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BOOMERANG I - Setronic Verona

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SMOKE and FIRE BEAM DETECTORS<br />

I<br />

MANUALE di<br />

INSTALLAZIONE<br />

e MANUTENZIONE<br />

LINEE<br />

ARDEA - <strong>BOOMERANG</strong>


INDICE<br />

LINEA ARDEA Pagg. 2/18<br />

NORMOGRAMMA 2<br />

Istruzioni per l’uso 2<br />

SCELTA DEI MODELLI ARDEA 3<br />

Modelli 3<br />

Caratteristiche generali<br />

3, IV<br />

Dimensioni d’ingombro<br />

3, IV<br />

STAFFE 3<br />

Installazione 3<br />

Collocazione 3<br />

Posizionamento delle unità 3<br />

ARDEA S/2 2P100 4<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche<br />

4, IV<br />

Operazioni da eseguire a terra 4<br />

Operazioni da eseguire in quota 5<br />

ARDEA SF 2P100 6<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche<br />

6, IV<br />

Operazioni da eseguire a terra 6<br />

Operazioni da eseguire in quota 7<br />

ARDEA SF DUST 2P100 8<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche<br />

8, IV<br />

Operazione da eseguire a terra 8<br />

Operazione da eseguire in quota 9<br />

CALIBRAZIONE CON STRUMENTO U.T.A. 10, 11<br />

ADATTATORE ADM 12<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche 12<br />

Istruzioni per l’uso 13<br />

ERRORI DI TARATURA 14<br />

CHECK DELL’ALLARME 14<br />

SAC simulatore elettronico di fuoco e fumo 14<br />

STF4 filtro attenuatore 14<br />

INSTALLAZIONE 15<br />

Cavi 15<br />

Connettori 15<br />

Schema a blocchi 15<br />

INTERFACCIA UNIVERSALE INT8BA 16<br />

Dimensioni, vista scatola e stampato 16<br />

Avvertenze 16<br />

Connessioni 17<br />

Reset della barriera 17<br />

Stato del relé di guasto (anomalia) e di allarme 18<br />

Condizioni di uscita del relé di guasto (anomalia) 18<br />

Opzioni di temporizzazioni sull’uscita di guasto 18<br />

CONTENUTO DELL’IMBALLAGGIO<br />

IV<br />

I<br />

setronic verona


LINEA <strong>BOOMERANG</strong> Pagg. 20/40<br />

CARATTERISTICHE PRINCIPALI 20<br />

<strong>BOOMERANG</strong> S 5P70 21<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche<br />

21, V<br />

Procedura di montaggio e calibrazione 22<br />

Calibrazione con strumento U.T.A. o ADM 23<br />

Reset della barriera 24<br />

Interfaccia INT8BA: caratteristiche, collegamenti, connessioni. 24, 25<br />

<strong>BOOMERANG</strong> S 6P150 26<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche<br />

26, V<br />

Procedura di montaggio e calibrazione 27<br />

Calibrazione con strumento U.T.A. o ADM 28<br />

Reset della barriera 29<br />

Interfaccia INT8BA: caratteristiche, collegamenti, connessioni. 29, 30<br />

<strong>BOOMERANG</strong> SF 5P70 31<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche<br />

31, V<br />

Procedura di montaggio e calibrazione 32<br />

Calibrazione con strumento U.T.A. o ADM 33<br />

Reset della barriera 34<br />

Interfaccia INT8BA: caratteristiche, collegamenti, connessioni. 34, 35<br />

<strong>BOOMERANG</strong> SF 6P150 36<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche<br />

36, V<br />

Procedura di montaggio e calibrazione 37<br />

Calibrazione con strumento U.T.A. o ADM 38<br />

Reset della barriera 39<br />

Interfaccia INT8BA: caratteristiche, collegamenti, connessioni. 39, 40<br />

COLLAUDO E MANUTENZIONE PERIODICA<br />

LINEE ARDEA – <strong>BOOMERANG</strong> Pagg. 42/45<br />

Istruzioni operative di sicurezza 42<br />

Generalità 42<br />

COLLAUDO DELL’APPARECCHIATURA 42<br />

Test di GUASTO 42<br />

Test di ALLARME 43<br />

Prova di allarme incendio con simulazione dal vero 43<br />

Prova di allarme incendio con filtro di simulazione STF4 44<br />

Prova di allarme incendio con strumento di simulazione SAC 44<br />

Accorgimenti 44<br />

MANUTENZIONE dei rilevatori lineari 45<br />

Procedura 45<br />

setronic verona<br />

II


Premessa<br />

Questo manuale è un compendio di informazioni dirette a fornire dei dati d’installazione al fine di<br />

evitare alla clientela, che ha scelto i prodotti ARDEA o <strong>BOOMERANG</strong>, di incorrere in errori.<br />

Facciamo assegnamento che la norma d’impiego di questa classe di prodotto venga seguita<br />

preliminarmente, così come previsto dalla norma nazionale UNI 9795 e per quanto eventualmente<br />

pertinente nel progetto che impiegherà questo prodotto. Si consiglia vivamente di attenersi comunque alle<br />

prescrizioni indicate per le parti che riguardano l'uso dei rilevatori lineari in generale.<br />

