ISSN 1974-0301 - Rivista Vai

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VAi n°373 Sci alpinismo 22 è andata tuttavia agli svizzeri con un tempo complessivo di 3h53’36”. Nella Junior femminile vittoria preannunciata per la coppia franco-svizzera Favre-Richard. Il Tour du Rutor Extrême fa parte anche del Trophée des Alpes, trofeo che è finito nelle mani dei vincitori della gara valdostana, Eydallin-Trento e Pedranzini-Martinelli. La manifestazione si è subito tinta di azzurro fin dalla prima tappa con la vittoria di Eydallin-Trento, davanti a Reichegger-Holzknecht, e del duo Pedranzini-Martinelli per le donne. I cambiamenti apportati al tracciato nella vigilia di venerdì 3 aprile non hanno influenzato minimamente l’andamento della gara partita da Valgrisenche che ha accolto 160 squadre al via. 16 femminili e 123 maschili. All’arrivo di questa prima frazione c’era anche il sole a salutare sotto lo striscione d’arrivo i due velocissimi Matteo Eydallin e Denis Trento, incalzati da Reichegger che ha dovuto attendere qualche attimo il compagno di squadra Holzknecht. Tra le donne, la coppia Pedranzini-Martinelli è stata un vero e proprio fiume in piena. Sempre e da sole al comando sono piombate sul traguardo con ben otto minuti di vantaggio sul duo francese Roux-Bourillon e sull’altro duo italiano Pellissier-Clos. Erano molto attese le due squadre cinesi al loro debutto in Coppa del Mondo. Una partecipazione all’insegna di De Coubertin: Ultimi gli uomini, ritirate le donne. Nella seconda giornata del Tour du Rutor Extrême, di scena in Valle d’Aosta, c’è stato ancora trionfo italiano con la coppia Matteo Eydallin- Denis Trento e tra le donne per Roberta Pedranzini-Francesca Martinelli. Al mattino, a salutare i partenti, un cielo completamente sereno, con freddo pungente in quota, ma ci ha pensato il sole poi a scaldare l’atmosfera della seconda delle tre giornate “estreme” di Coppa a Valgrisenche. La gara è stata molto vivace e con qualche colpo di scena decisamente inatteso. Dopo circa un’ora e un quarto di gara, si è registrato infatti il ritiro del francese neo campione d’Europa e secondo in classifica di Coppa del Mondo Yannick Buffet, completamente “svuotato” e senza forze. Il leader Reichegger, che apprenderà la notizia solo all’arrivo, si è trovato cosi’ a un passo dalla sfera di cristallo 2009. Tornando alla gara, Pedranzini-Martinelli sono state le prime a transitare anche all’Arp- Vieille, prima di uno spettacolare passaggio in cresta, le rivali valdostane sono transitate per seconde, però a 5’ e davanti alle francesi, con la Roux che a questo punto cercava di non perdere punti preziosi di Coppa. Dopo oltre due ore di gara, in cima al Col Glacier de Moron, Eydallin-Trento sono stati i più veloci tanto che il cronometro ha fatto segnare 1’30” di vantaggio sugli svizzeri Ecoeur e Troillet e oltre 2’ sui francesi Blanc e Sbalbi. Nella discesa finale un piccolo giallo, con Trento che cade dopo un salto e rompe lo scarpone, ma il vantaggio acquisito gli ha consentito