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Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - NE/PD - Contiene I.R. - Periodico dell’Associazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione Numero 113 Settembre 2012 Congressi internazionali Associazione Madonna di Fatima
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Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - NE/PD - Contiene I.R. - Periodico dell’Associazione Madonna di Fatima - Maria, Stella <strong>della</strong> Nuova Evangelizzazione<br />
Numero 113<br />
Settembre 2012<br />
Congressi<br />
internazionali<br />
Associazione Madonna di Fatima
Gustavo Kralj<br />
Ó<br />
Croce, mio rifugio, o<br />
Croce, mio cammino<br />
e mia forza, o Croce,<br />
stendardo inespugnabile, o<br />
Croce, arma invincibile! La<br />
Croce respinge ogni male, la<br />
Croce mette in fuga le tenebre.<br />
Con la Croce percorrerò la via<br />
che conduce a Dio. La Croce è la<br />
mia v<strong>it</strong>a, ma per te, o nemico, è<br />
la morte. Che la mia nobiltà sia<br />
la Croce di Nostro Signore.<br />
Croce dell’altare maggiore -<br />
Cattedrale di San Patrizio,<br />
New York<br />
(Invocazione alla Croce,<br />
di Sant’Odilone, Abate di Cluny)
SommariO<br />
Scrivono i lettori 4<br />
L’importanza<br />
di formare i formatori<br />
Periodico dell’Associazione<br />
Madonna di Fatima - Maria, Stella<br />
<strong>della</strong> Nuova Evangelizzazione<br />
Anno XIV, numero 113, Settembre 2012<br />
Direttore responsabile:<br />
Zuccato Alberto<br />
Consiglio di redazione:<br />
Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane<br />
Vasconcelos A. Campos, EP,<br />
Luis Alberto Blanco Cortés, Madre<br />
Mariana Morazzani Arráiz, EP,<br />
Severiano Antonio de Oliveira<br />
Amministrazione:<br />
Via San Marco, 2A<br />
30034 Mira (VE)<br />
CCP 13805353<br />
Aut. Trib. Venezia 11 del 31/3/12<br />
Poste <strong>it</strong>aliane, s.p.a – Spedizione<br />
in Abbonamento Postale - D.L.<br />
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)<br />
art. 1, comma 1, NE PD<br />
Contiene I.R.<br />
www.araldi.org<br />
www.salvamiregina.<strong>it</strong><br />
Con la collaborazione<br />
dell’Associazione<br />
Privata Internazionale di Fedeli<br />
di Dir<strong>it</strong>to Pontificio<br />
Araldi del Vangelo<br />
Viale Vaticano, 84 Sc. A, int. 5<br />
00165 Roma<br />
Tel. sede operativa<br />
a Mira (VE): 041 560 08 91<br />
Montaggio:<br />
Equipe di arti grafiche<br />
degli Araldi del Vangelo<br />
Stampa e rilegatura:<br />
CISCRA S.p.A.<br />
VIA SAN MICHELE 36<br />
45020 VILLANOVA DEL<br />
GHEBBO - RO<br />
Gli articoli di questa <strong>rivista</strong> potranno essere<br />
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii<br />
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli<br />
firmati è di responsabil<strong>it</strong>à dei rispettivi autori.<br />
Mentre il mondo gira... (Ed<strong>it</strong>oriale) 5<br />
La voce del Papa –<br />
Amici forti<br />
per tempi duri<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6<br />
Commento al Vangelo –<br />
Guai a chi scandalizza!<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10<br />
E la luce fu!<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .18<br />
Araldi nel mondo<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .26<br />
Il convivio tra i santi<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34<br />
Nuovi tempi, nuovi alunni,<br />
nuovi professori<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .36<br />
La parola dei Pastori –<br />
Fare scienza aperta<br />
al trascendente<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .38<br />
È accaduto nella<br />
Chiesa e nel mondo<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .40<br />
Storia per bambini... –<br />
Il tesoro <strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .46<br />
I Santi di ogni giorno<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .48<br />
Dove la Grandezza<br />
contempla la grandezza<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .50
Scrivono i lettori<br />
Sincero ringraziamento<br />
Perdonateci per non aver ringraziato<br />
per l’attenzione che ci riservate<br />
inviandoci mensilmente la vostra<br />
bella Rivista. Ma a noi – preoccupati<br />
per questa “nave” carica di 328 malati,<br />
ognuno dei quali più povero e<br />
malato dell’altro – non resta molto<br />
tempo. I giorni passano senza poter<br />
pensare ad altro che ai poveri che<br />
qui soffrono: è necessario accudirli<br />
come se fossero altri Cristi malati,<br />
affinché Lui Si rallegri nel vedere<br />
che Lo amiamo in loro. Molte grazie<br />
per la vostra bella <strong>rivista</strong> e per tutto<br />
il bene, molte volte sconosciuto, che<br />
ci insegnate.<br />
Madre Maria I. G. de P.<br />
Suore Osp<strong>it</strong>aliere del<br />
Buon Samar<strong>it</strong>ano<br />
Molina – Cile<br />
Amore alla Santa Chiesa<br />
Con la <strong>rivista</strong> Araldi del Vangelo<br />
ho imparato che la Religione Cattolica<br />
non è solo una questione di<br />
costume o preferenza, come quando<br />
si opta per una squadra di calcio...<br />
non è solo una scelta in funzione<br />
di impressioni soggettive.<br />
Con Mons. João Scognamiglio Clá<br />
Dias ho imparato a vedere la Chiesa<br />
e a credere in essa come l’unico<br />
modo per piacere a Nostro Signore.<br />
Ho imparato che il miglior<br />
mezzo di giungere a Nostro Signore<br />
è attraverso la Madonna. È con<br />
gli Araldi che ho imparato a riconoscere<br />
nella voce del Papa la voce<br />
stessa di Dio, e che la più grande<br />
bellezza del mondo è la Chiesa<br />
Cattolica. Ho imparato ad essere<br />
orgoglioso <strong>della</strong> mia Fede e a<br />
voler trasmettere agli altri questa<br />
mia gioia. Ringrazio Mons. João e<br />
gli Araldi del Vangelo per avermi<br />
insegnato ad amare la Santa Chiesa<br />
e, per mezzo di essa, a conoscere<br />
e servire Gesù e Maria.<br />
Vladimir N.<br />
Porto Alegre – Brasile<br />
Santa Paola Frassinetti<br />
Voglio dire che mi è dispiaciuto<br />
non vedere elencato nella Rivista<br />
di quest’anno, il 12 giugno, il nome<br />
di Santa Paola Frassinetti, Fondatrice<br />
delle Suore Dorotee <strong>della</strong> Frassinetti<br />
(perché ci sono altre Dorotee).<br />
È vero che in altri anni l’avete<br />
già ricordata e ne sono molto contenta,<br />
ma questa volta no... Anche<br />
senza dire molte cose, sarebbe bene<br />
ricordare i vari santi di ogni giorno,<br />
poiché alle persone piace trovarvi il<br />
santo del proprio nome.<br />
Mi piace molto leggere la vostra<br />
Rivista, dove trovo sempre notizie,<br />
storie e commenti molto attuali e<br />
opportuni.<br />
Suor Casimira M.<br />
Viseu - Portogallo<br />
Nota <strong>della</strong> redazione: Ringraziamo<br />
per il suggerimento <strong>della</strong> corrispondente<br />
e la comprensione dimostrata,<br />
perché, come lei ha ben notato,<br />
la mancanza di spazio ci obbliga<br />
a includere in questa sezione, oltre<br />
ai santi del Calendario Romano, soltanto<br />
uno di quelli che il Martirologio<br />
presenta per ogni giorno del mese.<br />
La scelta varia ogni anno, in modo<br />
che nel corso del tempo tutti possano<br />
esser inclusi.<br />
Articoli che inv<strong>it</strong>ano ad un<br />
maggior approfondimento<br />
Desidero ringraziare i fratelli<br />
Araldi per la Rivista che mi inviate<br />
mensilmente. In ver<strong>it</strong>à, essa è stata<br />
molto utile, non solo a me, ma a<br />
tutti gli altri seminaristi che la leggono.<br />
I miei complimenti, perché oltre<br />
al fatto che i suoi articoli sono realmente<br />
di grande aiuto e sempre interessanti,<br />
apprezzo molto le note finali<br />
degli stessi, perché permettono<br />
un maggiore approfondimento dei<br />
temi affrontati.<br />
Victor M. R. S.<br />
Seminario di Acapulco – Messico<br />
Ed<strong>it</strong>oriale: sintesi del<br />
contenuto <strong>della</strong> <strong>rivista</strong><br />
Da molti anni leggo la <strong>rivista</strong><br />
Araldi del Vangelo e non sarei capace<br />
di dire quale sezione sia la migliore,<br />
perché tutte sono magnifiche,<br />
nell’amb<strong>it</strong>o del loro tema. Ma<br />
c’è qualcosa che leggo sempre con<br />
molto interesse, perché è la sintesi<br />
del suo contenuto: l’Ed<strong>it</strong>oriale. Vorrei<br />
fare i complimenti e ringraziare<br />
la persona o le persone che, anonimamente,<br />
ci introducono in uno stato<br />
di spir<strong>it</strong>o adatto ad una vera lettura<br />
spir<strong>it</strong>uale, che è questa grande<br />
Rivista.<br />
Patricia N.<br />
Alajuela – Costa Rica<br />
Dal primo numero!<br />
Ringrazio la Madonna per la<br />
grazia che ho avuto di leggere l’edificante<br />
<strong>rivista</strong> Araldi del Vangelo<br />
a partire dal suo primo numero!<br />
Essa mi forma, mi entusiasma e<br />
orienta tutta la mia v<strong>it</strong>a, principalmente<br />
per mezzo del Commento al<br />
Vangelo, fatto da Mons. João Scognamiglio<br />
Clá Dias.<br />
Attraverso la Rivista vengo a conoscenza<br />
anche delle parole del<br />
Santo Padre e di quanto succede<br />
nella Chiesa e nel mondo. Leggo<br />
tutto con molta gioia e presto le<br />
mie copie a molti amici, perché è<br />
un onore essere una divulgatrice di<br />
questa Rivista.<br />
Valdenice R. da C.<br />
Montes Claros – Brasile<br />
4 Madonna di Fatima · Settembre 2012
Mentre il<br />
E d<strong>it</strong>oriale<br />
mondo gira...<br />
Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - NE/PD - Contiene I.R. - Periodico de l’Associazione Madonna di Fatima - Maria, Ste la de la Nuova Evangelizzazione<br />
Numero 113<br />
Settembre 2012<br />
Congressi<br />
internazionali<br />
Associazione Madonna di Fatima<br />
Congressi dei giovani<br />
del settore<br />
maschile e femminile<br />
e dei Cooperatori<br />
degli Araldi<br />
del Vangelo, luglio<br />
2012, San Paolo<br />
(Fotos: Timothy Ring, Sergio<br />
Miyazaki e Marcos Enoc)<br />
Le persone frequentemente si illudono, r<strong>it</strong>enendo che il corso degli avvenimenti<br />
sia determinato dai governanti o dai potentati delle finanze o <strong>della</strong><br />
propaganda. Ora, il vero timone <strong>della</strong> Storia si trova in una sfera molto superiore,<br />
inaccessibile agli uomini: negli arcani <strong>della</strong> Provvidenza.<br />
Così, si tratta di sapere che ore sono nel misterioso orologio di Dio. Che giudizio<br />
starà preparando, ai giorni nostri, il Creatore dell’uman<strong>it</strong>à? Starà questa camminando<br />
nella direzione del compimento dei piani di Dio? In caso contrario, sarà<br />
vicino il momento di un intervento decisivo dei Cieli? Queste sono le grandi questioni<br />
alle quali devono porre attenzione gli uomini, oggi e sempre.<br />
Tutto è stato creato in Cristo e per Cristo. E una volta che il Figlio e la Madre<br />
fanno parte dello stesso decreto divino, e Gesù è il centro <strong>della</strong> Creazione, in questo<br />
apice Si incontra anche Maria Santissima. Come Madre degli uomini e Regina<br />
dei Cuori, Ella detiene il timone degli avvenimenti, ora distanziandoSi, lasciando<br />
gli uomini al sapore del loro libero arb<strong>it</strong>rio, ora intervenendo con la forza <strong>della</strong><br />
sua Onnipotenza Supplicante, mutando i cammini <strong>della</strong> Storia.<br />
Nella realtà profonda, tutto succede in conseguenza <strong>della</strong> fedeltà o infedeltà<br />
del genere umano nell’operare “ad maiorem Dei gloriam”. Affinché questo obbiettivo<br />
supremo sia raggiunto, è necessaria la corrispondenza alla grazia delle<br />
persone più chiamate, delle anime-chiave, che hanno ricevuto una vocazione più<br />
saliente per condurre il mondo sulle vie <strong>della</strong> salvezza, e dal cui zelo dipende a<br />
volte un’era storica intera.<br />
Così, per esempio, Papa Innocenzo III ha visto in sogno la Basilica di San Giovanni<br />
in Laterano sul punto di cadere, sostenuta appena da un umile religioso,<br />
che egli interpretò come San Francesco d’Assisi. Piacque alla Provvidenza, allora,<br />
che dalla santificazione del Poverello dipendesse il progresso spir<strong>it</strong>uale di tutta la<br />
società. A loro volta, gli uomini provvidenziali sono soggetti, per il buon es<strong>it</strong>o <strong>della</strong><br />
loro missione, alle grazie infuse dallo Spir<strong>it</strong>o Santo, sempre per intercessione<br />
<strong>della</strong> sua Fedelissima Sposa.<br />
È in questa prospettiva dell’etern<strong>it</strong>à offerta dalla virtù <strong>della</strong> sapienza, da dove<br />
tutto vediamo a partire dallo sguardo di Dio, che dobbiamo considerare la v<strong>it</strong>a.<br />
Quanti regni apparentemente inespugnabili sono stati ridotti in polvere! Quanti<br />
potentati, credendosi dèi, non sono sopravvissuti che ad alcune generazioni, passando<br />
sub<strong>it</strong>o nelle cantine <strong>della</strong> Storia!<br />
In ultima istanza, la realizzazione del Regno di Dio su questa Terra è subordinato<br />
ai disegni dell’Altissimo. Se Egli inonderà di grazie l’uman<strong>it</strong>à, alla maniera<br />
di quelle concesse a Pentecoste, gli uomini, per così dire, non potranno resistere.<br />
Ma per questo, la lancetta dell’orologio di Dio aspetta, per misteriosi disegni, una<br />
richiesta del Dolce, Sapienziale e Immacolato Cuore di Maria. Questo, sì, il vero<br />
centro degli avvenimenti nella Terra, in un modo tale che si può dire, parafrasando<br />
il motto dei certosini: “Stat Cor Mariæ dum volv<strong>it</strong>ur orbis!” – Mentre il mondo<br />
gira, il Cuore di Maria resta! ²<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 5
La voce del Papa<br />
Amici forti<br />
per tempi duri<br />
“Il mondo è in fiamme; vogliono nuovamente condannare Cristo, vogliono denigrare la<br />
Chiesa”. Non ci risulta familiare, nella congiuntura attuale, una riflessione così luminosa<br />
e interpellante, proposta più di quattro secoli fa dalla Santa mistica di Avila?<br />
Resplendens stella. “Come<br />
una stella di vivissimo<br />
splendore” (Libro <strong>della</strong><br />
V<strong>it</strong>a, 32, 11). Con queste<br />
parole il Signore incoraggiò Santa<br />
Teresa di Gesù a fondare ad Avila<br />
il monastero di San José, inizio <strong>della</strong><br />
riforma dell’ordine carmel<strong>it</strong>ano, del<br />
quale, il prossimo 24 agosto, si celebrerà<br />
il 450° anniversario. In occasione<br />
di questa felice ricorrenza, desidero<br />
unirmi alla gioia dell’amata diocesi<br />
di Avila, dell’ordine dei carmel<strong>it</strong>ani<br />
scalzi, del Popolo di Dio che peregrina<br />
in Spagna e di tutti quelli che, nella<br />
Chiesa universale, hanno trovato nella<br />
spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à teresiana una luce sicura<br />
per scoprire che attraverso Cristo<br />
all’uomo giunge un vero rinnovamento<br />
<strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a.<br />
La riforma del Carmelo<br />
nasce dalla preghiera e tende<br />
alla preghiera<br />
Innamorata del Signore, questa illustre<br />
donna non desiderò altro che<br />
compiacerlo in tutto. In effetti, un<br />
santo non è colui che compie grandi<br />
imprese basandosi sull’eccellenza<br />
delle sue qual<strong>it</strong>à umane, ma chi permette<br />
con umiltà a Cristo di penetrare<br />
nella sua anima, di agire attraverso<br />
la sua persona, di essere Lui il vero<br />
protagonista di tutte le sue azioni<br />
e i suoi desideri, colui che ispira ogni<br />
iniziativa e sostiene ogni silenzio.<br />
Lasciarsi guidare in questo modo<br />
da Cristo è possibile solo per chi<br />
ha un’intensa v<strong>it</strong>a di preghiera. Questa<br />
consiste, con le parole <strong>della</strong> Santa<br />
d’Avila, nel “parlare dell’amicizia, un<br />
trovarsi frequentemente da soli a soli<br />
con chi sappiamo che ci ama” (Libro<br />
<strong>della</strong> V<strong>it</strong>a, 8 e 5). La riforma dell’ordine<br />
carmel<strong>it</strong>ano, il cui anniversario ci<br />
colma di gioia interiore, nasce dalla<br />
preghiera e tende alla preghiera.<br />
Nel promuovere un r<strong>it</strong>orno radicale<br />
alla Regola prim<strong>it</strong>iva, allontanandosi<br />
dalla Regola m<strong>it</strong>igata, santa<br />
Teresa di Gesù voleva propiziare<br />
una forma di v<strong>it</strong>a che favorisse l’incontro<br />
personale con il Signore, per<br />
la qual cosa basta “solo di r<strong>it</strong>irarsi<br />
in sol<strong>it</strong>udine, sentirlo dentro di sé e<br />
non meravigliarsi di ricevere un tale<br />
Osp<strong>it</strong>e” (Cammino di Perfezione, 28,<br />
2). Il monastero di San José nacque<br />
proprio perché le sue figlie avessero<br />
le condizioni migliori per trovare<br />
Dio e stabilire una relazione profonda<br />
e intima con Lui.<br />
In “tempi duri” sono<br />
necessari forti amici di Dio<br />
Santa Teresa propose un nuovo modo<br />
di essere carmel<strong>it</strong>ana in un mondo<br />
a sua volta nuovo. Quelli furono “tempi<br />
duri” (Libro <strong>della</strong> V<strong>it</strong>a, 33, 5). In essi,<br />
secondo questa Maestra dello spir<strong>it</strong>o,<br />
“sono necessari forti amici di Dio a sostegno<br />
dei deboli” (Libro <strong>della</strong> V<strong>it</strong>a 15,<br />
5). E insisteva con eloquenza: “Il mondo<br />
è in fiamme; vogliono nuovamente<br />
condannare Cristo, come si dice, raccogliendo<br />
contro di lui mille testimonianze;<br />
vogliono denigrare la sua Chiesa.<br />
Dobbiamo sprecare il tempo nel<br />
chiedere cose che, se per caso Dio ce<br />
le concedesse, ci farebbero avere un’anima<br />
di meno in cielo? No, sorelle mie,<br />
non è il momento di trattare con Dio<br />
d’interessi di poca importanza” (Cammino<br />
di Perfezione, 1, 5). Non ci risulta<br />
familiare, nella congiuntura attuale,<br />
una riflessione che c’illumina tanto<br />
e c’interpella, fatta più di quattro secoli<br />
fa dalla Santa mistica?<br />
Il fine ultimo <strong>della</strong> riforma teresiana<br />
e <strong>della</strong> creazione di nuovi monasteri,<br />
in un mondo con pochi valori<br />
spir<strong>it</strong>uali, era di proteggere con la<br />
preghiera l’operato apostolico; proporre<br />
uno stile di v<strong>it</strong>a evangelica che<br />
6 Madonna di Fatima · Settembre 2012
fosse modello per chi cercava un<br />
cammino di perfezione, a partire<br />
dalla convinzione che ogni<br />
autentica riforma personale ed<br />
ecclesiale passa per il riprodurre<br />
sempre meglio in noi la “forma”<br />
di Cristo (cfr. Gal 4, 19).<br />
Fu proprio questo l’impegno<br />
<strong>della</strong> Santa e delle sue figlie. E<br />
fu proprio questo l’impegno dei<br />
suoi figli carmel<strong>it</strong>ani, che non<br />
miravano ad altro se non a “progredire<br />
nella virtù” (Libro <strong>della</strong><br />
V<strong>it</strong>a, 31, 18). In tal senso, Teresa<br />
scrive: “[Mi sembra infatti che]<br />
egli ci apprezzi di più se, mediante<br />
la sua misericordia, riusciamo<br />
a guadagnargli un’anima<br />
con i nostri sforzi e con la nostra<br />
preghiera, che non per quanti<br />
altri servizi possiamo rendergli”<br />
(Libro delle Fondazioni, 1, 7).<br />
Di fronte alla dimenticanza<br />
di Dio, la Santa, Dottore <strong>della</strong><br />
Chiesa, incoraggia le comun<strong>it</strong>à<br />
oranti, che proteggano con il<br />
loro fervore coloro che proclamano<br />
ovunque il Nome di Cristo,<br />
affinché preghino per i bisogni<br />
<strong>della</strong> Chiesa e portino al<br />
cuore del Salvatore il clamore<br />
di tutti i popoli.<br />
La preghiera fiduciosa deve<br />
essere l’anima dell’apostolato<br />
L’Osservatore Romano<br />
“Anche oggi, come nel XVI secolo,<br />
è necessario che la preghiera fiduciosa sia<br />
l’anima dell’apostolato”<br />
Benedetto XVI in un momento<br />
del Viaggio Apostolico a Madrid, 20/8/2011<br />
Anche oggi, come nel XVI secolo,<br />
tra rapide trasformazioni, è<br />
necessario che la preghiera fiduciosa<br />
sia l’anima dell’apostolato,<br />
affinché risuoni, con grande chiarezza<br />
e vigoroso dinamismo, il messaggio<br />
redentore di Gesù Cristo. È urgente<br />
che la Parola di v<strong>it</strong>a vibri nelle anime<br />
in modo armonioso, con note squillanti<br />
e attraenti.<br />
In questo appassionante comp<strong>it</strong>o,<br />
l’esempio di Teresa d’Avila ci è<br />
di grande aiuto. Possiamo affermare<br />
che, al suo tempo, la Santa evangelizzò<br />
senza mezzi termini, con ardore<br />
mai spento, con metodi lontani<br />
dall’inerzia, con espressioni aureolate<br />
di luce. Ciò conserva tutta la sua<br />
freschezza nel crocevia attuale, dove<br />
si sente l’urgenza che i battezzati<br />
rinnovino il loro cuore attraverso la<br />
preghiera personale, incentrata anche,<br />
secondo i dettami <strong>della</strong> Mistica<br />
di Avila, sulla contemplazione <strong>della</strong><br />
Santissima Uman<strong>it</strong>à di Cristo come<br />
unico cammino per trovare la gloria<br />
di Dio (cfr. Libro <strong>della</strong> V<strong>it</strong>a, 22, 1; Castello<br />
interiore, 6, 7).<br />
Così si potranno formare famiglie<br />
autentiche, che scoprano nel Vangelo<br />
il fuoco del proprio nucleo<br />
familiare; comun<strong>it</strong>à cristiane<br />
vive e un<strong>it</strong>e, cementate in Cristo<br />
come loro pietra d’angolo,<br />
che abbiamo sete di una v<strong>it</strong>a<br />
di servizio fraterno e generoso.<br />
È anche auspicabile che<br />
l’incessante preghiera promuova<br />
l’attenzione prior<strong>it</strong>aria per<br />
la pastorale vocazionale, sottolineando<br />
in particolare la bellezza<br />
<strong>della</strong> v<strong>it</strong>a consacrata, che<br />
bisogna accompagnare deb<strong>it</strong>amente<br />
come tesoro proprio <strong>della</strong><br />
Chiesa, come torrente di grazie,<br />
nella sua dimensione sia attiva<br />
sia contemplativa.<br />
Santa Teresa ci inv<strong>it</strong>a oggi<br />
alla fedeltà e alla radical<strong>it</strong>à<br />
La forza di Cristo porterà<br />
anche a moltiplicare le iniziative<br />
affinché il popolo di Dio riacquisti<br />
il suo vigore nell’unica<br />
forma possibile: dando spazio<br />
dentro di noi ai sentimenti<br />
del Signore Gesù (cfr. Fil 2, 5)<br />
e ricercando in ogni circostanza<br />
un’esperienza radicale del suo<br />
Vangelo. Il che significa, prima<br />
di tutto, permettere allo Spir<strong>it</strong>o<br />
Santo di renderci amici del Maestro<br />
e di configurarci a Lui. Significa<br />
anche accettare in tutto<br />
i suoi mandati e adottare in noi<br />
cr<strong>it</strong>eri come l’umiltà nella condotta,<br />
la rinuncia al superfluo,<br />
il non recare offesa agli altri o il<br />
procedere con cuore semplice e<br />
m<strong>it</strong>e. Così, quanti ci circondano percepiranno<br />
la gioia che nasce dalla<br />
nostra adesione al Signore e che non<br />
anteponiamo nulla al suo amore, essendo<br />
sempre disposti a dare ragione<br />
<strong>della</strong> nostra speranza (cfr. I Pt 3,<br />
15) e vivendo come Teresa di Gesù,<br />
in filiale obbedienza alla nostra Santa<br />
Madre Chiesa.<br />
A questa radical<strong>it</strong>à e fedeltà c’inv<strong>it</strong>a<br />
oggi questa figlia tanto illustre<br />
<strong>della</strong> diocesi di Avila. Accogliendo la<br />
sua bella ered<strong>it</strong>à, nel momento pre-<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 7
sente <strong>della</strong> storia, il Papa inv<strong>it</strong>a tutti i<br />
membri di questa Chiesa particolare,<br />
ma in modo sent<strong>it</strong>o i giovani, a prendere<br />
sul serio la comune vocazione<br />
alla sant<strong>it</strong>à. Seguendo le orme di Teresa<br />
di Gesù, permettetemi di dire a<br />
quanti hanno il futuro dinanzi a sé:<br />
aspirate anche voi a essere totalmente<br />
di Gesù, solo di Gesù e sempre di<br />
Gesù. Non temete di dire a Nostro<br />
Signore, come fece lei: “Vostra sono,<br />
per voi sono nata, che cosa volete<br />