Contemporaneamente si ricorda che oltre alle prescrizioni che si riportano in tale norma, dovranno essere<br />

seguite anche tutte le disposizioni impiantistiche previste nella legge 46/90 ed ogni altra prescrizione delle<br />

norme CEI ed UNI.<br />

IMPORTANTE<br />

☞ 1)<br />

☞ 2)<br />

Tenere questo compendio a portata di mano per riferimenti futuri.<br />

Le informazioni di questo compendio sono disponibili in file PDF presso il sito internet:<br />

www.setronicverona.com<br />

☞ 3)<br />

SETRONIC <strong>Verona</strong> S.r.l. al fine di fornire le necessarie basi per lʼutilizzo, i criteri di scelta, la<br />

definizione dellʼinstallazione dei rilevatori lineari, organizza una serie di incontri presso la propria sede<br />

sita in <strong>Verona</strong>. I corsi sono a titolo gratuito ed hanno durata di 6 ore circa. Per informazioni dettagliate<br />

e date, si prega di fare riferimento allʼ“Area Corsi” presente sul sito www.setronicverona.com.<br />

☞ 4)<br />

I consigli installativi per le apparecchiature comprese nel presente manuale tecnico, sono<br />

disponibili nellʼ“Area Tecnica” del sito www.setronicverona.com e su una pubblicazione di<br />

SETRONIC <strong>Verona</strong> S.r.l. disponibile dal dicembre 2007.<br />

III<br />

setronic verona


setronic verona<br />

IV


V<br />

setronic verona


CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI RILEVATORI LINEARI DELLA SERIE <strong>BOOMERANG</strong><br />

DOVE USARE IL RILEVATORE <strong>BOOMERANG</strong><br />

Il rilevatore trova adeguato impiego in tutti quegli ambienti nei quali per ragioni di semplificazione d’impianto<br />

si richieda di non portare cavi di alimentazione su due punti: unità Tx ed unità Rx.<br />

Con questo rilevatore infatti è possibile portare l’alimentazione in un solo punto (TRx), dato che dalla parte<br />

opposta il riflettore è un elemento passivo (Reflex).<br />

Il rilevatore Boomerang consente anche il doppio controllo del segnale come di seguito evidenziato.<br />

DISTRIBUZIONE DELLA LUCE INFRAROSSA DIVISA SU DUE SORGENTI IR:<br />

“ORIGINALITÀ ED UNICITÀ DEL SISTEMA <strong>BOOMERANG</strong>”<br />

L’Unità Trasmittente e Ricevente (TRx) e l’unità di Riflessione (Reflex) vanno collocate nell’ambiente da<br />

sorvegliare ad una distanza “X” dal soffitto. La distanza che separa le unità TRx e Reflex può essere fino a<br />

70 o fino a 150 m. L’unità Trasmittente dispone di due proiettori di luce infrarossa (IR) i cui raggi<br />

attraversano l’ambiente sorvegliato fino a colpire l’unità di riflessione (Reflex). I due raggi infrarossi sono in<br />

realtà dei coni di luce, ciascuno dei quali ha il vertice in corrispondenza delle ottiche di proiezione, mentre<br />

ciascuna delle basi è il fascio di proiezione sulla parete sulla quale è disposto il Reflex. I due coni di luce, una<br />

volta emessi dai proiettori, si trovano ad essere fra loro intersecanti. Questa voluta geometria di proiezione<br />

consegue il risultato che ad una certa distanza, la quantità di luce sia tale da garantire un’uniforme<br />

distribuzione d’infrarosso nell’area d’intersezione e la cui densità è da considerare praticamente equipotente<br />

in ciascun punto. La radiazione di IR, nell’attraversare così l’ambiente sorvegliato, colpirà il dispositivo di<br />

riflessione che risponderà riflettendo in senso inverso l’IR fino a colpire il Ricevitore.<br />

Questa tecnologia contribuisce a garantire una stabilità ed una continuità di segnale di assoluta precisione.<br />

ALCUNE CAUTELE DA ADOTTARE NEL POSIZIONAMENTO DEL RILEVATORE<br />

<strong>BOOMERANG</strong><br />

In questa sede possiamo provvisoriamente indicare un principio del tutto generale e che consiste nel<br />

suggerimento di allontanare le unità dal soffitto con il crescere della temperatura.<br />

Un ulteriore suggerimento è quello di tendere ad avvicinare i rilevatori al soffitto con il diminuire della<br />

temperatura e/o quando sul soffitto vi siano espulsori in depressione (camini di scarico EFC ecc.), o<br />

comunque fasi di ventilazioni che convettivamente portino volumi d’aria ambientale verso l’alto.<br />

Le unità debbono trovare adeguato posizionamento ad una distanza dal colmo del soffitto corrispondente ad<br />

una percentuale variabile dal 10% al 15% dell’altezza totale dello stabile (vedi normogramma pag. 2).<br />

Va comunque sempre considerato quanto riportato dalla norma UNI 9795 ed. 2005 al punto 5.4.5 per<br />

tutte le casistiche indicate, e comunque non avvicinare mai il rilevatore a meno di 40 cm dal colmo<br />

del soffitto della struttura da proteggere.<br />

Naturalmente questo principio generale rimane tale anche al variare delle geometrie dei tetti degli edifici da<br />

proteggere, così come un principio generale fisso ed invariabile che deve essere assunto, è che di fronte al<br />

rilevatore per un area di 2 mq e per tutta la lunghezza fra TRx e Reflex non debbono esserVi superfici<br />

riflettenti, e/o ostacoli. Da questo punto di vista, installazioni che prevedano il passaggio tra due tubazioni<br />

