verbale assemblea 08_01_2011x - Consorzio di Montecampione

Verbale dell’Assemblea Ordinaria
del Consorzio Montecampione
dell’8 gennaio 2011
Il giorno 8 gennaio 2011 nei locali del Cinema in Piazzetta di Montecampione, in seconda
convocazione, come da convocazione inviata a tutti i consorziati con lettera raccomandata, si è
tenuta l’Assemblea consortile annuale del Consorzio Montecampione. Constatata la presenza di
consorziati per 535.225 milionesimi, alle ore 16.00, il presidente della commissione elettorale
comunica al presidente del Consorzio, Giuseppe Lanna, che è stato superato il quorum per la valida
costituzione dell’assemblea.
Il Presidente dichiara quindi aperta l’assemblea alle ore 15.30 e nomina Gianmauro Piovani quale
segretario, come da art. 10 dello Statuto consortile. Si procede alla discussione dei punti all’ordine
del giorno:
1. Introduzione;
2. Relazione economico finanziaria: informazione sui dati del bilancio consuntivo esercizio
2009 e presentazione bilancio preventivo 2010;
3. Relazione dei Revisori dei Conti;
4. Presentazione candidature;
5. Discussione generale;
6. Votazioni per l’elezione dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del collegio dei
Revisori dei Conti per gli esercizi 2011-12-13; votazione del bilancio consuntivo 2010 e
preventivo 2011.
Il Presidente procede con la lettura della propria relazione, stampata e messa a disposizione dei
presenti. Dopo l’illustrazione dettagliata del bilancio consuntivo da parte del Presidente, si passa al
punto 3 all’Ordine del Giorno. Il Revisore dei Conti Lorenzo Bazzoni dà lettura della relazione al
conto consuntivo al 31/12/2010.
Segue la presentazione delle candidature, come previsto al punto 4. Vengono rilevate le candidature
dei signori: Lanna Giuseppe, Birnbaum Paolo, Fumagalli Dario, Pacchioli Roberto, Piovani
Gianmauro, Borghetti Enzo, Zini Maurizio, Pagani Fulvio, Leporatti Giancarlo, Profeta Giuseppe,
Caporossi Federica, Borghesi Luigi, Daminelli Marco, Conti Alessandro, Polo Antonio, Di
Cristofaro Emilio, Gualeni Virginia, Pezzotti Sergio. Per quanto riguarda i Revisori dei Conti:
Carretta Nicola, Internullo Remo, Leporatti Giancarlo e Pagani Fulvio.
Al quinto punto, “discussione generale”, intervengono i consorziati: Polonioli Guiuseppe, Internullo
Remo, Gangai Aldo, Matina Roberto, Birnbaum Paolo, Daminelli Marco, Borghetti Enzo, Zini
Maurizio, Fumagalli Dario, Porqueddu Giuseppe, Pacchioli Roberto.
Alle 19.30, il Presidente chiude l’Assemblea e invita i consorziati a deporre le schede nell’urna
completate in tutte le loro parti. Alle ore 20.30 fino alle ore 24.00 dell’08 gennaio 2011, si è iniziato
lo spoglio e lo scrutinio delle schede votate. Lo scrutinio è stato ripreso il giorno 09/01/2011 alle
ore 9.00 terminando alle ore 13:00 con il seguente risultato:
SCHEDE VOTATE N° 1.360
APPROVAZIONE BILANCI
Consuntivo 2010 approvato n° voti 1.357 milionesimi 619.895,33622
Preventivo 2011 approvato n° voti 1.357 milionesimi 619.895,33622
il Segretario
il Presidente

Gianmauro Piovani
Giuseppe Lanna
Sono parte integrante del presente verbale i seguenti documenti:
relazione del presidente (allegato A);
bilancio consuntivo 2010 e relativa relazione – bilancio preventivo 2011 (allegato B);
relazione al conto consuntivo al 31/12/10 del Collegio dei revisori dei conti (allegato C);
verbale della commissione elettorale (allegato D).
Segue trascrizione integrale della registrazione dell’assemblea consortile.
Lanna: buona sera, credo che possiamo dare inizio ai lavori in modo ufficiale, anche se non ho
ancora l’ultimo dato di quorum. Comunque devo dire che il primo miracolo del nuovo Statuto è già
avvenuto, perché oggi alle 12,30 avevamo 535.225 milionesimi, quindi l’assemblea è validamente
aperta, aspettiamo adesso di ricevere i dati di momento in momento, appena li avrò ve li darò.
L’assemblea la dichiaro ufficialmente aperta e nomino Piovani Mauro quale segretario, come da art.
10 dello Statuto consortile. Ricordo che l’assemblea è stata convocata in forma ordinaria con lettera
raccomandata spedita nei giorni 15, 17, 18 e 22 novembre 2010 con il seguente O.d.G. :
1. Introduzione;
2. Relazione economico finanziaria: informazione sui dati del bilancio consuntivo esercizio
2010 e presentazione bilancio preventivo 2011;
3. Relazione dei Revisori dei Conti;
4. Presentazione candidature;
5. Discussione generale;
6. Votazioni per l’elezione dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del collegio dei
Revisori dei Conti per il triennio 2011-12-13; votazione del bilancio consuntivo 2010 e
preventivo 2011.
Adesso darò inizio alla lettura della mia relazione che spero abbiate tutti, però vorrei informare tutti
che vorrei fare una variazione dell’O.d.G., al punto 2 vorrei mettere la presentazione delle
candidature. Siccome noi abbiamo già una serie di candidati presentati, che tutti voi certamente
conoscete, se vorranno intervenire potranno intervenire altrimenti potranno intervenire durante la
discussione. Se c’è qualche candidato che si vuole presentare in aula, lo invito quindi a parlare a
seguito della mia relazione. Qui sono riportate delle immagini dell’anno scorso che poi ci saranno
utili in un secondo momento perché vorrò parlare anche di quello.
Si dà lettura della lettera del Presidente del C.d.A. del Consorzio dott. Giuseppe Lanna (allegato A)
Commenti del presidente Lanna durante la lettura della sua relazione, evidenziati con * nel
documento allegato:
*1) È importante questo momento, come quello dell’anno scorso, perché se vi ricordate l’anno
scorso abbiamo approvato il nuovo Statuto di cui poi vorrò ricordarvi qualche passaggio.
*2) A questo punto, però, vorrei ritornare su quelli che sono stati i cambiamenti dello Statuto e
quali sono i vantaggi, perché l’anno scorso lo abbiamo introdotto ma poi dobbiamo abituarci ad
utilizzarlo. Le differenze:
- Alpiaz non ha più lo schedone da 300.000 milionesimi e conterà, come tutti gli altri consorziati,
per le sue effettive proprietà, per cui dovrà pagare.
- il territorio del Consorzio è limitato a quota 1.200 mt.
- i Comuni avranno l’effettiva responsabilità del loro territorio come per legge e come specificato
con la sentenza a ruolo n° 349889 del 1992 del Tribunale di Brescia e come da sentenza del TAR
n°2250/09 del novembre 2009.
- tutto ciò che verrà gestito dal Consorzio (acqua, manutenzione del verde e del territorio, pulmini,
spazzatura, tappetino strade interne) sarà fatto su base volontaria fino a quando si deciderà di farlo,

dunque senza obbligo alcuno, fino a quando i Comuni ce ne confermeranno la delega. In caso di
revoca, anche parziale, della delega il Consorzio si scioglie, perché è chiaro, se il Comune vuole
fare tutti i servizi, vuole gestire tutti i servizi che noi oggi offriamo ai Montecampionesi, il
Consorzio non ha più ragione di esistere.
- a Montecampione, dopo l’eventuale completamento a quota 1200 delle convenzioni (Splaza) del
1989, poi torneremo su questo argomento, si legga in proposito la recente sentenza del TAR circa
la volumetria relativa a monoproprietà residenziale per annessi esercizi e edifici con destinazione
ad uso pubblico e amministrativo, si potrà costruire solo ed esclusivamente edilizia alberghiera,
pena lo scioglimento del Consorzio se non vi sarà approvazione da parte dell’assemblea
straordinaria. Perché abbiamo aggiunto questa clausola lo scorso anno? Perché Montecampione è
bella così com’è, Montecampione oggi soffre, secondo noi, perché mancano gli alberghi. Questo
oramai è acclarato e confermato da tutti, però le parole sono tante e i fatti non ci sono. Torneremo
comunque anche su questo argomento.
- tutto il complesso Splaza, vecchie e nuove scale, monoproprietà, rotativo, multiproprietà e
alberghiero, entrerà nel Consorzio. Come sapete l’anno scorso il complesso Splaza non faceva
parte del vecchio Statuto, quindi con il nuovo Statuto abbiamo risolto anche questa posizione.
- il bilancio sarà unico, senza fare la suddivisione in bilancio A e B. Come voi sapete, nel
precedente Statuto c’era il bilancio A, che era quello che pagavano i residenti, e una piccola quota
la pagava Alpiaz per quanto riguardava le attività ludiche per l’estate, mentre tutto quello che
riguardava i lavori rientrava nello schedone di Alpiaz di 300 mila milionesimi in cui Alpiaz non
aveva obblighi a pagare ma aveva obblighi a fare.
- si chiarirà senza ambiguità che il Consorzio non è un Ente amministrativo territoriale. Si chiarirà
altresì che il Consorzio ha gestito il territorio per trent’anni su delega tacita dei Comuni e
continuerà a gestirlo su delega tacita degli stessi. Questo è sempre stato e continuerà ad esserlo,
questo non cambia. Si parla molto delle deleghe tacite, ma queste sono deleghe tacite che i Comuni
ci hanno rilasciato.
- è chiaro che il Consorzio non può entrare a far parte di società neppure per ampliare i suoi
compiti. Questo per evitare quello che è successo nel lontano 2001, la famosa partecipazione del
Consorzio al capitale della Montecampione Impianti.
- risulta recepita la recente sentenza del TAR che ha accertato che i cespiti pubblici sono e debbano
rimanere in capo ai Comuni. Poi torneremo anche su questo. Lo stesso dicasi in relazione alla
medesima sentenza ed a quella del Tribunale Ordinario di Brescia del ’92 che attestano che i
Comuni, per legge, devono portare i servizi alla residenza nelle zone urbanizzate.
- si eliminano i danni della cosiddetta prorogatio. Negli ultimi anni, come voi sapete, schedone sì o
schedone no, si andava in prorogatio con gravissimi danni per il Consorzio, per noi, perché non
c’era mai la certezza di poter lavorare, di poter gestire e governare.
- ci sarà l’obbligo di fare l’assemblea entro il 10 gennaio di ogni anno. Oggi è l’8, l’abbiamo fatta
con due giorni di anticipo.
- con il nuovo Statuto il quorum per l’assemblea ordinaria scende a 350 mila milionesimi in
seconda convocazione e quello dell’assemblea straordinaria a 550 mila milionesimi con validità
delle deliberazioni a 500 mila milionesimi. Io mi congratulo con voi perché oggi alle 12,30
eravamo già a 535 mila milionesimi, quindi sicuramente oggi avremo un quorum come se si
dovesse fare una assemblea straordinaria e questo, devo dire, è positivo perché rende più flessibile
il controllo del Consorzio.
- sono abolite le mozioni, non ha senso che vengano presentate le mozioni.
- è esclusa la possibilità che il Consiglio possa delegare su prerogative di un singolo Consigliere
avverso, il Consiglio decide e delibera.
- i Consiglieri durano in carica tre anni da oggi e sono eletti solo fra i residenti. I primi Consiglieri
che inizieranno a stare in carica tre anni saranno quelli eletti da questa assemblea.
- il Consiglio dovrà essere convocato almeno ogni due mesi. Viene abolita la possibilità di
convocazione da parte di Consiglieri. Il Consiglio deve essere convocato almeno ogni due mesi, è
necessario che vengano fatti un minimo di sei Consigli di Amministrazione all’anno.
- il Vicepresidente avrà poteri esclusivamente quando si verificheranno le condizioni statutarie che

gli consentiranno di svolgere il ruolo sostitutivo del Presidente.
- all’assemblea straordinaria è riservata l’elezione di tre revisori dei conti, per la cui elezione, a
differenza dei tre consiglieri, sarà possibile una sola indicazione sulla scheda elettorale.
Precedentemente ricordate che nella scheda c’era la possibilità di eleggere tre revisori, che
significa che con i 300 mila dello schedone di Alpiaz i Revisori li poteva eleggere soltanto Alpiaz.
Volevo ripresentare questo perché credo che questo sia estremamente importante.
*3) Per questo devo fare un ringraziamento al nostro direttore che ha lavorato e cercato di
ricostruire sulla base dei documenti a nostra disposizione, perché dall’Ente Splaza nulla ci è
pervenuto. Un problema poteva essere la riscossione delle quote della multiproprietà, che sono
quote piuttosto piccole, quindi poteva costare troppo la riscossione di queste quote, ma anche
questo lo abbiamo risolto brillantemente inviando il mav, per cui gli mandiamo questa specie di
bollettino, loro lo pagano in banca e devo dire che hanno pagato abbastanza normalmente. Vi dico
anche che, bene o male, il Consorzio è un Ente che voi tutti pagate regolarmente, qualcuno non
paga regolarmente ma voi tutti sì, alla fine dell’anno arriviamo sempre al 95% di quote riscosse.
*4) Abbiamo visto il bilancio del Comune di Artogne, quest’anno erano previsti 50 mila euro per
Montecampione, ma li abbiamo visti solo in bilancio, non abbiamo toccato nulla con mano.
*5) È una azione che abbiamo già intrapreso, quella di chiedere il rimborso degli ultimi tre anni
dell’ICI versata, ma questa è soltanto una dimostrazione, sappiamo benissimo che l’ICI la
dobbiamo pagare, è una dimostrazione che vogliamo dare ai Comuni dicendo “Signori, noi siamo
compatti, incontriamoci e reinvestite”. Visto che il Comune di Artogne incassa 400 mila euro di
ICI all’anno da Montecampione, e vi assicuro che noi tutti la paghiamo, sarebbe opportuno che
qualcosa si potesse reinvestire, per lo meno quei 50 mila euro che aveva messo a bilancio. Noi non
vogliamo i soldi, vogliamo solo una partecipazione attiva, una collaborazione con loro. È soltanto
questo che noi chiediamo. Del resto abbiamo visto quello che fa il Comune di Pian Camuno, ci
basterebbe un qualcosa anche da parte loro.
*6) Da un po’ di tempo si vedono dei tecnici che fanno delle rilevazioni, sembra che queste
rilevazioni servano a fare i vari frazionamenti per la cessione delle aree a verde ai Comuni. Questa
sarebbe una cosa importantissima perché se queste aree vengono date ai Comuni, e dopodichè noi
le possiamo prendere in gestione, come lo facciamo adesso, per i Comuni è a costo zero però, per
lo meno, non abbiamo più rischi che su quelle aree, su cui ci sono le nostre abitazioni, possa essere
costruito.
*7) La sentenza del TAR è chiarissima, ne abbiamo parlato più volte ed è disponibile. Posso anche
dirvi che quella sentenza del TAR dice che Alpiaz ha diritto a quei 40 mila mc ma non li può più
costruire dove era previsto precedentemente, nel Valverde, per darvi una idea sopra il condominio
Valgrande, ma che l’unica possibilità è quella di costruirli nel comparto 1. Il comparto 1 è questo,
ma la sentenza del TAR dice che il comparto 1 è già ampiamente edificato, per cui non c’è lo
spazio per mettere tutti i 40 mila mc, a meno che non venga un assestato urbano di tipo
medioevale, così come c’è stata presentata questa iniziativa. In caso che il Comune non potesse
verificare la possibilità di dare i 40 mila mc, gliene dà di meno e deve pagare gli oneri di
urbanizzazione. È qui dove non si sono messi d’accordo, però noi ovviamente siamo al di fuori di
questo, ma dobbiamo essere vigili.
*8) È una delibera fra l’altro passata 9 a 8, è una delibera che appunto non rispetta la sentenza del
TAR e dove è stato anche previsto che ci fosse, prima di concedere questa convenzione, il rapporto
di una commissione urbanistica. L’opposizione del Comune di Artogne ha fatto presente che
l’esito di una commissione urbanistica assolutamente non c’era. Io dico che, visto che sono i nostri
terreni, sarebbe opportuno che nella commissione urbanistica ci fossimo anche noi. Questo lo dico
anche se non è previsto che noi ci siamo, ma in un rapporto di buon vicinato, così dovrebbe essere.
*9) Voi ci avete dato mandato, in quella data, praticamente il verbale di quel comitato consultivo è
riportato nel giornale Qui Montecampione, nell’ultimo numero.
*10) A questo punto credo sia bene fare una riflessione: il signor Profeta, avvocato di Alpiaz e
membro del C.d.A. del Consorzio, ha chiesto personalmente al Tribunale lo scioglimento del
Consorzio stesso, poi si è dimesso dal Consorzio perché doveva prendere la carica di
amministratore dello Splaza, ma a questo punto si è ricandidato come Consigliere del Consorzio,

qui ne vediamo la candidaturea. Ma per quale motivo? Per chiedere lo scioglimento del Consorzio
dall’interno del C.d.A.? Oppure delegherà qualcun altro a farlo utilizzando la torta dei voti di
Alpiaz? Chi accetterà o ha già accettato questo compromesso? Ne dovrà rispondere. Cosa
succederà il 20 aprile 2011 di fronte al Giudice, nel corso di quella causa di richiesta di
scioglimento? Cosa succederà quando si dovrà deliberare il decreto ingiuntivo nei confronti di
Alpiaz oppure, ad estrema acqua, per farci pagare le quote consortili si dovrà fare l’istanza di
fallimento? Attenzione signori Montecampionesi, tutti sapete che Alpiaz non paga mai il conto ma
lo presenta sempre e chi si presenterà a questo gioco ne dovrà rispondere di fronte a tutti voi e di
fronte a tutti noi. Per vostra informazione, per ottenere il pagamento delle quote consortili di
Alpiaz, abbiamo dovuto, anche quest’anno, minacciare una istanza di fallimento e Alpiaz
finalmente ci ha pagato alla fine di novembre.
*11) Adesso passiamo ad un altro argomento su cui non sono molto preparato, quindi vi do solo
alcune informazioni. Non sono molto preparato perché è al di fuori del Consorzio, ed è la
Montecampione Impianti.
*12) Per vostra informazione la Montecampione Impianti è al 50% pubblica ed al 50% privata, la
Bovegno Impianti è tutta privata.
*13) Sembra che dalla parte di Bovegno sia molto difficile sciare, però questo non ve lo posso
garantire. Pare che sia esposto molto al sole, si dovrebbero fare molti lavori. Pare che molti sciatori
siano interessati a questo, io vi do le informazioni, poi speriamo che qualcun altro ci dia maggiori
informazioni.
*14) Questi sono tutti interrogativi che noi ci siamo posti non essendo a conoscenza di questo
progetto.
(Applausi)
Lanna: a questo punto chiedo se c’è qualcuno che si vuole candidare dalla sala. Le candidature sono
esposte, ve le leggo: Lanna Giuseppe, Birnbaum Paolo, Fumagalli Dario, Pacchioli Roberto,
Piovani Gianmauro, Borghetti Enzo, Zini Maurizio, Pagani Fulvio, Leporatti Giancarlo, Profeta
Giuseppe, Caporossi Federica, Borghesi Luigi, Daminelli Marco, Conti Alessandro, Polo Antonio,
Di Cristofaro Emilio, Gualeni Virginia, Pezzotti Sergio. Per quanto riguarda i Revisori dei Conti:
Carretta Nicola, Internullo Remo, Leporatti Giancarlo e Pagani Fulvio.
Non c’è nessuno che si candida? Benissimo. Mi suggerisce il segretario che se c’è qualcuno che
vuole iscriversi a parlare per il dibattito, si può rivolgere al signor Piovani, attuale Vicepresidente,
per iscriversi. Potete venire ad iscrivervi.
Allora andiamo avanti con la proiezione di chiusura del bilancio. Questa è una cosa abbastanza
noiosa ma doverosa, prima della relazione dei Revisori dei conti.
Si dà lettura della relazione alla proiezione di chiusura del bilancio consuntivo 2010
(Applausi)
Lanna: adesso do la parola al Revisore dei conti dott. Bazzoni. Per quanto riguarda invece il
bilancio di previsione, questo vi è stato inviato con la convocazione, spero che tutti lo abbiate già
visto, studiato e valutato, quindi mi auguro che possiate votare favorevolmente anche per quello.
Passo la parola a Lorenzo Bazzoni.
Si dà lettura della relazione del Revisore incaricato al conto consuntivo al 31/12/2010
Lanna: grazie. Se ci sono domande, vi invito a farle, nel frattempo vi posso dire che il quorum è
arrivato a 567.607 con 1251 schede. Come ho già detto, lo trovo un risultato estremamente positivo.
Se non ci sono domande sul bilancio e sulla relazione del Revisore, ringrazio Lorenzo Bazzoni,
avrei voluto che si fosse candidato e che avesse continuato a lavorare con noi ma vedo che è troppo
impegnato. Lo ringrazio per averci dato la sua disponibilità perché con le dimissioni degli altri due

