Medicina Preventiva Riabilitativa e Sociale Prof. Fabrizio Iecher ...

Medicina Preventiva Riabilitativa e Sociale Prof. Fabrizio Iecher ... Medicina Preventiva Riabilitativa e Sociale Prof. Fabrizio Iecher ...

formazione.uniroma3.it
from formazione.uniroma3.it More from this publisher
15.11.2014 Views

la scienza politica, la fisica e le diverse scienze umane). Il punto di partenza di tale approccio è la definizione di sistema, inteso come un'entità concettuale, fisica o sociale, che consiste di parti interdipendenti. E’ essenziale comprendere l'organizzazione, il controllo e la struttura dei rapporti tra fenomeni, piuttosto che descrivere questi ultimi come entità astratte e isolate. La contrapposizione fra spiegazioni “lineari” - il fenomeno A causa il fenomeno B - e spiegazioni “circolari” - il fenomeno A e il fenomeno B costituiscono un insieme organizzato, all'interno del quale sia l’uno sia l’altro sono, di volta in volta e reciprocamente, causa di qualche effetto- è peculiare della teoria dei sistemi. Nozione fondamentale di questa teoria è la distinzione fra sistemi “aperti” - quelli in cui si realizzano scambi di energie, di materiali, di persone e di informazioni con l'ambiente esterno ed in cui tali scambi si configurano come essenziali alla sopravvivenza del sistema stesso - e “chiusi”, come le entità descritte dalla fisica classica. Partendo da queste definizioni, è possibile quindi affermare che tutti i soggetti viventi (animali, uomini, gruppi, organizzazioni, società) possono essere concepiti come sistemi aperti e come tali essi hanno dunque un “interno” ed un “esterno”, divisi da un “confine”. La sopravvivenza e lo sviluppo di ogni sistema aperto dipendono da un adeguato controllo e dalla regolazione degli scambi con l'ambiente. Lo stato di dipendenza dall’alcol si può definire come “lo stato equifinale di un sistema aperto che rimane a livello d’impoverimento, psicopatologico e omeostatico” (Lazic N., 1978, pp.13-18). L’unità di comportamento è un sistema inscindibile che comprende la personalità, il luogo di svolgimento e le norme sociali. Se nella società il “bere moderatamente” è un comportamento socialmente accettato, l’astinenza da parte dell’alcolista, nonostante le cure “mediche”, diventa estremamente difficile se non impossibile. Non si dimentichi che bere alcolici è una antica abitudine alimentare oltre che culturale, legata a riti religiosi e pagani e alle tradizioni di molti paesi soprattutto mediterranei. Spesso risulta essere una modalità tipicamente conviviale legata alle pressioni del gruppo, a cominciare da quello familiare. Nelle feste e nelle cerimonie il rito del brindare come augurio deve avvenire solo ed esclusivamente con l’alcol, bevanda di vita e di immortalità, per la sua forte simbologia con il sangue universalmente considerato il primario veicolo della vita. Da considerare, inoltre, che le bevande alcoliche sono di fatto dei beni di consumo e in quanto tali destinati ad un mercato economico governato da imprese le quali, attraverso mirate strategie di marketing, esercitano forti pressioni al consumo. La stessa scienza e la ricerca medica hanno molto spesso cercato di individuare una linea di netta demarcazione tra uso e abuso attraverso l’individuazione di una dose non dannosa di alcol e addirittura in qualche modo utile: un bicchiere un giorno sì ed uno no, dà tutta la protezione che l’alcol può dare nel ridurre il rischio di attacco cardiaco (cfr. Corrao G., et al, 2000). Hudolin ha 62