metalliche debbono essere evitate per quanto possibile.<br />

Analogamente il posizionamento del rilevatore Boomerang compreso tra il soffitto ed un eventuale<br />

carro ponte deve essere evitato, e se mai risolto con il rilevatore ARDEA.<br />

Altrettanto deve essere fatto nel caso che plafoniere d’illuminazione, specialmente se allo Xenon siano<br />

prossime all’unità TRx. In nessun caso il rilevatore Boomerang deve essere posto al di sotto di strisce<br />

radianti, ad acqua, vapore, con bruciatore a gas, od elettriche etc. Sempre che ciò sia reso possibile dalle<br />

condizioni ambientali, il rilevatore deve essere posto al di sopra di qualsiasi striscia radiante. Ciascuno dei<br />

problemi ricordati può, in varia misura, condizionare alcuni risultati di rivelazione o la possibilità stessa<br />

d’impiego del rilevatore. La nostra Società è quindi attivamente impegnata a segnalare quelli che, per<br />

esperienza, sono i problemi più noti e ricorrenti.<br />

Il progettista che ha deciso l’utilizzo dei nostri prodotti è invitato a prendere in esame attentamente<br />

le condizioni di perturbazione ambientale o comunque antagoniste al sistema lineare, per allestire<br />

le opportune misure che possono variare da caso a caso. Il nostro ufficio tecnico è sempre a<br />

disposizione per fornire le indicazioni necessarie.<br />

FATTORI ANTAGONISTI AL SISTEMA<br />

Il maggior fattore antagonista al sistema è costituito dalla nebbia atmosferica e/o da nubi di vapore ad alta<br />

pressione rilasciati eventualmente da linee di processo che s’interpongano tra TRx e Reflex. Ulteriori fattori<br />

di perturbazione del corretto funzionamento possono essere ancora la produzione copiosa ed insistente di<br />

polveri organiche ed inorganiche particolarmente volatili, o lo stanziamento di volatili che volteggiando<br />

nell’ambiente insistentemente, possano attraversare ripetutamente e prolungatamente i raggi IR.<br />

20 setronic verona


setronic verona 21<br />

<strong>BOOMERANG</strong>


<strong>BOOMERANG</strong><br />

22 setronic verona


setronic verona 23<br />

<strong>BOOMERANG</strong>


INTERFACCIA UNIVERSALE INT8BA 24 V cc IN SCATOLA IP 55<br />

da utilizzare per il collegamento alle centrali<br />

Connessioni<br />

CONNESSIONE <strong>BOOMERANG</strong><br />

<strong>BOOMERANG</strong><br />

CONNESSIONI DI USCITA<br />

A CONTATTI PULITI<br />

CONNESSIONI DI USCITA<br />

PER CENTRALE CONVENZIONALE<br />

CONNESSIONI DI USCITA<br />

CON MODULO D’INDIRIZZAMENTO<br />

* I valori delle resistenze sono indicativi. Per i valori resistivi appropriati fare riferimento alle specifiche delle centrali (marca, modello, ecc.)<br />

24 setronic verona


STATO DEL RELÈ DʼALLARME INCENDIO<br />

Il relè di allarme incendio è normalmente non energizzato e questa condizione non può essere modificata.<br />

CONDIZIONI DI USCITA DEL RELÈ DI GUASTO (ANOMALIA)<br />

Il relè di guasto può essere normalmente energizzato o non energizzato a seconda di una scelta che può essere<br />

eseguita sul Jumper “B”, così come mostrato nelle figure che seguono. Per NORMALMENTE si intende che lʼunità<br />

ricevente sia in normale funzionamento.<br />

RELÈ GUASTO NORMALMENTE<br />

NON ENERGIZZATO “JB” INSERITO<br />

RELÈ GUASTO NORMALMENTE<br />

ENERGIZZATO “JB” NON INSERITO<br />

JA<br />

JA<br />

JB<br />

JB<br />

OPZIONI DI TEMPORIZZAZIONI SULLʼUSCITA DI GUASTO NELLʼINTERFACCIA INT8BA<br />

Molte delle centrali in commercio, tra le loro funzioni hanno anche la ritenzione di memoria in caso di guasto con<br />

contemporanea attivazione di un segnale acustico localmente alla centrale ed eventualmente remoto.<br />

Per evitare quindi episodi di guasto inutilmente registrati in centrale, specie se gli episodi fossero frequenti perchè i<br />

rilevatori sono interessati da ostruzioni tra Tx e Rx, è allestita una temporizzazione.<br />

La durata della temporizzazione nellʼuscita del guasto dipende dalla posizione del Jumper “A”.<br />

<strong>BOOMERANG</strong><br />

JA<br />

MORSETTI ESTRAIBILI<br />

I morsetti possono essere estratti con una semplice trazione e riposti con la successiva pressione a terminazioni<br />

eseguite.<br />

setronic verona 25


<strong>BOOMERANG</strong><br />

26 setronic verona


setronic verona 27<br />

<strong>BOOMERANG</strong>


<strong>BOOMERANG</strong><br />

28 setronic verona


INTERFACCIA UNIVERSALE INT8BA 24 V cc IN SCATOLA IP 55<br />

da utilizzare per il collegamento alle centrali<br />

Connessioni<br />

CONNESSIONE <strong>BOOMERANG</strong><br />

CONNESSIONI DI USCITA<br />

A CONTATTI PULITI<br />

CONNESSIONI DI USCITA<br />

PER CENTRALE CONVENZIONALE<br />

CONNESSIONI DI USCITA<br />

CON MODULO D’INDIRIZZAMENTO<br />

<strong>BOOMERANG</strong><br />

* I valori delle resistenze sono indicativi. Per i valori resistivi appropriati fare riferimento alle specifiche delle centrali (marca, modello, ecc.)<br />

setronic verona 29


STATO DEL RELÈ DʼALLARME INCENDIO<br />

Il relè di allarme incendio è normalmente non energizzato e questa condizione non può essere modificata.<br />