evisori eravamo praticamente in crisi, lui ci ha dato la disponibilità, ha fatto questo tipo di lavoro in
modo più che corretto e, devo dire, più che bene, quindi lo ringrazio, mi dispiace che non può
continuare perché è un giovane e vorrei vederne sempre più spesso di giovani.
(Applausi)
Lanna: diamo la parola a chi si è iscritto a parlare. Prima però vorrei dirvi ancora un’ultima cosa,
vedete questa bellissima foto di Montecampione, è quella che noi vorremmo intendere
“Montecampione frazione dei Comuni di Pian Camuno ed Artogne”, visto che siamo vicino per i
due Comuni alle prossime elezioni, vorrei dirvi che mentre il Comune di Artogne non ha ancora
finalizzato il Piano di Gestione del Territorio, purtroppo ha fatto quella convenzione che noi non
approviamo, il Comune di Pian Camuno ha fatto un PGT che devo considerare in modo
estremamente positivo. Perché in modo estremamente positivo? Perché parliamo da tantissimi anni
che a Montecampione ci odvrebbero stare alberghi ed il Comune di Pian Camuno per
Montecampione ha lasciato intatta la situazione attuale, potrà dare qualche ampliamento alle villette
ma poco si più, ma soprattutto ha chiesto alla Regione la possibilità di costruire un albergo sui
terreni di Pian Camuno. Questo io mi auguro che possa avvenire quanto prima perché questa è una
necessità che noi abbiamo, quindi devo dare atto a Pian Camuno che questo ha fatto, mi auguro che
faccia altrettanto il Comune di Artogne. Grazie. Mauro.
(Applausi)
Piovani: buona sera a tutti anche da parte mia. Ha chiesto di parlare Giuseppe Polonioli, quindi lo
invito sul palco. Se qualcuno vuole iscriversi, prego di lasciare il nominativo, grazie.
Polonioli: preferisco parlare prima, anche se sarebbe meglio parlare alla fine perché si hanno tutti i
dati e si ha la possibilità di rispondere. Preferisco parlare prima, anche perché se no mi viene il
coccolone ad ascoltare qualcuno di voi, anche perché gli amici che poi parleranno potranno avere,
per quanto possibile, qualche elemento in più di valutazione per esprimere il loro giudizio o le loro
stesse valutazioni. In questi giorni sono stati lunghi, qualcuno ha visto la guerra dei sette anni,
qualcuno ha visto Cenerentola, non so se c’è stata una certa lotta perché non ho seguito tutto, ma
queste sono favole, sono favole cinematografiche, noi che siamo qui seduti abbiamo bisogno di
qualche elemento di realtà se non di verità, perché credo che sia un po’ troppo pensare di esprimersi
con il concetto di delega. Qualche elemento di realtà sì, ci vuole, magari comincio dal ’75, passo
dall’89che sono la base del motivo per cui siamo qui, le convenzioni fra il Comune di Artogne e
l’Alpiaz con le quale ognuno si assume i propri impegni, fra cui quello di Alpiaz di assumersi a
proprio carico gli oneri della gestione del Piano di lottizzazione. Da tutto questo esce la soluzione
“Consorzio” e siamo tutti qui. Con quella soluzione l’Alpiaz girava gli impegni al Consorzio, prima
fase. Nel 2001 succede un’altra cosa, succede che Alpiaz stacca dalla propria società il ramo degli
impianti e lo va a confluire nella Montecampione Impianti. Per chi bazzica a Montecampione, sa
che la montecampioe Impianti è quella che ha gestito i nostri servizi neve e acquedotti in questi
anni. Nel fare questo distacco, sono state fatte delle valutazioni, ognuno se ne assumerà le proprie
responsabilità, e si sono analizzati alcuni elementi perché oltre ad andare a gestire, ripeto, gli
impianti, c’erano anche i nostri servizi, gli acquedotti, lo sgombero della neve e la pulizia delle
strade. Era un elemento di intervento sul territorio ed era abbastanza facile capire che per un
comprensorio come il nostro, dove passano gli anni, e sono diventato vecchio anch’io, sono passati
gli anni anche per Montecampione, sono passati gli anni anche per queste strutture che nel
comprensorio di Montecampione hanno determinato un elemento di stabilità e di gestione.
Eravamo, diciamo, tranquilli in una situazione come questa, però invecchiando, diciamo così,
alcune di queste strutture hanno perso la capacità di intervento, vuoi perché l’elemento motore,
Alpiaz, sta invecchiando anche lei, ed anche perché in definitiva non sempre si può votare tutto a
colpi di mc. Anche questo elemento poteva far capire, fin da qualche annetto fa, che l’elemento
della presenza dell’Alpiaz, un elemento motore e di gestione del territorio, poteva entrare in crisi
nel momento in cui, si può dire tranquillamente, non avesse più avuto alcun interesse, per cui

isognava anche preoccuparsi di vedere cosa poteva succedere. Questo trascorrere del tempo ci ha
portato dove? Ci ha portato oggi ad avere un Consorzio che è quello che è, e mi esprimerò anche su
questo, ci ha portato ad avere la struttura della Montecampione Impianti in una situazione
fallimentare e ci ha portato, e quando dico “ci ha” mi ci metto dentro pure io, in una situazione tale
che l’unica soluzione per gli amministratori del posto è stata quella di andare in braccio ad una
società di Bovegno. Per chiarire, non ce l’ho con Bovegno, ma a questo punto quali sono gli
elementi su cui noi dovremmo andare a rispondere? Noi siamo stati abituati a fare ogni anno le
elezioni e guai, adesso per tre anni non ci sono più le elezioni, ogni anno facevamo le elezioni, si
veniva alle mani, di qui e di là. Io vi dico, per l’amor di Dio, se può finire tutto questo sfogo da
domani è fantastico, ma il tema verò è perché? È importante? Non è importante? Di cosa stanno
discutendo? Ci sono interessi grossi. Per quanto posso dire, la struttura consortile è solida, la parte
organizzativa, nella sua limitatezza, è solida anche se sono sempre migliorabili tutti. Non esistono
dubbi sulla gestione del denaro, perché certe cose si devono anche dire, non credo che il Presidente
abbia avuto mai un libretto degli assegni, non solo lui, tutti, quindi da questo punto di vista è una
situazione tranquilla sulla gestione patrimoniale e finanziaria dell’Ente. Logicamente il discorso
merita di più, primo perché sono tre anni che abbiamo di fronte, poi anche perché sono maturate e
stanno maturando delle situazioni che non possono essere considerate un incidente. Io non credo di
poter vedere i 40 mila mc sulla strada, vuoi per l’età ma vuoi anche per il meccanismo contorto con
cui è stato previsto. Non riesco a vederlo anche perché credo che sia un movente tecnico fine a se
stesso e quindi sarà difficile portarlo a termine. Però c’è quale problema? C’è che noi vogliamo
continuare a creare un presupposto di esistenza e di sopravvivenza mia e di chiunque altro,
puntando il tutto sulla continuità delle costruzioni, e proprio questa tipologia di costruzione.
Quando è approvato, ratifica alla mano, visto che il progetto edilizio ha un confine troppo esagerato,
lì ha bisogno di più controlli. Nel nostro caso specifico si può anche individuare cosa manca ed
anche individuare quello che abbiamo sbagliato, quindi bisognerebbe agire di conseguenza. Ma
stiamo aspettando un’altra Alpiaz? Andiamo a bere alla fontana della giovinezza? Ecco perché la
mia insistenza sul concetto del Consorzio non perché deve fare tutto, ma perché in mancanza di
tutto dobbiamo usare quello che c’è. Ecco perché allora non dico che dobbiamo misurare i tombini,
ma dobbiamo darci un ruolo diverso. Io non so chi ha avuto la possibilità di aver conosciuto le
vecchie aziende di soggiorno, nessuno ha mai dato risultati negativi, le vecchie aziende si soggiorno
che comprendevano un territorio ove perché il Comune non lo comprendeva o perché il Comune
non si dava da fare. Faccio qui una domandina, ma se qualcuno vuole parlare di Montecampione chi
è che ne deve parlare? Perché c’è il comitato che fa un articolo o quell’altro del G9 che va sul
Giornale di Brescia? O perché Polonioli fa la pubblicità? Non credo che sia questo il concetto di
gestione di un comprensorio. Questi secondo me sono temi che sono oggetto della competenza del
Consorzio, abbandonando vecche riminescenze, legati ad un cappio al campanile, quando
dovremmo invece andare nella sostanza, perché stiamo andando verso il federalismo e chi ha la
fantasia la usi in questo campo. Non vado più avanti, però oggettivamente sono elementi da
valutare. E vengo anche al discorso puramente elettorale. Credo che ognuno sia nella sua piena
libertà, faccia quello che vuole, io ho una preoccupazione, che esca comunque dal discorso del
Consorzio e quindi dalla nostra gestione una situazione di instabilità, che sarebbe la peggiore
situazione che possiamo augurarci, anche se è la normalità che si creino maggioranze e minoranze,
è un aspetto fisiologico in una situazione come la nostra, però bisogna dirlo, questo può andare a
determinare una situazione di instabilità, a determinare questa impossibilità di accordo, che io
invece mi auguro il più possibile, fra quelle che io da anni chiamo fazioni. Torno allora al discorso
Alpiaz, perché aleggia il discorso Alpiaz, chi è a favore, chi non è a favore. Dico solo una cosa, per
quanto mi riguarda posso anche accettare, perché le valutazioni e le critiche sono giuste e da
mettere in sindacato, ma io non credo, non per giudicare, ma per dare motivazioni sì, perché è
questo il punto, non sono dovute le giustificazioni ma le motivazioni sì. Questo per dire che i miei
voti personalio privati non sono mai stati confusi con quelli dell’Alpiaz.
(Applausi)

Polonioli: secondo, io ho sempre appoggiato che cosa? Ed ho sempre detto che questa era la
soluzione, la gestione tocca ai residenti, tocca ai residenti sceglierne le forme, scegliere i loro
amministratori, sono i loro amministratori che ne risponderanno ed è a loro che verranno chieste
delle responsabilità. Questa è una regola molto chiara. Io ho sempre fatto la mia funzione all’interno
del Consorzio, come tutti voi ho sempre votato. Quando è nato il Comitato devo dire che è nato un
movimento, come è nato adesso, se non ci fosse un movimento non ci sarebbe il confronto, è nostro
interesse, non è nostro interesse. Guardate che io non mi sono mai mosso di lì e nessuno può dire
che non abbia mai litigato con Lanna. Perché? Perché io sono qua tutti i giorni, tutti i giorni ho a
che fare con questa realtà. Se mai il problema non è il mio, che continuo a votare per il Comitato, se
mai il problema lo ha qualcun altro, per cui se non viene eletto non è colpa mia. Dico solo che
l’eventuale commistione in situazione interne al Consorzio non permetteranno al Consorzio di fare
il lavoro che in tre anni dovrebbe dare frutti. E vengo al discorso degli impianti perché una battuta
la devo fare. Perché la montecampione Impianti è andata a Bovegno? Non è andata a Bovegno
perché nessuno si interessa o perché ci sono giri loschi di affari, è andata a Bovegno perché gli
amministratori della società hanno deciso così, perchè gli amministratori dei Comuni hanno deciso
così, perché i relativi amministratori della Provincia hanno deciso così. Io posso solo dire una cosa,
che seguirò la cosa fino alla fine, perché c’è il sospetto che qualcosa di poco chiaro sia avvenuto mi
è rimasto.
(Applausi)
Lanna: ringrazio Polonioli per la sua chiarezza.
Fumagalli: ha chiesto la parola il signor Remo Internullo ed ha la facoltà di salire sul palco. Grazie.
Internullo: buona sera. Io sono un vecchio Consigliere del C.d.A. del Consorzio. Quest’anno mi
candido come Revisore, sono commercialista, Revisore Contabile iscritto all’Ordine dei Revisori
Contabili. Il mio intervento è, logicamente, inerente la revisione dei conti. Ho sentito la relazione
del revisore Bazzoni, collega, e ho sentito anche quella del Presidente Lanna dove parla di una
impugnativa che ha fatto alla delibera del Comune di Artogne presentando ricorso al TAR. Non ho
capito logicamente chi lo abbia poi autorizzato. Io ho qui l’O.d.G. che dice “relazione economicofinanziaria;
relazione dei revisori dei conti; presentazione candidature; discussione generale;:
votazione”, non noto nessuno ratifica da parte di questa assemblea dell’operato del dottor Lanna,
nostro Presidente. Ora, il dottor Lanna si è appellato, per questa ratifica, allo Statuto, quando lo
Statuto dice, all’art. 16, che “ai fini dell’espletamento delle sue attività e nell’esercizio dei suoi
poteri il Consiglio di Amministrazione dovrà indire tre volte l’anno, alle date fissate al primo
consiglio di ogni anno, una riunione dei consiglieri di scala aperta alla partecipazione di tutti i
consorziati. La riunione è convocata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione del
Consorzio, che la presiede. I suggerimenti espressi nella riunione, di cui dovrà essere fatta
menzione nel verbale del successivo Consiglio di Amministrazione, in nessun caso potranno essere
ritenuti vincolanti, ma il Consiglio è tenuto a motivare le deliberazioni non conformi”. Quindi tutto
ciò di cui si parla in quella riunione dei capi scala, deve essere, successivamente, portata in
Consiglio di Amministrazione ed eventualmente approvata. Non mi risulta che sia stata fatta una
cosa di questo tipo. C’è una sentenza della Corte Costituzionale a sezioni unite, mi rivolgo a tante
persone che fanno il mio mestiere o anche agli avvocati, o chi ha un’esperienza un po’con le leggi,
uscita esattamente ad agosto 2010, giovane, fresca, per verificare la veridicità della Cassazione,
questa volta la Cassazione, visto che si sono verificate delle sentenze una volta per uno, una volta
per l’altro, ha voluto emettere una sentenza a sezioni unite. Questa sentenza parla generalmente di
comunione di condominio. Vi faccio una sintesi della sentenza, se volete posso anche leggerla tutta,
però sono quattro pagine. L’amministratore del Condominio, come disposto dall’art. 1131 comma 2
del C.C.… vado a guardare l’articolo ultimo del nostro strombazzato Statuto che dice esattamente
“per quanto non regolato dal presente Statuto valgono le norme di legge che discilplinano le
associazioni non riconosciute”, quindi parla proprio del C.C. che dice, nell’art. 1131 comma 2 che

l’amministratore può anche costituirsi in giudizio, quindi come nel nostro caso, senza averne
l’autorizzazione dell’assemblea, ma dovrà in tal caso richiedere la ratifica del suo operato da parte
dell’assemblea o, nel nostro caso, anche dal Consiglio di Amministrazione. Qui non c’è stato né uno
né l’altro. Allora io, come Revisore contabile, faccio una domanda al collega che ha esteso questa
relazione e chiedo se abbia accertato si siano state fatte delle spese nostre, che gravano su di noi, di
cui oggi il Presidente Lanna ne deve dare conto. Anche perché la mancata ratifica, nel momento in
cui siamo soccombenti, è chiaro che io pago la mia parte. Io non intendo pagare una fattura se non
so esattamente dove andiamo a sfociare, io perché sono consorziato, ma lo farei anche come
revisore contabile. Fermi un attimo, voi avete ottemperato a questa ratifica in Consiglio di
Amministrazione? No. L’avete portata in assemblea? No. E allora lascio a voi le conclusioni. Non
voglio entrare in altro. Adesso chiudo la mia parte di Revisore contabile, come voi faccio parte di
questa realtà, ho una casa a Montecampione, ho fatto parte del Comitato, mi sono dissociato,
perché? Perché non ho fiducia nello Statuto. Lo dobbiamo tutti accettare, alcuni punti dello Statuto
a me proprio non andavano giù e mi sono dissociato, me ne sono andato. Adesso sento sempre dal
nostro Presidente che abbiamo ricevuto, da parte del Presidente o dall’amministratore delegato di
Alpiaz, una denuncia a sciogliere il Consorzio. Io dico, come mai? Ci sarà un motivo? chi ha fatto
questa richiesta voi sapete perché l’ha fatta? Io sono andato a leggere lo Statuto, forse perché la mia
professione me lo impone anche, e sapete dov’è il quid fatto scattare a questo signore il piacere di
chiedere lo scioglimento del nostro Consorzio? Perché noi da una parte abbiamo un bello Statuto
forse, però dall’altra sono come le porte di sicurezza che, invece di aprirsi dall’interno, si aprono
dall’esterno, cioè noi siamo chiusi nel nostro Statuto. Sono le porte di sicurezza all’incontrario. C’è
una frase fra virgole, revoca anche parziale, cosa vuol dire? Noi lavoriamo come Consorzio su
deleghe tacite, benissimo, quindi se anche parzialmente i Comuni ce le tolgono, sempre tacitamente
logicamente perché sono deleghe tacite, il Consorzio si scioglie. Lo abbiamo detto noi, non lo ha
detto quel signore di cui adesso mi sfugge il nome, lo abbiamo detto noi. Siccome loro adesso,
come parlava il dottor Lanna, una parte di quel comparto 1 lo daranno ai Comuni, se tornano ai
Comuni, i Comuni devono darci di nuovo questa delega tacita e se non ce la danno? Cosa facciamo?
Allora ha ragione quel signore quindi noi dobbiamo correre ai ripari e cercare di convincere questo
Comune o questi Comuni a ridarci di nuovo, magari da un’altra parte o in un’altra zona, la
manutenzione perché altrimenti ci hanno tolto tacitalmente anche parzialmente la delega. È scritto
qui, anche parzialmente, non è che ce lo siamo inventati, lo abbiamo scritto noi. Faccio un’altra
riflessione, sono contento che il dottor Lanna è orgoglioso di avere avuto una sentenza del
Tribunale di Breno dove ha detto che la contabilità e i conti sono tutti a posto, però il dottor Lanna
ha dimenticato che il dottor Internullo era stato nominato CTP in quella situazione, quindi forse un
po’ di riconoscimento va al sottoscritto, sicuramente se ne sono dimenticati. Grazie e buona serata.
(Applausi)
Lanna: signori, io credo che questo intervento meriti una replica immediata. Non vorrò essere
polemico perché non voglio disturbare questa atmosfera, perché se fossi polemico la cosa sarebbe
molto grave, però vi racconto un fatto. Prima di tutto il dottor Internullo si dimentica che nella
riunione di C.d.A. del 4 settembre, ed io l’ho detto nella mia relazione, e l’ho scritto più volte, il
C.d.A. mi ha dato mandato di diffidare la società Alpiaz ed il Comune di Artogne a rispettare la
delibera del TAR, quindi questa è già automaticamente una autorizzazione ed una ratifica di quello
che è fatto successivamente, primo. Secondo luogo, dal momento che volevamo vederci chiaro,
come sempre abbiamo voluto veder chiaro in tutte le cose che succedono a Montecampione e
soprattutto ed in particolare con i Comuni, abbiamo chiesto la documentazione al Comune,
documentazione che al momento non avevamo, perché avevamo solo delle informazioni e quindi,
purtroppo, devo per l’ennesima volta ripetere quello che è successo. Il Comune di Artogne ci ha
dato la documentazione il giorno 28, il giorno 26 il sindaco mi aveva invitato ad una riunione per il
giorno 28 ed io gli avevo detto “caro signor sindaco, io vengo soltanto se mi dà tutta la
documentazione”. Mi ha dato tutta la documentazione e sono andato, ma nel frattempo avevo
convocato un C.d.A. per discutere di questo argomento il giorno 30 settembre. Il 28 alle 12,30 ho
ricevuto la documentazione, l’ho studiata, l’abbiamo studiata, ho fatto le mie annotazioni che

