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aerre 5 - Comune di Arezzo

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La Notte Giovane


anno 1 numero 05 / novembre 2008<br />

Direttore responsabile<br />

Enrico Gori<br />

Coor<strong>di</strong>namento E<strong>di</strong>toriale<br />

Clau<strong>di</strong>o Repek<br />

Redazione:<br />

Cecilia Agostini / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Pierluigi Amorini / Asl 8<br />

Antonella Bacciarelli / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Marco Caneschi / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Giacomo Cherici / Aisa spa<br />

Antonella Di Tommaso / Fraternita dei Laici<br />

Francesco Falsini / Atam<br />

Elisabetta Giudrinetti / Fiera Antiquaria<br />

Marzia Sandroni / Afm<br />

Martina Nun<strong>di</strong>ni / Beta<br />

Nicola Salemi / Koinè<br />

Grafica<br />

Stu<strong>di</strong>o: Settore8.it<br />

Stampa<br />

Nuova Cesat coop / Firenze<br />

SOMMARIO<br />

PRIMO PIANO<br />

p. 4 Le luci del sabato sera per <strong>di</strong>menticare i giorni <strong>di</strong> noia<br />

p. 6 Ogni giorno, ogni notte alla ricerca dell'isola che non c'è<br />

p. 8 Strutture, servizi ed eventi<br />

AREZZO<br />

p.12 La sicurezza? Partecipata, integrata e con<strong>di</strong>visa<br />

p.14 La nuova videosorveglianza<br />

p.16 I quattro nuovi autovelox<br />

FRATERNITA<br />

p. 17 Fraternita, progetti in corso<br />

p. 20 A sostegno degli studenti<br />

COOPERAZIONE SOCIALE<br />

p. 22 Infinti mon<strong>di</strong> <strong>di</strong> "carta" attendono i ragazzi<br />

p. 24 La Futura: una storia <strong>di</strong> solidarietà e lavoro<br />

AREZZO<br />

p. 31 Proviamo a vivere meglio<br />

p. 32 Inserto verdura e frutta <strong>di</strong> stagione<br />

SALUTE<br />

p. 35 L'infanzia: 75.000 vaccini<br />

p. 38 Le farmacie anti-fila<br />

ACQUA<br />

p. 40 Piazza nuova, reti nuove<br />

p. 41 Quando conta la qualità<br />

p. 42 Promo web<br />

EDUCAZIONE ALLA SALUTE<br />

p.44 La tutela della salute passa dalle regole dell'igiene<br />

AREZZO<br />

p.46 Il <strong>di</strong>segno urbanistico della nuova città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

p.48 Viaggio virtuale attraverso la città del prossimo futuro<br />

p.50 La città del futuro pensata insieme grazie all'Europa<br />

ENERGIA<br />

p.53 La mente, energia nuova<br />

p.54 Bilancio <strong>di</strong> sostenibilit<br />

EDITORIALE<br />

I giovani ci guardano. E ci guardano male. In questo numero<br />

raccontiamo un frammento del loro universo: qualche storia,<br />

alcune associazioni, molte iniziative. Con la sensazione finale<br />

della sabbia che ti passa attraverso le <strong>di</strong>ta. L’unica cosa seria<br />

che si può fare è ammettere <strong>di</strong> non capire: 20 o 30 anni <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fferenza non rappresentano un muro ma un universo fatto<br />

<strong>di</strong> linguaggi, <strong>di</strong> atteggiamenti, <strong>di</strong> aspirazioni profondamente<br />

<strong>di</strong>versi. Qualcuno, e questo è il nostro piccolo e sincero<br />

riconoscimento alle associazioni che abbiamo intervistato,<br />

tenta la navigazione in un mare che non solo è ignoto ma che<br />

cambia nel giro <strong>di</strong> pochissimi anni. Qualcuno, in questo caso<br />

il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e gli altri enti, tenta <strong>di</strong> fornire risposte<br />

concrete e non solo chiacchiere.<br />

Come Aerre abbiamo fatto una scelta: non abbiamo descritto<br />

le situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio estremo e nemmeno quelle (sempre<br />

che esistano) <strong>di</strong> piena integrazione. Abbiamo tentato <strong>di</strong> far<br />

parlare chi vive in quella vasta terra <strong>di</strong> mezzo, non proprio <strong>di</strong><br />

nessuno ma neppure conosciuta fino in fondo. Senza pretese e<br />

senza ambizione: solo raccontare una microscopica parte della<br />

realtà. Un riconoscimento a chi si impegna nel volontariato e<br />

nelle istituzioni ma soprattutto un grazie a questi giovani che<br />

ci guardano, che ci ascoltano e che alla fine ci <strong>di</strong>cono, come<br />

Marco, “posso contare solo su me stesso”. (cr)<br />

E<strong>di</strong>tore:<br />

consorzio Isola che non c’è<br />

via Arno, 11<br />

52100 <strong>Arezzo</strong><br />

tel. 0575 900309 - Fax 0575 911103<br />

AISA<br />

p.56 Avanzi tutta<br />

AREZZO<br />

p.59 Il piano delle antenne<br />

p.60 La stagione teatrale<br />

Registrazione Tribunale<br />

Tribunale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

N° 7/08 del 16/04/2008<br />

ATAM<br />

p.62 <strong>Arezzo</strong> card<br />

AREZZO<br />

p.63 Il palazzo aperto a tutti<br />

2 3


PRIMO PIANO<br />

Le luci del sabato sera per<br />

Dove fanno e cosa fanno i giovani aretini il fine settimana. Le passeggiate per Corso Italia,<br />

<strong>di</strong>menticare i giorni <strong>di</strong> noia<br />

il “presi<strong>di</strong>o” <strong>di</strong> piazzetta San Michele. Poi gli under 16 a letto e gli altri in <strong>di</strong>scoteca<br />

Sabato ad <strong>Arezzo</strong>, ore 21. La folla aumenta con il passare<br />

dei minuti e si riversa in punti prescelti. L’ottanta per cento<br />

ha meno <strong>di</strong> 16 anni e non finirà la serata in <strong>di</strong>scoteca.<br />

Semmai chiede <strong>di</strong> poter usufruire <strong>di</strong> un momento <strong>di</strong> svago<br />

simile, un luogo dove ascoltare musica e ballare emulando<br />

quel 20 per cento che dopo il girovagare fra Corso, Portici<br />

e Informagiovani, sale su un auto e si <strong>di</strong>rige verso il locale<br />

più in voga e le ore piccole della notte. “Noi preferiamo<br />

incontrare i giovani sul loro terreno – sottolinea Roberto<br />

Norelli dell’associazione Dog. Esistono abitu<strong>di</strong>ni ed esigenze<br />

<strong>di</strong>stanti fra il minore <strong>di</strong> 16 anni che consuma la sua serata<br />

interagendo con gli amici per il Corso, riaccompagnato a<br />

casa dai genitori a orari ‘normali’, e chi invece dopo il Corso<br />

e il pub va in <strong>di</strong>scoteca dove entra in contatto con <strong>di</strong>namiche<br />

<strong>di</strong> gruppo che possono portare a fenomeni pericolosi legati al<br />

consumo <strong>di</strong> alcol o <strong>di</strong> droghe. Per non parlare del ritorno a<br />

casa che somiglia spesso a una scommessa con il destino”.<br />

Nel gazebo <strong>di</strong> Dog lavorano ogni sabato 6 persone ma non<br />

svolgono tutte lo stesso ruolo: ci sono operatori <strong>di</strong> strada<br />

formati e i cosiddetti peer educator addetti ad “agganciare”<br />

i giovani. San Michele non è stata scelta a caso. “Grazie ad<br />

una mappatura, è stato facile vedere che alle 9 del sabato sera,<br />

il grosso si aggira attorno a questa piazzetta anche se occorre<br />

fare alcune precisazioni. Ci sono itinerari consolidati, infatti,<br />

a seconda del periodo, scolastico o estivo. Finché le scuole<br />

restano aperte, i giovani che frequentano il centro vanno<br />

per il Corso ma anche ai Portici e all’Informagiovani per il<br />

<strong>di</strong>sco-taxi. Dopo la fine della scuola e a luglio, la ressa è al<br />

Prato. Cosa fanno nel loro girovagare? Parlano, attivano quella<br />

che nel gergo degli operatori <strong>di</strong> strada si chiama ‘educazione<br />

fra pari’, dove spesso poche parole co<strong>di</strong>ficate fanno passare<br />

i messaggi voluti, si procurano un pallone artigianale per<br />

dare quattro calci, cercano <strong>di</strong> socializzare, sono attratti dalla<br />

nostra presenza. Perché una cosa è certa, se siamo lì, non si<br />

verificano atti vandalici”.<br />

E sulla <strong>di</strong>ffusione del consumo <strong>di</strong> alcol e droghe? “Noi<br />

cerchiamo <strong>di</strong> fare informazione e prevenzione. La prevenzione<br />

è importante, infatti sperimentiamo sui ragazzi l’alcol test, ma<br />

ancor <strong>di</strong> più lo è l’informazione: il 75% sa che arrivare allo<br />

0,5 <strong>di</strong> tasso alcolimetro significa ritiro della patente, tuttavia<br />

solo il 20% sa come si raggiunge questa fati<strong>di</strong>ca soglia in cui<br />

non si è in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> guidare”.<br />

Dopo la mezzanotte il popolo nottambulo fa vita <strong>di</strong> pub,<br />

infine <strong>di</strong> <strong>di</strong>scoteca. È all’interno delle <strong>di</strong>scoteche che non è<br />

semplice verificare e prevenire abitu<strong>di</strong>ni dannose. Le pasticche<br />

<strong>di</strong> droga che i componenti <strong>di</strong> un gruppo qualsiasi <strong>di</strong> amici<br />

a turno spezzettano e mischiano ai cocktail or<strong>di</strong>nati al bar è<br />

uno degli esempi. La droga si trova nei locali o ad<strong>di</strong>rittura<br />

nelle scuole dove il sabato mattina è giorno <strong>di</strong> rifornimento<br />

per il weekend. L’alcol, poi, è sentito come un complemento<br />

naturale della nottata. “Ma non mancano iniziative che<br />

tendono a contenere l’abuso <strong>di</strong> sostanze: dal braccialetto<br />

del guidatore che si ‘sacrifica’ a vantaggio degli amici, sforzo<br />

che abbiniamo alla consegna <strong>di</strong> un biglietto omaggio come<br />

forma <strong>di</strong> incentivo, all’alcol test all’uscita dalla <strong>di</strong>scoteca e<br />

agli accor<strong>di</strong> con i gestori”.<br />

Per i giovani che da un’innocua passeggiata serale nel<br />

Corso arrivano ad alcol e droga? Le statistiche ci <strong>di</strong>cono<br />

che se nelle gran<strong>di</strong> città si comincia a provare tali sostanze<br />

a 12 anni, nella provincia l’età si “innalza” a 14, un limite<br />

non proprio pre-adolescenziale ma sempre preoccupante.<br />

“Chi ci cade, segue uno schema mentale dal suo punto <strong>di</strong><br />

vista assolutamente legittimo: i giovani vogliono <strong>di</strong>re <strong>di</strong> no<br />

a qualcosa solo dopo averla provata”. Lo afferma Pierluigi<br />

Ricci dell’associazione I Care. Quando Dog, nel suo lavoro<br />

per strada, scova soggetti critici, I Care interviene offrendo<br />

sostegno e recupero. A giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> Pierluigi Ricci, “siamo<br />

<strong>di</strong> fronte a un nuovo Sessantotto, se per tale s’intende<br />

la richiesta <strong>di</strong> relazioni sociali <strong>di</strong>verse che sale da questo<br />

mondo. Un po’ come 40 anni fa. Ed è sulla relazione che<br />

si gioca molto del futuro dei nostri ragazzi: innanzitutto la<br />

relazione tra <strong>di</strong> essi e noi operatori. I ragazzi hanno come<br />

un sesto senso per coglierne la profon<strong>di</strong>tà. Esserci, da parte<br />

nostra, è fondamentale. Il gioco relazionale, in secondo<br />

luogo, corre ovviamente fra i giovani stessi: se non riescono<br />

a sentirsi ‘normali’ nel gruppo frequentato, se colgono una<br />

loro ‘<strong>di</strong>versità’, si sentono subito non accettati. Rischiano<br />

così <strong>di</strong> cercare una <strong>di</strong>rezione dove esserlo, che può assumere<br />

l’aspetto anche dello spacciatore. Ma <strong>di</strong> fronte all’instaurarsi<br />

<strong>di</strong> questa spirale, sono spesso gli strumenti ‘istituzionali’<br />

che <strong>di</strong>fettano. Perché prima <strong>di</strong> mettere un ragazzo <strong>di</strong> se<strong>di</strong>ci<br />

anni in un Sert o in un Ceis bisogna dargli altre 10 chance”.<br />

Oggi appare “normale” il cellulare a 8 anni, il motorino a<br />

14, l’automobile a 18 e si è “<strong>di</strong>versi” se non si hanno questi<br />

DOG<br />

L’Associazione “D.O.G. – Dentro l’Orizzonte Giovanile”,<br />

nasce nel marzo 1998, a seguito <strong>di</strong> un corso <strong>di</strong> formazione<br />

professionale per Operatori <strong>di</strong> Strada della durata <strong>di</strong> 600<br />

ore promosso dalla Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> – Obbiettivo 3<br />

Fondo Sociale Europeo. L’Operatore <strong>di</strong> Strada è una figura<br />

professionale appartenente all’area socio-educativa che opera in<br />

attività <strong>di</strong> prevenzione, i cui interventi possono riguardare un<br />

target comprendente la popolazione giovanile, i frequentatori<br />

<strong>di</strong> eventi musicali, persone con comportamenti a rischio o<br />

devianti, senza fissa <strong>di</strong>mora, donne vittime <strong>di</strong> tratta a scopo <strong>di</strong><br />

sfruttamento sessuale. Nasce dalla necessità <strong>di</strong> comprendere<br />

sia la cultura della strada che quella istituzionale, per poter<br />

svolgere un’azione <strong>di</strong> riconnessione e me<strong>di</strong>azione relazionale<br />

tra le due. Rappresenta quin<strong>di</strong>, un “punto <strong>di</strong> vista privilegiato”<br />

attraverso il quale analizzare e poi affrontare le situazioni, un<br />

sensore sociale che occupa uno spazio interme<strong>di</strong>o agendo<br />

sulla quoti<strong>di</strong>anità. Attualmente si possono contare 25<br />

iscritti provenienti nella maggior parte dei casi dai successivi<br />

corsi <strong>di</strong> formazione per Operatori <strong>di</strong> Strada supportati da<br />

figure professionali quali educatori professionali, psicologi,<br />

pedagogisti, animatori, volontari, infermieri qualificati, ecc.<br />

tre status-symbol al momento giusto. “A farsi sentire meno<br />

accettati, può contribuire una bocciatura: è un passaggio<br />

molto delicato questo, perché un abbandono o comunque<br />

un insuccesso scolastico in genere nascondono anche altri<br />

tipi <strong>di</strong> problemi, familiari o economici”. Sempre trattando<br />

<strong>di</strong> accettazione sociale, Pierluigi traccia una <strong>di</strong>versità tra il<br />

consumo <strong>di</strong> droga degli anni Settanta e <strong>di</strong> oggi: “bucarsi era<br />

un gesto ‘contro’, il tossico era chi portava all’esasperazione la<br />

sua critica al mondo in cui viveva. Adesso consumare droghe<br />

è un gesto ‘per’, per stare nella società, per essere accolti in<br />

un gruppo”. Ci sono soluzioni? “Certo, molto più <strong>di</strong>etro<br />

l’angolo <strong>di</strong> quello che si pensa”, rispondono unanimemente<br />

Norelli e Ricci. “Fare rete fra istituzioni, scuole e operatori<br />

qualificati; partire sempre dai bisogni dei ragazzi prima <strong>di</strong><br />

dare ricette sul da farsi; andare nei luoghi del <strong>di</strong>vertimento<br />

e fare prevenzione. In città, poi, servono spazi maggiori che<br />

siano alternative valide per il tempo libero e offrano momenti<br />

<strong>di</strong> scambio. E non <strong>di</strong>mentichiamo che potrebbero essere<br />

spesi meglio i sol<strong>di</strong> pubblici. A volte finanziano campagne<br />

pubblicitarie che pretendono <strong>di</strong> essere preventive ma lasciano<br />

le cose esattamente come prima”. (mc)<br />

4 5


PRIMO PIANO<br />

Ogni giorno, ogni notte alla<br />

I giovani della “terra <strong>di</strong> mezzo”, né omologati né <strong>di</strong>sperati, raccontano pezzi della loro vita<br />

<strong>di</strong> quello che non ha ancora un nome. Con la noia per l’oggi e l’ansia per il domani ma<br />

ricerca dell’isola che non c’è<br />

tra il Corso, il centro giovani, la <strong>di</strong>scoteca. Lontano da ciò che non piace ed alla ricerca<br />

con la voglia, sempre e comunque, <strong>di</strong> non rimanere soli in un mondo che non capiscono<br />

“Domani? Sogni e speranze. Oggi: noia e incertezze”, sintesi<br />

estrema del modo <strong>di</strong> vivere e <strong>di</strong> sentire <strong>di</strong> due adolescenti non<br />

ancora maggiorenni che frequentano un “centro” giovani in<br />

un quartiere periferico della città.<br />

Marco e Nicoletta, un ragazzo e una ragazza con stili <strong>di</strong> vita<br />

<strong>di</strong>versi ma che sentono entrambi la mancanza <strong>di</strong> qualcosa <strong>di</strong><br />

“alternativo”. Nicoletta ha quasi 17 anni e racconta: “io esco<br />

solo il sabato, non mi piace andare in <strong>di</strong>scoteca e nemmeno<br />

avanti e in<strong>di</strong>etro nel Corso perché dopo un po’ conosco ogni<br />

singola mattonella. Vorrei avere un centro in 'centro', un<br />

locale aperto e gratuito dove ascoltare musica, organizzare<br />

serate informative su vari temi, parlare <strong>di</strong> cosa ci piacerebbe<br />

fare e soprattutto sentirsi liberi <strong>di</strong> esprimerci”.<br />

Essere omologati è infatti un altro aspetto che i ragazzi<br />

“sentono” molto. Marco ha quasi 18 anni e racconta: “a me<br />

piace andare in <strong>di</strong>scoteca, ci vado tutti i venerdì e sabato ma<br />

è un modo <strong>di</strong> trascorrere le serate che a lungo andare <strong>di</strong>venta<br />

monotono, sempre i soliti posti, gestiti e frequentati dalle<br />

solite persone. Ad <strong>Arezzo</strong> manca qualcosa <strong>di</strong> alternativo,<br />

le persone sono omologate. Quando posso insieme ai miei<br />

amici an<strong>di</strong>amo a Firenze e ci rimaniamo tutta la notte, è una<br />

città in cui si respira un’altra aria, c’è una mentalità <strong>di</strong>versa e<br />

molti stili <strong>di</strong> vita: è un altro mondo”.<br />

E ad <strong>Arezzo</strong> cosa succede? Prosegue Marco: “a mezzanotte<br />

spariscono tutti dal centro, chi va in <strong>di</strong>scoteca, chi in<br />

qualche pub e chi a casa”. Quest’ultima è spesso l’alternativa<br />

<strong>di</strong> Nicoletta: “vado in centro perché è l’unico posto dove<br />

incontrare qualcuno che conosco ma spesso torno a casa<br />

anche prima dell’ora concordata con mia madre. Alcune<br />

sere poi sono davvero da <strong>di</strong>sperazione: passo il tempo in casa<br />

<strong>di</strong> amici e amiche, mi 'flippo' alla play station, ascoltiamo<br />

musica e qualche volta parliamo <strong>di</strong> attualità o <strong>di</strong> politica<br />

anche se non ci capisco molto”. Ci sono vari stili <strong>di</strong> vita tra gli<br />

adolescenti determinati principalmente da come ci si veste,<br />

da che musica si ascolta, dal modo <strong>di</strong> pensare: c’è una sorta<br />

<strong>di</strong> “inquadramento” dentro qualche schema sociale. Quello<br />

che salta maggiormente agli occhi è rappresentato dalle<br />

“sbarbine” per le ragazze e dagli “sbarbini” o “pottoncelli”<br />

per i ragazzi. Caratteristiche: moda, corpo, palestra. Lontane<br />

anni luce da Nicoletta che commenta: “c’è chi vive per<br />

questo e per la <strong>di</strong>scoteca. Io penso che ci si può <strong>di</strong>vertire<br />

in altro modo, io apprezzo le <strong>di</strong>fferenze e<br />

le persone che non hanno<br />

paura a <strong>di</strong>mostrarsi<br />

“<strong>di</strong>versi”. Essere<br />

presi in giro in questa società ti rovina, ti fa sentire emarginato,<br />

io ci penso cinque volte prima <strong>di</strong> fare una cosa”.<br />

Marco è più sicuro <strong>di</strong> sé: “non rinuncerei mai al mio carattere<br />

e al mio modo <strong>di</strong> pensare e <strong>di</strong> agire. Non mi annoio a stare<br />

da solo e il mio sogno è andare a Milano, avere più libertà e<br />

più opportunità”.<br />

Diversità tra la vita da single e quella <strong>di</strong> “coppia” non tanto<br />

per ciò che viene fatto quanto per il modo in cui viene fatto.<br />

“Sono stato fidanzato due anni – ricorda Marco – e ho<br />

perso gran parte delle amicizie che avevo prima perché le<br />

conoscenze cambiano e si intrecciano. Avere una ragazza ti<br />

fa sentire meno solo, c’è qualcuno con cui con<strong>di</strong>videre i tuoi<br />

pensieri e il tuo tempo”.<br />

Nicoletta non si sbilancia sui suoi rapporti e racconta della<br />

sua migliore amica che “da quando si è fidanzata è <strong>di</strong>ventata<br />

un fantasma. Ci sentiamo soprattutto quando non c’è il<br />

suo ragazzo che stu<strong>di</strong>a fuori <strong>Arezzo</strong> ma gli altri giorni ha<br />

cambiato giro <strong>di</strong> amicizie e passa il suo tempo in un altro<br />

paese e con altre persone”.<br />

Gusti e abitu<strong>di</strong>ni: qui la <strong>di</strong>versità tra Nicoletta e Marco salta<br />

maggiormente agli occhi. Lei legge molto, preferisce libri<br />

scritti in prima persona “tipo <strong>di</strong>ario”, alla televisione guarda<br />

film che prende a noleggio e non ama molto i programmi<br />

che vanno in onda con qualche eccezione per Zelig e Blob.<br />

Marco: “da 10 anni non compro un libro, o<strong>di</strong>o il calcio,<br />

non amo lo tv, guardo i telegiornali la sera a cena con la mia<br />

famiglia e <strong>di</strong>scutiamo molto <strong>di</strong> politica. La mattina vado al<br />

bar a fare colazione e leggo solo la cronaca locale per sapere le<br />

notizie <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>”. E per quanto riguarda le prospettive per il<br />

futuro un parere comune sulla scuola: “ci an<strong>di</strong>amo volentieri,<br />

ci <strong>di</strong>vertiamo, non siamo 'secchioni' ma per il futuro c’è<br />

ansia”. Le Università costano molto soprattutto quelle fuori<br />

<strong>Arezzo</strong> e per Nicoletta che ama l’arte e la definisce parte<br />

fondamentale della sua vita “per andare a Firenze dovrei fare<br />

la pendolare e, siccome ho l’esperienza <strong>di</strong> mio padre che si<br />

sposta per lavoro, credo che non ce la farei mai. Trovare una<br />

casa nemmeno a parlarne: sono spese che, unite ai libri e a<br />

tutto il resto, peserebbero troppo in famiglia”.<br />

Difficile fare programmi certi per il futuro perché, sostiene<br />

Marco, “le prospettive non sono rosee e vedo le <strong>di</strong>fficoltà che<br />

hanno i miei amici ad inserirsi nel mondo del lavoro. Tante<br />

domande ai centri per l’impiego e le risposte ce ne sono<br />

davvero poche. Io comunque vorrei fare il commercialista”.<br />

(ab)<br />

I Care<br />

L’Associazione I Care <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> è nata <strong>di</strong>eci anni<br />

fa con lo scopo <strong>di</strong> promuovere azioni a favore dei<br />

giovani. Dopo il primo Centro Giovanile ed alcuni<br />

interventi nelle scuole della città, con i primi giovani<br />

coinvolti vennero creati il Centro per bambini <strong>di</strong><br />

Tortaia denominato: “Ciak .. si gira”, i campi solari,<br />

le feste e le iniziative <strong>di</strong> “Bambinando” e una serie<br />

<strong>di</strong> servizi agli anziani con il progetto: “Una persona<br />

insieme agli altri”.<br />

La filosofia nel tempo è rimasta quella <strong>di</strong> pensare ai<br />

giovani come ad una risorsa. Si tratta a volte <strong>di</strong> un<br />

mondo <strong>di</strong>fficile da interpretare, ma non per questo<br />

vuoto e senza niente da dare. L’Associazione<br />

ha sempre privilegiato le iniziative tese a creare<br />

<strong>di</strong>alogo e coinvolgimento <strong>di</strong>retto e che avessero lo<br />

spessore della proposta educativa.<br />

Sono nati così - anche insieme alle istituzioni<br />

e ad altre associazioni - centri giovanili tra cui il<br />

“CentroDentro” in Pescaiola, altri percorsi nelle<br />

scuole e tutta una serie <strong>di</strong> occasioni <strong>di</strong> incontro e<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo come “Sinergiovani”, “Alò, percorsi nel<br />

mondo dei giovani”, “I circoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o” ed “Happy<br />

