Una casa per artisti nella campagna di Sutri - Luigifranciosini.com

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U N I V E R S I T A ’ D E G L I S T U D I R O M A T R E F A C O L T A ’ D I A R C H I T E T T U R A P r o g r a m m a d e l l a b o r a t o r i o a . a . 2 0 1 1 - 2 0 1 2 F O N D A M E N T I D I P R O G E T T A Z I O N E A R C H I T E T T O N I C A 1 A Una casa per artisti nella campagna di Sutri C o r p o D o c e n t e : r e s p o n s a b i l e L u i g i F r a n c i o s i n i M a s s i m o A c i t o , A l e s s a n d r a C a r l i n i , C r i s t i n a C a s a d e i , F a b i o M a i o r a n o , P a o l a P o r r e t t a , L o r e n z o V a l l a , S t e f a n o V i l l a n i M o d u l o d i d i s e g n o d e l l ’ a r c h i t e t t u r a : L a u r a F a r r o n e

U N I V E R S I T A ’ D E G L I S T U D I R O M A T R E<br />

F A C O L T A ’ D I A R C H I T E T T U R A<br />

P r o g r a m m a d e l l a b o r a t o r i o a . a . 2 0 1 1 - 2 0 1 2<br />

F O N D A M E N T I D I P R O G E T T A Z I O N E A R C H I T E T T O N I C A 1 A<br />

<strong>Una</strong> <strong>casa</strong> <strong>per</strong> <strong>artisti</strong> <strong>nella</strong> <strong>campagna</strong> <strong>di</strong> <strong>Sutri</strong><br />

C o r p o D o c e n t e : r e s p o n s a b i l e L u i g i F r a n c i o s i n i<br />

M a s s i m o A c i t o , A l e s s a n d r a C a r l i n i , C r i s t i n a C a s a d e i , F a b i o M a i o r a n o , P a o l a P o r r e t t a , L o r e n z o V a l l a , S t e f a n o V i l l a n i<br />

M o d u l o d i d i s e g n o d e l l ’ a r c h i t e t t u r a : L a u r a F a r r o n e


p r o g r a m m a<br />

Il maestro sellaio<br />

In “Das Andere”<br />

C'era una volta un maestro sellaio. Un bravo, valente artigiano. Fabbricava delle selle così ben fatte<br />

che non avevano niente in <strong>com</strong>une con quelle turche o giapponesi. Erano insomma delle selle moderne.<br />

Ma lui non lo sapeva. Sapeva solo <strong>di</strong> fare selle. Meglio che poteva.<br />

Un giorno si <strong>di</strong>ffuse <strong>per</strong> la città un singolare movimento. Si chiamava Sezession. Pretendeva che si<br />

fabbricassero solo oggetti d'uso moderni.<br />

Appena il sellaio lo seppe, prese una delle sue migliori selle e andò da un capo della Sezession.<br />

Gli <strong>di</strong>sse: Professore - poiché tale era, dal momento che i capi <strong>di</strong> quel movimento venivano<br />

automaticamente promossi professori - professore, ho sentito parlare delle vostre proposte. Anch'io<br />

sono un uomo moderno. Anch'io vorrei lavorare in maniera moderna. Mi <strong>di</strong>ca: è moderna questa sella?<br />

Il professore esaminò la sella e tenne al sellaio una lunga <strong>di</strong>ssertazione, <strong>di</strong> cui lui ricordò solo le parole<br />

più ricorrenti: "arte nell'artigianato", "in<strong>di</strong>vidualità", "moderno", "Herman Bahr", "Ruskin", "arte<br />

applicata", e così via. L'esito fu <strong>com</strong>unque: no, questa sella non è moderna.<br />

L'artigiano se ne andò tutto mortificato. E ci pensò su. Lavorava, poi si rimetteva a pensare. Ma <strong>per</strong><br />

quanto si sforzasse <strong>di</strong> seguire le nobili regole del professore, ne usciva sempre la sua vecchia sella.<br />

Rattristato, tornò dal professore e gli espose la propria amarezza. Il professore esaminò i tentativi del<br />

sellaio e <strong>di</strong>sse: Caro artigiano, lei non ha fantasia.<br />

Ecco il punto: non aveva proprio fantasia. Ma non ci aveva neanche pensato che occorresse avere<br />

fantasia <strong>per</strong> fare delle selle. Se ne avesse avuta, sarebbe <strong>di</strong>ventato sicuramente pittore o scultore, poeta<br />

o musicista.<br />

Ma il professore <strong>di</strong>sse: Torni domani. Siamo qui apposta <strong>per</strong> aiutare l'artigiano e fecondarlo con idee<br />

nuove. Vedrò cosa si può fare <strong>per</strong> lei.<br />

E in classe <strong>di</strong>ede questo tema ai suoi allievi: Progetto <strong>di</strong> una sella.<br />

L'indomani il sellaio tornò. Il professore poté presentargli ben 49 progetti <strong>di</strong> selle. I suoi allievi erano<br />

<strong>per</strong> la verità soltanto 44, ma cinque progetti li aveva fatti lui stesso, e dovevano essere pubblicati su<br />

«Stu<strong>di</strong>o», <strong>per</strong>ché avevano una certa impronta.<br />

L'artigiano osservò a lungo i <strong>di</strong>segni e ai suoi occhi tutto <strong>di</strong>ventò molto più chiaro.<br />

Infine esclamò: Professore, se io capissi così poco <strong>di</strong> equitazione, <strong>di</strong> cavalli, <strong>di</strong> cuoio e <strong>di</strong> lavorazione,<br />

avrei anch'io la sua fantasia!<br />

Da allora visse felice e contento.<br />

E continua a fare delle selle. Moderne? Lui non lo sa.<br />

Sono selle e basta.<br />

Toledo, Spagna<br />

Cava della Sibilla Cumana, Napoli<br />

Adolf Loos, Vienna, 15 ottobre 1903<br />

Criptoportico a Vulci, Viterbo<br />

Villa Adriana, Tivoli<br />

p r o g r a m m a


p r o g r a m m a<br />

Università degli stu<strong>di</strong> Roma Tre<br />

Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />

A.A 2009-2010<br />

2. Le finalità<br />

<br />

L’architettura e il luogo : il contesto territoriale e il manufatto architettonico.<br />

