Kremmerz Giuliano - Segreti Di Ermetismo E Alchimia - Sito Mistero
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LA SCRITTURA IERATICA Terminati i libri in cui ti ho disvelato chiarissimamente forme e pratiche dell’Alchirnia sino al sommo livello, e grado per grado avendoti dato anche le pratiche magiche da effettuarsi in relazione al separando alchimico sviluppato, ora, discepolo, aggiungo alla mia rivelazione queste Appendici che meglio potranno chiarificarti alcuni aspetti dell’Arte di cui sei discepolo, nonché saranno integrative della Sapienza che io ho avuto compito di trasmetterti attraverso la parola scritta. In questa prima appendice voglio disvelarti il modo jeratico di fissare su carta le idee astrali di qualunque specie e origine. Vedi, discepolo, il lavorìo inconscio che mettesi in moto quando tu scrivi o parli nelle forme e nel linguaggio comuni, è azione meccanica di ricerca e confronto nel ripostiglio dei vocaboli e delle forme espressive immagazzinate, cioè tu cerchi la parola già fatta che esprima al meglio possibile il concetto o i concetti che intendi manifestare. Ecco perché la scrittura comune non è magica nel vero senso della parola, perchè rappresenta un filtro potente tra la tua vera ideazione e il problema di farsi comprendere dagli altri. Questo nel mondo delle idee comuni. La scrittura ieratica cioè magica per eccellenza, è invece l’espressione equivalente in forma grafica delle tue idee-madri, cioè è -la materializzazione – se così possasi dire - delle onde di pensiero che formasi nel processo mentale. Il secreto di questa scrittura è stato dischiuso dalla Scienza regale magica, onde per cui si può riassumere - a grandi linee - così: questa scrittura leggesi da sinistra a destra; nella sua grammatica onirica esistono verbi che inquadrasi come senso oggettivo nelle qualificazioni - o virtù - dei sette Pianeti, onde si ha un andamento grafico che rispecchia la specificità di essi pianeti. Il verbo ha inoltre una direzione verso l’alto o il basso, ciò che indica un accrescimento o una diminuzione del suo intrinseco significato: altri punti grammaticali che possasi riassumere in regola sono che il primo segno grafico all’inizio della frase è il sostantivo, materiale se il segno è piccolo, astratto se invece è grande; vi sono in questa scrittura anche interposizioni inconscie - cioè personali - ma di interpretazione collettiva - disegni cabalistici o magici tradizionali, avendo perciò essi segni valore assoluto astrale non vincolato da tipi di linguaggio o culture differenti; cioè nella scrittura jeratica incontrerai anche segni di tipo classico astrologico o cabalistico, che interpreterai per il valore e significato specifico che essi hanno. Gli aggettivi sono dopo il segno sostantivo e vanno interpretati cabalisticamente per quanto riguarda il numero delle linee, i punti o le virgolette, di cui sono formati. Ora ti dò anche la chiave alfabetica comparativa tra le lettere astrali (componenti l’espressione del singuaggio interpretativo) e quelle della lingua italiana. Componi, con esse, nomi o sigle e usale per le evocazioni e le pratiche magiche che sai, ma per scrivere - o leggere -una vera e propria frase usa la chiave astra1e di lettura che ti indico subito dopo. Come vedi, infatti, ti ho fatto una piccola elencazione in maniera schematica delle principali forme grammaticali che esprimesi jeraticarnente, ma ciò è necessariamente incompleto nè può essere più chiaro di così alla coscienza tua normale, perché le infinite varianti e composizioni richiederebbero, se ciò potesse essere fatto, una trattazione di alcune centinaia di pagine. Per questo, se vorrai veramente leggere e scrivere in forma grafica astrale dovrai usare la chiave di apertura del piano ideativo che dopo ti darò, e quando farai questo avrai diretto contatto con esso piano ove i pensieri esistono in forma grafica geometrica significativa come esprimente un’ideazione. 176
Chiave per la lettura jeratica: in orario serale qualsiasi, ma lontano dai pasti, appronta un talismano su pergamena animale così formato: in un quadrato di 8 x 8 cm scrivi in alto il tuo nome magico tradotto in scrittura jeratica, con inchiostro rosso nel quale avrai diluito poche gocce del sangue del tuo mignolo sinistro. Sotto al nome riporta questo sigillo, sempre tracciato in rosso: Concentrati poi su cosa intendi effettuare, e brucia il sigillo a fuoco vivo. Da quel momento per qualche tempo (che è molto individuale, da pochi minuti ad un’ora circa) avrai diretto contatto con la sfera mentale ideativa, sia per leggere frasi jeratiche già scritte, sia per tracciar ne di nuove. Questa pratica effettua preferibilmente con la Luna nuova, in nessun caso mai con quella piena. Lo stesso sigillo col tuo nome iniziatico puoi tracciare sulla prima pagina dei libri contenenti caratteri di cui vuoi conoscere il vero significato, e intraprenderne la lettura con attenzione e concentrazione. L’effetto è quasi analogo al precedente. NEL GIUGNO 1992 APPARVE UN LIBRO CHE IN APPENDICE CONTENEVA DUE PAGINE INTITOLATE “LA SCRITTURA JERATICA” E CHE QUI RIPORTIAMO 2 Il lettore avrà notato certamente l’indecifrabilità dei Caratteri dei rituali che abbiamo presentato; ebbene, questi caratteri sono scritti in linguaggio jeratico, cioè fissando su carta il diretto processo astrale di un determinato pensiero; noi, per la prima volta, diamo la chiave universale di lettura, chiave finora tenuta segreta e riservata esclusivamente agli Iniziati di varie scuole esoteriche. La scrittura ieratica si legge, rigo per rigo, da sinistra a destra. Il primo segno, a sinistra, è il sostantivo; di solito è il segno