trovate nel giornale, la riunione è terminata alle 23,30/24.00, l’ho studiata a fondo ed il 30 eravamo
pronti a discutere di questo argomento in Consiglio di Amministrazione con i Comuni ed anche con
Alpiaz. Ma questi signori, come ho detto anche prima e lo ripeto, i sindaci con il signor Torromino
non hanno reso valido questo C.d.A. e non sono venuti, quindi eravamo soltanto in cinque e non
potevamo discutere il problema, se la delibera andava impugnata. Noi abbiamo il diritto, ma
soprattutto il dovere di far rispettare i diritti dei Montecampionesi, perché se ricopri questa carica
sono cose che devi fare. Quindi, per avere anche maggiore supporto, ho convocato un comitato
consultivo straordinario il 30 ottobre, e la sala era anche piuttosto piena, per avere anche il vostro
parere. In conseguenza di questo, ci siamo impegnati ed abbiamo impugnato quella delibera. Il
dottor Internullo forse non ha letto la relazione al bilancio. La relazione al bilancio dice che
l’avvocato, per quella causa, costa 6.600 euro e costa soltanto quella cifra perché i due avvocati
Gangai e Pacchioli hanno lavorato gratuitamente, completamente gratuitamente per questa cosa.
Perché? Perché i signori che siedono qui, Gangai non siede più in C.d.A., ma Pacchioli siede in
Consiglio di Amministrazione, ha ritenuto corretto utilizzare il suo rimborso spese, potete vedere
quant’è, e si è impegnato per impugnare questa delibera. Quindi il costo c’è già dentro ed io credo
di avere il dovere di fare determinate cose. Primo. Secondo, a questo punto Alpiaz ha chiesto lo
scioglimento del Consorzio. Allora, caro signor Internullo, ancora non ha visto bene la delibera, io
vi ho mostrato proprio questa copia, ve la faccio vedere, perché il Comune non ci ha ritirato proprio
alcuna delega, anzi, qualora ci avesse ritirato la delega, allora l’impugnazione di quella delibera
sarebbe stata necessaria, sarebbe stata un dovere farla perché ci avrebbe ritirato la delega, ma non ce
l’ha ritirata, perché non facendo quello, se non ci ritira la delega, il Consorzio rimane. Ma non esiste
questo perché quelle che qui vedete in viola sono le aree a verde che noi avevamo da Alpiaz per la
manutenzione, perché non sono ancora del Comune, e il Comune le ha sostituite con delle aree a
verde, quelle aree colorate di verde, quindi non è successo niente di particolare. A proposito di
questo, quindi, non ci sono problemi di sorta. Per cui, dal momento che Alpiaz, Torromino e i
Communi hanno sempre boicottato i C.d.A. perché non volevano discutere di determinate cose
perché volevano l’ingestibilità del Consorzio, noi lo abbiamo gestito, io mi sono preso le mie
responsabilità. A questo punto, come vi ho già dimostrato, le cause che noi abbiamo fatto per il
recupero dei crediti che abbiamo verso i consorziati e verso tanta altra gente, come vi ho dimostrato
noi i soldi li recuperiamo perché il Giudice poi ce li ridà, così come ci ha restituito i soldi di quella
famosa causa. Certo, Internullo è stato CTU di parte in quella causa, in quella causa che ha citato,
ma non voglio andare oltre perché altrimenti sarei troppo cattivo, però questo vi dico, sono
orgoglioso che il C.d.A. abbia tenuto bene i conti, è stato dimostrato in quella sede. Non dico altro,
credo di aver dato una risposta esaustiva, se qualcuno non ha ancora capito me lo chieda perché
posso andare oltre. Potrei anche andare oltre e potrei essere molto, molto, molto cattivo. Grazie.
(Applausi)
Internullo dalla sala: intervento non registrato
Lanna: Remo, se vuoi parlare vieni qua. Andiamo avanti.
Piovani: Aldo Gangai ha chiesto di parlare.
Gangai: signori buonasera. Io sono Gangai, sono uno dei primi frequentatori di Montecampione,
molti mi conoscono, molti no, desidero semplicemente semplificare la situazione che ci è stata
prospettata con questi due interventi. Una precisazione prima sia nei confronti del dottor Polonioli
che ha fatto delle considerazioni, precisazione anche in merito anche all’intervento del dottor
Internullo. Per quanto riguarda l’intervento del dottor Polonioli tengo a precisare che a messo, ha
posto in evidenza l’instabilità, il timore di instabilità che potrebbe intervenire in Montecampione
qualora il Consorzio fosse esautorato. Ora, io vi chiedo un attimo di attenzione, sarò brevissimo, ma
voglio leggervi solo due righe che riguardano la famosa delibera del Consiglio Comunale di
Artogne nella quale si è fatta menzione di alcune prerogative che riguardano i Comuni e che
escutono ed hanno escluso la presenza e la funzione del Consorzio in Montecampione. Il Sindaco

dice, si esprime esattamente in questi termini “Informa quindi il Sindaco della nota pervenuta da
parte del Consorzio dei residenti di Montecampione. Ne evidenzia con dispiacere il contenuto
fortemente polemico e infondato…” a parer suo ovviamente “e fa notare come tale Consorzio, che
dovrebbe collaborare con l’istituzione comunale, in realtà si pone sempre in netta contrapposizione,
anche se il Comune ha sempre preso atto della sua efficienza della gestione dei servizi che il
Consorzio fa. Dà quindi lettura della nota”. Ok. Un Consigliere poi interviene, io leggo solo due
righe perché è un po’ lungo il suo intervento “ritiene…” Ravelli “che all’epoca del suo mandato la
Regione intervenne d’Ufficio e stravolse il concetto di tutela ambientale vietando le costruzioni che
interferivano”. Ora, c’è un altro intervento, sempre dello stesso Ravelli, il quale si esprime ancora
così “sicuramente si preferirebbe che permanesse l’attuale situazione così gestita dal Consorzio…”
quindi a loro fa piacere che noi continuiamo a gestire il nostro territorio “però garantiasce che non
ci sarà nessun problema da parte del Comune a prendersi in carico i servizi ove permanga questo
tipo di rapporto in cui i rappresentanti del Consorzio si permettono di inserire nel loro Statuto cosa
il Comune deve fare senza che il Comune stesso sia neanche parte in causa”. Io vi lascio
immaginare da queste pochissime frasi che ho letto e che troverete nel giornalino nella loro
completa estensione, vi lascio immaginare la contraddittorietà degli amministratori del Comune di
Artogne, da un lato ci elogiano per come noi amministriamo, come sappiamo amministarre il nostro
territorio, dall’altro ci reputano del tutto ininfluenti, del tutto inesistenti, perché ogni decisione,
badate, viene presa al di sopra delle nostre teste. Noi siamo coloro i quali, e lo cito a memoria,
quindi non posso metterlo fra virgolette, espressione usata da altri Consiglieri che hanno detto voi di
Montecampione dovete solo pagare, non siete proprietari ma solo di un fazzoletto che è inserito in
un condominio, per il resto dovete solo pagare. Non avete nessun diritto di interferire nella nostra
gestione. Quindi le parole del dottor Polonioli, che a me sono piaciute in maniera incredibile perché
si è espresso come noi del comitato ci siamo espressi in più occasioni, quando chiede la stabilità
oggi nel Consorzio, sono sue parole, è quello che noi cerchiamo. Come è possibile concepire che
noi del Consorzio possiamo avere voce in capitolo? Forse viene solo auspicato l’intervento fattivo
del Consorzio come amministratore, ma oggi non esistono i presupposti, soprattutto per come la
pensano i Sindaci dei due Comuni. Quindi io aggiungo un’altra ciliegina su questa torta amara, il
Comune di Artogne, nel fare la convenzione, ha omesso una delle cose più importanti che premono
su di noi, premono sulle nostre tasche. Signori miei, noi abbiamo un Consorzio chiamato
obbligatoprio perché lo Statuto esige che ciascuno versi le proprie quote di partecipazione, se non lo
facesse noi avremmo diritto, come ha detto il dottor Lanna, di esigere tramite decreto ingiuntivo il
pagamento delle quote. Ora, il Comune ha fatto la convenzione con Alpiaz, quella convenzione
sulla quale il dottor Lanna si è ampiamente soffermato, ma non ha specificato l’obbligatorietà, da
parte di eventuali proprietari di queste costruzioni, di pagare i contributi che noi tutti paghiamo. Che
significa? Che se fosse realizzata quella costruzione, sulla base della convenzione che è stata
firmata, noi avremmo dei consorziati che sono obbligati a pagare e dei consorziati che invece un
obbligo del genere non l’hanno. Capite bene qual è la discrasia, l’incongruenza di questa situazione.
Allora vado a tirare le somme perché non voglio tediarvi molto. Il Comune di Artogne ha poi
ammesso che la Regione Lombardia ha vietato le costruzioni che interferissero sulla tutela
ambientale, parole precise inserite nel verbale del Consiglio Comunale, il che significa che questa
convenzione è stata fatta in barba alla decisione della Regione Lombardia che ha vietato, torno a
dire, le costruzioni che interferissero sulla tutela ambientale. Perché? Come ha potuto farlo?
Attraverso un sistema di sconvolgimento del Piano di lottizzazione edificatorio, spera così di poter
cavarsela, di poter evitare che il Comune sia obbligato a restituire ad Alpiaz tutti queli importi che
Alpiaz ha dovuto versare per ottenere l’edificabilità. Devo dire che c’è un interesse economico da
parte del Comune di Artogne a mantenere questa convenzione e far sì, con tutte le conseguenze del
caso, che noi stiamo a guardare senza interferire, quindi vi chiedo di valutare come è possibile
considerare un intervento del Consorzio, nonché del sottoscritto e di altri soggetti a titolo personale,
come è possibile porre l’accento e dire non è stata ratificata quell’impugnazione della delibera? Noi
avevamo l’obbligo. Il dottor Lanna è intervenuto per sanare una situazione urgente, perché i termini
per l’impugnativa erano e sono molto ristretti. Dal momento che erano ristretti, non poteva
convocare una asssemblea per ottenere l’approvazione. Comportava anche difficoltà tenere
un’assemblea generale per decidere su quell’unico argomento. Quindi il dottor Lanna merita, da

parte del sottoscritto e mi auguro anche da parte vostra, il miglior plauso per quello che ha fatto ed
ha saputo fare, sempre nel rispetto delle clausole dello Statuto. Per giunta, e con questo qui
concludo, esiste, voglio farlo non a titolo polemico, la posizione del G9 che ha declarato il tema
della pacificità. Se noi non siamo accomodanti come il comitato, il comitato siete voi, la maggior
parte di voi, voi ci avete dato fiducia e noi abbiamo lavorato per voi, dov’è la capacità conciliativa
da parte del Comune, da parte di Alpiaz? Il Comune ci ha trattato in questo modo, “siete delle
nullità. Voi Consorzio dovete solo pagare e basta”, Alpiaz ha citato in giudizio il Consorzio per
dichiarare la nullità dello Statuto. Come è possibile che si possa rimanere inermi di fronte ad una
situazione del genere? È necessario, e lo dico ancora, è necessario che si impugni quella delibera, è
necessario andare avanti, è necessario farsi rispettare perché solo facendoci rispettare riusciamo a
stemperare le incongruenze, le cattiverie, e dico cattiverie, da parte degli amministratori del
Comune di Artogne. Io non sono solito esprimermi in maniera così aggressiva perché io
personalmente non sono così aggressivo, però credetemi, io ho firmato quella impugnativa anche a
titolo personale, se l’ho fatto l’ho fatto a ragion veduta. L’ultima considerazione la faccio sulla
questione che ha sollevato il dottor Internullo a proposito dell’art. del C.C. che riguarda, secondo
lui, l’assimilazione del nostro Consorzio ad un condominio. Devo precisare che lo stesso dottor
Internullo ha chiarito che il Consorzio, per la sua struttura, per la sua impostazione e le leggi che lo
devono regolare, debba essere considerato una associazione. L’associazione non è un condominio,
l’associazione è la nostra, noi siamo una associazione, perché abbiamo un intento comune che è
quello di dividerci le spese. Ora è chiaro che se si vuole assimilare a tutti i costi la nostra
associazione al condominio, probabilmente potrebbe anche aver ragione il dottor Internullo, ma
questo non ha assolutamente alcun senso e neanche nessuna rilevanza, perché le cose sono ben
diverse. Chiunque avrà voglia, non voglio annoiarvi, si vada a leggere il C.C., nel primo articolo si
parla delle associazioni e vedrete che la cosa è ben diversa da ciò che dice il dottor Internullo. Io
rinnovo l’invito a fare un plauso al Presidente per aver agito in maniera tempestiva, in maniera
appropriata di fronte ad una pretesa ingiuriosa da parte del Comune di Artogne. Grazie.
(Applausi)
Lanna: ringrazio l’avv. Gangai. Chimiamo invece Roberto Matina. Voglio fare un’altra
considerazione, voi vedete questo progetto, noi vogliamo che in questo progetto venga rispettata la
sentenza del TAR, ma se la convenzione avesse previsto com’era originariamente una piccola parte
alberghiera ed anche il condominio in questa zona, noi non avremmo potuto impugnare nulla, sono
proprio i 40 mila mc che sono in contrapposizione con la sentenza del TAR e che sono contro lo
sviluppo di Montecampione. Nell’incontro con il Sindaco Lorenzetti, le ho detto “ma signor
sindaco, ma è possibile fare una nuova convenzione per 40 mila mc tutto di residenziale, una
convenzione 2010, quando c’è ancora aperta la convenzione del ’75 per 8.500 di alberghiero?”.
Questa è del ’75, non vado avanti, lascio a voi. Scusate. Matina.
Matina: buonasera a tutti, mi chiamo Robero Matina e frequento Montecampione ormai da alcuni
anni, dall’88, quindi ritengo di conoscerla abbastanza bene. Volevo fare un complimento al
Presidente ed al Vicepresidente, insomma al Consorzio, in merito a due punti. Leggendo il comitato
per Montecampione, il giornalino che voi puntualmente ci inviate, nel numero del 31 dicembre si
inizia facendo presente che abbiamo un nuovo statuto che si libera finalmente della famosa scheda
di 300 mila milionesimi. Ciò vuol dire che il Consorzio dovrà muoversi con una rappresentanza
data dai Montecampionesi e non ci sarà più questo incubo di Alpiaz che in alcune riunione, io lo
ricordo, ero presente, arrivava, non arrivava, poteva utilizzare o non utilizzare questo strumento
contro il Consorzio per mettere in difficoltà. Questa scheda dei 300 mila milionesimi a questo
punto, con il nuovo statuto, non deve essere più depositata da parte di Alpiaz per fare il quorum e
quindi non ha più la possibilità di rendere esecutive le decisioni del Consorzio, ma in quale altro
modo potrebbe ripresentarsi Alpiaz? Questo se è visto anche dalle ultime riflessioni, dagli ultimi
discorsi, è un po’ un argomento che rimbalza fra G9 e comitato per Montecampione, più volte si
sono dissociati, delle voci invece fanno intendere che ci fosse una vicinanza fra la società Alpiaz e
questo gruppo. Questa è la prima domanda. La seconda domanda, e mi riallaccio a Polonioli, è

sapere se è possibile vedere, nei vostri prossimi momenti di incontro, quali deduzioni possano
essere fatte per cercare di rilanciare Montecampione da un punto di vista turistico,
turistico/alberghiero. In effetti si parlava di una azienza per il soggiorno e per il turismo, a parte noi
Montecampionesi che abbiamo amici e parenti che frequentano Montecampione è difficile che
qualche turista, diciamo estero, possa arrivare a Montecampione. Forse allo Splaza ci sono ancora
delle multiproprietà che hanno questo scopo. Però mi rendo conto che per mantenere un impianto
sciistico all’avanguardia, per poter renderci interssanti nel panorama degli impianti sciistici del nord
d’Italia ci vuole gente. Chi ha acquistato un appartamento vuole certamente usufruire delle piste. Se
non abbiamo afflusso turistico, se non c’è nessuno che si preoccupa di attirare, anche con un ufficio
che possa dare delle informazioni su dove poter alloggiare, purtroppo c’è solo l’albergo Legazzuolo
come pensione, sui tornanti c’è la Stube e siamo a due, non so neanche quanti posti letto possano
avere, e poi c’è solo l’albergo Montecampione, a parte qualche appartamento in multiproprietà.
L’albergo a Montecampione è quello sopra la Piazzetta. Un po’ poco. Non esistono B&B, non ci
sono iniziative a Montecampione che possano essere mirate al suo sviluppo, al flusso, magari il
domani porterà a nuovi immobili, a nuovi proprietari di appartamenti a Montecampione, ma il
flusso turistico è una cosa necessaria per i commercianti, per chi gestisce gli impianti turistici e per
la sopravvivenza di questa località. L’unica cosa che volevo sapere è eiste la possibilità da parte del
Consorzio di farsi promotore di un ufficio che io definisco come una azienda di soggiorno e per il
turismo a Montecampione? Grazie.
(Applausi)
Lanna: io ringrazio il signor Matina. Una domanda è nuova ed una domanda è vecchia.
Cominciamo da quella nuova, che viene dal nuovo Statuto e da Alpiaz. È chiaro che quando io dico
che siamo diventati maggiorenni è perché non dipendiamo più dallo schedone, dai 300 mila, che era
uno schedone molto rigido. Ad oggi Alpiaz ha a disposizione 95 mila milionesimi che sono molto
flessibili, perché ha l’albergo, ha le multiproprietà e poi ci sono anche le proprietà della
Edilombarda. È chiaro che Alpiaz in questo modo può fare confluire i suoi voti e può determinare lo
spostamento da una parte all’altra. Io vi ho già detto, ho già detto prima nella mia relazione, che noi
sicuramente non accetteremo mai i voti di Alpiaz e nessuno li dovrebbe accettare, allora sì che ci
sarebbe un confronto fra noi Montecampionesi. Alpiaz le cose non le fa per niente, io ve l’ho già
detto prima, Alpiaz ad un certo punto presenta il conto e se Alpiaz appoggia e presenta il conto,
succederà sicuramente qualcosa. Questo è quello che riguarda il primo punto e sicuramente a noi i
voti Alpiaz non li dà perché non li vogliamo, anzi, Alpiaz ci sta facendo una guerra da questo punto
di vista ed io ritengo che se non ci fosse Alpiaz di mezzo, con i 900 mila disponibili noi a
Montecampione ci potremmo tranquillamente amministrare e credo anche bene, sempre per quanto
riguarda la manutenzione ordinaria del Consorzio. Però, diciamo, c’è questa realtà di circa 100 mila
milionesimi. Per quanto riguarda l’altro problema, l’altro è un problema oramai storico e atavico,
perché Montecampione originariamente doveva sorgere come un paese, quindi come un paese
doveva aver vita, doveva avere degli alberghi e doveva avere di tutto. Questi purtroppo oggi non ci
sono, quindi è difficilissimo oggi presentare un programma. Se vi ricordate quando noi abbiamo
acquistato la casa qui, era pieno di gente, perchè Alpiaz andava bene, c’era la fila per comprare gli
appartamenti e Alpiaz faceva pagine di pubblicità sul Corriere della Sera. Se vi ricordate l’ultima
pagina del Corriere della Sera, qualche volta a pagina intera, qualche volta a mezza pagina, c’era la
Piazzetta. Questo quindi a promozione turistica. Che tipo di promozione turistica può fare il
Consorzio? Il Consorzio può fare una promozione turistica sulla base delle strade che ha, sulla base
del proprio bilancio, più di tanto non è che possa fare. Noi ci siamo impegnati, abbiamo fatto per la
stagione estiva in particolare, perché come sapete la stagione invernale c’è solo lo sci e per lo sci
non c’è niente da fare, ci vogliono gare, quindi dobbiamo fare accordi con le scuole di sci, con le
scuole di sci dobbiamo organizzare gare e portare su gente. Però se non ci sono gli alberghi come si
fa? E poi la promozione turistica, a mio avviso, d’inverno dovrebbe essere fatta dalla
Montecampione Impianti più che dal Consorzio, anche se il Consorzio è sempre disponibile. Vi
posso dire che stiamo già mettendo in piedi delle manifestazioni anche a scopo benefico, c’è ad
esempio una gara di sci il 26 febbraio, che sarà pubblicizzata, in supporto alla lotta contro la fibriosi