Programma del Laboratorio <strong>di</strong> progettazione 1°a (10 CFU)<br />

Luigi Franciosini<br />

Supporto <strong>di</strong>dattico<br />

Massimo Acito, Alessandra Carlini, Cristina Casadei, Fabio Maiorano, Paola Porretta,<br />

LorenzoValla,StefanoVillani.<br />

La struttura dello spazio: introduzione al progetto architettonico.<br />

……….Ciò che l’uomo crea la natura non può creare. La natura non costruisce una <strong>casa</strong>,la natura non<br />

costruisce una lo<strong>com</strong>otiva, la natura non crea un campo da gioco. Tutto ciò scaturisce da un desiderio<br />

<strong>di</strong> esprimere.<br />

Louis Kahn in Wurman,1986<br />

Abbiamo bisogno <strong>di</strong> riaffermare l‟identità e la sincerità tra pensiero tecnico/pratico e<br />

evocazione/racconto, in un momento in cui la cultura architettonica contemporanea sembra in<br />

larghissima parte interessata verso l‟occultamento e la mistificazione.<br />

L‟architettura antica, ma ancor più drasticamente l‟architettura delle origini pone la verità <strong>com</strong>e<br />

immagine della coerenza .<br />

L‟architettura è dal luogo che deduce i suoi caratteri specifici: l‟andamento orografico, la natura del<br />

suolo, il clima, le tra<strong>di</strong>zioni tipologiche e costruttive, il genius loci, configurano l‟insieme <strong>di</strong> valori<br />

<strong>di</strong>stintivi che costituiscono la base solida sulla quale in<strong>di</strong>rizzare l‟es<strong>per</strong>ienza del progetto.<br />

L‟obiettivo è quello <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzare fin dal primo anno lo studente a utilizzare il contesto <strong>com</strong>e una parte<br />

attiva e formativa all‟interno del processo d‟ideazione dell‟architettura.<br />

L’architettura e il principio inse<strong>di</strong>ativo.<br />

P. Zumthor, Terme <strong>di</strong> Vals, 1996<br />

1. Contenuti<br />

La progettazione <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio a carattere residenziale unifamiliare in un contesto agricolo con annessi a<br />

carattere produttivo inserito in un territorio con rilevanti valenze paesaggistiche è l‟oggetto <strong>di</strong> questo<br />

primo laboratorio <strong>di</strong> progettazione architettonico.<br />

La scelta <strong>di</strong> o<strong>per</strong>are all‟interno <strong>di</strong> un contesto naturale, <strong>di</strong>pende dal ritenere fin dal primo anno il<br />

confronto con il contesto e con il luogo <strong>com</strong>e in<strong>di</strong>spensabile momento formativo <strong>per</strong> una consapevole<br />

metodologia progettuale.<br />

Il Laboratorio intende stimolare lo studente allo stu<strong>di</strong>o dell‟architettura <strong>com</strong>e momento <strong>di</strong> acquisizione<br />

critica - il vedere <strong>com</strong>e interrogazione alla sco<strong>per</strong>ta della natura dell‟apparire dei fenomeni - che sappia,<br />

al <strong>di</strong> là delle connotazioni linguistiche e delle molteplici configurazioni, cogliere la natura originaria ed<br />

essenziale dei principi costituenti, delle regole prime, <strong>di</strong> quell’eterno presente che costituisce il fare<br />

architettonico.<br />

Risalire dalla <strong>com</strong>plessità del fenomeno verso l‟essenzialità archetipica degli elementi costituisce il<br />

nostro obiettivo <strong>di</strong>dattico.<br />

Le Corbusier, Convento della Tourette, 1953<br />

L‟or<strong>di</strong>ne e la gerarchia, le relazioni tre le parti e il tutto, l‟organizzazione funzionale e l‟ergonomteria,<br />

la tettonica, in altre parole la ricerca <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong> base <strong>di</strong> uno schema tipologicamente significativo<br />

in grado <strong>di</strong> fondare il processo creativo <strong>nella</strong> conoscenza della cultura architettonica.<br />

p r o g r a m m a


p r o g r a m m a<br />

L’architettura e la costruzione<br />

E.-E. Viollet-le-Duc,<br />

M. Entretiens sur l"Architecture, 1872<br />

H. Labrouste,<br />

Biblioteca <strong>di</strong> Sainte-Geneviève, Parigi 1850<br />

Q.Pirani, ,<br />

Quartiere San Saba, 1907-1921<br />

M.Ridolfi ,<br />

Torri in Via Etiopia, 1952<br />

Ogni es<strong>per</strong>ienza progettuale che intenda formare, non può che scaturire da un tentare una determinata<br />

possibilità me<strong>di</strong>ante il continuo interrogarsi sui mutui rapporti tra ragioni <strong>di</strong> forma, <strong>di</strong> utilità, e <strong>di</strong><br />

sostegno.<br />

Mentre si tenta si va scoprendo il modo <strong>com</strong>e la forma deve essere fatta; in questa continua ricerca <strong>di</strong><br />

regole, or<strong>di</strong>ne, misura, organizzazione, la costruzione - <strong>com</strong>e esercizio del mettere insieme e<br />

dell‟opporsi alla gravità- svolge un ruolo determinate <strong>per</strong> la formazione dell‟architetto.<br />

La <strong>di</strong>mensione costruttiva e tecnica, la struttura tipologica, l‟organizzazione delle attività, in altre parole<br />

il rapporto tra configurazione spaziale e principi tettonici che la realizzano, costituiscono nel loro<br />

organico <strong>com</strong>penetrarsi l‟altro obiettivo <strong>di</strong>dattico del laboratorio.<br />

3. La metodologia<br />

La <strong>di</strong>dattica del laboratorio è strutturata alternando contributi teorici in forma <strong>di</strong> lezioni con esercitazioni<br />

meta-progettuali secondo il seguente or<strong>di</strong>ne :<br />

La seconda esercitazione<br />

La struttura della forma antropica.<br />

Rapporto tra morfologia urbana, tipologia e<strong>di</strong>lizia e orografia del territorio.<br />

Nozioni elementari sul rapporto tra la tipologia e<strong>di</strong>lizia, morfologia del costruito e caratteri orografici.<br />