CONDIZIONI DI USCITA DEL RELÈ DI GUASTO (ANOMALIA)<br />

Il relè di guasto può essere normalmente energizzato o non energizzato a seconda di una scelta che può essere<br />

eseguita sul Jumper “B”, così come mostrato nelle figure che seguono. Per NORMALMENTE si intende che lʼunità<br />

ricevente sia in normale funzionamento.<br />

RELÈ GUASTO NORMALMENTE<br />

NON ENERGIZZATO “JB” INSERITO<br />

RELÈ GUASTO NORMALMENTE<br />

ENERGIZZATO “JB” NON INSERITO<br />

JA<br />

JA<br />

JB<br />

JB<br />

<strong>BOOMERANG</strong><br />

OPZIONI DI TEMPORIZZAZIONI SULLʼUSCITA DI GUASTO NELLʼINTERFACCIA INT8BA<br />

Molte delle centrali in commercio, tra le loro funzioni hanno anche la ritenzione di memoria in caso di guasto con<br />

contemporanea attivazione di un segnale acustico localmente alla centrale ed eventualmente remoto.<br />

Per evitare quindi episodi di guasto inutilmente registrati in centrale, specie se gli episodi fossero frequenti perchè i<br />

rilevatori sono interessati da ostruzioni tra Tx e Rx, è allestita una temporizzazione.<br />

La durata della temporizzazione nellʼuscita del guasto dipende dalla posizione del Jumper “A”.<br />

JA<br />

MORSETTI ESTRAIBILI<br />

I morsetti possono essere estratti con una semplice trazione e riposti con la successiva pressione a terminazioni<br />

eseguite.<br />

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setronic verona 31<br />

<strong>BOOMERANG</strong>


<strong>BOOMERANG</strong><br />

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setronic verona 33<br />

<strong>BOOMERANG</strong>


INTERFACCIA UNIVERSALE INT8BA 24 V cc IN SCATOLA IP 55<br />

da utilizzare per il collegamento alle centrali<br />

Connessioni<br />

CONNESSIONE <strong>BOOMERANG</strong><br />

<strong>BOOMERANG</strong><br />

CONNESSIONI DI USCITA<br />

A CONTATTI PULITI<br />

CONNESSIONI DI USCITA<br />

PER CENTRALE CONVENZIONALE<br />

CONNESSIONI DI USCITA<br />

CON MODULO D’INDIRIZZAMENTO<br />

* I valori delle resistenze sono indicativi. Per i valori resistivi appropriati fare riferimento alle specifiche delle centrali (marca, modello, ecc.)<br />

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STATO DEL RELÈ DʼALLARME INCENDIO<br />

Il relè di allarme incendio è normalmente non energizzato e questa condizione non può essere modificata.<br />

CONDIZIONI DI USCITA DEL RELÈ DI GUASTO (ANOMALIA)<br />

Il relè di guasto può essere normalmente energizzato o non energizzato a seconda di una scelta che può essere<br />

eseguita sul Jumper “B”, così come mostrato nelle figure che seguono. Per NORMALMENTE si intende che lʼunità<br />

ricevente sia in normale funzionamento.<br />

RELÈ GUASTO NORMALMENTE<br />

NON ENERGIZZATO “JB” INSERITO<br />

RELÈ GUASTO NORMALMENTE<br />

ENERGIZZATO “JB” NON INSERITO<br />

JA<br />

JA<br />

JB<br />

JB<br />

OPZIONI DI TEMPORIZZAZIONI SULLʼUSCITA DI GUASTO NELLʼINTERFACCIA INT8BA<br />

Molte delle centrali in commercio, tra le loro funzioni hanno anche la ritenzione di memoria in caso di guasto con<br />

contemporanea attivazione di un segnale acustico localmente alla centrale ed eventualmente remoto.<br />

Per evitare quindi episodi di guasto inutilmente registrati in centrale, specie se gli episodi fossero frequenti perchè i<br />

rilevatori sono interessati da ostruzioni tra Tx e Rx, è allestita una temporizzazione.<br />

La durata della temporizzazione nellʼuscita del guasto dipende dalla posizione del Jumper “A”.<br />

<strong>BOOMERANG</strong><br />

JA<br />

MORSETTI ESTRAIBILI<br />

I morsetti possono essere estratti con una semplice trazione e riposti con la successiva pressione a terminazioni<br />

eseguite.<br />

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<strong>BOOMERANG</strong><br />

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<strong>BOOMERANG</strong>


<strong>BOOMERANG</strong><br />

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INTERFACCIA UNIVERSALE INT8BA 24 V cc IN SCATOLA IP 55<br />

da utilizzare per il collegamento alle centrali<br />

Connessioni<br />

CONNESSIONE <strong>BOOMERANG</strong><br />

CONNESSIONI DI USCITA<br />

A CONTATTI PULITI<br />

CONNESSIONI DI USCITA<br />

PER CENTRALE CONVENZIONALE<br />

CONNESSIONI DI USCITA<br />

CON MODULO D’INDIRIZZAMENTO<br />

<strong>BOOMERANG</strong><br />

* I valori delle resistenze sono indicativi. Per i valori resistivi appropriati fare riferimento alle specifiche delle centrali (marca, modello, ecc.)<br />

