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Bilancio sociale 2006

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inoltre vengono organizzate diverse attività ludico ricreative, sono a disposizione servizi per<br />

la cura e l’igiene personale ed un servizio mensa. In ambedue i servizi inoltre c’è la possibilità<br />

di esporre la propria situazione ed avvicinarsi a percorsi di cambiamento.<br />

Fig. 91 - Presenze e prestazioni del Centro Diurno - <strong>2006</strong><br />

Servizio<br />

prestazioni<br />

per l’igiene<br />

presenze<br />

mensa<br />

iniziative<br />

organizzate<br />

ore di<br />

apertura<br />

Centro Diurno Padre Markus 1.544 7.012 21 3.048<br />

Fig. 92 - Attività del Servizio di Segretariato Sociale - <strong>2006</strong><br />

Servizio<br />

n. giorni<br />

di servizio<br />

durante<br />

l’anno<br />

n. utenti<br />

assistiti<br />

nell’anno<br />

ore di<br />

apertura al<br />

pubblico<br />

n. progetti<br />

individualizzati<br />

Segr.<strong>sociale</strong> La sosta-Der Halt 324 605 1.012 625<br />

Le persone che si sono rivolte al servizio di Segretariato Sociale La Sosta – der Halt, durante<br />

l’anno <strong>2006</strong>, sono state 605 (509 maschi, 96 femmine) , la maggior parte di esse sono<br />

autoctone o provenienti da altre regioni italiane (361), 1 sola persona appartiene a paesi<br />

extraeuropei, mentre le rimanenti 243 persone provengono da altri paesi UE, in particolar<br />

modo Polonia, Cechia e Slovacchia.<br />

Sul totale delle persone, 387 sono senza fi ssa dimora<br />

Nel corso dell’anno sono stati avviati 615 progetti individualizzati. Tutte le persone ammesse<br />

al servizio durante l’anno <strong>2006</strong> hanno attivato almeno un progetto individualizzato. Il 18,3<br />

% delle persone hanno attivato progetti mirati per la cura personale di sé e dei propri<br />

indumenti; il 10,2 % dei progetti sono stati di sostegno e ricerca lavoro; il 6,5% ha riguardato<br />

la cura sanitaria delle persone, mentre per il 17,3% delle persone si è attivato un progetto<br />

di aggancio al servizio: persone che non frequentavano nessun servizio attraverso un<br />

microprogetto sono state convinte ad essere inserite in struttura o all’”emergenza freddo” o<br />

essere prese in carico dal Servizio Integrazione Sociale. Per il restante 48% delle persone<br />

sono stati attivati progetti di stimolo alla frequenza del centro diurno, di socializzazione, di<br />

consulenza / informazione, di regolarizzazione dei documenti.<br />

Sul totale dei progetti individualizzati attivati, il 57,2% è stato concluso positivamente<br />

con il totale raggiungimento degli obiettivi preposti nel progetto medesimo; l’8,2% dei<br />

progetti hanno visto il raggiungimento parziale degli obiettivi concordati ed hanno consentito<br />

la riformulazione di un progetto individuale consecutivo più mirato alle capacità della<br />

persona ed una valutazione più globale del caso. Un dato signifi cativo riguarda l’abbandono<br />

del progetto individuale da parte della persona, che avviene nel 6,3% dei casi. Questo in<br />

parte è dovuto a ricadute da parte della persona nelle problematiche (principalmente abuso<br />

di alcol), ma in parte anche alla diffi coltà d’accettazione di regole e di diffi coltà personali.<br />

Il 18% dei progetti è ancora in corso, il rimanente 7,4% non è stato portato a termine con il<br />

raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.<br />

SERVIZIO DI PRIMA ACCOGLIENZA E CONSULENZA IMMIGRATI<br />

In città è presente un servizio aperto anche per le persone straniere: il “Servizio di prima<br />

accoglienza e consulenza immigrati” gestito nel <strong>2006</strong> dall’O.D.A.R. per conto dell’ASSB,<br />

Esso ha lo scopo di sostenere il cittadino straniero nel suo processo di inserimento <strong>sociale</strong><br />

e nel riconoscimento dei diritti di cittadinanza e dei doveri ad essa connessi, favorendone<br />

l’autonomia e l’integrazione. Ciò avviene attraverso la capacità di ascolto degli operatori, la<br />

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