ISSN 1974-0301 - Rivista Vai

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VAi n°373 La Skadi Loppet Sci di fondo 20 Buona partecipazione di italiani alla prova nella foresta bavarese delle gare di sci di fondo piu' importanti in Germania e insieme E'una alla Koenig Ludwig Lauf di Oberammergau si gioca il primato della popolarita' in terra tedesca. Parliamo della Skadi Loppet che si svolge a Bodemais, cittadina immersa nella splendida foresta bavarese non lontana dal confine cecoslovacco. La Skadi Loppet fa parte del celebre circuito della Euroloppet e nel 2009 ha festeggiato i suoi vent'anni di esistenza. Ricco il programma di appuntamenti che il borgo bavarese con i suoi 3.000 abitanti, ha saputo regalare agli oltre 2.000 atleti arrivati fino a Bodenmais. Per la manifestazione di Andreas Adams, che è anche presidente della Euroloppet, un successo notevole con un aumento esponenziale di iscritti. Una crescita tale da diventare quasi un problema logistico per gli organizzatori. Insomma un’edizione di grande successo in termini di iscritti, anche grazie al fatto che quella appena conclusa e’ stata una stagione da neve record. Pure in quest'angolo di foresta bavarese da anni non si vedeva un manto bianco cosi’ abbondante. Tutto si e’ dunque svolto al meglio malgrado il maltempo della domenica che ha condizionato pesantemente la gara a tecnica classica. Gli atleti si sono dovuti confrontare con pioggia mista a neve, bufera e nebbia, oltre ad una pista lenta e rovinata proprio a causa degli eventi meteorologici. Nonostante le difficili condizioni meteo le gare di 42 km e 20 km si sono svolte regolarmente con un lavoro supplementare da parte degli ski man. Con delle condizioni meteo di questo tipo, di Domenico Volcan nella prova a tecnica classica è subito stato chiaro che molte delle incognite erano legate alla sciolina. Si sono visti momenti di frenetico consulto fra i concorrenti e gli addetti alla sciolinatura messi a disposizione dall’organizzazione per individuare la soluzione tecnica migliore. Per fortuna la neve bagnata non ha creato problemi di zoccolo e pur in una condizione meteo difficile tutto è comunque andato abbastanza bene per quanto riguarda i materiali. Come è abitudine in Germania e Austria sono state numerose le prove di contorno nella kermesse di Bodenmais, ma gli appuntamenti significativi sono stati le gare 30 chilometri a skating di sabato, la 20 e la 42 chilometri a classico di domenica. Numerosa ancora una volta la rappresentanza italiana con i gruppi dello Sci Club Cunardo e Hartmann di Trento che sono arrivati in Germania con due pullman di atleti e accompagnatori, a rappresentare lo zoccolo duro di appassionati che ama davvero gli sci stretti e che porta in giro per il mondo l'immagine dello sportivo italiano. Così a Bodenmais il fondo italico ha presentato i suoi pezzi pregiati come Roberto De Zolt, Reinhard Kargruber,Eugenia Bitchougova,Silvano Berlanda assieme a tanti altri amatori provenienti da tutta Italia come Andrea Longo dello Sci Club Etna,o come i vecchietti terribili dell'Hartmann Sergio Endrizzi e Sonna Matteo del GSA di Povo-Trento. Per quel che riguarda la gara del sabato a skating, sulla distanza di 30 km, con la inusuale partenza alle ore 13.00, la vittoria e' andata al giovane cecoslovacco del Dukla Liberec Kozisek Dusan che ha superato di un nulla il nostro Roberto De Zolt del team Hartman e il tedesco Tobias Rath. In campo femminile vittoria ancora allo sprint della tedesca Meyer Stefanie seguita dalla connazionale Krestschmer Anja e dall’azzurra Eugenia Bitchougova.Vincitori di categoria Roberto De Zolt, Alberto Colajanni del Gs San Bernardo e ancora Eugenia Bitchougova tornata in forma dopo i noti problemi fisici di due anni fa'. Domenica mattina è stata la volta della Skadi Loppet a tecnica classica ancora una volta con i sopra citati problemi di neve e pioggia. La gara dei 42 chilometri e’ stata vinta dal bielorusso Ivanov Alexej seguito allo sprint dal tedesco Rohde Florian e dal cecoslovacco Sretr Radek. In campo femminile vittoria per la specialista delle prove sprint Nicole Fessel che ha fatto gara a sè lasciando a più di dieci minuti l'austriaca Schairer Sabrina e la tedesca Ktretscher Anja. Ancora una volta il passo classico non ha regalato un podio agli italiani. Meglio e’ andata nelle classifiche di categoria: Terzo posto per Eugenia Bitchougova e Silvano Berlanda nell categoria 51-55. Un altro terzo posto per la categoria 61-65 per Luigi Vigezzi dello Sci Club Cunardo. Nella distanza 20 chilometri classico successo in campo maschile del cecoslovacco Daniel Selechta e in quello femminile della tedesca Jessica Muller. 5° posto assoluto dell’altoatesino Reinhard Kargruber e vittoria nella sua categoria. Da segnalare inoltre la ricca proposta delle gare sulle varie distanze per i giovani in un clima di sano agonismo e di festa per una Skadi Loppet che ha visto un notevole aumento di iscritti. La gara e il suo sviluppo nella magnifica foresta bavarese meritano questo successo con l'auspicio che il prossimo anno possa splendere il sole e rendere ancora più gioiosa la due giorni in terra tedesca.
