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Argingrosso off limits al calar del sole - Il Reporter

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tempi moderni 31<br />

TENDENZE/2. Cresce il numero dei fiorentini che si conoscono (e si innamorano) online<br />

E l’anima gemella ora si pesca in rete<br />

<strong>Il</strong> moderno prolungamento <strong>del</strong> bancone <strong>del</strong> bar si chiama<br />

chat per single: proliferano i siti internet dedicati ai cuori<br />

solitari in cerca di un appuntamento. Non proprio <strong>al</strong> buio<br />

Francesca Puliti<br />

Sapessi com’è strano innamorarsi in chat<br />

a Firenze. Anzi no, non lo è più per molti.<br />

A dirlo sono i numeri, quelli dei fiorentini<br />

registrati nei siti internet dedicati<br />

ai cuori solitari, che si fanno sempre più fitti e<br />

speci<strong>al</strong>izzati. Iscriversi per credere. Bastano un<br />

paio d’ore online in un qu<strong>al</strong>siasi mercoledì pomeriggio<br />

(orario lavorativo, manco a dirlo) per<br />

fare la conoscenza di una quindicina di persone.<br />

Ovviamente non scelte a caso, ma accuratamente<br />

selezionate in base <strong>al</strong>l’età, <strong>al</strong>la città di provenienza<br />

e magari anche <strong>al</strong> colore di occhi e capigliatura.<br />

Altro che “C’è posta per te” (il film di<br />

hollywoodiana memoria, non l’<strong>al</strong>trettanto strapp<strong>al</strong>acrime<br />

programma <strong>del</strong>la De Filippi). Le chat<br />

per single si sono fatte furbe e <strong>al</strong>cune si vantano<br />

anche di <strong>off</strong>rire determinate garanzie in termini<br />

di riuscita e di sicurezza (anche se molto rimane<br />

affidato <strong>al</strong> buon senso di chi ne fa uso e i brutti<br />

incontri sono sempre dietro l’angolo). Tant’è che<br />

i Tom Hanks e le Meg Ryan di San Frediano e<br />

<strong>del</strong> G<strong>al</strong>luzzo non hanno bisogno di darsi appuntamento<br />

sull’Empire State Building e sognarsi<br />

a miglia di distanza, si scelgono direttamente<br />

<strong>al</strong>l’interno di una ristretta manciata di chilometri.<br />

Perché le chat servono a questo, a semplificarti<br />

la vita e soprattutto il barcaglio. Insomma una<br />

specie di supermercato <strong>del</strong>le relazioni: si entra, si<br />

v<strong>al</strong>utano le <strong>off</strong>erte speci<strong>al</strong>i, si compara il rapporto<br />

qu<strong>al</strong>ità/prezzo e poi si va <strong>al</strong>la cassa con un primo<br />

appuntamento (non proprio <strong>al</strong> buio). A volte<br />

si paga l’ingresso, perché le chat per single sono<br />

diventate un vero e proprio business, <strong>al</strong>tre volte si<br />

entra gratis, basta iscriversi. Che già non è poco.<br />

L’immissione dei propri dati person<strong>al</strong>i costa un<br />

primo esamino di coscienza. Nome, età e a volte<br />

addirittura peso, <strong>al</strong>tezza e corporatura. Ma soprattutto<br />

conta lui, l’annuncio, la presentazione<br />

di sé in poche stringate righe attraverso le qu<strong>al</strong>i<br />

gli <strong>al</strong>tri inquilini <strong>del</strong> sito internet saranno o non<br />

saranno attirati da noi. E infine attenzione a non<br />

scivolare sulla scelta <strong>del</strong>la foto da annettere <strong>al</strong><br />

“curriculum”. Una volta terminate le operazioni<br />

possiamo accedere <strong>al</strong>l’universo single, curiosare<br />

tra le “presentazioni” <strong>al</strong>trui e puntare la preda.<br />

Nel più fortunato dei casi l’eletto/a è connesso/a<br />

e si può stabilire subito un contatto, dare inizio a<br />

una conversazione scritta per conoscersi e magari<br />

fissare (non subito, secondo il protocollo dei<br />

“chattatori” più esperti) un appuntamento vis à<br />

vis. Fermi là voi che state pensando che “su questi<br />

siti ci sono soltanto sfigati o personaggi strani<br />

in cerca di avventure trasgressive”. La chat è il<br />

moderno prolungamento <strong>del</strong> bancone <strong>del</strong> bar e,<br />

per dirla con le parole di un habitué che vi si reca<br />

da un paio d’anni, “ci sono le stesse persone che<br />

si trovano in giro”. Una ragione in più per stare<br />

sul chiv<strong>al</strong>à.<br />

L’OPINIONE<br />

Facebook &Co. rubano lo scettro ai siti speci<strong>al</strong>izzati: parola di Antonio Sofi, sociologo dei nuovi media<br />

Ri-incontriamoci sul soci<strong>al</strong> network, dove la scelta è più vasta che mai<br />

<strong>Il</strong> futuro degli incontri in rete è già qui. E si chiama Facebook,<br />

tanto per cambiare. I soci<strong>al</strong> networks, siti nati per<br />

rimettere in contatto gli amici di vecchia data, sono destinati<br />

a rubare lo scettro <strong>al</strong>le chat speci<strong>al</strong>izzate nell’orchestrare<br />

incontri. Parola di Antonio Sofi, sociologo dei nuovi media.<br />

“I soci<strong>al</strong> networks consentono un comportamento più vicino<br />

<strong>al</strong>la re<strong>al</strong>tà – spiega – qui ci muoviamo più o meno come<br />

nel mondo vero, ci costruiamo sul web una vita ricca di<br />

sfaccettature, in cui certo può rientrare a pieno titolo il flirt<br />

con l’amico perso di vista o con la nuova conoscenza fatta<br />

online”. Insomma se lo scopo è meno sfacciato il risultato<br />

può essere migliore. Inoltre i soci<strong>al</strong> networks godono di un<br />

<strong>al</strong>tro vantaggio non da poco: un numero di gran lunga superiore<br />

di iscritti. E dunque un “ventaglio di scelta” molto<br />

più vasto. “I siti internet dedicati esclusivamente <strong>al</strong> dating –<br />

continua Sofi - sono destinati a sgonfiarsi o a speci<strong>al</strong>izzarsi<br />

per rispondere a singole nicchie di interesse”. Ma il fenomeno<br />

degli incontri in rete quello no, non sembra affatto<br />

in declino, anzi. “E’ soprattutto la fascia dei giovani adulti,<br />

dai 30 ai 45 anni, quella interessata. Ma in re<strong>al</strong>tà si tratta di<br />

un fenomeno ben distribuito su diverse fasce di età”. Sarà<br />

anche per questo, forse, che le fila degli iscritti a Facebook<br />

e simili si ingrossano ogni giorno sempre più, a Firenze<br />

come nel resto <strong>del</strong> paese (e <strong>del</strong> mondo cablato). Eppure a<br />

ben guardare il sistema mostra già una f<strong>al</strong>la. Se è tanto facile<br />

trovarsi e ritrovarsi a spasso per il soci<strong>al</strong> network, non<br />

lo è <strong>al</strong>trettanto perdersi di vista. E se la storia non giunge a<br />

giusto coronamento che si fa? A m<strong>al</strong>i estremi, estremi rimedi:<br />

tocca cancellarsi d<strong>al</strong>la rete, cercando di lasciare meno<br />

tracce possibili.<br />

/F.P.<br />

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