fare di me?” (Poesia, 2). A Lui chiedo<br />
che sappiate anche rispondere alle<br />
sue chiamate illuminati dalla grazia<br />
divina con “ferma determinazione”,<br />
per offrire “quel poco” che c’è in<br />
voi, confidando nel fatto che Dio non<br />
abbandona mai quanti lasciano tutto<br />
per la sua gloria (cfr. Cammino di<br />
perfezione, 21, 2; 1, 2).<br />
(Estratto del messaggio al<br />
Vescovo di Avila in occasione del<br />
450º anniversario di fondazione<br />
del Monastero di San Giuseppe, ad<br />
Avila, 16/7/2012)<br />
“Chi prega si salva,<br />
chi non prega si condanna!”<br />
Dicendo che la preghiera è necessaria per la salvezza, Sant’Alfonso voleva far<br />
comprendere che non si può smettere di pregare in nessuna s<strong>it</strong>uazione <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a,<br />
soprattutto nei momenti di prova e difficoltà.<br />
R<br />
icorre oggi la memoria l<strong>it</strong>urgica<br />
di sant’Alfonso Maria de’ Liguori,<br />
Vescovo e Dottore <strong>della</strong> Chiesa,<br />
fondatore <strong>della</strong> Congregazione del<br />
Santissimo Redentore, dei Redentoristi,<br />
patrono degli studiosi di teologia<br />
morale e dei confessori.<br />
Sant’Alfonso è uno dei santi più popolari<br />
del XVIII secolo, per il suo stile<br />
semplice e immediato e per la sua dottrina<br />
sul sacramento <strong>della</strong> Pen<strong>it</strong>enza: in<br />
un periodo di grande rigorismo, frutto<br />
dell’influsso giansenista, egli raccomandava<br />
ai confessori di amministrare<br />
questo Sacramento manifestando l’abbraccio<br />
gioioso di Dio Padre, che nella<br />
sua misericordia infin<strong>it</strong>a non si stanca<br />
di accogliere il figlio pent<strong>it</strong>o.<br />
La preghiera: mezzo necessario<br />
e sicuro per ottenere la salvezza<br />
L’odierna ricorrenza ci offre l’occasione<br />
di soffermarci sugli insegnamenti<br />
di sant’Alfonso riguardo alla<br />
preghiera, quanto mai preziosi e pieni<br />
di afflato spir<strong>it</strong>uale. Risale all’anno<br />
1759 il suo trattato Del gran mezzo<br />
<strong>della</strong> Preghiera, che egli considerava<br />
il più utile tra tutti i suoi scr<strong>it</strong>ti.<br />
Infatti, descrive la preghiera come<br />
“il mezzo necessario e sicuro per ottenere<br />
la salvezza e tutte le grazie di<br />
cui abbiamo bisogno per conseguirla”<br />
(Introduzione). In questa frase è<br />
sintetizzato il modo alfonsiano di intendere<br />
la preghiera.<br />
Innanz<strong>it</strong>utto, dicendo che è un<br />
mezzo, ci richiama al fine da raggiungere:<br />
Dio ha creato per amore, per<br />
poterci donare la v<strong>it</strong>a in pienezza; ma<br />
questa meta, questa v<strong>it</strong>a in pienezza,<br />
a causa del peccato si è, per così dire,<br />
allontanata – lo sappiamo tutti –<br />
e solo la grazia di Dio la può rendere<br />
accessibile. Per spiegare questa ver<strong>it</strong>à<br />
basilare e far capire con immediatezza<br />
come sia reale per l’uomo il rischio<br />
di “perdersi”, sant’Alfonso aveva<br />
coniato una famosa massima, molto<br />
elementare, che dice: “Chi prega si<br />
salva, chi non prega si danna!”<br />
A commento di tale frase lapidaria,<br />
aggiungeva: “Il salvarsi insomma<br />
senza pregare è difficilissimo, anzi<br />
impossibile […] ma pregando il salvarsi<br />
è cosa sicura e facilissima” (II,<br />
Conclusione). E ancora egli dice:<br />
“Se non preghiamo, per noi non v’è<br />
scusa, perché la grazia di pregare è<br />
data ad ognuno […] se non ci salveremo,<br />
tutta la colpa sarà nostra, perché<br />
non avremo pregato” (Ibidem).<br />
Dicendo quindi che la preghiera<br />
è un mezzo necessario, sant’Alfonso<br />
voleva far comprendere che in ogni<br />
s<strong>it</strong>uazione <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a non si può fare<br />
a meno di pregare, specie nel momento<br />
<strong>della</strong> prova e nelle difficoltà.<br />
Dobbiamo sempre bussare con fiducia<br />
alla porta del Signore, sapendo<br />
che in tutto Egli si prende cura<br />
dei suoi figli, di noi. Per questo, siamo<br />
inv<strong>it</strong>ati a non temere di ricorrere<br />
a Lui e di presentargli con fiducia<br />
le nostre richieste, nella certezza di<br />
ottenere ciò di cui abbiamo bisogno.<br />
Il discepolo del Signore sa che è<br />
sempre esposto alla tentazione<br />
Cari amici, questa è la questione<br />
centrale: che cosa è davvero neces-<br />
8 Madonna di Fatima · Settembre 2012
L’Osservatore Romano<br />
“Dobbiamo sempre<br />
bussare con fiducia alla<br />
porta del Signore, sapendo<br />
che Egli si prende cura dei<br />
suoi figli in tutto”<br />
Udienza Generale del 1º<br />
Agosto, a Castel Gandolfo<br />
sario nella mia v<strong>it</strong>a? Rispondo con<br />
sant’Alfonso: “La salute e tutte le<br />
grazie che per quella ci bisognano”<br />
(ibidem); naturalmente, egli intende<br />
non solo la salute del corpo, ma anz<strong>it</strong>utto<br />
anche quella dell’anima, che<br />
Gesù ci dona. Più che di ogni altra<br />
cosa abbiamo bisogno <strong>della</strong> sua presenza<br />
liberatrice che rende davvero<br />
pienamente umano, e perciò ricolmo<br />
di gioia, il nostro esistere.<br />
E solo attraverso la preghiera<br />
possiamo accogliere Lui, la sua grazia,<br />
che, illuminandoci in ogni s<strong>it</strong>uazione,<br />
ci fa discernere il vero bene<br />
e, fortificandoci, rende efficace anche<br />
la nostra volontà, cioè la rende<br />
capace di attuare il bene conosciuto.<br />
Spesso riconosciamo il bene,<br />
ma non siamo capaci di farlo. Con la<br />
preghiera arriviamo a compierlo.<br />
Il discepolo del Signore sa di essere<br />
sempre esposto alla tentazione<br />
e non manca di chiedere aiuto<br />
a Dio nella preghiera per vincerla.<br />
Sant’Alfonso riporta l’esempio<br />
di san Filippo Neri – molto interessante<br />
–, il quale dal primo momento<br />
in cui si svegliava la mattina, diceva<br />
a Dio: “Signore, tenete oggi le mani<br />
sopra Filippo, perché se no, Filippo<br />
vi tradisce” (III, 3) Grande realista!<br />
Egli chiede a Dio di tenere la<br />
sua mano su di lui.<br />
“Se siamo poveri, Dio è ricco”<br />
Anche noi, consapevoli <strong>della</strong> nostra<br />
debolezza, dobbiamo chiedere<br />
l’aiuto di Dio con umiltà, confidando<br />
sulla ricchezza <strong>della</strong> sua misericordia.<br />
In un altro passo, dice<br />
sant’Alfonso che: “Noi siamo poveri<br />
di tutto, ma se domandiamo<br />
non siamo più poveri. Se noi siamo<br />
poveri, Dio è ricco” (II, 4). E,<br />
sulla scia di sant’Agostino, inv<strong>it</strong>a<br />
ogni cristiano a non aver timore di<br />
procurarsi da Dio, con le preghiere,<br />
quella forza che non ha, e che gli<br />
è necessaria per fare il bene, nella<br />
certezza che il Signore non nega il<br />
suo aiuto a chi lo prega con umiltà<br />
(cfr. III, 3).<br />
Cari amici, sant’Alfonso ci ricorda<br />
che il rapporto con Dio è essenziale<br />
nella nostra v<strong>it</strong>a. Senza il rapporto<br />
con Dio manca la relazione<br />
fondamentale e la relazione con Dio<br />
si realizza nel parlare con Dio, nella<br />
preghiera personale quotidiana e<br />
con la partecipazione ai Sacramenti,<br />
e così questa relazione può crescere<br />
in noi, può crescere in noi la presenza<br />
divina che indirizza il nostro cammino,<br />
lo illumina e lo rende sicuro e<br />
sereno, anche in mezzo a difficoltà e<br />
pericoli.<br />
(Udienza Generale,<br />
1/8/2012 )<br />
Tutti i dir<strong>it</strong>ti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Ed<strong>it</strong>rice Vaticana.<br />
La <strong>versione</strong> integrale di questi documenti può essere trovata in www.vatican.va<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 9
“Lasciate che i bambini vengano<br />
a me” - Chiesa di San Patrizio,<br />
New Orleans (USA)<br />
François Boulay<br />
a Vangelo A<br />
“In quel tempo, 38 Giovanni disse a Gesù: ‘Maestro,<br />
abbiamo visto uno che scacciava i demòni<br />
nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché<br />
non era dei nostri’. 39 Ma Gesù disse: ‘Non glielo<br />
proib<strong>it</strong>e, perché non c’è nessuno che faccia un<br />
miracolo nel mio nome e sub<strong>it</strong>o dopo possa parlare<br />
male di me. 40 Chi non è contro di noi è<br />
per noi. 41 Chiunque vi darà da bere un bicchiere<br />
d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi<br />
dico in ver<strong>it</strong>à che non perderà la sua ricompensa.<br />
42<br />
Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono,<br />
è meglio per lui che gli si metta una macina<br />
da asino al collo e venga gettato nel mare.<br />
43<br />
Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio<br />
per te entrare nella v<strong>it</strong>a monco, che con due<br />
mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile.<br />
45 Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo:<br />
è meglio per te entrare nella v<strong>it</strong>a zoppo, che<br />
esser gettato con due piedi nella Geenna. 47 Se<br />
il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per<br />
te entrare nel regno di Dio con un occhio solo,<br />
che essere gettato con due occhi nella Geenna,<br />
48<br />
dove il loro verme non muore e il fuoco non si<br />
estingue’” (Mc 9, 38-43.45.47-48).<br />
10 Madonna di Fatima · Settembre 2012
Commento al Vangelo – XXVI Domenica del Tempo Ordinario<br />
Guai a chi<br />
scandalizza!<br />
Il Divino Maestro ci mostra come non si possa fare la<br />
minima concessione al male, poiché, per conquistare il<br />
Cielo, è necessario essere integri nella pratica del bene.<br />
Mons. João Scognamiglio Clá Dias, EP<br />
I – Immagine del Supremo<br />
Re e Celeste P<strong>it</strong>tore<br />
Il magnifico Museo del Prado, a Madrid, accoglie<br />
quotidianamente migliaia di vis<strong>it</strong>atori che<br />
percorrono le sue estese gallerie, desiderosi di<br />
ammirare l’incomparabile collezione dei capolavori<br />
dei maggiori artisti <strong>della</strong> Storia.<br />
Molti anni fa, un uomo entrato là senza farsi<br />
notare in mezzo alla molt<strong>it</strong>udine fu portato<br />
via poco dopo, ammanettato, dalla polizia. O<br />
per squilibrio mentale, o per cattiveria, in un momento<br />
di disattenzione degli addetti del museo,<br />
egli aveva gettato un liquido nero sopra il famoso<br />
r<strong>it</strong>ratto equestre dell’Imperatore Carlo V, dipinto<br />
da Tiziano. Il crimine scioccò l’opinione pubblica.<br />
Per un gesto stupido, quel celebre quadro<br />
rimase seriamente danneggiato.<br />
Danneggiare l’opera del P<strong>it</strong>tore per eccellenza<br />
Ora, se è grave rovinare un’opera d’arte di<br />
questo calibro, chi induce altri a peccare fa molto<br />
peggio: rovina non una p<strong>it</strong>tura pregevole, ma<br />
un’anima spir<strong>it</strong>uale e immortale dalla quale è<br />
espulsa la luce <strong>della</strong> grazia. E l’immagine così<br />
profanata non rappresenta un monarca di questa<br />
terra, ma il Supremo Re e Celeste P<strong>it</strong>tore<br />
che, autore di tutte le virtù distrutte dal peccato,<br />
viene così profondamente offeso.<br />
Sulle serie conseguenze di ogni atto umano<br />
ci ammonirà il Divino Redentore in questo Vangelo<br />
<strong>della</strong> 26ª Domenica del Tempo Ordinario.<br />
II – La preoccupazione per<br />
i beni soprannaturali<br />
Il passo del Vangelo considerato in questa l<strong>it</strong>urgia<br />
è preceduto da un ammonimento di Nostro<br />
Signore agli Apostoli, sull’orgoglio. Il Maestro,<br />
sapendo per sua conoscenza divina, che sulla<br />
via per Cafarnao avevano discusso su chi di loro<br />
fosse il migliore, insegnò loro, al contrario, a<br />
considerarsi ognuno inferiore agli altri: “Se uno<br />
vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo<br />
di tutti” (Mc 9, 35). Per quesllo, è indispensabile<br />
tener sempre presente il quadro delle proprie<br />
miserie ed ev<strong>it</strong>are i paragoni con gli altri.<br />
Sub<strong>it</strong>o dopo San Marco racconta l’episodio<br />
raccolto nella l<strong>it</strong>urgia di questa domenica, nel quale<br />
l’Apostolo Giovanni dimostra di non aver compreso<br />
molto bene questo insegnamento di Nostro<br />
Se è grave<br />
rovinare<br />
un dipinto<br />
di questo<br />
calibro, chi<br />
induce altri<br />
a peccare fa<br />
molto peggio<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 11
San Giovanni<br />
e San<br />
Giacomo,<br />
chiamati<br />
“figli del<br />
tuono”,<br />
cambiarono<br />
il loro<br />
temperamento<br />
mediante<br />
l’azione dello<br />
Spir<strong>it</strong>o Santo<br />
Gustavo Kralj<br />
Signore, poiché manifesterà, come vedremo, gelosia<br />
per i doni soprannaturali percep<strong>it</strong>i in altri.<br />
Per rettificare questo errato modo di vedere,<br />
Nostro Signore darà tre lezioni. La prima, sull’assurd<strong>it</strong>à<br />
delle suddette gelosie; la seconda, sulla<br />
grav<strong>it</strong>à di scandalizzare i piccoli; e, infine, sullo<br />
scandalo in relazione alla propria coscienza.<br />
Gelosie soprannaturali...<br />
“In quel tempo, 38 Giovanni disse a Gesù:<br />
‘Maestro, abbiamo visto uno che<br />
scacciava i demòni nel tuo nome e glielo<br />
abbiamo vietato, perché non era dei<br />
nostri’”.<br />
San Giovanni e San Giacomo erano chiamati<br />
“figli del tuono” (Mc 3, 17), “per la fermezza<br />
e grandezza <strong>della</strong> loro Fede”, 1 come indica<br />
San Girolamo, e anche per il loro temperamento<br />
collerico. Ricordiamo come, ad un certo<br />
momento, essi abbiano voluto far scendere fuoco<br />
dal cielo su una c<strong>it</strong>tà <strong>della</strong> Samaria... (cfr. Lc<br />
9, 52-54). Più tardi, entrambi sono cambiati così<br />
tanto, per l’azione dello Spir<strong>it</strong>o Santo, che lo<br />
stesso San Giovanni, nella sua prima epistola, si<br />
rivolge ai suoi discepoli con l’appellativo “figlioli”.<br />
Ecco un esempio dell’incalcolabile potere di<br />
trasformazione <strong>della</strong> grazia.<br />
In quest’episodio, però, egli ancora considerava<br />
la cerchia intima del Maestro l’unica detentrice<br />
del monopolio <strong>della</strong> virtù, del ministero e <strong>della</strong><br />
capac<strong>it</strong>à di fare il bene, escludendo chiunque<br />
Gesù e San Giovanni Evangelista – Particolare del “Cristo con i Dodici<br />
Apostoli”, di Taddeo di Bartolo - Metropol<strong>it</strong>an Museum of Art, New York<br />
altro. È un’idea questa di gruppo chiuso, molto<br />
comune nella mental<strong>it</strong>à farisaica. Da qui la gelosia<br />
vedendo uno che “non ci segue”, operare fenomeni<br />
soprannaturali in nome di Gesù.<br />
Gli Apostoli erano molto inclini ad analizzare<br />
tutte le cose, persino le soprannaturali, al di<br />
fuori di una prospettiva eterna. In questo caso,<br />
volevano, in fondo, applicare a favore del loro<br />
egoismo i principi religiosi che muovevano la loro<br />
anima. Quando così si procede, sub<strong>it</strong>o si manifesta<br />
la miseria umana attraverso la gelosia,<br />
l’invidia e la difficoltà di accettare gli insegnamenti<br />
del superiore.<br />
Il potere <strong>della</strong> mediazione<br />
39<br />
“Ma Gesù disse: ‘Non glielo proib<strong>it</strong>e,<br />
perché non c’è nessuno che faccia<br />
un miracolo nel mio nome e sub<strong>it</strong>o dopo<br />
possa parlare male di me. 40 Chi non<br />
è contro di noi è per noi”.<br />
Contrariamente all’inadeguato modo di vedere<br />
degli Apostoli, Nostro Signore insegna che a<br />
chiunque lo voglia è aperta la possibil<strong>it</strong>à di fare il<br />
bene, senza che questo sia un privilegio di nessuno:<br />
“Chi non è contro di noi è per noi”.<br />
La stessa att<strong>it</strong>udine, del resto, l’aveva presa Mosè<br />
quando fu avvert<strong>it</strong>o che due uomini nell’accampamento<br />
stavano profetizzando e Giosuè gli chiese<br />
che ordinasse loro di tacere, come registra la prima<br />
lettura di questa domenica: “Sei tu geloso per me?<br />
Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse<br />
il Signore dare loro il suo spir<strong>it</strong>o”<br />
(Nm 11, 29), è stata l’ispirata<br />
risposta del Profeta, che ha<br />
preceduto l’insegnamento del<br />
Divino Maestro.<br />
In ogni caso, era indispensabile<br />
il ricorso al nome di<br />
Gesù affinché quell’uomo facesse<br />
esorcismi. Per render<br />
ben chiaro questo principio di<br />
intercessione, Nostro Signore<br />
spiegherà che chiunque desideri<br />
agire in forma efficace e<br />
aver successo, ha bisogno <strong>della</strong><br />
mediazione di quello più<br />
vicino a Dio, per mezzo del<br />
quale ha ricevuto la sua missione.<br />
Pertanto, le opere svolte<br />
in funzione di questo mediatore,<br />
il cui nome si invoca<br />
12 Madonna di Fatima · Settembre 2012
Sergio Hollmann<br />
“Gesù mentre predica” - Vetrata <strong>della</strong> Chiesa di Saint-Suplice, Fougères (Francia)<br />
esprimendo riconoscenza, sono benedette alla<br />
Provvidenza con abbondanti frutti.<br />
Nel caso presentato da Giovanni, si percipisce<br />
che quell’uomo, sebbene non avesse la vocazione<br />
di esser Apostolo, era stato chiamato a propagare<br />
il nome di Gesù. Commenta, a questo propos<strong>it</strong>o,<br />
Maldonado: “Cristo vuole che la sua dottrina<br />
sia confermata da miracoli, non solo degli Apostoli,<br />
ma anche di qualsiasi altro discepolo”. 2 E,<br />
come San Paolo si rallegrerà per il fatto che alcuni,<br />
anche se per invidia e rival<strong>it</strong>à con lui, hanno<br />
cominciato anche a parlare di Nostro Signore<br />
(cfr. Fl 1, 17-18), in questo caso concreto, il Divino<br />
Maestro sapeva perfettamente che l’uomo denunciato<br />
da San Giovanni operava in buona fede.<br />
“Gli bastava seguire la dottrina evangelica,<br />
anche senza far parte del suo gruppo; per questo<br />
non doveva esser considerato un avversario”. 3 E<br />
Sant’Agostino afferma: “Cristo gli ha permesso<br />
di continuare, poiché egli così facendo divulgava<br />
il suo nome, e questo era utile a molti”. 4 In fondo,<br />
era stato lo stesso Gesù che, con la sua grazia,<br />
lo aveva stimolato ad agire così.<br />
Ora, Nostro Signore, afferma implic<strong>it</strong>amente,<br />
in senso contrario, che quando uno fa uso di<br />
un potere ricevuto dall’alto senza essere un<strong>it</strong>o<br />
con la fonte di quel potere, le sue opere saranno<br />
sterili. Peggio ancora, queste arrecheranno ogni<br />
specie di disastri e, invece di espellere i demoni, li<br />
attireranno.<br />
Tentare di far miracoli senza usare il nome di<br />
Gesù, sarebbe, dunque equivalente, a sparlare<br />
di Lui. Era un modo di insegnare ai suoi discepoli,<br />
da parte di Gesù, che l’appropriazione dei<br />
doni soprannaturali porta al r<strong>it</strong>iro delle grazie<br />
divine e alla negazione dell’Autore di questi doni,<br />
e fa vedere a loro quanto la Provvidenza ci<br />
tiene alle mediazioni da Ella stabil<strong>it</strong>e.<br />
Nostro Signore ricompensa<br />
chi aiuta i suoi discepoli<br />
41<br />
“Chiunque vi darà da bere un bicchiere<br />
d’acqua nel mio nome perché siete di<br />
Cristo, vi dico in ver<strong>it</strong>à che non perderà<br />
la sua ricompensa”.<br />
Parlando<br />
di bambini,<br />
Nostro<br />
Signore<br />
non Si sta<br />
riferendo solo<br />
ai fanciulli,<br />
ma a tutti<br />
coloro che<br />
hanno bisogno<br />
dell’appoggio<br />
di altri per<br />
mantenersi<br />
nella pratica<br />
<strong>della</strong> virtù<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 13
Non basta<br />
soltanto<br />
pregare; è<br />
necessario<br />
anche vigilare,<br />
ossia,<br />
allontanarci<br />
dalle circostanze<br />
nelle<br />
quali si costuma<br />
peccare<br />
Sergio Hollmann<br />
San Matteo s<strong>it</strong>ua questa promessa in un altro<br />
momento: inviando gli Apostoli a predicare per<br />
la prima volta, Gesù promette di ricompensare<br />
chi li accoglierà bene (cfr. Mt 10, 42)<br />
In tutti i modi, queste parole del Divino Redentore<br />
possono esser intese anche nel seguente<br />
senso: quando vediamo una persona agendo sotto<br />
l’azione di una grazia o mentre pratica un atto<br />
virtuoso, se ci incantiamo e cerchiamo di stimolarla,<br />
questa att<strong>it</strong>udine non resterà senza premio.<br />
In senso inverso, provochiamo il dispiacere<br />
di Dio quando smettiamo di procedere così.<br />
III – Lo scandalo degli innocenti<br />
e <strong>della</strong> propria coscienza<br />
Nella pericope selezionata per il Vangelo di<br />
questa domenica, le seguenti parole di Nostro<br />
Signore sembrano cambiare in forma repentina<br />
il discorso. Però, se rileggiamo i versetti precedenti,<br />
constateremo che Gesù si lim<strong>it</strong>a a riprendere<br />
l’argomento prima in discussione, ossia,<br />
la necess<strong>it</strong>à di avere l’umiltà e la semplic<strong>it</strong>à<br />
“Gesù prega il Padre nell’orto di Getsemani” -<br />
Museo Unterlinden, Colmar (Francia)<br />
del bambino. Invece l’intervento di San Giovanni,<br />
questo sì, era stato estemporaneo, deviando<br />
dal tema trattato. Consideriamo, dunque, ciò<br />
che Gesù aveva appena detto: “In ver<strong>it</strong>à vi dico:<br />
se non vi convertirete e non diventerete come i<br />
bambini, non entrerete nel regno dei cieli” (Mt<br />
18, 3). Aggiungendo: “Chi accoglie uno di questi<br />
bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie<br />
me, non accoglie me, ma colui che mi ha<br />
mandato” (Mc 9, 37).<br />
42<br />
“Chi scandalizza uno di questi piccoli<br />
che credono, è meglio per lui che gli<br />
si metta una macina da asino al collo e<br />
venga gettato nel mare”.<br />
Avendo trattato <strong>della</strong> ricompensa per la buona<br />
accoglienza data a un bambino, analizza ora<br />
il caso opposto: il castigo per chi scandalizza o<br />
danneggia un innocente.<br />
Parlando di bambini, Nostro Signore non Si<br />
sta riferendo solo ai fanciulli, ma a tutti quanti<br />
che non hanno forze sufficenti per mantenersi,<br />
da se stessi nella pratica <strong>della</strong> virtù,<br />
e hanno bisogno per ciò dell’aiuto<br />
di altri, sopratutto in quello che si<br />
riferisce al loro istinto di sociabil<strong>it</strong>à.<br />
Pertanto, mer<strong>it</strong>evole di questo aiuto<br />
soprattutto è chi conserva la sua innocenza<br />
battesimale. Costui ha l’anima<br />
costantemente aperta al soprannaturale,<br />
poiché, come spiega San Giovanni<br />
Crisostomo: “Il bambino è libero da invidia,<br />
da vanagloria e dall’ambizione di<br />
occupare i primi posti. Egli possiede la<br />
maggiore delle virtù: semplic<strong>it</strong>à, sincer<strong>it</strong>à,<br />
umiltà. [...] Il bambino è esente da<br />
orgoglio, da ambizione di gloria, da invidia,<br />
da ostinazione e da tutte le passioni<br />
simili”. 5<br />
Dio Si compiace molto per questa<br />
rett<strong>it</strong>udine d’animo propria dell’innocente.<br />
Per questo chi induce al<br />
peccato “uno di questi bambini” Gli<br />
causa un tale ripudio che diventa reo<br />
di questa terribile condanna: sarebbe<br />
preferibile esser gettato in mare!<br />
Nostro Signore utilizza questa severa<br />
immagine perché era del tutto familiare<br />
ai suoi ascoltatori, come commenta<br />
San Girolamo: “Parla secondo<br />
il costume <strong>della</strong> regione, perché<br />
14 Madonna di Fatima · Settembre 2012
questa è stata tra gli antichi giudei la pena per i<br />
maggiori crimini: gettare nell’acqua il criminale<br />
con una pietra legata al collo”. 6 Sulle labbra di<br />
un altro, questa affermazione poteva sembrare<br />
esagerata, ma chi la fa è il Figlio di Dio! E San<br />
Giovanni Crisostomo sottolinea un dettaglio:<br />
per chi scandalizza un bambino, ha detto Cristo,<br />
“sarebbe meglio” esser gettato in mare con una<br />
pietra legata al collo; ossia, “fa capire, dicendo<br />
questo, che lo aspetta un castigo ancora più grave<br />