Doppio tris al Tour du Rutor Extrême VAi n°373 Le coppie Matteo Eydallin-Denis Trento e Roberta Pedranzini-Francesca Martinelli chiudono in bellezza, con la terza tappa di Planaval di Stefano Girardi Pronostici pienamente rispettati in tutto e per tutto, con la consegna dei trofei all’altoatesino Manfred Reichegger ed alla francese Laetitia Roux vincitori delle classifiche generali. E’ stato dunque questo l’epilogo della 3 giorni valdostana che si è chiusa con un grande successo organizzativo per l’ S.C. Gex ed i 150 volontari che si sono adoperati per la buona riuscita della manifestazione. Prima del via dell’ultima frazione le dichiarazioni di Eydallin e Trento erano pero’ tiepide, prevedevano una gara di “controllo” anche perchè la stanchezza iniziava a farsi sentire. All’albeggiare dell’ultimo giorno gli atleti hanno trovato un cielo imbronciato, ma poi le nuvole hanno lasciato spazio al sole che ha illuminato scorci affascinanti, come quelli del Rutor e dello Château Blanc e in lontananza il “Bianco”. La tappa più dura della tre giorni, la più spettacolare con passaggi “da urlo” ai piedi del ghiacciaio dello Château Blanc (2.850 m.), a Punta Flambeau (3.320 m.) e con l’ultima salita in assetto alpinistico sulla cima del Mont Château Blanc (3.422 m.) ha cosi’ fornito i suoi verdetti. Partenza tranquilla con il gruppo ancora compatto nella prima fase. I migliori in testa proiettati verso Plan Petet (2282 m.). Ai piedi del ghiacciaio dello Château Blanc, dopo che gli atleti avevano assorbito 1296 m. di dislivello, Eydallin-Trento hanno inferto un primo scossone al gruppetto dei fuggitivi. Ecoeur-Troillet sono rimasti attaccati ai due alpini. Reichegger-Holzknecht e i francesi Sbalbi-Blanc hanno invece perso qualche secondo. Sul Colle di Planaval (3010 m) tre coppie in un fazzoletto con Ecoeur-Troillet, Eydallinrento e Sbalbi-Blanc. Reichegger-Holzknecht, scivolati quarti, subivano un calo di Holzknecht tanto che Reichegger decideva di “trainare” con un cordino il compagno. La chiave di volta della gara si è avuta a Punta Flambeau. Al cambio pelli i due azzurri sono stati più agili degli elvetici ed hanno guadagnato la testa. Un colpo “mortale” per i due svizzeri che si sono visti sgusciare nel passaggio in cresta, autentico spartiacque con una traccia di pochi centimetri, i due azzurri. Anche i francesi si sono mostrati leggermente in affanno e permettendo così a Reichegger Holzknecht di rosicchiare qualche metro. Nell’ultima salita, con gli sci in spalla, gli svizzeri hanno tentato il tutto per tutto, ma Eydallin si è confermato fortissimo con Trento “in scia”. All’ultimo cambio pelli Eydallin e Trento si sono lanciati in una frenetica discesa, che li ha catapultati per primi sul traguardo di Planaval gremito di curiosi ed appassionati. Sull’infuocato traguardo di Planaval, Matteo Eydallin e Denis Trento hanno fermato il cronometro dopo 2h22’45, il tempo necessario per bersi tutti d’un fiato i 2.294 metri di dislivello. Dopo 41” le due tute rosse degli svizzeri Ecoeur e Troillet si sono aggiudicati il secondo posto di giornata e di gara, con i francesi Blanc Sbalbi terzi a 1’39”. Poi suspance fino a quando Reichegger- Holzknecht chiudevano in quarta posizione, con l’altoatesino che si è posizionato direttamente sul gradino più alto del podio di Coppa del Mondo. Una gran giornata per la sua prima “vera” Coppa del Mondo, quella assoluta e della nuova federazione internazionale, l’ISMF. Tra le donne la gara è stata ancora una volta a senso unico, con le “bormine volanti” Pedranzini-Martinelli a dominare fin dall’inizio e chiudere il loro “tris” al Tour du Rutor con una splendida passerella finale. Seconde le valdostane Pellissier-Clos che hanno inflitto un distacco enorme alle francesi. Una grande prova d’orgoglio che relegava Roux e Bourillon al terzo posto. Alla Roux la tanto agognata “Coppa”. In gara c’erano anche gli Junior, con la formazione di casa Cazzanelli-Righi che hanno provato ad insidiare gli svizzeri Marti-Tissières, vincendo la 3 a tappa. La vittoria del Tour du Rutor Extrême categoria Junior maschile Sci alpinismo 21
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