direttamente in ricevitoria <strong>il</strong> pagamento dei ticket per le prestazioni precedentemente<br />
prenotate.<br />
Eseguito <strong>il</strong> pagamento, all’utente vengono r<strong>il</strong>asciati a titolo di ricevuta tanti scontrini<br />
quante sono le prestazioni saldate. Ogni scontrino è valido a tutti gli effetti<br />
- anche fiscali - come attestazione di pagamento e riporta: i dati identificativi <strong>del</strong>la<br />
ASL/Azienda Ospedaliera, <strong>il</strong> codice fiscale assistito, <strong>il</strong> numero di prescrizione, l’importo<br />
<strong>del</strong> ticket e <strong>del</strong>la commissione e, infine, l’importo totale <strong>del</strong>l’operazione.<br />
Ulteriori informazioni ed approfondimenti, sulle modalità operative <strong>del</strong> servizio, sono<br />
disponib<strong>il</strong>i sul sito www.lottomaticaservizi.it.<br />
I CONCERTI DEGLI AMICI<br />
APPUNTAMENTI DICEMBRE<br />
La stagione dei Concerti degli Amici 2009 prosegue nella linea che la connota nel<br />
panorama <strong>del</strong>l’offerta musicale. Protagonisti sono gli ‘amici’ <strong>del</strong>la Scuola di Musica di<br />
Fiesole. Docenti, ex-allievi, musicisti che ne condividono <strong>il</strong> <strong>progetto</strong> didattico e si riconoscono<br />
in questo e che hanno partecipato e partecipano al suo percorso artistico in<br />
una continuità di intelligenze, intenzioni ed esiti musicali.<br />
Di seguito gli appuntamenti <strong>del</strong> mese di dicembre. Triplo appuntamento per <strong>il</strong> Concerto<br />
di Natale.<br />
Si inizia sabato 12 dicembre, alle ore 21.15, alla Chiesa di San Pietro a Quaracchi<br />
(Via San Piero a Quaracchi, FI) dove verranno eseguite le musiche di W. Byrd, M.A.<br />
Charpentier, G. Fauré e i canti tradizionali natalizi sotto la direzione di Bernardo Donati<br />
e Paolo Gonnelli. <strong>Il</strong> concerto è organizzato dai Laboratori Corali <strong>del</strong>la Scuola di Musica<br />
di Fiesole in collaborazione con <strong>il</strong> dipartimento di vocalità (Ingresso gratuito).<br />
Si continua sabato 19 dicembre alle ore 21.15 ad Arezzo, nella Bas<strong>il</strong>ica di San Francesco<br />
– evento realizzato in co-produzione <strong>del</strong>l’Ente F<strong>il</strong>armonico Italiano- e domenica<br />
20 alle 21.00 a Firenze nella Chiesa di San Salvatore al Monte. Nicola Paszkowski<br />
dirigerà l’Orchestra “V. Gal<strong>il</strong>ei” e la Schola Cantorum “F. Landini”, maestro <strong>del</strong> coro sarà<br />
Fabio Lombardo. I solisti saranno scelti all’interno <strong>del</strong> corso “Opera workshop” di Clau-
dio Desderi. In programma due composizioni di F.J. Haydn, la Sinfonia n. 48 detta Maria<br />
Theresia e la Theresienmesse, lavori che <strong>il</strong> grande compositore dedicò all’imperatrice<br />
d’Austria, Maria Teresa (Ingresso gratuito).<br />
Per informazioni: 055/597851 oppure www.scuolamusica.fiesole.fi.it.<br />
ATTIVITÁ BIBLIOTECHE<br />
“IL TÈ ALLE CINQUE IN BIBLIOTECA”<br />
Continuano gli appuntamenti con <strong>il</strong> “Circolo di Lettura – <strong>il</strong> Tè alle cinque in Biblioteca”<br />
organizzati dall’Associazione “Amici <strong>del</strong>le Biblioteche di Fiesole”, per condividere<br />
pagine e riflessioni: un’occasione collegata alla formazione e allo sv<strong>il</strong>uppo intellettuale<br />
dei lettori. Sabato 12 dicembre l’appuntamento è alla biblioteca comunale di Compiobbi,<br />
dove Mariangela Corcelli presenterà <strong>il</strong> suo libro “Adesso”. Seguirà la condivisione<br />
<strong>del</strong> libro scelto dal pubblico durante l’ultimo incontro. Nei locali <strong>del</strong>la biblioteca<br />
sarà, inoltre, possib<strong>il</strong>e apprezzare i lavori <strong>del</strong> pittore Marco Longosci. Ci si sposta poi<br />
alla biblioteca comunale di Fiesole, sabato 19 dicembre, con la presentazione <strong>del</strong><br />
libro di poesie di Riccardo Boccacci, “Persona”. Anche in questa occasione, seguirà<br />
la condivisione <strong>del</strong> libro scelto dal pubblico durante l’ultimo incontro. Nei locali <strong>del</strong>la<br />
biblioteca saranno, inoltre, esposte le opere <strong>del</strong> fotografo Francesco Perna.<br />
<strong>Il</strong> 9 gennaio si torna alla biblioteca comunale di Compiobbi, dove Pamela Galloni presenterà<br />
<strong>il</strong> suo libro “Non voglio la minestra di dado”.<br />
I Circoli di Lettura, ai quali è possib<strong>il</strong>e partecipare liberamente, vogliono unire gli appassionati<br />
<strong>del</strong>la lettura dando loro l’opportunità di partecipare alla discussione sulle<br />
impressioni ricevute nella lettura di un’opera letteraria scelta, instaurando così una<br />
proficuo confronto. I Circoli di Lettura rappresentano momenti di dibattito in cui analizzare<br />
i testi, recuperando la dimensione comune <strong>del</strong>la lettura, considerata non più<br />
solamente come uno spazio intimo e personale, ma come uno collettivo e di condivisione<br />
<strong>del</strong>le emozioni suscitate dalle pagine lette.<br />
“LO ZOO DI PINOCCHIO”<br />
GALLERIA DI RITRATTI<br />
DEI PERSONAGGI-ANIMALI<br />
l’appuntamento è con “<strong>Il</strong> bel paesaggio fiesolano” raccontato dal Prof. Leonardo<br />
Rombai, docente di Geografia presso l’Università di Firenze. L’introduzione sarà a cura<br />
<strong>del</strong>la D.ssa Maura Borgioli, Responsab<strong>il</strong>e <strong>del</strong>l’Archivio Storico di Fiesole. L’incontro si<br />
terrà alle ore 17.30 negli spazi di Casa Marchini Carrozza. Seguirà aperitivo.<br />
Per informazioni: http://amicideimuseidifiesole.myblog.it.<br />
INCONTRI SULL’ARCHEOLOGIA<br />
Riprendono gli incontri sull’Archeologia organizzati dal Museo Civico Archeologico<br />
e dagli Amici dei Musei di Fiesole. Dopo <strong>il</strong> primo appuntamento, <strong>il</strong> 30 novembre, un<br />
nuovo incontro si tiene <strong>il</strong> 21 dicembre a Casa Marchini Carrozza, dalle ore 17.30 alle<br />
ore 19.30. <strong>Il</strong> tema trattato riguarda <strong>il</strong> ricco patrimonio ceramico <strong>del</strong> Museo e le sue<br />
collezioni di ceramica greca ed etrusca. In particolare <strong>il</strong> 21 dicembre verrà <strong>il</strong>lustrata<br />
la ceramica <strong>del</strong>l’Italia meridionale, prima <strong>del</strong>la conquista romana. L’iniziativa continua<br />
ad anno nuovo con quattro incontri incentrati sui seguenti argomenti: i materiali<br />
dagli scavi <strong>del</strong> tempio etrusco-romano nell’area archeologica e la ricostruzione <strong>del</strong>le<br />
fasi di vita più antiche di Fiesole; la necropoli di via <strong>del</strong> Bargellino; presenze etrusche,<br />
romane e longobarde nell’area dove sorge <strong>il</strong> convento di San Francesco; Fiesole nel<br />
contesto <strong>del</strong>le nuove scoperte archeologiche nel territorio. I corsi sono tenuti dal dottor<br />
Marco De Marco, Conservatore dei Musei di Fiesole.<br />
BREVI<br />
ELEZIONI PRIMARIE DEL 13 DICEMBRE 2009<br />
<strong>Il</strong> 13 dicembre 2009 dalle ore 8 alle ore 20 si svolgeranno le elezioni primarie previste<br />
dalla Legge Regionale n.70 <strong>del</strong> 17/12/2004.<br />
Si vota per scegliere i futuri candidati alla carica di Consigliere per le Elezioni Regionali<br />
<strong>del</strong>la Regione Toscana, per i quali si voterà, invece, nella primavera <strong>del</strong> 2010.<br />
Per votare è necessario aver compiuto 18 anni di età ed essere elettore <strong>del</strong> Comune,<br />
presentarsi al seggio speciale nel quale è stata ricompresa la normale sezione elettorale<br />
d’appartenenza, con un documento d’identità personale e la tessera elettorale<br />
(quest’ultima non è strettamente necessaria).<br />
Nel comune di Fiesole sono istituite 3 sezioni speciali nelle quali sono state accorpate<br />
le sezioni ordinarie, ovvero quelle che ognuno trova indicate sulla propria lista elettorale.<br />
Non è prevista l’istituzione di seggi speciali presso ospedali o sedi di cura.<br />
SEZIONI<br />
SEGGI SPECIALI ORDINARIE<br />
ACCORPATE<br />
N.1 1–2–3–4<br />
N.2 5–6–7–8–9–10<br />
N.3<br />
11–12–13<br />
14–15–16<br />
Per ulteriori notizie www.regione.toscana.it.<br />
SEDE DI SEGGIO<br />
CASA MARCHINI CARROZZA<br />
VIA PORTIGIANI, 3 - FIESOLE<br />
FONDI COMMERCIALI<br />
PIAZZA DEI MEZZADRI, 14<br />
CALDINE<br />
SEDE PROLOCO VALLE DELL’ARNO<br />
VIA ROMENA, 1 - COMPIOBBI<br />
IL SINDACO DA TE<br />
Continua anche a dicembre <strong>il</strong> canale di comunicazione diretta fra Sindaco.<br />
Di seguito <strong>il</strong> calendario degli incontri.<br />
IL SINDACO DA TE<br />
INCONTRA IL SINDACO NELLA TUA FRAZIONE,<br />
SENZA APPUNTAMENTO<br />
<strong>Il</strong> serpente, la balena, <strong>il</strong> gr<strong>il</strong>lo, le quattro faine, asini e gatti. Sono alcuni fra tutti gli animali<br />
usciti dalla fantasia di Collodi nelle innumerevoli versioni che sono state date<br />
<strong>del</strong> grande classico Pinocchio e che ora rivivono nella matita di F<strong>il</strong>ippo Sassòli. Nella<br />
mostra “Lo Zoo di Pinocchio”, organizzata dal Comune di Fiesole nell’ambito<br />
<strong>del</strong> programma di iniziative legate al Premio Fiesole Narrativa Under 40 e ospitata<br />
negli ambienti <strong>del</strong>la Fondazione Primo Conti (via Duprè, 18), fino al 13 dicembre,<br />
sono raccolti i disegni di grande formato a inchiostro nero, penna o acquerello.<br />
“Lo Zoo di Pinocchio” si configura come una galleria di ritratti di personaggi-animali e<br />
racconta in maniera figurata la favola di Pinocchio, costituendo una nuova e originale<br />
occasione di approccio e r<strong>il</strong>ettura <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong> burattino di legno.<br />
L’esposizione rimarrà aperta fino al 13 dicembre con <strong>il</strong> seguente orario: dal lunedì al<br />
venerdì dalle 10 alle 13; <strong>il</strong> sabato, la domenica e i giorni festivi dalle 15 alle 18.<br />
La tecnica usata da F<strong>il</strong>ippo Sassòli per realizzare i ritratti dei personaggi <strong>del</strong>la storia di<br />
Pinocchio prende ispirazione dalla tradizione incisoria, capace di rinunciare ai colori,<br />
ma in grado di evocare quel mistero caratteristico <strong>del</strong>la fiaba.<br />
F<strong>il</strong>ippo Sassoli è <strong>il</strong>lustratore, disegnatore e giornalista. E’ tra i fondatori <strong>del</strong>la società Lapis,<br />
nata allo scopo di realizzare iniziative editoriali di vario genere destinate a bambini<br />
e ragazzi ed è tra gli ideatori <strong>del</strong>la prima collana di guide scientifiche <strong>del</strong>le città di Italia<br />
rivolta all’infanzia, pubblicata dall’editore Palombi. www.f<strong>il</strong>ippo.sassoli.net .<br />
LABORATORIO<br />
DI CANTO SOCIALE “NOVECENTO”:<br />
CENTO ANNI DI LOTTA ATTRAVERSO<br />
I CANTI DELLA TRADIZIONE ORALE<br />
L’Assessorato alla Formazione <strong>del</strong> Comune di Fiesole, nell’ambito <strong>del</strong> <strong>progetto</strong><br />
<strong>del</strong>l’Educazione degli Adulti, e l’Associazione Amici <strong>del</strong>la Biblioteca di Fiesole promuovono<br />
un “Laboratorio di Canto Sociale”. Tale attività, curata da Giacomo Gent<strong>il</strong>uomo,<br />
è aperta a tutte quelle persone che desiderino cantare insieme ed approfondire<br />
quel repertorio di “Canti Sociali” e di tradizione orale che sono patrimonio <strong>del</strong>la nostra<br />
storia e <strong>del</strong>la nostra cultura, fonte e stimolo per la riscoperta di uomini e idee <strong>del</strong> “Novecento”.<br />
<strong>Il</strong> “Laboratorio” si protrarrà fino a maggio 2010 e prevede incontri settimanali<br />
di due ore. Gli appuntamenti sono fissati per ogni lunedì sera dalle ore 21 alle<br />
ore 23 nei locali di Casa Marchini Carrozza (via Portigiani, 3 – Fiesole). Per informazioni,<br />
contatti e iscrizioni: Giacomo Gent<strong>il</strong>uomo tel. 055/7300735 – 3894348325, e-ma<strong>il</strong>:<br />
g.gent<strong>il</strong>uomo@yahoo.it o Valdemaro Morandi tel. 3391834218, e-ma<strong>il</strong>: valdemaro.<br />
morandi@alice.it oppure Ufficio Scuola <strong>del</strong> Comune di Fiesole tel. 055/5961314.<br />
ATTIVITÁ “AMICI DEI MUSEI DI FIESOLE”<br />
Continuano le iniziative organizzate dall’associazione “Amici dei Musei di Fiesole”,<br />
che si distingue per la volontà di approfondire la conoscenza <strong>del</strong> patrimonio storico,<br />
archeologico ed artistico <strong>del</strong>la Città di Fiesole e di contribuire a diffonderla. <strong>Il</strong> 12<br />
dicembre, alle ore 17.30, nella Sala <strong>del</strong> Consiglio Comunale, si terrà la visione <strong>del</strong> dvd<br />
<strong>del</strong> Gruppo Archeologico Fiorentino: “La battaglia di Montereggi”. Sabato 16 gennaio<br />
CALDINE<br />
COMPIOBBI<br />
PIAZZA MEZZADRI<br />
C/O FRATELLANZA<br />
POPOLARE<br />
CENTRO INCONTRI<br />
VENERDÌ 18 DICEMBRE,<br />
DALLE 16 ALLE 18<br />
VENERDÌ 11 DICEMBRE,<br />
DALLE 16 ALLE 18<br />
APPUNTAMENTI CON IL SINDACO E LA GIUNTA<br />
Continua anche a dicembre <strong>il</strong> canale di comunicazione diretta fra Sindaco, Giunta e<br />
cittadini.<br />
Di seguito <strong>il</strong> calendario degli incontri.<br />
PIAN DI S.<br />
BARTOLO<br />
GIRONE<br />
CALDINE<br />
PIAN DEL<br />
MUGNONE<br />
GiuntAperta ore 21.00<br />
CIRCOLO<br />
ARCI<br />
CIRCOLO<br />
ARCI<br />
CIRCOLO<br />
ARCI<br />
CIRCOLO<br />
ARCI<br />
VIA CIPRESSINI, 9<br />
VIA ARETINA, 24<br />
VIA FAENTINA, 183<br />
VIA FAENTINA, 75<br />
VENERDÌ 18<br />
DICEMBRE<br />
2009<br />
MERCOLEDÌ<br />
27 GENNAIO<br />
2010<br />
VENERDÌ 26<br />
FEBBRAIO<br />
2010<br />
VENERDÌ 26<br />
MARZO<br />
2010<br />
RIAPERTE LE ISCRIZIONI PER L’ASILO NIDO DI FIESOLE<br />
Sono riaperte le iscrizioni per l’as<strong>il</strong>o nido di Fiesole. Le domande potranno essere presentate<br />
fino al 18 dicembre (non fa fede <strong>il</strong> timbro postale) all’URP <strong>del</strong> Comune (via<br />
Portigiani, 3), dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 13 e <strong>il</strong> giovedì dalle 14 alle 18.30.<br />
BONUS GAS<br />
A partire dal 15 dicembre sarà possib<strong>il</strong>e presentare all’Urp la domanda per accedere<br />
al Bonus Gas.<br />
<strong>Il</strong> Bonus Gas è l’agevolazione <strong>del</strong>la spesa sostenuta dai clienti domestici per la fornitura<br />
di gas naturale. La misura è stata introdotta dal Ministero <strong>del</strong>lo Sv<strong>il</strong>uppo economico<br />
secondo modalità definite dall’Autorità per l’energia elettrica ed <strong>il</strong> gas (<strong>del</strong>ibera ARG/<br />
gas 8809) per dare sostegno ad alcune categorie economicamente disagiate.<br />
Avranno accesso al Bonus Gas (per la fornitura nell’abitazione di residenza) i clienti domestici<br />
con indicatore ISEE non superiore a 7.500 euro, nonché le famiglie numerose<br />
(4 o più figli a carico) con ISEE non superiore a 20.000 euro.<br />
Sono quindi confermati gli stessi parametri economici stab<strong>il</strong>iti per accedere al Bonus<br />
Energia per disagio economico.