Un esercizio teso a <strong>com</strong>prendere i principi inse<strong>di</strong>ativi e quin<strong>di</strong> il concetto che sta alla base <strong>di</strong> ogni<br />

trasformazione del territorio.<br />

Il piano, il crinale, il pen<strong>di</strong>o; lo schema lineare, a scacchiera e ra<strong>di</strong>ocentrico.<br />

E<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> base - la <strong>casa</strong> a corte, la <strong>casa</strong> a schiera, il palazzo- e l‟e<strong>di</strong>lizia specialistica.<br />

.<br />

La prima esercitazione.<br />

Gli elementi costruttivi dell’architettura.<br />

Struttura muraria e struttura a telaio in cemento armato.<br />

Fondazione, basamento, elevazione,coronamento, solaio,co<strong>per</strong>tura, tamponatura ed a<strong>per</strong>ture.<br />

Arco, architrave, piattabanda e trave.<br />

La prima esercitazione si propone <strong>di</strong> stimolare lo studente nell‟osservazione , e nel riconoscimento degli<br />

elementi costruttivi fondativi la tettonica dell‟architettura me<strong>di</strong>ante il ri<strong>di</strong>segno dal vero <strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>fici della Roma moderna.<br />

Il sistema murario: Quadrio Pirani e il quartiere d i San Saba (1907-21). Il sistema a telaio : Adalberto<br />

Libera e il quartiere Tuscolano (1950-54), Mario Ridolfi e Le torri <strong>di</strong> Viale Etiopia(1952).<br />

Palazzo <strong>di</strong> Cnosso, Creta ca 2000 a.C.<br />

Granata, Spagna<br />

p r o g r a m m a


p r o g r a m m a<br />

La terza esercitazione<br />

Il <strong>di</strong>alogo tra principio inse<strong>di</strong>ativo, tecnica<br />

e materia.<br />

“l’architettura è sempre materia concreta”<br />

P. Zumthor<br />

Pantheon, Roma<br />

.<br />

Orecchio <strong>di</strong> Dioniso, Siracusa<br />

F. Venezia, museo a Gibellina,1985 M. Ridolfi, <strong>casa</strong> Ottavian, 1983<br />

.<br />

Il principio <strong>di</strong> in<strong>di</strong>ssolubilità tra intenzione formativa, tecnica e materia.<br />

Scopo dell’esercitazione è quello <strong>di</strong> stimolare l’osservazione critica della <strong>di</strong>alettica tra materia, tecnica<br />

e configurazioni spaziali elementari.<br />

Non consideriamo ammissibile l’esclusiva priorità dei motivi espressivi ed evocativi rispetto ai<br />

problemi tecnici impliciti nel farsi del processo tra ideazione e conformazione: essi sono<br />

in<strong>di</strong>ssolubilmente legati in una unica unità <strong>di</strong>alettica.<br />

Strutture Archetipiche dello spazio<br />

Il verticismo <strong>com</strong>e aspirazione: lo spazio centrale.<br />

Il cammino, simultaneità, sequenza e successione: lo spazio lineare.<br />

L’esternità <strong>com</strong>e internità: recinto e corte.<br />

Modulo geometrico e modulo spazio/strutturale: tessuti, griglie e labirinti.<br />

Castel del Monte, Andria, XIII sec.<br />

Moschea <strong>di</strong> Cordova<br />

Marrakech, Marocco<br />

Labirinto, arte topiaria<br />

p r o g r a m m a


p r o g r a m m a<br />

Tecniche conformative dello spazio<br />

1-livellare, bucare, sottrarre, incidere, solcare, scavare;<br />

2-aggiungere, ripetere, giustapporre, sovrapporre, accumulare, accatastare, incastrare, costruire;<br />

H. Moore; L. Fontana; A. Burri; E. Chillida, Mount Tindaya (Canarie) e progetto<br />

J. Kounellis; E. Chillida; area archeologica e dettaglio <strong>di</strong> un muro in o<strong>per</strong>a ciclopica, Cusco, Perù; Tempio Koricancha, Cusco, Perù<br />

p r o g r a m m a


p r o g r a m m a<br />

3-accostare, giuntare, legare;<br />

4- tendere, incurvare, torcere, piegare;<br />

F. Melotti; A. Calder;Villa im<strong>per</strong>iale <strong>di</strong> Katsura, Kyoto, XV-XVIII secolo<br />

R. Serra; A. Burri ; A. Caro; E. Chillida; R. Serra<br />

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p r o g r a m m a<br />

Quarta esercitazione<br />

La <strong>casa</strong> dell’agricoltore<br />

Analisi e lettura del contesto oggetto dell‟esercitazione progettuale: l‟area d‟intervento<br />

L‟esercitazione si struttura me<strong>di</strong>ante una visita nell‟area e nell‟elaborazione <strong>di</strong> grafici secondo il<br />

presente or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> problemi:<br />

La fisicità dell‟ambiente: la struttura della forma e dello spazio; morfologia del territorio e paesaggio.<br />

Es<strong>per</strong>ienza sensoriale: sentire, vedere, toccare, misurare.<br />

La <strong>di</strong>mensione costruttiva e tecnica.<br />

La sco<strong>per</strong>ta dell‟identità del luogo, <strong>com</strong>e concreta espressione della fisicità della forma e dei principi<br />

tettonici che la realizzano, costituisce il contenuto <strong>di</strong>dattico dell‟esercitazione.<br />

Lo studente me<strong>di</strong>ante la rilevazione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> alcuni elementi architettonici e attraverso <strong>di</strong>segni in forma<br />

<strong>di</strong> schizzi verrà in<strong>di</strong>rizzato all‟osservazione critica e consapevole della realtà fenomenica dello spazio.<br />

4. Argomenti delle lezioni<br />

Principi inse<strong>di</strong>ativi e territorio<br />

Introduzione al rapporto tra forma del territorio, , morfologia urbana e tipologia e<strong>di</strong>lizia.<br />

I principi tettonici del costruire<br />

Il sistema murario e il sistema puntiforme; pilastro, architrave , trave, telaio, arco e volte.<br />

G. Terragni, Danteum, 1938-40 G. Terragni, Casa del Fascio, Como 1936<br />

p r o g r a m m a


p r o g r a m m a<br />

La progettazione architettonica attraverso l’analisi dei principi <strong>com</strong>positivi e costruttivi<br />

