Kremmerz Giuliano - Segreti Di Ermetismo E Alchimia - Sito Mistero
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Nella pratica, la cibazione deve essere effettuata così: la donna prima dell’amplesso preleva una piccola quantità della propria urina (corrispondente circa alla quantità del mercurio emesso dal maschio) e la conserva in un bicchiere piccolo di cristallo. Quindi si opera il coito sacro emettendo il mercurio nella vagina al rosso ed unendo poi l’urina insieme, nella coppa muliebre, per poi cibarsi unendo direttamente la bocca alla vagina stando la donna sdraiata sopra il compagno nella posizione di Cancro (vedi il simbolo zodiacale) ed aspirando l’amalgama filosofale che si divide poi con la compagna tramite il bacio sacro che unisce bocca a bocca per il passaggio. La donna durante i rapporti non dovrà arrivare all’orgasmo mai, salvo che nell’ultimo giorno, quando anche l’uomo emette il mercurio. Questa essenza muliebre rappresenta l’amore della madre del Cristo. Se pratichi con la tua donna, cerca di andare avanti con lei per tutta l’Opera, fino al raggiungimento dell’ultimo magisterio; se pratichi con altre, possono essere esse praticanti alchimiche oppure assolutamente profane, e come ti ho detto, discepolo, puoi se vuoi cambiarne una ad ogni moltiplicazione, cioè una donna diversa per ciclo ma nel caso in cui la donna sia profana, non comunicarle l’amalgama, cosa che invece puoi fare con qualsiasi donna tu pratichi che sia discepola alchemica di grado pari al tuo. Il mercurio cotto attraverso i tre passaggi del fuoco deve, nell’ultimo giorno della rubedo, essere concotto dalla magnesia femminile, cioè dall’essenza muliebre orgasmica, ciò che produce il suo grado completo solfidrico, necessario alla moltiplicazione della Pietra. In altri termini, discepolo, quando coisci con la donna senza emettere il seme, nei giorni prescritti, la donna non deve avere l’orgasmo, ciò che produce in lei una ipersaturazione di magnesia femminile, ovverosia un grandissimo potenziamento delle qualità chimiche e astrali della sua magnesia che, aggiunte al mercurio bianco, nell’ultimo giorno, fa raggiungere ad esso mercurio lo stato perfetto di zolfo, cioè di mercurio alchemicamente cotto, infatti quando lo emetterai, discepolo, lo vedrai di colore simile a zolfo naturale, cioè giallastro e di odore speciale di farina cotta [vai a vedere, lettore, le stesse parole ne “La Scienza dei Magi”] ciò che è alla base della simbologia dell’ostia di pane azzimo nella tradizione cattolica. La pratica così protratta di continuo ottenere fa la moltiplicazione della Pietra sino al separando solare, che possasi ottenere in un tempo variabile - da pochi a molti anni - proporzionale al grado aurico di base dell’individuo praticante alchimico. Le modificazioni e le fenomenologie che si svilupperanno sono quelle proprie del separando ammonio come ti ho già dispiegato nel Libro VII - Il Grande Arcano, senonchè essendo questa pratica alchemico-sessuale, vi saranno cangiamenti profondi nei fluidi fisici dell’uomo e della donna - in primo luogo -, ciò nei loro mercurii, come del resto il mercurio dell’uomo diventerà negli ultimi stadii Pietra Filosofale fisica moltiplicativa. Osserva in alchimica cosa è la cifra dell’arcangelo Michael: la pratica moltiplicativa della Pietra, ovvero la reiterazione del ciclo nigredo-albedo-rubedo (cottura con i tre fuochi) con la solita o con più donne; ciò che trasforma la sua Cifra nella figura di un fallo circondato da più vulve muliebri. Il mercurio concotto attraverso i tre passaggi, comechè raggiunge lo stato pirico (o ammonio), cangia gradatamente da mercurio elaborato (mercuriale) in mercurio solare, ciò che fisicamente è provato dal fatto che esso mercurio assume gradatamente nella fase finale colore fluorescente (cioè lucente di notte) e liquidità più densa, ed inizia anche a profumare ed assume sapore dolciastro, ciò che nella tradizione chiamasi ambrosia degli dei. 182