I “Fogli di Fiesole” sono<br />
a cura <strong>del</strong> Comune di Fiesole<br />
Per le domande presentate entro <strong>il</strong> 30 apr<strong>il</strong>e 2010, <strong>il</strong> Bonus avrà valore retroattivo al<br />
1 gennaio 2009.<br />
BONUS ENERGIA ELETTRICA<br />
Si ricorda che è attiva la possib<strong>il</strong>ità di richiedere <strong>il</strong> Bonus Sociale per l’energia elettrica,<br />
presentando apposita domanda e documentazione in Comune.<br />
<strong>Il</strong> Bonus Sociale è un’agevolazione introdotta dal Governo nel 2007 per sostenere la<br />
spesa elettrica <strong>del</strong>le famiglie in condizione di disagio economico e <strong>del</strong>le famiglie presso<br />
le quali vive un soggetto in gravi condizioni di salute.<br />
I requisiti di ammissib<strong>il</strong>ità al Bonus sono:<br />
• DISAGIO ECONOMICO - con un reddito annuo uguale o inferiore a 7.500,00 euro<br />
ISEE, oppure a 20.000,00 euro ISEE per le famiglie con 4 o più figli a carico.<br />
• e/o DISAGIO FISICO, con uno dei componenti <strong>il</strong> nucleo fam<strong>il</strong>iare in gravi condizioni<br />
di salute tali da richiedere l’ut<strong>il</strong>izzo <strong>del</strong>le apparecchiature elettromedicali necessarie<br />
alla loro esistenza in vita.<br />
In entrambi i casi di disagio <strong>il</strong> primo requisito da verificare è l’ISEE.<br />
Informazioni: Urp di Fiesole 055/599478;<br />
www.bonusenergia.anci.it/?q=in-arrivo-<strong>il</strong>-bonus-gas.<br />
TURNI FARMACIE MESE DICEMBRE<br />
Ecco l’elenco dei turni <strong>del</strong>le farmacie <strong>del</strong> territorio fiesolano per <strong>il</strong> mese di DICEMBRE:<br />
Sabato 5 e Domenica 6 – Farmacia Perna, Fiesole, Piazza Mino 15, Tel. 055/59214<br />
Domenica 6 – Farmacia Magonio, Girone, via Aretina 10, Tel. 055/6594233<br />
Sabato 5 e Domenica 13 – Farmacia Benvenuti, Compiobbi, via Aretina 194,<br />
Tel. 055/6594878<br />
Martedì 8, Sabato 12 – Farmacia Magonio, Girone, via Aretina 10, Tel. 055/6594233<br />
Sabato 19, Domenica 20 – Farmacia Benvenuti, Compiobbi, via Aretina 194,<br />
Tel. 055/6594878<br />
Sabato 19, Domenica 20, Venerdì 25 – Farmacia Perna, Fiesole, P.za Mino 15,<br />
Tel. . 055/59214<br />
Domenica 20, Domenica 26 – Farmacia Magonio, Girone, via Aretina 10, Tel.<br />
055/6594233<br />
Sabato 26, Domenica 27 – Farmacia S. Bernardino, Borgunto, Via Colzi 8/B, Tel:<br />
055/599262<br />
Domenica 27 – Farmacia Benvenuti, Compiobbi, via Aretina 194, Tel. 055/6594878.<br />
FIESOLE S’ILLUMINA<br />
DI PIÙ CON IL RISPARMIO ENERGETICO<br />
22.580 lampade a basso consumo e 18m<strong>il</strong>a riduttori di flusso d’acqua saranno consegnati<br />
gratuitamente ai residenti <strong>del</strong> comune di Fiesole grazie alla campagna “Fiesole<br />
s’<strong>il</strong>lumina di più con <strong>il</strong> risparmio energetico”. <strong>Il</strong> kit per <strong>il</strong> risparmio sarà distribuito<br />
entro <strong>il</strong> mese di dicembre in tutte le scuole <strong>del</strong> comprensorio fiesolano, mentre entro<br />
la fine di gennaio verrà dato alla cittadinanza, alle associazioni e le istituzioni religiose.<br />
Nei Fogli di Fiesole di gennaio saranno riportate le date degli appuntamenti nei quali<br />
verrà distribuito <strong>il</strong> kit <strong>del</strong> risparmio.<br />
IL 13 DICEMBRE LA CORSA PODISTICA<br />
“FIRENZE-FIESOLE-FIRENZE”<br />
<strong>Il</strong> 13 dicembre si corre la trentesima riedizione <strong>del</strong>la “Firenze-Fiesole-Firenze”,<br />
classica corsa non competitiva organizzata dall’Aics (Associazione Italiana Cultura<br />
Sport), con partenza e arrivo nella pista <strong>del</strong>lo stadio di atletica leggera “Luigi Ridolfi”,<br />
a Campo di Marte. <strong>Il</strong> ritrovo è fissato alle ore 8 e la partenza sarà data alle ore 9. La<br />
manifestazione vedrà alla partenza molti atleti nazionali, internazionali e alcune rappresentative<br />
<strong>del</strong>le Forze Armate. Ideata all’inizio <strong>del</strong> secolo da una <strong>del</strong>le società podistiche<br />
più antiche, l’Edera di Firenze, dopo alcune edizioni la corsa, per varie vicende,<br />
non fu più effettuata. L’Aics, alla fine degli anni settanta, riprese l’idea <strong>del</strong>l’affascinante<br />
competizione e decise di proporla nuovamente.<br />
Gli atleti potranno scegliere di cimentarsi su tre diversi percorsi: di 16 km, di 6 km e<br />
di soli 2 km.<br />
Nessun vincitore assoluto, ma premi per tutti i partecipanti. Sarà possib<strong>il</strong>e iscriversi, pagando<br />
5 euro, fino a mezz’ora prima <strong>del</strong>la partenza sul luogo <strong>del</strong> ritrovo.<br />
Informazioni ed iscrizioni: AICS Comitato Provinciale - V.le Matteotti, 38 – 50132<br />
Firenze. Tel. 055/561172-73 - Fax 0555001056, dal lunedì al venerdì ore 9.00-13.00 e<br />
15.00-19.00.<br />
19° EDIZIONE “INSIEME PER TELETHON”<br />
Domenica 20 dicembre, alle ore 9.30, al Girone, si tiene la 19° edizione “Insieme<br />
per Telethon”, una manifestazione podistica non competitiva di solidarietà. La<br />
partenza, l’arrivo e <strong>il</strong> ristoro <strong>del</strong> percorso, di 4 o 8 km, è al Centro Sportivo Anchetta<br />
e sempre qui si dovranno incontrare i partecipanti alle ore 8.30. L’iscrizione alla gara<br />
podistica è di 6 euro e per i primi 400 iscritti, oltre alla maglietta ricordo di Telethon,<br />
verrà consegnato mezzo ch<strong>il</strong>o di caffè offerto dal Gruppo Sportivo G.S. Ausonia. La<br />
manifestazione podistica “Insieme per Telethon” vuole promuovere <strong>il</strong> sostegno alla<br />
ricerca scientifica che si occupa <strong>del</strong>lo studio per combattere la distrofia muscolare e le<br />
altre malattie genetiche. Per informazioni U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia<br />
Muscolare) sezione Firenze, via San Jacopo 6/A, Girone, Fiesole.<br />
2° TROFEO SANTO STEFANO<br />
Sabato 26 dicembre si tiene <strong>il</strong> “2° Trofeo Santo Stefano”, la corsa podistica organizzata<br />
dal gruppo sportivo di Maiano. <strong>Il</strong> Trofeo prevede la gara agonistica su strada<br />
di 15 km, quella non competitiva di 7 km e la minipodistica di Santo Stefano “Trofeo<br />
Tommasino Bacciotti”. <strong>Il</strong> ritrovo per quanti vogliono partecipare alle corse è alle 7.30<br />
al campo di atletica “Luigi Ridolfi”, zona Campo di Marte a Firenze. La partenza per le<br />
gare semicompetitiva e non-competitiva è alle ore 9, mentre per la minipodistica, che<br />
vede giri di pista <strong>del</strong> campo di atletica, alle ore 9.15. L’iscrizione può essere fatta <strong>il</strong> giorno<br />
<strong>del</strong>la gara dalle 7.30 alle 8.45 presentando <strong>il</strong> cartellino o <strong>il</strong> certificato medico. Per le<br />
società con carta intestata l’iscrizione al Trofeo è possib<strong>il</strong>e anche via fax allo 055.59000,<br />
da lunedì 21 a mercoledì 23 dicembre. Per tutti i partecipanti a fine gara ristoro offerto<br />
dalla Trattoria Za-za. Per informazioni: Peroni 335.6822855; Romiti 339.1313524.<br />
TEMPORANEA VARIAZIONE<br />
APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI COMUNALI<br />
Visti i vigenti orari di apertura al pubblico degli uffici comunali, tenuto conto che i prossimi<br />
24 e 31 dicembre cadono di giovedì (solitamente giorno di apertura al pubblico<br />
in orario 8-13 e 14-18.30) e che sono prefestivi, <strong>il</strong> Comune di Fiesole comunica che gli<br />
orari di apertura degli uffici comunali subiranno nel mese di dicembre le seguenti variazioni:<br />
Mercoledì 23 dicembre, apertura al pubblico dalle ore 8 alle ore 13;<br />
Giovedì 24 dicembre, apertura al pubblico dalle ore 8 alle 13;.<br />
Mercoledì 30 dicembre, apertura al pubblico dalle ore 8 alle ore 13;<br />
Giovedì 31 dicembre apertura al pubblico dalle ore 8 alle 13.<br />
RIFIUTI E RACCOLTA DIFFERENZIATA:<br />
ALTRI 4 INCONTRI PER INFORMARE<br />
Rifiuti e raccolta differenziata, sono questi i temi affrontati durante gli incontri “<strong>Il</strong> Viaggio<br />
dei Rifiuti” organizzati dall’Assessorato all’Ambiente <strong>del</strong> Comune di Fiesole. Dato<br />
<strong>il</strong> grande successo degli appuntamenti di novembre “<strong>Il</strong> Viaggio dei Rifiuti” torna anche<br />
a gennaio e febbraio. Durante gli incontri, che si rivolgono ai cittadini <strong>del</strong> comune di<br />
Fiesole, oltre ad essere affrontate tematiche legate ai rifiuti e alla raccolta differenziata,<br />
verrà distribuito un manuale di informazioni ut<strong>il</strong>i a sapere come far fronte alla crescita<br />
dei rifiuti e a come aiutare l’ambiente <strong>del</strong> territorio cittadino.<br />
Gli appuntamenti si terranno due nel mese di gennaio (presso la Casa <strong>del</strong> Popolo <strong>del</strong><br />
Girone e la Casa <strong>del</strong> Popolo di Montebeni, <strong>il</strong> pomeriggio dalle ore 17.30 alle ore 18.30)<br />
e altri due nel mese di febbraio (presso la Casa <strong>del</strong> Popolo di San Bartolo e la Casa <strong>del</strong><br />
Popolo di Pian di Mugnone, <strong>il</strong> pomeriggio dalle ore 17.30 alle ore 18.30).<br />
Agli incontri parteciperanno l’Assessore all’Ambiente Luciano Orsecci e l’Architetto<br />
Elena Petrini <strong>del</strong> Servizio Ambiente <strong>del</strong> Comune di Fiesole e, per conto di Quadrifoglio<br />
– Servizi Ambientali area fiorentina Spa, <strong>il</strong> Capo Struttura Pianificazione Gestione<br />
Servizi, l’Ingegnere Domenico Scamar<strong>del</strong>la, <strong>il</strong> Capo Struttura Relazioni esterne e comunicazione,<br />
l’Architetto Paola Sghinolfi.<br />
CORSI DI LETTURA E DIZIONE<br />
Nell’ambito <strong>del</strong> programma di Educazione degli Adulti 2009-2010 l’Assessorato alla<br />
Formazione promuove, a partire da gennaio, un corso di lettura e dizione al quale possono<br />
parteciparvi tutti.<br />
<strong>Il</strong> Corso intende, attraverso l’interpretazione di testi poetici, favorire un processo di<br />
conoscenza <strong>del</strong>le opere d’arte legate alla Mitologia Greca presenti nel Museo Archeologico.<br />
Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Scuola 055/5961246 oppure arcoscenico@tin.it.<br />
CALENDARIO DICEMBRE<br />
GENNAIO DEGLI APPUNTAMENTI ISEE<br />
Per la comp<strong>il</strong>azione <strong>del</strong>l’ISEE (Indicatore <strong>del</strong>la Situazione Economica Equivalente) è<br />
possib<strong>il</strong>e chiamare l’ufficio URP al numero telefonico 055/599478 per prendere un appuntamento,<br />
secondo <strong>il</strong> seguente calendario:<br />
Fiesole (URP/Ufficio informazioni turistiche, Via Portigiani, 3) mercoledì 13 gennaio,<br />
ore 15 -18;<br />
Compiobbi (Centro Incontri, Via Romena, 58), mercoledì 9 dicembre – 20 gennaio,<br />
ore 15-18;<br />
San Bartolo (Circolo Ricreativo Arci, Via Dei Cipressini, 6), mercoledì 23 dicembre, ore<br />
15-18;<br />
Caldine (Fratellanza Popolare, Piazza Dei Mezzadri, 1° Piano Stanza, 4), mercoledì 16<br />
dicembre – 27 gennaio, ore 15-18.
noi e gli altri<br />
SALESIANI. Servono soldi per la ristrutturazione <strong>del</strong>la Sacra Famiglia: appello <strong>del</strong> parroco ai cittadini<br />
“Adotta una pietra <strong>del</strong>la tua chiesa”<br />
Matteo Francini<br />
A<br />
vederla dall’alto, così come si nota dalla<br />
grande fotografia aerea appesa alla parete<br />
di uno dei suoi uffici, appare come<br />
un’estesa macchia, l’unico grande spazio<br />
aperto tra i tetti rossi <strong>del</strong>le case e <strong>il</strong> grigio <strong>del</strong>le<br />
strade. “Un polmone”, la definisce don Gianni, parroco<br />
qui da otto anni. Stiamo parlando <strong>del</strong>la vasta<br />
area dei Salesiani, che dal cancello di via Gioberti si<br />
apre verso l’interno ospitando la chiesa <strong>del</strong>la Sacra<br />
Famiglia, l’oratorio, un cinema, una libreria, campi<br />
sportivi, scuole e molto altro ancora. Un “polmone”<br />
nel cuore <strong>del</strong>la città, appunto, e non solo per<br />
<strong>il</strong> tanto verde che la caratterizza. “Ma soprattutto<br />
perché dal nostro oratorio è passata mezza Firenze,<br />
qui vengono a trascorrere <strong>il</strong> loro tempo tanti<br />
ragazzi, soprattutto quelli più poveri – puntualizza<br />
don Gianni – e molti sono stranieri, qui può stare<br />
anche chi non è cattolico, l’importante è che abbia<br />
rispetto. Io sono convinto che le parrocchie possano<br />
essere un punto di riferimento non solo cristiano,<br />
ma anche di aggregazione umana”. Un polmone<br />
pullulante di attività di ogni tipo rivolte a giovani,<br />
anziani, poveri e stranieri, come per esempio <strong>il</strong> centro<br />
d’ascolto <strong>del</strong>la Caritas, che ogni giorno riceve<br />
persone che cercano lavoro per metterle in contatto<br />
con chi <strong>il</strong> lavoro lo offre, o <strong>il</strong> laboratorio “Mamma<br />
Margherita”, dove alcune anziane si ritrovano per<br />
cucire e lavorare a maglia manufatti che poi saranno<br />
venduti nei mercatini di solidarietà, o ancora<br />
come l’organizzazione di iniziative quali la cesta<br />
di solidarietà, che raccoglie generi alimentari da distribuire<br />
a chi ne ha bisogno “e di cui sta aumentando<br />
la richiesta”, spiega <strong>il</strong> parroco. Ma un polmone<br />
che, nel maggio <strong>del</strong> 2008, ha cominciato a perdere<br />
qualche “pezzo”: dall’esterno <strong>del</strong>la chiesa, infatti,<br />
erano iniziate a cadere pericolosamente alcune pietre,<br />
“una <strong>del</strong>le quali ha quasi colpito una signora”.<br />
La chiesa <strong>del</strong>la Sacra Famiglia<br />
prima <strong>del</strong>l’intervento e come si presenta attualmente<br />
Per ridare un volto nuovo e sicuro<br />
all’edificio occorre oltre un m<strong>il</strong>ione di euro:<br />
finora donati 30m<strong>il</strong>a euro dalla gente.<br />
Don Gianni: “Questo è un polmone per tutta la città”<br />
Allora non è restato altro da fare che decidere di<br />
ristrutturare tutto <strong>il</strong> perimetro esterno <strong>del</strong>la struttura,<br />
a cominciare dalla facciata, tutt’ora avvolta dalle<br />
impalcature. Operazione per cui però serve oltre un<br />
m<strong>il</strong>ione di euro, e visto che i soldi (a differenza <strong>del</strong>le<br />
pietre “malate”) non cadono dal cielo, l’energico<br />
don Gianni (che per raccogliere fondi ha in cantiere<br />
anche l’organizzazione di una megalotteria con<br />
nientemeno che un’auto come premio) ha pensato<br />
di chiedere un aiuto ai fe<strong>del</strong>i e a tutti i cittadini che<br />
vogliano dare una mano. Lo slogan <strong>del</strong>l’iniziativa<br />
è “Adotta una pietra <strong>del</strong>la tua chiesa”, e la generosità<br />
<strong>del</strong>la gente ha già fruttato, al momento, circa<br />
30m<strong>il</strong>a euro. Ma quei soldi non bastano, e per questo<br />
don Gianni rinnova <strong>il</strong> suo appello perché altri<br />
cittadini adottino altre pietre, per ridare finalmente<br />
un volto nuovo (e sicuro) a una chiesa storica (la<br />
cui prima pietra fu posata <strong>il</strong> 21 apr<strong>il</strong>e 1903) che rappresenta<br />
un patrimonio per tutta Firenze. E non è<br />
questo l’unico <strong>progetto</strong> che <strong>il</strong> parroco ha in testa: da<br />
ristrutturare, infatti, ci sarebbero anche alcune bifore,<br />
vetrate e rosoni. Interventi per cui sta cercando<br />
alcuni sponsor, così come per l’operazione più<br />
“ardita” (e affascinante) che intende realizzare: <strong>il</strong><br />
trasloco all’interno <strong>del</strong>la chiesa <strong>del</strong>la grande e bella<br />
statua <strong>del</strong>la Madonna (molto più che vagamente<br />
somigliante alla Primavera <strong>del</strong> Botticelli), alta ben<br />
2,18 metri, che attualmente troneggia – poco visib<strong>il</strong>e<br />
– dentro un pinnacolo sul tetto <strong>del</strong>l’edificio. Per <strong>il</strong><br />
momento, comunque, la priorità è quella di ristrutturare<br />
la chiesa: tra l’altro, grazie alla nascita di una<br />
Onlus, le offerte di chi vorrà “adottare una pietra”<br />
potranno essere dedotte.<br />
Per informazioni e donazioni:<br />
Chiesa <strong>del</strong>la Sacra Famiglia, via Gioberti 33<br />
Telefono: 055 666928<br />
e-ma<strong>il</strong>: giandal@libero.it<br />
Conto corrente postale N° 14280507<br />
Iban: IT91C0620002800000000000372<br />
27<br />
L’INIZIATIVA. Una festa in ricordo di Don Renzo<br />
Quel prete sempre di corsa<br />
Don Renzo (foto di S<strong>il</strong>vano S<strong>il</strong>via)<br />
i sono persone, personaggi<br />
Canzi, che riescono a lasciare<br />
scolpita la propria memoria anche<br />
quando non ci sono più. Succede ad<br />
esempio con la figura di Don Renzo<br />
Forconi, scomparso un anno fa.<br />
Fu parroco <strong>del</strong>la chiesetta di Santa<br />
Maria a Quarto e per oltre trent’anni<br />
presidente <strong>del</strong>l’Opera Diocesana<br />
di Assistenza, l’Opera <strong>del</strong>la<br />
Diocesi che da più di cinquant’anni<br />
assiste i disab<strong>il</strong>i. <strong>Il</strong> 19 dicembre,<br />
a un anno dalla scomparsa, <strong>il</strong> nuovo<br />
presidente <strong>del</strong>l’Oda, Don Vasco<br />
Giuliani, celebrerà una messa nella<br />
parrocchia di via <strong>del</strong>l’Osservatorio<br />
154 (ore 16.30). Per l’occasione<br />
sarà anche allestito un mercatino<br />
di opere realizzate dai ragazzi<br />
disab<strong>il</strong>i <strong>del</strong>l’Oda, quelli che Don<br />
Renzo chiamava “i mì figlioli” e<br />
a cui ha dedicato tantissimi anni<br />
<strong>del</strong> suo impegno pastorale. Chi lo<br />
ha conosciuto racconta che quei<br />
ragazzi erano sempre con lui, che<br />
li portava con sé ovunque potesse<br />
farlo e guai a chi glieli toccava.<br />
Don Renzo fu molto vicino anche<br />
ai ferrovieri: per trent’anni è stato<br />
cappellano compartimentale <strong>del</strong>le<br />
Ferrovie <strong>del</strong>lo Stato e la chiesetta<br />
al binario uno di Santa Maria Novella<br />
era una <strong>del</strong>le sue “case”. Gli<br />
amici ferrovieri lo ricordano ancora<br />
scapicollarsi dalle viuzze di<br />
Quarto per fare a tempo a dire la<br />
messa per loro, non hanno dimenticato<br />
quel prete sempre di corsa<br />
che li andava spesso a trovare<br />
nell’Officina di Porta a Prato. Del<br />
resto la vicinanza di Don Renzo ai<br />
lavoratori cominciò presto, perché<br />
fu lui, come cappellano <strong>del</strong> lavoro,<br />
ad occuparsi <strong>del</strong>l’assistenza religiosa<br />
degli operai impegnati nei<br />
cantieri di Barberino ai tempi <strong>del</strong>la<br />
costruzione <strong>del</strong>l’Autostrada <strong>del</strong><br />
Sole. Proprio in memoria di questa<br />
sua intensa vita a sostegno <strong>del</strong>le<br />
persone in difficoltà, l’Oda sta<br />
preparando una pubblicazione che<br />
ne ripercorre vita, insegnamenti ed<br />
aneddoti attraverso le parole di chi<br />
lo ha conosciuto.<br />
/B.S.<br />
1059528
28 Dicembre 2009<br />
QUATTRORUOTE/1. La nostra città lo scorso anno è stata la più tartassata: 289 ogni 100 veicoli<br />
Una pioggia di multe per i fiorentini<br />
<strong>Il</strong> rapporto Aci-Caracciolo consegna a Firenze lo scomodo primato:<br />
ogni automob<strong>il</strong>ista deve fare i conti con due o tre verbali l’anno e investire<br />
in sanzioni una cifra più alta di quella che sborsano romani, bolognesi e m<strong>il</strong>anesi<br />
zoom<br />
Ginevra Donnici<br />
È<br />
una di quelle poche classifiche<br />
in cui <strong>il</strong> primo posto non è sicuramente<br />
ambito. Stiamo parlando<br />
<strong>del</strong> podio per la città più tartassata<br />
dalle multe nel 2008. A vincere la medaglia<br />
d’oro è stata proprio Firenze con le sue 289<br />
multe ogni 100 veicoli. Come dire che ogni<br />
automob<strong>il</strong>ista fiorentino si trova sul cruscotto<br />
<strong>del</strong>la sua auto tra i due e i tre verbali ogni<br />
anno. Tutta un’altra storia capita, ad esempio,<br />
nella città di Foggia, dove si marcia al<br />
ritmo di una sola multa ogni cinque auto.<br />
Sono questi i dati che emergono dall’ultimo<br />
rapporto presentato dall’Aci-Fondazione<br />
Caracciolo sui controlli da parte <strong>del</strong>le polizie<br />
municipali sulle strade urbane italiane.<br />
Scorrendo la graduatoria <strong>del</strong>le multe (che<br />
tiene conto <strong>del</strong>la popolosità dei capoluoghi<br />
oggetto <strong>del</strong>l’indagine) si scopre che addirittura<br />
in una metropoli come Roma la media<br />
<strong>del</strong>le contravvenzioni è meno di una multa<br />
per ogni auto circolante. <strong>Il</strong> confronto con<br />
Firenze è impietoso. <strong>Il</strong> capoluogo toscano<br />
si piazza quindi in pole position, superando<br />
LA NOVITÀ<br />
per numero di multe procapite addirittura<br />
i grandi centri come M<strong>il</strong>ano e la capitale.<br />
Non a caso, nel 2007, ogni fiorentino per<br />
pagare contravvenzioni ha sborsato in media<br />
134 euro, una cifra più alta rispetto al<br />
dato di Roma (125 euro), Bologna (119) e<br />
M<strong>il</strong>ano (106). Ma c’è una magra consolazione<br />
per i fiorentini: essendo la città piena<br />
di turisti, anche loro partecipano alla composizione<br />
<strong>del</strong> “montepremi finale” <strong>del</strong>le<br />
multe. Ancora secondo i dati <strong>del</strong>l’Aci, ogni<br />
vig<strong>il</strong>e fa mediamente 520 multe all’anno,<br />
ogni minuto vengono sanzionati 18 automob<strong>il</strong>isti,<br />
che diventano 26 m<strong>il</strong>a in 24 ore,<br />
dieci m<strong>il</strong>ioni in un anno intero, 1087 ogni<br />
ora. Secondo lo studio, che ha analizzato<br />
la situazione di 103 comuni capoluoghi di<br />
provincia, sono le polizie locali a elevare<br />
<strong>il</strong> maggior numero di sanzioni: più <strong>del</strong> 70<br />
per cento <strong>del</strong> totale di quelle emesse dalla<br />
Polizia, dai Carabinieri, dalla Guardia di<br />
Finanza. Nella classifica <strong>del</strong>le infrazioni, al<br />
primo posto (5,7 m<strong>il</strong>ioni di multe, al costo<br />
medio di 68 euro) le violazioni all’articolo 7<br />
<strong>del</strong> Codice <strong>del</strong>la Strada, ovvero zone a traffico<br />
limitato, varchi, blocchi <strong>del</strong> traffico ma<br />
soprattutto le strisce blu dei parcheggi a pagamento,<br />
seguite dal divieto di sosta con più<br />
di 2,7 m<strong>il</strong>ioni di multe l’anno. E poi c’è da<br />
dire che un conto è scrivere gli importi sui<br />
verbali e nei b<strong>il</strong>anci, altro conto è portare<br />
davvero i soldi nelle casse <strong>del</strong> Municipio:<br />
nel 2007 le riscossioni “di competenza”,<br />
cioè relative allo stesso anno in cui la multa<br />
è stata fatta, sono state poco più <strong>del</strong>la metà<br />
(si sono fermate al 51,9 per cento). Le motivazioni<br />
sono tante. Ci sono quelli che fanno<br />
ricorso, quelli che non pagano, quelli che si<br />
dimenticano, quelli che le accumulano nel<br />
fondo di un cassetto con la speranza di farla<br />
franca. Magari attraverso la mini-sanatoria<br />
varata dal Governo: <strong>il</strong> condono che permette<br />
di pagare l’importo originario <strong>del</strong>la contravvenzione<br />
e non quella raddoppiata o triplicata<br />
da ulteriori sanzioni e interessi. Ma su<br />
decisione <strong>del</strong>l’amministrazione comunale i<br />
fiorentini non si potranno avvalere di questo<br />
strumento.<br />
Oltre alle linee 7 e 30 “classiche” ora c’è anche la versione “express” che fa meno fermate<br />
Ataf, prosegue la rivoluzione: via ai bussini e ai percorsi veloci<br />
rosegue la rivoluzione Ataf. Questa volta le modifiche ri-<br />
la linea 23 che riduce di 13 minuti <strong>il</strong> suo per-<br />
Pguardano<br />
corso. Dallo scorso 23 novembre <strong>il</strong> bus diretto a Gavinana ha<br />
ottimizzato <strong>il</strong> tragitto “post –pedonalizzazione”, eliminando <strong>il</strong><br />
ritorno dopo essere uscito da via <strong>del</strong>la Colonna sui viali, per<br />
via <strong>del</strong>l’Agnolo e via <strong>del</strong> Proconsolo. Adesso continua la sua<br />
corsa sui viali fino al lungarno, corso Tintori, via dei Benci,<br />
<strong>il</strong> Ponte alle Grazie e avanti con <strong>il</strong> vecchio percorso. Sul tratto<br />
Agnolo-Oriolo-Proconsolo <strong>il</strong> 23 è sostituito dalle due linee<br />
circolari di bussini elettrici, la C1 e la C2, che passano ogni 4<br />
minuti e mezzo, fino alle ore 23 e girano intorno ai confini di<br />
tutta l’area pedonale di piazza Duomo. Altre novità riguardano<br />
le linee 7 e 30 che dal 5 dicembre diventano anche “express”:<br />
vale a dire che alle due linee già esistenti se ne affiancano due<br />
nuove più veloci. Le vecchie linee effettueranno le corse regolarmente<br />
facendo tutte le fermate, gli express invece faranno<br />
solo le principali e arriveranno più svelte: <strong>il</strong> 7 da Fiesole a San<br />
Marco in 20 minuti e <strong>il</strong> 30 da Campi alla stazione. Intanto <strong>il</strong><br />
presidente di Ataf, F<strong>il</strong>ippo Bonaccorsi dopo una missione a<br />
Bruxelles è tornato a casa con un finanziamento di venti m<strong>il</strong>ioni<br />
di euro concessi dalla Banca europea. Questi investimenti<br />
serviranno a lanciare la campagna di rinnovo <strong>del</strong>la flotta più<br />
massiccia che l’azienda fiorentina di trasporto ricordi da decenni.<br />
<strong>Il</strong> finanziamento servirà a coprire circa <strong>il</strong> 30 per cento<br />
<strong>del</strong> costo totale, <strong>il</strong> resto lo dovrebbero mettere <strong>il</strong> ministero<br />
<strong>del</strong>l’ambiente e la Regione Toscana. “In cinque anni sostituiremo<br />
l’intero parco mezzi - promette Bonaccorsi - Cambieremo<br />
cinquanta mezzi con altrettanti nuovi e i primi bus ad andare<br />
in pensione saranno i cosiddetti ‘lombriconi’ da 18 metri, che<br />
con la fine <strong>del</strong> 2009 non circoleranno più”.<br />
/G.D.<br />
1064032
zoom<br />
QUATTRORUOTE/2. Sono circa una ventina i posteggiatori in azione che chiedono gabelle <strong>il</strong>legali<br />
Quando <strong>il</strong> parcheggiatore è abusivo<br />
Esigono ticket da un euro in su e colpiscono in molte zone<br />
<strong>del</strong>la città: da Careggi a piazza Vittorio Veneto, da viale Petrarca<br />
al lungarno Vespucci, da piazza Tasso a piazza Cestello<br />
29<br />
Giuditta Boeti<br />
L’INTERVISTA<br />
Pettorine catarifrangenti, biglietti falsi alla<br />
mano e accento meridionale. Modi garbati e<br />
cortesi se paghi, intimidatori e insolenti se ti<br />
rifiuti. Ecco <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o <strong>del</strong> parcheggiatore abusivo<br />
di casa nostra. Quel falso addetto ai posteggi che<br />
con fare fermo e deciso obbliga gli ignari automob<strong>il</strong>isti<br />
al pagamento di una gabella a fronte di nulla, visto che<br />
non sono per nessuna ragione autorizzati a custodire <strong>il</strong><br />
mezzo in sosta. A Firenze – secondo l’ultima stima - i<br />
posteggiatori abusivi sarebbero una ventina, localizzati<br />
da piazza Vittorio Veneto a Careggi, da viale Petrarca al<br />
Lungarno Vespucci, da piazza Tasso a piazza Cestello.<br />
Ma non solo. Le zone in cui ‘operano’ variano in base<br />
agli appuntamenti presenti in città. Insomma, dove c’è<br />
la possib<strong>il</strong>ità di speculare sui parcheggi arrivano loro.<br />
Sfacciati e arroganti. La tattica è sempre la stessa. Fingono<br />
di essere dei regolari posteggiatori e truffano gli<br />
inconsapevoli automob<strong>il</strong>isti in cerca di un parcheggio<br />
per l’auto. <strong>Il</strong> ticket dovuto varia in base alla zona e<br />
all’orario. Si va dall’obolo minimo di uno fino ai 10,<br />
20 o addirittura 30 euro. Così come successe lo scorso<br />
anno, al parcheggio di piazzale Montelungo, vicino<br />
alla Fortezza da Basso, dove ‘lavoravano’ due campani<br />
colti in flagranza di reato dalla squadra mob<strong>il</strong>e: armati<br />
di pettorine fosforescenti e transenne per convogliare <strong>il</strong><br />
traffico, i falsi posteggiatori chiedevano dai 3 ai 30 euro<br />
per la sosta, r<strong>il</strong>asciando false ricevute. Furono denunciati<br />
e arrestati. Altra zona ambita dagli abusivi è quella<br />
<strong>del</strong>le Cascine dove è alta la concentrazione di locali<br />
notturni. Anche se i clienti <strong>del</strong>le discoteche in piazza<br />
Vittorio Veneto sanno bene che le aree di sosta sono<br />
<strong>del</strong> tutto gratuite in orario notturno, sono comunque costretti<br />
a sottostare al ricatto <strong>del</strong> ticket (circa 3 euro) per<br />
stare tranqu<strong>il</strong>li. In questi casi i parcheggiatori entrano<br />
in azione intorno alle 23 e agiscono in squadra. Meglio<br />
non essere soli per essere più convincenti. Bloccano<br />
l’automob<strong>il</strong>ista in cerca di posteggio e gli chiedono la<br />
tassa. <strong>Il</strong> target preferito sono le ragazze, meglio se sole<br />
e senza uomini al seguito. Invece i ragazzi – soprattutto<br />
se numerosi - meglio lasciarli perdere. Così facendo, i<br />
parcheggiatori in una serata riescono a racimolare anche<br />
cento euro. La difficoltà <strong>del</strong>le forze <strong>del</strong>l’ordine sta<br />
nel non riuscire a contrastare drasticamente <strong>il</strong> fenomeno<br />
perché non c’è detenzione se non arrivano aggressione,<br />
molestie o denuncia da parte <strong>del</strong>le vittime che, <strong>il</strong><br />
più <strong>del</strong>le volte scelgono <strong>il</strong> quieto vivere. Perché si sa,<br />
chi protesta rischia di trovarsi la macchina ‘accidentalmente’<br />
graffiata o danneggiata.<br />
Risultano nullatenenti, non pagano se sanzionati e tendono a reiterare <strong>il</strong> reato<br />
“Un problema estremamente fastidioso e diffic<strong>il</strong>e da combattere”<br />
bbiamo parlato con l’assessore alla mob<strong>il</strong>ità e<br />
Aal decoro, Massimo Mattei, per capire in che<br />
modo <strong>il</strong> Comune di Firenze intende affrontare <strong>il</strong><br />
problema dei parcheggiatori abusivi. “Stiamo continuando<br />
a fare battaglia per contrastare <strong>il</strong> fenomeno<br />
– dice Mattei - ma è un’azione non fac<strong>il</strong>e da<br />
reprimere perché si tratta di persone insolvib<strong>il</strong>i”.<br />
Assessore, perché è così diffic<strong>il</strong>e punire i parcheggiatori<br />
abusivi?<br />
Malgrado le forze <strong>del</strong>l’ordine si impegnino a<br />
monitorare <strong>il</strong> territorio e sanzionare i casi di falsi<br />
parcheggiatori, alla fine nessuna multa viene pagata.<br />
Questi parcheggiatori risultano nullatenenti,<br />
quando si presentano gli ufficiali giudiziari non<br />
c’è niente da pignorare. Anche se vengono arrestati<br />
dopo poco tempo sono di nuovo fuori, pronti a<br />
ricommettere lo stesso reato. È un problema estremamente<br />
fastidioso, soprattutto per i cittadini più<br />
deboli, come le donne, i disab<strong>il</strong>i e gli anziani che si<br />
trovano costretti a pagare per evitare pericoli.<br />
Qual è la zona più “gettonata”?<br />
Ultimamente sono stati registrati veri e propri casi<br />
di minacce nel parcheggio <strong>del</strong> Meyer. Da quando<br />
la sosta nell’orario <strong>del</strong> passo non è più a pagamento<br />
i parcheggiatori hanno preso di mira l’area<br />
<strong>del</strong>l’ospedale pediatrico, approfittando <strong>del</strong>lo stato<br />
d’animo degli automob<strong>il</strong>isti. Per questo abbiamo<br />
deciso di intensificare i controlli in tutta l’area<br />
ospedaliera di Careggi.<br />
Quale soluzione propone per contrastare <strong>il</strong> problema?<br />
Penso che se le principali aree di sosta – soprattutto<br />
in occasioni di grandi concerti e manifestazioni<br />
– venissero prese in gestione da cooperative<br />
convenzionate con <strong>il</strong> Comune, la presenza dei<br />
parcheggiatori abusivi sarebbe ampiamente contrastata.<br />
Comunque, ultimamente <strong>il</strong> fenomeno<br />
sembra più contenuto anche grazie al numero esiguo<br />
di posteggiatori che hanno deciso di ‘lavorare’<br />
a Firenze.<br />
/G.B.