di questo”. 7<br />
Dall’indignazione di Nostro Signore davanti<br />
allo scandalo, si può misurare lo stretto legame<br />
di Lui con gli innocenti!<br />
Grav<strong>it</strong>à del peccato di scandalo<br />
Lo scandalo, secondo San Tommaso, consiste<br />
in pronunziare parole o esecutare azioni proprie<br />
ad esporre qualcuno a una caduta spir<strong>it</strong>uale. 8 Significa<br />
dare cattivi suggerimenti, consiglio o esempi<br />
che scioccano a colui che si dovrebbe, al contrario,<br />
edificare, facendo sì che le sue forze spir<strong>it</strong>uali<br />
deperiscano.<br />
Si tratta di un peccato gravissimo e pieno di<br />
malizia che danneggia chi lo riceve e chi lo commette.<br />
Al primo, perché la mancanza commessa<br />
con lo scandalo le ruba la v<strong>it</strong>a <strong>della</strong> grazia di Dio<br />
nell’anima. Al secondo, per fare lo stesso gioco<br />
del demonio – perdere anime –, accresciuto del<br />
gusto in mandare il rovina l’innocenza altrui. In<br />
questo senso si può affermare che si tratta di un<br />
peccato satanico. Con l’aggravante, inoltre, che è<br />
molto difficile riparare uno scandalo: infatti, una<br />
volta commesso, non basta la Confessione, ma è<br />
necessaria la riparazione. È facile prendere un<br />
bicchiere d’acqua e lanciarlo per terra; ma, sarà<br />
lo stesso raccogliere il liquido dopo? E, a partire<br />
da uno scandalo morale, i peccati si possono moltiplicare,<br />
acquistano volume come una palla di<br />
neve, perpetuandosi in successive mancanze derivanti<br />
le une dalle altre. Come ripararle tutte?<br />
Pertanto, guai agli scandalosi...!<br />
Il mondo oggi è pervaso, intriso e traboccante<br />
di scandalo in tutti gli angoli. Ci sono scandali<br />
nelle mode, nelle conversazioni, nei modi di essere;<br />
ci sono scandali alla televisione, in internet,<br />
nei cinema; ci sono scandali nei giornali, nelle riviste,<br />
nei rapporti sociali. Dove non c’è scandalo<br />
e l’innocenza non è trascinata dalla voragine <strong>della</strong><br />
impur<strong>it</strong>à e <strong>della</strong> disonestà? Quale sarà, dunque,<br />
la reazione di Nostro Signore a questa valanga<br />
di peccati di dimensioni inaud<strong>it</strong>e?<br />
Danno per la propria coscienza<br />
43<br />
“Se la tua mano ti scandalizza, tagliala:<br />
è meglio per te entrare nella v<strong>it</strong>a<br />
monco, che con due mani andare nella<br />
Geenna, nel fuoco inestinguibile. 45<br />
Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo:<br />
è meglio per te entrare nella v<strong>it</strong>a zoppo,<br />
che esser gettato con due piedi nella Geenna.<br />
47a Se il tuo occhio ti scandalizza,<br />
cavalo!”<br />
A grandi mali, estremi rimedi!<br />
Se Nostro Signore ha condannato lo scandalo<br />
dato al prossimo, in questi versetti fustigherà<br />
anche il danno alla propria coscienza quando<br />
non ev<strong>it</strong>iamo il peccato. Se grave è attentare contro<br />
l’opera di Dio nell’anima di un altro, non sarà<br />
meno condannabile fare lo stesso con la propria<br />
anima, poiché la car<strong>it</strong>à comincia con se stessi.<br />
Le raccomandazioni di Nostro Signore – tagliare<br />
la mano, tagliare il piede, strappare l’occhio<br />
– devono esser intese letteralmente? Risponde<br />
San Giovanni Crisostomo, Dottore <strong>della</strong><br />
Chiesa: “In tutto questo, il Signore non si riferisce,<br />
neppure lontanamente, alle membra del<br />
corpo”. 9 É necessario amare sopratutto Dio e<br />
avere, di conseguenza, vero odio per il peccato.<br />
Questo supone rompere radicalmente con<br />
quanto a questo conduce. Nell’Orto degli Ulivi,<br />
Gesú ha consigliato: “Vegliate e pregate, per<br />
non cadere in tentazione” (Mt 26, 41). Non basta<br />
soltanto pregare: è necessario anche vigilare,<br />
ossia, allontanarci dalle circostanze nelle<br />
quali si costuma peccare.<br />
Come possiamo ottenere delle<br />
forze per vincere il vizio?<br />
Se la persona ha ceduto varie volte in qualche<br />
tentazione, si è indebol<strong>it</strong>a in questo punto, l’unica<br />
soluzione è allora allontanarsi per sempre da<br />
quest’occasione in modo categorico. Per vincere,<br />
per esempio, il vizio dell’ubriachezza, diventa indispensabile<br />
astenersi da ogni traccia di alcool, poiché,<br />
con una scivolata qualunque, si può ricadere.<br />
Allo stesso modo dobbiamo tagliare irrimediabilmente<br />
tutto quanto cost<strong>it</strong>uisce per noi<br />
occasione prossima di peccato, come si farebbe<br />
se un membro malato comprometessi seriamente<br />
la salute di tutto l’organismo. Potrà essere<br />
una cattiva amicizia, poiché “niente esiste<br />
di più pernicioso che una cattiva compagnia.<br />
Di fronte a<br />
una L<strong>it</strong>urgia<br />
che ci esorta<br />
a respingere<br />
quanto<br />
ci possa<br />
allontanare<br />
da Dio e ci<br />
stimola a<br />
edificare il<br />
prossimo,<br />
non è<br />
irragionevole<br />
proporre un<br />
esame di<br />
coscienza<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 15
Che cosa mi<br />
impedisce di<br />
praticare con<br />
integr<strong>it</strong>à la<br />
virtù? Che<br />
affetti materiali<br />
mi inducono<br />
a prendere<br />
in considerazione<br />
molto<br />
più le cose<br />
umane che<br />
quelle divine?<br />
“Madonna col Bambino Gesù” -<br />
Metropol<strong>it</strong>an Museum of Art, New York<br />
Quello che non si ottiene con la violenza, si ottiene<br />
molte volte per mezzo dell’amicizia, tanto<br />
nel bene quanto nel male”. 10 Ma potrà esser<br />
anche un cattivo libro, un video sconveniente<br />
o, tante volte, l’accesso a internet che porta a<br />
peccare.<br />
Ora, nello stesso tempo in cui raccomanda<br />
la fuga dalle occasioni vicine, avendo presente<br />
la debolezza umana, Nostro Signore ci mette<br />
in guardia, add<strong>it</strong>ando la conseguenza del peccato:<br />
la condanna eterna nell’inferno, “dove il<br />
loro verme non muore e il fuoco non si estingue”.<br />
Questa radical<strong>it</strong>à nella virtù presuppone<br />
di tenere gli occhi volti all’etern<strong>it</strong>à e aver sempre<br />
presente la massima <strong>della</strong> Scr<strong>it</strong>tura: “In tutte<br />
le tue opere, med<strong>it</strong>a sui tuoi novissimi e non<br />
peccherai eternamente” (Ecl 7, 40).<br />
Il luogo dove il “fuoco non si spegne”<br />
“È meglio per te entrare nel regno di<br />
Dio con un occhio solo, che essere gettato<br />
con due occhi nella Geenna, 48 dove<br />
François Boulay<br />
il loro verme non muore e il fuoco non<br />
si estingue”.<br />
Oggi, molti osano negare l’esistenza dell’inferno.<br />
Sarebbe così comodo per la coscienza se<br />
questo fosse vero... Tuttavia, i Vangeli riportano<br />
quindici riferimenti di Nostro Signore all’inferno.<br />
Esso esiste senza dubbio e, rispetto ai<br />
suoi tormenti, il Divino Redentore ci fornisce<br />
qui una nozione fondamentale: l’esistenza di un<br />
verme rod<strong>it</strong>ore che non muore.<br />
Come cap<strong>it</strong>a con il fuoco, numerose sono<br />
le interpretazioni degli autori sul significato di<br />
questo “verme”, partendo dal senso letterale<br />
e arrivando fino a quello simbolico. Ora, questi<br />
diversi commenti non si escludono a vicenda,<br />
poiché la terribile realtà dell’inferno certamente<br />
supera ogni immaginazione!<br />
Ci interessa, comunque evidenziare qui l’identificazione<br />
del “verme” con il rimorso <strong>della</strong><br />
coscienza che non abbandona mai il condannato.<br />
Infatti, uno dei peggiori tormenti per lui è<br />
quello di sapere che ha violato i Comandamenti<br />
di Dio e il castigo è irrimediabile; che ha perso<br />
il premio eterno per così poco: un’illusione fugace,<br />
un piacere momentaneo... In contrapposizione,<br />
il giusto godrà <strong>della</strong> perfetta felic<strong>it</strong>à, <strong>della</strong><br />
superiore gioia data dalla pace <strong>della</strong> coscienza.<br />
Al fine di non cadere in questa regione di tormenti,<br />
ricordiamoci del versetto del Salmo Responsoriale<br />
che supplica: “Preservate il vostro<br />
servo dall’orgoglio: che non domini su di me!”.<br />
Nell’inferno, non illudiamoci, sono più numerosi<br />
i condannati a causa dell’orgoglio che per altri<br />
peccati. Non esiste praticamente nessun peccato<br />
che non abbia radice in questo difetto. L’orgoglio<br />
è la fonte di ogni peccato!<br />
IV – L’obbligo del buon esempio<br />
La conclusione del Vangelo di oggi ci porta<br />
a comprendere che, come non possiamo causare<br />
scandalo – soprattutto ai bambini –, in senso<br />
contrario, abbiamo l’obbligo di edificare il<br />
prossimo. E come riparazione per gli innumerevoli<br />
scandali che osserviamo, dobbiamo vivere<br />
dando buon esempio a tutti, praticando lo<br />
sforzo di fare tutto quello che possa farci diventare<br />
modelli di sant<strong>it</strong>à per coloro che convivono<br />
con noi. Infatti sono gli esempi che trascinano<br />
e motivano gli altri a percorrere lo stesso<br />
cammino. Non è per altro motivo che la Chie-<br />
16 Madonna di Fatima · Settembre 2012
sa ci presenta la v<strong>it</strong>a dei santi come modello da<br />
seguire.<br />
In ogni momento, ogni uomo sta influenzando<br />
il suo prossimo o ricevendo la sua influenza.<br />
È per lui ora pastore, ora pecora; ora maestro,<br />
ora discepolo; continuamente dando e ricevendo<br />
qualcosa. È il principio <strong>della</strong> Comunione<br />
dei Santi, per cui ogni nostro atto si ripercuote<br />
nel Corpo Mistico <strong>della</strong> Chiesa. In questo<br />
senso, nulla nella nostra v<strong>it</strong>a è neutro: tutto pesa<br />
per il bene o per il male!<br />
Che cosa mi impedisce di praticare la virtù?<br />
Di fronte a una l<strong>it</strong>urgia che ci esorta a respingere<br />
quanto ci possa allontanare da Dio e ci stimola<br />
a edificare il prossimo, non è irragionevole<br />
proporre un piccolo esame di coscienza.<br />
Che cosa mi impedisce di praticare con integr<strong>it</strong>à<br />
la virtù? Che affetti materiali mi spingono<br />
a prendere in considerazione molto più<br />
le cose umane che quelle divine? Che cosa mi<br />
porta a chiudermi in me stesso e, pertanto,<br />
a non superare la prova di questa v<strong>it</strong>a, la cui<br />
conclusione sarà il premio o il castigo eterno?<br />
C’è qualcosa che mi trascina al peccato<br />
con frequenza o rivela in me difetti dell’anima<br />
come capricci, paragoni, invidie, l’impur<strong>it</strong>à<br />
o l’attaccamento al denaro? Che cosa devo<br />
tagliare per salvarmi?<br />
E, dopo esserci analizzati, dobbiamo chiedere<br />
la grazia di avere il coraggio di agire senza indugio,<br />
perché senza l’ausilio di Dio non è possibile<br />
praticare i Comandamenti in forma stabile,<br />
meno ancora con perfezione.<br />
Nella Madonna, troveremo<br />
la forza per cambiare<br />
Nella L<strong>it</strong>urgia oggi commentata non viene<br />
menzionata la Madonna. Nel frattempo è a Lei<br />
a cui dobbiamo svolgere il nostro sguardo, per-<br />
“San Bernardo” - Museo d’Arte di<br />
Gerona (Spagna)<br />
ché, come afferma San Berardo nel Memorare,<br />
Ella mai ha abbandonato chi ricorre alla sua<br />
materna protezione.<br />
Pertanto, consapevoli <strong>della</strong> nostra miseria,<br />
rivolgiamoci verso Maria Santissima, chiedendo,<br />
“O Madre, abbi misericordia di noi! Ottienici<br />
la grazia di avere nel cuore la gioia di praticare<br />
la Legge di Dio nella sua integr<strong>it</strong>à”.<br />
E poichè Dio desidera la nostra piena santificazione,<br />
siamo certi che saremo esaud<strong>it</strong>i con sovrabbondanza!<br />
²<br />
Francisco Lecaros<br />
“O Madre,<br />
abbi pietà di<br />
noi! E dacci<br />
la grazia di<br />
avere nel<br />
cuore la gioia<br />
di praticare<br />
la Legge di<br />
Dio nella sua<br />
integr<strong>it</strong>à”<br />
1<br />
SAN GIROLAMO. Commentarii<br />
in Mathæum I, 10. In: Obras<br />
Completas. Madrid: BAC, 2002,<br />
vol.II, p.107.<br />
2<br />
MALDONADO, SJ, Juan de. Comentarios<br />
a los Cuatro Evangelios.<br />
Madrid: BAC, 1951, tomo<br />
II, p.156-157.<br />
3<br />
Idem, p.155.<br />
4<br />
SANT’AGOSTINO. Lettera a<br />
Dardano, 187,12,36. In: Obras de<br />
San Agustín. 2.ed. Madrid: BAC,<br />
1972, tomo XIa, p.559.<br />
5<br />
SAN GIOVANNI CRISOSTO-<br />
MO. Omelia su San Matteo,<br />
58,2. In: Obras de San Juan<br />
Crisóstomo. Madrid: BAC, 1956,<br />
p.222-223.<br />
6<br />
SAN GIROLAMO, op. c<strong>it</strong>.,<br />
p.243,245.<br />
7<br />
SAN GIOVANNI CRISOSTO-<br />
MO, op. c<strong>it</strong>., 58, 3, p.225.<br />
8<br />
Cfr. SAN TOMMASO D’AQUI-<br />
NO. Somma Teologica. II-II,<br />
q.43, a.1.<br />
9<br />
SAN GIOVANNI CRISOSTO-<br />
MO, op. c<strong>it</strong>., 59, 4, p.244.<br />
10<br />
Idem, p.244-245.<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 17
Gustavo Kralj<br />
Vetrate <strong>della</strong> Sainte-Chapelle, Parigi<br />
18 Madonna di Fatima · Settembre 2012
La metafisica <strong>della</strong> luce e la nasc<strong>it</strong>a del gotico<br />
E la luce fu!<br />
La sua armonia rappacifica lo spir<strong>it</strong>o, la sua vertical<strong>it</strong>à eleva i cuori, il<br />
colore fiabesco delle vetrate purifica la mente. Le sue ogive indicano la<br />
retta via, la sua luce fa calare il potere delle tenebre. I peccatori vi trovano<br />
con<strong>versione</strong>; i fedeli, il rifugio; i poeti, l’ispirazione. Ecco lo stile gotico...<br />
Diac. Felipe de Azevedo Ramos, EP<br />
In quegli anni, Parigi viveva il<br />
suo apogeo. Si era alla metà<br />
del XIII secolo e tutto sembrava<br />
confluire ad un’auge<br />
culturale e spir<strong>it</strong>uale. I fedeli accorrevano<br />
per ascoltare la vigorosa predicazione<br />
dei frati degli ordini mendicanti,<br />
domenicani e francescani; gli studenti<br />
di teologia ammiravano la dottrina<br />
insegnata da San Tommaso d’Aquino;<br />
la società civile assisteva al sorgere del<br />
grande Re Luigi IX, ornato non solo<br />
dalle insegne reali ma, soprattutto, dalla<br />
corona <strong>della</strong> sant<strong>it</strong>à. La benedizione<br />
di Dio sembrava pervadere i cuori.<br />
Nella Ville Lumière, la natura si armonizzava<br />
con la società. I campi e le<br />
montagne all’orizzonte erano interrotti<br />
appena da torrioni di castelli e<br />
fortificazioni. Nell’Île de la C<strong>it</strong>é, proprio<br />
nel cuore <strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà, spiccavano<br />
due meraviglie <strong>della</strong> costruzione gotica:<br />
la Sainte-Chapelle e la Cattedrale<br />
di Notre-Dame, centro geografico e<br />
asse <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a spir<strong>it</strong>uale di Parigi.<br />
Tuttavia, non tutti si facevano<br />
condurre dalla Cattedrale...<br />
La storia di Jacques, il calzolaio<br />
Narra la leggenda che un tal calzolaio<br />
di nome Jacques si era allontanato,<br />
fin dalla gioventù, dalla Religione.<br />
In tal maniera si era dedicato ad accumulare<br />
il gruzzolo e si era lasciato corrompere<br />
da cattive amicizie, che il suo<br />
cuore sembrava insensibile alle cose<br />
divine, ma niente può spegnere dall’animo<br />
umano il desiderio dell’Assoluto,<br />
vincolo del nostro rapporto con<br />
Dio e chiave delle conversioni.<br />
Nel caso di Jacques, la Provvidenza<br />
gli aveva dato il privilegio di vedere<br />
dalla sua finestra una singolare<br />
prospettiva dei campanili appena<br />
costru<strong>it</strong>i di Notre-Dame. E la sua sete<br />
di Assoluto trovò consonanza con<br />
quel simbolo sacro, risvegliando nel<br />
suo animo il desiderio di conoscere<br />
e chiarirne il significato più profondo.<br />
Tuttavia, la macchia del peccato<br />
obnubilava la sua intelligenza e trascinava<br />
al male la sua volontà: aveva<br />
tempo per il denaro, mai per la<br />
Messa; disponeva di forze per il lavoro,<br />
mai per intraprendere una v<strong>it</strong>a<br />
cristiana; sentiva il desiderio di vis<strong>it</strong>are<br />
quella cattedrale, ma il rispetto<br />
umano prevaleva sul suo spir<strong>it</strong>o.<br />
Passando un giorno per il centro<br />
<strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà, Jacques si trovò all’improvviso<br />
davanti al maestoso tempio,<br />
bagnato da un meraviglioso tramonto.<br />
Sorse allora nel suo animo<br />
un impeto di stupore, segu<strong>it</strong>o da un<br />
dilemma:<br />
– Adesso... entro? – era la voce<br />
<strong>della</strong> grazia.<br />
– O non entro? – era il principe<br />
delle tenebre a tentarlo.<br />
Sebbene es<strong>it</strong>ante, si avvicinò al<br />
portico centrale, circondato dalla<br />
rappresentazione del Giudizio Finale.<br />
Fermandosi a riflettere su quella<br />
scena, ammirazione, curios<strong>it</strong>à e timore<br />
si confondevano nel suo inti-<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 19
mo, per indurlo alla fine ad entrare,<br />
in punta di piedi, nel luogo sacro.<br />
Avanzò lentamente lungo la navata<br />
principale mentre contemplava la profusione<br />
di pietre scolp<strong>it</strong>e e la luminosa<br />
policromia delle vetrate. Davanti ad<br />
una di loro, nella crociera nord, si fermò<br />
estasiato. Rappresentava San Giovanni<br />
Evangelista. In modo inesplicabile<br />
la figura prese v<strong>it</strong>a e gli disse: “Le<br />
luci e i colori che qui vedi sono espressioni<br />
<strong>della</strong> perfezione divina. Cerca nel<br />
tuo intimo, vi troverai ancor più colore<br />
e più luce”. Meravigliato per questa visione,<br />
Jacques decise di abbracciare la<br />
v<strong>it</strong>a religiosa e visse come monaco fino<br />
alla fine dei suoi giorni.<br />
Vera o no, questa storia riflette<br />
bene l’azione <strong>della</strong> grazia divina attraverso<br />
quelle vetrate e ci introduce<br />
nel profondo significato teologico<br />
delle luci che hanno illuminato il<br />
buon calzolaio <strong>della</strong> nostra leggenda,<br />
propiziando la sua con<strong>versione</strong>. Infatti,<br />
l’arch<strong>it</strong>ettura gotica si fonda sulla<br />
cosiddetta “metafisica <strong>della</strong> luce”.<br />
Nella Basilica di Saint-Denis<br />
“Niente di grande si fa all’improvviso”,<br />
rec<strong>it</strong>a il dettato. E così avvenne<br />
con la nasc<strong>it</strong>a dell’arte gotica.<br />
A circa dieci chilometri da Notre-Dame,<br />
a nord di Parigi, si trovava<br />
dal III secolo il sepolcro di<br />
San Dionigi, primo Vescovo di Parigi.<br />
Con il tempo, il s<strong>it</strong>o divenne<br />
un luogo di pellegrinaggio e, a partire<br />
dal Re Dagoberto I (†639), necropoli<br />
ufficiale dei sovrani francesi.<br />
Contigua a questa Basilica si trovava<br />
l’Abbazia benedettina omonima,<br />
considerata una delle più importanti<br />
del Medioevo. In modo graduale, il<br />
complesso di Saint-Denis armonizzò<br />
il suo destino spir<strong>it</strong>uale con quello<br />
<strong>della</strong> monarchia francese, acquistando<br />
con ciò un grande prestigio e<br />
preminenza.<br />
All’inizio del secolo XII, tuttavia,<br />
Saint-Denis attraversò seri problemi<br />
di secolarizzazione, sotto la direzione<br />
dell’abate Adamo. Quando questi<br />
morì, nel 1122, gli successe Suger,<br />
uomo inviato da Dio, secondo il<br />
suo principale biografo, “per illuminare<br />
non solo quel luogo, ma tutto<br />
l’impero dei franchi”. 1 Infatti, è molto<br />
appropriato l’uso di questo termine,<br />
poiché il nuovo superiore, oltre<br />
ad arricchire Saint-Denis con nuove<br />
luci materiali attraverso l’arte gotica<br />
e con lo splendore l<strong>it</strong>urgico, offrì<br />
luci spir<strong>it</strong>uali, prima per l’Abbazia<br />
e poi per tutta la Francia. Basti<br />
dire che in questa nazione, soltanto<br />
tra gli anni 1180 e 1270, vennero<br />
costru<strong>it</strong>e 80 cattedrali gotiche, senza<br />
contare le chiese abbaziali e altri<br />
edifici religiosi. 2<br />
Dal suo ingresso a Saint-Denis<br />
come oblato, ad appena 10 anni, l’idea<br />
<strong>della</strong> fondazione di una nuova<br />
arte maturò in forma creativa nell’animo<br />
di Suger. Sognava di riformare<br />
la Basilica. La sua formazione monastica<br />
ebbe un ruolo preponderante<br />
nell’elaborazione del suo piano,<br />
soprattutto con la lettura dell’opera<br />
La gerarchia celeste, nella quale Dionigi<br />
(†sec. VI), trattando degli Angeli,<br />
sviluppa quello che si è chiamata<br />
“metafisica <strong>della</strong> luce”.<br />
La metafisica <strong>della</strong> luce<br />
Si potrebbe affermare che la luce<br />
materiale è un mero fenomeno<br />
fisico, non possedendo alcuna relazione<br />
con Dio o il soprannaturale<br />
ma, per il fatto di essere intoccabile,<br />
diafana e pura, ed essere fondamentale<br />
per la v<strong>it</strong>a, essa rispecchia<br />
in qualche modo lo spir<strong>it</strong>uale. Viceversa,<br />
la manifestazione dello spiri-<br />
Amirwiki<br />
Dalla sua entrata a<br />
Saint-Denis come<br />
oblato, ad appena<br />
10 anni, l’idea <strong>della</strong><br />
fondazione di una<br />
nuova arte maturò<br />
in forma creativa<br />
nell’animo di Suger<br />
Abside <strong>della</strong> Basilica di<br />
Saint-Denis, Francia<br />
20 Madonna di Fatima · Settembre 2012
Gustavo Kralj<br />
“Sant’Ambrogio”, di Giovanni di Paolo<br />
Metropol<strong>it</strong>an Museum of Art, New York<br />
Dio è la “vera<br />
Luce” che “illumina<br />
ogni uomo”<br />
(Gv 1, 9), in modo<br />
diretto o attraverso<br />
le “luci materiali”<br />
che Egli ci offre<br />
tuale tende alla luminos<strong>it</strong>à. La Bibbia<br />
e le rivelazioni private lo attestano.<br />
In altre parole, la luce era intesa<br />
come una specie di ponte tra il naturale<br />
e il soprannaturale.<br />
La luce ha la sua origine, come<br />
tutte le cose, in Dio stesso. Nei Salmi,<br />
Egli, Essere immateriale, è comparato<br />
con il sole di mezzogiorno<br />
che ci illumina (cfr. Sal 36, 6; 42, 3)<br />
e fa risplendere su di noi la luce del<br />
suo sembiante (cfr. Sal 66, 2). I Padri<br />
<strong>della</strong> Chiesa corroborano questa<br />
idea, utilizzando espressioni simili.<br />
Per Sant’Ilario, per esempio, Dio è<br />
“tutta luce”; 3 per Sant’Ambrogio, è<br />
l’“eterno splendore”; 4 e per Sant’Agostino,<br />
il “sole spir<strong>it</strong>uale”. 5<br />
Insomma, Dio è Luce per essenza<br />
e “Padre delle luci” (Tg 1, 17). Questa<br />
patern<strong>it</strong>à, infatti, è ben espressa<br />
dalla stessa Creazione come atto luminoso:<br />
“Dio disse: ‘Sia la luce!’ E<br />
la luce fu” (Gn 1, 3). In una prospettiva<br />
teologica, il Creatore, nel dare<br />
l’esistenza agli esseri, “li illumina” in<br />
proporzione di una maggiore o minore<br />
vicinanza a Lui. Questo succede<br />
in modo analogo al fuoco: le cose<br />
sono più o meno calde in rapporto<br />
alla loro vicinanza alla sorgente di<br />
calore. Così, quanto più sono vicini<br />
a Dio, tanto più sono illuminati gli<br />
esseri, e viceversa.<br />
Ora, questa maggiore o minore<br />
illuminazione delle creature in funzione<br />
<strong>della</strong> maggiore o minore distanza<br />
da Dio è molto legata alla teoria<br />
<strong>della</strong> bellezza. Così, secondo la<br />
filosofia di Dionigi, la manifestazione<br />
<strong>della</strong> luce – cioè, il chiarore (clar<strong>it</strong>as)<br />
e lo splendore (splendor) – è<br />
qual<strong>it</strong>à fondamentale e oggettiva<br />
delle cose belle, poiché tutte quante<br />
sono, lato sensu, in qualche modo<br />
illuminate. E questo si può spiegare,<br />
in parte, con la nostra esperienza<br />
estetica: non è vero che ci meravigliamo<br />
quando contempliamo un<br />
bel panorama illuminato, la luce<br />
delle stelle o anche l’acqua cristallina<br />
di una cascata? Allo stesso modo,<br />
la bellezza si dirige, prima di tutto,<br />
allo spir<strong>it</strong>uale o all’intellettuale.<br />
