Argingrosso off limits al calar del sole - Il Reporter
Argingrosso off limits al calar del sole - Il Reporter
Argingrosso off limits al calar del sole - Il Reporter
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
44 Febbraio 2010<br />
lettere<br />
Inviaci le tue lettere a<br />
redazione@<br />
ilreporter.it<br />
Lettere e segn<strong>al</strong>azioni:<br />
tutto su www.ilreporter.it<br />
Lettere, segn<strong>al</strong>azioni, proposte, ma anche<br />
veri e propri articoli scritti dai lettori.<br />
Tutto questo ed <strong>al</strong>tro ancora sul port<strong>al</strong>e<br />
www.ilreporter.it. Tutte le lettere che non<br />
trovano spazio in queste pagine saranno<br />
pubblicate sul sito. E poi spazio ai<br />
commenti e <strong>al</strong>le vostre opinioni<br />
A PROPOSITO<br />
DI SICUREZZA NEI GIARDINI<br />
Gentile direttore,<br />
nel suo periodico d’informazione <strong>del</strong> mese<br />
di dicembre leggo che contro il “letargo<br />
<strong>del</strong>l’inverno e per dare più sicurezza ai frequentatori<br />
di parchi, andrebbe aperto dei<br />
bar” ecc. ecc... L’articolo di Giulia B. si basa<br />
su un disegno/ proposta, avanzata d<strong>al</strong><br />
presidente <strong>del</strong> quartiere 3 <strong>al</strong> vicesindaco<br />
Nar<strong>del</strong>la. Attraverso <strong>Reporter</strong> vorrei esprimere<br />
una mia opinione un po’ contrastante<br />
<strong>al</strong> merito <strong>del</strong>l’articolo: sono un residente<br />
e un frequentatore dei giardini di vi<strong>al</strong>e Tanini<br />
e non ho mai avvertito problemi legati<br />
<strong>al</strong>la mia sicurezza nei confronti di <strong>al</strong>tre<br />
persone. La mia sicurezza è venuta meno<br />
quando il fiume Ema, che scorre contiguo<br />
a quell’area, poteva straripare. E mi son<br />
sentito solo e abbandonato, quando il fiume<br />
ha inondato la casa e le <strong>al</strong>tre cose di<br />
mia proprietà, e non per ultimo l’anima.<br />
A titolo precauzion<strong>al</strong>e la Protezione Civile<br />
<strong>del</strong> comune di Firenze ci comunicò che<br />
questa è una zona sottoposta a un rischio<br />
<strong>al</strong>lagamento che potrebbe raggiungere il<br />
livello di 4 (metri!) e ci indicò anche dove<br />
rifugiarsi in caso di un loro <strong>al</strong>larme. In precedenza,<br />
per attutire gli effetti degli eventi<br />
<strong>al</strong>luvion<strong>al</strong>i fu emanata una Legge che<br />
“proibiva” di edificare a distanze inferiori di<br />
150 metri dai fiumi (L.183/89 ). <strong>Il</strong> comune<br />
e il quartiere, dopo dieci anni d<strong>al</strong>l’entrata<br />
in vigore <strong>del</strong>la suddetta Legge, nella fascia<br />
di rispetto fluvi<strong>al</strong>e, sottoposta <strong>al</strong>la L.183,<br />
riesce a costruire un enorme centro direzion<strong>al</strong>e<br />
e con uno <strong>al</strong>to strato di cemento,<br />
copre, tutto il prato verde che c’era intorno<br />
<strong>al</strong>le tribune <strong>del</strong> campo sportivo. Nei giardini<br />
di vi<strong>al</strong>e Tanini, cede in gestione, un<br />
campetto in erba e di libero accesso. Ora<br />
è plastificato, e pagando, si può giocare a<br />
c<strong>al</strong>cetto. Nel ristrutturare gli spogliatoi, già<br />
situati in zona ( L.183/89) si preferisce ampliarli<br />
per ricavare un bar con cucina per il<br />
