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ISSN 1974-0301 - Rivista Vai

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Alla fine hanno vinto tutti<br />

Ha vinto la IAU che ha visto lo svolgimento<br />

di un campionato mondiale di un livello organizzativo<br />

invidiabile, che sarà molto difficile<br />

ripetere.<br />

Hanno vinto i Runners Bergamo di Gregorio<br />

Zucchinali. La sfida che hanno accolto qualche<br />

mese fa e sembrava a molti una follia, si<br />

è andata via via delineando e trasformando<br />

in un evento di assoluto livello, sia agonistico<br />

che organizzativo.<br />

Ha vinto una città dove per un giorno è stato<br />

scoperto uno sport diverso dal calcio e di<br />

cui una zona dichiaratamente degradata è<br />

stata palcoscenico Ha vinto il pubblico: costituito<br />

dapprima da qualche addetto ai lavori<br />

al quale si sono aggiunti man mano curiosi<br />

che col passare delle ore sono diventati<br />

entusiasti supporters<br />

Hanno vinto le istituzioni sportive e non<br />

sportive: Bergamo si è trasformata per qualche<br />

giorno in un centro della globalizzazione<br />

sportiva. Hanno vinto soprattutto gli atleti.<br />

Si sono presentati in 300, ognuno con<br />

mire diverse e, per qualcuno indipendenti<br />

dal risultato I francesi con uno squadrone<br />

organizzato deciso di vincere, gli australiani,<br />

allegri e chiassosi, i giapponesi, tranquilli e<br />

silenziosi, i coreani, i brasiliani rappresentati<br />

da un nome molto noto e amato anche in<br />

Italia. Quel Nunes che vinse due volte i Passatore,<br />

stabilendo anche il record del percorso.<br />

E che è stato applaudito come gli italiani.<br />

Hanno vinto anche gli azzurri. E non<br />

importa se i maschi si sono trovati alle prese<br />

con incidenti e infortuni e non hanno potuto<br />

dare il massimo. Già gareggiare in casa (e<br />

diversi atleti erano proprio di Bergamo) poteva<br />

essere considerata una vittoria.<br />

Hanno vinto soprattutto le nostre ragazze:vedere<br />

le 3 Moniche (Casiraghi, Molding,<br />

Barchetti) correre insieme per gli ultimi giri è<br />

stato emozionante come applaudire la nostra<br />

squadra sul terzo gradino del podio.<br />

24 ore sono lunghe da raccontare, specialmente<br />

se si tratta di corsa: lasceremo a Stefano<br />

le considerazioni tecniche sulle nostre<br />

squadre.<br />

Ci soffermiamo piuttosto sull’emozione di<br />

vedere il giro d’onore in apertura del “vecchio”<br />

Ladelli, antesignano di questa disciplina,<br />

guarda caso anche lui di Bergamo e di<br />

Antonio Mazzeo, che combatte con la sua<br />

passione per la ultramaratona seri guai fisici<br />

dai quali siamo certi riuscirà a guarire.<br />

Sull’entusiasmo dei volontari impegnati nell’organizzazione,<br />

che hanno lavorato in<br />

ogni settore con capacità, ma soprattutto<br />

col cuore di chi conosce queste fatiche.<br />

Il caldo improvviso non ha certo favorito le<br />

prestazioni eccezionali. Inaspettatamente<br />

ha vinto un “nordico” lo svedese Henrik Olsson,<br />

ripagato da una prudente condotta di<br />

gara.<br />

Delusione degli organizzatori e della squadra<br />

francese che, malgrado la loro organizzazione<br />

non sono riusciti a portare la loro atleta<br />

di punta. Anne Cecil Fontane a fissare il<br />

nuovo record mondiale della disciplina,<br />

mancato di solo una decina di metri. Un<br />

evento preparato in questo modo con tanto<br />

entusiasmo e tanto cuore avrebbe meritato<br />

anche un record.<br />

fianco a fianco della Casiraghi e della Barchetti,<br />

per il piacere e tripudio della folla festante<br />

di Bergamo.<br />

Con i risultati di questa portata delle ragazze<br />

non poteva che venire la medaglia di<br />

bronzo nel Mondiale, ma anche quella di argento<br />

nell’Europeo e la miglior prestazione<br />

italiana a squadre di tutti i tempi, con<br />

626,386 km che supera di quasi 55 km quella<br />

precedente (571,598 km del 2006 a Taipei),<br />

grazie alle performances di Casiraghi,<br />

Gross e Di Vito. Ancora: in nessuna occasione<br />

mai sei ragazze italiane avevano superato<br />

assieme i 180 km. Lo stesso totale acquisito<br />

dalle sei ragazze (1.175,863 km) rappresenta<br />

simbolicamente una delle migliori<br />