Per questo chiamiamo “figlio <strong>della</strong><br />
luce” chi possiede bellezza d’animo,<br />
“illuminazione divina”, le ispirazioni<br />
profetiche; e “lucido”, l’uomo di<br />
idee chiare.<br />
Riassumendo, Dio è la “vera Luce”<br />
che “illumina ogni uomo” (Gv<br />
1, 9), in modo diretto o attraverso le<br />
“luci materiali” che Egli ci offre.<br />
E come avviene questa illuminazione?<br />
Celebre è la sentenza di San Paolo<br />
riguardo la conoscenza di Dio<br />
attraverso le creature. “Le sue perfezioni<br />
invisibili”, afferma, “possono<br />
essere contemplate con l’intelletto<br />
nelle opere da lui compiute” (Rm<br />
1, 20). In altre parole, la contemplazione<br />
delle meraviglie <strong>della</strong> Creazione<br />
favorisce la conoscenza del<br />
Creatore e dei suoi attributi. Ora,<br />
questo accade in modo simbolico<br />
(συμβολικῶς), cioè, attraverso segni<br />
visibili possiamo conoscere l’invisibile;<br />
e anagogico (ἀναγωγικῶς), ossia,<br />
tram<strong>it</strong>e le cose naturali ci eleviamo<br />
a quelle soprannaturali. 6 In questo<br />
senso, San Tommaso d’Aquino<br />
ci compara a civette incapaci di fissare<br />
la luce direttamente. 7 Di qui la<br />
nostra necess<strong>it</strong>à di ricorrere a quello<br />
che ci è connaturale per raggiungere<br />
questa conoscenza già durante la<br />
nostra v<strong>it</strong>a presente.<br />
Ma questa elevazione a Dio non<br />
passa solo attraverso la Creazione<br />
pura e semplice. Essa può esser<br />
aiutata per mezzo di immagini poetiche,<br />
delle Scr<strong>it</strong>ture o di metafore<br />
che esprimono le meraviglie o il soprannaturale<br />
e che superano la nostra<br />
conoscenza sperimentale. I simboli,<br />
infatti, quando denotano realtà<br />
superiori, frenano la nostra naturale<br />
tendenza verso il materiale, favorendo<br />
la parte superiore dell’anima desiderosa,<br />
per sua natura, delle cose<br />
dell’alto. 8 Di qui l’importanza dell’utilizzazione<br />
dell’arte come mezzo di<br />
espressione delle qual<strong>it</strong>à divine.<br />
Lo stile gotico, come vedremo,<br />
possiede un carattere profondamente<br />
simbolico, soprattutto secondo la<br />
prospettiva prima presentata, ma esso<br />
ha un’importante particolar<strong>it</strong>à:<br />
ha ottenuto in modo straordinario<br />
di trasporre alla materia la metafisica<br />
<strong>della</strong> luce.<br />
Dalla teologia all’arte,<br />
dall’arte a Dio<br />
La teologia che abbiamo appena<br />
commentato si riflette nei resoconti<br />
di Suger concernenti la riforma <strong>della</strong><br />
Basilica di Saint-Denis: uno sulla<br />
sua consacrazione (De consecratione)<br />
e un altro sull’amministrazione<br />
(De administratione).<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 21
Dopo aver ordinato l’Abbazia secondo<br />
la regola benedettina, Suger<br />
passa alle migliorie <strong>della</strong> Basilica,<br />
come l’ampliamento dello splendore<br />
l<strong>it</strong>urgico e l’acquisizione di beni,<br />
sempre ev<strong>it</strong>ando il superfluo e l’eccesso.<br />
Più tardi, nacque l’opera che<br />
lo avrebbe onorato con il t<strong>it</strong>olo di<br />
“fondatore del gotico”. Si trattava<br />
<strong>della</strong> ristrutturazione <strong>della</strong> facciata<br />
e del coro dell’allora carolingia Basilica<br />
di Saint-Denis. Grazie all’ausilio<br />
divino e all’impegno del clero,<br />
dei nobili, del popolo, soprattutto<br />
dei migliori artisti, la riforma si realizzò<br />
in soli tre anni e tre mesi. La<br />
splendente cerimonia di consacrazione,<br />
l’ 11 giugno 1144, 9 contò sulla<br />
presenza del Re e <strong>della</strong> Regina, oltre<br />
che dei più alti dign<strong>it</strong>ari del Clero<br />
e <strong>della</strong> Nobiltà. Infatti, a giudicare<br />
dai resoconti, fu una vera prefigurazione<br />
del Regno dei Cieli.<br />
Quella sublime l<strong>it</strong>urgia si armonizzava<br />
con il maestoso ambiente,<br />
abbell<strong>it</strong>o da un’imponente struttura.<br />
Per formare la desiderata armatura<br />
di luce, si colsero elementi dell’arch<strong>it</strong>ettura<br />
<strong>della</strong> Burgundia (archi<br />
ogivali) e <strong>della</strong> Normandia (archi<br />
incrociati nelle volte), un<strong>it</strong>i alla<br />
grande innovazione strutturale di<br />
quest’opera, i contrafforti: le componenti<br />
principali per la nasc<strong>it</strong>a del<br />
gotico. Infatti, a partire da quest’ultima<br />
invenzione, ingegnosa e allo<br />
stesso tempo estetica, si garantì sicurezza<br />
e grandiosa bellezza a quella<br />
nuova opera, che sub<strong>it</strong>o si diffuse<br />
in tutta la Francia. 10<br />
Tuttavia, come si è già detto, lo<br />
stile gotico non si riduceva a un semplice<br />
stile arch<strong>it</strong>ettonico, ma si trattava<br />
in particolare di una vera opera<br />
di teologia <strong>della</strong> luce trasposta alla<br />
materia. Il suo successo fu tale che<br />
riuscì a fornire una vera trasfigurazione<br />
nell’arte religiosa europea,<br />
i cui frutti si estendono fino ad oggi.<br />
Infatti il suo predecessore, il romanico<br />
– a causa <strong>della</strong> sua struttura,<br />
<strong>della</strong> sua forma di archi arrotondati<br />
e delle sue spesse pareti – non<br />
permetteva l’introduzione di grandi<br />
finestre. L’ovvia conseguenza era<br />
la diminuzione dell’entrata <strong>della</strong> luce<br />
solare.<br />
Ora, ecco qui l’original<strong>it</strong>à dell’arte<br />
gotica e la sua relazione con la luce.<br />
Col propos<strong>it</strong>o di ottenere una<br />
maggiore luminos<strong>it</strong>à, sono introdotti<br />
gli archi ogivali, che offrono<br />
all’edificio pareti traforate, colonne<br />
snelle e soff<strong>it</strong>ti più alti. Infine, nel<br />
coordinare la lunghezza, l’altezza e<br />
la larghezza, in una perfetta proporzione,<br />
si è tradotta nell’arte la bellezza<br />
geometrica <strong>della</strong> Creazione,<br />
disposta con “misura, numero e peso”<br />
(Sp 11, 20).<br />
In questo modo, con grande genial<strong>it</strong>à<br />
si sono create le condizioni<br />
perché, senza compromettere la<br />
struttura dell’edificio, si introducessero<br />
vetrate più grandi e, di conseguenza,<br />
più luce, principale “materiale<br />
da costruzione” di quest’arte.<br />
Così, lo spir<strong>it</strong>uale è stato incorporato<br />
dalla luce e Dio, “Luce immateriale”,<br />
è diventato “visibile” nella<br />
materia. Ed ecco che si è fatta la luce<br />
nell’arch<strong>it</strong>ettura!<br />
Un trattato di teologia illustrato<br />
Questi mosaici di vetro translucido<br />
non si lim<strong>it</strong>avano, è evidente, a<br />
permettere l’entrata <strong>della</strong> luce. Avevano<br />
anche un’alta funzione estetica<br />
e l’obbiettivo di permettere che<br />
tutta la Chiesa brillasse “di una luce<br />
mirabile e continua di vetrate luminosissime<br />
a permeare la bellezza<br />
interiore”. 11 D’altra parte, erano destinate<br />
a illustrare, soprattutto, scene<br />
del Vangelo o <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a dei santi.<br />
Nel frattempo, questa funzione<br />
fu accresciuta da un’altra original<strong>it</strong>à<br />
di Suger nella Basilica di Saint-Denis:<br />
si trattava <strong>della</strong> creazione delle<br />
cosiddette “vetrate esegetiche”. 12 In<br />
questo caso, l’arte trascendeva l’im-<br />
Questi mosaici di<br />
vetro translucido<br />
erano destinati a<br />
illustrare, soprattutto,<br />
scene del Vangelo<br />
o <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a dei santi<br />
Leopoldo Werner / Sergio Hollmann / Gustavo Kralj<br />
22 Madonna di Fatima · Settembre 2012
magine, offrendo, inoltre, un’interpretazione<br />
delle Sacre Scr<strong>it</strong>ture. 13<br />
Così, con poche immagini, si poteva<br />
regalare agli spettatori un vero trattato<br />
di teologia illustrato.<br />
Infatti, la più famosa vetrata di<br />
Saint-Denis, nota come “vetrata<br />
anagogica”, o ancora “vetrata delle<br />
allegorie paoline”, è composta da<br />
cinque medaglioni che rappresentano,<br />
attraverso tipologie e allegorie,<br />
la concordanza dei due testamenti. 14<br />
In uno dei medaglioni, per esempio,<br />
noto come “mulino mistico”, San<br />
Paolo appare mentre riceve i sacchi<br />
di frumento provenienti dall’Antico<br />
Testamento e li scarica in un mulino.<br />
Nell’altra estrem<strong>it</strong>à si estrae la farina<br />
per fare il “vero pane [...], nostro<br />
alimento eterno e angelico”. 15<br />
In un’altra scena è rappresentato<br />
Nostro Signore come Colui che toglie<br />
il velo di Mosè, il cui volto era<br />
allora coperto davanti agli israel<strong>it</strong>i,<br />
poiché in Cristo il velo è rimosso<br />
(cfr. II Cor 3, 13-16) o, come spiega<br />
Suger: “Quello che Mosè vela, la<br />
dottrina di Cristo rivela”. 16<br />
Per ultimo, nel medaglione forse<br />
più noto di tutti, è rappresentato<br />
Dio Padre al centro di allegorie<br />
dei sette doni dello Spir<strong>it</strong>o Santo, affiancato<br />
da due donne, una simbolo<br />
<strong>della</strong> Chiesa, l’altra, <strong>della</strong> Sinagoga.<br />
Con la mano sinistra, Egli toglie<br />
il velo dalla Sinagoga, mentre con la<br />
destra incorona la Chiesa.<br />
Così, reversibil<strong>it</strong>à fino ad allora<br />
ined<strong>it</strong>e nell’iconografia erano decifrate<br />
da una semplice “illustrazione”<br />
(parola, del resto, derivata dal verbo<br />
latino illustrare, che significa “chiarire,<br />
illuminare”).<br />
Le vetrate svolgevano, pertanto,<br />
anche la significativa funzione pedagogica<br />
di “illustrare”, la quale si riassume<br />
nella nota espressione “Bibbia<br />
dei poveri”. Esse avevano l’eccellente<br />
capac<strong>it</strong>à di “conferire alla<br />
materia la più alta prezios<strong>it</strong>à del lavoro<br />
che la trasforma e conferire alle<br />
immagini la prezios<strong>it</strong>à <strong>della</strong> speculazione<br />
intellettuale”. 17<br />
Luce e splendore nella casa di Dio<br />
Lo splendore dell’illuminazione<br />
<strong>della</strong> Basilica non si doveva soltanto<br />
alle sue preziose vetrate – soprattutto<br />
quelle di colore blu, di bellezza<br />
comparabile a quella dello zaffiro –<br />
ma anche all’utilizzazione di metalli<br />
e gioielli per l’ornamentazione <strong>della</strong><br />
Chiesa e dei suoi oggetti. 18 Infatti,<br />
Suger ringrazia la munificenza divina<br />
perché l’ha abbell<strong>it</strong>a con “oro,<br />
argento, pietre preziosissime, oltre<br />
a eccellenti tessuti”. 19 Ha impiegato,<br />
inoltre, i migliori p<strong>it</strong>tori di diverse<br />
regioni al fine di guarnire le pareti<br />
con “oro e colori preziosi”. 20<br />
Grazie ai suoi sforzi, in quel tempio<br />
eretto come un monumentale<br />
caleidoscopio, “che brilla con la<br />
gloria di Dio” (Ap 21, 11), si armonizzava<br />
la luce delle vetrate con lo<br />
splendore del culto divino, il materiale<br />
con l’immateriale, il corporale<br />
con lo spir<strong>it</strong>uale, l’umano con il divino.<br />
Insomma, a guisa dell’ogiva, si<br />
mirava a promuovere il vero incontro<br />
tra il Cielo e la Terra in un’unica<br />
repubblica, 21 o altrimenti, formare<br />
“la nuova Gerusalemme” menzionata<br />
nell’Apocalisse (21, 2).<br />
Avendo presente la “metafisica<br />
<strong>della</strong> luce” di Dionigi e la sua teoria<br />
riguardo le proprietà delle pietre,<br />
un<strong>it</strong>e alla narrazione dell’Apocalisse<br />
(21, 19-21) e di Ezechiele (28,<br />
13), Suger, “per amore <strong>della</strong> bellezza<br />
<strong>della</strong> casa di Dio”, 22 traspone la<br />
filosofia e la Rivelazione alla materia,<br />
impiegando nel tempio e negli<br />
oggetti l<strong>it</strong>urgici diversi tipi di pietre:<br />
“sardonica, topazio, diaspro, crisol<strong>it</strong>o,<br />
onice, berillo, zaffiro, carbonchio<br />
e smeraldo”. 23<br />
Infine, l’uomo può, con l’esperienza<br />
estetica, passare dalla contemplazione<br />
delle “luci materiali”<br />
– le vetrate, le pietre preziose, l’oro,<br />
le perle, ecc. – alla “Luce imma-<br />
“Viaggio dei<br />
Re Magi”<br />
e “Nostro<br />
Signore Gesù<br />
Cristo tra<br />
i dottori” -<br />
Abbazia di<br />
Saint-Denis;<br />
“Le nozze<br />
di Cana”<br />
e “Santo<br />
Stefano<br />
Protomartire”<br />
- Cattedrale di<br />
Notre-Dame,<br />
Parigi<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 23
Gustavo Kralj<br />
“Beata Vergine Maria” - Sainte-Chapelle, Parigi<br />
L’arte può portare<br />
alla sant<strong>it</strong>à quando è<br />
in accordo con Dio;<br />
e alla corruzione,<br />
quando in essa prevale<br />
il contrario<br />
teriale”, o meglio, “trasportarsi, con<br />
la grazia di Dio, da questo [mondo]<br />
inferiore a quello superiore in modo<br />
anagogico”. 24 Ecco qui la meravigliosa<br />
convergenza tra la metafisica<br />
<strong>della</strong> luce e l’arte cristiana.<br />
L’arte: a cosa serve?<br />
Nella cosmovisione medievale,<br />
l’universo era inteso come un libro<br />
scr<strong>it</strong>to da Dio, le cui “parole”<br />
ci fanno risalire allo stesso Autore.<br />
D’altro lato, queste “parole” possono<br />
formarne anche altre attraverso<br />
l’ingegno umano, secondo l’idea<br />
espressa da Dante, che l’opera d’arte<br />
è “nipote di Dio”. 25<br />
Così, per Suger, la tecnica posta a<br />
servizio del culto divino deve far tutto<br />
nella maniera più perfetta possibile,<br />
“al punto che si possa dire: ‘l’opera<br />
ha superato la materia’”. 26 In<br />
questo modo, l’arte religiosa non<br />
deve mirare al proprio servizio (ars<br />
gratia artis): ornare una chiesa significa<br />
adornare la stessa Sposa di Cristo,<br />
27 e in ultima istanza, render lodi<br />
al Sommo Artista.<br />
Ora, se negli olocausti <strong>della</strong> Legge<br />
Antica erano impiegati oggetti<br />
di grande valore per raccogliere il<br />
sangue di animali sacrificati, è molto<br />
più opportuno utilizzare “l’oro,<br />
le pietre preziose e tutto quanto c’è<br />
di meglio per contenere il Sangue di<br />
Gesù Cristo”. 28 Infatti, per il Santo<br />
Sacrificio <strong>della</strong> Messa si richiede<br />
tutta la purezza interiore e tutta<br />
la nobiltà esteriore, poiché il nostro<br />
Redentore deve esser serv<strong>it</strong>o in maniera<br />
integra e universale. 29<br />
Questa purezza interiore significa<br />
che l’estetica proposta dall’Abate<br />
di Saint-Denis possiede anche un<br />
chiaro obbiettivo di perfezione morale;<br />
ossia, unendosi al bello, il nostro<br />
animo diventa, esso stesso, bello,<br />
e quanto più le cose materiali sono<br />
conformi alla Bellezza Divina,<br />
più il nostro spir<strong>it</strong>o, contemplandole,<br />
è illuminato dal “Padre delle luci”.<br />
In modo inverso, quanto più<br />
sopprimiamo la bellezza nell’arte<br />
o siamo sporcati dalla macchia del<br />
peccato, più ci allontaniamo dalla<br />
Luce prima. Per cui Suger lancia<br />
un anatema su colui che “distrugge<br />
il preclaro altare: Che perisca <strong>della</strong><br />
stessa condanna di Giuda”. 30<br />
Questa riflessione morale è ben<br />
sintetizzata dai versi dei portici <strong>della</strong><br />
Basilica di Saint-Denis: “L’opera<br />
nobile risplenda, ma che quest’opera,<br />
nobilmente risplendente, illumini<br />
le menti, affinché si dirigano,<br />
con le luci vere, alla Vera Luce, dove<br />
Cristo è la vera porta. La mente<br />
opaca si eleva alla Ver<strong>it</strong>à attraverso<br />
le cose materiali e, vedendo<br />
questa Luce, è resusc<strong>it</strong>ata dalla sua<br />
precedente”. 31 Il gotico è, infatti,<br />
l’“espressione archetipica dell’animo<br />
cristiano”. 32<br />
Insomma, l’arte può portare alla<br />
sant<strong>it</strong>à quando è in accordo con<br />
Dio, alla corruzione, quando in essa<br />
prevale il contrario.<br />
E il gotico, dove ci conduce?<br />
1<br />
GUILHERME DE SAINT-<br />
DENIS. V<strong>it</strong>a Sugerii. L.I.<br />
In: SUGER. Œuvres. Paris:<br />
Les Belles Lettres, 2008,<br />
vol.II, p.297.<br />
2<br />
Cfr. TOMAN, Rolf (ed.).<br />
Gothic: Arch<strong>it</strong>ecture, Sculpture,<br />
Painting. Köln: Könemann,<br />
2004, p.9.<br />
3<br />
SANT’ILARIO DI POI-<br />
TIERS. Epistola seu libellus,<br />
V, n.101: ML 10, 737B.<br />
4<br />
SANT’AMBROGIO. In Psalmum<br />
David CXVIII expos<strong>it</strong>io,<br />
s.19, n.38: ML 15, 1481.<br />
5<br />
SANT’AGOSTINO. Sermone<br />
Domini in monte secundum<br />
Matthæum Libri Duo. L.II,<br />
c.XXIII, n.79: PL 34, 1269.<br />
6<br />
Cfr. DIONIGI AREOPA-<br />
GITA. De cælesti hierarchia,<br />
c.I, n.2. In: Corpus Dionysiacum<br />
II. Ed. G. Heil<br />
and A.M. R<strong>it</strong>ter. Berlin:<br />
De Gruyter, 1991 (Patristische<br />
Texte und Studien 36),<br />
p.7, l.13.<br />
7<br />
Cfr. SAN TOMMASO D’A-<br />
QUINO. De malo, q.16, a.8,<br />
ad 2.<br />
8<br />
Cfr. DIONIGI AREOPAGI-<br />
TA. De cælesti hierarchia,<br />
c.II, n.3 In: Corpus Dionysiacum<br />
II, op. c<strong>it</strong>., p.13, l.16-18.<br />
9<br />
Cfr. SUGER, op. c<strong>it</strong>., vol. I<br />
vol.I, p.12-14.<br />
10<br />
Cfr. STANLEY, David. The<br />
Original Buttressing of Abbot<br />
Suger’s Chevet at the<br />
Abbey of Saint-Denis. In:<br />
Journal of the Society of Arch<strong>it</strong>ectural<br />
Historians. California.<br />
Vol.65, n.3 (Set.,<br />
2003); p.334-355.<br />
11<br />
SUGER, op. c<strong>it</strong>., vol.I, p.26.<br />
24 Madonna di Fatima · Settembre 2012
Che luce cerchiamo?<br />
L’arch<strong>it</strong>ettura gotica ha un<strong>it</strong>o in<br />
un insieme armonioso, la robustezza<br />
e l’eleganza, la semplic<strong>it</strong>à e la sofisticazione,<br />
la proporzione e la chiarezza,<br />
ha avvicinato il Cielo e la Terra<br />
e, allo stesso tempo, sfidando le<br />
altezze, ha guidato gli uomini a stare<br />
attenti alle “luci materiali” che indirizzano<br />
alla Luce Vera.<br />
La sua armonia rappacifica lo<br />
spir<strong>it</strong>o, la sua vertical<strong>it</strong>à eleva i cuori,<br />
i colori fiabeschi delle vetrate purificano<br />
la mente. Le sue ogive add<strong>it</strong>ano<br />
la retta strada, le sue pietre<br />
predicano in un silenzio cogente, la<br />
sua luce fa calare il potere delle tenebre.<br />
I peccatori vi trovano la con<strong>versione</strong>;<br />
i fedeli, il rifugio; i poeti,<br />
l’ispirazione.<br />
Abbiamo visto che la luce, guidata<br />
dalla teologia, ha pervaso l’arte;<br />
mettendo in risalto la qual<strong>it</strong>à materiale,<br />
ha fatto trasparire il soprannaturale;<br />
attraverso le sue cattedrali, il<br />
gotico ha coperto come un manto il<br />
terr<strong>it</strong>orio europeo medievale; per la<br />
sua applicazione simbolica siamo inv<strong>it</strong>ati<br />
a vedere la vera Luce: In lumine<br />
tuo videbimus lumen (Sal 35, 10).<br />
Destinato a marcare la storia<br />
dell’arte con luce incomparabile, il<br />
gotico non solo inv<strong>it</strong>a a riflettere sul<br />
suo oggetto materiale ma, per le sue<br />
eminenti caratteristiche, inc<strong>it</strong>a lo spir<strong>it</strong>o<br />
a cercare le realtà soprannaturali.<br />
Per i suoi simboli e forza morale,<br />
per la sua bontà rivest<strong>it</strong>a di bellezza,<br />
ci tocca con discrezione la coscienza.<br />
Non è vero che quando oltrepassiamo<br />
una soglia gotica o anche<br />
quella di una qualsiasi pietosa chiesa,<br />
siamo portati a immergerci in un<br />
altro mondo, estraneo al fuggifuggi<br />
odierno? Là, i mondani annunci fanno<br />
posto alla semplic<strong>it</strong>à degli ex-voto.<br />
Il crep<strong>it</strong>are del neon pubblic<strong>it</strong>ario<br />
è sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dai colori filtrati delle<br />
vetrate. Il fumo propellente cede<br />
il posto al profumo dell’incenso.<br />
Lo strep<strong>it</strong>o delle macchine è sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
dal silenzio avvolgente, interrotto<br />
appena dalle voci l<strong>it</strong>urgiche o<br />
dal balbettio delle preghiere, o persino<br />
dal sussurrare istintivo dei fedeli<br />
che, mentre là fuori sono semplici<br />
anonimi, dentro si sentono un<strong>it</strong>i,<br />
da un’intim<strong>it</strong>à inesplicabile, come figli<br />
di uno stesso Padre.<br />
Dinanzi a questo panorama che si<br />
svela a noi, sentiamo ammirazione o<br />
av<strong>versione</strong>?<br />
Tocca al lettore riflettere e concludere.<br />
E’certo che le “luci materiali”,<br />
come abbiamo visto, sono mezzi<br />
eccellenti per percorrere la via di<br />
Cristo; un inv<strong>it</strong>o a renderci, noi stessi,<br />
luci nel mondo e distanti dalle tenebre<br />
(cfr. Fl 2, 15; I Gv 1, 5-7) fino<br />
al supremo incontro con Lui nella<br />
Patria Celeste quando “non vi sarà<br />
più notte e non avranno più bisogno<br />
di luce di lampada, né di luce di<br />
sole, perché il Signore Dio li illuminerà<br />
e regneranno nei secoli dei secoli”<br />
(Ap 22, 5).<br />
È questa la luce che speriamo, innanz<strong>it</strong>utto,<br />
si faccia per noi. ²<br />
“Gesù Cristo” - Sainte-Chapelle, Parigi<br />
Le “luci materiali”<br />
sono mezzi eccellenti<br />
per percorrere<br />
la via di Cristo fino<br />
al supremo incontro<br />
con Lui nella<br />
Patria Celeste<br />
Gustavo Kralj<br />
12<br />
Cfr. RUDOLPH, Conrad. Inventing<br />
the Exegetical Stained-Glass<br />
Window: Suger,<br />
Hugh, and a New El<strong>it</strong>e Art.<br />
In: The Art Bulletin, Bulletin.<br />
New York. Vol.93, n.4 (Dic.,<br />
2011); p.399-422.<br />
13<br />
Cfr. RUDOLPH, Conrad<br />
(ed.). A Companion to Medieval<br />
Art: Romanesque and<br />
Gothic in Northern Europe.<br />
Malden: Blackwell, 2006,<br />
p.180.<br />
14<br />
Cfr. Idem, ibidem.<br />
15<br />
SUGER, op. c<strong>it</strong>., vol.I, p.148.<br />
16<br />
Idem, ibidem.<br />
17<br />
GRODECKI, Louis. Etudes<br />
sur les v<strong>it</strong>raux de Suger à<br />
Saint-Denis. Paris: Presses<br />
de l’Univers<strong>it</strong>é de Paris-Sorbonne,<br />
1995, vol.II, p.74.<br />
18<br />
SUGER, op. c<strong>it</strong>., vol.I, p.150.<br />
19<br />
Idem, p.108.<br />
20<br />
Idem, p.110.<br />
21<br />
Cfr. Idem, p.52.<br />
22<br />
Idem, p.134.<br />
23<br />
Idem, ibidem.<br />
24<br />
Idem, p.134-136.<br />
25<br />
Cfr. DANTE ALIGHIERI.<br />
Divina Commedia. Inferno,<br />
XI, 105.<br />
26<br />
SUGER, op. c<strong>it</strong>., vol.I, p.132<br />
27<br />
Idem, p.122.<br />
28<br />
Idem, p.136.<br />
29<br />
Cfr. Idem, p.138.<br />
30<br />
Idem, p.132.<br />
31<br />
Idem, p.116.<br />
32<br />
CORRÊA DE OLIVEIRA,<br />
Plinio. Só a arte sacra pode<br />
ser cristã? In: Catolicismo.<br />
São Paulo. N.24 (Dic., 1952).<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 25
Congressi Internazionali<br />
Aluglio le vacanze scolastiche offrono un’ottima<br />
opportun<strong>it</strong>à per i congressi internazionali organizzati<br />
annualmente dagli Araldi del Vangelo,<br />
tanto per giovani aspiranti di entrambi i sessi come<br />
per i cooperatori, persone che, sposate o no, cercano<br />
di vivere nel mondo secondo il carisma dell’Ist<strong>it</strong>uzione.<br />
Corsi estivi per giovani<br />
Tra il 16 e il 23 luglio, giovani del settore maschile<br />
si sono riun<strong>it</strong>i a Caieiras (Brasile) per un corso estivo<br />
sulla Messa e le virtù cristiane. In esso è stato spiegato<br />
il significato del Santo Sacrificio, dei tempi l<strong>it</strong>urgici,<br />
dei colori dei paramenti, ecc. Sono anche stati messi<br />
in scena eventi <strong>della</strong> Storia <strong>della</strong> Chiesa al fine di illustrare<br />
con esempi vivi le virtù che devono reggere la<br />
v<strong>it</strong>a del cristiano.<br />
Da parte sua, il settore femminile ha realizzato nella<br />
Casa Generalizia <strong>della</strong> Società di V<strong>it</strong>a Apostolica<br />
