18.11.2014 Views

ISSN 1974-0301 - Rivista Vai

ISSN 1974-0301 - Rivista Vai

ISSN 1974-0301 - Rivista Vai

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

VAi<br />

n°373<br />

Sport e Benessere<br />

6<br />

nendo del ghiaccio, spalmando una pomata<br />

e mettendo il piede in una posizione rialzata.<br />

Solo in caso di strappo completo di tutti e tre<br />

i legamenti è consigliata (dipende dai casi)<br />

un’operazione. Altrimenti la prassi è un trattamento<br />

conservativo immobilizzando la caviglia<br />

per sei settimane.<br />

Consigli<br />

Una forte muscolatura dei piedi contribuisce<br />

molto a prevenire le lesioni descritte. Anche<br />

dopo uno strappo dei legamenti può essere<br />

raggiunta una stabilizzazione del piede tramite<br />

un programma di rafforzamento mirato.<br />

Danni alla cartilagine<br />

e artrosi della caviglia<br />

I danni alla cartilagine (in particolare alla caviglia)<br />

nascono da una cronica ed eccessiva sollecitazione,<br />

da un carico scorretto come pure<br />

da ripetute minifratture. L’artrosi è una malattia<br />

degenerativa cronica dell’articolazione<br />

che causa dolore e impedimento della funzione<br />

stessa. Essa inizia in sordina e si sviluppa<br />

lentamente. Nasce da un danno alla cartilagine,<br />

sebbene non tutti i danni cartilaginei<br />

portino necessariamente a tale problematica,<br />

ma spesso insorge quale conseguenza<br />

tardiva di una lesione ai legamenti della caviglia.<br />

Anche un alluce valgo puo’ portare ad<br />

un’artrosi nell’articolazione base dell’alluce.<br />

Consigli<br />

Per prevenire l’artrosi si consiglia movimento<br />

continuo senza sovraccarico, prevenzione da<br />

lesioni articolari e evitare il sovrappeso.<br />

Disturbi tendinei<br />

I tendini sono gli elementi di raccordo tra i<br />

muscoli e le ossa. Il nostro tendine più forte è<br />

il tendine d’Achille, il quale collega la muscolatura<br />

dei polpacci con il tallone. Nel podismo<br />

i problemi al tendine d’Achille rappresentano<br />

il più frequente problema da sovraccarico.<br />

Un’infiammazione può insorgere al passaggio<br />

muscolo-tendineo, al tendine stesso o all’inserzione<br />

del tendine all’osso. I problemi<br />

del tendine d’Achille hanno diverse cause: carichi<br />

d’allenamento troppo elevati, instabilità<br />

della caviglia, posizione errata dei piedi, debolezza<br />

dei tessuti (causata dall’età), calzature<br />

non idonee, allenamenti su superfici sempre<br />

uguali. Il trattamento deve tenere in considerazione<br />

tutte queste possibili cause. Qualora<br />

una terapia non dovesse portare a dei miglioramenti<br />

sensibili nel giro di due mesi, significa<br />

che è stata fatta una diagnosi sbagliata,<br />

oppure il danno ai tendini è talmente marcato<br />

da rendere necessarie ulteriori analisi<br />

diagnostiche (es. radiografia, risonanza magnetica)<br />

ed eventualmente un’operazione.<br />

Un’infiammazione cronica al tendine achilleo<br />

può portare ad un indebolimento dello<br />

stesso, causa questa che può portare, in un<br />

secondo tempo, alla sua rottura anche dopo<br />

minimi traumi. Nella maggior parte dei<br />

casi una rottura del tendine deve essere curata<br />

con un intervento chirurgico ortopedico.<br />

Alcune volte possono, inoltre, insorgere<br />

dei disturbi ai tendini che circondano il<br />

malleolo interno ed esterno della caviglia. Un<br />

esempio in tal senso è un’irritazione infiammatoria<br />

tendinea nella zona interna del malleolo<br />

della caviglia in una persona con variante<br />

anatomica, dove il piede è cronicamente<br />

inclinato verso l’interno. Esternamente al piede<br />

