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Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - NE/PD - Contiene I.R. - Periodico dell’Associazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione Numero 113 Settembre 2012 Congressi internazionali Associazione Madonna di Fatima

Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - NE/PD - Contiene I.R. - Periodico dell’Associazione Madonna di Fatima - Maria, Stella <strong>della</strong> Nuova Evangelizzazione<br />

Numero 113<br />

Settembre 2012<br />

Congressi<br />

internazionali<br />

Associazione Madonna di Fatima


Gustavo Kralj<br />

Ó<br />

Croce, mio rifugio, o<br />

Croce, mio cammino<br />

e mia forza, o Croce,<br />

stendardo inespugnabile, o<br />

Croce, arma invincibile! La<br />

Croce respinge ogni male, la<br />

Croce mette in fuga le tenebre.<br />

Con la Croce percorrerò la via<br />

che conduce a Dio. La Croce è la<br />

mia v<strong>it</strong>a, ma per te, o nemico, è<br />

la morte. Che la mia nobiltà sia<br />

la Croce di Nostro Signore.<br />

Croce dell’altare maggiore -<br />

Cattedrale di San Patrizio,<br />

New York<br />

(Invocazione alla Croce,<br />

di Sant’Odilone, Abate di Cluny)


SommariO<br />

Scrivono i lettori 4<br />

L’importanza<br />

di formare i formatori<br />

Periodico dell’Associazione<br />

Madonna di Fatima - Maria, Stella<br />

<strong>della</strong> Nuova Evangelizzazione<br />

Anno XIV, numero 113, Settembre 2012<br />

Direttore responsabile:<br />

Zuccato Alberto<br />

Consiglio di redazione:<br />

Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane<br />

Vasconcelos A. Campos, EP,<br />

Luis Alberto Blanco Cortés, Madre<br />

Mariana Morazzani Arráiz, EP,<br />

Severiano Antonio de Oliveira<br />

Amministrazione:<br />

Via San Marco, 2A<br />

30034 Mira (VE)<br />

CCP 13805353<br />

Aut. Trib. Venezia 11 del 31/3/12<br />

Poste <strong>it</strong>aliane, s.p.a – Spedizione<br />

in Abbonamento Postale - D.L.<br />

353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)<br />

art. 1, comma 1, NE PD<br />

Contiene I.R.<br />

www.araldi.org<br />

www.salvamiregina.<strong>it</strong><br />

Con la collaborazione<br />

dell’Associazione<br />

Privata Internazionale di Fedeli<br />

di Dir<strong>it</strong>to Pontificio<br />

Araldi del Vangelo<br />

Viale Vaticano, 84 Sc. A, int. 5<br />

00165 Roma<br />

Tel. sede operativa<br />

a Mira (VE): 041 560 08 91<br />

Montaggio:<br />

Equipe di arti grafiche<br />

degli Araldi del Vangelo<br />

Stampa e rilegatura:<br />

CISCRA S.p.A.<br />

VIA SAN MICHELE 36<br />

45020 VILLANOVA DEL<br />

GHEBBO - RO<br />

Gli articoli di questa <strong>rivista</strong> potranno essere<br />

riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii<br />

copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli<br />

firmati è di responsabil<strong>it</strong>à dei rispettivi autori.<br />

Mentre il mondo gira... (Ed<strong>it</strong>oriale) 5<br />

La voce del Papa –<br />

Amici forti<br />

per tempi duri<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6<br />

Commento al Vangelo –<br />

Guai a chi scandalizza!<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10<br />

E la luce fu!<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .18<br />

Araldi nel mondo<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .26<br />

Il convivio tra i santi<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34<br />

Nuovi tempi, nuovi alunni,<br />

nuovi professori<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .36<br />

La parola dei Pastori –<br />

Fare scienza aperta<br />

al trascendente<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .38<br />

È accaduto nella<br />

Chiesa e nel mondo<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .40<br />

Storia per bambini... –<br />

Il tesoro <strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .46<br />

I Santi di ogni giorno<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .48<br />

Dove la Grandezza<br />

contempla la grandezza<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .50


Scrivono i lettori<br />

Sincero ringraziamento<br />

Perdonateci per non aver ringraziato<br />

per l’attenzione che ci riservate<br />

inviandoci mensilmente la vostra<br />

bella Rivista. Ma a noi – preoccupati<br />

per questa “nave” carica di 328 malati,<br />

ognuno dei quali più povero e<br />

malato dell’altro – non resta molto<br />

tempo. I giorni passano senza poter<br />

pensare ad altro che ai poveri che<br />

qui soffrono: è necessario accudirli<br />

come se fossero altri Cristi malati,<br />

affinché Lui Si rallegri nel vedere<br />

che Lo amiamo in loro. Molte grazie<br />

per la vostra bella <strong>rivista</strong> e per tutto<br />

il bene, molte volte sconosciuto, che<br />

ci insegnate.<br />

Madre Maria I. G. de P.<br />

Suore Osp<strong>it</strong>aliere del<br />

Buon Samar<strong>it</strong>ano<br />

Molina – Cile<br />

Amore alla Santa Chiesa<br />

Con la <strong>rivista</strong> Araldi del Vangelo<br />

ho imparato che la Religione Cattolica<br />

non è solo una questione di<br />

costume o preferenza, come quando<br />

si opta per una squadra di calcio...<br />

non è solo una scelta in funzione<br />

di impressioni soggettive.<br />

Con Mons. João Scognamiglio Clá<br />

Dias ho imparato a vedere la Chiesa<br />

e a credere in essa come l’unico<br />

modo per piacere a Nostro Signore.<br />

Ho imparato che il miglior<br />

mezzo di giungere a Nostro Signore<br />

è attraverso la Madonna. È con<br />

gli Araldi che ho imparato a riconoscere<br />

nella voce del Papa la voce<br />

stessa di Dio, e che la più grande<br />

bellezza del mondo è la Chiesa<br />

Cattolica. Ho imparato ad essere<br />

orgoglioso <strong>della</strong> mia Fede e a<br />

voler trasmettere agli altri questa<br />

mia gioia. Ringrazio Mons. João e<br />

gli Araldi del Vangelo per avermi<br />

insegnato ad amare la Santa Chiesa<br />

e, per mezzo di essa, a conoscere<br />

e servire Gesù e Maria.<br />

Vladimir N.<br />

Porto Alegre – Brasile<br />

Santa Paola Frassinetti<br />

Voglio dire che mi è dispiaciuto<br />

non vedere elencato nella Rivista<br />

di quest’anno, il 12 giugno, il nome<br />

di Santa Paola Frassinetti, Fondatrice<br />

delle Suore Dorotee <strong>della</strong> Frassinetti<br />

(perché ci sono altre Dorotee).<br />

È vero che in altri anni l’avete<br />

già ricordata e ne sono molto contenta,<br />

ma questa volta no... Anche<br />

senza dire molte cose, sarebbe bene<br />

ricordare i vari santi di ogni giorno,<br />

poiché alle persone piace trovarvi il<br />

santo del proprio nome.<br />

Mi piace molto leggere la vostra<br />

Rivista, dove trovo sempre notizie,<br />

storie e commenti molto attuali e<br />

opportuni.<br />

Suor Casimira M.<br />

Viseu - Portogallo<br />

Nota <strong>della</strong> redazione: Ringraziamo<br />

per il suggerimento <strong>della</strong> corrispondente<br />

e la comprensione dimostrata,<br />

perché, come lei ha ben notato,<br />

la mancanza di spazio ci obbliga<br />

a includere in questa sezione, oltre<br />

ai santi del Calendario Romano, soltanto<br />

uno di quelli che il Martirologio<br />

presenta per ogni giorno del mese.<br />

La scelta varia ogni anno, in modo<br />

che nel corso del tempo tutti possano<br />

esser inclusi.<br />

Articoli che inv<strong>it</strong>ano ad un<br />

maggior approfondimento<br />

Desidero ringraziare i fratelli<br />

Araldi per la Rivista che mi inviate<br />

mensilmente. In ver<strong>it</strong>à, essa è stata<br />

molto utile, non solo a me, ma a<br />

tutti gli altri seminaristi che la leggono.<br />

I miei complimenti, perché oltre<br />

al fatto che i suoi articoli sono realmente<br />

di grande aiuto e sempre interessanti,<br />

apprezzo molto le note finali<br />

degli stessi, perché permettono<br />

un maggiore approfondimento dei<br />

temi affrontati.<br />

Victor M. R. S.<br />

Seminario di Acapulco – Messico<br />

Ed<strong>it</strong>oriale: sintesi del<br />

contenuto <strong>della</strong> <strong>rivista</strong><br />

Da molti anni leggo la <strong>rivista</strong><br />

Araldi del Vangelo e non sarei capace<br />

di dire quale sezione sia la migliore,<br />

perché tutte sono magnifiche,<br />

nell’amb<strong>it</strong>o del loro tema. Ma<br />

c’è qualcosa che leggo sempre con<br />

molto interesse, perché è la sintesi<br />

del suo contenuto: l’Ed<strong>it</strong>oriale. Vorrei<br />

fare i complimenti e ringraziare<br />

la persona o le persone che, anonimamente,<br />

ci introducono in uno stato<br />

di spir<strong>it</strong>o adatto ad una vera lettura<br />

spir<strong>it</strong>uale, che è questa grande<br />

Rivista.<br />

Patricia N.<br />

Alajuela – Costa Rica<br />

Dal primo numero!<br />

Ringrazio la Madonna per la<br />

grazia che ho avuto di leggere l’edificante<br />

<strong>rivista</strong> Araldi del Vangelo<br />

a partire dal suo primo numero!<br />

Essa mi forma, mi entusiasma e<br />

orienta tutta la mia v<strong>it</strong>a, principalmente<br />

per mezzo del Commento al<br />

Vangelo, fatto da Mons. João Scognamiglio<br />

Clá Dias.<br />

Attraverso la Rivista vengo a conoscenza<br />

anche delle parole del<br />

Santo Padre e di quanto succede<br />

nella Chiesa e nel mondo. Leggo<br />

tutto con molta gioia e presto le<br />

mie copie a molti amici, perché è<br />

un onore essere una divulgatrice di<br />

questa Rivista.<br />

Valdenice R. da C.<br />

Montes Claros – Brasile<br />

4 Madonna di Fatima · Settembre 2012


Mentre il<br />

E d<strong>it</strong>oriale<br />

mondo gira...<br />

Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - NE/PD - Contiene I.R. - Periodico de l’Associazione Madonna di Fatima - Maria, Ste la de la Nuova Evangelizzazione<br />

Numero 113<br />

Settembre 2012<br />

Congressi<br />

internazionali<br />

Associazione Madonna di Fatima<br />

Congressi dei giovani<br />

del settore<br />

maschile e femminile<br />

e dei Cooperatori<br />

degli Araldi<br />

del Vangelo, luglio<br />

2012, San Paolo<br />

(Fotos: Timothy Ring, Sergio<br />

Miyazaki e Marcos Enoc)<br />

Le persone frequentemente si illudono, r<strong>it</strong>enendo che il corso degli avvenimenti<br />

sia determinato dai governanti o dai potentati delle finanze o <strong>della</strong><br />

propaganda. Ora, il vero timone <strong>della</strong> Storia si trova in una sfera molto superiore,<br />

inaccessibile agli uomini: negli arcani <strong>della</strong> Provvidenza.<br />

Così, si tratta di sapere che ore sono nel misterioso orologio di Dio. Che giudizio<br />

starà preparando, ai giorni nostri, il Creatore dell’uman<strong>it</strong>à? Starà questa camminando<br />

nella direzione del compimento dei piani di Dio? In caso contrario, sarà<br />

vicino il momento di un intervento decisivo dei Cieli? Queste sono le grandi questioni<br />

alle quali devono porre attenzione gli uomini, oggi e sempre.<br />

Tutto è stato creato in Cristo e per Cristo. E una volta che il Figlio e la Madre<br />

fanno parte dello stesso decreto divino, e Gesù è il centro <strong>della</strong> Creazione, in questo<br />

apice Si incontra anche Maria Santissima. Come Madre degli uomini e Regina<br />

dei Cuori, Ella detiene il timone degli avvenimenti, ora distanziandoSi, lasciando<br />

gli uomini al sapore del loro libero arb<strong>it</strong>rio, ora intervenendo con la forza <strong>della</strong><br />

sua Onnipotenza Supplicante, mutando i cammini <strong>della</strong> Storia.<br />

Nella realtà profonda, tutto succede in conseguenza <strong>della</strong> fedeltà o infedeltà<br />

del genere umano nell’operare “ad maiorem Dei gloriam”. Affinché questo obbiettivo<br />

supremo sia raggiunto, è necessaria la corrispondenza alla grazia delle<br />

persone più chiamate, delle anime-chiave, che hanno ricevuto una vocazione più<br />

saliente per condurre il mondo sulle vie <strong>della</strong> salvezza, e dal cui zelo dipende a<br />

volte un’era storica intera.<br />

Così, per esempio, Papa Innocenzo III ha visto in sogno la Basilica di San Giovanni<br />

in Laterano sul punto di cadere, sostenuta appena da un umile religioso,<br />

che egli interpretò come San Francesco d’Assisi. Piacque alla Provvidenza, allora,<br />

che dalla santificazione del Poverello dipendesse il progresso spir<strong>it</strong>uale di tutta la<br />

società. A loro volta, gli uomini provvidenziali sono soggetti, per il buon es<strong>it</strong>o <strong>della</strong><br />

loro missione, alle grazie infuse dallo Spir<strong>it</strong>o Santo, sempre per intercessione<br />

<strong>della</strong> sua Fedelissima Sposa.<br />

È in questa prospettiva dell’etern<strong>it</strong>à offerta dalla virtù <strong>della</strong> sapienza, da dove<br />

tutto vediamo a partire dallo sguardo di Dio, che dobbiamo considerare la v<strong>it</strong>a.<br />

Quanti regni apparentemente inespugnabili sono stati ridotti in polvere! Quanti<br />

potentati, credendosi dèi, non sono sopravvissuti che ad alcune generazioni, passando<br />

sub<strong>it</strong>o nelle cantine <strong>della</strong> Storia!<br />

In ultima istanza, la realizzazione del Regno di Dio su questa Terra è subordinato<br />

ai disegni dell’Altissimo. Se Egli inonderà di grazie l’uman<strong>it</strong>à, alla maniera<br />

di quelle concesse a Pentecoste, gli uomini, per così dire, non potranno resistere.<br />

Ma per questo, la lancetta dell’orologio di Dio aspetta, per misteriosi disegni, una<br />

richiesta del Dolce, Sapienziale e Immacolato Cuore di Maria. Questo, sì, il vero<br />

centro degli avvenimenti nella Terra, in un modo tale che si può dire, parafrasando<br />

il motto dei certosini: “Stat Cor Mariæ dum volv<strong>it</strong>ur orbis!” – Mentre il mondo<br />

gira, il Cuore di Maria resta! ²<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 5


La voce del Papa<br />

Amici forti<br />

per tempi duri<br />

“Il mondo è in fiamme; vogliono nuovamente condannare Cristo, vogliono denigrare la<br />

Chiesa”. Non ci risulta familiare, nella congiuntura attuale, una riflessione così luminosa<br />

e interpellante, proposta più di quattro secoli fa dalla Santa mistica di Avila?<br />

Resplendens stella. “Come<br />

una stella di vivissimo<br />

splendore” (Libro <strong>della</strong><br />

V<strong>it</strong>a, 32, 11). Con queste<br />

parole il Signore incoraggiò Santa<br />

Teresa di Gesù a fondare ad Avila<br />

il monastero di San José, inizio <strong>della</strong><br />

riforma dell’ordine carmel<strong>it</strong>ano, del<br />

quale, il prossimo 24 agosto, si celebrerà<br />

il 450° anniversario. In occasione<br />

di questa felice ricorrenza, desidero<br />

unirmi alla gioia dell’amata diocesi<br />

di Avila, dell’ordine dei carmel<strong>it</strong>ani<br />

scalzi, del Popolo di Dio che peregrina<br />

in Spagna e di tutti quelli che, nella<br />

Chiesa universale, hanno trovato nella<br />

spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à teresiana una luce sicura<br />

per scoprire che attraverso Cristo<br />

all’uomo giunge un vero rinnovamento<br />

<strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a.<br />

La riforma del Carmelo<br />

nasce dalla preghiera e tende<br />

alla preghiera<br />

Innamorata del Signore, questa illustre<br />

donna non desiderò altro che<br />

compiacerlo in tutto. In effetti, un<br />

santo non è colui che compie grandi<br />

imprese basandosi sull’eccellenza<br />

delle sue qual<strong>it</strong>à umane, ma chi permette<br />

con umiltà a Cristo di penetrare<br />

nella sua anima, di agire attraverso<br />

la sua persona, di essere Lui il vero<br />

protagonista di tutte le sue azioni<br />

e i suoi desideri, colui che ispira ogni<br />

iniziativa e sostiene ogni silenzio.<br />

Lasciarsi guidare in questo modo<br />

da Cristo è possibile solo per chi<br />

ha un’intensa v<strong>it</strong>a di preghiera. Questa<br />

consiste, con le parole <strong>della</strong> Santa<br />

d’Avila, nel “parlare dell’amicizia, un<br />

trovarsi frequentemente da soli a soli<br />

con chi sappiamo che ci ama” (Libro<br />

<strong>della</strong> V<strong>it</strong>a, 8 e 5). La riforma dell’ordine<br />

carmel<strong>it</strong>ano, il cui anniversario ci<br />

colma di gioia interiore, nasce dalla<br />

preghiera e tende alla preghiera.<br />

Nel promuovere un r<strong>it</strong>orno radicale<br />

alla Regola prim<strong>it</strong>iva, allontanandosi<br />

dalla Regola m<strong>it</strong>igata, santa<br />

Teresa di Gesù voleva propiziare<br />

una forma di v<strong>it</strong>a che favorisse l’incontro<br />

personale con il Signore, per<br />

la qual cosa basta “solo di r<strong>it</strong>irarsi<br />

in sol<strong>it</strong>udine, sentirlo dentro di sé e<br />

non meravigliarsi di ricevere un tale<br />

Osp<strong>it</strong>e” (Cammino di Perfezione, 28,<br />

2). Il monastero di San José nacque<br />

proprio perché le sue figlie avessero<br />

le condizioni migliori per trovare<br />

Dio e stabilire una relazione profonda<br />

e intima con Lui.<br />

In “tempi duri” sono<br />

necessari forti amici di Dio<br />

Santa Teresa propose un nuovo modo<br />

di essere carmel<strong>it</strong>ana in un mondo<br />

a sua volta nuovo. Quelli furono “tempi<br />

duri” (Libro <strong>della</strong> V<strong>it</strong>a, 33, 5). In essi,<br />

secondo questa Maestra dello spir<strong>it</strong>o,<br />

“sono necessari forti amici di Dio a sostegno<br />

dei deboli” (Libro <strong>della</strong> V<strong>it</strong>a 15,<br />

5). E insisteva con eloquenza: “Il mondo<br />

è in fiamme; vogliono nuovamente<br />

condannare Cristo, come si dice, raccogliendo<br />

contro di lui mille testimonianze;<br />

vogliono denigrare la sua Chiesa.<br />

Dobbiamo sprecare il tempo nel<br />

chiedere cose che, se per caso Dio ce<br />

le concedesse, ci farebbero avere un’anima<br />

di meno in cielo? No, sorelle mie,<br />

non è il momento di trattare con Dio<br />

d’interessi di poca importanza” (Cammino<br />

di Perfezione, 1, 5). Non ci risulta<br />

familiare, nella congiuntura attuale,<br />

una riflessione che c’illumina tanto<br />

e c’interpella, fatta più di quattro secoli<br />

fa dalla Santa mistica?<br />

Il fine ultimo <strong>della</strong> riforma teresiana<br />

e <strong>della</strong> creazione di nuovi monasteri,<br />

in un mondo con pochi valori<br />

spir<strong>it</strong>uali, era di proteggere con la<br />

preghiera l’operato apostolico; proporre<br />

uno stile di v<strong>it</strong>a evangelica che<br />

6 Madonna di Fatima · Settembre 2012


fosse modello per chi cercava un<br />

cammino di perfezione, a partire<br />

dalla convinzione che ogni<br />

autentica riforma personale ed<br />

ecclesiale passa per il riprodurre<br />

sempre meglio in noi la “forma”<br />

di Cristo (cfr. Gal 4, 19).<br />

Fu proprio questo l’impegno<br />

<strong>della</strong> Santa e delle sue figlie. E<br />

fu proprio questo l’impegno dei<br />

suoi figli carmel<strong>it</strong>ani, che non<br />

miravano ad altro se non a “progredire<br />

nella virtù” (Libro <strong>della</strong><br />

V<strong>it</strong>a, 31, 18). In tal senso, Teresa<br />

scrive: “[Mi sembra infatti che]<br />

egli ci apprezzi di più se, mediante<br />

la sua misericordia, riusciamo<br />

a guadagnargli un’anima<br />

con i nostri sforzi e con la nostra<br />

preghiera, che non per quanti<br />

altri servizi possiamo rendergli”<br />

(Libro delle Fondazioni, 1, 7).<br />

Di fronte alla dimenticanza<br />

di Dio, la Santa, Dottore <strong>della</strong><br />

Chiesa, incoraggia le comun<strong>it</strong>à<br />

oranti, che proteggano con il<br />

loro fervore coloro che proclamano<br />

ovunque il Nome di Cristo,<br />

affinché preghino per i bisogni<br />

<strong>della</strong> Chiesa e portino al<br />

cuore del Salvatore il clamore<br />

di tutti i popoli.<br />

La preghiera fiduciosa deve<br />

essere l’anima dell’apostolato<br />

L’Osservatore Romano<br />

“Anche oggi, come nel XVI secolo,<br />

è necessario che la preghiera fiduciosa sia<br />

l’anima dell’apostolato”<br />

Benedetto XVI in un momento<br />

del Viaggio Apostolico a Madrid, 20/8/2011<br />

Anche oggi, come nel XVI secolo,<br />

tra rapide trasformazioni, è<br />

necessario che la preghiera fiduciosa<br />

sia l’anima dell’apostolato,<br />

affinché risuoni, con grande chiarezza<br />

e vigoroso dinamismo, il messaggio<br />

redentore di Gesù Cristo. È urgente<br />

che la Parola di v<strong>it</strong>a vibri nelle anime<br />

in modo armonioso, con note squillanti<br />

e attraenti.<br />

In questo appassionante comp<strong>it</strong>o,<br />

l’esempio di Teresa d’Avila ci è<br />

di grande aiuto. Possiamo affermare<br />

che, al suo tempo, la Santa evangelizzò<br />

senza mezzi termini, con ardore<br />

mai spento, con metodi lontani<br />

dall’inerzia, con espressioni aureolate<br />

di luce. Ciò conserva tutta la sua<br />

freschezza nel crocevia attuale, dove<br />

si sente l’urgenza che i battezzati<br />

rinnovino il loro cuore attraverso la<br />

preghiera personale, incentrata anche,<br />

secondo i dettami <strong>della</strong> Mistica<br />

di Avila, sulla contemplazione <strong>della</strong><br />

Santissima Uman<strong>it</strong>à di Cristo come<br />

unico cammino per trovare la gloria<br />

di Dio (cfr. Libro <strong>della</strong> V<strong>it</strong>a, 22, 1; Castello<br />

interiore, 6, 7).<br />

Così si potranno formare famiglie<br />

autentiche, che scoprano nel Vangelo<br />

il fuoco del proprio nucleo<br />

familiare; comun<strong>it</strong>à cristiane<br />

vive e un<strong>it</strong>e, cementate in Cristo<br />

come loro pietra d’angolo,<br />

che abbiamo sete di una v<strong>it</strong>a<br />

di servizio fraterno e generoso.<br />

È anche auspicabile che<br />

l’incessante preghiera promuova<br />

l’attenzione prior<strong>it</strong>aria per<br />

la pastorale vocazionale, sottolineando<br />

in particolare la bellezza<br />

<strong>della</strong> v<strong>it</strong>a consacrata, che<br />

bisogna accompagnare deb<strong>it</strong>amente<br />

come tesoro proprio <strong>della</strong><br />

Chiesa, come torrente di grazie,<br />

nella sua dimensione sia attiva<br />

sia contemplativa.<br />

Santa Teresa ci inv<strong>it</strong>a oggi<br />

alla fedeltà e alla radical<strong>it</strong>à<br />

La forza di Cristo porterà<br />

anche a moltiplicare le iniziative<br />

affinché il popolo di Dio riacquisti<br />

il suo vigore nell’unica<br />

forma possibile: dando spazio<br />

dentro di noi ai sentimenti<br />

del Signore Gesù (cfr. Fil 2, 5)<br />

e ricercando in ogni circostanza<br />

un’esperienza radicale del suo<br />

Vangelo. Il che significa, prima<br />

di tutto, permettere allo Spir<strong>it</strong>o<br />

Santo di renderci amici del Maestro<br />

e di configurarci a Lui. Significa<br />

anche accettare in tutto<br />

i suoi mandati e adottare in noi<br />

cr<strong>it</strong>eri come l’umiltà nella condotta,<br />

la rinuncia al superfluo,<br />

il non recare offesa agli altri o il<br />

procedere con cuore semplice e<br />

m<strong>it</strong>e. Così, quanti ci circondano percepiranno<br />

la gioia che nasce dalla<br />

nostra adesione al Signore e che non<br />

anteponiamo nulla al suo amore, essendo<br />

sempre disposti a dare ragione<br />

<strong>della</strong> nostra speranza (cfr. I Pt 3,<br />

15) e vivendo come Teresa di Gesù,<br />

in filiale obbedienza alla nostra Santa<br />

Madre Chiesa.<br />

A questa radical<strong>it</strong>à e fedeltà c’inv<strong>it</strong>a<br />

oggi questa figlia tanto illustre<br />

<strong>della</strong> diocesi di Avila. Accogliendo la<br />

sua bella ered<strong>it</strong>à, nel momento pre-<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 7


sente <strong>della</strong> storia, il Papa inv<strong>it</strong>a tutti i<br />

membri di questa Chiesa particolare,<br />

ma in modo sent<strong>it</strong>o i giovani, a prendere<br />

sul serio la comune vocazione<br />

alla sant<strong>it</strong>à. Seguendo le orme di Teresa<br />

di Gesù, permettetemi di dire a<br />

quanti hanno il futuro dinanzi a sé:<br />

aspirate anche voi a essere totalmente<br />

di Gesù, solo di Gesù e sempre di<br />

Gesù. Non temete di dire a Nostro<br />

Signore, come fece lei: “Vostra sono,<br />

per voi sono nata, che cosa volete<br />

fare di me?” (Poesia, 2). A Lui chiedo<br />

che sappiate anche rispondere alle<br />

sue chiamate illuminati dalla grazia<br />

divina con “ferma determinazione”,<br />

per offrire “quel poco” che c’è in<br />

voi, confidando nel fatto che Dio non<br />

abbandona mai quanti lasciano tutto<br />

per la sua gloria (cfr. Cammino di<br />

perfezione, 21, 2; 1, 2).<br />

(Estratto del messaggio al<br />

Vescovo di Avila in occasione del<br />

450º anniversario di fondazione<br />

del Monastero di San Giuseppe, ad<br />

Avila, 16/7/2012)<br />

“Chi prega si salva,<br />

chi non prega si condanna!”<br />

Dicendo che la preghiera è necessaria per la salvezza, Sant’Alfonso voleva far<br />

comprendere che non si può smettere di pregare in nessuna s<strong>it</strong>uazione <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a,<br />