Lezione 1<br />

Il rapporto fisico-<strong>per</strong>cettivo tra uomo e architettura:<br />

geometria, misura, materia e tecnica<br />

Lezione 2<br />

Il sistema dello spazio, della struttura e dell‟involucro: architettura muraria e trilitica.<br />

Dentro fuori, introverso estroverso.<br />

Le Corbusier, ideogrammi<br />

Le pirami<strong>di</strong> <strong>di</strong> Giza, Il Cairo<br />

Lezione 3<br />

Il rapporto tra materia, intenzione formativa e tecnica. Costruire, scavare, aggiungere, sottrarre.<br />

Il Partenone e i rapporti aurei; Le Corbusier, Il Modulor (prima co<strong>di</strong>ficazione 1936)<br />

L. I. Kahn, Acropoli, Atene 1951<br />

Tomba della Capanna, Cerveteri (VT)<br />

Tomba rupestre, Volterra (PI)<br />

p r o g r a m m a


p r o g r a m m a<br />

Lezione 4<br />

Elementi definenti la forma e lo spazio architettonico.<br />

L’attacco a terra dell’e<strong>di</strong>ficioe la fondazione:ra<strong>di</strong>camento,appoggio, sospensione.<br />

Il piano base elevato: stilobati, basamenti e “palafitte.<br />

Il piano ribassato: trincee, dromos e recinti.<br />

Lo sviluppo verticale dell’e<strong>di</strong>ficio: dentro/ fuori, chiuso /a<strong>per</strong>to, introverso /estroverso.<br />

Corpo, maschera e pelle.<br />

Muri e pietre angolari, trilite e telaio.<br />

Elementi orizzontali e <strong>di</strong> coronamenti : solai e co<strong>per</strong>ture.<br />

Elementi della <strong>di</strong>stribuzione verticale: Scale, rampe, cordonate. Lezione 5<br />

J. Utzon, schizzi <strong>per</strong> l'illustrazione del saggio Platforms and plateau: ideas of a Danish architecture,<br />

in Zo<strong>di</strong>ac, n. 10, 1962<br />

La luce ed il rapporto tra interno ed esterno: vedere, intravedere, scorgere, immaginare.<br />

Stare sotto la luce andare verso la luce.<br />

Vedere da lontano, da vicino, intorno.<br />

Mercati <strong>di</strong> Traiano, Roma<br />

Duomo <strong>di</strong> Orvieto, Terni<br />

F. Ghery, Museo Gugggenheim, Bilbao<br />

Le Corbusier, Acropoli, Viaggio d'Oriente, 1911<br />

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p r o g r a m m a<br />

Lezione 6<br />

Principi or<strong>di</strong>natori dello spazio:<br />

or<strong>di</strong>ne e gerarchia della configurazione spaziale.<br />

Organizzazioni a griglia: modulo geometrico e modulo spazio/strutturale.<br />

Organizzazione centralizzate il verticismo <strong>com</strong>e aspirazione.<br />

L. I. Kahn, Chiesa Unitaria, New York:<br />

ideogramma del processo formativo e vista<br />

interna<br />

Le Corbusier, Maison Domino, 1914-1916<br />

Le Corbusier, Le 4 <strong>com</strong>posizioni:<br />

1. esempio <strong>casa</strong> La Roche<br />

2. <strong>casa</strong> a Garches<br />

3. <strong>casa</strong> a Stuttgart<br />

4. villa Savoye<br />

Organizzazioni lineari: il cammino, simultaneità, sequenza e successione.<br />

Organizzazioni a corte e a patio: l‟internità <strong>com</strong>e esternità.<br />

Palazzo <strong>di</strong> Cnosso<br />

Tabernae, Pompei L. I. Kahn, Kimball Museum, Fort Wort, Texsas 1967-72<br />

Palazzo <strong>di</strong> Cnosso, Creta ca 2000 a.C. Mies van der Rohe, Pa<strong>di</strong>glione <strong>di</strong> Barcellona, 1929<br />

p r o g r a m m a


p r o g r a m m a<br />

Mies van der Rohe, Casa in mattoni, 1922-1923<br />

Organizzazioni raggruppate.<br />

L. I. Kahn, <strong>casa</strong> Adler, Philadelphia,<br />

Pennsylvania, 1954<br />

Il labirinto.<br />

L. I. Kahn, <strong>casa</strong> Fruchter,<br />

Philadelphia, Pennsylvania, 1951-’53<br />

P. Zumthor, Pa<strong>di</strong>glione svizzero, Expo<br />

ad Hannover, 2000<br />

Ibridazioni e collisioni spaziali:tipo e processo, trasformazioni, traslazioni ed analogie.<br />

p r o g r a m m a


p r o g r a m m a<br />

Ibridazioni e collisioni spaziali:tipo e processo, trasformazioni, traslazioni ed analogie.<br />

Lezione 8<br />

Le tecniche del costruire:<br />

le relazioni tra sistema strutturale e logica spaziale.<br />

Scavare;<br />

accumulare;<br />

aggregare;<br />

legare;<br />

rivestire;<br />

L. I. Kahn, <strong>casa</strong> Fisher, Philadelphia, Pennsylvania, 1960<br />

Lezione 7<br />

Il movimento e la <strong>di</strong>alettica tra spazio pubblico e privato:<br />

limiti, soglie, <strong>per</strong>corsi:<br />

Avvicinamento all‟e<strong>di</strong>ficio<br />

Entrata all‟e<strong>di</strong>ficio<br />

Configurazioni del <strong>per</strong>corso, limiti, no<strong>di</strong> e mete<br />

Passare tra gli spazi/ passare attraverso gli spazi.<br />

Ascendere e <strong>di</strong>scendere.<br />

E. Miralles, C. Pinos, Cimitero a<br />

Igualada, Spagna 1988<br />

P. Zumthor, Museo Kolumba,<br />

Colonia 2007<br />

Tomba <strong>di</strong> Atreo, Micene ca 1250 a.c.<br />

E. Miralles, C. Pinos, Cimitero a<br />

Igualada, Spagna 1988<br />

J. Herzog, P. de Meuron, De young Museum, San<br />

Francisco, 2005<br />

p r o g r a m m a


p r o g r a m m a<br />

Lezione 9<br />

Sistemi <strong>di</strong> proporzionamento e proporzioni antropometriche.<br />