di rimanere al comando con Eydallin. La vittoria è andata meritatamente agli alpini che hanno tagliato il traguardo dopo 2h14’50”. Secondi gli elvetici Ecoeur-Troillet, mentre terza è giunta la coppia spagnola Burgada-Pastoret con Manfred Reichegger che ha chiuso in quinta posizione con Classifiche Classifica finale Tour du Rutor Extrême Senior Maschile : 1. Eydallin Matteo- Trento Denis ITA 6:41:13; 2.Ecoeur Yannick -Troillet Florent SUI 6:43:36; 3. Blanc Didier - Sbalbi Tony FRA 6:45:41; 4. Holzknecht Lorenzo - Reichegger Manfred ITA 6:47:19; 5. Jornet Burgada Kilian - Sola Pastoret Marc ESP 6:50:05 Senior Femminile : 1. Martinelli Francesca - Pedranzini Roberta ITA 8:23:46; 2. Clos Corinne - Pellissier Gloriana ITA 8:40:31; 3. Bourillon Nathalie - Roux Laetitia FRA 8:48:34; 4. Gex-Fabry Emilie - Magnenat Gabrielle SUI 9:12:14; 5. Ariadna Tudel Cuberes - Dusautoir Bertrand Sophie AND 9:17:20. Junior Maschile: 1. Marti Werner - Tissières Alan SUI 3:53:36; 2. Cazzanelli Francois - Righi Filippo ITA 3:54:41; 3. Gachet Pierre-Francois - Michele Boscacci FRA ITA 4:01:02; 4. Jacquemoud Mathéo - Pichot Julien FRA 4:14:29; 5. Tissière Mathieu - Vernaz Piémont Sébastien SUI FRA 4:18:48. Junior Femminile: 1. Favre Emilie - Richard Mireille FRA SUI 5:21:15. Classifica finale Coppa del Mondo Maschile: 1. Manfred Reichegger ITA 482; 2. Denis Trento ITA 476; 3. Kilian Jornet Burgada ESP 453; 4. Florent Troillet SUI 426; 5. Yannick Buffet FRA 411; 6. Matteo Eydallin ITA 385; 7. Lorenzo Holzknecht ITA 377; 8. Tony Sbalbi FRA 309; 9. Yannick Ecoeur SUI 291; 10. Dennis Brunod ITA 262 Femminile: 1. Laetitia Roux FRA 565; 2. Roberta Pedranzini ITA 533; 3. Francesca Martinelli ITA 495; 4. Mireia Miró Varela ESP 360; 5. Gabrielle Magnenat SUI 297; 6. Gloriana Pellissier ITA 274; 7. Sophie Dusautoir Bertrand AND 239; 8. Izaskun Zubizarreta ESP 238; 9. Klaudia Tasz POL 220; 10. Ariadna Tudel Cuberes AND 217. Holzknecht, consapevole di avere già in tasca un bel pezzo di Coppa del Mondo visto il ritiro del rivale francese Buffet. “In teoria, a me basta arrivare in fondo il 5 aprile, anche quindicesimo, e vinco lo stesso”, aveva detto il campione del CS Esercito a fine tappa. La splendida giornata tutta italiana a Valgrisenche ha visto anche il trionfo, preannunciato, delle “bormine volanti” Pedranzini- Martinelli, giunte all’arrivo con quasi 5’ di vantaggio sulla coppia di casa Pellissier-Clos. Terze hanno chiuso Roux-Bourillon. Tra gli Junior tutto faceva intendere per il bis degli svizzeri Marti-Tissières che in cima ai 3066 metri del Col Glacier de Moron erano in vantaggio di oltre 2’ sugli inseguitori Gachet-Boscacci e Cazzanelli-Righi. Ma l’ultima emozionante e difficile discesa verso Valgrisenche (1412 m. di dislivello) ha riservato una brutta sorpresa agli elvetici che sono stati beffati proprio in chiusura dalla coppia Cazzanelli-Righi, autori di uno straordinario recupero. Terzo il duo italo-francese Boscacci-Gachet. Nella Junior femminile vittoria della coppia franco-svizzera Favre-Richard.