soprattutto nei momenti di prova e difficoltà.<br />

R<br />

icorre oggi la memoria l<strong>it</strong>urgica<br />

di sant’Alfonso Maria de’ Liguori,<br />

Vescovo e Dottore <strong>della</strong> Chiesa,<br />

fondatore <strong>della</strong> Congregazione del<br />

Santissimo Redentore, dei Redentoristi,<br />

patrono degli studiosi di teologia<br />

morale e dei confessori.<br />

Sant’Alfonso è uno dei santi più popolari<br />

del XVIII secolo, per il suo stile<br />

semplice e immediato e per la sua dottrina<br />

sul sacramento <strong>della</strong> Pen<strong>it</strong>enza: in<br />

un periodo di grande rigorismo, frutto<br />

dell’influsso giansenista, egli raccomandava<br />

ai confessori di amministrare<br />

questo Sacramento manifestando l’abbraccio<br />

gioioso di Dio Padre, che nella<br />

sua misericordia infin<strong>it</strong>a non si stanca<br />

di accogliere il figlio pent<strong>it</strong>o.<br />

La preghiera: mezzo necessario<br />

e sicuro per ottenere la salvezza<br />

L’odierna ricorrenza ci offre l’occasione<br />

di soffermarci sugli insegnamenti<br />

di sant’Alfonso riguardo alla<br />

preghiera, quanto mai preziosi e pieni<br />

di afflato spir<strong>it</strong>uale. Risale all’anno<br />

1759 il suo trattato Del gran mezzo<br />

<strong>della</strong> Preghiera, che egli considerava<br />

il più utile tra tutti i suoi scr<strong>it</strong>ti.<br />

Infatti, descrive la preghiera come<br />

“il mezzo necessario e sicuro per ottenere<br />

la salvezza e tutte le grazie di<br />

cui abbiamo bisogno per conseguirla”<br />

(Introduzione). In questa frase è<br />

sintetizzato il modo alfonsiano di intendere<br />

la preghiera.<br />

Innanz<strong>it</strong>utto, dicendo che è un<br />

mezzo, ci richiama al fine da raggiungere:<br />

Dio ha creato per amore, per<br />

poterci donare la v<strong>it</strong>a in pienezza; ma<br />

questa meta, questa v<strong>it</strong>a in pienezza,<br />

a causa del peccato si è, per così dire,<br />

allontanata – lo sappiamo tutti –<br />

e solo la grazia di Dio la può rendere<br />

accessibile. Per spiegare questa ver<strong>it</strong>à<br />

basilare e far capire con immediatezza<br />

come sia reale per l’uomo il rischio<br />

di “perdersi”, sant’Alfonso aveva<br />

coniato una famosa massima, molto<br />

elementare, che dice: “Chi prega si<br />

salva, chi non prega si danna!”<br />

A commento di tale frase lapidaria,<br />

aggiungeva: “Il salvarsi insomma<br />

senza pregare è difficilissimo, anzi<br />

impossibile […] ma pregando il salvarsi<br />

è cosa sicura e facilissima” (II,<br />

Conclusione). E ancora egli dice:<br />

“Se non preghiamo, per noi non v’è<br />

scusa, perché la grazia di pregare è<br />

data ad ognuno […] se non ci salveremo,<br />

tutta la colpa sarà nostra, perché<br />

non avremo pregato” (Ibidem).<br />

Dicendo quindi che la preghiera<br />

è un mezzo necessario, sant’Alfonso<br />

voleva far comprendere che in ogni<br />

s<strong>it</strong>uazione <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a non si può fare<br />

a meno di pregare, specie nel momento<br />

<strong>della</strong> prova e nelle difficoltà.<br />

Dobbiamo sempre bussare con fiducia<br />

alla porta del Signore, sapendo<br />

che in tutto Egli si prende cura<br />

dei suoi figli, di noi. Per questo, siamo<br />

inv<strong>it</strong>ati a non temere di ricorrere<br />

a Lui e di presentargli con fiducia<br />

le nostre richieste, nella certezza di<br />

ottenere ciò di cui abbiamo bisogno.<br />

Il discepolo del Signore sa che è<br />

sempre esposto alla tentazione<br />

Cari amici, questa è la questione<br />

centrale: che cosa è davvero neces-<br />

8 Madonna di Fatima · Settembre 2012


L’Osservatore Romano<br />

“Dobbiamo sempre<br />

bussare con fiducia alla<br />

porta del Signore, sapendo<br />

che Egli si prende cura dei<br />

suoi figli in tutto”<br />

Udienza Generale del 1º<br />

Agosto, a Castel Gandolfo<br />

sario nella mia v<strong>it</strong>a? Rispondo con<br />

sant’Alfonso: “La salute e tutte le<br />

grazie che per quella ci bisognano”<br />

(ibidem); naturalmente, egli intende<br />

non solo la salute del corpo, ma anz<strong>it</strong>utto<br />

anche quella dell’anima, che<br />

Gesù ci dona. Più che di ogni altra<br />

cosa abbiamo bisogno <strong>della</strong> sua presenza<br />

liberatrice che rende davvero<br />

pienamente umano, e perciò ricolmo<br />

di gioia, il nostro esistere.<br />

E solo attraverso la preghiera<br />

possiamo accogliere Lui, la sua grazia,<br />

che, illuminandoci in ogni s<strong>it</strong>uazione,<br />

ci fa discernere il vero bene<br />

e, fortificandoci, rende efficace anche<br />

la nostra volontà, cioè la rende<br />

capace di attuare il bene conosciuto.<br />

Spesso riconosciamo il bene,<br />

ma non siamo capaci di farlo. Con la<br />

preghiera arriviamo a compierlo.<br />

Il discepolo del Signore sa di essere<br />

sempre esposto alla tentazione<br />

e non manca di chiedere aiuto<br />

a Dio nella preghiera per vincerla.<br />

Sant’Alfonso riporta l’esempio<br />

di san Filippo Neri – molto interessante<br />

–, il quale dal primo momento<br />

in cui si svegliava la mattina, diceva<br />

a Dio: “Signore, tenete oggi le mani<br />

sopra Filippo, perché se no, Filippo<br />

vi tradisce” (III, 3) Grande realista!<br />

Egli chiede a Dio di tenere la<br />

sua mano su di lui.<br />

“Se siamo poveri, Dio è ricco”<br />

Anche noi, consapevoli <strong>della</strong> nostra<br />

debolezza, dobbiamo chiedere<br />

l’aiuto di Dio con umiltà, confidando<br />

sulla ricchezza <strong>della</strong> sua misericordia.<br />

In un altro passo, dice<br />

sant’Alfonso che: “Noi siamo poveri<br />

di tutto, ma se domandiamo<br />

non siamo più poveri. Se noi siamo<br />

poveri, Dio è ricco” (II, 4). E,<br />

sulla scia di sant’Agostino, inv<strong>it</strong>a<br />

ogni cristiano a non aver timore di<br />

procurarsi da Dio, con le preghiere,<br />

quella forza che non ha, e che gli<br />

è necessaria per fare il bene, nella<br />

certezza che il Signore non nega il<br />

suo aiuto a chi lo prega con umiltà<br />

(cfr. III, 3).<br />

Cari amici, sant’Alfonso ci ricorda<br />

che il rapporto con Dio è essenziale<br />

nella nostra v<strong>it</strong>a. Senza il rapporto<br />

con Dio manca la relazione<br />

fondamentale e la relazione con Dio<br />

si realizza nel parlare con Dio, nella<br />

preghiera personale quotidiana e<br />

con la partecipazione ai Sacramenti,<br />

e così questa relazione può crescere<br />

in noi, può crescere in noi la presenza<br />

divina che indirizza il nostro cammino,<br />

lo illumina e lo rende sicuro e<br />

sereno, anche in mezzo a difficoltà e<br />

pericoli.<br />

(Udienza Generale,<br />

1/8/2012 )<br />

Tutti i dir<strong>it</strong>ti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Ed<strong>it</strong>rice Vaticana.<br />

La <strong>versione</strong> integrale di questi documenti può essere trovata in www.vatican.va<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 9


“Lasciate che i bambini vengano<br />

a me” - Chiesa di San Patrizio,<br />

New Orleans (USA)<br />

François Boulay<br />

a Vangelo A<br />

“In quel tempo, 38 Giovanni disse a Gesù: ‘Maestro,<br />

abbiamo visto uno che scacciava i demòni<br />

nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché<br />

non era dei nostri’. 39 Ma Gesù disse: ‘Non glielo<br />

proib<strong>it</strong>e, perché non c’è nessuno che faccia un<br />

miracolo nel mio nome e sub<strong>it</strong>o dopo possa parlare<br />

male di me. 40 Chi non è contro di noi è<br />

per noi. 41 Chiunque vi darà da bere un bicchiere<br />

d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi<br />

dico in ver<strong>it</strong>à che non perderà la sua ricompensa.<br />

42<br />

Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono,<br />

è meglio per lui che gli si metta una macina<br />

da asino al collo e venga gettato nel mare.<br />

43<br />

Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio<br />

per te entrare nella v<strong>it</strong>a monco, che con due<br />

mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile.<br />

45 Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo:<br />

è meglio per te entrare nella v<strong>it</strong>a zoppo, che<br />

esser gettato con due piedi nella Geenna. 47 Se<br />

il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per<br />

te entrare nel regno di Dio con un occhio solo,<br />

che essere gettato con due occhi nella Geenna,<br />

48<br />

dove il loro verme non muore e il fuoco non si<br />

estingue’” (Mc 9, 38-43.45.47-48).<br />

10 Madonna di Fatima · Settembre 2012


Commento al Vangelo – XXVI Domenica del Tempo Ordinario<br />

Guai a chi<br />

scandalizza!<br />

Il Divino Maestro ci mostra come non si possa fare la<br />

minima concessione al male, poiché, per conquistare il<br />

Cielo, è necessario essere integri nella pratica del bene.<br />

Mons. João Scognamiglio Clá Dias, EP<br />

I – Immagine del Supremo<br />

Re e Celeste P<strong>it</strong>tore<br />

Il magnifico Museo del Prado, a Madrid, accoglie<br />

quotidianamente migliaia di vis<strong>it</strong>atori che<br />

percorrono le sue estese gallerie, desiderosi di<br />

ammirare l’incomparabile collezione dei capolavori<br />

dei maggiori artisti <strong>della</strong> Storia.<br />

Molti anni fa, un uomo entrato là senza farsi<br />

notare in mezzo alla molt<strong>it</strong>udine fu portato<br />

via poco dopo, ammanettato, dalla polizia. O<br />

per squilibrio mentale, o per cattiveria, in un momento<br />

di disattenzione degli addetti del museo,<br />

egli aveva gettato un liquido nero sopra il famoso<br />

r<strong>it</strong>ratto equestre dell’Imperatore Carlo V, dipinto<br />

da Tiziano. Il crimine scioccò l’opinione pubblica.<br />

Per un gesto stupido, quel celebre quadro<br />

rimase seriamente danneggiato.<br />

Danneggiare l’opera del P<strong>it</strong>tore per eccellenza<br />

Ora, se è grave rovinare un’opera d’arte di<br />

questo calibro, chi induce altri a peccare fa molto<br />

peggio: rovina non una p<strong>it</strong>tura pregevole, ma<br />

un’anima spir<strong>it</strong>uale e immortale dalla quale è<br />

espulsa la luce <strong>della</strong> grazia. E l’immagine così<br />

profanata non rappresenta un monarca di questa<br />

terra, ma il Supremo Re e Celeste P<strong>it</strong>tore<br />

che, autore di tutte le virtù distrutte dal peccato,<br />

viene così profondamente offeso.<br />

Sulle serie conseguenze di ogni atto umano<br />

ci ammonirà il Divino Redentore in questo Vangelo<br />

<strong>della</strong> 26ª Domenica del Tempo Ordinario.<br />

II – La preoccupazione per<br />

i beni soprannaturali<br />

Il passo del Vangelo considerato in questa l<strong>it</strong>urgia<br />

è preceduto da un ammonimento di Nostro<br />

Signore agli Apostoli, sull’orgoglio. Il Maestro,<br />

sapendo per sua conoscenza divina, che sulla<br />

via per Cafarnao avevano discusso su chi di loro<br />

fosse il migliore, insegnò loro, al contrario, a<br />

considerarsi ognuno inferiore agli altri: “Se uno<br />

vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo<br />

di tutti” (Mc 9, 35). Per quesllo, è indispensabile<br />

tener sempre presente il quadro delle proprie<br />

miserie ed ev<strong>it</strong>are i paragoni con gli altri.<br />

Sub<strong>it</strong>o dopo San Marco racconta l’episodio<br />

raccolto nella l<strong>it</strong>urgia di questa domenica, nel quale<br />

l’Apostolo Giovanni dimostra di non aver compreso<br />

molto bene questo insegnamento di Nostro<br />

Se è grave<br />

rovinare<br />

un dipinto<br />

di questo<br />

calibro, chi<br />

induce altri<br />

a peccare fa<br />

molto peggio<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 11


San Giovanni<br />

e San<br />

Giacomo,<br />

chiamati<br />

“figli del<br />

tuono”,<br />

cambiarono<br />

il loro<br />

temperamento<br />

mediante<br />

l’azione dello<br />

Spir<strong>it</strong>o Santo<br />

Gustavo Kralj<br />

Signore, poiché manifesterà, come vedremo, gelosia<br />

per i doni soprannaturali percep<strong>it</strong>i in altri.<br />

Per rettificare questo errato modo di vedere,<br />

Nostro Signore darà tre lezioni. La prima, sull’assurd<strong>it</strong>à<br />

delle suddette gelosie; la seconda, sulla<br />

grav<strong>it</strong>à di scandalizzare i piccoli; e, infine, sullo<br />

scandalo in relazione alla propria coscienza.<br />

Gelosie soprannaturali...<br />

“In quel tempo, 38 Giovanni disse a Gesù:<br />

‘Maestro, abbiamo visto uno che<br />

scacciava i demòni nel tuo nome e glielo<br />

abbiamo vietato, perché non era dei<br />

nostri’”.<br />

San Giovanni e San Giacomo erano chiamati<br />

“figli del tuono” (Mc 3, 17), “per la fermezza<br />

e grandezza <strong>della</strong> loro Fede”, 1 come indica<br />

San Girolamo, e anche per il loro temperamento<br />

collerico. Ricordiamo come, ad un certo<br />

momento, essi abbiano voluto far scendere fuoco<br />

dal cielo su una c<strong>it</strong>tà <strong>della</strong> Samaria... (cfr. Lc<br />

9, 52-54). Più tardi, entrambi sono cambiati così<br />

tanto, per l’azione dello Spir<strong>it</strong>o Santo, che lo<br />

stesso San Giovanni, nella sua prima epistola, si<br />

rivolge ai suoi discepoli con l’appellativo “figlioli”.<br />

Ecco un esempio dell’incalcolabile potere di<br />

trasformazione <strong>della</strong> grazia.<br />

In quest’episodio, però, egli ancora considerava<br />

la cerchia intima del Maestro l’unica detentrice<br />

del monopolio <strong>della</strong> virtù, del ministero e <strong>della</strong><br />

capac<strong>it</strong>à di fare il bene, escludendo chiunque<br />

Gesù e San Giovanni Evangelista – Particolare del “Cristo con i Dodici<br />

Apostoli”, di Taddeo di Bartolo - Metropol<strong>it</strong>an Museum of Art, New York<br />

altro. È un’idea questa di gruppo chiuso, molto<br />

comune nella mental<strong>it</strong>à farisaica. Da qui la gelosia<br />

vedendo uno che “non ci segue”, operare fenomeni<br />

soprannaturali in nome di Gesù.<br />

Gli Apostoli erano molto inclini ad analizzare<br />

tutte le cose, persino le soprannaturali, al di<br />

fuori di una prospettiva eterna. In questo caso,<br />

volevano, in fondo, applicare a favore del loro<br />

egoismo i principi religiosi che muovevano la loro<br />

anima. Quando così si procede, sub<strong>it</strong>o si manifesta<br />

la miseria umana attraverso la gelosia,<br />

l’invidia e la difficoltà di accettare gli insegnamenti<br />

del superiore.<br />

Il potere <strong>della</strong> mediazione<br />

39<br />

“Ma Gesù disse: ‘Non glielo proib<strong>it</strong>e,<br />

perché non c’è nessuno che faccia<br />

un miracolo nel mio nome e sub<strong>it</strong>o dopo<br />

possa parlare male di me. 40 Chi non<br />

è contro di noi è per noi”.<br />

Contrariamente all’inadeguato modo di vedere<br />

degli Apostoli, Nostro Signore insegna che a<br />

chiunque lo voglia è aperta la possibil<strong>it</strong>à di fare il<br />

bene, senza che questo sia un privilegio di nessuno:<br />

“Chi non è contro di noi è per noi”.<br />

La stessa att<strong>it</strong>udine, del resto, l’aveva presa Mosè<br />

quando fu avvert<strong>it</strong>o che due uomini nell’accampamento<br />

stavano profetizzando e Giosuè gli chiese<br />

che ordinasse loro di tacere, come registra la prima<br />

lettura di questa domenica: “Sei tu geloso per me?<br />

Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse<br />

il Signore dare loro il suo spir<strong>it</strong>o”<br />

(Nm 11, 29), è stata l’ispirata<br />

risposta del Profeta, che ha<br />

preceduto l’insegnamento del<br />

Divino Maestro.<br />

In ogni caso, era indispensabile<br />

il ricorso al nome di<br />

Gesù affinché quell’uomo facesse<br />

esorcismi. Per render<br />

ben chiaro questo principio di<br />

intercessione, Nostro Signore<br />

spiegherà che chiunque desideri<br />

agire in forma efficace e<br />

aver successo, ha bisogno <strong>della</strong><br />

mediazione di quello più<br />

vicino a Dio, per mezzo del<br />

quale ha ricevuto la sua missione.<br />

Pertanto, le opere svolte<br />

in funzione di questo mediatore,<br />

il cui nome si invoca<br />

12 Madonna di Fatima · Settembre 2012


Sergio Hollmann<br />

“Gesù mentre predica” - Vetrata <strong>della</strong> Chiesa di Saint-Suplice, Fougères (Francia)<br />

esprimendo riconoscenza, sono benedette alla<br />

Provvidenza con abbondanti frutti.<br />

Nel caso presentato da Giovanni, si percipisce<br />

che quell’uomo, sebbene non avesse la vocazione<br />

di esser Apostolo, era stato chiamato a propagare<br />

il nome di Gesù. Commenta, a questo propos<strong>it</strong>o,<br />

Maldonado: “Cristo vuole che la sua dottrina<br />

sia confermata da miracoli, non solo degli Apostoli,<br />

ma anche di qualsiasi altro discepolo”. 2 E,<br />

come San Paolo si rallegrerà per il fatto che alcuni,<br />

anche se per invidia e rival<strong>it</strong>à con lui, hanno<br />

cominciato anche a parlare di Nostro Signore<br />

(cfr. Fl 1, 17-18), in questo caso concreto, il Divino<br />

Maestro sapeva perfettamente che l’uomo denunciato<br />

da San Giovanni operava in buona fede.<br />

“Gli bastava seguire la dottrina evangelica,<br />

anche senza far parte del suo gruppo; per questo<br />

non doveva esser considerato un avversario”. 3 E<br />

Sant’Agostino afferma: “Cristo gli ha permesso<br />

di continuare, poiché egli così facendo divulgava<br />

il suo nome, e questo era utile a molti”. 4 In fondo,<br />

era stato lo stesso Gesù che, con la sua grazia,<br />

lo aveva stimolato ad agire così.<br />

Ora, Nostro Signore, afferma implic<strong>it</strong>amente,<br />

in senso contrario, che quando uno fa uso di<br />

un potere ricevuto dall’alto senza essere un<strong>it</strong>o<br />

con la fonte di quel potere, le sue opere saranno<br />

sterili. Peggio ancora, queste arrecheranno ogni<br />

specie di disastri e, invece di espellere i demoni, li<br />

attireranno.<br />

Tentare di far miracoli senza usare il nome di<br />

Gesù, sarebbe, dunque equivalente, a sparlare<br />

di Lui. Era un modo di insegnare ai suoi discepoli,<br />

da parte di Gesù, che l’appropriazione dei<br />

doni soprannaturali porta al r<strong>it</strong>iro delle grazie<br />

divine e alla negazione dell’Autore di questi doni,<br />

e fa vedere a loro quanto la Provvidenza ci<br />

tiene alle mediazioni da Ella stabil<strong>it</strong>e.<br />

Nostro Signore ricompensa<br />

chi aiuta i suoi discepoli<br />

41<br />

“Chiunque vi darà da bere un bicchiere<br />

d’acqua nel mio nome perché siete di<br />

Cristo, vi dico in ver<strong>it</strong>à che non perderà<br />

la sua ricompensa”.<br />

Parlando<br />

di bambini,<br />

Nostro<br />

Signore<br />

non Si sta<br />

riferendo solo<br />

ai fanciulli,<br />

ma a tutti<br />

coloro che<br />

hanno bisogno<br />

dell’appoggio<br />

di altri per<br />

mantenersi<br />

nella pratica<br />

<strong>della</strong> virtù<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 13


Non basta<br />

soltanto<br />

pregare; è<br />

necessario<br />

anche vigilare,<br />

ossia,<br />

allontanarci<br />

dalle circostanze<br />

nelle<br />

quali si costuma<br />

peccare<br />

Sergio Hollmann<br />

San Matteo s<strong>it</strong>ua questa promessa in un altro<br />

momento: inviando gli Apostoli a predicare per<br />

la prima volta, Gesù promette di ricompensare<br />

chi li accoglierà bene (cfr. Mt 10, 42)<br />

In tutti i modi, queste parole del Divino Redentore<br />

possono esser intese anche nel seguente<br />

senso: quando vediamo una persona agendo sotto<br />

l’azione di una grazia o mentre pratica un atto<br />

virtuoso, se ci incantiamo e cerchiamo di stimolarla,<br />

questa att<strong>it</strong>udine non resterà senza premio.<br />

In senso inverso, provochiamo il dispiacere<br />

di Dio quando smettiamo di procedere così.<br />

III – Lo scandalo degli innocenti<br />

e <strong>della</strong> propria coscienza<br />

Nella pericope selezionata per il Vangelo di<br />

questa domenica, le seguenti parole di Nostro<br />

Signore sembrano cambiare in forma repentina<br />

il discorso. Però, se rileggiamo i versetti precedenti,<br />

constateremo che Gesù si lim<strong>it</strong>a a riprendere<br />

l’argomento prima in discussione, ossia,<br />

la necess<strong>it</strong>à di avere l’umiltà e la semplic<strong>it</strong>à<br />

“Gesù prega il Padre nell’orto di Getsemani” -<br />

Museo Unterlinden, Colmar (Francia)<br />

del bambino. Invece l’intervento di San Giovanni,<br />

questo sì, era stato estemporaneo, deviando<br />

dal tema trattato. Consideriamo, dunque, ciò<br />

che Gesù aveva appena detto: “In ver<strong>it</strong>à vi dico:<br />

se non vi convertirete e non diventerete come i<br />

bambini, non entrerete nel regno dei cieli” (Mt<br />

18, 3). Aggiungendo: “Chi accoglie uno di questi<br />

bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie<br />

me, non accoglie me, ma colui che mi ha<br />

mandato” (Mc 9, 37).<br />

42<br />

“Chi scandalizza uno di questi piccoli<br />

che credono, è meglio per lui che gli<br />

si metta una macina da asino al collo e<br />

venga gettato nel mare”.<br />

Avendo trattato <strong>della</strong> ricompensa per la buona<br />

accoglienza data a un bambino, analizza ora<br />

il caso opposto: il castigo per chi scandalizza o<br />

danneggia un innocente.<br />

Parlando di bambini, Nostro Signore non Si<br />

sta riferendo solo ai fanciulli, ma a tutti quanti<br />

che non hanno forze sufficenti per mantenersi,<br />

da se stessi nella pratica <strong>della</strong> virtù,<br />

e hanno bisogno per ciò dell’aiuto<br />

di altri, sopratutto in quello che si<br />

riferisce al loro istinto di sociabil<strong>it</strong>à.<br />

Pertanto, mer<strong>it</strong>evole di questo aiuto<br />

soprattutto è chi conserva la sua innocenza<br />

battesimale. Costui ha l’anima<br />

costantemente aperta al soprannaturale,<br />

poiché, come spiega San Giovanni<br />

Crisostomo: “Il bambino è libero da invidia,<br />

da vanagloria e dall’ambizione di<br />

occupare i primi posti. Egli possiede la<br />

maggiore delle virtù: semplic<strong>it</strong>à, sincer<strong>it</strong>à,<br />

umiltà. [...] Il bambino è esente da<br />

orgoglio, da ambizione di gloria, da invidia,<br />

da ostinazione e da tutte le passioni<br />

simili”. 5<br />

Dio Si compiace molto per questa<br />

rett<strong>it</strong>udine d’animo propria dell’innocente.<br />

Per questo chi induce al<br />

peccato “uno di questi bambini” Gli<br />

causa un tale ripudio che diventa reo<br />

di questa terribile condanna: sarebbe<br />

preferibile esser gettato in mare!<br />

Nostro Signore utilizza questa severa<br />

immagine perché era del tutto familiare<br />

ai suoi ascoltatori, come commenta<br />

San Girolamo: “Parla secondo<br />

il costume <strong>della</strong> regione, perché<br />

14 Madonna di Fatima · Settembre 2012


questa è stata tra gli antichi giudei la pena per i<br />

maggiori crimini: gettare nell’acqua il criminale<br />

con una pietra legata al collo”. 6 Sulle labbra di<br />

un altro, questa affermazione poteva sembrare<br />

esagerata, ma chi la fa è il Figlio di Dio! E San<br />

Giovanni Crisostomo sottolinea un dettaglio:<br />

per chi scandalizza un bambino, ha detto Cristo,<br />

“sarebbe meglio” esser gettato in mare con una<br />

pietra legata al collo; ossia, “fa capire, dicendo<br />

questo, che lo aspetta un castigo ancora più grave<br />

di questo”. 7<br />

Dall’indignazione di Nostro Signore davanti<br />

allo scandalo, si può misurare lo stretto legame<br />

di Lui con gli innocenti!<br />

Grav<strong>it</strong>à del peccato di scandalo<br />

Lo scandalo, secondo San Tommaso, consiste<br />

in pronunziare parole o esecutare azioni proprie<br />

ad esporre qualcuno a una caduta spir<strong>it</strong>uale. 8 Significa<br />

dare cattivi suggerimenti, consiglio o esempi<br />

che scioccano a colui che si dovrebbe, al contrario,<br />

edificare, facendo sì che le sue forze spir<strong>it</strong>uali<br />

deperiscano.<br />

Si tratta di un peccato gravissimo e pieno di<br />

malizia che danneggia chi lo riceve e chi lo commette.<br />

Al primo, perché la mancanza commessa<br />

con lo scandalo le ruba la v<strong>it</strong>a <strong>della</strong> grazia di Dio<br />