Street”. Per offrire un aiuto a quei giovani che si<br />

trovano in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio è stato attivato,<br />

insieme al Centro <strong>di</strong> Solidarietà, un nuovo progetto<br />

denominato “il Circolino” al quale possono accedere<br />

famiglie e ragazzi per ricevere ascolto e consulenza,<br />

ma anche per intraprendere un percorso strutturato<br />

alla ricerca <strong>di</strong> stili <strong>di</strong> vita sereni e costruttivi.<br />

6 7


PRIMO PIANO<br />

Strutture, servizi ed eventi<br />

Le risposte del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Il <strong>di</strong>alogo e la ricerca. Ma soprattutto strutture e servizi<br />

in grado <strong>di</strong> dare risposte alle domande che emergono dall’universo giovanile <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

“La nostra prima consapevolezza è quella della<br />

complessità del problema – ricorda il Sindaco Giuseppe<br />

Fanfani. I giovani sono un universo che mai potrà essere<br />

conosciuto fino in fondo. Tanto meno una volta per<br />

tutte. La nostra posizione è quin<strong>di</strong> semplice: <strong>di</strong>alogare<br />

con loro e tentare <strong>di</strong> mettere a <strong>di</strong>sposizione non solo<br />

eventi ed iniziative ma strutture e servizi”.<br />

E li ricorda l’assessore alle politiche giovanili, Lucia De<br />

Robertis: “abbiamo Informagiovani nella centralissima<br />

Piazza Guido Monaco che offre ogni tipo <strong>di</strong> informazione:<br />

scuola, università, lavoro, sport, tempo libero… Con<br />

postazioni internet a <strong>di</strong>sposizione. Poi il Centro Giovani<br />

per le attività <strong>di</strong> carattere culturale ed aggregativo. A<br />

<strong>di</strong>sposizione dei giovani abbiamo un sito ed un mensile<br />

tabloid che viene <strong>di</strong>stribuito gratuitamente e redatto<br />

dagli stessi ragazzi. In tema <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento sicuro,<br />

abbiamo promosso con altre istituzioni ed associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria, progetti quali Happy Street e Disco Taxi.<br />

Con Happy Street gli operatori <strong>di</strong> strada sono a <strong>di</strong>retto<br />

contatto con i giovani che il fine settimana affollano le vie<br />

del centro. Con Disco Taxi forniamo, a costi veramente<br />

minimi, l’andata/ritorno con la <strong>di</strong>scoteca. Abbiamo<br />

riservato spazi al “teatro giovane” nel Pietro Aretino <strong>di</strong><br />

via Bicchieraia e Play <strong>Arezzo</strong> Festival vive non solo <strong>di</strong><br />

gran<strong>di</strong> eventi musicali<br />

ma anche della costante<br />

collaborazione dei<br />

gruppi locali per i quali<br />

la rassegna estiva è<br />

un’importante occasione<br />

<strong>di</strong> promozione”.<br />

Le azioni con e per i giovani non sono ovviamente facili.<br />

Molte le <strong>di</strong>fficoltà: “un <strong>Comune</strong> ha pochi sol<strong>di</strong>. Anzi<br />

ne ha sempre meno – sottolinea Lucia De Robertis.<br />

E nella creazione e gestione <strong>di</strong> strutture e servizi per i<br />

giovani, è complicato reperire risorse finanziarie esterne<br />

all’ente. Poi non è facile raggiungere i giovani ed ancora<br />

più <strong>di</strong>fficile è avere un colloquio che sia propositivo. Se<br />

la <strong>di</strong>stanza tra l’istituzione ed il citta<strong>di</strong>no è significativa,<br />

quella tra l’istituzione ed il giovane lo è ancora <strong>di</strong> più”.<br />

E se i giovani sognano, lo fanno anche gli amministratori<br />

locali. Nel cassetto <strong>di</strong> Lucia De Robertis ci sono due<br />

strutture: “la Casa dell’Associazionismo per dare a tutti i<br />

gruppi, anche quelli informali e più piccoli, la possibilità<br />

<strong>di</strong> ritrovarsi e lavorare. La Casa della Creatività per<br />

consentire ai giovani <strong>di</strong> trasformare concretamente idee<br />

ed emozioni”.<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

68,4<br />

<br />

1. Quali sono i tuoi interessi abituali nel tempo libero?<br />

(Valori espressi in percentuale)<br />

58,9<br />

44,7<br />

7. Cosa miglioreresti <strong>di</strong> quello che già la tua città ti offre<br />

per il tempo libero?<br />

3 9 ,1%<br />

43,6<br />

15,8<br />

Progetto “Happy Street – Report Finale<br />

7 <strong>di</strong> 16<br />

3 5%<br />

14,9 13,3<br />

14 ,9 %<br />

10,2 9,9 9,5<br />

Musica Sport Sesso Cinema Arte Motori Cultura Teatro Politica Volont.<br />

11%<br />

10. Ti vorresti impegnare attivamente nella costruzione delle iniziative<br />

giovanili della tua città?<br />

N iente<br />

F ermate bus<br />

P archi/ Giar<strong>di</strong>ni<br />

B iblio teche/ Video teche<br />

P izzerie/ P ub<br />

Sale gio chi<br />

T utto<br />

C entri co mmerciali/ N ego zi<br />

Sale da ballo<br />

A u<strong>di</strong>to rium<br />

F ibre o ttiche/ Linee A D SL<br />

Impianti spo rtivi<br />

Sale <strong>di</strong> registrazio ne<br />

No<br />

48,7%<br />

Progetto “Happy Street – Report Finale<br />

16 <strong>di</strong> 16<br />

Si<br />

51,3%<br />

8. Cosa manca ad <strong>Arezzo</strong> per i giovani?<br />

(Valore espresso in percentuale)<br />

8,4<br />

8,8<br />

15<br />

15,3<br />

15,7<br />

16,1<br />

16,3<br />

18,4<br />

18,6<br />

19,1<br />

21,6<br />

22,8<br />

26,2<br />

C inema/ T eatro<br />

30,5<br />

Luo ghi <strong>di</strong> ritro vo<br />

38,3<br />

Divertimenti M usica Sport Arte<br />

D isco teca<br />

40,3<br />

Progetto “Happy Street – Report Finale<br />

14 <strong>di</strong> 16<br />

Progetto “Happy Street – Report Finale<br />

13 <strong>di</strong> 16<br />

3. Quali sono i luoghi che frequenti maggiormente nel tuo tempo libero?<br />

8<br />

Progetto “Happy Street – Report Finale<br />

9<br />

Sale giochi<br />

Informagiovani<br />

Biblioteca<br />

Discoteche<br />

Centri comm.li<br />

Piazze e/o strade<br />

Parchi/Giar<strong>di</strong>ni<br />

Parrocchie<br />

Centri giov.<br />

Gruppi relig.<br />

Associazioni<br />

Centri aggr. soc.<br />

Club Tifosi<br />

Casa <strong>di</strong> amici<br />

Bar/Pub<br />

Imp. sportivi<br />

6 ,4<br />

14 ,2<br />

14 ,2<br />

16 ,3<br />

17<br />

15,1<br />

16 ,4<br />

14 ,9<br />

14 ,9<br />

18 ,4<br />

16 ,7<br />

17,8<br />

17,2<br />

13 ,5<br />

16 ,5<br />

18 ,7<br />

19 ,5<br />

22,6<br />

19 ,4<br />

20,8<br />

2 5,2<br />

24,6<br />

23,5<br />

24,3<br />

22,9<br />

24,5<br />

2 5,8<br />

3 1,3<br />

32,6<br />

9 <strong>di</strong> 16<br />

3 5,5<br />

3 7,3<br />

4 0<br />

40,2<br />

40,1<br />

40,7<br />

43,8<br />

46,2<br />

50 ,1<br />

53 ,5<br />

52 ,9<br />

Quasi tutti i giorni Solo fine settimana Quando capita<br />

57,8<br />

57,9<br />

6 1,1<br />

6 5,5<br />

6 7,5<br />

68,5<br />

70 ,2<br />

69,2


DALL’ESPERIENZA DI 16 COOPERATIVE DI TIPO B<br />

DELLA NOSTRA PROVINCIA<br />

NASCE COOB<br />

Coob, un consorzio per il territorio/<br />

un consorzio per l’inclusione lavorativa<br />

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sulle donne<br />

Chi siamo<br />

Siamo un’Associazione <strong>di</strong> volontariato, donne <strong>di</strong>sposte ad<br />

aiutare altre donne, contro ogni forma <strong>di</strong> violenza. Ci siamo<br />

preparate seguendo dei corsi specifici, ed operiamo sul<br />

territorio aretino dal 1989. I nostri servizi <strong>di</strong> accoglienza e<br />

consulenza sono completamente gratuiti. Vi si accede<br />

tramite appuntamento.<br />

IDEA 2000<br />

Pratovecchio (ar)<br />

SO.DI.SER<br />

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LA TAPPA<br />

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CASTIGLIONESE<br />

Castiglion Fiorentino (ar)<br />

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<strong>Arezzo</strong><br />

BETA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

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Capolona - Subbiano (ar)<br />

CO.LA.P<br />

Monte San Savino (ar)<br />

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Cosa possiamo fare per te<br />

Ascoltarti.<br />

Aiutarti a superare le <strong>di</strong>fficoltà, le problematiche <strong>di</strong> carattere<br />

legale, psicologico e sociale con il supporto <strong>di</strong> professioniste<br />

ed esperte.<br />

Sostenerti nella tua ricerca <strong>di</strong> forza, in<strong>di</strong>pendenza e autonomia.<br />

Darti un rifugio temporaneo.<br />

Ti sarà garantito l’anonimato, non sarai<br />

giu<strong>di</strong>cata, non sarai più sola!<br />

Per contattarci scriverci o venirci <strong>di</strong>rettamente:<br />

Il nostro servizio è aperto:<br />

Lunedì dalle 16.00 alle 19.00<br />

Martedì dalle 9.00 alle 12.00<br />

Giovedì dalle 16.00 alle 19.00<br />

La sede è in Piazza Santa Maria in Gra<strong>di</strong>, 4 ad <strong>Arezzo</strong>.<br />

Telefono 0575/ 355053<br />

prontodonna@intefree.it<br />

COOB- Consorzio Cooperative Sociali Aretine <strong>di</strong> tipo B<br />

Associazione contro la violenza e il maltrattamento sulle Donne Piazza Santa Maria in Gra<strong>di</strong> 4 52100 <strong>Arezzo</strong><br />

Piazza Andromeda, 8 - 52100 <strong>Arezzo</strong> (AR) Tel 0575/370282 – Fax 0575/1824172 www.coob.it info@coob.it<br />

Tel. 0575355053 e-mail prontodonna@interfree.it<br />

10 Co<strong>di</strong>ce fiscale 92006000514<br />

11


AREZZO SICUREZZA<br />

La sicurezza? Partecipata,<br />

integrata e con<strong>di</strong>visa<br />

Il nuovo Prefetto Salvatore Montanaro illustra la sua strategia e sottolinea l’importanza<br />

della collaborazione tra Prefettura, forze dell’or<strong>di</strong>ne e amministrazioni locali<br />

“Sicurezza integrata, partecipata e con<strong>di</strong>visa”. Salvatore<br />

Montanaro offre una visione nuova <strong>di</strong> un tema antico e<br />

propone strumenti altrettanti nuovi. Prefetto ad <strong>Arezzo</strong><br />

da poche settimane, ha nel suo bagaglio esperienze e<br />

professionalità, anche <strong>di</strong> livello internazionale, che gli<br />

consentono una visione ampia del tema sicurezza. Sia<br />

sul metodo che sui contenuti. Metodo: lavorare insieme.<br />

Contenuti: non solo repressione ma affermazione del<br />

concetto <strong>di</strong> legalità e attenzione anche alla necessità <strong>di</strong><br />

dare una riposta positiva all’insicurezza non solo reale ma<br />

anche, più semplicemente, percepita.<br />

“Il mio primo contatto con la realtà aretina è stato positivo<br />

– afferma il Prefetto Montanaro. Ho registrato una<br />

grande sensibilità delle istituzioni locali al problema della<br />

sicurezza ed alla necessità <strong>di</strong> affrontarlo insieme, appunto<br />

in un logica <strong>di</strong> integrazione e con<strong>di</strong>visione. Un esempio<br />

è la videosorveglianza nella città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>: è stata attivata<br />

in accordo tra <strong>Comune</strong>, Prefettura e forze dell’or<strong>di</strong>ne. E<br />

sarà uno strumento al servizio <strong>di</strong> tutti”.<br />

Lavorare insieme, quin<strong>di</strong>. Ma con quali interventi?<br />

“Molteplici e <strong>di</strong>versi. L’elemento non più semplice ma<br />

ovvio è quello della repressione dei fenomeni illeciti. Ma<br />

non possiamo certo fermarci qui e andare quin<strong>di</strong> verso<br />

l’affermazione del concetto <strong>di</strong> legalità e <strong>di</strong> nuove forme<br />

<strong>di</strong> convivenza e <strong>di</strong> organizzazione della società locale che<br />

consentano <strong>di</strong> affrontare quelli che possiamo definire i<br />

fattori precursori dell’insicurezza avvertita dai citta<strong>di</strong>ni”.<br />

Il Prefetto Montanaro cita alcune priorità: “penso in<br />

particolare ad elementi che contribuiscono al degrado<br />

sociale. Quin<strong>di</strong> all’abuso <strong>di</strong> alcol ed all’uso <strong>di</strong> sostanze<br />

stupefacenti. Sono problemi che interessano, purtroppo<br />

in modo particolare, i giovani e questa è una ragione in<br />

più per intervenire sia con azioni <strong>di</strong>rette che con strategie<br />

<strong>di</strong> prevenzione <strong>di</strong> carattere generale”.<br />

In questo contesto possono nascere la risposte alla<br />

percezione <strong>di</strong> insicurezza da parte dei citta<strong>di</strong>ni. “<strong>Arezzo</strong><br />

non vive certo una situazione <strong>di</strong> emergenza. Non si<br />

registrano manifestazioni preoccupanti <strong>di</strong> criminalità<br />

organizzata o altri fenomeni <strong>di</strong> grave livello. Questo non<br />

vuol <strong>di</strong>re negare l’evidenza che la sensibilità dei citta<strong>di</strong>ni<br />

sulla sicurezza si è fortemente acuita. E che quin<strong>di</strong>, tutti<br />

insieme, dobbiamo dare le risposte che servono.<br />

Non <strong>di</strong>mentichiamo che la sicurezza è la premessa<br />

in<strong>di</strong>spensabile per l’esercizio delle libertà costituzionali”.<br />

Sono quin<strong>di</strong> necessari messaggi ed azioni tangibili che siano<br />

in grado <strong>di</strong> affermare una percezione nuova <strong>di</strong> sicurezza e<br />

<strong>di</strong> civile convivenza: “fondamentali sono la vicinanza delle<br />

istituzioni alle persone, una forte e motivata attenzione da<br />

parte degli organi d’informazione, interventi delle forze<br />

dell'or<strong>di</strong>ne contro l’illegalità. Dobbiamo sforzarci <strong>di</strong> dare<br />

risposte positive a tutti. E questo anche se la 'percezione<br />

dell’insicurezza' fosse <strong>di</strong> un solo citta<strong>di</strong>no”.<br />

Le telecamere, da questo punto <strong>di</strong> vista, sono una risposta<br />

importante: “il sistema attivo ad <strong>Arezzo</strong> è rispettoso<br />

della privacy e della normative – sottolinea il Prefetto<br />

Metodo: lavorare insieme. Contenuti:<br />

non solo repressione ma affermazione<br />

del concetto <strong>di</strong> legalità e attenzione<br />

anche alla necessità <strong>di</strong> dare una riposta<br />

positiva all’insicurezza percepita<br />

Montanaro. E l’elemento della 'rassicurazione' per i<br />

citta<strong>di</strong>ni è senza dubbio importante e prevalente”.<br />

Si può fare <strong>di</strong> più? “Il problema <strong>di</strong> tutti è quello delle<br />

risorse e quin<strong>di</strong> della <strong>di</strong>fficoltà a garantire più uomini<br />

sulle strade. Presi singolarmente, le singole istituzioni<br />

pubbliche hanno le <strong>di</strong>fficoltà che conosciamo. Il vigile<br />

o il poliziotto o il carabiniere <strong>di</strong> quartiere richiedono<br />

risorse. Il primo passo da compiere, dunque, è quello<br />

<strong>di</strong> effettuare un monitoraggio <strong>di</strong> tutte le forze in campo<br />

per costruire insieme un modello sinergico che ottimizzi<br />

le risorse esistenti, proprio in una strategia <strong>di</strong> sicurezza<br />

integrata, partecipata e con<strong>di</strong>visa, grazie alla quale sarà<br />

possibile rendere ancora più incisivo il livello delle risposte<br />

alle domande <strong>di</strong> sicurezza dei citta<strong>di</strong>ni”. (cr)<br />

Salvatore Montanaro<br />

Fondamentali sono la vicinanza delle<br />

istituzioni alle persone, una forte e<br />

motivata attenzione da parte degli organi<br />

d’informazione, interventi contro l’illegalità<br />

da parte delle forze dell’or<strong>di</strong>ne<br />

Nato a Visciano, in provincia <strong>di</strong> Napoli il 6 settembre 1945. Coniugato, ha due figli. Laureato nel 1967 in<br />

giurisprudenza, dal 1968 al 1971 è stato ufficiale <strong>di</strong> completamento dell'esercito e praticante procuratore<br />

legale. Nel 1971 entra in Polizia come Vice Commissario. Dal 1971 al 1975 ha prestato servizio presso la<br />

Questura <strong>di</strong> Cagliari in <strong>di</strong>versi settori (Ufficio <strong>di</strong> Gabinetto, "Volanti", ecc.). Assegnato alla Squadra Mobile si<br />

occupa <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>tismo e sequestri <strong>di</strong> persone.<br />

Nel 1976 è trasferito a Roma alla Criminalpol, dove si occupa <strong>di</strong> sequestri <strong>di</strong> persona e cattura latitanti. Nel<br />

1977, anche per conoscenze acquisite con la frequenza della Facoltà d'Ingegneria dell'Università <strong>di</strong> Roma,<br />

viene assegnato alla Polizia Scientifica. In questo servizio ha <strong>di</strong>retto varie Sezioni e Divisioni, promuovendo<br />

un aggiornamento tecnologico <strong>di</strong> vari settori, anche a seguito <strong>di</strong> molti corsi <strong>di</strong> formazione, specializzazione e<br />

continui scambi <strong>di</strong> esperienze effettuate sia presso università italiane sia presso centri <strong>di</strong> ricerche italiani e stranieri (F.B.I.). Nel 1989 viene<br />

nominato Direttore del Servizio Centrale <strong>di</strong> Polizia Scientifica <strong>di</strong> Roma. Durante questo periodo ha seguito <strong>di</strong>rettamente le principali<br />

vicende terroristiche e <strong>di</strong> criminalità organizzata che hanno funestato il Paese (stragi <strong>di</strong> Milano, Firenze, Roma, attentati Falcone,<br />

Borsellino, ecc.) ricevendo riconoscimenti sia dall'Amministrazione che dall'Autorità Giu<strong>di</strong>ziaria.<br />

Ha avuto contatti ed esperienze lavorative con le principali strutture delle Polizie Europee e Mon<strong>di</strong>ali (U.S.A., Canada, Sud America, ecc.).<br />

E' stato Presidente pro-tempore dell'E.N.F.S.I. (European Network Forensic Science Institute).<br />

Come Capo della Polizia Scientifica è stato tra i primi europei ad essere chiamato a far parte dell'A.S.C.L.D. (American Society Crime Laboratory<br />

Directors).<br />

E' autore <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi testi e pubblicazioni riportati anche nella letteratura specializzata, italiana ed internazionale; ha tenuto corsi e lezioni<br />

in <strong>di</strong>verse università italiane (Roma, Bari, Modena).<br />

Dal 1988 al 1993 è stato componente del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione della P.S. rappresentante del personale.<br />

Ha esercitato funzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigenza generale con i seguenti incarichi:<br />

• dal maggio 1997 all'aprile 2001 - Dirigente dell'Ispettorato Generale <strong>di</strong> P.S. presso la Camera dei Deputati in Roma;<br />

• dall'aprile 2001 a luglio 2003 - Direttore Interregionale della P.S. per Toscana, Umbria e Marche con sede in Firenze;<br />

• dal 28 luglio 2003 - Prefetto <strong>di</strong> Forlì-Cesena;<br />

• dal 24 aprile 2007 al 30 giugno 2008 - Commissario Delegato per l'Emergenza Ambientale nel territorio della Regione Calabria;<br />

• dall'8 gennaio 2007 - Prefetto <strong>di</strong> Catanzaro.<br />

Dal 20 agosto 2008 svolge le funzioni <strong>di</strong> Prefetto della provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

12 13


AREZZO SICUREZZA<br />

La nuova videosorveglianza<br />

Il sistema delle telecamere nella città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> presentato insieme dal <strong>Comune</strong> e da tutte<br />

le forze dell’or<strong>di</strong>ne che operano sul territorio. Un coor<strong>di</strong>namento che sarà costante<br />

TELECAMERE ATTIVATE O DI<br />

PROSSIMA ATTIVAZIONE<br />

Sindaco, Prefetto, Questore, Comandanti <strong>di</strong> Carabinieri,<br />

Guarda <strong>di</strong> Finanza, Corpo Forestale dello Stato e Polizia<br />

Municipale: tutti insieme nel momento della simbolica<br />

accensione delle telecamere ad <strong>Arezzo</strong>.<br />

“Insieme – ha sottolineato il Sindaco Fanfani – per rendere<br />

esplicito il senso <strong>di</strong> coesione istituzionale che presiede a questa<br />

iniziativa. Un 'sistema sicurezza' funziona se tutte le istituzioni<br />

lavorano e collaborano insieme”. Fanfani ha confermato che la<br />

sicurezza rappresenta una “priorità” per la sua amministrazione:<br />

“l’attuale sistema verrà esteso alle zone dove se ne rileverà la<br />

necessità insieme ai citta<strong>di</strong>ni ed alle forze dell’or<strong>di</strong>ne e c’è la<br />

