verbale Assemblea consortile 3 gennaio 2009 - Consorzio di ...

Verbale dell’Assemblea Consortile del
Consorzio Alpiaz-Montecampione
del 3 gennaio 2009
Il giorno 3 gennaio 2009 nei locali del Cinema in Piazzetta di Montecampione, in seconda
convocazione, come da convocazione inviata a tutti i consorziati con lettera raccomandata, si è
tenuta l’Assemblea consortile annuale del Consorzio Alpiaz Montecampione. Constatata la
presenza di consorziati per 620 mila milionesimi, alle ore 16:50, il presidente della commissione
elettorale comunica al presidente del Consorzio, Giuseppe Lanna, che è stato superato il quorum per
la valida costituzione dell’assemblea.
Il Presidente dichiara quindi aperta l’assemblea alle ore 16:50 con la presenza di 620.654
milionesimi, e nomina Sergio Torromino quale segretario, come da art. 10 dello Statuto consortile.
Si procede alla discussione dei punti all’ordine del giorno:
1) Introduzione;
2) Relazione economico finanziaria: informazione sui dati del bilancio consuntivo esercizio
2008 e presentazione bilancio preventivo 2009;
3) Relazione dei Revisori dei Conti;
4) Presentazione candidature;
5) Discussione generale;
6) Votazioni per l’elezione dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del collegio dei
Revisori dei Conti; votazione del bilancio consuntivo 2008 e preventivo 2009.
Il Presidente procede con la lettura della propria relazione, stampata e messa a disposizione dei
presenti. Si passa quindi al secondo punto all’Ordine del Giorno.
Dopo l’illustrazione dettagliata del bilancio consuntivo e la presentazione del preventivo da parte
del consigliere Internullo Remo, si passa al punto 3 all’Ordine del Giorno.
Al quinto punto, “discussione generale”, intervengono i consorziati: Polo, Castiglioni, Daminelli,
Birnbaum, Pacchioli, Fumagalli, Bernardi, Ferraresi, Rocchetti.
Intorno alle 19:30, il Presidente chiude l’Assemblea e invita i consorziati a deporre le schede
nell’urna compilate in tutte le loro parti. Alle ore 20.00 fino alle ore 00.30 del 04 gennaio 2009, si è
iniziato lo spoglio e lo scrutinio delle schede votate. Lo scrutinio è stato ripreso il giorno 04/01/09
alle ore 9.00 terminando alle ore 14:00 con il seguente risultato:
SCHEDE VOTATE N° 1024.
APPROVAZIONE BILANCIO CONSUNTIVO ESERCIZIO 2008
PARTE A SI voti 998 milionesimi 324.328,19889
PARTE A NO voti 1 milionesimi 300.000,00000
PARTE B SI voti 996 milionesimi 323.652,50377
PARTE B NO voti 1 milionesimi 300.000,00000
APPROVAZIONE BILANCIO PREVENTIVO ESERCIZIO 2009
PARTE A SI voti 1000 milionesimi 324.590,75880
PARTE A NO voti 1 milionesimi 300.000,00000
PARTE B SI voti 998 milionesimi 324.198,64431
PARTE B NO voti 1 milionesimi 300.000,00000
il Segretario
Sergio Torromino
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il Presidente
Giuseppe Lanna

Sono parte integrante del presente verbale i seguenti documenti:
- relazione del presidente (allegato A);
- bilancio consuntivo 2008 e relativa relazione – bilancio preventivo 2009 (allegato B);
- relazione al conto consuntivo al 31/12/08 del Collegio dei revisori dei conti (allegato C);
- verbale della commissione elettorale (allegato D).
Segue trascrizione integrale della registrazione dell’assemblea consortile.
Lanna: Signori buonasera, vi comunico che alle 16.50, con 50 minuti di ritardo di cui mi scuso, mi
scuso perché comunque il Consiglio di Amministrazione è responsabile di questo, abbiamo
raggiunto un quorum di 620.654 milionesimi.
[Applausi]
Di questo devo ringraziare tutti voi, perché, a parte i 300 mila di Alpiaz, il resto siete voi che, con le
piccole quote da 300/500 milionesimi, ci avete permesso di poter dare validità a questa assemblea.
Mi compiaccio perché vedo la sala piena, quindi vuol dire che i Montecampionesi sono sempre
interessati alla vita di Montecampione e a quello che succede a Montecampione. Oggi è un
momento abbastanza difficile per tutti, però finalmente abbiamo la neve, la stazione vive su questo
e in questo modo va bene.
Pertanto, alle 16.50 diamo inizio alla riunione. Ricordo che l’assemblea è stata convocata con
lettera raccomandata di protocollo S08R011 spedita nei giorni 24, 25 e 26 novembre 2008, con il
seguente Ordine del Giorno:
1) Introduzione;
2) Relazione economico finanziaria: informazione sui dati del bilancio consuntivo esercizio
2008 e presentazione bilancio preventivo 2009;
3) Relazione dei Revisori dei Conti;
4) Presentazione candidature;
5) Discussione generale;
6) Votazioni per l’elezione dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del collegio
dei Revisori dei Conti; votazione del bilancio consuntivo 2008 e preventivo 2009.
Do inizio all’assemblea e, come recita l’articolo 10 dello Statuto, assumo la presidenza e chiamo
all’incarico di segretario il Vicepresidente Sergio Torromino. Per cui prego tutti quelli che si
vogliono iscrivere a parlare di riempire il modulo e di darlo al Vicepresidente Torromino in modo
che si possa poi intervenire. Vedo che sono arrivati anche l’assessore Minini della Provincia e il
Presidente della Montecampione Impianti Ghiroldi che avevano chiesto di poter partecipare a
questa riunione, quindi gli diamo il benvenuto e speriamo che ci portino buone notizie.
[Applausi]
Benissimo, direi di iniziare. Se c’è qualcuno che vuole iscriversi a parlare, lo dica a Torromino che,
diligentemente, si sta avvicinando alla sua postazione. A questo punto, darei inizio alla mia
relazione.
Si dà lettura della lettera del Presidente del C.d.A. del Consorzio dott. Giuseppe Lanna. (allegato
A)
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Commenti del presidente Lanna durante la lettura della sua relazione, evidenziati con * nel
documento allegato:
*1) Infatti lo Statuto ci è stato dato nel 1978, è stato formulato da Alpiaz ed è stato inserito nei
rogiti.
Si prosegue nella lettura della relazione.
*2) Questo perché? Proprio per fare in modo che tutta la gente che opera e lavora a Montecampione
possa anche vivere qui e dar vita al nostro paese.
Si prosegue nella lettura della relazione.
*3) Questo è un problema di cui si è parlato molto in questi ultimi anni ed è un problema che è
molto difficile risolvere.
Si prosegue con la lettura della relazione.
*4) Dicevo infatti che il Consorzio è composto da un milione di milionesimi, 300 mila Alpiaz e 700
mila per noi. I 300 mila di Alpiaz comprendono, ai tempi della formulazione dello Statuto, tutte le
proprietà presenti e future, future ma previste nello Statuto.
Si prosegue con la lettura della relazione.
*5) Qualcuno dice che alla Splaza ci sono residenti di serie A e di serie B, questo non è vero, sono
tutti Montecampionesi, che poi partecipano direttamente al Consorzio o non partecipano perché
rientrano nei 300 mila milionesimi di Alpiaz, è qui che dobbiamo decidere cosa è giusto e cosa non
è giusto.
Si prosegue con la lettura della relazione.
*6) Tante cose sono cambiate da allora, in trent’anni, se voi pensate dal 1978 al 2008 sono passati
trent’anni e la situazione in trent’anni è cambiata, quindi vanno cambiate anche le regole in
funzione di quello che è successo. Montecampione ha avuto una evoluzione enorme.
Si prosegue con la lettura della relazione.
*7) Fino ad un mese fa, ci veniva detto che la strada non era collaudata, finalmente siamo riusciti ad
ottenere i certificati di collaudo e abbiamo scoperto che era già stata collaudata nel 1986.
Si prosegue con la lettura della relazione
*8) Vi ho già detto prima che in tutte le convenzioni è previsto che Alpiaz, che costruiva, avrebbe
dovuto fare tutte le opere di urbanizzazione e, una volta fatte le opere di urbanizzazione, i Comuni
le avrebbero dovute avocare a sé una volta collaudate, avrebbero potuto o dovuto. Quindi stiamo
aspettando ancora questo. Mi dispiace che oggi non ci sia il Sindaco, c’è un rappresentante del
comune di Artogne, non credo ci sia il sindaco di Pian Camuno o un rappresentante del comune di
Pian Camuno.
Si prosegue con la lettura della relazione
*9) è una società, è una spa, prima no, gli impianti erano di Alpiaz. Abbiamo qui il presidente, oggi,
della Montecampione Impianti che vorrà anche dire qualcosa.
*10) Questo è un territorio che noi gestiamo, ma in realtà è di proprietà dei comuni, quindi i comuni
devono intervenire. Mi dispiace che oggi non siano qui i rappresentanti o in primis i sindaci, c’è un
assessore di Artogne, ma i comuni devono essere parte attiva perché questo è un territorio che gli
compete.
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*11) Signori Montecampionesi, la situazione oggi a Montecampione non è facile, la revisione dello
Statuto ci potrò aiutare a migliorare Montecampione in funzione delle nuove realtà. Ma io vi dico
questo, se non facciamo una revisione dello Statuto fatta in un certo modo, vale lo Statuto vecchio e
nel vecchio Statuto tutti coloro che sono impegnati ne devono rispondere e devono rispettare le
regole, così come Alpiaz e così come tutti noi. Voi qui siete presenti. Vi dico anche un’altra cosa,
che per quanto riguarda la Splaza, io spero che noi riusciremo a fare questa revisione dello Statuto
nell’anno e magari rivedere la tipologia del complesso La Spalza e magari inserirlo in qualche
modo nello Statuto, ma se non succede niente, noi, questo C.d.A., se verrà rieletto, proporrà che
anche coloro che oggi sono inseriti nel Consorzio rientrino nei 300 mila milionesimi di Alpiaz,
perché questa è la nostra interpretazione dello Statuto, volenti o nolenti. Noi siamo qui e siamo
delegati a far rispettare lo Statuto, abbiamo delle regole che ci sono state date, ci sono state imposte,
non le abbiamo fatte noi, ci sono state date e noi quelle regole dobbiamo farle rispettare. Per cui la
nostra proposta è quella di rifare lo Statuto, sediamoci insieme, tutti insieme, i rappresentanti del
Consorzio, chiunque di voi voglia partecipare, la Montecampione Impianti, abbiamo qui il
presidente presente, i comuni e naturalmente Alpiaz, perché Alpiaz è parte integrante dello Statuto.
Vi ricordo che per una revisione dello Statuto è necessario avere i 700 mila milionesimi in
assemblea e 650 mila preferenze, quindi deve essere fatta all’unanimità, per cui noi siamo
disponibili a lavorare nel corso del prossimo anno per una revisione, ma una revisione che non
danneggi noi residenti, che non danneggi Montecampione, anzi, che provveda a rilanciare
Montecampione nel migliore dei modi.
*12) Voi sapete che il Consorzio vive sulle vostre quote, oggi siamo arrivati alla fine dell’anno e le
casse sono quasi vuote, per cui questo 10% che ci manca, che rappresenta circa 90 mila euro, per
noi è fondamentale, perché dobbiamo pagare i servizi, gli stipendi dei dipendenti, dobbiamo pagare
tutto. La maggior parte di voi ha pagato, il 95% di voi, ma qualcuno no.
[Applausi]
Internullo: a me spetta sempre il compito più arduo, la relazione al bilancio.
Si dà lettura della relazione alla proiezione di chiusura del bilancio consuntivo 2008 (Allegato B)
Colgo l’occasione per ringraziare il personale del Consorzio che, soprattutto in questa situazione, si
è prodigato ai limiti dell’inverosimile per darci sempre un buon soggiorno in questa stazione.
Grazie.
[Applausi]
Lanna: ringrazio il dottor Internullo per il bilancio e vorrei chiamare il dottor Carretta per la
relazione dei revisori dei conti.
Il revisore dei Conti Carretta dà lettura della relazione dei revisori dei conti al conto consuntivo al
31/12/08 (Allegato C)
[Applausi]
Lanna: ringrazio il dottor Carretta per la sua presentazione, soprattutto breve. A questo punto vorrei
fare un’inversione dell’O.d.G. dal momento che abbiamo qui il dottor Minini, che è l’assessore al
turismo ed alla cultura della Provincia di Brescia e il dottor Ghiroldi, presidente della
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Montecampione Impianti, che vorrebbero illustrarci qualcosa sulla realtà della Montecampione
Impianti, che oggi ha una partecipazione per il 50% pubblica e per il 50% privata. Quindi lascio la
parola al dottor Minini.
Minini: innanzi tutto buonasera a tutti. voglio ringraziare personalmente, anche a nome di Ghiroldi,
che poi ringrazierà anche lui, il C.d.A. del Consorzio che ci ha permesso di partecipare a questa
vostra assemblea, quindi ringrazio per questa opportunità perché era da tempo che chiedevamo un
incontro con i proprietari di Montecampione. Come Provincia di Brescia abbiamo voluto questo
incontro perché, come tanti sanno e tanti non sanno, rappresentiamo il 30%, quindi maggiori
azionisti dell’Ente pubblico, all’interno della Montecampione Impianti. Tanti articoli, tante
discussioni, tante cose dette hanno sempre cercato di tenere da un lato la Montecampione Impianti,
che è una società che effettivamente ha un compito importante per questo territorio, quello di fare
da volano turistico ma non solo turistico, deve fare da volano per questo comprensorio.
Questo è il perché è nata nel 2001 la Montecampione Impianti. È nata per tantissimi motivi, è nata
però anche per sostenere e far ripartire fortemente questo territorio, quindi anche i proprietari di
questo territorio che qui hanno degli investimenti, qui trascorrono le vacanze, hanno anche delle
attività commerciali. Questo incontro noi lo abbiamo chiesto, soprattutto come Provincia, per
poterci confrontare e per capire quale possa essere il futuro della Montecampione Impianti legata al
territorio, perché se la Montecampione Impianti verrà vista sempre e solo come un soggetto che fa
girare gli impianti, credo che il futuro non sarà molto brillante.
Noi in questi anni abbiamo investito, abbiamo cercato di reinfrastrutturare, abbiamo cercato di
sostenere, non solo economicamente ma anche tramite collaborazioni forti sul territorio, perché noi
crediamo che questo territorio abbia ancora tanto da esprimere. Potrò esprimere tanto solo se ci sarà
la compartecipazione di tutti. Voglio sottolineare fortemente questo aspetto, perché quando si parla
di compartecipazione, non bisogna pensare solo alla compartecipazione economica, che comunque
è importante, ma anche ad una sollecitazione alla compartecipazione di intenti, essere un territorio
unico che cerca di emergere, non di rimanere a galla, perché sicuramente chi ne trae poi vantaggio
sono in primis i residenti che rivalorizzano i loro investimenti anno per anno, secondariamente tutto
il comprensorio perché, come è stato sottolineato, i numeri vecchi sono un po’ stretti, se il volano di
Montecampione vale molto di più di 13 milioni di euro all’anno.
Questa nostra richiesta di potervi incontrare è innanzi tutto per dire che con la Montecampione
Impianti abbiamo deliberato un aumento di capitale di 5 milioni di euro un anno fa circa, come
Provincia di Brescia siamo intervenuti anche quest’anno con un contributo legato alla nostra parte
di aumento di capitale, riteniamo però, come Ente territoriale e provinciale, come stiamo dicendo
anche in altri comprensori, che il territorio debba rispondere di più.
Il nostro territorio è grandissimo, noi siamo, come Provincia, all’interno di tante società per fare da
volano sul territorio. Prima c’era una legislazione diversa in merito alla partecipazione degli Enti
pubblici all’interno delle società, sono cambiate, si sono adeguate anche ai tempi diciamo, perché
non è giusto e corretto che l’Ente pubblico faccia solo da sostegno economico e non riesca a
partecipare alla vita del territorio, parlo per l’Ente che rappresento, parlo per la Provincia di Brescia.