nell’anima. Al secondo, per fare lo stesso gioco<br />

del demonio – perdere anime –, accresciuto del<br />

gusto in mandare il rovina l’innocenza altrui. In<br />

questo senso si può affermare che si tratta di un<br />

peccato satanico. Con l’aggravante, inoltre, che è<br />

molto difficile riparare uno scandalo: infatti, una<br />

volta commesso, non basta la Confessione, ma è<br />

necessaria la riparazione. È facile prendere un<br />

bicchiere d’acqua e lanciarlo per terra; ma, sarà<br />

lo stesso raccogliere il liquido dopo? E, a partire<br />

da uno scandalo morale, i peccati si possono moltiplicare,<br />

acquistano volume come una palla di<br />

neve, perpetuandosi in successive mancanze derivanti<br />

le une dalle altre. Come ripararle tutte?<br />

Pertanto, guai agli scandalosi...!<br />

Il mondo oggi è pervaso, intriso e traboccante<br />

di scandalo in tutti gli angoli. Ci sono scandali<br />

nelle mode, nelle conversazioni, nei modi di essere;<br />

ci sono scandali alla televisione, in internet,<br />

nei cinema; ci sono scandali nei giornali, nelle riviste,<br />

nei rapporti sociali. Dove non c’è scandalo<br />

e l’innocenza non è trascinata dalla voragine <strong>della</strong><br />

impur<strong>it</strong>à e <strong>della</strong> disonestà? Quale sarà, dunque,<br />

la reazione di Nostro Signore a questa valanga<br />

di peccati di dimensioni inaud<strong>it</strong>e?<br />

Danno per la propria coscienza<br />

43<br />

“Se la tua mano ti scandalizza, tagliala:<br />

è meglio per te entrare nella v<strong>it</strong>a<br />

monco, che con due mani andare nella<br />

Geenna, nel fuoco inestinguibile. 45<br />

Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo:<br />

è meglio per te entrare nella v<strong>it</strong>a zoppo,<br />

che esser gettato con due piedi nella Geenna.<br />

47a Se il tuo occhio ti scandalizza,<br />

cavalo!”<br />

A grandi mali, estremi rimedi!<br />

Se Nostro Signore ha condannato lo scandalo<br />

dato al prossimo, in questi versetti fustigherà<br />

anche il danno alla propria coscienza quando<br />

non ev<strong>it</strong>iamo il peccato. Se grave è attentare contro<br />

l’opera di Dio nell’anima di un altro, non sarà<br />

meno condannabile fare lo stesso con la propria<br />

anima, poiché la car<strong>it</strong>à comincia con se stessi.<br />

Le raccomandazioni di Nostro Signore – tagliare<br />

la mano, tagliare il piede, strappare l’occhio<br />

– devono esser intese letteralmente? Risponde<br />

San Giovanni Crisostomo, Dottore <strong>della</strong><br />

Chiesa: “In tutto questo, il Signore non si riferisce,<br />

neppure lontanamente, alle membra del<br />

corpo”. 9 É necessario amare sopratutto Dio e<br />

avere, di conseguenza, vero odio per il peccato.<br />

Questo supone rompere radicalmente con<br />

quanto a questo conduce. Nell’Orto degli Ulivi,<br />

Gesú ha consigliato: “Vegliate e pregate, per<br />

non cadere in tentazione” (Mt 26, 41). Non basta<br />

soltanto pregare: è necessario anche vigilare,<br />

ossia, allontanarci dalle circostanze nelle<br />

quali si costuma peccare.<br />

Come possiamo ottenere delle<br />

forze per vincere il vizio?<br />

Se la persona ha ceduto varie volte in qualche<br />

tentazione, si è indebol<strong>it</strong>a in questo punto, l’unica<br />

soluzione è allora allontanarsi per sempre da<br />

quest’occasione in modo categorico. Per vincere,<br />

per esempio, il vizio dell’ubriachezza, diventa indispensabile<br />

astenersi da ogni traccia di alcool, poiché,<br />

con una scivolata qualunque, si può ricadere.<br />

Allo stesso modo dobbiamo tagliare irrimediabilmente<br />

tutto quanto cost<strong>it</strong>uisce per noi<br />

occasione prossima di peccato, come si farebbe<br />

se un membro malato comprometessi seriamente<br />

la salute di tutto l’organismo. Potrà essere<br />

una cattiva amicizia, poiché “niente esiste<br />

di più pernicioso che una cattiva compagnia.<br />

Di fronte a<br />

una L<strong>it</strong>urgia<br />

che ci esorta<br />

a respingere<br />

quanto<br />

ci possa<br />

allontanare<br />

da Dio e ci<br />

stimola a<br />

edificare il<br />

prossimo,<br />

non è<br />

irragionevole<br />

proporre un<br />

esame di<br />

coscienza<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 15


Che cosa mi<br />

impedisce di<br />

praticare con<br />

integr<strong>it</strong>à la<br />

virtù? Che<br />

affetti materiali<br />

mi inducono<br />

a prendere<br />

in considerazione<br />

molto<br />

più le cose<br />

umane che<br />

quelle divine?<br />

“Madonna col Bambino Gesù” -<br />

Metropol<strong>it</strong>an Museum of Art, New York<br />

Quello che non si ottiene con la violenza, si ottiene<br />

molte volte per mezzo dell’amicizia, tanto<br />

nel bene quanto nel male”. 10 Ma potrà esser<br />

anche un cattivo libro, un video sconveniente<br />

o, tante volte, l’accesso a internet che porta a<br />

peccare.<br />

Ora, nello stesso tempo in cui raccomanda<br />

la fuga dalle occasioni vicine, avendo presente<br />

la debolezza umana, Nostro Signore ci mette<br />

in guardia, add<strong>it</strong>ando la conseguenza del peccato:<br />

la condanna eterna nell’inferno, “dove il<br />

loro verme non muore e il fuoco non si estingue”.<br />

Questa radical<strong>it</strong>à nella virtù presuppone<br />

di tenere gli occhi volti all’etern<strong>it</strong>à e aver sempre<br />

presente la massima <strong>della</strong> Scr<strong>it</strong>tura: “In tutte<br />

le tue opere, med<strong>it</strong>a sui tuoi novissimi e non<br />

peccherai eternamente” (Ecl 7, 40).<br />

Il luogo dove il “fuoco non si spegne”<br />

“È meglio per te entrare nel regno di<br />

Dio con un occhio solo, che essere gettato<br />

con due occhi nella Geenna, 48 dove<br />

François Boulay<br />

il loro verme non muore e il fuoco non<br />

si estingue”.<br />

Oggi, molti osano negare l’esistenza dell’inferno.<br />

Sarebbe così comodo per la coscienza se<br />

questo fosse vero... Tuttavia, i Vangeli riportano<br />

quindici riferimenti di Nostro Signore all’inferno.<br />

Esso esiste senza dubbio e, rispetto ai<br />

suoi tormenti, il Divino Redentore ci fornisce<br />

qui una nozione fondamentale: l’esistenza di un<br />

verme rod<strong>it</strong>ore che non muore.<br />

Come cap<strong>it</strong>a con il fuoco, numerose sono<br />

le interpretazioni degli autori sul significato di<br />

questo “verme”, partendo dal senso letterale<br />

e arrivando fino a quello simbolico. Ora, questi<br />

diversi commenti non si escludono a vicenda,<br />

poiché la terribile realtà dell’inferno certamente<br />

supera ogni immaginazione!<br />

Ci interessa, comunque evidenziare qui l’identificazione<br />

del “verme” con il rimorso <strong>della</strong><br />

coscienza che non abbandona mai il condannato.<br />

Infatti, uno dei peggiori tormenti per lui è<br />

quello di sapere che ha violato i Comandamenti<br />

di Dio e il castigo è irrimediabile; che ha perso<br />

il premio eterno per così poco: un’illusione fugace,<br />

un piacere momentaneo... In contrapposizione,<br />

il giusto godrà <strong>della</strong> perfetta felic<strong>it</strong>à, <strong>della</strong><br />

superiore gioia data dalla pace <strong>della</strong> coscienza.<br />

Al fine di non cadere in questa regione di tormenti,<br />

ricordiamoci del versetto del Salmo Responsoriale<br />

che supplica: “Preservate il vostro<br />

servo dall’orgoglio: che non domini su di me!”.<br />

Nell’inferno, non illudiamoci, sono più numerosi<br />

i condannati a causa dell’orgoglio che per altri<br />

peccati. Non esiste praticamente nessun peccato<br />

che non abbia radice in questo difetto. L’orgoglio<br />

è la fonte di ogni peccato!<br />

IV – L’obbligo del buon esempio<br />

La conclusione del Vangelo di oggi ci porta<br />

a comprendere che, come non possiamo causare<br />

scandalo – soprattutto ai bambini –, in senso<br />

contrario, abbiamo l’obbligo di edificare il<br />

prossimo. E come riparazione per gli innumerevoli<br />

scandali che osserviamo, dobbiamo vivere<br />

dando buon esempio a tutti, praticando lo<br />

sforzo di fare tutto quello che possa farci diventare<br />

modelli di sant<strong>it</strong>à per coloro che convivono<br />

con noi. Infatti sono gli esempi che trascinano<br />

e motivano gli altri a percorrere lo stesso<br />

cammino. Non è per altro motivo che la Chie-<br />

16 Madonna di Fatima · Settembre 2012


sa ci presenta la v<strong>it</strong>a dei santi come modello da<br />

seguire.<br />

In ogni momento, ogni uomo sta influenzando<br />

il suo prossimo o ricevendo la sua influenza.<br />

È per lui ora pastore, ora pecora; ora maestro,<br />

ora discepolo; continuamente dando e ricevendo<br />

qualcosa. È il principio <strong>della</strong> Comunione<br />

dei Santi, per cui ogni nostro atto si ripercuote<br />

nel Corpo Mistico <strong>della</strong> Chiesa. In questo<br />

senso, nulla nella nostra v<strong>it</strong>a è neutro: tutto pesa<br />

per il bene o per il male!<br />

Che cosa mi impedisce di praticare la virtù?<br />

Di fronte a una l<strong>it</strong>urgia che ci esorta a respingere<br />

quanto ci possa allontanare da Dio e ci stimola<br />

a edificare il prossimo, non è irragionevole<br />

proporre un piccolo esame di coscienza.<br />

Che cosa mi impedisce di praticare con integr<strong>it</strong>à<br />

la virtù? Che affetti materiali mi spingono<br />

a prendere in considerazione molto più<br />

le cose umane che quelle divine? Che cosa mi<br />

porta a chiudermi in me stesso e, pertanto,<br />

a non superare la prova di questa v<strong>it</strong>a, la cui<br />

conclusione sarà il premio o il castigo eterno?<br />

C’è qualcosa che mi trascina al peccato<br />

con frequenza o rivela in me difetti dell’anima<br />

come capricci, paragoni, invidie, l’impur<strong>it</strong>à<br />

o l’attaccamento al denaro? Che cosa devo<br />

tagliare per salvarmi?<br />

E, dopo esserci analizzati, dobbiamo chiedere<br />

la grazia di avere il coraggio di agire senza indugio,<br />

perché senza l’ausilio di Dio non è possibile<br />

praticare i Comandamenti in forma stabile,<br />

meno ancora con perfezione.<br />

Nella Madonna, troveremo<br />

la forza per cambiare<br />

Nella L<strong>it</strong>urgia oggi commentata non viene<br />

menzionata la Madonna. Nel frattempo è a Lei<br />

a cui dobbiamo svolgere il nostro sguardo, per-<br />

“San Bernardo” - Museo d’Arte di<br />

Gerona (Spagna)<br />

ché, come afferma San Berardo nel Memorare,<br />

Ella mai ha abbandonato chi ricorre alla sua<br />

materna protezione.<br />

Pertanto, consapevoli <strong>della</strong> nostra miseria,<br />

rivolgiamoci verso Maria Santissima, chiedendo,<br />

“O Madre, abbi misericordia di noi! Ottienici<br />

la grazia di avere nel cuore la gioia di praticare<br />

la Legge di Dio nella sua integr<strong>it</strong>à”.<br />

E poichè Dio desidera la nostra piena santificazione,<br />

siamo certi che saremo esaud<strong>it</strong>i con sovrabbondanza!<br />

²<br />

Francisco Lecaros<br />

“O Madre,<br />

abbi pietà di<br />

noi! E dacci<br />

la grazia di<br />

avere nel<br />

cuore la gioia<br />

di praticare<br />

la Legge di<br />

Dio nella sua<br />

integr<strong>it</strong>à”<br />

1<br />

SAN GIROLAMO. Commentarii<br />

in Mathæum I, 10. In: Obras<br />

Completas. Madrid: BAC, 2002,<br />

vol.II, p.107.<br />

2<br />

MALDONADO, SJ, Juan de. Comentarios<br />

a los Cuatro Evangelios.<br />

Madrid: BAC, 1951, tomo<br />

II, p.156-157.<br />

3<br />

Idem, p.155.<br />

4<br />

SANT’AGOSTINO. Lettera a<br />

Dardano, 187,12,36. In: Obras de<br />

San Agustín. 2.ed. Madrid: BAC,<br />

1972, tomo XIa, p.559.<br />

5<br />

SAN GIOVANNI CRISOSTO-<br />

MO. Omelia su San Matteo,<br />

58,2. In: Obras de San Juan<br />

Crisóstomo. Madrid: BAC, 1956,<br />

p.222-223.<br />

6<br />

SAN GIROLAMO, op. c<strong>it</strong>.,<br />

p.243,245.<br />

7<br />

SAN GIOVANNI CRISOSTO-<br />

MO, op. c<strong>it</strong>., 58, 3, p.225.<br />

8<br />

Cfr. SAN TOMMASO D’AQUI-<br />

NO. Somma Teologica. II-II,<br />

q.43, a.1.<br />

9<br />

SAN GIOVANNI CRISOSTO-<br />

MO, op. c<strong>it</strong>., 59, 4, p.244.<br />

10<br />

Idem, p.244-245.<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 17


Gustavo Kralj<br />

Vetrate <strong>della</strong> Sainte-Chapelle, Parigi<br />

18 Madonna di Fatima · Settembre 2012


La metafisica <strong>della</strong> luce e la nasc<strong>it</strong>a del gotico<br />

E la luce fu!<br />

La sua armonia rappacifica lo spir<strong>it</strong>o, la sua vertical<strong>it</strong>à eleva i cuori, il<br />

colore fiabesco delle vetrate purifica la mente. Le sue ogive indicano la<br />

retta via, la sua luce fa calare il potere delle tenebre. I peccatori vi trovano<br />

con<strong>versione</strong>; i fedeli, il rifugio; i poeti, l’ispirazione. Ecco lo stile gotico...<br />

Diac. Felipe de Azevedo Ramos, EP<br />

In quegli anni, Parigi viveva il<br />

suo apogeo. Si era alla metà<br />

del XIII secolo e tutto sembrava<br />

confluire ad un’auge<br />

culturale e spir<strong>it</strong>uale. I fedeli accorrevano<br />

per ascoltare la vigorosa predicazione<br />

dei frati degli ordini mendicanti,<br />

domenicani e francescani; gli studenti<br />

di teologia ammiravano la dottrina<br />

insegnata da San Tommaso d’Aquino;<br />

la società civile assisteva al sorgere del<br />

grande Re Luigi IX, ornato non solo<br />

dalle insegne reali ma, soprattutto, dalla<br />

corona <strong>della</strong> sant<strong>it</strong>à. La benedizione<br />

di Dio sembrava pervadere i cuori.<br />

Nella Ville Lumière, la natura si armonizzava<br />

con la società. I campi e le<br />

montagne all’orizzonte erano interrotti<br />

appena da torrioni di castelli e<br />

fortificazioni. Nell’Île de la C<strong>it</strong>é, proprio<br />

nel cuore <strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà, spiccavano<br />

due meraviglie <strong>della</strong> costruzione gotica:<br />

la Sainte-Chapelle e la Cattedrale<br />

di Notre-Dame, centro geografico e<br />

asse <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a spir<strong>it</strong>uale di Parigi.<br />

Tuttavia, non tutti si facevano<br />

condurre dalla Cattedrale...<br />

La storia di Jacques, il calzolaio<br />

Narra la leggenda che un tal calzolaio<br />

di nome Jacques si era allontanato,<br />

fin dalla gioventù, dalla Religione.<br />

In tal maniera si era dedicato ad accumulare<br />

il gruzzolo e si era lasciato corrompere<br />

da cattive amicizie, che il suo<br />

cuore sembrava insensibile alle cose<br />

divine, ma niente può spegnere dall’animo<br />

umano il desiderio dell’Assoluto,<br />

vincolo del nostro rapporto con<br />

Dio e chiave delle conversioni.<br />

Nel caso di Jacques, la Provvidenza<br />

gli aveva dato il privilegio di vedere<br />

dalla sua finestra una singolare<br />

prospettiva dei campanili appena<br />

costru<strong>it</strong>i di Notre-Dame. E la sua sete<br />

di Assoluto trovò consonanza con<br />

quel simbolo sacro, risvegliando nel<br />

suo animo il desiderio di conoscere<br />

e chiarirne il significato più profondo.<br />

Tuttavia, la macchia del peccato<br />

obnubilava la sua intelligenza e trascinava<br />

al male la sua volontà: aveva<br />

tempo per il denaro, mai per la<br />

Messa; disponeva di forze per il lavoro,<br />

mai per intraprendere una v<strong>it</strong>a<br />

cristiana; sentiva il desiderio di vis<strong>it</strong>are<br />

quella cattedrale, ma il rispetto<br />

umano prevaleva sul suo spir<strong>it</strong>o.<br />

Passando un giorno per il centro<br />

<strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà, Jacques si trovò all’improvviso<br />

davanti al maestoso tempio,<br />

bagnato da un meraviglioso tramonto.<br />

Sorse allora nel suo animo<br />

un impeto di stupore, segu<strong>it</strong>o da un<br />

dilemma:<br />

– Adesso... entro? – era la voce<br />

<strong>della</strong> grazia.<br />

– O non entro? – era il principe<br />

delle tenebre a tentarlo.<br />

Sebbene es<strong>it</strong>ante, si avvicinò al<br />

portico centrale, circondato dalla<br />

rappresentazione del Giudizio Finale.<br />

Fermandosi a riflettere su quella<br />

scena, ammirazione, curios<strong>it</strong>à e timore<br />

si confondevano nel suo inti-<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 19


mo, per indurlo alla fine ad entrare,<br />

in punta di piedi, nel luogo sacro.<br />

Avanzò lentamente lungo la navata<br />

principale mentre contemplava la profusione<br />

di pietre scolp<strong>it</strong>e e la luminosa<br />

policromia delle vetrate. Davanti ad<br />

una di loro, nella crociera nord, si fermò<br />

estasiato. Rappresentava San Giovanni<br />

Evangelista. In modo inesplicabile<br />

la figura prese v<strong>it</strong>a e gli disse: “Le<br />

luci e i colori che qui vedi sono espressioni<br />

<strong>della</strong> perfezione divina. Cerca nel<br />

tuo intimo, vi troverai ancor più colore<br />

e più luce”. Meravigliato per questa visione,<br />

Jacques decise di abbracciare la<br />

v<strong>it</strong>a religiosa e visse come monaco fino<br />

alla fine dei suoi giorni.<br />

Vera o no, questa storia riflette<br />

bene l’azione <strong>della</strong> grazia divina attraverso<br />

quelle vetrate e ci introduce<br />

nel profondo significato teologico<br />

delle luci che hanno illuminato il<br />

buon calzolaio <strong>della</strong> nostra leggenda,<br />

propiziando la sua con<strong>versione</strong>. Infatti,<br />

l’arch<strong>it</strong>ettura gotica si fonda sulla<br />

cosiddetta “metafisica <strong>della</strong> luce”.<br />

Nella Basilica di Saint-Denis<br />

“Niente di grande si fa all’improvviso”,<br />

rec<strong>it</strong>a il dettato. E così avvenne<br />

con la nasc<strong>it</strong>a dell’arte gotica.<br />

A circa dieci chilometri da Notre-Dame,<br />

a nord di Parigi, si trovava<br />

dal III secolo il sepolcro di<br />

San Dionigi, primo Vescovo di Parigi.<br />

Con il tempo, il s<strong>it</strong>o divenne<br />

un luogo di pellegrinaggio e, a partire<br />

dal Re Dagoberto I (†639), necropoli<br />

ufficiale dei sovrani francesi.<br />

Contigua a questa Basilica si trovava<br />

l’Abbazia benedettina omonima,<br />

considerata una delle più importanti<br />

del Medioevo. In modo graduale, il<br />

complesso di Saint-Denis armonizzò<br />

il suo destino spir<strong>it</strong>uale con quello<br />

<strong>della</strong> monarchia francese, acquistando<br />

con ciò un grande prestigio e<br />

preminenza.<br />

All’inizio del secolo XII, tuttavia,<br />

Saint-Denis attraversò seri problemi<br />

di secolarizzazione, sotto la direzione<br />

dell’abate Adamo. Quando questi<br />

morì, nel 1122, gli successe Suger,<br />

uomo inviato da Dio, secondo il<br />

suo principale biografo, “per illuminare<br />

non solo quel luogo, ma tutto<br />

l’impero dei franchi”. 1 Infatti, è molto<br />

appropriato l’uso di questo termine,<br />

poiché il nuovo superiore, oltre<br />

ad arricchire Saint-Denis con nuove<br />

luci materiali attraverso l’arte gotica<br />

e con lo splendore l<strong>it</strong>urgico, offrì<br />

luci spir<strong>it</strong>uali, prima per l’Abbazia<br />

e poi per tutta la Francia. Basti<br />

dire che in questa nazione, soltanto<br />

tra gli anni 1180 e 1270, vennero<br />

costru<strong>it</strong>e 80 cattedrali gotiche, senza<br />

contare le chiese abbaziali e altri<br />

edifici religiosi. 2<br />

Dal suo ingresso a Saint-Denis<br />

come oblato, ad appena 10 anni, l’idea<br />

<strong>della</strong> fondazione di una nuova<br />

arte maturò in forma creativa nell’animo<br />

di Suger. Sognava di riformare<br />

la Basilica. La sua formazione monastica<br />

ebbe un ruolo preponderante<br />

nell’elaborazione del suo piano,<br />

soprattutto con la lettura dell’opera<br />

La gerarchia celeste, nella quale Dionigi<br />

(†sec. VI), trattando degli Angeli,<br />

sviluppa quello che si è chiamata<br />

“metafisica <strong>della</strong> luce”.<br />

La metafisica <strong>della</strong> luce<br />

Si potrebbe affermare che la luce<br />

materiale è un mero fenomeno<br />

fisico, non possedendo alcuna relazione<br />

con Dio o il soprannaturale<br />

ma, per il fatto di essere intoccabile,<br />

diafana e pura, ed essere fondamentale<br />

per la v<strong>it</strong>a, essa rispecchia<br />

in qualche modo lo spir<strong>it</strong>uale. Viceversa,<br />

la manifestazione dello spiri-<br />

Amirwiki<br />

Dalla sua entrata a<br />

Saint-Denis come<br />

oblato, ad appena<br />

10 anni, l’idea <strong>della</strong><br />

fondazione di una<br />

nuova arte maturò<br />

in forma creativa<br />

nell’animo di Suger<br />

Abside <strong>della</strong> Basilica di<br />

Saint-Denis, Francia<br />

20 Madonna di Fatima · Settembre 2012


Gustavo Kralj<br />

“Sant’Ambrogio”, di Giovanni di Paolo<br />

Metropol<strong>it</strong>an Museum of Art, New York<br />

Dio è la “vera<br />

Luce” che “illumina<br />

ogni uomo”<br />

(Gv 1, 9), in modo<br />

diretto o attraverso<br />

le “luci materiali”<br />

che Egli ci offre<br />

tuale tende alla luminos<strong>it</strong>à. La Bibbia<br />

e le rivelazioni private lo attestano.<br />

In altre parole, la luce era intesa<br />

come una specie di ponte tra il naturale<br />

e il soprannaturale.<br />

La luce ha la sua origine, come<br />

tutte le cose, in Dio stesso. Nei Salmi,<br />

Egli, Essere immateriale, è comparato<br />

con il sole di mezzogiorno<br />

che ci illumina (cfr. Sal 36, 6; 42, 3)<br />

e fa risplendere su di noi la luce del<br />

suo sembiante (cfr. Sal 66, 2). I Padri<br />

<strong>della</strong> Chiesa corroborano questa<br />

idea, utilizzando espressioni simili.<br />

Per Sant’Ilario, per esempio, Dio è<br />

“tutta luce”; 3 per Sant’Ambrogio, è<br />

l’“eterno splendore”; 4 e per Sant’Agostino,<br />

il “sole spir<strong>it</strong>uale”. 5<br />

Insomma, Dio è Luce per essenza<br />

e “Padre delle luci” (Tg 1, 17). Questa<br />

patern<strong>it</strong>à, infatti, è ben espressa<br />

dalla stessa Creazione come atto luminoso:<br />

“Dio disse: ‘Sia la luce!’ E<br />

la luce fu” (Gn 1, 3). In una prospettiva<br />

teologica, il Creatore, nel dare<br />

l’esistenza agli esseri, “li illumina” in<br />

proporzione di una maggiore o minore<br />

vicinanza a Lui. Questo succede<br />

in modo analogo al fuoco: le cose<br />

sono più o meno calde in rapporto<br />

alla loro vicinanza alla sorgente di<br />

calore. Così, quanto più sono vicini<br />

a Dio, tanto più sono illuminati gli<br />

esseri, e viceversa.<br />

Ora, questa maggiore o minore<br />

illuminazione delle creature in funzione<br />

<strong>della</strong> maggiore o minore distanza<br />

da Dio è molto legata alla teoria<br />

<strong>della</strong> bellezza. Così, secondo la<br />

filosofia di Dionigi, la manifestazione<br />

<strong>della</strong> luce – cioè, il chiarore (clar<strong>it</strong>as)<br />