<strong>di</strong>sponibilità del <strong>Comune</strong> a contribuire economicamente<br />

all’installazione <strong>di</strong> videocamere da parte dei commercianti<br />

all’esterno dei loro negozi”.<br />

Le videocamere hanno la possibilità <strong>di</strong> operare a 360 gra<strong>di</strong><br />

e <strong>di</strong> rendere leggibile una targa fino a 200 metri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza.<br />

Si presentano come piccoli lampioni, hanno un’altezza <strong>di</strong><br />

30 centimetri, una profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> 33 ed un peso <strong>di</strong> 5 chili. Il<br />

Sindaco ed il Prefetto hanno pienamente rassicurato sul rispetto<br />

della privacy. Tema sul quale si è soffermato il Presidente <strong>di</strong><br />

Eutelia, Lan<strong>di</strong>: “il sistema è ovviamente a norma <strong>di</strong> legge e<br />

la registrazione viene effettuata secondo criteri <strong>di</strong> riservatezza.<br />

All’archivio dati del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> potranno accedere<br />

solo le forze dell’or<strong>di</strong>ne”.<br />

Il Prefetto Montanaro ha sottolineato come l’iniziativa del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> si collochi nella cornice <strong>di</strong> un’idea <strong>di</strong><br />

sicurezza integrata, partecipata e con<strong>di</strong>visa in cui riveste un<br />

ruolo importante la sicurezza urbana che vede in prima linea<br />

proprio le amministrazioni locali.<br />

Il Sindaco Fanfani: “l’attuale sistema<br />

<strong>di</strong> videosorveglianza verrà esteso alle<br />

zone dove se ne rileverà la necessità<br />

insieme ai citta<strong>di</strong>ni ed alle forze<br />

dell’or<strong>di</strong>ne”<br />

“Con l’attivazione del sistema <strong>di</strong> videosorveglianza – ha<br />

sottolineato il Prefetto - il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> conferisce un<br />

elemento <strong>di</strong> indubbio arricchimento al sistema <strong>di</strong> prevenzione<br />

generale che rientra nei compiti <strong>di</strong> sicurezza primaria attribuiti<br />

in via esclusiva allo Stato e che trova il suo momento <strong>di</strong> sintesi<br />

nel Comitato Provinciale per l’Or<strong>di</strong>ne e la Sicurezza Pubblica<br />

presieduto dal Prefetto e nel quale siede, come membro <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ritto, il Sindaco del capoluogo”.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un’iniziativa che arricchisce il sistema <strong>di</strong> prevenzione<br />

generale andando ad accrescere l’offerta <strong>di</strong> sicurezza che le<br />

istituzioni rivolgono ai citta<strong>di</strong>ni del comune capoluogo anche<br />

a supporto dell’attività <strong>di</strong> controllo del territorio. “Attività<br />

questa – ha riba<strong>di</strong>to il Prefetto Montanaro - che trova il suo<br />

strumento operativo nel Piano <strong>di</strong> Controllo Coor<strong>di</strong>nato del<br />

Territorio al cui interno vengono messe in rete tutte le risorse<br />

umane e tecnologiche <strong>di</strong>sponibili per garantire la sicurezza della<br />

collettività. E quin<strong>di</strong> in via prioritaria le forze <strong>di</strong> polizia statali cui<br />

l’attività <strong>di</strong> controllo del territorio spetta in via esclusiva ma cui<br />

concorre in modo determinante anche la polizia municipale.<br />

Il sistema <strong>di</strong> videosorveglianza del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, è stato<br />

realizzato nella piena osservanza delle <strong>di</strong>rettive e delle norme<br />

poste dal Garante della Privacy nonché delle <strong>di</strong>sposizioni<br />

<strong>di</strong>ramate dal Ministero dell’Interno sia per quanto riguarda la<br />

gestione or<strong>di</strong>naria, che per eventuali future derivazioni presso<br />

le sale operative delle forze dell’or<strong>di</strong>ne. Il tutto con l’obiettivo <strong>di</strong><br />

estendere nel tempo le modalità sviluppate in <strong>Arezzo</strong> anche ad<br />

altri comuni del territorio provinciale dove sono già operanti<br />

sistemi <strong>di</strong> videosorveglianza”.<br />

1. Parco Campo <strong>di</strong> Marte<br />

2. Piazza Andromeda<br />

3. Piazza San Michele<br />

4. Parco del Pionta – Via Duomo Vecchio<br />

5. Stazione FS<br />

6. San Lorentino – Palazzetto dello Sport<br />

7. Piazza San Giusto<br />

8. Piazzetta del Praticino<br />

9. Area sosta camper<br />

10. Via Veneto<br />

11. Piazza Sant’Agostino<br />

12. Via De Mannini<br />

13. Caserma Cadorna<br />

14. Portici Liceo Classico<br />

IN ATTESA DI DEFINITIVA<br />

LOCALIZZAZIONE *<br />

1. Via Marcillat – Via Eritrea<br />

2. Piazza San Gimignano<br />

3. Piazzetta Santa Maria Sopra i Ponti<br />

4. Via Crispi, ingresso giar<strong>di</strong>ni Anfiteatro<br />

5. Piazza Crucifera<br />

6. Sistema in Piazza Guido Monaco **<br />

* La zona è attualmente solo in<strong>di</strong>cativa<br />

** In Piazza G. Monaco è previsto un sistema <strong>di</strong><br />

videosorveglianza con più telecamere, nell'ambito<br />

del progetto <strong>di</strong> ristrutturazione della piazza, che<br />

sarà comunque integrato con il sistema generale<br />

<strong>di</strong> videosorveglianza e partirà appena i lavori <strong>di</strong><br />

ristrutturazione <strong>di</strong> piazza G. Monaco saranno conclusi<br />

Il Prefetto Montanaro: “il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> conferisce un elemento <strong>di</strong><br />

indubbio arricchimento al sistema <strong>di</strong><br />

prevenzione generale”<br />

14 15


AREZZO SICUREZZA<br />

FRATERNITA<br />

I quattro nuovi autovelox<br />

Integrano, con gli altri 7 già attivi, il piano dell’amministrazione comunale per<br />

garantire la sicurezza sulle strade. Sono allo stu<strong>di</strong>o altre due postazioni<br />

Sono 4 i nuovi autovelox installati dall’amministrazione in<br />

tratti viari del territorio comunale caratterizzati da densità<br />

elevata <strong>di</strong> traffico, con forte percentuale <strong>di</strong> mezzi pesanti, e<br />

da alto numero <strong>di</strong> incidenti. I nuovi rilevatori sono la seconda<br />

tranche <strong>di</strong> un’operazione che ha caratterizzato l’intero 2008<br />

e che ha come obiettivo quello <strong>di</strong> garantire una maggiore<br />

incolumità a vantaggio <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni che si mettono al<br />

volante della propria auto. Una città più sicura parte anche da<br />

strade più sicure. Saranno operativi sia <strong>di</strong> giorno che <strong>di</strong> notte e<br />

rileveranno l’eccesso <strong>di</strong> velocità rispetto ai limiti previsti.<br />

Ecco dove sono posizionati:<br />

1) Strada provinciale 21 <strong>di</strong> Pescaiola, Km 25+750, località<br />

In<strong>di</strong>catore, <strong>di</strong>rezione In<strong>di</strong>catore<br />

2) Strada regionale 69 del Valdarno, Km 61+040, località<br />

Pratantico, <strong>di</strong>rezione In<strong>di</strong>catore<br />

3) Strada provinciale 1 Setteponti, Km 4+070, località Ripa<br />

<strong>di</strong> Quarata, <strong>di</strong>rezione <strong>Arezzo</strong><br />

4) Strada regionale 71, Km 138+206, località Policiano,<br />

<strong>di</strong>rezione <strong>Arezzo</strong><br />

Ricor<strong>di</strong>amo inoltre che i primi 7 autovelox erano quelli della<br />

Strada comunale della Catona, 100 metri dopo l’inizio della<br />

località Tregozzano, in <strong>di</strong>rezione della Chiassa Superiore; della<br />

Strada regionale 71 al Km 151+950 in località Case Nuove<br />

Saranno operativi sia <strong>di</strong> giorno che <strong>di</strong><br />

notte e rileveranno l’eccesso <strong>di</strong> velocità<br />

rispetto ai limiti previsti<br />

<strong>di</strong> Ceciliano, in <strong>di</strong>rezione <strong>Arezzo</strong>; <strong>di</strong> Viale Santa Margherita,<br />

500 metri circa dopo l’inizio del centro abitato, in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong><br />

Porta San Clemente; <strong>di</strong> Viale dei Carabinieri, nel centro città<br />

in <strong>di</strong>rezione del raccordo autostradale; della Strada regionale 60<br />

del Valdarno al Km 62+350 in località San Leo, in <strong>di</strong>rezione<br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Infine i 2 posizionati in Viale Don Minzoni, sia in<br />

<strong>di</strong>rezione nord, verso l’Ipercoop, che in <strong>di</strong>rezione sud, verso<br />

Via Romana.<br />

Tutti gli autovelox sopra ricordati, sia “vecchi” che “nuovi”,<br />

rilevano il limite <strong>di</strong> velocità <strong>di</strong> 50 Km/h a eccezione dei due<br />

installati in Viale Don Minzoni dove è previsto <strong>di</strong> 70 Km/h.<br />

Resta allo stu<strong>di</strong>o dell’amministrazione comunale la sistemazione<br />

<strong>di</strong> altre due postazioni: quella prevista sulla Strada statale 73,<br />

in località Ripa dell’Olmo, <strong>di</strong>rezione <strong>Arezzo</strong>, e quella sul<br />

raccordo autostradale <strong>Arezzo</strong>-Battifolle, presso l’intersezione<br />

San Zeno-San Giuliano, in <strong>di</strong>rezione <strong>Arezzo</strong>. (mc)<br />

Fraternita, progetti in corso<br />

Nell’ultimo numero abbiamo pubblicato una sintesi dei progetti della Fraternita<br />

dei Laici che sono già finanziati e quin<strong>di</strong> in fase <strong>di</strong> attuazione. Questo mese è<br />

la volta <strong>di</strong> progetti più recenti, che troveranno realizzazione nei prossimi mesi<br />

e che sono rivolti agli anziani, ai giovani, alle donne madri o giovani coppie e<br />

all’emergenza abitativa<br />

CITTADINI DIGITALI<br />

È un progetto <strong>di</strong> informatizzazione rivolto agli studenti<br />

dell’Istituto Tecnico Commerciale “Michelangelo<br />

Buonarroti” ed al territorio per contrastare la <strong>di</strong>spersione ed<br />

il <strong>di</strong>sagio scolastico e per favorire la formazione professionale<br />

e sociale.<br />

Promosso dall’ITC con la partecipazione economica della<br />

Fraternita dei Laici, protagonisti <strong>di</strong> questa iniziativa, che<br />

va al <strong>di</strong> là delle mura scolastiche, sono oltre agli studenti, le<br />

famiglie, gli adulti in formazione presso la scuola, gli adulti del<br />

territorio, gli operatori economici, gli stranieri e gli anziani.<br />

Aspetto, quest’ultimo, assai importante per promuovere la<br />

socializzazione e contrastare, quin<strong>di</strong>, l’emarginazione <strong>di</strong> una<br />

fascia della popolazione sempre più relegata ai margini. Il<br />

progetto, che sarà attuato in tre anni scolastici a iniziare<br />

dall’attuale, parte dal presupposto che è necessario cogliere<br />

le nuove opportunità <strong>di</strong> sviluppo per offrire ai giovani ed<br />

al territorio tutto, strumenti capaci <strong>di</strong> promuovere un uso<br />

consapevole e proficuo delle nuove tecnologie.<br />

L’ITC e la Fraternita dei Laici hanno, quin<strong>di</strong>, ritenuto<br />

opportuno collaborare essendo entrambe istituzioni legate<br />

al territorio con una ben ra<strong>di</strong>cata tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> attenzione<br />

per la promozione culturale, sociale ed economica della<br />

realtà locale.<br />

PROMOZIONE DELLE ABILITÀ DI<br />

STUDIO<br />

È un altro progetto finanziato dalla Fraternita dei Laici<br />

rivolto sempre al mondo della scuola, ritenuto un “servizio”<br />

importante per costruire un futuro positivo per le nuove<br />

generazioni con l'obiettivo prioritario <strong>di</strong> intervenire per<br />

prevenire il <strong>di</strong>sagio e promuovere il successo formativo<br />

degli allievi.<br />

Il progetto proposto dall’Istituto Superiore “Margaritone”,<br />

16 17


nasce dalla necessità <strong>di</strong> offrire un supporto sul metodo <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o nelle classi prime e seconde poiché il fenomeno del<br />

<strong>di</strong>sagio costringe a ripensare il ruolo della scuola come<br />

luogo <strong>di</strong> prevenzione e recupero ponendo il problema <strong>di</strong><br />

attivarsi per migliorare la qualità della sua offerta formativa<br />

attraverso una azione coor<strong>di</strong>nata tra famiglia, scuola ed<br />

istituzioni presenti nel territorio.<br />

La finalità del progetto è quella <strong>di</strong> promuovere lo star bene<br />

in classe e lo stu<strong>di</strong>o in un clima sereno e collaborativo per<br />

rispondere positivamente alle domande che provengono<br />

dal mondo dell'adolescenza.<br />

SERVIZIO <strong>di</strong> “PORTIERATO SOCIALE”<br />

Presso i presi<strong>di</strong> sociosanitari del <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Si tratta <strong>di</strong> un progetto promosso dall’Assessorato<br />

alle politiche sociali del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. È rivolto<br />

all’ampliamento del Servizio Sociale Integrato e consiste<br />

nell’allestire un punto <strong>di</strong> accoglienza presso ciascun<br />

presi<strong>di</strong>o sociosanitario. È la presa in carico della domanda<br />

del citta<strong>di</strong>no che spesso non riesce a percepire e scegliere le<br />

opportunità fornite e i percorsi necessari per avere risposte<br />

certe per il sod<strong>di</strong>sfacimento dei propri bisogni. Con questa<br />

scelta si vuole offrire una risposta <strong>di</strong> qualità e <strong>di</strong> pari<br />

opportunità, pensando anche ai citta<strong>di</strong>ni più bisognosi e<br />

che hanno necessità <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> protezione più attenta<br />

e recettiva. Migliorare l’accoglienza e l’attesa oltre che<br />

concretizzare un filtro <strong>di</strong> qualità tra i citta<strong>di</strong>ni ed il servizio<br />

sociale professionale ci sembra proprio una scelta <strong>di</strong> buona<br />

prassi a cui coniugare buone pratiche nell'interesse dei<br />

citta<strong>di</strong>ni per offrire servizi efficaci, efficenti, “umani”.<br />

CENTRO ACCOGLIENZA 8 MARZO<br />

La Fraternita dei Laici ha aderito al progetto “riVIVERE<br />

insieme” promosso dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Civitella in Val <strong>di</strong><br />

Chiana con l’erogazione <strong>di</strong> un contributo economico al fine<br />

<strong>di</strong> contribuire al potenziamento del Centro Accoglienza 8<br />

Marzo.<br />

Il centro rappresenta un porto sicuro dove le persone,<br />

soprattutto donne e minori, che presentano situazioni <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sagio derivato da maltrattamento, abuso e violenze e che<br />

sono costretti ad abbandonare il proprio domicilio abituale,<br />

trovano una temporanea ospitalità in un luogo sereno e<br />

protetto.<br />

Scelta <strong>di</strong> spessore sociale per rivivere insieme e ricostruire<br />

il <strong>di</strong>ritto alla vita, alla incolumità, ad esercitare il ruolo <strong>di</strong><br />

genitore con la serena vicinanza degli affetti più cari: i figli.<br />

Si cerca così <strong>di</strong> dare risposte a tutte le problematiche<br />

socio-sanitarie attraverso l’accoglienza, la permanenza ed il<br />

soggiorno, nonché il sostegno psicologico e la consulenza<br />

legale a tutte quelle donne in fuga dall'inferno, a tutti quei<br />

bambini privati dell'infanzia.<br />

Le istituzioni in primo luogo, <strong>di</strong> qui la positività del centro<br />

<strong>di</strong> accoglienza che risponde alle domande <strong>di</strong> tutti i comuni<br />

della zona aretina, non possono non farsi carico <strong>di</strong> situazioni<br />

<strong>di</strong> così grave <strong>di</strong>sagio arrecato da maltrattamenti, abusi,<br />

violenze che necessitano imme<strong>di</strong>atamente l'allontanamento<br />

imme<strong>di</strong>ato del proprio domicilio abituale per cercare <strong>di</strong><br />

ricostruire un progetto <strong>di</strong> vita.<br />

EMERGENZA ABITATIVA<br />

Per fronteggiare l’emergenza abitativa, <strong>di</strong>ventata sempre<br />

più grave anche nel nostro territorio, la Fraternita dei<br />

Laici sollecitata dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> - Assessorato alle<br />

Politiche della Casa, ha ritenuto importante contribuire<br />

a dare risposte ad un fenomeno sociale che interessa tanti e<br />

che rappresenta sicuramente, insieme alla salute e al lavoro,<br />

un bisogno prioritario. Si è così provveduto ad acquistare<br />

in zona Fiorentina, in uno stabile <strong>di</strong> nuova costruzione <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni con 11 appartamenti, 3 appartamenti<br />

più 1 monolocale. Ubicati a pianterreno e, privi <strong>di</strong> barriere<br />

architettoniche, ognuno con ingresso singolo e dotati <strong>di</strong> un<br />

piccolo spazio verde ed annesso garage e posto macchina per<br />

il monolocale, danno la <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> un posto gradevole,<br />

accogliente da vivere, da abitare. La Fraternita dei Laici li<br />

mette a <strong>di</strong>sposizione del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> per potere dare,<br />

temporaneamente, risposte sociali ed economiche, in cambio<br />

<strong>di</strong> un affitto agevolato, a tutte quelle situazioni <strong>di</strong> bisogno:<br />

anziani, famiglie, <strong>di</strong>versamente abili, ragazze madri, giovani<br />

coppie, che rappresentano sicuramente una emergenza ed una<br />

“priorità sociale”.<br />

18 19


FRATERNITA<br />

A sostegno degli studenti<br />

La sezione Didattica della Fraternita dei Laici potenzia l’offerta formativa con<br />

nuovi ed interessanti progetti per la scuola aretina <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e grado<br />

“La scelta <strong>di</strong> questo Magistrato <strong>di</strong> potenziare l’offerta<br />

formativa attraverso la sezione Didattica - sottolinea il<br />

Primo Rettore, Gerardo Vettese - è dettata dalla crescente<br />

richiesta. I circa 4000 studenti, della scuola dell’infanzia e<br />

primaria, che lo scorso anno hanno partecipato ai nostri<br />

progetti educativi è un dato <strong>di</strong> estrema importanza che<br />

non poteva, per nessuna ragione, essere trascurato”.<br />

La Fraternita è stata e vuol continuare ad essere un<br />

soggetto promotore <strong>di</strong> azioni educative-culturali volte<br />

alla conoscenza, valorizzazione nonché tutela del vasto<br />

patrimonio storico artistico così come testimonia la sua<br />

storia <strong>di</strong> ben 700 anni <strong>di</strong> presenza attiva in questa città.<br />

Per l’anno scolastico in corso, grazie alla rinnovata<br />

collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della<br />

Toscana, sono state riprogettate e potenziate le proposte<br />

<strong>di</strong>dattiche dell’Officina dell’archeologo. Ben 10 i percorsi<br />

elaborati per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria<br />

<strong>di</strong> primo grado attraverso i quali, preparati operatori<br />

racconteranno ai giovani allievi la storia, i fasti ed i miti,<br />

ma non solo dei romani e degli etruschi che ad <strong>Arezzo</strong><br />

hanno lasciato preziose testimonianze. I laboratori, invece,<br />

faranno “provare”, ad esempio, l’emozione dello scavo<br />

o come si realizza un vaso <strong>di</strong> argilla. Nuova, invece, la<br />

collaborazione con la Soprintendenza Beni A.A.A.S.: con<br />

la proposta <strong>di</strong>dattica “La Bottega dell’artista/artigiano” è<br />

stato possibile progettare 7 percorsi conoscitivi e operativi<br />

attraverso i quali si apriranno le porte del Museo Statale<br />

d’Arte Me<strong>di</strong>evale e Moderna e <strong>di</strong> Casa Vasari e si potrà,<br />

ancora una volta, indagare il grande e maestoso ciclo<br />

realizzato da Piero della Francesca in San Francesco ovvero<br />

la Leggenda della Vera Croce.<br />

Ed è nuova anche la collaborazione con l’A.C.I. (Automobile<br />

Club Italia) <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> grazie alla quale, con il percorso<br />

“Guido la Guida” e attraverso visite in città e attività <strong>di</strong><br />

ricerca a scuola, gli alunni saranno preparati a svolgere<br />

il ruolo <strong>di</strong> guida. In questa offerta formativa non poteva<br />

mancare la Casa Museo <strong>di</strong> Ivan Bruschi che, accogliendo<br />

i ragazzi nel suo stimolante contesto <strong>di</strong> antiquariato e<br />

collezionismo, li invita a conoscere quell’aretino che<br />

dell’antiquariato ha fatto la sua stessa ragione <strong>di</strong> vita.<br />

Da quest’anno poi, alle scuole secondarie <strong>di</strong> secondo<br />

grado vengono offerte alcune proposte specifiche<br />

<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> tematiche legate alle risorse<br />

storico-artistiche del territorio.<br />

In ultimo, con la sotto-sezione “Eventi” la sezione Didattica<br />

<strong>di</strong>venta tramite fra la scuola e la realtà citta<strong>di</strong>na realizzando<br />

visite non solo ai beni stabili, ma anche ad avvenimenti<br />

culturali che saranno ospitati in città.(adt)<br />

20 21


COOPERAZIONE SOCIALE<br />

Infiniti mon<strong>di</strong> <strong>di</strong> “carta”<br />

Il Centro <strong>di</strong> documentazione Città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> organizza la VI e<strong>di</strong>zione della mostra mercato del<br />

attendono i ragazzi<br />

libro interculturale per ragazzi, bambini, insegnanti e genitori. Tutte le iniziative collaterali<br />

3<br />

7<br />

5<br />

“ I<br />

DI TUTTI<br />

COLORI<br />

”<br />

Si apre lunedì 10 novembre 2008 “DI TUTTI I<br />

COLORI”, la VI e<strong>di</strong>zione della Mostra–Mercato del libro<br />

interculturale per bambini e ragazzi promossa dal Centro<br />

<strong>di</strong> Documentazione Città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, in collaborazione con<br />

Ucodep, Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Biblioteca Città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

e Centro Unesco <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Fiabe, favole, romanzi e<br />

racconti, libri <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione (religioni, musiche, cucine<br />

dal mondo…), libri animati, fumetti, atlanti, <strong>di</strong>zionari,<br />

libri bilingui e plurilingui e <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica interculturale:<br />

oltre 1.000 titoli, più <strong>di</strong> 5.000 libri <strong>di</strong> circa 100 e<strong>di</strong>tori<br />

saranno a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> bambini e ragazzi, genitori,<br />

insegnanti, educatori, bibliotecari fino al 30 novembre<br />

presso i locali del Centro <strong>di</strong> Documentazione (via<br />

Masaccio 6/a, <strong>Arezzo</strong>), con lo sconto del 10% sul<br />

prezzo <strong>di</strong> copertina.<br />

Un’occasione unica in città per promuovere la<br />

conoscenza e la lettura <strong>di</strong> libri a carattere interculturale,<br />

per avvicinare citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> origine italiana e straniera<br />

ai servizi offerti dalla Biblioteca del Centro <strong>di</strong><br />

Documentazione.<br />

Numerose le attività previste: visite guidate<br />

con animazione per studenti e insegnanti (dal<br />

10 novembre, tutte le mattine dalle ore 9.00 alle<br />

13.00); apertura su appuntamento per biblioteche<br />

pubbliche, scolastiche e <strong>di</strong> associazioni (tutti i<br />

pomeriggi feriali dalle 15.00 alle 18.30); incontri<br />

con autori, illustratori e animatori.<br />

2<br />

16<br />

ALCUNE CIFRE DELLA PRECEDENTE<br />

EDIZIONE<br />

Nel 2007 la Mostra è stata visitata da circa 2.500 persone,<br />

56 classi appartenenti a 37 scuole <strong>di</strong>verse: 16 delle materne,<br />