ristorante e <strong>al</strong>tre cose. Ora, a voi di <strong>Reporter</strong><br />
e <strong>al</strong> presidente <strong>del</strong> Quartiere chiedo:<br />
ma siete sicuri che dopo tutte queste colate<br />
di cemento, l’apertura <strong>del</strong> “bar anche<br />
d’inverno” mi renda quella giusta serenità<br />
che mi viene a mancare andando ai giardini?<br />
E quando, nelle giornate <strong>del</strong>la pioggia<br />
invern<strong>al</strong>e, vedo <strong>del</strong>le facce oscure e ango-<br />
sciate che vanno a vedere il fiume,di fronte<br />
a casa mia, pensate che, io, faccia dei s<strong>al</strong>ti<br />
di gioia se il bar è aperto? Quando si parla<br />
di sicurezza, vorrei che si tenesse sempre<br />
ben presente che è un problema di tutti e,<br />
se l’Istituzione riesce a farla diventare diritto,<br />
ne sarei molto grato.<br />
Fabrizio C<strong>al</strong>usi<br />
QUELLE CODE AGLI SPORTELLI...<br />
Spett.le Redazione,<br />
sono una abitante <strong>del</strong> Q3 che legge sempre<br />
il Vs. giorn<strong>al</strong>e, e trova gli articoli che<br />
proponete sempre molto interessanti,<br />
colgo quindi l’occasione per metterVi a<br />
conoscenza di un disservizio scand<strong>al</strong>oso<br />
che avviene nel nostro quartiere da parte<br />
<strong>del</strong>l’Ufficio Post<strong>al</strong>e FI37 che si trova a fianco<br />
<strong>del</strong>la Coop in piazza Bart<strong>al</strong>i. Detto Ufficio<br />
Post<strong>al</strong>e ha una carenza di person<strong>al</strong>e<br />
cronica, ed anche se ci sono otto sportelli<br />
a disposizione per i cittadini, raramente<br />
sono aperti tutti insieme e anche se sono<br />
aperti, per pagare un semplice bollettino,<br />
il più <strong>del</strong>le volte si deve fare una coda anche<br />
di 2 ore, tutto ciò lo trovo indecente.<br />
Perché approfittare sempre <strong>del</strong>la pazienza<br />
e buona volontà dei cittadini? Detto ufficio<br />
è stato fatto nuovo da pochi anni, che<br />
si decidano ad aumentare gli sportelli ed il<br />
person<strong>al</strong>e, visto che ci sono tanti giovani<br />
senza lavoro! Grata per quanto potrete fare<br />
in merito, colgo l’occasione per s<strong>al</strong>utarVi<br />
cordi<strong>al</strong>mente.<br />
Rogai Gabriella<br />
LO “SPETTACOLO”<br />
DI VIA DELL’AGNOLO<br />
Gentile Sig. Direttore,<br />
sono una studentessa fuori sede domiciliata<br />
nel quartiere1 e leggo sempre con<br />
molto interesse il vostro giorn<strong>al</strong>e. Ritenendolo<br />
un prezioso notiziario degli eventi<br />
di quartiere e un ottimo strumento di<br />
denuncia, sento doveroso, seppur da fiorentina<br />
adottiva, denunciare le situazioni<br />
spiacevoli che trovano asilo negli spazi<br />
che viviamo. Ogni giorno, per raggiungere<br />
l’università percorro anche 4 volte via<br />
<strong>del</strong>l’Agnolo e lo spettacolo che mi si propone<br />
non è di certo piacevole. C’è un supermercato<br />
cinese sempre rigorosamente<br />
vuoto di acquirenti nel senso tradizion<strong>al</strong>e,<br />
intorno cui si assiepano tossicodipendenti,<br />
transessu<strong>al</strong>i ed ubriaconi. Non è raro assistere<br />
ai loro loschi scambi, in qu<strong>al</strong>siasi ora<br />
<strong>del</strong>la giornata. Perché le forze <strong>del</strong>l’ordine<br />
non se ne accorgono, nonostante passino<br />
con la volante in via Verdi molto spesso?<br />
