ANABORAPI - Strada Provinciale per Trinità 32/A - 12061 Carrù (Cn ...
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A N N O 2 0 0 2 Dall’Associazione<br />
Come gestire<br />
il contenitore del seme<br />
“Controllo del livello di<br />
azoto ed estrema cura nella<br />
manipolazione delle dosi<br />
<strong>per</strong> non diminuirne<br />
il potenziale fecondante”.<br />
Ugo Vaccaneo<br />
Capo Servizio Centro<br />
Produzione Seme<br />
Sulle pagine di questa rivista<br />
ci siamo più volte soffermati<br />
nel passato sui dati<br />
qualitativi del seme prodotto<br />
dal Centro Tori Anaborapi.<br />
Soprattutto il dato riferito alla<br />
motilità degli s<strong>per</strong>matozoi,<br />
riscontrato dall’Istituto<br />
“Spallanzani” in occasione dei<br />
<strong>per</strong>iodici controlli effettuati<br />
presso il Centro stesso, ha sempre<br />
evidenziato valori estremamente<br />
positivi e colloca da anni<br />
il nostro Centro ai vertici fra i<br />
Centri di produzione o<strong>per</strong>anti<br />
nel nostro Paese.<br />
Tuttavia, osservando i dati statistici<br />
in possesso dell’Anaborapi,<br />
si rileva che esiste ancora<br />
nelle aziende di Piemontese<br />
una <strong>per</strong>centuale di ritorni in<br />
calore eccessivamente elevata,<br />
le cui cause meritano di essere<br />
attentamente evidenziate. Se la<br />
qualità del seme è una condizione<br />
necessaria <strong>per</strong> una buona<br />
fertilità in campo, non va<br />
dimenticato che la fertilità stessa<br />
dipende da tutta una serie di<br />
fattori che tenteremo di analizzare<br />
in questo e nei prossimi<br />
numeri del giornale.<br />
Il Centro Tori garantisce la qualità<br />
del seme fino al momento<br />
in cui esce dai propri magazzini.<br />
Da lì in poi spetta ai vari<br />
soggetti che trasportano il seme<br />
fino ai punti di utilizzazione ed<br />
agli allevatori che detengono il<br />
bidone mettere in atto tutti gli<br />
accorgimenti necessari <strong>per</strong> una<br />
corretta conservazione del prodotto.<br />
Il seme è molto delicato<br />
e la garanzia di una sua buona<br />
conservazione si ha soltanto se<br />
la dose rimane congelata<br />
all’interno del bidone fino al<br />
momento dell’impiego <strong>per</strong> la<br />
fecondazione. Il primo fattore<br />
da considerare <strong>per</strong> mantenere<br />
inalterate nel tempo le caratteristiche<br />
seminali è quindi la corretta<br />
gestione dei contenitori in<br />
cui il seme viene conservato.<br />
Gestione dell’azoto<br />
Tanto <strong>per</strong> cominciare, il seme<br />
va sempre conservato immerso<br />
in azoto liquido <strong>per</strong>ché è soltanto<br />
la presenza dell’azoto a<br />
garantire che le cellule s<strong>per</strong>matiche<br />
si mantengano vive ed<br />
inalterate nel tempo protette dal<br />
loro stato di “ibernazione” a<br />
196°C sotto zero.<br />
Se è vero che, come accade<br />
comunemente, l’azoto può<br />
anche non coprire completamente<br />
le paillettes, è anche vero<br />
che una scarsa quantità di azoto<br />
evapora più rapidamente e<br />
rischia di farci rimanere<br />
all’improvviso con il contenitore<br />
“a secco”: a quel punto<br />
tutto il seme del nostro contenitore<br />
è morto e non c’è più<br />
alcuna possibilità di recu<strong>per</strong>arlo.<br />
È quindi importante controllare<br />
frequentemente il livello<br />
dell’azoto nel contenitore e prevedere<br />
rabbocchi con sufficiente<br />
frequenza.<br />
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