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Argingrosso off limits al calar del sole - Il Reporter

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30 Febbraio 2010<br />

tempi moderni<br />

TENDENZE/1. Sono sempre di più i soci<strong>al</strong> network che dedicano spazi virtu<strong>al</strong>i <strong>al</strong>la città<br />

Le piazze di Firenze vanno sul web<br />

Su Flickr c’è un gruppo enorme e su Facebook c’è una pagina<br />

dedicata a tradizioni e novità. <strong>Il</strong> capoluogo toscano spopola<br />

sul web e i suoi abitanti si lasciano trascinare d<strong>al</strong>la mania<br />

Lucia Conti<br />

Angoli, scorci, racconti e segn<strong>al</strong>azioni. La<br />

piazza virtu<strong>al</strong>e di Firenze è sempre più<br />

gremita, e se c’è gente che ama venire<br />

a frescheggiare d<strong>al</strong> vivo <strong>al</strong>l’ombra <strong>del</strong><br />

campanile, ce n’è <strong>al</strong>trettanta che si diletta a parlare<br />

<strong>del</strong>la città o d<strong>al</strong>la città attraverso il proprio computer,<br />

direttamente da casa. Gli esempi non mancano.<br />

Primo fra tutti Flickr, network di amanti <strong>del</strong>la fotografia<br />

che diffonde urbi et orbi immagini di tutti<br />

i tipi comprese, manco a dirlo, quelle di Firenze.<br />

Online c’è un gruppo che conta 3.649 persone non<br />

per forza fiorentine, magari semplicemente turisti o<br />

amanti <strong>del</strong>la città <strong>del</strong> giglio che hanno voluto unirsi<br />

<strong>al</strong>la “crew” (come va di moda dire oggi) lasciando<br />

un ricordino di quello che è stato o continua ad essere<br />

il rapporto con la città e le fascinazioni che suscita.<br />

C’è chi documenta quello che vede e chi vede<br />

<strong>al</strong> di là di quello che vorrebbe documentare, postando<br />

nella rete <strong>del</strong>le vere e proprie fotografie d’autore.<br />

All’interno di questo gruppo enorme, è nato una<br />

sorta di sotto-gruppo, formato da gente che come<br />

gli <strong>al</strong>tri condivide l’amore per la macchina fotografica,<br />

ma in più si riunisce mensilmente mettendo<br />

in pratica <strong>del</strong>le vere e proprie session di fotografia<br />

estemporanea. Stefano Bacci – meglio conosciuto<br />

dagli utenti <strong>del</strong> sito come “L’absinthe” – è il fautore<br />

di questa origin<strong>al</strong>e iniziativa, fatta un po’ per vivere<br />

insieme una passione e un po’ per soci<strong>al</strong>izzare. Un<br />

micro squadrone che si muove compatto (ma non<br />

troppo) per raccontare un momento, uno sguardo,<br />

un particolare, una zona. Gli incontri sono aperti a<br />

chiunque voglia parteciparvi, le uniche caratteristiche<br />

indispensabili sono un incondizionato attaccamento<br />

a obiettivi, otturatori & company e un po’ di<br />

voglia di soci<strong>al</strong>izzare. Stesso discorso v<strong>al</strong>e per Facebook,<br />

che <strong>al</strong>la città <strong>del</strong> giglio dedica una pagina<br />

con oltre 49mila fans dentro la qu<strong>al</strong>e si trovano foto<br />

legate <strong>al</strong>la tradizione e post sugli eventi, grandi e<br />

piccoli che siano. Esistono poi una serie di declinazioni<br />

varie ed eventu<strong>al</strong>i che vanno d<strong>al</strong>la pagina dedicata<br />