37 classi delle elementari, 3 classi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a inferiore, in<br />

prevalenza provenienti dalla Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e <strong>di</strong><br />

Siena.<br />

Sono stati venduti circa 14.400 euro <strong>di</strong> libri, ne sono stati<br />

acquistati circa 1.000 euro per la sezione ragazzi della<br />

Biblioteca grazie al ricavato della Mostra.<br />

11 i volontari e i ragazzi in servizio civile che, grazie alla<br />

loro <strong>di</strong>sponibilità, hanno reso possibile aumentare le ore <strong>di</strong><br />

apertura al pubblico.<br />

“Di Tutti i Colori” offre infatti al pubblico una pluralità<br />

<strong>di</strong> attività: visite guidate con animazione per studenti e<br />

insegnanti (dal 10 novembre, tutte le mattine dalle ore<br />

9.00 alle 13.00); apertura su appuntamento per biblioteche<br />

pubbliche, scolastiche e <strong>di</strong> associazioni (tutti i pomeriggi<br />

feriali dalle 15.00 alle 18.30); incontri con autori, illustratori<br />

e animatori il sabato pomeriggio.<br />

Il pubblico potrà visitare la mostra dal lunedì al<br />

venerdì dalle ore 14,30 alle ore 18,30 e sabato e domenica<br />

dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.<br />

Per maggiori informazioni:<br />

c/o Centro <strong>di</strong> Documentazione Città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Via Masaccio, 6/a<br />

Orario <strong>di</strong> apertura:<br />

lun – ven: dalle 14.30 alle 18.30<br />

sab e dom: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19<br />

Info e prenotazioni: 0575 902488<br />

www.cddarezzo.org – www.ucodep.org<br />

Foto: Ilaria Lenzi/Ucodep ©<br />

CONCORSO NAZIONALE A PREMI<br />

SULLE FESTIVITÀ DEL CALENDARIO<br />

MULTICULTURALE<br />

È stato indetto un concorso con l’obiettivo <strong>di</strong> realizzare<br />

un’Esposizione dei <strong>di</strong>segni selezionati proposti per sezioni presso<br />

l’Istituto Commerciale Buonarroti <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> dal 17 al 27<br />

novembre. Una commissione selezionerà i vincitori per ciascuna<br />

sezione e assegnerà il premio in libri.<br />

Esposizione <strong>di</strong> illustratori<br />

Si prevede <strong>di</strong> allestire la Mostra <strong>di</strong> illustratori del<br />

Calendario multiculturale della e<strong>di</strong>trice <strong>di</strong> Roma<br />

Sinnos nei locali della Coop durante lo stesso periodo<br />

della Mostra.<br />

GLI EVENTI DELLA MOSTRA<br />

Incontri con l’autore<br />

15 novembre ore 16.30: La casa E<strong>di</strong>trice Tolba<br />

- Grazia Cormio, Nino Ferrara<br />

22 novembre ore 16.30: Giovanni Nucci,<br />

autore dell’au<strong>di</strong>olibro “Ulisse. Il mare color del<br />

vino”. Au<strong>di</strong>olibro. 3 CD Au<strong>di</strong>o , 2008, Emons<br />

29 novembre ore 16.30: Anna Sarfatti e Barbara<br />

Pumhosel e<strong>di</strong>trice EDT<br />

Incontri nelle scuole <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Sabato 15 novembre, mattina: La casa E<strong>di</strong>trice<br />

Tolba - Grazia Cormio, Nino Ferrara<br />

Le novità <strong>di</strong> Sinnos E<strong>di</strong>tore<br />

Vinicio Ongini incontra bibliotecari e insegnanti<br />

Giovedì 20 novembre, ore 17.00 - c/o Sala<br />

Conferenze biblioteca Città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

22 23


COOPERAZIONE SOCIALE<br />

La Futura: una storia <strong>di</strong><br />

solidarietà e lavoro<br />

23 anni <strong>di</strong> attività: dall’idea <strong>di</strong> don Enrico Trabalzini ad una moderna realtà del mondo sociale e cooperativo <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Tutte le attività ed i protagonisti della Cooperativa Futura<br />

CHI<br />

La Futura nasce nel 1985 da un intuizione <strong>di</strong> Don Enrico<br />

Trabalzini, il primo che ha offerto alla città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> una<br />

risposta concreta alla trappola della tossico<strong>di</strong>pendenza<br />

creando l'allora Ceis, dove i giovani potevano tentare <strong>di</strong><br />

recuperare la propria vita attraverso un percorso personale<br />

<strong>di</strong> conoscenza e confronto, l'intuizione è stata proprio la<br />

creazione <strong>di</strong> una struttura che permettesse loro l'ingresso<br />

nel mondo del LAVORO: nata come cooperativa <strong>di</strong><br />

produzione lavoro <strong>di</strong>venta una delle prime Cooperative<br />

iscritte all'Albo delle Cooperative Sociali della Toscana (in<br />

base alla legge 381/91che iscrive le prime normative concrete<br />

per agevolare i reinserimenti <strong>di</strong> persone svantaggiate).<br />

Nel tempo abbiamo rivolto l’attenzione anche ad altri tipi<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio: alcolismo, detenuti, ex detenuti, invali<strong>di</strong> civili e<br />

psichici.<br />

Nei 23 anni <strong>di</strong> vita trascorsa ci siamo impegnati a:<br />

- conciliare la qualità dei servizi e la competitività dei<br />

prezzi con la nostra Mission;<br />

- uscire dalla logica assistenzialista che vede le cooperative<br />

sociali <strong>di</strong> tipo b come laboratori protetti o terminali per<br />

interpretare il ruolo più complesso <strong>di</strong> attori, <strong>di</strong> politiche<br />

attive per il lavoro;<br />

- migliorare la nostra impresa nelle capacità gestionali,<br />

competenza, ra<strong>di</strong>camento nel territorio, con la<br />

consapevolezza <strong>di</strong> essere parte attiva e fondante <strong>di</strong> un nuovo<br />

modo <strong>di</strong> fare “Stato Sociale”;<br />

- creare situazioni <strong>di</strong> lavoro stabili;<br />

- limitare il più possibile il ricorso a forme contrattuali<br />

a tempo determinato, utilizzandole solo per fare fronte ad<br />

aumenti temporanei <strong>di</strong> attività e sostituzione <strong>di</strong> lavoratori<br />

aventi <strong>di</strong>ritto alla conservazione del posto <strong>di</strong> lavoro;<br />

- contrastare l’obsoleta logica d’interpretarci e <strong>di</strong> volerci<br />

come solerti, flessibili e silenziosi gestori <strong>di</strong> servizi e non<br />

come autorevoli interlocutori per implementare la politica<br />

sociale del territorio <strong>di</strong> cui, invece, vogliamo farci carico<br />

insieme ad altri soggetti e contribuire alla formazione <strong>di</strong><br />

una rete sociale.<br />

COSA Le Attività lavorative<br />

Pulizie e sanificazioni<br />

Futura vanta nel settore pulizie una esperienza ventennale,<br />

eroga servizi <strong>di</strong> pulizia per privati ed Enti pubblici e, a<br />

seguito <strong>di</strong> un’attenta valutazione delle esigenze dell’ambiente<br />

da trattare offre la propria professionalità attraverso:<br />

preventivi gratuiti, pianificazione del servizio, intervento<br />

e monitoraggio costante delle zone trattate. Operiamo<br />

nell’ambito <strong>di</strong> pulizie civili e industriali con l’ausilio <strong>di</strong><br />

attrezzature all’avanguar<strong>di</strong>a e macchinari specifici per<br />

piccoli e gran<strong>di</strong> spazi, interveniamo su qualsiasi tipo <strong>di</strong><br />

superfici per il ripristino e il mantenimento. Tutti i servizi<br />

<strong>di</strong> pulizia offerti da Futura, si svolgono nel rispetto delle<br />

norme ambientali e <strong>di</strong> sicurezza, sia per quanto riguarda<br />

l’uso dei prodotti e delle attrezzature, sia per quanto<br />

concerne la sicurezza dei nostri soci e <strong>di</strong>pendenti.<br />

Settore trasporti traslochi facchinaggio<br />

Le prestazioni <strong>di</strong> facchinaggio sono quei servizi<br />

complementari alle attività <strong>di</strong> logistica quali:<br />

• La movimentazione merci eseguita anche con l'ausilio<br />

<strong>di</strong> nostri mezzi meccanici;<br />

• Montaggio-smontaggio manutenzione <strong>di</strong> arre<strong>di</strong><br />

serramenti <strong>di</strong> arredo (riparazione avvolgibili, sostituzione<br />

vetri ecc.), comprensivi <strong>di</strong> piccoli interventi <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica;<br />

• I servizi <strong>di</strong> imballaggio, etichettatura merci;<br />

• Il controllo e la co<strong>di</strong>fica dei prodotti;<br />

• Lo stoccaggio e la palettizzazione merci;<br />

• Carichi/scarichi e gestione magazzino<br />

• Rior<strong>di</strong>no <strong>di</strong> archivi e sistemazione pratiche<br />

• Allestimento <strong>di</strong> manifestazioni<br />

• Movimentazione <strong>di</strong> apparecchiature e casseforti <strong>di</strong><br />

notevole peso e <strong>di</strong>mensioni<br />

• Confezionamenti, assemblaggi;<br />

• Piccole manutenzioni, imbiancature, sostituzione<br />

mattonelle ecc. dove non necessitano certificazioni.<br />

La nostra competenza, flessibilità ed efficienza fa sì che<br />

la nostra organizzazione svolga i servizi sia in piccole che<br />

gran<strong>di</strong> realtà aziendali.<br />

Il servizio <strong>di</strong> trasloco, effettuato da operatori specializzati<br />

nel settore, risulta economico, svolto in tempi brevi e<br />

senza rischi <strong>di</strong> danneggiamento o smarrimento degli<br />

oggetti. L’azienda inoltre, con l’ausilio delle più moderne<br />

attrezzature da trasloco presenti attualmente sul mercato,<br />

raggiunge i massimi risultati in tempi estremamente brevi.<br />

La Futura <strong>di</strong>spone <strong>di</strong>: furgoni da 35 quintali e camion da<br />

115 quintali (anche con pedane elevatrici); scala area fino a<br />

8 piani; vari sistemi <strong>di</strong> imballaggio.<br />

Le attività <strong>di</strong> trasporto, <strong>di</strong>stribuzione, <strong>di</strong>simballo e<br />

posizionamento vengono effettuate quoti<strong>di</strong>anamente su<br />

tutto il territorio della provincia e straor<strong>di</strong>nariamente a<br />

livello nazionale. Si effettua trasporto e consegna capillare<br />

<strong>di</strong> biancheria pulita, biancheria sporca e materiale sterile<br />

(anche a strutture <strong>di</strong> notevoli <strong>di</strong>mensioni o con numerosi<br />

punti <strong>di</strong> scarico).<br />

Raccolta indumenti usati<br />

(<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e Monte San Savino)<br />

La cooperativa, in collaborazione con l’Unione Italiana<br />

Ciechi, procede all’operazione <strong>di</strong> vuotatura degli appositi<br />

cassonetti e trasporto del materiale conferito in appositi<br />

scarrabili, una volta ultimate le operazioni i pesi vengono<br />

comunicati all’ Azienda municipalizzata (AISA) e acquisiti<br />

nella propria quota <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata.<br />

Con l’accrescimento della raccolta <strong>di</strong> abiti e accessori<br />

d’abbigliamento usati, an<strong>di</strong>amo ad implementare una<br />

frazione importante della raccolta <strong>di</strong>fferenziata. Di<br />

conseguenza, una quota ogni anno <strong>di</strong> RSU viene sottratta<br />

allo smaltimento or<strong>di</strong>nario ed avviata al recupero e al<br />

riutilizzo. dove si ricicla il rifiuto: Il materiale viene inviato<br />

alla <strong>di</strong>tta Eurotess SRL <strong>di</strong> Montemurlo (PO).<br />

24 25


Custo<strong>di</strong>a portineria e centralino<br />

Ci occupiamo <strong>di</strong>: Portineria e custo<strong>di</strong>a centri <strong>di</strong> Accoglienza/<br />

area <strong>di</strong> transito per popolazioni Noma<strong>di</strong>/ Videosorveglianza<br />

Scale mobili <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

Il servizio presenta un’attività lavorativa poco impegnativa<br />

dal punto <strong>di</strong> vista fisico, più impegnativa è invece l’attività<br />

mentale e relazionale, l’esperienza ci insegna che il graduale<br />

contatto con realtà del <strong>di</strong>sagio consente una crescita<br />

interiore che influisce positivamente anche nella ricerca<br />

delle soluzioni alle proprie problematiche.<br />

Gestione <strong>di</strong> portineria e reception - Servizi <strong>di</strong> accoglienza<br />

Il nostro personale risponderà ad ogni vostra esigenza:<br />

controllo accessi persone e automezzi, custo<strong>di</strong>a chiavi,<br />

gestione centralino telefonate, rilascio informazioni, ritiro,<br />

smistamento corrispondenza.<br />

TURISMO SOCIALE<br />

CENTRO INTERCULTURALE DON<br />

TORELLI - La struttura<br />

La casa per ferie "Centro interculturale don Torelli" è<br />

situato nella frazione San Pancrazio (540 s.l.m) nel comune<br />

<strong>di</strong> Bucine. Di recente ristrutturazione con un ottimo<br />

intervento architettonico, si trova immersa nel verde delle<br />

valli dell'Ambra, a 30km da Siena, 30 km d <strong>Arezzo</strong> e 45 min<br />

<strong>di</strong> auto da Firenze, raggiungibile comodamente in treno<br />

dalla vicina stazione ferroviaria <strong>di</strong> Montevarchi, si trova a<br />

15km dalle stazione termale <strong>di</strong> Rapolano Terme (Si).<br />

La casa per ferie si presta bene ad accogliere gruppi ed<br />

associazione per attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, socio- culturali e<br />

ricreativo-sportive.<br />

Dal giugno del 2007 la struttura è gestita dalla cooperativa<br />

attraverso una convenzione con il Consorzio COOB<br />

(consorzio <strong>di</strong> cooperative sociali <strong>di</strong> tipo B della provincia<br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>)<br />

Sistemazioni:<br />

2 camere singole / 6 camere doppie / 1 camera tripla /<br />

1 camera con cinque posti / 1 cucina attrezzata / 1 sala<br />

riunioni con 40 posti / 1 sala lettura.<br />

Al momento della prenotazione è possibile richiedere i<br />

seguenti servizi:<br />

Bed & Breakfast / Pulizie / Cambio biancheria / Custo<strong>di</strong>a e<br />

presenza / Utilizzo della struttura per meeting e seminariale<br />

riunioni.<br />

COME<br />

Negli anni <strong>di</strong> attività l'ampliamento dei servizi ha<br />

determinato la necessità <strong>di</strong> avvalersi <strong>di</strong> una struttura<br />

organizzativa più efficiente ed orientata alla qualità e alla<br />

sod<strong>di</strong>sfazione del cliente: nell'anno 2005 abbiamo ottenuto<br />

la certificazione <strong>di</strong> Qualità secondo le norme UNI EN ISO<br />

9001:2000 attivando procedure specifiche per tutti i settori<br />

<strong>di</strong> appartenenza (pulizie, facchinaggio, traslochi, trasporti e<br />

custo<strong>di</strong>a).<br />

Il fiore all'occhiello della nostra cooperativa è senz'altro aver<br />

certificato le procedure che accompagnano gli inserimenti<br />

lavorativi ed aver inserito una figura professionale<br />

“Lavoratore Guida” (Tutor) con il compito <strong>di</strong> affiancare nel<br />

lavoro le persone svantaggiate per favorire l’integrazione<br />

socio-professionale, sviluppare e consolidare competenze<br />

anche residue che siano spen<strong>di</strong>bili nel mercato del lavoro.<br />

La Futura opera prevalentemente nel territorio Aretino e occupa complessivamente 58 addetti:<br />

• 29 normodotati (<strong>di</strong> cui 5 provenienti dallo svantaggio)<br />

• 27 svantaggiati (2 invali<strong>di</strong> psichici, 16 invali<strong>di</strong> civili, 9 certificati SERT)<br />

• 2 tirocinanti<br />

28 30 2 3<br />

Composizione:<br />

Uomini 28 /<br />

Donne 30<br />

Fatturato:<br />

'07 1.194.029<br />

'06 1.102.637<br />

'05 1.057.564<br />

Composizione del CDA:<br />

Uomini 2 /<br />

Donne 3<br />

ente pubblico 35%<br />

con il privato 65%<br />

soci volontari n.7<br />

26 27


CON CHI<br />

La cooperativa si prefigge un sempre crescente rapporto<br />

e ra<strong>di</strong>camento con il territorio in cui opera, ciò consente<br />

la costruzione <strong>di</strong> rapporti con i citta<strong>di</strong>ni, con i gruppi<br />

sociali e con le istituzioni. Per il lavoro svolto in questi<br />

anni la cooperativa è un importante riferimento degli<br />

Enti del territorio per progettare e coprogettare percorsi<br />

d’inserimento mirati per persone in situazioni <strong>di</strong> svantaggio.<br />

La partecipazione, l’interesse alla persona, la coerenza, il<br />

rispetto delle competenze altrui fa si che collabori con:<br />

Attività sociali <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>; Attività sociali Provincia<br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>; Progetto MILD; Ufficio categorie protette;<br />

Ser.T <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e provincia; Centro <strong>di</strong> solidarietà <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>;<br />

Centro servizi sociali per adulti; Carcere <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>; Caritas<br />

Diocesana; Associazione Sichem “crocevia dei popoli;<br />

Associazione Aiuto Sieropositivi; COOB consorzio delle<br />

cooperative sociali tipo b della provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

La volontà <strong>di</strong> “fare impresa” con equità e attenzione alla<br />

persona non significa essere un ente benefico assistenziale,<br />

ma un vero e proprio soggetto economico il cui fine ultimo<br />

è la creazione <strong>di</strong> un profitto non speculativo da rivolgere ai<br />

propri soci e <strong>di</strong>pendenti.<br />

L’inserimento lavorativo <strong>di</strong>venta strumento privilegiato<br />

per il raggiungimento <strong>di</strong> obiettivi <strong>di</strong> primaria importanza<br />

quali:<br />

• riconquistare la propria <strong>di</strong>gnità e autonomia;<br />

• mo<strong>di</strong>ficare la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> assistito ed acquisire un<br />

ruolo sociale attivo;<br />

• assumere la funzione <strong>di</strong> lavoratore innescando un<br />

processo <strong>di</strong> consapevolezza dei propri <strong>di</strong>ritti e doveri;<br />

• la corretta gestione dei rapporti <strong>di</strong> relazione con altre<br />

persone<br />

• acquisire red<strong>di</strong>to ed elementi <strong>di</strong> competenza e<br />

professionalità spen<strong>di</strong>bile anche in un momento<br />

successivo.<br />

La cooperativa si pone come spazio sociale, culturale e<br />

politico per agire sulle risorse femminili: promuovendo<br />

inserimenti a favore delle donne, pianificando i servizi in<br />

relazione alle necessità, bisogni e potenzialità, cercando <strong>di</strong><br />

porre al centro dell’attenzione il “punto <strong>di</strong> vista delle donne”<br />

come fonte <strong>di</strong> esperienza all’interno dell’organizzazione e<br />

dei servizi.<br />

Ci sono persone con deficit <strong>di</strong> opportunità che con<br />

molta fatica riescono ad approdare al lavoro in un<br />

tempo equilibrato (tra il tempo personale e quello delle<br />

istituzioni), se l’incontro avviene possiamo considerare<br />

che si è realizzata un integrazione ad alta valenza sociale,<br />

<strong>di</strong>ventando patrimonio <strong>di</strong> tutti.<br />

28 29


CONTRO L’ABBANDONO DEL CLIENTE<br />

AREZZO<br />

Proviamo a vivere meglio<br />

IL CLIENTE HA SEMPRE EURONICS<br />

WWW.EURONICS.IT<br />

Nuovi stili <strong>di</strong> vita, cibi naturali e meno rifiuti. Le iniziative dell’assessorato all’innovazione<br />

e dei GAS. In questo numero il manifesto su “Frutta e verdura <strong>di</strong> stagione”<br />

Stili <strong>di</strong> vita più corretti e rispetto dell’ambiente in cui<br />

viviamo: su questi temi lavora l’assessorato all’innovazione del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> ed Aerre inizia la pubblicazione <strong>di</strong> inserti<br />

in grado <strong>di</strong> fornire informazioni sintetiche ed imme<strong>di</strong>ate.<br />

Ecco il manifesto su “Frutta e verdura <strong>di</strong> stagione” preparato<br />

da Gas <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Gruppo <strong>di</strong> acquisto solidale, che da qualche<br />

mese porta avanti un progetto denominato “<strong>Arezzo</strong> ricicla”.<br />

“La nostra campagna <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> materiali usati –<br />

ricordano i volontari del Gas – è attiva da agosto. Il punto<br />

<strong>di</strong> raccolta viene allestito il primo sabato <strong>di</strong> ogni mese in<br />

piazza Sant’Agostino in uno stand all’interno dello spazio del<br />

mercato biologico dove, oltre ai contenitori per depositare i<br />

rifiuti, offriamo informazioni sulle nostre iniziative e più in<br />

generale sul sistema dei Gruppi <strong>di</strong> Acquisto Solidale: cosa<br />

sono, come funzionano, come prenderne parte”.<br />

I rifiuti raccolti vengono consegnati dal Gas ad aziende e<br />

associazioni che li smaltiscono in<strong>di</strong>rizzandoli verso specifici<br />

processi <strong>di</strong> riciclaggio e rigenerazione. In www.arezzoricicla.it<br />

sono <strong>di</strong>sponibili tutte le informazioni.<br />

“È necessario l’impegno <strong>di</strong> tutti – conclude l’assessore<br />

comunale all’innovazione, Ilario Nocentini. Le risorse<br />

non sono infinite: occorre consapevolezza <strong>di</strong> questo e<br />

servono nostri piccoli gesti quoti<strong>di</strong>ani per contribuire in<br />

modo significativo a migliorare l’ambiente e la qualità <strong>di</strong><br />

vita. Consumare verdura e frutta <strong>di</strong> stagione permette <strong>di</strong><br />

promuovere le produzioni locali ed evitare che i prodotti<br />

sulla nostra tavola provengano dall'altra parte del mondo,<br />

con evidente impatto sull'inquinamento del nostro pianeta.<br />

Insomma, filiera corta per un mondo migliore ed una<br />

tavola più 'nostrale' e saporita! A questo proposito, insieme<br />

alle altre iniziative, abbiamo anche uno sportello presso<br />

Informagiovani in piazza Guido Monaco su stili <strong>di</strong> vita<br />

solidali ed ecocompatibili e sui temi del consumo critico e<br />

consapevole in tutti i loro aspetti”.<br />

Lo sportello informativo è gestito <strong>di</strong>rettamente dai Gruppi<br />

che fanno capo al DES, Distretto <strong>di</strong> Economia Solidale ed è<br />

aperto tutti i lunedì dalle 17 alle 19 presso Informagiovani.<br />

Mail: informalternativa@comune.arezzo.it (ab)<br />

PERCHÈ IL CLIENTE HA SEMPRE EURONICS<br />

Tipo <strong>di</strong> materiale<br />

Olio alimentare usato<br />

Cellulari usati<br />

Occhiali da vista usati<br />

Tappi <strong>di</strong> sughero<br />

Cartucce da stampante<br />

Quantità raccolta in tre sabati<br />

40 litri (circa)<br />

49 telefoni e 57 carica-batterie<br />

26 paia<br />

262 tappi, pari a circa 2,35 Kg <strong>di</strong> sughero<br />

21 cartucce e 3 toner<br />

AREZZO Viale Mecenate, 2/E<br />

AREZZO Centro Comm.le "Setteponti" Viale Amendola, 15<br />

AREZZO 30 Strada D 1 S. Zeno<br />

31


32 33


ASL<br />

Influenza: 75.000 vaccini<br />

Dal 3 novembre il via alla campagna <strong>di</strong> vaccinazione. Vaccino gratuito per ultra<br />

sessantacinquenni e categorie a rischio. Anche la vitamina D contro l'osteoporosi<br />

