Bilancio sociale 2006
Bilancio sociale 2006 Bilancio sociale 2006
Il rischio assistenziale e socio-pedagogico Il rischio di errore nelle procedure assistenziali/ pedagogiche deve indurre un’organizzazione che eroga servizi sociali ad interrogarsi periodicamente circa la correttezza del proprio agire, sia in ordine ai processi assistenziali e pedagogici seguiti, sia in ordine ai risultati ottenuti. Diversamente, laddove non sia stato preventivamente chiarito “chi doveva fare cosa e come”, quando si verifi ca un errore la ricerca delle cause e delle modalità di soluzione rischia di diventare assai diffi coltosa. Gia da tempo ASSB si era posta tali interrogativi e nel 2006 ha ragionato su due aspetti: a) tanto più sono precise le procedure e le istruzioni di lavoro, il personale è formato e maggiori sono in punti di controllo, tanto più basso è il rischio di errore; o quantomeno, verifi catosi l’errore, si è in grado di porvi rimedio e procedere dal punto in cui la procedura si è interrotta; b) per essere certi che le procedure di lavoro introdotte siano corrette, servono degli standard specifi ci riconosciuti a livello europeo. Partendo da questi due assunti, nel 2006 ASSB ha iniziato nelle case di riposo, nei centri di assistenza diurna e negli asili nido un percorso di analisi delle procedure assistenziali e pedagogiche, di revisione e chiarifi cazione delle competenze di ciascun partecipante ai processi assistenziali, di defi nizione di standard temporali e di qualità, di defi nizione di supporti documentali che attestino ogni passaggio della procedura assistenziale. Tutto ciò ha portato questi servizi all’ottenimento della certifi cazione di qualità ISO UNI EN 9001:2000, ma anche e soprattutto alle certifi cazioni specifi che per i settori case di riposo (UNI 10881) e asili nido (UNI 11034). Un sistema che defi nisca in maniera precisa le procedure e tenga sotto controllo i punti critici dell’attività è certamente un elemento forte di riduzione del rischio. Nel corso del 2007 l’ASSB valuterà di utilizzare questa metodologia anche per i servizi di assistenza alle persone in situazione di handicap e per i servizi sociali di base, attivando una rifl essione che coinvolgerà tutto il personale dipendente di questi settori. 48
La programmazione e il controllo dei servizi1.4 Il sistema di programmazione e controllo Il sistema di programmazione e controllo di ASSB è fi nalizzato al soddisfacimento di una pluralità di esigenze, tra loro correlate, riguardanti, da un alto, le relazioni che intercorrono tra ASSB e il Comune di Bolzano, dall’altro il funzionamento interno dell’Azienda. Così concepito, il sistema diventa uno dei più importanti elementi della governance aziendale. Dal punto di vista dei rapporti con il Comune, il sistema consente di regolare e formalizzare la defi nizione di obiettivi, programmi e progetti da realizzare in un dato periodo, con contestuale determinazione dei trasferimenti fi nanziari ad essi corrispondenti; in sede consuntiva il sistema consente una rendicontazione delle attività realizzate e dei risultati conseguiti nel periodo di tempo considerato. Secondariamente il sistema serve ad assolvere ad una funzione di trasparenza, informazione e comunicazione verso i portatori di interesse. Per quanto riguarda queste due funzioni i documenti di supporto sono: a) il contratto di servizio stipulato annualmente tra il Comune di Bolzano e l’ASSB, il quale, sulla base degli indirizzi strategici contenuti nel Piano Sociale per la qualità della vita, nel Piano strategico cittadino e nelle linee guida politiche annuali, defi nisce obiettivi perseguiti nonché budget fi nanziario; b) i report di controllo in corso d’anno (semestrale) e consuntivo (annuale) che esprimono le attività realizzate e i risultati raggiunti, nonché le eventuali criticità riscontate e che consentono al Comune di verifi care lo stato di realizzazione del contratto di servizio. La programmazione e il controloo dei servizi 1.4 Rispetto al funzionamento interno