Lei ribatterà che certamente sarebbe più<br />
conveniente cambiare strada: per la mia<br />
incolumità questo è di certo conveniente.<br />
Ma mi chiedo, da persona sensibile <strong>al</strong>le<br />
problematiche urbane, quanto questa presenza<br />
può convivere con la prospiciente<br />
scuola materna? Quando i bambini si riapproprieranno<br />
<strong>del</strong> parchetto dietro piazza<br />
dei Ciompi? E soprattutto: perché nessuno<br />
provvede a sanare il QUADRILATERO DEL-<br />
LA TOSSICODIPENDENZA (ad un passo d<strong>al</strong><br />
consiglio di quartiere) di cui via <strong>del</strong>l’Agnolo,<br />
piazza S<strong>al</strong>vemini , via di Pietrapiana e il<br />
ponte che da via <strong>del</strong>l’Oriuolo va in Borgo<br />
Albizi fanno parte?!<br />
Cordi<strong>al</strong>mente<br />
Una studentessa indignata<br />
GLI ANIMALI E LO SPORCO<br />
PER LE STRADE<br />
Buongiorno,<br />
ho letto sul vs ultimo numero, Gennaio<br />
2010, l’articolo “Per i cani lo spazio non<br />
manca, ma per le strade resta lo sporco”;<br />
devo dire che il comune e/o il Quartiere<br />
hanno fatto o stanno creando ancora spazi<br />
per gli “amici” a quattro zampe, ma questo<br />
sembra non basta affinché le strade siano<br />
sgombre da escrementi. Credo che questa<br />
situazione non sia colpa dei cani veri, ma<br />
di coloro che bisognerebbe definire “cani”<br />
perché sono i proprietari degli anim<strong>al</strong>i che<br />
nonostante dimostrino di voler bene ai<br />
loro amici, diventano “nemici” degli <strong>al</strong>tri<br />
esseri umani. Nei giardini dove giocano i<br />
ragazzi o dove passeggi basterebbe poco<br />
laddove ci sono le aree per i cani a portarli<br />
in quelle aree fatte apposta, ma è più<br />
semplice e facile lasciare che il proprio anim<strong>al</strong>e<br />
si “svuoti” dove capita; che dire poi<br />
<strong>del</strong>le strade, ce ne sono <strong>al</strong>cune ridotte in<br />
condizioni estreme. Avevo scritto t<strong>al</strong>e problema<br />
anche <strong>al</strong> sindaco attu<strong>al</strong>e, ma probabilmente<br />
è preso solo d<strong>al</strong>la attenzione<br />
di “curare” il centro storico non tenendo<br />
conto <strong>del</strong>la periferia che è il primo impatto<br />
per la gente che viene in città per visitarla<br />
o <strong>al</strong>tro. Avevo scritto di cosa accade in <strong>al</strong>tri<br />
paesi europei ad esempio in Germania. In<br />
It<strong>al</strong>ia è stata istituita l’anagrafe canina che<br />
<strong>al</strong> momento che adotti o prendi un cane<br />
gli viene applicato un chip per il suo riconoscimento,<br />
quindi si può sapere tutto di<br />
quel cane. In Germania fanno una cosa<br />
molto semplice: nella fase di inst<strong>al</strong>lazione<br />
<strong>del</strong> chip <strong>al</strong>l’anim<strong>al</strong>e gli viene fatto un<br />
esame <strong>del</strong> Dna che è indolore ma torna<br />
utile per i motivi di cui si parla. Quando i<br />
signori vigili girano di pattuglia (quando li<br />
vedi…), potrebbero guardare anche loro<br />
dove mettono i piedi e se incappano in<br />
un escremento potrebbero (bontà loro …)<br />
raccoglierlo e farlo an<strong>al</strong>izzare così, anche a<br />
distanza di qu<strong>al</strong>che giorno, saprebbero a<br />
chi inviare una multa (so che c’è una multa<br />
per chi sporca con carta o <strong>al</strong>tro …), così<br />