30 Dicembre 2009<br />
TABÙ/1. Antiche leggende dipingono alcune zone <strong>del</strong>la città come foriere di sventure<br />
Viaggio nei luoghi <strong>del</strong>la superstizione<br />
<strong>Il</strong> campan<strong>il</strong>e nuoce ai laureandi, <strong>il</strong> Ponte Vecchio fa bene<br />
agli innamorati, mentre è meglio diffidare <strong>del</strong> lungarno <strong>del</strong>la<br />
Zecca e <strong>del</strong>l’incrocio tra viale Gramsci e piazza Beccaria.<br />
Ecco una mappa <strong>del</strong>le credenze cittadine<br />
curiosità<br />
Francesca Puliti<br />
Vietato salire sul campan<strong>il</strong>e di Giotto se ti stai per<br />
laureare. Passare con tutta cautela dalla piazzetta<br />
<strong>del</strong>la Croce al Trebbio, un trivio pred<strong>il</strong>etto in<br />
passato dal demonio. E se invece vuoi che <strong>il</strong> tuo<br />
amore duri in eterno recati nel luogo più romantico <strong>del</strong>la città,<br />
Ponte Vecchio, fissa un lucchetto alla ringhiera e getta in<br />
Arno la chiave. Nossignore, non si tratta di una moda lanciata<br />
da Moccia, ma di una leggenda testata nei secoli dai fiorentini.<br />
<strong>Il</strong> “brevetto” è proprio nostro, anzi di un fabbro che, prima<br />
<strong>del</strong>l’avvento <strong>del</strong>le costose vetrine degli orafi, aveva la bottega<br />
proprio ai piedi <strong>del</strong> <strong>ponte</strong> e pubblicizzava la sua attività<br />
narrando questa storia. Credevate forse che la superstizione<br />
fosse roba da nonni, rintracciab<strong>il</strong>e solo nelle aspre campagne<br />
<strong>del</strong> Mugello o <strong>del</strong>la Lucchesia? Vi sbagliavate di grosso. <strong>Il</strong> 30<br />
per cento dei fiorentini non ha problemi nel dichiararsi scaramantico,<br />
come emerge da una recente ricerca svolta da una<br />
compagnia di assicurazioni. E dal tardo medioevo ad oggi<br />
avremmo pure abbandonato <strong>il</strong> cavallo in favore di ag<strong>il</strong>i scooteroni<br />
e <strong>il</strong> piccione viaggiatore per uno o più cellulari, ma le<br />
credenze popolari ce le siamo portate dietro e custodite con<br />
un certo riguardo. Altro che anziani, sono proprio i giovani a<br />
tramandare la leggenda <strong>del</strong> campan<strong>il</strong>e di Giotto. Credenza,<br />
questa, che <strong>il</strong> nostro campan<strong>il</strong>e condivide con altre celebri distese<br />
di scalini, come la Mole Antonelliana di Torino o le due<br />
torri di Bologna, quasi che l’ascesa venga interpretata come<br />
atto di superbia e punita con <strong>il</strong> mancato raggiungimento <strong>del</strong><br />
più alto obiettivo <strong>del</strong> percorso di studi. Certo anche questa<br />
credenza andrebbe aggiornata all’epoca dei master di primo e<br />
secondo livello. Tornando invece ai sentimenti, pare che piazza<br />
Santa Trinita sia un luogo propizio all’amore. “E’ qui che<br />
si svolgevano i ‘balli tondi’ <strong>del</strong>le donne in epoca medievale e<br />
rinascimentale – racconta Luigi Pruneti, autore di diversi libri<br />
in tema di storie e curiosità sotto <strong>il</strong> Cupolone, come “Firenze<br />
dei misteri” – e che gli uomini venivano a spiare, al “Cantar<br />
di Maggio”, che poi sarebbe l’antenato <strong>del</strong>le moderne notti<br />
bianche. Alzi poi la mano <strong>il</strong> fiorentino che non ha mai espresso<br />
un desiderio di fronte al Porcellino, <strong>il</strong> bronzo <strong>del</strong>l’omonima<br />
Loggia. Leggenda vuole che se la monetina, appoggiata<br />
Pare che anche piazza S. Trinita<br />
sia un posto propizio all’amore: è<br />
qui che si svolgevano i “balli tondi”<br />
sulla bocca aperta <strong>del</strong>l’animale, cade direttamente dentro la<br />
grata <strong>il</strong> desiderio si avveri. <strong>Il</strong> trucco è noto, la valenza simbolica<br />
rimane: solo gli spiccioli più pesanti centrano l’apertura<br />
al primo colpo. Insomma realizzare i propri sogni può costare<br />
caro. Infine ci sono quei luoghi, forieri di sventura, che sarebbe<br />
meglio evitare. Come <strong>il</strong> Lungarno <strong>del</strong>la Zecca o <strong>il</strong> punto<br />
in cui viale Gramsci si innesta in piazza Beccaria, strade percorse<br />
nei secoli addietro dai condannati a morte. Anche se al<br />
massimo, oggigiorno, potremmo essere condannati a pagare<br />
un salato conto al parcheggio interrato lì sotto.<br />
Piazza Santa Trinita<br />
CENTRO SOCIALE SORGANE - CIRCOLO ARCI<br />
Via Tagliamento, 2 - 50126 FIRENZE (CAPOLINEA BUS 23a)<br />
1079911<br />
Ristorante - Pizzeria<br />
• ven sab dom dalle 19.30 in poi<br />
SERVIZIO RISTORAZIONE<br />
• dal lun al ven dalle 12 alle 14.00<br />
si organizzano pranzi e cene a tema per eventi<br />
particolari, compleanni, battesimi, comunioni...<br />
menu<br />
fisso<br />
9 euro<br />
VENERDI 18/12 CENA organizzata dalla “SEZIONE ARCI-CACCIA” dalle ore 20,30 c.ca<br />
- INTRATTENIMENTO MUSICALE A CURA DEL GRUPPO<br />
“LE COMPONENTI”<br />
- con <strong>il</strong> seguente menù: Bruschetta con olio novo, Penne al ragù di<br />
Cinghiale, Cinghiale in umido, salsicce e rosticciana alla griglia, insalata,<br />
acqua, vino, dolci natalizi - Costo 20,00 euro a persona<br />
- prenotarsi al bar entro lun.14/12 - acconto 5,00 euro a persona.<br />
GIOVEDI 31 DICEMBRE 2009 SALUTIAMO INSIEME IL NUOVO ANNO<br />
CON “CENONE DI SAN SILVESTRO” con <strong>il</strong> seguente menù:<br />
Aperitivo-Antipasti: Crostini e affettati misti, bruschetta con olio novo.<br />
Primi Piatti: Ribollita, Tortellini al ragù, Farfalle affumicate.<br />
Secondi Piatti: Roastbeef, Peposo al Coccio.<br />
Contorni: Fagioli, patate, insalata. Acqua g/n - Vino rosso doc. Alle Ore 24 Panettone e Spumante.<br />
Inoltre, musica, fuochi d'artificio in piazza Istria, cottura istantanea caldarroste.<br />
Costo Euro 30,00 a persona, bambini fino a 12 anni 20,00 euro.<br />
OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE entro lunedì 28 dicembre. Acconto alla prenotazione 10,00 euro a persona.<br />
BALLO LISCIO<br />
INGRESSO LIBERO E GRATUITO<br />
- venerdì 4/12 “TIRA e MOLLA”<br />
- venerdì 11/12 “GABRIEL DE LUCA”<br />
- PAUSA NATALIZIA<br />
- SI RIPRENDE DALL’ 8 GENNAIO 2010<br />
MERCATINO DI<br />
NATALE,<br />
DEL COLLEZIONISTA,<br />
DEL “FAI DA TE”,<br />
DI BENEFICENZA<br />
DOMENICA 13/12 E<br />
SABATO 19/12<br />
- DALLE ORE 10 IN POI<br />
DOMENICA 20/12<br />
DALLE 15,00 ALLE 19,00<br />
FESTA<br />
DI NATALE<br />
CON LA<br />
“BABY DANCE”<br />
SABATO 19/12<br />
INIZIO<br />
TESSERAMENTO<br />
2010<br />
dalle ore 16,00<br />
MERCOLEDI 6 GENNAIO<br />
“FESTA<br />
DELLA BEFANA”<br />
e dono <strong>del</strong>le calze<br />
a tutti i bambini.<br />
Dalle 15,30 alle 19,00 c.ca<br />
Per informazioni sulle attivita’ sopraelencate telefonare nel pomeriggio<br />
dalle ore 15.00 alle ore 18.00 al n. Tel. 055.6820200<br />
INIZIATIVE RIVOLTE ESCLUSIVAMENTE AI SOCI ARCI
curiosità 31<br />
TABÙ/2. Un’indagine fotografa paure, scongiuri e gesti propiziatori tipici degli abitanti <strong>del</strong> capoluogo<br />
I fiorentini? Un popolo di scaramantici<br />
Quando si mettono al volante lo fanno<br />
riempiendo la macchina di oggetti portafortuna,<br />
detestano partire di venerdì 17 e guai<br />
se si perdono i consigli quotidiani <strong>del</strong>l’oroscopo<br />
Giulia Righi<br />
No, Firenze non poteva fare eccezione.<br />
Lei, l’algida signora rinascimentale,<br />
alle tradizioni di lungo corso è<br />
abituata a rimanerci attaccata con i<br />
denti, e dunque neppure <strong>del</strong>le superstizioni si è<br />
voluta sbarazzare. All’alba <strong>del</strong> 2010 certe vecchie<br />
abitudini le ha ancora, e lo prova <strong>il</strong> fatto<br />
che <strong>il</strong> 30.2 per cento dei fiorentini non ha avuto<br />
problemi a dichiararsi superstizioso. Poco<br />
meno di un fiorentino su tre non ha avuto vergogna<br />
(interrogato da Nextplora per conto <strong>del</strong>la<br />
compagnia Direct Line) ad ammettere che sì,<br />
gesti e oggetti scaramantici fanno parte <strong>del</strong>la<br />
propria quotidianità. In particolare quando si<br />
tratta di mettersi al volante, <strong>il</strong> cittadino gigliato<br />
medio segue un cerimoniale scaramantico tutto<br />
suo. Un compagno di viaggio imprescindib<strong>il</strong>e<br />
sembra essere <strong>il</strong> caro vecchio cornetto rosso,<br />
che <strong>il</strong> 22.3 per cento degli intervistati ha dichiarato<br />
di tenere con sé in auto, ben saldato allo<br />
specchietto retrovisore. Appena sotto, sul podio<br />
<strong>del</strong>l’oggettistica scaccia guai, si piazzano le<br />
cose personali, quelle che hanno un valore affettivo<br />
(come la foto di una persona cara): un<br />
fiorentino su dieci ne tiene una in macchina. Al<br />
terzo posto ci sono invece le coccinelle, i simpatici<br />
animaletti puntinati ai quali i superstiziosi<br />
fanno la corte dalla notte dei tempi: i fiorentini<br />
non sono da meno, e l’8 per cento degli intervistati<br />
dichiara di averne una come portafortuna<br />
in auto. Seguono, pari merito, i dadi (8 per cento),<br />
<strong>il</strong> ferro di cavallo (5.2 per cento), l’elefante<br />
con la proboscide alzata (1.6 per cento) e <strong>il</strong><br />
sempreverde quadrifoglio (1.5 per cento). Oltre<br />
a questa serie di oggetti mutuati dalla tradizione<br />
profana, ci sono poi quelli legati alla fede:<br />
<strong>il</strong> 13 per cento dei fiorentini tiene in macchina<br />
un’immagine sacra oppure un oggetto religioso.<br />
Ma non finisce qui: una volta attrezzata la macchina<br />
con tutto questo corredo apotropaico, c’è<br />
da metterla in moto e partire. Ma anche qui, non<br />
è tutto così immediato. Le date, ad esempio, per<br />
i fiorentini sono molto importanti: <strong>il</strong> 18.5 per<br />
cento ( a fronte di un 10 per cento a livello nazionale)<br />
storce <strong>il</strong> naso di fronte a una partenza<br />
di venerdì 17 ed evita come la peste viaggi in<br />
questo odiato giorno. Ancora: <strong>il</strong> 21.6 per cento<br />
non riesce proprio a mettere in moto senza<br />
prima aver preso con sé <strong>il</strong> proprio portafortuna.<br />
Ma nel rituale anti-malasorte dei concittadini<br />
c’è pure un altro passaggio importante: l’oroscopo.<br />
Interrogare le stelle è un’abitudine per <strong>il</strong><br />
31 per cento dei fiorentini (che sono tanti) e <strong>il</strong><br />
4.5 dichiara di basare le scelte <strong>del</strong>la giornata in<br />
base ai consigli astrologici. Un altro 31 per cento<br />
infine si dichiara scettico, ma ciò non toglie<br />
che le paginette oracol-astrologiche se le spulci<br />
lo stesso.<br />
L’INTERVISTA<br />
Franco Ciarleglio è autore de “Lo struscio fiorentino”<br />
Quella colonna in piazza Santa Felicita che non riesce a trovare pace<br />
erto, lo scettro <strong>del</strong>la scaramanzia in Italia va a Napoli. E sicu-<br />
altre città ci superano. Eppure ogni fiorentino che sia a<br />
Cramente<br />
conoscenza <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>la lapide in marmo che si trova in piazza<br />
Duomo, lato Sasso di Dante, quando ci passa vicino guarda verso <strong>il</strong><br />
Cupolone con una certa apprensione. Qui cadde la palla che si trova<br />
in cima all’opera <strong>del</strong> Brunelleschi, colpita da un fulmine durante<br />
una tempestosa notte <strong>del</strong> 1600. Di storie come queste ce ne sono a<br />
bizzeffe nella nostra città, come racconta Franco Ciarleglio, autore<br />
de “Lo struscio fiorentino”, nonché “guida” d’eccezione 2-3 volte<br />
l’anno in un vero e proprio struscio a caccia di curiosità e aneddoti<br />
per le vie <strong>del</strong> centro. Attualmente le passeggiate sono organizzate<br />
dal Dopolavoro Ferroviario e suddivise in quattro o cinque tappe.<br />
Ci può indicare qualche luogo che porti fortuna a Firenze?<br />
Ci sono alcuni luoghi che potremmo definire propizi, come quello<br />
dove Dante incontrò per la prima volta Beatrice, oppure via de’<br />
Bardi, dove si svolse la storia dei Romeo e Giulietta fiorentini. Lei<br />
era una Bardi, lui un Buontalenti, apparteneva perciò ad un ceto<br />
inferiore. Così i due organizzarono una specie di fuitina alla fiorentina.<br />
Nottetempo <strong>il</strong> giovane si vestì tutto di nero e si diede ad arrampicarsi<br />
sulla facciata <strong>del</strong> palazzo <strong>del</strong>l’amata. Ma fu intercettato<br />
dalle guardie, che lo scambiarono per un ladro. Per non disonorare<br />
la fanciulla Ippolito accettò la condanna alla pena capitale, ma chiese<br />
di poter passare un ultima volta sotto la casa di Dianora. E qui la<br />
trovò, pronta a discolparlo.<br />
E uno che invece “porta male”?<br />
E’ curiosa la storia di piazza Santa Felicita, dalle parti <strong>del</strong> Ponte<br />
Vecchio. Qui le monache avevano fatto costruire una piccola piramide,<br />
che però crollò e venne rimpiazzata da una colonna romana.<br />
Distrutta, trafugata e infine bombardata, la colonna pare non avere<br />
un attimo di pace.<br />
/F.P.