sempre contrastato tali impostazioni perché le riteneva poco scientifiche e moralistiche. Il pensiero di Hudolin si capisce molto bene se anziché parlare di alcol parliamo di piccole dosi di eroina o cocaina, in questo caso nessuno farà più distinzione tra uso e abuso. Le modalità e gli stili del consumo (moderato, occasionale, eccessivo) non vengono infatti distinti nel caso di queste sostanze illecite. Lo stile di vita, il legame che esiste tra l’individuo e la famiglia o la comunità con il bere alcolici, nasce, dunque, dalla cultura che accetta il bere sotto un gran numero di influssi interni, esterni o ambientali. E’ in tale prospettiva che il sistema dei club e le famiglie in esso incluse, rappresentano una garanzia per le condizioni di astinenza. L’individuo in quanto membro del club può astenersi dal bere perché per lui ora è valida una nuova norma, assente nei suoi sistemi precedenti, cioè la norma di gruppo “non bere”. Egli, sin dall’inizio ed accettando tale norma, produce così l’unico cambiamento significativo nello stato equifinale della sua dipendenza. Successivamente altri cambiamenti potranno realizzarsi nel sistema della personalità e in quello familiare. Un nuovo ambiente, la famiglia come gruppo terapeutico, un nuovo sistema di valori sono le condizioni che consentiranno un nuovo stile di vita nell’astinenza. La prevenzione primaria ed il miglioramento del comportamento dell’individuo o della famiglia possono essere realizzati solo esclusivamente se si cambia la cultura sanitaria generale nella comunità locale in cui sono radicati i comportamenti, le comunicazioni e le interazioni fra le persone. Il sistema-ecologico sociale entra nel territorio a difesa della qualità della vita umana e della comunità per metterla in grado di assicurare al cittadino i suoi diritti fondamentali, quali la corretta conoscenza e la libertà di scegliere di non bere. 5.7 Club Alcolisti in Trattamento (CAT) I CAT sono territorialmente autonomi e possono riferirsi a livello piramidale alle associazioni locali (ACAT), provinciali (APCAT), regionali (ARCAT), nazionali (AICAT). I Club degli Alcolisti in Trattamento si fondano sull’auto-mutuo-aiuto, sulla solidarietà, sulla comunicazione empatica e sul cambiamento dello stile di vita. Il Club può essere definito come una comunità multifamiliare nella quale sono inserite al massimo 12 famiglie e dove un operatore (servitore-insegnante) svolge il ruolo di catalizzatore, facilitatore del processo di cambiamento, della crescita e della maturazione. Questi deve essere adeguatamente formato e aggiornato in modo da stimolare la disponibilità personale, stabilire un rapporto umano con le famiglie ed essere in grado di sviluppare empatia. Dove empatia significa introdurre una atmosfera emozionale positiva, che crei la possibilità di comunicare ed interagire tra tutti i presenti. Ciò rappresenta una precondizione della crescita, dell'amicizia e dell'amore, di una armoniosa convivenza nei club. I 63

la scienza politica, la fisica e le diverse scienze umane). Il punto di partenza di tale approccio è la<br />

definizione di sistema, inteso come un'entità concettuale, fisica o sociale, che consiste di parti<br />

interdipendenti. E’ essenziale comprendere l'organizzazione, il controllo e la struttura dei rapporti<br />

tra fenomeni, piuttosto che descrivere questi ultimi come entità astratte e isolate. La<br />

contrapposizione fra spiegazioni “lineari” - il fenomeno A causa il fenomeno B - e spiegazioni<br />

“circolari” - il fenomeno A e il fenomeno B costituiscono un insieme organizzato, all'interno del<br />

quale sia l’uno sia l’altro sono, di volta in volta e reciprocamente, causa di qualche effetto- è<br />

peculiare della teoria dei sistemi. Nozione fondamentale di questa teoria è la distinzione fra sistemi<br />

“aperti” - quelli in cui si realizzano scambi di energie, di materiali, di persone e di informazioni con<br />

l'ambiente esterno ed in cui tali scambi si configurano come essenziali alla sopravvivenza del<br />

sistema stesso - e “chiusi”, come le entità descritte dalla fisica classica. Partendo da queste<br />

definizioni, è possibile quindi affermare che tutti i soggetti viventi (animali, uomini, gruppi,<br />

organizzazioni, società) possono essere concepiti come sistemi aperti e come tali essi hanno dunque<br />

un “interno” ed un “esterno”, divisi da un “confine”. La sopravvivenza e lo sviluppo di ogni sistema<br />

aperto dipendono da un adeguato controllo e dalla regolazione degli scambi con l'ambiente. Lo stato<br />

di dipendenza dall’alcol si può definire come “lo stato equifinale di un sistema aperto che rimane a<br />

livello d’impoverimento, psicopatologico e omeostatico” (Lazic N., 1978, pp.13-18). L’unità di<br />

comportamento è un sistema inscindibile che comprende la personalità, il luogo di svolgimento e le<br />

norme sociali. Se nella società il “bere moderatamente” è un comportamento socialmente accettato,<br />

l’astinenza da parte dell’alcolista, nonostante le cure “mediche”, diventa estremamente difficile se<br />

non impossibile. Non si dimentichi che bere alcolici è una antica abitudine alimentare oltre che<br />

culturale, legata a riti religiosi e pagani e alle tradizioni di molti paesi soprattutto mediterranei.<br />

Spesso risulta essere una modalità tipicamente conviviale legata alle pressioni del gruppo, a<br />

cominciare da quello familiare. Nelle feste e nelle cerimonie il rito del brindare come augurio deve<br />

avvenire solo ed esclusivamente con l’alcol, bevanda di vita e di immortalità, per la sua forte<br />

simbologia con il sangue universalmente considerato il primario veicolo della vita. Da considerare,<br />

inoltre, che le bevande alcoliche sono di fatto dei beni di consumo e in quanto tali destinati ad un<br />

mercato economico governato da imprese le quali, attraverso mirate strategie di marketing,<br />

esercitano forti pressioni al consumo.<br />

La stessa scienza e la ricerca medica hanno molto spesso cercato di individuare una linea di netta<br />

demarcazione tra uso e abuso attraverso l’individuazione di una dose non dannosa di alcol e<br />

addirittura in qualche modo utile: un bicchiere un giorno sì ed uno no, dà tutta la protezione che<br />

l’alcol può dare nel ridurre il rischio di attacco cardiaco (cfr. Corrao G., et al, 2000). Hudolin ha<br />

62

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!