come fanno in Germania e la sanzione che<br />
applicano è di 500 euro (notevole..). Credo<br />
che così si otterrebbero due scopi: 1) il Comune<br />
potrebbe incassare qu<strong>al</strong>che soldo<br />
in più e destinarlo <strong>al</strong>la sistemazione <strong>del</strong>le<br />
aree per cani o <strong>al</strong>la sistemazione <strong>del</strong>le strade<br />
o <strong>al</strong>la sistemazione <strong>del</strong>le piste ciclabili<br />
e quanto <strong>al</strong>tro volete inserire….; 2) penso<br />
che i proprietari dei cani farebbero più attenzione<br />
ai loro anim<strong>al</strong>i e si otterrebbe il<br />
tanto agognato pulito per le strade e nei<br />
giardini; cosa costa, basta provarci. Non so<br />
se questo compito spetti ai vigili, ma credo<br />
di sì, <strong>al</strong>trimenti si potrebbe assumere <strong>del</strong><br />
person<strong>al</strong>e formando una apposita squadra<br />
ecologica a t<strong>al</strong>e compito dando così lavoro<br />
ad <strong>al</strong>tre persone; non so se compete <strong>al</strong><br />
Comune, o <strong>al</strong>l’Asl; basta che ci si sia un po’<br />
di buona volontà e penso che questo problema<br />
si possa risolvere evitando a volte<br />
scontri verb<strong>al</strong>i tra le persone con buona<br />
pace cittadina.<br />
Un s<strong>al</strong>uto<br />
Costantino Giaquinto<br />
LAVORI E SICUREZZA A COMPIOBBI<br />
I lavori di urbanizzazione ad Ellera stanno<br />
per iniziare ma nessuno, sembra, ha accertato<br />
se siano andati a buon fine quelli,<br />
fatti ormai da tempo, <strong>del</strong>l’“area Chelazzi”a<br />
Compiobbi. In questa frazione era stato<br />
programmato uno stra<strong>del</strong>lo pedon<strong>al</strong>e e<br />
per passeggini per eliminare il dislivello<br />
esistente fra via Aretina ed il piazz<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la<br />
stazione ferroviaria. Progetto sostituito,<br />
con poca lungimiranza, da un fantomatico<br />
servosc<strong>al</strong>e per le carrozzine dei disabili,<br />
mai re<strong>al</strong>izzato. Un marciapiede coperto<br />
invece è stato costruito sotto il nuovo insediamento,<br />
che doveva servire per tutti i<br />
cittadini <strong>del</strong> posto, ma arrivato <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tezza<br />
<strong>del</strong>la rampa sc<strong>al</strong>e F.S. questo marciapiede<br />
non ha <strong>al</strong>cuna uscita verso la strada, servendo<br />
esclusivamente le nuove costruzioni.<br />
L’impresa incaricata a questi lavori doveva,<br />
ad ultimazione degli stessi, riasf<strong>al</strong>tare<br />
via <strong>del</strong>la stazione, nonché ridisegnare i posti<br />
macchina lungo la stessa in modo da<br />
permettere il passaggio contemporaneo<br />
<strong>al</strong>meno a due mezzi, attu<strong>al</strong>mente impossibile<br />
in più punti <strong>del</strong>la carreggiata. Si ricorda<br />
che l’entrata e l’uscita <strong>al</strong> parcheggio è solamente<br />
da via <strong>del</strong>la stazione. A Compiobbi,<br />
quando saranno terminati i lavori di Ellera,<br />
avremo un traffico ancora più intenso e<br />
più veloce di quello attu<strong>al</strong>e; più intenso<br />
per i nuovi insediamenti di nuove costruzioni<br />
sia abitativi che artigian<strong>al</strong>i, per un<br />
tot<strong>al</strong>e di oltre 60.000 metri cubi, nonché<br />
