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induzione” iniziale, il dosaggio è molto elevato. Nella fase di consolidamento le dosi vengono notevolmente ridotte, oppure le associazioni vengono modificate. La risposta alla terapia farmacologica consiste nella maggior parte dei casi in una remissione temporanea dell’ordine di mesi. Occorre tenere presente che in fase di remissione la vitalità può talvolta essere molto migliorata, anche se è prolungata di poco la durata della vita: infatti le cellule tumorali diventano resistenti verso i farmaci inizialmente attivi. Può essere quindi sperimentata un’associazione totalmente diversa. D’altra parte la terapia citostatica può essere accompagnata da gravi effetti collaterali che rappresentano un carico gravoso per il paziente. 4.3 Tossicità Le intossicazioni associate alla chemioterapia possono essere acute o croniche. Le cellule a rapida crescita sono più suscettibili a danni da parte di questi agenti e possono essere influenzati vari sistemi dell’organismo. Sistema gastrointestinale: nausea e vomito sono gli effetti collaterali più comuni nella chemioterapia e possono persistere fino a 24 ore dopo la somministrazione del farmaco. La stimolazione dei centri cerebrali relativi al vomito avviene per: 40

- stimolazione della zona chemio-recettrice (CTZ) del midollo; - stimolazione delle vie autonome periferiche; - stimolazione delle vie vestibolari; - stimolazione cognitiva; - una combinazione di fattori. I farmaci che possono diminuire la nausea e il vomito includono i bloccanti della serotonina, i quali bloccano i recettori della serotonina del tratto gastrointestinale, e i bloccanti dopaminergici, come la metoclopramide, i quali bloccano i recettori della dopamina del CTZ. Una modificazione dell’alimentazione del paziente può ridurre la frequenza o la severità dei sintomi. Sebbene l’epitelio che riveste la cavità orale si rigeneri velocemente, la sua rapidità di proliferazione lo rende responsivo agli effetti della chemioterapia; pertanto intervengono spesso stomatiti e anoressia. L’intero apparato gastrointestinale è suscettibile di mucositi, che generalmente provocano diarrea. Gli antimetaboliti e gli antibiotici antitumorali sono i maggiori responsabili di mucositi e di altri sintomi gastrointestinali. 41

induzione” iniziale, il dosaggio è molto elevato. Nella<br />

fase di consolidamento le dosi vengono notevolmente<br />

ridotte, oppure le associazioni vengono modificate.<br />

La risposta alla terapia farmacologica consiste nella<br />

maggior parte dei casi in una remissione temporanea<br />

dell’ordine di mesi. Occorre tenere presente che in fase<br />

di remissione la v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à può talvolta essere molto<br />

migliorata, anche se è prolungata di poco la durata<br />

della v<strong>it</strong>a: infatti le cellule tumorali diventano resistenti<br />

verso i farmaci inizialmente attivi. Può essere quindi<br />

sperimentata un’associazione totalmente diversa.<br />

D’altra parte la terapia c<strong>it</strong>ostatica può essere<br />

accompagnata da gravi effetti collaterali che<br />

rappresentano un carico gravoso per il paziente.<br />

4.3 Tossic<strong>it</strong>à<br />

Le intossicazioni associate alla chemioterapia possono<br />

essere acute o croniche. Le cellule a rapida cresc<strong>it</strong>a<br />

sono più suscettibili a danni da parte di questi agenti e<br />

possono essere influenzati vari sistemi dell’organismo.<br />

Sistema gastrointestinale: nausea e vom<strong>it</strong>o sono gli<br />

effetti collaterali più comuni nella chemioterapia e<br />

possono persistere fino a 24 ore dopo la<br />

somministrazione del farmaco. La stimolazione dei<br />

centri cerebrali relativi al vom<strong>it</strong>o avviene per:<br />

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