San Pietro, l'assedio di bibite e panini A zig zag tra i chioschi ... - Ospol

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17.11.2014 Views

L'INCHIESTA San Pietro, l'assedio di bibite e panini A zig zag tra i chioschi degli ambulanti Viaggio a ostacoli nelle strade che portano al Vaticano: un camion bar ogni 5 passi. Da via della Città Leonina a piazza Risorgimento decine di postazioni per dolci e bevande di FABIO STEFANO ALLA e FEDERICA ANGELI Un camion bar ogni cinque passi. L'assedio dei "bibitari" dà un senso di claustrofobia a San Pietro. Oltre a rovinare il colpo d'occhio, che non è cosa da poco, si ha come la sensazione di restare intrappolati tra montagne di hot dog con salsa ketchup e dolciumi di ogni forma e colore. Da Ottaviano o dal Tevere il percorso non è altro che un lunghissimo viale "ambulante". Sono infatti due le strade che percorrono turisti e fedeli per arrivare a San Pietro. Dalla metro il tragitto è uno, obbligatorio, e lo sanno bene i gestori dei quattro chioschi mobili appostati tra piazza del Risorgimento, via di Porta Angelica e piazza della Città Leonina. Quattro camion in soli 250 metri. Entrando a largo del Colonnato, poi, passa quasi inosservato il piccolo camion bar appostato appena sotto le mura. Una posizione defilata, quasi solitaria, ma strategica. Ad appena cinque metri dal chiosco c'è infatti la struttura del meeting point del Vaticano dove gli stranieri si accalcano per cercare informazioni. Un'occasione in più per vendere uno snack o una bibita. Peraltro a prezzi esorbitanti: una bottiglietta di acqua vola fino a tre euro e un panino con hamburger parte dai cinque euro per arrivare a sette condito con verza e salse varie. Altro percorso, stessa carrellata di ambulanti. Dal Tevere a San Pietro, 400 metri circa, sono quattro i chioschi mobili in via della Conciliazione, disposti a zig zag. Metodo semplice ma infallibile per non sfuggire alla morsa dei "bibitari". Tra loro si incastrano bancarelle di gadget: dalle calamite che raffigurano il Papa alle statuette miniature della basilica di San Pietro. L'en plein arriva però appena ci si affaccia sul Colonnato, a piazza Pio XII: 50 metri quadrati, quattro camion bar. Il gioco dei quattro cantoni diventato realtà. La maggior parte di questi pare siano della famiglia Tredicine, la dinastia che da anni ha in mano la stragrande maggioranza delle licenze di camion bar e bibitari della città, gestiti sempre da bengalesi che, quasi sempre, alla domanda su chi sia il proprio datore di lavoro, cambiano discorso quando non aggrediscono l'interlocutore invitandolo, senza mezzi termini ad allontanarsi.

L'INCHIESTA<br />

<strong>San</strong> <strong>Pietro</strong>, <strong>l'asse<strong>di</strong>o</strong> <strong>di</strong> <strong>bibite</strong> e <strong>panini</strong><br />

A <strong>zig</strong> <strong>zag</strong> <strong>tra</strong> i <strong>chioschi</strong> degli ambulanti<br />

Viaggio a ostacoli nelle s<strong>tra</strong>de che portano al Vaticano: un camion bar ogni 5 passi. Da<br />

via della Città Leonina a piazza Risorgimento decine <strong>di</strong> postazioni per dolci e bevande<br />

<strong>di</strong> FABIO STEFANO ALLA e FEDERICA ANGELI<br />

Un camion bar ogni cinque passi. L'asse<strong>di</strong>o dei<br />

"bibitari" dà un senso <strong>di</strong> claustrofobia a <strong>San</strong> <strong>Pietro</strong>.<br />