più veloce per effetto <strong>del</strong>la nuova variante.<br />
La Giunta Comun<strong>al</strong>e di Fie<strong>sole</strong> dovrebbe<br />
quindi impegnarsi fin da ora, affinché divenga<br />
concreto il progetto <strong>del</strong> “viadotto<br />
di V<strong>al</strong>lina”, così da poter trasformare, come<br />
previsto, l’attu<strong>al</strong>e stat<strong>al</strong>e Aretina in strada<br />
provinci<strong>al</strong>e con conseguenti limitazioni<br />
<strong>al</strong> traffico pesante ed <strong>al</strong>la velocità. Altra<br />
necessità per la sicurezza dei cittadini di<br />
Compiobbi è l’<strong>al</strong>largamento dei marciapiedi<br />
<strong>del</strong>la stessa via princip<strong>al</strong>e Aretina fino<br />
<strong>al</strong>le strisce bianche appositamente segnate<br />
per <strong>del</strong>ineare gli stessi. Attu<strong>al</strong>mente le<br />
mamme con neonati nei passeggini debbono<br />
barcamenarsi spesso con due ruote<br />
sopra e due sotto il marciapiede, mentre<br />
i pedoni, specie le persone più anziane,<br />
sono in pericolo nello scendere e s<strong>al</strong>ire in<br />
continuazione <strong>al</strong>l’incrociare <strong>al</strong>tre persone.<br />
Altri lavori attesi e necessari:<br />
- La <strong>del</strong>oc<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong> ripetitore F.S. <strong>al</strong>meno<br />
ad oltre cento metri dagli insediamenti<br />
urbani, come richiesto con firme a<br />
suo tempo, nonché previsto d<strong>al</strong> regolamento<br />
comun<strong>al</strong>e di Fie<strong>sole</strong>;<br />
- Dissuasori di velocità, soprattutto in via<br />
<strong>del</strong>la stazione, dove il continuo raid di motorini<br />
scorrazzanti da e per il parcheggio<br />
F.S. lo rendono <strong>al</strong>quanto pericoloso per i<br />
pedoni, ed in particolar modo per i pendolari<br />
che tornano con il treno.<br />
Cordi<strong>al</strong>i s<strong>al</strong>uti,<br />
Bruno Stefani<br />
I NOMI DELLE STRADE<br />
E LE NUOVE TARGHE<br />
In relazione <strong>al</strong> servizio comparso a pag.<br />
5 <strong>del</strong> numero di Dicembre <strong>del</strong> vostro periodico,<br />
ritengo opportuno segn<strong>al</strong>arvi che<br />
l’articolista ha commesso, suo m<strong>al</strong>grado,<br />
un grossolano errore in ordine <strong>al</strong>la denominazione<br />
toponomastica di una piazza <strong>del</strong><br />
nostro Quartiere. Al termine <strong>del</strong> suddetto<br />
servizio si parla infatti di “un percorso di<br />
fede” tra la Piazza Suor Domenica <strong>del</strong> Paradiso<br />
(<strong>al</strong>l’interno di Via di Ripoli) e la Piazza<br />
B. Pio (<strong>al</strong>l’interno <strong>del</strong> Vi<strong>al</strong>e Europa). Premetto<br />
che, a mio parere, il primo colpevole<br />
<strong>del</strong>l’errore di cui dirò è da attribuirsi <strong>al</strong> Comune<br />
di Firenze, che per la toponomastica<br />
strad<strong>al</strong>e (abbandonate le gloriose targhe<br />
in sm<strong>al</strong>to bianco e blu e le antiche lastre<br />
di marmo con su scritto nome e cognome<br />
<strong>del</strong> titolare <strong>del</strong>la strada o <strong>del</strong>la piazza) ha<br />
adottato <strong>del</strong>le squ<strong>al</strong>lide targhe in plastica,<br />
con la sola inizi<strong>al</strong>e <strong>del</strong> nome e per giunta