e lo splendore (splendor) – è<br />

qual<strong>it</strong>à fondamentale e oggettiva<br />

delle cose belle, poiché tutte quante<br />

sono, lato sensu, in qualche modo<br />

illuminate. E questo si può spiegare,<br />

in parte, con la nostra esperienza<br />

estetica: non è vero che ci meravigliamo<br />

quando contempliamo un<br />

bel panorama illuminato, la luce<br />

delle stelle o anche l’acqua cristallina<br />

di una cascata? Allo stesso modo,<br />

la bellezza si dirige, prima di tutto,<br />

allo spir<strong>it</strong>uale o all’intellettuale.<br />

Per questo chiamiamo “figlio <strong>della</strong><br />

luce” chi possiede bellezza d’animo,<br />

“illuminazione divina”, le ispirazioni<br />

profetiche; e “lucido”, l’uomo di<br />

idee chiare.<br />

Riassumendo, Dio è la “vera Luce”<br />

che “illumina ogni uomo” (Gv<br />

1, 9), in modo diretto o attraverso le<br />

“luci materiali” che Egli ci offre.<br />

E come avviene questa illuminazione?<br />

Celebre è la sentenza di San Paolo<br />

riguardo la conoscenza di Dio<br />

attraverso le creature. “Le sue perfezioni<br />

invisibili”, afferma, “possono<br />

essere contemplate con l’intelletto<br />

nelle opere da lui compiute” (Rm<br />

1, 20). In altre parole, la contemplazione<br />

delle meraviglie <strong>della</strong> Creazione<br />

favorisce la conoscenza del<br />

Creatore e dei suoi attributi. Ora,<br />

questo accade in modo simbolico<br />

(συμβολικῶς), cioè, attraverso segni<br />

visibili possiamo conoscere l’invisibile;<br />

e anagogico (ἀναγωγικῶς), ossia,<br />

tram<strong>it</strong>e le cose naturali ci eleviamo<br />

a quelle soprannaturali. 6 In questo<br />

senso, San Tommaso d’Aquino<br />

ci compara a civette incapaci di fissare<br />

la luce direttamente. 7 Di qui la<br />

nostra necess<strong>it</strong>à di ricorrere a quello<br />

che ci è connaturale per raggiungere<br />

questa conoscenza già durante la<br />

nostra v<strong>it</strong>a presente.<br />

Ma questa elevazione a Dio non<br />

passa solo attraverso la Creazione<br />

pura e semplice. Essa può esser<br />

aiutata per mezzo di immagini poetiche,<br />

delle Scr<strong>it</strong>ture o di metafore<br />

che esprimono le meraviglie o il soprannaturale<br />

e che superano la nostra<br />

conoscenza sperimentale. I simboli,<br />

infatti, quando denotano realtà<br />

superiori, frenano la nostra naturale<br />

tendenza verso il materiale, favorendo<br />

la parte superiore dell’anima desiderosa,<br />

per sua natura, delle cose<br />

dell’alto. 8 Di qui l’importanza dell’utilizzazione<br />

dell’arte come mezzo di<br />

espressione delle qual<strong>it</strong>à divine.<br />

Lo stile gotico, come vedremo,<br />

possiede un carattere profondamente<br />

simbolico, soprattutto secondo la<br />

prospettiva prima presentata, ma esso<br />

ha un’importante particolar<strong>it</strong>à:<br />

ha ottenuto in modo straordinario<br />

di trasporre alla materia la metafisica<br />

<strong>della</strong> luce.<br />

Dalla teologia all’arte,<br />

dall’arte a Dio<br />

La teologia che abbiamo appena<br />

commentato si riflette nei resoconti<br />

di Suger concernenti la riforma <strong>della</strong><br />

Basilica di Saint-Denis: uno sulla<br />

sua consacrazione (De consecratione)<br />

e un altro sull’amministrazione<br />

(De administratione).<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 21


Dopo aver ordinato l’Abbazia secondo<br />

la regola benedettina, Suger<br />

passa alle migliorie <strong>della</strong> Basilica,<br />

come l’ampliamento dello splendore<br />

l<strong>it</strong>urgico e l’acquisizione di beni,<br />

sempre ev<strong>it</strong>ando il superfluo e l’eccesso.<br />

Più tardi, nacque l’opera che<br />

lo avrebbe onorato con il t<strong>it</strong>olo di<br />

“fondatore del gotico”. Si trattava<br />

<strong>della</strong> ristrutturazione <strong>della</strong> facciata<br />

e del coro dell’allora carolingia Basilica<br />

di Saint-Denis. Grazie all’ausilio<br />

divino e all’impegno del clero,<br />

dei nobili, del popolo, soprattutto<br />

dei migliori artisti, la riforma si realizzò<br />

in soli tre anni e tre mesi. La<br />

splendente cerimonia di consacrazione,<br />

l’ 11 giugno 1144, 9 contò sulla<br />

presenza del Re e <strong>della</strong> Regina, oltre<br />

che dei più alti dign<strong>it</strong>ari del Clero<br />

e <strong>della</strong> Nobiltà. Infatti, a giudicare<br />

dai resoconti, fu una vera prefigurazione<br />

del Regno dei Cieli.<br />

Quella sublime l<strong>it</strong>urgia si armonizzava<br />

con il maestoso ambiente,<br />

abbell<strong>it</strong>o da un’imponente struttura.<br />

Per formare la desiderata armatura<br />

di luce, si colsero elementi dell’arch<strong>it</strong>ettura<br />

<strong>della</strong> Burgundia (archi<br />

ogivali) e <strong>della</strong> Normandia (archi<br />

incrociati nelle volte), un<strong>it</strong>i alla<br />

grande innovazione strutturale di<br />

quest’opera, i contrafforti: le componenti<br />

principali per la nasc<strong>it</strong>a del<br />

gotico. Infatti, a partire da quest’ultima<br />

invenzione, ingegnosa e allo<br />

stesso tempo estetica, si garantì sicurezza<br />

e grandiosa bellezza a quella<br />

nuova opera, che sub<strong>it</strong>o si diffuse<br />

in tutta la Francia. 10<br />

Tuttavia, come si è già detto, lo<br />

stile gotico non si riduceva a un semplice<br />

stile arch<strong>it</strong>ettonico, ma si trattava<br />

in particolare di una vera opera<br />

di teologia <strong>della</strong> luce trasposta alla<br />

materia. Il suo successo fu tale che<br />

riuscì a fornire una vera trasfigurazione<br />

nell’arte religiosa europea,<br />

i cui frutti si estendono fino ad oggi.<br />

Infatti il suo predecessore, il romanico<br />

– a causa <strong>della</strong> sua struttura,<br />

<strong>della</strong> sua forma di archi arrotondati<br />

e delle sue spesse pareti – non<br />

permetteva l’introduzione di grandi<br />

finestre. L’ovvia conseguenza era<br />

la diminuzione dell’entrata <strong>della</strong> luce<br />

solare.<br />

Ora, ecco qui l’original<strong>it</strong>à dell’arte<br />

gotica e la sua relazione con la luce.<br />

Col propos<strong>it</strong>o di ottenere una<br />

maggiore luminos<strong>it</strong>à, sono introdotti<br />

gli archi ogivali, che offrono<br />

all’edificio pareti traforate, colonne<br />

snelle e soff<strong>it</strong>ti più alti. Infine, nel<br />

coordinare la lunghezza, l’altezza e<br />

la larghezza, in una perfetta proporzione,<br />

si è tradotta nell’arte la bellezza<br />

geometrica <strong>della</strong> Creazione,<br />

disposta con “misura, numero e peso”<br />

(Sp 11, 20).<br />

In questo modo, con grande genial<strong>it</strong>à<br />

si sono create le condizioni<br />

perché, senza compromettere la<br />

struttura dell’edificio, si introducessero<br />

vetrate più grandi e, di conseguenza,<br />

più luce, principale “materiale<br />

da costruzione” di quest’arte.<br />

Così, lo spir<strong>it</strong>uale è stato incorporato<br />

dalla luce e Dio, “Luce immateriale”,<br />

è diventato “visibile” nella<br />

materia. Ed ecco che si è fatta la luce<br />

nell’arch<strong>it</strong>ettura!<br />

Un trattato di teologia illustrato<br />

Questi mosaici di vetro translucido<br />

non si lim<strong>it</strong>avano, è evidente, a<br />

permettere l’entrata <strong>della</strong> luce. Avevano<br />

anche un’alta funzione estetica<br />

e l’obbiettivo di permettere che<br />

tutta la Chiesa brillasse “di una luce<br />

mirabile e continua di vetrate luminosissime<br />

a permeare la bellezza<br />

interiore”. 11 D’altra parte, erano destinate<br />

a illustrare, soprattutto, scene<br />

del Vangelo o <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a dei santi.<br />

Nel frattempo, questa funzione<br />

fu accresciuta da un’altra original<strong>it</strong>à<br />

di Suger nella Basilica di Saint-Denis:<br />

si trattava <strong>della</strong> creazione delle<br />

cosiddette “vetrate esegetiche”. 12 In<br />

questo caso, l’arte trascendeva l’im-<br />

Questi mosaici di<br />

vetro translucido<br />

erano destinati a<br />

illustrare, soprattutto,<br />

scene del Vangelo<br />

o <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a dei santi<br />

Leopoldo Werner / Sergio Hollmann / Gustavo Kralj<br />

22 Madonna di Fatima · Settembre 2012


magine, offrendo, inoltre, un’interpretazione<br />

delle Sacre Scr<strong>it</strong>ture. 13<br />

Così, con poche immagini, si poteva<br />

regalare agli spettatori un vero trattato<br />

di teologia illustrato.<br />

Infatti, la più famosa vetrata di<br />

Saint-Denis, nota come “vetrata<br />

anagogica”, o ancora “vetrata delle<br />

allegorie paoline”, è composta da<br />

cinque medaglioni che rappresentano,<br />

attraverso tipologie e allegorie,<br />

la concordanza dei due testamenti. 14<br />

In uno dei medaglioni, per esempio,<br />

noto come “mulino mistico”, San<br />

Paolo appare mentre riceve i sacchi<br />

di frumento provenienti dall’Antico<br />

Testamento e li scarica in un mulino.<br />

Nell’altra estrem<strong>it</strong>à si estrae la farina<br />

per fare il “vero pane [...], nostro<br />

alimento eterno e angelico”. 15<br />

In un’altra scena è rappresentato<br />

Nostro Signore come Colui che toglie<br />

il velo di Mosè, il cui volto era<br />

allora coperto davanti agli israel<strong>it</strong>i,<br />

poiché in Cristo il velo è rimosso<br />

(cfr. II Cor 3, 13-16) o, come spiega<br />

Suger: “Quello che Mosè vela, la<br />

dottrina di Cristo rivela”. 16<br />

Per ultimo, nel medaglione forse<br />

più noto di tutti, è rappresentato<br />

Dio Padre al centro di allegorie<br />

dei sette doni dello Spir<strong>it</strong>o Santo, affiancato<br />

da due donne, una simbolo<br />

<strong>della</strong> Chiesa, l’altra, <strong>della</strong> Sinagoga.<br />

Con la mano sinistra, Egli toglie<br />

il velo dalla Sinagoga, mentre con la<br />

destra incorona la Chiesa.<br />

Così, reversibil<strong>it</strong>à fino ad allora<br />

ined<strong>it</strong>e nell’iconografia erano decifrate<br />

da una semplice “illustrazione”<br />

(parola, del resto, derivata dal verbo<br />

latino illustrare, che significa “chiarire,<br />

illuminare”).<br />

Le vetrate svolgevano, pertanto,<br />

anche la significativa funzione pedagogica<br />

di “illustrare”, la quale si riassume<br />

nella nota espressione “Bibbia<br />

dei poveri”. Esse avevano l’eccellente<br />

capac<strong>it</strong>à di “conferire alla<br />

materia la più alta prezios<strong>it</strong>à del lavoro<br />

che la trasforma e conferire alle<br />

immagini la prezios<strong>it</strong>à <strong>della</strong> speculazione<br />

intellettuale”. 17<br />

Luce e splendore nella casa di Dio<br />

Lo splendore dell’illuminazione<br />

<strong>della</strong> Basilica non si doveva soltanto<br />

alle sue preziose vetrate – soprattutto<br />

quelle di colore blu, di bellezza<br />

comparabile a quella dello zaffiro –<br />

ma anche all’utilizzazione di metalli<br />

e gioielli per l’ornamentazione <strong>della</strong><br />

Chiesa e dei suoi oggetti. 18 Infatti,<br />

Suger ringrazia la munificenza divina<br />

perché l’ha abbell<strong>it</strong>a con “oro,<br />

argento, pietre preziosissime, oltre<br />

a eccellenti tessuti”. 19 Ha impiegato,<br />

inoltre, i migliori p<strong>it</strong>tori di diverse<br />

regioni al fine di guarnire le pareti<br />

con “oro e colori preziosi”. 20<br />

Grazie ai suoi sforzi, in quel tempio<br />

eretto come un monumentale<br />

caleidoscopio, “che brilla con la<br />

gloria di Dio” (Ap 21, 11), si armonizzava<br />

la luce delle vetrate con lo<br />

splendore del culto divino, il materiale<br />

con l’immateriale, il corporale<br />

con lo spir<strong>it</strong>uale, l’umano con il divino.<br />

Insomma, a guisa dell’ogiva, si<br />

mirava a promuovere il vero incontro<br />

tra il Cielo e la Terra in un’unica<br />

repubblica, 21 o altrimenti, formare<br />

“la nuova Gerusalemme” menzionata<br />

nell’Apocalisse (21, 2).<br />

Avendo presente la “metafisica<br />

<strong>della</strong> luce” di Dionigi e la sua teoria<br />

riguardo le proprietà delle pietre,<br />

un<strong>it</strong>e alla narrazione dell’Apocalisse<br />

(21, 19-21) e di Ezechiele (28,<br />

13), Suger, “per amore <strong>della</strong> bellezza<br />

<strong>della</strong> casa di Dio”, 22 traspone la<br />

filosofia e la Rivelazione alla materia,<br />

impiegando nel tempio e negli<br />

oggetti l<strong>it</strong>urgici diversi tipi di pietre:<br />

“sardonica, topazio, diaspro, crisol<strong>it</strong>o,<br />

onice, berillo, zaffiro, carbonchio<br />

e smeraldo”. 23<br />

Infine, l’uomo può, con l’esperienza<br />

estetica, passare dalla contemplazione<br />

delle “luci materiali”<br />

– le vetrate, le pietre preziose, l’oro,<br />

le perle, ecc. – alla “Luce imma-<br />

“Viaggio dei<br />

Re Magi”<br />

e “Nostro<br />

Signore Gesù<br />

Cristo tra<br />

i dottori” -<br />

Abbazia di<br />

Saint-Denis;<br />

“Le nozze<br />

di Cana”<br />

e “Santo<br />

Stefano<br />

Protomartire”<br />

- Cattedrale di<br />

Notre-Dame,<br />

Parigi<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 23


Gustavo Kralj<br />

“Beata Vergine Maria” - Sainte-Chapelle, Parigi<br />

L’arte può portare<br />

alla sant<strong>it</strong>à quando è<br />

in accordo con Dio;<br />

e alla corruzione,<br />

quando in essa prevale<br />

il contrario<br />

teriale”, o meglio, “trasportarsi, con<br />

la grazia di Dio, da questo [mondo]<br />

inferiore a quello superiore in modo<br />

anagogico”. 24 Ecco qui la meravigliosa<br />

convergenza tra la metafisica<br />

<strong>della</strong> luce e l’arte cristiana.<br />

L’arte: a cosa serve?<br />

Nella cosmovisione medievale,<br />

l’universo era inteso come un libro<br />

scr<strong>it</strong>to da Dio, le cui “parole”<br />

ci fanno risalire allo stesso Autore.<br />

D’altro lato, queste “parole” possono<br />

formarne anche altre attraverso<br />

l’ingegno umano, secondo l’idea<br />

espressa da Dante, che l’opera d’arte<br />

è “nipote di Dio”. 25<br />

Così, per Suger, la tecnica posta a<br />

servizio del culto divino deve far tutto<br />

nella maniera più perfetta possibile,<br />

“al punto che si possa dire: ‘l’opera<br />

ha superato la materia’”. 26 In<br />

questo modo, l’arte religiosa non<br />

deve mirare al proprio servizio (ars<br />

gratia artis): ornare una chiesa significa<br />

adornare la stessa Sposa di Cristo,<br />

27 e in ultima istanza, render lodi<br />

al Sommo Artista.<br />

Ora, se negli olocausti <strong>della</strong> Legge<br />

Antica erano impiegati oggetti<br />

di grande valore per raccogliere il<br />

sangue di animali sacrificati, è molto<br />

più opportuno utilizzare “l’oro,<br />

le pietre preziose e tutto quanto c’è<br />

di meglio per contenere il Sangue di<br />

Gesù Cristo”. 28 Infatti, per il Santo<br />

Sacrificio <strong>della</strong> Messa si richiede<br />

tutta la purezza interiore e tutta<br />

la nobiltà esteriore, poiché il nostro<br />

Redentore deve esser serv<strong>it</strong>o in maniera<br />

integra e universale. 29<br />

Questa purezza interiore significa<br />

che l’estetica proposta dall’Abate<br />

di Saint-Denis possiede anche un<br />

chiaro obbiettivo di perfezione morale;<br />

ossia, unendosi al bello, il nostro<br />

animo diventa, esso stesso, bello,<br />

e quanto più le cose materiali sono<br />

conformi alla Bellezza Divina,<br />

più il nostro spir<strong>it</strong>o, contemplandole,<br />

è illuminato dal “Padre delle luci”.<br />

In modo inverso, quanto più<br />

sopprimiamo la bellezza nell’arte<br />

o siamo sporcati dalla macchia del<br />

peccato, più ci allontaniamo dalla<br />

Luce prima. Per cui Suger lancia<br />

un anatema su colui che “distrugge<br />

il preclaro altare: Che perisca <strong>della</strong><br />

stessa condanna di Giuda”. 30<br />

Questa riflessione morale è ben<br />

sintetizzata dai versi dei portici <strong>della</strong><br />

Basilica di Saint-Denis: “L’opera<br />

nobile risplenda, ma che quest’opera,<br />

nobilmente risplendente, illumini<br />

le menti, affinché si dirigano,<br />

con le luci vere, alla Vera Luce, dove<br />

Cristo è la vera porta. La mente<br />

opaca si eleva alla Ver<strong>it</strong>à attraverso<br />

le cose materiali e, vedendo<br />

questa Luce, è resusc<strong>it</strong>ata dalla sua<br />

precedente”. 31 Il gotico è, infatti,<br />

l’“espressione archetipica dell’animo<br />

cristiano”. 32<br />

Insomma, l’arte può portare alla<br />

sant<strong>it</strong>à quando è in accordo con<br />

Dio, alla corruzione, quando in essa<br />

prevale il contrario.<br />

E il gotico, dove ci conduce?<br />

1<br />

GUILHERME DE SAINT-<br />

DENIS. V<strong>it</strong>a Sugerii. L.I.<br />

In: SUGER. Œuvres. Paris:<br />

Les Belles Lettres, 2008,<br />

vol.II, p.297.<br />

2<br />

Cfr. TOMAN, Rolf (ed.).<br />

Gothic: Arch<strong>it</strong>ecture, Sculpture,<br />

Painting. Köln: Könemann,<br />

2004, p.9.<br />

3<br />

SANT’ILARIO DI POI-<br />

TIERS. Epistola seu libellus,<br />

V, n.101: ML 10, 737B.<br />

4<br />

SANT’AMBROGIO. In Psalmum<br />

David CXVIII expos<strong>it</strong>io,<br />

s.19, n.38: ML 15, 1481.<br />

5<br />

SANT’AGOSTINO. Sermone<br />

Domini in monte secundum<br />

Matthæum Libri Duo. L.II,<br />

c.XXIII, n.79: PL 34, 1269.<br />

6<br />

Cfr. DIONIGI AREOPA-<br />

GITA. De cælesti hierarchia,<br />

c.I, n.2. In: Corpus Dionysiacum<br />

II. Ed. G. Heil<br />

and A.M. R<strong>it</strong>ter. Berlin:<br />

De Gruyter, 1991 (Patristische<br />

Texte und Studien 36),<br />

p.7, l.13.<br />

7<br />

Cfr. SAN TOMMASO D’A-<br />

QUINO. De malo, q.16, a.8,<br />

ad 2.<br />

8<br />

Cfr. DIONIGI AREOPAGI-<br />

TA. De cælesti hierarchia,<br />

c.II, n.3 In: Corpus Dionysiacum<br />

II, op. c<strong>it</strong>., p.13, l.16-18.<br />

9<br />

Cfr. SUGER, op. c<strong>it</strong>., vol. I<br />

vol.I, p.12-14.<br />

10<br />

Cfr. STANLEY, David. The<br />

Original Buttressing of Abbot<br />

Suger’s Chevet at the<br />

Abbey of Saint-Denis. In:<br />

Journal of the Society of Arch<strong>it</strong>ectural<br />

Historians. California.<br />

Vol.65, n.3 (Set.,<br />

2003); p.334-355.<br />

11<br />

SUGER, op. c<strong>it</strong>., vol.I, p.26.<br />

24 Madonna di Fatima · Settembre 2012


Che luce cerchiamo?<br />

L’arch<strong>it</strong>ettura gotica ha un<strong>it</strong>o in<br />

un insieme armonioso, la robustezza<br />

e l’eleganza, la semplic<strong>it</strong>à e la sofisticazione,<br />

la proporzione e la chiarezza,<br />

ha avvicinato il Cielo e la Terra<br />

e, allo stesso tempo, sfidando le<br />

altezze, ha guidato gli uomini a stare<br />

attenti alle “luci materiali” che indirizzano<br />

alla Luce Vera.<br />

La sua armonia rappacifica lo<br />

spir<strong>it</strong>o, la sua vertical<strong>it</strong>à eleva i cuori,<br />

i colori fiabeschi delle vetrate purificano<br />

la mente. Le sue ogive add<strong>it</strong>ano<br />

la retta strada, le sue pietre<br />

predicano in un silenzio cogente, la<br />

sua luce fa calare il potere delle tenebre.<br />

I peccatori vi trovano la con<strong>versione</strong>;<br />

i fedeli, il rifugio; i poeti,<br />

l’ispirazione.<br />

Abbiamo visto che la luce, guidata<br />

dalla teologia, ha pervaso l’arte;<br />

mettendo in risalto la qual<strong>it</strong>à materiale,<br />

ha fatto trasparire il soprannaturale;<br />

attraverso le sue cattedrali, il<br />

gotico ha coperto come un manto il<br />

terr<strong>it</strong>orio europeo medievale; per la<br />

sua applicazione simbolica siamo inv<strong>it</strong>ati<br />

a vedere la vera Luce: In lumine<br />

tuo videbimus lumen (Sal 35, 10).<br />

Destinato a marcare la storia<br />

dell’arte con luce incomparabile, il<br />

gotico non solo inv<strong>it</strong>a a riflettere sul<br />

suo oggetto materiale ma, per le sue<br />

eminenti caratteristiche, inc<strong>it</strong>a lo spir<strong>it</strong>o<br />

a cercare le realtà soprannaturali.<br />

Per i suoi simboli e forza morale,<br />

per la sua bontà rivest<strong>it</strong>a di bellezza,<br />

ci tocca con discrezione la coscienza.<br />

Non è vero che quando oltrepassiamo<br />

una soglia gotica o anche<br />

quella di una qualsiasi pietosa chiesa,<br />

siamo portati a immergerci in un<br />

altro mondo, estraneo al fuggifuggi<br />

odierno? Là, i mondani annunci fanno<br />

posto alla semplic<strong>it</strong>à degli ex-voto.<br />

Il crep<strong>it</strong>are del neon pubblic<strong>it</strong>ario<br />

è sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dai colori filtrati delle<br />

vetrate. Il fumo propellente cede<br />

il posto al profumo dell’incenso.<br />

Lo strep<strong>it</strong>o delle macchine è sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />

dal silenzio avvolgente, interrotto<br />

appena dalle voci l<strong>it</strong>urgiche o<br />

dal balbettio delle preghiere, o persino<br />

dal sussurrare istintivo dei fedeli<br />

che, mentre là fuori sono semplici<br />

anonimi, dentro si sentono un<strong>it</strong>i,<br />

da un’intim<strong>it</strong>à inesplicabile, come figli<br />

di uno stesso Padre.<br />

Dinanzi a questo panorama che si<br />

svela a noi, sentiamo ammirazione o<br />

av<strong>versione</strong>?<br />

Tocca al lettore riflettere e concludere.<br />

E’certo che le “luci materiali”,<br />

come abbiamo visto, sono mezzi<br />

eccellenti per percorrere la via di<br />

Cristo; un inv<strong>it</strong>o a renderci, noi stessi,<br />

luci nel mondo e distanti dalle tenebre<br />

(cfr. Fl 2, 15; I Gv 1, 5-7) fino<br />

al supremo incontro con Lui nella<br />

Patria Celeste quando “non vi sarà<br />

più notte e non avranno più bisogno<br />

di luce di lampada, né di luce di<br />

sole, perché il Signore Dio li illuminerà<br />

e regneranno nei secoli dei secoli”<br />

(Ap 22, 5).<br />

È questa la luce che speriamo, innanz<strong>it</strong>utto,<br />

si faccia per noi. ²<br />

“Gesù Cristo” - Sainte-Chapelle, Parigi<br />

Le “luci materiali”<br />

sono mezzi eccellenti<br />

per percorrere<br />

la via di Cristo fino<br />

al supremo incontro<br />

con Lui nella<br />

Patria Celeste<br />

Gustavo Kralj<br />

12<br />

Cfr. RUDOLPH, Conrad. Inventing<br />

the Exegetical Stained-Glass<br />

Window: Suger,<br />

Hugh, and a New El<strong>it</strong>e Art.<br />

In: The Art Bulletin, Bulletin.<br />

New York. Vol.93, n.4 (Dic.,<br />

2011); p.399-422.<br />

13<br />

Cfr. RUDOLPH, Conrad<br />

(ed.). A Companion to Medieval<br />

Art: Romanesque and<br />

Gothic in Northern Europe.<br />

Malden: Blackwell, 2006,<br />

p.180.<br />

14<br />

Cfr. Idem, ibidem.<br />

15<br />

SUGER, op. c<strong>it</strong>., vol.I, p.148.<br />

16<br />

Idem, ibidem.<br />

17<br />

GRODECKI, Louis. Etudes<br />

sur les v<strong>it</strong>raux de Suger à<br />

Saint-Denis. Paris: Presses<br />

de l’Univers<strong>it</strong>é de Paris-Sorbonne,<br />

1995, vol.II, p.74.<br />

18<br />

SUGER, op. c<strong>it</strong>., vol.I, p.150.<br />

19<br />

Idem, p.108.<br />

20<br />

Idem, p.110.<br />

21<br />

Cfr. Idem, p.52.<br />

22<br />

Idem, p.134.<br />

23<br />

Idem, ibidem.<br />

24<br />

Idem, p.134-136.<br />

25<br />

Cfr. DANTE ALIGHIERI.<br />

Divina Commedia. Inferno,<br />

XI, 105.<br />

26<br />

SUGER, op. c<strong>it</strong>., vol.I, p.132<br />

27<br />

Idem, p.122.<br />

28<br />

Idem, p.136.<br />

29<br />

Cfr. Idem, p.138.<br />

30<br />

Idem, p.132.<br />

31<br />

Idem, p.116.<br />

32<br />

CORRÊA DE OLIVEIRA,<br />

Plinio. Só a arte sacra pode<br />

ser cristã? In: Catolicismo.<br />

São Paulo. N.24 (Dic., 1952).<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 25


Congressi Internazionali<br />

Aluglio le vacanze scolastiche offrono un’ottima<br />

opportun<strong>it</strong>à per i congressi internazionali organizzati<br />

annualmente dagli Araldi del Vangelo,<br />

tanto per giovani aspiranti di entrambi i sessi come<br />

per i cooperatori, persone che, sposate o no, cercano<br />

di vivere nel mondo secondo il carisma dell’Ist<strong>it</strong>uzione.<br />

Corsi estivi per giovani<br />

Tra il 16 e il 23 luglio, giovani del settore maschile<br />

si sono riun<strong>it</strong>i a Caieiras (Brasile) per un corso estivo<br />

sulla Messa e le virtù cristiane. In esso è stato spiegato<br />

il significato del Santo Sacrificio, dei tempi l<strong>it</strong>urgici,<br />

dei colori dei paramenti, ecc. Sono anche stati messi<br />

in scena eventi <strong>della</strong> Storia <strong>della</strong> Chiesa al fine di illustrare<br />

con esempi vivi le virtù che devono reggere la<br />

v<strong>it</strong>a del cristiano.<br />

Da parte sua, il settore femminile ha realizzato nella<br />

Casa Generalizia <strong>della</strong> Società di V<strong>it</strong>a Apostolica<br />