<br />

La rappresentazione dell‟architettura:<br />

Disegno e modello<br />

Le Corbusier, Il Modulor (co<strong>di</strong>ficazione definitiva 1950)<br />

Lezione 10<br />

La poetica dello spazio:<br />

raccogliere / <strong>di</strong>s<strong>per</strong>dere, recingere/<strong>di</strong>ffondere, dentro/fuori: il limite<br />

precisare/me<strong>di</strong>are/aprire: la soglia<br />

aggiungere/sottrarre, sotto/sopra, ra<strong>di</strong>camento,appoggio,sospensione e coronamento.<br />

ascendere/<strong>di</strong>scendere, mutabile/immutabile, temporale/atemporale, simultaneità, sequenza e<br />

successione: la struttura del cammino.<br />

vedere/intravedere/scorgere/<strong>com</strong>parire: la luce <strong>com</strong>e narrazione<br />

decorazione / ornamento: il giunto <strong>com</strong>e con<strong>di</strong>visione.<br />

E. Chillida<br />

Peristilio<br />

Villa im<strong>per</strong>iale <strong>di</strong> Katsura, Kyoto, XV-XVIII secolo<br />

L. I. Kahn,ideogrammi Le Corbusier, Rio de Janeiro 1929<br />

p r o g r a m m a


p r o g r a m m a<br />

La cultura dell’abitare: gli scritti dei gran<strong>di</strong> maestri del xx secolo<br />

A.AALTO, Il razionalismo e l’uomo (1935), Per un’architettura più umana (1940), in M. DE<br />

É-L. BOULLÉE, Architettura Saggio sull’Arte, Marsilio, Padova 1981.<br />

M. A. LAUGIER, Saggio sull’architettura, a cura <strong>di</strong> V. UGO, Aesthetica e<strong>di</strong>zioi, Palermo 1987<br />

LE CORBUSIER, Verso una architettura, Longanesi, Milano 1973.<br />

IL GRUPPO 7 (U.Castiglioni, L.Figini, G.Frette, S.Larco, G.Pollini, C.E. Rava, G.Terragni), Architettura<br />

(1926), <strong>Una</strong> nuova epoca arcaica (1927), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura<br />

moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988.<br />

A. LOOS, Architettura e civilizzazione, Mondatori Electa, Milano 2008.<br />

A. LOOS, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1992, 6° ed.<br />

A. LOOS, Adolf Loos e il suo Angelo. «Das andere» e altri scritti, a cura <strong>di</strong> M. CACCIARI, Mondatori<br />

Electa, Milano 2002.<br />

L. I. KAHN, Idea e immagine, a cura <strong>di</strong> C. NORBERG-SCHULZ, Officina, Roma 1987.<br />

L. I. Khan, Architettura è, gli scritti., a cura <strong>di</strong> M. BONAIUTI, Electa, Milano 2002.<br />

D. PIKIONIS , A sentimental topography,a cura <strong>di</strong> A. Ferlenga, Electa, Milano 2002<br />

G. PAGANO, Architettura nazionale (1935), L’or<strong>di</strong>ne contro il <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne (1938), in M. DE BENEDETTI,<br />

A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna.<br />

G. PONTI, Amate l'architettura, Società e<strong>di</strong>trice Vitali e Ghianda, Genova 1957.<br />

Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988.<br />

A. SIZA Scritti <strong>di</strong> architettura, Electa, Milano 1997.<br />

E. TESSENOW, Considerazioni elementari sul costruire, Franco Angeli ed., 1974.<br />

E. TESSENOW, Il tetto (1927), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna.<br />

Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988.<br />

J. UTZON, Platforms and plateau: ideas of a Danish architecture, in Zo<strong>di</strong>ac, n. 10, 1962.<br />

L. M. VAN DER RHOE, Costruire (1923), Architettura e volontà dell’epoca (1924), in M. DE<br />

T. VAN DOESBURG, Verso un’architettura plastica (1924), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia<br />

dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988<br />

E. VIOLLET-LE-DUC, L'architettura ragionata, Jaca Book, Milano 1981.<br />

F. L. WRIGHT,<strong>Una</strong> autobiografia, Jaca Book, Milano 1985<br />

P. ZUMTHOR, Pensare architettura, Electa, Firenze 2003.<br />

P. ZUMTHOR, Atmosfere. Ambienti architettonici. Le cose che ci circondano, Electa, Milano, 2007.<br />

P. Zumthor, Museo Kolumba, Colonia 2007<br />

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5. Tema dell’esercitazione progettuale.<br />

Requisiti funzionali e <strong>di</strong>mensionali.<br />

<strong>Una</strong> <strong>casa</strong> <strong>per</strong> <strong>artisti</strong> <strong>nella</strong> <strong>campagna</strong> <strong>di</strong> <strong>Sutri</strong> (VT)<br />

Il tema<br />

Il tema dell‟esercitazione riguarda la progettazione architettonica <strong>di</strong> una <strong>casa</strong> isolata <strong>per</strong> una coppia <strong>di</strong><br />

<strong>artisti</strong> in un terreno agricolo sito nel viterbese, nel <strong>com</strong>une <strong>di</strong> <strong>Sutri</strong>.<br />

La <strong>casa</strong> sarà progettata su un „area con una estensione <strong>di</strong> ca. 4 ettari, e sarà <strong>com</strong>posta da una unità<br />

abitativa unifamiliare, da una foresteria e da un atelier oltre alla dotazione <strong>di</strong> servizi e spazi tecnici.<br />

Il paesaggio dell’intorno.<br />

L‟area si inserisce in un contesto territoriale che suggerisce ancora con forza la sua vocazione agricola.<br />

Pascoli e or<strong>di</strong>nati filari <strong>di</strong> noccioli e viti ed orti descrivono, nel succedersi delle variazioni cromatiche e<br />

geometriche delle colture e degli appezzamenti, la morbida modellazione del suolo, qua e là, puntinata<br />

da vecchi ovili e da decadenti capanni <strong>per</strong> il rimessaggio degli attrezzi agricoli.<br />