cistica, lì quindi chiederemo l’intervento delle Fanchini, chiederemo un intervento di altri sponsor e
il tutto per far girare il nome di Montecampione. Però se noi facciamo venire gli amici e li
mandiamo in albergo, questi scappano via spaventati perché purtroppo c’è manutenzione. Certo che
gli alberghi mancano, oggi c’è solo il Legazzuolo che ha sette camere, al Prato secondino, l’albergo
a 1800 è peggio di quello di 1200, il problema è questo. È questo, è questo il problema che non si
pone soprattutto il Comune di Artogne, che è quello di dare la priorità alla struttura alberghiera. Lo
dice, lo ha sempre detto, il Sindaco Lorenzetti lo ha detto più volte anche in questa sala, dobbiamo
fare, alberghi, alberghi e B&B e poi 40 mila mc. Signori, una cosa è dire, una cosa è fare. Su queste
cose dobbiamo metterci d’accordo. Noi come Consorzio possiamo fare qualcosa, possiamo fare i
depliant, io devo dare atto agli amministratori che si danno da fare per cercare di organizzare
l’affitto, visto che ormai gran parte delle case sono chiuse gli amministratori fanno qualcosa. Noi
più che dare delle indicazioni oggi come oggi non possiamo fare. È vero quello che dice Polonioli,
il Consorzio oggi si dovrebbe strutturare un po’ anche per questo, ma ci vogliono le strutture. Se
vogliamo fare qualcosa ci vuole la collaborazione degli altri, della Montecampioen Impianti, degli
alberghi e di tutti quelli che operano sul territorio. Su questo non c’è dubbio, perché noi più che fare
dei depliant noi non possiamopermetterci di fare pubblicità sul Corriere della sera, perché per fare
pubblicità sul Corriere della sera ci vogliono 40 mila euro e ci siamo giocatio già il 4% del bilancio.
Questo non è possibile, facciamo tutte quelle azioni che possiamo fare. Purtroppo la situazione è
questa, cerchiamo di risolverla. Questo è quello che cerchiamo di fare. Grazie.
(Applausi)
Piovani: Paolo Birnbaum.
Birnbaum: buonasera a tutti. Sono il segretario del Comitato per Montecampione e sono candidato
per il prossimo trienno al Consiglio di Amministrazione. Io vorrei partire da alcuni concetti che
sono stati espressi negli interventi precedenti, il concetto di vicinanza e il concetto dal quale è
partito prima nel suo intervento Polonioli al quale mi associo e lo ringrazio per le sue parole, il
concetto per il quale nessuno qua a Montecampione può essere di base, quindi come idea
preconcetta, contrario al collegamento con un’altra valle. Quindi, se dovesse accadere qualcosa del
genere, non saremmo di fronte alla follia. Però il concetto di non essere contrario al collegamento
con un’altra valle è quello di vigilanza per non tralasciare un aspetto importante. Cercherò di essere
breve, schematico e facilmente comprensibile. Il concetto di vigilanza è legato all’accordo. Io in
una precedente riunione ho già detto quanto molti Enti pubblici della Vallecamonica, fra cui il BIM,
il Comune di Pian Camuno, la Comunità Montana, hanno espresso delle grosse perplessità su
questo affare, sulla New-Co, e queste perplessità sono state poi successivamente anche avvallate e
confermate dal fatto che abbiamo saputo che la Corte dei Conti ha emesso una sentenza per la quale
ci sono grossi appunti sulla Bovegno Impianti riguardo all’emissione di bot che vuole emettere il
Comune per finanziare la società, e ricordo che la Bovegno Impianti è una società al 100% privata.
La sentenza della Corte dei Conti dice “non si possono usare soldi pubblici per addirli a privati”,
quindi la Corte dei Conti cosa fa? Sentenza questa cosa che è estremamente importante e che, da un
punto di vista, ha una certa delicatezza. Cosa succede? Succede che noi adesso... io ho 46 anni ed
ho le figlie piccole, quando cerco di fare qualcosa a Montecampione lo faccio soprattutto per loro,
noi non possiamo pensare di avere un futuro senza Montecampione Impianti. Noi non esistiamo
senza Montecampione Impianti. I nostri investimenti da un punto di vista reale sarebbero
completamente svuotati di contenuto. Ora dico, nessuno ha prerogative o priorità nell’essere
svuotati nel contenuto, ma dobbiamo vigilare. Perché dobbiamo vigilare ed essere molto attenti?
Dobbiamo vigilare perché la Bovegno Impianti esiste dal 2005, quindi ha già cinque anni, si è già
completamente mangiata il capitale sociale, perché per tenere in piedi la ragione sociale, paga le
spese di amministrazione, gli uffici da pagare, ha delle spese fisse da sostenere, in cinque anni si è
già mangiata il capitale e questo fa parte di un altro appunto fatto dalla Corte dei Conti, ma, mentre
di là ci sono ancora prati, c’è una valle vuota, noi qua abbiamo qualcosina da perdere. Quindi la
vigilanza sarà, almeno questo lo posso dire persanalmente a nome di tutti quelli che saranno eletti
del Comitato nel C.d.A., nostra premura e attenzione. Siamo assolutamente favorevoli allo sviluppo

del demanio sciabile, in senso contrario saremmo dei folli, ma dobbiamo vigilare perché di là è
sufficiente perdere la faccia e qualche elettore e tutto riparte da zero, noi qua abbiamo qualcosina da
perdere. Dal punto di vista strettamente pratico, io mi rifaccio anche un po’ a quello che ha detto
prima il Presidente Lanna, sviluppo del territorio, ricettività, nel 2001 nasce il Comitato per opporsi
alla partecipazione alla Montecampione Impianti. Da lì nasce il Comitato, la difesa dell’interesse
specifico che avrebbe significato per noi, costantemente, finanziare tutti i buchi che la
Montecampione Impianti regala. Ora, al di là dello sviluppo del territorio, noi qui abbiamo avuto
assoluta immobilità da parte della società Montecampione Impianti su tutto quello che è l’interesse
del demanio sciabile. Io ieri ho parlato con un mio caro amico con il quale sono cresciuto a
Montecampione, adesso non ho guardato in sala se è presente, eccolo là, ciao, parlavamo proprio di
questa cosa, se noi andiamo a sciare in altri posti, in altre località, noi troviamo seggiolini alle
seggiovie, casolari in partenza e all’arrivo degli impianti, nomi delle baite, qualsiasi spazio che
possa essere tensostruttura di contenimento e reti di sicurezza, pubblicità. Montecampione Impianti
continua a venire in Consorzio e piange, con noi consorziati, il nostro coinvolgimento. Al di là
dell’opportunità dello stesso coinvolgimento che noi possiamo avere, Montecampione Impianti
deve fare il suo. Tutti questi anni hanno lasciato sprecata una quantità di denaro enorme, noi che
viviamo nelle grandi città ed andiamo in metropolitana, abbiamo giornali che vengono distribuiti
gratis, chi conosce dietro sa che vengono distribuiti senza chiedere un euro a nessuno, pubblicità. Io
mi domando, io e Gianluca ci domandavamo, cosa abbiamo lasciato per strada in tutti questi anni?
Torno alla partenza, abbiamo bisogno degli impianti, sarà il nostro preciso impegno, chiaro e per
quanto possibile costante. Quest’anno Montecampione Impianti ha fatto una piccola politica su
Montecampione, vi dico quale, chi acquistava uno stagionale prima del 31 ottobre avrebbe avuto un
grosso sconto, come si fa in altre località, ma chi glielo ha dato al Vicepresidente questo consiglio?
Glielo abbiamo dato noi, ma adesso non è questo il problema. In altre località sciistiche fanno
questo tipo di promozione da trent’anni. Noi vogliamo Montecampione Impianti, al di là
naturalmente della solidità che questa ce la può dare solo il Pubblico, perché statisticamente il 90%
degli impianti sciistici d’Europa sono pubblici, municipalizzati o a partecipazione statale, non ci
sono comprensori sciistici di una certa rilevanza privati, noi abbiamo bisogno di una società che
faccia una politica di marketing, immagine, promozione, sviluppo, lavorare con le scuole sci. Le
scuole sci io ho scoperto da poco che da anni alle gare fanno bene e portano in giro il nostro nome.
Noi per quanto potremo, nei prossimi tre anni, daremo il nostro supporto all’interno delle nostre
possibilità, ma abbiamo bisogna di una Montecampione Impianti che non sia inattiva oltre che ad
essere passiva. Voglio parlare di questo argomento perché mi rendo conto che è fondamentale per
noi la Montecampione Impianti, fondamentale, e sarà un nostro preciso impegno, ove possibile e
dove sarà possibile, cercare di stimolare, attivare affinchè la Montecampione Impianti faccia quello
che deve fare per aumentare i passaggi. In termine tecnico quelli che lavorano sugli impianti li
chiamano “bip”, dobbiamo aumentare i “bip”, se ci guardiamo soltanto in giro mentre aspettiamo la
neve i “bip” non aumentano. Volevo darvi solo una piccola informazione, e poi ho finito: ho avuto
una segnalazione molto importante di recente ma che devo ancora verificare, non ve la posso dare
come informazione ufficiale, ma crediamo che Artogne abbia impugnato la sentenza del TAR alla
Consiglio di Stato. La scadenza di impugnazione alla Consiglio di Stato della sentenza del TAR
scadeva proprio oggi e mi sembra di aver saputo e di aver captato che il Comune di Artogne
dovrebbe aver impugnato questa delibera. Noi non vogliamo arrogarci il diritto di dire “fate quello
che diciamo noi”, ma noi gli avevamo scritto una lettera ben specifica “guardate che
l’impugnazione, i tempi tecnici, scade l’8”. Già la sentenza di per sé dice che il Comune di Artogne,
se si fosse presentato in quella causa, avrebbe vinto, ma per noi già questo è un buon segno. Vi
ringrazio e buon 2011.
(Applausi)
Lanna: per agganciarmi a quello che diceva Paolo Birnbaum, vi ho già detto che il Comune di
Artogne nel 1998 non si è costituito contro l’impugnazione da parte di Alpiaz nella causa che gli ha
fatto Alpiaz di impugnazione contro la Regione, ma devo dire che il Consorzio ed il sottoscritto, si è
attivato per ricordare al Comune di Artogne i suoi doveri, cioè quello di impugnare la delibera del

TAR dell’anno scorso, per quanto la delibera del TAR dicesse delle cose non esattamente rispettate.
Questo lo ha fatto il Consorzio, lo abbiamo fatto noi. Mauro c’è ancora qualcuno?
Piovani: Marco Daminelli.
Daminelli: buona sera, sono Marco Daminelli, candidato nella lista del G9. Visto che i precedenti
interventi si sono un po’ dilungati, cercherò di restringere il più possibile. In questi giorni abbiamo
sentito una campagna elettorale che è stata purtroppo a tutt’oggi con toni molto, molto accesi, forse
troppo accesi, però a mio avviso questo va visto anche come un segno della presenza di una
pluralità di idee all’interno del Consorzio e la pluralità di idee è la sostanza che tiene in piedi Enti o
associazioni simili alla nostra. Oggi però la campagna elettorale è finita e noi siamo chiamati ad
eleggere i membri del Consiglio di Amministrazione che ci saranno per i prossimi tre anni e devo
dire che, finalmente, quest’anno c’è una fondata speranza che i nove mebri siano finalmente nove
residenti, quindi senza intrusioni e quindi nove persone, nove residenti come tutti noi che si
siederanno attorno ad un tavolo e spero non inizieranno subito a litigare ma a collaborare. Perché?
Perché anche se in questi giorni sembra che ci siano state opinioni a volte contrastanti, forse lo sono
anche state però erano tutte più o meno nella stessa direzione. Differivano nel metodo di affrontare
determinate cose ma nella stessa direzione. Io ho ascoltato adesso l’intervento di paolo Birnbaum
sul discorso di Bovegno e della Montecampione Impianti francamente dico come non possa essere
condiviso quel tipo di intervento. In questi giorni noi come G9 abbiamo distribuito in giro per il
Consorzio, penso che voi ne abbiate una copia, quello che è il nostro programma per i tre anni, non
sto ovviamente a leggerlo però vorrei riprendere due o tre punti, perché si vedono molto alcune
discussioni che sono avvenute anche oggi. La prima: “difesa assoluta e rigorosa del nostro
Consorzio”. Sembra una cosa ovvia, però avete visto che la presenza all’interno dello Statuto del
discorso delle deleghe tacite, delle minacce di scioglimento, provoca interpretazioni diverse, quindi
anche oggi noi abbiamo sentito diverse interpretazioni di queste norme. È chiaro, ognuno ha la sua
opinione, però visto e considerato che noi abbiamo uno Statuto, sarebbe opportuno, ha delle basi
buone questo Statuto, sarebbe però opportuno, nel corso del tempo, vedere se effettivamente alcuni
punti che già provocano alcune riflessioni non possano essere meglio precisati e magari messi per
iscritto, sia nei rapporti fra i Consorziati sia e soprattutto nei rapporti fra il Consorzio e i Comuni,
rapporto che, abbiamo visto, purtroppo è un po’ distante, specialmente con il Comune di Artogne.
Noi vorremmo quindi impegnarci nel promuovere la determinazione di queste deleghe che adesso
sono tacite e renderle un qualcosa di più esplicito, in modo da poter parlare su documenti scritti,
condivisi, firmati e non solo su parole. L’altro punto che abiamo scritto: “mutamento radicale
dell’atteggiamento del Consorzio verso i Comuni”. Noi proponiamo quella che chiamiamo la
costruttiva collaborazione, e aggiungo che però non sia una sudditanza, con i Comuni di Artogne e
Pian Camuno, questo perché, come aveva già precisato il Presidente Lanna, è solo tramite i Comuni
che possiamo ottenere delle forme di finanziamento ad ampio titolo, che possa essere per sistemare
il nostro comprensorio o per altro genere di attività. L’altro punto che vogliamo sia affrontato e che
noi abbiamo scritto nel nostro programma è quello legato al turismo. Noi abbiamo visto, con i
risultati dell’alta Vallecamonica che si ottengono quando i Comuni, insieme ai residenti
ovviamente, mettono insieme le proprie forze, che si creano dei comprensori forti, dei comprensori
che danno una crescita, cosa che da noi non è successa. Abbiamo sentito, chi di voi ha partecipato
alla riunione del 5 gennaio, l’intervento del signor Pezzotti, che anche lui fa parte del G9 ed è
assessore al Comune di Darfo Boario Terme, che ci ha illustrato il progetto della funivia fra Boario
Terme e Montecampione, c’è il discorso del collegamento di Bovegno, quindi le premesse per un
allargamento del Consorzio ci sono e, a nostro avviso, vanno perseguite. Non vado oltre nella
lettura del programma. Questo programma noi lo sottoscriviamo, lo abbiamo sottoscritto nei
confronti di tutti i residenti per un semplice motivo, perché è su questo programma, sempre che voi
ci diate il vostro appoggio ed il vostro voto, che voi poi giudicherete il nostro operato, quindi
potrete dire, nel corso dei prossimi tre anni, visto che ci saranno due assemblee intermedie, se
effettivamente stiamo facendo quello che abbiamo promesso o se le nostre erano solo parole.
Concludo qui, ringrazio tutti quanti per l’attenzione, per il sostegno che ci avete dato durante questi
giorni ed auguro a tutti ovviamente buon anno.

(Applausi)
Daminelli: una precisazione per questioni, diciamo così, organizzative, chi avesse il desiderio di
dare a noi la preferenza chiedo cortesemente di dare il voto a Daminelli, Di Cristofaro e a Pezzotti.
Grazie.
(Applausi)
Piovani: invito Enzo Borghetti a parlare.
Borghetti: sarò sintetico, brevissimo e sintetizzerò il tutto così almeno sarete, spero, meno annoiati.
Buonasera a tutti, mi chiamo Enzo Borghetti, sono componente del Comitato per Montecampione e
candidato per il C.d.A. del Consorzio per i prossimi tre anni. La mia decisione di entrare nel
Comitato è nata per la sintonia di idee che ci accomuna e per la profonda stima che nutro per le
persone che attualmente, e sottolineo attualmente, compongono il Comitato per Montecampione.
All’interno del C.d.A., se me ne sarà data la possibilità eleggendomi, intendo interessarmi dei
rapporti con i Comuni e gli Enti Pubblici in genere. Negli ascorsi anni, ed in particolare in questo
appena trascorso, ho notato che i rapporti intercorsi fra il Consorzio e i Comuni sono stati alterni se
non quanto problematici per usare un eufemismo. Mi basta citare alcuni esempi: la totale mancanza
dei Sindaci ai C.d.A. del Consorzio nell’anno appena trascorso, la non presenza dei Sindaci o di un
loro delegato alla scorsa assemblea del 6 gennaio, e mi sembra che anche quest’anno sia così,
l’invito da parte del Sindaco all’incontro sui 40 mila mc quando ormai i giochi erano fatti e quindi
soltanto per presa visione di quanto stava succedendo, la mancata presenza dei rappresentanti dei
Comuni alla conferenza stampa del giugno scorso, organizzata dal C.d.A. del Consorzio e tenutasi
nella sala consigliare del Comune di Artogne, che andava ad illustrare il programma delle
manifestazioni estive a Montecampione, mancata presenza stigmatizzata dagli organi di stampa
locali i quali scrivevano “in sala non si è vista l’ombra di un assessore o di qualche esponente
istituzionale, a testimonianza del pessimo rapporto fra il Consorzio e i Comuni locali”. Ora,
riteniamo che questo sia il passato, soprattutto per la nuova strategia adottata dio tenere in carica i
Consiglieri tre anni, dando così l’opportunità ai Consiglieri stessi di avere un congruo periodo di
tempo per elaborare programmi e riallacciare i rapporti con i Comuni di Pian Camuno e di Artogne,
quest’ultimo che vedrà la presenza di nuovi personaggi e che dovrà rinnovare in primavera la sua
rappresentanza alle nuove elezioni. Il dialogo con le amministrazioni da parte nostra non è mai
mancato, con tutti abbiamo parlato e cercato collaborazione, il dialogo lo abbiamo sollecitato in
passato e per questo faremo di tutto, ma come noi del Comitato per Montecampione abbiamo
sempre sostenuto deve essere un dialogo ricco di contenuti, senza quindi materialità e senza
personalismi, nell’esclusivo interesse di tutti i Montecampionesi. Il Comitato non è l’espressione
dell’azione di due o tre persone, ma è la sintesi di un lavoro collettivo che coinvolge più pensieri,
diversi e speriamo prsto anche di più. L’invito che vi ho fatto nella scorsa assemblea, quello cioè di
considerare Montecampione una grande riosorsa per il territorio e non una parola, lo rinnovo
adesso, impegnando con me gli amici del Comitato per Montecampione insieme a Consorzio, Enti
Pubblici e i residenti di Montecampione in un sistema giusto, abbandonando ripeto i personalismi,
che sicuramente non servono, per rendere Montecampione un bellissimo luogo dove trascorrere
piacevolmente le nostre vacanze. Da questo si deve ripartire secondo me e per i fatti concreti che ha
realizzato negli scorsi anni il Comitato per Montecampione intendo chiedere il vostro voto. Vi
ringrazio e vi faccio gli auguri di buon anno.
(Applausi)
Piovani: invito Maurizio Zini.
Zini: buonasera a tutti. Prima di tutto volevo presentarmi perché sono nuovo, sono entrato da poco
tempo nel Comitato, mi chiamo Maurizio Zini, sono residente a Montecampione da circa undici

anni e voplevo un attimino spiegarvi il perché ho deciso di collaborare e di candidarmi come
Comitato. Prima di tutto perché vorrei che il Consorzio continui ad essere ed a lavorare come ha
fatto fino adesso, nonostante la richiesta di scioglimento fatta dalla società Alpiaz e che il Cosnorzio
rimanga dei residenti, solo dei residenti e non viceversa. Poi perché ho appurato personalmente che
il Comitato non ha nessun interesse personale, assolutamente, partecipando alle riunioni del
Comitato ho incontrato solo persone che mettono al servizio dei residenti un sacco di tempo,
nessuno ha interessi personali ma lavora soltanto per questo paese e per i residenti di
Montecampione.
(Applausi)
Zini: Poi perché venendo a Montecampione non solo d’inverno, ma trascorrendo anche tutto il mese
di agosto a Montecampione con la mia famiglia, io ho tre bimbi piccoli, anche una moglie, ho visto
che il Comitato ha gestito, in questi ultimi anni, il Consorzio in maniera egregia, garantendoci
comunque tutti i servizi essenziali e tutte quelle attività che rendono viva Montecampione. Io non so
se alcuni di voi vengono a Montecampione anche d’estate, senza il lavoro del Consorzio questo
posto d’estate sarebbe morto. Io ho visto che appunto in questi anni il Comitato ha gestito il
Consorzio in maniera egregia e il risultato è poi che il Consorzio è l’unica realtà non in fallimento
di tutto il territorio, perché se noi guardiamo Montecampione Impianti e guardiamo la Società
Alpiaz purtroppo hanno dei problemi, il Consorzio non mi risulta, gestisce i nostri soldi in maniera
secondo me molto corretta senza avere grossi problemi. Sono entrato anche a far parte del Comitato
perché, fortunatamente, io non ho nessun interesse, al contrario di altri, ma non so chi, a far di tutto
affinchè Alpiaz non fallisca, a me personalmente non viene in tasca niente se Alpiaz fallisce o non
fallisce, io comunque sarò il primo ad essere contento se Alpiaz riuscirà a continuare con profitto la
propria attività, mi piacerebbe, ma questo però non deve succedere a discapito del nostro
comprensorio secondo me e a concessioni di sfavore del proprio paese, come la concessione dei 40
mila mc e quello che potrà in futuro esigere. Poi la cosa che più mi preoccupa è che queste elezioni
avranno una validità di tre anni, tre anni sono lunghi ed io ho una gran paura, veramente, che se il
Consorzio dovesse andare nelle mani sbagliate per tre anni, noi rischiamo di distruggere questo
paese. Passati questi tre anni poi dovremmo tornare indietro per porre fine ai problemi che si sono
verificati in questi tre anni. Questa è la cosa che più mi preoccupa e questo è il motivo principale,
oltre a quelli elencati prima, per cui io o deciso di interessarmi. Non posso esprimermi sul passato
perché non voglio neanche addentrarmi sul passato, a me interessa quello che può essere il futuro di
Montecampione, interessa cosa potrà fare in futuro il Consorzio e mi interessa anche che possano
entrare, come me, altre persone, io sono giovane, ho 47 anni, qualcuno della mia età può portare
idee nuove all’interno del Comitato per migliorare la vita del nostro paese, e mi interessa comunque
principalmente che questo posto non sia distrutto. Io qui sto bene, i miei figli ci stanno bene, è
l’unico posto al mondo in cui io mi fido a lasciare andare in giro i miei figli da soli, è un’oasi, non
deve essere distrutta e deve rimanere, secondo me, in mano a noi residenti.
(Applausi)
Zini: Ricordiamoci che il Consorzio è il cuore del nostro paese e dobbiamo mantenerlo, dobbiamo
gestirlo noi, gestirlo insieme ai Comuni, perché comunque i Comuni sono importanti e dobbiamo
collaborare con i Comuni, ma dobbiamo noi residenti, secondo me, gestire questo Consorzio, avere
voce in capitolo e non essere gestiti da altri. Io vi ringrazio per avermi ascoltato, spero che
possiamo andare a casa tutti contenti, spero che voi diate il voto al Comitato, buon 2011 a tutti e
buon voto.
(Applausi)
Piovani: grazie Maurizio. Ha sottolineato un problema importante, l’obiettivo nostro è soprattutto la
vita del Consorzio. Invito a parlare Dario Fumagalli.