Oltre a rovinare il colpo d'occhio, che non è cosa da<br />

poco, si ha come la sensazione <strong>di</strong> restare in<strong>tra</strong>ppolati <strong>tra</strong><br />

montagne <strong>di</strong> hot dog con salsa ketchup e dolciumi <strong>di</strong><br />

ogni forma e colore.<br />

Da Ottaviano o dal Tevere il percorso non è altro che un<br />

lunghissimo viale "ambulante". Sono infatti due le<br />

s<strong>tra</strong>de che percorrono turisti e fedeli per arrivare a <strong>San</strong><br />

<strong>Pietro</strong>. Dalla metro il <strong>tra</strong>gitto è uno, obbligatorio, e lo sanno bene i gestori dei quattro<br />

<strong>chioschi</strong> mobili appostati <strong>tra</strong> piazza del Risorgimento, via <strong>di</strong> Porta Angelica e piazza della<br />

Città Leonina. Quattro camion in soli 250 metri. En<strong>tra</strong>ndo a largo del Colonnato, poi, passa<br />

quasi inosservato il piccolo camion bar appostato appena sotto le mura. Una posizione<br />

defilata, quasi solitaria, ma s<strong>tra</strong>tegica. Ad appena cinque metri dal chiosco c'è infatti la<br />

struttura del meeting point del Vaticano dove gli s<strong>tra</strong>nieri si accalcano per cercare<br />

informazioni. Un'occasione in più per vendere uno snack o una bibita. Peraltro a prezzi<br />

esorbitanti: una bottiglietta <strong>di</strong> acqua vola fino a tre euro e un panino con hamburger parte<br />

dai cinque euro per arrivare a sette con<strong>di</strong>to con verza e salse varie.<br />

Altro percorso, stessa carrellata <strong>di</strong> ambulanti. Dal Tevere a <strong>San</strong> <strong>Pietro</strong>, 400 metri circa, sono<br />

quattro i <strong>chioschi</strong> mobili in via della Conciliazione, <strong>di</strong>sposti a <strong>zig</strong> <strong>zag</strong>. Metodo semplice ma<br />

infallibile per non sfuggire alla morsa dei "bibitari". Tra loro si incas<strong>tra</strong>no bancarelle <strong>di</strong><br />

gadget: dalle calamite che raffigurano il Papa alle statuette miniature della basilica <strong>di</strong> <strong>San</strong><br />

<strong>Pietro</strong>. L'en plein arriva però appena ci si affaccia sul Colonnato, a piazza Pio XII: 50 metri<br />

quadrati, quattro camion bar. Il gioco dei quattro cantoni <strong>di</strong>ventato realtà. La maggior parte<br />

<strong>di</strong> questi pare siano della famiglia Tre<strong>di</strong>cine, la <strong>di</strong>nastia che da anni ha in mano la<br />

s<strong>tra</strong>grande maggioranza delle licenze <strong>di</strong> camion bar e bibitari della città, gestiti sempre da<br />

bengalesi che, quasi sempre, alla domanda su chi sia il proprio datore <strong>di</strong> lavoro, cambiano<br />

<strong>di</strong>scorso quando non aggre<strong>di</strong>scono l'interlocutore invitandolo, senza mezzi termini ad<br />

allontanarsi.


Passa quasi inosservato, invece, quello sul passaggio per la stazione <strong>San</strong> <strong>Pietro</strong>, appena<br />

davanti il palazzo <strong>San</strong>ti Uffizi. Non troppo evidente per la posizione, è vero, ma certamente<br />

importante per il numero <strong>di</strong> turisti che accorrono a comprare anche solo una semplice<br />

bottiglia d'acqua o uno snack da 4 euro.<br />

La cosa davvero incre<strong>di</strong>bile è che tutto questo immenso e caotico paesaggio, dove il<br />

<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne regna sovrano, lo si può ammirare in un giorno qualunque della settimana. Perché,<br />

quando viene la domenica, i camion bar si moltiplicano. Incre<strong>di</strong>bilmente.<br />

(19 aprile 2012)

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