10,5<br />

milioni <strong>di</strong><br />

fatturato<br />

FANNO IMPRESA<br />

430<br />

addetti a<br />

tempo pieno<br />

65<br />

servizi ed<br />

attività gestite<br />

1500<br />

utenti me<strong>di</strong>o<br />

giorno<br />

Anche quest’anno ritorna puntuale l’appuntamento con<br />

la vaccinazione antinfluenzale. I nuovi ceppi influenzali<br />

in arrivo sono targati Florida e Australia e, secondo quanto<br />

in<strong>di</strong>cato dall’organizzazione mon<strong>di</strong>ale della sanità, dobbiamo<br />

aspettarci un’influenza più aggressiva <strong>di</strong> quella dell'anno<br />

passato. La parola d'or<strong>di</strong>ne è quin<strong>di</strong> vaccinarsi - affermano alla<br />

USL: nessun allarmismo e nessun obbligo, ma una semplice<br />

precauzione che noi consigliamo vivamente per scongiurare<br />

altri problemi. "La vaccinazione antinfluenzale rappresenta<br />

sicuramente un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia<br />

e le sue complicanze - afferma il Direttore generale della Ausl<br />

Monica Calamai - ma vi sono anche altre misure <strong>di</strong> protezione<br />

personale utili a ridurre la trasmissione del virus che sarebbe<br />

bene adottare. Tra queste, una buona igiene respiratoria (coprire<br />

bocca e naso quando si starnutisce o si tossisce) e il lavaggio<br />

delle mani. Si tratta <strong>di</strong> due interventi semplici ed economici,<br />

spesso sottovalutati, ma che - secondo l'OMS - rappresentano<br />

le misure più efficaci per il controllo e la <strong>di</strong>ffusione delle<br />

infezioni. Le nostre priorità – sottolinea ancora il Direttore<br />

generale - sono quelle <strong>di</strong> proteggere le categorie maggiormente<br />

a rischio, nelle quali il sopraggiungere dell'influenza può<br />

aggravare le criticità, e per loro la vaccinazione sarà gratuita.<br />

In primo piano ci sono i soggetti dai sessantacinque anni in<br />

su. Nel 2007 abbiamo raggiunto una quota <strong>di</strong> copertura degli<br />

ultra sessantacinquenni tra le più alte in Toscana (54.579 su<br />

77.049) e quest'anno, grazie alla rinnovata collaborazione<br />

assicurata dai me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> famiglia, pensiamo <strong>di</strong> raggiungere<br />

una quota superiore. Poi, in<strong>di</strong>pendentemente dall'età, sono<br />

considerati a rischio i portatori <strong>di</strong> malattie croniche importanti,<br />

gli immunodepressi, i can<strong>di</strong>dati ad interventi chirurgici<br />

importanti. Il vaccino, infine, verrà offerto gratuitamente<br />

anche ad alcune categorie <strong>di</strong> lavoratori considerati <strong>di</strong> pubblica<br />

utilità o con problematiche particolari".<br />

COME RICONOSCERLA<br />

L'influenza è una malattia virale da non trascurare, visto che<br />

costituisce un rilevante problema <strong>di</strong> sanità pubblica a causa<br />

della sua contagiosità, per la variabilità dei virus influenzali e<br />

per le possibili gravi complicazioni soprattutto per le persone<br />

anziane o con malattie croniche importanti. Frequente motivo<br />

<strong>di</strong> consultazione me<strong>di</strong>ca e <strong>di</strong> ricovero ospedaliero, nonché<br />

principale causa <strong>di</strong> assenza dal lavoro e da scuola, l'influenza<br />

è ancor oggi la terza causa <strong>di</strong> morte in Italia per patologia<br />

infettiva, preceduta solo da Aids e tubercolosi. In particolare,<br />

si stima che in Italia l'influenza stagionale causi ogni anno<br />

circa 8.000 decessi in eccesso, <strong>di</strong> cui 1.000 per polmonite ed<br />

influenza, e 7.000 per altre cause. L'84% <strong>di</strong> questi riguardano<br />

persone <strong>di</strong> età superiore ai 65 anni.<br />

I sintomi dell’influenza sono comuni a molte altre malattie<br />

"da raffreddamento": febbre, mal <strong>di</strong> testa, malessere generale,<br />

tosse, raffreddore, dolori muscolari ed articolari. Soprattutto<br />

nei bambini si possono manifestare anche sintomi a carico<br />

dell’apparato gastro-intestinale (nausea, vomito, <strong>di</strong>arrea).<br />

LA REGIONE METTE A DISPOSIZIONE<br />

1 MILIONE DI VACCINI<br />

La Regione Toscana si è "attrezzata" acquistando un milione <strong>di</strong><br />

vaccini (per una spesa <strong>di</strong> 4 milioni e 118 mila euro), il 15% in<br />

più rispetto allo scorso anno. "Il nostro obiettivo - ha affermato<br />

l'assessore regionale Enrico Rossi - è quello <strong>di</strong> raggiungere<br />

una copertura del 75% della popolazione a rischio". Anche<br />

la nostra provincia beneficerà del maggior numero <strong>di</strong> dosi<br />

acquistate a livello regionale. Infatti, sono 75.000 i vaccini<br />

che la Usl 8 è pronta a <strong>di</strong>stribuire in provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Un<br />

numero definito sulla base dei dati storici (l’anno passato sono<br />

state fatte 69.400 vaccinazioni), sui dati relativi agli ultrasessantacinquenni<br />

della nostra provincia (77.049), sul risultato <strong>di</strong><br />

copertura raggiunto nel 2007 (aderì all’invito alla vaccinazione<br />

il 70,8% della popolazione in<strong>di</strong>viduata, con punte sino al 75%<br />

nella zona Val<strong>di</strong>chiana ed in Casentino).<br />

QUANDO FARLO: SUBITO<br />

La ASL 8 inizierà la propria campagna il 3 <strong>di</strong> novembre,<br />

dal momento che il picco stagionale dei casi è preve<strong>di</strong>bile<br />

che si verifichi alla fine <strong>di</strong> gennaio ed il periodo migliore<br />

per la vaccinazione è proprio il mese <strong>di</strong> novembre. È bene<br />

ricordare che, comunque, la vaccinazione antinfluenzale<br />

rimane un efficace mezzo protettivo in<strong>di</strong>viduale, anche se<br />

effettuata in perio<strong>di</strong> successivi a quello ottimale ed anche in<br />

periodo epidemico, in tutti quei soggetti in cui è fortemente<br />

raccomandata e che, per qualsiasi motivo, non fosse stata fatta<br />

prima. È quin<strong>di</strong> inutile, e può essere persino controproducente,<br />

la "corsa" alla vaccinazione.<br />

via Arno, 11<br />

52100 <strong>Arezzo</strong> - Italia (EU)<br />

cooperativa sociale<br />

tel. 0575.900309<br />

A CHI RIVOLGERSI<br />

tel. 0575.911071<br />

<strong>di</strong> tipo A Onlus<br />

I citta<strong>di</strong>ni che rientrano tra le categorie a rischio e tutti coloro<br />

fax 0575.911103<br />

www.koine.org<br />

34<br />

koine@koine.org<br />

35


che abbiano almeno 65 anni <strong>di</strong> età potranno liberamente e<br />

gratuitamente recarsi presso gli stu<strong>di</strong> del proprio me<strong>di</strong>co<br />

curante o presso i centri <strong>di</strong> vaccinazione dei Distretti o<br />

dell'Igiene Pubblica. Ad ogni me<strong>di</strong>co sarà consegnata una<br />

quantità <strong>di</strong> vaccini rapportata alla popolazione a rischio assistita.<br />

Coloro che sceglieranno <strong>di</strong> vaccinarsi nelle se<strong>di</strong> Usl anziché<br />

rivolgersi al proprio me<strong>di</strong>co curante, se <strong>di</strong> età inferiore ai 65<br />

anni, dovranno presentare un certificato me<strong>di</strong>co attestante la<br />

patologia o idonea documentazione circa l'appartenenza alla<br />

categoria a rischio. Gli orari e gli in<strong>di</strong>rizzi dei punti vaccinali<br />

della A.S.L. verranno in<strong>di</strong>cati dettagliatamente sui manifesti<br />

affissi presso tutti i centri sanitari e socio-sanitari ed i Comuni.<br />

Per conoscere gli orari effettuati nell'ambulatorio più vicino<br />

alla propria abitazione, una volta iniziata la campagna vaccinale<br />

è comunque possibile rivolgersi all'ufficio informazioni<br />

della USL, al numero 0575.254000 (dal lunedì al venerdì<br />

dalle 08.30 alle 13.30 - martedì, mercoledì e giovedì anche<br />

pomeriggio: dalle 15.00 alle 18.00).<br />

LE CATEGORIE A RISCHIO<br />

Le categorie a rischio oggetto della campagna sono rappresentate<br />

da persone con età pari o superiore ai 65 anni, bambini <strong>di</strong><br />

età superiore a 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da una serie <strong>di</strong><br />

patologie a rischio, bambini e adolescenti in trattamento a<br />

lungo termine con acido acetilsalicilico, donne al secondo<br />

e terzo trimestre <strong>di</strong> gravidanza, i ricoverati presso istituti<br />

per lungodegenti, me<strong>di</strong>ci e personale sanitario <strong>di</strong> assistenza,<br />

familiari <strong>di</strong> soggetti ad alto rischio, persone che per motivi <strong>di</strong><br />

lavoro sono a contatto con animali che potrebbero costituire<br />

fonte <strong>di</strong> infezione da virus influenzali non umani, persone<br />

addette a servizi pubblici <strong>di</strong> primario interesse collettivo.<br />

Proprio quest'ultimo gruppo <strong>di</strong> persone sarà oggetto nel corso<br />

della campagna <strong>di</strong> una particolare attenzione. La circolare<br />

ministeriale restringe quest'anno alle sole forze <strong>di</strong> polizia ed ai<br />

vigili del fuoco l'offerta attiva gratuita, lasciando alle Regioni<br />

la facoltà <strong>di</strong> allargarla ad altre categorie “socialmente utili”. La<br />

Regione Toscana ha deciso <strong>di</strong> mantenere l'offerta attiva anche<br />

per le categorie previste l'anno scorso: forze armate, addetti<br />

alle poste e telecomunicazioni, volontari dei servizi sanitari <strong>di</strong><br />

emergenza, personale <strong>di</strong> assistenza nelle case <strong>di</strong> riposo, personale<br />

degli asili nido, delle scuole dell'infanzia e dell'obbligo.<br />

Infine la campagna <strong>di</strong> vaccinazione si rivolgerà con particolare<br />

attenzione al personale sanitario. Questo con il duplice<br />

obiettivo: proteggere categorie <strong>di</strong> operatori particolarmente<br />

esposti e renderli a loro volta promotori <strong>di</strong> questa scelta nei<br />

confronti dei pazienti con cui vengono in contatto.<br />

VACCINAZIONE A DOMICILIO<br />

È prevista anche questa possibilità per coloro che non sono<br />

in grado <strong>di</strong> recarsi presso il proprio me<strong>di</strong>co o presso la Usl.<br />

Sarà il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia in questo caso ad intervenire, su<br />

chiamata dell’utente. Analoga soluzione è prevista anche per<br />

i pazienti ospiti nelle Residenze Sanitarie Assistite e degli<br />

ospedali <strong>di</strong> Comunità.<br />

CON LA VITAMINA "D" PER PREVENIRE L’OSTEOPOROSI<br />

Assieme al vaccino antinfluenzale, si rinnova l’iniziativa voluta dalla Regione Toscana per una vera e<br />

propria campagna <strong>di</strong> prevenzione dell'osteoporosi. Contemporaneamente al vaccino contro l'influenza,<br />

sarà <strong>di</strong>stribuita anche una dose <strong>di</strong> vitamina D (due fiale da assumere per via orale a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> sei mesi<br />

l'una dall'altra). Questa vitamina, infatti, è essenziale non solo per l'assorbimento del calcio e per il<br />

suo deposito nelle ossa, ma anche per il mantenimento del tono muscolare che costituisce un fattore<br />

importante nella prevenzione delle cadute e <strong>di</strong> tante fratture fra gli anziani.<br />

Tra la popolazione maggiormente a rischio, viene raccomanda la somministrazione della vitamina D,<br />

alle donne ultra 65enni che non siano già in trattamento per l'osteoporosi, ma anche a chi è molto<br />

magro (ad esempio a causa dell'anoressia) o ha assunto farmaci cortisonici per anni, a chi ha gravi<br />

carenze alimentari <strong>di</strong> calcio o malassorbimento (celiachia, malattie infiammatorie croniche intestinali,<br />

ecc.) oppure a chi fuma molto o beve alcolici in eccesso.<br />

VACCINAZIONE ANTIPNEUMOCOCCICA: PARLANE CON IL TUO MEDICO<br />

La Regione toscana offre gratuitamente anche la vaccinazione antipneumococcica ai soggetti al <strong>di</strong> sopra<br />

dei 65 anni <strong>di</strong> età, che presentino uno dei seguenti fattori <strong>di</strong> rischio: car<strong>di</strong>opatie gravi scompensate,<br />

broncopneumopatie croniche ostruttive, <strong>di</strong>abete mellito in precario compenso metabolico, epatopatie<br />

croniche, insufficienza renale cronica, immunodeficienze, soggetti ospiti <strong>di</strong> comunità, malattie<br />

croniche del sistema emopoietico, asplenia anatomica o funzionale in soggetti <strong>di</strong> qualsiasi età. Questa<br />

vaccinazione - che viene effettuata ogni cinque anni - è particolarmente in<strong>di</strong>cata per gli ospiti delle<br />

strutture residenziali per anziani. Ovviamente, riguardo l'opportunità o meno <strong>di</strong> questa ulteriore<br />

vaccinazione, è bene parlarne con il proprio me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia.<br />

36 37


ASL<br />

Le farmacie anti - fila<br />

Sono 38 quelle oggi abilitate alle prenotazioni <strong>di</strong> visite ed esami, ma saranno 57 entro<br />

la fine dell'anno. Oltre 90 i punti CUP a livello provinciale<br />

ASL<br />

Ecco dove rivolgersi<br />

L’elenco delle farmacie della zona sanitaria aretina dove è possibile prenotare visite e<br />

prestazioni me<strong>di</strong>che<br />

Per gli aretini prenotare una prestazione specialistica o un<br />

esame <strong>di</strong>agnostico in farmacia, pagare il ticket o spostare<br />

un appuntamento, non rappresenta certo una novità, visto<br />

che ci sono farmacie che effettuano questo servizio da<br />

molti anni. Un servizio che i citta<strong>di</strong>ni hanno <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong><br />

apprezzare, magari per la vicinanza alla propria abitazione,<br />

oppure perché consentono <strong>di</strong> evitare code agli sportelli usl<br />

nei momenti <strong>di</strong> maggior afflusso.<br />

Ma la vera novità da questo punto <strong>di</strong> vista, è data<br />

dall'impulso che azienda sanitaria da una parte e farmacie<br />

pubbliche e private dall'altra, hanno dato a questo servizio<br />

negli ultimi mesi. Un impulso forte, che la Usl ha voluto<br />

imprimere perseguendo l'obiettivo <strong>di</strong> avvicinare sempre<br />

più i servizi ai citta<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong>versificando e moltiplicando al<br />

contempo, le opportunità <strong>di</strong> accesso.<br />

Al 31 <strong>di</strong>cembre del 2007 si contavano una ventina <strong>di</strong><br />

farmacie abilitate al servizio <strong>di</strong> prenotazione e riscossione<br />

dei ticket in ambito provinciale. Oggi, novembre 2008, il<br />

numero <strong>di</strong> quelle farmacie è salito a 38 <strong>di</strong> cui 8 nel solo<br />

comune capoluogo.<br />

“Cup sempre più accessibile” è quin<strong>di</strong> una realtà nuova,<br />

adesso coniato come slogan <strong>di</strong> una campagna <strong>di</strong><br />

pubblicizzazione del servizio. Ed entro <strong>di</strong>cembre il numero<br />

<strong>di</strong> farmacie collegate al sistema <strong>di</strong> prenotazione della Usl<br />

saranno 57.<br />

Ma le possibilità <strong>di</strong> avere sotto casa il punto Cup per<br />

le proprie prenotazioni, non si ferma alle farmacie.<br />

Complessivamente, sono una novantina i punti <strong>di</strong> accesso<br />

al Cup a livello provinciale. C'è la fitta rete territoriale<br />

dei CUP gestiti <strong>di</strong>rettamente dalla USL (47 punti <strong>di</strong><br />

prenotazione), il servizio per le prenotazioni telefoniche,<br />

il CUPTEL (numero verde 800.575.800, attivo dal lunedì<br />

al venerdì, dalle ore 09,30 alle 19,30), gli stu<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci<br />

associati già operativi (1 in Valdarno, 2 in Val<strong>di</strong>chiana ed<br />

1 ad <strong>Arezzo</strong>).<br />

Importante: l'accesso ai cup - come quello ad altri servizi<br />

- può essere ulteriormente velocizzato, se i citta<strong>di</strong>ni<br />

prenderanno l'abitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> presentarsi agli sportelli muniti<br />

della tessera sanitaria: i lettori ottici in dotazione alle varie<br />

postazioni, infatti, consentono <strong>di</strong> acquisire in automatico i<br />

dati anagrafici del citta<strong>di</strong>ni, escludendo altresì la possibilità<br />

<strong>di</strong> commettere errori nella fase <strong>di</strong> <strong>di</strong>gitazione manuale. info@usl8.toscana.it<br />

Servizio CUP Campagna Informativa<br />

Centro Unificato Prenotazioni<br />

sempre più accessibile<br />

Da oggi infatti puoi prenotare le prestazioni sanitarie<br />

oltre che al CUP dell’ospedale e dei <strong>di</strong>stretti<br />

anche nelle farmacie e presso i me<strong>di</strong>ci<br />

che hanno aderito. Presentati ai nostri sportelli<br />

con la tessera sanitaria, tutto è più rapido!<br />

Info 0575 254000<br />

Elenco farmacie collegate al CUP nei comuni <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Subbiano, Capolona,<br />

Castiglion Fibocchi, Monte San Savino e Civitella della Chiana<br />

Farmacia Luogo In<strong>di</strong>rizzo Telefono<br />

Comunale 1 <strong>Arezzo</strong> Via Campo <strong>di</strong> Marte, 7 0575 902466<br />

Comunale 2 <strong>Arezzo</strong> Via del Trionfo, 82 0575 910384<br />

Comunale 4 <strong>Arezzo</strong> Via Marco Perennio, 88 0575 357659<br />

Comunale 5 <strong>Arezzo</strong> Loc. S.Giuliano, 47/c 0575 363061<br />

San Marco <strong>Arezzo</strong> Via Romana, 77 0575 911666<br />

Ghisleri <strong>Arezzo</strong> Via V.Alfieri, 49 0575 947207<br />

Re<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Corso Italia, 120 0575 21670<br />

Saione <strong>Arezzo</strong> Via Vittorio Veneto, 115 0575 21713<br />

Mori Subbiano Via Ver<strong>di</strong>, 3 0575 488962<br />

Comunale Monteutility Srl Montagnano Località Borghetto Via Nebbiaie, 25 0575 846096<br />

Monticini Castiglion Fibocchi Via Setteponti, 13/15 0575 47524<br />

Tucci Capolona Loc. Castelluccio Via II giugno, 87 0575 1827160<br />

Comunale Pieve al Toppo Pieve al Toppo Via delle Piscine, 3/A 0575 411115<br />

Ponte alla Chiassa Ponte alla Chiassa 0575 362362<br />

Biancotti Monte San Savino Via Della Stazione, 2 0575 844463<br />

Tra poco sarà possibile prenotare anche qui:<br />

Farmacia Luogo In<strong>di</strong>rizzo Telefono<br />

Razzetto Capolona Via Marconi, 8 0575 488098<br />

Romanelli Olmo Loc. Olmo, 201/c 0575 99334<br />

Il Corso <strong>Arezzo</strong> Corso Italia, 73 0575 20618<br />

Andreoli In<strong>di</strong>catore Loc. In<strong>di</strong>catore, 12/F 0575 368030<br />

Mascheri Ciggiano Via Matteotti Giacomo 0575 440210<br />

Scortecci Quarata Loc. Quarata, 108 0575 364009<br />

Pescaiola Pescaiola Via Dal Borro Alessandro, 82 0575 20339<br />

Per conoscere l'elenco delle farmacie abilitate al servizio CUP in provincia: 0575 254000<br />

38 39


ACQUA<br />

ACQUA<br />

Piazza nuova, reti nuove<br />

Quando conta la qualità<br />

Rifacimento della rete idropotabile e delle fognature nere in Piazza Grande. Nuove<br />

Acque collabora al progetto dell’amministrazione comunale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

3.500 le analisi <strong>di</strong> laboratorio che ogni anno Nuove Acque effettua sulle acque potabili, verificando<br />

oltre 54.000 parametri, e circa 4.000 quelle per le acque reflue, con oltre 33.000 parametri<br />

Nuove Acque sta realizzando i lavori <strong>di</strong> rifacimento della rete<br />

idropotabile e delle fognature nere in Piazza Grande: si tratta<br />

<strong>di</strong> interventi inseriti nel progetto generale redatto dal <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> per la risistemazione complessiva della piazza e che<br />

comportano, da parte <strong>di</strong> Nuove Acque, un investimento<br />

<strong>di</strong> 65.000 euro. In particolare, per quanto riguarda la rete<br />

idrica, è prevista la completa sostituzione <strong>di</strong> quella esistente<br />

con la posa in opera <strong>di</strong> tubazioni in ghisa sferoidale per<br />

una lunghezza <strong>di</strong> circa 235 metri. Inoltre, nel tratto sud<br />

della piazza, verrà realizzata una nuova condotta che dovrà<br />

poi collegarsi con Corso Italia per consentire una migliore<br />

<strong>di</strong>stribuzione delle pressioni alle utenze. Saranno poi sostituiti<br />

tutti gli allacciamenti esistenti all’acquedotto e le <strong>di</strong>ramazioni<br />

per i collegamenti con le strade contigue.<br />

Gli interventi sul sistema fognario prevedono invece la<br />

costruzione <strong>di</strong> una nuova rete fognaria nera <strong>di</strong> 125 metri<br />

superando l’attuale fognatura mista a cassetta e la realizzazione <strong>di</strong><br />

tutti gli allacciamenti, sia da vicoli e strade laterali, intercettando<br />

le attuali fosse biologiche e le tubazioni private. I materiali<br />

in<strong>di</strong>viduati per entrambi gli interventi garantiscono un’elevata<br />

funzionalità e durata nel tempo anche in relazione al rifacimento<br />

<strong>di</strong> gran parte dei lastricati in pietra.<br />

Completa sostituzione della rete<br />

esistente con la posa in opera<br />

<strong>di</strong> tubazioni per una lunghezza<br />

<strong>di</strong> circa 235 metri. Una nuova<br />

condotta che dovrà collegarsi<br />

con Corso Italia<br />

Gli interventi sul sistema<br />

fognario prevedono la<br />

costruzione <strong>di</strong> una nuova rete<br />

<strong>di</strong> 125 metri superando l’attuale<br />

fognatura mista a cassetta<br />

ed il rifacimento <strong>di</strong> tutti gli<br />

allacciamenti<br />

Nella primavera scorsa è entrato in funzione il nuovo Polo<br />

Qualità <strong>di</strong> Ponte a Chiani, che riunisce in un’unica struttura<br />

i due laboratori <strong>di</strong> analisi fino ad oggi <strong>di</strong>slocati presso il<br />

depuratore del Casolino (acque reflue) e il potabilizzatore <strong>di</strong><br />