Fumagalli: buonasera a tutti, scusate la voce che purtroppo, siccome mi sono ammalato, oggi non
c’è. Mi chiamo Dario Fumagalli, sono Consigliere uscente e sono candidato del Comitato per
Montecampione al Consiglio di Amministrazione. Ho uno svantaggio originale che è quello di
essere uno splaziano, uno che risiede alla Splaza, mi rendo conto che non saremo tantissimi, però è
un problema sempre vivo, è un problema sempre attuale che comunque può interessare anche chi
non è della Splaza. La Splaza, lo sapete tutti, è quel supercondominio che c’è vivino alle piste,
ormai molto grande e credo che sia come struttura, la più grande all’interno di Montecampione. È
gestito in maniera diversa rispetto a tutti gli altri condomini, non c’è il solito amministratore di
condominio, c’è un Ente di ricezione che si chiama Ente di Gestione La Splaza e, all’interno della
struttura, sono comprese anche le multiproprietà che, se pur in maniera minore, partecipano alle
spese di gestione. Cosa c’è che non va? Innanzi tutto bisogna dire che lì l’Alpiaz, che possiamo
chiamare come azionista di riferimento, detiene quasi tutte le quote, quindi senza colpo ferire potrà
sempre nominare chi vuole, fare e disfare. In effetti è proprio quello che succede, ogni anno c’è una
assemblea e questa assemblea potremmo anche fare a meno di farla perché Alpiaz, con le sue quote,
che ha sempre la maggioranza, decide di fare ciò che vuole fare. Addirittura, a rendere la cosa
ancora più democratica, mentre in tutte le assemblee di condominio c’è una convocazione, quindi
arriva una lettera di partecipazione, lì usano un criterio un po’ vago, peraltro fatto ad hoc, che
prevede che l’assemblea annuale, per chi volesse partecipare, è convocata per il secondo sabato di
dicembre. Il secondo sabato di dicembre di quest’anno, del 2010, è stata fatta l’assemblea, il
principio è sempre quello e Alpiaz, che come dicevo prima può imporre i propri voti e decidere
come vuole, nomina il nuovo amministratore. Faccio una piccola parentesi, negli ultimi anni
l’amministratore dell’Ente Gestione Splaza è sempre stato, tranne nell’ultimo anno che c’è stata una
parentesi diversa, un uomo della gestione Alpiaz. Anche quest’anno viene nominato un nuovo
amministratore, sempre un uomo di Alpiaz, che risiede nel C.d.A. e si candida in C.d.A. nelle file di
Alpiaz. Dopo alcuni giorni, inaspettatamente, contro il parere di tutti, si viene a sapere, in maniera
non tanto trasparente, che questo amministratore ha rigettato l’incarico, quindi attualmente all’Ente
Gestione La Splaza non c’è nessun amministratore. Ma la cosa grave che noi, evidentemente,
dobbiamo vedere con molta preoccupazione, e che a nessuno di noi sta bene, è capire quali sono i
motivi per cui che dopo tre giorni questo amministratore, appena nominato da Alpiaz, che
ovviamente non avrà certo mancato di metterlo al corrente di tutte le problematiche che ci sono,
dopo pochi giorni si astiene. Cosa avrà trovato di così incredibile nei conti lo può sapere solo lui,
ma noi chiaramente siamo fortemente preoccupati, perché una cosa di questo genere non si era mai
vista. Ci chiediamo cosa avrà trovato? Cosa c’è nei conti che noi non sappiamo? Diciamo che la
gestione del condominio La Splaza è un fallimento totale. Non sono state fatte le opportune
pendenze, ci sono decisioni che sono state prese e non vengono fatte, c’è eventualmente un buco nel
bilancio che è una delle cause che ha indotto il nuovo amministratore a rinunciare. Buchi di bilancio
che addirittura hanno portato al pignoramento dei suppellettili, perché il precedente amministratore
ci ha fatto sapere che addirittura avevano chiesto il pagamento dell’ICI ai multiproprietari, ma poi
in realtà l’ICI non è stata versata all’Erario. Allora dobbiamo chiederci, ma che fine ha fatto l’ICI
che hanno incassato e non hanno versato? Questo ha quindi all’Agenzia delle Entrate che, senza
pensarci due volte, ha pignorato i suppellettili. È grave la situazione, il tasso di morosità è molto
elevato anche perché il debitore principale indovinate chi è? Alpiaz che, come vi dicevo, è
l’azionista di riferimento che pure non paga. Figuriamoci se l’amministratore, che è stato nominato
dalla stessa società, si prende la briga di fare causa per farla pagare. Certo, devo dire che qui di
cause se ne fanno poche, al contrario del Consorzio, ma tutto sommato le cause non fanno male a
nessuno, sono fatte per far pagare come tutti gli altri e recuperare il credito. Quindi abbiamo questa
situazione, questo fare e non fare, drammatica, c’è l’ICI che non viene pagata, come ci ha detto il
precedente amministratore ci si prepara ad un altro intervento per l’ICI non pagata, ci sono bollette
non pagate e quindi i servizi del gas non vengono più erogati. Voi immaginatevi! Ora ci sarà un
nuovo amministratore, anche questo sarà, immagino, lo immaginiamo tutti, nominato da Alpiaz. La
nuova assemblea è stata indetta per lunedì 10 in seconda convocazione e questa volta hanno attuato
un altro sistema, tramite un trafiletto sul giornale il Corriere, che naturalmente non tutti avranno
visto, e quindi voti sprecati perché nessuno ha saputo di questa assemblea, non ci sarà nessuno, ci
sarà solo Alpiaz, nomineranno un altro amministratore, un altro uomo Alpiaz che, speriamo, non

inunci all’incarico dopo tre giorni. Questo è ciò che succede Alla Splaza e, come vedete, riflette la
situazione economica della società Alpiaz che ne è la principale azionista. Provate ad immaginare
se questa situazione potesse presentarsi al Consorzio, provate a pensare se al posto del vostro
Presidente Lanna, che tutti sanno essere l’espressione dei Consorziati, ed ha dimostrato di essere al
servizio dei Consorziati, se ci fosse un Presidente che, in qualche maniera, deve essere riconoscente
per i voti ricevuti alla società Alpiaz, come qualcuno ha già detto ma è bene che venga ripetuto,
cosa ancora ci riserveranno quei 95 mila milionesimi. Pensiamoci. Pensiamo a come questo
presidente, se mai questo incubo dovesse avverarsi, pensiamo a come potrebbe questo presidente,
che tanto deve ad Alpiaz, fare quello che è stato fatto finora, cioè fare pagare Alpiaz, quindi
mettarla di fronte alle sue responsabilità, come fanno tutti i consorziati normali. Sarebbe molto
difficile. Figuriamoci se il Presidente… naturalmente è fantasia questa, ma io penso che succeda
così, come possa il presidente, che rappresenta Alpiaz con i propri voti, continuare a fare la
manutenzione normalmente, combattendo contro quelle che sono le brutture, chiamiamole così, o i
pericoli che possono derivare dall’ecomostro che è stato progettato in questo territorio. Finisco
lasciando questa domanda a tutti voi, vi ringrazio per l’attenzione ed auguro a tutti un buon 2011.
Grazie.
(Applausi)
Piovani: ringrazio Dario. Dico una piccola precisazione, effettivamente lo Spaza, come vedete,
rappresenta per noi un obiettivo importante, lo abbiamo inserito, come vi ha detto giustamente il
Presidente Lanna, nel nostro Statuto lo scorso anno, riceviamo intanto delle segnalazioni, come per
esempio l’anno scorso erano sparite le panchine, ci sono problemi legati alle infiltrazioni, abbiamo
un problema di parcheggi, il nostro obiettivo sarà anche quello di chiarire la situazione attuale dello
Splaza, da lì dovremo partire per prendere in carico lo Splaza, partendo da quelli che sono i
problemi che Alpiaz alla Splaza ci ha lasciato fino adesso. Sappiate quindi che comunque noi
vigileremo, il discorso di vigilanza di cui Paolo ha parlato, anche sulla Splaza. Invito a parlare
l’avv. Porqueddu.
Porqueddu: Buonasera. Mi chiamo Giuseppe Porqueddu. Solo alcune caratteristiche. Non sono
nessuno, sono solo trentacinque anni che vengo e vivo qui a Montecampione e l’unico mio interesse
veramente serio è quello che Montecampione continui a vivere sempre meglio e non sia nelle mani
di alcuni pochi poteri forti. Son anche qui per dire grazie a tutti coloro, specialmente gli ultimi
membri del Comitato, che perdono il loro tempo e le loro preziose energie per curare quelli che in
definitiva sono interessi di noi tutti. Volevo anche esprimere alcuni brevissimi concetti. Io sono uno
scrittore grasso - sono stato definito – ma un parlatore molto, fin troppo conciso. Quindi non credo
di farvi perdere più di cinque minuti. La prima cosa che debbo dire è che qui ho sentito parlare
negativamente di coloro che fanno le cause. Sono stati definiti causidici; questa è un’accusa che
viene mossa anche agli attuali gestori del Consorzio.
Ora, io credo invece che – cioè, so benissimo che i soldi spesi peggio e più malvolentieri sono quelli
che si pagano ai medici ed agli avvocati.
Però quando uno sta male non c’è niente di meglio che andare da un buon medico; non c’è niente
di meglio, quando uno subisce violenze e soprusi, che andare da un buon avvocato che, queste
violenze e questi soprusi, riesca ad elidere ed eliminare.
Volevo anche ricordare che noi - concetto che mi pare che in Italia stiamo praticamente perdendo:
che noi viviamo in uno stato di diritto. Lo stato di diritto viene definito tale quando anche le
Istituzioni, che ci danno delle regole, sono tenute a rispettarle; tra cui i Comuni per esempio.
I Comuni si danno delle regole e sono tenuti a rispettarle; e se non vengono rispettate queste regole,
i cittadini che subiscono le relative violenze e soprusi, hanno solo un modo per eliminare queste
violenze e questi soprusi: andare dalla Magistratura che è l’unico finale Custode e Tutore della
nostra libertà..
Allora il mio rallegramento invece è rivolto al Presidente Lanna e a tutti coloro che l’hanno seguito
nel prendersi la responsabilità di agire contro un Comune che, violando le sue proprie regole e
quelle dello Stato che gli sta al di sopra, ha – violando – ha conculcato quelli che sono i diritti di noi

tutti. Senza dire quindi che il Presidente Lanna, in quanto anche lui abitante del nostro territorio,
aveva da solo o insieme ad alcuni altri essi pure abitanti dello stesso territorio il diritto di adire il
TAR per tutelare i propri interessi.
Quindi io vorrei dire che il mio plauso è questo rivolto verso tutti coloro che hanno agito contro il
Comune di Artogne, che in questo modo deve prendere una buona lezione, ma deve anche sapere
che tutti noi altri, o con il dottor Lanna, o con gli altri membri del Consorzio, o anche
individualmente, sono sempre pronti a conculcare queste violenze e ad agire contro coloro che,
violando le stesse norme, che tutti noi dobbiamo rispettare, potranno essere evocati davanti al
Giudice, che potrà stabilire chi ha ragione e chi ha torto. E per questo vorrei dire che, fra di noi, si
dovrebbe organizzare un qualche cosa che consenta, a chi subisce dei torti, di avere dei consigli e di
poter avere accesso agli strumenti che gli consentano di andare a reagire consapevolmente contro
queste violenze.
Grazie e buona sera.
(Applausi)
Lanna: la ringrazio per il suo intervento che è stato, devo dire, molto chiaro e, siccome ha
appoggiato la mia e la nostra decisione, la ringrazio ancor di più. Speriamo di ritrovarci ancora dal
giornalaio a prendere il giornale. Chi vuole parlare?
Piovani: Roberto Pacchioli.
Pacchioli: buonasera, mi chiamo Roberto Pacchioli e faccio parte del Comitato. Ho ascoltato,
ovviamente, sia l’intervento del collega che mi ha preceduto sia quello del candidato del G9
Daminelli. Ricordo che il collega Porqueddu era intervenuto nella discussione dell’anno scorso in
ordine alle questioni tecniche dello Statuto e, anche in quella sede, aveva fatto degli apprezzamenti.
Volevo riprendere alcuni punti importanti, del nostro Statuto, che io ritengo molto importanti.
Questa è la prima votazione che abbiamo ai tempi del nuovo Statuto. Questo Consiglio di
Amministrazione durerà in carica tre anni, questa è una delle novità, ma soprattutto possiamo dire
che quelle riflessioni che l’avv. Porqueddu aveva fatto alla scorsa assemblea si sono, ovviamente,
rivelate valide e fondate, nel senso che questo anno di transizione ci ha fatto verificare che il nuovo
Statuto funziona. Ritengo doveroso riprendere quelli che furono i punti dello Statuto che ci videro
in contrasto con il G9, che allora si presentava per la prima volta, e che votò contro. Ricordo che
votò contro e che lo Statuto, per tutto il sistema dei quorum, passò soltanto per pochissimi
milionesimi, quindi il rischio è stato notevolissimo di non fare passare lo statuto con quel voto
contrario. Questo deve essere ricordato perché è molto ma molto importante. Ora, perché il G9 votò
contro? È stato ripetuto ancora per le deleghe tacite. Non mi stancherò mai di ripetere che anche il
vecchio statuto, anche se non lo diceva, era fondato sul sistema delle deleghe tacite perché non si sa
se no per quale motivo esista il Consorzio di Montecampione, e questo bisogna ricordarlo ogni
volta, che è una associazione non riconosciuta. È come ad esempio il circolo dei residenti quindi
come può dare un servizio pubblico come il servizio della spazzatura? come può gestire il sistema
di depurazione in un paese di 2500/2600 appartamenti? Non si riesce a capire, quindi, quale
differenza c’è a riguardo fra il vecchio Statuto ed il nuovo Statuto. Chi continua a ripetere il
leitmotiv delle deleghe tacite, dimentica di dire che è stato chiarito e posto senza nascondere niente
quello che è sempre stato. Le deleghe tacite o i Comuni ce le lasciano così come ce le hanno date, e
ce le lasciano tutte o se no noi non siamo più disposti a continuare questo tipo di attività che, ripeto,
viene gestita da una associazione non riconosciuta. Altro tema, quello che ci distingue in questa
campagna elettorale, è quello delle clausole di scioglimento che, naturalmente, sono legate all’
argomento delle deleghe ma soprattutto alla tipologia edificatrice che noi vogliamo a
Montecampione. Noi abbiamo fatto una scelta precisa, abbiamo dciso che secondo lo Statuto,
secondo il nostro Statuto, noi accetteremo di continuare a sobbarcarci questo onere amministrativo
solamente se le nuove costruzioni saranno di tipo alberghiero. Questo è quello che cerchiamo di fare
per dare il là allo sviluppo turistico di Montecampione, evitare, e qui entriamo poi nel tema di oggi,
che ci siano delle speculazioni edilizie sul territorio da parte dei Comuni che ci lasciano

amministrare, ci lasciano pagare, riscuotono l’ICI e poi, sul loro territorio, fanno quello che
vogliono. Questo, signori, è quello che ci distingue dall’intervento del candidato Daminelli del G9.
Vorrei cercare di chiarire quali siano le differenze fra quello che il Comitato cerca di fare e di
ottenere e quello che è invece il programma del G9. La differenza, signori, è sostanziale. Il
programma del G9, rimpiange lo schedone, dice “mah, era meglio prima, perchè Alpiaz garantiva
una grande validità nel fornire dei servizi e quindi, ora, questi servizi ce li dobbiamo gestire noi. Ma
signori, forse questi del G9 dimenticano che per anni la società Alpiaz questi servizi non li ha più
garantiti e dimenticano che la società Alpiaz, i cui amministratori erano presenti alla scorsa riunione
di comitato consultivo, ha chiaramente dichiarato di essere in una condizione tale da non poter
garantire niente a nessuno. Voglio usare termini che sono stati utilizzati da loro, l’avv. Canu, uno
degli avvocati di Alpiaz, ha parlato possibile di fallimento, per cui come può il G9 rimpiangere lo
schedone? Come può quindi rimpiangere il vecchio Statuto? Ricordiamoci che il fallimento di
Alpiaz, forse qualcuno lo ha detto prima nel proprio intervento, per come era strutturato il
precedente Statuto nel quale l’associato Alpiaz aveva una quota del 30%, era un pericolo perché il
Consorzio senza quel 30% non poteva andare avanti. Oggi non è più così, noi auguriamo lunga
salute ad Alpiaz ma non siamo più vincolati, come eravamo vincolati nel vecchio Statuto, ai suoi
destini societari ed economici. Poi ci tengo, a dire che sono uno dei primi sostenitori dell’
l’impugnazione al TAR di Brescia contro la delibera dei 40.000; anch’io come l’avv. Gangai ho
redatto e firmato l’impugnazione e come tanti del Consorzio l’abbiamo firmata anche in proprio,
come il Vicepresidente Piovani che ha voluto firmarla in proprio, come il Consigliere Fumagalli,
anche lui ha firmato in proprio, come l’altro Consigliere Stefano Bassi, anche lui lo ha firmato in
proprio. Però il motivo, è solo una questione di carattere tecnico, è stato anche che l’impugnazione
è stata fatta dal Consorzio, da singoli Consorziati e, così come ci è stato chiesto nel comitato
consultivo, anche da Lega Ambiente e, quindi, anche Lega Ambiente ha firmato l’impugnazione.
La notizia, spero sia vera, che ci ha dato Paolo Birnbaum circa l’appello che è stato fatto al
Consiglio di Stato della nota sentenza del TAR, adesso non voglio confondervi più di tanto le idee
però diciamo che questa convenzione, la nuova convenzione che noi abbiamo impugnato, è stata
nominalmente e solo formalmente definita in esecuzione delle decisioni del TAR. Ma ripeto, non
entro nei dettagli dei motivi di impugnazione. Mi fa piacere che su nostro preciso invito, il Comune
di Artogne ha, a questo punto, pensato bene, siccome si era per nulla interessato della questione in
primo grado, di impugnare la sentenza del TAR che può essere impugnata solo da parte del
Comune. Questa è una buona notizia per tutti noi di Montecampione perché fa sì che l’ecomostro
abbia meno, ancora meno possibilità di essere realizzato. Un ultimo accenno molto veloce sulla
questione dello richiesta di scioglimento del Consorzio. Io non so se qualcuno già è venuto a
parlarvene, voglio dirvi soltanto questo, la richiesta di scioglimento del Consorzio è stata fatta da
Alpiaz sul presupposto che una parte delle aree a verde, che il Consorzio ha in gestione, quelle che
abbiamo definito deleghe tacite di gestione del nostro comprensorio, era stata ritirata con questa
convenzione sui 40.000, in quanto c’è stato un cambio di destinazione, da area a verde ad area
edificabile e quindi ci sarebbe stata sottratta quella parte di 4300 mq. Io direi così: è una mera
provocazione; combinano il pasticciaccio e poi Alpiaz ci viene a dire “adesso chiedo lo
scioglimento del Consorzio perché, con il nuovo Statuto, il Consorzio si scioglie”. Signori, forse
sarà polemica, ma io ho visto dietro questa pretestuosa richiesta di scioglimento del Consorzio
un’assonanza con il programma presentato dal G9 e quindi con la nascita e l’evidente campagna
elettorale del G9. Scusate se concludo il mio intervento con questa polemica ma noi il nostro
pensiero lo abbiamo espresso, lo ha chiarito anche il Presidente, che è ovviamente del comitato, in
ordine al fatto, e qui concludo così come ho iniziato, che non ci sono due gruppi a Montecampione:
cerchiamo di avere chiaro questo. A Montecampione Alpiaz ha perso potere e deve cercare degli
agganci, e li cerca come ha fatto negli anni precedenti, ora qua, ora là, cercando di attirare residenti,
gruppi di residenti, scusate l’ultimo intervento un po’ polemico, come ha già fatto con un gran
numero di fuoriusciti dal Comitato che, non per nulla, sono usciti dal Comitato. Io spero che questo
non sia il loro intento ma, guarda caso, sono andati a pescare proprio lì. Vi ringrazio.
(Applausi)

