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Asintoti come limiti di tangenti

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Se ora tracciamo alcune delle rette <strong>tangenti</strong> al grafico, ci si rende conto che per x → +∞<br />

esse tendono ad "allinearsi" all'asintoto (analogamente per x → −∞ ) .<br />

1<br />

y = x + 3<br />

2<br />

3 2<br />

x + 6x + 6x + 2<br />

f(x) =<br />

2<br />

2x + 2<br />

Questo fatto è incidentale o accade sempre? In altre parole:<br />

e' vero, che se il coefficiente angolare della tangente ha limite finito non nullo tale limite è il<br />

coefficiente angolare <strong>di</strong> un asintoto obliquo?<br />

è vero che se c'è un asintoto obliquo allora il coefficiente angolare della tangente ha <strong>come</strong><br />

limite il coefficiente angolare dell'asintoto?<br />

In questo lavoro cercheremo delle risposte a questi quesiti. Occorre però introdurre alcuni<br />

prerequisiti.<br />

1. RICHIAMI TEORICI<br />

1.1 ASINTOTI.<br />

Si <strong>di</strong>ce che la curva G (eventualmente grafico <strong>di</strong> una funzione <strong>di</strong> equazione y=f(x))<br />

ammette la retta r <strong>come</strong> asintoto se la <strong>di</strong>stanza del generico punto P della curva dalla retta<br />

r tende a zero quando P si allontana indefinitamente su G.

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