Regina Virginum, a Caieiras, il suo XI Congresso Internazionale,<br />

tra il 19 e il 22 luglio. In questi giorni,<br />

le giovani hanno approfond<strong>it</strong>o le richieste fatte dalla<br />

Madonna a Fatima (devozione all’Eucaristia e al Santo<br />

Rosario) e l’annuncio del trionfo del suo Cuore Immacolato.<br />

Congresso Internazionale di Cooperatori<br />

Una selezione dei temi trattati in questi due eventi<br />

precedenti è stata presentata nel IX Congresso Internazionale<br />

dei Cooperatori degli Araldi del Vangelo,<br />

anch’esso realizzato a Caieiras, tra i giorni 27 e 29<br />

luglio.<br />

Una cooperatrice <strong>della</strong> Grande San Paolo, impressionata<br />

dalle grazie ricevute durante l’evento, ci ha<br />

raccontato: “Oggi mi sono svegliata alle 4 del mattino<br />

per pregare per gli Araldi, perché è attraverso quest’opera<br />

che la mia famiglia ha riscoperto la fede”.<br />

Il clima che i cooperatori hanno vissuto in questi<br />

giorni ci ha fatto dimenticare un po’ i problemi quotidiani,<br />

e probabilmente il tutto potrebbe esser riassunto<br />

nel in commento di un cooperatore <strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà<br />

di Cotia: “Dopo aver partecipato alla Messa celebrata<br />

dagli Araldi, con tutta la ricchezza e la bellezza nella<br />

L<strong>it</strong>urgia, non so più come vivere senza splendore”.<br />

Centocinquanta nuovi cooperatori – Il 29 luglio, dopo la solenne Eucaristia, 150 persone hanno ricevuto,<br />

nella Basilica <strong>della</strong> Madonna del Rosario, la tunica bianca con la croce di Santiago rossa<br />

che li caratterizza come cooperatori degli Araldi del Vangelo.<br />

26 Madonna di Fatima · Settembre 2012


V<strong>it</strong>a di pietà – I partecipanti ai tre congressi, tanto gli adulti quanto i più giovani, hanno manifestato il loro incanto<br />

per la bellezza e solenn<strong>it</strong>à con cui si è cercato di arricchire le Celebrazioni L<strong>it</strong>urgiche. Alcune Messe<br />

sono state presiedute da Mons. João Scognamiglio Clá Dias, EP.<br />

Riunioni – Il programma del congresso è stato concep<strong>it</strong>o in modo che tutti interagissero al massimo con i temi<br />

esposti. Circoli di studi per approfondire la materia delle riunioni, rappresentazioni teatrali o domande<br />

fatte dal relatore perché il pubblico rispondesse, sono stati alcuni dei mezzi utilizzati con successo.<br />

Convivio – Ugualmente importanti se non di più delle conferenze sono i momenti di fraterno convivio, durante i<br />

quali i partecipanti dei corsi estivi hanno potuto scambiare impressioni e manifestare le loro opinioni.<br />

Nelle foto, refezioni dei giovani del settore femminile e maschile.<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 27


Cuiabá – L’Arcidiocesi di Cuiabá ha chiesto la collaborazione degli Araldi del Vangelo nella cerimonia di<br />

ricevimento <strong>della</strong> Croce <strong>della</strong> Giornata Mondiale <strong>della</strong> Gioventù e dell’icona <strong>della</strong> Madonna Salus Populi Romani.<br />

La processione, part<strong>it</strong>a dalla Cattedrale, ha riun<strong>it</strong>o circa 20 mila persone.<br />

D<br />

Embu: ferie missionarie<br />

urante il periodo delle ferie, giovani aspiranti <strong>della</strong><br />

c<strong>it</strong>tà di Embu (Brasile), accompagnati da araldi sacerdoti,<br />

hanno realizzato Missioni Mariane in tre c<strong>it</strong>tà dello<br />

Stato di San Paolo: Americana, Pompeia e Pirajuí. Il<br />

tutto è stato animato da: Messe, processioni e vis<strong>it</strong>e ai malati.<br />

A Pompeia, esprimendo l’opinione generale, una signora<br />

ha esclamato: “È una benedizione dei cieli questo<br />

modo così bello che gli Araldi hanno di evangelizzare”.<br />

Americana<br />

Americana<br />

Pompeia<br />

Pirajuí<br />

28 Madonna di Fatima · Settembre 2012


Aliança – Nel mese di luglio, araldi hanno partecipato alla settimana missionaria promossa da Don José Edson<br />

Alexandre Ferreira, parroco <strong>della</strong> Madonna dei Dolori. In questi giorni hanno avuto l’opportun<strong>it</strong>à di vis<strong>it</strong>are l’Ospedale<br />

Municipale (sinistra) e il presidio (centro), oltre a portare la statua <strong>della</strong> Madonna a numerose famiglie (destra).<br />

San Paolo – Oltre a mantenere un affollato stand,<br />

gli Araldi hanno realizzato diverse attiv<strong>it</strong>à nella<br />

Expocattolica 2012, dal 5 all’ 8 luglio.<br />

Cariacica – Araldi di V<strong>it</strong>ória hanno partecipato alle<br />

festiv<strong>it</strong>à in onore a Sant’Antonio nella Parrocchia <strong>della</strong><br />

Vergine Maria, nel quartiere di Itacibá.<br />

Salvador – Il giorno 14 luglio, sei medici Cooperatori degli Araldi hanno assist<strong>it</strong>o gratu<strong>it</strong>amente la popolazione bisognosa<br />

nella Casa delle Suore <strong>della</strong> Car<strong>it</strong>à nel quartiere degli Alagados. Ci sono state anche: Messa, Confessioni e consegna<br />

di ceste con prodotti di prima necess<strong>it</strong>à (foto al centro e a destra). Il giorno 15, il coro degli Araldi ha partecipato<br />

all’Eucaristia presieduta nella Cattedrale dal nuovo Vescovo Ausiliare, Mons. Giovanni Crippa, IMC (foto a sinistra).<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 29


Costa Rica – Il 2 agosto, gli Araldi hanno partecipato<br />

al “Rosario Luminoso” promosso in onore <strong>della</strong><br />

Patrona, Madonna degli Angeli.<br />

Colombia – Il 22 luglio, una processione mariana<br />

organizzata dagli Araldi ha percorso l’insediamento di<br />

Carpinello, alla periferia di Medellín.<br />

Argentina – La Statua Pellegrina è stata calorosamente ricevuta a Ojo de Agua, provincia di Santiago dell’ Estero,<br />

tra il 20 e il 22 luglio. Nella Messa di commiato, fedeli provenienti dalle c<strong>it</strong>tà di Santiago e Cordoba<br />

hanno affollato la Chiesa Madonna <strong>della</strong> Mercede.<br />

30 Madonna di Fatima · Settembre 2012


È<br />

Per le c<strong>it</strong>tà e gli ab<strong>it</strong>ati <strong>della</strong> Spagna<br />

ormai da quattro anni che una equipe di missionari<br />

araldi si dedica a percorrere il Paese, promuovendo<br />

la devozione a Maria Santissima in diverse c<strong>it</strong>tà e ab<strong>it</strong>ati.<br />

Negli ultimi mesi, essi sono stati, tra le varie c<strong>it</strong>tà, anche<br />

a Madrid, dove la Statua Pellegrina del Cuore Immacolato<br />

di Maria è stata accolta con grande fervore nella<br />

chiesa dello Spir<strong>it</strong>o Santo. A Épila, provincia di Saragozza,<br />

la Madonna ha vis<strong>it</strong>ato centinaia di ab<strong>it</strong>azioni, accompagnata<br />

molte volte dal parroco, Don Miguel Ángel<br />

Barco López, mentre a Elche, Alicante, è stata ricevuta<br />

nella Parrocchia di San Francesco d’Assisi, i cui fedeli<br />

hanno condotto la statua in processione per le vie <strong>della</strong><br />

c<strong>it</strong>tà pregando il Rosario insieme al parroco, Don Francisco<br />

Javier Serna Albert.<br />

Madrid<br />

Madrid<br />

Épila<br />

Épila<br />

Elche<br />

Elche<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 31


Il convivio tra i santi<br />

Fra gli innumerevoli dèi dell’Antich<strong>it</strong>à, chi di loro dava ai<br />

suoi adoratori l’onorevole qualifica di “amico”? Chi ha<br />

stabil<strong>it</strong>o l’amore reciproco come modello di relazione<br />

interpersonale?<br />

Suor Angela Maria Tomé, EP<br />

“D<br />

a questo tutti sapranno<br />

che siete miei discepoli,<br />

se avrete amore gli<br />

uni per gli altri” (Gv 13,<br />

35). Questo luminoso insegnamento<br />

del Signore Gesù è stato confermato<br />

in vari modi nel corso dei duemila<br />

anni <strong>della</strong> Storia <strong>della</strong> Chiesa, soprattutto<br />

attraverso il comportamento dei<br />

santi, modelli di v<strong>it</strong>a proposti dalla sapienza<br />

<strong>della</strong> Sposa Mistica di Cristo a<br />

im<strong>it</strong>azione di tutti i fedeli.<br />

Un Dio che Si fa amico e fratello<br />

Fin dall’inizio, richiama l’attenzione,<br />

per quanto riguarda le relazioni<br />

umane, il radicale contrasto tra<br />

la dottrina del Divino Maestro, col<br />

suo conseguente modo di vivere, e la<br />

mental<strong>it</strong>à del mondo antico.<br />

Degli innumerevoli dei dell’Antich<strong>it</strong>à,<br />

chi dava ai suoi adoratori l’onorevole<br />

qualifica di “amico”? Essi erano,<br />

al contrario, prepotenti ed egoisti,<br />

soggetti alle stesse passioni sregolate<br />

dei loro seguaci, con cui avevano<br />

un modo di fare sgarbato. Non<br />

mancavano neppure quelli che esigevano<br />

sacrifici umani. Da tale aberrazione<br />

non restò esente neppure il popolo<br />

eletto, come afferma il Salmista:<br />

“Servirono i loro idoli e questi furono<br />

per loro un tranello. Immolarono<br />

i loro figli e le loro figlie ai falsi dei.<br />

Versarono sangue innocente, il sangue<br />

dei figli e delle figlie sacrificati<br />

agli idoli di Cànaan; la terra fu profanata<br />

dal sangue” (Sl 105, 36-38).<br />

Il Figlio <strong>della</strong> Vergine Maria operò<br />

sulla Terra una tale trasformazione<br />

che è difficile all’uomo odierno<br />

farsi un’idea di come fosse il mondo<br />

prima di Lui. Solo Cristo, Dio e<br />

Uomo vero, ha potuto dire: “Non vi<br />

chiamo più servi, perché il servo non<br />

sa quello che fa il suo padrone; ma vi<br />

ho chiamati amici, perché tutto ciò<br />

che ho ud<strong>it</strong>o dal Padre l’ho fatto conoscere<br />

a voi” (Gv 15, 15). Ci ha dato<br />

il sublime esempio di un Dio pieno<br />

d’amore per i suoi adoratori, al punto<br />

da renderli fratelli; ha dato loro la<br />

sua stessa Madre affinché fosse anche<br />

Madre di ciascuno di loro; è arrivato<br />

al punto di sacrificare la sua v<strong>it</strong>a,<br />

fino all’effusione dell’ultima goccia<br />

di sangue, per redimerli. Niente di<br />

più comprensibile, pertanto, che prescrivergli<br />

come norma di condotta un<br />

nuovo Comandamento: “Come io vi<br />

ho amato, così amatevi anche voi gli<br />

uni gli altri” (Gv 13, 34).<br />

Sposa dello Spir<strong>it</strong>o Santo e perfettissima<br />

discepola del Verbo di<br />

Dio incarnato, Maria Santissima ha<br />

compiuto con piena integr<strong>it</strong>à e brillantemente<br />

questo Comandamento<br />

ancor prima che fosse formulato dal<br />

Divino Maestro. Sebbene gli Evangelisti<br />

siano stati molto contenuti<br />

nel narrare fatti <strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a, si sa<br />

che la vis<strong>it</strong>a a Santa Elisabetta fu un<br />

rifulgere dell’amore di Dio traboccante<br />

dal suo Cuore Immacolato. Si<br />

può dire lo stesso del suo intervento<br />

nelle nozze di Cana, quando ha liberato<br />

gli sposi da un’imbarazzante<br />

difficoltà. E quanti altri atti d’amore<br />

al prossimo saranno stati praticati<br />

da Lei, sulla scia dorata delle impronte<br />

di suo Figlio? Di questi, solo<br />

nell’etern<strong>it</strong>à verremo a conoscenza.<br />

San Francesco e Fra Bernardo<br />

Fortunatamente per la nostra edificazione,<br />

è conosciuta nei dettagli<br />

la v<strong>it</strong>a di molti santi che seguirono i<br />

passi di Gesù Cristo Nostro Signore.<br />

Per esempio, si legge nei famosi<br />

Fioretti – compilazione di “fatterelli”<br />

<strong>della</strong> v<strong>it</strong>a di San Francesco d’Assisi<br />

– che un giorno egli andò in cerca<br />

di Fra Bernardo, suo primo discepolo,<br />

con il quale desiderava conversare.<br />

Giunto sul luogo dove questi<br />

era sol<strong>it</strong>o pregare, lo chiamò tre<br />

volte, senza ottenere risposta. Un<br />

po’ rammaricato, in quanto credeva<br />

che il Frate volesse ev<strong>it</strong>are la sua<br />

compagnia, il Poverello se ne andò.<br />

Sulla via del r<strong>it</strong>orno, il Signore gli rivelò<br />

che Fra Bernardo era, in quel<br />

32 Madonna di Fatima · Settembre 2012


Francisco Lecaros<br />

Il Figlio <strong>della</strong> Vergine Maria operò sulla Terra una tale trasformazione<br />

che è difficile per l’uomo odierno farsi un’idea di come fosse il mondo prima di Lui<br />

“Vergine col Bambino Gesù tra San Giovanni Battista, Sant’Erasmo, Santa Chiara e San Francesco<br />

d’Assisi” di Leonardo da Pavia – Palazzo Bianco, Genova<br />

momento a colloquio con Dio, e<br />

per questo non lo aveva sent<strong>it</strong>o. San<br />

Francesco allora tornò indietro e gli<br />

chiese umilmente perdono per aver<br />

pensato male di lui.<br />

Tuttavia, l’ammirazione di questo<br />

discepolo per il suo fondatore era<br />

così grande che non volle neppure<br />

ascoltare la richiesta di perdono, ma<br />

San Francesco gli ordinò, in nome<br />

<strong>della</strong> santa obbedienza, che, come<br />

pen<strong>it</strong>enza per quel cattivo pensiero,<br />

egli lo colpisse tre volte sul collo e<br />

sulla bocca dicendo: “Prendi questo,<br />

villano, figlio di Pietro Bernardone,<br />

da dove ti viene tanta superbia, essendo<br />

tu la più vile delle creature?”<br />

Agendo nel modo più delicato<br />

possibile, Fra Bernardo eseguì l’ordine.<br />

In segu<strong>it</strong>o, chiese al suo fondatore<br />

che, per car<strong>it</strong>à, gli promettesse<br />

una cosa: di riprenderlo sempre e<br />

di correggerlo aspramente per i suoi<br />

difetti, quando si trovassero insieme.<br />

Da allora San Francesco passò<br />

a parlare il minimo possibile con lui,<br />

poiché lo considerava un uomo molto<br />

virtuoso e santo, e per questo si<br />

r<strong>it</strong>eneva indegno di correggerlo.<br />

Un pranzo singolare<br />

Un altro fatto molto edificante si<br />

verificò tra il Santo di Assisi e Santa<br />

Chiara. Come si sa, lei fu attratta alla<br />

v<strong>it</strong>a religiosa da Francesco e rinunciò<br />

a una condizione comoda, nelle<br />

ricchezze, per abbracciare la vocazione<br />

francescana. Nonostante avesse<br />

frequenti conversazioni e riunioni<br />

con il suo padre spir<strong>it</strong>uale, per essere<br />

ben formata nello spir<strong>it</strong>o dell’Ordine,<br />

ella manifestava il desiderio di<br />

condividere, un giorno, un pasto con<br />

lui, che però, per timore di dare a se<br />

stesso questo piacere, rifiutava sempre.<br />

I suoi fratelli e discepoli lo esortavano<br />

ad esaudire la richiesta, visto<br />

che lei aveva rinunciato a tutto per<br />

amore di Dio ed era tanto santa. San<br />

Francesco, molto saggiamente, acconsentì:<br />

“Se a voi sembra che debba<br />

dire di sì, anche a me sta bene”.<br />

La inv<strong>it</strong>ò allora ad un pranzo a Santa<br />

Maria degli Angeli, la chiesa dove<br />

lei aveva pronunciato i suoi voti e tagliato<br />

i capelli, simbolo <strong>della</strong> sua dedizione<br />

totale a Dio.<br />

Nel giorno stabil<strong>it</strong>o, lei andò, felicissima,<br />

accompagnata da una suora.<br />

Il parco pasto fu serv<strong>it</strong>o a San<br />

Francesco, Santa Chiara, la sua suora<br />

e un altro frate. Gli altri religiosi<br />

<strong>della</strong> comun<strong>it</strong>à si avvicinarono alla<br />

mensa per seguire la refezione. Non<br />

appena i commensali cominciarono<br />

a parlare delle cose di Dio con soav<strong>it</strong>à,<br />

gioia ed elevazione, essi stessi e<br />

tutti quanti assistevano furono presi<br />

dall’abbondanza <strong>della</strong> grazia divina<br />

e rimasero estasiati in Dio. Visti<br />

da lontano, la casa e il bosco a fianco<br />

sembravano ardere tra le fiamme,<br />

e molte persone accorsero sul posto,<br />

nel timore che si trattasse di un<br />

incendio. Non trovarono nulla, però,<br />

come causa di tanta luce, se non<br />

un gruppo di santi che, con l’aspetto<br />

gioioso ed estasiato, si intrattenevano<br />

in un’estasi comune e con questo<br />

glorificavano il Signore.<br />

* * *<br />

La considerazione di questi semplici<br />

episodi non ci dà sollievo e consolazione?<br />

Sono manifestazioni di<br />

personal<strong>it</strong>à innocenti, modeste, talmente<br />

distanti dalle preoccupazioni<br />

del mondo, che già vivono nell’atmosfera<br />

del Cielo. ²<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 33


Intervista al Magnifico Rettore <strong>della</strong> Pontificia Univers<strong>it</strong>à Lateranense<br />

L’importanza<br />

di formare i formatori<br />

In vis<strong>it</strong>a in Brasile, Mons. Enrico dal Covolo ci parla delle sfide che<br />

affronta come Rettore dell’“Univers<strong>it</strong>à del Papa” e dell’importanza di<br />

“formare i formatori” nell’attuale emergenza educativa.<br />

Antonio Jakoš Ilija<br />

Quali sono stati gli obbiettivi<br />

di Vostra Eccellenza durante<br />

questa vis<strong>it</strong>a in Brasile?<br />

In queste tre proficue settimane,<br />

ho vis<strong>it</strong>ato, soprattutto, tutti i centri<br />

univers<strong>it</strong>ari legati all’Univers<strong>it</strong>à<br />

Pontificia Lateranense, ab<strong>it</strong>ualmente<br />

chiamata Univers<strong>it</strong>à del Papa.<br />

Inoltre, ho stipulato accordi con<br />

nuovi centri, per esempio, con l’Univers<strong>it</strong>à<br />

Salesiana di Campo Grande.<br />

R<strong>it</strong>engo sia stato un lavoro importante,<br />

poiché la relazione tra univers<strong>it</strong>à<br />

affiliate, aggregate o convenzionate,<br />

non può essere semplicemente<br />

burocratica, fiscale o giuridica. Deve<br />

andare molto al di là, creare una vera<br />

comun<strong>it</strong>à accademica, che significa<br />

comunione di intenzioni, nella condivisione<br />

<strong>della</strong> stessa missione.<br />

Come si svolge la v<strong>it</strong>a quotidiana<br />

di un rettore <strong>della</strong> Lateranense?<br />

È molto monotona. Inizia normalmente<br />

alle sette, con la Messa<br />

per gli studenti, celebrata dal Rettore<br />

stesso. Fin<strong>it</strong>a questa, mi dirigo<br />

alla hall dell’Univers<strong>it</strong>à, dove saluto<br />

gli studenti che arrivano. Terminato<br />

questo momento molto cordiale,<br />

che agli alunni piace, salgo nel mio<br />

studio. Cominciano allora le udienze<br />

e l’ab<strong>it</strong>uale lavoro d’ufficio.<br />

Si tratta di un r<strong>it</strong>mo un po’ monotono,<br />

ma ricco di contatti e di possibil<strong>it</strong>à.<br />

Abbiamo un programma molto<br />

intenso di simposi, incontri, congressi;<br />

ed io, di regola, cerco di fare<br />

un saluto, non formale, ma rivolto<br />

a ogni partecipante di queste riunioni.<br />

Frequentemente arrivano anche<br />

consulte di congregazioni e dicasteri,<br />

anche per nomine di Vescovi. In<br />

tutti questi casi è necessario esser<br />

pronti a dare un parere ben fondato,<br />

che possa risultare utile.<br />

Come influisce in questo comp<strong>it</strong>o<br />

il fatto di esser Vescovo e figlio<br />

di San Giovanni Bosco?<br />

Sono rimasto realmente un po’<br />

sorpreso del fatto che il Santo Padre<br />

abbia voluto nominarmi Vescovo,<br />

soltanto due mesi dopo esser stato<br />

nominato Rettore dell’Univers<strong>it</strong>à,<br />

tanto più che non ho nessun altro<br />

incarico oltre a questo.<br />

Il Papa ha voluto certamente farlo<br />

per dare una maggior autor<strong>it</strong>à al<br />

Rettore <strong>della</strong> sua Univers<strong>it</strong>à, ma anche<br />

per concedergli una grazia in<br />

più. L’ordinazione episcopale conferisce<br />

un salto di qual<strong>it</strong>à nell’ordine<br />

<strong>della</strong> grazia e questo si sente nell’esercizio<br />

delle funzioni direttive: mi<br />

sento molto più capace di affrontare<br />

le difficoltà, le cose sbagliate o differenti<br />

da quello che avevo previsto, di<br />

sopportare le contrarietà.<br />

Sono, certamente, un Vescovo salesiano,<br />

e un Vescovo salesiano ha caratteristiche<br />

speciali, mantiene intero<br />

lo spir<strong>it</strong>o di appartenenza alla sua<br />

congregazione, al carisma di Don Bosco.<br />

Pertanto, eserc<strong>it</strong>are la carica di<br />

Rettore come Vescovo salesiano significa,<br />

senza dubbio, privilegiare il sistema<br />

preventivo di San Giovanni Bosco:<br />

la ragione, la religione, l’affetto; essere<br />

particolarmente sensibile alle sfide<br />

dell’educazione nel momento presente;<br />

esser capace di dare una risposta<br />

esatta, precisa, valida, di fronte all’emergenza<br />

educativa dei nostri giorni.<br />

Quali sono le sfide più immediate<br />

delle univers<strong>it</strong>à cattoliche,<br />

soprattutto nel campo dell’etica e<br />

<strong>della</strong> morale, di fronte all’attuale<br />

d<strong>it</strong>tatura del relativismo?<br />

34 Madonna di Fatima · Settembre 2012


Marcos Enoc<br />

“Sono, senz’altro, un Vescovo salesiano e un Vescovo salesiano mantiene<br />

per intero lo spir<strong>it</strong>o di appartenenza alla sua congregazione”<br />

Mons. Enrico dal Covolo durante l’intervista, realizzata nel Seminario degli<br />

Araldi del Vangelo a Caieiras, Brasile<br />

R<strong>it</strong>engo che in questo momento,<br />

nel quale a ragione si parla di “d<strong>it</strong>tatura<br />

del relativismo”, un buon educatore,<br />

nell’ambiente univers<strong>it</strong>ario<br />

cattolico – più ancora in quello<br />

di una Univers<strong>it</strong>à Pontificia –, debba<br />

tener conto in modo privilegiato<br />

degli insegnamenti, del magistero<br />

dell’attuale Pontefice, Benedetto<br />

XVI. Infatti, nelle attuali circostanze,<br />

egli è certamente come un faro<br />

che ci illumina di fronte alle provocazioni<br />

del relativismo che ci avvolge.<br />

È stato lui stesso a parlarci di<br />

“emergenza educativa”.<br />

Penso che la risposta precisa<br />

che l’Univers<strong>it</strong>à del Papa e le Pontificie<br />

Univers<strong>it</strong>à Cattoliche in generale<br />

debbano offrire nell’attuale<br />

emergenza educativa sia la formazione<br />

dei formatori, la quale deve<br />

esser condotta secondo le norme<br />

accademiche caratteristiche delle<br />

ist<strong>it</strong>uzioni nelle quali ci troviamo.<br />

Pertanto, attraverso lo studio,<br />

l’indagine, alla ricerca appassionata<br />

<strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à. Questo non dovrebbe<br />

mai esser trascurato in nessuna<br />

univers<strong>it</strong>à, meno ancora nelle univers<strong>it</strong>à<br />

cattoliche.<br />

Può dirci qualcosa riguardo<br />

al progetto “Casa Zaccheo”,<br />

del quale Vostra Eccellenza<br />

è il coordinatore?<br />

È un progetto originale, studiato<br />

proprio per essere un segnale espressivo<br />

nel prossimo Anno <strong>della</strong> Fede.<br />

Con l’approvazione del Gran Cancelliere<br />

– il Cardinale Vallini, Vicario<br />

del Santo Padre – abbiamo ist<strong>it</strong>uto la<br />

Casa Zaccheo, che non è un collegio,<br />

né un internato: è una casa di convivenza,<br />

dove si vive in profond<strong>it</strong>à la v<strong>it</strong>a<br />

comun<strong>it</strong>aria. Tutti coloro che partecipano<br />

a questa originale esperienza<br />

formativa sono persone impegnate<br />

a interpellarsi, davanti a Dio, sulla loro<br />

vocazione. Sono, infatti, alla ricerca<br />

del progetto di Dio a loro riguardo.<br />

Da qui potranno uscire buoni padri e<br />

buone madri di famiglia, e speriamo<br />

anche buoni sacerdoti, buone religiose,<br />

buoni consacrati.<br />

Quale sarebbe il messaggio di<br />

Sua Eccellenza per i giovani<br />

araldi, con i quali ha avuto<br />

contatti in questi giorni?<br />

Tra le altre cose belle che mi sono<br />

cap<strong>it</strong>ate in questi giorni, c’è l’incontro<br />

con gli Araldi del Vangelo. Non<br />

conoscevo molto <strong>della</strong> loro v<strong>it</strong>a, pertanto,<br />

questa esperienza di comunione<br />

è stata preziosa oltre una settimana<br />

con loro.<br />

Ho potuto apprezzare l’entusiasmo<br />

e la freschezza del carisma che,<br />

come ho potuto osservare, ha molti<br />

punti di contatto con il carisma di<br />

San Giovanni Bosco: anche qui la<br />

preoccupazione forte è quella educativa,<br />

l’educazione dei giovani per<br />

mezzo <strong>della</strong> cultura; pertanto, dell’insegnamento,<br />

dell’indagine, dello studio.<br />

Ho incontrato ottimi araldi che<br />

stanno raggiungendo un apprezzabile<br />

livello di competenza nel campo<br />

dell’indagine univers<strong>it</strong>aria.<br />

Quello che mi ha impressionato<br />

è la presenza di tanti giovani di tutte<br />

le età. Tutti molto entusiasti, molto<br />

partecipativi alla missione educativa<br />

ricevuta dal loro fondatore, che<br />

ho potuto incontrare personalmente<br />

e con cui ho potuto scambiare alcune<br />

parole. Mi ha impressionato soprattutto<br />

anche l’amore alla bellezza,<br />

alla bellezza considerata esattamente<br />

come via per elevarsi a Dio,<br />

per ottenere la sant<strong>it</strong>à. Mi sembra di<br />

ascoltare un refrain famoso nella teologia<br />

del XX secolo: “La bellezza<br />

salverà il mondo”.<br />

A questi ragazzi che ho incontrato<br />

negli Araldi del Vangelo, io raccomanderei<br />

di continuare con fermezza<br />

e con lo stesso entusiasmo che ho<br />

visto, il cammino intrapreso. Di sicuro,<br />

come ogni fondazione giovane,<br />

anche questa necess<strong>it</strong>a di consolidarsi,<br />

ma consolidamento non significa<br />

abbassare il livello dell’entusiasmo<br />

iniziale.<br />

Vi raccomando, contribuendo al<br />

consolidamento <strong>della</strong> vostra Ist<strong>it</strong>uzione,<br />

nel dialogo con la Chiesa locale,<br />

nell’obbedienza ai Vescovi, di<br />

non perdere mai questo entusiasmo<br />

e questo amore per la bellezza,<br />

questa volontà di crescere educando,<br />

che ho potuto verificare in voi, in<br />

questi giorni. ²<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 35


San Paolo accoglie la 24ª Assemblea Generale <strong>della</strong> FIUC<br />

Nuovi tempi, nuovi alunni,<br />

nuovi professori<br />

Rettori e rappresentanti di oltre cento univers<strong>it</strong>à cattoliche si sono<br />

riun<strong>it</strong>i in Brasile per analizzare le sfide imposte al mondo <strong>della</strong><br />

conoscenza dai nuovi contesti culturali, sociali e pol<strong>it</strong>ici.<br />