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STATO DEL RELÈ DʼALLARME INCENDIO<br />

Il relè di allarme incendio è normalmente non energizzato e questa condizione non può essere modificata.<br />

CONDIZIONI DI USCITA DEL RELÈ DI GUASTO (ANOMALIA)<br />

Il relè di guasto può essere normalmente energizzato o non energizzato a seconda di una scelta che può essere<br />

eseguita sul Jumper “B”, così come mostrato nelle figure che seguono. Per NORMALMENTE si intende che lʼunità<br />

ricevente sia in normale funzionamento.<br />

RELÈ GUASTO NORMALMENTE<br />

NON ENERGIZZATO “JB” INSERITO<br />

RELÈ GUASTO NORMALMENTE<br />

ENERGIZZATO “JB” NON INSERITO<br />

JA<br />

JA<br />

JB<br />

JB<br />

<strong>BOOMERANG</strong><br />

OPZIONI DI TEMPORIZZAZIONI SULLʼUSCITA DI GUASTO NELLʼINTERFACCIA INT8BA<br />

Molte delle centrali in commercio, tra le loro funzioni hanno anche la ritenzione di memoria in caso di guasto con<br />

contemporanea attivazione di un segnale acustico localmente alla centrale ed eventualmente remoto.<br />

Per evitare quindi episodi di guasto inutilmente registrati in centrale, specie se gli episodi fossero frequenti perchè i<br />

rilevatori sono interessati da ostruzioni tra Tx e Rx, è allestita una temporizzazione.<br />

La durata della temporizzazione nellʼuscita del guasto dipende dalla posizione del Jumper “A”.<br />

JA<br />

MORSETTI ESTRAIBILI<br />

I morsetti possono essere estratti con una semplice trazione e riposti con la successiva pressione a terminazioni<br />

eseguite.<br />

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COLLAUDO<br />

E<br />

MANUTENZIONE<br />

PERIODICA<br />

LINEE<br />

ARDEA - <strong>BOOMERANG</strong>


Istruzioni operative di sicurezza<br />

COLLAUDO E MANUTENZIONE PERIODICA<br />

Norme vigenti nel paese di utilizzo.<br />

I prodotti sono stati progettati e costruiti in conformità con le pertinenti norme di sicurezza Europee ed Internazionali. Oltre alle<br />

norme di sicurezza indicate in questo manuale, è necessario osservare anche le eventuali norme o disposizioni di sicurezza<br />

supplementari concernenti la progettazione, assemblaggio, installazione, funzionamento e smaltimento del prodotto che siano<br />

vigenti in un determinato paese.<br />

Generalità<br />

1) Qualora fossero necessari strumenti o accessori, quali scale, trabattelli od elevatori, assicurarsi di utilizzare dispositivi sicuri ed appropriati in conformità alle<br />

normative vigenti sulla sicurezza nei cantieri e sui luoghi di lavoro.<br />

2) Prevenire le possibilità di una eventuale attivazione della trasmissione remota.<br />

3) Assicurarsi che l’attivazione delle condizioni di incendio, scopo del collaudo, non possano causare danni al sistema o a parti di esso.<br />

4) Sistemi o dispositivi di proprietà di terzi devono essere attivati solo in presenza della persona responsabile di essi.<br />

5) Prima di effettuare qualsiasi test, assicurarsi che l’impianto sia in sicurezza, vale a dire che le condizioni di guasto o di allarme provocate per verificare la<br />

corretta funzionalità del rilevatore, non portino ad attuazioni dirette come attivazione di impianti di evacuazione fumo e calore, impianti di estinzione,<br />

compartimentazioni ecc.<br />

6) Avvisare tutte le persone coinvolte che possono essere presenti fumo e rumore.<br />

7) Avvisare tutte le persone coinvolte prima di collaudare i dispositivi di allarme; prendere in considerazione la possibilità che si crei del panico.<br />

8) Prima di eseguire le prove, informare le centrali destinatarie del segnale di allarme e guasto che sono collegate al sistema.<br />

9) Controllare sempre il sistema, verificando anche eventuali modifiche di utilizzo della zona protetta.<br />

COLLAUDO DELL’APPARECCHIATURA<br />

Per garantire una corretta funzionalità di un rilevatore lineare è necessario in ogni condizione effettuare dei test di base atti a<br />

verificare l’esattezza delle operazioni di installazione, cablaggio e taratura.<br />

Come specificato nella norma UNI 9795 ed. 04-2005 riportato nel paragrafo 8.3, le prove di funzionamento possono<br />

essere effettuate con i focolari tipo o come riportato al punto 8.3.5 con apposita strumentazione indicata dal<br />

costruttore.<br />

COLLAUDO E MANUTENZIONE PERIODICA<br />

TEST DI GUASTO<br />

La corretta segnalazione di guasto operativo e la relativa segnalazione deve essere verificata ad allineamento ultimato.<br />

La verifica deve essere ottenuta con la seguente procedura:<br />

• per il modello ARDEA:<br />

a) Coprire l’unità Tx con la mano o un oggetto opaco (Es. un cartone).<br />

Verificare le seguenti condizioni:<br />

l’accensione del led Giallo di guasto a luce fissa sia sul Ricevitore che sul Trasmettitore.<br />