Quindi, se l’Ente pubblico da una parte ha delle possibilità, vede delle opportunità nell’iniziare un
lavoro di rilancio di un territorio, dall’altra pare deve anche avere ben presente quando è arrivato il
momento in cui deve un po’ staccarsi, diciamo così, dal territorio. In pratica, questo territorio deve
cominciare a camminare con le proprie gambe, per cominciare a camminare con le proprie gambe
deve costruire il percorso. Noi, in questi sei anni di vita della Montecampione Impianti, come alcuni
di voi sapranno, io spero anche tutti, abbiamo dato una grossa mano come investimenti in questo
bacino, abbiamo comunicato con l’unico privato che oggi è all’interno della Montecampione
Impianti, noi crediamo però che una presenza più forte da parte dei proprietari che hanno le
proprietà in quel di Montecampione, sia uno stimolo anche per il vostro presidente e sia uno stimolo
anche per la Montecampione Impianti stessa di affrontare il futuro, perché ci sono degli
investimenti forti da fare. Io sono cinque anni che ormai collaboro all’interno dell’assemblea ma
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all’interno anche del Consiglio direttivo della Montecampione Impianti, ho sempre sottolineato
fortemente che ci sono degli steps sui quali non possiamo mancare, per esempio il bacino idrico,
l’alimentazione dell’acqua che serve per l’innevamento delle piste, siamo a distanza di quattro anni
e purtroppo, per tantissimi motivi, questo bacino è ancora là da venire. Però io credo che sia solo il
coinvolgimento anche dei privati, che qua hanno investito, ad abbattere certe barriere, ad abbattere
certi muri, ad abbattere anche certe preclusioni che ci sono sul territorio, che vengano dal soggetto
pubblico, o privato o chi lavora sul territorio ma dall’altra vuole frenare che si facciano certi
investimenti. Io sono abbastanza chiaro nelle mie esposizioni e nelle mie considerazioni. Mi assumo
anche tutte le responsabilità, perché di quello che dico me ne assumo sempre anche le
responsabilità. Voglio dire, questo incontro è un incontro secondo me, noi non vogliamo
assolutamente interferire con i vostri lavori, lo premetto, o con il vostro Consorzio perché quello ha
una vita di gestione del territorio, ha una vita a sé e deve andare avanti, il nostro incontro è stato
richiesto per portare all’attenzione dei residenti una situazione che, come ben sapete, va avanti a
spizzichi e bocconi. Quest’anno è andata molto bene perché è arrivata la neve a metà novembre,
sicuramente la stagione si presenta una stagione importante, magari poi il Presidente entrerà nel
merito per portare all’attenzione anche dei numeri, percentuali di aumento rispetto alle altre annate,
naturalmente è proprio in questi momenti di fiducia che dobbiamo cercare di fare i ragionamenti e
cercare di trovare nuove formule per sostenere questi comprensori che hanno bisogno, ma hanno
bisogno non di un sostentamento soltanto economico, e torno a ripeterlo questo, hanno bisogno più
di un sostentamento oggettivo di compartecipazione di tutti. Naturalmente noi crediamo che
Montecampione abbia un futuro forte perché innanzi tutto, come ben siete a conoscenza, i
collegamenti viari che oggi portano a Montecampione sono sicuramente importanti, quindi avendo
questa piccola tangenziale che oggi porta in Vallecamonica è sicuramente stata importante anche
per il recupero dei numeri dello sport della neve, quindi questo è molto importante, dall’altra parte
ci sono opportunità anche per costruire un turismo estivo forte, che però va costruito insieme ai
residenti, perché credo che sia questo l’obiettivo primario da raggiungere.
Non dobbiamo pensare che la Montecampione Impianti viva solo tre, quattro, cinque mesi all’anno
quando è andata bene quest’anno e poi, magari, per quattro o cinque anni la neve non verrà più, non
è così che si mantiene attiva, che si mantiene alto il valore di una stazione turistica, perché questa è
una stazione turistica più che una stazione sciistica. Questa è una vera stazione turistica, chi ha fatto
anche degli investimenti, la rivalutazione anche del proprio immobile è dato anche dal flusso di
eventi, dal flusso di manifestazioni e dall’attenzione che c’è rispetto a questo comprensorio.
Quello che io mi sento di sollecitare, noi ne abbiamo già parlato con il vostro C.d.A. un anno fa, so
che il nostro presidente ha avuto ancora rapporti con il vostro presidente del Consorzio ed altre
persone di questo territorio, per aprire un tavolo di confronto, un tavolo didattico per poter gestire
insieme anche alla Montecampione Impianti. Noi come Enti pubblici, come Ente Provincia, la
nostra parte l’abbiamo fatta e sicuramente la faremo ancora per quanto riguarda il cercare di
ottenere anche quei finanziamenti che vengono messi sul tavolo, oggi molto più raramente rispetto
agli anni passati, da parte della Regione ed anche dall’Europa con dei fondi particolari. Sicuramente
noi non indietreggiamo rispetto al futuro ed alla progettazione di Montecampione, vogliamo però
fare una riflessione, vogliamo capire se chi ha investito sul territorio e sul comprensorio di
Montecampione, se i comuni stessi, il comune di Artogne ed il comune di Pian Camuno, il comune
di Darfo che compartecipa alla Montecampione Impianti, il Consorzio BIM, che oggi è assente, sarà
andato a vedere altri comprensori, perché noi crediamo che tutti i territori, siccome rappresentiamo
la Provincia di Brescia, abbiano la loro importanza, vogliano aprire con qualche vostro delegato,
con una vostra persona di riferimento, un dibattito per capire come creare una formula affinché
anche voi possiate partecipare all’interno della Montecampione Impianti anche con delle minime
quote, ma delle quote importanti, per avere anche un vostro rappresentante all’interno del C.d.A.,
anche per poter controllare, collaborare ma soprattutto per poter gestire insieme tutte queste
infrastrutture che sono il volano del territorio. Questo è quello che noi come Provincia di Brescia,
come Ente che rappresenta il 30%, quindi la maggioranza degli Enti locali all’interno di questa
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società, vorremmo perché oggi come oggi non siamo più disposti ad andare avanti da soli, non
siamo più disposti ad andare avanti solo con degli Enti pubblici che hanno delle quote minimali,
non siamo disposti ad andare avanti solo con un moderatore privato, perché il comprensorio di
Montecampione, come si è detto e come credo sia ben chiaro anche nel vostro Statuto, è la proprietà
di tutti i consorziati, di chi ha investito. Credo che anche la Montecampione Impianti, che è quella
che fa da volano del territorio, abbia prima di tutto bisogno di confrontarsi, secondariamente il
diritto di poter decidere, di poter sottoscrivere anche nuovi investimenti e le nuove linee
programmatorie, soprattutto per capire cosa vogliamo farne di questo comprensorio a livello
turistico. Questa è una apertura da parte dell’Ente Provincia che fa ai residenti, ai proprietari di
Montecampione, tramite non so, il vostro Presidente del Consorzio, tramite altre figure, il nostro
presidente sarà veramente a disposizione per aprire un tavolo di confronto. Grazie.
[Applausi]
Lanna: ringrazio il dottor Minini e do la parola al dottor Ghiroldi, presidente della Montecampione
Impianti.
Ghiroldi: buonasera a tutti, sono Francesco Ghiroldi, presidente della Montecampione Impianti da
circa un anno, ovviamente di nomina pubblica. Faccio i miei ringraziamenti soprattutto a voi, che
avete la cortesia di ascoltarci, spero di non tediarvi troppo, e ringraziamenti in via privilegiata li
voglio fare al vostro attuale presidente, il dottor Lanna…
[Applausi]
… con questo spero di non aver dato degli input in una fase preelettorale magari un po’ particolare,
comunque perché mi ha fatto veramente piacere avere un dialogo, questo rapporto con il Consorzio
fin dalle prime battute del mio interesse per la Montecampione Impianti. Devo dire che, anche se
ovviamente le difficoltà ci sono, e non lo nego, ha sempre dimostrato un rapporto corretto e
proficuo, quindi di questo lo voglio ringraziare. Io sono stato nominato come presidente di questa
società, cosciente del fatto che la Montecampione Impianti era, oltre ad essere un Ente gestore degli
impianti sciistici, quindi una realtà importante per la Vallecamonica e quant’altro, anche però un
grosso contenitore di problemi. Effettivamente questi problemi si sono poi verificati tali, tutti penso
siate a conoscenza della realtà della nostra società, però devo dire che ho scoperto delle cose
veramente interessanti. Innanzitutto non ho scoperto solo persone che lavorano, persone che
risiedono, persone che vengono a sciare, ma ho scoperto comunque una marea di persone che
amano Montecampione, e questa è stata una delle sorprese più interessanti che ho avuto modo di
verificare. Amano Montecampione perché, come diceva il nostro assessore prima, Montecampione
è una delle stazioni invernali più belle della Regione Lombardia, dell’arco alpino della Regione
Lombardia. Montecampione ha però bisogno di investire nel prossimo futuro.
L’assessore ha parlato degli investimenti che si faranno nei prossimi anni, che sono oggetto di
questo aumento di capitale da parte di soci pubblici e privati per 5 milioni di euro circa. Questo
programma di investimenti sarà un programma finalizzato fondamentalmente a sostituire o
ammodernare parte degli impianti, a realizzare il discorso, ovviamente se riusciremo perché
abbiamo anche dei problemi autorizzativi che per noi comunque non sono secondari, di sistemare il
problema dell’innevamento che rappresenta un problema cronico della nostra stazione sciistica,
perché l’innevamento artificiale, non ve lo devo insegnare io, perché siete tutti logicamente
appassionati di sci, è quella caratteristica che ci permette comunque di garantire il servizio,
garantire l’uso delle piste anche quando la neve non c’è e quindi è uno dei nostri elementi
essenziali. Per noi questo è uno degli interventi prioritari, però Montecampione, secondo me e
secondo i componenti del Consiglio di Amministrazione, ha bisogno di fare qualche sforzo in più,
ha bisogno comunque di rilanciare la stazione e di fornire qualcosa in più rispetto a ciò che ha, a ciò
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che potrebbe essere ammodernato o magari meglio sistemato, ma ha bisogno comunque di ampliare
la propria offerta, perché è cambiato il mondo dello sci, perché sono cambiate le esigenze da parte
delle persone, quindi richiederà uno sforzo progettuale anche in questi termini nel prossimo futuro.
Per riuscire a vincere queste sfide e quindi a potenziare questa stazione per cui combattere, abbiamo
ovviamente bisogno di fare sistema fra tutte le realtà presenti sul territorio, cioè gli operatori, la
Montecampione Impianti, il Consorzio, i commercianti, le scuole sci per la loro parte, tutti quelli
che operano in questo comprensorio che, come diceva il vostro Presidente prima, è una delle realtà
economiche maggiori della Vallecamonica, hanno bisogno di fare sistema, hanno bisogno di
smorzare per quanto possibile i conflitti, o magari le vecchie acredini che possono essere annullate
nel corso degli anni, per contribuire tutti insieme a far vincere a questa stazione sciistica le sfide che
si prospettano nel prossimo futuro. Il concetto molto semplice è: se riusciamo a unirci in questa
sfida, probabilmente riusciremo a vincere, anche perché voi sapete bene che noi abbiamo delle
peculiarità importanti, come diceva prima chi mi ha preceduto, abbiamo il vantaggio di avere uno
degli ambienti naturali comunque più belli presenti in tutta la Vallecamonica, abbiamo il vantaggio
di essere collegati facilmente con i grossi centri urbani da cui molti di voi provengono, quindi sono
dei vantaggi enormi soprattutto per chi ha la passione dello sci. Di contro, comunque, abbiamo
bisogno proprio di uscire, di trovare qualcosa di nuovo. La necessità importante è proprio quella di
riuscire a costruire qualcosa insieme. Il Consorzio per noi è un interlocutore privilegiato, perché
rimangono le persone con cui abbiamo un rapporto immediato anche di colloquio e di contatto,
diciamo che ci farebbe piacere poter continuare su questo percorso e poter condividere insieme a
voi quelli che potrebbero essere gli sviluppi della nostra stazione sciistica. Grazie.
[Applausi]
Lanna: io ringrazio il dottor Ghiroldi per le parole che ci ha detto sulla Montecampione Impianti e
comunque diamo sempre la nostra disponibilità a discutere sulla possibilità di rilanciare
Montecampione. Vorrei comunque, per evitare qualsiasi incomprensione, che non si parlerà più
della famosa mozione, ma si parlerà eventualmente di una partecipazione nostra da un punto di vista
privato, come sempre è stato detto.
[Applausi]
Lanna: devo dire, per ringraziare il dottor Ghiroldi, che oggi ho trovato molta disponibilità, quindi
le nostre professionalità sono a disposizione, dopodiché, come voi sapete, noi facciamo sempre
molte riunioni e molti incontri con i capi scala e con i residenti che sono qua e con questo noi
potremo sicuramente discutere e approfondire il problema. A questo punto, però, io vorrei, prima di
dare la parola agli altri interventi, introdurre le candidature. Se c’è prima qualcuno che vuole parlare
e porre qualche domanda a Minini e Ghiroldi prima che vadano via… prego.
Intervento dalla sala: non capisco se questa partecipazione è come residenti o…
Lanna: no, attenzione. Il dottor Minini ha chiesto una partecipazione volontaria, diciamo, in tutti i
sensi, per il rilancio della Montecampione Impianti, questo in attesa che si chiariscano tutte le cose,
perché anche questo è un discorso che dovrà rientrare anche nella revisione dello Statuto, perché io
nella revisione dello Statuto voglio avere la Montecampione Impianti nello Statuto, ma non nella
partecipazione come doveva essere la famosa mozione del 2001, perché a quella noi ci siamo
opposti, non sarà mai più, questo voglio dirlo in chiaro. Però ci sono tante altre possibilità di
collaborare insieme con la Montecampione Impianti, in vari aspetti e in vari modi. Tutto qui.
Intervento dalla sala: comunque se ne parla in termini economici…
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Minini: a questa domanda posso rispondere io. Quello che noi abbiamo sottolineato è questo, visto
che i proprietari hanno fatto degli investimenti, per il bene di questo comprensorio bisogno avere
sempre una stazione all’altezza dei tempi che si aspettano, una stazione giovane, una stazione che
vada avanti, una stazione che cresca. Gli Enti pubblici, in questo momento, hanno fatto da volano,
hanno fatto partire, mantengono oggi questa stazione in condizioni accettabili, c’è di fronte però un
futuro investimento, un futuro ringiovanimento di questa struttura.
Noi chiediamo ai possessori di immobili a Montecampione, ai privati, costituendovi in squadra,
mettendovi assieme, studieremo poi la forma, se siete disposti ad entrare nel capitale della
Montecampione Impianti, ad avere un vostro rappresentante all’interno del Consiglio affinché gli
investimenti non li decidano solo gli Enti pubblici ma vengano decisi assieme sul territorio.
Anche perché, dall’altra parte, la rivalutazione degli immobili è legata a questi impianti sciistici. Gli
Enti pubblici oggi hanno anche dei vincoli molto stringenti per quanto riguarda le ricapitalizzazioni
all’interno di questa società mista pubblica e privata, non è che l’Ente pubblico si può alzare al
mattino con le disponibilità economiche e mettere dei soldi in questa società, ci sono dei vincoli
molto stringenti, quindi si sta cambiando una fase di gestione del territorio, l’Ente pubblico
sicuramente fa ancora la sua parte, però lo chiede anche ai residenti. È ovvio che l’immobile di cui
oggi tu sei proprietario ha un valore se ci sono delle infrastrutture che funzionano sul comprensorio,
ha un altro valore se queste infrastrutture sul comprensorio non funzionano. Vogliamo fare un
ragionamento insieme, sì o no? Questo è il fatto.
Lanna: io ringrazio tutti, però, dal momento che in questa assemblea il dottor Minini e il dottor
Ghiroldi hanno presentato la Montecampione Impianti, ci sono dei problemi che vedremo di
risolvere, però io vorrei riportare i lavori sull’assemblea del Consorzio, dopodiché se qualcuno vuol
parlare e fare delle domande, prego di iscriversi perché altrimenti, in questo modo, è difficile poi
gestire l’assemblea. È chiaro che è un discorso, io comunque vi ho già detto che noi ne parliamo, ne
parleremo, troveremo una soluzione. Vorrei riportarvi a circa cinque anni fa, quando la
presidentessa della Montecampione Impianti, Marisandra Fontana, chiese una sottoscrizione
privata. Io allora firmai, personalmente, però deve essere una cosa staccata dal Consorzio e ognuno
sarà libero di decidere. Non lo so, dovremo trovare delle formule, se qualcuno ha delle formule
saremo comunque interessati. Il Consorzio ha un compito ben preciso e quel compito ben preciso lo
porta avanti, che è al di fuori ma parallelo a quello della Montecampione Impianti.
[Applausi]
Ghiroldi: scusate, quella che è stata fatta, ovviamente, è una sollecitazione, è una proposta che
l’assessore, in maniera molto responsabile, fa. È ovvio che gli uffici della Montecampione Impianti
sono comunque a vostra disposizione per chiunque, magari, avesse delle volontà da esprimere o
avesse delle sollecitazioni anche riguardo alla proposta che è stata fatta qui stasera, quindi vi invito
a recarvi presso i nostri uffici, perché anche da parte nostra c’è la necessità di approfondire, e
lasciare qualche suggerimento a riguardo. Comunque il tema è molto importante è proprio anche
quello di coinvolgere i residenti in maniera attiva all’interno della gestione della nostra società.
È chiaro per tutti quanti, voi siete coscienti, che la Montecampione Impianti non è una società che
genera utili ma è una società che genera servizi, quindi è ovvio che non è piacevole partecipare
all’interno di una società che non ha utili, da questo punto di vista siamo tutti coscienti di questo
aspetto, però ovviamente non reputiamo scandaloso che i residenti, comunque chi volesse, si
facessero partecipi anche in maniera più attiva e più diretta della gestione della società.
[Applausi]
Lanna: grazie. A questo punto, però, dal momento che è importante, vorrei che venissero presentate
le candidature. Nelle candidature, come voi sapete, il Consiglio uscente si ricandida in toto, dal
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sottoscritto, al dottor Internullo, a Sergio Torromino come Vicepresidente, Paolo Birnbaum,
Bernardi e Roberto Pacchioli. Dopodiché ci sono delle altre candidature, una è di Mauro Piovani.
Piovani: salve a tutti, sono Mauro Piovani, qualcuno si sarà stupito di vedere questo nome nuovo
all’interno del gruppo del comitato. Innanzi tutto mi presento come membro all’interno del
Comitato, quindi Mauro per gli amici, Gianmario all’anagrafe, figlio di Diego, non voglio fare
come Aldo, Giovanni e Giacomo nel loro film, ma ci terrei a ricordare la figura di mio padre che è
stato partecipe di questa avventura di Montecampione dal 1976. Quindi io sono presente da
trentadue anni a Montecampione, molti mi conoscono, vedo molti amici all’interno della sala, molte
facce nuove, forse perché siamo rimasti pochi reduci dal 76, forse Paolo è uno dei pochi rimasti.
