verbale assemblea 08_01_2011x - Consorzio di Montecampione

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12.11.2014 Views

inunci all’incarico dopo tre giorni. Questo è ciò che succede Alla Splaza e, come vedete, riflette la situazione economica della società Alpiaz che ne è la principale azionista. Provate ad immaginare se questa situazione potesse presentarsi al Consorzio, provate a pensare se al posto del vostro Presidente Lanna, che tutti sanno essere l’espressione dei Consorziati, ed ha dimostrato di essere al servizio dei Consorziati, se ci fosse un Presidente che, in qualche maniera, deve essere riconoscente per i voti ricevuti alla società Alpiaz, come qualcuno ha già detto ma è bene che venga ripetuto, cosa ancora ci riserveranno quei 95 mila milionesimi. Pensiamoci. Pensiamo a come questo presidente, se mai questo incubo dovesse avverarsi, pensiamo a come potrebbe questo presidente, che tanto deve ad Alpiaz, fare quello che è stato fatto finora, cioè fare pagare Alpiaz, quindi mettarla di fronte alle sue responsabilità, come fanno tutti i consorziati normali. Sarebbe molto difficile. Figuriamoci se il Presidente… naturalmente è fantasia questa, ma io penso che succeda così, come possa il presidente, che rappresenta Alpiaz con i propri voti, continuare a fare la manutenzione normalmente, combattendo contro quelle che sono le brutture, chiamiamole così, o i pericoli che possono derivare dall’ecomostro che è stato progettato in questo territorio. Finisco lasciando questa domanda a tutti voi, vi ringrazio per l’attenzione ed auguro a tutti un buon 2011. Grazie. (Applausi) Piovani: ringrazio Dario. Dico una piccola precisazione, effettivamente lo Spaza, come vedete, rappresenta per noi un obiettivo importante, lo abbiamo inserito, come vi ha detto giustamente il Presidente Lanna, nel nostro Statuto lo scorso anno, riceviamo intanto delle segnalazioni, come per esempio l’anno scorso erano sparite le panchine, ci sono problemi legati alle infiltrazioni, abbiamo un problema di parcheggi, il nostro obiettivo sarà anche quello di chiarire la situazione attuale dello Splaza, da lì dovremo partire per prendere in carico lo Splaza, partendo da quelli che sono i problemi che Alpiaz alla Splaza ci ha lasciato fino adesso. Sappiate quindi che comunque noi vigileremo, il discorso di vigilanza di cui Paolo ha parlato, anche sulla Splaza. Invito a parlare l’avv. Porqueddu. Porqueddu: Buonasera. Mi chiamo Giuseppe Porqueddu. Solo alcune caratteristiche. Non sono nessuno, sono solo trentacinque anni che vengo e vivo qui a Montecampione e l’unico mio interesse veramente serio è quello che Montecampione continui a vivere sempre meglio e non sia nelle mani di alcuni pochi poteri forti. Son anche qui per dire grazie a tutti coloro, specialmente gli ultimi membri del Comitato, che perdono il loro tempo e le loro preziose energie per curare quelli che in definitiva sono interessi di noi tutti. Volevo anche esprimere alcuni brevissimi concetti. Io sono uno scrittore grasso - sono stato definito – ma un parlatore molto, fin troppo conciso. Quindi non credo di farvi perdere più di cinque minuti. La prima cosa che debbo dire è che qui ho sentito parlare negativamente di coloro che fanno le cause. Sono stati definiti causidici; questa è un’accusa che viene mossa anche agli attuali gestori del Consorzio. Ora, io credo invece che – cioè, so benissimo che i soldi spesi peggio e più malvolentieri sono quelli che si pagano ai medici ed agli avvocati. Però quando uno sta male non c’è niente di meglio che andare da un buon medico; non c’è niente di meglio, quando uno subisce violenze e soprusi, che andare da un buon avvocato che, queste violenze e questi soprusi, riesca ad elidere ed eliminare. Volevo anche ricordare che noi - concetto che mi pare che in Italia stiamo praticamente perdendo: che noi viviamo in uno stato di diritto. Lo stato di diritto viene definito tale quando anche le Istituzioni, che ci danno delle regole, sono tenute a rispettarle; tra cui i Comuni per esempio. I Comuni si danno delle regole e sono tenuti a rispettarle; e se non vengono rispettate queste regole, i cittadini che subiscono le relative violenze e soprusi, hanno solo un modo per eliminare queste violenze e questi soprusi: andare dalla Magistratura che è l’unico finale Custode e Tutore della nostra libertà.. Allora il mio rallegramento invece è rivolto al Presidente Lanna e a tutti coloro che l’hanno seguito nel prendersi la responsabilità di agire contro un Comune che, violando le sue proprie regole e quelle dello Stato che gli sta al di sopra, ha – violando – ha conculcato quelli che sono i diritti di noi