- N.B.: se il collegamento dal cavetto RTx all’INT8BA è omesso, il led giallo presente sul Tx, non deve mai accendersi.<br />

- Nel caso di più rilevatori installati uno di fianco all’altro e a distanza ridotta (distanza di 5 metri o inferiore di interasse fra<br />

una coppia e l’altra) evitare di installare tutti i Trasmettitori da una lato ed i Ricevitori dall’altro, ma alternarli.<br />

Se ciò non fosse possibile accertarsi che lo stato di guasto di un Trasmettitore sia corrispondente al solo Ricevitore relativo.<br />

b) La commutazione del relè di guasto è data dall’interfaccia INT8BA e deve essere riportata alla centrale di controllo e<br />

rilevazione che ne darà la segnalazione.<br />

- N.B.: se è stata impostata la temporizzazione del relè di guasto sull’INT8BA, la commutazione avverrà solamente dopo<br />

il tempo impostato. Verificare che le tempistiche siano corrette.<br />

• Per il modello <strong>BOOMERANG</strong>:<br />

a) Coprire il riflettore con un oggetto opaco e verificare:<br />

l’accensione del led Giallo di guasto sul TRx.<br />

- N.B.: se il rilevatore dovesse andare in preallarme (led rosso/i) e non in condizione di guasto, verificare la presenza di<br />

superfici riflettenti lungo la tratta sorvegliata o un errato posizionamento del rilevatore (es. molto vicino a travi o<br />

soffittature


TEST DI ALLARME<br />

Il test della condizione di un allarme dovrebbe essere sempre e comunque prodotto da una simulazione<br />

in scala ridotta di un vero incendio nell’ambiente protetto.<br />

Tuttavia è comunque necessario verificare se le connessioni elettriche sono state eseguite correttamente<br />

secondo le istruzioni, e se, una volta terminate, si sia in condizione di conseguire la condizione di allarme.<br />

Allo scopo <strong>Setronic</strong> <strong>Verona</strong> rende disponibile:<br />

• il filtro attenuatore STF4 (per ARDEA / <strong>BOOMERANG</strong>)<br />

• il simulatore elettronico di allarme SAC (solo per ARDEA).<br />

Con tale strumentazione è possibile sul piano ottico una simulazione “strumentale” di un fuoco e di un fumo<br />

opportunamente calibrato alle condizioni ambientali di lavoro (e di gestione della sensibilità conseguente)<br />

nelle quali i rilevatori dovranno lavorare.<br />

Inoltre attraverso tale strumentazione, è possibile effettuare la verifica della corretta taratura del segnale<br />

infrarosso.<br />

PROVA DI ALLARME INCENDIO DI ARDEA O <strong>BOOMERANG</strong> CON SIMULAZIONI DAL VERO.<br />

Dopo l'installazione, quando possibile, è consigliata una prova dal vero in scala ridotta di almeno uno dei<br />

1° TEST<br />

fuochi previsti dalla norma EN 54-12. I fuochi da preferire sono<br />

sempre quelli simili al TF4-5della norma EN 54-12, quando<br />

l'altezza dello stabile supera i 6 m, quale che sia la<br />

conformazione geometrica della copertura. (piana, a doppia<br />

falda, a shed, con travi fuori spessore etc.). Prove di grande<br />

significato operativo sono quelle di condizionare a pavimento<br />

l'equivalente di mezza tazzina da caffè di benzina commerciale<br />

in un recipiente metallico della superficie di almeno 40 cm x 40<br />

cm (1.600 cm 2 od equivalente area a forma circolare). Questa quantità va aumentata ad una tazzina da<br />

caffè se l'altezza dello stabile è tra 7 ed 11 m.<br />

2° TEST<br />

Ciò sempre nel caso che più rilevatori che compongono<br />

l'impianto dispongano ognuno di una soglia di allarme<br />

selezionata sull'Rx pressoché equivalente.<br />

Le prove da eseguire sono sempre due per ciascun rilevatore<br />

che si intende sottoporre a prova:<br />

La prima sulla verticale; la seconda disassata di 5 m ca.<br />

Il luogo nel quale può essere eseguita la prova può essere vicina<br />

al Tx oppure vicino all'Rx od in posizione mediana fra le due<br />

unità (posizione da preferire).<br />

L'allarme conseguito dovrebbe (in media) interessare sia l'allarme fuoco che l'allarme fumo nei modelli<br />

ARDEA SF, DUST o <strong>BOOMERANG</strong> SF oppure soltanto quello di fumo nei modelli ARDEA S/2 o<br />

<strong>BOOMERANG</strong> S.<br />

Tra una prova e l'altra debbono essere ristorate ogni volta e completamente le condizioni ambientali<br />

primitive e precedenti all'inizio della prima prova.<br />

Prima d'iniziare le prove è buona norma farsi autorizzare e provvedersi attorno al braciere di un<br />

estintore.<br />

Scegliete la posizione di test lontano da materiali infiammabili eventualmente presenti nello stabile protetto.<br />

COLLAUDO E MANUTENZIONE PERIODICA<br />

setronic verona 43


PROVA DI ALLARME INCENDIO DI ARDEA O <strong>BOOMERANG</strong> CON FILTRO DI SIMULAZIONE STF4<br />

È indispensabile premettere che l’uso di filtri attenuatori, ancorché utili a conseguire un allarme, non sono<br />

fondati sui principi di rilevazione di fumo propri dell’algoritmo studiato nel rilevatore.<br />

