Kremmerz Giuliano - Segreti Di Ermetismo E Alchimia - Sito Mistero
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congiunzioni sono forme geometriche rappresentate con due o tre linee al massimo; le linee sono sempre aperte, ed inoltre l’angolo maggiore della figura è sempre rivolto in alto (o in basso). I verbi, che rappresentano la parte più lunga della frase, sono sempre raffigurati in maniera spiccatamente onirica, o indicano processi contenuti nel verbo; il significato del verbo lo si desume associandolo ad una sfera esoterica-astrologica, quindi i verbi onirici hanno 7 qualificazioni principali; graficamente si esprimono così: I verbi lunari con lunghe linee ondeggianti; i verbi marziali con linee segmentate; i verbi mercuriali con linee circolari o formanti ampie curve; i verbi gioviani con linee più propriamente geometriche, cioè formanti una o più figure chiuse; i verbi venerei con linee esattamente armoniche anche ondeggianti o segmentate; i verbi saturniani con linee che raggiungono un punto e poi tornano indietro, quindi si accavallano a formare un disegno complicato; i verbi solari con linee interrotte o delimitanti uno spazio interrotto. Se il verbo ha un andamento verso l’alto indica una proprietà accrescitiva fisica o morale, compatibile col suo significato esoterico-astrologico; se invece l’andamento è verso il basso indica una caduta di potere, una diminuzione in senso fisico o morale (anche questo si deduce dalla sua attribuzione planetaria); se uno stesso verbo ha più accrescimenti e cadute ciò indica il processo consequenziale del verbo stesso, ed allora si tiene presente soltanto l’ultimo andamento, che è quello che specifica in maniera definitiva il verbo. I segni staccati dall’ortografia principale sono da considerarsi qualità astrali del composto formativo: anche questi segni sono presi dalla tradizione magica e quindi vanno letti in quella chiave; l’ultimo segno, a destra, indica il prodotto ottenuto od ottenibile, anche questo segno va letto cabalisticamente. 178
DE ALCHIMICO SECRETO Vi è un’operazione di altissimo Magisterio alchemico che per sua natura è integrativamente completa per ottenersi l’ascenso individuo dal più basso grado preparatorio agli stati finali ammonii ottenibili per ripetizione di detto segreto che vado a disvelarti nella sua natura intima. Sappi discepolo che tale operazione somma è continuamente ripetuta simbolicamente in quella Messa che il volgarissimo prete amministra e celebra nel più completo fraintendimento del suo significato vero alchemico che è affatto assegnabile al Magistero dell’oro o Ammonio. Così tale secreto viene con tutt’altro intento di spirito simbolicamente dispiegato nell’atto sacerdotale di unire due fluidi della terra, acqua e vino, più un’ostia bianca e circolare in una coppa da cui chi aministra il Mistero beve con l’intento di ricevere in sé il dono divino che per suo sublime potere cangiare dovrebbe la materia grave dell’operatore nell’altissima della potestà suprema. Ora, sapppi con l’Ermete di quest’Arte tradurre in linguaggio alchemico tale profanazione simbolica onde pervenire al suo vero significato, e sostituisci gli ingredienti del vero Magisterio, così che avrai: VINO= fluido alchemico rosso = sangue mestruale ACQUA= fluido alchemico bianco = aqua solis (urina) OSTIA = mercurio bianco (sperma) CALICE = cucurbita ove avviene la transustanziazione alchemica, cioè la muliebre vagina. Avendo ora gli elementi filosofici, sappi condurre la pratica conformemente a quanto ti ho detto sul regime alchemico dei tre fuochi, cioè come questi diversi gradi interni di energia calorica possano diversamente cuocere e preparare il Mercurio di base ad essere Mercurio filosofico, cioè mercurializzato ovvero esaltato in massima potenza di sua intima virtù. E come la donna rappresenta il regime del fuoco necessario per tale concozione, avrai così dispiegato il secreto di quest’Arte Regale. Così si avrà che nella completa lunazione tu dovrai concuocere il Mercurio tuo al primo fuoco di nigritudine, cioè con operazione di sodomia su la donna essendo questo il primo fuoco calorio che necessasi per disvelare le prime scorie mercuriali, [per “scorie mercuriali” si potrebbe intendere l’eliminazione di quella parte “morfica” o delle forme che possiede il mercurio allo stato naturale, cioè delle impressioni sensorie che nel Separando Kremmerz diceva andassero “separate”. In pratica, per rendere atttivo il Mercurio in astrale, occorre coire carbonizzando ogni forma di concupiscenza attraverso