Buon Riposo (acque potabili).<br />

Qui sono effettuate, oltre alle analisi chimico-fisiche sulle<br />

acque (potabili e reflue), anche le analisi batteriologiche che<br />

finora venivano affidate a laboratori esterni.<br />

Il risultato è un’ottimizzazione dei processi e uno snellimento<br />

delle procedure, con una riduzione dei tempi e dei costi <strong>di</strong><br />

trasferimento dei campioni. Sono circa 3.500 le analisi <strong>di</strong><br />

laboratorio che ogni anno Nuove Acque effettua sulle acque<br />

potabili, verificando oltre 54.000 parametri, e circa 4.000<br />

quelle per le acque reflue, con oltre 33.000 parametri. A queste<br />

si sommano i controlli effettuati quoti<strong>di</strong>anamente “sul campo”<br />

dalle squadre <strong>di</strong> tecnici specializzati. I principali impianti sono<br />

inoltre dotati <strong>di</strong> strumentazioni elettroniche che monitorano<br />

in continuo la qualità dell’acqua in entrata e in uscita.<br />

40 41


INCENTIVI ECONOMICI<br />

DEL COMUNE DI AREZZO<br />

ACQUISTO DI VEICOLI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE<br />

o trasformazione a gas dei veicoli euro 0, 1, 2, e 3.<br />

Per informazioni dettagliate:<br />

www.comune.arezzo.it (sezione argomenti – ambiente,casa e territorio – aria e rumore – contributi economici ...)<br />

Ufficio Ambiente - via Trasimeno, 11/6 - referente Fabio Rossi - telefono 0575 - 377 548 dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30<br />

alle ore13 - martedì e giovedì pomeriggio dalle ore 15.15 alle ore 17.45. Fax: 0575/377540<br />

INSTALLAZIONE DI IMPIANTI SOLARI TERMICI<br />

per la produzione <strong>di</strong> acqua calda sanitaria (ACS) e/o integrazione riscaldamento domestico.<br />

L’incentivo del <strong>Comune</strong> si aggiunge a quelli previsti dalla Regione toscana e dalla Finanziaria 2008<br />

Per informazioni dettagliate:<br />

www.comune.arezzo.it (sezione argomenti – ambiente,casa e territorio – fonti energetiche ...)<br />

Ufficio Ambiente - via Trasimeno, 11/6 - referenti Fabio Rossi telefono 0575 - 377 548 - Sara Vestrucci 0575 377 521 - dal<br />

lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore13 - martedì e giovedì pomeriggio dalle ore 15.15 alle ore 17.45. Fax: 0575/377540<br />

Le domande devono essere inviate o consegnate a mano all’ufficio Protocollo del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>,<br />

Piazza Libertà, 1 entro il 31 <strong>di</strong>cembre 2008<br />

AERRE è un mensile al<br />

servizio dei citta<strong>di</strong>ni<br />

che viene <strong>di</strong>stribuito gratuitamente<br />

alle famiglie del comune <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Per acquistare spazi<br />

promozionali su AERRE potete<br />

contattare la nostra redazione<br />

Via Arno 11 - 52100 <strong>Arezzo</strong><br />

Tel. 0575.900309 - Fax. 0575.911103<br />

lele@reteisola.it<br />

42 43


AFM - EDUCAZIONE ALLA SALUTE<br />

La tutela della salute passa<br />

dalle regole dell’igiene<br />

Rispettare le più elementari regole dell’igiene anche quando si pratica attività fisica.<br />

Palestre, piscine, luoghi <strong>di</strong> sport e svago: i rischi che si corrono e come prevenirli<br />

REGOLE: LE MAGNIFICHE 7<br />

Se si frequentano palestre o piscine o comunque luoghi dove tante persone usufruiscono delle stesse attrezzature si moltiplica il problema<br />

<strong>di</strong> contrarre infezioni, dunque seguire un'attenta igiene personale <strong>di</strong>viene in<strong>di</strong>spensabile ed è bene ricordare:<br />

1. Evitare il contatto <strong>di</strong>retto con le superfici degli attrezzi utilizzando tappeti ad uso strettamente personale<br />

2. Evitare il contatto con la superficie dei sanitari ed usare scarpe idonee per l'uso esclusivo nelle docce<br />

3. Indossare indumenti <strong>di</strong> cotone per consentire una buona traspirazione ed evitare la macerazione della pelle<br />

4. Al termine dell'attività fisica lavare accuratamente tutte le parti del corpo, meglio se con un detergente non aggressivo per la pelle<br />

5. Asciugarsi accuratamente dopo la doccia per evitare la proliferazione <strong>di</strong> funghi e batteri<br />

6. Astenersi dal frequentare centri sportivi quando si è ammalati e rispettare idonei tempi <strong>di</strong> convalescenza a guarigione avvenuta<br />

7. Eseguire la vaccinazione antinfluenzale quando si frequentano regolarmente e assiduamente palestre e piscine<br />

Prevenire le malattie e mantenere il nostro stato <strong>di</strong> salute è<br />

sempre più importante. Fare attività fisica è prendersi cura <strong>di</strong><br />

se stessi. Spesso orari <strong>di</strong> lavoro e impegni ci portano a svolgere<br />

tale attività in luoghi chiusi e affollati come palestre o piscine<br />

dove a volte ci <strong>di</strong>mentichiamo una cosa molto importante<br />

come l’igiene. L'igiene è il ramo della me<strong>di</strong>cina che tratta le<br />

interazioni tra l'ambiente e la salute umana. Elabora criteri,<br />

esigenze e misure che riguardano lo stato ambientale e il<br />

comportamento in<strong>di</strong>viduale e collettivo. Lo scopo principale è<br />

la prevenzione primaria per evitare e combattere malattie e la<br />

promozione del benessere e dell'efficienza umana.<br />

Si può definire dunque come l’insieme delle misure preventive<br />

<strong>di</strong>rette alla protezione della salute.<br />

MAI ABBASSARE LA GUARDIA<br />

L’uomo tende a sentirsi completamente protetto dai progressi<br />

della me<strong>di</strong>cina. Lo sviluppo genera un senso <strong>di</strong> sicurezza e<br />

oggi i problemi <strong>di</strong> igiene non vengono più percepiti come<br />

essenziali.<br />

Un abbassamento della guar<strong>di</strong>a è sufficiente a riaccendere i<br />

pericoli microbici. Non deve quin<strong>di</strong> sorprendere che una<br />

malattia come la tubercolosi, che credevamo sul punto <strong>di</strong><br />

sparire, stia facendo un inquietante ritorno nella nostra<br />

Europa.<br />

Un numero sempre maggiore <strong>di</strong> microbi provengono da ogni<br />

dove, grazie al fortissimo incremento dei viaggi.<br />

Va ricordato che ognuno <strong>di</strong> noi ospita almeno mezzo milione<br />

<strong>di</strong> stafilococchi per centimetro quadrato <strong>di</strong> pelle delle ascelle,<br />

sulle mani sono 660 per cm 2 , sulla schiena 300 per cm 2 , sulle<br />

Lo sviluppo genera un senso <strong>di</strong><br />

sicurezza e oggi i problemi <strong>di</strong> igiene<br />

non vengono più percepiti come<br />

essenziali. Un abbassamento della<br />

guar<strong>di</strong>a è sufficiente a riaccendere i<br />

pericoli microbici<br />

parti del volto più grasse, quelle dove si formano i foruncoli,<br />

possono arrivare a 4 milioni per cm 2 .<br />

Non rispettare o trascurare le semplici regole <strong>di</strong> igiene<br />

quoti<strong>di</strong>ana e personale permette lo sviluppo <strong>di</strong> colonie <strong>di</strong><br />

microrganismi potenzialmente pericolosi.<br />

LA CONOSCENZA DEI RISCHI<br />

Quando è sporco, il nostro corpo è il terreno ideale per lo<br />

sviluppo dei microbi. La polvere, il sudore e le altre secrezioni<br />

corporee e il calore sono altrettanti fattori che favoriscono la<br />

moltiplicazione microbica. Per questo, ogni attività fisica deve<br />

essere seguita da una doccia o un bagno, con l'uso appropriato<br />

<strong>di</strong> un detergente. Il fatto che tante persone usufruiscano<br />

degli stessi locali servendosi dei medesimi attrezzi amplifica la<br />

possibilità <strong>di</strong> acquisire infezioni anche per contatto. Le zone<br />

soggette a ristagno <strong>di</strong> acqua e alti valori <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà sono un<br />

habitat ideale per la proliferazione <strong>di</strong> funghi e batteri. Le<br />

con<strong>di</strong>zioni caldo - umide <strong>di</strong> piscine e spogliatoi favoriscono<br />

il rischio <strong>di</strong> trasmissione <strong>di</strong> questi agenti causando micosi<br />

cutanee. Il contatto con le superfici dei sanitari, pavimenti, ma<br />

anche attrezzi ginnici contaminati può favorire la comparsa <strong>di</strong><br />

verruche. Queste patologie normalmente non causano dolore,<br />

ma sono spesso lunghe da trattare perché <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile risoluzione,<br />

oltre a rappresentare un problema <strong>di</strong> natura estetica. Le<br />

verruche plantari, che interessano la pianta del piede, sono le<br />

più frequenti e si riconoscono per l'aspetto simile ad un callo,<br />

ma con uno o più puntini neri ravvicinati sulla superficie. Nella<br />

maggior parte dei casi, le verruche guariscono spontaneamente<br />

in un periodo <strong>di</strong> tempo che va dai due ai cinque anni. A volte,<br />

tuttavia, può rendersi necessario un trattamento soprattutto se<br />

fanno male quando si cammina. L'asportazione, inoltre, riduce<br />

la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere il contagio. Fra le micosi superficiali,<br />

la più comune, fra chi frequenta le piscine, è il cosiddetto<br />

piede d’atleta, causata da una famiglia <strong>di</strong> funghi chiamati<br />

dermatofiti. La cute si presenta macerata, con aspetto arrossato<br />

e taglietti dolorosi in corrispondenza degli spazi fra le <strong>di</strong>ta e con<br />

chiazze squamose tondeggianti e vescicole ai bor<strong>di</strong>. Le micosi<br />

superficiali sono facilmente risolvibili con una terapia a base<br />

<strong>di</strong> farmaci antifungini. Più rare sono invece infezioni come il<br />

granuloma da piscina, che si presenta come un rigonfiamento<br />

arrossato della cute, che successivamente <strong>di</strong>venta simile ad<br />

una verruca, il mollusco contagioso, che si manifesta con un<br />

nodulo <strong>di</strong> qualche millimetro rosato, non doloroso e con un<br />

piccola infossatura centrale, e la follicolite da Pseudomonas,<br />

che si manifesta con piccole pustole arrossate che circondano<br />

i follicoli piliferi, associate a dolore, prurito e sintomi generali<br />

come mal <strong>di</strong> testa, malessere e febbre.<br />

44 45


AREZZO<br />

Il <strong>di</strong>segno urbanistico della<br />

nuova città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Department of<br />

Communication’s Health and Wellness<br />

Promoting just quality services<br />

preserve from banality<br />

In<strong>di</strong>viduate le aree strategiche sulle quali intervenire: Lebole, Catona ed ex scalo merci.<br />

Quattro le linee strategiche: Metropolitana, Tangenziale, Parkway, Parchi Urbani<br />

Il Piano Strutturale ha in<strong>di</strong>viduato quattro linee strategiche<br />

che costituiscono le <strong>di</strong>rettrici <strong>di</strong> sviluppo urbanistico che<br />

qualificheranno il futuro della città. Sono così definite:<br />

Metropolitana Urbana, Tangenziale, Parkway, Parchi Urbani.<br />

Ogni schema è <strong>di</strong>stinto poi in aree strategiche <strong>di</strong> intervento.<br />

Entrando nel dettaglio, la Metropolitana, raccoglie le aree<br />

ritenute strategiche per il miglioramento della mobilità. Prevede<br />

la creazione <strong>di</strong> opportunità abitative in grado <strong>di</strong> stabilire offerte<br />

residenziali <strong>di</strong>versificate in termini <strong>di</strong> funzioni, tipologie e costi,<br />

la costituzione <strong>di</strong> un ambiente urbano favorevole ai pedoni e a<br />

coloro che usufruiscono dei mezzi pubblici, interventi finalizzati<br />

alla riduzione del rischio <strong>di</strong> esondazione. Le aree strategiche<br />

in esso contenute sono: la tramvia, considerata come la<br />

riqualificazione delle linee ferro della LFI, i due nuovi quartieri<br />

Tucciarello e Cacciarelle, il canale <strong>di</strong>versore per la soluzione delle<br />

problematiche <strong>di</strong> natura idraulica.<br />

Lo Schema 2, la Tangenziale, raccoglie le aree ritenute<br />

strategiche per il miglioramento del sistema infrastrutturale<br />

e per la riduzione dei maggiori flussi <strong>di</strong> traffico, realizzando<br />

un’alternativa all’attraversamento in<strong>di</strong>scriminato della città<br />

in senso sud-nord, accrescendo il livello <strong>di</strong> interscambio tra<br />

le <strong>di</strong>verse modalità <strong>di</strong> trasporto delle merci e potenziando<br />

l’attuale livello <strong>di</strong> offerta <strong>di</strong> aree produttive. Aree strategiche<br />

sono la nuova S.R. 71; la variante Pratantico-In<strong>di</strong>catore; la<br />

variante <strong>di</strong> Quarata; l’interporto, in via <strong>di</strong> realizzazione; le<br />

nuove zone industriali <strong>di</strong> In<strong>di</strong>catore e San Zeno.<br />

Lo Schema 3, Parkway, raccoglie le aree ritenute determinanti<br />

per il miglioramento e la riqualificazione del livello <strong>di</strong> accessibilità<br />

al centro urbano e conseguentemente del potenziamento del<br />

livello <strong>di</strong> fruibilità dei servizi, delle attrezzature e delle strutture<br />

culturali e turistiche. Aree strategiche sono il potenziamento<br />

del raccordo autostradale; il nuovo percorso turistico; la<br />

cittadella degli affari; la riqualificazione della tangenziale<br />

urbana; la variante <strong>di</strong> Ceciliano; la chiusura a nord; la Catona;<br />

l’area delle ex Caserme; l’ex scalo merci.<br />

Lo Schema 4, Parchi Urbani, raccoglie infine le aree<br />

ritenute strategiche per il potenziamento e il miglioramento<br />

del sistema dei parchi e delle attrezzature collettive per lo<br />

sport e il tempo libero, finalizzate all’incremento del livello<br />

<strong>di</strong> fruibilità dei contesti naturalistici e della loro integrazione<br />

con le attrezzature <strong>di</strong> carattere più propriamente urbano.<br />

Aree strategiche sono il parco fluviale della Chiusa dei<br />

Monaci, il parco della bonifica idraulica, il parco urbano <strong>di</strong><br />

Molin Bianco, il parco urbano <strong>di</strong> San Cornelio, la cintura<br />

del verde urbano, la cittadella dello sport e la cittadella del<br />

tempo libero al Triangolo delle Cave.<br />

Date queste premesse, l’amministrazione comunale ha deciso<br />

<strong>di</strong> sviluppare lo schema <strong>di</strong>rettore Parkway e, nell’ambito <strong>di</strong><br />

quest’ultimo, tre aree strategiche <strong>di</strong> intervento. La scelta è<br />

stata fatta sulla base <strong>di</strong> due motivi principali: il primo è che<br />

zona Lebole, zona scalo merci e zona Catona sono legate in<br />

maniera imprescin<strong>di</strong>bile al tracciato che assumerà la Parkway,<br />

il sistema <strong>di</strong> raccor<strong>di</strong> stradali che dal casello della A1 porterà<br />

in centro oppure permetterà <strong>di</strong> evitarlo tramite una cintura <strong>di</strong><br />

scorrimento. Il secondo è che le zone, identificate quin<strong>di</strong> come<br />

tre anelli <strong>di</strong> un sistema complesso, risultano complementari<br />

da un punto <strong>di</strong> vista della destinazione urbanistica laddove<br />

permettono <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare le esigenze tipiche <strong>di</strong> uno sviluppo<br />

e<strong>di</strong>lizio e urbano: il residenziale (Catona), il <strong>di</strong>rezionale<br />

(Lebole), i servizi (scalo merci). Se questa è l’impostazione <strong>di</strong><br />

fondo, è evidente che la scelta dell’amministrazione significa<br />

avere privilegiato luoghi inscin<strong>di</strong>bili e strategici, secondo la<br />

lettera del Piano Strutturale, per lo sviluppo futuro <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

L’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo approvato nella seduta del Consiglio<br />

Comunale del 25 settembre ha consacrato politicamente<br />

questa scelta: l’amministrazione comunale procederà<br />

dunque alla redazione <strong>di</strong> 3 piani complessi <strong>di</strong> intervento, per<br />

l’attuazione delle aree strategiche sopra in<strong>di</strong>viduate. (mc)<br />

Metropolitana raccoglie le aree ritenute strategiche per il miglioramento della mobilità; Tangenziale quelle per<br />

il miglioramento del sistema infrastrutturale e per la riduzione dei maggiori flussi <strong>di</strong> traffico; Parkway quelle per il<br />

miglioramento e la riqualificazione del livello <strong>di</strong> accessibilità al centro urbano; Parchi Urbani quelle per il potenziamento<br />

e il miglioramento del sistema dei parchi e delle attrezzature collettive per lo sport e il tempo libero<br />

46 47


AREZZO<br />

Viaggio virtuale attraverso<br />

Un approfon<strong>di</strong>mento sui progetti che interessano tre zone fondamentali della città <strong>di</strong><br />

la città del prossimo futuro<br />

<strong>Arezzo</strong>. L’area industriale ex Lebole, la zona della Catona e quella dell’ex scalo merci<br />

Dalla Lebole alla “cittadella degli affari”<br />

Partiamo con la prima delle tre aree che è possibile incontrare<br />

procedendo dal casello autostradale, quella dove sorgeva la<br />

fabbrica per decenni più prestigiosa <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>: la Lebole. Il suo<br />

destino sarà quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare, adeguatamente riqualificata,<br />

una vera e propria zona <strong>di</strong> accesso e introduzione alla città,<br />

una sorta <strong>di</strong> “biglietto d’ingresso e presentazione”. Ciò<br />

comporta irrinunciabilmente che gli interventi siano <strong>di</strong> forte<br />

valore simbolico e comunicativo e caratterizzati da alta qualità<br />

architettonica. Il tema della sua riqualificazione è complesso<br />

date le molte componenti che vi si interfacciano: la viabilità,<br />

con la presenza del nodo tra il raccordo autostradale e la<br />

tangenziale urbana, la creazione dei parcheggi necessari alle<br />

nuove attività, l’accesso e il recupero <strong>di</strong> un’area attualmente in<br />

<strong>di</strong>suso, la riconversione dei manufatti esistenti e la creazione<br />

<strong>di</strong> nuove strutture.<br />

L’accesso all’area ex Lebole e al Centro Affari potrà essere<br />

regolato tramite una rotatoria <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni congrue al<br />

carico <strong>di</strong> traffico che definirà, <strong>di</strong> fatto, il nuovo punto <strong>di</strong><br />

termine del raccordo autostradale. Due nuovi tratti stradali<br />

originanti dalla rotatoria permetteranno a sud <strong>di</strong> servire<br />

l’area ex-Lebole e a nord <strong>di</strong> connettersi alla strada esistente<br />

e quin<strong>di</strong> al Centro Affari. I parcheggi dell’area dovranno<br />

essere in prevalenza interrati mentre ampie aree sistemate<br />

a verde verranno integrate con nuove volumetrie, anch’esse<br />

poste lungo l’asse est-ovest, con destinazione principale a<br />

<strong>di</strong>rezionale. Tra queste nuove strutture e i volumi esistenti,<br />

che verranno in parte demoliti, in parte mantenuti a memoria<br />

storica della vocazione industriale dell’area, verrà creato un<br />

asse totalmente pedonale e ciclabile. All’interno <strong>di</strong> tale asse<br />

potrà mantenersi il cono ottico attualmente esistente che<br />

permette la visione del centro storico e in particolare della<br />

Cattedrale. Lo sviluppo sostanzialmente orizzontale dell’area<br />

verrà interrotto da un nuovo volume, sviluppato appunto in<br />

senso verticale, caratterizzato dalle più innovative soluzioni<br />

in materia <strong>di</strong> ecosostenibilità, percepibile dalle zone più<br />

<strong>di</strong>stanti e simbolo dell’intero intervento.<br />

Procedendo verso nord: la Catona<br />

L’ambito è compreso tra la Statale Umbro-Casentinese,<br />

via Tarlati, la strada della Catona e il nuovo tracciato della<br />

chiusura a nord. L’area si <strong>di</strong>stingue per la sua posizione<br />

strategica rispetto al centro storico e al territorio aperto.<br />

Il progetto <strong>di</strong> un nuovo quartiere è improntato così a<br />

un’estrema sensibilità nella me<strong>di</strong>azione delle due realtà che<br />

vi si relazionano, tentando <strong>di</strong> mantenere la percezione della<br />

campagna a fronte <strong>di</strong> uno sviluppo dell’e<strong>di</strong>ficato. L’intervento<br />

potrà rappresentare un nuovo orientamento nella scelta dello<br />

sviluppo urbano: è previsto infatti un sistema <strong>di</strong> quartiere<br />

con una forte integrazione tra la residenza e gli spazi aperti a<br />

verde, che privilegi la fruizione pedonale e ciclabile dell’area e<br />

limiti l’utilizzo dell’automobile. Al tempo stesso potrà trovare<br />

spazio un sistema <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> tipo terziario e commerciali,<br />

integrate con spazi e attrezzature pubbliche che definiscano<br />

aree <strong>di</strong> attrazione e <strong>di</strong> aggregazione quali veri e propri centri<br />

vitali del quartiere. Nella definizione del progetto si renderà<br />

necessario tenere conto <strong>di</strong> elementi aggiuntivi quali un<br />

parcheggio “scambiatore” <strong>di</strong> alcune centinaia <strong>di</strong> posti, un’area<br />

<strong>di</strong> sosta a supporto dell’attuale parcheggio <strong>di</strong> via Pietri,<br />

un’altra con accesso sul viale Santa Margherita fruibile dagli<br />

utenti provenienti dalla <strong>di</strong>rettrice Casentinese e un parco<br />

urbano che avrà come propaggini una serie <strong>di</strong> attrezzature<br />

sportive, quali campi da tennis, calcetto, basket.<br />

L’ex scalo merci<br />

L’area dell’ex scalo merci assume rilevanza perché pensata<br />

come il luogo deputato a ridefinire il sistema <strong>di</strong> accesso al<br />

centro città e il collegamento tra gli spazi urbani <strong>di</strong> pregio.<br />