32 Dicembre 2009<br />
tempi moderni<br />
CITTÀ IN FERMENTO. Tre esempi per tre attività diverse, che portano una ventata di freschezza nel capoluogo<br />
Firenze fa rima con intraprendenza<br />
Giovani, fiorentini e pieni di idee: queste sono le caratteristiche che accomunano le tre storie di cui parliamo. Ragazzi<br />
diversi per età e formazione che un giorno hanno deciso di fare di testa loro, provando con coraggio a realizzare progetti<br />
ambiziosi. Perché, anche nella tranqu<strong>il</strong>la culla <strong>del</strong> Rinascimento, c’è qualcosa che sotto sotto comincia a muoversi...<br />
GLI IMPRENDITORI<br />
<strong>Il</strong> brand made in Italy di due giovani fiorentini<br />
La t-shirt fai da te adesso è on line<br />
rendi due giovani cervelli appena rientrati a Firenze dal<br />
Pfermento creativo <strong>del</strong>la Berlino degli ultimi anni, mischiali<br />
con un’idea intelligente, condisc<strong>il</strong>i con tanta energia e altrettanti<br />
buoni propositi. <strong>Il</strong> risultato è “Colorised”, neonato brand<br />
di t-shirt personalizzate firmato dai fiorentini S<strong>il</strong>via Fossati e<br />
Simone Mollica. I due giovanissimi imprenditori (27 anni lei,<br />
28 lui), stanchi di non trovare sul mercato fiorentino prodotti in<br />
grado di rispecchiare i loro gusti, hanno ben pensato di crearsi<br />
un brand su misura e, perché no, di distribuirlo su internet a<br />
tutto <strong>il</strong> popolo di affezionati di abbigliamento casual & company.<br />
“Colorised” è una doppia linea di magliette, da uomo e<br />
da donna, studiate su misura per non essere la “solita” t-shirt. <strong>Il</strong><br />
mo<strong>del</strong>lo è stato pensato e realizzato da Cam<strong>il</strong>la Bresci, neolaureata<br />
in design <strong>del</strong>la moda presso ISIA – Polimoda di Firenze,<br />
reduce da un stage formativo presso la maison londinese di Vivienne<br />
Westwood, madrina <strong>del</strong>la moda d’oltremanica. Mesi di<br />
studi hanno portato a realizzare un prodotto fe<strong>del</strong>e alla classica<br />
maglietta a forma di T, ma allo stesso tempo innovativo. Nuova<br />
è la foggia, originali gli abbinamenti di colore e spasmodica la<br />
cura dei dettagli. Dalla banda di colore a contrasto, al posizionamento<br />
<strong>del</strong> logo e <strong>del</strong>l’etichetta, fino alla scelta <strong>del</strong> cotone,<br />
rigorosamente made in Italy. Sul sito (www.colorised-shirt.<br />
com) a disposizione dei potenziali acquirenti l’intera gamma di<br />
colori selezionata per questa stagione, oltre a una serie di disegni<br />
pronti ad essere stampati. Se poi si hanno le idee già chiare,<br />
si può scegliere di personalizzare la propria maglietta inviando<br />
elettronicamente <strong>del</strong>le grafiche, che poi verranno stampate sul<br />
cotone e inviate direttamente a casa. <strong>Il</strong> risultato è garantito.<br />
L’ASSOCIAZIONE<br />
“Baby” architetti promuovono un nuovo modo di fare cultura<br />
L’arte contemporanea sbarca in salotto<br />
hi l’ha detto che a Firenze non si fa mai niente di nuo-<br />
Private flat è la dimostrazione <strong>del</strong> contrario. Uno<br />
Cvo?<br />
studio di design, un ex- laboratorio fotografico, la casa di un<br />
gruppo di studenti, la sede di un’università per stranieri, sono<br />
solo quattro dei quattordici spazi privati che quest’anno sono<br />
stati “invasi” dall’arte contemporanea. Come? Semplicissimo.<br />
I proprietari (o gli occupanti) di questi spazi sono andati<br />
sul sito www.privateflat.it (sono già aperte le iscrizioni per<br />
le’dizione 2010) hanno messo a disposizione la loro casa, <strong>il</strong><br />
loro giardino, la vasca da bagno e <strong>il</strong> comodino e sono stati<br />
contattati da un curatore che, dopo aver visionato lo spazio<br />
in questione si è messo a sua volta in contatto con un gruppo<br />
di artisti che ha contribuito a creare quella che è né più e né<br />
meno, una galleria d’arte temporanea e (è <strong>il</strong> caso di dirlo)<br />
fatta in casa. “E’ un modo per scavalcare le problematiche<br />
burocratiche legate alla programmazione di una mostra – ha<br />
spiegato Giovanni Bartolozzi, uno dei promotori <strong>del</strong>l’evento<br />
– ma non solo, è molto di più, vuol dire fare arte e coinvolgere<br />
le persone. Ut<strong>il</strong>izziamo tante piccole energie private, senza<br />
ricorrere a nessun tipo di aiuto pubblico, vuole essere all’origine<br />
di una riflessione critica”. Una volta entrati, ad aprire ci<br />
pensa <strong>il</strong> padrone di casa (non <strong>il</strong> legittimo proprietario ma <strong>il</strong><br />
curatore), che accompagna i visitatori nei vari ambienti dando<br />
spiegazioni su opere e installazioni. Visitando <strong>il</strong> sito, nella<br />
sezione “stiamo cercando nuovi spazi” ci si può già mettere <strong>il</strong><br />
lista e proporre <strong>il</strong> proprio sofà come luogo di sperimentazione<br />
artistica. E’ <strong>il</strong> caso di affrettarsi, sembrerà prematuro, ma le<br />
richieste per l’edizione <strong>del</strong> prossimo anno sono già molte.<br />
LA ONLUS<br />
E’ nata un’associazione che porta aiuti in Africa<br />
La solidarietà passa anche da qui<br />
entiquattro anni e un <strong>progetto</strong> ambizioso da portare avanti:<br />
Vriuscire a garantire un futuro migliore ai bambini di un v<strong>il</strong>laggio<br />
dimenticato <strong>del</strong>l’Africa centrale. Sono giovani e forti i tre<br />
soci fondatori di Elpis – che in greco vuol dire “speranza” - Onlus<br />
attiva dal 2007, che ad oggi è riuscita a coinvolgere più di 350<br />
persone. “Tre anni fa siamo stati in un orfanotrofio vicino al Lago<br />
Vittoria, in Kenya - spiega <strong>Il</strong>aria Lo Presti, una dei fondatori di<br />
Elpis – dove i bambini dormono e studiano in capanne di fango<br />
e lamiera e non hanno elettricità né acqua e dove la maggior parte<br />
<strong>del</strong>le persone si ammala e muore proprio perché beve acqua<br />
contaminata senza saperlo”. E’ molto determinata <strong>Il</strong>aria, parla <strong>del</strong><br />
suo <strong>progetto</strong> con grande enfasi, racconta che sono partiti in tre<br />
ma oggi sono in dieci ad impegnarsi attivamente per fare andare<br />
avanti la onlus. “Adesso <strong>il</strong> nostro obiettivo è costruire un dormitorio<br />
in muratura per l’orfanotrofio munito di luce e acqua. Siamo<br />
già stati a fare un sopralluogo, ci segue uno studio di ingegneria<br />
<strong>del</strong> posto e siamo in contatto con due architetti per capire chi dei<br />
due può fare al caso nostro. se tutto va bene si dovrebbe partire a<br />
gennaio 2010”. Per portare avanti <strong>il</strong> <strong>progetto</strong> e recuperare fondi,<br />
lo staff di Elpis organizza eventi sul territorio, come quello <strong>del</strong> 12<br />
dicembre al Kantiere, associazione culturale con sede all’Isolotto<br />
(via <strong>del</strong> Cavallaccio, 1/Q), dove sarà possib<strong>il</strong>e partecipare ad attività<br />
dedicate ai bambini e si potrà visitare una mostra fotografica<br />
allestita per l’occasione con le foto scattate in Kenya. “Nel frattempo<br />
– continua <strong>Il</strong>aria - abbiamo attivato un’iniziativa di supporto<br />
scolastico a distanza. Con 240 euro all’anno si permette ai<br />
piccoli kenioti di andare a scuola”. Per info sull’associazione e<br />
sulle donazioni: www.elpisafrica.org<br />
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dei dott.ri Staiano Gaetano e Flora s.n.c.<br />
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ORARI DI APERTURA:<br />
SABATO 12 DICEMBRE<br />
09.00-13.00<br />
SABATO 19 DICEMBRE<br />
09.00-20.00<br />
15.30-20.00<br />
SABATO 02 GENNAIO<br />
09.00-13.00<br />
SABATO 09 E<br />
DOMENICA 10 GENNAIO<br />
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IL COMPLESSO. All’interno <strong>del</strong>l’ex carcere nuovi spazi dedicati ad arte, cultura e all’accoglienza<br />
La libertà contemporanea <strong>del</strong>le Murate<br />
Nuova vita per la vecchia prigione <strong>del</strong> centro. Oltre all’ed<strong>il</strong>izia popolare destinata<br />
alle giovani coppie, nei prossimi mesi prenderanno vita un caffè letterario,<br />
spazi destinati all’arte contemporanea e un rifugio per gli attivisti politici<br />
e i bloggers che ut<strong>il</strong>izzano la rete per denunciare gli orrori dei loro Paesi<br />
Barbara Biondi<br />
<strong>Il</strong> sindaco di Firenze Matteo Renzi<br />
e l’assessore alla cultura Giuliano Da Empoli alle Murate<br />
Addio dolore, sofferenza. Addio<br />
alle mura che impediscono di vedere<br />
oltre, che permettono solo<br />
di immaginare la libertà. L’ex<br />
carcere <strong>del</strong>le Murate, che già da tempo è <strong>il</strong><br />
fulcro di un <strong>progetto</strong> di riqualificazione, diventerà<br />
anche punto di riferimento per l’arte<br />
contemporanea in città. Già in parte recuperato<br />
come ed<strong>il</strong>izia residenziale pubblica, <strong>il</strong><br />
restyling <strong>del</strong> complesso verrà completato nei<br />
prossimi mesi includendo non solo alloggi<br />
per giovani coppie ma anche un caffè letterario,<br />
nuovi spazi per la contemporaneità<br />
e soprattutto un rifugio ai cosiddetti “Smart<br />
dissidents”, attivisti politici e bloggers <strong>del</strong>la<br />
generazione 2.0 che ut<strong>il</strong>izzano Internet per<br />
far sentire la loro voce e che a Firenze, sulle<br />
orme <strong>del</strong>la “Maison” parigina per giornalisti<br />
perseguitati, troveranno accoglienza sia virtuale<br />
che reale. I progetti sono stati presentati<br />
dal sindaco Matteo Renzi, dall’assessore<br />
alla cultura e contemporaneità Giuliano da<br />
Empoli e dall’assessore alla casa Claudio<br />
Fantoni. «Le parole d’ordine che ispirano<br />
<strong>il</strong> <strong>progetto</strong> <strong>del</strong>le Murate sono libertà, vivib<strong>il</strong>ità,<br />
futuro, bellezza e qualità - ha detto<br />
<strong>il</strong> sindaco Renzi -. Nel complesso <strong>del</strong>l’ex<br />
carcere, che è una <strong>del</strong>le realtà più belle che<br />
l’amministrazione precedente ci ha consegnato<br />
e che noi abbiamo la responsab<strong>il</strong>ità<br />
di lanciare nel futuro». <strong>Il</strong> <strong>progetto</strong> prevede<br />
anche l’apertura di un collegamento tra <strong>il</strong><br />
complesso <strong>del</strong>le Murate e piazza Annigoni.<br />
«La città va ricucita - ha continuato <strong>il</strong> sindaco<br />
-. Bisogna far diventare questi due luoghi,<br />
luoghi di vita nel rispetto dei residenti<br />
e nella convinzione che una città è bella se<br />
apre degli spazi di libertà, non se li chiude».<br />
«<strong>Il</strong> <strong>progetto</strong> “Smart dissidents” - ha spiegato<br />
Da Empoli - nasce per accogliere tutti<br />
quei dissidenti e attivisti politici, dalla Cina<br />
alla Russia, dall’Afghanistan all’Iran, che<br />
ut<strong>il</strong>izzano la rete e le nuove tecnologie per<br />
far conoscere al mondo gli orrori dei loro<br />
regimi e per questo sono sottoposti a censure<br />
e violenze. Da qui l’idea di farli venire<br />
a Firenze, per un periodo di tempo limitato,<br />
dove possano vivere al sicuro, lontano dalle<br />
minacce dei loro paesi di origine». Alle<br />
Murate, i lavori termineranno alla fine <strong>del</strong><br />
2010 e i fondi stanziati sono 1,9 m<strong>il</strong>ioni di<br />
euro. Qui nasceranno anche 24 stanze uso<br />
foresteria, supporto tecnico per poter creare<br />
siti Internet a prova di censura, formazione<br />
informatica. <strong>Il</strong> 16 gennaio è previsto un<br />
grande evento, che sarà una sorta di anteprima<br />
per quel che diventeranno le Murate<br />
nei prossimi mesi. Ma <strong>il</strong> complesso <strong>del</strong>le<br />
Murate diventerà anche uno dei nuovi poli<br />
<strong>del</strong>l’arte contemporanea e verranno aperti<br />
un caffè letterario e una galleria di botteghe<br />
creative da via <strong>del</strong>l’Agnolo a via Ghibellina.<br />
<strong>Il</strong> museo <strong>del</strong>la Resistenza, invece, che originariamente<br />
era previsto anch’esso alle Murate,<br />
sarà collocato altrove, probab<strong>il</strong>mente<br />
in Oltrarno. Intanto, come spiegato dall’assessore<br />
Fantoni, vanno avanti le consegne<br />
degli alloggi Erp recuperati dal vecchio<br />
carcere. «Sessantasette alloggi – ha detto<br />
Fantoni – sono già stati assegnati, mentre 6<br />
restano da ultimare. Nel complesso, però, ci<br />
sarà ancora posto per ulteriori 18 appartamenti<br />
che, nelle nostre intenzioni, saranno<br />
assegnati a giovani coppie o artisti, con canoni<br />
calmierati».<br />
L’EVENTO. Quattro piazze e musica per tutti i gusti. Per festeggiare in città l’ultimo <strong>del</strong>l’anno<br />
2010, <strong>il</strong> Capodanno ritorna ai fiorentini<br />
rene Grandi, Lucio Dalla e molto altro ancora. Ecco cosa bolle in pentola per <strong>il</strong> Capodanno fiorentino che<br />
Ista per arrivare. E questo significa basta con le feste di piazza che non riescono a diventare mai veri e propri<br />
eventi, che i cittadini scansano per andare a divertirsi in montagna o in qualche capitale europea per poi tornare<br />
alla base qualche giorno dopo San S<strong>il</strong>vestro. “Finalmente i fiorentini potranno tornare a festeggiare in piazza”,<br />
questo lo spirito con cui <strong>il</strong> sindaco Matteo Renzi, ha voluto organizzare <strong>il</strong> Capodanno 2010, <strong>il</strong> primo <strong>del</strong> suo<br />
mandato. Tanti gli ospiti che parteciperanno alla festa. Ad oggi i due vip che hanno confermato la loro presenza<br />
sono Lucio Dalla e la “cantantessa” toscana Irene Grandi, ma secondo indiscrezioni sembrerebbe in arrivo altri<br />
grossi nomi <strong>del</strong>la musica. I festeggiamenti si svolgeranno in quattro diverse piazze fiorentine, in ognuna <strong>del</strong>le<br />
quali la festa avrà un sapore diverso, per soddisfare i gusti musicali di tutti. Nel piazzale davanti alla stazione,<br />
un grande palco darà <strong>il</strong> benvenuto alla musica rock. Tra piazza Duomo e piazza <strong>del</strong>la Repubblica, si dovrebbe<br />
spostare una band itinerante ad animare le strade con sonorità jazz, dedicate ai timpani più raffinati. Per chi non<br />
rinuncia alla tradizione, in piazza <strong>del</strong>la Signoria come di consueto <strong>il</strong> maestro Giuseppe Lanzetta dirigerà la sua<br />
Orchestra da camera fiorentina in un greatest hits di musiche scelte tra le più belle <strong>del</strong> repertorio classico internazionale.<br />
Per gli amanti degli stornelli d’autore invece, tornerà a farsi ascoltare - in un luogo ancora da decidere<br />
che potrebbe essere piazza Annigoni o piazza Santissima Annunziata - Riccardo Marasco, <strong>il</strong> “menestrello”<br />
che intona tutte le canzoni popolari di una Firenze un po’ sbiadita, ma che ancora fa parlare di sé. /L.V.Z.<br />
LA RECENSIONE<br />
L’ultimo <strong>del</strong>la Bosco<br />
Tra risate e psicanalisi<br />
ccola la campionessa italiana <strong>del</strong> best-<br />
l’ex rivelazione ormai certezza<br />
Eseller,<br />
<strong>del</strong>la Chick lit (genere letterario nato in<br />
Gran Bretagna e dedicato prevalentemente<br />
alle giovani donne, ndr) versione spaghetti<br />
(ma non tanto), l’eroina <strong>del</strong>le trentenni-inguarib<strong>il</strong>i-<br />
romantiche alla ricerca <strong>del</strong>l’amore<br />
eterno (e mai rassegnate). Torna in libreria<br />
Federica Bosco, partita da Firenze<br />
con “Mi piaci da morire” e, in pochi anni,<br />
divenuta regina <strong>del</strong>le classifiche, con traduzioni<br />
in diversi paesi e tanto tanto successo,<br />
al punto che oramai quella di scrittrice<br />
è diventata la sua professione. L’ultima divertentissima<br />
fatica di Federica si chiama<br />
“S.O.S. Amore” (Newton Compton, pagine<br />
384, Euro 14,90) ed è un libro già destinato,<br />
come i precedenti, a molteplici ristampe.<br />
Abbandonata (per <strong>il</strong> momento?) la saga di<br />
Monica (tre romanzi), la Bosco tiene a battesimo<br />
un nuovo prototipo di donna in crisi<br />
con i sentimenti. Chiara ha 35 anni e vive a<br />
M<strong>il</strong>ano con sua sorella Sara, costantemente<br />
in lotta con <strong>il</strong> mondo, ha una madre sempre<br />
in preda ad attacchi di panico e un improbab<strong>il</strong>e<br />
padre che vive a Cuba e che le ha<br />
mollate da piccole, ma non prima di averle<br />
sfrattate per dare la loro casa alla nuova<br />
moglie nonché madre <strong>del</strong>la terza sorella.<br />
<strong>Il</strong> risultato è che l’autostima di Chiara è a<br />
pezzi, così come <strong>il</strong> sogno di un amore vero.<br />
Ulteriore aggravante: accetta di avere una<br />
relazione clandestina col suo capo, sposato<br />
e bugiardo. A Chiara, quindi, non resta che<br />
<strong>il</strong> lettino <strong>del</strong>lo psicoanalista: destinatario<br />
dei suoi sfoghi è <strong>il</strong> Dottor Folli, al quale<br />
ogni settimana racconta un capitolo <strong>del</strong>la<br />
sua disastrata vita amorosa e che l’aiuterà<br />
con ogni mezzo e con molta ironia a recuperare<br />
fiducia e stima in sé stessa. Sullo<br />
sfondo – ma non tanto – la solita es<strong>il</strong>arante<br />
galleria di personaggi: da Barbara, l’amica<br />
egocentrica e megalomane, a Fabio, che<br />
si rifiuta di dichiararsi gay; da Lorenzo, <strong>il</strong><br />
fidanzato bastonato di Sara, a Gaia Luna,<br />
la terza sorella detta “la iena”, ad Andrea,<br />
l’amante-capo con la fissa per le sveltine.<br />
Insomma, anche stavolta Federica Bosco<br />
ha fatto centro e <strong>il</strong> suo “Grido d’allarme”<br />
per <strong>il</strong> diritto all’amore <strong>del</strong>le 35enni che<br />
non si rassegnano sarà raccolto, complice<br />
<strong>il</strong> bisogno natalizio imminente di regalarsi<br />
cose dolci e piacevoli, da tante, tantissime<br />
lettrici (e lettori). Unica avvertenza: se lo<br />
leggete sul bus o in treno non abbiate paura<br />
di ridere da soli…in pubblico.<br />
/Ciro Becchimanzi
cultura<br />
LA STRUTTURA. Eventi, cultura e formazione. Questo e altro negli ambienti a due passi dal Duomo<br />
I m<strong>il</strong>le volti <strong>del</strong>la Creatività<br />
Luovica V. Zarr<strong>il</strong>li<br />
35<br />
Anche questo mese <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />
parla di creatività, o meglio, di<br />
Casa <strong>del</strong>la creatività. Sul numero<br />
di Novembre avevamo<br />
commesso un errore, parlando di una fantomatica<br />
“nuova gestione” <strong>del</strong>la struttura. In<br />
realtà si è trattato di un misunderstanding,<br />
la gestione <strong>del</strong>la casa è la stessa di sempre e<br />
le persone di cui si è parlato su <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />
di Novembre, non sono i responsab<strong>il</strong>i <strong>del</strong>la<br />
Casa ma bensì <strong>del</strong>la caffetteria, che occupa<br />
<strong>il</strong> piano terra e si appoggia al cort<strong>il</strong>e <strong>del</strong>l’ex<br />
convento di vicolo di santa Maria Maggiore.<br />
La Casa <strong>del</strong>la creatività, inaugurata l’8<br />
ottobre <strong>del</strong>lo scorso anno, è una società consort<strong>il</strong>e<br />
composta da Aida srl, dalla Fondazione<br />
Sistema Toscana e dallo Ied – Istituto<br />
europeo di design. Uno spazio interattivo<br />
rivolto alla città, all’interno <strong>del</strong> quale prendono<br />
vita eventi, concerti, piccole mostre,<br />
presentazioni di libri, oltre alle lezioni <strong>del</strong>lo<br />
Ied che a Firenze tiene i corsi in grafica per<br />
l’editoria, web communication e progettazione<br />
di eventi culturali. E’ una vita frenetica<br />
quella che tutti i giorni anima la Casa,<br />
dove i tanti “inqu<strong>il</strong>ini” convivono facendo<br />
<strong>del</strong> proprio meglio per inventarsi un nuovo<br />
modo di fare cultura in città. Ognuno ha <strong>il</strong><br />
suo spazio a disposizione. Al piano terra c’è<br />
anche l’Informagiovani <strong>del</strong> Comune, dove<br />
i ragazzi - fiorentini e non – possono trovare<br />
contatti, informazioni e indicazioni su<br />
quello che si muove quotidianamente nella<br />
città <strong>del</strong> giglio. In poco più di un anno di gli<br />
abitanti <strong>del</strong>la casa hanno dato vita ad eventi<br />
ed hanno collaborato ad altrettante iniziative,<br />
facendo passare dalla viuzza seminascosta<br />
a poche decine di metri da piazza<br />
Duomo, molti degli appuntamenti clou degli<br />
scorsi 365 giorni. Come ad esempio <strong>il</strong><br />
Festival <strong>del</strong>la creatività, che qui ha la sua<br />
sede organizzativa permanente e che parte<br />
da qui per sv<strong>il</strong>uppare tutti i contenuti che<br />
una volta l’anno prendono vita alla Fortezza<br />
e nel resto <strong>del</strong>la città. Dopo <strong>il</strong> successo<br />
di iniziative come “Metamorfosi Urbane”<br />
piuttosto che la mostra fotografica dedicata<br />
alla street art “Uac in da casa”, le idee<br />
in cantiere che verranno sv<strong>il</strong>uppate da qui<br />
all’anno che sta arrivando sono già molte. A<br />
partire dalla mostra “Tuscany landscapes”,<br />
che andrà avanti fino al 13 gennaio raccontando<br />
attraverso le immagini le contaminazioni<br />
tra uomo e paesaggio, e poi un corso<br />