Tuttavia, poiché risulta chiaro che l’installatore, finita la procedura di allineamento e calibrazione, debba<br />

conoscere se almeno elettricamente può ottenere un allarme, si è allestito un mezzo pratico, di semplice<br />

utilizzo, poco costoso e comunque utile ad ottenere questa informazione.<br />

Abbiamo reso quindi disponibile il filtro attenuatore STF4.<br />

• Il filtro può essere utilizzato con qualunque modello prodotto dalla nostra Società a prescindere dalla<br />

distanza operativa nella quale i rilevatori debbano lavorare.<br />

• Il filtro deve essere utilizzato secondo la procedura indicata, senza deviazioni od approssimazioni. Un uso<br />

errato del filtro non consegue all’unico presupposto per il quale il filtro deve essere usato:<br />

“Sapere se il rilevatore a certe condizioni commuta in allarme e/o in guasto”. È chiaro che questo punto,<br />

essendo di importanza vitale, deve essere seguito con particolare attenzione, investendo di una<br />

oggettiva responsabilità l’installatore.<br />

• Il filtro va usato sempre ed inevitabilmente sul Ricevitore nel caso del modello ARDEA e sul<br />

Trasmettitore/Ricevitore nel caso del modello <strong>BOOMERANG</strong>.<br />

Mai sul Trasmettitore o sul Riflettore. Inoltre va utilizzato quando si è certi che il rilevatore sia<br />

correttamente allineato e cablato secondo le procedure descritte nel presente manuale.<br />

• Il supporto del filtro è un metacrilato con tre livelli specifici di attenuazione: 1dB, 4dB, 8dB. L’utilizzo e<br />

la conseguente risposta del rivelatore ai 3 livelli presenti sul filtro, è specificato nelle relative istruzioni<br />

allegate.<br />

• Il filtro è particolarmente delicato: non deve essere toccato con le dita sporche, non può essere pulito<br />

con detergenti od alcoli, non deve essere abraso e soprattutto non deve essere per nessun motivo<br />

piegato.<br />

La fornitura del filtro di simulazione STF4 e le istruzioni per l’uso, sono fornite a richiesta,<br />

separatamente dai rilevatori.<br />

PROVA DI ALLARME INCENDIO DI ARDEA CON STRUMENTO DI SIMULAZIONE SAC<br />

La strumentazione SAC per mezzo di uno speciale processo genera per via elettrica un ventaglio di volute<br />

condizioni ottiche sull’unità Tx sufficienti e necessarie per conseguire:<br />

• Od un allarme incendio (Fumo e/o Fuoco Mod. SF; oppure Fumo Mod. S)<br />

• Od un guasto se il rilevatore non fosse correttamente allineato e/o gestito con accettabili livelli di<br />

sensibilità. In questo caso l’allarme incendio è negato fino ad opportuno ristoro di accettabili condizioni<br />

di carattere generale.<br />

COLLAUDO E MANUTENZIONE PERIODICA<br />

La fornitura dello strumento SAC e le istruzioni per l’uso, sono fornite a richiesta, separatamente dai<br />

rilevatori.<br />

ATTENZIONE!<br />

- L’accensione fissa del /dei LED ROSSO/I NON È la condizione di allarme, ma solo l’inizio della<br />

valutazione di un principio di incendio da parte del rilevatore (non c’è commutazione del relé).<br />

- In ognuno dei casi sopraesposti, il rilevatore raggiunta la condizione di operatività, segnalerà l’inizio della<br />

rilevazione con l’accensione fissa del/dei led rosso/i ogni qualvolta verrà introdotta un’attenuazione del<br />

segnale infrarosso.<br />

Tale condizione non comporta la commutazione del relè di allarme fino ad analisi ultimata.<br />

La condizione di allarme conseguita è distinguibile dall’accensione del/dei led rosso/i lampeggianti e<br />

contestualmente dallo scambio del relè.<br />

- Lo stato di normale operatività della barriera successivo ad un allarme, deve avvenire togliendo<br />

l’alimentazione all’interfaccia per almeno 3 secondi.<br />

44 setronic verona


MANUTENZIONE DEI RILEVATORI LINEARI<br />

Le normali condizioni di installazione delle barriere richiedono intervalli di manutenzione similari a quelli<br />

richiesti dalle Norme in vigore (UNI9795 ed. 2005 – punto 9.2 ed UNI 11224). Tali intervalli, di base ogni 5<br />

mesi, possono in alcuni casi essere più frequenti in considerazione delle molteplici applicazioni in cui si<br />

possa trovare il rilevatore, soprattutto se in ambiente di tipo industriale, ove siano presenti polveri e vapori<br />

stazionari o prodotti da particolari fasi di lavorazione.<br />

Raccomandazioni<br />

• La verifica fisica dei rilevatori deve essere eseguita sempre comunque almeno due volte all’anno.<br />

• È necessario sostituire i rilevatori che presentano danni meccanici o alle ottiche, con rilevatori nuovi.<br />