Questo mercurio è cioè diventato Pietra Filosofale, cioè base per l’ultima trasmutazione da mercuriale a solare, cioè corpo ammonio perfetto. Da quando avrai questo cangiamento del tuo sperma come ti ho indicato innanzi, discepolo, sappi che la Pietra filosofale è prodotta e che quando praticherai la ciclica e ingerirai l’ultimo giorno l’amalgama alchimico, quello sarà il seme perfetto dell’oro che portarti potrà in brevissimo tempo ad essere corpo vero solare o ammonio perfetto. Parimenti, discepolo, le modificazioni della donna avvengono nelle sue essenze mercuriali, solo però nel caso che sia essa praticante alchemica di grado pari al tuo. E precisamente, per quanto riguarda il primo fluido mercuriale che è il mercurio rosso, l’istessa solarizzazione mercuriale che tu hai nello sperma avviene di conseguenza anche in esso, cioè diviene parimenti fluorescente e di sapore dolciastro e gradevole, emanando anche una specifica profumazione piacevole; per ciò che concerne il secondo fluido mercuriale che è l’ovulazione, il suo colore ad un certo grado della pratica assume riflessi azzurrognoli. Nelle ultime modificazioni il mercurio bianco chiamasi alchimicamente vetriolo bianco, il mercurio rosso vetriolo rosso e l’ovulazione vetriolo azzurro. La congiunzione dei due mercurii solarizzati durante le rubedo successive, da quando cioè si constaterà effettivo cangiamento nei fluidi come ti ho ora indicato, porteranno alla Lapis Rubea, cioè l’ultimo grado della Pietra filosofale. Per quanto riguarda la pratica moltiplicativa della Pietra, tieni presente discepolo che l’unione alchemica con molteplici donne era legittimata dalle più antiche tradizioni compresa quella biblica dell’Antico Testamento, e vedi a tal proposito anche i vangeli cristiano-gnostici. Da ciò deriva la tradizione segreta dell’harem poi volgarizzata nella promiscuità sessuale ai soli fini carnali. Sempre nella tradizione, le donne che dovevano servire a tale opera alchemica, venivano chiamate sacerdotesse di Nebo o agubiche, a seconda della funzione loro nella pratica di questo magisterio: le prime partecipavano alla cibazione con l’amalgama, le seconde invece non partecipavano direttamente al Mistero, servendo esclusivamente ad accendere l’Eros dell’uomo e a concuocere il mercurio nei passaggi coi vari fuochi. Per ciò che concerne la spiegazione teologica di questo mistero vedi, discepolo, i vangeli gnostici quando Gesù nell’ultima cena compie simbolicamente il rito supremo del Graal impartendo l’istruzione di ripetere esso rito in sua commemorazione, ciò che i discepoli fanno precisamente dopo la morte del Cristo, e di questo anche vi è traccia nei vangeli canonici. Dunque il Cristo terreno, cioè corpo mercuriale perfetto, prima di tornare nel Regno del Padre - o stato ammonio solare - dà le precise istruzioni insegnando la cibazione alchemica del sacro amalgama composto dai due liquidi, uno bianco e uno rosso, cioè urina e sangue mestruale, e col pane azzimo che nella cattolica simbologia è l’ostia o il mercurio bianco concotto dal passaggio alchemico con i tre fuochi. La moltiplicazione della Pietra è teologicamente simboleggiata dalle parole del Cristo quando istruisce i suoi discepoli a reiterare il mistero che egli ha appena disvelato, seppure in chiave simbolica. Il numero di giorni del ciclo di nigredo e albedo è 12 in correlazione appunto col numero dei discepoli, e il terzo giorno della rubedo, cioè quando avviene la cibazione è da ricercarsi nella simbologia del mistero della resurrezione del Cristo, che il terzo giorno dalla sua sepoltura terrena risorge per ascendere ai Cieli. Cioè in questa pratica del Graal, dal corpo ibico perfetto - o Cristo operante su questa terra - si ascende ai Cieli, cioè si trasmuta il proprio corpo in corpo ammonio per reiterazione del Mistero, o moltiplicazione della Pietra filosofale alchimica. 183
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Questo mercurio è cioè diventato Pietra Filosofale, cioè base per l’ultima trasmutazione da<br />
mercuriale a solare, cioè corpo ammonio perfetto. Da quando avrai questo cangiamento del tuo<br />