Diac. Marcelo Javier Pérez Wheelock, EP<br />

David Domingues<br />

Circa 140 rettori e rappresentanti<br />

di 113 univers<strong>it</strong>à<br />

cattoliche di 44 Paesi<br />

dei cinque continenti hanno<br />

partecipato alla 24ª Assemblea<br />

Generale <strong>della</strong> Federazione Internazionale<br />

di Univers<strong>it</strong>à Cattoliche<br />

– FIUC, realizzata nel Centro Univers<strong>it</strong>ario<br />

<strong>della</strong> Fondazione Educativa<br />

Ignaziana (FEI) a San Bernardo<br />

do Campo, regione metropol<strong>it</strong>ana di<br />

San Paolo. Il tema dell’Assemblea è<br />

stato Insegnare e Apprendere all’Univers<strong>it</strong>à<br />

Cattolica – Educare e Formare.<br />

Messa e sessione di apertura<br />

Il Cardinale Zenon Grocholewski,<br />

Prefetto <strong>della</strong> Congregazione<br />

per l’Educazione Cattolica,<br />

ha celebrato la Messa di apertura<br />

dell’evento il 23 luglio, nella cappella<br />

del Centro Univers<strong>it</strong>ario <strong>della</strong><br />

FEI.<br />

La Solenne Eucaristia è stata<br />

concelebrata da Mons. Raymundo<br />

Damasceno Assis, Arcivescovo<br />

di Aparecida e Presidente <strong>della</strong><br />

CNBB, Mons. Odilo Pedro Scherer,<br />

Arcivescovo di San Paolo, Mons.<br />

“La presenza dei rettori di diverse parti del mondo riun<strong>it</strong>i in Assemblea<br />

dimostra la forza delle univers<strong>it</strong>à cattoliche”<br />

Alcuni partecipanti durante la Sessione di apertura<br />

José Nelson Westrupp, Vescovo di<br />

Santo André, e da una ventina di<br />

sacerdoti. All’inizio <strong>della</strong> Messa, il<br />

Cardinale Grocholewski ha letto il<br />

decreto <strong>della</strong> Santa Sede che nomina<br />

il Beato John Henry Newman patrono<br />

<strong>della</strong> FIUC.<br />

Durante la sessione di apertura<br />

dei lavori, il Cardinale Raymundo<br />

Damasceno ha affermato che “la<br />

presenza dei rettori di diverse parti<br />

del mondo riun<strong>it</strong>i in Assemblea dimostra<br />

la forza delle univers<strong>it</strong>à cattoliche”<br />

e ha ricordato il ruolo peculiare<br />

delle soprac<strong>it</strong>ate nella “evangelizzazione<br />

qualificata attraverso l’accesso<br />

alle frontiere <strong>della</strong> conoscenza,<br />

<strong>della</strong> ricerca e <strong>della</strong> diplomazia<br />

univers<strong>it</strong>aria”.<br />

Nuovi contesti culturali,<br />

sociali e pol<strong>it</strong>ici<br />

Il Prof. Anthony Cernera – Presidente<br />

Generale <strong>della</strong> Federazione<br />

Internazionale delle Univers<strong>it</strong>à<br />

Cattoliche (FIUC) e docente nella<br />

Sacred Heart Univers<strong>it</strong>y del Connecticut<br />

(USA) – si è rifer<strong>it</strong>o al tema<br />

dell’assemblea, che sintetizza<br />

le nuove sfide dell’educazione<br />

cattolica, tra le quali, quella di<br />

36 Madonna di Fatima · Settembre 2012


educare lo studente alla selezione<br />

e valutazione delle abbondanti<br />

informazioni provenienti dai nuovi<br />

mezzi di comunicazione. “Discutere<br />

l’insegnamento e l’apprendimento<br />

nelle nostre società, in cui<br />

abbondano gli ipads e iphones, internet<br />

e i micro-computer, implica<br />

prendere in considerazione i nuovi<br />

contesti culturali, sociali, pol<strong>it</strong>ici<br />

ed educativi, che impongono molte<br />

sfide al mondo <strong>della</strong> conoscenza” –<br />

ha spiegato.<br />

“I nostri professori”, ha aggiunto<br />

il Prof. Anthony, “sono di fronte a<br />

nuove sensibil<strong>it</strong>à culturali, educative<br />

e di formazione univers<strong>it</strong>aria, nuove<br />

ricerche per le qualifiche, nuovi<br />

contesti di insegnamento e nuovi<br />

problemi di ricerche. La generazione<br />

di età superiore a 30 o 35 anni è<br />

di immigranti nel nuovo mondo delle<br />

tecnologie. La gioventù è la vera<br />

c<strong>it</strong>tadina, perché è nata nel mondo<br />

cibernetico. Oggi la società richiede<br />

ai docenti nuovi metodi e informazioni”.<br />

Gli studenti sono cambiati<br />

Dopo aver sottolineato che “questa<br />

Assemblea di studi è intensamente<br />

orientata verso lo studente”,<br />

Mons. Guy-Réal Thivierge, Segretario<br />

Generale <strong>della</strong> FIUC e consulente<br />

<strong>della</strong> Congregazione per l’Educazione<br />

Cattolica, ha affermato:<br />

“Gli studenti di oggi sono estremamente<br />

differenti da quelli di venti,<br />

trenta o quaranta anni fa. È molto<br />

importante osservare che essi sono<br />

cambiati. È necessario fare attenzione<br />

a non sottovalutare le speranze,<br />

i richiami e le necess<strong>it</strong>à degli studenti,<br />

ma d’altra parte, è necessario<br />

dare una formazione ai leader univers<strong>it</strong>ari,<br />

professori, rettori e amministratori”.<br />

Infatti, temi come Nuovi tempi,<br />

nuovi alunni, nuovi professori, esposto<br />

dalla Prof.ssa. Br<strong>it</strong>t-Mari Barth,<br />

dell’Inst<strong>it</strong>ut Catholique de Paris, e Il<br />

rapporto professore/studente nel seco-<br />

Educare lo studente alla selezione e analisi delle abbondanti<br />

informazioni forn<strong>it</strong>e dai nuovi mezzi di comunicazione è una delle<br />

principali sfide dell’Educazione Cattolica<br />

I Cardinali Raymundo Damasceno Assis e Zenon Grocholewski e i professori<br />

Fábio do Prado e Anthony Cernera durante la sessione di apertura<br />

lo XXI, svolto dal Prof. Manuel Joaquim<br />

Pinho Moreira de Azevedo,<br />

dell’Univers<strong>it</strong>à Cattolica Portoghese,<br />

hanno susc<strong>it</strong>ato speciale interesse<br />

nel pubblico per indicare queste<br />

nuove sfide e speranze nel comp<strong>it</strong>o<br />

di formare ed evangelizzare la nuova<br />

generazione di giovani univers<strong>it</strong>ari.<br />

Si segnala anche la presentazione<br />

dei risultati preliminari <strong>della</strong> Ricerca<br />

globale <strong>della</strong> FIUC sulla cultura<br />

dei giovani nell’univers<strong>it</strong>à cattolica,<br />

fatta dalla Prof.ssa Rosa Aparicio<br />

Gómez, dell’Ist<strong>it</strong>uto Univers<strong>it</strong>ario<br />

Ortega y Gasset, Spagna. Essa<br />

è stata realizzata sulla base di<br />

un questionario elaborato da specialisti<br />

dei più diversi campi con lo<br />

scopo di identificare il profilo psicologico<br />

dei giovani studenti iscr<strong>it</strong>ti<br />

nelle 205 univers<strong>it</strong>à affiliate alla<br />

FIUC.<br />

Messa finale e consegna<br />

di medaglie<br />

Il Congresso si è concluso il 26<br />

luglio con una Messa solenne nella<br />

Chiesa s<strong>it</strong>uata nel Pateo do Collegio,<br />

celebrata dal Cardinale Odilo<br />

Pedro Scherer e concelebrata dal<br />

Cardinale Claudio Hummes, Arcivescovo<br />

Emer<strong>it</strong>o di San Paolo e Prefetto<br />

emer<strong>it</strong>o <strong>della</strong> Congregazione<br />

per il Clero, da Mons. Tarcisio Scaramussa,<br />

Vescovo-ausiliare dell’Arcidiocesi<br />

di San Paolo e da venti sacerdoti<br />

rettori di diverse univers<strong>it</strong>à<br />

pontificie. La celebrazione è stata<br />

imprezios<strong>it</strong>a dalla Schola Cantorum<br />

del Pateo do Collegio, che ha<br />

esegu<strong>it</strong>o melodie classiche polifoniche<br />

accompagnate da un’eccellente<br />

orchestra da camera.<br />

In una solenne cerimonia dopo<br />

l’Eucaristia, sono stati insign<strong>it</strong>i<br />

con la medaglia Ex Corde Ecclesiæ<br />

il Prof. Anthony Cernera, che<br />

concludeva nello stesso giorno il suo<br />

triennio di presidente <strong>della</strong> FIUC e<br />

il Prof. Fábio do Prado, Rettore <strong>della</strong><br />

FEI. Nella medesima cerimonia,<br />

è stato consegnato alla Bethlehem<br />

Univers<strong>it</strong>y, di Gerusalemme, il premio<br />

Sciat ut serviat (Apprendere per<br />

servire).<br />

Il 27 luglio, si è tenuta anche una<br />

sessione amministrativa durante la<br />

quale è stato eletto come nuovo Presidente<br />

<strong>della</strong> FIUC, per un mandato<br />

di tre anni, don Pedro Rubens Ferreira<br />

Oliveira, SJ, attuale Rettore<br />

dell’Univers<strong>it</strong>à Cattolica di Pernambuco<br />

(UNICAP). ²<br />

David Domingues<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 37


La parola dei Pastori<br />

Fare scienza aperta al<br />

trascendente<br />

Nelle univers<strong>it</strong>à cattoliche, la Ragione non può svuotare<br />

il mistero d’amore che la Croce rappresenta, ma questa<br />

può dare alla Ragione la risposta ultima che essa cerca.<br />

F<br />

ratelli e sorelle, “a ogni<br />

uomo che procede rettamente,<br />

io mostrerò la salvezza<br />

di Dio”. Con questa<br />

felice promessa, la L<strong>it</strong>urgia <strong>della</strong> Parola<br />

di oggi ci inv<strong>it</strong>a a incamminare i<br />

nostri passi sulla via del bene e a fissare<br />

il nostro sguardo su Gesù Risorto,<br />

Re dell’Universo e Signore <strong>della</strong><br />

Storia. [...]<br />

Due ali con le quali lo<br />

spir<strong>it</strong>o umano si eleva alla<br />

contemplazione <strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à<br />

Cardinale Zenon Grocholewski<br />

Prefetto <strong>della</strong> Congregazione per l’Educazione Cattolica<br />

Il Vangelo di oggi (Mt 12, 38-42)<br />

potrebbe esser interpretato, a mio<br />

avviso, da due punti di vista.<br />

Da un punto di vista negativo, Gesù<br />

respinge la richiesta dei maestri<br />

<strong>della</strong> Legge e dei farisei, di dar loro<br />

un segnale personale. Chiude in modo<br />

incisivo l’interpellanza di questa<br />

“generazione cattiva e adultera” che<br />

viveva ab<strong>it</strong>uata ai segnali divini, ammirava<br />

i miracoli e interpretava i fenomeni<br />

cosmici. Egli la inv<strong>it</strong>a a elevare<br />

lo sguardo al di sopra del segnale<br />

personale; la esorta a prender coscienza<br />

che in mezzo ad essa si trova<br />

il Servo di Dio, l’Eletto, nel quale il<br />

Padre ha trovato la sua predilezione<br />

e sul quale ha diffuso lo Spir<strong>it</strong>o. [...]<br />

Dal punto di vista pos<strong>it</strong>ivo, tuttavia,<br />

Gesù evoca nel Vangelo di oggi<br />

due segnali del passato: quello di<br />

Giona e quello <strong>della</strong> sapienza di Salomone.<br />

E li interpreta riferendoli<br />

alla sua Persona, alla sua prossima<br />

Passione, Morte e Resurrezione.<br />

Vediamo ora più da vicino questi<br />

due segnali, che richiamano alla<br />

mente la fede e la ragione, le quali –<br />

secondo l’Enciclica Fides et ratio, del<br />

Beato Giovanni Paolo II – cost<strong>it</strong>uiscono<br />

come le due ali con le quali lo<br />

spir<strong>it</strong>o umano si eleva alla contemplazione<br />

<strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à.<br />

Prima ala: la Fede in<br />

Cristo risorto<br />

Riguardo al segnale di Giona, dice<br />

il testo biblico: “Infatti, così come<br />

Giona è stato tre giorni e tre notti<br />

nel ventre <strong>della</strong> balena, così anche<br />

il Figlio dell’Uomo starà tre giorni e<br />

tre notti nel seno <strong>della</strong> terra”. Gesù,<br />

allora, esorta i suoi interlocutori a<br />

interpretare il segnale di Giona sotto<br />

l’ottica del mistero <strong>della</strong> sua prossima<br />

Morte e Resurrezione. [...]<br />

Attraverso il segnale di Giona, Egli<br />

ci indica implic<strong>it</strong>amente che per conoscerLo<br />

di fatto si richiede il dono <strong>della</strong><br />

Fede: Fede fondata sul mistero pasquale<br />

e alimentata dalla predicazione,<br />

ossia, dal depos<strong>it</strong>o <strong>della</strong> Fede. [...]<br />

Nel mondo univers<strong>it</strong>ario cattolico<br />

la Fede non può mai esser considerata<br />

un accessorio o una moda momentanea:<br />

la Fede in Cristo morto e risorto<br />

deve accompagnare ogni riflessione e<br />

approfondimento riguardo la natura,<br />

l’uomo e la società. Voler dissociare<br />

la Fede dall’indagine scientifica equivale<br />

a costruire una scienza nella quale<br />

regnano la vacu<strong>it</strong>à e l’assurdo, poiché,<br />

come sottolineava il Beato Giovanni<br />

Paolo II, ogni realtà umana, individuale<br />

e sociale, è stata liberata da<br />

Cristo: tanto le persone come le attiv<strong>it</strong>à<br />

degli uomini, la cui manifestazione<br />

più elevata e personificata è la cultura.<br />

Come ci ricorda Gesù nel Vangelo<br />

di oggi, gli ab<strong>it</strong>anti di Ninive si sono<br />

38 Madonna di Fatima · Settembre 2012


convert<strong>it</strong>i grazie alla predicazione<br />

di Giona. Allo stesso<br />

modo, in vista del prossimo<br />

Anno <strong>della</strong> Fede, che inizierà<br />

il prossimo 11 ottobre,<br />

il mondo univers<strong>it</strong>ario cattolico<br />

è chiamato a intensificare<br />

e rinnovare la sua Fede<br />

in Cristo morto e risorto.<br />

Per questo, come evidenzia<br />

la Congregazione per la<br />

Dottrina <strong>della</strong> Fede, l’univers<strong>it</strong>à<br />

cattolica è inv<strong>it</strong>ata a<br />

susc<strong>it</strong>are “un dialogo rinnovato<br />

e creativo tra fede e ragione”,<br />

per mezzo di simposi,<br />

congressi e giornate di studio.<br />

È chiamata anche a partecipare<br />

a “celebrazioni pen<strong>it</strong>enziali,<br />

nelle quali si ponga<br />

speciale enfasi nel chiedere<br />

a Dio perdono per i peccati<br />

contro la fede”.<br />

Seconda ala: la Ragione<br />

in armonia con la fede<br />

David Domingues.<br />

Come abbiamo detto<br />

all’inizio di questa riflessione,<br />

nel suo dialogo con i<br />

maestri <strong>della</strong> Legge e i farisei,<br />

Gesù offre un altro segnale:<br />

quello di Salomone. Parla specificamente<br />

<strong>della</strong> sapienza di Salomone.<br />

Questo segnale ci fa, dunque, intendere<br />

che per conoscere Cristo interamente<br />

si richiede, oltre alla fede<br />

in Lui, l’ala <strong>della</strong> sapienza o <strong>della</strong><br />

ragione, la quale, in perfetta armonia<br />

con la fede, può raggiungere<br />

i misteri divini.<br />

Il Beato Giovanni Paolo II sosteneva:<br />

“La ragione, priva del contributo<br />

<strong>della</strong> Rivelazione, ha percorso<br />

vie marginali con il rischio di perder<br />

di vista la sua meta finale. La fede,<br />

priva <strong>della</strong> ragione, ha messo in<br />

maggior evidenza il sentimento e<br />

l’esperienza, correndo il rischio di<br />

smettere di essere una proposta universale”<br />

(Fides et ratio n.48). [...]<br />

Cardinale Zenon Grocholewski durante l’omelia<br />

nella cappella del Centro Univers<strong>it</strong>ario <strong>della</strong> FEI,<br />

affiancato da Mons. Odilo Pedro Scherer e<br />

Mons. Raymundo Damasceno Assis<br />

Voler dissociare la<br />

fede dall’indagine<br />

scientifica equivale a<br />

costruire una scienza<br />

nella quale regnano<br />

la vacu<strong>it</strong>à e l’assurdo<br />

A questo propos<strong>it</strong>o, è necessario ricordare<br />

che la fonte <strong>della</strong> sapienza di<br />

Salomone era il suo permanente contatto<br />

con Dio, ossia, la preghiera e la<br />

contemplazione, senza le quali il suo<br />

ragionamento sarebbe considerato<br />

banale o senza prestigio.<br />

La Regina del Sud non<br />

sarebbe venuta ad ascoltare<br />

la sapienza di Salomone<br />

se non avesse trovato nel suo<br />

pensiero una ver<strong>it</strong>à nuova e<br />

reale: la ver<strong>it</strong>à di Dio. [...]<br />

La grande sfida delle<br />

univers<strong>it</strong>à cattoliche<br />

Nelle univers<strong>it</strong>à cattoliche,<br />

la ragione non può svuotare<br />

il mistero d’amore che la<br />

Croce rappresenta, ma questa<br />

può dare alla ragione la risposta<br />

ultima che essa cerca.<br />

Il cr<strong>it</strong>erio di ver<strong>it</strong>à e, allo stesso<br />

tempo, di salvezza, non è<br />

la sapienza delle parole, ma<br />

la Parola <strong>della</strong> Sapienza. Ha<br />

detto il Papa Benedetto XVI<br />

nell’Univers<strong>it</strong>à Cattolica del<br />

Sacro Cuore: “Ecco allora la<br />

grande sfida delle Univers<strong>it</strong>à<br />

cattoliche: fare scienza nell’orizzonte<br />

di una razional<strong>it</strong>à vera,<br />

diversa da quella che oggi<br />

è ampiamente dominante,<br />

secondo una ragione aperta<br />

alla questione <strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à e ai grandi<br />

valori iscr<strong>it</strong>ti nel proprio essere e, di<br />

conseguenza, aperta al trascendente, a<br />

Dio”. [...]<br />

Preghiamo, allora, affinché le nostre<br />

ist<strong>it</strong>uzioni univers<strong>it</strong>arie cattoliche<br />

continuino a dare testimonianza<br />

<strong>della</strong> Fede in Cristo e <strong>della</strong> sapienza<br />

proveniente dall’alto. Che entrambe<br />

le ali, la fede e la ragione, continuino<br />

a guidare il mondo univers<strong>it</strong>ario<br />

cattolico. ²<br />

Passi dell’omelia nella Messa<br />

di apertura <strong>della</strong> 24ª Assemblea<br />

Generale <strong>della</strong> Federazione<br />

Internazionale delle Univers<strong>it</strong>à<br />

Cattoliche, 23/7/2012.<br />

Testo trascr<strong>it</strong>to da una registrazione,<br />

senza revisione dell’autore.<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 39


Aiuto spir<strong>it</strong>uale per i vis<strong>it</strong>atori<br />

dei Musei Vaticani<br />

Dallo scorso mese di agosto, due<br />

sacerdoti restano quotidianamente<br />

a disposizione dei vis<strong>it</strong>atori dei Musei<br />

Vaticani, per dialogare con loro e<br />

offrire consigli e aiuto spir<strong>it</strong>uale.<br />

“I sacerdoti staranno in due punti<br />

strategici dell’<strong>it</strong>inerario ab<strong>it</strong>uale, dove<br />

ci saranno un tavolo e due sedie; chi<br />

vuole potrà avvicinarli per scambiare<br />

alcune parole o fare insieme una riflessione”<br />

ha spiegato a L’Osservatore<br />

Romano Mons. Giuseppe Sciacca, Segretario<br />

Generale del Governo dello<br />

Stato <strong>della</strong> C<strong>it</strong>tà del Vaticano.<br />

I Musei Vaticani, ha spiegato,<br />

“sono come il forziere dove, grazie<br />

alla sapienza dei Pontefici e al loro<br />

amore per la bellezza, si conservano<br />

le migliori opere forgiate dal genere<br />

umano attraverso la Storia; sono anche<br />

un veicolo particolare attraverso<br />

il quale la Buona Novella di Dio<br />

fatto Uomo può essere annunziata<br />

al mondo”.<br />

Essi accolgono tutti, “di qualunque<br />

credenza e provenienza, ma ricordano<br />

a ognuno, per mezzo di una<br />

statua, un gioiello, un quadro o un<br />

affresco, quello a cui siamo chiamati”<br />

ha aggiunto Mons. Sciacca..<br />

Premio Ratzinger di Teologia<br />

Il giorno 20 ottobre sarà confer<strong>it</strong>a<br />

la seconda edizione del Premio<br />

Ratzinger di Teologia a “due eminenti<br />

studiosi” i cui nomi saranno<br />

resi noti prossimamente secondo<br />

una notizia del 20 luglio del giornale<br />

L’Osservatore Romano.<br />

L'Osservatore Romano<br />

La Fondazione Joseph Ratzinger-Benedetto<br />

XVI vuole con questo<br />

“esprimere in maniera semplice<br />

e concreta il suo ‘grazie a coloro<br />

che, nelle tenebre del tempo presente,<br />

si sforzano di far rifulgere lo<br />

splendore <strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à, in profonda<br />

comunione con il Santo Padre” ha<br />

dichiarato Mons. Giuseppe Antonio<br />

Scotti, Presidente del Consiglio<br />

di Amministrazione di questa Fondazione.<br />

Papa Benedetto XVI stesso consegnerà<br />

il Premio nel contesto <strong>della</strong><br />

XIII Assemblea Ordinaria del Sinodo<br />

dei Vescovi, nella quale sarà dibattuto,<br />

dal 7 al 28 ottobre, il tema<br />

La Nuova Evangelizzazione per la<br />

trasmissione <strong>della</strong> Fede Cristiana.<br />

Creata nel marzo 2010, la Fondazione<br />

Joseph Ratzinger – Benedetto<br />

XVI ha, tra gli altri obbiettivi, quello<br />

di “stabilire premi per gli studiosi<br />

che si distinguano per speciali mer<strong>it</strong>i,<br />

tanto nell’attiv<strong>it</strong>à delle pubblicazioni<br />

quanto in quella dell’investigazione<br />

scientifica” informa la pagina<br />

web dell’Ist<strong>it</strong>uzione (http://www.<br />

fondazioneratzinger.va).<br />

Il Cardinale Filoni ordina<br />

quattro vescovi nella<br />

Repubblica Centro-Africana<br />

Agenzia Fides – Un “messaggio di<br />

speranza e di appoggio” è stato portato<br />

dal Cardinale Fernando Filoni,<br />

Prefetto <strong>della</strong> Congregazione per l’Evangelizzazione<br />

dei Popoli, alla Chiesa<br />

nella Repubblica Centro-Africana,<br />

con l’ordinazione di quattro Vescovi<br />

il 22 luglio scorso. “La Chiesa nella<br />

Repubblica Centro-Africana bril-<br />

lerà con la luce di Cristo! Vi inv<strong>it</strong>o a<br />

un rinnovato impegno alla missione:<br />

una nuova era deve iniziare!” ha detto<br />

il Cardinale a più di 1.500 fedeli riun<strong>it</strong>i<br />

nella piazza antistante la Cattedrale<br />

di Bangui per l’ordinazione episcopale<br />

di Mons. Dieudonné Nzapalainga,<br />

Arcivescovo di Bangui, Mons.<br />

Nestor-Désiré Nongo Aziabgia, Vescovo<br />

di Bossangoa, Mons. Dennis<br />

Abgenyadzi, Vescovo di Berbérati e<br />

Mons. Cyr-Nestor Yapaupa, Vescovo<br />

coadiutore di Alindao.<br />

Oltre ai neo ordinati, numerosi<br />

altri Vescovi di varie nazioni hanno<br />

concelebrato la Santa Messa a<br />

cui hanno partecipato il Presidente<br />

<strong>della</strong> Repubblica, François Bozizé, il<br />

Presidente dell’Assemblea Nazionale,<br />

Célestin Leroy Gaombalet, il Primo<br />

Ministro, Faustin Archange Touadera<br />

e il Sindaco di Bangui, Nazaire<br />

Guenefe-Yalanga.<br />

Mons. Filoni ha concluso la sua<br />

omelia con un’esortazione ai nuovi<br />

Vescovi: “La vostra missione è disperdere<br />

le tenebre del nostro mondo<br />

con la luce <strong>della</strong> Parola di Dio,<br />

attraverso la vostra testimonianza<br />

di v<strong>it</strong>a. In nome del Signore, vi supplico:<br />

rinnovatevi nella vostra v<strong>it</strong>a di<br />

fede”.<br />

Cile: 250 mila alla festa <strong>della</strong><br />

Madonna del Carmine<br />

Agenzia Gaudium Press – Circa<br />

250 mila fedeli hanno affollato il<br />

piccolo ab<strong>it</strong>ato di La Tirana, s<strong>it</strong>uato<br />

nel nord del Cile, per celebrare<br />

la festa <strong>della</strong> Madonna del Carmine,<br />

Patrona del paese.<br />

Non solo con preghiere i pellegrini<br />

hanno manifestato la loro devozione:<br />

durante tutta la giornata del<br />

16 luglio, più di 200 gruppi di ballo,<br />

alcuni dei quali provenienti dal Perù<br />

e dalla Bolivia, hanno reso omaggio<br />

con vistose danze popolari alla statua<br />

“de La Chin<strong>it</strong>a”, esposta nell’atrio<br />

del tempio costru<strong>it</strong>o nel 1886.<br />

La Messa principale è stata celebrata<br />

da Mons. Marco Antonio Ór-<br />

40 Madonna di Fatima · Settembre 2012


www.odisur.es<br />

denes Fernández, Vescovo di Iquique.<br />

Alla fine <strong>della</strong> giornata, migliaia<br />

di pellegrini hanno segu<strong>it</strong>o la processione<br />

che ha condotto attraverso<br />

le strette vie dell’ab<strong>it</strong>ato la statua<br />

<strong>della</strong> Vergine del Carmine de La Tirana.<br />

37º Congresso dei Pueri Cantores<br />

La cerimonia di apertura del 37º<br />

Congresso Internazionale di Pueri<br />

Cantores ha riun<strong>it</strong>o l’11 luglio, nella<br />

Plaza de Toros di Granada, in Spagna,<br />

90 cori di voci bianche prove-<br />

nienti da 18 Paesi, per un totale di<br />

circa 3 mila bambini. Oltre a rappresentazioni<br />

musicali, l’atto ha avuto<br />

anche momenti di preghiera e di lettura<br />

del Vangelo. Alla sera, una cena-picnic<br />

e uno show equestre hanno<br />

chiuso la prima giornata del Congresso.<br />

Nei giorni seguenti, i diversi<br />

cori dei Pueri Cantores si sono esib<strong>it</strong>i<br />

in numerose chiese di Granada.<br />

La solenne Messa di chiusura del<br />

giorno 15 è stata presieduta dall’Arcivescovo<br />

di Granada, Mons. Javier<br />

Martinez e concelebrata dal Presidente<br />

<strong>della</strong> Federazione Internazionale<br />

dei Pueri Cantores, Mons. Robert<br />

Tirala, con più di venti sacerdoti<br />

delle Federazioni Nazionali rappresentate<br />

nel Congresso. Alla fine<br />

dell’atto l<strong>it</strong>urgico, è risuonato nella<br />

Cattedrale l’“Alleluia!” di Hendel,<br />

cantato dai circa 3 mila bambini<br />

congressisti.<br />

“Cantiamo non perché la musica<br />

renda più bella la L<strong>it</strong>urgia”, ha affermato<br />

nella sua omelia il celebrante,<br />

“ma perché quanto accade nell’Eucaristia<br />

è così grande e bello che non<br />

possiamo smettere di cantare”.<br />

www.ucanews.com<br />

Prima religiosa a pronunciare<br />

i voti in Nepal<br />

Agenzia Gaudium Press – Per la<br />

Chiesa Cattolica nel Nepal, il 29 luglio<br />

è stata una giornata storica: la<br />

prima religiosa nepalese Marina<br />

D<br />

Adorazione Eucaristica<br />

durante i Giochi Olimpici<br />

on Franzis Conway, OFM, parroco di<br />

San Francesco d’Assisi, a Londra, ha<br />

promosso un’Adorazione Eucaristica ininterrotta<br />

durante le oltre due settimane nelle<br />

quali si sono realizzati i Giochi Olimpici<br />

in questa c<strong>it</strong>tà, dal 27 luglio al 12 agosto.<br />

Dalle 9 alle ore 18, il Santissimo Sacramento<br />

era esposto nella Parrocchia di San Francesco<br />

a Stafford, dalle 18 alle ore 24 in quella<br />

<strong>della</strong> Madonna e Santa Caterina da Siena<br />

a Bow e fino alle ore 9 del giorno seguente<br />

in quella di Sant’Antonio a Forest Gate.<br />

I tre templi si trovano molto vicini alla c<strong>it</strong>ta<strong>della</strong><br />