prestazioni femminili al mondo, in grado di<br />

competere con le fortissime francesi di oggi<br />

e anche con fortissime giapponesi e russe di<br />

qualche anno fa. Purtroppo uguale risultato<br />

non ha conseguito<br />

la squadra<br />

maschile,<br />

sfortunatamente<br />

alle prese<br />

con infortuni<br />

nell’ultimo<br />

mese di preparazione<br />

che<br />

hanno impedito<br />

di essere al<br />

100% della<br />

condizione<br />

Cudin e Bertolini,<br />

gli azzurri<br />

che avevano<br />

tra i presenti le<br />

migliori prestazioni<br />

stagionali<br />

del 2008. Cudin ha dovuto fermarsi anzitempo<br />

per una metatarsalgia alquanto dolorosa,<br />

mentre Bartolini ha potuto concludere<br />

con grande sacrificio totalizzando circa 187<br />

km.<br />

Si è difeso molto bene Marco Baggi, capace<br />

di portare a casa un buon 220,575 km grazie<br />

ad una condotta di gara molto regolare e<br />

molto cauta fin dall’inizio che ha saputo controbilanciare<br />

il primo caldo primaverile.<br />

Sembrava una buona giornata anche per<br />

Gastone Barichello e Luca Sala, per lo stesso<br />

motivo che ha consentito a Baggi di concludere<br />

molto bene, ma problemi digestivi hanno<br />

impedito - dopo la metà gara - ai due di<br />

raccogliere le stesse soddisfazioni di Marco,<br />

costringendo ad una lunga sosta addirittura<br />

Gastone, mentre Luca Sala è riuscito comunque<br />

a superare i 200 km (206,475 km),<br />

nonostante le interruzioni. Difficoltà di diversa<br />

origine hanno precluso le attese soddisfazioni<br />

a Beltramino, Orsi, Pirotta e Cornolti.<br />

Siamo sicuri che per loro le difficoltà di cui<br />

sopra abbiamo accennato hanno giocato un<br />

brutto scherzo, ma conoscendo la loro tenacia<br />

e determinazione, sapranno ritrovare<br />

presto nuovi stimoli e risultati.<br />

Classifica individuale<br />

1. Olsson Henrik, M (Svezia) 257.042; 2. Weis Ralf,<br />

M (Germania) 244.492; 3. Fontaine Anne-Cécile, F<br />

(Francia) 243.644; 4. Sakai Yuji, M (Giappone)<br />

242.713; 5. Bychkov Vladimir, M (Russia) 240.506;<br />

6. Keith Eoin, M (Irlanda) 237.206; 7. Gross Ulrich, M<br />

(Italia) 236.161; 8. Bec Brigitte, F (Francia) 234.977;<br />

9. Dedykin Semen, M (Russia) 233.841; 10. Suzuki<br />

Makoto, M (Giappone) 232.162; 11. Takeda Kenji, M<br />

(Giappone); 232.109; 12. Fontaine Emmanuel, M<br />

(Italia) 228.903; 13. Heubi Bruno, M (Francia)<br />

228.429; 14. Kurylo Piotr, M (Polonia) 226.369; 15.<br />

Riedel Roland, M (Germania) 226.065; 16. Rozycki<br />

Konrad, M (Polonia) 225.048; 17. Casiraghi Monica,<br />

F (Italia) 223.848; 18. Douriez Thierry, M (Francia)<br />

223.834; 19. Baggi Marco, M (Italia) 220.575; 20.<br />

Donaldson Jamie, F (Usa) 220.219; 21. Bogaert Johan,<br />

M (Belgio) 220.153; 22. Alter Julia, F (Germania)<br />

219.293; 23. Kruglicov Anatoly, M (Russia)<br />

219.098; 24. Lindsten Ari, M (Finlandia) 218.672;<br />

25. Hecke Friedemann, M (Germania) 218.554; 26.<br />

Posado Perez Josè Luis, M (Spagna) 218.001; 27.<br />

Tallarita Antonio,M (Italia) 216.402; 28.Wolf Ludwig,<br />

M (Austria) 216.168; 29. Tanaka Katsuhiro, M (Giappone)<br />

216.165; 30. Gross Annemarie, F (Italia)<br />

215.911; 31. Ritella Christian, M (Svezia) 215.809;<br />

32. Mason Stephen, M (Gran Bretagna) 215.167; 33.<br />

Cserpak Jozsef, M (Ungheria) 214.919; 34. Montagner<br />

Stefano, M (Italia) 214.101; 35. Dostalek Petr,<br />

M (Repubblica Ceca) 213.466; 36. Frimann Christian,<br />

M (Danimarca) 213.451; 37. Strasser Regina,<br />

F (Austria) 212.198; 38. Kuwahara Akie, F (Giappone)<br />

211.906; 39. Hartikainen Reima, M (Svezia)<br />

211.482; 40. Pearson John, M (Australia) 210.257;<br />

41. Urbaniak Andrezej, M (Polonia) 208.995; 42.<br />

Lindvai Slavomir, M (Slovacchia) 208.898; 43. Bednosky<br />

Annette, F (Usa) 208.607; 44. Horn Deb, F<br />

(Usa) 207.333; 45. Gallen Eddie, M (Irlanda)<br />

207.071; 46. Kirkelund Vagn, M (Danimarca)<br />

206.577; 47. Sala Luca, M (Italia) 206.475; 48. Lovric<br />

Michael, M (Australia) 206.464; 49. Osladil Miroslav,<br />

M (Repubblica Ceca) 206.233; 50. Siimes<br />

Outi, F (Finlandia) 205.671.<br />

VAi<br />

n°373<br />

Podismo<br />

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