una specie di ascesi del piacere (le tre fasi della cottura), che se condotta positivamente permetterebbe, con l’eiaculazione singola e finale, si separare realmente il mercurio e di renderlo “filosofale”.] e protrai questa fase per i primi 12 giorni potendo in detto tempo interrompere l’operatività per non più di 72 ore, ma essendo meglio praticare ogni giorno in prestabilita ora fissa. Il Mercurio devesi cuocere per sforzo di Eros più il calore della nigredo però senza mai estrarsi dalla miniera [dall’ano ed eiaculare] chè l’operazione intenderebbesi interrotta e gli sforzi tuoi vani onde occorrerebbe ripartire con una nuova ciclica. Terminata questa parte, la cottura avverrà nella coppa ove il calore dell’albedo muliebre alchimizzerà il mercurio filosofico per cangiarlo in Mercurio filosofale cioè ultimo stadio 179
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DE ALCHIMICO SECRETO<br />
Vi è un’operazione di altissimo Magisterio alchemico che per sua natura è integrativamente<br />
completa per ottenersi l’ascenso individuo dal più basso grado preparatorio agli stati finali ammonii<br />
ottenibili per ripetizione di detto segreto che vado a disvelarti nella sua natura intima. Sappi<br />
discepolo che tale operazione somma è continuamente ripetuta simbolicamente in quella Messa che<br />
il volgarissimo prete amministra e celebra nel più completo fraintendimento del suo significato vero<br />
alchemico che è affatto assegnabile al Magistero dell’oro o Ammonio. Così tale secreto viene con<br />
tutt’altro intento di spirito simbolicamente dispiegato nell’atto sacerdotale di unire due fluidi della<br />
terra, acqua e vino, più un’ostia bianca e circolare in una coppa da cui chi aministra il <strong>Mistero</strong> beve<br />
con l’intento di ricevere in sé il dono divino che per suo sublime potere cangiare dovrebbe la<br />
materia grave dell’operatore nell’altissima della potestà suprema.<br />
Ora, sapppi con l’Ermete di quest’Arte tradurre in linguaggio alchemico tale profanazione<br />
simbolica onde pervenire al suo vero significato, e sostituisci gli ingredienti del vero Magisterio,<br />
così che avrai:<br />
VINO= fluido alchemico rosso = sangue mestruale<br />
ACQUA= fluido alchemico bianco = aqua solis (urina)<br />
OSTIA = mercurio bianco (sperma)<br />
CALICE = cucurbita ove avviene la transustanziazione alchemica, cioè la muliebre vagina.<br />
Avendo ora gli elementi filosofici, sappi condurre la pratica conformemente a quanto ti ho detto sul<br />
regime alchemico dei tre fuochi, cioè come questi diversi gradi interni di energia calorica possano<br />
diversamente cuocere e preparare il Mercurio di base ad essere Mercurio filosofico, cioè<br />
mercurializzato ovvero esaltato in massima potenza di sua intima virtù.<br />
E come la donna rappresenta il regime del fuoco necessario per tale concozione, avrai così<br />
dispiegato il secreto di quest’Arte Regale. Così si avrà che nella completa lunazione tu dovrai<br />
concuocere il Mercurio tuo al primo fuoco di nigritudine, cioè con operazione di sodomia su la<br />
donna essendo questo il primo fuoco calorio che necessasi per disvelare le prime scorie mercuriali,<br />
[per “scorie mercuriali” si potrebbe intendere l’eliminazione di quella parte “morfica” o delle<br />
forme che possiede il mercurio allo stato naturale, cioè delle impressioni sensorie che nel<br />
Separando <strong>Kremmerz</strong> diceva andassero “separate”. In pratica, per rendere atttivo il Mercurio in<br />
astrale, occorre coire carbonizzando ogni forma di concupiscenza attraverso una specie di ascesi<br />
del piacere (le tre fasi della cottura), che se condotta positivamente permetterebbe, con<br />
l’eiaculazione singola e finale, si separare realmente il mercurio e di renderlo “filosofale”.]<br />
e protrai questa fase per i primi 12 giorni potendo in detto tempo interrompere l’operatività per non<br />
più di 72 ore, ma essendo meglio praticare ogni giorno in prestabilita ora fissa. Il Mercurio devesi<br />
cuocere per sforzo di Eros più il calore della nigredo però senza mai estrarsi dalla miniera<br />
[dall’ano ed eiaculare]<br />
chè l’operazione intenderebbesi interrotta e gli sforzi tuoi vani onde occorrerebbe ripartire con una<br />
nuova ciclica. Terminata questa parte, la cottura avverrà nella coppa ove il calore dell’albedo<br />
muliebre alchimizzerà il mercurio filosofico per cangiarlo in Mercurio filosofale cioè ultimo stadio<br />
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