sperma come ti ho indicato innanzi, discepolo, sappi che la Pietra filosofale è prodotta e che quando<br />
praticherai la ciclica e ingerirai l’ultimo giorno l’amalgama alchimico, quello sarà il seme perfetto<br />
dell’oro che portarti potrà in brevissimo tempo ad essere corpo vero solare o ammonio perfetto.<br />
Parimenti, discepolo, le modificazioni della donna avvengono nelle sue essenze mercuriali, solo<br />
però nel caso che sia essa praticante alchemica di grado pari al tuo. E precisamente, per quanto<br />
riguarda il primo fluido mercuriale che è il mercurio rosso, l’istessa solarizzazione mercuriale che<br />
tu hai nello sperma avviene di conseguenza anche in esso, cioè diviene parimenti fluorescente e di<br />
sapore dolciastro e gradevole, emanando anche una specifica profumazione piacevole; per ciò che<br />
concerne il secondo fluido mercuriale che è l’ovulazione, il suo colore ad un certo grado della<br />
pratica assume riflessi azzurrognoli.<br />
Nelle ultime modificazioni il mercurio bianco chiamasi alchimicamente vetriolo bianco, il mercurio<br />
rosso vetriolo rosso e l’ovulazione vetriolo azzurro. La congiunzione dei due mercurii solarizzati<br />
durante le rubedo successive, da quando cioè si constaterà effettivo cangiamento nei fluidi come ti<br />
ho ora indicato, porteranno alla Lapis Rubea, cioè l’ultimo grado della Pietra filosofale.<br />
Per quanto riguarda la pratica moltiplicativa della Pietra, tieni presente discepolo che l’unione<br />
alchemica con molteplici donne era legittimata dalle più antiche tradizioni compresa quella biblica<br />
dell’Antico Testamento, e vedi a tal proposito anche i vangeli cristiano-gnostici. Da ciò deriva la<br />
tradizione segreta dell’harem poi volgarizzata nella promiscuità sessuale ai soli fini carnali. Sempre<br />
nella tradizione, le donne che dovevano servire a tale opera alchemica, venivano chiamate<br />
sacerdotesse di Nebo o agubiche, a seconda della funzione loro nella pratica di questo magisterio: le<br />
prime partecipavano alla cibazione con l’amalgama, le seconde invece non partecipavano<br />
direttamente al <strong>Mistero</strong>, servendo esclusivamente ad accendere l’Eros dell’uomo e a concuocere il<br />
mercurio nei passaggi coi vari fuochi.<br />
Per ciò che concerne la spiegazione teologica di questo mistero vedi, discepolo, i vangeli gnostici<br />
quando Gesù nell’ultima cena compie simbolicamente il rito supremo del Graal impartendo<br />
l’istruzione di ripetere esso rito in sua commemorazione, ciò che i discepoli fanno precisamente<br />
dopo la morte del Cristo, e di questo anche vi è traccia nei vangeli canonici.<br />
Dunque il Cristo terreno, cioè corpo mercuriale perfetto, prima di tornare nel Regno del Padre - o<br />
stato ammonio solare - dà le precise istruzioni insegnando la cibazione alchemica del sacro<br />
amalgama composto dai due liquidi, uno bianco e uno rosso, cioè urina e sangue mestruale, e col<br />
pane azzimo che nella cattolica simbologia è l’ostia o il mercurio bianco concotto dal passaggio<br />
alchemico con i tre fuochi. La moltiplicazione della Pietra è teologicamente simboleggiata dalle<br />
parole del Cristo quando istruisce i suoi discepoli a reiterare il mistero che egli ha appena disvelato,<br />
seppure in chiave simbolica. Il numero di giorni del ciclo di nigredo e albedo è 12 in correlazione<br />
appunto col numero dei discepoli, e il terzo giorno della rubedo, cioè quando avviene la cibazione è<br />
da ricercarsi nella simbologia del mistero della resurrezione del Cristo, che il terzo giorno dalla sua<br />
sepoltura terrena risorge per ascendere ai Cieli.<br />
Cioè in questa pratica del Graal, dal corpo ibico perfetto - o Cristo operante su questa terra - si<br />
ascende ai Cieli, cioè si trasmuta il proprio corpo in corpo ammonio per reiterazione del <strong>Mistero</strong>, o<br />
moltiplicazione della Pietra filosofale alchimica.<br />
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