più semplice della frase; questo sostantivo può essere un segno cabalistico, astrologico, o comunque legato ad una tradizione magica. Inoltre, il sostantivo concreto è indicato con un segno più piccolo rispetto ai successivi, il sostantivo astratto, invece, è molto più grande degli altri; se in una pagina vi sono due righi che iniziano con lo stesso sostantivo, ma uno più grande dell’altro, significa che l’oggetto della frase sta passando da una forma concettuale ad una concreta. I segni grammaticali sono rappresentati in forma più matematica, cioè con forme geometriche più o meno semplici. L’aggettivo è il primo segno che si trova dopo il sostantivo; l’aggettivo qualificativo, e cioè che specifica una qualità, forma, colore, qualità mortale, ecc., è una figura composta da più linee: se ne conta il totale e gli si dà un valore cabalistico-pitagorico; l’aggettivo determinativo si riconosce perché ha sempre uno o più punti al di sopra o al di sotto; anche in questo caso si dà un valore cabalistico al numero di linee, anche se sono di lunghezza diseguale, tenendo presente che la spiegazione numerica si riferisce ad un aggettivo determinativo. Le proposizioni sono sempre piccole linee curve o segmenti di arco: se ne comprende il significato prendendo in considerazione i termini del discorso che vengono uniti da queste parole. Le 2 M. Massai: Vinci al lotto con la magia (e vivi di rendita). Roma, Ed. Magic Lotto 1992 (ma in realtà stampato privatamente a cura dell’autore). Libro curioso, per la presenza, accanto ad un argomento pedestre, di contenuti derivanti da documenti riservati. 177
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Terminati i libri in cui ti ho disvelato chiarissimamente forme e pratiche dell’Alchirnia sino al<br />
sommo livello, e grado per grado avendoti dato anche le pratiche magiche da effettuarsi in relazione<br />
al separando alchimico sviluppato, ora, discepolo, aggiungo alla mia rivelazione queste Appendici<br />
che meglio potranno chiarificarti alcuni aspetti dell’Arte di cui sei discepolo, nonché saranno<br />
integrative della Sapienza che io ho avuto compito di trasmetterti attraverso la parola scritta.<br />
In questa prima appendice voglio disvelarti il modo jeratico di fissare su carta le idee astrali di<br />
qualunque specie e origine. Vedi, discepolo, il lavorìo inconscio che mettesi in moto quando tu<br />
scrivi o parli nelle forme e nel linguaggio comuni, è azione meccanica di ricerca e confronto nel<br />
ripostiglio dei vocaboli e delle forme espressive immagazzinate, cioè tu cerchi la parola già fatta<br />
che esprima al meglio possibile il concetto o i concetti che intendi manifestare.<br />
Ecco perché la scrittura comune non è magica nel vero senso della parola, perchè rappresenta un<br />
filtro potente tra la tua vera ideazione e il problema di farsi comprendere dagli altri. Questo nel<br />
mondo delle idee comuni. La scrittura ieratica cioè magica per eccellenza, è invece l’espressione<br />
equivalente in forma grafica delle tue idee-madri, cioè è -la materializzazione – se così possasi dire<br />
- delle onde di pensiero che formasi nel processo mentale. Il secreto di questa scrittura è stato<br />
dischiuso dalla Scienza regale magica, onde per cui si può riassumere - a grandi linee - così: questa<br />
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come senso oggettivo nelle qualificazioni - o virtù - dei sette Pianeti, onde si ha un andamento<br />
grafico che rispecchia la specificità di essi pianeti.<br />
Il verbo ha inoltre una direzione verso l’alto o il basso, ciò che indica un accrescimento o una<br />
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sono che il primo segno grafico all’inizio della frase è il sostantivo, materiale se il segno è piccolo,<br />
astratto se invece è grande; vi sono in questa scrittura anche interposizioni inconscie - cioè personali<br />
- ma di interpretazione collettiva - disegni cabalistici o magici tradizionali, avendo perciò essi segni<br />
valore assoluto astrale non vincolato da tipi di linguaggio o culture differenti; cioè nella scrittura<br />
jeratica incontrerai anche segni di tipo classico astrologico o cabalistico, che interpreterai per il<br />
valore e significato specifico che essi hanno.<br />
Gli aggettivi sono dopo il segno sostantivo e vanno interpretati cabalisticamente per quanto riguarda<br />
il numero delle linee, i punti o le virgolette, di cui sono formati.<br />
Ora ti dò anche la chiave alfabetica comparativa tra le lettere astrali (componenti l’espressione del<br />
singuaggio interpretativo) e quelle della lingua italiana. Componi, con esse, nomi o sigle e usale per<br />
le evocazioni e le pratiche magiche che sai, ma per scrivere - o leggere -una vera e propria frase usa<br />
la chiave astra1e di lettura che ti indico subito dopo. Come vedi, infatti, ti ho fatto una piccola<br />
elencazione in maniera schematica delle principali forme grammaticali che esprimesi jeraticarnente,<br />
ma ciò è necessariamente incompleto nè può essere più chiaro di così alla coscienza tua normale,<br />
perché le infinite varianti e composizioni richiederebbero, se ciò potesse essere fatto, una trattazione<br />
di alcune centinaia di pagine. Per questo, se vorrai veramente leggere e scrivere in forma grafica<br />
astrale dovrai usare la chiave di apertura del piano ideativo che dopo ti darò, e quando farai questo<br />
avrai diretto contatto con esso piano ove i pensieri esistono in forma grafica geometrica<br />
significativa come esprimente un’ideazione.<br />
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