tutti. Senza dire quindi che il Presidente Lanna, in quanto anche lui abitante del nostro territorio, aveva da solo o insieme ad alcuni altri essi pure abitanti dello stesso territorio il diritto di adire il TAR per tutelare i propri interessi. Quindi io vorrei dire che il mio plauso è questo rivolto verso tutti coloro che hanno agito contro il Comune di Artogne, che in questo modo deve prendere una buona lezione, ma deve anche sapere che tutti noi altri, o con il dottor Lanna, o con gli altri membri del Consorzio, o anche individualmente, sono sempre pronti a conculcare queste violenze e ad agire contro coloro che, violando le stesse norme, che tutti noi dobbiamo rispettare, potranno essere evocati davanti al Giudice, che potrà stabilire chi ha ragione e chi ha torto. E per questo vorrei dire che, fra di noi, si dovrebbe organizzare un qualche cosa che consenta, a chi subisce dei torti, di avere dei consigli e di poter avere accesso agli strumenti che gli consentano di andare a reagire consapevolmente contro queste violenze. Grazie e buona sera. (Applausi) Lanna: la ringrazio per il suo intervento che è stato, devo dire, molto chiaro e, siccome ha appoggiato la mia e la nostra decisione, la ringrazio ancor di più. Speriamo di ritrovarci ancora dal giornalaio a prendere il giornale. Chi vuole parlare? Piovani: Roberto Pacchioli. Pacchioli: buonasera, mi chiamo Roberto Pacchioli e faccio parte del Comitato. Ho ascoltato, ovviamente, sia l’intervento del collega che mi ha preceduto sia quello del candidato del G9 Daminelli. Ricordo che il collega Porqueddu era intervenuto nella discussione dell’anno scorso in ordine alle questioni tecniche dello Statuto e, anche in quella sede, aveva fatto degli apprezzamenti. Volevo riprendere alcuni punti importanti, del nostro Statuto, che io ritengo molto importanti. Questa è la prima votazione che abbiamo ai tempi del nuovo Statuto. Questo Consiglio di Amministrazione durerà in carica tre anni, questa è una delle novità, ma soprattutto possiamo dire che quelle riflessioni che l’avv. Porqueddu aveva fatto alla scorsa assemblea si sono, ovviamente, rivelate valide e fondate, nel senso che questo anno di transizione ci ha fatto verificare che il nuovo Statuto funziona. Ritengo doveroso riprendere quelli che furono i punti dello Statuto che ci videro in contrasto con il G9, che allora si presentava per la prima volta, e che votò contro. Ricordo che votò contro e che lo Statuto, per tutto il sistema dei quorum, passò soltanto per pochissimi milionesimi, quindi il rischio è stato notevolissimo di non fare passare lo statuto con quel voto contrario. Questo deve essere ricordato perché è molto ma molto importante. Ora, perché il G9 votò contro? È stato ripetuto ancora per le deleghe tacite. Non mi stancherò mai di ripetere che anche il vecchio statuto, anche se non lo diceva, era fondato sul sistema delle deleghe tacite perché non si sa se no per quale motivo esista il Consorzio di Montecampione, e questo bisogna ricordarlo ogni volta, che è una associazione non riconosciuta. È come ad esempio il circolo dei residenti quindi come può dare un servizio pubblico come il servizio della spazzatura? come può gestire il sistema di depurazione in un paese di 2500/2600 appartamenti? Non si riesce a capire, quindi, quale differenza c’è a riguardo fra il vecchio Statuto ed il nuovo Statuto. Chi continua a ripetere il leitmotiv delle deleghe tacite, dimentica di dire che è stato chiarito e posto senza nascondere niente quello che è sempre stato. Le deleghe tacite o i Comuni ce le lasciano così come ce le hanno date, e ce le lasciano tutte o se no noi non siamo più disposti a continuare questo tipo di attività che, ripeto, viene gestita da una associazione non riconosciuta. Altro tema, quello che ci distingue in questa campagna elettorale, è quello delle clausole di scioglimento che, naturalmente, sono legate all’ argomento delle deleghe ma soprattutto alla tipologia edificatrice che noi vogliamo a Montecampione. Noi abbiamo fatto una scelta precisa, abbiamo dciso che secondo lo Statuto, secondo il nostro Statuto, noi accetteremo di continuare a sobbarcarci questo onere amministrativo solamente se le nuove costruzioni saranno di tipo alberghiero. Questo è quello che cerchiamo di fare per dare il là allo sviluppo turistico di Montecampione, evitare, e qui entriamo poi nel tema di oggi, che ci siano delle speculazioni edilizie sul territorio da parte dei Comuni che ci lasciano