Lanna: ringrazio l’avvocato Pacchioli per quanto ha detto, però voglio togliermi un altro sassolino
dalle scarpe prendendo spunto da quanto ha detto l’avvocato Porqueddu prima. Ci danno sempre dei
litigiosi e di quelli che vogliono fare causa a tutti i costi, io voglio dirvi sono questo, noi siamo
entrati con una prima causa per stoppare la mozione nel 2001 che prevedeva l’ingresso del
Consorzio nella Montecampione Impianti con un capitale del 38%. Siamo stati criticatissimi per
aver fatto l’arbitrato con Alpiaz che ci ha tolto la clausola compromissoria. Signori, io vi dico una
cosa, se noi non avessimo tolto quella clausola compromissoria, con un arbitrato che si doveva
chiudere in quindici giorni, Alpiaz non avrebbe mai pagato e non avrebbe mai fatto nulla. Questi
quindi sono stati già due grandi successi per la nostra comunità, poi lasciamo perdere i residenti che
non pagano come la Prestige Montemare che non paga o Alpiaz che non paga le spese, ma questa
impugnazione del famoso ecomostro, che ha tanti aspetti diciamo negativi per Montecampione, era
dovuta e doverosa. Signori, se non c’è nessun altro vi abbiamo tediato a lungo, io mi auguro che i
risultati di questa elezione siano positivi, mi auguro, come ha detto Pacchioli, che nel Consiglio di
Amministrazione ci possano essere soltanto residenti senza supporto di Alpiaz e quindi mi auguro
tre anni veramente belli per Montecampione dove potremo lavorare nel migliore dei modi. Grazie,
ancora auguri di buon anno.
(Applausi)
***
Allegato A – RELAZIONE DEL PRESIDENTE
ASSEMBLEA ORDINARIA DELL’8 GENNAIO 2011
Relazione del presidente del Consiglio di Amministrazione
Buongiorno a tutti e benvenuti a questo appuntamento così importante per la vita di
Montecampione.
Quest’anno, in particolare, ci troviamo di fronte ad un momento di transizione: l’ultima assemblea
ha avuto luogo ancora con le regole del vecchio Statuto, approvato nel lontano 1978, ma quest’anno
il nuovo Statuto entrerà in funzione nella sua completezza e da domani dovremo pensare ed agire
secondo nuove regole.
Naturalmente questa è soltanto una tappa, importante sì, ma sempre un momento di riflessione
necessario per guardare avanti a nuove soluzioni per un continuo e costante miglioramento del
nostro paese e per rendere più piacevole il nostro soggiorno.
Ma perché abbiamo puntato così tanto su questo nuovo Statuto? Signori Consorziati, è molto
semplice rispondere: perché questo Statuto ci rende maggiorenni, da domani in poi la gestione di
Montecampione sarà affidata soltanto a noi Montecampionesi, che dovremo operare con le nostre
idee e con le nostre forze; so che qualcuno ha ancora la nostalgia del vecchio “schedone dei
300.000”, ma proprio questo è il nostro grande successo, non dobbiamo più essere portati per mano
da qualcuno che non ha più né la voglia né la forza di farlo e che contrariamente, con quello
“schedone”, poteva condizionarci e ci ha condizionato in mille modi, oggi siamo maggiorenni, e
possiamo camminare con le nostre gambe, come del resto abbiamo cominciato a fare in questi
ultimi anni di gestione.
Da oggi Alpiaz è un consorziato normale, non più determinante come prima e come tale dobbiamo
considerarlo.
Ma da qui nasce anche la forza di questo Statuto: ancora qualcuno ha manifestato il timore che
Alpiaz se ne possa andare o possa fallire, ebbene, signori Montecampionesi, se malauguratamente
questo fosse successo con il vecchio Statuto, anche il Consorzio si sarebbe dovuto automaticamente
sciogliere, ma il nuovo Statuto ora ci protegge e questo non potrà più succedere.
Siamo oramai più che adulti, dovremo pertanto tracciare e seguire, senza tutori, la strada che
riterremo più utile per Montecampione e per noi Montecampionesi.

Da quest’anno il Consiglio di Amministrazione che sarà eletto in questa assemblea durerà in carica
tre anni; questa novità ci darà più tranquillità e più tempo per lavorare ed impostare un programma
triennale per far fronte alle nostre esigenze: è un altro grande successo che ci ha portato il nuovo
Statuto che da molti è stato osteggiato e continua ad esserlo.
L’anno appena trascorso non è stato facile, abbiamo subito vari attacchi sia dall’interno che
dall’esterno e pertanto credo sia necessario che io vi dia dei chiarimenti su alcuni punti:
1- Ente Splaza: come sapete questo complesso non era previsto nel precedente Statuto, mentre il
nuovo lo ha inglobato dando a tutti i suoi residenti la dignità di Montecampionese a tutti gli
effetti, con diritti e doveri, ma tutti verso il Consorzio, ivi inclusa la riscossione delle quote
consortili.
Qualcuno non ha apprezzato questo passaggio, in appoggio al vecchio amministratore dell’Ente
che ha continuato, indebitamente, a raccogliere le quote consortili della multiproprietà, a non
fornirci le necessarie informazioni per la determinazione delle carature; siamo stati costretti a
ricorrere alle vie legali, dal momento che nessun dialogo è stato possibile, ma siamo comunque
riusciti a risolvere brillantemente il problema pratico di riscossione, dopo aver rideterminato le
carature.
2- Rapporti con i Comuni: abbiamo sempre ritenuto non opportuno, ma necessario un costante
rapporto di collaborazione con i Comuni per discutere insieme lo sviluppo di Montecampione e
per risolvere alcuni problemi di riconoscimento, di integrazione e di tipo amministrativo;
- nel corso dell’estate abbiamo raccolto la vostra partecipazione per il riconoscimento di
Montecampione quale frazione dei due comuni di Artogne e Pian Camuno, così come lo sono
Vissone ed Acquebone, l’adesione è stata massiccia ed abbiamo constatato che il comune di
Artogne ha già inserito nel sito del Comune “Montecampione” quale frazione: è un primo passo.
- l’altro problema più scottante riguarda l’“ICI”: sappiamo perfettamente che l’ICI è un’imposta
ed in quanto tale va versata, ma è anche previsto che l’ICI venga reinvestita sul territorio.
L’ICI è stata introdotta nel 1992, quindi successivamente alla stesura del nostro Statuto, per cui
ci saremmo aspettati che almeno una parte di essa potesse essere reinvestita, dal momento che è
facilmente identificabile sia il territorio di provenienza che il territorio di destinazione:
Montecampione…ma mentre noi possiamo provare che versiamo, non vediamo nulla di ritorno.
In realtà bisogna fare una distinzione tra i due comuni: Pian Camuno, che riceve circa il 20%
dell’ICI, reinveste notevoli somme, ogni anno, sulla manutenzione della strada Pian Camuno-
Montecampione (Laghetto), e ci garantisce il servizio di Farmacia, mentre non ci risulta che il
comune di Artogne reinvesta almeno una piccola parte dell’ICI su Montecampione.
Abbiamo discusso a lungo per raggiungere una ragionevole soluzione che potesse rispondere alle
esigenze sia di Montecampione che dei comuni, ma non abbiamo trovato alcuna apertura; è per
questo motivo che abbiamo voluto andare ad una verifica per mostrare, soprattutto al Comune di
Artogne, che i Montecampionesi vogliono sia essere considerati cittadini di prima categoria al
pari di tutti i residenti dei due comuni, sia che vogliono vedere una partecipazione condivisa,
attiva e tangibile. Da qui l’azione che andiamo ad intraprendere.
3- Delibera del Comune di Artogne sulla nuova convenzione per la costruzione di 40.000 mc sul
parco Belvedere.
La convenzione del 1989 prevede che tutte le aree a verde, previste e ben delineate da quel
progetto, debbano essere trasferite, a semplice richiesta, dalla società Alpiaz al Comune di
Artogne a costo zero, ed automaticamente trasferite per la normale manutenzione al Consorzio e
quindi sempre a costo zero per il Comune.
Abbiamo costantemente richiesto sia al Comune di Artogne che ad Alpiaz che questo passaggio
venisse ratificato, ed il nostro obiettivo era naturalmente quello di impedire che i nostri bei prati
venissero ulteriormente cementificati con nuove convenzioni nel mancato rispetto delle
precedenti convenzioni e dell’ultima sentenza del TAR.
Ebbene, nel corso dell’estate abbiamo avuto sentore che era in preparazione una nuova
convenzione, e ci siamo immediatamente attivati, con delibera del CDA del 4 settembre

e nostra lettera del 7 settembre, con il Comune di Artogne affinché in quel documento venisse
rispettata la sentenza del Tar.
Mi auguro che tutti abbiate letto quella delibera sull’ultimo numero di Qui Montecampione: da
quel documento appare chiaro che oltre a non ottemperare alla sentenza del TAR, nella
convenzione edilizia non compare nemmeno l’obbligo di partecipazione al Consorzio.
A questo punto, dopo averne discusso ampiamente in Comune, e profondamente con molti di voi
nel Comitato Consultivo straordinario del 30 ottobre, siamo stati costretti ad impugnare quella
delibera comunale di fronte al TAR, per un suo annullamento.
Abbiamo, ancora una volta, toccato con mano, quanto ad Alpiaz interessi il Consorzio. Dopo
aver disertato, con l’appoggio di Torromino e dei Comuni, il CDA del 30 settembre per
discutere l’argomento, Alpiaz ha chiesto la convocazione di un nuovo CDA con un solo
argomento all’o.d.g.: scioglimento del Consorzio. Naturalmente, questo CDA non ha avuto
luogo, ma Alpiaz ci ha comunque citato di fronte al giudice per ottenere lo scioglimento del
Consorzio.
Signori Montecampionesi, in questi anni abbiamo sempre cercato la trasparenza e la correttezza e
mi auguro che da questa assemblea emerga una forte maggioranza di Montecampionesi perché,
come potete facilmente constatare, il Consorzio va bene per Alpiaz se lo controlla, altrimenti è
meglio che venga sciolto! Lascio a voi le ulteriori considerazioni da fare.
Montecampione è una località prevalentemente dedicata allo sci, per cui credo che molti di voi
vogliano avere notizie sulla Montecampione Impianti e sul suo futuro.
Non sono io e non è il Consorzio l’ente titolato a dare risposte su questo punto, in quanto noi ne
siamo al di fuori ed il nostro pensiero sugli impianti è stato sempre sulla stessa linea:
- gestione da parte degli enti pubblici;
- una volta a regime e con una gestione corretta, trasparente e di pareggio di bilancio, anche noi
Montecampionesi, singolarmente e volontariamente, potremmo dare il nostro contributo.
Mi auguro che, durante l’assemblea, qualcuno più informato dei fatti di questi giorni relativamente
alla costituzione della New-Co, possa intervenire e dare tutti i chiarimenti e le informazione
necessarie.
Ciò che posso dirvi è che è stata creata una New-Co denominata Montecampione-Bovegno ski SPA
con capitale al 50% Montecampione Impianti ed al 50% Bovegno impianti avente un CDA
costituito da tre membri della Bovegno Impianti e due della Montecampione Impianti e pertanto con
una maggioranza decisionale spostata a Bovegno.
Non possiamo che guardare positivamente ad un collegamento sciistico tra due valli contigue che
potrebbe portare molti benefici anche a Montecampione, però bisogna sempre cercare di capire
meglio dove si voglia arrivare.
Questo progetto è legato alla costruzione di un villaggio di 126.000 mc di residenziale in località
Re di Campo (Bovegno) da dove dovrebbe partire una seggiovia, o forse ne sarebbe necessaria più
di una, per attivare il collegamento al nostro comprensorio in località Dosso Rotondo.
I nostri dubbi a questo punto sono:
- come potrà essere ampliato il nostro demanio sciistico?
- perché la maggior parte dei Comuni della Valle Camonica non erano d’accordo su questo
progetto?
- quanti anni richiederà la costruzione di questo nuovo villaggio che prevede anche la costruzione di
una strada di collegamento tra la località Re di Campo ed il comune di Bovegno?
- cosa succederà se questo progetto non dovesse essere approvato?
Un articolo del Giornale di Brescia del 2 gennaio pone molte perplessità sulla realizzazione del
progetto.
Le nostre preoccupazioni derivano dal fatto che se il progetto dovesse fallire e con esso la New-Co
o la sola Montecampione Impianti, cosa ne sarebbe delle nostre piste e degli impianti che oramai
utilizziamo da 35 anni?

Signori Montecampionesi, è questo un argomento al di fuori del Consorzio, ma con noi correlato,
perché soltanto se Montecampione funzionerà nel suo complesso, ne potremo godere le bellezze
naturali ed utilizzarne i servizi che noi tutti riusciamo a metterci a disposizione.
Ho trattato molti argomenti, molti altri ce ne sarebbero, forse manca soltanto il tempo, ma mi
aspetto ora i vostri interventi e le vostre domande ed io cercherò di rispondervi nel modo più chiaro
possibile.
Ancora un buon anno a tutti.
Allegato B – RELAZIONE AL BILANCIO
Il presidente
Giuseppe Lanna
RELAZIONE ALLA PROIEZIONE DI CHIUSURA
DEL BILANCIO CONSUNTIVO 2010
Signori Consorziati,
il bilancio consuntivo 2010 del nostro Consorzio, che viene proposto per l’approvazione, chiude con un
avanzo di € 866,92, contro un avanzo dell’esercizio assestato 2009 di € 449,17 che è stato destinato al
“fondo riserva eventi straordinari”.
Come nei precedenti esercizi, il Bilancio consuntivo è determinato sulle proiezioni di chiusura al 31/12/2010
dei valori contabili al 12 dicembre 2010. Facciamo notare come i dati non siano definitivi, trattandosi di
proiezione; l’assestato verrà redatto indicativamente ad aprile e presentato in colonna comparativa con la
proiezione consuntiva 2010, nella prossima assemblea consortile.
- Prima di passare alla descrizione delle diverse voci di bilancio e alla loro rapida analisi, dobbiamo far
presente che i Revisori dei Conti, eletti nell’assemblea del 6 gennaio 2010, hanno puntualmente svolto la
loro attività di controllo contabile fino a tutto giugno 2010, rinunciando al mandato a far data dal 07/07/2010.
Per ovviare alla mancanza di un organo di controllo, il Presidente ha nominato il dott. Lorenzo Bazzoni,
nostro consorziato dotato di tutti i requisiti professionali necessari, che ha effettuato le verifiche dal 28
ottobre 2010 fino a fine esercizio.
Nel corso dell’anno l’organico del Consorzio è stato di:
- tre impiegati amministrativi, una guardia giurata e due operai;
A commento delle poste in Bilancio ed ai relativi criteri di formazione, possiamo affermare che:
- i beni in patrimonio stimati al 31/12/2010 non hanno formato oggetto, neppure in passato, di rivalutazione
monetaria;
- nella formulazione del bilancio non abbiamo derogato, ai sensi dell’art. 2425 C.C., dai criteri legali di
valutazione;
- i beni in patrimonio a tale data, non hanno formato oggetto neppure negli ultimi tre anni di deroga ai detti
criteri.
In dettaglio:
- le Immobilizzazioni sono state valutate al costo di acquisto e sono state dedotte direttamente le quote di
ammortamento;
- i Crediti e i Debiti sono valutati al nominale;
- le quote di Ammortamento delle immobilizzazioni sono state calcolate in ottemperanza all’effettivo
deperimento dei beni, eccetto i beni acquistati con finanziamento il cui ammortamento corrisponde al
valore delle rate;
- il Fondo di Trattamento di Fine Rapporto risulta congruo in relazione alla posizione ed anzianità di ciascun
dipendente al 31 dicembre 2009, verrà integrato per competenza ai valori assestati al 31/12/2010;
- i Ratei ed i Risconti iscritti in bilancio sono stati calcolati in funzione del criterio di competenza e secondo
il sistema del pro-rata;
- con il nostro consorziato Alpiaz srl, è in essere un contratto di comodato gratuito per l’utilizzo della “sala
cinema”; sono stati invece revocati i contratti per l’autosilo in Valgrande, l’autosilo in Piazzetta e per
l’utilizzo del Palazzetto dello Sport che, come tutti ben sapete, è inutilizzabile in quanto non ha più i
requisiti di agibilità necessitando di importanti lavori di messa in sicurezza del tetto.

Abbiamo un contratto verbale d’uso per gli uffici del Consorzio e per la “sala studio” in Piazzetta. Tutto
questo in ottemperanza alle convenzioni stipulate a suo tempo tra Alpiaz spa ed i Comuni di Artogne e Pian
Camuno.
- durante l’esercizio 2010 il Consorzio è intervenuto con contributi ed altre iniziative a sostegno di attività
promozionali e turistiche messe in atto anche grazie alla collaborazione dei commercianti di
Montecampione.
Analizzando nei dettagli le poste di Bilancio, la situazione patrimoniale secondo la proiezione al 31 dicembre
2010 presenta, rispetto alla precedente, le seguenti variazioni:
ATTIVO
IMMOBILIZZAZIONI € 147.999,59
Consistenza complessiva al 31/12/2010 al netto di ammortamenti
In questa voce negli anni passati sono state inserite le spese sostenute per il miglioramento del comprensorio;
il residuo del contributo alle spese per la sistemazione del locale cinema, patrimonializzato dall’esercizio
1997 e posto in ammortamento ventennale; il finanziamento ormai interamente rimborsato per l'acquisto
degli automezzi ed attrezzature (nuova autovettura Panda 4x4, furgone Caron, turbina per neve) per la
gestione diretta degli interventi sul territorio.
CREDITI VERSO DIVERSI € 210.497,53
Sono state sommate le diverse voci riguardanti Consorziati c/contributi, Crediti in sofferenza, Depositi
cauzionali. La voce “consorziati c/contributi” tra pratiche in corso e quelle avviate negli anni passati
comprende una ventina di pratiche legali per il recupero coattivo del credito ancora in essere. Nel merito
sono stati recuperati con successo crediti collegati a pratiche legali di lungo corso tra cui è da evidenziare il
contenzioso con un consorziato che, nello scorso esercizio, aveva richiesto un CTU (Consulente Tecnico
d’Ufficio) al tribunale di Breno per controllare la correttezza dei nostri Bilanci. Il contenzioso si è chiuso
definitivamente a favore del Consorzio con rifusione integrale delle spese legali.
DEBITORI DIVERSI € 34.260,00
Come già evidenziato nello scorso esercizio, si tratta della fattura n°105 del 15/8/09 della ditta Pietrini srl
relativa alle opere di asfaltatura effettuate in via Pradosole (Piazzetta Alta), nel piazzale del condominio
Fodestal A ed in un piccolo tratto in via Panoramica. Tali opere, chiaramente di competenza del consorziato
Alpiaz spa, come disposto dallo Statuto, sono state ritenute improrogabili e necessarie. Si è provveduto
all'esecuzione dei lavori dando poi mandato al nostro legale di agire per la ripetizione delle somme anticipate
dal Consorzio. Il contenzioso è ancora in corso.
BANCA VALLECAMONICA
- c/c attivo € 32.313,82
CASSA e titoli da incassare € 427,73
RATEI, RISCONTI INTERESSI ATTIVI € 12.503,67
Si tratta, tra gli altri, di ratei per interessi attivi su conto corrente di competenza 2010 ma che incasseremo
nel 2011. Bolli degli automezzi, spese telefoniche, spese Enel, assicurazioni degli automezzi pagate già nel
2010 ma di competenza del 2011.
TITOLI € 119.231,23
nello specifico i titoli in portafoglio, costituiti da quote di partecipazione al fondo monetario puro “UBI
Pramerica”, coprono il TFR dipendenti per maturato al 31/12/2009 per € 113.066,83 e sono in conto
investimento per € 6.164,40. La copertura del TFR sarà integrata per la quota dell’esercizio 2010, una volta
definiti i valori assestati.
PASSIVO
FONDO TRATTAMENTO FINE RAPPORTO € 128.031,76
Incrementato per la quota relativa agli accantonamenti del 2010 previsti in € 14.964,93. Da segnalare che il
fondo al 31/12/09 è coperto da titoli di credito.
FONDO RISERVA EVENTI STRAORDINARI € 136.687,64
Il leggero aumento rispetto all'anno precedente è dovuto alla destinazione dell'avanzo dell'esercizio 2009 (€
449,17)

FONDO RISERVA GENERALE E SVALUTAZIONE CREDITI € 45.077,62
Invariato rispetto all'esercizio 2009.
FONDO FERIE NON GODUTE € 10.830,00
Utilizzato per € 5.265,35 a copertura del pagamento di ROL non goduti entro i termini di legge.
FONDO PIATTAFORMA VIDEOSORVEGLIANZA € 15.000,00
Invariato rispetto all'anno 2009, raccoglie i 15 mila euro già stanziati nel preventivo ’08 per l’avvio della
piattaforma di video sorveglianza. Da specificare come tale progetto sia stato avviato in zona Piazzetta
nell'estate '09.
DEBITI DIVERSI € 225.855,44
Si tratta di fatture di competenza dell’esercizio 2010 già in carico contabilmente o non ancora pervenute per
€ 190.992,58 oltre a € 30.241,21 per ratei passivi inerenti a spese che si manifesteranno nel 2011, ma di
competenza del 2010.
Per quanto riguarda le Entrate e Spese si rimanda al bilancio Economico, le cui poste devono essere
considerate secondo la competenza nella loro esposizione nel confronto con il Conto Economico Assestato
2009.
ENTRATE
Entrate da consorziati come da Preventivo 2010 approvato il 06/01/10 € 1.063.508,01
ENTRATE DIVERSE
- Sopravvenienze attive € 2.415,62
(contiene contributi per servizi a terzi ed il contributo di euro mille dell'associazione commercianti di
Montecampione)
- interessi attivi (c/c e titoli di credito) € 1.732,65
- rimborsi e recuperi € 16.718,31
(contiene interessi di mora su ritardati pagamenti di consorziati e rimborsi onorari e spese legali su azioni
di recupero e contenzioso)
SPESE
1a - SPESE PER PERSONALE UFFICIO € 149.499,30
Leggermente maggiore rispetto al preventivo a causa di aumenti previsti dal CCNNLL del Commercio.
2a - ORGANI ISTITUZIONALI € 25.948,09
Inferiore rispetto al preventivo per minori spese sostenute per la convocazione dell’Assemblea annuale.
3a - SPESE PER MANUTENZIONE E FUNZIONAMENTO UFFICIO € 18.529,88
Leggermente inferiore alla spesa preventivata.
4a - INCARICHI PROFESSIONALI € 5.410,00
In linea con il preventivo.
5a - ONERI PER ASSICURAZIONI € 3.205,77
Leggermente aumentato rispetto agli esercizi precedenti in quanto sono stati aumentati i massimali di
coperture dell’assicurazione Rischi Civili Diversi in essere con Milano Assicurazioni.
8a - SPESE GESTIONE AUTOMEZZI € 18.530,78
In marcato aumento rispetto agli anni passati per interventi di riparazione sui mezzi in dotazione al personale
operaio e pagamento rifornimento gasolio arretrato.
9a - SPESE PER LITI E ARBITRAGGI € 35.056,55
Questa voce si discosta notevolmente da quanto preventivato, la differenza è infatti di € 25.053,55. Le
principali voci di spesa riguardano: € 10867,90 per liti con consorziati comprendente spese per esecuzione e
pignoramento verso le società Prestige Montemare srl e Mizar srl; € 9.636,72 per azioni nei confronti della
società Alpiaz srl per decreti ingiuntivi e contenzioso per le inadempienze anno 2009; € 6.864,00 per ricorso
al TAR in opposizione alla delibera consiglio comunale di Artogne n°36 del 10/09/2010.