Regina Virginum, a Caieiras, il suo XI Congresso Internazionale,<br />
tra il 19 e il 22 luglio. In questi giorni,<br />
le giovani hanno approfond<strong>it</strong>o le richieste fatte dalla<br />
Madonna a Fatima (devozione all’Eucaristia e al Santo<br />
Rosario) e l’annuncio del trionfo del suo Cuore Immacolato.<br />
Congresso Internazionale di Cooperatori<br />
Una selezione dei temi trattati in questi due eventi<br />
precedenti è stata presentata nel IX Congresso Internazionale<br />
dei Cooperatori degli Araldi del Vangelo,<br />
anch’esso realizzato a Caieiras, tra i giorni 27 e 29<br />
luglio.<br />
Una cooperatrice <strong>della</strong> Grande San Paolo, impressionata<br />
dalle grazie ricevute durante l’evento, ci ha<br />
raccontato: “Oggi mi sono svegliata alle 4 del mattino<br />
per pregare per gli Araldi, perché è attraverso quest’opera<br />
che la mia famiglia ha riscoperto la fede”.<br />
Il clima che i cooperatori hanno vissuto in questi<br />
giorni ci ha fatto dimenticare un po’ i problemi quotidiani,<br />
e probabilmente il tutto potrebbe esser riassunto<br />
nel in commento di un cooperatore <strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà<br />
di Cotia: “Dopo aver partecipato alla Messa celebrata<br />
dagli Araldi, con tutta la ricchezza e la bellezza nella<br />
L<strong>it</strong>urgia, non so più come vivere senza splendore”.<br />
Centocinquanta nuovi cooperatori – Il 29 luglio, dopo la solenne Eucaristia, 150 persone hanno ricevuto,<br />
nella Basilica <strong>della</strong> Madonna del Rosario, la tunica bianca con la croce di Santiago rossa<br />
che li caratterizza come cooperatori degli Araldi del Vangelo.<br />
26 Madonna di Fatima · Settembre 2012
V<strong>it</strong>a di pietà – I partecipanti ai tre congressi, tanto gli adulti quanto i più giovani, hanno manifestato il loro incanto<br />
per la bellezza e solenn<strong>it</strong>à con cui si è cercato di arricchire le Celebrazioni L<strong>it</strong>urgiche. Alcune Messe<br />
sono state presiedute da Mons. João Scognamiglio Clá Dias, EP.<br />
Riunioni – Il programma del congresso è stato concep<strong>it</strong>o in modo che tutti interagissero al massimo con i temi<br />
esposti. Circoli di studi per approfondire la materia delle riunioni, rappresentazioni teatrali o domande<br />
fatte dal relatore perché il pubblico rispondesse, sono stati alcuni dei mezzi utilizzati con successo.<br />
Convivio – Ugualmente importanti se non di più delle conferenze sono i momenti di fraterno convivio, durante i<br />
quali i partecipanti dei corsi estivi hanno potuto scambiare impressioni e manifestare le loro opinioni.<br />
Nelle foto, refezioni dei giovani del settore femminile e maschile.<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 27
Cuiabá – L’Arcidiocesi di Cuiabá ha chiesto la collaborazione degli Araldi del Vangelo nella cerimonia di<br />
ricevimento <strong>della</strong> Croce <strong>della</strong> Giornata Mondiale <strong>della</strong> Gioventù e dell’icona <strong>della</strong> Madonna Salus Populi Romani.<br />
La processione, part<strong>it</strong>a dalla Cattedrale, ha riun<strong>it</strong>o circa 20 mila persone.<br />
D<br />
Embu: ferie missionarie<br />
urante il periodo delle ferie, giovani aspiranti <strong>della</strong><br />
c<strong>it</strong>tà di Embu (Brasile), accompagnati da araldi sacerdoti,<br />
hanno realizzato Missioni Mariane in tre c<strong>it</strong>tà dello<br />
Stato di San Paolo: Americana, Pompeia e Pirajuí. Il<br />
tutto è stato animato da: Messe, processioni e vis<strong>it</strong>e ai malati.<br />
A Pompeia, esprimendo l’opinione generale, una signora<br />
ha esclamato: “È una benedizione dei cieli questo<br />
modo così bello che gli Araldi hanno di evangelizzare”.<br />
Americana<br />
Americana<br />
Pompeia<br />
Pirajuí<br />
28 Madonna di Fatima · Settembre 2012
Aliança – Nel mese di luglio, araldi hanno partecipato alla settimana missionaria promossa da Don José Edson<br />
Alexandre Ferreira, parroco <strong>della</strong> Madonna dei Dolori. In questi giorni hanno avuto l’opportun<strong>it</strong>à di vis<strong>it</strong>are l’Ospedale<br />
Municipale (sinistra) e il presidio (centro), oltre a portare la statua <strong>della</strong> Madonna a numerose famiglie (destra).<br />
San Paolo – Oltre a mantenere un affollato stand,<br />
gli Araldi hanno realizzato diverse attiv<strong>it</strong>à nella<br />
Expocattolica 2012, dal 5 all’ 8 luglio.<br />
Cariacica – Araldi di V<strong>it</strong>ória hanno partecipato alle<br />
festiv<strong>it</strong>à in onore a Sant’Antonio nella Parrocchia <strong>della</strong><br />
Vergine Maria, nel quartiere di Itacibá.<br />
Salvador – Il giorno 14 luglio, sei medici Cooperatori degli Araldi hanno assist<strong>it</strong>o gratu<strong>it</strong>amente la popolazione bisognosa<br />
nella Casa delle Suore <strong>della</strong> Car<strong>it</strong>à nel quartiere degli Alagados. Ci sono state anche: Messa, Confessioni e consegna<br />
di ceste con prodotti di prima necess<strong>it</strong>à (foto al centro e a destra). Il giorno 15, il coro degli Araldi ha partecipato<br />
all’Eucaristia presieduta nella Cattedrale dal nuovo Vescovo Ausiliare, Mons. Giovanni Crippa, IMC (foto a sinistra).<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 29
Costa Rica – Il 2 agosto, gli Araldi hanno partecipato<br />
al “Rosario Luminoso” promosso in onore <strong>della</strong><br />
Patrona, Madonna degli Angeli.<br />
Colombia – Il 22 luglio, una processione mariana<br />
organizzata dagli Araldi ha percorso l’insediamento di<br />
Carpinello, alla periferia di Medellín.<br />
Argentina – La Statua Pellegrina è stata calorosamente ricevuta a Ojo de Agua, provincia di Santiago dell’ Estero,<br />
tra il 20 e il 22 luglio. Nella Messa di commiato, fedeli provenienti dalle c<strong>it</strong>tà di Santiago e Cordoba<br />
hanno affollato la Chiesa Madonna <strong>della</strong> Mercede.<br />
30 Madonna di Fatima · Settembre 2012
È<br />
Per le c<strong>it</strong>tà e gli ab<strong>it</strong>ati <strong>della</strong> Spagna<br />
ormai da quattro anni che una equipe di missionari<br />
araldi si dedica a percorrere il Paese, promuovendo<br />
la devozione a Maria Santissima in diverse c<strong>it</strong>tà e ab<strong>it</strong>ati.<br />
Negli ultimi mesi, essi sono stati, tra le varie c<strong>it</strong>tà, anche<br />
a Madrid, dove la Statua Pellegrina del Cuore Immacolato<br />
di Maria è stata accolta con grande fervore nella<br />
chiesa dello Spir<strong>it</strong>o Santo. A Épila, provincia di Saragozza,<br />
la Madonna ha vis<strong>it</strong>ato centinaia di ab<strong>it</strong>azioni, accompagnata<br />
molte volte dal parroco, Don Miguel Ángel<br />
Barco López, mentre a Elche, Alicante, è stata ricevuta<br />
nella Parrocchia di San Francesco d’Assisi, i cui fedeli<br />
hanno condotto la statua in processione per le vie <strong>della</strong><br />
c<strong>it</strong>tà pregando il Rosario insieme al parroco, Don Francisco<br />
Javier Serna Albert.<br />
Madrid<br />
Madrid<br />
Épila<br />
Épila<br />
Elche<br />
Elche<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 31
Il convivio tra i santi<br />
Fra gli innumerevoli dèi dell’Antich<strong>it</strong>à, chi di loro dava ai<br />
suoi adoratori l’onorevole qualifica di “amico”? Chi ha<br />
stabil<strong>it</strong>o l’amore reciproco come modello di relazione<br />
interpersonale?<br />
Suor Angela Maria Tomé, EP<br />
“D<br />
a questo tutti sapranno<br />
che siete miei discepoli,<br />
se avrete amore gli<br />
uni per gli altri” (Gv 13,<br />
35). Questo luminoso insegnamento<br />
del Signore Gesù è stato confermato<br />
in vari modi nel corso dei duemila<br />
anni <strong>della</strong> Storia <strong>della</strong> Chiesa, soprattutto<br />
attraverso il comportamento dei<br />
santi, modelli di v<strong>it</strong>a proposti dalla sapienza<br />
<strong>della</strong> Sposa Mistica di Cristo a<br />
im<strong>it</strong>azione di tutti i fedeli.<br />
Un Dio che Si fa amico e fratello<br />
Fin dall’inizio, richiama l’attenzione,<br />
per quanto riguarda le relazioni<br />
umane, il radicale contrasto tra<br />
la dottrina del Divino Maestro, col<br />
suo conseguente modo di vivere, e la<br />
mental<strong>it</strong>à del mondo antico.<br />
Degli innumerevoli dei dell’Antich<strong>it</strong>à,<br />
chi dava ai suoi adoratori l’onorevole<br />
qualifica di “amico”? Essi erano,<br />
al contrario, prepotenti ed egoisti,<br />
soggetti alle stesse passioni sregolate<br />
dei loro seguaci, con cui avevano<br />
un modo di fare sgarbato. Non<br />
mancavano neppure quelli che esigevano<br />
sacrifici umani. Da tale aberrazione<br />
non restò esente neppure il popolo<br />
eletto, come afferma il Salmista:<br />
“Servirono i loro idoli e questi furono<br />
per loro un tranello. Immolarono<br />
i loro figli e le loro figlie ai falsi dei.<br />
Versarono sangue innocente, il sangue<br />
dei figli e delle figlie sacrificati<br />
agli idoli di Cànaan; la terra fu profanata<br />
dal sangue” (Sl 105, 36-38).<br />
Il Figlio <strong>della</strong> Vergine Maria operò<br />
sulla Terra una tale trasformazione<br />
che è difficile all’uomo odierno<br />
farsi un’idea di come fosse il mondo<br />
prima di Lui. Solo Cristo, Dio e<br />
Uomo vero, ha potuto dire: “Non vi<br />
chiamo più servi, perché il servo non<br />
sa quello che fa il suo padrone; ma vi<br />
ho chiamati amici, perché tutto ciò<br />
che ho ud<strong>it</strong>o dal Padre l’ho fatto conoscere<br />
a voi” (Gv 15, 15). Ci ha dato<br />
il sublime esempio di un Dio pieno<br />
d’amore per i suoi adoratori, al punto<br />
da renderli fratelli; ha dato loro la<br />
sua stessa Madre affinché fosse anche<br />
Madre di ciascuno di loro; è arrivato<br />
al punto di sacrificare la sua v<strong>it</strong>a,<br />
fino all’effusione dell’ultima goccia<br />
di sangue, per redimerli. Niente di<br />
più comprensibile, pertanto, che prescrivergli<br />
come norma di condotta un<br />
nuovo Comandamento: “Come io vi<br />
ho amato, così amatevi anche voi gli<br />
uni gli altri” (Gv 13, 34).<br />
Sposa dello Spir<strong>it</strong>o Santo e perfettissima<br />
discepola del Verbo di<br />
Dio incarnato, Maria Santissima ha<br />
compiuto con piena integr<strong>it</strong>à e brillantemente<br />
questo Comandamento<br />
ancor prima che fosse formulato dal<br />
Divino Maestro. Sebbene gli Evangelisti<br />
siano stati molto contenuti<br />
nel narrare fatti <strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a, si sa<br />
che la vis<strong>it</strong>a a Santa Elisabetta fu un<br />
rifulgere dell’amore di Dio traboccante<br />
dal suo Cuore Immacolato. Si<br />
può dire lo stesso del suo intervento<br />
nelle nozze di Cana, quando ha liberato<br />
gli sposi da un’imbarazzante<br />
difficoltà. E quanti altri atti d’amore<br />
al prossimo saranno stati praticati<br />
da Lei, sulla scia dorata delle impronte<br />
di suo Figlio? Di questi, solo<br />
nell’etern<strong>it</strong>à verremo a conoscenza.<br />
San Francesco e Fra Bernardo<br />
Fortunatamente per la nostra edificazione,<br />
è conosciuta nei dettagli<br />
la v<strong>it</strong>a di molti santi che seguirono i<br />
passi di Gesù Cristo Nostro Signore.<br />
Per esempio, si legge nei famosi<br />
Fioretti – compilazione di “fatterelli”<br />
<strong>della</strong> v<strong>it</strong>a di San Francesco d’Assisi<br />
– che un giorno egli andò in cerca<br />
di Fra Bernardo, suo primo discepolo,<br />
con il quale desiderava conversare.<br />
Giunto sul luogo dove questi<br />
era sol<strong>it</strong>o pregare, lo chiamò tre<br />
volte, senza ottenere risposta. Un<br />
po’ rammaricato, in quanto credeva<br />
che il Frate volesse ev<strong>it</strong>are la sua<br />
compagnia, il Poverello se ne andò.<br />
Sulla via del r<strong>it</strong>orno, il Signore gli rivelò<br />
che Fra Bernardo era, in quel<br />
32 Madonna di Fatima · Settembre 2012
Francisco Lecaros<br />
Il Figlio <strong>della</strong> Vergine Maria operò sulla Terra una tale trasformazione<br />
che è difficile per l’uomo odierno farsi un’idea di come fosse il mondo prima di Lui<br />
“Vergine col Bambino Gesù tra San Giovanni Battista, Sant’Erasmo, Santa Chiara e San Francesco<br />
d’Assisi” di Leonardo da Pavia – Palazzo Bianco, Genova<br />
momento a colloquio con Dio, e<br />
per questo non lo aveva sent<strong>it</strong>o. San<br />
Francesco allora tornò indietro e gli<br />
chiese umilmente perdono per aver<br />
pensato male di lui.<br />
Tuttavia, l’ammirazione di questo<br />
discepolo per il suo fondatore era<br />
così grande che non volle neppure<br />
ascoltare la richiesta di perdono, ma<br />
San Francesco gli ordinò, in nome<br />
<strong>della</strong> santa obbedienza, che, come<br />
pen<strong>it</strong>enza per quel cattivo pensiero,<br />
egli lo colpisse tre volte sul collo e<br />
sulla bocca dicendo: “Prendi questo,<br />
villano, figlio di Pietro Bernardone,<br />
da dove ti viene tanta superbia, essendo<br />
tu la più vile delle creature?”<br />
Agendo nel modo più delicato<br />
possibile, Fra Bernardo eseguì l’ordine.<br />
In segu<strong>it</strong>o, chiese al suo fondatore<br />
che, per car<strong>it</strong>à, gli promettesse<br />
una cosa: di riprenderlo sempre e<br />
di correggerlo aspramente per i suoi<br />
difetti, quando si trovassero insieme.<br />
Da allora San Francesco passò<br />
a parlare il minimo possibile con lui,<br />
poiché lo considerava un uomo molto<br />
virtuoso e santo, e per questo si<br />
r<strong>it</strong>eneva indegno di correggerlo.<br />
Un pranzo singolare<br />
Un altro fatto molto edificante si<br />
verificò tra il Santo di Assisi e Santa<br />
Chiara. Come si sa, lei fu attratta alla<br />
v<strong>it</strong>a religiosa da Francesco e rinunciò<br />
a una condizione comoda, nelle<br />
ricchezze, per abbracciare la vocazione<br />
francescana. Nonostante avesse<br />
frequenti conversazioni e riunioni<br />
con il suo padre spir<strong>it</strong>uale, per essere<br />
ben formata nello spir<strong>it</strong>o dell’Ordine,<br />
ella manifestava il desiderio di<br />
condividere, un giorno, un pasto con<br />
lui, che però, per timore di dare a se<br />
stesso questo piacere, rifiutava sempre.<br />
I suoi fratelli e discepoli lo esortavano<br />
ad esaudire la richiesta, visto<br />
che lei aveva rinunciato a tutto per<br />
amore di Dio ed era tanto santa. San<br />
Francesco, molto saggiamente, acconsentì:<br />
“Se a voi sembra che debba<br />
dire di sì, anche a me sta bene”.<br />
La inv<strong>it</strong>ò allora ad un pranzo a Santa<br />
Maria degli Angeli, la chiesa dove<br />
lei aveva pronunciato i suoi voti e tagliato<br />
i capelli, simbolo <strong>della</strong> sua dedizione<br />
totale a Dio.<br />
Nel giorno stabil<strong>it</strong>o, lei andò, felicissima,<br />
accompagnata da una suora.<br />
Il parco pasto fu serv<strong>it</strong>o a San<br />
Francesco, Santa Chiara, la sua suora<br />
e un altro frate. Gli altri religiosi<br />
<strong>della</strong> comun<strong>it</strong>à si avvicinarono alla<br />
mensa per seguire la refezione. Non<br />
appena i commensali cominciarono<br />
a parlare delle cose di Dio con soav<strong>it</strong>à,<br />
gioia ed elevazione, essi stessi e<br />
tutti quanti assistevano furono presi<br />
dall’abbondanza <strong>della</strong> grazia divina<br />
e rimasero estasiati in Dio. Visti<br />
da lontano, la casa e il bosco a fianco<br />
sembravano ardere tra le fiamme,<br />
e molte persone accorsero sul posto,<br />
nel timore che si trattasse di un<br />
incendio. Non trovarono nulla, però,<br />
come causa di tanta luce, se non<br />
un gruppo di santi che, con l’aspetto<br />
gioioso ed estasiato, si intrattenevano<br />
in un’estasi comune e con questo<br />
glorificavano il Signore.<br />
* * *<br />
La considerazione di questi semplici<br />
episodi non ci dà sollievo e consolazione?<br />
Sono manifestazioni di<br />
personal<strong>it</strong>à innocenti, modeste, talmente<br />
distanti dalle preoccupazioni<br />
del mondo, che già vivono nell’atmosfera<br />
del Cielo. ²<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 33
Intervista al Magnifico Rettore <strong>della</strong> Pontificia Univers<strong>it</strong>à Lateranense<br />
L’importanza<br />
di formare i formatori<br />
In vis<strong>it</strong>a in Brasile, Mons. Enrico dal Covolo ci parla delle sfide che<br />
affronta come Rettore dell’“Univers<strong>it</strong>à del Papa” e dell’importanza di<br />
“formare i formatori” nell’attuale emergenza educativa.<br />
Antonio Jakoš Ilija<br />
Quali sono stati gli obbiettivi<br />
di Vostra Eccellenza durante<br />
questa vis<strong>it</strong>a in Brasile?<br />
In queste tre proficue settimane,<br />
ho vis<strong>it</strong>ato, soprattutto, tutti i centri<br />
univers<strong>it</strong>ari legati all’Univers<strong>it</strong>à<br />
Pontificia Lateranense, ab<strong>it</strong>ualmente<br />
chiamata Univers<strong>it</strong>à del Papa.<br />
Inoltre, ho stipulato accordi con<br />
nuovi centri, per esempio, con l’Univers<strong>it</strong>à<br />
Salesiana di Campo Grande.<br />
R<strong>it</strong>engo sia stato un lavoro importante,<br />
poiché la relazione tra univers<strong>it</strong>à<br />
affiliate, aggregate o convenzionate,<br />
non può essere semplicemente<br />
burocratica, fiscale o giuridica. Deve<br />
andare molto al di là, creare una vera<br />
comun<strong>it</strong>à accademica, che significa<br />
comunione di intenzioni, nella condivisione<br />
<strong>della</strong> stessa missione.<br />
Come si svolge la v<strong>it</strong>a quotidiana<br />
di un rettore <strong>della</strong> Lateranense?<br />
È molto monotona. Inizia normalmente<br />
alle sette, con la Messa<br />
per gli studenti, celebrata dal Rettore<br />
stesso. Fin<strong>it</strong>a questa, mi dirigo<br />
alla hall dell’Univers<strong>it</strong>à, dove saluto<br />
gli studenti che arrivano. Terminato<br />
questo momento molto cordiale,<br />
che agli alunni piace, salgo nel mio<br />
studio. Cominciano allora le udienze<br />
e l’ab<strong>it</strong>uale lavoro d’ufficio.<br />
Si tratta di un r<strong>it</strong>mo un po’ monotono,<br />
ma ricco di contatti e di possibil<strong>it</strong>à.<br />
Abbiamo un programma molto<br />
intenso di simposi, incontri, congressi;<br />
ed io, di regola, cerco di fare<br />
un saluto, non formale, ma rivolto<br />
a ogni partecipante di queste riunioni.<br />
Frequentemente arrivano anche<br />
consulte di congregazioni e dicasteri,<br />
anche per nomine di Vescovi. In<br />
tutti questi casi è necessario esser<br />
pronti a dare un parere ben fondato,<br />
che possa risultare utile.<br />
Come influisce in questo comp<strong>it</strong>o<br />
il fatto di esser Vescovo e figlio<br />
di San Giovanni Bosco?<br />
Sono rimasto realmente un po’<br />
sorpreso del fatto che il Santo Padre<br />
abbia voluto nominarmi Vescovo,<br />
soltanto due mesi dopo esser stato<br />
nominato Rettore dell’Univers<strong>it</strong>à,<br />
tanto più che non ho nessun altro<br />
incarico oltre a questo.<br />
Il Papa ha voluto certamente farlo<br />
per dare una maggior autor<strong>it</strong>à al<br />
Rettore <strong>della</strong> sua Univers<strong>it</strong>à, ma anche<br />
per concedergli una grazia in<br />
più. L’ordinazione episcopale conferisce<br />
un salto di qual<strong>it</strong>à nell’ordine<br />
<strong>della</strong> grazia e questo si sente nell’esercizio<br />
delle funzioni direttive: mi<br />
sento molto più capace di affrontare<br />
le difficoltà, le cose sbagliate o differenti<br />
da quello che avevo previsto, di<br />
sopportare le contrarietà.<br />
Sono, certamente, un Vescovo salesiano,<br />
e un Vescovo salesiano ha caratteristiche<br />
speciali, mantiene intero<br />
lo spir<strong>it</strong>o di appartenenza alla sua<br />
congregazione, al carisma di Don Bosco.<br />
Pertanto, eserc<strong>it</strong>are la carica di<br />
Rettore come Vescovo salesiano significa,<br />
senza dubbio, privilegiare il sistema<br />
preventivo di San Giovanni Bosco:<br />
la ragione, la religione, l’affetto; essere<br />
particolarmente sensibile alle sfide<br />
dell’educazione nel momento presente;<br />
esser capace di dare una risposta<br />
esatta, precisa, valida, di fronte all’emergenza<br />
educativa dei nostri giorni.<br />
Quali sono le sfide più immediate<br />
delle univers<strong>it</strong>à cattoliche,<br />
soprattutto nel campo dell’etica e<br />
<strong>della</strong> morale, di fronte all’attuale<br />
d<strong>it</strong>tatura del relativismo?<br />
34 Madonna di Fatima · Settembre 2012
Marcos Enoc<br />
“Sono, senz’altro, un Vescovo salesiano e un Vescovo salesiano mantiene<br />
per intero lo spir<strong>it</strong>o di appartenenza alla sua congregazione”<br />
Mons. Enrico dal Covolo durante l’intervista, realizzata nel Seminario degli<br />
Araldi del Vangelo a Caieiras, Brasile<br />
R<strong>it</strong>engo che in questo momento,<br />
nel quale a ragione si parla di “d<strong>it</strong>tatura<br />
del relativismo”, un buon educatore,<br />
nell’ambiente univers<strong>it</strong>ario<br />
cattolico – più ancora in quello<br />
di una Univers<strong>it</strong>à Pontificia –, debba<br />
tener conto in modo privilegiato<br />
degli insegnamenti, del magistero<br />
dell’attuale Pontefice, Benedetto<br />
XVI. Infatti, nelle attuali circostanze,<br />
egli è certamente come un faro<br />
che ci illumina di fronte alle provocazioni<br />
del relativismo che ci avvolge.<br />
È stato lui stesso a parlarci di<br />
“emergenza educativa”.<br />
Penso che la risposta precisa<br />
che l’Univers<strong>it</strong>à del Papa e le Pontificie<br />
Univers<strong>it</strong>à Cattoliche in generale<br />
debbano offrire nell’attuale<br />
emergenza educativa sia la formazione<br />
dei formatori, la quale deve<br />
esser condotta secondo le norme<br />
accademiche caratteristiche delle<br />
ist<strong>it</strong>uzioni nelle quali ci troviamo.<br />
Pertanto, attraverso lo studio,<br />
l’indagine, alla ricerca appassionata<br />
<strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à. Questo non dovrebbe<br />
mai esser trascurato in nessuna<br />
univers<strong>it</strong>à, meno ancora nelle univers<strong>it</strong>à<br />
cattoliche.<br />
Può dirci qualcosa riguardo<br />
al progetto “Casa Zaccheo”,<br />
del quale Vostra Eccellenza<br />
è il coordinatore?<br />
È un progetto originale, studiato<br />
proprio per essere un segnale espressivo<br />
nel prossimo Anno <strong>della</strong> Fede.<br />
Con l’approvazione del Gran Cancelliere<br />
– il Cardinale Vallini, Vicario<br />
del Santo Padre – abbiamo ist<strong>it</strong>uto la<br />
Casa Zaccheo, che non è un collegio,<br />
né un internato: è una casa di convivenza,<br />
dove si vive in profond<strong>it</strong>à la v<strong>it</strong>a<br />
comun<strong>it</strong>aria. Tutti coloro che partecipano<br />
a questa originale esperienza<br />
formativa sono persone impegnate<br />
a interpellarsi, davanti a Dio, sulla loro<br />
vocazione. Sono, infatti, alla ricerca<br />
del progetto di Dio a loro riguardo.<br />
Da qui potranno uscire buoni padri e<br />
buone madri di famiglia, e speriamo<br />
anche buoni sacerdoti, buone religiose,<br />
buoni consacrati.<br />
Quale sarebbe il messaggio di<br />
Sua Eccellenza per i giovani<br />
araldi, con i quali ha avuto<br />
contatti in questi giorni?<br />
Tra le altre cose belle che mi sono<br />
cap<strong>it</strong>ate in questi giorni, c’è l’incontro<br />
con gli Araldi del Vangelo. Non<br />
conoscevo molto <strong>della</strong> loro v<strong>it</strong>a, pertanto,<br />
questa esperienza di comunione<br />
è stata preziosa oltre una settimana<br />
con loro.<br />
Ho potuto apprezzare l’entusiasmo<br />
e la freschezza del carisma che,<br />
come ho potuto osservare, ha molti<br />
punti di contatto con il carisma di<br />
San Giovanni Bosco: anche qui la<br />
preoccupazione forte è quella educativa,<br />
l’educazione dei giovani per<br />
mezzo <strong>della</strong> cultura; pertanto, dell’insegnamento,<br />