Sono stato coinvolto in particolare da Paolo, vista l’amicizia, e da tutti i componenti del Comitato
che mi hanno chiesto un aiuto e una partecipazione, dalla prima metà di settembre, quindi, partecipo
alle loro riunioni e niente, sono qui, disponibile per quella che è l’attività del Consorzio, se verrò
eletto, e comunque dell’attività del comitato anche dal punto di vista organizzativo. Non ho nulla da
aggiungere, sono qua, se volete votarmi sono disponibile, vedremo come andranno le votazioni.
Chiaramente invito tutti a votare per il Comitato per proseguire l’attività del Consorzio. Grazie.
[Applausi]
Lanna: grazie Mauro. Devo dire che con grande piacere accolgo la candidatura di Mauro Piovani
perché è un residente di Montecampione ma è ancora giovane di età e potrà darci un grande aiuto
nella gestione del Consorzio nel prossimo futuro. Adesso do la parola a Gianfranco Puri.
Puri: buonasera a tutti, parlo a nome dell’avvocato Profeta e dell’avvocato Caporossi per presentare
le candidature all’interno del C.d.A. del Consorzio, oltre a quella di me stesso. Io e l’avvocato
Caporossi eravamo già membri del C.d.A., lei ha avuto una bambina da poco…
[Applausi]
Quindi non è venuta, tanto meno l’avvocato Profeta che ha avuto problemi e quindi mi hanno
chiesto la cortesia di rappresentare la loro candidatura. So che il bagaglio è difficile perché
rappresentare l’Alpiaz è sempre impegnativo, quindi spero che vada bene. Grazie a tutti.
[Applausi]
Lanna: bene. Ringrazio Gianfranco Puri per la presentazione delle candidature di Alpiaz e vorrei
dare la parola a Paolo Birnbaum che dovrebbe presentare le candidature del comitato per
Montecampione.
Birnbaum: buonasera a tutti. Oltre che consigliere, io sono da quest’anno il nuovo segretario del
Comitato per Montecampione.
[Applausi]
Abbiamo cominciato in modo fantastico. Quindi ho il compito, non facile, di continuare la strada
intrapresa dal mio predecessore, vi chiedo di rifare l’applauso perché è un applauso davvero
meritato, l’avvocato Pacchioli.
[Applausi]
10

Le candidature, in parte, il nostro Presidente le ha già enunciate, comunque ve le ripeto, le
candidature per il comitato sono Giuseppe Lanna, Sergio Torromino, Roberto Pacchioli, Paolo
Binrnbaum, Remo Internullo, Alberto Bernardi e Mauro Piovani che mi ha preceduto poco fa.
Bene, io mi ero preparato una cosa un po’ più lunghetta rispetto a quello che vi dirà adesso, però
non credo sia il caso che mi dilunghi troppo. Mi spiace che Ghiroldi e Minini se ne siano andati.
Ci hanno un po’ raccontato ciò che loro pensano che avremmo bisogno per Montecampione. Noi ci
lavoriamo sopra tutto l’anno su questo territorio e sappiamo come stanno le cose, noi crediamo di
sapere di cosa abbia bisogno Montecampione. Noi crediamo abbia bisogno di tre cose fondamentali,
la prima è quella di avere una piccola quota di ICI dai comuni a cui la paghiamo…
[Applausi]
…parliamo di cifre rilevanti, ma queste cifre, sul territorio, aiuterebbero molto a fare quello che i
rappresentanti politici e il presidente della Montecampione Impianti vorrebbero. Il secondo
elemento è quello di poter disporre in Consorzio, che poi è la nostra casa, di una società che possa
lasciarci sicuri sulla disponibilità delle sue quote, perché noi, come tutti sapranno, forse non tutti,
per gestire le attività di questo Consorzio siamo costretti a lavorare per cassa e non per competenza,
spendiamo quello che incassiamo, non possiamo spendere più di quello che potremmo disporre, non
possiamo disporre della competenza, quindi capiamo le difficoltà, sappiamo delle difficoltà ma
dobbiamo spendere in funzione di quello che abbiamo nel cassetto, perché non vorremmo pensare
di aggiungere problemi a problemi. Il terzo è sicuramente una Montecampione Impianti, non so
come definirla, un po’ più fresca, un pochettino più attiva, una Montecampione Impianti che non
costringa, questo in parte è un po’ anche responsabilità dei comuni, il direttore tecnico del
Consorzio e un consigliere del Consorzio a fare i vigili al bivio della Splaza, sostanzialmente.
[Applausi]
Questo crediamo che sia in sostanza per il bene nostro, perché poi noi siamo qui per l’assemblea
consortile e insomma, abbiamo avuto molto piacere di avere la presenza di Ghiroldi e Minini anche
perché non è neanche facile sentire come la pensano e quello che vorrebbero per questo territorio,
ma queste sono le cose che premono a noi, attrezzature sportive da sistemare, da riammodernare,
qualcosa da organizzare. Abbiamo cominciato a fare qualcosa con il tennis quest’estate e
sicuramente faremo qualcosa la prossima. Qualcuno chiede… è una famiglia importante a
Montecampione quella dei golfisti, abbiamo letto l’articolo sul giornalino, i golfisti vorrebbero
accogliere non solo i golfisti ma anche i non golfisti in una club house vera, quindi poter pensare di
destinare qualcosa per rendere il punto di accoglienza migliore di quello che hanno non sarebbe
male. Qualcuno chiede il tiro con l’arco, abbiamo già parlato con qualcuno, ci sarebbero molte cose
da fare ancora per l’estate. Non è semplice lavorare per cassa, non è semplice, oltretutto con
l’obiettivo di cercare di mantenere le quote il più basse possibile, perché negli ultimi anni i ritocchi
sono stati veramente, adesso non voglio neanche parlare di inflazione, irrisori, abbiamo parlato di
ritocchi irrisori, quindi quello che facciamo, lo facciamo con fatica e con risorse scarse.
Lì ci sono scritti i principali lavori effettuati sul territorio, io sono stato un po’ sballottato prima,
non so se certe immagini sono partite oppure no, perché con quei soldi abbiamo fatto anche queste
cose, abbiamo allargato il parcheggio davanti al supermarket creando un angolo per avere uno
spazio più grande per lo scarico delle merci, perché il supermercato ne aveva bisogno, gli abbiamo
fatto uno scarico per la spazzatura diretto al di fuori dalla rampa delle scale.
Abbiamo sistemato il torrente Corazzino, abbiamo dovuto sostituire il tubo che passa ai tennis ai
Prati perché era usurato e quindi si rischiava la tracimazione. Abbiamo fatto dei lavori sulle
fognature, abbiamo ampliato il parco giochi per i bambini, abbiamo messo qualche cosa di nuovo, il
marciapiede che scende dall’albergo, è arrivato fino ai tennis ai Prati ma è un lavoro che dovrà
essere completato perché vorremmo arrivare con il camminamento fino al laghetto.
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Insomma, chi ha letto il giornalino ha letto di queste cose, sono cose molto pratiche, molto pratiche,
che necessitano semplicemente di che cosa? Necessitano di denaro. E come facciamo noi ad
ottenerlo? Cerchiamo di coinvolgere tutte le parti presenti sul territorio. Al 28 di dicembre ci siamo
fatti promotori di un incontro fra una società privata e l’associazione dei commercianti che ha
portato alla partenza del progetto di illuminazione del Secondino per il prossimo inverno.
Finalmente avremo una pista illuminata come in altre località non belle come la nostra, come Pora
che ci guarda dall’altra parte tutte le sere con dei lampioni giganteschi, che attraggono molta, molta
gente, c’è molto interesse sul territorio, al quale il Consorzio penserà di partecipare con una piccola
sponsorizzazione, come facciamo per molte altre attività.
È una iniziativa che si è potuta realizzare grazie anche al nostro appoggio, per mettere in campo
persone interessate a questo tipo di progetti. In questo noi dobbiamo dire un grosso grazie
all’associazione dei commercianti perché sta facendo molto per Montecampione, molto. Questo
progetto è un progetto costoso, che chiederà a qualcuno di loro investimenti importanti.
Però l’ultimo tassello che manca, e poi vi saluto perché non voglio dilungarmi troppo, è quello dello
Statuto, perché noi abbiamo bisogno di revisionarlo. Io ho qui un giornalino, il giornalino del
comitato per Qui Montecampione del marzo del 1996, è riportato un articoletto che riguardava
quelli che erano allora i progetti per la revisione del nostro Statuto, questi progetti nascevano ancora
quando nel 77 e 78 si presentavano Statuto e convenzioni ai primi consorziati e c’era, come dice
l’articolo, qualche illustre magistrato che diceva “badate bene che vi state assumendo una enorme
responsabilità, perché qui se fanno una strada, se cade un masso, se cede qualcosa di rilevante sul
manto del territorio, voi vi state assumendo una grossa responsabilità, e adesso lo sta facendo la
società, per voi”, quindi questi illustri magistrati avevano guardato trent’anni oltre, avevano già
capito che qualcuno lo Statuto non lo avrebbe rispettato, lo sapevano già, già da allora, perché una
parte fondamentale dello Statuto, che è il Disciplinare, va a chiedere alla società dei soldi che, in
questo momento, la società ritiene eccessivi. Qui si tornerebbe all’ICI, adesso non apriamo una
parentesi che abbiamo già aperta, quindi un obiettivo primario, lo diciamo alla società, noi che vi
rappresentiamo ve lo diciamo, è la revisione di questo Statuto, abbiamo bisogno di revisionarlo,
perché gli equilibri del territorio passano anche da questo. Siccome l’allora amministratore delegato
disse “dovete ben capire che l’Alpiaz è una spa, quindi tutela i suoi interessi”, in parole nostre noi
possiamo dire che chi tutela i suoi interessi ci dice che con i suoi soldi può fare quello che vuole.
Io come rappresentante del comitato, noi come rappresentanti del comitato, e pensiamo che voi la
pensate come noi, vogliamo dire che qui non c’è nessuno che con i suoi soldi può fare quello che
vuole. Bisogna che si apra un bel tavolo molto grande, sul quale ci si metta tutto e questo tutto
diventi poi qualcosa di più consono rispetto a quello di cui oggi il territorio ha bisogno, perché
questo Statuto non è più conforme alle esigenze di questo territorio. Io ringrazio tutti quelli che in
questi giorni per il comitato si sono adoperati, donne, uomini e ragazzini, anche alcune persone che
non sono presenti qua ma sono altrove a fare altro, li ringrazio molto, il quorum che abbiamo
raggiunto e l’adesione che ci avete dato ci dà grande, grande fiducia e ci dà grande spinta per fare le
cose il meglio possibile. Io mi auguro che oltre a Mauro Piovani ci sia qualcun altro, mi guardo in
giro con gli occhi, un altro vecchio giovane, qualche altro vecchio giovane, non voglio dire i nomi
di battesimo, ma tanto loro hanno capito che cosa voglio dire. Abbiamo bisogno di un ricambio, se
quello che stiamo facendo è giusto abbiamo bisogno di continuità, per dare continuità, abbiamo
bisogno di un ricambio, è fondamentale. Io, molto sinceramente, vi auguro un grande 2009. Grazie.
[Applausi]
Lanna: grazie Paolo, che è stato chiaro e preciso in tutti gli aspetti. A questo punto vorrei chiamare
il signor Polo Antonio che vorrebbe intervenire e si è iscritto a parlare.
Polo: buonasera a tutti i monoproprietari di Montecampione. Dopo le riunioni quasi di comitato alle
quali abbiamo partecipato, mi permetto di buttare lì qualche idea terra terra su un problema che è
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stato in qualche modo risolto già, senza dubbio ad arte da chi lo ha risolto, ed è il problema della
Splaza. Ho partecipato alla riunione dei capi scala di un mese fa ed ho avuto l’opportunità di venire
a conoscenza della grande complessità del problema sulla Splaza, è l’opinione prevalente nel
comitato, e quindi nel Consiglio, che ritengo a dir poco aberrante e che cerco di analizzare
brevemente. Certamente ho votato, ma ho votato scheda bianca per protesta, perché vedo che il
Consiglio di Amministrazione è intenzionato a non accettare fra i consorziati i nuovi
monoproprietari della Splaza. Con questo atteggiamento, che veniva da un’interpretazione
restrittiva delle norme dello Statuto e ne travisa secondo me lo spirito, il C.d.A. tende ad escludere
dalla partecipazione al Consorzio e quindi altrettanto dalle spese di gestione, tutti i residenti
monoproprietari degli edifici sorti dopo la costituzione del Consorzio, pur facendoli godere
pienamente di tutti i diritti e dei vantaggi offerti dal Consorzio ai residenti.
Sembra addirittura, se ho ben capito, che per essere coerenti con la loro interpretazione
sull’applicazione delle norme Statutarie, dovremmo, o meglio dovremo, cacciare dal Consorzio i
proprietari delle quattro scale che sono state a suo tempo inserite dalla gestione Franceschini e dalla
prima gestione comitato, con la conseguenza di dover pagare, di dover loro rimborsare le quote già
pagate da anni. All’art. 1 dello Statuto, scusate se sono ripetitivo perché lo avrete già sentito
migliaia di volte, ma forse se lo leggiamo un’altra volta riusciamo a capire qualcosa di più, il testo
recita così: “è costituito fra tutti i proprietari di immobili ubicati nel comprensorio Alpiaz di
Montecampione, un Consorzio obbligatorio”. Fra tutti i proprietari, questo è scritto in italiano, non
in inglese.
[Applausi]
Quindi l’interpretazione deve essere univoca. L’ultimo comma dell’art. 1 stabilisce poi che l’Alpiaz
ha pieno diritto di realizzare tutto il programma edificatorio, approvato e da approvarsi, da parte
delle competenti autorità. Ed anche questo è italiano, allora vado a dire che già nel 1981 si
prevedeva la possibilità che gli edifici potessero aumentare, che fossero compresi o non compresi
nell’ormai famosa planimetria, alla quale si aggrappano il C.d.A. ed il comitato.
All’art. 5, mai richiamato, si dice che tutti i proprietari di immobili siti nel comprensorio di Alpiaz,
sono obbligati a partecipare al Consorzio con l’esclusione di chiese, scuole o Enti pubblici.
Nella caratura dei 300 mila milionesimi dell’Alpiaz, sono compresi le costruzioni destinate ad
attività alberghiera, di servizio, di supporto turistico, di multiproprietà, ma non le unità abitative di
monoproprietari che sono, in tutto e per tutto, uguali a noi. Lanna scrive nella sua lettera sul
giornalino che “la Splaza può rientrare nel Consorzio soltanto nella capienza dei 300 mila
milionesimi di Alpiaz e non può prevedere la monoproprietà” ed aggiunge che gran parte di quel
complesso è stato venduto in monoproprietà. Quindi, di conseguenza, i monoproprietari devono
esser inseriti obbligatoriamente nel Consorzio, ma qui non conclude che di conseguenza i
monoproprietari devono esser inseriti obbligatoriamente nel Consorzio, come chiaramente dice lo
Statuto, ma scivola sulla buccia di banana della presunta coerenza allo Statuto ed afferma che il
rispetto delle tipologie costruttive dello Splaza e delle nuove costruzioni è una questione di
fondamentale importanza per la sopravvivenza del Consorzio. Ma perché? Chi lo ha detto? Basta
applicare lo Statuto il quale recita che tutti i monoproprietari devono essere inseriti nel Consorzio,
nessuno escluso. L’avvocato Pacchioli, nella riunione dei capi scala, ha citato un parere che era
stato richiesto dal Consiglio ad uno dei nostri legali in merito alla vicenda Splaza. Pacchioli ha
sostenuto, nel suo articolato intervento, che questo parere risultava in linea con l’opinione del
Consiglio, pertanto la Splaza doveva essere estranea al Consorzio in quanto non compresa nella
planimetria. Chi era presente, può confermare che questo era stato il suo ragionamento. Per pura
curiosità, sono andato negli uffici del Consorzio a chiedere copia di quel parere, per poterlo leggere
con calma. Il consulente, dopo aver ampiamente argomentato, conclude con queste testuali parole
“la soluzione che si delinea vede dunque affermarsi la correttezza dell’inserimento delle scale in
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argomento nel Consorzio”. La conclusione del legale può essere sfuggita all’avvocato Pacchioli, o
forse ho capito male io. A questo punto mi chiedo e richiedo: ma a che gioco giochiamo?
Vogliamo continuare su questa strada rifiutando gente che deve rimanere o vuole entrare nel
Consorzio? E perché? A vantaggio di chi? Chiedo solo di capire, comunque ribadisco la mia
volontà di votare scheda bianca perché purtroppo non abbiamo altra scelta che votare una lista nella
quale non ripongo la mia fiducia. E votate in coscienza di ciascuno di noi. Grazie.
[Applausi]
Lanna: io ringrazio Polo per la sua spiegazione ma, evidentemente, devo dire che non ha seguito
sufficientemente la mia presentazione iniziale, non l’ha seguita per niente. Vi ho già detto che i
pareri sono controversi, ma vi leggo soltanto il parere dell’avvocato Rivadossi, una riga in cui dice
“Osservo inoltre che il Piano Regolatore non prevedeva la costruzione di monoproprietà in tale
complesso, bensì di proprietà destinate ad uso rotativo, pertanto la situazione creata è
perfettamente illegittima”. Dopodiché ti dico che se questi signori sono inseriti nel Consorzio nei
300 mila milionesimi di Alpiaz, non sono fuori. Questo è quanto io dico, poi si vede chiaramente
che lo Statuto è del ‘78, non dell’81 perché nell’81 sono state fatte solo alcune modifiche, e infatti
parlava di unità costruite e da costruire ma le aveva già previste, perché alcuni complessi riportati
non erano stati ancora costruiti allora, se vedi il Valgrande non era costruito ma c’era già un
territorio ben preciso, era tutto ben preciso e delineato, per cui mi dispiace ma l’interpretazione che
tu dai non è corretta. Per quanto riguarda l’inserimento, è stata Alpiaz che ha detto di inserire,
perché bisogna andare a leggere anche le convenzioni. Le convenzioni le abbiamo tirate fuori noi
tre o quattro anni fa, ci siamo messi insieme a studiarle con molta pazienza e dalle convenzioni era
chiaro, è chiarissimo e lineare, non ho dubbi su questo. Naturalmente tu la vedi in modo diverso,
però non è così che la vediamo noi, noi l’abbiamo studiata a fondo e non puoi riferirti ad un solo
parere o ad una riga di un parere.