<strong>Una</strong> grande fattoria strutturata su rigide corpi <strong>di</strong> fabbrica e su solenni simmetrie, si contrappone ad un<br />

agglomerato e<strong>di</strong>lizio “rumorosamente” prodotto dal giustapporsi <strong>di</strong>“seconde case” realizzate nell‟ultima<br />

e più recente espansione dell‟antico nucleo urbano.<br />

Strade vicinali, sentieri, tratturi, fossi e canali, in linee spezzate o serpeggiando lungo i pen<strong>di</strong>i e gli<br />

invasi naturali, descrivono, “fasciate”da ispide siepi <strong>di</strong> rovi o rimarcate da solitarie querce, la struttura<br />

topografica del suolo: lunghi e <strong>di</strong>stesi pianori, dolci pen<strong>di</strong>i, nervosi fon<strong>di</strong> valle, piccole forre - ben più<br />

modeste da quelle che là vicino preannunciano la monumentale <strong>com</strong>parsa della Tuscia Meri<strong>di</strong>onale<br />

Etrusca- colline che man mano sempre più ripide introducono ai gran<strong>di</strong> bacini lacustri <strong>di</strong> origine<br />

vulcanica.<br />

Il progetto <strong>per</strong> la <strong>casa</strong> dello “scultore” esige l‟elaborazione <strong>di</strong> un programma <strong>com</strong>plesso in cui far<br />

convivere due realtà: quella dell‟abitazione, con le sue semplici ma precise e prerogative, e quella<br />

dell‟atelier luogo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>tazione e produzione intellettuale ed <strong>artisti</strong>ca: una fucina dove si concentra<br />

l‟attività <strong>di</strong> elaborazione, produzione ed esposizione delle sculture.<br />

In coerenza con quanto descritto, il programma dell‟intervento dovrà tener presente delle seguenti<br />

esigenze funzionali :<br />

La <strong>casa</strong> sarà abitata da una coppia <strong>di</strong> <strong>artisti</strong> che desidera ricevere ospiti anche <strong>per</strong> prolungati <strong>per</strong>io<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

tempo: ciò determina la necessità <strong>di</strong> includere nel programma funzionale una unità residenziale minima<br />

in aggiunta a quella principale. Fucina della <strong>casa</strong> sarà il laboratorio/atelier che con lo stu<strong>di</strong>o / biblioteca<br />

e uno spazio esterno annesso <strong>com</strong>pletano sinteticamente il programma funzionale.<br />

La residenza avrà una su<strong>per</strong>ficie lorda <strong>di</strong> ca. mq. 250/280 esclusi gli spazi esterni ed interrati e sarà<br />

organizzata dalle seguenti funzioni:<br />

Atrio (10/15 mq.)<br />

Laboratorio/atelier, stu<strong>di</strong>o/biblioteca , servizo; (85/90mq.)<br />

Residenza principale<br />

Soggiorno, pranzo, cucina, <strong>di</strong>spensa, servizio;(90/100 mq.)<br />

Camera da letto principale, stu<strong>di</strong>olo; servizio;(40mq.)<br />

Foresteria<br />

camera da letto doppia, servizi ( 20/25 mq.))<br />

Annessi: lavanderia, legnaia, locale tecnico ,deposito attrezzi, garage protetto.<br />

Il sistema dei monti Sabatini ad Ovest, il Monte Soratte e il vasto pianoro che annuncia il tracciato del<br />

Tevere ad Est; il monte Cimino e il bacino <strong>di</strong> Vico a Nord, la Valle del Baccano a Sud già area<br />

metropolitana romana, delimitano gli orizzonti dell‟intorno.<br />

Boschi <strong>di</strong> castagni, querce, cerri e faggi, ravvivano la memoria sulla natura ‟impenetrabile” e selvaggia<br />

dei questa terra: la Selva Cimina.<br />

L’area <strong>di</strong> progetto.<br />

L‟area è inserita nel territorio del <strong>com</strong>une <strong>di</strong> <strong>Sutri</strong> in località denominata Ara Gian Pietro, risultando<br />

porzione limitata all‟interno <strong>di</strong> un più esteso versante collinare.<br />

Ha una su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> c.a. 40.000 mq. ed è geometricamente assimilabile ad un trapezio che si <strong>di</strong>stende<br />

con lieve pendenza, dalla strada poderale <strong>di</strong> crinale <strong>di</strong> via dei Cedri fino a raggiunger la valle del fosso<br />

dell‟Ara <strong>di</strong> Gian Pietro.<br />

La sua posizione - ed in modo particolare <strong>per</strong> quella parte a monte ricadente in prossimità della strada -<br />

risulta dominante rispetto al paesaggio dell‟intorno.<br />

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6. Elaborati richiesti<br />

Per l‟ammissione all‟esame finale è richiesta l‟elaborazione dei seguenti contenuti progettuali<br />

rappresentati a matita su cartoncino in 4 tavole in formato A1/A0 e da 3 modelli in scala 1/1000,1/100<br />

e stralcio 1/50.<br />

Il luogo <strong>com</strong>e legittimazione del progetto.<br />

I segni tangibili del luogo:<br />

la struttura fisica dell‟ambiente: l‟area<br />

Il principio inse<strong>di</strong>ativo;<br />

Lo schema strutturale:<br />

L‟organizzazione primaria dello spazi: il principio inse<strong>di</strong>ativo;<br />

L‟or<strong>di</strong>ne e la gerarchia: le relazioni tra le parti ed il tutto;<br />

Livelli <strong>di</strong> organizzazione e sistema <strong>di</strong>stributivo: il rapporto tra spazio servito e servente;<br />

Relazioni tra sistema strutturale e logica spaziale.<br />

Forma, spazio principi tecnica costruttiva :<br />

Il limite: introversione/estroversione, dentro/fuori;<br />

La soglia precisare, me<strong>di</strong>are,aprire;<br />

lo sviluppo tra terra e cielo, sotto/sopra, aggiungere/sottrarre,<br />

ra<strong>di</strong>camento/appoggio/sospensione e coronamento;<br />

I livelli <strong>di</strong> connessione: la struttura del cammino: vedere da lontano, vedere davicino vedere<br />

intorno; mutabile/immutabile, temporale/atemporale, ascendere/<strong>di</strong>scendere;<br />

simultaneità,sequenza e successione.<br />

La materia, la tecnica, e l‟intuizione formativa.<br />

La luce <strong>com</strong>e narrazione.<br />

Scale <strong>di</strong> rappresentazione.<br />

Grafici <strong>di</strong> progetto nel l rapporto 1/100 e 1/50<br />

Modelli finali rapporto 1/1000, 1/100 e 1/50<br />

7. Modalità <strong>di</strong> esame<br />

L‟esame è in<strong>di</strong>viduale o <strong>di</strong> coppia e consiste <strong>nella</strong> presentazione e <strong>di</strong>scussione degli elaborati <strong>di</strong> progetto<br />

e <strong>nella</strong> valutazione delle esercitazioni svolte durante il corso del laboratorio.<br />