dell’indagine, dello studio.<br />
Ho incontrato ottimi araldi che<br />
stanno raggiungendo un apprezzabile<br />
livello di competenza nel campo<br />
dell’indagine univers<strong>it</strong>aria.<br />
Quello che mi ha impressionato<br />
è la presenza di tanti giovani di tutte<br />
le età. Tutti molto entusiasti, molto<br />
partecipativi alla missione educativa<br />
ricevuta dal loro fondatore, che<br />
ho potuto incontrare personalmente<br />
e con cui ho potuto scambiare alcune<br />
parole. Mi ha impressionato soprattutto<br />
anche l’amore alla bellezza,<br />
alla bellezza considerata esattamente<br />
come via per elevarsi a Dio,<br />
per ottenere la sant<strong>it</strong>à. Mi sembra di<br />
ascoltare un refrain famoso nella teologia<br />
del XX secolo: “La bellezza<br />
salverà il mondo”.<br />
A questi ragazzi che ho incontrato<br />
negli Araldi del Vangelo, io raccomanderei<br />
di continuare con fermezza<br />
e con lo stesso entusiasmo che ho<br />
visto, il cammino intrapreso. Di sicuro,<br />
come ogni fondazione giovane,<br />
anche questa necess<strong>it</strong>a di consolidarsi,<br />
ma consolidamento non significa<br />
abbassare il livello dell’entusiasmo<br />
iniziale.<br />
Vi raccomando, contribuendo al<br />
consolidamento <strong>della</strong> vostra Ist<strong>it</strong>uzione,<br />
nel dialogo con la Chiesa locale,<br />
nell’obbedienza ai Vescovi, di<br />
non perdere mai questo entusiasmo<br />
e questo amore per la bellezza,<br />
questa volontà di crescere educando,<br />
che ho potuto verificare in voi, in<br />
questi giorni. ²<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 35
San Paolo accoglie la 24ª Assemblea Generale <strong>della</strong> FIUC<br />
Nuovi tempi, nuovi alunni,<br />
nuovi professori<br />
Rettori e rappresentanti di oltre cento univers<strong>it</strong>à cattoliche si sono<br />
riun<strong>it</strong>i in Brasile per analizzare le sfide imposte al mondo <strong>della</strong><br />
conoscenza dai nuovi contesti culturali, sociali e pol<strong>it</strong>ici.<br />
Diac. Marcelo Javier Pérez Wheelock, EP<br />
David Domingues<br />
Circa 140 rettori e rappresentanti<br />
di 113 univers<strong>it</strong>à<br />
cattoliche di 44 Paesi<br />
dei cinque continenti hanno<br />
partecipato alla 24ª Assemblea<br />
Generale <strong>della</strong> Federazione Internazionale<br />
di Univers<strong>it</strong>à Cattoliche<br />
– FIUC, realizzata nel Centro Univers<strong>it</strong>ario<br />
<strong>della</strong> Fondazione Educativa<br />
Ignaziana (FEI) a San Bernardo<br />
do Campo, regione metropol<strong>it</strong>ana di<br />
San Paolo. Il tema dell’Assemblea è<br />
stato Insegnare e Apprendere all’Univers<strong>it</strong>à<br />
Cattolica – Educare e Formare.<br />
Messa e sessione di apertura<br />
Il Cardinale Zenon Grocholewski,<br />
Prefetto <strong>della</strong> Congregazione<br />
per l’Educazione Cattolica,<br />
ha celebrato la Messa di apertura<br />
dell’evento il 23 luglio, nella cappella<br />
del Centro Univers<strong>it</strong>ario <strong>della</strong><br />
FEI.<br />
La Solenne Eucaristia è stata<br />
concelebrata da Mons. Raymundo<br />
Damasceno Assis, Arcivescovo<br />
di Aparecida e Presidente <strong>della</strong><br />
CNBB, Mons. Odilo Pedro Scherer,<br />
Arcivescovo di San Paolo, Mons.<br />
“La presenza dei rettori di diverse parti del mondo riun<strong>it</strong>i in Assemblea<br />
dimostra la forza delle univers<strong>it</strong>à cattoliche”<br />
Alcuni partecipanti durante la Sessione di apertura<br />
José Nelson Westrupp, Vescovo di<br />
Santo André, e da una ventina di<br />
sacerdoti. All’inizio <strong>della</strong> Messa, il<br />
Cardinale Grocholewski ha letto il<br />
decreto <strong>della</strong> Santa Sede che nomina<br />
il Beato John Henry Newman patrono<br />
<strong>della</strong> FIUC.<br />
Durante la sessione di apertura<br />
dei lavori, il Cardinale Raymundo<br />
Damasceno ha affermato che “la<br />
presenza dei rettori di diverse parti<br />
del mondo riun<strong>it</strong>i in Assemblea dimostra<br />
la forza delle univers<strong>it</strong>à cattoliche”<br />
e ha ricordato il ruolo peculiare<br />
delle soprac<strong>it</strong>ate nella “evangelizzazione<br />
qualificata attraverso l’accesso<br />
alle frontiere <strong>della</strong> conoscenza,<br />
<strong>della</strong> ricerca e <strong>della</strong> diplomazia<br />
univers<strong>it</strong>aria”.<br />
Nuovi contesti culturali,<br />
sociali e pol<strong>it</strong>ici<br />
Il Prof. Anthony Cernera – Presidente<br />
Generale <strong>della</strong> Federazione<br />
Internazionale delle Univers<strong>it</strong>à<br />
Cattoliche (FIUC) e docente nella<br />
Sacred Heart Univers<strong>it</strong>y del Connecticut<br />
(USA) – si è rifer<strong>it</strong>o al tema<br />
dell’assemblea, che sintetizza<br />
le nuove sfide dell’educazione<br />
cattolica, tra le quali, quella di<br />
36 Madonna di Fatima · Settembre 2012
educare lo studente alla selezione<br />
e valutazione delle abbondanti<br />
informazioni provenienti dai nuovi<br />
mezzi di comunicazione. “Discutere<br />
l’insegnamento e l’apprendimento<br />
nelle nostre società, in cui<br />
abbondano gli ipads e iphones, internet<br />
e i micro-computer, implica<br />
prendere in considerazione i nuovi<br />
contesti culturali, sociali, pol<strong>it</strong>ici<br />
ed educativi, che impongono molte<br />
sfide al mondo <strong>della</strong> conoscenza” –<br />
ha spiegato.<br />
“I nostri professori”, ha aggiunto<br />
il Prof. Anthony, “sono di fronte a<br />
nuove sensibil<strong>it</strong>à culturali, educative<br />
e di formazione univers<strong>it</strong>aria, nuove<br />
ricerche per le qualifiche, nuovi<br />
contesti di insegnamento e nuovi<br />
problemi di ricerche. La generazione<br />
di età superiore a 30 o 35 anni è<br />
di immigranti nel nuovo mondo delle<br />
tecnologie. La gioventù è la vera<br />
c<strong>it</strong>tadina, perché è nata nel mondo<br />
cibernetico. Oggi la società richiede<br />
ai docenti nuovi metodi e informazioni”.<br />
Gli studenti sono cambiati<br />
Dopo aver sottolineato che “questa<br />
Assemblea di studi è intensamente<br />
orientata verso lo studente”,<br />
Mons. Guy-Réal Thivierge, Segretario<br />
Generale <strong>della</strong> FIUC e consulente<br />
<strong>della</strong> Congregazione per l’Educazione<br />
Cattolica, ha affermato:<br />
“Gli studenti di oggi sono estremamente<br />
differenti da quelli di venti,<br />
trenta o quaranta anni fa. È molto<br />
importante osservare che essi sono<br />
cambiati. È necessario fare attenzione<br />
a non sottovalutare le speranze,<br />
i richiami e le necess<strong>it</strong>à degli studenti,<br />
ma d’altra parte, è necessario<br />
dare una formazione ai leader univers<strong>it</strong>ari,<br />
professori, rettori e amministratori”.<br />
Infatti, temi come Nuovi tempi,<br />
nuovi alunni, nuovi professori, esposto<br />
dalla Prof.ssa. Br<strong>it</strong>t-Mari Barth,<br />
dell’Inst<strong>it</strong>ut Catholique de Paris, e Il<br />
rapporto professore/studente nel seco-<br />
Educare lo studente alla selezione e analisi delle abbondanti<br />
informazioni forn<strong>it</strong>e dai nuovi mezzi di comunicazione è una delle<br />
principali sfide dell’Educazione Cattolica<br />
I Cardinali Raymundo Damasceno Assis e Zenon Grocholewski e i professori<br />
Fábio do Prado e Anthony Cernera durante la sessione di apertura<br />
lo XXI, svolto dal Prof. Manuel Joaquim<br />
Pinho Moreira de Azevedo,<br />
dell’Univers<strong>it</strong>à Cattolica Portoghese,<br />
hanno susc<strong>it</strong>ato speciale interesse<br />
nel pubblico per indicare queste<br />
nuove sfide e speranze nel comp<strong>it</strong>o<br />
di formare ed evangelizzare la nuova<br />
generazione di giovani univers<strong>it</strong>ari.<br />
Si segnala anche la presentazione<br />
dei risultati preliminari <strong>della</strong> Ricerca<br />
globale <strong>della</strong> FIUC sulla cultura<br />
dei giovani nell’univers<strong>it</strong>à cattolica,<br />
fatta dalla Prof.ssa Rosa Aparicio<br />
Gómez, dell’Ist<strong>it</strong>uto Univers<strong>it</strong>ario<br />
Ortega y Gasset, Spagna. Essa<br />
è stata realizzata sulla base di<br />
un questionario elaborato da specialisti<br />
dei più diversi campi con lo<br />
scopo di identificare il profilo psicologico<br />
dei giovani studenti iscr<strong>it</strong>ti<br />
nelle 205 univers<strong>it</strong>à affiliate alla<br />
FIUC.<br />
Messa finale e consegna<br />
di medaglie<br />
Il Congresso si è concluso il 26<br />
luglio con una Messa solenne nella<br />
Chiesa s<strong>it</strong>uata nel Pateo do Collegio,<br />
celebrata dal Cardinale Odilo<br />
Pedro Scherer e concelebrata dal<br />
Cardinale Claudio Hummes, Arcivescovo<br />
Emer<strong>it</strong>o di San Paolo e Prefetto<br />
emer<strong>it</strong>o <strong>della</strong> Congregazione<br />
per il Clero, da Mons. Tarcisio Scaramussa,<br />
Vescovo-ausiliare dell’Arcidiocesi<br />
di San Paolo e da venti sacerdoti<br />
rettori di diverse univers<strong>it</strong>à<br />
pontificie. La celebrazione è stata<br />
imprezios<strong>it</strong>a dalla Schola Cantorum<br />
del Pateo do Collegio, che ha<br />
esegu<strong>it</strong>o melodie classiche polifoniche<br />
accompagnate da un’eccellente<br />
orchestra da camera.<br />
In una solenne cerimonia dopo<br />
l’Eucaristia, sono stati insign<strong>it</strong>i<br />
con la medaglia Ex Corde Ecclesiæ<br />
il Prof. Anthony Cernera, che<br />
concludeva nello stesso giorno il suo<br />
triennio di presidente <strong>della</strong> FIUC e<br />
il Prof. Fábio do Prado, Rettore <strong>della</strong><br />
FEI. Nella medesima cerimonia,<br />
è stato consegnato alla Bethlehem<br />
Univers<strong>it</strong>y, di Gerusalemme, il premio<br />
Sciat ut serviat (Apprendere per<br />
servire).<br />
Il 27 luglio, si è tenuta anche una<br />
sessione amministrativa durante la<br />
quale è stato eletto come nuovo Presidente<br />
<strong>della</strong> FIUC, per un mandato<br />
di tre anni, don Pedro Rubens Ferreira<br />
Oliveira, SJ, attuale Rettore<br />
dell’Univers<strong>it</strong>à Cattolica di Pernambuco<br />
(UNICAP). ²<br />
David Domingues<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 37
La parola dei Pastori<br />
Fare scienza aperta al<br />
trascendente<br />
Nelle univers<strong>it</strong>à cattoliche, la Ragione non può svuotare<br />
il mistero d’amore che la Croce rappresenta, ma questa<br />
può dare alla Ragione la risposta ultima che essa cerca.<br />
F<br />
ratelli e sorelle, “a ogni<br />
uomo che procede rettamente,<br />
io mostrerò la salvezza<br />
di Dio”. Con questa<br />
felice promessa, la L<strong>it</strong>urgia <strong>della</strong> Parola<br />
di oggi ci inv<strong>it</strong>a a incamminare i<br />
nostri passi sulla via del bene e a fissare<br />
il nostro sguardo su Gesù Risorto,<br />
Re dell’Universo e Signore <strong>della</strong><br />
Storia. [...]<br />
Due ali con le quali lo<br />
spir<strong>it</strong>o umano si eleva alla<br />
contemplazione <strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à<br />
Cardinale Zenon Grocholewski<br />
Prefetto <strong>della</strong> Congregazione per l’Educazione Cattolica<br />
Il Vangelo di oggi (Mt 12, 38-42)<br />
potrebbe esser interpretato, a mio<br />
avviso, da due punti di vista.<br />
Da un punto di vista negativo, Gesù<br />
respinge la richiesta dei maestri<br />
<strong>della</strong> Legge e dei farisei, di dar loro<br />
un segnale personale. Chiude in modo<br />
incisivo l’interpellanza di questa<br />
“generazione cattiva e adultera” che<br />
viveva ab<strong>it</strong>uata ai segnali divini, ammirava<br />
i miracoli e interpretava i fenomeni<br />
cosmici. Egli la inv<strong>it</strong>a a elevare<br />
lo sguardo al di sopra del segnale<br />
personale; la esorta a prender coscienza<br />
che in mezzo ad essa si trova<br />
il Servo di Dio, l’Eletto, nel quale il<br />
Padre ha trovato la sua predilezione<br />
e sul quale ha diffuso lo Spir<strong>it</strong>o. [...]<br />
Dal punto di vista pos<strong>it</strong>ivo, tuttavia,<br />
Gesù evoca nel Vangelo di oggi<br />
due segnali del passato: quello di<br />
Giona e quello <strong>della</strong> sapienza di Salomone.<br />
E li interpreta riferendoli<br />
alla sua Persona, alla sua prossima<br />
Passione, Morte e Resurrezione.<br />
Vediamo ora più da vicino questi<br />
due segnali, che richiamano alla<br />
mente la fede e la ragione, le quali –<br />
secondo l’Enciclica Fides et ratio, del<br />
Beato Giovanni Paolo II – cost<strong>it</strong>uiscono<br />
come le due ali con le quali lo<br />
spir<strong>it</strong>o umano si eleva alla contemplazione<br />
<strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à.<br />
Prima ala: la Fede in<br />
Cristo risorto<br />
Riguardo al segnale di Giona, dice<br />
il testo biblico: “Infatti, così come<br />
Giona è stato tre giorni e tre notti<br />
nel ventre <strong>della</strong> balena, così anche<br />
il Figlio dell’Uomo starà tre giorni e<br />
tre notti nel seno <strong>della</strong> terra”. Gesù,<br />
allora, esorta i suoi interlocutori a<br />
interpretare il segnale di Giona sotto<br />
l’ottica del mistero <strong>della</strong> sua prossima<br />
Morte e Resurrezione. [...]<br />
Attraverso il segnale di Giona, Egli<br />
ci indica implic<strong>it</strong>amente che per conoscerLo<br />
di fatto si richiede il dono <strong>della</strong><br />
Fede: Fede fondata sul mistero pasquale<br />
e alimentata dalla predicazione,<br />
ossia, dal depos<strong>it</strong>o <strong>della</strong> Fede. [...]<br />
Nel mondo univers<strong>it</strong>ario cattolico<br />
la Fede non può mai esser considerata<br />
un accessorio o una moda momentanea:<br />
la Fede in Cristo morto e risorto<br />
deve accompagnare ogni riflessione e<br />
approfondimento riguardo la natura,<br />
l’uomo e la società. Voler dissociare<br />
la Fede dall’indagine scientifica equivale<br />
a costruire una scienza nella quale<br />
regnano la vacu<strong>it</strong>à e l’assurdo, poiché,<br />
come sottolineava il Beato Giovanni<br />
Paolo II, ogni realtà umana, individuale<br />
e sociale, è stata liberata da<br />
Cristo: tanto le persone come le attiv<strong>it</strong>à<br />
degli uomini, la cui manifestazione<br />
più elevata e personificata è la cultura.<br />
Come ci ricorda Gesù nel Vangelo<br />
di oggi, gli ab<strong>it</strong>anti di Ninive si sono<br />
38 Madonna di Fatima · Settembre 2012
convert<strong>it</strong>i grazie alla predicazione<br />
di Giona. Allo stesso<br />
modo, in vista del prossimo<br />
Anno <strong>della</strong> Fede, che inizierà<br />
il prossimo 11 ottobre,<br />
il mondo univers<strong>it</strong>ario cattolico<br />
è chiamato a intensificare<br />
e rinnovare la sua Fede<br />
in Cristo morto e risorto.<br />
Per questo, come evidenzia<br />
la Congregazione per la<br />
Dottrina <strong>della</strong> Fede, l’univers<strong>it</strong>à<br />
cattolica è inv<strong>it</strong>ata a<br />
susc<strong>it</strong>are “un dialogo rinnovato<br />
e creativo tra fede e ragione”,<br />
per mezzo di simposi,<br />
congressi e giornate di studio.<br />
È chiamata anche a partecipare<br />
a “celebrazioni pen<strong>it</strong>enziali,<br />
nelle quali si ponga<br />
speciale enfasi nel chiedere<br />
a Dio perdono per i peccati<br />
contro la fede”.<br />
Seconda ala: la Ragione<br />
in armonia con la fede<br />
David Domingues.<br />
Come abbiamo detto<br />
all’inizio di questa riflessione,<br />
nel suo dialogo con i<br />
maestri <strong>della</strong> Legge e i farisei,<br />
Gesù offre un altro segnale:<br />
quello di Salomone. Parla specificamente<br />
<strong>della</strong> sapienza di Salomone.<br />
Questo segnale ci fa, dunque, intendere<br />
che per conoscere Cristo interamente<br />
si richiede, oltre alla fede<br />
in Lui, l’ala <strong>della</strong> sapienza o <strong>della</strong><br />
ragione, la quale, in perfetta armonia<br />
con la fede, può raggiungere<br />
i misteri divini.<br />
Il Beato Giovanni Paolo II sosteneva:<br />
“La ragione, priva del contributo<br />
<strong>della</strong> Rivelazione, ha percorso<br />
vie marginali con il rischio di perder<br />
di vista la sua meta finale. La fede,<br />
priva <strong>della</strong> ragione, ha messo in<br />
maggior evidenza il sentimento e<br />
l’esperienza, correndo il rischio di<br />
smettere di essere una proposta universale”<br />
(Fides et ratio n.48). [...]<br />
Cardinale Zenon Grocholewski durante l’omelia<br />
nella cappella del Centro Univers<strong>it</strong>ario <strong>della</strong> FEI,<br />
affiancato da Mons. Odilo Pedro Scherer e<br />
Mons. Raymundo Damasceno Assis<br />
Voler dissociare la<br />
fede dall’indagine<br />
scientifica equivale a<br />
costruire una scienza<br />
nella quale regnano<br />
la vacu<strong>it</strong>à e l’assurdo<br />
A questo propos<strong>it</strong>o, è necessario ricordare<br />
che la fonte <strong>della</strong> sapienza di<br />
Salomone era il suo permanente contatto<br />
con Dio, ossia, la preghiera e la<br />
contemplazione, senza le quali il suo<br />
ragionamento sarebbe considerato<br />
banale o senza prestigio.<br />
La Regina del Sud non<br />
sarebbe venuta ad ascoltare<br />
la sapienza di Salomone<br />
se non avesse trovato nel suo<br />
pensiero una ver<strong>it</strong>à nuova e<br />
reale: la ver<strong>it</strong>à di Dio. [...]<br />
La grande sfida delle<br />
univers<strong>it</strong>à cattoliche<br />
Nelle univers<strong>it</strong>à cattoliche,<br />
la ragione non può svuotare<br />
il mistero d’amore che la<br />
Croce rappresenta, ma questa<br />
può dare alla ragione la risposta<br />
ultima che essa cerca.<br />
Il cr<strong>it</strong>erio di ver<strong>it</strong>à e, allo stesso<br />
tempo, di salvezza, non è<br />
la sapienza delle parole, ma<br />
la Parola <strong>della</strong> Sapienza. Ha<br />
detto il Papa Benedetto XVI<br />
nell’Univers<strong>it</strong>à Cattolica del<br />
Sacro Cuore: “Ecco allora la<br />
grande sfida delle Univers<strong>it</strong>à<br />
cattoliche: fare scienza nell’orizzonte<br />
di una razional<strong>it</strong>à vera,<br />
diversa da quella che oggi<br />
è ampiamente dominante,<br />
secondo una ragione aperta<br />
alla questione <strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à e ai grandi<br />
valori iscr<strong>it</strong>ti nel proprio essere e, di<br />
conseguenza, aperta al trascendente, a<br />
Dio”. [...]<br />
Preghiamo, allora, affinché le nostre<br />
ist<strong>it</strong>uzioni univers<strong>it</strong>arie cattoliche<br />
continuino a dare testimonianza<br />
<strong>della</strong> Fede in Cristo e <strong>della</strong> sapienza<br />
proveniente dall’alto. Che entrambe<br />
le ali, la fede e la ragione, continuino<br />
a guidare il mondo univers<strong>it</strong>ario<br />
cattolico. ²<br />
Passi dell’omelia nella Messa<br />
di apertura <strong>della</strong> 24ª Assemblea<br />
Generale <strong>della</strong> Federazione<br />
Internazionale delle Univers<strong>it</strong>à<br />
Cattoliche, 23/7/2012.<br />
Testo trascr<strong>it</strong>to da una registrazione,<br />
senza revisione dell’autore.<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 39
Aiuto spir<strong>it</strong>uale per i vis<strong>it</strong>atori<br />
dei Musei Vaticani<br />
Dallo scorso mese di agosto, due<br />
sacerdoti restano quotidianamente<br />
a disposizione dei vis<strong>it</strong>atori dei Musei<br />
Vaticani, per dialogare con loro e<br />
offrire consigli e aiuto spir<strong>it</strong>uale.<br />
“I sacerdoti staranno in due punti<br />
strategici dell’<strong>it</strong>inerario ab<strong>it</strong>uale, dove<br />
ci saranno un tavolo e due sedie; chi<br />
vuole potrà avvicinarli per scambiare<br />
alcune parole o fare insieme una riflessione”<br />
ha spiegato a L’Osservatore<br />
Romano Mons. Giuseppe Sciacca, Segretario<br />
Generale del Governo dello<br />
Stato <strong>della</strong> C<strong>it</strong>tà del Vaticano.<br />
I Musei Vaticani, ha spiegato,<br />
“sono come il forziere dove, grazie<br />
alla sapienza dei Pontefici e al loro<br />
amore per la bellezza, si conservano<br />
le migliori opere forgiate dal genere<br />
umano attraverso la Storia; sono anche<br />
un veicolo particolare attraverso<br />
il quale la Buona Novella di Dio<br />
fatto Uomo può essere annunziata<br />
al mondo”.<br />
Essi accolgono tutti, “di qualunque<br />
credenza e provenienza, ma ricordano<br />
a ognuno, per mezzo di una<br />
statua, un gioiello, un quadro o un<br />
affresco, quello a cui siamo chiamati”<br />
ha aggiunto Mons. Sciacca..<br />
Premio Ratzinger di Teologia<br />
Il giorno 20 ottobre sarà confer<strong>it</strong>a<br />
la seconda edizione del Premio<br />
Ratzinger di Teologia a “due eminenti<br />
studiosi” i cui nomi saranno<br />
resi noti prossimamente secondo<br />
una notizia del 20 luglio del giornale<br />
L’Osservatore Romano.<br />
L'Osservatore Romano<br />
La Fondazione Joseph Ratzinger-Benedetto<br />
XVI vuole con questo<br />
“esprimere in maniera semplice<br />
e concreta il suo ‘grazie a coloro<br />
che, nelle tenebre del tempo presente,<br />
si sforzano di far rifulgere lo<br />
splendore <strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à, in profonda<br />
comunione con il Santo Padre” ha<br />
dichiarato Mons. Giuseppe Antonio<br />
Scotti, Presidente del Consiglio<br />
di Amministrazione di questa Fondazione.<br />
Papa Benedetto XVI stesso consegnerà<br />
il Premio nel contesto <strong>della</strong><br />
XIII Assemblea Ordinaria del Sinodo<br />
dei Vescovi, nella quale sarà dibattuto,<br />
dal 7 al 28 ottobre, il tema<br />
La Nuova Evangelizzazione per la<br />
trasmissione <strong>della</strong> Fede Cristiana.<br />
Creata nel marzo 2010, la Fondazione<br />
Joseph Ratzinger – Benedetto<br />
XVI ha, tra gli altri obbiettivi, quello<br />
di “stabilire premi per gli studiosi<br />
che si distinguano per speciali mer<strong>it</strong>i,<br />
tanto nell’attiv<strong>it</strong>à delle pubblicazioni<br />
quanto in quella dell’investigazione<br />
scientifica” informa la pagina<br />
web dell’Ist<strong>it</strong>uzione (http://www.<br />
fondazioneratzinger.va).<br />
Il Cardinale Filoni ordina<br />
quattro vescovi nella<br />
Repubblica Centro-Africana<br />
Agenzia Fides – Un “messaggio di<br />
speranza e di appoggio” è stato portato<br />
dal Cardinale Fernando Filoni,<br />
Prefetto <strong>della</strong> Congregazione per l’Evangelizzazione<br />
dei Popoli, alla Chiesa<br />
nella Repubblica Centro-Africana,<br />
con l’ordinazione di quattro Vescovi<br />
il 22 luglio scorso. “La Chiesa nella<br />
Repubblica Centro-Africana bril-<br />
lerà con la luce di Cristo! Vi inv<strong>it</strong>o a<br />
un rinnovato impegno alla missione:<br />
una nuova era deve iniziare!” ha detto<br />
il Cardinale a più di 1.500 fedeli riun<strong>it</strong>i<br />
nella piazza antistante la Cattedrale<br />
di Bangui per l’ordinazione episcopale<br />
di Mons. Dieudonné Nzapalainga,<br />
Arcivescovo di Bangui, Mons.<br />
Nestor-Désiré Nongo Aziabgia, Vescovo<br />
di Bossangoa, Mons. Dennis<br />
Abgenyadzi, Vescovo di Berbérati e<br />
Mons. Cyr-Nestor Yapaupa, Vescovo<br />
coadiutore di Alindao.<br />
Oltre ai neo ordinati, numerosi<br />
altri Vescovi di varie nazioni hanno<br />
concelebrato la Santa Messa a<br />
cui hanno partecipato il Presidente<br />
<strong>della</strong> Repubblica, François Bozizé, il<br />
Presidente dell’Assemblea Nazionale,<br />
Célestin Leroy Gaombalet, il Primo<br />
Ministro, Faustin Archange Touadera<br />
e il Sindaco di Bangui, Nazaire<br />
Guenefe-Yalanga.<br />
Mons. Filoni ha concluso la sua<br />
omelia con un’esortazione ai nuovi<br />
Vescovi: “La vostra missione è disperdere<br />
le tenebre del nostro mondo<br />
con la luce <strong>della</strong> Parola di Dio,<br />
attraverso la vostra testimonianza<br />
di v<strong>it</strong>a. In nome del Signore, vi supplico:<br />
rinnovatevi nella vostra v<strong>it</strong>a di<br />