Polo: no, io mi riferisco all’art.1 e all’art. 5…
Lanna: l’art. 5 è chiarissimo, guarda.
Polo: ogni monoproprietà deve essere inserita. Se vogliamo rispettare lo Statuto, acquisiamole,
grazie.
[applausi]
Lanna: ognuno ha diritto alla sua interpretazione, ma lo Statuto lo dice chiaramente, perché quando
leggi “sono comprese in tale caratura tutte le costruzioni inerenti ad attività alberghiera, di
servizio, di supporto turistico e multiproprietà”. Non è prevista la monoproprietà e il comune ci ha
risposto con una lettera, quella a cui aveva accennato Paolo, che non è prevista una variazione di
destinazione d’utilizzo dello Splaza. È rotativo e non è prevista la monoproprietà. Quindi lo Splaza
rientra nei 300 mila di Alpiaz e la nostra proposta, se riusciremo a rivedere lo Statuto, lo
riporteremo in regola, se non riusciremo a rivedere lo Statuto, sarà parte dei 300 mila di Alpiaz. Do
la parola a Castiglioni Marco.
Castiglioni: buonasera a tutti, sono Marco Castiglioni, sono un residente. Sono qui a
Montecampione dall’85 e vi dico che il mio voto è già stato dato al comitato. Chiarito questo,
voglio soltanto fare un appuntino, una tiratina d’orecchie e mi riallaccio a quello che ha detto
Minini, mi dispiace che sia andato via, perché volevo chiedergli a chi si riferisse quando parlava di
qualcuno che sembra voglia fare gli interessi di Montecampione e poi, in realtà, rema contro.
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Non l’ha detto, però secondo me è ora di finirla, è ora di finirla con questi giochini, con questa
politica. Ecco, io volevo dire questa cosa, noi veniamo da Milano, da varie parti d’Italia, veniamo
qua in vacanza, ci piacerebbe che il comitato, essendo l’amministratore di un supercondominio qual
è Montecampione, si occupasse non solo ma soprattutto delle cose che servono quando siamo qua in
vacanza. Allora, io capisco che ci sono delle cose molto grosse, come quella che è successa anni fa,
ve ne do merito, siete riusciti a sbloccare una situazione per la quale ci sarebbe stato un tracollo,
però la mia sensazione è che qua si faccia una gran politica e si perda di vista la stazione.
Voglio soltanto fare degli esempi di questi giorni, sono piccole cose che se uno viene qui quindici
giorni nota. Il fine del Consorzio qual è? È quello di rendere la stazione il più bella possibile,
renderla vivibile, piacevole per noi residenti e per i turisti che restano qua. Un turista che viene qua
deve trovare una situazione ottimale e dire “guarda che bello qui, quasi quasi ci ritorno e compro la
casa, quasi quasi la affitto, quasi quasi vado in hotel”. Ora, cosa succede, si dà poca attenzione alle
piccole cose a mio parere. Primo punto, il parcheggio numero tre.
[Applausi]
Io non so di chi sia la colpa, probabilmente è di Caporossi, però caspita, avevo sentito parlare di
sbarre, di sbarramento. Io credo che noi, a livello di pagare, non abbiamo grossi problemi, quello
che ci chiedono lo mettiamo, le spese condominiali le paghiamo, le spese del Consorzio le
paghiamo, fossero 500 le paghiamo, però un parcheggio di quel genere è una vergogna per
Montecampione. Metteteci la sbarra, dateci un parcheggio per noi residenti, poi non so.
I pulmini in questi giorni. Tralasciamo la cosa se sono per i residenti, se sono per tutti, noi
paghiamo però poi chi li usa non lo è, però la neve è caduta a novembre, è caduta a Sant’Ambrogio,
si sa che vengono in tanti, si sa che nevica, programmiamo due pulmini al posto di uno, non
possiamo andare in giro come degli animali, perché poi la gente se ne va.
Io no, ho la casa, ma è difficile spiegare a uno che viene a Montecampione che non può
parcheggiare e poi in giro non c’è il pulmino. Parliamo del ghiaccio. Il Bar Laghetto ha un laghetto
che diventa ghiacciato, io ho portato la mia bambina il 25 dicembre e rischio di rompermi le gambe,
un’entrata al ghiaccio inesistente; ho letto che abbiamo speso dei soldi per la legge 626, questa è
una situazione terrificante per la 626, il ghiaccio non è ghiaccio, non è liscio e non c’è una entrata. I
bambini si possono ammazzare, possono rompersi le gambe, ma anche gli adulti, soprattutto gli
adulti perché dei bambini sono meno elastici.
I prezzi di Montecampione, il mio amico ha la tessera di residente ed alla presentazione della pista
illuminata del Secondino, dieci giorni fa, è riapparsa la tessera dei residenti come una iniziativa che
andrà in studio insieme alla Montecampione Impianti. Sono passati dodici mesi, intanto se vado in
piscina l’anno scorso pagavo 6 euro e quest’anno ne pago 10, il 45% d’aumento.
Ho pagato in un bar, non facciamo nomi perché mi dispiace, la schiumetta per mia figlia 50
centesimi. Allora un controllo, anche perché se vado in un bar e pago due caffè e la schiumetta 2.50
€, la schiumetta 0.50 €, non credo vada bene. Capisco che la questione non è gestibile da un
Consorzio o da un comitato, o nel condominio da un amministratore, purtroppo l’anima del
commercio qui non ce l’hanno, così come la cultura. Io dico questo e poi mi fermo qui perché ci
sono cose importanti e lasciamo perdere, dobbiamo rilanciare, dobbiamo fare meglio, dobbiamo
creare più unità, dobbiamo fare in modo che la gente venga a Montecampione. Le opportunità ci
sono, ci sono, c’erano, sono state presentate e abbiamo la possibilità di seguirle in un certo modo.
Alla fine, io voglio sperare, voglio immaginarmi che la distrazione sia nei grandi contenziosi e nei
grossi problemi, però signori, attenzione perché non si può seguire soltanto il grosso problema, il
grosso contenzioso, il fatto di dover fare causa su causa, dobbiamo anche pensare al giorno per
giorno perché il fine, l’obiettivo primario del Consorzio deve essere questo. Ciò detto, io ribadisco
la mia fiducia, il mio voto e il mio augurio di buon lavoro.
[Applausi]
15

Lanna: a questo punto vorrei ringraziare il signor Castiglioni perché ha messo l’accento su alcune
cose che sicuramente c’erano sfuggite, però vorrei dire che ha fatto anche un po’ di confusione,
anche se mi spiace dargli torto. Lui ha detto che ci occupiamo troppo di grandi cose e di politica,
innanzi tutto se non andiamo a guardare le grandi cose, probabilmente non riusciamo nemmeno a
fare le piccole, però ha sollevato un problema, che io non ho voluto di proposito menzionare
all’inizio e qual è? Il parcheggio alla Splaza. È un problema enorme, perché? Da cosa viene questo?
Viene dal mancato rispetto delle convenzioni. Quando è stata fatta la famosa convenzione del 1989
era previsto che al posto del piazzale ci sarebbero dovuti essere dei parcheggi. Cosa c’è nel
parcheggio al piano terra del parcheggio della Splaza? Ci sono dei box, box che non ci dovevano
essere perché lì ci dovevano essere soltanto parcheggi. Lo abbiamo già denunciato. Questo è il
punto. Oltretutto noi siamo riusciti a far togliere le sbarre perché lì avevano chiuso anche il
passaggio dalla Splaza al Valgrande, avevano messo le sbarre e nessuno poteva più passare, ma non
solo, hanno occupato con i box un parcheggio che poteva essere utile ai comuni per la residenza.
Anche se andate al parcheggio numero due, ora terminato, con un SUV o con un gippone non
passate, perché è troppo basso. Il terzo non è ancora finito. Oltretutto, quei parcheggi, oggi, sono
parcheggi che sono di utilizzo degli occupanti la Splaza, della multiproprietà, della gente che sta lì
alla Splaza, e quindi ritorniamo al problema di ieri, a quando c’è stato quell’ingorgo, quando il
nostro tecnico Mondini e il nostro Paolo Birnbaum, consigliere del C.d.A., si sono messi a fare i
vigili ed a dirigere il traffico. Queste sono tutte cose che forse andavano dette a Minini ed a
Ghiroldi perché questo deve essere un compito della Montecampione Impianti ed anche delle
amministrazioni, quindi mi sono permesso di chiamare il sindaco di Artogne e il presidente Ghiroldi
della Montecampione Impianti dicendo “oggi avevamo degli ausiliari del traffico che si sono messi
a dirigere il traffico”. Ma non basta questo, perché qui abbiamo bisogno dei parcheggi che ci sono
stati sottratti con quei box che sono stati fatti. Chiaramente i pulmini è un problema, però molto di
questo va anche alla nostra educazione, di come noi parcheggiamo. Prima Paolo Birnbaum vi ha
fatto vedere i lavori che abbiamo fatto, lo slargo che abbiamo fatto davanti al supermercato per
poter parcheggiare i mezzi che caricano e che scaricano le merci, però ho trovato molto spesso, in
questi giorni, macchine parcheggiate in modo selvaggio. I pulmini non riescono a passare, poi si
intasano, è chiaro che Montecampione è piccola, non possiamo metterne troppi di pulmini. Però
attenzione ce ne sono tre, non uno solo come dice Castiglioni: la corsa A, la corsa B e la corsa
centrale. Questi passano ogni venti minuti, chiaramente tutto è rivedibile e tutto è migliorabile,
bisogna anche affrontarli questi problemi.
Sul laghetto è il gestore che, con tutta la buona volontà, può fare qualcosa, però non è il Consorzio,
è per questo che dico che sono state mischiate tante cose. Veniamo adesso alla tessera dei residenti,
Paolo, l’anno scorso, ha mostrato la tessera dei residenti, che fra l’altro è una tessera che già
esisteva, ma l’ha voluta valorizzare. Valorizzare chiedendo una compartecipazione da parte dei
commercianti, da parte di tutti, ha fatto tanto ma loro non ci hanno dato questa compartecipazione,
altrimenti Paolo il progetto lo avrebbe portato in porto non adesso, ma molto prima, solo che le parti
sono due, non ci siamo soltanto noi.
La piscina, la piscina è proprietà di Alpiaz, non è una cosa nostra. Mi risulta che la Splaza la paghi
in modo abbastanza salato, non è una cosa nostra, qualcuno di noi ha detto facciamo una piscina
esterna, ma come avete visto in bilancio, non abbiamo i soldi per farla. Insomma, bisogna anche
cercare di camminare con le proprie gambe. Gli altri problemi, noi a Montecampione li dobbiamo
affrontare, io vorrei ricordare a tutti che se nel 2001 se non avessimo affrontato il problema della
Montecampione Impianti come lo abbiamo affrontato, oggi le cose sarebbero in modo molto
diverso, poi è chiaro che dobbiamo occuparci di tutto. Abbiamo presentato la lettera, per quei pochi
lavori che siamo riusciti a fare, su Qui Montecampione, però questo rientra nella nostra routine e
nelle cose che facciamo tutti gli anni e cerchiamo di fare al meglio.
[Applausi]
16

Io ho finito e vorrei chiamare al microfono Daminelli Paolo.
Daminelli: grazie e buonasera a tutti. Il 31 dicembre io ho partecipato ad un incontro promosso dal
comitato e, dopo una prima introduzione in cui si sono certamente sottolineati gli innumerevoli
meriti del comitato in questi ultimi anni e soprattutto la trasparenza del comitato nel trasferire
notizie a noi consorziati, mi aspettavo che finalmente, quest’anno, si incominciasse a parlare di
risolvere i problemi annosi con l’Alpiaz e con i comuni, perché è di questo che dobbiamo
interessarci. Invece, con mia grande sorpresa, è nato un altro problema, quello dello Splaza che, fino
ad ora, io non avevo ancora considerato ma, soprattutto, accanto al problema dello Splaza, sono
uscite anche delle interpretazioni, sottolineo che si tratta di interpretazioni, di vari legali.
Per assecondare la trasparenza, mi sarei anche aspettato che queste interpretazioni uscissero su Qui
Alpiaz, nulla di tutto questo è stato fatto. Quindi su Qui Alpiaz c’è un’altra interpretazione, del
presidente Lanna, io non voglio entrare nel merito del fatto che sia giusta o sbagliata, ma quanto
meno, se di trasparenza vogliamo parlare, anche tutti gli altri attori dovevano essere riportati,
soprattutto i pareri degli avvocati. Perché? Per lo meno, per quello che ho visto io, si lanciano in
una conclusione completamente opposta a quella del presidente. Ma non mi interessa neanche
questo, a questo punto io mi faccio questa domanda: è passato un anno dall’assemblea dell’anno
scorso, in cui abbiamo stappato bottiglie di champagne perché finalmente avevamo festeggiato
l’accordo con l’Alpiaz, non è cambiato assolutamente niente…
[Applausi]
…l’anno prossimo ci troveremo ancora qui e ci diranno che Alpiaz non ha pagato e che i comuni se
ne fregano. Continuiamo a parlare di riforma dello Statuto, sta diventando la classica ricetta che
sentiamo anche dai politici, “facciamo le riforme” e non le fa nessuno.
[Applausi]
Scusate. A questo tavolo, mancano due interlocutori, che sono i comuni. Senza i comuni non
andiamo da nessuna parte, è inutile che ci lamentiamo sempre perché prendono l’ICI…
[Applausi]
Senza i comuni non andiamo da nessuna parte. Allora, se il comitato si prende i meriti di tutto
quello che ha fatto, evidentemente il rapporto che c’è stato in questi ultimi anni con i comuni si è
degradato, non esiste nessun rapporto con i comuni, non sono presenti, stiamo parlandoci da soli.
Vogliamo ancora dire che, a me dispiace per Birnbaum che è una persona che rispetto moltissimo e
lo dico, fino all’anno scorso l’ho anche votato, però quando mi si dice che si fa una cosa, che
bisogna essere orgogliosi della tessera dei consorziati, o la fai o altrimenti non la dici. Allora, a
questo punto i candidati devono dire qual è il programma per l’anno prossimo, vedremo se uno solo,
dimentichiamoci di tutto il resto, uno solo, recuperare il rapporto con Alpiaz, se è possibile, ma
soprattutto con i comuni, perché senza i comuni non andiamo da nessuna parte.
[Applausi]
Lanna: chiamo a parlare Miola Giovanni. Io una risposta l’ho già data. Miola.
Miola, dal pubblico, rinuncia a parlare.
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Lanna: Chiaramente gestire un comprensorio comporta anche molti problemi. Allora, Gianfranco
Puri mi ricordava che per la viabilità abbiamo scritto anche una lettera ai comuni perché vengano a
fare qualcosa. È chiaro che i comuni, quando gli viene richiesto prima di tutto di rispettare quelli
che sono i loro doveri, si alzano e se ne vanno. Quando hanno bisogno arrivano, vi posso dire che
noi siamo sempre disponibili. Due giorni fa il sindaco di Artogne ci ha chiesto un incontro, noi, pur
essendo il primo dell’anno, le abbiamo detto “benissimo, vieni pure” e abbiamo parlato.
Daminelli (dalla sala): e perché non c’è?
Lanna: io ci sono, noi ci siamo tutti. Vi posso dire anche questo, i comuni sono anni che noi gli
chiediamo tante cose, loro hanno detto che per motivi elettorali, qualche anno fa, erano disposti ad
assumersi le strade, erano il signor Garatti e il signor Quetti. Hanno presentato una lettera inviata da
Alpiaz qui, soltanto per motivi elettorali, perché erano contro di noi, poi sono scomparsi.
Daminelli (dalla sala): Quetti è venuto a dormire Giuseppe.
Lanna: è venuto a dormire, perfetto, però era qui.Noi abbiamo sempre dato la nostra disponibilità e
se è venuto fuori il discorso che la strada è collaudata, è venuto fuori soltanto perché noi abbiamo
fatto un esposto alla Procura della Repubblica e quando i magistrati sono andati a indagare, in
comune hanno scoperto che la strada era stata collaudata. Non so se voi lo sapete, voglio essere
buono, o erano incapaci o erano in malafede. È vero, stiamo dove stavamo l’anno scorso, ma noi la
buona volontà ce l’abbiamo messa tutta, se poi Alpiaz non ci paga, continua a non pagarci, io farò
di tutto. A questo punto do la parola a Birnbaum Paolo e poi a Pacchioli Roberto.
Birnbaum: io rubo solo due secondi, vorrei dire due cose al signor Daminelli, il quale ringrazio per
il rispetto che mi porta. Abbiamo rischiato molte cose, in quello che lei ha detto ci sono tantissime
verità e tutte per strade una diversa dall’altra. Per la riforma dello Statuto, noi oggi eravamo qui tutti
in trepidante attesa per sapere se veniva Caporossi: “allora, lo schedone”, “è arrivato, non è
arrivato?”, “abbiamo raggiunto il quorum?”, io e qualcun altro abbiamo fatto su e giù questa rampa
parecchie volte, che cosa ci vuole per rifare lo Statuto?
