17.11.2014 Views

Bilancio sociale 2006

Bilancio sociale 2006

Bilancio sociale 2006

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

RIFLESSIONI CRITICHE<br />

I dati sul personale, anche per l’anno <strong>2006</strong>, confermano il trend degli anni precedenti: in<br />

particolare l’alta incidenza del personale femminile e l’elevato numero di persone in fasce di<br />

età compatibili con la maternità/paternità. Da una parte tali dati sono un elemento positivo<br />

per quanto riguarda le possibilità di impiego del personale femminile e l’applicazione dei<br />

benefi ci e sostegni che la legge e i contratti locali mettono a disposizione per conciliare il<br />

lavoro e l’impegno nella famiglia. Dall’altra si evidenzia indubbiamente una ricaduta a livello<br />

di gestione: è richiesto un maggiore sforzo manageriale e un maggiore impegno di risorse<br />

umane e fi nanziarie per garantire il servizio al cittadino con una qualità almeno costante. I dati<br />

che seguono rispecchiano dal punto di vista quantitativo quanto appena detto.<br />

Come si è visto, circa l’83% del personale in servizio è personale femminile, con una<br />

lieve variazione in aumento rispetto al 2005. Ciò appare più o meno omogeneamente in<br />

tutte le qualifi che funzionali, quindi anche per quanto riguarda il personale direttamente<br />

impegnato con l’utenza. L’ASSB è composta da personale giovane: il 51,4% dei collaboratori<br />

aziendali è di età inferiore ai 40 anni con una leggera fl essione rispetto al 2005. Questi<br />

dati evidenziano che la gran parte del personale si trova nella fase di vita in cui normalmente<br />

emergono necessità di accudire fi gli piccoli e comunque quando sussiste un forte impegno<br />

sul versante della vita privata.<br />

Queste osservazioni trovano riscontro anche nei dati relativi alle assenze per maternità e<br />

per i permessi relativi. Dalla tabella sottostante questo emerge chiaramente.<br />

Fig. 13 - Personale assente per maternità - <strong>2006</strong><br />

Tipologia di assenza Donne Uomini Totale<br />

Flessibilità congedo obbligatorio<br />

(1 mese pre parto e 4 mesi post partum)<br />

8 0 8<br />

Congedo obbligatorio di maternità 35 0 35<br />

Congedo parentale al 30% 45 1 46<br />

Aspettativa senza assegni 29 0 29<br />

Part time al personale con prole 15 0 15<br />

Permesso per motivi educativi (2 anni al 30%) 19 1 20<br />

Aspettativa retribuita al personale con prole con handicap 0 1 1<br />

Totale maternità varie 151 3 154<br />

Il totale delle persone a vario titolo assenti per tutto o parte dell’orario di servizio corrisponde<br />

al 17,7% delle persone in servizio nel <strong>2006</strong> e il dato è in leggera diminuzione rispetto all’anno<br />

precedente, ma conferma l’andamento omogeneo come sopra illustrato. E’ evidente che<br />

questo aspetto comporta per l’Azienda un rilevante onere economico e gestionale: si<br />

pensi ai congedi parentali, retribuiti in tutto od in parte, ma per i quali la contribuzione è coperta<br />

comunque fi no al 100% dall’ente, alle sostituzioni, alle diffi coltà di gestire il turn over.<br />

Alcuni uffi ci sono particolarmente esposti a quest’ultimo fenomeno in quanto composti da<br />

personale al 100% femminile, come per gli asili nido.<br />

18

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!