fede”.<br />
Cile: 250 mila alla festa <strong>della</strong><br />
Madonna del Carmine<br />
Agenzia Gaudium Press – Circa<br />
250 mila fedeli hanno affollato il<br />
piccolo ab<strong>it</strong>ato di La Tirana, s<strong>it</strong>uato<br />
nel nord del Cile, per celebrare<br />
la festa <strong>della</strong> Madonna del Carmine,<br />
Patrona del paese.<br />
Non solo con preghiere i pellegrini<br />
hanno manifestato la loro devozione:<br />
durante tutta la giornata del<br />
16 luglio, più di 200 gruppi di ballo,<br />
alcuni dei quali provenienti dal Perù<br />
e dalla Bolivia, hanno reso omaggio<br />
con vistose danze popolari alla statua<br />
“de La Chin<strong>it</strong>a”, esposta nell’atrio<br />
del tempio costru<strong>it</strong>o nel 1886.<br />
La Messa principale è stata celebrata<br />
da Mons. Marco Antonio Ór-<br />
40 Madonna di Fatima · Settembre 2012
www.odisur.es<br />
denes Fernández, Vescovo di Iquique.<br />
Alla fine <strong>della</strong> giornata, migliaia<br />
di pellegrini hanno segu<strong>it</strong>o la processione<br />
che ha condotto attraverso<br />
le strette vie dell’ab<strong>it</strong>ato la statua<br />
<strong>della</strong> Vergine del Carmine de La Tirana.<br />
37º Congresso dei Pueri Cantores<br />
La cerimonia di apertura del 37º<br />
Congresso Internazionale di Pueri<br />
Cantores ha riun<strong>it</strong>o l’11 luglio, nella<br />
Plaza de Toros di Granada, in Spagna,<br />
90 cori di voci bianche prove-<br />
nienti da 18 Paesi, per un totale di<br />
circa 3 mila bambini. Oltre a rappresentazioni<br />
musicali, l’atto ha avuto<br />
anche momenti di preghiera e di lettura<br />
del Vangelo. Alla sera, una cena-picnic<br />
e uno show equestre hanno<br />
chiuso la prima giornata del Congresso.<br />
Nei giorni seguenti, i diversi<br />
cori dei Pueri Cantores si sono esib<strong>it</strong>i<br />
in numerose chiese di Granada.<br />
La solenne Messa di chiusura del<br />
giorno 15 è stata presieduta dall’Arcivescovo<br />
di Granada, Mons. Javier<br />
Martinez e concelebrata dal Presidente<br />
<strong>della</strong> Federazione Internazionale<br />
dei Pueri Cantores, Mons. Robert<br />
Tirala, con più di venti sacerdoti<br />
delle Federazioni Nazionali rappresentate<br />
nel Congresso. Alla fine<br />
dell’atto l<strong>it</strong>urgico, è risuonato nella<br />
Cattedrale l’“Alleluia!” di Hendel,<br />
cantato dai circa 3 mila bambini<br />
congressisti.<br />
“Cantiamo non perché la musica<br />
renda più bella la L<strong>it</strong>urgia”, ha affermato<br />
nella sua omelia il celebrante,<br />
“ma perché quanto accade nell’Eucaristia<br />
è così grande e bello che non<br />
possiamo smettere di cantare”.<br />
www.ucanews.com<br />
Prima religiosa a pronunciare<br />
i voti in Nepal<br />
Agenzia Gaudium Press – Per la<br />
Chiesa Cattolica nel Nepal, il 29 luglio<br />
è stata una giornata storica: la<br />
prima religiosa nepalese Marina<br />
D<br />
Adorazione Eucaristica<br />
durante i Giochi Olimpici<br />
on Franzis Conway, OFM, parroco di<br />
San Francesco d’Assisi, a Londra, ha<br />
promosso un’Adorazione Eucaristica ininterrotta<br />
durante le oltre due settimane nelle<br />
quali si sono realizzati i Giochi Olimpici<br />
in questa c<strong>it</strong>tà, dal 27 luglio al 12 agosto.<br />
Dalle 9 alle ore 18, il Santissimo Sacramento<br />
era esposto nella Parrocchia di San Francesco<br />
a Stafford, dalle 18 alle ore 24 in quella<br />
<strong>della</strong> Madonna e Santa Caterina da Siena<br />
a Bow e fino alle ore 9 del giorno seguente<br />
in quella di Sant’Antonio a Forest Gate.<br />
I tre templi si trovano molto vicini alla c<strong>it</strong>ta<strong>della</strong><br />
olimpica, rendendo possibile la partecipazione<br />
degli atleti presenti a Londra.<br />
Per poter dar ascolto a ogni vis<strong>it</strong>atore<br />
nella propria lingua, Don Conway ha inv<strong>it</strong>ato sacerdoti<br />
di altri Paesi a partecipare all’iniziativa, che si inserisce<br />
nello sforzo congiunto realizzato dalla Chiesa<br />
Parrocchia San Francesco d’Assisi a Stafford, Londra<br />
Cattolica in Inghilterra per dare assistenza religiosa<br />
ai milioni di vis<strong>it</strong>atori che sono conflu<strong>it</strong>i a Londra in<br />
occasione dei Giochi Olimpici.<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 41
Sharma, di 22 anni di età ha pronunciato<br />
i suoi voti nella cappella<br />
<strong>della</strong> Scuola di Santa Maria, nel centro<br />
di Katmandu, cap<strong>it</strong>ale di questo<br />
Paese nel quale è proib<strong>it</strong>o predicare<br />
la Fede cristiana a membri di altre<br />
religioni. Fino al 2006 si permetteva<br />
alle Congregazioni religiose solo<br />
l’esercizio di attiv<strong>it</strong>à educative, e<br />
c’era un’unica chiesa legalmente riconosciuta.<br />
La Santa Messa è stata celebrata<br />
da Mons. Anthony Sharma, primo<br />
sacerdote nepalese (ordinato nel<br />
1968) e primo Vescovo del Vicariato<br />
Apostolico del Nepal. Nonostante<br />
tutte le difficoltà inerenti alle restrizioni<br />
alla libertà religiosa, Suor<br />
Margaret Mary, Superiora Regionale<br />
<strong>della</strong> Congregazione di Gesù,<br />
ha manifestato la speranza che tra<br />
breve un gruppo di giovani nepalesi<br />
seguano l’esempio di Suor Marina<br />
Sharma.<br />
Incontro Internazionale<br />
delle Equipe Notre Dame<br />
Più di 7.500 mila aderenti alle<br />
Equipe provenienti da vari Paesi<br />
hanno partecipato al XI Incontro<br />
Internazionale delle Equipe Notre<br />
Dame, realizzato a Brasilia dal 21 al<br />
26 luglio.<br />
“Gli sposi delle Equipe Notre<br />
Dame proclamano, non tanto con<br />
parole quanto soprattutto con la v<strong>it</strong>a,<br />
le ver<strong>it</strong>à fondamentali sull’amore<br />
umano e il suo significato più profondo”<br />
ha affermato il Cardinale<br />
Tarcisio Bertone, Segretario di Stato<br />
del Vaticano, in un messaggio inviato<br />
ai partecipanti a nome di Papa<br />
Benedetto XVI.<br />
Equipe Notre Dame è un’Associazione<br />
Internazionale di Dir<strong>it</strong>to<br />
Pontificio che ha per “obbiettivo essenziale<br />
aiutare le coppie a camminare<br />
verso la sant<strong>it</strong>à”, secondo la definizione<br />
del fondatore, il Servo di<br />
Dio Henri Caffarel, sacerdote <strong>della</strong><br />
Diocesi di Parigi, morto a 93 anni<br />
nel 1996.<br />
www.aica.com<br />
Libri di San Josemaria<br />
pubblicati in edizione dig<strong>it</strong>ale<br />
La casa ed<strong>it</strong>rice spagnola RIALP<br />
ha pubblicato a luglio la <strong>versione</strong> dig<strong>it</strong>ale<br />
di varie opere di San Josemaria<br />
Escrivá, con l’obbiettivo di portare<br />
gli insegnamenti del fondatore<br />
dell’Opus Dei a un maggior numero<br />
di persone, specialmente alle generazioni<br />
più giovani.<br />
Grazie alle possibil<strong>it</strong>à dell’edizione<br />
elettronica, e a un costo ben minore<br />
di quello delle edizioni cartacee,<br />
gli “indici di argomenti” di questi<br />
libri sono intrecciati in modo da<br />
facil<strong>it</strong>are la lettura e la consultazione.<br />
Tra le opere già disponibili nel<br />
nuovo formato si trovano: Camino,<br />
Surco, Forja, Santo Rosario, Via<br />
Crucis, Amigos de Dios, Es Cristo que<br />
passa, Amar al mundo apasionadamente<br />
e Conversaciones con Mons.<br />
Escrivá de Balaguer.<br />
Argentina: 300 mila fedeli hanno<br />
reso omaggio alla Vergine di Itati<br />
Agenzia AICA – Circa 300 mila<br />
fedeli hanno partecipato, il 16 luglio,<br />
ai festeggiamenti commemorativi<br />
del 112º anniversario dell’Incoronazione<br />
<strong>della</strong> statua <strong>della</strong> Madonna<br />
di Itati, Patrona <strong>della</strong> provincia di<br />
Corrientes, in Argentina.<br />
Dopo il tradizionale “saluto di<br />
anniversario” nel piazzale <strong>della</strong> Basilica,<br />
la statua è stata condotta in<br />
corteo acqueo nel Fiume Paraná per<br />
l’incontro con la statua <strong>della</strong> Vergine<br />
di Caacupé, venuta dal vicino<br />
Paraguay. La Messa celebrata da<br />
Mons. Fabriciano Sigampa, Arcivescovo<br />
di Resistencia, ha concluso il<br />
programma del mattino.<br />
Alle ore 13, si è tenuta una seconda<br />
Celebrazione Eucaristica, presieduta<br />
dall’Arcivescovo di Corrientes,<br />
Mons. Andrés Stanovnik. Successivamente,<br />
nel tardo pomeriggio, Don<br />
Omar Gustavo Cadenini, Superiore<br />
Provinciale dell’Opera Don Orione,<br />
ha presieduto la Messa di chiusura,<br />
dopo la quale si è realizzata la Processione<br />
delle Fiaccole.<br />
Conclusa la redazione del<br />
3º volume di “Gesù di Nazareth”<br />
Il Santo Padre Benedetto XVI ha<br />
terminato alla fine di luglio la redazione<br />
del terzo volume <strong>della</strong> sua opera<br />
Gesù di Nazareth, dedicato all’Infanzia<br />
di Gesù. Si procede ora alla<br />
traduzione dell’originale tedesco nelle<br />
sette lingue nelle quali sono stati<br />
pubblicati i due volumi precedenti,<br />
che hanno già superato la soglia di un<br />
milione di copie vendute.<br />
Scr<strong>it</strong>tore instancabile, Benedetto<br />
XVI sta elaborando una nuova Enciclica<br />
sulla Fede, come “un grande<br />
dono per l’Anno <strong>della</strong> Fede” ha informato<br />
il Segretario di Stato <strong>della</strong><br />
Santa Sede, Cardinale Tarcisio Bertone,<br />
durante una Messa celebrata a<br />
Introd, in Valle d’Aosta, dove ha trascorso<br />
alcuni giorni di ferie.<br />
Inoltre, il Papa si è occupato anche,<br />
alla fine di luglio, <strong>della</strong> preparazione<br />
dei discorsi da fare durante<br />
il suo Viaggio Apostolico in Libano<br />
(dal 14 al 16 settembre), come pure<br />
di quelli che pronuncerà in occasione<br />
delle commemorazioni del 50º<br />
anniversario dell’apertura del Concilio<br />
Vaticano II, il giorno 11 ottobre<br />
prossimo.<br />
Mons. Sérgio Colombo sottolinea<br />
a Radio Vaticana l’importanza<br />
dell’Anno <strong>della</strong> Fede<br />
In pellegrinaggio nella C<strong>it</strong>tà<br />
Eterna, insieme ad un gruppo di fedeli<br />
<strong>della</strong> sua diocesi, Mons. Sérgio<br />
Colombo, Vescovo di Bragança Paulista<br />
(Brasile), ha concesso il 17 luglio<br />
un’intervista alla Radio Vati-<br />
42 Madonna di Fatima · Settembre 2012
cana, nella quale ha affermato che<br />
“l’Anno <strong>della</strong> Fede è un’occasione<br />
per riscoprire il messaggio di Gesù”.<br />
Per il Prelato brasiliano, questo<br />
periodo si riveste di speciale importanza,<br />
poiché in esso la Chiesa “è inv<strong>it</strong>ata<br />
a tornare alle fonti, al Vangelo,<br />
al catechismo, per riscoprire il messaggio<br />
di Gesù”. Ha aggiunto che “il<br />
Vangelo e Gesù non possono esser<br />
band<strong>it</strong>i dalla v<strong>it</strong>a <strong>della</strong> società, perché<br />
se bandiamo Gesù dalle nostre<br />
v<strong>it</strong>e, non potremo vivere la fratern<strong>it</strong>à<br />
e la solidarietà proposte da Lui”.<br />
Ha concluso spiegando che l’Anno<br />
<strong>della</strong> Fede sarà per molti l’anno<br />
<strong>della</strong> scoperta, o <strong>della</strong> riscoperta, di<br />
Gesù, “una nuova conoscenza del<br />
Suo messaggio, un’adesione rinnovata,<br />
col cuore aperto a Lui”.<br />
È tornato a liquefarsi<br />
il sangue di San Pantalone<br />
Come accade ogni anno, è tornato<br />
a liquefarsi il 27 luglio, data <strong>della</strong><br />
sua festa, il sangue di San Pantalone<br />
conservato in un reliquario nel<br />
Real Monasterio de la Encarnación,<br />
di Madrid. Circa 10 mila fedeli sono<br />
accorsi nella Chiesa del Monastero<br />
per presenziare il miracolo e venerare<br />
le reliquie di questo santo, un medico<br />
che fu martirizzato nell’anno<br />
305, durante le persecuzioni dell’imperatore<br />
Diocleziano.<br />
Il fenomeno si ripete dagli inizi<br />
del sec. XVII, quando la preziosa<br />
reliquia arrivò a Madrid, proveniente<br />
dalla Cattedrale di Ravello.<br />
Il sangue, che rimane coagulato nel<br />
reliquario durante tutto l’anno, comincia<br />
a liquefarsi il giorno 26 e si<br />
solidifica lentamente il giorno 28.<br />
Inv<strong>it</strong>o a pregare per la Francia<br />
Ripristinando un’antica tradizione,<br />
il Cardinale André Vingt-Trois,<br />
Arcivescovo di Parigi e Presidente<br />
<strong>della</strong> Conferenza Episcopale Francese,<br />
ha inviato il 10 agosto una lettera<br />
a tutti i Vescovi del Paese, inv<strong>it</strong>andoli<br />
a pregare per la Francia il<br />
giorno 15 agosto, solenn<strong>it</strong>à dell’Assunzione<br />
<strong>della</strong> Beata Vergine Maria.<br />
Nella sua lettera, il prelato chiede<br />
che siano incluse nella preghiera<br />
dei fedeli richieste specifiche per<br />
le v<strong>it</strong>time dell’attuale crisi economica,<br />
le quali “vedono con inquietudine<br />
il futuro”, per i governanti e legislatori,<br />
affinché “il loro senso del<br />
bene comune <strong>della</strong> società prevalga<br />
sugli interessi personali”, per le famiglie,<br />
pregando affinché “l’impegno<br />
degli sposi l’uno verso l’altro e<br />
con i loro figli sia un segno di fedeltà<br />
e di amore” e per i bambini ed adolescenti,<br />
affinché “tutti ci aiutiamo<br />
ognuno a scoprire il proprio cammino<br />
per progredire verso la felic<strong>it</strong>à”.<br />
L’usanza di pregare in modo speciale<br />
per la Francia nella giornata<br />
<strong>della</strong> sua Patrona ha origine il 10<br />
febbraio 1638, quando il re Luigi<br />
XIII consacrò il Regno alla Santissima<br />
Vergine.<br />
Aumenta l’interesse dello studio<br />
delle lingue classiche<br />
Cresce ogni anno il numero di<br />
univers<strong>it</strong>ari interessati ad ampliare<br />
il loro orizzonte culturale, apprendendo<br />
una delle cosiddette “lingue<br />
morte”, data la loro importanza<br />
nello sviluppo <strong>della</strong> civiltà occidentale.<br />
Nel mese di luglio, 88 studenti<br />
provenienti da 31 Paesi hanno partecipato<br />
alla quarta edizione dei<br />
Corsi Estivi di Lingue Classiche (latino,<br />
greco antico ed ebraico) organizzati<br />
dall’Univers<strong>it</strong>à Santa Croce,<br />
a Roma.<br />
Il metodo utilizzato per questo<br />
apprendistato richiede l’utilizzazione<br />
viva del linguaggio, di modo<br />
che, non solo in aula, ma anche negli<br />
intervalli e durante le refezioni,<br />
gli alunni sono inv<strong>it</strong>ati a conversare<br />
nella lingua che stanno studiando in<br />
modo da essere totalmente immersi<br />
nel suo spir<strong>it</strong>o.<br />
Nei corsi dell’Univers<strong>it</strong>à Santa<br />
Croce, si nota una grande varietà<br />
a livello di pratica di queste lingue.<br />
Sentendo certi studenti, per esempio,<br />
si ha l’impressione di ascoltare<br />
un discorso di un grande oratore<br />
classico; altri, al contrario, parlano<br />
con la difficoltà di chi sta facendo i<br />
primi passi.<br />
Omaggio alla Madonna<br />
di Guadalupe, a Los Angeles<br />
Più di 50 mila persone hanno<br />
partecipato al festival in onore <strong>della</strong><br />
Madonna di Guadalupe organizzato<br />
il 5 agosto a Los Angeles, negli<br />
Stati Un<strong>it</strong>i, su iniziativa di questa<br />
Arcidiocesi e dei Cavalieri di Colombo.<br />
L’evento ha avuto luogo nel<br />
Los Angeles Memorial Coliseum ed<br />
è consist<strong>it</strong>o in momenti di preghiera<br />
alternati a musica e conferenze.<br />
La principale fra queste è stata tenuta<br />
dall’Arcivescovo, Mons. Josede<br />
Gómez, il quale ha sottolineato<br />
il richiamo che la Madonna ci rivolge<br />
in queste apparizioni per crescere<br />
nella fede, nella speranza e<br />
nell’amore.<br />
Durante l’evento i fedeli hanno<br />
potuto venerare un piccolo pezzo<br />
<strong>della</strong> “tilma” di San Giovanni Diego,<br />
il manto indigeno nel quale la Madonna<br />
di Guadalupe ha lasciato impressa<br />
miracolosamente la sua immagine,<br />
nel 1531.<br />
CNA/EWTN News<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 43
10º anniversario <strong>della</strong><br />
canonizzazione di San<br />
Giovanni Diego<br />
Con una Messa celebrata nella Basilica<br />
<strong>della</strong> Madonna di Guadalupe,<br />
l’Arcidiocesi <strong>della</strong> C<strong>it</strong>tà del Messico<br />
ha commemorato il 31 luglio il decimo<br />
anniversario <strong>della</strong> canonizzazione di<br />
San Giovanni Diego, l’indigeno al quale<br />
la Vergine Santissima è apparsa varie<br />
volte nel Cerro Tepeyac, nell’anno 1531.<br />
La celebrazione è stata presieduta<br />
dall’Arcivescovo Metropol<strong>it</strong>ano,<br />
Cardinale Norberto Rivera Carrera<br />
e concelebrata dai Vescovi Ausiliari<br />
e dai membri del Cap<strong>it</strong>olo Guadalupano,<br />
presieduto dal Rettore,<br />
Mons. Enrique Glennie Graue. Durante<br />
l’Omelia, il Cardinale ha ricordato<br />
che, dopo la canonizzazione, il<br />
veggente messicano è diventato “modello<br />
di sant<strong>it</strong>à per il mondo intero”.<br />
Nel pomeriggio Mons. Eduardo<br />
Chávez, Rettore dell’Ist<strong>it</strong>uto di Studi<br />
Guadalupani, ha tenuto una conferenza<br />
sulla v<strong>it</strong>a di San Giovanni<br />
Diego e il significato dell’apparizione<br />
<strong>della</strong> Madonna di Guadalupe.<br />
Giovanni Diego che si chiamava<br />
Cuauhtlatoatzin, nome che nella sua<br />
lingua materna significa “Aquila che<br />
parla” nacque nel 1474, ricevette il<br />
Battesimo insieme con la sua sposa<br />
nel 1524 e visse come uomo di Fede,<br />
coerente con i suoi obblighi battesimali,<br />
nutrendo regolarmente la sua<br />
unione con Dio mediante l’Eucaristia<br />
e lo studio del Catechismo.<br />
Salesiane giapponesi<br />
evangelizzano attraverso la musica<br />
Agenzia Gaudium Press – Le Suore<br />
<strong>della</strong> Car<strong>it</strong>à di Gesù, gruppo appartenente<br />
alla Famiglia Salesiana,<br />
ha creato a Yokohama, in Giappone,<br />
il “Piccolo Coro”, con l’obbiettivo<br />
di aiutare a riscoprire il dono <strong>della</strong><br />
v<strong>it</strong>a e di evangelizzare attraverso<br />
il canto e la musica.<br />
Per le religiose, quando il Vangelo<br />
tocca la sensibil<strong>it</strong>à giapponese,<br />
il suo messaggio diventa più efficace.<br />
Per questo motivo, danno molto<br />
valore alla forza evangelizzatrice<br />
proveniente dall’arte e dalla musica.<br />
Una delle Suore ha commentato che<br />
i primi missionari salesiani inviati in<br />
Giappone “apprendevano la lingua<br />
con grande fatica, per poter evangelizzare,<br />
ma poi davano concerti per<br />
trasmettere il messaggio dell’amore<br />
di Dio. È anche questo che ci motiva<br />
ad una iniziativa del genere”.<br />
Seguendo l’esempio di questi<br />
missionari, che sono arrivati ad esibirsi<br />
in più di duemila concerti, le<br />
Suore <strong>della</strong> Car<strong>it</strong>à di Gesù utilizzano<br />
la musica come mezzo di evangelizzazione.<br />
Dopo aver inciso il loro<br />
primo CD, nell’anno 2000, le religiose<br />
hanno messo in scena numerosi<br />
spettacoli in parrocchie e anche<br />
in prigioni e riformatori giovanili.<br />
Nei loro spettacoli nelle prigioni,<br />
il “Piccolo Coro” inv<strong>it</strong>a i detenuti<br />
a vivere la musica come preghiera.<br />
Come risultato, molti di loro hanno<br />
manifestato una sensibile trasformazione<br />
e una riscoperta di quanto<br />
grande sia il dono <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a.<br />
“L’Osservatore Romano”<br />
ha cominciato ad essere<br />
stampato negli Stati Un<strong>it</strong>i<br />
Dal 25 luglio, l’edizione settimanale<br />
de L’Osservatore Romano in lingua<br />
inglese viene stampata in simultanea<br />
a Huntington, negli Stati Un<strong>it</strong>i.<br />
L’iniziativa è frutto di un convenzione<br />
con la casa ed<strong>it</strong>rice americana<br />
Our Sunday Vis<strong>it</strong>or, che pubblica<br />
la nota <strong>rivista</strong> settimanale omonima.<br />
Tutte i mercoledì, le pagine inviate<br />
alla Tipografia Vaticana sono<br />
trasmesse anche alle officine grafiche<br />
dell’Our Sunday Vis<strong>it</strong>or dove sono<br />
stampate e da lì distribu<strong>it</strong>e a tutta<br />
la nazione nord-americana.<br />
Nativi americani vanno in<br />
pellegrinaggio alla terra <strong>della</strong><br />
Beata Caterina Tekakw<strong>it</strong>ha<br />
La 73ª Conferenza Tekakw<strong>it</strong>ha,<br />
assemblea annuale dei cattolici<br />
appartenenti alle etnie indigene<br />
dell’America del Nord, ha riun<strong>it</strong>o<br />
ad Albany, dal 18 al 22 luglio, più di<br />
800 partecipanti provenienti da diverse<br />
regioni degli Stati Un<strong>it</strong>i e del<br />
Canada.<br />
Quest’anno l’incontro ha avuto<br />
un carattere speciale, a causa <strong>della</strong><br />
canonizzazione <strong>della</strong> Beata Caterina<br />
Tekakw<strong>it</strong>ha, prevista per il 21 ottobre<br />
di quest’anno. Per le comun<strong>it</strong>à<br />
cattoliche dei popoli nativi nordamericani,<br />
sarà un grande avvenimento<br />
che “molto farà per sollevare<br />
e stimolare il nostro popolo”, ha<br />
dichiarato all’agenzia Catholic News<br />
Service Suor Kateri M<strong>it</strong>chell, direttrice<br />
<strong>della</strong> Conferenza.<br />
La Beata Caterina “ha abbracciato<br />
il Vangelo tanto quanto ha potuto<br />
farlo un essere umano”, ha affermato<br />
l’Arcivescovo di Filadelfia, Mons.<br />
Charles Chaput, nell’omelia <strong>della</strong><br />
Messa celebrata il 20 luglio, esortando<br />
i cattolici a im<strong>it</strong>are le virtù incarnate<br />
dalla Beata Caterina, alla ricerca,<br />
come lei, di trovare il tempo per<br />
la preghiera e l’ascolto di Dio.<br />
44 Madonna di Fatima · Settembre 2012
Quasi cento<br />
anni in attesa di<br />
un parroco<br />
I<br />
l villaggio di Arbing (diocesi di Passau, in<br />
Germania) è rimasto 98 anni senza avere<br />
un parroco “<strong>della</strong> casa”. Dopo questo lungo<br />
tempo di attesa, grande è stata la gioia dei fedeli<br />
quando hanno potuto partecipare, il 1º luglio,<br />
alla prima Messa celebrata da un figlio di<br />
contadini del posto, ordinato il giorno precedente:<br />
Don Hermann Schächner.<br />
Seguendo la nobile tradizione ancora molto<br />
viva in questa regione <strong>della</strong> Germania, non<br />
ci si poteva più rivolgere al giovane Hermann<br />
con il colloquiale “tu”. Così, in quel giorno tutti<br />
attendevano nella piazza il “degnissimo Sig<br />
Parroco”, che ha tre fratelli in paese, i quali si<br />
occupano <strong>della</strong> tradizionale fattoria paterna<br />
già menzionata nelle cronache del secolo XIV.<br />
Al suo arrivo, il neosacerdote è stato ricevuto<br />
con dei tiri a salve in suo onore. Il villaggio<br />
non possiede una chiesa, ma conta su una piccola<br />
cappella, davanti alla quale è stato elevato<br />
un altare da campo. A questo si sono diretti<br />
in processione Don Hermann, una banda musicale<br />
e gli stendardi delle 40 corporazioni esistenti<br />
nella regione. Tremila fedeli provenienti<br />
da c<strong>it</strong>tà e villaggi vicini hanno partecipato<br />
all’Eucaristia. I festeggiamenti si sono prolungati<br />
per una settimana.<br />
L’arrivo di Don Hermann Schächner ad Arbing ha mer<strong>it</strong>ato<br />
un ampio reportage del “Frankfurter Allgemeine”, con<br />
annessa un’ esauriente galleria fotografica<br />
La Patrona del Costa Rica attrae<br />
un milione e mezzo di pellegrini<br />
Un milione e mezzo di pellegrini<br />
si sono diretti quest’anno a Cartago,<br />
antica cap<strong>it</strong>ale del Costa Rica, per<br />
presentare le loro suppliche e ringraziamenti<br />
alla Madonna degli Angeli,<br />
Patrona <strong>della</strong> nazione.<br />
Secondo un’antica usanza, la<br />
grande maggioranza ha fatto a piedi<br />
una parte del percorso. Dalla sera<br />
del 1º agosto alla mattina del giorno<br />
2, data <strong>della</strong> festa, un’immensa colonna<br />