<strong>al</strong>la curva Fie<strong>sole</strong> <strong>del</strong>lo stadio Artemio Franchi<br />

a quelli che a Firenze mangiano il lampredotto.<br />

C’è chi trova notizie,<br />

chi racconta storie<br />

e chi posta” pezzi di vita<br />

Ma Florentia spopola anche su twitter, dove se si<br />

prova a digitarne il nome, vengono fuori miriadi di<br />

messaggi dedicati direttamente o indirettamente a<br />

chi ha qu<strong>al</strong>cosa da dire sulla città. Stesso discorso<br />

v<strong>al</strong>e per You Tube, il popolare sito che abilita <strong>al</strong>la<br />

condivisione di video di ogni genere, che custodisce<br />

gelosamente i filmati re<strong>al</strong>izzati da visitatori e<br />

abitanti di Firenze che vogliono mettere in rete la<br />

città vista d<strong>al</strong> loro person<strong>al</strong>e punto di vista. Non c’è<br />

dubbio: le piazze più spaziose sono quelle virtu<strong>al</strong>i.<br />

Uffizi sì, ma solo<br />

se sono virtu<strong>al</strong>i<br />

Parola d’ordine: U-F-F-I-Z-I. Imponente,<br />

<strong>al</strong>tisonante. Pronunciandola<br />

ci si dà un tono, digitandola<br />

su You Tube si apre un<br />

mondo, fatto di molte persone e<br />

di <strong>al</strong>trettanti significati. 691 per<br />

l’esattezza. Sul noto sito internet<br />

che abilita <strong>al</strong>la condivisione di<br />

filmati, sono tanti i video contrassegnati<br />

con il nome <strong>del</strong>la<br />

g<strong>al</strong>leria. Oltre ai presumibili filmati<br />

su mostre in corso, interviste<br />

<strong>al</strong> direttore, innumerevoli<br />

panoramiche sul loggiato <strong>del</strong><br />

Vasari e flash sui lavori nel cantiere<br />

dei Nuovi Uffizi, si scopre<br />

che la fantasia dei turisti, arriva a<br />

partorire video curiosi pur di evitare<br />

il “bla bla” <strong>del</strong>le guide. <strong>Il</strong> diversivo<br />

più gettonato è fingersi<br />

reporter d’ass<strong>al</strong>to e, telecamera<br />

o cellulare <strong>al</strong>la mano, descrivere<br />

luoghi con il piglio deciso di chi<br />

è acculturato. Da questo goliardico<br />

passatempo non è escluso<br />

nemmeno il remissivo quanto<br />

tecnologico popolo nipponico<br />

che approfitta <strong>del</strong>la distrazione<br />

dei custodi per girare micro-documentari<br />

con tanto di didasc<strong>al</strong>ie<br />

con ideogrammi. Un provetto<br />

cameraman parte d<strong>al</strong>l’ingresso<br />

e a passo svelto percorre la fila<br />

in silenzio, bloccandosi solo sul<br />

lungarno de’Medici. Un minuto<br />

e trenta il tempo impiegato per<br />

arrivare fino <strong>al</strong>la fine. Tanti i consensi<br />

raccolti anche d<strong>al</strong>le “statue<br />

viventi”. Sia che si tratti di un Dante<br />

contemporaneo, di una sfinge<br />

o di un omino completamente<br />

dipinto di bianco, i turisti ne rimangono<br />

incantati e immort<strong>al</strong>ano<br />

soddisfatti i loro momenti in<br />

compagnia dei performer, come<br />

se stessero abbracciando Mickey<br />

Mouse a Disneyworld. Un americano<br />

nost<strong>al</strong>gico titola la ripresa<br />

“The it<strong>al</strong>ian version of the statue<br />

of Liberty”. <strong>Il</strong> viaggio si conclude<br />

sfrecciando sotto la G<strong>al</strong>leria a<br />

trecento chilometri <strong>al</strong>l’ora, a bordo<br />

<strong>del</strong>l’auto da corsa protagonista<br />

di un videogioco. Ma questo<br />

non è il potere dei nuovi media,<br />

è pura fantasia.

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