Non ci vogliono i comuni, non abbiamo bisogno dei comuni, almeno inizialmente non abbiamo
bisogno dei comuni, abbiamo bisogno che la società ci metta a disposizione la sua scheda, perché
noi, senza quella scheda, sappiamo già che lo Statuto non lo possiamo riformare, quindi quello è il
primo concetto che deve essere chiaro. La trattativa per raggiungere una riforma dello Statuto deve
essere congiunta, deve coinvolgere gli Enti pubblici, deve coinvolgere la società, deve coinvolgere
l’associazione commercianti, tutte le parti sociali, tutte le parti che sono qua, ma noi senza quella
scheda lo Statuto non lo facciamo, perché noi senza quella scheda, ne abbiamo avuta la
dimostrazione oggi, non avremmo fatto neanche la nostra assemblea. Questo è il primo concetto che
deve essere chiaro.
[Applausi]
La riforma dello Statuto è tanto fondamentale, anche se la parola riforma io capisco che non piaccia,
però si chiama così, la riforma dello Statuto passa anche attraverso determinati atti che il comune
dovrebbe fare, il benedetto parcheggio dovrebbe essere nostro secondo la convenzione, se il
comune andasse a prendersi quello che si deve prendere, e che è scritto nelle convenzioni… noi qui
non abbiamo il tempo di leggere e di esaminare a fondo le convenzioni, ma quel parcheggio
dovrebbe essere nostro, questo lo dico anche a Marco Castiglioni, purtroppo tutto questo passa
anche per la riforma dello Statuto. Il problema della riforma dello Statuto, indipendentemente dallo
Splaza che è un problema fondamentale, io adesso darò la parola a Pacchioli che sicuramente farà
un quadro molto più chiaro, dipende anche da questo, dipende dal fatto che se Alpiaz non presenta
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la scheda qua oggi, è inutile. La tessera del residente: io non vorrei che certe cose passassero come
promesse, anche perché promesse non sono. Molte cose noi con i residenti le abbiamo fatte, forse il
signor Daminelli se lo scorda, ma due anni fa veniva chiesta la pace a Montecampione con i
commercianti e la tessera del residente passa anche attraverso questa pace che era venuta, perché
noi molte cose, senza il loro contributo, non le potremmo fare in questo posto.
[Applausi]
Quindi noi abbiamo rifatto la tessera, il processo che ci può essere per arrivare a convenzioni più
specifiche, purtroppo non è un processo rapido. Io l’anno scorso avevo parlato di sala giochi e di
discoteca, nessuno pensi che non ce ne siamo occupati. Alcune persone fra voi sanno, ci sono state
delle trattative, purtroppo non è una cosa semplice. Se io vi dico per quale motivo non abbiamo
aperto la sala giochi, ritorniamo ai nostri problemi, cioè allo sviluppo del territorio, noi non
abbiamo una società che ci porta le macchinette, perché noi abbiamo il locale ed abbiamo la
persona che è disponibile ad aprirla, ma nessuno ci porta le macchinette. Questo è il motivo per cui
ancora non abbiamo aperto la sala giochi. La mia promessa resta qua, la mia promessa è il mio
impegno. Poi io dico al signor Daminelli, il comitato è un luogo aperto a molte persone, il signor
Daminelli se mi lascerà la sua e-mail lo inviterò al comitato, quindi se il comitato non piace, se ci
sono dei candidati che si vogliono candidare per portare avanti in modo differente, sono ben accetti,
molto ben accetti, però i processi non sono semplici, passano anche, lasciatemelo dire, adesso non
voglio fare del vittimismo, per la disponibilità delle persone a buttare il proprio tempo libero
momentaneamente in un cassetto per metterlo a disposizione della comunità.
[Applausi]
Se qualcun altro ne ha più del mio, venga a farlo. Grazie.
Lanna: Roberto Pacchioli.
Pacchioli: se c’è qualche altro intervento sullo Splaza, sarebbe opportuno che lo facesse, che fosse
fatto prima del mio, in modo, dal momento che sono stato chiamato in causa direttamente, che
possa dare tutte le risposte.
Lanna: allora vorrei dare la parola a Fumagalli.
Fumagalli: buonasera a tutti, mi chiamo Dario Fumagalli, sto alla Splaza e, dato che di questo
argomento se ne è parlato compiutamente anche nel corso della relazione del presidente, mi sembra
giusto riprenderlo, quindi scusate se vi intratterrò su questo argomento. L’argomento è decisamente
complesso e bisogna innanzitutto fare una premessa, quando uno va dal medico e poi il medico gli
dice che ha un brutto male di certo se la prende con il medico evidentemente. Per continuare con la
metafora, potrei dire che il medico, ovvero l’amministrazione del Consorzio, ha evidenziato una
situazione, di questo bisogna darne atto, che è rimasta nascosta per diverso tempo e che adesso
conosciamo tutti bene. Per questo sono andato a guardarmi il mio rogito dove c’è scritto proprio che
ci hanno venduto una residenza a carattere rotativo, quindi possiamo dire che ci hanno derubato?
[Applausi]
Non sarebbe la prima volta. Comunque il Consorzio ha avuto questo merito, di evidenziare questa
situazione. Io non mi sono studiato lo Statuto così approfonditamente, qualcun altro, qualche legale,
lo ha fatto oppure lo farà, quindi non entro in merito se lo Statuto possa o meno lasciare spazio e
come si debba comportare il Consorzio di fronte a questa situazione. Però il mio contributo vuole
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essere più modestamente, perché la gente me lo ha chiesto, me lo chiede, lo vedo dalle facce
interrogative che avete, quello di dire come si vive in una residenza rotativa, perché giustamente
tutti sarete curiosi di sapere cosa succede alla Splaza, io ci sono e ve lo dico. Ogni tanto qualcuno
mi chiede “mah, io vorrei il tuo appartamento in rotazione”, va bene, dico, ne parliamo. In realtà
succede esattamente questo: le scale in monoproprietà sono ormai parecchie, di queste quattro sono
inserite nel Consorzio ed io posso parlare qui perché sono proprio in una di queste, avrei potuto
parlare lo stesso, questa è una battuta, sono all’incirca cento famiglie. Da quindici anni credo che
nessuno abbia mai avuto richiesta di affittare il proprio appartamento, salvo che non abbia voluto
lui, nessuno me lo ha mai chiesto, quindi tranquillizzatevi, nessuno mi ha chiesto l’affitto e sono
circa quindici anni. Nel frattempo in tutti questi quindici anni, ovviamente, ci sono stati vari
passaggi di proprietà e, diciamo, delle cento famiglie ci sono magari cinquanta che sono nuove,
quindi se si va a guardare sul rogito, mi chiedo come tutti questi notai che hanno fatto questi
successivi rogiti non si siano mai accorti di nulla. Come consideriamo queste cinquanta famiglie
che, in perfetta buona fede, hanno acquistato una rotazione senza che se ne rendano conto? Questa è
la situazione. Ci sono anche casi, che so, dove addirittura il passaggio di proprietà è avvenuto per
fallimento, quindi acquistato all’asta fallimentare, con trasferimento da parte del Giudice del
tribunale, quindi addirittura questo. Sarebbe da rifare tutta l’asta a questo punto, perché
evidentemente non si è tenuto conto di questo. Teniamo conto che quando c’è un decreto del
Tribunale, automaticamente si annullano tutte le pendenze gravanti che ci sono sugli immobili. Ne
volete sapere un’altra? Alla scala A ci sono persone che hanno spostato la residenza, cioè hanno
chiesto ed ottenuto la residenza dal comune di Artogne. Forse, evidentemente, nemmeno il comune
di Artogne lo sapeva. Per finire, in ultimo ma non meno importante, sono quindici anni che
continuo a pagare le spese del Consorzio come tutti gli altri. Morale della favola, le nostre proprietà
non sono molto diverse da tutte le altre, almeno in pratica. Da questo io non voglio trarre delle
conclusioni perché ci sono anche aspetti legali che non conosco, poi lo Statuto etc., finora la realtà
smentisce un po’ quello che poi esce dalle carte, certamente riconosco che le carte parlano
diversamente. È un po’ di giorni che sono qui in montagna e non sono ancora riuscito ad andare sul
sito della Regione Lombardia, ci sono e conosco molte altre regioni, come la Toscana, comunque
regioni con prevalenza nel campo del turismo, lì esistono delle leggi che prevedono delle strutture
turistico-alberghiere e pongono limiti di proprietà, cioè non ci può essere residenza. In Lombardia
non lo so, ma non vorrei che ci fosse una cosa simile, valuteremo. Comunque non voglio tirare
nessuna conclusione in questo momento, ma secondo me la questione è veramente da approfondire
perché è vero che l’Italia è un paese bizzarro dove la teoria non sempre si riscontra con la pratica,
questo è un caso certamente che rientra in questo parametro. La realtà che io ho visto è diversa. Io
credo che gli approfondimenti vadano certamente fatti, forse nel 2009 qualche conseguenza pratica
potremo averla, poi non so se positiva o negativa. Grazie.
[Applausi]
Lanna: ringrazio Dario Fumagalli e do la parola a Roberto Pacchioli.
Pacchioli: per cercare di essere brevi, visto che Polo, che ha fatto l’intervento sullo Splaza e che
spero sia ancora presente, ha fatto riferimento innanzitutto a quanto io avrei detto, che non ho detto,
nella riunione dei capi scala, che mi sono limitato a citare il parere di Rivadossi in riferimento a
quello che è scritto “pertanto la situazione creatasi è per questo aspetto illegittima”, ovviamente
facendo riferimento al cambio di destinazione edilizia di questi appartamenti dello Splaza. Per il
resto, per quanto riguarda il parere a cui ha fatto riferimento Polo, cioè il parere dell’avvocato
Rivadossi, io vado brevemente a leggere “si osserva, inoltre, che il Piano Regolatore Generale non
prevedeva la costruzione di monoproprietà…” e Polo ha parlato solo di monoproprietà, non ha
citato il rotativo, “… in tale complesso, bensì di proprietà destinate all’uso rotativo. Pertanto la
situazione creatasi, torno a dire, è per questo aspetto illegittima. L’illegittimità riguarda
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soprattutto il profilo amministrativo ed urbanistico. Dal punto di vista civilistico, la questione
potrebbe rilevare, a norma dell’art. 5 comma 7, che gli immobili, se destinati a multiproprietà
dovrebbero essere compresi nella caratura convenzionale attribuita ad Alpiaz”.
Io sto leggendo il parere di Rivadossi a cui ha fatto riferimento Polo e non riesco proprio a capire a
cosa lui si riferisse. Detto questo, il problema, noi lo abbiamo sempre detto, riguarda la questione
dell’inserimento dello Splaza nel Consorzio, di come debba essere inserito, non abbiamo mai
sostenuto la tesi che debba rimanere fuori dal Consorzio, assolutamente no. Io, nella riunione a cui
si faceva riferimento prima, ho ben detto che non ci sono Montecampionesi di serie A e
Montecampionesi di serie B, si tratta soltanto di vedere qual è la corretta collocazione nell’ambito
del Consorzio. Questo l’amministrazione del Consorzio deve fare, ne possono ricorrere a situazioni
che possono essere certamente definibili con il buonsenso. Pareri ne abbiamo raccolti tanti, l’ultimo
stamattina con dei signori che sono qui presenti ai quali direttamente ci siamo rivolti, loro sanno a
chi mi riferisco, è una questione sulla quale non ci possiamo nascondere dietro ad un dito, e cioè i
proprietari di rotativo allo Splaza usufruiscono come noi di tutti i servizi del Consorzio e ne
utilizzano con pieno diritto, perché fanno parte del Consorzio, fanno parte di quella quota di 300
mila milionesimi perché in questa quota, che è la quota di Alpiaz, ci sono tutta una serie di
responsabilità, i contributi relativi che noi abbiamo sempre ricordato e che cerchiamo in tutti i modi
di far rispettare. Poi se li rispettano o meno, questa è un’altra questione. I motivi delle cause, ed
anche sulla pace ritrovata, sono quelle. Ieri auspicavo che con la transazione del contenzioso si
potesse arrivare ad una conclusione positiva sia per il passato che per il futuro, purtroppo così non è
stato, ma questo certamente non dipende dal Consorzio ma dipende da tutt’altre questioni, ma
voglio ricordare la questione Splaza, torno a dire, non ci sono differenze, si tratta soltanto di
stabilire come possa essere correttamente inserita la proprietà rotativa nell’ambito del Consorzio.
Ora, dicevo che l’avvocato Rivadossi mette in relazione la multiproprietà, nel suo parere, che è a
disposizione di tutti, ovviamente non potevamo, anche per motivi di brevità, sul giornale Qui
Montecampione citare tutti i pareri, però sono tutti a disposizione di chi li vuole consultare, io posso
fare anche riferimento ad un latro parere, che è poi il parere portato da Alpiaz, che non conclude su
questioni tecnico-giuridiche ma conclude proprio su soluzioni di consenso per il quale tutti, anche i
multiproprietari, pagassero la quota consortile. Ora, su questo potremmo, possiamo discutere, ne
discuteremo, io dirò due parole e dirò qual è il mio parere a riguardo, però voglio dire che gli
amministratori del Consorzio possono prendere delle decisioni in base al buonsenso, devono
prendere delle decisioni in base allo Statuto. Ora, questa questione del rotativo, non è una fisima del
comitato, come qualcuno, mi riferisco sempre a Polo per essere esplicito, ritiene, ora non
continuiamo a fare riferimenti personali, io sto esponendo ancora una volta qual è la mia opinione
personale ma si tratta di una opinione personale basata su elementi e, come ho già detto nell’ultima
riunione a cui si faceva riferimento, quella dei capi scala, abbiamo dovuto fare la ricostruzione della
questione perché i comuni sono soliti tenere nascoste le cose nei cassetti, come la questione della
strada e del collaudo e si sono ben guardati dal darci le notizie, quanto meno per intere e sono
andati, come diceva il presidente, sul negativo, dicendo che non c’erano state delle varianti di
carattere edilizio e già questo è un dato pesante, più che pesante molto chiaro, perché se non c’è
stata variante vuol dire che la società costruttrice della Splaza doveva rispettare la convenzione che
appunto prevedeva il rotativo. Ma la parola rotativo non è compresa nello Statuto e allora noi, prima
di sapere come stavano le cose effettivamente, a Sant’Ambrogio lo abbiamo scoperto, abbiamo fatto
delle ipotesi, cioè abbiamo ragionato per analogia e quindi associando il concetto di rotativo al
concetto di multiproprietà, come ha messo tra virgolette nel parere l’avvocato Rivadossi, parere che
è stato redatto il 28 marzo del 2008. Il documento a cui io mi riferisco adesso, che prima ha citato il
presidente, e per chiudere l’intervento vi leggo, è un documento che proviene dal comune di
Artogne, è una delibera di Giunta che definisce, a fronte di una proposta di Alpiaz, il concetto di
rotativo riferito allo Splaza, ovviamente non ne fa una questione generale: “per residenza ad uso
rotativo se devono intendere residenze in multiproprietà oppure residenze in monoproprietà per le
quali gli acquirenti assumano l’impegno di offrirle sul mercato per locazioni a rotazione di periodi
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inferiori all’anno attraverso contratti scritti con agenzie immobiliari, tour operator o gestori di
albergo”. Quindi, l’analogia che per noi è una analogia interpretativa dello Statuto, il Comune di
Artogne, recependo questa proposta di Alpiaz, ce la chiarisce in maniera molto ma molto certa e
definitiva, perché associa il concetto di multiproprietà al concetto di rotativo. Per cui tornando a
quanto è stata la nostra rielaborazione, al parere dell’avvocato Rivadossi che vi ho citato e a questa
delibera di Giunta, non credo ci siano altre possibilità interpretative, almeno, impersonalmente lo
escludo, per cui l’interpretazione è solo una, il rotativo dello Splaza deve essere inserito nei 300
mila milionesimi di Alpiaz. Adesso veniamo al discorso di buonsenso, vi voglio far riflettere su
un’altra questione di buonsenso che analizziamo insieme. Se c’è qualcuno fra di voi che ha
partecipato alla riunione dei capi scala, ricorderà che un consorziato ha iniziato il suo intervento
dicendo “noi abbiamo comprato delle paste, non possiamo mangiarcele fra di noi perché dobbiamo
offrirle ad altri”. Io ho risposto con un’altra metafora, quella dell’accortezza dei denari. Noi
possiamo ben ritenere che se allo Splaza pagano tutti, quindi rientrano nei 700 mila milionesimi,
possiamo ben risparmiare qualcosa. Abbiamo fatto dei conti e potremmo risparmiare, a seconda
delle varie carature, dai 15/18 € ai 40 €. Cosa vuol dire questo? Noi dobbiamo prima di tutto fare
riferimento alla questione giuridica e di diritto, quindi dobbiamo ritenere tutti insieme, non credo
che ci sia qualcuno che mi possa smentire, che la decisione che bisogna prendere non sia una
decisione secondo diritto, però vediamo anche quant’è il nostro effettivo interesse. Che valore c’è
dietro questa insistenza, qualcuno la sta definendo maniaca, da parte nostra, nel cercare di
interpretare correttamente lo Statuto? Questa interpretazione dello Statuto di cui abbiamo parlato
prima, e di cui ha parlato il presidente, e mi riferisco anche alla battuta che è stata fatta sui confini,
sui contorni e compagnia bella, significa che troviamo ad amministrare una realtà, come ha detto il
presidente, tecnicamente chiusa perché questo dice lo Statuto. Ora, aprire al buonsenso, e cioè al
concetto del risparmio dei 10, 15, 20, 40 € all’anno, significa anche che a Montecampione chiunque
può arrivare, anche diverso da Alpiaz e questo è un altro problema grosso perché ricordiamoci che
noi abbiamo un vincolo di natura strettamente privatistica con Alpiaz, solo Alpiaz può costruire ed
essere interlocutrice con i residenti a Montecampione. Aprire illegittimamente, torno a dire, il
problema Splaza con questo inserimento, significa liberi tutti, significa accedere a quelle che sono
le richieste dei comuni, che sono splendidamente assenti anche per questo motivo, perché c’è stato
un ulteriore confronto, chi lamenta che i comuni non vengono perché noi li trattiamo male ha
ragione, è così, ma noi li trattiamo male non perché siamo irosi o bizzosi, perché i comuni sono i
primi, e non è la prima volta che lo sentite dalla mia voce, responsabili di tutti i problemi di
Montecampione.