Si fa notare che parte delle azioni legali hanno portato al recupero di oltre16 mila euro per interessi di mora e
rimborsi di onorari e spese legali, come rilevabile nella voce “rimborsi e recuperi” nella parte Entrate.
COSTO SICUREZZA GENERALE
1b - Guardie Giurate € 46.523,49
Comprende il costo per il personale addetto alla vigilanza del comprensorio, oltre alla spesa per un istituto di
vigilanza esterno che saltuariamente supporta il nostro personale nei periodi di massima presenza.
AZIONI ED INTERVENTI SUL TERRITORIO... (da 2b a 11c) € 290.109,26
Inferiore a quanto preventivato, soprattutto per una minore spesa sostenuta nelle voci relative alle opere di
riqualificazione edile.
TRASPORTI E COMUNICAZIONI (da 1d a 4d) € 168.692,64
Il costo comprende: l’appalto con la ditta BONOMI per i trasporti interni al villaggio; il rifacimento della
segnaletica stradale con alcune novità riguardo alla messa in sicurezza dei camminamenti principali lungo
via Panoramica e via San Maurizio; sgombero neve per le competenze statutarie relative a camminamenti,
vialetti pedonali ed accessi ai box privati a carico del Consorzio. Come si può notare la spesa è stata
maggiore rispetto al preventivo per un maggiore impegno nelle opere di asfaltatura (voce “1d manutenzioni
strade consortili”), di competenza consortile in virtù del nuovo Statuto.
ILLUMINAZIONE PUBBLICA € 45.994,41
Comprende, oltre alla gestione degli impianti, la spesa per il consumo di energia elettrica per l’illuminazione
pubblica ed il funzionamento del depuratore. In leggero calo rispetto all’esercizio passato.
SPESE IN CONTO CAPITALE
1g - MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI IMMOBILI E STRUTTURE. € 15.489,40
Comprende l’ammortamento delle spese sostenute per la sistemazione del cinema ed altri piccoli interventi
in ammortamento dal 2002.
2g - Ammortamento automezzi € 4.240,92
Relativo all’acquisto del nuovo mezzo Panda 4x4.
3g - Ammortamento mobili ufficio e spese per automazione. € 3.688,80
Relativo ad attrezzature informatiche e nuovo software interamente spesate nell’esercizio.
4g - Ammortamento Manutenzioni straordinarie € 15.617,69
Relativo ad opere eseguite in anni passati e portate in ammortamento su più esercizi.
5g - Ammortamento Attrezzature € 27.875,13
Quota di ammortamento per attrezzature acquistate negli anni passati unitamente a quelle acquistate e
interamente spesate nell’esercizio (tra le principali: nuovo parchetto giochi in Valgrande, rete Beach Volley,
nuove sedie per esterno)
1h - GIORNALE CONSORTILE “QUI MONTECAMPIONE” € 22.646,42
Per la stampa e spedizione dei tre numeri del Qui Montecampione, rispetto al preventivo la spesa è stata
notevolmente inferiore poiché il reale numero di nuovi consorziati riconducibili alla multiproprietà, a cui
andava inviata copia della rivista, si è rivelato al di sotto delle aspettative.
2h - INTERVENTI PER IL TURISMO € 96.429,41
La maggiore spesa rispetto al preventivo è stata coperta con la disponibilità creatasi dal capitolo “trimestrale
Qui Montecampione”, come da delibera 100703PA del 04/09/2010.
6h - INTERVENTI IN C/CAPITALE PER ATTIVITÀ ART. 3/11 € 13.369,24
Contiene le voci di spesa destinate alla gestione delle Strutture comuni (Palazzetto e Cinema). Da notare
come sia notevolmente inferiore rispetto al preventivo in quanto la conduzione del Palazzetto, come detto
sopra, è stata restituita alla proprietà. Si fa presente che questa voce, 6h, dal prossimo esercizio verrà
assorbita dal capitolo di spesa 11c – utenze consortili, per una maggiore congruità.
Signori consorziati, qualora approviate la proiezione di Bilancio al 31 dicembre 2010, come sopra illustrato
e con le motivazioni e condizioni esposte, Vi proponiamo di destinare l’avanzo di gestione di questo
esercizio interamente al Fondo di Riserva eventi straordinari, dopo l’assestamento definitivo che verrà
presentato alla prossima assemblea.
p. il Consiglio di Amministrazione

il presidente
Allegato C – RELAZIONE REVISORI DEI CONTI
ASSEMBLEA ORDINARIA DELL’8 GENNAIO 2011
Relazione del Revisore incaricato al conto consuntivo al 31/12/2010
Signori Consorziati,
in data 28/10/2010, il sottoscritto, ha avuto l’incarico dal Presidente del Consiglio di
Amministrazione di procedere alle verifiche contabili di periodo ed alla stesura della relazione al
conto consuntivo al 31/12/2010. Nel corso dell’anno 2010, successivamente all’operato dei Revisori
dimissionari, ho effettuato verifiche di mera natura contabile, più precisamente in data 29/10 e
24/12, le stesse sono state poi riportate nel libro dei Revisori Contabili.
Per la relazione sul conto consuntivo ho valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema
amministrativo e contabile nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i
fatti di gestione, mediante l’ottenimento di informazioni dal responsabile e l’esame dei documenti
aziendali, e anche a tale riguardo non si hanno osservazioni particolari da riferire.
Il progetto di bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2010, che il Consiglio d’Amministrazione
sottopone alla Vostra approvazione , e che è stato messo a disposizione del sottoscritto per le debite
valutazioni, presenta un avanzo di esercizio pari ad Euro 867,00.=.
Il bilancio si compone dello Stato Patrimoniale, del Conto Economico ed è corredato dalla
Relazione sull’andamento della gestione.
Lo stesso si sintetizza nei seguenti dati riepilogativi:
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO 557.347
PASSIVO 556.480
AVANZO D’ESERCIZIO 867
CONTO ECONOMICO
ENTRATE PER QUOTE CONSORTILI E ALTRE 1.084.375
USCITE GENERALI PER PARTE A e PARTE B 1.083.508
AVANZO D’ ESERCIZIO 867
Si è verificata l’osservanza dei principi contabili sia in tema di formazione del bilancio, che della
Relazione sull’andamento della gestione. Si evidenzia che , pur non avendo l’obbligo di rispettare
disposizioni di Legge per la redazione del bilancio l’associazione, nella redazione dei propri
rendiconti persegue quanto previsto dal Codice Civile nella convinzione di rendere una
rappresentazione chiara e fedele dell’andamento gestorio. Si evidenzia ancora che il progetto di
bilancio è stato redatto con criteri di valutazione adeguati e corretti, coerenti con quelli adottati
negli esercizi precedenti.
Per quanto concerne il risultato del bilancio consuntivo al 31/12/2010, ho verificato che le voci di
bilancio corrispondono agli importi risultanti dalla contabilità al 12/12/2010 più le previsioni
relative al periodo 13/12/2010 – 31/12/2010. Come noto a tutti i consorziati e come di prassi,
l’esigenza di presentare il conto consuntivo nei primi giorni dell’anno successivo impone la
necessità di effettuare una stima delle entrate e delle uscite relative all’ultimo periodo del mese di
dicembre. Si è anche verificata la corrispondenza tra il bilancio consuntivo al 31/12/2009 presentato

all’assemblea con le relative stime ed il bilancio definitivo (“assestato”) sul quale sono poi state
elaborate le relative dichiarazioni fiscali. Dal confronto delle situazioni contabili non sono emerse
particolari differenze, si registra una differenza di circa € 275.=.
Per quanto riguarda l’andamento dell’esercizio e le ragioni che hanno determinato il risultato
positivo dell’esercizio, la relazione sulla gestione espone con dovizia di informazioni la situazione
sociale ed i problemi che nel trascorso anno 2010 hanno caratterizzato la gestione. Si ritiene
pertanto che sia superfluo sottolineare ulteriormente le suddette motivazioni già ampiamente
illustrate dagli amministratori.
Si è verificata la corretta elaborazione degli adempimenti giusnaturalistici. L’amministrazione del
Consorzio ha regolarmente versato le ritenute d’acconto operate a terzi ed i contributi previdenziali
sulle retribuzioni. Sono state inoltre tempestivamente presentate le prescritte dichiarazioni fiscali
per mezzo degli intermediari abilitati e risultano regolarmente versate le imposte e gli acconti
(IRAP) di competenza.
L’avanzo d’esercizio rimane in linea con quanto sottoposto all’approvazione del budget per
l’esercizio 2010. È stata data esecuzione alla delibera dell’assemblea del 06/01/2010 di destinare il
avanzo del bilancio assestato al Fondo Riserva eventi straordinari.
Si è presa visione della situazione dei crediti e dei debiti iscritti in bilancio e, visti gli importi
contabilizzati, si sono chieste al consiglio tutte le informazioni relative agli impegni intrapresi per
l’attività di recupero dei crediti pregressi, soprattutto quelli da consorziati morosi. Si è verificata la
situazione delle procedure cautelative e delle azioni coattive in essere per il recupero di tali quote,
con particolare attenzione sui costi sostenuti e sul rimborso dei medesimi. Dall’analisi della
situazione contabile risulta infatti che una voce considerevole sia dovuta proprio ai costi necessari
per il recupero dei crediti (Liti e arbitraggi).
Per quanto concerne le altre poste iscritte in bilancio non sono state operate capitalizzazioni,
rivalutazioni o svalutazioni, lo stato patrimoniale non ha subito particolari variazioni. Sono stati
calcolati gli ammortamenti di periodo per i beni di pluriennale utilità ed è stato accantonato
prudenzialmente il TFR in attesa dell’importo definitivo. Per quanto concerne le altre poste di
Bilancio si evidenzia che nelle voci Ratei e Risconti, sia attivi che passivi, sono state contabilizzate
le contropartite delle voci presuntive del periodo dal 12 dicembre al 31.12.2010 effettuate per
necessità di bilancio e che verranno meglio identificate con il bilancio assestato.
Per quanto concerne i dipendenti non si registrano variazioni con il periodo precedente.
Nell’attestarvi che dall’attività di vigilanza non sono emersi fatti censurabili o irregolari, meritevoli
di menzione ai Consorziati, e nel farVi presente che non si sono riscontrate irregolarità da
segnalare, riteniamo di esprimere una valutazione positiva in ordine alla completezza e chiarezza
espositiva del bilancio.
Il sottoscritto esprime pertanto parere favorevole sia in merito all’approvazione del progetto di
bilancio, così come predisposto dall’Organo Gestorio, sia in merito alla proposta di destinazione del
risultato di periodo al fondo riserva eventi straordinari.
Montecampione, 28 dicembre 2010
ALLEGATO D – VERBALE DELLA COMMISSIONE ELETTORALE
Il revisore
Dott. Lorenzo Bazzoni
VERBALE INSEDIAMENTO COMMISSIONE ELETTORALE
Elezioni consortili dell’8 gennaio 2011 del Consorzio Montecampione
29 dicembre 2010

DELIBERA 2010
DELIBERA 100306PA – commissione elettorale
Arg. nuovo regolamento
Il consiglio di amministrazione all’unanimità approva il nuovo regolamento per la commissione
che gestirà il seggio elettorale in occasione delle assemblee consortili. Il documento viene messo
agli atti ed allegato al presente verbale.
1. seggio elettorale in sala studio;
REGOLAMENTO COMMISSIONE ELETTORALE
2. formazione di una lista di residenti volontari, da retribuirsi, per la distribuzione delle
schede;
3. commissione formata dai rappresentanti di lista che eleggono il presidente;
4. le liste sono composte da tre candidati;
5. i candidati solitari non hanno diritto al rappresentante di lista;
6. le candidature vanno presentate presso il seggio elettorale entro i sei giorni dalla data
dell'assemblea;
7. in assemblea saranno accettate soltanto le candidature presentate direttamente e
personalmente dal candidato;
8. i dati relativi al quorum saranno gestiti dall'ufficio che li aggiornerà due volte al giorno
(12,30-18,30) esponendo i risultati sia sulla vetrina del Consorzio che del seggio elettorale.
9. Il giorno dell'assemblea il seggio si trasferisce alle ore 14,00 presso la sala cinema o altra
sede ove si terrà l'assemblea.
Tutto ciò nello spirito della riforma che ha chiarito che siamo una associazione di residenti, che i
candidati possono essere solo consorziati. Il controllo sarà reciproco.
*****
Oggi 29 dicembre 2010 alle ore 9,00 iniziano le procedure di apertura del seggio elettorale per le
elezioni consortili dell’8 gennaio 2011 presso la Sala studio. Tutto il materiale, elenchi e schede è
stato trasferito dalla sede del Consorzio alla sede del seggio.
Risultano già depositate in data 29 dicembre 2010 presso la sede del Consorzio da parte del
Comitato per Montecampione tre liste composte la prima da Lanna Giuseppe, Paolo Birnbaum e
Dario Fumagalli con rappresentante di lista Stefano Bassi, la seconda da Mauro Piovani, Roberto
Pacchioli ed Enzo Borghetti, con rappresentante di lista Massimiliana Ghislanzoni, la terza da
Fulvio Pagani, Maurizio Zini e Giancarlo Leporatti con rappresentante di lista Luigi Calabrese.
Alle ore 9.50, presso la sede del seggio elettorale, vengono presentate le candidature di Profeta
Giuseppe, Caporossi Federica e Borghesi Luigi con rappresentante di lista Caporossi Simone. Si
prende altresì atto delle candidature di Di Cristofaro Emilio, Gualeni Virginia e Pezzotti Sergio, con
rappresentante di lista Dognini Angiola e di Daminelli Marco, Conti Alessandro e Polo Antonio,
con rappresentante di lista Bombonato Daria.
La Commissione Eettorale delibera che l’orario di apertura del seggio sarà il seguente: 9,30-
12,30/15-18,00 tutti i giorni tranne il 31/12/10 quando il seggio rimarrà chiuso di pomeriggio,
l’1/1/11 quando il seggio rimarrà chiuso per l’intera giornata; l’8/1/11 il seggio resterà aperto nella

sua sede dalle 9,30 alle 12,00; nel pomeriggio il seggio si trasferirà al Cinema, sede dell’Assemblea,
dove rimarrà aperto dalle 14,00 sino al termine dell’Assemblea e alla chiusura delle urne. Le chiavi
del seggio vengono consegnate a Sara Ravelli, impiegata del Consorzio, che si impegna a chiudere
gli uffici riponendo le chiavi presso gli uffici consortili.
Alle ore 10.30 la commissione elettorale nomina a maggioranza quale Presidente il signor Luigi
Calabrese e Vicepresidente la signora Daria Bombonato. Voto contrario della signora Massimiliana
Ghislanzoni. Il Vicepresidente potrà operare soltanto su delega del Presidente. La commissione
all'unanimità concorda che le eventuali contestazioni saranno dibattute dall'intera commissione che
si riunirà alla bisogna. Sulla validità delle eventuali schede contestate, la commissione decide a
maggioranza, in caso di parità di giudizio la schede verrà annullata.
Alle ore 11.00 il Presidente dichiara aperto il seggio elettorale.
Alle ore 18.00 il seggio viene chiuso con la consegna di n°33 schede per 12.728,25931 milionesimi.
30 dicembre 2010
Il giorno 30 dicembre 2010 alle ore 9.30 il seggio elettorale è stato aperto regolarmente presso la
sala studio del condominio Piazzetta. Sono intervenuti i Commissari Stefano Bassi, Daria
Bombonato, Luigi Calabrese, Angiola Dognini, Massimiliana Ghislanzoni. Assente il signor
Simone Caporossi.
Alle ore 18.00 il seggio viene chiuso con la consegna di 108 schede per 43.505,83501 milionesimi.
31 dicembre 2010
Il giorno 31 dicembre 2010 alle ore 9.30 il seggio elettorale è stato aperto regolarmente presso la
sala studio del condominio Piazzetta. Sono intervenuti i Commissari Daria Bombonato, Luigi
Calabrese, Angiola Dognini, Massimiliana Ghislanzoni. Assenti i signori Stefano Bassi e Simone
Caporossi.
Alle ore 12.30 il seggio viene chiuso con la consegna di 189 schede per 75.268,14745 milionesimi.
Poichè la sede del seggio elettorale nella serata del 31/12 è stata utilizzata per la festa di fine anno,
tutta la documentazione viene debitamente sigillata e trasferita presso gli uffici consortili.
02 gennaio 2011
Il giorno 02 gennaio 2011 alle ore 9,30 la documentazione custodita presso gli uffici consortili
viene trasferita nella sede del seggio elettorale presso la sala studio del condominio Piazzetta che
viene regolarmente aperto. Vengono rimossi i sigilli alla presenza della Commissione e si dà inizio
alle operazioni. Sono presenti i Commissari Stefano Bassi, Daria Bombonato, Luigi Calabrese,
Angiola Dognini, Massimiliana Ghislanzoni. Assente Simone Caporossi.
Alle ore 10,45 vengono consegnate al signor Giulio Arzenton n° 2 schede munite di matrici
erroneamente timbrate per un totale di 646,26240 milionesimi.
Alle ore 15,30 l'impiegato del Consorzio Signor Mondini chiede, su richiesta del consorziato Emilio
Vicini del condominio Abeti, di poter inviare a mezzo fax la copia della sua delega. La
Commissione Elettorale dà il suo assenso. La stessa copia viene consegnata al seggio elettorale e
messa agli atti.
Alle ore 18,00 il seggio viene chiuso con la consegna di 321 schede per 128.432,91112 milionesimi.