tutti. Senza <strong>di</strong>re quin<strong>di</strong> che il Presidente Lanna, in quanto anche lui abitante del nostro territorio,<br />

aveva da solo o insieme ad alcuni altri essi pure abitanti dello stesso territorio il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> a<strong>di</strong>re il<br />

TAR per tutelare i propri interessi.<br />

Quin<strong>di</strong> io vorrei <strong>di</strong>re che il mio plauso è questo rivolto verso tutti coloro che hanno agito contro il<br />

Comune <strong>di</strong> Artogne, che in questo modo deve prendere una buona lezione, ma deve anche sapere<br />

che tutti noi altri, o con il dottor Lanna, o con gli altri membri del <strong>Consorzio</strong>, o anche<br />

in<strong>di</strong>vidualmente, sono sempre pronti a conculcare queste violenze e ad agire contro coloro che,<br />

violando le stesse norme, che tutti noi dobbiamo rispettare, potranno essere evocati davanti al<br />

Giu<strong>di</strong>ce, che potrà stabilire chi ha ragione e chi ha torto. E per questo vorrei <strong>di</strong>re che, fra <strong>di</strong> noi, si<br />

dovrebbe organizzare un qualche cosa che consenta, a chi subisce dei torti, <strong>di</strong> avere dei consigli e <strong>di</strong><br />

poter avere accesso agli strumenti che gli consentano <strong>di</strong> andare a reagire consapevolmente contro<br />

queste violenze.<br />

Grazie e buona sera.<br />

(Applausi)<br />

Lanna: la ringrazio per il suo intervento che è stato, devo <strong>di</strong>re, molto chiaro e, siccome ha<br />

appoggiato la mia e la nostra decisione, la ringrazio ancor <strong>di</strong> più. Speriamo <strong>di</strong> ritrovarci ancora dal<br />

giornalaio a prendere il giornale. Chi vuole parlare?<br />

Piovani: Roberto Pacchioli.<br />

Pacchioli: buonasera, mi chiamo Roberto Pacchioli e faccio parte del Comitato. Ho ascoltato,<br />

ovviamente, sia l’intervento del collega che mi ha preceduto sia quello del can<strong>di</strong>dato del G9<br />