[Applausi]
Ognuno si assumerà le sue responsabilità. I comuni, che continuano a pretendere da noi e a non
cedere assolutamente nulla, non controllano quello che avviene a Montecampione, sono quelli che
ci hanno ridotti in queste condizioni, condizioni che noi cerchiamo soltanto di contenere, contenere
e sanare. Poi, siccome c’è stato un intervento di natura, giustamente, campanilistica, io mi permetto
di ricordare un’altra interpretazione da parte dei comuni della realtà di Montecampione, hanno
sempre pensato ai loro affari, a prescindere dall’ICI, ma hanno sempre trasformato quelli che
dovevano essere dei benefici per la località con altrettanti benefici per la loro comunità. I cespiti che
dovevano contribuire al turismo, al paese di Montecampione, parlo di strutture di natura pubblica,
sono state adeguatamente eliminate a favore di altre strutture, scuole, asili, fatte da un’altra parte. Vi
dico l’ultima, è stato ceduto il lavoro di assestamento della strada Artogne-Montecampione che
passa da Acquebone, erano previsti dei lavori che doveva fare Alpiaz secondo le convenzioni, e lo
hanno scambiato per 150 mila €. La strada, quindi, rimane nelle condizioni di prima e loro si sono
messi in tasca dei soldi. Questi sono i rapporti colloquiali che noi dovremmo avere con questi
signori. No, io sottoscrivo, perché ero presente a quella riunione di cui ha scritto il nostro direttore
Mario Abriani sul giornale, questa è sempre l’unica realtà che noi dobbiamo affrontare, per cui non
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possiamo certamente avere nessun tipo di benevolenza nei confronti di questi soggetti che per altro,
oggi, sono splendidamente assenti. Vi ringrazio.
[Applausi]
Lanna: passo la parola a Bernardi Alberto, dopodiché ci sono gli interventi di Mauro Ferraresi e
Rocchetti Sergio.
Bernardi: io vorrei dire qualche cosa verso il comune. Io vi devo dire il parere che hanno loro verso
di noi. Noi siamo, per dirla chiara a tutti, dei rompic******i. Questo vuol dire tutto, noi siamo dei
rompic*****i perché tutte le volte che chiediamo qualcosa per la comunità, la risposta è sempre
evasiva o negativa, questa è la realtà con cui noi abbiamo a che fare. Ce l’abbiamo messa tutta per
delegare, la stiamo delegando ancora la situazione, ma se voi leggeste alcuni verbali su cosa ne
pensano di voi e di me, avreste qualcosa da dire sui comuni. Ricordatevi che i comuni di Artogne e
Pian Camuno, per mezzo della società Alpiaz, per mezzo dei nostri soldi perché abbiamo comprato
le proprietà, nonostante questo sia il primo complesso che dà lavoro a tutti quelli della valle, con
miliardi e miliardi per trent’anni, la risposta che danno è questa. Signori miei, se voi siete contenti,
io no.
[Applausi]
Lanna: Mauro Ferraresi.
Ferraresi: io volevo fare una domanda e mi allaccio al discorso dei comuni che è una questione
importante. Visto che nei verbali ci hanno detto che siamo dei rompic******i, perché non tiriamo
fuori quei verbali quando il comune di Artogne, qualche anno fa, disse “una volta collaudata la
strada ce la prendiamo in carico, ma prima va collaudata”. Oggi sappiamo che è stata collaudata,
quindi io dico, comitato ed Alpiaz andiamo insieme a battere cassa da questi signori che dichiarano
pubblicamente, durante l’assemblea, che si sarebbero presi in carico la strada. L’anno scorso sempre
la sindachessa di Artogne disse, ad una mia domanda precisa “quando vedrò un clima più disteso
fra Alpiaz, comitato, Consorzio e Montecampione Impianti, metterò mano all’ICI e metterò dei
soldi per fare determinati interventi”. Oggi io devo dire, contrariamente a tanti altri, di aver trovato
un clima molto più disteso, quindi anche per questo direi andiamo di nuovo a battere cassa visto
determinate certe affermazioni pubbliche fatte qui, davanti a tutti, siamo nella condizione di poter
andare davanti a loro a dire “cari sindaci, adesso avete detto, lo dovete fare”. Probabilmente, se non
riusciremo a farlo in forma diretta, mi auguro che esista un organo che sta un pochino al di sopra del
sindaco del paese di Artogne o Pian Camuno, ci sarà qualcuno sopra che, anche a livello di partito,
possa fare un intervento più importante. Mi aspettavo anche un intervento diverso da parte
dell’assessore della Provincia oggi, che è venuto invece a chiederci ancora di fare degli
investimenti, io personalmente penso che potrei anche farlo, non dico di no, fare un investimento di
questo tipo, però prima vorrei vedere tutta una serie di altri attori che mettono mano alle casse
riempite con i nostri di soldi. Questa è una cosa estremamente importante. Oggi trovo comunque un
clima molto disteso, mi sfugge solo una cosa, faccio una domanda molto pratica. Per riformare lo
Statuto, se non ho capito male, abbiamo bisogno di 650 mila milionesimi, questo vuol dire
naturalmente che da parte nostra, di noi residenti, dobbiamo essere presenti per almeno 350 mila per
poter arrivare, con la scheda dell’Alpiaz, a fare i famosi 650 mila. La mia domanda è questa, perché
non l’ho capito, l’Alpiaz è d’accordo a riformare lo Statuto? Mi sfuggiva questa parte perché ho
sentito parlare tutti quanti, comitato etc., di riforma dello Statuto ma non ho sentito la parola di
Alpiaz che secondo me è fondamentale. È vero che dobbiamo lavorare tutti quanti per
Montecampione, a questo punto la domanda è “sappiamo se Alpiaz è d’accordo alla riforma dello
Statuto?”. Grazie a tutti.
23

[Applausi]
Puri: sì, l’Alpiaz si è trovata d’accordo a riformare lo Statuto perché è evidente che è obsoleto, è più
di trent’anni che è in vigore, da alcuni giorni abbiamo deciso insieme di formare questo comitato
per la riforma dello Statuto e adesso sarà fatta.
[Applausi]
Internullo: scusate, voglio rispondere sulla strada con le parole che il sindaco, giorni fa, ha detto a
noi. Quando io le ho detto “scusi signora sindaco, visto che la strada è stata collaudata, perché non
la prendete voi?”, lei ha detto testualmente “mica sono cretina io, perché se mi prendo in carico la
strada noi dovremmo spendere dei soldi”.
Lanna: no, no, non possiamo strumentalizzale…
Birnbaum: le sue testuali parole sono state “se io dovessi andare dai miei cittadini a dire che ho una
convenzione in base alla quale a Montecampione c’è una società che deve tenere la strada
Montecampione-Bassinale, se io dovessi dire ai miei cittadini che adesso dobbiamo prenderci in
carico la manutenzione di questa strada, i miei cittadini mi direbbero che io sono matta”.
Internullo: in sostanza ciò che stavo dicendo io…
Birnbaum: ma la convenzione è fondamentale.
Lanna: scusate un attimo. A semplice richiesta i comuni possono prendere la strada, dal momento
che Ferraresi ha riportato la lettera dei comuni, ve ne leggo soltanto una parte, siccome l’ho già
anticipata prima. Questa è una lettera del 29/12/2005 scritta dal sindaco Simone Quetti di Artogne,
oggi il sindaco è cambiate, che diceva “Secondo tale protocollo, i comuni di Artogne, Pian Camuno
e Gianico, con la partecipazione della Provincia e della Comunità Montana, saranno chiamati a
partecipare, allo scopo di definirne la manutenzione, alla sottoscrizione di un accordo di programma
che verrà stipulato a tale preciso scopo con la Comunità Montana di Vallecamonica. Gli appalti
verranno indetti e curati dalla Comunità Montana di Vallecamonica anno per anno, con capitolati
d’intervento delle opere gestiti dalla Comunità Montana. Il procedimento per la sottoscrizione di
detto accordo dovrebbe trovare la sua conclusione entro l’estate 2006”. Quindi questa è
l’affidabilità dei comuni, era qui, adesso la Giunta è cambiata ma la sostanza non è cambiata. Vorrei
chiamare adesso a parlare il signor Rocchetti Sergio.
Rocchetti: buonasera a tutti. Volevo tornare sul discorso della Splaza. Io ho acquistato un
appartamento alla Splaza nella scala B, quella diciamo ad uso rotativo. L’ho fatto in buona fede,
perché quando io ho fatto l’atto davanti al Notaio, non mi è stato detto niente. A questo riferimento,
c’è una normativa europea che tutela gli acquirenti in buona fede e penso che qui ci sia la buona
fede, perché sono passati quasi quattordici anni dalla costruzione delle quattro scale in oggetto.
Posso portare un esempio comunque perché tanta gente non ha capito a fondo il problema: una
situazione analoga si è verificata sul lago di Garda dove io sono stato involontariamente coinvolto,
quindi, c’è una cosa da sottolineare, che dopo cinque anni, il 4 marzo di quest’anno, sono arrivati la
Polizia e la Guardia di Finanza ed hanno messo sotto sequestro l’intero residence, circa sessanta
appartamenti e ci hanno negato l’ingresso per tre mesi.
Puri: era un RTA allora, con destinazione ad uso rotativo turnario.
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Rocchetti: non cambia assolutamente niente, perché il rischio che noi corriamo, se qualcuno fa un
esposto…
Puri: non avevano neanche fatto il rogito notarile lì…
Rocchetti: ma chi lo ha detto? Io ho rogitato. Lasciamo perdere, non voglio andare a dire cose che
sono molto sconvenienti, comunque se non era per il giudice di Verona, che ci ha riconosciuto la
buona fede, noi ad oggi non eravamo ne’ancora in possesso dei nostri appartamenti. Fortunatamente
qualcosa si è mosso e probabilmente ci sarà il sequestro. Questo è per farvi capire perché tanta
gente che abita alla Splaza non ha ancora capito il rischio a cui va incontro. Poi, è arrivato alle spese
consortili che io pago e ritengo anche giustamente di pagare perché il Consorzio dà un servizio e
quindi mi sembra anche giusto pagare. Forse non ho capito bene però se nelle spese condominiali
della Splaza rientrano ancora le spese consortili, visto che l’Alpiaz, proprietaria della Splaza, paga
per i 300 mila milionesimi, quindi io pago le spese consortili due volte.
Pacchioli: sì.
Rocchetti: questo punto mi sfuggiva, almeno lo so. Altro vincolo particolare, il primo anno che ho
acquistato l’appartamento qua, per poter usufruire della piscina mi è stata richiesta una tessera di
120 € a persona, dopo che nelle spese condominiali della Splaza ci sono qualcosa come 70 mila €
come animazione più le spese della piscina La tesserina, comunque, se qualcuno la vuole vedere ce
l’ho a casa. Altro discorso, il comune di Artogne ha messo sullo stesso piano, come diceva
l’avvocato Pacchioli, la multiproprietà e l’appartamento ad uso rotativo. Perché io allora devo
pagare l’ICI al comune di Artogne? Vorrei avere una risposta. È un domandone. Io ho acquistato un
appartamento ad uso rotativo ed è classificato come multiproprietà, non riesco a capire perché io
debba pagare l’ICI, quanto meno non intera. Altro discorso, al primo piano della Splaza, sono stati
costruiti, adesso io non mi sono messo a contarli, facciamo un 200 box, forse il signor Puri sa quanti
sono…
Puri: circa 200..
Rocchetti: una fesseria, denuncia di inizio attività, quindi sono abusivi. Io mi sono ritrovato
quest’inverno, io vengo solo d’inverno a Montecampione purtroppo, o per fortuna, a dover scaricare
la macchina e a dover parcheggiare la macchina al secondo piano perché mi è stato detto che chi
non acquista il box non ha accesso al parcheggio del primo piano, così io mi sono dovuto fare due
piani per portare tutta la roba in casa mia. Sorvoliamo anche su questo, perché comunque sono stati
messi dei panettoni per non far parcheggiare più nessuno perché, evidentemente, chi usa i box è
responsabile se succede qualcosa. Pensare però a 30 mila € per box, per 200, li avrei costruiti
anch’io sinceramente, anche se non è molto onesto questo.
[Applausi]
Il problema quindi si ripercuote, visto che noi non possiamo più parcheggiare al primo piano, sul
secondo, perché dobbiamo parcheggiare al secondo, quindi i parcheggi sono sempre pieni, per
forza, non ci lasciano più parcheggiare. Quindi, lo dico per chi viene a sciare, ricordatevi che c’è
solo il terzo piano che non è nemmeno asfaltato. Vi saluto e grazie.
[Applausi]
Lanna: grazie. Come abbiamo visto, di problemi ne sono emersi molti. In questi anni abbiamo
cercato di scavarli e di capirli e con il tempo cercheremo anche di risolverli. Il problema dello
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Splaza è emerso in modo molto prorompente nell’ultimo anno e cercheremo di risolverlo,
sicuramente uno dei modi per risolverlo è la riforma dello Statuto ma, come ho già detto, la riforma
dello Statuto sarà fatta in accordo con tutti. Sicuramente tutti avremo più o meno interessi, per
prima cosa dovremo fare un tavolo in cui mi auguro partecipino tutti, anche le amministrazioni
comunali perché senza di loro non potremo andare avanti. A questo punto vi invito a votare e vi
ringrazio di essere venuti.
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A tutti i Montecampionesi,
ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 3 GENNAIO 2009
Relazione del presidente del Consiglio di Amministrazione
buon giorno a tutti e benvenuti all’assemblea annuale del Consorzio.
Ho iniziato il mio articolo sull’ultimo numero di “ Qui Montecampione” riportando, non a caso, due
passaggi dello statuto consortile.
Oggi vorrei riprendere quell’argomento che è di grande attualità perché la vita di Montecampione
è regolata da quello statuto nato nel lontano 1978.
Oramai da anni ne proponiamo una revisione perché riteniamo non sia più adeguato alla realtà di
oggi di Montecampione; del resto quello statuto era legato alle convenzioni del 1971 e 1980 con il
Comune di Pian Camuno, e del 1975 e 1979 con il Comune di Artogne.
Non ho menzionato, di proposito, le convenzioni del 1989 e 2001 perché quelle convenzioni sono
successive.
Vorrei a questo punto valutare i punti essenziali trattati da quello statuto che risulta essere
circoscritto nel tempo e nello spazio:
tempo: lo statuto originario del 1978 prevedeva una durata fino all’anno tremila, poi con la
revisione del 1981 la durata è stata portata fino all’anno 2.030 contestualmente alla diminuzione
della quota di Alpiaz che passava da 400 mila a 300 mila milionesimi.
Nel frattempo i comuni, a semplice richiesta secondo le convenzioni, avrebbero potuto avocare a sé
tutte le opere di urbanizzazione primarie e secondarie, ivi comprese le strade, una volta collaudate.
spazio: come potete vedere dalla pianta qui proiettata, che è parte integrante dello statuto, e che
abbiamo pubblicato su Qui Montecampione, il Consorzio era delimitato in quello spazio dove
vengono elencate tutte le costruzioni al tempo già in essere e quelle ancora da costruire, così come
vengono anche elencate nello Statuto con i loro milionesimi ben definiti, e ciò a ulteriore conferma
che lo statuto prevedeva un termine preciso alle costruzioni a Montecampione.
A riprova di ciò la Società Alpiaz, ispiratrice del nostro paese e delle regole che lo avrebbero
gestito, ha pubblicato un prospetto, anche questo già pubblicato sull’ultimo numero di Qui
Montecampione, in cui tutti i condomini erano previsti, ma con una ulteriore precisazione, cioè che
in quello spazio non si sarebbe potuto costruire più del 2% dell’area totale.
Ma cosa significa tutto ciò? significa che al momento dell’acquisto del nostro appartamento
abbiamo sottoscritto un contratto con Alpiaz, che ci lega allo Statuto, che ci impone dei doveri,
cioè di partecipare ai costi del Consorzio, ma anche delle garanzie, come è nella logica di tutti i
contratti, e le garanzie sono quelle di poter vivere in un ambiente pulito e ben curato e fine a sé
stesso.
In realtà lo Statuto prevede che nella caratura dei 300 mila milionesimi di Alpiaz siano previste
anche “costruzioni intere destinate ad attività alberghiera, di servizio, di supporto turistico o
multiproprietà”, che nella pianta non sono presenti.
Ed ecco quindi che possiamo introdurre la convenzione del 1989 che autorizza Alpiaz a costruire
ulteriori 100 mila m 3 di cui 60 mila nel comparto 1 con destinazione a residenza ad uso rotativo,
nonché ad attrezzature alberghiere, commerciali e terziarie. Potete vedere anche questo progetto
- 1 -
Consorzio Alpiaz Montecampione - Condominio Al Portico - 25040 Artogne BS - Tel. 0364 560188 - Fax 0364 560948

proiettato, dove si vede che il comparto 1 è inserito nei limiti del Consorzio; vediamo quindi
sorgere il complesso La Splaza che, con la sua destinazione d’uso, rotativo, avrebbe dovuto
colmare la maggiore lacuna di Montecampione, cioè la mancanza di alberghi di varie tipologie, di
multiproprietà etc. e quindi poter dare la continuità della presenza di turisti a Montecampione e
risolvere le difficoltà a sopravvivere per gli esercizi commerciali, destinati altrimenti a lavorare
soltanto nei week end e durante le festività.