di street photography organizzato <strong>del</strong>l’associazione<br />
Deaphoto in collaborazione con<br />
<strong>Il</strong> logo <strong>del</strong>la Casa <strong>del</strong>la Creatività<br />
Informagiovani e l’anteprima <strong>del</strong>lo spettacolo<br />
Marzia su Roma, oltre ai concerti jazz,<br />
all’evento “New Wave” <strong>del</strong>l’11 dicembre,<br />
(al quale parteciperanno Andrea Panconesi<br />
<strong>del</strong>la boutique Luisa via Roma, <strong>il</strong> direttore<br />
<strong>del</strong>la rivista “Ottagono” Aldo Colonetti e <strong>il</strong><br />
direttore di Ied Moda Lab Andrea Bat<strong>il</strong>la)<br />
e allo Ied Christmas party in programma <strong>il</strong><br />
16 dicembre.<br />
Info www.casa<strong>del</strong>lacreatività.it<br />
LA MANIA. C’è chi compra la versione sexy, chi lo sceglie ad hoc e chi opta per <strong>il</strong> fai da te. 365 giorni di idee<br />
Arriva <strong>il</strong> nuovo anno: <strong>il</strong> calendario si sceglie su misura<br />
l passare <strong>del</strong> tempo ognuno lo misura a modo suo. E se a<br />
Ipochi fa piacere constatare lo scorrere di giorni, mesi ed<br />
anni, l’idea di potersi scegliere un calendario che rispetti i<br />
propri gusti, serve quasi a consolarsi dall’idea che <strong>il</strong> tempo<br />
fugga inesorab<strong>il</strong>mente. Per gli amanti di Firenze, oltre ai<br />
calendari con le immagini artistiche <strong>del</strong>la città, c’è <strong>il</strong> compromesso<br />
fra pubblico e privato: al prezzo di 6,50 euro si<br />
può ordinare sul web (http://www.12print.it) <strong>il</strong> Calendario<br />
Firenze “pensato per rendere omaggio alla città, con al centro<br />
la cornice a forma di francobollo, sul lato sinistro uno<br />
dei monumenti che caratterizzano la città e a destra i mesi<br />
<strong>del</strong>l’anno”. Immagini artistiche <strong>del</strong>le più belle chiese di Firenze,<br />
oltre a quelle di altre città italiane, si trovano anche<br />
sul calendario 2010 <strong>del</strong> Fondo Edifici di Culto, che finanzia<br />
L’INIZIATIVA<br />
la ricostruzione in Abruzzo. Per gli appassionati di calcio<br />
ci sono due alternative: <strong>il</strong> calendario benefico 2010-2011<br />
<strong>del</strong>l’Associazione Tumorosi Toscana, con foto, fra le altre,<br />
di Cesare Pran<strong>del</strong>li e Sebastien Frey, e <strong>il</strong> Calendario Viola<br />
2010 di Fiorentina.it. E poi ci sono i classici: la Pirelli<br />
ha scelto come fotografo Terry Richardson, come location<br />
Bahia e come “volti” undici mo<strong>del</strong>le da tutto <strong>il</strong> mondo. La<br />
rivista Max ha optato per le sorelle Belen e Cec<strong>il</strong>ia Rodriguez,<br />
ma c’è chi si accontenta di molto meno per inaugurare<br />
al meglio l’anno che verrà. Entrano a buon titolo nella classifica<br />
dei calendari più ricercati quelli fatti su misura. Gli<br />
ingredienti sono: una buona dose di disinvoltura, la mano<br />
esperta di un fotografo professionista con studio ed attrezzatura<br />
a disposizione, una decisa fotogenia e qualcuno di importante<br />
a cui regalare <strong>il</strong> prodotto finito. La spesa si aggira<br />
sui 200/250 euro, ma sul web si trovano anche offerte a 180<br />
euro (info su http://www.digimo<strong>del</strong>s.it). C’è poi chi opta per<br />
<strong>il</strong> fai da te, è <strong>il</strong> caso di gruppi di appassionati di varie discipline<br />
e hobby che uniscono le forze - e riuniscono le foto –<br />
per farne un loro calendario tematico. Alcuni esempi, come<br />
si evince dai blog che coinvolgono anche diversi fiorentini<br />
e toscani, sono <strong>il</strong> “calendario Spinone”, che invita gli spinonisti<br />
(proprietari di cani di razza Spinone presumib<strong>il</strong>mente<br />
amanti <strong>del</strong>la caccia) di tutto <strong>il</strong> web a darsi da fare “con cane<br />
e macchina fotografica” – info su www.<strong>il</strong>braccoitaliano.net<br />
- e quello di Agraria 2010, cui si partecipa inviando foto che<br />
“devono avere come tema <strong>il</strong> mondo <strong>del</strong>l’agricoltura a 360<br />
gradi” (http://www.forumdiagraria.org).<br />
/S.W.<br />
Hanno posato per fotografi professionisti per realizzare due calendari speciali<br />
I disab<strong>il</strong>i <strong>del</strong>l’Oda mo<strong>del</strong>li d’eccezione<br />
D<br />
odici mesi di sorrisi, spontanei e divertiti. Sono intenti a socializzare con i cani <strong>del</strong> nucleo cinof<strong>il</strong>o<br />
quelli <strong>del</strong> calendario che ha per protagonisti i <strong>del</strong>la Guardia di Finanza. Basta <strong>del</strong> resto ascoltarli<br />
commentare quella giornata, per farsi un’idea di<br />
ragazzi disab<strong>il</strong>i assistiti da V<strong>il</strong>la San Luigi, centro<br />
riab<strong>il</strong>itativo <strong>del</strong>l’Opera Diocesana di Assistenza. cosa abbia rappresentato per loro. Elena, una <strong>del</strong>le<br />
Tutti mo<strong>del</strong>li d’eccezione che hanno posato per <strong>il</strong> protagoniste ha raccontato che: “Mi piaceva la macchina<br />
da guidare, la macchina da corsa per la liber-<br />
fotografo S<strong>il</strong>vano S<strong>il</strong>via, sponsorizzati dall’associazione<br />
Cinquino.it che ha prestato le sue 500 d’epoca tà”. Gaetano, altro grande interprete <strong>del</strong>le direttive<br />
al set. E saranno proprio i ragazzi disab<strong>il</strong>i ad occuparsi<br />
<strong>del</strong>la vendita <strong>del</strong> calendario: saranno presenti menti spiegando che “Non so altre parole per dire”,<br />
<strong>del</strong> fotografo, ha affidato a un sorriso i suoi com-<br />
con uno stand in piazza Santa Croce (<strong>il</strong> 7 dicembre) mentre Giampiero, finite le sessioni fotografiche, si<br />
e con un altro <strong>il</strong> 22 dicembre in piazza <strong>del</strong>la Repubblica,<br />
dalle 9 alle 18. <strong>Il</strong> calendario verrà inolché<br />
io adesso la Cinquecento Rossa la vorrei proprio<br />
è spinto oltre: “E’ possib<strong>il</strong>e prendere la patente? Pertre<br />
distribuito nei negozi <strong>del</strong> centro commerciale guidare”. Anche a Diacceto (Pelago), dove l’Oda è<br />
naturale <strong>del</strong> Sodo. Sfogliando quelle dodici pagine presente con un centro riab<strong>il</strong>itativo, i disab<strong>il</strong>i hanno<br />
di belle foto s’incontrano i ragazzi alle prese con fatto da mo<strong>del</strong>li per la realizzazione di un calendario<br />
che in questo caso ha come location le realtà <strong>del</strong><br />
diverse situazioni: al lavoro in un autolavaggio di<br />
Castello, impegnati in un concerto, a pesca sulle paese (la posta, la farmacia, <strong>il</strong> supermercato) segno<br />
rive <strong>del</strong> B<strong>il</strong>ancino, meccanici improvvisati nel piazzale<br />
<strong>del</strong>la Scuola Aeronautica alle Cascine oppure con <strong>il</strong> territorio.<br />
di una riuscita integrazione degli ospiti <strong>del</strong> centro<br />
/B.S.<br />
I ragazzi di V<strong>il</strong>la San Luigi durante uno dei set
MONDO VIOLA. <strong>Il</strong> portierone francese non viene convocato dal ct Domenech. Ma lui si consola...<br />
Frey, la Fiorentina per Nazionale<br />
“Anche se la mia carta d’identità<br />
Sebastien Frey<br />
indica altro, io mi sento italiano”,<br />
spiega. E così, snobbato (chissà<br />
perché) dal commissario tecnico<br />
dei transalpini, <strong>il</strong> numero uno viola<br />
ha trovato <strong>il</strong> suo habitat naturale<br />
a Firenze, città che lo ama<br />
e lo considera <strong>il</strong> più forte<br />
tra i pali in circolazione.<br />
Per lui <strong>il</strong> migliore resta Buffon,<br />
ma <strong>del</strong>lo juventino invidia solo<br />
<strong>il</strong> palmares: “Lo ammiro per<br />
i suoi successi, ha praticamente<br />
vinto tutto. Ma invidio molto<br />
di più Giuliano Sarti, che con<br />
la maglia <strong>del</strong>la Fiorentina<br />
ha centrato lo scudetto”<br />
Cristina Guerri<br />
La Fiorentina è la sua Nazionale. E non potrebbe<br />
essere altrimenti per Sebastien Frey. Snobbato<br />
dal commissario tecnico francese Domenech,<br />
che a lui preferisce le parate dei vari Lloris,<br />
Mandanda, Carrasso e Douchez, <strong>il</strong> numero uno viola ha<br />
trovato <strong>il</strong> suo habitat naturale a Firenze. Città che lo ama<br />
e lo considera <strong>il</strong> portiere più forte che esista. Non volendo<br />
passare per un ragazzo altezzoso, lo stesso Frey, non tanto<br />
tempo fa, si è auto-inserito tra gli estremi difensori più<br />
forti <strong>del</strong> mondo. “Non voglio passare per presuntuoso -<br />
aveva ammesso Seba - ma in questo momento mi sento<br />
tra i migliori cinque portieri <strong>del</strong> mondo. Nei primi posti<br />
metto certamente Buffon, poi Julio Cesar, Cech e Cas<strong>il</strong>las.<br />
Nonostante le mie prestazioni, sono limitato dal fatto<br />
di non essere convocato in Nazionale. Con <strong>il</strong> commissario<br />
tecnico <strong>del</strong>la Francia Domenech non ho mai litigato o<br />
avuto problemi, ma lui non mi vede nel suo gruppo e non<br />
ha mai voluto spiegarmi <strong>il</strong> perché di questa decisione di<br />
escludermi. Avessi avuto un parente italiano – provoca -<br />
sarebbe stato tutto più semplice”. Dunque è <strong>il</strong> campione<br />
<strong>del</strong> mondo Gigi Buffon <strong>il</strong> primo tra i numeri uno, a detta di<br />
Frey. Che <strong>del</strong>lo juventino, però, invidia solo <strong>il</strong> palmares:<br />
“Lo ammiro per i suoi successi, ha praticamente vinto tutto.<br />
Ma tecnicamente non gli invidio niente, io ho un mio<br />
st<strong>il</strong>e. Invidio, comunque, molto di più Giuliano Sarti, che<br />
con la maglia <strong>del</strong>la Fiorentina ha vinto lo scudetto”. La<br />
Fiorentina non sarà la Juventus, ma <strong>il</strong> francese è convinto<br />
che, prima o poi, i successi passeranno anche dalla riva<br />
<strong>del</strong>l’Arno. “La Fiorentina ha un <strong>progetto</strong> serio. L’anno<br />
scorso siamo arrivati quarti ed è stato un grande risultato.<br />
Sono fiero di vestire la maglia viola, vincere qualcosa a<br />
Firenze sarebbe speciale, per me significherebbe davvero<br />
tanto”. Qualcosa di importante (anzi, di storico), Frey e<br />
i suoi compagni lo hanno già ottenuto: <strong>il</strong> passaggio agli<br />
ottavi di finale di Champions League. La vittoria con <strong>il</strong><br />
Lione <strong>del</strong> 24 novembre scorso ha, infatti, permesso alla<br />
Fiorentina di continuare a sognare anche nella più prestigiosa<br />
competizione europea per club. “Anche se la mia<br />
carta d’identità indica che sono francese – ha commentato<br />
Frey - mi sento italiano. Siamo molto maturati rispetto allo<br />
scorso anno, ci sentiamo forti e in casa riusciamo sempre a<br />
imporre <strong>il</strong> nostro gioco: questo è molto importante. Sono<br />
felice di essere entrato nella storia <strong>del</strong>la Fiorentina. Volevamo<br />
lasciare un segno e ci siamo riusciti”. <strong>Il</strong> merito di<br />
questo importantissimo traguardo va, sicuramente, anche<br />
a mister Pran<strong>del</strong>li, con <strong>il</strong> quale <strong>il</strong> portiere ha un rapporto<br />
davvero particolare: “E’ un tecnico che stimo tantissimo,<br />
ma che con me non è eccessivo nei complimenti. Questo<br />
fa parte <strong>del</strong> suo carattere – conclude <strong>il</strong> numero uno viola<br />
- sa che ci sono giocatori che hanno più bisogno di affetto<br />
di me e si comporta di conseguenza”.<br />
1010104
sport<br />
IL VOLO. La squadra di Pran<strong>del</strong>li è nella storia per la qualificazione agli ottavi di Champions<br />
Quando la Florentia Viola lottava in C<br />
È <strong>il</strong> massimo risultato ottenuto nell’era Della Valle.<br />
Ma sembra ieri quando Riganò & C. combattevano<br />
sui campi di Gubbio, Gualdo, Castelnuovo e Forlì<br />
Cristina Guerri<br />
Se <strong>il</strong> 29 settembre (la notte <strong>del</strong> 2 a 0<br />
con <strong>il</strong> Liverpool) resterà per sempre<br />
nella memoria di tutti i tifosi viola,<br />
quello 24 novembre (1-0 al Lione e<br />
qualificazione matematica agli ottavi di finale<br />
<strong>del</strong>la Champions League) rappresenta <strong>il</strong><br />
massimo risultato raggiunto (finora) nell’era<br />
Della Valle. Sembra ieri quando la Fiorentina,<br />
anzi la Florentia Viola, combatteva sui<br />
campi <strong>del</strong>la serie C con Gubbio, Castelnuovo,<br />
Gualdo, Forlì e via dicendo. Quando<br />
Riganò, a suon di gol, faceva rinascere<br />
la nuova società società messa in piedi dai<br />
fratelli Della Valle. Dalla C2 direttamente<br />
alla serie cadetta per meriti sportivi. Era la<br />
stagione 2003/2004. Un campionato vissuto<br />
sottotono e <strong>il</strong> raggiungimento <strong>del</strong> sesto posto<br />
in classifica che permise alla Fiorentina<br />
di giocarsi lo spareggio promozione con <strong>il</strong><br />
Perugia. La vittoria all’andata (rete di Fantini)<br />
e <strong>il</strong> pareggio al ritorno restituirono la<br />
serie A a Firenze e alla Fiorentina. Di nuovo<br />
in A, quindi. Stagione sofferente per i viola,<br />
che raggiungono la salvezza soltanto all’ultima<br />
giornata, vincendo contro <strong>il</strong> Brescia.<br />
Era <strong>il</strong> momento, per i Della Valle, di rivoluzionare<br />
la squadra. Via Zoff e dentro Cesare<br />
Pran<strong>del</strong>li. Ma anche Pantaleo Corvino.<br />
Pronti via e la squadra vola, tanto da arrivare<br />
quarta a fine campionato. Quarto posto che<br />
però non vale la Champions League, visto<br />
che la società viene punita con l’accusa di<br />
<strong>il</strong>lecito sportivo per i suoi vertici societari.<br />
Niente Coppa e partenza, in campionato, da<br />
-19 punti (diventati poi -15). Poco importa<br />
al tecnico di Orzinuovi, che in quella stagione<br />
(2006-2007) ottiene, con <strong>il</strong> sesto posto,<br />
la qualificazione in coppa Uefa. Per i Della<br />
Valle è la prima esperienza europea. Esperienza<br />
importante per i viola, che terminano<br />
l’avventura in semi-finale con <strong>il</strong> Glasgow<br />
Rangers. I viola, comunque, vanno forte anche<br />
in campionato, e riescono ad assicurarsi<br />
l’accesso a preliminari di Champions. Battuti<br />
i ciechi <strong>del</strong>lo Slavia Praga, comincia, a<br />
distanza di otto anni, l’avventura nella massima<br />
competizione europea. Lione, Bayern<br />
Monaco e Steaua si dimostrano, però, avversari<br />
troppo ostici per la Fiorentina, che esce<br />
così al primo turno (in seguito i viola vengono<br />
eliminati ai sedicesimi di finale di coppa<br />
Uefa dall’Ajax). <strong>Il</strong> quarto posto ottenuto in<br />
campionato regala nuovamente i preliminari,<br />
superati poi con lo Sporting Lisbona. Nel<br />
girone “E” la Fiorentina ritrova <strong>il</strong> Lione, insieme<br />
a Liverpool e Debreceni. Questa volta,<br />
però, l’andazzo è diverso. <strong>Il</strong> resto è storia<br />
recente. Per la Fiorentina dei Della Valle, tra<br />
le 16 grandi d’Europa, è <strong>il</strong> massimo traguardo<br />
raggiunto.<br />
IL LIBRO<br />
“Viola & Co.” di Sergio Salvi e Alessandro Savorelli<br />
La storia <strong>del</strong> calcio toscano<br />
solo Firenze e la Fiorentina sono<br />
Nraccontate in “Viola & Co.”, <strong>il</strong> nuovo<br />
libro di Sergio Salvi e Alessandro Savorelli.<br />
Dopo <strong>il</strong> fortunato “Tutti i colori <strong>del</strong> calcio”,<br />
i due “opinionisti di cultura” - e non<br />
“opinionisti di calcio” - raccontano, dentro<br />
una storia <strong>del</strong> Novecento italiano, la vicenda<br />
<strong>del</strong> calcio toscano. Non solo Fiorentina,<br />
dunque, ma anche Livorno, dove nacque <strong>il</strong><br />
primo football club <strong>del</strong>la regione, Lucca,<br />
Pisa e molte altre città. Dal periodo pionieristico<br />
(1898-1928), all’assorbimento<br />
nel calcio nazionale, <strong>il</strong> libro segue l’ascesa<br />
<strong>del</strong>la Fiorentina, la maggiore “potenza”<br />
calcistica regionale fino all’approdo sul<br />
palcoscenico “europeo” e ne individua <strong>il</strong><br />
ruolo storico nel football italiano ed europeo.<br />
“<strong>Il</strong> campionato italiano - spiega Alessandro<br />
Savorelli - somiglia a quei campionati<br />
dei vari paesi monopolistici dove<br />
troviamo due-tre squadre che vincono tutto.<br />
Questo fenomeno, in Italia, non è dovuto<br />
solo al fatto che ci sono club più ricchi,<br />
ma anche tecnicamente più forti: <strong>il</strong> problema<br />
– continua - si è riprodotto soprattutto<br />
sulla base <strong>del</strong> monopolio <strong>del</strong>la stampa, che<br />
ha finito per proclamare queste squadre di<br />
interesse nazionale. Spingendo l’acceleratore<br />
su di esse a svantaggio di altre, si<br />
sono create diverse fasce di tifo. Questo a<br />
noi non piace e abbiamo deciso di scrivere<br />
una storia che rende vivo, ricco ed emotivamente<br />
più interessante <strong>il</strong> calcio. La regione<br />
Toscana, ma soprattutto la Fiorentina<br />
– conclude Savorelli - hanno fatto tanto<br />
sotto questo punto di vista”.<br />
37<br />
/C.G.<br />
AMBULATORI DELLA MISERICORDIA DI FIRENZE<br />
S.R.L - IMPRESA SOCIALE<br />
VIALE DEI MILLE N.32 • FIRENZE<br />
NUMERO UNICO 848.812221<br />
PER PRENOTAZIONI ON LINE www.ambulatori.firenze.it<br />
DIRETTORE SANITARIO: DR. VINCENZO MARRAS<br />
ORARIO DI APERTURA:<br />
TUTTI I GIORNI FERIALI DALLE 8.30 ALLE ORE 19.30<br />
E IL SABATO DALLE ORE 8.30 ALLE ORE 12.30<br />
IL SERVIZIO INFERMIERISTICO DI INIEZIONI INTRAMUSCOLARI SI EFFETTUA<br />
DAL LUNEDÌ AL SABATO DALLE ORE 08.00 ALLE ORE 10.00<br />
PER TUTTE LE SPECIALISTICHE OCCORRE PRENOTARE LA VISITA<br />
GLI APPUNTAMENTI VERRANNO DATI PER IL GIORNO RICHIESTO DISPONIBILE<br />
IN ORDINE PROGRESSIVO RISPETTO ALL’ORARIO DI INIZIO DELLA SEDUTA<br />
AGOPUNTURA<br />
Dr. Rosa Di Lernia Venerdì Dalle 09.30 alle 12.00<br />
ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA<br />
Dr. Stefano Turchini Giovedì Dalle 17.15 alle 18.30<br />
CARDIOLOGIA<br />
Dr. Fabrizio Lucà Martedì Dalle 17.00 alle 19.30<br />
Sabato Dalle 10.00 alle 12.00<br />
CHIRURGIA<br />
Dr. Riccardo Gattai Lunedì Dalle 15.00 alle 15.40<br />
DERMATOLOGIA<br />
Dr. Stefania Bellandi Lunedì Dalle 13.00 alle 15.00<br />
Martedì Dalle 08.30 alle 10.30<br />
Dr. Cesare F<strong>il</strong>ippeschi Venerdì Dalle 15.00 alle 18.00<br />
Dr. Giuseppe Barbati Martedì Dalle 18.00 alle 19.00<br />
Dr. Giulia Marioti Lunedì Dalle 18.00 alle 19.00<br />
Dr. Francesca Gonnelli Mercoledì Dalle 10.30 alle 13.30<br />
Dr. Carmela Cozza Mercoledì Dalle 17.00 alle 18.40<br />
Giovedì Dalle 14.00 alle 16.30<br />
Sabato Dalle 08.30 alle 10.00<br />
Dr. Luca Salimbeni Giovedì Dalle 09.30 alle 12.15<br />
Dr. Cristina Lucin Lunedì Dalle 14.30 alle 16.00<br />
Venerdì Dalle 10.30 alle 12.10<br />
ENDOCRINOLOGIA – DIETOLOGIA<br />
Dr. Olga Bartolini Lunedì Dalle 08.30 alle 13.00<br />
Venerdì Dalle 13.00 alle 14.00<br />
(solo endocrinologia)<br />
Dr. Gabriele Parenti Sabato Dalle 10.00 alle 12.00<br />
Ogni 15 giorni Giovedì Dalle 17.00 alle 19.00<br />
GASTROENTEROLOGIA<br />
Dr. <strong>Il</strong>aria Giangrandi Mercoledì Dalle 17.30 alle 18.30<br />
Dr. Beatrice Paoli Mercoledì Dalle 15.45 alle 17.00<br />
GERIATRIA<br />
Dr. Federico Mayer Giovedì Dalle 18.00 alle 19.35<br />
GINECOLOGIA<br />
Dr. Anna Didona Martedì Dalle 14.00 alle 16.30<br />
Dr. Ida Cristina Pieraccini Mercoledì Dalle 13.30 alle 14.30<br />
Giovedì Dalle 17.00 alle 18.00<br />
Dr. Donatella Nannoni Venerdì Dalle 12.30 alle 14.30<br />
Dr. Valentina Pontello Lunedì Dalle 16.00 alle 18.00<br />
MEDICINA GENETICA<br />
Prof. Renato Guazzelli Mercoledì Dalle 10.00 alle 12.00<br />
NEUROLOGIA<br />
Dr. Paola Ragghianti Martedì Dalle 11.30 alle 13.00<br />
OCULISTICA<br />
Dr. Saverio Matteini Giovedì Dalle 14.00 alle 16.30<br />
Dr. Dario Di Salvo Lunedì Dalle 12.00 alle 15.00<br />
Dr. M.Antonietta De Giovanni Lunedì Dalle 09.00 alle 11.30<br />
Martedì Dalle 08.30 alle 11.00<br />
Venerdì Dalle 14.30 alle 18.30<br />
Ogni 15 giorni Giovedì Dalle 17.15 alle 18.45<br />
Dr. Maria <strong>Il</strong>aria Legnaioli Lunedì Dalle 15.30 alle 18.00<br />
Dr. Luigi Vitale Martedì Dalle 15.00 alle 18.00<br />
Dr. Elena Desideri Mercoledì Dalle 08.30 alle 12.30<br />
Dr. Francesco De Saint Pierre Giovedì Dalle 08.30 alle 12.30<br />
Dr. Laura Bardi Venerdì Dalle 09.15 alle 12.00<br />
Dr. Claudia Ponchietti Mercoledì Dalle 15.00 alle 17.15<br />
Dr. Francesco De Gaetano Sabato Dalle 09.00 alle 12.00<br />
ORTOPEDIA<br />
Dr. F<strong>il</strong>ippo Poccianti Lunedì Dalle 13.00 alle 14.15<br />
Mercoledì Dalle 15.00 alle 16.15<br />
Dr. Leonardo Sacchi Mercoledì Dalle 12.00 alle 13.45<br />
Giovedì Dalle 08.30 alle 11.00<br />
Dr. Paolo Donati Lunedì Dalle 08.45 alle 11.00<br />
Venerdì Dalle 12.00 alle 14.00<br />
Dr. Eros Bruno Mercoledì Dalle 09.00 alle 10.30<br />
OTORINOLARINGOIATRIA<br />
Dr. Ferriero Gennaro Lunedì Dalle 17.30 alle 19.00<br />
Sabato Dalle 08.30 alle 10.00<br />
Dr. Chiara Cavicchi Lunedì Dalle 11.00 alle 13.00<br />
Venerdì Dalle 16.30 alle 18.30<br />
Dr. Geri Toccafondi Martedì Dalle 10.00 alle 11.15<br />
Mercoledì Dalle 14.00 alle 15.30<br />
Dr. Tommaso Savino Martedì Dalle 15.00 alle 16.10<br />