• Per quanto riguarda le norme e le procedure di sicurezza Vi preghiamo di fare riferimento a quanto<br />

riportato nel capitolo precedente a pag. 42.<br />

PROCEDURA DI MANUTENZIONE<br />

La procedura di manutenzione dei rilevatori lineari ARDEA e <strong>BOOMERANG</strong> non richiede particolari<br />

attrezzature e risulta semplice e veloce.<br />

Si consiglia di eseguire con attenzione le seguenti indicazioni:<br />

1) Rimuovere il tappo di chiusura sulla parte superiore della mascherina delle unità Tx, Rx o TRx ed estrarre<br />

il filtro trasparente in policarbonato.<br />

2) Pulire i filtri con acqua e sapone neutro senza utilizzare panni abrasivi. Se il filtro dovesse essere molto<br />

graffiato, ingiallito o fortemente opacizzato, questo dovrà essere sostituito. L’eventuale utilizzo di un<br />

filtro danneggiato potrebbe compromettere il buon funzionamento del rilevatore.<br />

3) Pulire con un panno morbido la superficie esterna delle lenti (Tx – Rx o TRx).<br />

N.B.: La non perfetta pulizia delle lenti potrebbe compromettere le operazioni di regolazione del livello<br />

di segnale infrarosso.<br />

4) Nel caso del modello <strong>BOOMERANG</strong>, verificare la pulizia della parte anteriore del riflettore. Passare la<br />

parte, se impolverata o sporca, con un panno umido e sapone neutro; non utilizzare solventi per questa<br />

operazione.<br />

Non rimuovere in nessun caso il filtro di protezione del riflettore!<br />

5) Verificare il corretto segnale infrarosso utilizzando il filtro STF4.<br />

Con il modello ARDEA è possibile utilizzare il simulatore SAC, seguendo le istruzioni riportate a pag. 14.<br />

6) Si consiglia in qualsiasi caso, dopo aver effettuato la manutenzione, di riportare il segnale in Saturazione<br />

e rieseguire la procedura di allineamento (vedi capitoli precedenti).<br />

7) Riposizionare i filtri anteriori e il tappo di chiusura della mascherina.<br />

8) Verificare le condizioni di Allarme e di Guasto e le relative uscite seguendo le procedure di verifica Test<br />

di Guasto e Test di Allarme come evidenziato nel capitolo precedente (pp. 42 e 43).<br />

ATTENZIONE!<br />

- In fase di manutenzione, si consiglia sempre di effettuare una verifica dell’effettiva corretta<br />

installazione dei rilevatori rispetto all’ambiente da proteggere.<br />

- Ogni scostamento dal progetto od ogni eventuale installazione non corretta (indipendentemente<br />

dalla positività del collaudo dei rilevatori) devono essere prontamente segnalati ai responsabili<br />

dell’impianto.<br />

COLLAUDO E MANUTENZIONE PERIODICA<br />

setronic verona 45


Nel quadro del miglioramento costante dei ns. prodotti si avverte che la <strong>Setronic</strong> <strong>Verona</strong> si riserva il diritto di apportare<br />

in qualsiasi momento tutte le modifiche che verranno ritenute necessarie, senza obbligo di preavviso. Uguale diritto è<br />

rivendicato per correzioni su errori di stampa, dati, misure che dovessero essere erroneamente riportati nella presente<br />

pubblicazione.<br />

I suggerimenti di applicazione impartiti nel presente compendio, qualora risultassero in tutto od in parte in contrasto con<br />

future disposizioni normative italiane e/o europee, debbono intendersi come ritirati alla stessa data dell’eventuale entrata<br />

in vigore di tali norme. Poichè i prodotti di questo compendio hanno una commercializzazione extra nazionale, dobbiamo<br />

avvertire che prescrizioni installative dei singoli paesi eventualmente difformi dai suggerimenti impartiti nel compendio,<br />

debbono essere seguiti. Noi infatti li intenderemo come seguiti nell’impianto che impiegherà i nostri prodotti, e ciò sin dalla<br />

data dell’ordine.<br />

Tenere questo compendio a portata di mano per riferimenti futuri.<br />

Le informazioni di questo compendio sono disponibili in file PDF presso il sito internet: www.setronicverona.com<br />

Copyright 2007 <strong>Setronic</strong> <strong>Verona</strong> S.r.l.<br />

- Riferimento edizione Mod. MIMAB - Rev. 00 -<br />

Si rivendica la proprietà esclusiva dei dati e delle immagini contenute nel presente compendio. È fatto<br />

esplicito divieto di duplicare in tutto od in parte anche in formula digitale le immagini e/o i dati senza una<br />

formale autorizzazione della nostra Società. Ogni abuso accertato sarà perseguito a termini di legge.<br />

I prodotti descritti godono della garanzia di un anno. I termini di garanzia contrattuali editi dalla nostra<br />

Società sono disponibili a richiesta e decorrono dalla data di consegna dei materiali. I termini di garanzia<br />

legali normalmente e universalmente usati si intendono applicati ai prodotti descritti.<br />

APPROVAZIONE MINISTERIALE 1293-3409/44<br />

RELAZIONE DELLE PROVE MINISTERIALI N° 3409/4<br />

RILEVATORE A NORMA UNI - DIN 43700<br />

APPARECCHIO COSTRUITO A NORME CEI<br />

CONFORME ALLE NORME EUROPEE EN 54/12<br />

CERTIFICAZIONI<br />

VdS Zertifikat: N° G 294043<br />

RUSSA POJTEST: N° B03881<br />

AZIENDA CERTIFICATA<br />

ASSOCIATO<br />

SETRONIC <strong>Verona</strong> S.r.l.<br />

Via F. Da Levanto, 14/b<br />

37138 VERONA (Italy)<br />

Tel. +39-0458347777 - Fax +39-0458347778<br />

www.setronicverona.com<br />

E-mail: info@setronicverona.com<br />

Mod. MIMAB - REV. 00

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