aerre 5 - Comune di Arezzo

nasce dalla necessità di offrire un supporto sul metodo di
studio nelle classi prime e seconde poiché il fenomeno del
disagio costringe a ripensare il ruolo della scuola come
luogo di prevenzione e recupero ponendo il problema di
attivarsi per migliorare la qualità della sua offerta formativa
attraverso una azione coordinata tra famiglia, scuola ed
istituzioni presenti nel territorio.
La finalità del progetto è quella di promuovere lo star bene
in classe e lo studio in un clima sereno e collaborativo per
rispondere positivamente alle domande che provengono
dal mondo dell'adolescenza.
SERVIZIO di “PORTIERATO SOCIALE”
Presso i presidi sociosanitari del Comune
di Arezzo
Si tratta di un progetto promosso dall’Assessorato
alle politiche sociali del Comune di Arezzo. È rivolto
all’ampliamento del Servizio Sociale Integrato e consiste
nell’allestire un punto di accoglienza presso ciascun
presidio sociosanitario. È la presa in carico della domanda
del cittadino che spesso non riesce a percepire e scegliere le
opportunità fornite e i percorsi necessari per avere risposte
certe per il soddisfacimento dei propri bisogni. Con questa
scelta si vuole offrire una risposta di qualità e di pari
opportunità, pensando anche ai cittadini più bisognosi e
che hanno necessità di una rete di protezione più attenta
e recettiva. Migliorare l’accoglienza e l’attesa oltre che
concretizzare un filtro di qualità tra i cittadini ed il servizio
sociale professionale ci sembra proprio una scelta di buona
prassi a cui coniugare buone pratiche nell'interesse dei
cittadini per offrire servizi efficaci, efficenti, “umani”.
CENTRO ACCOGLIENZA 8 MARZO
La Fraternita dei Laici ha aderito al progetto “riVIVERE
insieme” promosso dal Comune di Civitella in Val di
Chiana con l’erogazione di un contributo economico al fine
di contribuire al potenziamento del Centro Accoglienza 8
Marzo.
Il centro rappresenta un porto sicuro dove le persone,
soprattutto donne e minori, che presentano situazioni di
disagio derivato da maltrattamento, abuso e violenze e che
sono costretti ad abbandonare il proprio domicilio abituale,
trovano una temporanea ospitalità in un luogo sereno e
protetto.
Scelta di spessore sociale per rivivere insieme e ricostruire
il diritto alla vita, alla incolumità, ad esercitare il ruolo di
genitore con la serena vicinanza degli affetti più cari: i figli.
Si cerca così di dare risposte a tutte le problematiche
socio-sanitarie attraverso l’accoglienza, la permanenza ed il
soggiorno, nonché il sostegno psicologico e la consulenza
legale a tutte quelle donne in fuga dall'inferno, a tutti quei
bambini privati dell'infanzia.
Le istituzioni in primo luogo, di qui la positività del centro
di accoglienza che risponde alle domande di tutti i comuni
della zona aretina, non possono non farsi carico di situazioni
di così grave disagio arrecato da maltrattamenti, abusi,
violenze che necessitano immediatamente l'allontanamento
immediato del proprio domicilio abituale per cercare di
ricostruire un progetto di vita.
EMERGENZA ABITATIVA
Per fronteggiare l’emergenza abitativa, diventata sempre
più grave anche nel nostro territorio, la Fraternita dei
Laici sollecitata dal Comune di Arezzo - Assessorato alle
Politiche della Casa, ha ritenuto importante contribuire
a dare risposte ad un fenomeno sociale che interessa tanti e
che rappresenta sicuramente, insieme alla salute e al lavoro,
un bisogno prioritario. Si è così provveduto ad acquistare
in zona Fiorentina, in uno stabile di nuova costruzione di
medie dimensioni con 11 appartamenti, 3 appartamenti
più 1 monolocale. Ubicati a pianterreno e, privi di barriere
architettoniche, ognuno con ingresso singolo e dotati di un
piccolo spazio verde ed annesso garage e posto macchina per
il monolocale, danno la dimensione di un posto gradevole,
accogliente da vivere, da abitare. La Fraternita dei Laici li
mette a disposizione del Comune di Arezzo per potere dare,
temporaneamente, risposte sociali ed economiche, in cambio
di un affitto agevolato, a tutte quelle situazioni di bisogno:
anziani, famiglie, diversamente abili, ragazze madri, giovani
coppie, che rappresentano sicuramente una emergenza ed una
“priorità sociale”.
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