Dr. Att<strong>il</strong>io Alonzo Venerdì Dalle 08.30 alle 10.00<br />
Giovedì Dalle 12.00 alle 13.30<br />
Dr. Marco Lazzeri Mercoledì Dalle 18.00 alle 18.45<br />
Dr. F<strong>il</strong>ippo Pontone Giovedì Dalle 15.00 alle 16.45<br />
Dr. Susanna Dallai Mercoledì Dalle 08.30 alle 10.00<br />
PEDIATRIA E CHIRURGIA PEDIATRICA<br />
Dr. Giovanni Grisolia Lunedì Dalle 16.00 alle 17.00<br />
Giovedì Dalle 11.00 alle 12.00<br />
PNEUMOLOGIA<br />
Dr. Alessandro Romeo Martedì Dalle 09.00 alle 10.00<br />
PSICOLOGIA - PSICOTERAPIA<br />
Dr. Claudia Bricci Venerdì Dalle 09.00 alle 10.30<br />
Dr. Lisa Alessandri Martedì Dalle 13.00 alle 15.00<br />
UROLOGIA<br />
Dr. Pierluigi Sangiovanni Martedì Dalle 18.00 alle 19.00<br />
ALTRE PRESTAZIONI - INIEZIONI INTRAMUSCOLARI<br />
Dal lunedì al Sabato Dalle 08.00 alle 10.00
38 Dicembre 2009<br />
L’INTERVISTA. <strong>Il</strong> presidente Stefano Bozzi presenta l’associazione <strong>del</strong> Girone<br />
All’Anchetta, dove lo sport è per tutti<br />
Lorenzo Mossani<br />
<strong>Il</strong> presidente <strong>del</strong>l’associazione sportiva Anchetta,<br />
Stefano Bozzi, spiega gli obiettivi<br />
<strong>del</strong>l’associazione, volti all’aggregazione sociale,<br />
educazione, crescita e impegno.<br />
Presidente, com’è strutturato <strong>il</strong> Centro sportivo<br />
<strong>del</strong>l’Anchetta?<br />
Per prima cosa tengo a precisare che l’Associazione<br />
Sportiva Anchetta è un associazione no profit,<br />
l’impianto è di proprietà comunale ed è gestito in<br />
convenzione con <strong>il</strong> Comune di Fiesole da un’associazione<br />
di volontari. Nella sua struttura sono presenti<br />
un campo da calcio a 7, un campo da calcio a<br />
5, quattro campi da tennis, una palestra, spogliatoi<br />
masch<strong>il</strong>i e femmin<strong>il</strong>i e un bar.<br />
E per quanto riguardo gli organi dirigenziali e<br />
sociali <strong>del</strong>l’associazione?<br />
Io sono <strong>il</strong> presidente pro-tempore, poi ci sono<br />
due vicepresidenti: <strong>il</strong> primo si occupa dei problemi<br />
<strong>del</strong>la struttura tra i quali la sicurezza; l’altro è<br />
orientato verso le attività sportive. Inoltre, ci sono<br />
un responsab<strong>il</strong>e <strong>del</strong>la palestra, un responsab<strong>il</strong>e<br />
tennis, un responsab<strong>il</strong>e calcio, <strong>il</strong> segretario e l’amministratore.<br />
Tengo a precisare che ci sono tre soci<br />
collettivi, che sono i Circoli <strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong>l’Arno,<br />
e poi c’è la componente sociale costituita dai tesserati<br />
tennis, che sono circa 140 soci.<br />
Quali attività vengono effettuate nel centro<br />
sportivo?<br />
Nelle prime ore <strong>del</strong> pomeriggio, all’interno <strong>del</strong>la<br />
palestra, organizziamo corsi di ginnastica per la<br />
terza età. Dopo di che, a seguire, c’è la scuola di<br />
ginnastica artistica che accoglie 90 bambini iscritti.<br />
Inoltre, per quanto riguarda la scuola tennis,<br />
siamo arrivati a toccare un numero importante:<br />
circa 60 bambini. Da sottolineare anche che <strong>il</strong><br />
centro sportivo ha stretto un accordo con la so-<br />
Nel centro, situato in mezzo al verde nel comune di Fiesole dal 1983,<br />
sono presenti un campo da calcio a 7, un campo da calcio a 5, quattro<br />
campi da tennis, una palestra, spogliatoi masch<strong>il</strong>i e femmin<strong>il</strong>i e un bar<br />
STANCO DEI SOLITI METODI DI DEPILAZIONE?<br />
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cietà Ludus 90, e così nei nostri campi c’è anche<br />
la scuola calcio. Infine, sono da ricordare i corsi<br />
privati di tennis per adulti, tornei di calcetto e di<br />
tennis.<br />
Come affrontate le spese?<br />
Purtroppo le spese sono molte, dai costi di manutenzione<br />
a quelli dei servizi quali gas ed energia<br />
elettrica. Anche per questo, cerchiamo di promuovere<br />
tornei di calcetto e di tennis per ammortizzare<br />
le spese di gestione e mantenere alto <strong>il</strong> livello di<br />
strutture e istruttori. Inoltre, sempre a questo fine,<br />
abbiamo avviato anche un nuovo <strong>progetto</strong>.<br />
Ce lo <strong>il</strong>lustri.<br />
<strong>Il</strong> <strong>progetto</strong> prevede, da un lato, un risparmio di<br />
energia ut<strong>il</strong>izzando corpi <strong>il</strong>luminanti a led, e<br />
dall’altro l’autoproduzione di energia tramite l’installazione<br />
sul tetto di un impianto da 25 kW in<br />
pannelli solari. Infatti, l’associazione sportiva Anchetta<br />
ha un contratto con Enel Energia di 57 kW<br />
e l’uso totale degli impianti <strong>il</strong>luminanti produce<br />
un consumo di 53 kW: così, in base agli studi da<br />
me effettuati, tramite la sostituzione con questi<br />
nuovi corpi <strong>il</strong>luminanti si ridurrebbero i costi <strong>del</strong><br />
30%.<br />
Dove può arrivare l’a.s. Anchetta?<br />
La nostra volontà è quella di poter formare una<br />
centro sportivo polivalente, dove poter accogliere<br />
molte società sportive limitrofe tra le quali la<br />
Ludus 90, che m<strong>il</strong>ita nel campionato di seconda<br />
categoria. Insomma, la speranza è quella di formare<br />
un centro dove poter trascorre dei momenti<br />
piacevoli di aggregazione e sport.<br />
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40 Dicembre 2009<br />
IL PERSONAGGIO. A tu per tu con <strong>il</strong> rugbista <strong>del</strong> Giunti Marcelo Segundo<br />
Una stella “made in Argentina”<br />
Carlo Marrone<br />
Marcelo Segundo è un<br />
campione a 360°, basta<br />
vederlo giocare o lavorare.<br />
Trovare <strong>il</strong> momento<br />
giusto per intervistarlo non è fac<strong>il</strong>e.<br />
Deve allenarsi con la prima squadra,<br />
istruire gli Under 17, preparare gli<br />
Under 20 e poi, per non farsi mancare<br />
niente, gestire <strong>il</strong> Rugby Pub, dove è<br />
sempre sorridente nonostante qualche<br />
volta affiori la stanchezza.<br />
Marcelo, <strong>il</strong> campionato è cominciato<br />
alla grande: quali sono le prospettive<br />
<strong>del</strong> Giunti?<br />
E’ un campionato strano. Siamo una<br />
formazione giovane e nelle prime giornate<br />
abbiamo collezionato tanti punti,<br />
che ci serviranno nel proseguo <strong>del</strong>la<br />
stagione. La società ha deciso di puntare<br />
sulle ‘mele green’ mescolandole<br />
alla vecchia guardia. Infatti, nell’ultima<br />
partita a M<strong>il</strong>ano, abbiamo fatto esordire<br />
due under 20.<br />
Parliamo <strong>del</strong>la sua carriera: dove si<br />
vede in futuro?<br />
A Firenze, senza dubbio. Dopo aver<br />
vinto <strong>il</strong> mondiale U21 con l’Argentina,<br />
sono venuto qua ed ho imparato<br />
l’italiano (l’accento fiorentino è notevolmente<br />
marcato, ndr). Mi sono sentito<br />
come adottato. Negli ultimi anni <strong>il</strong><br />
movimento <strong>del</strong> rugby si sta evolvendo<br />
molto velocemente, quindi vedo buone<br />
prospettive.<br />
Anche a Firenze sta accadendo questo?<br />
La nostra città in primis. Prima eravamo<br />
una società satellite, adesso siamo<br />
i primi in Toscana in molte categorie<br />
e la scuola-rugby cresce a vista d’occhio.<br />
Le poche vittorie <strong>del</strong>la Nazionale<br />
hanno fatto conoscere al grande pubblico<br />
la nostra disciplina, ma alla fine<br />
di quest’ondata di notorietà dovremo<br />
essere bravi a non dissipare quello che<br />
è successo.<br />
<strong>Il</strong> Giunti, oltre a dimostrare di saper<br />
giocare bene a rugby, ha mostrato<br />
un grande cuore. Ci può raccontare<br />
<strong>del</strong> gemellaggio con l’Aqu<strong>il</strong>a?<br />
Lo scorso apr<strong>il</strong>e, dopo <strong>il</strong> devastante<br />
terremoto in cui ha perso la vita un giovane<br />
che poteva essere uno di noi, ci<br />
siamo chiesti come potevamo aiutare<br />
quella popolazione. Alla fine abbiamo<br />
inviato 13 camion pieni di materiale e<br />
organizzato partite tra le due società. A<br />
novembre erano qui 35 abruzzesi venuti<br />
a ringraziarci, è stato molto emozionante.<br />
Lei è tifoso <strong>del</strong>la Fiorentina e amico<br />
di molti calciatori: cosa ne pensa <strong>del</strong>la<br />
stagione?<br />
Soprattutto con i sudamericani, Vargas<br />
e Cast<strong>il</strong>lo, ho un bel rapporto. <strong>Il</strong> gruppo<br />
è cresciuto molto, quest’anno ci toglieremo<br />
<strong>del</strong>le soddisfazioni.<br />
Sogni per <strong>il</strong> futuro?<br />
Creare una bella famiglia felice con la<br />
mia fidanzata.<br />
Questa dichiarazione farà strappare<br />
i capelli a molte sue fan. Vanno<br />
di moda i calendari dei rugbisti: a<br />
quando quello di Segundo?<br />
La storia <strong>del</strong> sex-symbol è stata inventata<br />
dagli amici, sono una persona<br />
molto fe<strong>del</strong>e. Per <strong>il</strong> calendario… mai<br />
dire mai!<br />
IL PUNTO. <strong>Il</strong> volley gigliato alla riscossa<br />
La pallavolo fiorentina<br />
prova a tornare grande<br />
sport<br />
ome una fenice, la pallavolo fiorentina sta spiccando nuovamente <strong>il</strong> volo.<br />
CDopo sei anni di “anonimato”, <strong>il</strong> made in Florence vuol tornare grande. Con<br />
due strade completamente diverse: lo spirito di gruppo che sta facendo grande<br />
la Cpf da una parte, e <strong>il</strong> talento cristallino <strong>del</strong>le singole che sta facendo volare<br />
<strong>Il</strong> Bisonte dall’altra. <strong>Il</strong> vertice <strong>del</strong>la classifica era impensab<strong>il</strong>e soprattutto per <strong>il</strong><br />
Rifredi 2000 all’inizio <strong>del</strong>la stagione: poche stelle, <strong>Il</strong>aria Ranieri a parte, e tante<br />
buone giocatrici che col sudore e <strong>il</strong> lavoro in palestra sono riuscite ad iniziare <strong>il</strong><br />
campionato con ben quattro vittorie consecutive. La formichina di Firenze, comunque<br />
vada <strong>il</strong> 2010, ha già messo molti punti in cassaforte e per una neopromossa<br />
questo vale quasi quanto una promozione. Tanto <strong>del</strong> merito va attribuito<br />
alla giovane allenatrice Barbara Biagi, sempre molto scrupolosa a preparare le<br />
partite, anche quelle sulla carta considerate “fac<strong>il</strong>i”. Ma per lei le partite fac<strong>il</strong>i non<br />
esistono, solo così si riesce a volare alti con un budget limitato. Voltiamo pagina e<br />
troviamo l’Azzurra, rosa composta da stelle che ha solo un obiettivo: salire in A.<br />
Francesca Vannini, Simona Di Tomaso, Annalisa Guerrini, S<strong>il</strong>via De Fonzo sono<br />
solo alcuni nomi, ma tutta la squadra allestita da Elio Sità e da Gino Mazzi è da<br />
brividi. E’ la stessa Annalisa Guerrini, nata nella provincia fiorentina, a descrivere<br />
questo momento: “Per noi ora è importante pensare ad impostare un buon lavoro<br />
in palestra, visto che abbiamo potenziale e, soprattutto, trovare sicurezza. Credo<br />
che ci sia <strong>del</strong> buon margine – analizza la centrale - però porre obiettivi molto alti<br />
può risultare <strong>del</strong>eterio, quindi lavoro, testa bassa e pedalare!”. Le fa eco S<strong>il</strong>via<br />
De Fonzo: “Dobbiamo dimostrare tutto, sulla carta non si vincono i campionati”.<br />
Parole che stemperano l’entusiasmo intorno alla squadra di coach Pietro Giacomo<br />
Buoncristiani. Dulcis in fundo <strong>il</strong> Firenze Volley, nel campionato masch<strong>il</strong>e di B2,<br />
che sta cercando di far tornare Firenze in una categoria importante. /C.M.<br />
1070086
sport<br />
IL LIBRO. L’affascinante e diffic<strong>il</strong>e storia <strong>del</strong> pug<strong>il</strong>e <strong>del</strong>la Sierra Leone cresciuto a Firenze<br />
Leonard Bundu, una vita “in tensione”<br />
41<br />
Lorenzo Mossani<br />
Una vita in tensione quella di<br />
Leonard Bundu, <strong>il</strong> pug<strong>il</strong>e campione<br />
<strong>del</strong>l’U.E. dei pesi Welter,<br />
nato in Sierra Leone, ma che si<br />
è affermato tramite la nob<strong>il</strong>e arte a Firenze,<br />
città natia <strong>del</strong>la madre. La sua affascinante<br />
e diffic<strong>il</strong>e storia di uomo e di campione<br />
è stata raccontata in un libro dal titolo<br />
“In tensione, la storia di Leonard Bundu”,<br />
dalla giornalista sportiva Michela Lanza<br />
(Romano Editore, 17,50). Ed è stata raccontata<br />
con semplicità, con una spontanea<br />
e scorrevole scrittura. Una storia romanzata<br />
per narrare l’infanzia di Bundu in Sierra<br />
Leone, quando, bambino, viveva la vita<br />
“povera ma bella” <strong>del</strong>la sua terra e respirava<br />
la natura che era presente intorno a sé<br />
come fosse la cornice di un quadro, insieme<br />
alla sua immancab<strong>il</strong>e banda di amici.<br />
Una storia per raccontare le difficoltà di<br />
una guerra civ<strong>il</strong>e toccata con mano da un<br />
ancora giovanissimo Bundu, “rifugiatosi”<br />
definitivamente con la sua famiglia nel<br />
capoluogo toscano da dove, poi, è iniziata<br />
la sua meravigliosa scalata ai palcoscenici<br />
<strong>del</strong>la boxe. L’autrice racconta dettagliatamente<br />
le più belle emozioni <strong>del</strong> pug<strong>il</strong>e<br />
fiorentino, dal d<strong>il</strong>ettantismo alla Nazionale<br />
con <strong>il</strong> c.t. Patrizio Oliva (che ha curato anche<br />
la prefazione, ndr), fino ad arrivare alle<br />
grandi vittorie da professionista. Una vera<br />
e propria scalata ricca di aneddoti divertenti<br />
e simpatici che rispecchiano <strong>il</strong> carattere<br />
genuino di Leonard Bundu. <strong>Il</strong> libro offre,<br />
inoltre, un interessante spaccato in cui si<br />
racconta <strong>il</strong> legame tra <strong>il</strong> pug<strong>il</strong>e e la sua cit-<br />
PREMI. <strong>Il</strong> “Provincia per lo Sport” alla marciatrice fiorentina d’adozione<br />
<strong>Il</strong> successo di Elisabetta Perrone<br />
l Premio 2009 “La Provincia per lo Sport”<br />
Iè stato assegnato ad Elisabetta Perrone,<br />
marciatrice di Camburzano, fiorentina<br />
d’adozione, essendo residente da oltre<br />
vent’anni nel capoluogo toscano. Atleta<br />
azzurra di grande temperamento, ha vinto<br />
i Giochi <strong>del</strong> Mediterraneo nel 1997 e ha<br />
conquistato la medaglia d’argento ai Campionati<br />
<strong>del</strong> mondo di atletica leggera nel<br />
1995 sulla distanza dei 10 km marcia, oltre<br />
a quella di bronzo ad Edmonton 2001. Sei<br />
partecipazioni ai campionati <strong>del</strong> mondo di<br />
atletica leggera, dal 1993 al 2003. Oltre alla<br />
Perrone, alla quale è stata data la Medaglia<br />
tà, Firenze, oltre ad approfondite interviste alla sua compagna che ne<br />
descrive l’uomo e <strong>il</strong> padre, al suo maestro Boncinelli, che non si limita<br />
a raccontare i pregi <strong>del</strong> suo allievo, ma che mette in evidenza, quasi<br />
come un padre, anche i suoi difetti, al cognato Piero Pelù che racconta<br />
un Leonard “Cobra”, a due campioni <strong>del</strong> calcio come Mutu e Toni, che<br />
non hanno perso l’occasione di assistere ad un incontro <strong>del</strong> pug<strong>il</strong>e dal<br />
<strong>doppio</strong> passaporto. Un libro, “In tensione”, in cui non manca niente,<br />
neanche un dizionario per spiegare la nob<strong>il</strong>e arte: un capitolo dal titolo<br />
“<strong>Il</strong> dizionario <strong>del</strong>la boxe” in cui viene raccontata al lettore la terminologia<br />
<strong>del</strong>la nob<strong>il</strong>e arte. Un modo come un altro tramite <strong>il</strong> quale l’autrice<br />
ha cercato di rendere la giusta visib<strong>il</strong>ità ad uno sport antico ed affascinante<br />
come <strong>il</strong> pug<strong>il</strong>ato. Infine, la c<strong>il</strong>iegina sulla torta: una bellissima<br />
galleria fotografica che ritrae <strong>il</strong> campione fiorentino dall’infanzia al<br />
ring, grazie a preziose foto concesse dall’album di famiglia <strong>del</strong> pug<strong>il</strong>e,<br />
ma grazie anche alla professionalità <strong>del</strong>la fotografa Michela Comisso,<br />
che ha messo la sua arte a disposizione <strong>del</strong>la storia di Leonard Bundu,<br />
un campione <strong>del</strong> quale Firenze può andare solo fiera.<br />
d’Oro <strong>del</strong>la Provincia di Firenze, sono stati<br />
premiati Fabio Caldarelli, atleta <strong>del</strong>la lotta<br />
greco–romana, e due giovani che si sono<br />
particolarmente distinti nel corso <strong>del</strong>l’anno:<br />
Ann Caroline Danielsen, studentessa e<br />
atleta particolarmente meritevole e Paolo<br />
Mercatelli, studente e atleta di grande valore,<br />
<strong>il</strong> nuotatore Luca Germano, un’altra<br />
marciatrice, M<strong>il</strong>ena Megli, Giovanni Notarnicola,<br />
educatore sportivo e fondatore di<br />
A.N.I.M.A. Come ogni anno, la Provincia<br />
ha premiato anche le società centenarie <strong>del</strong><br />
territorio. Quest’anno la Asd Fortis Juventus<br />
1909 e la Ssd Reggello 1909. /S.S.<br />
NUOTO E PALLANUOTO. Un consorzio per Firenze<br />
È nata la Florentia Waterpolo<br />
l nuoto e la pallanuoto a Firenze<br />
Ivoltano pagina. E’ nato, infatti,<br />
<strong>il</strong> consorzio Florentia Waterpolo,<br />
formato da Rari Nantes Florentia,<br />
Fiorentina Nuoto e Fiorentina<br />
Waterpolo, per creare sinergie fra<br />
i tre sodalizi per quanto riguarda<br />
la gestione di impianti, gli aspetti<br />
organizzativi, i rapporti con le<br />
istituzioni, la promozione e l’immagine<br />
e <strong>il</strong> reperimento di risorse.<br />
Con l’assegnazione a ciascuna<br />
<strong>del</strong>le società <strong>del</strong>la gestione di una<br />
<strong>del</strong>le piscine comunali, Bellariva,<br />
San Marcellino, Stadio Artemio<br />
Franchi, è venuto meno <strong>il</strong> principale<br />
ostacolo all’accordo: la disponib<strong>il</strong>ità<br />
di spazi acqua per l’attività<br />
agonistica. Verrà, di fatto,<br />
ristab<strong>il</strong>ito l’equ<strong>il</strong>ibrio nel nuoto<br />
e nella pallanuoto fiorentina con<br />
l’impegno di ciascuna società in<br />
specifici settori, evitando sovrapposizioni<br />
tecniche che in passato<br />
hanno portato a d<strong>il</strong>uire <strong>il</strong> potenziale<br />
di risorse <strong>del</strong>la nostra città.<br />
Alla Rari Nantes Florentia <strong>il</strong> compito<br />
di riportare ai massimi livelli<br />
nuoto e pallanuoto masch<strong>il</strong>e, la<br />
Fiorentina Nuoto curerà <strong>il</strong> settore<br />
nuoto e una seconda squadra di<br />
pallanuoto masch<strong>il</strong>e. La Fiorentina<br />
Waterpolo sarà ovviamente<br />
confermata leader nella pallanuoto<br />
femmin<strong>il</strong>e di massimo livello.<br />
Obiettivo dichiarato dei presidenti<br />
<strong>del</strong>le tre società, Andrea Pieri per<br />
la Rari Nantes Florentia, Alessandro<br />
Benvenuti, Ad <strong>del</strong>la Fiorentina<br />
Waterpolo, e Fabio Frandi,<br />
presidente <strong>del</strong>la Fiorentina Nuoto,<br />
quello di riportare Firenze ai vertici<br />
internazionali sia nel nuoto<br />
che nella pallanuoto, visto che in<br />
passato, grazie a queste società,<br />
sono arrivati titoli italiani, mondiali<br />
e olimpici, oltre ai più recenti<br />
scudetti: <strong>del</strong>la Fiorentina Nuoto<br />
nel 1994 e <strong>del</strong>la Fiorentina Waterpolo<br />
nel 2007, quando la squadra<br />
vinse anche la Coppa Campioni<br />
europea. /Simone Spadaro<br />
LA PSICOLOGIA, dalla sua nascita ad oggi, ha sv<strong>il</strong>uppato<br />
molti orientamenti differenti per affrontare <strong>il</strong> disagio psichico,<br />
ma soltanto dagli anni Sessanta può contare su un più<br />
efficace approccio, scientificamente fondato, basato su<br />
procedure rigorose e valutab<strong>il</strong>i, la cui validità è suffragata da<br />
centinaia di studi sperimentali e clinici: l'approccio cognitivocomportamentale.<br />
Tale approccio si fonda su due importanti presupposti: quello<br />
cognitivo, secondo <strong>il</strong> quale le emozioni e i comportamenti di<br />
una persona sono influenzati dalla sua percezione degli<br />
eventi - non è la situazione in sé a determinare disagio, ma<br />
piuttosto <strong>il</strong> modo disfunzionale con cui la persona interpreta<br />
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DR.SSA DEBORA GILARDI<br />
Approccio cognitivo - Comportamentale<br />
Master in Disturbi <strong>del</strong>l'Alimentazione e Obesità<br />
Iscrizione all'albo degli Psicologi <strong>del</strong>la Toscana al N.° 4388<br />
l'evento stesso, e quello comportamentale, secondo <strong>il</strong> quale i<br />
comportamenti problematici sono in buona parte frutto di<br />
errati o mancati apprendimenti e vengono perpetuati da<br />
specifici meccanismi di mantenimento.<br />
I colloqui, secondo questo orientamento, sono dunque finalizzati a<br />
modificare i pensieri distorti, le emozioni disfunzionali e i<br />
comportamenti disadattivi <strong>del</strong>l'individuo, per mezzo di specifiche<br />
tecniche, producendo così la riduzione <strong>del</strong> disagio e apportando<br />
miglioramenti duraturi nel tempo. Sarà compito <strong>del</strong> professionista<br />
individuare fra le diverse tecniche cognitive e comportamentali<br />
quelle più appropriate per aiutare la persona, la quale dovrà<br />
collaborare in maniera attiva nel proseguimento <strong>del</strong> cammino<br />