Il lavoro prodotto dallo studente in forma <strong>di</strong> schizzi, <strong>di</strong> appunti, dovrà essere raccolto e sistematizzato in<br />

un apposito book da presentare e <strong>com</strong>mentare durante lo svolgimento dell‟esame.<br />

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8. Testi consigliati<br />

STORIA E CRITICA DELL’ARCHITETTURA<br />

L. BENEVOLO, Storia dell’architettura moderna, Laterza, Roma-Bari 1960.<br />

L. BENEVOLO, La <strong>casa</strong> dell’uomo, E<strong>di</strong>tori Laterza, Bari 1976.<br />

K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1993.<br />

K. FREMPTON, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira,<br />

Milano 1999.<br />

S. GIEDION, Spazio tempo e architettura, lo sviluppo <strong>di</strong> una nuova tra<strong>di</strong>zione, Hoepli, Milano 1954.<br />

S. GIEDION, L'eterno presente: uno stu<strong>di</strong>o sulla costanza e il mutamento. Le origini dell'arte, 2 voll.,<br />

Feltrinelli, Milano 1969.<br />

A. MUNTONI, Lineamenti <strong>di</strong> Storia dell’architettura contemporanea, Laterza, Roma-Bari 1997.<br />

N. PEVSNER, I pionieri dell'architettura moderna. Architettura, pittura, design: storia del Movimento<br />

moderno da William Morris a Walter Gropius, Garzanti, Milano 1983.<br />

M. TAFURI, F. Dal Co, Architettura Contemporanea, Electa, Milano 1976.<br />

R. VENTURI, Complessità e contrad<strong>di</strong>zioni nell’architettura, Dedalo, Bari 1980 (New York 1966).<br />

B. ZEVI, Storia dell’architettura moderna, Einau<strong>di</strong>, Torino, 1994-1996.<br />

STORIA E CRITICA DELL’ARCHITETTURA ITALIANA<br />

G. CIUCCI, F. DAL CO, Atlante dell’architettura italiana del Novecento, Electa, Milano 1991.<br />

F. DAL CO (a cura <strong>di</strong>), Storia dell’architettura italiana. Il secondo Novecento, Electa, Milano 1997.<br />

S. POLANO, M. MULAZZANI, Guida all’architettura italiana del Novecento, Electa, Milano 1992.<br />

P. O. ROSSI, Roma, guida all’architettura moderna, Laterza, Roma-Bari 1984-2000.<br />

M. TAFURI, Storia dell’architettura italiana 1944-1981, Einau<strong>di</strong>, Torino 1985.<br />

G. MURATORE, G. CIUCCI (a cura <strong>di</strong>), Storia dell’architettura italiana. Il primo Novecento, Electa,<br />

Milano 2004.<br />

LE RIVISTE DI ARCHITETTURA<br />

AREA<br />

CASABELLA<br />

COSTRUIRE IN LATERIZIO<br />

DETAIL<br />

DOMUS<br />

EL CROQUIS<br />

LOTUS INTERNATIONAL<br />

TECTÓNICA<br />

2G<br />

TESTI DI CARATTERE GENERALE<br />

G. C. ARGAN, L’arte moderna 1770/1970, Sansoni, Firenze 1970.<br />

R. ARNHEIM, Arte e <strong>per</strong>cezione visiva, Feltrinelli, Milano 1885.<br />

R. ASSUNTO, Il paesaggio e l'estetica, ed. Novecento, Palermo 1994.<br />

G. BACHELARD, La poetica dello spazio, Dedalo, Bari 1975.<br />

G. FERRERO, Il libro dei luoghi, a cura <strong>di</strong> G. CAUDO, Jaca Book, Milano 2001.<br />

C. MARTÌ ARIS, Le variazioni dell’identità, Clup, Milano 1990.<br />

C. NORBERG-SCHULZ, Genius loci. Paesaggio ambiente architettura, Mondatori Electa, Milano 1979.<br />

C. NORBERG-SCHULZ, Esistenza Spazio e Architettura, Officina, Roma 1975.<br />

L. PAREYSON, Estetica. Teoria della formatività, Bompiani, Milano 1988.<br />

F. PURINI,Comporre l’architettura, Roma-Bari, 2000.<br />

V. UGO, I luoghi <strong>di</strong> dedalo. Elementi teorici dell'architettura, Dedalo, Bari 1991.<br />

A. ROSSI, L'architettura della città, Marsilio, Padova 1966.<br />

G. CANIGGIA , G. L. Maffei, Lettura dell’e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> base, Marsilio, Venezia 1979.<br />

LA DIMENSIONE TECNICA E COSTRUTTIVA: LA MANUALISTICA<br />

L. B. ALBERTI, De re ae<strong>di</strong>ficatoria, Firenze, 1485.<br />

M. P. VITRUVIO, I <strong>di</strong>eci libri dell'architettura (rist. anast. 1957), Bar<strong>di</strong>, Roma 1999.<br />

A. PALLADIO, I quattro libri dell'architettura, Hoepli, Milano 1935.<br />

AA.VV, Manuale dell’Architetto, C.N.R. 1963.<br />

F. CELLINI, Manualetto, Cittàstu<strong>di</strong> 1991.<br />

S. DI PASQUALE, L’arte del costruire, Marsilio, Venezia 1996.<br />

E. NEUFERT, Enciclope<strong>di</strong>a pratica <strong>per</strong> progettare e costruire, Hoepli, Milano 1996.<br />

