Medicina Preventiva Riabilitativa e Sociale Prof. Fabrizio Iecher ...
Medicina Preventiva Riabilitativa e Sociale Prof. Fabrizio Iecher ...
Medicina Preventiva Riabilitativa e Sociale Prof. Fabrizio Iecher ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
circostanze e le ragioni che la inducono a richiedere l’interruzione, dovendo quindi entrare nel<br />
merito dell’autenticità della decisione di aborto: il medico dovrà quindi accertarsi che il consenso<br />
della donna all’interruzione sia libero ed informato. Inoltre, il medico, nell’informare la donna sui<br />
diritti a lei spettanti e sugli interventi di carattere sociale cui può far ricorso, viene a svolgere una<br />
funzione dissuasiva.<br />
Da ultimo, il medico ha il compito di attestare l’età della donna in quanto, come si vedrà nel<br />
paragrafo d), nel caso di minori di età, la legge prevede una diversa procedura.<br />
A seguito di questo percorso di approfondimento delle ragioni interruttive, il medico rilascia alla<br />
donna copia di un documento, firmato anche da quest’ultima, attestante lo stato di gravidanza e<br />
l’avvenuta richiesta di interruzione. Dopo sette giorni dal rilascio del certificato, la donna può<br />
ottenere l’interruzione di gravidanza presso una delle sedi autorizzate. Il lasso temporale di almeno<br />
sette giorni tra il rilascio del certificato e l’evento interruttivo dovrebbe garantire alla donna uno<br />
spatium deliberandi al fine di evitare scelte affrettate.<br />
Tuttavia, nel caso in cui il medico che rilascia il certificato riscontrasse l’esistenza di condizioni che<br />
rendono l’intervento urgente, la donna potrà recarsi in una delle sedi autorizzate al fine di praticare<br />
l’interruzione di gravidanza, senza dover attendere sette giorni.<br />
Dalla normativa in esame, emerge come non siano attribuite facoltà di scelta in merito<br />
all’interruzione della gravidanza alla figura paterna: nel corso dell’incontro tra la donna ed il<br />
medico, infatti, il padre del concepito ha la possibilità di intervenire solo ove la donna consenta.<br />
Non è invece richiesto alcun consenso da parte del padre nel caso in cui la madre decida di<br />
interrompere la gravidanza.<br />
Le legge garantisce altresì, all’art. 21, il diritto all’anonimato per la donna che richiede<br />
l’interruzione di gravidanza (sia nei primi novanta giorni che successivamente): in nessun caso<br />
quindi potranno essere divulgate le generalità della donna che abbia effettuato l’interruzione di<br />
gravidanza. Anche il certificato medico che la donna potrà presentare al proprio datore di lavoro per<br />
giustificare eventuali giorni di malattia, non conterrà alcuna indicazione delle ragioni della stessa.<br />
In caso di divulgazione dell’identità della donna o, comunque, di notizie idonee a rivelarla, il<br />
responsabile è imputato del delitto di rivelazione del segreto professionale (art. 622 c.p.) o di<br />
segreto d’ufficio (art. 326 c.p.).<br />
c) Interruzione di gravidanza dopo i primi novanta giorni ed interruzione di gravidanza<br />
urgente (ovvero quando ricorre l’imminente pericolo per la vita della donna)<br />
85