umana si dirigeva al Santuario<br />
<strong>della</strong> “Negr<strong>it</strong>a”, come è affettuosamente<br />
chiamata la statua, venerata<br />
nel Paese dal 1635.<br />
Tra la molt<strong>it</strong>udine che ha assist<strong>it</strong>o<br />
alla Messa di fronte alla Basilica, si segnalano<br />
il Presidente <strong>della</strong> Repubblica,<br />
Sig.ra Laura Chinchilla Miranda<br />
e numerose altre autor<strong>it</strong>à. “Accorriamo<br />
ancora una volta in fervente pellegrinaggio<br />
a manifestare alla nostra<br />
carissima Virgen de los Ángeles l’amore<br />
e la devozione che Lei ci ispira”, ha<br />
dichiarato il Capo <strong>della</strong> Nazione, aggiungendo:<br />
“Abbiamo bisogno <strong>della</strong><br />
sua forza affinché semini nelle nostre<br />
anime ottimismo e speranza”.<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 45
Storia per bambini... o adulti pieni di fede?<br />
Il tesoro <strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà<br />
Arrivato il turno dell’ultimo concorrente, tutti gli<br />
sguardi si rivolsero verso di lui. Era un signore<br />
molto avanti negli anni, che camminava con<br />
difficoltà, ma non aveva niente in mano...<br />
Bárbara Honório<br />
Grande era la festa in c<strong>it</strong>tà!<br />
Del resto, compiere<br />
100 anni non è poca cosa...<br />
Ogni figlio di quella<br />
terra aveva qualcosa da raccontare su<br />
quanto aveva ud<strong>it</strong>o da qualche antenato,<br />
antico fondatore di quella che in<br />
passato era stato un piccolo borgo e si<br />
era trasformata, ora, nel potente centro<br />
urbano che vedeva fiorire gli sforzi<br />
dei suoi antenati.<br />
Le sue belle piazze trasformate<br />
in giardini erano l’orgoglio degli<br />
ab<strong>it</strong>anti. Non erano da meno i piacevoli<br />
parchi, che conservavano<br />
la flora e la<br />
fauna <strong>della</strong> regione e<br />
garantivano, insieme<br />
agli alberi verdeggianti<br />
nelle strade e nei viali,<br />
aria pura per gli ab<strong>it</strong>anti.<br />
Il municipio si<br />
distingueva per la sua<br />
imponente costruzione,<br />
rivelando la fiducia<br />
<strong>della</strong> popolazione<br />
negli uomini scelti per<br />
il governo, che eserc<strong>it</strong>avano<br />
il loro incarico<br />
con saggezza, dandosi<br />
da fare per il bene co-<br />
Quello che era stato una volta un piccolo villaggio divenne un<br />
fiorente centro urbano<br />
mune. I campanili <strong>della</strong> chiesa, alteri<br />
e segnati dal tempo, sovrastavano<br />
tutti gli edifici, emergendo come<br />
il segno delle radici cattoliche a<br />
partire dalle quali era nata una così<br />
piacevole c<strong>it</strong>tà. Intanto, quanto<br />
più lo sviluppo materiale bastava,<br />
meno le persone accorrevano alle<br />
funzioni religiose e più per assistere<br />
agli avvenimenti civili e sociali, e<br />
il maestoso tempio si trovava ogni<br />
giorno più vuoto di vera pietà...<br />
Per sottolineare una così significativa<br />
data, il municipio aveva promosso<br />
il Concorso del Centenario.<br />
Chi avesse posseduto l’oggetto antico<br />
di maggior valore, simbolico e<br />
storico, avrebbe ricevuto il t<strong>it</strong>olo di<br />
c<strong>it</strong>tadino onorario, durante le festiv<strong>it</strong>à.<br />
Nella data stipulata, il popolo si<br />
riunì nella piazza <strong>della</strong> chiesa per la<br />
valutazione delle antich<strong>it</strong>à e la proclamazione<br />
del vinc<strong>it</strong>ore. I vend<strong>it</strong>ori<br />
ambulanti di dolci e commestibili<br />
approf<strong>it</strong>tavano dell’afflusso di gente,<br />
e i bambini si entusiasmavano<br />
con i palloncini colorati chiedendo<br />
ai gen<strong>it</strong>ori questo o<br />
quel pallone. La confusione<br />
aumentava,<br />
piena di v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à.<br />
Dopo che la banda<br />
municipale ebbe<br />
aperto le cerimonie,<br />
suonando alcune<br />
marce, si fece un<br />
rispettoso silenzio,<br />
Ed<strong>it</strong>h Pet<strong>it</strong>clerc<br />
adatto alla solenn<strong>it</strong>à<br />
dell’occasione. Il sindaco<br />
rivolse alcune<br />
parole di benvenuto<br />
alla popolazione e si<br />
diede inizio al Concorso<br />
del Centena-<br />
46 Salvami Regina · Settembre 2012
io. Gli iscr<strong>it</strong>ti, chiamati in ordine<br />
alfabetico, avrebbero dovuto esporre<br />
l’oggetto e raccontarne la Storia,<br />
per la valutazione del suo deb<strong>it</strong>o<br />
valore. Un uomo portò il primo<br />
quadro dipinto da uno dei fondatori<br />
<strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà, poiché era suo bisnipote,<br />
rappresentante il paesaggio<br />
prim<strong>it</strong>ivo <strong>della</strong> regione, come pure<br />
il primo caseggiato e la cappella<br />
eretta prima <strong>della</strong> chiesa. Un altro<br />
presentò una luccicante e ben tenuta<br />
Mercedes, appartenente al suo<br />
trisavolo, la prima auto a circolare<br />
su quelle strade, ancora funzionante.<br />
Un altro ancora portò il primo<br />
esemplare del giornale pubblicato<br />
dalla stampa locale. Una signora<br />
aprì una bella scatola di velluto,<br />
dove c’era un magnifico e rilucente<br />
diamante, il primo e più grande<br />
che si era trovato nelle miniere <strong>della</strong><br />
c<strong>it</strong>tà. Ad ogni oggetto esposto,<br />
le persone applaudivano, trovando<br />
tutto molto interessante, parte <strong>della</strong><br />
Storia remota di ognuno.<br />
Arrivato il turno dell’ultimo concorrente,<br />
tutti gli sguardi si volsero<br />
verso di lui. Era un signore molto<br />
avanti negli anni, che camminava<br />
con difficoltà, ma non aveva niente<br />
in mano... Sconosciuto a pochi, fu riconosciuto<br />
da quasi tutti come il signor<br />
Zaccaria, il pastore di pecore<br />
che ab<strong>it</strong>ava nelle vicine montagne<br />
ed era amico del parroco <strong>della</strong> chiesa<br />
dove andava tutti i giorni, malgrado<br />
la distanza, a partecipare alla<br />
Santa Messa mattutina. Il parroco,<br />
che a tutto assisteva da una certa<br />
distanza, perché non gli avevano dato<br />
nessun posto nel palco delle personal<strong>it</strong>à,<br />
trovò strana la presenza<br />
dell’amico e fu ansioso di sapere cosa<br />
avrebbe presentato, poiché sapeva<br />
che non possedeva niente di grande<br />
valore.<br />
Gli diedero la parola per presentare<br />
il suo oggetto e la molt<strong>it</strong>udine<br />
cominciò a bisbigliare, creando<br />
grande suspense intorno alla leggendaria<br />
figura, senza nessun oggetto<br />
in mano... Egli cominciò col dire<br />
che era forse il c<strong>it</strong>tadino vivo più<br />
antico e si rallegrava per tutte le cose<br />
esposte, perché rappresentavano<br />
la ricchezza <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a di quell’amata<br />
c<strong>it</strong>tà. Gli applausi dimostravano<br />
l’ammirazione di tutti per quello che<br />
gli altri possedevano, essendo questo<br />
un grande valore <strong>della</strong> sua gente.<br />
Trasse, allora, dalla tasca <strong>della</strong> tuta<br />
un foglio ingiall<strong>it</strong>o, lo spiegò con cura<br />
e disse:<br />
– Però, malgrado tutto, posso affermare<br />
che qui sta il nostro maggior<br />
tesoro! Quello che vi porto è il<br />
certificato del primo bambino che<br />
ha ricevuto le acque battesimali nelle<br />
nostre terre, dalle mani del primo<br />
parroco che qui ha vissuto, seminando<br />
la Parola di Dio nelle anime e donando<br />
la sua v<strong>it</strong>a per il bene di tutti.<br />
Questo bambino è chi vi parla e il<br />
parroco era suo fratello più vecchio,<br />
già part<strong>it</strong>o per l’etern<strong>it</strong>à. Non può<br />
esserci tesoro più grande del Battesimo,<br />
che ci rende figli di Dio, eredi<br />
del Cielo e pietre vive <strong>della</strong> Chiesa,<br />
Corpo Mistico di Cristo.<br />
Le persone tornarono in sé e capirono<br />
quanto si erano dimenticate<br />
di Dio nelle festiv<strong>it</strong>à, preoccupati<br />
com’erano soltanto per le cose e<br />
per il progresso materiale. Quella<br />
festa sarebbe stata completa solo se<br />
avessero reso grazie a Dio per i 100<br />
anni di evangelizzazione <strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà<br />
e se avessero chiesto la protezione<br />
per molti altri anni ancora. Infatti,<br />
il signor Zaccaria aveva ragione:<br />
non c’è tesoro più grande che partecipare<br />
alla natura divina con la grazia<br />
battesimale, sotto la cui luce era<br />
nata la c<strong>it</strong>tà. Il devoto anziano ricevette,<br />
mer<strong>it</strong>atamente, il t<strong>it</strong>olo di c<strong>it</strong>tadino<br />
onorario.<br />
Chiamato il parroco che, pur essendo<br />
il ministro di Dio, stava ingiustamente<br />
relegato, gli organizzatori<br />
gli chiesero che le commemorazioni<br />
terminassero con una Messa solenne<br />
e una processione con il Santissimo<br />
Sacramento per le vie, affinché<br />
Cristo stesso, lì presente, fosse il<br />
grande omaggiato <strong>della</strong> festa e benedicesse<br />
il popolo per sempre. Di lì<br />
a una settimana, così fu fatto.<br />
A partire da quel momento, tutta<br />
la popolazione tornò a frequentare<br />
la Chiesa e i Sacramenti, con grande<br />
fede, e la c<strong>it</strong>tà crebbe ancor più,<br />
diventando la più prospera di tutta<br />
la regione. ²<br />
Settembre 2012 · Salvami Regina 47
I Santi di ogni giorno _ _______<br />
1. Santo Egidio (Gilles), abate (†sec.<br />
VI/VII). Ha dato il nome alla c<strong>it</strong>tà<br />
di Saint-Gilles-du-Gard, in<br />
Francia, dove ha costru<strong>it</strong>o un monastero<br />
del quale fu abate.<br />
2. XXII Domenica del Tempo Ordinario.<br />
Beata Ingrid Elofsdotter,<br />
(†1282). Rimasta vedova, utilizzò<br />
tutti i suoi beni in opere di car<strong>it</strong>à<br />
e ricevette l’ab<strong>it</strong>o domenicano<br />
a Skänninge, in Svezia.<br />
3. San Gregorio Magno, Papa e Dottore<br />
<strong>della</strong> Chiesa (†604).<br />
Beato Bartolomeo Gutiérrez,<br />
sacerdote, e compagni, martiri<br />
(†1632). Sacerdote dell’Ordine degli<br />
Erem<strong>it</strong>i di Sant’Agostino, martirizzato<br />
con più di cinque compagni,<br />
a Nagasaki, in Giappone.<br />
4. Santa Rosalia, vergine (†sec.<br />
XII). Ancor molto giovane andò<br />
a vivere come erem<strong>it</strong>a sul Monte<br />
Pellegrino, vicino Palermo, abbandonando<br />
la sua v<strong>it</strong>a agiata.<br />
5. Beato Fiorenzo Dumontet de<br />
Cardaillac, sacerdote e martire<br />
(†1794). Vicario Generale <strong>della</strong><br />
Diocesi di Limoges, fu imprigionato<br />
in una sordida nave a Rochefort<br />
durante la Rivoluzione<br />
Francese. Morì v<strong>it</strong>tima <strong>della</strong> sua<br />
car<strong>it</strong>à e zelo assistendo gli altri<br />
prigionieri malati.<br />
6. San Zaccaria, Profeta. Predisse la<br />
fine dell’esilio a Babilonia e annunciò<br />
l’entrata a Gerusalemme<br />
del Re <strong>della</strong> Pace (cfr. Zc 9, 9).<br />
7. Beata Eugenia Picco, vergine<br />
(†1921). Religiosa <strong>della</strong> Congregazione<br />
delle Figlie dei Sacri<br />
Cuori di Gesù e di Maria che, dopo<br />
essere stata insegnante e maestra<br />
di novizie, fu scelta come superiora<br />
generale. Morì di tubercolosi<br />
ossea a Parma.<br />
Haff<strong>it</strong>t<br />
Sant’Ildegarda di Bingen –<br />
Parrocchia di Sant’Ildegarda,<br />
Rüdesheim am Rhein (Germania)<br />
8. Nativ<strong>it</strong>à <strong>della</strong> Beata Vergine Maria.<br />
San Pietro di Chavanon, sacerdote<br />
(†circa nel 1080). Fondò<br />
a Pébrac, in Francia, un monastero<br />
di canonici regolari.<br />
9. XXIII Domenica del Tempo Ordinario.<br />
San Pietro Claver, sacerdote<br />
(†1654).<br />
Beato Francesco Garate Aranguren,<br />
religioso (†1929). Frate<br />
laico gesu<strong>it</strong>a, fu per 42 anni portinaio<br />
nell’Univers<strong>it</strong>à di Dioto, a<br />
Bilbao, in Spagna.<br />
10. San Nicola di Tolentino, sacerdote<br />
(†1305). Religioso dell’Ordine degli<br />
Erem<strong>it</strong>i di Sant’Agostino, predicò la<br />
riforma dei costumi a Tolentino.<br />
11. San Pafnuzio, Vescovo (†sec. IV).<br />
Vescovo egizio, torturato durante<br />
le persecuzioni di Galerio Massimo.<br />
Difese la divin<strong>it</strong>à di Nostro<br />
Signore contro l’arianesimo nel<br />
Concilio di Nicea.<br />
12. Santissimo Nome di Maria.<br />
San Guido, pellegrino (†circa<br />
nel 1012). Sacrestano <strong>della</strong> chiesa<br />
di Santa Maria a Bruxelles, peregrinò<br />
per sette anni a Roma e in<br />
Terra Santa, e tornò alla sua terra,<br />
morendo ad Anderlecht, in Belgio.<br />
13. San Giovanni Crisostomo, Vescovo<br />
e Dottore <strong>della</strong> Chiesa<br />
(†407).<br />
San Marcellino, martire<br />
(†413). Segretario dell’imperatore<br />
Onorio, a Cartagine – nell’odierna<br />
Tunisia – e intimo amico di<br />
Sant’Agostino e San Girolamo, fu<br />
assassinato per aver difeso la Fede<br />
nelle controversie con i donatisti.<br />
14. Esaltazione <strong>della</strong> Santa Croce.<br />
San Gabriele Taurino Dufresse,<br />
Vescovo e martire (†1815).<br />
Missionario <strong>della</strong> Società delle<br />
Missioni Straniere di Parigi, decap<strong>it</strong>ato<br />
a Chengdu, in Cina, dopo<br />
40 anni di operoso ministero.<br />
15. Beata Vergine Maria Addolorata.<br />
Beati Giovanni Battista e<br />
Giacinto degli Angeli, martiri<br />
(†1700). Indigeni zapotechi, martirizzati<br />
a Santo Domingo Xagacia<br />
(Messico) perché erano catechisti<br />
e si rifiutarono di adorare<br />
gli idoli pagani.<br />
16. XXIV Domenica del Tempo Ordinario.<br />
San Cornelio, Papa (†253), e<br />
San Cipriano, Vescovo (†258),<br />
martiri.<br />
San Niniano di Galloway, Vescovo<br />
(†circa nel 432). Di origine<br />
br<strong>it</strong>annica, condusse il popolo dei<br />
48 Madonna di Fatima · Settembre 2012
_________________<br />
Settembre<br />
picti, nel sud <strong>della</strong> Scozia, ad abbracciare<br />
la Fede, diventando primo<br />
vescovo di Galloway.<br />
17. San Roberto Bellarmino, Vescovo<br />
e Dottore <strong>della</strong> Chiesa<br />
(†1621).<br />
Santa Ildegarda di Bingen, vergine<br />
(†1179). Per<strong>it</strong>a in scienze naturali,<br />
medicina e musica, espose<br />
piamente in diversi libri le sue<br />
esperienze mistiche. Morì nel monastero<br />
di Rupertsberg, vicino a<br />
Bingen, in Germania. Il prossimo<br />
ottobre sarà proclamata Dottore<br />
<strong>della</strong> Chiesa da Papa Benedetto<br />
XVI.<br />
18. Beato Giuseppe Kut, sacerdote e<br />
martire (†1942). Sacerdote polacco,<br />
rinchiuso e sottoposto a crudeli<br />
tormenti nel campo di concentramento<br />
di Dachau, in Germania,<br />
a causa <strong>della</strong> sua Fede.<br />
19. San Gennaro, Vescovo e martire<br />
(†305).<br />
San Carlo Hyon Sŏng-mun,<br />
martire (†1846). Catechista che<br />
molto ha lavorato per l’ingresso<br />
di missionari in Corea. Fu catturato<br />
e decap<strong>it</strong>ato insieme ad altri<br />
cristiani.<br />
20. Santi Andrea Taegŏn, sacerdote<br />
e Paolo Chŏng Hasang e compagni,<br />
martiri (†1839-1867).<br />
San Giuseppe Maria di Yermo<br />
y Parres, sacerdote (†1904). Fondatore<br />
<strong>della</strong> Congregazione delle<br />
Serve del Sacro Cuore di Gesù e<br />
dei Poveri, è noto in Messico come<br />
il “Gigante <strong>della</strong> car<strong>it</strong>à”.<br />
21. San Matteo, Apostolo ed Evangelista.<br />
Secondo la tradizione, fu<br />
martirizzato in Etiopia.<br />
Beato Marco da Modena Scalabrini,<br />
sacerdote (†1498). Religioso<br />
domenicano morto a Pesaro.<br />
Predicatore di persuasiva eloquenza,<br />
ricondusse sulla retta via<br />
molte anime traviate.<br />
22. Beato Ottone di Frisinga, Vescovo<br />
e martire (†1158). Monaco cistercense<br />
nominato Vescovo di<br />
Frisinga, in Germania.<br />
23. XXV Domenica del Tempo Ordinario.<br />
San Pio di Pietrelcina, sacerdote<br />
(†1968).<br />
Beata Maria Emilia Tavernier,<br />
religiosa (†1851). Dopo la morte<br />
di suo mar<strong>it</strong>o e dei figli, fondò<br />
a Quebec, in Canada, la Congregazione<br />
delle Suore <strong>della</strong> Divina<br />
Provvidenza, per l’assistenza di<br />
orfani e malati mentali.<br />
24. Beato Dalmazio Moner, sacerdote<br />
(†1341). Religioso domenicano del<br />
Convento di Gerona, in Spagna.<br />
Trascorse tre anni di raccoglimento<br />
nella grotta di Santa Maria Maddalena,<br />
vicino a Marsiglia, in Francia.<br />
25. Sant’Anacario di Auxerre, Vescovo<br />
(†605). Fratello di Sant’Austregilde,<br />
madre di San Lupo di<br />
Sens. Durante il suo episcopato<br />
San Vincenzo de’ Paoli –<br />
Cattedrale di Bayona (Francia)<br />
Sergio Hollmann<br />
fu concluso ad Auxerre, in Francia,<br />
il Martirologio Geronimiano.<br />
26. Santi Cosma e Damiano, martiri<br />
(†sec. III).<br />
Santa Teresa Couderc, vergine<br />
(†1885). Fondatrice <strong>della</strong> Congregazione<br />
<strong>della</strong> Madonna del R<strong>it</strong>iro<br />
del Cenacolo a Lione, in Francia.<br />
27. San Vincenzo de’ Paoli, sacerdote<br />
(†1660).<br />
Sant’Iltrude, vergine (†cerca<br />
de 800). Si consacrò a Dio e trascorse<br />
diciassette anni in raccoglimento<br />
nell’ abbazia benedettina<br />
di Liesseis, in Francia, <strong>della</strong><br />
quale suo fratello Gontrado fu il<br />
primo abate.<br />
28. San Venceslao, martire<br />
(†929/935).<br />
Santi Lorenzo Ruiz e compagni,<br />
martiri (†1633-1637).<br />
San Simone di Rojas, sacerdote<br />
(†1624). Religioso trin<strong>it</strong>ario,<br />
confessore <strong>della</strong> regina Isabella<br />
di Borbone e precettore degli<br />
infanti di Spagna. Fondò la Congregazione<br />
dei Servi del Dolcissimo<br />
Nome di Maria.<br />
29. Santi Arcangeli Michele, Gabriele<br />
e Raffaele.<br />
San Ciriaco, erem<strong>it</strong>a (†557).<br />
Per quasi 90 anni, visse in grotte<br />
nei dintorni di Betlemme. Difese<br />
la vera Fede contro gli errori degli<br />
origenisti.<br />
30. XXVI Domenica del Tempo Ordinario.<br />
San Girolamo, sacerdote e<br />
Dottore <strong>della</strong> Chiesa (†420).<br />
Beato Federico Albert, sacerdote<br />
(†1876). Fondò nella c<strong>it</strong>tà<br />
di Lanzo la Congregazione delle<br />
Suore di San Vincenzo de’ Paoli<br />
dell’Immacolata Concezione, per<br />
assistere persone ridotte in miseria.<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 49
Dove la Grandezza contempla<br />
Sotto lo sguardo di Cristo Redentore, la Baia di Guanabara<br />
risplende con i suoi veri colori. Dall’alto del Corcovado<br />
emana un’aura promettente che attraversa le vast<strong>it</strong>à del<br />
Brasile e l’immens<strong>it</strong>à dell’oceano.<br />
Suor Isabel Cristina Lins Brandão Veas, EP<br />
Apochi minuti dal centro<br />
<strong>della</strong> movimentata cap<strong>it</strong>ale<br />
carioca, si apre un<br />
panorama di impari bellezza,<br />
nel quale si confondono la forza<br />
e la soav<strong>it</strong>à: la Baia di Guanabara.<br />
Sembrando sfidare il mare e le<br />
intemperie con la sua signorile immobil<strong>it</strong>à,<br />
il Pan di Zucchero domina<br />
quello scenario, segnandolo con<br />
un peculiare timbro di eroismo che<br />
evoca le glorie del passato e preannuncia<br />
ard<strong>it</strong>ezze future. Ma, la roccia<br />
monumentale è allo stesso tempo,<br />
graziosa e accogliente, al punto<br />
da essere diventata uno dei simboli<br />
più genuini del cordiale popolo brasiliano.<br />
Da questo incontro armonioso<br />
<strong>della</strong> forza con la dolcezza risulta<br />
l’inconfondibile splendore del<br />
paesaggio che canta con fascino l’infin<strong>it</strong>a<br />
grandezza del suo Divino Autore.<br />
Tuttavia, quando il Cristo Redentore<br />
venne eretto sulla cima del<br />
Corcovado, questo meraviglioso panorama<br />
naturale si elevò a un livello<br />
di bellezza ancora più eccelso.<br />
In una parola, è diventato sublime.<br />
Dall’Uomo-Dio provengono tutte<br />
le armonie create, e l’immagine che<br />
qui si trova Lo presenta come l’apice<br />
dei diversi elementi che, in piena<br />
e gerarchica armonia, compongono<br />
questa parte del Brasile.<br />
Si direbbe che il Salvatore, gettando<br />
attraverso questa statua il suo<br />
divino sguardo sul paesaggio da Lui<br />
creato, Si compiaccia di fronte all’eloquente<br />
riflesso <strong>della</strong> sua stessa perfezione.<br />
E, così, mentre il mare riempie<br />
con la sua v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à la Baia di Guanabara<br />
e bacia le sue ridenti spiagge,<br />
dall’alto del Corcovado la Grandezza<br />
contempla la grandezza...<br />
Quanto più attraente ancora<br />
dell’incantevole spettacolo l<strong>it</strong>oraneo<br />
è la presenza del Redentore sul suo<br />
formidabile basamento! Irresistibile<br />
è la forza del fascino <strong>della</strong> sua adorabile<br />
Persona, in Cui si incontrano<br />
“la maestà più travolgente e affascinante<br />
alleata alla grazios<strong>it</strong>à più tenera,<br />
affabile, accessibile, capace di<br />
farsi piccola e di accarezzarci; il fascino<br />
incomparabile dietro la bellezza<br />
perfetta”! 1<br />
ScorgendoLo su quella cima di<br />
altezza colossale, il cuore cristiano si<br />
eleva. E, immersi nelle riflessioni alle<br />
quali la grazia divina conduce l’anima<br />
in questi momenti di consolazione,<br />
molti vorranno applicare al<br />
Cristo del Corcovado le parole pronunciate<br />
dalle sue labbra adorabili<br />
poco prima <strong>della</strong> Passione: “Quando<br />
sarò elevato da terra, attirerò tutti<br />
a Me” (Gv 12, 32). Con le braccia<br />
aperte come sulla Croce, lì Egli inv<strong>it</strong>a<br />
gli uomini ad amare quanto è<br />
grande e meraviglioso nell’ordine<br />
naturale, in modo da fare <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a<br />
terrena una preparazione per contemplarLo,<br />
nell’etern<strong>it</strong>à, in tutta la<br />
sua gloria e magnificenza.<br />
50 Madonna di Fatima · Settembre 2012
la grandezza<br />
La Baia di Guanabara,<br />
dall’Alto da Boa Vista<br />
Artyominc<br />
Sotto questo sacratissimo sguardo,<br />
la Baia di Guanabara risplende<br />
con i suoi veri colori, avvolta dalla<br />
foschia o velata dal nero manto <strong>della</strong><br />
notte, o anche splendente sotto il<br />
generoso sole tropicale, si presenta<br />
sempre solenne e maestosa, come in<br />
attesa di un avvenimento importante...<br />
Nell’ottica soprannaturale, tale<br />
imponderabile senso di attesa si trasforma<br />
in speranza. Dal Corcovado<br />
emana un’aura promettente che attraversa<br />
le vast<strong>it</strong>à del Brasile e l’immens<strong>it</strong>à<br />
dell’oceano. Essa svela agli<br />
occhi dei figli <strong>della</strong> Chiesa gli orizzonti<br />
grandiosi del futuro carico di<br />
benedizioni che verrà quando gli uomini<br />
vivranno come eroi la grandezza<br />
<strong>della</strong> Fede. ²<br />
1<br />
CORRÊA DE OLIVEIRA, Plinio. Beato<br />
Fra Angélico, o São Tomás da pintura.<br />
In: Dr. Plinio. São Paulo. Anno VIII.<br />
N.83 (Febb., 2005): p.30.<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 51
“Madonna <strong>della</strong> Resurrezione” -<br />
statua venerata nel Seminario degli<br />
Araldi del Vangelo, Caieiras (Brasile)<br />
Sérgio Miyazaki<br />
T<br />
u sei tutta bella, tutta<br />
piacevole, tutta amabile,<br />
tutta gloriosa. Tu sei senza<br />
macchia né ruga; sei ornata<br />
di ogni bellezza e arricch<strong>it</strong>a<br />
di ogni sant<strong>it</strong>à. Sei più santa<br />
nella tua carne verginale che<br />
tutte le virtù del Cielo. Superi<br />
tutte le donne nella bellezza<br />
del tuo corpo e tutti gli<br />
spir<strong>it</strong>i angelici nell’eccellenza<br />
<strong>della</strong> tua sant<strong>it</strong>à.<br />
(Sant’Agostino)