03 gennaio 2011
Il giorno 03 gennaio 2011 alle ore 9,30 il seggio elettorale è stato aperto regolarmente presso la sede
adibita in Piazzetta. Sono presenti i Commissari Luigi Calabrese, Angiola Dognini e Massimiliana
Ghislanzoni. Assenti Stefano Bassi e Simone Caporossi. Presente dalla ore 10,30 la signora Daria
Bombonato.
All'apertura del seggio perviene alla commissione elettorale da parte del Comitato per
Montecampione la seguente comunicazione scritta: "Abbiamo ricevuto molte segnalazioni da parte
di residenti consorziati circa il carattere equivoco e fuorviante delle scritte "RITIRO DELEGHE"
poste sulla vetrina del locale in uso al G9 sito in Piazzetta. Tale scritta viene interpretata come
luogo consortile analogo al seggio elettorale.Nell'interesse della regolarità di svolgimento delle
operazioni elettorali, invito cortesemente a esaminare la situazione e prendere opportuni
provvedimenti. Distintamente saluto.".
La Commissione Elettorale prende atto e chiede al gruppo G9 di aggiungere alla scritta ritiro
deleghe "per il gruppo G9". L'nvito è stato recepito dai rappresentanti del Gruppo G9.
Alle ore 10,00 si presenta al seggio il consigliere del Consorzio Roberto Pacchioli, quale
rappresentante del Comitato per Montecampione, per segnalare che lo stesso manifesto fuorviante
"RITIRO DELEGHE" è stato collocato presso l'albergo Legazzuolo. La commissione segnala il
fatto ai rappresentanti del gruppo "G9" che si impegnano a provvedere.
Oggi 3 gennaio 2011, pomeriggio, si è presentata a questo seggio la signora La Guardia Maria
Carmela portatrice di alcune deleghe, nella veste di delegata delle medesime. Tra queste la delega
relativa all'unità immobiliare codice VAES 3/7 – milionesimi 248,29941 di proprietà del signor
Corti Enrico. Purtroppo, con sorpresa, si è constatato che la relativa scheda elettorale era stata già
consegnata, verosimilmente il giorno 30 dicembre 2010 com'è risultato dai successivi accertamenti.
Ad aggravare la situazione c'è il fatto che nella specifica posizione del tabulato/registro di
condominio, non c'era la firma del ricevente. Questa circostanza non consente di risalire con
certezza alla persona che ha ritirato la scheda. A questo punto la signora Daria Bombonato, membro
della commissione, dichiarava di conoscere bene il signor Corti Enrico, proprietario dell'immobile.
Perciò è da ritenere che la scheda sia stata consegnata al signor Corti Enrico. In attesa di chiarimenti
si è deciso di congelare la delega. Si incarica altresì la signora Daria Bombonato di portare alla
prossima apertura del seggio la scheda in questione che dovrebbe essere nelle mani del signor
Torromino Sergio. Alla signora Daria Bombonato si è dato anche mandato di contattare il signor
Corti Enrico e pregarlo di presentarsi al seggio per gli opportuni chiarimenti.
Alle ore 18,00 il seggio viene chiuso con la consegna di 468 schede per 237.621,22130 milionesimi.
04 gennaio 2011
Il giorno 04 gennaio 2011 alle ore 9,30 il seggio elettorale è stato aperto regolarmente presso la sede
adibita in Piazzetta. Sono presenti i Commissari Stefano Bassi, Luigi Calabrese, Angiola Dognini e
Massimiliana Ghislanzoni. Assente Simone Caporossi. Presente dalla ore 10,00 la signora Daria
Bombonato.
Con richiamo a quanto verbalizzato ieri 03/01/201, oggi alle ore 12.00 circa, accertato che il signor
Corti Enrico non era più presente a Montecampione, il Presidente accompagnato dai Commissari
Bombonato, Dognini e Bassi, ha contattato telefonicamente il signor Corti Enrico che, a precise
domande, ha affermato che lui non ha mai messo piede nel seggio elettorale e che si è limitato a
dare la delega al signor Emilio Di Cristofaro, candidato del "G9". Null'altro è a sua conoscenza.

Per la completezza della esposizione dei fatti, si aggiunge che al momento la scheda è
materialmente nelle mani della signora Daria Bombonato. Alle ore 13,23 è pervenuta una e-mail
inviata dal signor Enrico Corti per confermare quanto già detto telefonicamente.
Si concorda che la signora La Guardia Maria Carmela, che ha presentato la delega il giorno 03/01,
sia invitata a presentarsi per ritirare la scheda e così regolarizzare la pratica.
Alle ore 15,30 si presenta al seggio il Commissario Simone Caporossi.
Alle ore 17,00 viene messa agli atti la candidatura a Revisore dei Conti del Sig. Nicola Carretta.
Alle ore 18,00 il seggio viene chiuso con la consegna di 540 schede per 268.465,50568 milionesimi.
05 gennaio 2011
Il giorno 05 gennaio 2011 alle ore 9,30 il seggio elettorale è stato aperto regolarmente presso la sede
adibita in Piazzetta. Sono presenti i Commissari Stefano Bassi, Luigi Calabrese, Angiola Dognini e
Massimiliana Ghislanzoni. Assente Simone Caporossi. Presente dalla ore 10,00 la signora Daria
Bombonato.
Come concordato, la signora Daria Bombonato consegna al Presidente la scheda del caso "Corti
Enrico". Il Presidente dispone di tenerla agli atti, unitamente alla relativa delega in attesa del ritiro
da parte del delegato signora La Guardia Maria Carmela.
Con riferimento a quanto verbalizzato per il caso "Corti Enrico", i Commissari Massimiliana
Ghislanzoni e Stefano Bassi chiedono di aggiungere le seguenti precisazioni:
"Precisazioni a verbale di Massimiliana Ghislanzoni e Stefano Bassi, rappresentanti di lista del
Comitato sulla vicenda della "scheda Corti". Questa la specifica ricostruzione dei fatti.
Il giorno 3/1/11 arriva al seggio la sig.ra La Guardia con la delega del sig. Corti Enrico a ritirare
la scheda che non si trova.
Si fanno alcune supposizioni sul modo in cui la scheda possa essere uscita e si fa riferimento al
fatto che Corti Enrico frequenti l'avv. Menga che si era presentato al seggio accompagnato da altra
persona.
Daria Bombonato, rappresentante della lista G9 dichiara di aver riconosciuto al seggio il sig.
Corti Enrico con le seguenti parole: "Sì perché l'altro giorno c'era qui Corti Enrico e
probabilmente l'ha ritirata lui stesso. La scheda dovrebbe averla mio marito Sergio Torromino."
Ghislanzoni Massimiliana, rappresentante di lista del Comitato chiede che la Bombonato controlli
se il marito effettivamente abbia la scheda, la restituisca al seggio e magari si faccia
accompagnare dallo stesso sig. Corti al fine di consentirgli di regolarizzare con la sua firma sul
registro il ritiro effettuato. Ghislanzoni chiede ancora alla Bombonato: "Sei sicura che era Corti ?"
La Bombonato risponde: "Sono sicura perché lo conosco molto bene".
Sergio Torromino entrato nel seggio in fase di chiusura, verso le 18, conferma di avere lui la
scheda in questione.
La mattina del 4/1/11 Daria Bombonato conferma di avere la scheda e la mostra alla
Commissione. Viene fatto il controllo e la scheda corrisponde a quella che non era stata trovata e
appartenente a Corti Enrico. Daria Bombonato dice che non ha trovato il Corti. Alla ulteriore
domanda di Ghislanzoni sulla sua certezza della presenza al seggio del Corti la Bombonato
afferma:"Sono sicura. Conosco il Corti" Ghislanzoni allora chiede a Sara Ravelli, segretaria del
seggio se ha visto il Corti al seggio a ritirare la sua scheda e la stessa afferma di non conoscere il
Corti e di ricordare di aver conosciuto il sig. Menga solo perché gli ha mostrato la carta di identità
facendogli poi firmare il registro per il ritiro di altre schede.

Alla constatazione di Ghislanzoni che era la Bombonato l'unica che conosceva il Corti la
Bombonato, successivamente ha iniziato a dire che non ricordava se il Corti fosse entrato nel
seggio o se era rimasto sulla porta o nei pressi del seggio medesimo.
A questo punto la Commissione decideva di contattare il Corti che dichiarava di non essersi mai
recato al seggio.
Si precisa che Stefano Bassi era presente al seggio alle ultime fasi della vicenda il giorno 3/1/11,
precisamente dalle ore 17,50, che è stato sempre presente il giorno 4/1/11 e, per ciò che è accaduto
in sua presenza, conferma quanto asserito da Massimiliana Ghislanzoni".
Alle ore 15,30 viene messa agli atti la candidatura del sig. Internullo Remo a Revisore dei conti.
Nella mattinata odierna, su richiesta dei proprietari di immobili, sono state inviate a mezzo fax le
copie di deleghe ai signori Abriani Mario, Ceccarelli Fabio e Santinelli Maria.
Alcuni consorziati hanno riferito alla Commissione di essersi rivolti al posto allestito in piazzetta
dal Gruppo "G9" per il ritiro della scheda elettorale. I rappresentanti del Gruppo "G9" hanno
correttamente fatto presente che l'unico luogo deputato a rilasciare la scheda è il Seggio Elettorale.
Questi episodi sono riconducibili al fatto che a fronte di quel locale domina con caratteri
giganteschi la scritta "RITIRO DELEGHE" anche se, a onor del vero, l'esposizione è completata
con opuscoli e volantini che evidenziano in modo vistoso il logo del "G9".
Il Presidente della Commissione, preso atto di quanto esposto, ha invitato i rappresentanti del "G9"
a porre rimedio per evitare incresciosi disorientamenti ai Residenti. Inoltre, ritenendo che altre
iniziative non rientrerebbero nelle competenze della Commissione, trattandosi di situazioni che si
verificano in luoghi esterni al Seggio Elettorale, decide di portare il caso a conoscenza del
Presidente del Consorzio. Infine, per gli stessi motivi, richiama all'attenzione del Presidente Lanna
la comunicazione del segretario del "Comitato per Montecampione" pervenuta a questa
Commissione il giorno 03/11/2011.
Alle ore 17,30 vengono presentate al Seggio Elettorale le candidature di Leporatti Giancarlo e
Pagani Fulvio a Revisori dei Conti.
Alle ore 18,00 il seggio viene chiuso con la consegna di 638 schede per 309.697,15183 milionesimi.
06 gennaio 2011
Il giorno 06 gennaio 2011 alle ore 9,30 il seggio elettorale è stato aperto regolarmente presso la sede
adibita in Piazzetta. Sono presenti i Commissari Stefano Bassi, Luigi Calabrese, Angiola Dognini e
Massimiliana Ghislanzoni. Assente Simone Caporossi. Presente dalla ore 10,00 la signora Daria
Bombonato.
Alle ore 9,45 è stata consegnata al Presidente del Consorzio dott. Giuseppe Lanna copiaa del
verbale della commissione elettorale del giorno 05/01.
Alle ore 10,40 si presenta al seggio il signor Daminelli Marco, candidato per il Gruppo "G9" per
riferire che in luogo esterno al seggio elettorale è stato affisso a cura del "Comitato per
Montecampione" un manifesto propagandistico che afferma una "dichiarata alleanza tra "G9" e
ALPIAZ" ritenuta non vera dal G9.
Il Presidente ne prende atto ma precisa che non ha alcuna facoltà d'intervento.
Si richiama il caso della scheda "Corti Enrico" per registrare quanto segue: alle ore 11,30 si è
presentata al seggio la signora La Guardia, accompagnata da suo marito, per ritirare la scheda e
definire così la pratica. Purtroppo, con somma generale sorpresa, agli atti c'è la delega ma non la
scheda. Dopo ampia consultazione tra commissione e candidati dei gruppi G9 e Comitato, si decide
di stampare un duplicato della scheda e consegnarla alla signora La Guardia. È stato accertato che
questa scheda è l'unica con la caratura di 248,29941 milionesimi. Pertanto se, in sede di spoglio, si
riuscirà a recuperare la scheda originale, essa sarà considerata nulla a tutti gli effetti e, per contro,
sarà considerata valida il duplicato.

Alle ore 18,00 il seggio viene chiuso con la consegna di 912 schede per 403.919,25531 milionesimi.
07 gennaio 2011
Il giorno 07 gennaio 2011 alle ore 9,30 il seggio elettorale è stato aperto regolarmente presso la sede
adibita in Piazzetta. Sono presenti i Commissari Stefano Bassi, Daria Bombonato, Luigi Calabrese e
Massimiliana Ghislanzoni. Presente dal pomeriggio il signor Simone Caporossi.
Alle ore 16,30 circa entra nel seggio l'avv. Roberto Pacchioli, candidato per il Comitato per
Montecampione, e invita il Commissario Simone Caporossi ad uscire dal seggio per esprimergli
alcune rimostranze. Dopo 5\10 minuti il commissario Caporossi rientra nel seggio lamentando
animatamente di essere stato accusato dall'avv. Pacchioli di comportamento vergognoso sia nei
riguardi della Commissione che della residenza. Nello specifico per aver conversato con il dottor
Polonioli all'interno del seggio. Il Presidente precisa che essendo il battibecco avvenuto all'esterno
del seggio, non ha altre facoltà all'infuori di questa presa d'atto.
Alle ore 18,00 il seggio viene chiuso con la consegna di 1.094 schede per 509.698,96669
milionesimi.
08 gennaio 2011
Il giorno 08 gennaio 2011 alle ore 9,30 il seggio elettorale è stato aperto regolarmente presso la sede
adibita in Piazzetta. Sono presenti i Commissari Stefano Bassi, Daria Bombonato, Luigi Calabrese,
Simone Caporossi, Angiola Dognini e Massimiliana Ghislanzoni.
La Commissione decide che sulla scheda è sufficiente indicare il cognome del candidato. Qualora si
verificasse un caso di omonimia, si conviene che per il candidato presentatosi già al seggio è
sufficiente indicare il cognome, mentre per il candidato che presenta la sua candidatura in
assemblea, va indicato cognome e nome. Nel caso su una stessa scheda siano stati indicati nomi che
non rientrano nella lista dei candidati legittimi, la scheda viene ritenuta valida per le candidature
legittime e non considerata la candidatura illegittima.
Il giorno 6 gennaio 2011 si sono presentati al seggio i coniugi DANNA per ritirare la scheda
relativa all'unità di loro proprietà sita in Valgrande scala 3 Ovest interno 21. La signora DANNA ha
chiesto di ritirare anche la scheda relativa alla proprietà del genero signor CLAUDIO
CECCHETTO, esattamente la SPLAZA scala M interno 26 – milionesimi 938,24052. La
Commissione, presenti il Presidente, la segretaria, i Commissari Bombonato, Dognini, Ghislanzoni
e Bassi, ha consegnato la scheda Cecchetto alla signora DANNA. Questa decisione è stata presa in
confomità a una prassi concordata in Commissione sin dall'inizio delle operazioni.
Successivamente si è presentato al seggio il signor BORGHESI LUIGI, esibendo una delega inviata
via fax dal signor Claudio Cecchetto che lo indicava delegato a ritirare la propria scheda.
Informata del fatto la signora DANNA, la stessa dichiarava di aver passato la scheda ad altra
persona e aggiungeva di essere mortificata per aver commesso in buona fede un "abuso", ritenendo
di fare un favore al proprio genero. Chiedeva alla commissione come si poteva porre rimedio alla
situazione. Purtoppo, poichè la scheda era stata consegnata rispettando la prassi convenuta, l'unica
soluzione poteva essere il recupero della scheda da parte sua e dare attuazione a quanto disposto da
suo genero signor CLAUDIO CECCHETTO.
Controdeduzioni del Commissario SIMONE CAPOROSSI, assente quando la scheda
CECCHETTO è stata consegnata:
"Nella giornata di ieri 07/01/2011 si presentava ripetutamente nella sede del seggio elettorale il
signor LUIGI BORGHESI, candidato di una lista di consorziati, in possesso di regolare delega del
sig. CLAUDIO CECCHETTO proprietario dell'appartamento sito presso il complesso "La Splaza"
identificato dalla sigla M26 e portante una caratura di milionesimi 938,24052. Con stupore il sig.

BORGHESI apprendeva che la scheda elettorale per la quale è regolarmente stato delegato al
ritiro, era stata precedentemente consegnata alla sig.ra DANNA LUIGIA nella sua qualità di
suocera del sig. Cecchetto e conosciuta direttamente dal Presidente di Commissione Luigi
Calabrese. Ora va detto che la Commissione Elettorale ha deciso di allargare il concetto di
"parente convivente" previsto sulla comunicazione di voto a quello più ampio di parente. Non
essendo la signora DANNA parente del sig. CECCHETTO ma solamente "affine" dello stesso, è
palese l'errore della Commissione nel consegnare una scheda elettorale ad un soggetto che non ne
aveva alcun diritto. Peraltro il signor CECCHETTO inviava alcuni fax per esprimere la sua
intenzione al voto, ribadendo più volte la sua volontà di delegare il sig. BORGHESI. D'altra parte
la signora DANNA stessa, resasi conto dell'errore in cui è incappata, ha tentato inutilmente di
venire nuovamente in possesso della scheda elettorale erroneamente da lei richiesta ed
erroneamente dalla Commissione consegnatale. Lo stesso Presidente della Commissione, Luigi
Calabrese, con spirito di collaborazione, si spendeva fattivamente, cercando di recuperare la
scheda elettorale per poterla consegnare all'avente diritto sig. BORGHESI. Da Commissario della
Commissione Elettorale, voglio sottolineare quello che a mio avviso è stato un grave errore della
Commissione stessa nel consegnare una scheda elettorale, peraltro riguardante un immobile con
una caratura milionesimale particolarmente rilevante, ad una persona che non aveva alcun diritto
di riceverla. Questo episodio ritengo rechi grave lesione dei diritti del consorziato CLAUDIO
CECCHETTO, privato per errore procedurale della Commissione Elettorale di partecipare
all'assemblea odierna non potendo quindi esprimere, a mezzo del suo delegato, il suo pensiero in
merito agli argomenti di cui all'O.d.G.. Credo, infine, profondamente ingiusta la decisione di non
voler emettere un duplicato della scheda più volte menzionata, da consegnare al delegato
BORGHESI, provvedendo contestualmente all'annullamento della scheda originale".
Alle ore 12,00 il seggio viene chiuso con la consegna di 1165 schede per 535.225,55131
milionesimi. Tutta la documentazione viene debitamente sigillata. Alle ore 14,30 il seggio elettorale
viene trasferito al cinema Alpiaz dove avrà luogo l'Assemblea.
Alle ore 19,30 il Presidente dell'Assemblea dichiara chiusa la medesima. Conseguentemente la
Commissione Elettorale mette termine alle operazioni relative alla consegna delle schede con i
seguenti risultati conclusivi: schede ritirate 1369 per 624.424,57867 milionesimi.
Alle ore 20,30, concluse le operazioni di voto, l'urna viene sigillata e trasferita nella sede del
Consorzio per dare inizio alle operazioni di scrutinio. In contemporanea, il personale dell'ufficio dà
inizio alla registrazione meccanografica dei dati delle schede.
09 gennaio 2011
Alle ore 10,30 la Commissione Elettorale si è riunita per procedere nelle operazioni di controllo
schede.
Alle ore 15,30 le operazioni di scrutinio e controllo schede si sono concluse con i seguenti risultati
che vengono resi pubblici (vedi allegato):
Schede scrutinate 1360 per 620.883,22568 milionesimi.
Nessuna scheda bianca
Nessuna scheda annullata per vizi di forma
Consiglieri eletti per il nuovo Consiglio di Amministrazione:
• Daminelli Marco n° voti 338 milionesimi 221.632,61549
• Polo Antonio n° voti 339 milionesimi 213.150,67905
• Di Cristofaro Emilio n° voti 421 milionesimi 207.925,16107
• Pezzotti Sergio n° voti 397 milionesimi 207.548,02749
• Lanna Giuseppe n° voti 518 milionesimi 195.258,12522

• Birnbaum Paolo n° voti 512 milionesimi 193.098,07731
• Pacchioli Roberto n° voti 496 milionesimi 187.255,67233
• Piovani Gian Mauro n° voti 349 milionesimi 144.482,05800
• Fumagalli Dario n° voti 346 milionesimi 142.684,61554
Candidati non eletti ma che hanno ricevuto voti:
Borghetti Enzo n° voti 340 milionesimi 140.843,21340
Zini Maurizio n° voti 9 milionesimi 3.073,04788
Conti Alessandro n° voti 3 milionesimi 1.227,50991
Gualeni Virginia n° voti 1 milionesimi 623,07367
Leporatti Giancarlo n° voti 1 milionesimi 557,21832
Pagani Fulvio n° voti 1 milionesimi 457,84467
Revisori dei Conti eletti:
• Carretta Nicola n° voti 234 milionesimi 165.909,28275
• Leporatti Giancarlo n° voti 378 milionesimi 156.989,07270
• Pagani Fulvio n° voti 419 milionesimi 156.382,46302
Candidato a revisore dei Conti non eletto:
Internullo Remo n° voti 288 milionesimi 128.360,99844
Approvazione bilanci:
• Consuntivo 2010 approvato n° voti 1.357 milionesimi 619.895,33622
• Preventivo 2011 approvato n° voti 1.357 milionesimi 619.895,33622
Con la proclamazione di questi risultati la Commissione Elettorale ritiene esaurita la sua funzione
ed augura un buon e proficuo lavoro al nuovo Consiglio di Amministrazione che a giorni andrà ad
insediarsi e trasmette gli atti al Consorzio che darà attuazione alle prescrizioni statutarie.
I componenti del seggio elettorale:
Bassi Stefano
Bombonato Daria
Calabrese Luigi
Caporossi Simone
Dognini Angiola
Ghislanzoni Massimiliana
Montecampione, 9 gennaio 2011