intrapreso.<br />
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“Nessun uomo è un’isola”<br />
(J. Donne)<br />
PER INFORMAZIONI E APPUNTAMENTI<br />
Cell. 347 2268806 e-ma<strong>il</strong>: debo.g<strong>il</strong>ardi@alice.it<br />
1070809
42 Dicembre 2009<br />
lettere<br />
Inviaci le tue lettere a<br />
redazione@<br />
<strong>il</strong>reporter.it<br />
Lettere e segnalazioni:<br />
tutto su www.<strong>il</strong>reporter.it<br />
Lettere, segnalazioni, proposte, ma anche<br />
veri e propri articoli scritti dai lettori.<br />
Tutto questo ed altro ancora sul portale<br />
www.<strong>il</strong>reporter.it. Tutte le lettere che non<br />
trovano spazio in queste pagine saranno<br />
pubblicate sul sito. E poi spazio ai<br />
commenti e alle vostre opinioni<br />
“GIOVANI ED ESERCITO,<br />
IL MIO PENSIERO”<br />
Egregio Direttore,<br />
leggendo l’articolo “Tra i giovani parte la<br />
corsa all’Esercito” a firma <strong>del</strong> giornalista<br />
Matteo Francini mi sento in dovere, in<br />
qualità di Volontario in Ferma Prefissata<br />
Quadriennale, di esprimerLe a riguardo<br />
<strong>il</strong> mio rammarico. Nell’articolo si evince<br />
<strong>il</strong> concetto di “bisogno di lavoro” e non<br />
la vera motivazione legata alla quantità<br />
di arruolamenti sempre più crescenti: <strong>il</strong><br />
valore verso la Patria. Proprio quel valore<br />
essenziale che spinge i giovani a presentare<br />
domanda presso i centri di arruolamento<br />
ed a mettere in discussione <strong>il</strong><br />
proprio futuro. Una vera e propria “vocazione”<br />
che induce i giovani ad abbracciare<br />
<strong>il</strong> valor di Patria per la salvaguardia<br />
<strong>del</strong>le libere Istituzioni, a rinfrancare quei<br />
valori che ormai si ascoltano solo dalla<br />
voce dei nostri nonni che hanno vissuto<br />
la realtà propria di quel Valor di Patria.<br />
E’ vero, può sembrare strano, ma sentire<br />
parlare i giovani d’oggi di valor di patria<br />
accappona la pelle, in questo mondo<br />
dove si vive di fut<strong>il</strong>ità e di genitori sempre<br />
più accondiscendenti, forse per dare<br />
ai propri figli quello che in gioventù non<br />
hanno avuto o che hanno ottenuto lottando,<br />
è diffic<strong>il</strong>e pensare, alla luce di questo,<br />
che esistono giovani che giurano fe<strong>del</strong>tà<br />
fino all’estremo sacrificio, è diffic<strong>il</strong>e<br />
vedere i propri colleghi rientrare in Patria<br />
con <strong>il</strong> tricolore sulle loro bare e ascoltare<br />
i genitori definirli Eroi. Non voglio, Direttore,<br />
strumentalizzare le disgrazie succedute<br />
in questi ultimi tempi che hanno<br />
colpito la nostra Italia, ma non condivido<br />
l’equiparazione tra <strong>il</strong> sacrificio <strong>del</strong>la vita e<br />
la crisi che avvolge l’Italia. Non penso che<br />
la vita di una persona valga un posto di<br />
lavoro e tantomeno è diffic<strong>il</strong>e accettare<br />
la necessità di mettere in conto la morte<br />
per 800 euro al mese con vitto e alloggio<br />
pagato. Non penso che l’aumento<br />
degli arruolamenti vada cercato nella crisi,<br />
proviamo a cercalo nei sani valori che<br />
fortunatamente ancora oggi esistono e<br />
spingono molti giovani d’Italia a lasciare<br />
i propri affetti sia umani che materiali e<br />
partire verso mete lontane, consapevoli<br />
che nella maggior parte dei casi sarà<br />
diffic<strong>il</strong>e ritornarvi definitivamente. Mi<br />
creda, Direttore, io sono un m<strong>il</strong>itare <strong>del</strong><br />
Sud e ormai sono sette anni che rinuncio<br />
ad una stab<strong>il</strong>ità ma periodicamente<br />
<strong>il</strong> mio domic<strong>il</strong>io si sposta per tutta l’Italia,<br />
<strong>il</strong> tutto per poter assolvere ai compiti che<br />
lo Stato mi prefigge di realizzare, non è<br />
fac<strong>il</strong>e ritornare a casa dopo quattro mesi<br />
e ascoltare solo la voce dei fam<strong>il</strong>iari per<br />
telefono. Tutto questo l’ho fatto e continuerò<br />
a farlo perché sono fiero <strong>del</strong>la divisa<br />
che i nostri nonni indossavano con<br />
sacrificio e che mi onoro di indossare.<br />
Auspico che questo mio pensiero possa<br />
essere pubblicato in risposta alle considerazioni<br />
pubblicate dalla Sua spettab<strong>il</strong>e<br />
testata giornalistica.<br />
Cordialità,<br />
Francesco Gent<strong>il</strong>e<br />
Caporal Maggiore VFP4 Delegato<br />
Nazionale <strong>del</strong> Co.Ce.R. Esercito<br />
Spettab<strong>il</strong>e Caporal Maggiore,<br />
la ringrazio per la sua lettera, che ho molto<br />
apprezzato. Tra l’altro, in questo caso, direttore<br />
<strong>del</strong>la testata e autore <strong>del</strong>l’articolo coincidono<br />
nella mia persona. Apprezzo molto,<br />
e sinceramente, la passione che emerge<br />
dalle sue parole per la strada che ha scelto<br />
di intraprendere, e come cittadino non<br />
posso che essere grato a lei e alle migliaia di<br />
altri uomini e donne per la scelta di vita e di<br />
lavoro che avete compiuto, di cui certo non<br />
ignoro i sacrifici, i rischi e le difficoltà. E sono<br />
anche sicuro (e rinfrancato) di quello che lei<br />
sostiene, e cioè <strong>del</strong> fatto che sia principalmente<br />
la “vocazione” ad indurre i giovani<br />
ad arruolarsi. Ma, tutto questo, non voleva<br />
assolutamente essere messo in discussione<br />
dal nostro articolo, quantomeno nelle sue<br />
intenzioni. Quello che volevamo semplicemente<br />
mettere in luce era <strong>il</strong> fatto che in<br />
Toscana si sia assistito, nell’ultimo periodo,<br />
a un sensib<strong>il</strong>e aumento <strong>del</strong>le richieste di arruolamento<br />
da parte dei giovani, fenomeno<br />
che - come è emerso da un nostro colloquio<br />
con alcuni rappresentanti <strong>del</strong>l’Esercito<br />
- può essere in parte ricondotto anche alla<br />
crisi e alla difficoltà dei giovani di trovare<br />
lavoro (e nell’articolo infatti si specifica “almeno<br />
in parte”). Ma questo non significa<br />
assolutamente che, alla base di tutto questo,<br />
non ci sia quella che lei chiama “vocazione”,<br />
senza la quale - aggiungo - ritengo<br />
sia diffic<strong>il</strong>e, se non impossib<strong>il</strong>e, per un giovane<br />
fare questa scelta. Nell’articolo, peraltro,<br />
si sottolinea come la difesa <strong>del</strong>la Patria e<br />
la salvaguardia <strong>del</strong>le Istituzioni - e quindi <strong>il</strong><br />
valore che viene loro riconosciuto - siano i<br />
capisaldi <strong>del</strong>la missione di ogni m<strong>il</strong>itare. Per<br />
concludere, quello che voleva essere messo<br />
in luce dall’articolo era <strong>il</strong> “notevolissimo<br />
incremento <strong>del</strong>le domande”, per usare le<br />
parole <strong>del</strong> Colonnello da noi intervistato,<br />
registrato in Toscana (terra storicamente<br />
meno “generosa”, rispetto al Sud Italia, per<br />
numero di arruolamenti), a cui - proprio<br />
perché avvenuto molto rapidamente e in<br />
un particolare periodo storico come quello<br />
che stiamo vivendo - abbiamo cercato di<br />
dare una spiegazione. Senza - le assicuro -<br />
aver mai pensato di mettere in discussione<br />
<strong>il</strong> valor di Patria che certo non può mancare<br />
a chi sceglie di arruolarsi .<br />
M.F.<br />
PISTE CICLABILI, DIRITTI E INSULTI<br />
Buongiorno!<br />
Vorrei ringraziarvi per l’articolo sulle piste<br />
ciclab<strong>il</strong>i apparso sull’ultimo numero <strong>del</strong>la<br />
rivista. Purtroppo, però, sull’argomento<br />
resto molto, molto pessimista. Come ex<br />
diplomatico, negli ultimi dieci anni ho<br />
girato un po’ tutto <strong>il</strong> mondo e vissuto<br />
in moltissime città dove i pedoni che<br />
attraversano sulle strisce sono rispettati<br />
e hanno la precedenza. A Firenze, dove<br />
vivo da più di un anno, mi trovo benissimo.<br />
Purtroppo, però, ogni volta che<br />
devo attraversare la strada sento di rischiare<br />
la vita, perché quasi nessuno è<br />
disposto a fermarsi. Per non parlare di<br />
quando pedalo sulle piste ciclab<strong>il</strong>i! Automob<strong>il</strong>i<br />
(e purtroppo anche i pedoni)<br />
le invadono di continuo e buona parte<br />
<strong>del</strong>le persone a cui faccio notare che la<br />
pista è riservata ai ciclisti mi rispondono<br />
in molto inut<strong>il</strong>mente maleducato, anche<br />
(e soprattutto) quando hanno torto<br />
marcio, mandandomi senza troppi complimenti<br />
a quel paese. Non ho richieste<br />
o proposte particolari, perché ormai mi<br />
sono rassegnato alla mia dose quasi quotidiana<br />
di prevaricazioni e di insulti. Però<br />
è un vero peccato che, su questo punto,<br />
questa splendida città non sembri in grado<br />
di allinearsi alle sue sorelle nob<strong>il</strong>i <strong>del</strong><br />
resto d’Europa. Almeno questo lasciatemelo<br />
dire!<br />
Cordiali saluti,<br />
Valerio Parmigiani<br />
LUNGARNO COLOMBO,<br />
“PERICOLO PER I CICLISTI”<br />
Spett. Redazione,<br />
poiché la percorro tutti i giorni per andare<br />
a lavoro, segnalo che la pista ciclab<strong>il</strong>e<br />
situata a Firenze nel lungarno Colombo<br />
proveniente dal Teatro Tenda Saschall in<br />
direzione <strong>del</strong> centro cittadino laddove si<br />
immette nella via che percorre <strong>il</strong> Ponte<br />
da Verrazzano, lo fa senza alcuna segnalazione<br />
preventiva mediante un improvviso<br />
e normale scalino <strong>del</strong> marciapiede,<br />
senza alcuna discesa o altro di inclinato,<br />
con grave pericolo di caduta per chi arrivi<br />
in velocità e non sia a conoscenza <strong>del</strong>la<br />
situazione. Sarebbe invece importanteindispensab<strong>il</strong>e<br />
realizzare in quel punto<br />
una discesa o deviare la pista a lato verso<br />
la discesa già esistente ma ut<strong>il</strong>izzata e<br />
segnalata solo per i pedoni. Altrimenti<br />
quantomeno sarebbe necessario avvertire<br />
<strong>del</strong>l’improvviso pericolo i ciclisti, con<br />
cartelli o segnalazioni dipinte a terra. Faccio<br />
presente quanto sopra per segnalare<br />
a chi ne è competente la carenza descritta<br />
per provvedervi conseguentemente.<br />
Lettera firmata<br />
“PEDONALIZZAZIONE DEL DUOMO,<br />
LA MIA PROPOSTA PER IL BUS 23”<br />
Invio alcune considerazioni riguardo la<br />
pedonalizzazione di Piazza Duomo e le<br />
conseguenti ripercussioni sul trasporto<br />
pubblico. Abito nel Quartiere 3 di Gavinana:<br />
premetto che sono favorevole alla<br />
pedonalizzazione di Piazza Duomo, sia<br />
come scelta urbanistica, sia come scelta<br />
ecologica e che ut<strong>il</strong>izzo da tempo <strong>il</strong> trasporto<br />
pubblico urbano, ritenendolo uno<br />
dei migliori mezzi collettivi ed ecologici,<br />
insieme a tutta la mia famiglia che ut<strong>il</strong>izza<br />
l’autobus o la bicicletta per recarsi al<br />
lavoro od a scuola. In particolare segnalo<br />
che, per quanto riguarda la linea Ataf n°<br />
23, le ripercussioni sono particolarmente<br />
pesanti. <strong>Il</strong> percorso d’andata dalla zona di<br />
Piazza Gavinana alla Stazione SMN non<br />
presenta grosse criticità, anche se sono<br />
aumentati i tempi di percorrenza, ma in<br />
limiti ragionevoli. La criticità si presenta<br />
invece nel percorso dalla Stazione SMN<br />
verso la zona di Piazza Gavinana; in questo<br />
caso <strong>il</strong> percorso si è notevolmente<br />
allungato, sono previste ben 10 fermate<br />
in più rispetto al precedente percorso e<br />
quindi i vecchi tempi di percorrenza (circa<br />
20 minuti) sono aumentati raddoppiando,<br />
quando va bene, se non addirittura<br />
triplicando (ho impiegato anche un’ora<br />
per percorrere i circa 5 ch<strong>il</strong>ometri da SMN<br />
a Gavinana). Nel tratto in oggetto, questa<br />
linea è stata completamente stravolta,<br />
poiché l’autobus percorre Via <strong>del</strong>l’Agnolo<br />
e Via <strong>del</strong>l’Oriuolo (strade peraltro molto<br />
strette e con auto in sosta che rallentano<br />
<strong>il</strong> percorso), per poi passare comunque<br />
da Piazza Duomo e riprendere <strong>il</strong> vecchio<br />
tragitto in Via <strong>del</strong> Proconsolo. Peraltro si<br />
tratta di una linea urbana importante,<br />
che percorre un tragitto molto lungo. Se,<br />
per <strong>il</strong> giusto completamento <strong>del</strong>la pedonalizzazione<br />
di Piazza Duomo, si penalizza<br />
chi ha scelto <strong>il</strong> trasporto pubblico<br />
come mezzo di spostamento, d<strong>il</strong>atando<br />
tempi d’attesa e percorrenza, si rischia di<br />
disincentivare l’ut<strong>il</strong>izzo <strong>del</strong>l’autobus ed <strong>il</strong><br />
passaggio a mezzi privati. Mi auguro che<br />
si tratti di un periodo di rodaggio e che<br />
comunque siano considerate e valutate<br />
le segnalazioni degli utenti. A tale proposito,<br />
nello spirito di una critica costruttiva,<br />
mi permetto di avanzare la seguente<br />
proposta: far percorrere all’autobus n° 23<br />
alcune strade alternative, già ut<strong>il</strong>izzate in<br />
passato in occasione di transiti provvisori,<br />
ad esempio da Piazza Beccaria, anziché<br />
percorrere Via <strong>del</strong>l’Agnolo, seguire la direttrice<br />
Lungarno <strong>del</strong>la Zecca Vecchia<br />
- Biblioteca Nazionale – Corso Tintori<br />
– Ponte alla Grazie, che consente comunque<br />
di avvicinare molto l’utenza al<br />
centro storico, ma contenendo i tempi di<br />
percorrenza. D’altronde credo che vi sia<br />
l’intenzione di collegare la parte <strong>del</strong> centro<br />
storico con bussini elettrici. Questo è<br />
solo un esempio, ma potrebbero essere<br />
individuate altre soluzioni.<br />
S.B.<br />
VIA DEL PODESTA’,<br />
IL DIBATTITO PROSEGUE<br />
Spett.le <strong>Reporter</strong>,<br />
ho letto <strong>il</strong> vostro articolo di ottobre e le<br />
lettere di reclami <strong>del</strong> numero di novembre.<br />
Capisco benissimo che con <strong>il</strong> senso<br />
unico in via <strong>del</strong> Podestà, istituito in via<br />
“provvisoria” lo scorso anno a febbraio, gli<br />
abitanti ci abbiano guadagnato in s<strong>il</strong>enzio<br />
e tranqu<strong>il</strong>lità. E’ diventata infatti quasi<br />
una strada privata! Mi riferisco in merito<br />
soprattutto alla parte centrale <strong>del</strong>la via,<br />
cioè quella dal cimitero verso le Due<br />
Strade transitata ora solo dai suoi abitanti.<br />
Tale provvedimento era dovuto, pare,<br />
all’istituzione di un’incongrua sistemazione<br />
<strong>del</strong>la Zcs (come faceva r<strong>il</strong>evare un vostro<br />
lettore) che prevedeva solo posti per<br />
i residenti e non quelli a rotazione veloce
lettere<br />
(solo alle Due Strade) e ad un riferimento<br />
all’attuazione <strong>del</strong> codice <strong>del</strong>la strada.<br />
<strong>Il</strong> provvedimento di senso unico verso <strong>il</strong><br />
Galluzzo ha creato per molti abitanti <strong>del</strong>la<br />
strada e <strong>del</strong>la zona grandi disagi nella<br />
mob<strong>il</strong>ità, drammatica nelle ore di punta,<br />
con lunghe code ai tre semafori che bisogna<br />
superare per raggiungere la città.<br />
Code, intasamento, tempi enormemente<br />
allungati e inquinamento. Obbiettivamente<br />
la via <strong>del</strong> Podestà è troppo lunga<br />
per ridurla ad un senso unico tanto più<br />
che ci sono aree commerciali, <strong>il</strong> Galluzzo<br />
e le Due Strade di cui con questo provvedimento,<br />
una è satura e l’altra perde<br />
un notevole numero di clienti. Inoltre ci<br />
sono una casa di riposo con andirivieni di<br />
ambulanze, due scuole, Bed&Breakfast e<br />
quanto altro e tutti allungano di qualche<br />
k<strong>il</strong>ometro i loro spostamenti in un’area in<br />
cui gli sbocchi sono fortemente intasati<br />
invia la tua segnalazione<br />
alla nostra redazione<br />
redazione@<strong>il</strong>reporter.it<br />
ISOLOTTO, QUANDO IL PROBLEMA E’ L’ECCESSIVA VELOCITÀ<br />
Gent<strong>il</strong>e Redazione,<br />
vorrei segnalare un disagio che dura da anni, anche a nome di tanti altri cittadini abitanti<br />
all’Isolotto. La via Libero Andreotti, dirizzone di strada che porta dalla piazza<br />
<strong>del</strong>l’Isolotto e dalla passerella sull’Arno fino alla rotonda <strong>del</strong> viale Talenti e al viale Nenni<br />
(strade di vastissimo traffico), è percorsa giorno e notte da una moltitudine di veicoli<br />
che la percorrono anche a 80 km/h, creando apprensione e disagio soprattutto per<br />
coloro che si immettono in via Andreotti da via Boccioni. Chiederemmo in particolare<br />
(e non credo sia una richiesta esosa...) due cose:<br />
a) che vengano tolti almeno due posti macchina nella via Andreotti all’incrocio con via<br />
Boccioni, che obbligano chi si immette nella strada a occupare metà <strong>del</strong>la carreggiata<br />
per vedere bene chi sopraggiunge da sinistra, con evidente pericolo per tutti;<br />
b) che vengano messe le strisce pedonali <strong>del</strong> tipo “rialzato”, come ormai è quasi dappertutto,<br />
al fine di contenere le velleità agonistiche <strong>del</strong>le auto, ma soprattutto di molti<br />
motorini e motociclette.<br />
Spero che questo appello possa essere raccolto da qualcuno che “può” fare qualcosa...<br />
Renzo Lulla<br />
Gent<strong>il</strong>e signor Renzo,<br />
raccogliamo con piacere <strong>il</strong> suo appello e pubblichiamo la sua lettera, invitando<br />
chi – come dice lei - “può fare qualcosa”, ovvero coloro che sono addetti a questo<br />
compito, a venire quantomeno a controllare la situazione nella strada di cui lei<br />
parla. Quello <strong>del</strong>l’eccessiva velocità è un problema che riguarda purtroppo molte<br />
strade cittadine, soprattutto quelle che, essendo lunghe e dritte, “incoraggiano”<br />
(ovviamente a torto) auto e motociclisti a spingere maggiormente sull’acceleratore,<br />
dimenticando i limiti di velocità e <strong>il</strong> fatto che vi sia un motivo preciso se sono<br />
stati istituiti anche in quelle vie. Le strisce pedonali rialzate rappresentano certo un<br />
incentivo a decelerare per auto e moto, e possono quindi senz’altro rappresentare<br />
una buona soluzione per aumentare la sicurezza di pedoni e non solo – così come<br />
lo sono tutti i mezzi ed i dispositivi finalizzati a ridurre la velocità sulle strade cittadine<br />
– ma ciò che ritengo più importante, l’obiettivo che le istituzioni – e non solo<br />
a Firenze – devono in ogni modo raggiungere, è un cambiamento dei comportamenti<br />
di chi è al volante, un cambiamento nella mentalità dei conducenti. Correre e<br />
superare i limiti di velocità è pericoloso, in ogni strada, per quanto priva di ostacoli e<br />
rischi possa sembrare: è questo <strong>il</strong> messaggio che deve essere fatto passare. Con ogni<br />
mezzo. Sennò finiremo – come spesso accade – per parlare di ogni singola strada<br />
e <strong>del</strong>la sua pericolosità soltanto dopo l’incidente di turno. Per questo, sempre nel<br />
nome <strong>del</strong>la sicurezza stradale, penso che le istituzioni debbano continuare a far<br />
di tutto per affrontare e risolvere <strong>il</strong> problema <strong>del</strong>la viab<strong>il</strong>ità, che da anni colpisce<br />
numerose zone di Firenze, con la tanto attesa entrata in funzione <strong>del</strong> tram e con<br />
l’incentivo <strong>del</strong>l’ut<strong>il</strong>izzo dei mezzi pubblici. Un automob<strong>il</strong>ista estenuato da traffico<br />
e code è infatti – e sempre – un automob<strong>il</strong>ista più stanco e pericoloso, anche per<br />
la (sbagliata) idea di poter recuperare <strong>il</strong> tempo perso negli ingorghi schiacciando <strong>il</strong><br />
piede sull’acceleratore nella prima strada trovata libera dal traffico. È un obiettivo<br />
diffic<strong>il</strong>e da raggiungere, certo, come lo è sempre quando si tratta di dover cambiare<br />
mentalità e comportamenti ormai acquisiti. Ma è un obiettivo da raggiungere ad<br />
ogni costo. E, questo sì, di corsa.<br />
Matteo Francini<br />
dal traffico Ad ottobre l’assessore Mattei<br />
ha fatto un’ispezione <strong>del</strong>la situazione e<br />
così ha fatto più volte in questi due anni<br />
<strong>il</strong> Presidente <strong>del</strong> Quartiere 3 Ceccarelli da<br />
me sollecitato. Altri consiglieri comunali<br />
di vari schieramenti politici sono venuti<br />
a visionare <strong>il</strong> problema . Tutti dicono che<br />
<strong>il</strong> problema sarà risolto ma ancora non si<br />
capisce come. Attualmente noi abitanti<br />
<strong>del</strong>la parte finale di via <strong>del</strong> Podestà verso<br />
le Due Strade che sopportiamo <strong>il</strong> maggior<br />
disagio (nel mio immob<strong>il</strong>e c’è un<br />
b&b che ha un notevole danno per l’arrivo<br />
e la partenza dei turisti, taxi che non<br />
vogliono fare la corsa , aumenti enormi<br />
<strong>del</strong>la tariffa) avremmo raccolto molte<br />
firme, circa 400, che chiedono <strong>il</strong> ripristino<br />
<strong>del</strong> <strong>doppio</strong> senso regolamentato da<br />
semafori per l’alternanza <strong>del</strong> traffico o<br />
quanto meno un senso unico alternato.<br />
La lettera <strong>del</strong> Sig. Zei, cioè <strong>doppio</strong> senso<br />
anche nella parte verso le Due Strade a<br />