Per quanto riguarda i restanti m 3 40 mila, questi erano previsti nei comparti 2 e 3, cioè al di fuori dei
limiti del Consorzio con m 3 10 mila riservati alla residenza degli addetti ai servizi complementari
dell’insediamento, cioè maestri di sci, addetti agli impianti, commercianti, artigiani, e 1.200 m 3 . per
un complesso ad uso civico e religioso
Ma come ho già detto, questi 40 mila m 3 , non ancora autorizzati dalle amministrazioni,
risulterebbero essere al di fuori della giurisdizione del Consorzio.
Ma andiamo adesso ad esaminare la situazione del complesso Splaza: secondo la convenzione e
secondo lo Statuto Consortile, questo complesso dovrebbe essere previsto nella caratura dei 300
mila milionesimi di Alpiaz e non dovrebbe prevedere monoproprietà, essendo previsto come
“residenza rotativa”, e che così viene definita in una delibera del Comune di Artogne che riprende
la definizione di rotativo data da Alpiaz: “per residenza ad uso rotativo si devono intendere
residenze in multiproprietà oppure residenze in monoproprietà per le quali gli acquirenti si
assumano impegno ad offrirle sul mercato per locazioni a rotazione di periodi inferiori all’anno
attraverso contratti scritti con agenzie immobiliari o tour operator o gestori di alberghi”.
Nel corso di quest’anno si è parlato molto del complesso Splaza, dove ci sono alcune scale che
aderiscono al Consorzio, mentre altre non sono state inserite e di conseguenza i proprietari non
pagano la quota consortile.
Perché è successo questo? I primi inserimenti risalgono all’anno 1992, Alpiaz inviava la richiesta e
l’amministrazione Consortile inseriva le unità costruite e vendute nel Consorzio, senza verificare se
ciò fosse corretto alla luce dello statuto e delle convenzioni.
Finalmente, una volta insediati nel C.d.A. del Consorzio, abbiamo studiato attentamente le
convenzioni in relazione allo Statuto e ci sono sorti innumerevoli dubbi sulla correttezza delle
decisioni già prese e, ancor di più, su quelle da prendere, pertanto abbiamo richiesto vari pareri, ed
anche l’intervento delle amministrazioni comunali, ma tali pareri non sono risultati concordi;
mentre l’amministrazione comunale di Artogne ci ha semplicemente confermato che la destinazione
d’uso non era cambiata, ma era e rimaneva rotativa.
I dubbi pertanto ci sono rimasti e ci presentiamo quindi oggi in questa assemblea per presentare il
problema e cercare di risolvere questo increscioso caso.
Ma quali sono le soluzioni: certamente una delle soluzioni sta in una chiara e condivisa revisione
dello Statuto Consortile; a questo punto non vorrei essere frainteso, la proposta non è una revisione
dello statuto per risolvere e avallare una situazione non corretta, ma la revisione dello Statuto ci
serve per adeguare le regole alle mutate realtà della stazione turistica e per un suo rilancio tenendo
presente ciò che è successo a Montecampione dal momento in cui Alpiaz ha formulato lo statuto e
ne ha inserito la sottoscrizione nei nostri rogiti:
- È sorta la Montecampione Impianti;
- Abbiamo scoperto soltanto quest’anno che la strada che porta in Bassinale è stata collaudata
nel lontano 1986;
- È stato costruito il complesso Splaza;
- Siamo in attesa che i Comuni facciano quelle semplici richieste che li portino ad acquisire
le strade, le aree a verde e tutto quanto previsto dalle convenzioni.
La Montecampione Impianti è oggi una realtà di Montecampione che ai tempi della formulazione
dello Statuto non esisteva in quanto parte integrante della società Alpiaz, mentre oggi è partecipata
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Consorzio Alpiaz Montecampione - Condominio Al Portico - 25040 Artogne BS - Tel. 0364 560188 - Fax 0364 560948

al 50% dalle amministrazioni pubbliche e pertanto va considerata in modo completamente nuovo e
a sé stante
La strada che va al Bassinale è stata collaudata nel 1986 e pertanto oggi può essere acquisita dalle
amministrazioni comunali
Il complesso Splaza, nonostante le affermazioni delle amministrazioni comunali, ha cambiato
destinazione d’uso, a meno che tutti coloro che hanno acquistato l’unità abitativa come
monoproprietà, non intendano sublocarla tramite agenzie o tour operator come scritto nella delibera
della giunta comunale.
Ci sono poi i comuni che devono avere sempre di più parte attiva sul territorio di Montecampione.
Il nostro compito, signori Montecampionesi, è quello di riportare al centro dell’interesse, nostro
prima di tutto, della società Alpiaz, delle Amministrazioni comunali e di tutti coloro che a vario
titolo operano su Montecampione, la realtà del nostro paese, che rischia di passare in secondo
piano sull’onda di interessi particolari e di breve periodo di pochi.
Pertanto propongo, così come emerso dalla mozione proposta nel comitato consultivo del 7
dicembre scorso, (ricordo che il Comitato consultivo è la riunione che i capi scala tengono a norma
di statuto almeno due volte all’anno con gli amministratori del Consorzio) che fin da ora venga
costituita una commissione che lavori nel corso di questo anno ad una seria e propositiva revisione
dello Statuto, che possa essere sottoposta alla vostra approvazione nel corso della prossima
assemblea, per consentire che questo Consorzio possa continuare a gestire in modo corretto il
territorio, così come abbiamo fatto fino ad oggi ed a rilanciare il nostro paese nell’interesse di
tutti coloro che a Montecampione vivono, passano le loro vacanze o a Montecampione lavorano.
Non mi stancherò mai di ripetere infatti che l’azienda Montecampione è oggi la più importante della
valle generando un giro di affari di circa 13 milioni di euro e dando lavoro a circa 500 persone.
Signori Montecampionesi, dopo di me il Dr Remo Internullo vi illustrerà il bilancio del Consorzio,
consuntivo e preventivo; non voglio anticipare nulla, ma voglio soltanto sottolineare alcuni aspetti
relativi al bilancio:
il Consorzio vive con le quote consortili che ognuno di noi è tenuto a versare entro un mese dalla
richiesta, purtroppo ad oggi siamo giunti alla riscossione del 90,80%, manca ancora la quota Alpiaz
relativa alla parte B del bilancio e naturalmente una piccola parte di Consorziati. Voglio soltanto
confermarvi che è nostro dovere difendere gli interessi del Consorzio e di tutti quei Consorziati che
con le loro quote anche quest’anno hanno permesso una corretta gestione di Montecampione,
pertanto vi confermo e ribadisco che sarà nostra cura operare con tutti i mezzi a nostra
disposizione per ottenere la riscossione delle quote non ancora versate, nel rispetto delle regole, ma
soprattutto di chi quelle regole rispetta.
Già da qualche anno abbiamo cambiato la presentazione del bilancio per adeguarla ai dettami dello
statuto, cioè quanto dovuto dalla società Alpiaz per i suoi 300 mila milionesimi e per la parte A del
bilancio, non viene più valorizzata, in quanto si tratta di lavori da eseguire e non di denaro da
versare, ma vengono riportati gli obblighi Alpiaz così come previsto dal disciplinare ed accanto
riportiamo i risultati, se cioè i lavori siano stati eseguiti, parzialmente eseguiti o non eseguiti, in
modo che possa essere più chiaro a tutti in quale modo le regole siano state rispettate.
Ritorno su questo argomento perché sembra che non sia stato sufficientemente chiarito in passato e
perché sembra che siano sorti dubbi in alcuni di voi.
Signori Montecampionesi, qui ho terminato gli argomenti che mi ero prefisso di trattare oggi, ma
rimango a vostra disposizione, così come tutto il Consiglio di Amministrazione, per ulteriori
chiarimenti o per altri argomenti, previsti all’ordine del giorno di questa assemblea, che voi
riteniate utili da trattare.
A tutti Buon anno.
- 3 -
Il presidente
Giuseppe Lanna
Consorzio Alpiaz Montecampione - Condominio Al Portico - 25040 Artogne BS - Tel. 0364 560188 - Fax 0364 560948

RELAZIONE ALLA PROIEZIONE DI CHIUSURA
DEL BILANCIO CONSUNTIVO 2008
Signori Consorziati,
il bilancio consuntivo 2008 del nostro Consorzio, che viene proposto per l’approvazione, chiude con un
avanzo di € 1.001,19, contro un avanzo dell’esercizio assestato 2007 di € 84.153,54. Come ricorderete il
notevole avanzo dell’esercizio 2007 si è creato per la decisione di limitare le spese per manifestazioni e per il
fatto che talune spese non si sono manifestate in quanto, fino al 20/04/07, l’attività del Consorzio è stata
rallentata per azioni legali di Alpiaz spa contro le deliberazioni dell’assemblea del 06/01/07. Pertanto,
numerose voci di spesa riportate nella colonna “2007 ass.” risultano notevolmente inferiori. L’avanzo 2007 è
stato destinato al “fondo riserva generale e svalutazione crediti”.
Come nei precedenti esercizi, il Bilancio consuntivo è determinato sulle proiezioni di chiusura al 31/12/2008
dei valori contabili al 12 dicembre 2008. Facciamo notare come i dati non siano definitivi, trattandosi di
proiezione; l’assestato verrà redatto indicativamente ad aprile e presentato in colonna comparativa con la
proiezione consuntiva 2009, nella prossima assemblea nel 2010.
Prima di passare alla descrizione delle diverse voci di bilancio e alla loro rapida analisi, desideriamo
ringraziare i Revisori dei Conti che si sono puntualmente attenuti all’attività di controllo contabile.
Nel corso dell’anno l’organico del Consorzio è stato di:
- un funzionario con incarichi direzionali, un responsabile tecnico, una segretaria, una guardia giurata e due
operai assunti in forza dal 01/01/2007;
A commento delle poste in Bilancio ed ai relativi criteri di formazione, possiamo affermare che:
- i beni in patrimonio stimati al 31/12/2008 non hanno formato oggetto, neppure in passato, di rivalutazione
monetaria;
- nella formulazione del bilancio non abbiamo derogato, ai sensi dell’art. 2425 C.C., dai criteri legali di
valutazione;
- i beni in patrimonio a tale data, non hanno formato oggetto neppure negli ultimi tre anni di deroga ai detti
criteri.
In dettaglio:
- le Immobilizzazioni sono state valutate al costo di acquisto e sono state dedotte direttamente le quote di
ammortamento;
- i Crediti e i Debiti sono valutati al nominale;
- le quote di Ammortamento delle immobilizzazioni sono state calcolate in ottemperanza all’effettivo
deperimento dei beni, eccetto i beni acquistati con finanziamento il cui ammortamento corrisponde al
valore delle rate;
- il Fondo di Trattamento di Fine Rapporto risulta congruo in relazione alla posizione ed anzianità di ciascun
dipendente al 31 dicembre 2007, verrà integrato per competenza ai valori assestati al 31/12/08;
- i Ratei ed i Risconti iscritti in bilancio sono stati calcolati in funzione del criterio di competenza e secondo
il sistema del pro-rata;
- con il nostro consorziato -Alpiaz S.p.A.-, restano in essere un contratto per l’autosilo in Valgrande,
l’autosilo in Piazzetta, un contratto di comodato gratuito per l’utilizzo di questa “sala cinema”, un contratto
pluriennale per l’utilizzo del Palazzetto dello Sport. Abbiamo inoltre un contratto verbale d’uso per gli
uffici del Consorzio e per la “sala studio” in Piazzetta. Tutto questo in ottemperanza alle convenzioni
stipulate tra Alpiaz spa ed i Comuni di Artogne e Pian Camuno.
- Durante l’esercizio il Consorzio è intervenuto con contributi ed altre iniziative a sostegno di attività
promozionali e turistiche messe in atto anche grazie alla collaborazione dei commercianti.
Analizzando nei dettagli le poste di Bilancio, la situazione patrimoniale secondo la proiezione al 31 dicembre
2008 presenta, rispetto alla precedente, le seguenti variazioni:
ATTIVO
IMMOBILIZZAZIONI € 235.669,74
Consistenza complessiva al 31/12/2008 al netto di ammortamenti
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In questa voce sono state inserite le spese sostenute per il miglioramento del comprensorio; il
contributo alle spese per la sistemazione del locale cinema, patrimonializzato dall’esercizio 1997 e
posto in ammortamento ventennale; gli automezzi (autovettura Panda, furgone Caron, turbina per
neve) per la gestione diretta degli interventi sul territorio; le nuove attrezzature installate nel parco
giochi della Piazzetta.
CREDITI VERSO DIVERSI € 176.689,04
Sono state sommate le diverse voci riguardanti Consorziati c/contributi, Crediti in sofferenza,
depositi cauzionali, crediti in sofferenza. Riguardo la voce “consorziati c/contributi” tra pratiche in
corso e quelle avviate durante l’esercizio 2008 sono in essere una settantina di pratiche legali per il
recupero coattivo del credito. Si fa notare come la voce “debitori diversi” si sia azzerata dei
7.344,00 euro presenti al 31/12/07 in quanto si è recuperato il credito verso Alpiaz spa riconducibile
alla parte di spese legali per il Lodo del dicembre 2005.
BANCA VALLECAMONICA
- c/c attivo € 54.575,15
CASSA e titoli da incassare € 1.223,68
RATEI, RISCONTI INTERESSI ATTIVI € 8.436,21
Si tratta di ratei per interessi attivi su conto corrente di competenza 2008 ma che incasseremo nel
2009. Bolli degli automezzi, spese telefoniche, spese Enel, assicurazione del fabbricato cinema
pagate già nel 2008 ma di competenza del 2009.
TITOLI € 85.597,56
- nello specifico i titoli in portafoglio, costituiti da quote di partecipazione al fondo monetario puro
“UBI Pramerica”, coprono interamente il TFR dipendenti per maturato al 31/12/2007. Verrà
integrato per la quota dell’esercizio 2008, una volta definiti i valori assestati.
PASSIVO
FONDO TRATTAMENTO FINE RAPPORTO € 98.858,92
Incrementato per la quota relativa agli accantonamenti del 2008 previsti in € 13.319,94. Da
segnalare che il fondo al 31/12/07 è interamente coperto da titoli di credito.
FONDO RISERVA EVENTI STRAORDINARI € 51.704,23
Invariato rispetto all’esercizio 2007.
FONDO RISERVA GENERALE E SVALUTAZIONE CREDITI € 128.401,29
Incrementatosi di € 84.153,54 per il conferimento dell’avanzo dell’esercizio 2007.
FONDO FERIE NON GODUTE € 16.095,35
Rimasto invariato rispetto al 2007.
FONDO PIATTAFORMA VIDEOSORVEGLIANZA € 15.000,00
Che raccoglie i 15 mila euro stanziati nel preventivo ’08 per l’avvio della piattaforma di video
sorveglianza. Come indicato nella specifica voce di spesa, ad oggi, sono stati raccolti una decina di
preventivi che verranno valutati da un esperto del settore per consentire agli amministratori di
decidere come impostare il servizio.
RISERVA LITI ED ARBITRAGGI € 6.037,89
Utilizzato per € 13.464,00 per spese di contenzioso con il consorziato Alpiaz S.p.A. di competenza
degli esercizi precedenti e chiuse nel corso del corrente anno.
DEBITI DIVERSI € 245.326,97
Si tratta di fatture di competenza dell’esercizio 2008 già in carico o preannunciate per € 207.996,69
oltre a € 21.886,67 per ratei passivi inerenti a spese che si manifesteranno nel 2009, ma di
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competenza del 2008; il finanziamento della Banca Vallecamonica di € 15.443,61 relativo
all’acquisto, effettuato nel 2006, delle attrezzature: automezzo Fiat Panda (terminato a dicembre
2008), autofurgone Caron, turbina e motospazzola per lo sgombero della neve.
Per quanto riguarda le Entrate e Spese si rimanda al bilancio Economico, le cui poste devono essere
considerate secondo la competenza nella loro esposizione con il confronto con il Conto Economico
Assestato 2007.
ENTRATE
Entrate da consorziati € 941.741,04
Entrate da consorziato Alpiaz spa 30% parte B € 34.098,67
ENTRATE DIVERSE
- Sopravvenienze attive (che contiene contributi per servizi a terzi) € 1.000,00
- interessi attivi (c/c e titoli di credito) € 4.950,53
- rimborsi e recuperi (compresi interessi di mora) € 2.995,20
SPESE
1a SPESE PER PERSONALE UFFICIO € 141.123,09
Più elevato rispetto a quanto preventivato, anche per il rinnovo del CNL del Commercio
comprendente l’erogazione di arretrati.
2a ORGANI ISTITUZIONALI € 20.730,39
In linea con il preventivo.
3a SPESE DI MANUTENZIONE E FUNZIONAMENTO UFFICIO € 19.439,22
Contro € 19.613,32 del 2007, praticamente invariato.
4a INCARICHI PROFESSIONALI € 5.532,00
Contro € 4.146,00 dell’anno scorso, la differenza è data da prestazioni professionali per corsi di
aggiornamento sulla sicurezza sul lavoro, previsti dalla legge.
5a ONERI PER ASSICURAZIONI € 2.368,31
In linea con gli esercizi passati.