Cronache Podismo Sci di fondo Sci Alpinismo Varie Industrie VAi n°362 Podismo competitivo IMezza maratona Hall in Tirol Hall in Tirol è uno stupendo paesino austriaco che ha conservato i tratti architettonici medievali fino ad oggi. Hall significa sale e il suo nome riconduce all’importanza rivestita dalla cittadina per l’estrazione di questa sostanza, che all’epoca era preziosa quanto l’oro, e al suo commercio; inoltre Hall divenne anche sede della zecca e qui venne coniato il primo tallero precursore del moderno dollaro. Oggi Hall riesce a far convivere le sue origini con le moderne esigenze dei cittadini e ha saputo creare un’ambientazione unica e particolare per la Raiffeisen Halbmarathon Hall – Wattens, mezza maratona giunta, il 16 maggio, alla sua terza edizione. Questa gara, insieme a quella più breve di 5 km considerata una “Corsa Popolare”, è partita nel primo pomeriggio di sabato da Hall, e la mezza maratona si è snodata nei paesini circostanti fino a giungere a Wattens, culla del gruppo aziendale Swarovski, meta turistica ambita soprattutto dalle donne. L’arrivo per entrambe le corse era posto nella Oberer Stadtplatz ad Hall, in corrispondenza della partenza, dove un pubblico festante aspettava l’arrivo degli atleti. Per gli organizzatori questo evento costituisce una festa e, con questo spirito, si sono svolte le premiazioni introdotte da un concerto di un gruppo locale e presenziate dal campione olimpico di combinata nordica Christoph Bieler. Tra la folla di partecipanti erano presenti numerosi italiani, tra cui il gruppo più numeroso è stato: Agriform Sommacampagna (VR) in quanto la manifestazione austriaca è gemellata con la Maratona Internazionale del Custoza, che si era svolta la domenica precedente, organizzata appunto dall’Agriform Sommacampagna. Mentre il sole si spegneva dietro i monti, la piazza, racchiusa dalla Chiesa di S.Nicolò e dal municipio, si accendeva di luci soffuse e la musica e l’allegria dilagante cancellava il tempo lasciando solo il rumore dei passi sul selciato e fioche voci che si allontanavano nei vicoli, gli stessi suoni del passato. Emanuela Pagan Classifiche Mezza Maratona Maschile Weger Roman 1h11m31s Widauer Stefan 1h14m52s Klingenschmied Herman 1h20m18s Femminile Tramoy Sylvie 1h29m14s Helfenbein-Follmann Regina 1h33m27s Kastner Melanie 1h35m03s 5 km Maschile Binna Robert 16m44s Druml Matita 16m50s De-Leon-Solano Eddy Raul 16m53s Femminile Hell Anine 18m57s Pagan Emanuela 19m29s Ertl-Walder Claudia 20m29s Podismo non competitivo I Corrillasi Il 22 marzo. in una splendida mattinata di sole, si è svolta ad Illasi (VR) la 5 a edizione della podistica non competitiva Corrillasi, quattro passi tra i vigneti e gli olivi della Val d’Illasi; percorsi di km.6- 14-21 cui era affiancata una “competitiva” di km.10 valida per il Primo Circuito Km Sport. In evidenza da subito la bellezza degli itinerari di questa marcia con notevoli punti storici e artistici, oltre alla competenza organizzativa davvero eccellente ad opera del G.M. Valdillasi capitanato dal Sig. Lorenzo Fiocco con la collaborazione delle associazioni locali quali il Gruppo Biasin, gli Alpini, la Protezione Civile, la Pro Loco e, in prima persona, il sindaco di Illasi Dott. Giuseppe Trabucchi e l’Assessore allo Sport Sig. Armando Zambaldo – noto personaggio dell’Atletica Azzurra che ha partecipato con la Nazionale a varie importanti manifestazioni italiane ed estere in qualità di marciatore e anche alla famosa Marcialonga. La manifestazione era omologata FIASP e UMV, con validità per i vari concorsi. Ben 5.701 i podisti iscritti di cui 5.325 a quota intera di € 2,50 (premio: una bottiglia di vino DOC + 250 gr. di olio extra vergine di oliva). Premiati 87 gruppi provenienti oltre che da Verona, da Bologna, Mantova, Val Gardena, Trento, Vicenza; al primo posto i rappresentanti dell’Oreficeria Amighini seguiti dal G.P. Garden Story Caldiero, dagli Sbandati di Bovolone e dal Mondadori; presenti ben 92 militari dell’85° Regg. Verona comandati dal Mar. Bargione. Una nota da rilevare è il numero di partecipanti singoli che, in base alle condizioni del tempo al mattino stesso della marcia, decidono all’ultimo di partecipare o meno: si tratta di un problema che non va sottovalutato specie per gli organizzatori. In questa occasione si sono “registrati” 3.307 podisti appartenenti a gruppi e 2.394 singoli. Un merito particolare proprio allo staff organizzativo per aver saputo predisporre al meglio tutti i servizi che, uniti all’incomparabile bellezza dei luoghi e alla calorosa accoglienza della gente del posto, hanno