partire dall’angolo di via Martellini può<br />
essere una alternativa purché si tenga<br />
conto che <strong>il</strong> primo tratto di via Martellini<br />
(300 metri) necessita di un transito<br />
alternato poiché è presumib<strong>il</strong>e che gli<br />
automob<strong>il</strong>isti provenienti da Via S<strong>il</strong>vani,<br />
Impruneta la usino per raggiungere la via<br />
Senese evitando la piazza Acciaiuoli. Faccio<br />
altresì notare che ogni giorno capita<br />
di incontrare auto e motorini che transitano<br />
irregolarmente in <strong>doppio</strong> senso a<br />
scapito <strong>del</strong>la loro e nostra incolumità<br />
Cordiali saluti,<br />
Donatella Mei Gent<strong>il</strong>ucci<br />
“PULLMAN IN SOSTA, PROBLEMA<br />
ANCHE IN VIA BARACCA”<br />
Buongiorno,<br />
volevo rispondere e dire la mia alla signora<br />
“fiorentina indignata” che ha<br />
scritto sul Vs numero di Novembre 2009<br />
<strong>del</strong> problema “Bus turistici in sosta con<br />
<strong>il</strong> motore acceso”; ebbene cara signora<br />
non è la sola che denuncia questa situazione<br />
nella nostra città, ci ho provato<br />
anch’io con <strong>il</strong> Quartiere (io sono <strong>del</strong> Q5),<br />
con i vig<strong>il</strong>i, ho scritto ai giornali e poi con<br />
la venuta <strong>del</strong> nuovo sindaco dato che <strong>il</strong><br />
precedente faceva “orecchie da mercante”<br />
ho esposto <strong>il</strong> problema; purtroppo<br />
la mia voce tramite ma<strong>il</strong> o telefonate o<br />
incontri personali (con <strong>il</strong> solo Q5) non ha<br />
avuto seguito e questo penso sia dovuto<br />
ad una sola ragione e sempre la solita,<br />
<strong>il</strong> “dio quattrino”, perché questi autobus<br />
portano i turisti ed allora dobbiamo<br />
tutti stare zitti perché portano soldi alla<br />
città, ma dico e lo ribadisco, li portano<br />
solo a determinate categorie danneggiando,<br />
come giustamente lei espone,<br />
<strong>il</strong> nostro ambiente cittadino; questo sistema<br />
di fare io lo vedo nella mia zona<br />
e precisamente in via Baracca dove ci<br />
sono diversi Hotel che sistematicamente<br />
quando ricevono i loro “clienti” e gli autobus,<br />
questi ultimi sia perché estate sia<br />
perché inverno lasciano i loro motori accesi<br />
anche per 50 (cinquanta) minuti!!!!!,<br />
infischiandosene <strong>del</strong>l’ambiente; quando<br />
ci sono queste situazioni vedi passare i<br />
vig<strong>il</strong>i in pattuglia che tirano dritto come<br />
se avessero <strong>il</strong> “paraocchi” per non vedere<br />
perché oltre a questa situazione questi<br />
automezzi si fermano in zone non consentite<br />
per la “FERMATA” e per la “SOSTA”<br />
alla faccia dei pedoni che non riescono<br />
nemmeno a camminare sui marciapiedi;<br />
inoltre restringono la carreggiata facendo<br />
fare code nella suddetta strada; le ho<br />
scritto ed invito <strong>il</strong> <strong>Reporter</strong> a fare qualche<br />
cosa di concreto perché non so se lei ne<br />
è a conoscenza che sul nostro territorio<br />
comunale c’è una ordinanza <strong>del</strong> sindaco<br />
che vieta tale comportamento; l’ordinanza<br />
in questione è la nr 4636 <strong>del</strong> lontano<br />
20 Giugno 1996 quindi come vede già<br />
allora avevano pensato di limitare tale<br />
inquinamento; l’ordinanza recita testualmente:<br />
DIVIETO DI SOSTA E FERMATA<br />
CON MOTORE ACCESO. Ha mai sentito di<br />
multe fatte a tal proposito? Io no; avevo<br />
suggerito anche questa ipotesi per rimpinguare<br />
le casse <strong>del</strong> comune e allo stesso<br />
tempo sanare questa anomalia per<br />
cercare di arginare questo fenomeno per<br />
arrivare a fare qualche blocco <strong>del</strong> traffico<br />
in meno e non penalizzare sempre i cittadini.<br />
La saluto “fiorentina indignata” e<br />
mi auguro che si risolva qualche cosa per<br />
questo problema, ma se siamo solo noi<br />
dure a dire e denunciare questa situazione<br />
la vedo dura...<br />
Costantino Giaquinto<br />
“NON SOLO BUS TURISTICI COL<br />
MOTORE ACCESO”<br />
43<br />
Gent<strong>il</strong>e redazione,<br />
vorrei fare riferimento all’intervento firmato<br />
“una fiorentina indignata” nell’ultimo<br />
numero circa i “bus turistici in sosta<br />
con <strong>il</strong> motore acceso”, la quale avrebbe<br />
motivo di indignarsi ancora di più se<br />
sapesse che, purtroppo, <strong>il</strong> malcostume<br />
di mantenere gli autobus in sosta con<br />
<strong>il</strong> motore acceso non è prerogativa degli<br />
autisti dei bus turistici, ma anche di<br />
molti loro colleghi <strong>del</strong>l’Ataf. Per fare un<br />
esempio, trovandosi la mia abitazione a<br />
soli 8 metri dal capolinea <strong>del</strong>la linea 14B<br />
(Niccolò da Tolentino), ho modo di registrare<br />
quotidianamente numerosissime<br />
soste di 4-5, fino a 8-10 minuti (addirittura<br />
in un paio di occasioni quasi un quarto<br />
d’ora!) con <strong>il</strong> motore acceso. Alla richiesta<br />
di spiegazioni avanzata ad alcuni autisti,<br />
ho ricevuto risposte molto sgarbate oppure,<br />
quest’estate, la giustificazione che<br />
era necessario per raffreddare i veicoli<br />
a gasolio. Peccato che lo stesso accada,<br />
contrariamente a quanto dichiarato, anche<br />
con i veicoli a metano, che comunque<br />
sono meno di un terzo <strong>del</strong> totale<br />
<strong>del</strong> parco mezzi, con pesanti ricadute<br />
in termini di inquinamento. Nemmeno<br />
è una questione esclusivamente estiva,<br />
dal momento che nulla è cambiato da<br />
allora, al contrario sempre più frequentemente<br />
si assiste anche a lunghissime<br />
accelerate al massimo di giri durante le<br />
soste, che quindi aggravano <strong>il</strong> problema<br />
anziché ridurlo. A nulla è valso sporgere<br />
reclamo ad Ataf s.p.a. L’unica risposta, la<br />
prima, sollecitava le segnalazioni puntuali<br />
<strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le vetture guidate<br />
dai responsab<strong>il</strong>i di tali <strong>il</strong>leciti (sì, perché ai<br />
sensi <strong>del</strong>l’art. 157 <strong>del</strong> Codice <strong>del</strong>la Strada,<br />
c. 2 e 8, lasciare <strong>il</strong> motore acceso durante<br />
la sosta è passib<strong>il</strong>e di sanzione fino a<br />
155 euro, ma questo naturalmente non<br />
conta nulla), benché dopo una decina di<br />
segnalazioni in tal senso si continua ad<br />
udire solo un pesante quanto eloquente<br />
s<strong>il</strong>enzio. E’ stata inoltre realizzata una<br />
petizione con la raccolta di firme di pressoché<br />
tutti gli abitanti che si affacciano<br />
sulla rotonda di Via Aselli/Via Niccolò da<br />
Tolentino, presentata all’assessore Mattei<br />
<strong>il</strong> 24 settembre scorso alla presenza di un<br />
ingegnere Ataf. Entrambi hanno assunto<br />
l’impegno di trasferire <strong>il</strong> capolinea a qualche<br />
metro di distanza, quantomeno in<br />
posizione equidistante dalle abitazioni,<br />
in una corsia preferenziale al centro <strong>del</strong>la<br />
piazza, pronta da anni ma mai ut<strong>il</strong>izzata.<br />
Inut<strong>il</strong>e dire che, mentre la qualità <strong>del</strong>la<br />
vita nelle nostre abitazioni continua ad<br />
essere affetta da rumore, smog e vibrazioni,<br />
siamo sempre in attesa di Godot.<br />
Francesco Rui Sacco
segnalazioni a redazione@<strong>il</strong>reporter.it<br />
Le mostre<br />
Innocente e calunniato<br />
Dal 6 dicembre al 28<br />
febbraio<br />
Gabinetto disegni e<br />
stampe degli Uffizi<br />
Nel quarto centenario <strong>del</strong>la morte<br />
la mostra Innocente e calunniato.<br />
Federico Zuccari (1539/40 –<br />
1609) e le vendette d’artista<br />
presenta al pubblico i temi di<br />
polemica e di vendetta che alcuni<br />
artisti, e in particolare Federico<br />
Zuccari, usarono per dichiararsi<br />
innocenti a fronte di calunnie e<br />
ingiustizie vere o presunte.<br />
Re per avventura<br />
Dall’11 al 16 dicembre<br />
V<strong>il</strong>la Bandini – Sala<br />
Paradiso<br />
La storia di Moris Benovsky,<br />
avventuriero slovacco che<br />
diventò re <strong>del</strong> Madagascar,<br />
accompagnata dalle bellissime<br />
fotografie di Alessanndro Boschi,<br />
che ha “rubato” le immagini più<br />
commoventi <strong>del</strong>l’isola ad est <strong>del</strong><br />
continente africano.<br />
Artefatti preziosi<br />
Fino al 31 gennaio<br />
Museo degli argenti -<br />
Palazzo Pitti<br />
A 45 anni dalla vittoria a Firenze<br />
<strong>del</strong> primo premio al Concorso<br />
Nazionale di Oreficeria <strong>del</strong> 1964,<br />
Fausto Maria Franchi torna nel<br />
capoluogo toscano con una<br />
mostra monografica al Museo<br />
degli Argenti di Palazzo Pitti. Già<br />
nel 2007 l’orafo romano aveva<br />
voluto legare <strong>il</strong> suo nome al<br />
Museo degli Argenti, donando<br />
l’anello Triangoli segreti, la sp<strong>il</strong>la<br />
Affinità elettive e l’anello Ore<br />
perdute, opere entrate a far parte<br />
<strong>del</strong>la collezione permanente<br />
<strong>del</strong> Gioiello Contemporaneo <strong>del</strong><br />
museo.<br />
L’oratorio di Santa Caterina<br />
all’Antella e i suoi pittori<br />
Fino al 31 dicembre<br />
Bagno a Ripoli<br />
Una mostra d’eccezione in un<br />
luogo unico: l’Oratorio di Santa<br />
Caterina d’Alessandria a Bagno a<br />
Ripoli, suggestivo gioiello immerso<br />
nella campagna fiorentina, in cui<br />
è custodito uno dei cicli pittorici<br />
meglio conservati <strong>del</strong> trecento<br />
fiorentino ed opera di tre grandi<br />
maestri <strong>del</strong>l’epoca: Pietro Nelli,<br />
Maestro di Barberino e Spinello<br />
Aretino.<br />
Le porcellane di Betty<br />
Woodmann<br />
Fino al 15 Febbraio<br />
Museo <strong>del</strong>le porcellane<br />
Palazzo Pitti<br />
Tra le prestigiose porcellane<br />
conservate alla Palazzina <strong>del</strong><br />
Cavaliere trovano una appropriata<br />
collocazione le creazioni colte e<br />
fantasiose di Betty Woodman, in<br />
vetrine appositamente integrate<br />
con l’allestimento <strong>del</strong> Museo.<br />
Le insolite porcellane di Sèvres<br />
realizzate dall’artista, sconvolgono<br />
l’idea tradizionale di “corredo da<br />
tavola apprezzato” con le loro<br />
forme imprevedib<strong>il</strong>i e l’intensità<br />
e br<strong>il</strong>lantezza dei colori, senza<br />
tralasciare <strong>il</strong> bon ton ormai<br />
consolidato dei prestigiosi serviti<br />
amati dai regnanti.<br />
Robert Mapplethorpe<br />
Fino al 10 gennaio<br />
Galleria <strong>del</strong>l’Accademia<br />
Le fotografie di Mapplethorpe<br />
nel museo di Michelangelo, <strong>il</strong><br />
tempio <strong>del</strong>la Forma. A 20 anni<br />
dalla morte <strong>del</strong>l’artista, la Galleria<br />
<strong>del</strong>l’Accademia ne celebra <strong>il</strong><br />
talento con una mostra di 91<br />
immagini per la prima volta<br />
accostate alla più emblematica<br />
<strong>del</strong>le icone rinascimentali. Le<br />
studiate pose di Lisa, Lydia, Ken,<br />
Tyler, Thomas, Ajitto evidenziano<br />
un procedimento costruttivo<br />
di tipo scultoreo e in tal senso<br />
rimandano al David e ai capolavori<br />
<strong>del</strong>la pittura fiorentina. Tra corpo<br />
umano e natura morta, due mondi<br />
dialogano oltre <strong>il</strong> tempo, lo spazio,<br />
le culture.<br />
Concerti<br />
Ludovico Einaudi<br />
10 dicembre<br />
Teatro Verdi<br />
Ludovico Einaudi, compositore e<br />
pianista torinese, è oggi uno degli<br />
artisti più apprezzati e richiesti<br />
<strong>del</strong>la scena europea. La sua<br />
musica affonda le radici nella<br />
tradizione classica con l’innesto di<br />
elementi derivati dalla musica pop,<br />
rock, folk e contemporanea. Le<br />
sue melodie sono profondamente<br />
evocative e di grande impatto<br />
emotivo. A colpire nel segno sono<br />
le melodie ondulatorie in continuo<br />
movimento, fra accelerazioni<br />
improvvise e altrettanto subitanee<br />
sospensioni, mai così solari e<br />
‘positive’, in b<strong>il</strong>ico tra suoni classici<br />
e d’avanguardia, suggestioni<br />
etniche ed elettronica. Dopo gli<br />
impegni estivi, Ludovico Einaudi<br />
partirà in autunno per un nuovo<br />
intenso tour europeo che toccherà<br />
numerose città tra cui Amburgo,<br />
Dublino, Parigi, Stoccolma, Londra,<br />
Lisbona, Berlino e Praga. <strong>Il</strong> rientro<br />
in Italia è previsto per dicembre<br />
quando sarà al Teatro Verdi di<br />
Firenze. Biglietti da 40 a 17 euro.<br />
Marta sui tubi<br />
10 dicembre<br />
Viper Theatre<br />
Superato <strong>il</strong> traguardo <strong>del</strong>le 80<br />
date tra ottobre 2008 e settembre<br />
2009, la band più amata dagli<br />
idraulici italiani terrà una serie<br />
limitata di performance poliartistiche<br />
tra ottobre e inizio<br />
dicembre, emblematicamente<br />
definite “Arte sui tubi”. Ingresso:<br />
Biglietti: 13 euro + diritti di<br />
prevendita.<br />
Vinicio Capossela<br />
13 dicembre<br />
Teatro Verdi<br />
Dopo <strong>il</strong> successo <strong>del</strong>la scorsa<br />
stagione (due esauriti al Teatro<br />
Verdi a marzo), torna a grande<br />
richiesta Vinicio Capossela.<br />
<strong>Il</strong> tour è stato immaginato<br />
come un concerto-spettacolo<br />
ispirato ad una sorta di “circo<br />
<strong>del</strong>le stranezze”. L’allestimento<br />
prevede, alle spalle <strong>del</strong>l’artista e<br />
ai lati <strong>del</strong> palco, l’uso di side show<br />
banners, di teli <strong>il</strong>lustrati e colorati<br />
che mostrano le attrazioni, in un<br />
contorno di luce da acquario e<br />
lampadine da carnival, da luna<br />
park. Vinicio (Pianoforti, Chitarre,<br />
Mighty Worluzter, Farfisa, Voci)<br />
sarà accompagnato sul palco da<br />
molti artisti tra cui Christopher<br />
Wonder (<strong>il</strong> mago de Human<br />
Pignata), Jessica Love-The<br />
Elastic Lady (mangiafuoco,<br />
bersaglio <strong>del</strong> lanciatore di coltelli)<br />
dai musicisti Glauco Zuppiroli<br />
(Contrabbasso e Ukulele), Zeno<br />
De Rossi (Batteria e Grancassa<br />
da banda), Vincenzo Vasi<br />
(Theremin, Vibrafono, Marimba,<br />
Glockenspielt, Campionatori<br />
e Piani Giocattolo), Mauro<br />
Ottolini (Susafono, Trombone,<br />
Bombardino e giocattoli), Ach<strong>il</strong>le<br />
Succi (Saxofono, Clarinette e<br />
clarinetto basso , giocattoli),<br />
Alessandro Stefana (Chitarra,<br />
Banjo, Elettronica, AutoHarp,<br />
slide guitar, ViolinArpa) e dagli<br />
“strumenti inconsistenti”. Tra<br />
questi troneggia la riproduzione<br />
di un Mighty Wurlitzer, <strong>il</strong><br />
“theater organ” indispensab<strong>il</strong>e<br />
accompagnamento di ogni<br />
impresa fantastica. Biglietti da 40<br />
a 20 euro.<br />
Eros Ramazzotti<br />
15 dicembre<br />
Nelson Man<strong>del</strong>a Forum<br />
Anticipato dal primo singolo<br />
Parla con me, è uscito Ali e<br />
radici <strong>il</strong> nuovo atteso album di<br />
Eros Ramazzotti; undici canzoni<br />
inedite (più la bonus track Linda<br />
e <strong>il</strong> mare disponib<strong>il</strong>e solo su<br />
iTunes) caratterizzate da un<br />
respiro sonoro internazionale.<br />
Con oltre 210.000 copie vendute<br />
in prenotazione, è già triplo disco<br />
di platino, consentendo quindi<br />
ad Eros di essere tra i premiati<br />
(multi-platinum) ai prossimi Wind<br />
Music Awars, gli Oscar <strong>del</strong>la<br />
Musica Italiana. Prodotto da Eros<br />
che è anche autore dei testi con<br />
A<strong>del</strong>io Cogliati e <strong>del</strong>le musiche<br />
con Claudio Guidetti, Ali e radici è<br />
<strong>il</strong> suo undicesimo album di inediti<br />
e arriva a quattro anni dall’ultimo,<br />
“Calma apparente”. Da 65 a 30<br />
euro.<br />
Niccolò Fabi<br />
17 dicembre<br />
Viper Theatre<br />
Torna a Firenze <strong>il</strong> cantante<br />
capellone che ha fatto cantare<br />
l’Italia degli anni Novanta con<br />
la sua celeberrima “Capelli”.<br />
Niccolò Fabi arriva al Viper con un<br />
nuovo repertorio fatto di canzoni<br />
melodiche, arrangiate con la<br />
cura <strong>del</strong> cantautore, che fanno<br />
parte <strong>del</strong> suo ultimo album, “Solo<br />
un uomo”, uscito subito dopo<br />
aver partecipato alla scrittura<br />
<strong>del</strong>la colonna sonora <strong>del</strong> f<strong>il</strong>m<br />
“Come Dio comanda” di Gabriele<br />
Salvatores, tratto dall’omonimo<br />
f<strong>il</strong>m di Niccolò Ammaniti. Biglietto<br />
15 euro + diritti di prevendita<br />
Concert Opera<br />
Claudio Baglioni<br />
Dal 20 al 23 dicembre<br />
Teatro Verdi<br />
Sbarca a Firenze <strong>il</strong> mega evento<br />
firmato Claudio Baglioni. Grandi<br />
musicisti sul palcoscenico e tanto<br />
spazio per le sonorità pop care<br />
agli amanti <strong>del</strong> contante romano,<br />
capace di coinvolgere grandi e<br />
piccini.<br />
A teatro<br />
Molto rumore per nulla<br />
Dal 15 al 20 dicembre<br />
Teatro <strong>del</strong>la Pergola<br />
Dal palcoscenico <strong>del</strong> Teatro<br />
India all’Argentina torna<br />
l’allestimento <strong>del</strong>la celebre<br />
commedia shakespeariana esito<br />
di un laboratorio che Gabriele<br />
Lavia ha tenuto con una ventina<br />
di giovani attori. L’attenzione<br />
alle nuove generazioni e al<br />
teatro di domani che questo<br />
spettacolo rappresenta è un<br />
obiettivo fondamentale che<br />
<strong>il</strong> Teatro di Roma si è dato<br />
come direttrice <strong>del</strong>la sua<br />
programmazione.<br />
La fortuna<br />
con la F maiuscola<br />
Dal 26 dicembre<br />
al 10 gennaio<br />
Teatro <strong>del</strong>la Pergola<br />
Un grande interprete <strong>del</strong> Teatro<br />
napoletano, Luigi De F<strong>il</strong>ippo,<br />
ripropone questa divertente<br />
commedia che nel 1942 fu<br />
uno dei più clamorosi successi<br />
<strong>del</strong> Teatro Umoristico dei<br />
celebri fratelli De F<strong>il</strong>ippo. Un<br />
trionfo personale di Eduardo<br />
e Peppino che ne furono i<br />
primi ed irripetib<strong>il</strong>i interpreti.<br />
Ispirandosi alla lezione di un<br />
passato glorioso, oggi, con<br />
l’interpretazione e la regia di<br />
Luigi De F<strong>il</strong>ippo, lo spettacolo<br />
torna a risplendere di luce<br />
nuova. La fortuna con “la effe<br />
maiuscola” è quella inattesa<br />
che capita al protagonista <strong>del</strong>la<br />
commedia, un pover’uomo<br />
perseguitato da un destino<br />
avverso e beffardo, che vede<br />
all’improvviso <strong>il</strong>luminare la<br />
sua vita misera dall’arrivo di<br />
un’eredità che gli giunge da<br />
parte di un parente emigrato in<br />
America.<br />
Carmen Suite<br />
Dal 5 al 24 dicembre<br />
Teatro Comunale<br />
Bellissima, magnetica, e<br />
soprattutto bravissima: è<br />
ELEONORA ABBAGNATO,<br />
palermitana ma dall’età di 13 anni<br />
cittadina <strong>del</strong> mondo, dal 2001<br />
Premiere Danseuse all’Opéra<br />
Garnier di Parigi ed unica italiana<br />
nel prestigioso e superselettivo<br />
tempio <strong>del</strong>la danza nella capitale<br />
francese. È a Firenze, Eleonora,<br />
dove aveva debuttato nel<br />
dicembre 2006 con Coppelia di<br />
Polyakov, per interpretare con<br />
MaggioDanza, la Compagnia<br />
<strong>del</strong> Maggio Musicale Fiorentino<br />
diretta da Vladimir Derevianko, la<br />
protagonista di CARMEN SUITE,<br />
<strong>il</strong> balletto <strong>del</strong> coreografo cubano<br />
Alberto Alonso sulle celebri pagine<br />
operistiche di Bizet (eseguite<br />
dal vivo dall’Orchestra <strong>del</strong><br />
Maggio diretta da Fabrizio Maria<br />
Carminati) in cui avrà al suo fianco<br />
l’eto<strong>il</strong>e Jean-Sébastien Colau,<br />
e che – in abbinamento con <strong>Il</strong><br />
Campanello di Donizetti – andrà<br />
in scena al Teatro Comunale dal<br />
5 dicembre, per arrivare con le<br />
repliche fino a Natale.<br />
Gli eventi<br />
Regali in corte<br />
12 e 13 dicembre<br />
Corte genova – Prato<br />
Due giorni da dedicare allo<br />
shopping pre-natalizio con le idee<br />
originali di Clot<strong>il</strong>de, Happy Books,<br />
Le chicche di Olivia, Deuda,<br />
Temi d’artemisia, Gastronomia<br />
tempestini, Sp’Osare e Aloe e<br />
Wolf. Un mix di marchi ideati<br />
da giovani toscani si riuniscono<br />
per due giorni realizzando una<br />
vetrina d’eccellenza fatta di idee<br />
simpatiche e uniche. Da non<br />
perdere. Via genova, 17 – Prato.<br />
Concerto di Natale<br />
12 dicembre<br />
Palazzo Davanzati<br />
Sabato 12 dicembre alle ore 18<br />
<strong>il</strong> Museo di Palazzo Davanzati<br />
presenterà <strong>il</strong> Concerto di<br />
Natale: “Coro vocale di musiche<br />
tradizionali natalizie eseguite<br />
dal Coro <strong>del</strong> Duomo di Firenze.<br />
L’evento è offerto dal comitato per<br />
la rinascita <strong>del</strong> Museo di Palazzo<br />
Davanzati.<br />
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Grande terrazzo abitab<strong>il</strong>e.termosingolo,aria<br />
condizionata,parabola satellitare,porta<br />
blindata,cantina e posto auto.arredato con gusto<br />
€ 1.200,00 ☎055 6810882<br />
MUGELLO<br />
BIVIGLIANO in piccolo condominio monolocale<br />
di mq.27 con ingresso indipendente completamente<br />
ristrutturato ed arredato, no balcone libero<br />
da settembre 2009, contratto uso transitorio solo<br />
referenziati con busta paga € 500<br />
☎347 6143007
1074382