8a SPESE GESTIONE AUTOMEZZI € 11.910,19
In aumento rispetto all’anno passato per interventi di riparazione sui mezzi in dotazione al personale
operai, nonché all’aumento del costo dei carburanti avuto per gran parte dell’anno.
9a SPESE PER LITI E ARBITRAGGI € 5.442,73
Comprende parcelle per recupero crediti verso consorziati, oltre a parcelle per il saldo a chiusura del
contenzioso con Alpiaz spa (in particolare per l’esecutività del Lodo).
10a SPESE PER MATERIALI DI CONSUMO PER MANUTENZIONI € 33.579,29
Contiene spese per materiali vari, per interventi sul territorio generalmente di carattere edile
manutentivo. Tra gli altri vi sono i materiali per la costruzione del marciapiede in zona Tennis Prati
ed il ripristino dell’area esterna al supermercato.
COSTO SICUREZZA GENERALE
1b Guardie Giurate € 48.723,84
Comprende il costo per il personale addetto alla vigilanza del comprensorio, oltre all’istituto esterno
che si fa intervenire, ormai da quattro esercizi, a supporto del nostro personale nei periodi si
massima presenza.
bb Spese per avvio impostazione piattaforma videosorveglianza € 15.000,00
È l’accantonamento per l’approntamento del servizio di video sorveglianza. Durante l’esercizio
sono stati acquisiti una decina di preventivi con diverse soluzioni proposte; in futuro verranno
vagliate da un esperto del settore che ne valuterà la validità.
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AZIONI ED INTERVENTI SUL TERRITORIO... (da 2b a 11c) € 317.600,74
Contro € 288.416,22 dell’esercizio 2007. La maggiore spesa è costituita principalmente
dall’aumento delle tariffe di smaltimento degli RSU e dal fatto che lo scorso esercizio le spese
relative all’assistenza sanitaria erano state minori a causa del rallentamento dell’attività consortile
per azioni legali di Alpiaz spa contro le deliberazioni dell’assemblea del 06/01/07, oltre all’aumento
del CNL del commercio dove è inquadrato il personale operario.
TRASPORTI E COMUNICAZIONI (da 1d a 4d) € 120.751,61
Il costo comprende l’appalto con la ditta BONOMI per i trasporti interni al villaggio, rifacimento
segnaletica stradale, sgombero neve per le competenze statutarie relative a camminamenti e vialetti
pedonali a carico del Consorzio. Anche questa voce ha subito un aumento rispetto all’esercizio
passato per i motivi esposti ad inizio relazione: un rallentamento dell’attività consortile per azioni
legali di Alpiaz spa contro le deliberazioni dell’assemblea del 06/01/07 aveva portato alla
sospensione del servizio Bonomi per i primi mesi dell’anno, comportando una minore spesa.
ILLUMINAZIONE PUBBLICA € 49.131,88
Comprende, oltre alla gestione degli impianti, la spesa per il consumo di energia elettrica per
l’illuminazione pubblica ed il funzionamento del depuratore. Rispetto al 2007 l’incremento è
dovuto all’aumento dei costi dell’energia elettrica.
SPESE IN CONTO CAPITALE PARTE A
1g MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI IMMOBILI E STRUTTURE. € 15.489,40
Comprende l’ammortamento delle spese sostenute per la sistemazione del cinema ed altri piccoli
interventi in ammortamento dal 2002.
2g Ammortamento automezzi € 25.594,58
Aumento dovuto all’ammortamento, per competenza 2008, che coincide con le rate di pagamento
dei finanziamenti in scadenza nell’esercizio.
3g Ammortamento mobili ufficio e spese per automazione € 2.463,31
4g Ammortamento Manutenzioni straordinarie € 19.955,50
5g Ammortamento Attrezzature € 18.613,66
PARTE B
1h TRIMESTRALE QUI MONTECAMPIONE € 13.974,56
Per la stampa e spedizione di due numeri del periodico consortile oltre alla stampa del nuovo
libretto dei sentieri di Montecampione (delibera 080203PA).
2h INTERV. PER MANIFESTAZIONI VARIE… € 80.480,54
In linea con quanto preventivato, è notevolmente maggiore rispetto allo scorso esercizio perché è su
questa voce di spesa che nel 2007 l’amministrazione ha recuperato la maggiore spesa dell’esercizio
2006, anno in cui il consorziato Alpiaz spa aveva bocciato la parte B del Bilancio.
6h INTERVENTI IN C/CAPITALE PER ATTIVITÀ ART. 4/m € 15.879,41
Contiene le voci di spesa destinate alla gestione delle Strutture comuni (Palazzetto e Cinema). In
leggera diminuzione rispetto allo scorso anno.
Signori consorziati, qualora approviate la proiezione di Bilancio al 31 dicembre 2008, come sopra illustrato
e con le motivazioni e condizioni esposte, Vi proponiamo di destinare l’avanzo di gestione di questo
esercizio interamente al Fondo di Riserva Generale, dopo l’assestamento definitivo che verrà presentato
alla prossima assemblea.
p. il Consiglio di Amministrazione
il consigliere Remo Internullo
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Consorzio Alpiaz Montecampione - Condominio Al Portico - 25040 Artogne BS - Tel. 0364 560188 - Fax 0364 560948

Relazione dei revisori dei conti
al conto consuntivo al 31/12/2008
Signori Consorziati,
il Collegio dei Revisori, nel corso dell’anno 2008, ha effettuato verifiche di mera natura contabile.
Ha comunque accertato, tramite verifiche periodiche, che sono state debitamente verbalizzate, la
corretta tenuta della contabilità da parte dell’amministrazione del Consorzio e ha verificato che le
voci di bilancio al 31/12/2008 corrispondono agli importi risultanti dalla contabilità al 12/12/08.
più le previsioni relative al periodo 13/12/2008 – 31/12/2008: come è noto infatti l’esigenza di
presentare il conto consuntivo nei primi giorni dell’anno successivo impone la necessità di
effettuare una stima delle entrate e delle uscite relative all’ultimo periodo del mese di dicembre.
L’amministrazione del Consorzio ha regolarmente versato le ritenute d’acconto operate a terzi ed i
contributi previdenziali sulle retribuzioni. Sono state inoltre tempestivamente presentate le
prescritte dichiarazioni fiscali.
Le risultanze dell’esercizio in esame si compendiano nelle seguenti cifre:
ATTIVO 562.425,84
PASSIVO 561.424,65
AVANZO D’ ESERCIZIO 1.001,19
ENTRATE PER
QUOTE CONSORTILI E ALTRE 984.785,44
USCITE GENERALI PER PARTE A e PARTE B 983.784,25
AVANZO D’ ESERCIZIO 1.001,19
Il disavanzo d’esercizio rimane in linea con quanto sottoposto all’approvazione del budget per
l’esercizio 2008. E’ stata data esecuzione alla delibera dell’assemblea del 06/01/2008 di destinare il
disavanzo del bilancio assestato al Fondo Riserva eventi straordinari che passa da 44.247,75 a
128.401.29.
Positivo rimane l’impegno per l’attività di recupero dei crediti pregressi da consorziati morosi.
Constatiamo che rimane ancora in parte irrisolta e quindi incerta la valutazione degli obblighi
statutari del consorziato Alpiaz spa, in relazione ai servizi erogati e/o da erogare e ad eventuali
crediti da parte del consorzio nei confronti di detto consorziato.
Le attività correnti contrapposte alle passività correnti si sono ridotte di circa euro 10 mila euro e
comunque, si invita gli amministratori a continuare ad operare con la dovuta oculatezza fin qui
dimostrata.
Diamo atto che il fondo TITOLI per conto del TFR dei dipendenti del Consorzio è stato riallineato
ai valori del maturato al 2007.
Rimettiamo alla volontà dell’assemblea la destinazione dell’avanzo assestato d’esercizio 2008.
Montecampione, 28 dicembre 2008
Il Collegio dei Revisori
Nicola Carretta
Carlo Vanzini

Verbale della Commissione Elettorale
e di costituzione del Seggio Elettorale
Il giorno 28 dicembre 2008 alle ore 10.00 si è costituito presso i locali del Consorzio il seggio
elettorale composto, come da delibera del C.d.A., per quanto riguarda i dipendenti dal direttore
generale Antonio Romele, dal direttore tecnico Bortolino Mondini e dalla segretaria Sara Ravelli.
Viene nominato presidente della commissione Antonio Romele. Si riporta qui di seguito la delibera
del C.d.A.:
DELIBERA 080703PA – ASSEMBLEA CONSORTILE del C.d.A. n° 7 del 14/09/08
Arg.: convocazione assemblea ordinaria
Il Consiglio all'unanimità delibera di convocare l'Assemblea Ordinaria per il giorno 02 gennaio
2009 alle ore 07.00 in prima convocazione, e in seconda convocazione il giorno 03 gennaio 2009
alle ore 16.00 presso la Sala Cinematografica in Piazzetta. Conferma le linee principali della
gestione dell’assemblea deliberate nel CdA dell’08/10/06 con delibera 060805BP. Quindi:
1) I seggi elettorali verranno aperti il giorno 28 dicembre alle ore 10.00;
2) Entro il giorno 28/12 dovrà essere nominata la commissione elettorale che provvederà al
controllo sulla distribuzione delle schede elettorali e sullo scrutinio finale;
3) La commissione elettorale dovrà essere composta da almeno 5 membri in rappresentanza di
ogni terna o singolo candidato alle elezioni del C.d.A.;
4) Ogni persona potrà presentare non più di 20 deleghe;
5) La distribuzione delle schede elettorali verrà effettuata dagli impiegati del Consorzio Alpiaz
avvalendosi della collaborazione di personale esterno;
6) Le schede elettorali, seguendo la prassi consolidata del Consorzio, verranno consegnate
staccando l’apposita matrice che andrà a quorum già dal giorno 28/12, chi volesse ritirare la
scheda intera deve anticipatamente richiederlo agli addetti alla distribuzione delle schede;
7) Le candidature devono essere presentate entro il giorno 31 dicembre 2008; verranno
comunque accettate le candidature presentate durante l’assemblea consortile;
8) Ai candidati non è permesso sostare all’interno del seggio elettorale;
9) Non vanno esposti manifesti elettorali all’interno del seggio;
10) Solo i rispettivi rappresentanti di lista possono soggiornare nei locali del seggio.
Per quanto non contemplato nella presente delibera rimangono valide le modalità seguite nelle
ultime assemblee, in particolare le delibere 050901PA, 050902PA, quanto definito nel CdA del 9
dicembre 2005 e delibera 060805BP.
Delibera altresì di inserire nel testo della convocazione all’assemblea consortile la dicitura “per
quanto non previsto dallo Statuto valgono le regole delle associazioni non riconosciute”.
Sono state presentate nello stesso giorno le seguenti candidature al C.d.A.: Lanna Giuseppe, Torromino
Sergio, Internullo Remo, Birnbaum Paolo. Gli stessi nominano quali rappresentanti nella Commissione
Elettorale i signori Pacchioli Roberto, Ghislanzoni Massimiliana e Bombonato Daria.
La Commissione Elettorale così costituita stabilisce:
1. di procedere all’aggiornamento dei milionesimi raccolti per il raggiungimento del quorum con la
contabilizzazione delle schede consegnate due volte al giorno alle ore 13.00 e 18.00. I dati verranno
esposti non appena disponibili.
2. gli orari del seggio elettorale saranno dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 18.00; nel
pomeriggio del giorno 31/12/08 il seggio elettorale chiuderà anticipatamente alle ore 16.00; il giorno
01/01/09 i seggi elettorali rimarranno chiusi, riapriranno il giorno 02/01/09 alle ore 9.00; il giorno
3/01/09 il seggio elettorale chiuderà alle ore 12.30 presso la sede del Consorzio e riaprirà 15.00 presso il
cinema, sede dell’Assemblea.
3. divieto assoluto di consegna delle schede al di fuori dell’orario di cui sopra.
4. conteggio finale del numero delle schede consegnate attraverso il riscontro o conteggio sul “registro
deleghe/schede di votazione”.
5. Per quanto concerne la possibilità di candidarsi nel contesto assembleare, pena inammissibilità la
candidatura va effettuata entro la discussione del 4 punto all’ordine del giorno (presentazione
candidature); il candidato dovrà iscriversi nell’apposito elenco, presso la segreteria dell’assemblea, e,
dopo l’intervento pubblico di presentazione, dovrà depositare l’apposito modulo, debitamente compilato
e sottoscritto, predisposto dalla commissione elettorale ed allegato al presente verbale. Si precisa,
comunque, che i rappresentanti di lista in carica saranno esclusivamente le persone comunicate entro il
31 dicembre 2008.

Verbale della Commissione Elettorale
Pagina 2
Oggi 31/12/2008 la Commissione elettorale dà atto di quanto segue in relazione all’attività svolta:
1) Viene esposto al pubblico nella sede del Consorzio il numero progressivo delle schede
elettorali consegnate ed i milionesimi del quorum;
2) Sono stati “aperti” i moduli predisposti e numerati da utilizzare come elenchi per le deleghe,
massimo venti, che ogni consorziato può raccogliere;
La Commissione elettorale chiarisce che solo ed esclusivamente i delegati personalmente potranno
ritirare le schede dei deleganti.
Sono pervenute alle ore 11.30 le candidature dei Signori Bernardi Alberto, Piovani Mauro e
Pacchioli Roberto per il Consiglio di Amministrazione. Alla luce della sua candidatura si dimette
dalla Commissione elettorale Pacchioli Roberto.
È pervenuta altresì la candidatura di Carretta Nicola quale Revisore dei Conti.
Alle ore 18.00 sono pervenute da Alpiaz spa, a mezzo fax, le candidature di Caporossi Francesco,
Puri Gianfranco e Dalla Giovanna Alessandro per il Consiglio di Amministrazione. È pervenuta
altresì una delega per il ritiro della scheda da 300 mila milionesimi a favore di Puri Gianfranco,
firmata contestualmente da Caporossi Francesco e Daniel Bryner (ad oggi conosciuti come legali
rappresentati di Alpiaz spa). Dopo un controllo sulle firme, risultanti piuttosto illeggibili, il
presidente del seggio contatta direttamente i firmatari della delega che confermano l’autenticità
dello scritto.

Verbale della Commissione Elettorale
Pagina 3
Oggi 02/01/2008 il Presidente del seggio Antonio Romele comunica che in data 31/12/08, in serata,
è pervenuta la candidatura di Carlalberto Vanzini quale revisore dei conti. Alle ore 13:00 si unisce
ai componenti della commissione elettorale la signora Veronica Fanchini, quale ulteriore supporto
all’attività del seggio.
Alle ore 16.00 l’Amministratore Delegato di Alpiaz S.p.A. dott. Francesco Caporossi ritira intere le
schede elettorali di proprietà della società chiedendo espressamente che non vengano messe a
quorum, firmando per ricevuta la lista delle unità immobiliari risultanti intestate ad Alpiaz S.p.A..
Alle ore 18.00 viene esposto al pubblico nei locali del Consorzio il conteggio delle schede e dei
milionesimi ritirati.

Verbale della Commissione Elettorale
pagina 4
Il giorno 3 gennaio 2009, dopo la normale attività della mattinata il seggio elettorale alla riapertura
pomeridiana delle 15,00 si è trasferito, come d’uso, all’ingresso del cinema Alpiaz in Piazzetta,
dove si svolge l’Assemblea Consortile. Alla presenza della signora Ghislanzoni, della signora
Bombonato è stata chiusa l’urna elettorale previa verifica della stessa. Concordemente le chiavi
sono state consegnate al presidente della commissione elettorale.
I componenti del seggio elettorale procedono con la consegna delle schede ed aprono l’accesso in
assemblea.
Il quorum finale è risultato di milionesimi 647.283,65373 per 1074 schede consegnate.
Chiusa l’Assemblea e terminate le operazioni di voto il seggio si è riportato presso la sede del
Consorzio, indicativamente alle ore 20:00, dove sono state aperte le urne e sono iniziate le
operazioni di scrutinio con la numerazione e lo spoglio meccanografico delle schede.
Alle ore 00:30 si sono interrotte le operazioni di spoglio con la scheda n° 450. Si è provveduto a
sigillare tutta la documentazione, riponendola in luogo sicuro. Il giorno 4 gennaio alle ore 9:00 si
sono riprese le operazioni di spoglio, terminate alle ore 14:00 di cui le stampe allegate (allegato A).
Risultano votate 1024 schede per 632.970,67434 delle 1074 consegnate (per milionesimi
647.283,65373). Si riscontra una schede bianche.
I risultati vengono messi a disposizione all’interno degli uffici consortili. Quanto ai non eletti tra i
candidati, la commissione li individua in Piovani Gian Mauro e Caporossi Francesco. Quanto ai
revisori dei conti si allega altresì la relativa stampata (allegato B) Come da delibera del c.d.a non
sono considerati ai fini della eventuale sostituzione in caso di dimissione dei consiglieri gli altri
soggetti votati poiché non candidati. Si precisa che la candidatura del revisore Locatelli non è stata
mai formalizzata. La commissione ritiene che il termine del 31/12/08 per la formalizzazione delle
candidature possa essere stato inteso solo per i membri del C.d.A. e pertanto ritiene di poter ritenere
valida la elezione del medesimo. La stessa commissione precisa che dal prossimo anno sarà chiarito
al di fuori di ogni possibile dubbio che le candidature sia dei Consiglieri che dei Revisori debbano
essere formalizzate o nel termine prestabilito o direttamente in assemblea.
I componenti del seggio elettorale:
Daria Bombonato________________________________
Massimiliana Ghislanzoni__________________________
Antonio Romele_________________________________
Bortolino Mondini________________________________
Sara Ravelli_____________________________________
Veronica Fanchini_____________________________________
Montecampione, 4 gennaio 2009