M. RIDOLFI, Manuale dell’architetto, C.N.R. 1946.<br />

W. BELZ, K. GÖSELE, K. HOFFMANN, R. JENISCH, R. POHL, H. REICHERT, Atlante della muratura, UTET,<br />

Torino 1998.<br />

M. DI MICHELE, Atlante della pietra, UTET, Torino 2004.<br />

B. F. KIND, B. BARKAUSKAS, S. POLÒNYI, J. BRANDT, Atlante del cemento, UTET, Torino 1998.<br />

J. NATTER, T. HERZOG, M. VOLZ, Atlante del legno, UTET, Torino 1998.<br />

H. C. SCHULITS, W. SOBEK, K. J. HABERMANN, Atlante dell’Acciaio, UTET, Torino 1999.<br />

C. SCHITTICH, G. STAIB, D. BALKOW, M. SCHULER, W. SOBEK, Atlante del vetro, UTET, Torino 1999.<br />

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Gli autori raccontano le loro o<strong>per</strong>e :<br />

Progetto <strong>di</strong> <strong>casa</strong> Caine, 1950<br />

Progetto <strong>di</strong> <strong>casa</strong> in vetro con quattro pilastri, 1950<br />

Alvar Aalto: Casa-stu<strong>di</strong>o Aalto, Helsinki, Finlan<strong>di</strong>a, 1935-36<br />

Villa Mairea, Noormarkku, Finlan<strong>di</strong>a 1938-39<br />

Casa s<strong>per</strong>imentale, Muuratsalo, Finlan<strong>di</strong>a, 1952-54<br />

Maison Carrè, Bazoche-sur-Guyonne, Francia, 1956-61<br />

Le Corbusier : Maison Domino, 1914<br />

Maison citrohen, 1920<br />

Casa La Roche-Jeanneret, 1923<br />

Villa sul lago Léman, 1923-25<br />

Villa Stein-de- Monzie, 1926-28<br />

Case al Veissenhof 1926-27<br />

Villa Savoye, 1928-31<br />

Maison Feuter, 1950<br />

Casa Shodhan, Ahmedabad, In<strong>di</strong>a, 1951-60<br />

Convento della Tourrette, eveux-sur-l‟Arbresle, Francia, 1953-60<br />

Maison Jaoul, Neully sur Seine, 1955<br />

Villa Sarabhai Hamedabad, In<strong>di</strong>a 1955<br />

Adolf Loos: Casa Strasser, Vienna, 1919<br />

Casa Rufer, Vienna, 1922<br />

Casa Tristan Tzara, Parigi, 1925-26<br />

Casa Moller, Vienna, 1927<br />

Villa Muller, Praga, 1928-30<br />

Louis Khan Casa Weiss, Pe U.S.A. 1948-49<br />

Casa Adler, Pe. 1954<br />

Casa Morris, N.Y. 1958<br />

Casa Fleisher, Pe 1959<br />

Casa Fisher, Pe 1960<br />

Dormitori eleanor Donnelly, Pennsylvania, 1960-65<br />

Casa Esherick, Philadelphia, 1965<br />

Progetto <strong>per</strong> il Convento delle suore domenicane, Pennsylvania, 1965-68<br />

Priorato <strong>di</strong> Sant‟Andrea, California, 1966<br />

Casa DeVore<br />

Jorn Utzon: Residenza a Kingo. Danimarca 1958-63<br />

Residenza a Can Lis<br />

Residenze a Fredensbors<br />

Peter Zumthor:<br />

Casa-stu<strong>di</strong>o Zumthor<br />

House Truog Gugalun, Versam, Svizzera<br />

Frank Loid Wright: Casa W.H.Winslow, River Forest, Illinois, 1893<br />

Casa Hickox, Kankakee, Illinois, 1900<br />

Casa W.WWillitts, Highland Park, Illinois, 1902<br />

Casa D.D.Martin, Baffalo, N.Y., 1904<br />

Casa T.P.hardy, racine, Wisconsin, 1905<br />

Casa Roberts, River Forest, Illinois, 1908<br />

Casa Robie, Chicago, Illinois, 1908<br />

Casa Kaufmann, Bear Run, Pennsylvania, 1936<br />

Casa H.F. Johnson, Wind point, Wisconsin, 1937<br />

Casa S.Rosenbaum, Florence, Alabama, 1939<br />

Casa K.Winckler e A.Goetsch, Michigam, 1939<br />

Casa L.I. Lewis, Illinois, 1940<br />

Casa Miller, Iowa, 1946<br />

Casa Price, Oklahoma, 1955<br />

Carlos Ferrater: Casa-stu<strong>di</strong>o <strong>per</strong> un fotografo, Llampaies, 1993<br />

Casa Togomago, Ibiza, 2001<br />

Progetto <strong>di</strong> un Complesso <strong>di</strong> case in Galizia, Istmo del Grove, 2005<br />

Casa Nolla, Barcellona, 2005<br />

Casa <strong>per</strong> un fotografo sul delta dell‟Ebro, Tarragona, 2006<br />

Bldeweg: Casa della Pioggia<br />

Barragan: Casa Barragan,<br />

Chip<strong>per</strong>field: Casa a Kenington, Londra, 1997-1999<br />

Casa Knight, Richmond, 1998-2001<br />

Casa Privata a Berlino, 1994-1996<br />

Alvaro Siza:<br />

Casa Tóló<br />

E.Dieste,: Casa Dieste, Montevideo, 1959-63<br />

Mies van der Rhoe: Progetto <strong>di</strong> villa in mattoni, 1923-24<br />

Casa Wolf, Guben, Germania, 1926<br />

Casa Lange ed Esters, Krefeld, Germania, 1927-30<br />

Casa Tugendhat, Brno, Repubblica Ceca, 1928-30<br />

Casa modello all‟esposizione <strong>di</strong> Berlino, 1931<br />

Casa Lamke, Berlino, Germania, 1932<br />

Progetto <strong>di</strong> <strong>casa</strong> con tre corti, 1934<br />

Progetto <strong>di</strong> <strong>casa</strong> con patio e garage, 1934<br />

Progetto <strong>di</strong> gruppo <strong>di</strong> case su corte, 1938<br />

Casa Farnsworth, Illinois, USA, 1945-51<br />

L. Sert: Casa Braque, Sant Pau De Venca, Francia, 1959-60<br />

Casa Sert, Cambridge, Massachussetts, US, 1956-58<br />

urbanizzazione Can Pep Simò, Ibiza, Isole Baleari,Spagna,1963-61<br />

S. Holl: Y house, NY, United States, 1997-1999<br />

Stretto house TX, United States, 1989-1991<br />

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