olimpica, rendendo possibile la partecipazione<br />

degli atleti presenti a Londra.<br />

Per poter dar ascolto a ogni vis<strong>it</strong>atore<br />

nella propria lingua, Don Conway ha inv<strong>it</strong>ato sacerdoti<br />

di altri Paesi a partecipare all’iniziativa, che si inserisce<br />

nello sforzo congiunto realizzato dalla Chiesa<br />

Parrocchia San Francesco d’Assisi a Stafford, Londra<br />

Cattolica in Inghilterra per dare assistenza religiosa<br />

ai milioni di vis<strong>it</strong>atori che sono conflu<strong>it</strong>i a Londra in<br />

occasione dei Giochi Olimpici.<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 41


Sharma, di 22 anni di età ha pronunciato<br />

i suoi voti nella cappella<br />

<strong>della</strong> Scuola di Santa Maria, nel centro<br />

di Katmandu, cap<strong>it</strong>ale di questo<br />

Paese nel quale è proib<strong>it</strong>o predicare<br />

la Fede cristiana a membri di altre<br />

religioni. Fino al 2006 si permetteva<br />

alle Congregazioni religiose solo<br />

l’esercizio di attiv<strong>it</strong>à educative, e<br />

c’era un’unica chiesa legalmente riconosciuta.<br />

La Santa Messa è stata celebrata<br />

da Mons. Anthony Sharma, primo<br />

sacerdote nepalese (ordinato nel<br />

1968) e primo Vescovo del Vicariato<br />

Apostolico del Nepal. Nonostante<br />

tutte le difficoltà inerenti alle restrizioni<br />

alla libertà religiosa, Suor<br />

Margaret Mary, Superiora Regionale<br />

<strong>della</strong> Congregazione di Gesù,<br />

ha manifestato la speranza che tra<br />

breve un gruppo di giovani nepalesi<br />

seguano l’esempio di Suor Marina<br />

Sharma.<br />

Incontro Internazionale<br />

delle Equipe Notre Dame<br />

Più di 7.500 mila aderenti alle<br />

Equipe provenienti da vari Paesi<br />

hanno partecipato al XI Incontro<br />

Internazionale delle Equipe Notre<br />

Dame, realizzato a Brasilia dal 21 al<br />

26 luglio.<br />

“Gli sposi delle Equipe Notre<br />

Dame proclamano, non tanto con<br />

parole quanto soprattutto con la v<strong>it</strong>a,<br />

le ver<strong>it</strong>à fondamentali sull’amore<br />

umano e il suo significato più profondo”<br />

ha affermato il Cardinale<br />

Tarcisio Bertone, Segretario di Stato<br />

del Vaticano, in un messaggio inviato<br />

ai partecipanti a nome di Papa<br />

Benedetto XVI.<br />

Equipe Notre Dame è un’Associazione<br />

Internazionale di Dir<strong>it</strong>to<br />

Pontificio che ha per “obbiettivo essenziale<br />

aiutare le coppie a camminare<br />

verso la sant<strong>it</strong>à”, secondo la definizione<br />

del fondatore, il Servo di<br />

Dio Henri Caffarel, sacerdote <strong>della</strong><br />

Diocesi di Parigi, morto a 93 anni<br />

nel 1996.<br />

www.aica.com<br />

Libri di San Josemaria<br />

pubblicati in edizione dig<strong>it</strong>ale<br />

La casa ed<strong>it</strong>rice spagnola RIALP<br />

ha pubblicato a luglio la <strong>versione</strong> dig<strong>it</strong>ale<br />

di varie opere di San Josemaria<br />

Escrivá, con l’obbiettivo di portare<br />

gli insegnamenti del fondatore<br />

dell’Opus Dei a un maggior numero<br />

di persone, specialmente alle generazioni<br />

più giovani.<br />

Grazie alle possibil<strong>it</strong>à dell’edizione<br />

elettronica, e a un costo ben minore<br />

di quello delle edizioni cartacee,<br />

gli “indici di argomenti” di questi<br />

libri sono intrecciati in modo da<br />

facil<strong>it</strong>are la lettura e la consultazione.<br />

Tra le opere già disponibili nel<br />

nuovo formato si trovano: Camino,<br />

Surco, Forja, Santo Rosario, Via<br />

Crucis, Amigos de Dios, Es Cristo que<br />

passa, Amar al mundo apasionadamente<br />

e Conversaciones con Mons.<br />

Escrivá de Balaguer.<br />

Argentina: 300 mila fedeli hanno<br />

reso omaggio alla Vergine di Itati<br />

Agenzia AICA – Circa 300 mila<br />

fedeli hanno partecipato, il 16 luglio,<br />

ai festeggiamenti commemorativi<br />

del 112º anniversario dell’Incoronazione<br />

<strong>della</strong> statua <strong>della</strong> Madonna<br />

di Itati, Patrona <strong>della</strong> provincia di<br />

Corrientes, in Argentina.<br />

Dopo il tradizionale “saluto di<br />

anniversario” nel piazzale <strong>della</strong> Basilica,<br />

la statua è stata condotta in<br />

corteo acqueo nel Fiume Paraná per<br />

l’incontro con la statua <strong>della</strong> Vergine<br />

di Caacupé, venuta dal vicino<br />

Paraguay. La Messa celebrata da<br />

Mons. Fabriciano Sigampa, Arcivescovo<br />

di Resistencia, ha concluso il<br />

programma del mattino.<br />

Alle ore 13, si è tenuta una seconda<br />

Celebrazione Eucaristica, presieduta<br />

dall’Arcivescovo di Corrientes,<br />

Mons. Andrés Stanovnik. Successivamente,<br />

nel tardo pomeriggio, Don<br />

Omar Gustavo Cadenini, Superiore<br />

Provinciale dell’Opera Don Orione,<br />

ha presieduto la Messa di chiusura,<br />

dopo la quale si è realizzata la Processione<br />

delle Fiaccole.<br />

Conclusa la redazione del<br />

3º volume di “Gesù di Nazareth”<br />

Il Santo Padre Benedetto XVI ha<br />

terminato alla fine di luglio la redazione<br />

del terzo volume <strong>della</strong> sua opera<br />

Gesù di Nazareth, dedicato all’Infanzia<br />

di Gesù. Si procede ora alla<br />

traduzione dell’originale tedesco nelle<br />

sette lingue nelle quali sono stati<br />

pubblicati i due volumi precedenti,<br />

che hanno già superato la soglia di un<br />

milione di copie vendute.<br />

Scr<strong>it</strong>tore instancabile, Benedetto<br />

XVI sta elaborando una nuova Enciclica<br />

sulla Fede, come “un grande<br />

dono per l’Anno <strong>della</strong> Fede” ha informato<br />

il Segretario di Stato <strong>della</strong><br />

Santa Sede, Cardinale Tarcisio Bertone,<br />

durante una Messa celebrata a<br />

Introd, in Valle d’Aosta, dove ha trascorso<br />

alcuni giorni di ferie.<br />

Inoltre, il Papa si è occupato anche,<br />

alla fine di luglio, <strong>della</strong> preparazione<br />

dei discorsi da fare durante<br />

il suo Viaggio Apostolico in Libano<br />

(dal 14 al 16 settembre), come pure<br />

di quelli che pronuncerà in occasione<br />

delle commemorazioni del 50º<br />

anniversario dell’apertura del Concilio<br />

Vaticano II, il giorno 11 ottobre<br />

prossimo.<br />

Mons. Sérgio Colombo sottolinea<br />

a Radio Vaticana l’importanza<br />

dell’Anno <strong>della</strong> Fede<br />

In pellegrinaggio nella C<strong>it</strong>tà<br />

Eterna, insieme ad un gruppo di fedeli<br />

<strong>della</strong> sua diocesi, Mons. Sérgio<br />

Colombo, Vescovo di Bragança Paulista<br />

(Brasile), ha concesso il 17 luglio<br />

un’intervista alla Radio Vati-<br />

42 Madonna di Fatima · Settembre 2012


cana, nella quale ha affermato che<br />

“l’Anno <strong>della</strong> Fede è un’occasione<br />

per riscoprire il messaggio di Gesù”.<br />

Per il Prelato brasiliano, questo<br />

periodo si riveste di speciale importanza,<br />

poiché in esso la Chiesa “è inv<strong>it</strong>ata<br />

a tornare alle fonti, al Vangelo,<br />

al catechismo, per riscoprire il messaggio<br />

di Gesù”. Ha aggiunto che “il<br />

Vangelo e Gesù non possono esser<br />

band<strong>it</strong>i dalla v<strong>it</strong>a <strong>della</strong> società, perché<br />

se bandiamo Gesù dalle nostre<br />

v<strong>it</strong>e, non potremo vivere la fratern<strong>it</strong>à<br />

e la solidarietà proposte da Lui”.<br />

Ha concluso spiegando che l’Anno<br />

<strong>della</strong> Fede sarà per molti l’anno<br />

<strong>della</strong> scoperta, o <strong>della</strong> riscoperta, di<br />

Gesù, “una nuova conoscenza del<br />

Suo messaggio, un’adesione rinnovata,<br />

col cuore aperto a Lui”.<br />

È tornato a liquefarsi<br />

il sangue di San Pantalone<br />

Come accade ogni anno, è tornato<br />

a liquefarsi il 27 luglio, data <strong>della</strong><br />

sua festa, il sangue di San Pantalone<br />

conservato in un reliquario nel<br />

Real Monasterio de la Encarnación,<br />

di Madrid. Circa 10 mila fedeli sono<br />

accorsi nella Chiesa del Monastero<br />

per presenziare il miracolo e venerare<br />

le reliquie di questo santo, un medico<br />

che fu martirizzato nell’anno<br />

305, durante le persecuzioni dell’imperatore<br />

Diocleziano.<br />

Il fenomeno si ripete dagli inizi<br />

del sec. XVII, quando la preziosa<br />

reliquia arrivò a Madrid, proveniente<br />

dalla Cattedrale di Ravello.<br />

Il sangue, che rimane coagulato nel<br />

reliquario durante tutto l’anno, comincia<br />

a liquefarsi il giorno 26 e si<br />

solidifica lentamente il giorno 28.<br />

Inv<strong>it</strong>o a pregare per la Francia<br />

Ripristinando un’antica tradizione,<br />

il Cardinale André Vingt-Trois,<br />

Arcivescovo di Parigi e Presidente<br />

<strong>della</strong> Conferenza Episcopale Francese,<br />

ha inviato il 10 agosto una lettera<br />

a tutti i Vescovi del Paese, inv<strong>it</strong>andoli<br />

a pregare per la Francia il<br />

giorno 15 agosto, solenn<strong>it</strong>à dell’Assunzione<br />

<strong>della</strong> Beata Vergine Maria.<br />

Nella sua lettera, il prelato chiede<br />

che siano incluse nella preghiera<br />

dei fedeli richieste specifiche per<br />

le v<strong>it</strong>time dell’attuale crisi economica,<br />

le quali “vedono con inquietudine<br />

il futuro”, per i governanti e legislatori,<br />

affinché “il loro senso del<br />

bene comune <strong>della</strong> società prevalga<br />

sugli interessi personali”, per le famiglie,<br />

pregando affinché “l’impegno<br />

degli sposi l’uno verso l’altro e<br />

con i loro figli sia un segno di fedeltà<br />

e di amore” e per i bambini ed adolescenti,<br />

affinché “tutti ci aiutiamo<br />

ognuno a scoprire il proprio cammino<br />

per progredire verso la felic<strong>it</strong>à”.<br />

L’usanza di pregare in modo speciale<br />

per la Francia nella giornata<br />

<strong>della</strong> sua Patrona ha origine il 10<br />

febbraio 1638, quando il re Luigi<br />

XIII consacrò il Regno alla Santissima<br />

Vergine.<br />

Aumenta l’interesse dello studio<br />

delle lingue classiche<br />

Cresce ogni anno il numero di<br />

univers<strong>it</strong>ari interessati ad ampliare<br />

il loro orizzonte culturale, apprendendo<br />

una delle cosiddette “lingue<br />

morte”, data la loro importanza<br />

nello sviluppo <strong>della</strong> civiltà occidentale.<br />

Nel mese di luglio, 88 studenti<br />

provenienti da 31 Paesi hanno partecipato<br />

alla quarta edizione dei<br />

Corsi Estivi di Lingue Classiche (latino,<br />

greco antico ed ebraico) organizzati<br />

dall’Univers<strong>it</strong>à Santa Croce,<br />

a Roma.<br />

Il metodo utilizzato per questo<br />

apprendistato richiede l’utilizzazione<br />

viva del linguaggio, di modo<br />

che, non solo in aula, ma anche negli<br />

intervalli e durante le refezioni,<br />

gli alunni sono inv<strong>it</strong>ati a conversare<br />

nella lingua che stanno studiando in<br />

modo da essere totalmente immersi<br />

nel suo spir<strong>it</strong>o.<br />

Nei corsi dell’Univers<strong>it</strong>à Santa<br />

Croce, si nota una grande varietà<br />

a livello di pratica di queste lingue.<br />

Sentendo certi studenti, per esempio,<br />

si ha l’impressione di ascoltare<br />

un discorso di un grande oratore<br />

classico; altri, al contrario, parlano<br />

con la difficoltà di chi sta facendo i<br />

primi passi.<br />

Omaggio alla Madonna<br />

di Guadalupe, a Los Angeles<br />

Più di 50 mila persone hanno<br />

partecipato al festival in onore <strong>della</strong><br />

Madonna di Guadalupe organizzato<br />

il 5 agosto a Los Angeles, negli<br />

Stati Un<strong>it</strong>i, su iniziativa di questa<br />

Arcidiocesi e dei Cavalieri di Colombo.<br />

L’evento ha avuto luogo nel<br />

Los Angeles Memorial Coliseum ed<br />

è consist<strong>it</strong>o in momenti di preghiera<br />

alternati a musica e conferenze.<br />

La principale fra queste è stata tenuta<br />

dall’Arcivescovo, Mons. Josede<br />

Gómez, il quale ha sottolineato<br />

il richiamo che la Madonna ci rivolge<br />

in queste apparizioni per crescere<br />

nella fede, nella speranza e<br />

nell’amore.<br />

Durante l’evento i fedeli hanno<br />

potuto venerare un piccolo pezzo<br />

<strong>della</strong> “tilma” di San Giovanni Diego,<br />

il manto indigeno nel quale la Madonna<br />

di Guadalupe ha lasciato impressa<br />

miracolosamente la sua immagine,<br />

nel 1531.<br />

CNA/EWTN News<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 43


10º anniversario <strong>della</strong><br />

canonizzazione di San<br />

Giovanni Diego<br />

Con una Messa celebrata nella Basilica<br />

<strong>della</strong> Madonna di Guadalupe,<br />

l’Arcidiocesi <strong>della</strong> C<strong>it</strong>tà del Messico<br />

ha commemorato il 31 luglio il decimo<br />

anniversario <strong>della</strong> canonizzazione di<br />

San Giovanni Diego, l’indigeno al quale<br />

la Vergine Santissima è apparsa varie<br />

volte nel Cerro Tepeyac, nell’anno 1531.<br />

La celebrazione è stata presieduta<br />

dall’Arcivescovo Metropol<strong>it</strong>ano,<br />

Cardinale Norberto Rivera Carrera<br />

e concelebrata dai Vescovi Ausiliari<br />

e dai membri del Cap<strong>it</strong>olo Guadalupano,<br />

presieduto dal Rettore,<br />

Mons. Enrique Glennie Graue. Durante<br />

l’Omelia, il Cardinale ha ricordato<br />

che, dopo la canonizzazione, il<br />

veggente messicano è diventato “modello<br />

di sant<strong>it</strong>à per il mondo intero”.<br />

Nel pomeriggio Mons. Eduardo<br />

Chávez, Rettore dell’Ist<strong>it</strong>uto di Studi<br />

Guadalupani, ha tenuto una conferenza<br />

sulla v<strong>it</strong>a di San Giovanni<br />

Diego e il significato dell’apparizione<br />

<strong>della</strong> Madonna di Guadalupe.<br />

Giovanni Diego che si chiamava<br />

Cuauhtlatoatzin, nome che nella sua<br />

lingua materna significa “Aquila che<br />

parla” nacque nel 1474, ricevette il<br />

Battesimo insieme con la sua sposa<br />

nel 1524 e visse come uomo di Fede,<br />

coerente con i suoi obblighi battesimali,<br />

nutrendo regolarmente la sua<br />

unione con Dio mediante l’Eucaristia<br />

e lo studio del Catechismo.<br />

Salesiane giapponesi<br />

evangelizzano attraverso la musica<br />

Agenzia Gaudium Press – Le Suore<br />

<strong>della</strong> Car<strong>it</strong>à di Gesù, gruppo appartenente<br />

alla Famiglia Salesiana,<br />

ha creato a Yokohama, in Giappone,<br />

il “Piccolo Coro”, con l’obbiettivo<br />

di aiutare a riscoprire il dono <strong>della</strong><br />

v<strong>it</strong>a e di evangelizzare attraverso<br />

il canto e la musica.<br />

Per le religiose, quando il Vangelo<br />

tocca la sensibil<strong>it</strong>à giapponese,<br />

il suo messaggio diventa più efficace.<br />

Per questo motivo, danno molto<br />

valore alla forza evangelizzatrice<br />

proveniente dall’arte e dalla musica.<br />

Una delle Suore ha commentato che<br />

i primi missionari salesiani inviati in<br />

Giappone “apprendevano la lingua<br />

con grande fatica, per poter evangelizzare,<br />

ma poi davano concerti per<br />

trasmettere il messaggio dell’amore<br />

di Dio. È anche questo che ci motiva<br />

ad una iniziativa del genere”.<br />

Seguendo l’esempio di questi<br />

missionari, che sono arrivati ad esibirsi<br />

in più di duemila concerti, le<br />

Suore <strong>della</strong> Car<strong>it</strong>à di Gesù utilizzano<br />

la musica come mezzo di evangelizzazione.<br />

Dopo aver inciso il loro<br />

primo CD, nell’anno 2000, le religiose<br />

hanno messo in scena numerosi<br />

spettacoli in parrocchie e anche<br />

in prigioni e riformatori giovanili.<br />

Nei loro spettacoli nelle prigioni,<br />

il “Piccolo Coro” inv<strong>it</strong>a i detenuti<br />

a vivere la musica come preghiera.<br />

Come risultato, molti di loro hanno<br />

manifestato una sensibile trasformazione<br />

e una riscoperta di quanto<br />

grande sia il dono <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a.<br />

“L’Osservatore Romano”<br />

ha cominciato ad essere<br />

stampato negli Stati Un<strong>it</strong>i<br />

Dal 25 luglio, l’edizione settimanale<br />

de L’Osservatore Romano in lingua<br />

inglese viene stampata in simultanea<br />

a Huntington, negli Stati Un<strong>it</strong>i.<br />

L’iniziativa è frutto di un convenzione<br />

con la casa ed<strong>it</strong>rice americana<br />

Our Sunday Vis<strong>it</strong>or, che pubblica<br />

la nota <strong>rivista</strong> settimanale omonima.<br />

Tutte i mercoledì, le pagine inviate<br />

alla Tipografia Vaticana sono<br />

trasmesse anche alle officine grafiche<br />

dell’Our Sunday Vis<strong>it</strong>or dove sono<br />

stampate e da lì distribu<strong>it</strong>e a tutta<br />

la nazione nord-americana.<br />

Nativi americani vanno in<br />

pellegrinaggio alla terra <strong>della</strong><br />

Beata Caterina Tekakw<strong>it</strong>ha<br />

La 73ª Conferenza Tekakw<strong>it</strong>ha,<br />

assemblea annuale dei cattolici<br />

appartenenti alle etnie indigene<br />

dell’America del Nord, ha riun<strong>it</strong>o<br />

ad Albany, dal 18 al 22 luglio, più di<br />

800 partecipanti provenienti da diverse<br />

regioni degli Stati Un<strong>it</strong>i e del<br />

Canada.<br />

Quest’anno l’incontro ha avuto<br />

un carattere speciale, a causa <strong>della</strong><br />

canonizzazione <strong>della</strong> Beata Caterina<br />

Tekakw<strong>it</strong>ha, prevista per il 21 ottobre<br />

di quest’anno. Per le comun<strong>it</strong>à<br />

cattoliche dei popoli nativi nordamericani,<br />

sarà un grande avvenimento<br />

che “molto farà per sollevare<br />

e stimolare il nostro popolo”, ha<br />

dichiarato all’agenzia Catholic News<br />

Service Suor Kateri M<strong>it</strong>chell, direttrice<br />

<strong>della</strong> Conferenza.<br />

La Beata Caterina “ha abbracciato<br />

il Vangelo tanto quanto ha potuto<br />

farlo un essere umano”, ha affermato<br />

l’Arcivescovo di Filadelfia, Mons.<br />

Charles Chaput, nell’omelia <strong>della</strong><br />

Messa celebrata il 20 luglio, esortando<br />

i cattolici a im<strong>it</strong>are le virtù incarnate<br />

dalla Beata Caterina, alla ricerca,<br />

come lei, di trovare il tempo per<br />

la preghiera e l’ascolto di Dio.<br />

44 Madonna di Fatima · Settembre 2012


Quasi cento<br />

anni in attesa di<br />

un parroco<br />

I<br />

l villaggio di Arbing (diocesi di Passau, in<br />

Germania) è rimasto 98 anni senza avere<br />

un parroco “<strong>della</strong> casa”. Dopo questo lungo<br />

tempo di attesa, grande è stata la gioia dei fedeli<br />

quando hanno potuto partecipare, il 1º luglio,<br />

alla prima Messa celebrata da un figlio di<br />

contadini del posto, ordinato il giorno precedente:<br />

Don Hermann Schächner.<br />

Seguendo la nobile tradizione ancora molto<br />

viva in questa regione <strong>della</strong> Germania, non<br />

ci si poteva più rivolgere al giovane Hermann<br />

con il colloquiale “tu”. Così, in quel giorno tutti<br />

attendevano nella piazza il “degnissimo Sig<br />

Parroco”, che ha tre fratelli in paese, i quali si<br />

occupano <strong>della</strong> tradizionale fattoria paterna<br />

già menzionata nelle cronache del secolo XIV.<br />

Al suo arrivo, il neosacerdote è stato ricevuto<br />

con dei tiri a salve in suo onore. Il villaggio<br />

non possiede una chiesa, ma conta su una piccola<br />

cappella, davanti alla quale è stato elevato<br />

un altare da campo. A questo si sono diretti<br />

in processione Don Hermann, una banda musicale<br />

e gli stendardi delle 40 corporazioni esistenti<br />

nella regione. Tremila fedeli provenienti<br />

da c<strong>it</strong>tà e villaggi vicini hanno partecipato<br />

all’Eucaristia. I festeggiamenti si sono prolungati<br />

per una settimana.<br />

L’arrivo di Don Hermann Schächner ad Arbing ha mer<strong>it</strong>ato<br />

un ampio reportage del “Frankfurter Allgemeine”, con<br />

annessa un’ esauriente galleria fotografica<br />

La Patrona del Costa Rica attrae<br />

un milione e mezzo di pellegrini<br />

Un milione e mezzo di pellegrini<br />

si sono diretti quest’anno a Cartago,<br />

antica cap<strong>it</strong>ale del Costa Rica, per<br />

presentare le loro suppliche e ringraziamenti<br />

alla Madonna degli Angeli,<br />

Patrona <strong>della</strong> nazione.<br />

Secondo un’antica usanza, la<br />

grande maggioranza ha fatto a piedi<br />

una parte del percorso. Dalla sera<br />

del 1º agosto alla mattina del giorno<br />

2, data <strong>della</strong> festa, un’immensa colonna<br />

umana si dirigeva al Santuario<br />

<strong>della</strong> “Negr<strong>it</strong>a”, come è affettuosamente<br />

chiamata la statua, venerata<br />

nel Paese dal 1635.<br />

Tra la molt<strong>it</strong>udine che ha assist<strong>it</strong>o<br />

alla Messa di fronte alla Basilica, si segnalano<br />

il Presidente <strong>della</strong> Repubblica,<br />

Sig.ra Laura Chinchilla Miranda<br />

e numerose altre autor<strong>it</strong>à. “Accorriamo<br />

ancora una volta in fervente pellegrinaggio<br />

a manifestare alla nostra<br />

carissima Virgen de los Ángeles l’amore<br />

e la devozione che Lei ci ispira”, ha<br />

dichiarato il Capo <strong>della</strong> Nazione, aggiungendo:<br />

“Abbiamo bisogno <strong>della</strong><br />

sua forza affinché semini nelle nostre<br />

anime ottimismo e speranza”.<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 45


