verbale assemblea 08_01_2011x - Consorzio di Montecampione

del demanio sciabile, in senso contrario saremmo dei folli, ma dobbiamo vigilare perché di là è
sufficiente perdere la faccia e qualche elettore e tutto riparte da zero, noi qua abbiamo qualcosina da
perdere. Dal punto di vista strettamente pratico, io mi rifaccio anche un po’ a quello che ha detto
prima il Presidente Lanna, sviluppo del territorio, ricettività, nel 2001 nasce il Comitato per opporsi
alla partecipazione alla Montecampione Impianti. Da lì nasce il Comitato, la difesa dell’interesse
specifico che avrebbe significato per noi, costantemente, finanziare tutti i buchi che la
Montecampione Impianti regala. Ora, al di là dello sviluppo del territorio, noi qui abbiamo avuto
assoluta immobilità da parte della società Montecampione Impianti su tutto quello che è l’interesse
del demanio sciabile. Io ieri ho parlato con un mio caro amico con il quale sono cresciuto a
Montecampione, adesso non ho guardato in sala se è presente, eccolo là, ciao, parlavamo proprio di
questa cosa, se noi andiamo a sciare in altri posti, in altre località, noi troviamo seggiolini alle
seggiovie, casolari in partenza e all’arrivo degli impianti, nomi delle baite, qualsiasi spazio che
possa essere tensostruttura di contenimento e reti di sicurezza, pubblicità. Montecampione Impianti
continua a venire in Consorzio e piange, con noi consorziati, il nostro coinvolgimento. Al di là
dell’opportunità dello stesso coinvolgimento che noi possiamo avere, Montecampione Impianti
deve fare il suo. Tutti questi anni hanno lasciato sprecata una quantità di denaro enorme, noi che
viviamo nelle grandi città ed andiamo in metropolitana, abbiamo giornali che vengono distribuiti
gratis, chi conosce dietro sa che vengono distribuiti senza chiedere un euro a nessuno, pubblicità. Io
mi domando, io e Gianluca ci domandavamo, cosa abbiamo lasciato per strada in tutti questi anni?
Torno alla partenza, abbiamo bisogno degli impianti, sarà il nostro preciso impegno, chiaro e per
quanto possibile costante. Quest’anno Montecampione Impianti ha fatto una piccola politica su
Montecampione, vi dico quale, chi acquistava uno stagionale prima del 31 ottobre avrebbe avuto un
grosso sconto, come si fa in altre località, ma chi glielo ha dato al Vicepresidente questo consiglio?
Glielo abbiamo dato noi, ma adesso non è questo il problema. In altre località sciistiche fanno
questo tipo di promozione da trent’anni. Noi vogliamo Montecampione Impianti, al di là
naturalmente della solidità che questa ce la può dare solo il Pubblico, perché statisticamente il 90%
degli impianti sciistici d’Europa sono pubblici, municipalizzati o a partecipazione statale, non ci
sono comprensori sciistici di una certa rilevanza privati, noi abbiamo bisogno di una società che
faccia una politica di marketing, immagine, promozione, sviluppo, lavorare con le scuole sci. Le
scuole sci io ho scoperto da poco che da anni alle gare fanno bene e portano in giro il nostro nome.
Noi per quanto potremo, nei prossimi tre anni, daremo il nostro supporto all’interno delle nostre
possibilità, ma abbiamo bisogna di una Montecampione Impianti che non sia inattiva oltre che ad
essere passiva. Voglio parlare di questo argomento perché mi rendo conto che è fondamentale per
noi la Montecampione Impianti, fondamentale, e sarà un nostro preciso impegno, ove possibile e
dove sarà possibile, cercare di stimolare, attivare affinchè la Montecampione Impianti faccia quello
che deve fare per aumentare i passaggi. In termine tecnico quelli che lavorano sugli impianti li
chiamano “bip”, dobbiamo aumentare i “bip”, se ci guardiamo soltanto in giro mentre aspettiamo la
neve i “bip” non aumentano. Volevo darvi solo una piccola informazione, e poi ho finito: ho avuto
una segnalazione molto importante di recente ma che devo ancora verificare, non ve la posso dare
come informazione ufficiale, ma crediamo che Artogne abbia impugnato la sentenza del TAR alla
Consiglio di Stato. La scadenza di impugnazione alla Consiglio di Stato della sentenza del TAR
scadeva proprio oggi e mi sembra di aver saputo e di aver captato che il Comune di Artogne
dovrebbe aver impugnato questa delibera. Noi non vogliamo arrogarci il diritto di dire “fate quello
che diciamo noi”, ma noi gli avevamo scritto una lettera ben specifica “guardate che
l’impugnazione, i tempi tecnici, scade l’8”. Già la sentenza di per sé dice che il Comune di Artogne,
se si fosse presentato in quella causa, avrebbe vinto, ma per noi già questo è un buon segno. Vi
ringrazio e buon 2011.
(Applausi)
Lanna: per agganciarmi a quello che diceva Paolo Birnbaum, vi ho già detto che il Comune di
Artogne nel 1998 non si è costituito contro l’impugnazione da parte di Alpiaz nella causa che gli ha
fatto Alpiaz di impugnazione contro la Regione, ma devo dire che il Consorzio ed il sottoscritto, si è
attivato per ricordare al Comune di Artogne i suoi doveri, cioè quello di impugnare la delibera del