all’ASSB, il sistema di programmazione e controllo è concepito per supportare le funzioni tipiche di direzione aziendale di guida, monitoraggio, valutazione dell’attività, nonché di comunicazione interna. Tali funzioni vengono esercitate dalla direzione generale tramite la defi nizione di obiettivi, programmi e progetti, un sistema di controllo di essi e di interventi correttivi qualora necessari, la valutazione delle prestazioni e dei dirigenti, il controllo diffuso dell’attività aziendale. A completamento del sistema di programmazione e controllo, nel 2006 si è lavorato in via sperimentale su un sistema di contabilità analitica per processi (activities based costing), che permetterebbe alla direzione generale di conoscere i costi diretti ed indiretti di singoli processi aziendali di particolare rilievo (es: processo di esternalizzazioni di un servizio, processo di sorveglianza sanitaria, ecc.), in modo da poter effettuare delle scelte strategiche consapevoli. Il progetto è allo stato attuale sospeso, perché mal si coordina al momento con il progetto provinciale, che coinvolge anche l’ASSB, di contabilità analitica per singole prestazioni. Non è però escluso che l’idea di ASSB possa integrarsi in maniera utile in un secondo momento con il sistema che la Provincia chiede agli enti gestori dei servizi sociali di applicare. Per il 2007 è prevista la revisione del sistema di controllo con l’introduzione di un nuovo sistema di audit che permetta alla direzione generale e ai dirigenti di monitorare costantemente l’attività in fase preventiva, in modo da ridurre al minimo il margine di errore. 49
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Il rischio assistenziale e socio-pedagogico<br />
Il rischio di errore nelle procedure assistenziali/ pedagogiche deve indurre un’organizzazione<br />
che eroga servizi sociali ad interrogarsi periodicamente circa la correttezza del proprio agire,<br />
sia in ordine ai processi assistenziali e pedagogici seguiti, sia in ordine ai risultati ottenuti.<br />
Diversamente, laddove non sia stato preventivamente chiarito “chi doveva fare cosa e come”,<br />
quando si verifi ca un errore la ricerca delle cause e delle modalità di soluzione rischia di diventare<br />
assai diffi coltosa.<br />
Gia da tempo ASSB si era posta tali interrogativi e nel <strong>2006</strong> ha ragionato su due aspetti: a)<br />
tanto più sono precise le procedure e le istruzioni di lavoro, il personale è formato e maggiori<br />
sono in punti di controllo, tanto più basso è il rischio di errore; o quantomeno, verifi catosi l’errore,<br />
si è in grado di porvi rimedio e procedere dal punto in cui la procedura si è interrotta; b)<br />
per essere certi che le procedure di lavoro introdotte siano corrette, servono degli standard<br />
specifi ci riconosciuti a livello europeo.<br />
Partendo da questi due assunti, nel <strong>2006</strong> ASSB ha iniziato nelle case di riposo, nei centri<br />
di assistenza diurna e negli asili nido un percorso di analisi delle procedure assistenziali e<br />
pedagogiche, di revisione e chiarifi cazione delle competenze di ciascun partecipante ai processi<br />
assistenziali, di defi nizione di standard temporali e di qualità, di defi nizione di supporti<br />
documentali che attestino ogni passaggio della procedura assistenziale. Tutto ciò ha portato<br />
questi servizi all’ottenimento della certifi cazione di qualità ISO UNI EN 9001:2000, ma anche<br />
e soprattutto alle certifi cazioni specifi che per i settori case di riposo (UNI 10881) e asili nido<br />
(UNI 11034).<br />
Un sistema che defi nisca in maniera precisa le procedure e tenga sotto controllo i punti critici<br />
dell’attività è certamente un elemento forte di riduzione del rischio.<br />
Nel corso del 2007 l’ASSB valuterà di utilizzare questa metodologia anche per i servizi di<br />
assistenza alle persone in situazione di handicap e per i servizi sociali di base, attivando una<br />
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