Storia per bambini... o adulti pieni di fede?<br />

Il tesoro <strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà<br />

Arrivato il turno dell’ultimo concorrente, tutti gli<br />

sguardi si rivolsero verso di lui. Era un signore<br />

molto avanti negli anni, che camminava con<br />

difficoltà, ma non aveva niente in mano...<br />

Bárbara Honório<br />

Grande era la festa in c<strong>it</strong>tà!<br />

Del resto, compiere<br />

100 anni non è poca cosa...<br />

Ogni figlio di quella<br />

terra aveva qualcosa da raccontare su<br />

quanto aveva ud<strong>it</strong>o da qualche antenato,<br />

antico fondatore di quella che in<br />

passato era stato un piccolo borgo e si<br />

era trasformata, ora, nel potente centro<br />

urbano che vedeva fiorire gli sforzi<br />

dei suoi antenati.<br />

Le sue belle piazze trasformate<br />

in giardini erano l’orgoglio degli<br />

ab<strong>it</strong>anti. Non erano da meno i piacevoli<br />

parchi, che conservavano<br />

la flora e la<br />

fauna <strong>della</strong> regione e<br />

garantivano, insieme<br />

agli alberi verdeggianti<br />

nelle strade e nei viali,<br />

aria pura per gli ab<strong>it</strong>anti.<br />

Il municipio si<br />

distingueva per la sua<br />

imponente costruzione,<br />

rivelando la fiducia<br />

<strong>della</strong> popolazione<br />

negli uomini scelti per<br />

il governo, che eserc<strong>it</strong>avano<br />

il loro incarico<br />

con saggezza, dandosi<br />

da fare per il bene co-<br />

Quello che era stato una volta un piccolo villaggio divenne un<br />

fiorente centro urbano<br />

mune. I campanili <strong>della</strong> chiesa, alteri<br />

e segnati dal tempo, sovrastavano<br />

tutti gli edifici, emergendo come<br />

il segno delle radici cattoliche a<br />

partire dalle quali era nata una così<br />

piacevole c<strong>it</strong>tà. Intanto, quanto<br />

più lo sviluppo materiale bastava,<br />

meno le persone accorrevano alle<br />

funzioni religiose e più per assistere<br />

agli avvenimenti civili e sociali, e<br />

il maestoso tempio si trovava ogni<br />

giorno più vuoto di vera pietà...<br />

Per sottolineare una così significativa<br />

data, il municipio aveva promosso<br />

il Concorso del Centenario.<br />

Chi avesse posseduto l’oggetto antico<br />

di maggior valore, simbolico e<br />

storico, avrebbe ricevuto il t<strong>it</strong>olo di<br />

c<strong>it</strong>tadino onorario, durante le festiv<strong>it</strong>à.<br />

Nella data stipulata, il popolo si<br />

riunì nella piazza <strong>della</strong> chiesa per la<br />

valutazione delle antich<strong>it</strong>à e la proclamazione<br />

del vinc<strong>it</strong>ore. I vend<strong>it</strong>ori<br />

ambulanti di dolci e commestibili<br />

approf<strong>it</strong>tavano dell’afflusso di gente,<br />

e i bambini si entusiasmavano<br />

con i palloncini colorati chiedendo<br />

ai gen<strong>it</strong>ori questo o<br />

quel pallone. La confusione<br />

aumentava,<br />

piena di v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à.<br />

Dopo che la banda<br />

municipale ebbe<br />

aperto le cerimonie,<br />

suonando alcune<br />

marce, si fece un<br />

rispettoso silenzio,<br />

Ed<strong>it</strong>h Pet<strong>it</strong>clerc<br />

adatto alla solenn<strong>it</strong>à<br />

dell’occasione. Il sindaco<br />

rivolse alcune<br />

parole di benvenuto<br />

alla popolazione e si<br />

diede inizio al Concorso<br />

del Centena-<br />

46 Salvami Regina · Settembre 2012


io. Gli iscr<strong>it</strong>ti, chiamati in ordine<br />

alfabetico, avrebbero dovuto esporre<br />

l’oggetto e raccontarne la Storia,<br />

per la valutazione del suo deb<strong>it</strong>o<br />

valore. Un uomo portò il primo<br />

quadro dipinto da uno dei fondatori<br />

<strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà, poiché era suo bisnipote,<br />

rappresentante il paesaggio<br />

prim<strong>it</strong>ivo <strong>della</strong> regione, come pure<br />

il primo caseggiato e la cappella<br />

eretta prima <strong>della</strong> chiesa. Un altro<br />

presentò una luccicante e ben tenuta<br />

Mercedes, appartenente al suo<br />

trisavolo, la prima auto a circolare<br />

su quelle strade, ancora funzionante.<br />

Un altro ancora portò il primo<br />

esemplare del giornale pubblicato<br />

dalla stampa locale. Una signora<br />

aprì una bella scatola di velluto,<br />

dove c’era un magnifico e rilucente<br />

diamante, il primo e più grande<br />

che si era trovato nelle miniere <strong>della</strong><br />

c<strong>it</strong>tà. Ad ogni oggetto esposto,<br />

le persone applaudivano, trovando<br />

tutto molto interessante, parte <strong>della</strong><br />

Storia remota di ognuno.<br />

Arrivato il turno dell’ultimo concorrente,<br />

tutti gli sguardi si volsero<br />

verso di lui. Era un signore molto<br />

avanti negli anni, che camminava<br />

con difficoltà, ma non aveva niente<br />

in mano... Sconosciuto a pochi, fu riconosciuto<br />

da quasi tutti come il signor<br />

Zaccaria, il pastore di pecore<br />

che ab<strong>it</strong>ava nelle vicine montagne<br />

ed era amico del parroco <strong>della</strong> chiesa<br />

dove andava tutti i giorni, malgrado<br />

la distanza, a partecipare alla<br />

Santa Messa mattutina. Il parroco,<br />

che a tutto assisteva da una certa<br />

distanza, perché non gli avevano dato<br />

nessun posto nel palco delle personal<strong>it</strong>à,<br />

trovò strana la presenza<br />

dell’amico e fu ansioso di sapere cosa<br />

avrebbe presentato, poiché sapeva<br />

che non possedeva niente di grande<br />

valore.<br />

Gli diedero la parola per presentare<br />

il suo oggetto e la molt<strong>it</strong>udine<br />

cominciò a bisbigliare, creando<br />

grande suspense intorno alla leggendaria<br />

figura, senza nessun oggetto<br />

in mano... Egli cominciò col dire<br />

che era forse il c<strong>it</strong>tadino vivo più<br />

antico e si rallegrava per tutte le cose<br />

esposte, perché rappresentavano<br />

la ricchezza <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a di quell’amata<br />

c<strong>it</strong>tà. Gli applausi dimostravano<br />

l’ammirazione di tutti per quello che<br />

gli altri possedevano, essendo questo<br />

un grande valore <strong>della</strong> sua gente.<br />

Trasse, allora, dalla tasca <strong>della</strong> tuta<br />

un foglio ingiall<strong>it</strong>o, lo spiegò con cura<br />

e disse:<br />

– Però, malgrado tutto, posso affermare<br />

che qui sta il nostro maggior<br />

tesoro! Quello che vi porto è il<br />

certificato del primo bambino che<br />

ha ricevuto le acque battesimali nelle<br />

nostre terre, dalle mani del primo<br />

parroco che qui ha vissuto, seminando<br />

la Parola di Dio nelle anime e donando<br />

la sua v<strong>it</strong>a per il bene di tutti.<br />

Questo bambino è chi vi parla e il<br />

parroco era suo fratello più vecchio,<br />

già part<strong>it</strong>o per l’etern<strong>it</strong>à. Non può<br />

esserci tesoro più grande del Battesimo,<br />

che ci rende figli di Dio, eredi<br />

del Cielo e pietre vive <strong>della</strong> Chiesa,<br />

Corpo Mistico di Cristo.<br />

Le persone tornarono in sé e capirono<br />

quanto si erano dimenticate<br />

di Dio nelle festiv<strong>it</strong>à, preoccupati<br />

com’erano soltanto per le cose e<br />

per il progresso materiale. Quella<br />

festa sarebbe stata completa solo se<br />

avessero reso grazie a Dio per i 100<br />

anni di evangelizzazione <strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà<br />

e se avessero chiesto la protezione<br />

per molti altri anni ancora. Infatti,<br />

il signor Zaccaria aveva ragione:<br />

non c’è tesoro più grande che partecipare<br />

alla natura divina con la grazia<br />

battesimale, sotto la cui luce era<br />

nata la c<strong>it</strong>tà. Il devoto anziano ricevette,<br />

mer<strong>it</strong>atamente, il t<strong>it</strong>olo di c<strong>it</strong>tadino<br />

onorario.<br />

Chiamato il parroco che, pur essendo<br />

il ministro di Dio, stava ingiustamente<br />

relegato, gli organizzatori<br />

gli chiesero che le commemorazioni<br />

terminassero con una Messa solenne<br />

e una processione con il Santissimo<br />

Sacramento per le vie, affinché<br />

Cristo stesso, lì presente, fosse il<br />

grande omaggiato <strong>della</strong> festa e benedicesse<br />

il popolo per sempre. Di lì<br />

a una settimana, così fu fatto.<br />

A partire da quel momento, tutta<br />

la popolazione tornò a frequentare<br />

la Chiesa e i Sacramenti, con grande<br />

fede, e la c<strong>it</strong>tà crebbe ancor più,<br />

diventando la più prospera di tutta<br />

la regione. ²<br />

Settembre 2012 · Salvami Regina 47


I Santi di ogni giorno _ _______<br />

1. Santo Egidio (Gilles), abate (†sec.<br />

VI/VII). Ha dato il nome alla c<strong>it</strong>tà<br />

di Saint-Gilles-du-Gard, in<br />

Francia, dove ha costru<strong>it</strong>o un monastero<br />

del quale fu abate.<br />

2. XXII Domenica del Tempo Ordinario.<br />

Beata Ingrid Elofsdotter,<br />

(†1282). Rimasta vedova, utilizzò<br />

tutti i suoi beni in opere di car<strong>it</strong>à<br />

e ricevette l’ab<strong>it</strong>o domenicano<br />

a Skänninge, in Svezia.<br />

3. San Gregorio Magno, Papa e Dottore<br />

<strong>della</strong> Chiesa (†604).<br />

Beato Bartolomeo Gutiérrez,<br />

sacerdote, e compagni, martiri<br />

(†1632). Sacerdote dell’Ordine degli<br />

Erem<strong>it</strong>i di Sant’Agostino, martirizzato<br />

con più di cinque compagni,<br />

a Nagasaki, in Giappone.<br />

4. Santa Rosalia, vergine (†sec.<br />

XII). Ancor molto giovane andò<br />

a vivere come erem<strong>it</strong>a sul Monte<br />

Pellegrino, vicino Palermo, abbandonando<br />

la sua v<strong>it</strong>a agiata.<br />

5. Beato Fiorenzo Dumontet de<br />

Cardaillac, sacerdote e martire<br />

(†1794). Vicario Generale <strong>della</strong><br />

Diocesi di Limoges, fu imprigionato<br />

in una sordida nave a Rochefort<br />

durante la Rivoluzione<br />

Francese. Morì v<strong>it</strong>tima <strong>della</strong> sua<br />

car<strong>it</strong>à e zelo assistendo gli altri<br />

prigionieri malati.<br />

6. San Zaccaria, Profeta. Predisse la<br />

fine dell’esilio a Babilonia e annunciò<br />

l’entrata a Gerusalemme<br />

del Re <strong>della</strong> Pace (cfr. Zc 9, 9).<br />

7. Beata Eugenia Picco, vergine<br />

(†1921). Religiosa <strong>della</strong> Congregazione<br />

delle Figlie dei Sacri<br />

Cuori di Gesù e di Maria che, dopo<br />

essere stata insegnante e maestra<br />

di novizie, fu scelta come superiora<br />

generale. Morì di tubercolosi<br />

ossea a Parma.<br />

Haff<strong>it</strong>t<br />

Sant’Ildegarda di Bingen –<br />

Parrocchia di Sant’Ildegarda,<br />

Rüdesheim am Rhein (Germania)<br />

8. Nativ<strong>it</strong>à <strong>della</strong> Beata Vergine Maria.<br />

San Pietro di Chavanon, sacerdote<br />

(†circa nel 1080). Fondò<br />

a Pébrac, in Francia, un monastero<br />

di canonici regolari.<br />

9. XXIII Domenica del Tempo Ordinario.<br />

San Pietro Claver, sacerdote<br />

(†1654).<br />

Beato Francesco Garate Aranguren,<br />

religioso (†1929). Frate<br />

laico gesu<strong>it</strong>a, fu per 42 anni portinaio<br />

nell’Univers<strong>it</strong>à di Dioto, a<br />

Bilbao, in Spagna.<br />

10. San Nicola di Tolentino, sacerdote<br />

(†1305). Religioso dell’Ordine degli<br />

Erem<strong>it</strong>i di Sant’Agostino, predicò la<br />

riforma dei costumi a Tolentino.<br />

11. San Pafnuzio, Vescovo (†sec. IV).<br />

Vescovo egizio, torturato durante<br />

le persecuzioni di Galerio Massimo.<br />

Difese la divin<strong>it</strong>à di Nostro<br />

Signore contro l’arianesimo nel<br />

Concilio di Nicea.<br />

12. Santissimo Nome di Maria.<br />

San Guido, pellegrino (†circa<br />

nel 1012). Sacrestano <strong>della</strong> chiesa<br />

di Santa Maria a Bruxelles, peregrinò<br />

per sette anni a Roma e in<br />

Terra Santa, e tornò alla sua terra,<br />

morendo ad Anderlecht, in Belgio.<br />

13. San Giovanni Crisostomo, Vescovo<br />

e Dottore <strong>della</strong> Chiesa<br />

(†407).<br />

San Marcellino, martire<br />

(†413). Segretario dell’imperatore<br />

Onorio, a Cartagine – nell’odierna<br />

Tunisia – e intimo amico di<br />

Sant’Agostino e San Girolamo, fu<br />

assassinato per aver difeso la Fede<br />

nelle controversie con i donatisti.<br />

14. Esaltazione <strong>della</strong> Santa Croce.<br />

San Gabriele Taurino Dufresse,<br />

Vescovo e martire (†1815).<br />

Missionario <strong>della</strong> Società delle<br />

Missioni Straniere di Parigi, decap<strong>it</strong>ato<br />

a Chengdu, in Cina, dopo<br />

40 anni di operoso ministero.<br />

15. Beata Vergine Maria Addolorata.<br />

Beati Giovanni Battista e<br />

Giacinto degli Angeli, martiri<br />

(†1700). Indigeni zapotechi, martirizzati<br />

a Santo Domingo Xagacia<br />

(Messico) perché erano catechisti<br />

e si rifiutarono di adorare<br />

gli idoli pagani.<br />

16. XXIV Domenica del Tempo Ordinario.<br />

San Cornelio, Papa (†253), e<br />

San Cipriano, Vescovo (†258),<br />

martiri.<br />

San Niniano di Galloway, Vescovo<br />

(†circa nel 432). Di origine<br />

br<strong>it</strong>annica, condusse il popolo dei<br />

48 Madonna di Fatima · Settembre 2012


_________________<br />

Settembre<br />

picti, nel sud <strong>della</strong> Scozia, ad abbracciare<br />

la Fede, diventando primo<br />

vescovo di Galloway.<br />

17. San Roberto Bellarmino, Vescovo<br />

e Dottore <strong>della</strong> Chiesa<br />

(†1621).<br />

Santa Ildegarda di Bingen, vergine<br />

(†1179). Per<strong>it</strong>a in scienze naturali,<br />

medicina e musica, espose<br />

piamente in diversi libri le sue<br />

esperienze mistiche. Morì nel monastero<br />

di Rupertsberg, vicino a<br />

Bingen, in Germania. Il prossimo<br />

ottobre sarà proclamata Dottore<br />

<strong>della</strong> Chiesa da Papa Benedetto<br />

XVI.<br />

18. Beato Giuseppe Kut, sacerdote e<br />

martire (†1942). Sacerdote polacco,<br />

rinchiuso e sottoposto a crudeli<br />

tormenti nel campo di concentramento<br />

di Dachau, in Germania,<br />

a causa <strong>della</strong> sua Fede.<br />

19. San Gennaro, Vescovo e martire<br />

(†305).<br />

San Carlo Hyon Sŏng-mun,<br />

martire (†1846). Catechista che<br />

molto ha lavorato per l’ingresso<br />

di missionari in Corea. Fu catturato<br />

e decap<strong>it</strong>ato insieme ad altri<br />

cristiani.<br />

20. Santi Andrea Taegŏn, sacerdote<br />

e Paolo Chŏng Hasang e compagni,<br />

martiri (†1839-1867).<br />

San Giuseppe Maria di Yermo<br />

y Parres, sacerdote (†1904). Fondatore<br />

<strong>della</strong> Congregazione delle<br />

Serve del Sacro Cuore di Gesù e<br />

dei Poveri, è noto in Messico come<br />

il “Gigante <strong>della</strong> car<strong>it</strong>à”.<br />

21. San Matteo, Apostolo ed Evangelista.<br />

Secondo la tradizione, fu<br />

martirizzato in Etiopia.<br />

Beato Marco da Modena Scalabrini,<br />

sacerdote (†1498). Religioso<br />

domenicano morto a Pesaro.<br />

Predicatore di persuasiva eloquenza,<br />

ricondusse sulla retta via<br />

molte anime traviate.<br />

22. Beato Ottone di Frisinga, Vescovo<br />

e martire (†1158). Monaco cistercense<br />

nominato Vescovo di<br />

Frisinga, in Germania.<br />

23. XXV Domenica del Tempo Ordinario.<br />

San Pio di Pietrelcina, sacerdote<br />

(†1968).<br />

Beata Maria Emilia Tavernier,<br />

religiosa (†1851). Dopo la morte<br />

di suo mar<strong>it</strong>o e dei figli, fondò<br />

a Quebec, in Canada, la Congregazione<br />

delle Suore <strong>della</strong> Divina<br />

Provvidenza, per l’assistenza di<br />

orfani e malati mentali.<br />

24. Beato Dalmazio Moner, sacerdote<br />

(†1341). Religioso domenicano del<br />

Convento di Gerona, in Spagna.<br />

Trascorse tre anni di raccoglimento<br />

nella grotta di Santa Maria Maddalena,<br />

vicino a Marsiglia, in Francia.<br />

25. Sant’Anacario di Auxerre, Vescovo<br />

(†605). Fratello di Sant’Austregilde,<br />

madre di San Lupo di<br />

Sens. Durante il suo episcopato<br />

San Vincenzo de’ Paoli –<br />

Cattedrale di Bayona (Francia)<br />

Sergio Hollmann<br />

fu concluso ad Auxerre, in Francia,<br />

il Martirologio Geronimiano.<br />

26. Santi Cosma e Damiano, martiri<br />

(†sec. III).<br />

Santa Teresa Couderc, vergine<br />

(†1885). Fondatrice <strong>della</strong> Congregazione<br />

<strong>della</strong> Madonna del R<strong>it</strong>iro<br />

del Cenacolo a Lione, in Francia.<br />

27. San Vincenzo de’ Paoli, sacerdote<br />

(†1660).<br />

Sant’Iltrude, vergine (†cerca<br />

de 800). Si consacrò a Dio e trascorse<br />

diciassette anni in raccoglimento<br />

nell’ abbazia benedettina<br />

di Liesseis, in Francia, <strong>della</strong><br />

quale suo fratello Gontrado fu il<br />

primo abate.<br />

28. San Venceslao, martire<br />

(†929/935).<br />

Santi Lorenzo Ruiz e compagni,<br />

martiri (†1633-1637).<br />

San Simone di Rojas, sacerdote<br />

(†1624). Religioso trin<strong>it</strong>ario,<br />

confessore <strong>della</strong> regina Isabella<br />

di Borbone e precettore degli<br />

infanti di Spagna. Fondò la Congregazione<br />

dei Servi del Dolcissimo<br />

Nome di Maria.<br />

29. Santi Arcangeli Michele, Gabriele<br />

e Raffaele.<br />

San Ciriaco, erem<strong>it</strong>a (†557).<br />

Per quasi 90 anni, visse in grotte<br />

nei dintorni di Betlemme. Difese<br />

la vera Fede contro gli errori degli<br />

origenisti.<br />

30. XXVI Domenica del Tempo Ordinario.<br />

San Girolamo, sacerdote e<br />

Dottore <strong>della</strong> Chiesa (†420).<br />

Beato Federico Albert, sacerdote<br />

(†1876). Fondò nella c<strong>it</strong>tà<br />

di Lanzo la Congregazione delle<br />

Suore di San Vincenzo de’ Paoli<br />

dell’Immacolata Concezione, per<br />

assistere persone ridotte in miseria.<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 49


Dove la Grandezza contempla<br />

Sotto lo sguardo di Cristo Redentore, la Baia di Guanabara<br />

risplende con i suoi veri colori. Dall’alto del Corcovado<br />

emana un’aura promettente che attraversa le vast<strong>it</strong>à del<br />

Brasile e l’immens<strong>it</strong>à dell’oceano.<br />

Suor Isabel Cristina Lins Brandão Veas, EP<br />

Apochi minuti dal centro<br />

<strong>della</strong> movimentata cap<strong>it</strong>ale<br />

carioca, si apre un<br />

panorama di impari bellezza,<br />

nel quale si confondono la forza<br />

e la soav<strong>it</strong>à: la Baia di Guanabara.<br />

Sembrando sfidare il mare e le<br />

intemperie con la sua signorile immobil<strong>it</strong>à,<br />

il Pan di Zucchero domina<br />

quello scenario, segnandolo con<br />

un peculiare timbro di eroismo che<br />

evoca le glorie del passato e preannuncia<br />

ard<strong>it</strong>ezze future. Ma, la roccia<br />

monumentale è allo stesso tempo,<br />

graziosa e accogliente, al punto<br />

da essere diventata uno dei simboli<br />

più genuini del cordiale popolo brasiliano.<br />

Da questo incontro armonioso<br />

<strong>della</strong> forza con la dolcezza risulta<br />

l’inconfondibile splendore del<br />

paesaggio che canta con fascino l’infin<strong>it</strong>a<br />

grandezza del suo Divino Autore.<br />

Tuttavia, quando il Cristo Redentore<br />

venne eretto sulla cima del<br />

Corcovado, questo meraviglioso panorama<br />

naturale si elevò a un livello<br />

di bellezza ancora più eccelso.<br />

In una parola, è diventato sublime.<br />

Dall’Uomo-Dio provengono tutte<br />

le armonie create, e l’immagine che<br />

qui si trova Lo presenta come l’apice<br />

dei diversi elementi che, in piena<br />

e gerarchica armonia, compongono<br />

questa parte del Brasile.<br />

Si direbbe che il Salvatore, gettando<br />

attraverso questa statua il suo<br />

divino sguardo sul paesaggio da Lui<br />

creato, Si compiaccia di fronte all’eloquente<br />

riflesso <strong>della</strong> sua stessa perfezione.<br />

E, così, mentre il mare riempie<br />

con la sua v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à la Baia di Guanabara<br />

e bacia le sue ridenti spiagge,<br />

dall’alto del Corcovado la Grandezza<br />

contempla la grandezza...<br />

Quanto più attraente ancora<br />

dell’incantevole spettacolo l<strong>it</strong>oraneo<br />

è la presenza del Redentore sul suo<br />

formidabile basamento! Irresistibile<br />

è la forza del fascino <strong>della</strong> sua adorabile<br />

Persona, in Cui si incontrano<br />

“la maestà più travolgente e affascinante<br />

alleata alla grazios<strong>it</strong>à più tenera,<br />

affabile, accessibile, capace di<br />

farsi piccola e di accarezzarci; il fascino<br />

incomparabile dietro la bellezza<br />

perfetta”! 1<br />

ScorgendoLo su quella cima di<br />

altezza colossale, il cuore cristiano si<br />

eleva. E, immersi nelle riflessioni alle<br />

quali la grazia divina conduce l’anima<br />

in questi momenti di consolazione,<br />

molti vorranno applicare al<br />

Cristo del Corcovado le parole pronunciate<br />

dalle sue labbra adorabili<br />

poco prima <strong>della</strong> Passione: “Quando<br />

sarò elevato da terra, attirerò tutti<br />

a Me” (Gv 12, 32). Con le braccia<br />

aperte come sulla Croce, lì Egli inv<strong>it</strong>a<br />

gli uomini ad amare quanto è<br />

grande e meraviglioso nell’ordine<br />

naturale, in modo da fare <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a<br />

terrena una preparazione per contemplarLo,<br />

nell’etern<strong>it</strong>à, in tutta la<br />

sua gloria e magnificenza.<br />

50 Madonna di Fatima · Settembre 2012


la grandezza<br />

La Baia di Guanabara,<br />

dall’Alto da Boa Vista<br />

Artyominc<br />

Sotto questo sacratissimo sguardo,<br />

la Baia di Guanabara risplende<br />

con i suoi veri colori, avvolta dalla<br />

foschia o velata dal nero manto <strong>della</strong><br />

notte, o anche splendente sotto il<br />

generoso sole tropicale, si presenta<br />

sempre solenne e maestosa, come in<br />

attesa di un avvenimento importante...<br />

Nell’ottica soprannaturale, tale<br />

imponderabile senso di attesa si trasforma<br />

in speranza. Dal Corcovado<br />

emana un’aura promettente che attraversa<br />

le vast<strong>it</strong>à del Brasile e l’immens<strong>it</strong>à<br />

dell’oceano. Essa svela agli<br />

occhi dei figli <strong>della</strong> Chiesa gli orizzonti<br />

grandiosi del futuro carico di<br />

benedizioni che verrà quando gli uomini<br />

vivranno come eroi la grandezza<br />

<strong>della</strong> Fede. ²<br />

1<br />

CORRÊA DE OLIVEIRA, Plinio. Beato<br />

Fra Angélico, o São Tomás da pintura.<br />

In: Dr. Plinio. São Paulo. Anno VIII.<br />

N.83 (Febb., 2005): p.30.<br />

Settembre 2012 · Madonna di Fatima 51


“Madonna <strong>della</strong> Resurrezione” -<br />

statua venerata nel Seminario degli<br />

Araldi del Vangelo, Caieiras (Brasile)<br />

Sérgio Miyazaki<br />

T<br />

u sei tutta bella, tutta<br />

piacevole, tutta amabile,<br />

tutta gloriosa. Tu sei senza<br />

macchia né ruga; sei ornata<br />

di ogni bellezza e arricch<strong>it</strong>a<br />

di ogni sant<strong>it</strong>à. Sei più santa<br />

nella tua carne verginale che<br />

tutte le virtù del Cielo. Superi<br />

tutte le donne nella bellezza<br />

del tuo corpo e tutti gli<br />

spir<strong>it</strong>i angelici nell’eccellenza<br />

<strong>della</strong> tua sant<strong>it</strong>à.<br />

(Sant’Agostino)

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