L’area, in realtà, comprende la stazione, l’attuale scalo merci,<br />

l’area Baldaccio fino all’area ex Lebole.<br />

Gli interventi consistono principalmente nella creazione<br />

<strong>di</strong> una nuova viabilità, anche <strong>di</strong> raccordo tra le rotatorie<br />

esistenti, che permetterà nuove soluzioni <strong>di</strong> accesso e <strong>di</strong><br />

uscita dalla stazione, con la contestuale riduzione dei tempi<br />

e delle <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> percorrenza per determinati tragitti. Ad<br />

esempio, sarà possibile accedere <strong>di</strong>rettamente alla stazione<br />

da Pescaiola e dal viale dei Carabinieri. Una delle prime<br />

operazioni necessarie appare inoltre quella <strong>di</strong> trasferire<br />

l’attuale terminal autobus dall’area sotto le mura all’attuale<br />

parcheggio della stazione. Ciò permetterà da un lato <strong>di</strong><br />

realizzare un’altra sistemazione a verde dall’altro consentirà<br />

la creazione <strong>di</strong> un unico centro <strong>di</strong> interscambio tra i sistemi<br />

<strong>di</strong> trasporto pubblico.<br />

La rivalutazione funzionale del parcheggio interrato<br />

Baldaccio e dell’area sovrastante passa invece dalla creazione<br />

<strong>di</strong> un sistema che faciliti l’accesso ai centri nevralgici della<br />

città, come la Stazione, e <strong>di</strong> nuove strutture con funzioni<br />

informative e commerciali. Il progetto per il parcheggio del<br />

Baldaccio si comporrà inoltre della ridefinizione del parco<br />

sovrastante con una struttura coperta destinata a dare una<br />

nuova percezione dell’area: lo spazio si presterebbe infatti<br />

a ospitare le molte attività e manifestazioni che si svolgono<br />

all’aperto.<br />

Il progetto dell’area strategica si completa tramite un<br />

intervento <strong>di</strong> riqualificazione dei Bastioni Bastanzetti, che<br />

dovranno configurarsi come una delle porte <strong>di</strong> accesso alla<br />

città antica, e la creazione <strong>di</strong> un collegamento, superando i<br />

binari della ferrovia, tra l’area del Pionta, quin<strong>di</strong> l’università<br />

e l’ospedale, e il nuovo terminal autobus, la stazione, il<br />

parcheggio stazione e il parcheggio Baldaccio. (mc)<br />

48 49


AREZZO<br />

La città del futuro pensata<br />

Il PIUSS quale occasione per costruire una strategia <strong>di</strong> sviluppo sostenibile e con<strong>di</strong>visa.<br />

insieme grazie all’Europa<br />

Le azioni messe in atto dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> in collaborazione con gli altri enti<br />

“Quella che abbiamo <strong>di</strong> fronte è un’occasione storica per<br />

la nostra città”. Parola <strong>di</strong> Alessandro Caporali, assessore del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> alle politiche comunitarie. “Attraverso<br />

il PIUSS, cioè il Progetto Integrato <strong>di</strong> Sviluppo Urbano<br />

Sostenibile, potremo investire in città dai 20 ai 50 milioni<br />

<strong>di</strong> euro per opere <strong>di</strong> rilievo pubblico. Finanziamenti che<br />

potranno consentire la realizzazione, entro il 2014, <strong>di</strong><br />

un progetto integrato tra gli aspetti economici, culturali,<br />

turistici e strutturali. Abbiamo messo in movimento una<br />

macchina che è in grado <strong>di</strong> produrre molteplici risultati<br />

non solo sul piano dell’organizzazione della città ma anche<br />

su quello economico ed occupazionale. Stiamo parlando<br />

della più grande operazione mai realizzata ad <strong>Arezzo</strong> con<br />

finanziamenti europei. È evidente che questa interessa non<br />

solo il <strong>Comune</strong> ma anche la provincia, tutti gli enti pubblici,<br />

le categorie economiche e gli istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to. E questo<br />

senza <strong>di</strong>menticare gli altri soggetti, associativi e professionali,<br />

che sono stati coinvolti nella concertazione per il Piuss”.<br />

I prossimi mesi saranno de<strong>di</strong>cati alle idee ed ai progetti che<br />

dovranno esser presentati alla Regione. Entro il 2009 potranno<br />

attivarsi i cantieri che dovranno chiudersi entro il 2014.<br />

“Il Piano rappresenta un contributo fondamentale per<br />

concretizzare il progetto e l’idea <strong>di</strong> città dell’Amministrazione<br />

Fanfani – afferma Caporali. Inten<strong>di</strong>amo intervenire con<br />

importanti investimenti infrastrutturali per contribuire alla<br />

soluzione <strong>di</strong> varie criticità e cogliere importanti opportunità<br />

<strong>di</strong> sviluppo. Deve essere chiaro, ed è questo il senso del<br />

nostro appello all’intero sistema economico e finanziario<br />

locale, che tutti quanti abbiamo una storica opportunità<br />

non solo per riqualificare la città ma anche per sostenere<br />

e rilanciare l’economia e l’occupazione locale. Se il nostro<br />

progetto avrà quin<strong>di</strong> il via libera della Regione Toscana, si<br />

potrà avviare un meccanismo virtuoso in grado <strong>di</strong> attivare<br />

ulteriori risorse finanziarie esterne e <strong>di</strong> produrre, quin<strong>di</strong>,<br />

benefici aggiuntivi”.<br />

Il PIUSS costituisce un insieme coor<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> interventi<br />

- pubblici e privati - per la realizzazione, in un’ottica <strong>di</strong><br />

sostenibilità, <strong>di</strong> obiettivi <strong>di</strong> sviluppo socio economico<br />

attraverso il miglioramento della qualità urbana ed<br />

ambientale.<br />

Gli obiettivi del PIUSS<br />

La finalità è quella <strong>di</strong> incrementare l’attrattività e la<br />

competitività facendo leva sugli elementi <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinzione e le<br />

caratteristiche peculiari della città, ma prestando attenzione<br />

alla sostenibilità dell’operazione. Il PIUSS promuove<br />

quin<strong>di</strong> il recupero e la riqualificazione fisica <strong>di</strong> immobili,<br />

intervenendo in una porzione omogenea dell’ambito urbano,<br />

secondo un approccio integrato ed attraverso una modalità<br />

<strong>di</strong> progettazione partecipata.<br />

Quale integrazione<br />

L’integrazione è prevista su più livelli:<br />

• negli obiettivi, rivolta al miglioramento della qualità<br />

urbana, allo sviluppo sociale ed economico e alla<br />

sostenibilità;<br />

• nelle valenze strategiche, che devono tenere conto delle<br />

<strong>di</strong>mensioni economiche, sociali e culturali dello sviluppo;<br />

• nel finanziamento degli interventi, comprendendo risorse<br />

pubbliche e private;<br />

• nelle operazioni, che al loro interno si presenteranno<br />

integrate perché interesseranno il settore delle infrastrutture,<br />

sia materiali che immateriali.<br />

Il PIUSS si configura, quin<strong>di</strong>, come una sorta <strong>di</strong> piano che se<br />

da un lato rappresenta lo strumento entro il quale valutare la<br />

coerenza reciproca dei progetti proposti, dall’altro consente<br />

<strong>di</strong>:<br />

• selezionare, secondo i criteri del bando, la porzione <strong>di</strong><br />

città interessata dal piano;<br />

• configurare l’idea <strong>di</strong> sviluppo futuro che orienta il piano<br />

e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> definire una strategia per <strong>Arezzo</strong>;<br />

• attraverso la realizzazione <strong>di</strong> obiettivi specifici.<br />

Intorno a tali domande la città ha cominciato a <strong>di</strong>scutere,<br />

attraverso una prima fase <strong>di</strong> consultazione della popolazione<br />

e degli attori sociali promossa dal <strong>Comune</strong>, in accordo<br />

con la Provincia e coor<strong>di</strong>nata dal gruppo <strong>di</strong> consulenti<br />

che accompagnano il processo (Dipartimento <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong><br />

Urbani dell’Università <strong>di</strong> Roma Tre e il Consorzio Metis del<br />

Politecnico <strong>di</strong> Milano).<br />

L’obiettivo è che il Piuss, oltre che strumento tecnico della<br />

programmazione dei fon<strong>di</strong> strutturali, <strong>di</strong>venti l’occasione<br />

per promuovere una riflessione sulle strategie <strong>di</strong> sviluppo<br />

della città nel suo insieme.<br />

Le attività<br />

I progetti che faranno parte del Piano dovranno attenersi<br />

ai vincoli in<strong>di</strong>cati dalla Regione che in<strong>di</strong>cano ambiti <strong>di</strong><br />

intervento privilegiato:<br />

• interventi <strong>di</strong> recupero e riqualificazione dell’ambiente<br />

urbano e delle aree per inse<strong>di</strong>amenti produttivi finalizzati<br />

alla creazione e al miglioramento <strong>di</strong> aree da destinare a spazi<br />

e servizi a fruizione collettiva, al terziario avanzato, nonché<br />

alla realizzazione <strong>di</strong> infrastrutture <strong>di</strong> servizi alla persona;<br />

• interventi <strong>di</strong> tutela, valorizzazione e promozione del<br />

patrimonio culturale e dei contesti urbani funzionali alla<br />

fruizione <strong>di</strong> un turismo sostenibile;<br />

• attivazione <strong>di</strong> iniziative mirate <strong>di</strong> marketing finalizzate a<br />

promuovere risorse del territorio e ad attrarre investimenti<br />

nei settori avanzati;<br />

• sostegno per lo sviluppo <strong>di</strong> attività economiche e per la<br />

tutela, la valorizzazione e la promozione delle risorse naturali<br />

e culturali ai fini dello sviluppo <strong>di</strong> un turismo sostenibile<br />

nelle aree <strong>di</strong> svantaggio geografico;<br />

• attivazione <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> promozione del patrimonio<br />

culturale e ambientale a fini <strong>di</strong> turismo sostenibile.<br />

Il PIUSS costituisce un insieme coor<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> interventi<br />

- pubblici e privati - per la realizzazione,<br />

in un’ottica <strong>di</strong> sostenibilità, <strong>di</strong> obiettivi <strong>di</strong> sviluppo<br />

socio economico attraverso il miglioramento della<br />

qualità urbana ed ambientale<br />

Potremo investire in città dai 20 ai 50 milioni <strong>di</strong> euro<br />

per opere <strong>di</strong> rilievo pubblico. Finanziamenti che<br />

potranno consentire la realizzazione, entro il 2014,<br />

<strong>di</strong> un progetto integrato tra gli aspetti economici,<br />

culturali, turistici e strutturali<br />

50 51


ENERGIA<br />

La mente, energia nuova<br />

“EnergicaMente”: le scuole fonti rinnovabili <strong>di</strong> energia. Il progetto <strong>di</strong> Coingas e Lega<br />

Ambiente, in collaborazione con <strong>Comune</strong> e Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, è arrivato al terzo anno<br />

A che punto siamo<br />

Grazie al PIUSS si è attivato un processo <strong>di</strong> ascolto della<br />

città. A partire dal mese <strong>di</strong> giugno scorso sono stati promossi<br />

confronti strutturati con singoli interlocutori, finalizzati da<br />

un lato a raccogliere idee progettuali, ma allo stesso tempo<br />

a rilevare alcune posizioni rispetto alle più ampie traiettorie<br />

<strong>di</strong> sviluppo. Questi momenti sono stati preceduti da una<br />

Conferenza <strong>di</strong> Concertazione, strumento in<strong>di</strong>cato dalla<br />

Regione per coinvolgere le principali istituzioni della città.<br />

Gli ambiti che ad oggi appaiono più praticabili possono<br />

essere sintetizzati in questo modo:<br />

• saperi locali e innovazione: implica la formazione,<br />

“Abbiamo una storica opportunità non solo per riqualificare<br />

la città ma anche per sostenere e rilanciare<br />

l’economia e l’occupazione locale. Se il nostro<br />

progetto avrà il via libera della Regione Toscana, si<br />

potrà attivare un meccanismo virtuoso in grado <strong>di</strong><br />

attivare ulteriori risorse finanziarie esterne e <strong>di</strong> produrre,<br />

quin<strong>di</strong>, benefici aggiuntivi”<br />

il trasferimento, il ra<strong>di</strong>camento e la capitalizzazione <strong>di</strong><br />

competenze e saperi attraverso cui creare nuovi mercati per<br />

la produzione locale, sia materiale che immateriale;<br />

• cultura locale e attrattività: comporta la promozione,<br />

la valorizzazione e l’incentivo delle produzioni culturali<br />

(artistiche, in particolare musicali) locali, a partire dalla<br />

tra<strong>di</strong>zione storica, come strumento per attrarre e trattenere<br />

nuovi visitatori e nuove intelligenze;<br />

• coesione sociale e nuove forme <strong>di</strong> governo della città:<br />

si tratta <strong>di</strong> un campo composto da servizi alla persona e<br />

servizi collettivi, che consentono <strong>di</strong> veicolare lo sviluppo nei<br />

precedenti due campi.<br />

EnergicaMente, anno terzo. L’obiettivo è quello <strong>di</strong><br />

sempre: sensibilizzare gli studenti delle scuole me<strong>di</strong>e e <strong>di</strong><br />

quelle superiori sul tema delle fonti rinnovabili <strong>di</strong> energia.<br />

L’e<strong>di</strong>zione 2007 ha avuto successo tanto da “allargare”<br />

l’iniziativa ad entrambi i livelli scolastici. Nelle superiori<br />

verranno messi a punto i progetti che avranno una<br />

concreta realizzazione. Nelle me<strong>di</strong>e inferiori continuerà<br />

l’azione <strong>di</strong> comunicazione e informazione.<br />

“I temi energetici – sottolinea il Presidente <strong>di</strong> Coingas,<br />

Alberto Ciolfi – sono fondamentali e non solo per<br />

un’azienda come la nostra. A questa e<strong>di</strong>zione hanno<br />

già aderito 800 ragazzi a conferma del successo <strong>di</strong> una<br />

campagna <strong>di</strong> sensibilizzazione sulla responsabilità<br />

in<strong>di</strong>viduale: la prima fonte rinnovabile è proprio<br />

l’intelligenza delle persone. E noi puntiamo a coinvolgere<br />

sia gli studenti che le loro famiglie”.<br />

La progettualità <strong>di</strong> EnergicaMente cresce <strong>di</strong> anno in<br />

anno: “le adesioni delle scuole sono sempre più numerose<br />

– ricorda il Presidente <strong>di</strong> Legambiente, Croce. Avremo<br />

cinque scuole superiori che avranno un supporto per<br />

realizzare il progetto sul risparmio energetico che avranno<br />

elaborato. E 30 scuole me<strong>di</strong>e inferiori”.<br />

EnergicaMente intende <strong>di</strong>ffondere le informazioni per<br />

uno stile <strong>di</strong> vita rivolto alla sostenibilità ambientale,<br />

promuovendo azioni per la riduzione delle emissioni dei gas<br />

serra attraverso l’incentivazione <strong>di</strong> consumi eco-efficienti,<br />

<strong>di</strong> una mobilità sostenibile e della valorizzazione dei<br />

prodotti agricoli biologici e <strong>di</strong> qualità del territorio della<br />

Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

Altri temi centrali dell’iniziativa sono il risparmio<br />

energetico, le energie alternative, l’introduzione <strong>di</strong><br />

fonti rinnovabili <strong>di</strong> energia nel territorio; l’accesso e<br />

l’utilizzo dei finanziamenti, agevolazioni e contributi<br />

per la realizzazione ed istallazione <strong>di</strong> impianti ad energie<br />

rinnovabili<br />

I percorsi con le classi degli istituti d’istruzione superiore<br />

sono “personalizzati” sulla base dei temi specifici<br />

dell’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o delle singole scuole. Per quanto<br />

riguarda le me<strong>di</strong>e si prevede la realizzazione <strong>di</strong> percorsi<br />

<strong>di</strong>dattici e l’organizzazione <strong>di</strong> gite ad impianti <strong>di</strong>mostrativi<br />

sull’utilizzo delle rinnovabili.<br />

In occasione dell’anniversario della ratifica del protocollo<br />

<strong>di</strong> Kyoto (16 febbraio) verrà poi organizzata una settimana<br />

<strong>di</strong> eventi rivolti a scuole e citta<strong>di</strong>nanza dal 16 al 21<br />

febbraio 2009. Infine la tra<strong>di</strong>zionale “Festa dell’Energia”,<br />

nel mese <strong>di</strong> maggio al Prato.<br />

EnergicaMente intende <strong>di</strong>ffondere le informazioni per<br />

uno stile <strong>di</strong> vita rivolto alla sostenibilità ambientale,<br />

promuovendo azioni per la riduzione delle emissioni<br />

dei gas serra attraverso l’incentivazione <strong>di</strong> consumi<br />

eco-efficienti<br />

52 53


ENERGIA<br />

Bilancio <strong>di</strong> sostenibilità<br />

<br />

Per il terzo anno, Coingas presenta alla comunità locali le azioni delle società e per<br />

sostenere il <strong>di</strong>alogo con gli interlocutori <strong>di</strong> riferimento ai quali verrà inviato il documento<br />

Il Bilancio <strong>di</strong> Sostenibilità è lo strumento <strong>di</strong> gestione e<br />

comunicazione con il quale un’azienda riferisce ai suoi<br />

interlocutori sui riflessi sociali e ambientali oltre che<br />

economici della propria attività. “Si tratta – commenta il<br />

Presidente <strong>di</strong> Coingas, Alberto Ciolfi – dell’integrazione delle<br />

informazioni economico-finanziarie riportate nel tra<strong>di</strong>zionale<br />

bilancio della Società con quelle <strong>di</strong> natura extra-finanziaria. I<br />

nostri obiettivi sono quelli <strong>di</strong> monitorare e comunicare con<br />

trasparenza le attività svolte per realizzare un <strong>di</strong>alogo efficace<br />

con gli interlocutori <strong>di</strong> riferimento ed anche per misurare i<br />

risultati economici, sociali e ambientali e per contribuire alla<br />

programmazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> miglioramento. Il bilancio<br />

<strong>di</strong> sostenibilità 'racconta' quin<strong>di</strong> alla comunità locale<br />

l’impegno costante dell’impresa Coingas teso a rinsaldare il<br />

rapporto con il territorio, alimentando un circolo virtuoso<br />

con la nostra 'missione' nell’energia”.<br />

Negli ultimi anni si è rafforzata la vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> una definizione<br />

fatta proprio nel lontano 1987 dall’ONU in base alla quale<br />

“lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che garantisce i bisogni<br />

delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità<br />

che le generazioni future riescano a sod<strong>di</strong>sfare i propri”. “In<br />

questa definizione, che sintetizza alcuni aspetti importanti<br />

del rapporto tra sviluppo economico, equità sociale, rispetto<br />

dell’ambiente – commenta Ciolfi – si rispecchia un sistema<br />

<strong>di</strong> valori socio-politici su cui il nostro vecchio continente<br />

europeo fonda la sua più importante scommessa per il<br />

futuro. È infatti l’Europa che, nel contesto dell’economia<br />

globalizzata, sta dando il più importante contributo ad<br />

una reale integrazione tra il sistema tra<strong>di</strong>zionale dei valori<br />

d’impresa e cioè i valori economici espressi da quantità <strong>di</strong><br />

produzione e <strong>di</strong> profitti ed il sistema dei valori socio-politici<br />

e cioè la centralità della persona, l’integrità dell’ambiente<br />

e la qualità della vita. Per sviluppare questa integrazione è<br />

necessario che l’impresa sia 'accre<strong>di</strong>tata' nella società civile alla<br />

stregua del 'buon citta<strong>di</strong>no', per ottenere la fiducia delle parti<br />

ed essere accettata come partner affidabile nelle relazioni <strong>di</strong><br />

scambio. Le modalità <strong>di</strong> 'costruzione' del nostro bilancio <strong>di</strong><br />

sostenibilità – conclude il Presidente Ciolfi – testimoniano<br />

questa volontà: il gruppo aziendale che ha lavorato sotto<br />

il coor<strong>di</strong>namento dell’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Siena –<br />

Centro per la valutazione ed il Controllo (CRESCO), ha<br />

finalizzato la propria attività a dare basi solide, sia dal punto<br />

<strong>di</strong> vista teorico che degli strumenti e delle modalità <strong>di</strong><br />

ren<strong>di</strong>contazione a questo documento”.<br />

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800 210390<br />

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<strong>Arezzo</strong><br />

un <strong>Comune</strong> che fa la <strong>di</strong>fferenza!<br />

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AREZZO<br />

Il “piano” delle antenne<br />

Tutto il mondo ad <strong>Arezzo</strong><br />

<strong>Arezzo</strong> | autunno - inverno 2008<br />

10 – 30 novembre<br />

Di tutti i colori<br />

Fiabe, romanzi, fumetti, libri animati, atlanti, <strong>di</strong>zionari, ricette, libri plurilingui<br />

e <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica interculturale … uno spazio per bambini e ragazzi, genitori,<br />

insegnanti, bibliotecari<br />

•<br />

•<br />

•<br />

Visite guidate per scuole, biblioteche, associazioni (su appuntamento)<br />

Incontri con autori e illustratori: sabato 15, 22 e 29 novembre ore 16.30<br />

Concorso nazionale “Le festività del calendario multiculturale”<br />

c/o Centro <strong>di</strong> Documentazione Città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> – Via Masaccio, 6/a<br />

Orario <strong>di</strong> apertura: lun. – ven. h. 14.30 – 18.30; sab. e dom. h. 10-13, 15-19<br />

Info e prenotazioni: 0575 902488<br />

Il nuovo Regolamento comunale per poter “trattare” con i gestori <strong>di</strong> telefonia<br />

mobile la localizzazione delle antenne. Obiettivo: <strong>di</strong>fendere la salute e l’ambiente<br />

Ad<strong>di</strong>o ad antenna selvaggia. Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> ha varato<br />

il “Piano <strong>di</strong> sviluppo territoriale” che sud<strong>di</strong>vide il territorio in<br />

zone “idonee” e “non idonee”. E prevede lo spostamento in<br />

zone idonee <strong>di</strong> quelle che attualmente sono in aree inidonee.<br />

Tra queste le strutture <strong>di</strong> via Cagli e via Anconetana.<br />

Il vecchio Regolamento si è rivelato uno strumento non più<br />

utile, anche in relazione a questi due casi. L’amministrazione<br />

ha quin<strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposto un nuovo Regolamento per potere<br />

<strong>di</strong>scutere in posizione <strong>di</strong> non debolezza con i gestori della<br />

telefonia mobile. E prima <strong>di</strong> farlo arrivare in Consiglio<br />

Comunale, il Sindaco Fanfani e l’assessore Nocentini l’hanno<br />

<strong>di</strong>scusso con i citta<strong>di</strong>ni delle zone maggiormente interessate.<br />

Il nuovo Regolamento in<strong>di</strong>ca, in primo luogo, il rispetto degli<br />

obblighi <strong>di</strong> legge <strong>di</strong> fronte ai gestori. E quin<strong>di</strong> la copertura deve<br />

essere assicurata. Con gli strumenti <strong>di</strong> governo del territorio<br />

è stato però messo a punto il “Piano <strong>di</strong> sviluppo territoriale”.<br />

In collaborazione con<br />

01 – 24 <strong>di</strong>cembre 2008<br />

Viaggio nel mondo equo e solidale<br />

• Idee regalo alimentari e artigianali equo e solidali, biologici, socialmente<br />

responsabili<br />

• Fiabe e merende per bambini<br />

• Incontri culturali e informativi<br />

• Percorsi <strong>di</strong>dattici per le scuole primarie<br />

c/o Bastioni S. Spirito, Giar<strong>di</strong>ni Eden<br />

Orario <strong>di</strong> apertura: lun. – dom. h. 10.00 – 20.00<br />

Info e prenotazioni: 0575 182481<br />

Vieni anche tu!<br />

Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>,<br />

Biblioteca Città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>,<br />

Centro Unesco <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Grafica Demostenes Uscamayta Ayvar / Ucodep ©<br />