decretato il successo di questa manifestazione. Precisa la segnaletica e ben forniti i punti di ristoro con diversi generi alimentari tra cui gli squisiti tortellini “burro e salvia” davvero graditissimi e riservati a tutti i partecipanti (veloci e meno) all’arrivo. Molto bello anche il depliant predisposto con diverse illustrazioni anche di monumenti locali da visitare lungo il percorso. Tra questi l’imponente Castello risalente al 971, Villa Perez Pompei del 700, la Chiesa parrocchiale all’interno della quale spicca un affresco del XV secolo, il Santuario del Crocifisso di S.Felice, l’Abbazia di S.Zeno a Cellore costruita prima del 1100, la Chiesa di Santa Giuliana e Villa Carlotti. Altre ville importanti si possono trovare lungo i tragitti tra cui quella del sindaco che, al suono di una fisarmonica, offriva ai podisti un fresco ristoro. Una personale riflessione che vorrei esternare da queste righe è la seguente: questa manifestazione meriterebbe il premio “miglior marcia dell’anno” per la bravura degli organizzatori e gli incantevoli percorsi disposti. Concludo con le più vive congratulazioni agli amici della Val d’Illasi con la speranza di essere ancora presenti all’edizione 2010 (ce la metteremo tutta). Ricordiamo anche che il gruppo durante tutto l’anno organizza un Percorso circolare che rispecchia a grandi linee gli itinerari di questa splendida podistica. Cesare De Monte ITra rane e riso Domenica 3 Maggio eccomi a S.Angelo Lodigiano. Volevo rivedere la nostra bella pianura, in questa stagione, tra i campi di riso. Un tempo stupendo ci attende per questa passeggiata e già alla partenza i marciatori sono molti, ma l'ambiente è un pò freddino. L'organizzazione propone vari chilometraggi. 6, 13, 19, 24 km Mi sento in forma anche perché un amico mi raggiungerà più tardi. Il percorso si svolge tra le risaie e i boschi di San Angelo e dintorni. Un primo pezzo con molti marciatori, poi al bivio dei 12 chilometri, un ristoro e una bella sorpresa. Siamo in un oasi e il paesaggio cambia sempre in meglio. Un gracidio di rane ci arriva da lontano. Con nostro stupore compare un laghetto in cui saltano e cantano rospi e rane. Proseguo contenta anche se ora il sole picchia. Siamo in mezzo alla natura, un'isola nella civiltà. Ristori a norma. Qualche boschetto ci ripara dal sole. Mi faccio forza, stringo i denti ed arrivo. Non aspettavo la banda, ma vedo che il ristoro è già stato tolto, e l'autoambulanza sta partendo. Dietro di me ancora due marciatori. Chiedo una bottiglia d'acqua e con l'amico me ne torno a casa. Una marcia bella per il percorso e la segnalazione, ma non aspettatevi altro. W.Z. IAlla scoperta di Albugnano Volevo conoscere i luoghi e i frequentatori delle camminate in Piemonte. Una terra dove si pensa tutti siano competitivi. Quale migliore occasione che partecipare ad una manifestazione come “La Mangialonga”. Circa 1400 persone avevano risposto all’invito. Con la complicità di un amico mi reco alla partenza e già inizia la meraviglia. La partenza è scaglionata per meglio apprezzare il panorama e i ristori. Si parte alle 10. Già dal volantino si evince che si tratta di una camminata diversa. Si parla di arte e di buona tavola. Sono incuriosita; si entra subito nel bosco, su saliscendi di strade sterrate, con un panorama meraviglioso. I ristori sono dentro le cantine; il cartellino che ci è stato consegnato riporta 5 numeri. Ogni numero corrisponde ad un mega ristoro: si incomincia con stuzzichini con grissini di Albugnano e naturalmente con l’assaggio di vini locali, si passa poi al panino con salame, acciughe e al quarto olive con aperitivo. La sorpresa maggiore è vedere orde di marciatori che arrivano, allegri, certi di divertirsi camminando, ragazzi, bambini che giocano al pallone, una cosa non consueta nelle nostre camminate. Entro nell’Abbazia di Vezzolano e con me tante persone che la visitano con interesse. Il sole picchia sulle nostre teste. Per me coniugare questi ristori e i chilometri è difficile. Tengo duro: tra le vigne e i boschi si sente il profumo della primavera. Mi sembra di essere in un altro mondo, dove tutto è bello: forse è proprio questo lo spirito di Nimega che avevamo dimenticato. Al quinto ristoro un alpino mi offre un aperitivo dicendo: questo ti porta al traguardo. Siamo in salita, su asfalto, mancano circa 4 chilometri all’arrivo e il sole picchia: Come per miracolo l’elisir funziona e trovo la forza di arrivare. Non è finita: al quinto ristoro, all’arrivo, Cronache • Podismo • Sci di fondo • Personaggi • Industrie 23
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