Daminelli. Ricordo che il collega Porqueddu era intervenuto nella <strong>di</strong>scussione dell’anno scorso in<br />

or<strong>di</strong>ne alle questioni tecniche dello Statuto e, anche in quella sede, aveva fatto degli apprezzamenti.<br />

Volevo riprendere alcuni punti importanti, del nostro Statuto, che io ritengo molto importanti.<br />

Questa è la prima votazione che abbiamo ai tempi del nuovo Statuto. Questo Consiglio <strong>di</strong><br />

Amministrazione durerà in carica tre anni, questa è una delle novità, ma soprattutto possiamo <strong>di</strong>re<br />

che quelle riflessioni che l’avv. Porqueddu aveva fatto alla scorsa <strong>assemblea</strong> si sono, ovviamente,<br />

rivelate valide e fondate, nel senso che questo anno <strong>di</strong> transizione ci ha fatto verificare che il nuovo<br />

Statuto funziona. Ritengo doveroso riprendere quelli che furono i punti dello Statuto che ci videro<br />

in contrasto con il G9, che allora si presentava per la prima volta, e che votò contro. Ricordo che<br />

votò contro e che lo Statuto, per tutto il sistema dei quorum, passò soltanto per pochissimi<br />

milionesimi, quin<strong>di</strong> il rischio è stato notevolissimo <strong>di</strong> non fare passare lo statuto con quel voto<br />

contrario. Questo deve essere ricordato perché è molto ma molto importante. Ora, perché il G9 votò<br />

contro? È stato ripetuto ancora per le deleghe tacite. Non mi stancherò mai <strong>di</strong> ripetere che anche il<br />

vecchio statuto, anche se non lo <strong>di</strong>ceva, era fondato sul sistema delle deleghe tacite perché non si sa<br />

se no per quale motivo esista il <strong>Consorzio</strong> <strong>di</strong> <strong>Montecampione</strong>, e questo bisogna ricordarlo ogni<br />

volta, che è una associazione non riconosciuta. È come ad esempio il circolo dei residenti quin<strong>di</strong><br />

come può dare un servizio pubblico come il servizio della spazzatura? come può gestire il sistema<br />

<strong>di</strong> depurazione in un paese <strong>di</strong> 2500/2600 appartamenti? Non si riesce a capire, quin<strong>di</strong>, quale<br />

<strong>di</strong>fferenza c’è a riguardo fra il vecchio Statuto ed il nuovo Statuto. Chi continua a ripetere il<br />

leitmotiv delle deleghe tacite, <strong>di</strong>mentica <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che è stato chiarito e posto senza nascondere niente<br />

quello che è sempre stato. Le deleghe tacite o i Comuni ce le lasciano così come ce le hanno date, e<br />

ce le lasciano tutte o se no noi non siamo più <strong>di</strong>sposti a continuare questo tipo <strong>di</strong> attività che, ripeto,<br />

viene gestita da una associazione non riconosciuta. Altro tema, quello che ci <strong>di</strong>stingue in questa<br />

campagna elettorale, è quello delle clausole <strong>di</strong> scioglimento che, naturalmente, sono legate all’<br />

argomento delle deleghe ma soprattutto alla tipologia e<strong>di</strong>ficatrice che noi vogliamo a<br />

<strong>Montecampione</strong>. Noi abbiamo fatto una scelta precisa, abbiamo dciso che secondo lo Statuto,<br />

secondo il nostro Statuto, noi accetteremo <strong>di</strong> continuare a sobbarcarci questo onere amministrativo<br />

solamente se le nuove costruzioni saranno <strong>di</strong> tipo alberghiero. Questo è quello che cerchiamo <strong>di</strong> fare<br />

per dare il là allo sviluppo turistico <strong>di</strong> <strong>Montecampione</strong>, evitare, e qui entriamo poi nel tema <strong>di</strong> oggi,<br />

che ci siano delle speculazioni e<strong>di</strong>lizie sul territorio da parte dei Comuni che ci lasciano

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