Quin<strong>di</strong> la <strong>di</strong>visione in zone “idonee” e “non idonee”. Nelle<br />

prime sarà possibile installare le antenne e nelle seconde no.<br />

Un problema aggiuntivo è rappresentato dalle antenne già<br />

localizzate in zone considerate non idonee. Per queste, il nuovo<br />

Regolamento prevede lo spostamento e la rilocalizzazione in<br />

zona idonea. Ai citta<strong>di</strong>ni delle zone <strong>di</strong> via Cagli e via Anconetana<br />

è stata offerta infine la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> controlli del campo<br />

elettromagnetico nelle proprie<br />

abitazioni. Le misurazioni<br />

verranno effettuate da Arpat.<br />

Obiettivo fondamentale del<br />

nuovo Regolamento è tutelare<br />

la salute. Dando per scontato<br />

che non si possa rinunciare alla<br />

telefonia mobile e alle conseguenti antenne, la finalità è quella<br />

<strong>di</strong> ridurre i valori dei campi elettromagnetici. Si tratta, quin<strong>di</strong>,<br />

<strong>di</strong> renderli più uniformi e più bassi.<br />

La soluzione tecnica non può che essere quella <strong>di</strong> avere<br />

una rete omogenea, composta da una rete <strong>di</strong> antenne che<br />

emettano con bassa potenza per ottenere un campo limitato<br />

ed uniforme. La logica <strong>di</strong> “poche antenne ma potenti” da un<br />

lato espone a campi elettromagnetici non trascurabili chi vive<br />

nei pressi <strong>di</strong> queste antenne, dall’altro espone i citta<strong>di</strong>ni che<br />

usano il cellulare lontano dall’antenna ad un campo molto<br />

elevato emesso dal cellulare stesso durante la telefonata.<br />

www.ucodep.org<br />

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AREZZO<br />

Piccolo teatro, grande anima<br />

La stagione 2008/2009 al Teatro Pietro Aretino. Apertura con “La pecora nera” <strong>di</strong> Celestini.<br />

34 spettacoli <strong>di</strong> qualità con Linea Giovani e Linea Cabaret<br />

Un grande cartellone <strong>di</strong> spettacoli, concepito dall’assessorato<br />

alla cultura del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, con il contributo degli<br />

sponsor BancaEtruria ed Estra Coingas, e apertosi con<br />

Ascanio Celestini, il moderno cantastorie che in due serate<br />

ha portato ad <strong>Arezzo</strong> uno spaccato <strong>di</strong> vita manicomiale con<br />

il monologo dal titolo “La pecora nera. Elogio funebre del<br />

manicomio elettrico”. Non a caso, verrebbe da <strong>di</strong>re, visto<br />

il “legame” tra la nostra città e la legge Basaglia, rimasto<br />

sempre vivo nonostante siano oramai già 30 gli anni che<br />

decorrono dalla sua approvazione.<br />

Nei prossimi mesi al Teatro Pietro Aretino <strong>di</strong> via<br />

Bicchieraia, si alterneranno spettacoli <strong>di</strong> prosa che vanno<br />

dai classici come William Shakespeare a produzioni e<br />

temi più moderni, recitati da compagnie nazionali e da<br />

compagnie <strong>di</strong> artisti locali.<br />

Alcuni nomi? Marina Confalone, Lella Costa, Gaia De<br />

Laurentis, Mascia Musi, premiata come miglior attrice <strong>di</strong><br />

teatro del 2008 per l’interpretazione <strong>di</strong> Anna Karenina,<br />

Mario Pirovano, David Rion<strong>di</strong>no, Mario Scaccia, Pamela<br />

Villoresi. E ancora, le tra<strong>di</strong>zionali Linea Giovani e Linea<br />

Cabaret.<br />

“Un piccolo teatro con una grande anima. In questo motto<br />

– <strong>di</strong>chiara l’assessore alla cultura del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Camillo Brezzi – c’è tutto il senso della terza stagione<br />

teatrale e l’impegno dell’amministrazione comunale a<br />

che il pubblico <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> possa comunque godere <strong>di</strong> 34<br />

spettacoli <strong>di</strong> qualità, in uno spazio che abbiamo valorizzato<br />

secondo la sua naturale vocazione. Ancora parole, racconti,<br />

storie <strong>di</strong> uomini e donne, <strong>di</strong> fantasia o specchio della<br />

realtà, storie per ridere e per commuoversi, nel tentativo <strong>di</strong><br />

ripetere i risultati della scorsa stagione che hanno registrato<br />

sempre il tutto esaurito. Continuiamo dunque a nutrirci<br />

<strong>di</strong> questa splen<strong>di</strong>da arte viva che è il teatro, anche grazie<br />

a ben 9 repliche. E le compagnie impegnate in queste<br />

ultime, il pomeriggio del secondo giorno<br />

<strong>di</strong> permanenza, saranno protagoniste<br />

dell’iniziativa ‘Incontriamoci a teatro’<br />

cominciata lo scorso anno e che abbiamo<br />

deciso <strong>di</strong> riproporre. Il pubblico potrà porre<br />

domande ad artisti importanti e togliersi<br />

magari qualche curiosità con i protagonisti<br />

della vita culturale <strong>di</strong> questo paese”.<br />

“Come filosofia <strong>di</strong> fondo – precisa il<br />

<strong>di</strong>rettore artistico Andrea Biagiotti –<br />

abbiamo cercato <strong>di</strong> allontanarci dal teatro<br />

solista per avvicinarci al teatro d’insieme.<br />

Tra le compagnie che hanno scelto il<br />

nostro teatro, alcune anche al prezzo <strong>di</strong><br />

una riduzione scenografica, ricordo solo<br />

una compagnia mista italo - russa che<br />

reciterà in uno spettacolo parzialmente<br />

sottotitolato de<strong>di</strong>cato alla vicenda della<br />

guerra <strong>di</strong> Russia e che prende spunto da un<br />

testo dell’attrice aretina Alessandra Be<strong>di</strong>no<br />

sul famoso personaggio dell’omino d’oro.<br />

Un testo che è stato ad<strong>di</strong>rittura premiato<br />

proprio nel paese euro-asiatico. E tutti<br />

sappiamo che tra<strong>di</strong>zione teatrale possa<br />

vantare la Russia per cui un premio lì<br />

ricevuto assume valore e prestigio unici”.<br />

(mc)<br />

Direzione Artistica: Andrea Biagiotti<br />

fuori abbonamento<br />

7-8 ottobre 2008 - ore 21.00<br />

LA PECORA NERA<br />

Elogio funebre del manicomio elettrico<br />

<strong>di</strong> e con Ascanio Celestini<br />

turno A-B<br />

26-27 ottobre 2008 - ore 21.00<br />

LA DODICESIMA NOTTE<br />

<strong>di</strong> William Shakespeare<br />

regia <strong>di</strong> Beppe Arena<br />

con: Mario Scaccia, Debora Caprioglio,<br />

Marco Messeri, Edoardo Sala<br />

turno A-B<br />

13-14 novembre 2008 - ore 21.00<br />

JOHAN PADAN A LA DESCOVERTA<br />

DE LE AMERICHE<br />

Testo e regia <strong>di</strong> Dario Fo<br />

con Mario Pirovano<br />

turno A<br />

26 novembre 2008 - ore 21.00<br />

LINA - Quella che fa brutti sogni<br />

<strong>di</strong> Massimo Salvianti<br />

regia <strong>di</strong> Pierpaolo Sepe<br />

con: Fulvia Carotenuto<br />

turno A-B<br />

3-4 <strong>di</strong>cembre 2008 - ore 21.00<br />

Associazione Teatrale Pistoiese<br />

Argot Produzioni<br />

Pamela Villoresi, David Sebasti<br />

MARLENE<br />

novità assoluta <strong>di</strong> Giuseppe Manfri<strong>di</strong><br />

con la partecipazione <strong>di</strong> Orso M. Guerrini<br />

regia <strong>di</strong> Maurizio Panici<br />

turno A-B<br />

14-15 gennaio 2009 - ore 21.00<br />

PUNTINI PUNTINI PUNTINI<br />

con: Giorgio Rossi, David Rion<strong>di</strong>no e<br />

Gabriele Mirabassi<br />

turno A-B<br />

29-30 gennaio 2009 - ore 21.00<br />

ESCURIALE OVVERO IL PALAZZO<br />

DEI BUFFONI<br />

<strong>di</strong> Michel De Ghelderode<br />

regia <strong>di</strong> Gianfranco Pedullà e<br />

Nicola Rignanese<br />

con: Nicola Rignanese e Rosanna Gentili<br />

turno A-B<br />

5-6 febbraio 2009 - ore 21.00<br />

L'UOMO D'ORO<br />

Storia <strong>di</strong> un padre e <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> figli<br />

<strong>di</strong> Alessandra Be<strong>di</strong>no<br />

regia <strong>di</strong> Riccardo Sottili<br />

con: Lino Spadaro, Va<strong>di</strong>m Jakovlev<br />

turno A<br />

18 febbraio 2009 - ore 21.00<br />

ASCOLTAMI BENE<br />

regia <strong>di</strong> Emanuela Giordano<br />

con Mascia Musy<br />

turno A-B<br />

26-27 febbraio 2009 - ore 21.00<br />

CAPASCIACQUA<br />

<strong>di</strong> Luciano Saltarelli e Marina Confalone<br />

regia <strong>di</strong> Marina Confalone<br />

con: Marina Confalone, Pino Strabioli,<br />

turno A-B<br />

3-4 marzo 2009 - ore 21.00<br />

I GIGANTI DELLA MONTAGNA<br />

mito incompiuto <strong>di</strong> Luigi Pirandello<br />

con un finale <strong>di</strong> Franco Scaldati<br />

regia <strong>di</strong> Federico Tiezzi<br />

con: Sandro Lombar<strong>di</strong>, Iaia Forte, Marion<br />

D'Amburgo, Massimo Verdastro,<br />

Silvio Castiglioni<br />

Teatro <strong>di</strong> Roma, Compagnia Sandro<br />

Lombar<strong>di</strong>, Teatro Metastasio - Stabile<br />

della Toscana<br />

turno A-B<br />

19-20 marzo 2009 - ore 21.00<br />

PRIMA DELLA PRIMA<br />

Testo e regia <strong>di</strong> Uberto Kovacevich<br />

con: Elettra Zeppi, Uberto Kovacevich<br />

turno A<br />

27 marzo 2009 - ore 21.00<br />

SOTTOBANCO<br />

<strong>di</strong> Domenico Starnone<br />

regia <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Boccaccini<br />

con Gaia De Laurentiis, Felice Della Corte<br />

ABBONAMENTI<br />

presso Assessorato alla Cultura del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Ufficio Cultura (ex Caserma Cadorna) tel. 0575 377503 – 377442<br />

dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13, il martedì e il giovedì anche dalle ore 15 alle ore 17.30.<br />

Dal 22 settembre al 3 ottobre: rinnovo riservato agli abbonati alla Stagione 2007/2008 del Teatro Pietro Aretino. Dal 6 al 17 ottobre: nuovi abbonamenti.<br />

PREZZI: Turno A intero € 130 ridotto € 95 – Abbonamento per i do<strong>di</strong>ci spettacoli della Stagione, valido solo per il primo giorno <strong>di</strong> rappresentazione.<br />

Turno B intero € 90 ridotto € 65 – Abbonamento per i nove spettacoli della Stagione in doppia replica, valido solo per il secondo giorno <strong>di</strong> rappresentazione<br />

Progetto grafico: logosgraphics@libero.it<br />

Fondazione Toscana Spettacolo e<br />

Azienda Regionale per il Diritto allo<br />

Stu<strong>di</strong>o Universitario con Università <strong>di</strong><br />

Siena sede <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

presentano:<br />

“Il RACCONTO IN SCENA”<br />

Corso sul teatro <strong>di</strong> narrazione<br />

Fuori abbonamento.<br />

Ingresso € 10.<br />

Ingresso gratuito per gli studenti del<br />

corso.<br />

17 novembre 2008 - ore 21.00<br />

SANTA BÁRBERA<br />

<strong>di</strong> Laura Curino e Roberto Tarasco<br />

con Laura Curino<br />

24 novembre 2008 - ore 21.00<br />

ODISSEA<br />

<strong>di</strong> e con Mario Perrotta<br />

1 <strong>di</strong>cembre 2008 - ore 21.00<br />

AMLETO<br />

<strong>di</strong> e con Lella Costa<br />

Teatro Pietro Aretino - Via della Bicchieraia, 32 - <strong>Arezzo</strong><br />

Spettacolo in collaborazione con UCODEP<br />

Fuori abbonamento<br />

Ingresso gratuito<br />

21 novembre 2008 - ore 21.00<br />

LAS MARIPOSAS<br />

Storia delle sorelle Mirabal<br />

tratto dal romanzo "Il tempo delle farfalle"<br />

<strong>di</strong> Julia Alvarez<br />

regia <strong>di</strong> Anita Cedroni<br />

con: Barbara Bazzea, Elena Valente, Angela<br />

Brusa, Deborah Bernuzzi, Anita Cedroni<br />

Linea Giovani<br />

Fuori abbonamento<br />

Ingresso € 10<br />

8 aprile 2009 - ore 21.00<br />

Teatro moderno <strong>di</strong> Tegoleto<br />

STAVOLTA M'AMMAZZO SUL SERIO<br />

da Antonio Amurri<br />

regia Daniele Marmi<br />

22 aprile 2009 - ore 21.00<br />

Compagnia LES BOHèMIENS<br />

MUSICAL TONIGHT<br />

Regia a cura della compagnia<br />

8 maggio 2009 - ore 21.00<br />

Velluto rosso<br />

ALCUOREDELLOSTATO<br />

Appunti per una riflessione sul caso Moro<br />

regia Attilio Vergni<br />

Linea Cabaret<br />

Fuori abbonamento<br />

Ingresso € 5<br />

2, 9, 16 e 23 aprile 2009 - ore 21.00<br />

SOS AREZZO CABARET in tour<br />

Quando ridere è un'emergenza!<br />

Selezioni del Concorso Nazionale<br />

per comici emergenti<br />

60 61


ATAM<br />

<strong>Arezzo</strong> Card…comoda<br />

Un facile strumento per tutti gli automobilisti: con <strong>Arezzo</strong> Card, la tessera <strong>di</strong> Atam, si<br />

paga facilmente il parcheggio. E la si ricarica con altrettanta como<strong>di</strong>tà<br />

AREZZO<br />

Il palazzo aperto a tutti<br />

Visite guidate, possibilità <strong>di</strong> ammirare la quadreria, incontri con gli amministratori<br />

e due pubblicazioni per illustrare la storia del palazzo del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

La tessera AREZZO CARD è una tessera prepagata a scalare<br />

ricaricabile che può essere utilizzata in tutte le aree <strong>di</strong> sosta in<br />

concessione ad ATAM SpA gestite con parcometri.<br />

Questo strumento <strong>di</strong> pagamento, oltre ad essere semplice e<br />

veloce nel suo utilizzo, è estremamente comodo in quanto<br />

elimina il problema che più frequentemente viene lamentato<br />

dagli automobilisti e cioè quello della mancanza <strong>di</strong> moneta<br />

contante.<br />

Per effettuare il pagamento con l’AREZZO CARD basta<br />

inserire la tessera nell’apposita fessura del parcometro il quale<br />

visualizza innanzitutto il valore residuo, premere il pulsante <strong>di</strong><br />

colore blu una volta per la sosta minima (es. 30 minuti pari ad<br />

0,55 euro in città murata) o più volte fino al raggiungimento<br />

del periodo <strong>di</strong> sosta desiderato, ovviamente entro il periodo <strong>di</strong><br />

sosta massima consentita, dopo<strong>di</strong>ché premere il pulsante <strong>di</strong><br />

colore verde per la stampa del ticket.<br />

La tessera è in ven<strong>di</strong>ta in un unico taglio da 10 euro ed è<br />

ricaricabile con monete <strong>di</strong>rettamente attraverso i parcometri.<br />

La procedura è la seguente: si inserisce la scheda nel parcometro<br />

il quale visualizza il valore residuo della scheda dopo<strong>di</strong>ché si<br />

inseriscono nell’apposita fessura le monete per la ricarica fino<br />

al valore desiderato (la ricarica massima possibile è <strong>di</strong> 45 euro<br />

con un massimo <strong>di</strong> 24 monete) e si preme il pulsante <strong>di</strong> colore<br />

verde; la tessera è così automaticamente ricaricata.<br />

La tessera è attualmente in ven<strong>di</strong>ta presso la biglietteria, <strong>di</strong><br />

Etruria Mobilità in Piazza della Repubblica, anche se a breve<br />

sarà <strong>di</strong>stribuita in modo capillare nella città presso molteplici<br />

riven<strong>di</strong>tori, quali tabaccherie, e<strong>di</strong>cole e bar.<br />

Per coloro che ne avessero necessità, è inoltre possibile<br />

richiedere all’azienda il rilascio della relativa fattura <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />

Portone aperto, anzi spalancato: arte ed educazione civica<br />

alla base dell’iniziativa rivolta alle scuole voluta dal Sindaco<br />

e dal Presidente del Consiglio Comunale che affermano con<br />

convinzione: “investire sui giovani e creare le con<strong>di</strong>zioni<br />

più favorevoli per formare citta<strong>di</strong>ni attivi e consapevoli<br />

è uno degli obiettivi ai quali il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> ispira<br />

ogni giorno la sua attività”. È per questo che sono state<br />

organizzate visite guidate al Palazzo Comunale per una<br />

conoscenza <strong>di</strong>retta delle attività degli organi politici, degli<br />

uffici e del patrimonio culturale ed artistico del Palazzo<br />

dei Priori. “Le cose che abbiamo in <strong>Comune</strong>”, così è stata<br />

denominata l’iniziativa, verranno messe in evidenza e fatte<br />

conoscere anche con la consegna ai ragazzi <strong>di</strong> una piccola<br />

guida che conterrà cenni storici sul Palazzo e sui suoi<br />

affreschi oltre che informazioni sulla Quadreria degli aretini<br />

illustri, i busti marmorei e la scultura in pietra. L’opuscolo<br />

conterrà anche una breve storia dello stemma del <strong>Comune</strong><br />

e della Giostra del Saracino <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Il programma delle<br />

visite, prenotabili tutto l’anno come illustrato nel box della<br />

pagina, prevede l’accoglienza della classe o dei gruppi <strong>di</strong><br />

citta<strong>di</strong>ni o turisti in Piazza della Libertà a cui seguirà la visita<br />

al Loggiato interno del Palazzo dei Priori e poi al primo<br />

piano. Nel percorso verranno fornite informazioni storiche<br />

e in<strong>di</strong>cazioni sulle opere d’arte incontrate. Si proseguirà con<br />

la visita alla Torre possibile a gruppi composti al massimo<br />

da 25 persone. Si passerà quin<strong>di</strong> ad una piccola “lezione”<br />

<strong>di</strong> educazione civica in sala <strong>di</strong> Consiglio Comunale con la<br />

consegna <strong>di</strong> un opuscolo intitolato “Citta<strong>di</strong>ni si <strong>di</strong>venta”<br />

che contiene sintetiche informazioni sull’ente locale, i suoi<br />

organi, il Consiglio, il Sindaco, la Giunta, le Circoscrizioni<br />

insieme ai suoi compiti e alle risorse economiche. Gli alunni<br />

Visite guidate al Palazzo dei Priori<br />

Percorsi all’interno del <strong>Comune</strong>, per favorire la<br />

conoscenza <strong>di</strong>retta delle attività degli organi politici,<br />

degli uffici e del patrimonio culturale ed artistico del<br />

Palazzo dei Priori.<br />

Possono essere effettuate durante tutto l’anno<br />

dal lunedì al sabato la mattina dalle 9 alle 12 e il<br />

pomeriggio su richiesta<br />

Per prenotare la visita basta una semplice richiesta da<br />

inviare al Servizio Comunicazione<br />

Telefono 0575-377695 fax 0575-377886<br />

e.mail: urp@comune.arezzo.it<br />

oppure per posta in<strong>di</strong>rizzata a<br />

Servizio Comunicazione Piazza Libertà, 1 52100 <strong>Arezzo</strong><br />

<strong>di</strong>venteranno “amministratori” e simuleranno una seduta <strong>di</strong><br />

Consiglio usando i microfoni e le schede per la votazione.<br />

Sarà l’occasione, anche per i gruppi <strong>di</strong> adulti, per incontrarsi<br />

e <strong>di</strong>alogare con un amministratore a cui porre domande e<br />

fare proposte. (ab)<br />

62 63


Aut. n° C1/3171/2008<br />

AREZZO IN<br />

REPUBBLICA<br />

DOMINICANA<br />

20 - 26<br />

novembre<br />

2008<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

<strong>Arezzo</strong> e la Repubblica Dominicana: solidarietà e<br />

cooperazione da oltre 10 anni<br />

le persone, i progetti, le adozioni a <strong>di</strong>stanza, le azioni che<br />

legano <strong>Arezzo</strong> a questa terra caraibica<br />

Venerdì 21 novembre ore 9.00 - 18.00<br />

Seminario internazionale<br />

Presentazione della ricerca 10 anni <strong>di</strong><br />

cooperazione decentrata con la Repubblica<br />

Dominicana sull’esperienza sviluppata in ambito<br />

educativo, sanitario, turistico e produttivo. Con<br />

la partecipazione <strong>di</strong> rappresentanti istituzionali<br />

aretini e dominicani.<br />

Sala dei Gran<strong>di</strong> - Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

ore 21.00<br />

Las Mariposas<br />

Storia delle sorelle Mirabal<br />

Compagnia Laboratorio Danza e teatro <strong>di</strong> Torino. Ingresso libero.<br />

Teatro della Bicchieraia<br />

Sabato 22 novembre ore 20.00<br />

Cena citta<strong>di</strong>na per la Repubblica<br />

Dominicana<br />

Piatti tipici aretini e dominicani alla scoperta delle<br />

adozione a <strong>di</strong>stanza. Musica caraibica.<br />

Centro Affari e Convegni<br />

24- 29 novembre<br />

Il volo delle Mariposas<br />

Gioco <strong>di</strong> ruolo interattivo per scuole secondarie <strong>di</strong><br />

primo e secondo grado<br />

<strong>Arezzo</strong> Factory<br />

in collaborazione con il circolo Baobab <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Foto Elena Ferrini - Grafica Demostenes Uscamayta Ayvar / Ucodep ©<br />

æ in<br />

20 novembre ore 21.30 - 22.50<br />

Speciale Teletruria<br />

Repubblica Dominicana<br />

Info e<br />

prenotazioni<br />

T. 0575 333363<br />

samanta.ferrari@ucodep.org<br />

www.arezzosolidale.it<br />

Iniziative realizzate con il contributo della<br />

Fondazione Monte dei Paschi <strong>di</strong> Siena<br />

Il Comitato Aretino per la Repubblica Dominicana promuove iniziative <strong>di</strong> scambio, sviluppo e cooperazione fra<br />

<strong>Arezzo</strong> e il territorio dominicano.<br />

È composto da: <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Ausl 8, Agesci, Baobab - Arci Ragazzi, Associazione dei<br />

Dominicani <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Associazione famiglie per una società multirazziale, Associazione Sichem crocevia dei<br />

popoli - Caritas, Caffè River SpA, Centro <strong>di</strong> Documentazione Città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Centro Unesco, Comunità Montana<br />

del Casentino, Cooperativa Wipala, Emmaus, Legambiente - Circolo Laura Conti, Me<strong>di</strong>ci per l’ambiente, Ucodep,<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Siena - Dipartimento <strong>di</strong> Letterature Moderne e Scienze dei linguaggi - Master Le Rotte<br />

del gusto, Vestri cioccolato Srl

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