si osserva talvolta (con o senza trauma di<br />

supinazione) lo sporgere di un tendine peroneo<br />

come conseguenza di una tendinite. Un<br />

altro tendine, infine, che può causare disturbi<br />

infiammatori è posto alla pianta del piede<br />

(fascia plantare) e collega le dita dei piedi con<br />

il tallone.<br />

Consigli<br />

Misure profilattiche: rafforzare la muscolatura<br />

dei piedi e allungare la muscolatura del polpaccio<br />

(stretching). Trattamenti frequenti in<br />

caso di problemi al tendine d’Achille: massaggio<br />

del tessuto connettivo, terapia con ultrasuoni,<br />

frizioni con ghiaccio, pomate antiinfiammatorie,<br />

correzione delle scarpe e ginnastica<br />

dei piedi per migliorare il controllo<br />

muscolare, stretching mirato della muscolatura<br />

dei polpacci.<br />

Frattura da stress<br />

Un tipico sintomo da sovraccarico del piede è<br />

la frattura da stress. In genere questa riguarda<br />

una o più<br />

ossa del metatarso.<br />

I dolori<br />

possono insorgere<br />

improvvisamente<br />

ed in<br />

modo acuto o<br />

aumentare lentamente.<br />

Durante<br />

l’esame<br />

clinico l’osso in<br />

questione reagisce<br />

con dolore<br />

alla pressione<br />

o agli ultrasuoni.<br />

In genere<br />

una frattura<br />

da stress può<br />

essere curata<br />

senza operazione. Il piede va fatto riposare<br />

con l’utilizzo di stampelle. In casi speciali è necessario<br />

immobilizzare l’arto con una stecca<br />

o con un gesso.<br />

Consigli<br />

In allenamento evitare il più possibile gli sforzi<br />

unilaterali. Badare ad una sufficiente assunzione<br />

di calcio e vitamina D. Le donne con<br />

cicli mestruali irregolari dovrebbero consultare<br />

un medico. In certi casi è necessaria un’assunzione<br />

medicamentosa di estrogeni. Dopo<br />

una frattura da stress l’allenamento va ripreso<br />

lentamente e in modo graduale. Va inoltre<br />

chiarito se eventuali movimenti o posizioni<br />

“scorrette” possano essere corretti (ad esempio<br />

con dei plantari). Gli squilibri muscolari<br />

andrebbero eliminati con un allungamento<br />

mirato e con esercizi di rinforzamento.<br />

Sperone calcaneare e infiammazione<br />

della fascia plantare<br />

Lo sperone calcaneare è un’escrescenza ossea<br />

che si forma quale reazione ad una sollecitazione<br />

eccessiva della parte inferiore del<br />

tallone. Spesso il disturbo sussiste a lungo<br />

senza creare problemi particolari. Un’escrescenza<br />

ossea può però anche provocare<br />

un’infiammazione della fascia plantare. Questa<br />

fascia tendinea è composta da tessuto<br />

connettivo rinforzante che sulla pianta del<br />

piede va dal calcagno fino alle dita. Quando<br />

insorge questo disturbo si possono avere dei<br />

dolori pungenti alla base di questa fascia, sotto<br />

il tallone. Stare in piedi e camminare diventa<br />

una tortura. Tipici sono pure i dolori al<br />

mattino a riposo, come per esempio nelle artrosi.<br />

La terapia può essere in certi casi complicata.<br />

Consigli<br />

Metodi di cura: plantari ortopedici con spazio<br />

nella zona dello sperone possono alleviare il<br />

problema. Un’iniezione di medicamenti contenenti<br />

cortisone è spesso limitata nel tempo<br />

ma può fare miracoli. Un trattamento può<br />

inoltre avvenire con ultrasuoni oppure applicando<br />

del ghiaccio, singolarmente o in combinazione.<br />

Ciò migliora la circolazione e allevia i dolori.<br />

Qualora non ci fossero alternative, lo sperone<br />

calcaneare può essere rimosso con un’operazione<br />

chirurgica ortopedica.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!