Una casa per artisti nella campagna di Sutri - Luigifranciosini.com
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U N I V E R S I T A ’ D E G L I S T U D I R O M A T R E F A C O L T A ’ D I A R C H I T E T T U R A P r o g r a m m a d e l l a b o r a t o r i o a . a . 2 0 1 1 - 2 0 1 2 F O N D A M E N T I D I P R O G E T T A Z I O N E A R C H I T E T T O N I C A 1 A Una casa per artisti nella campagna di Sutri C o r p o D o c e n t e : r e s p o n s a b i l e L u i g i F r a n c i o s i n i M a s s i m o A c i t o , A l e s s a n d r a C a r l i n i , C r i s t i n a C a s a d e i , F a b i o M a i o r a n o , P a o l a P o r r e t t a , L o r e n z o V a l l a , S t e f a n o V i l l a n i M o d u l o d i d i s e g n o d e l l ’ a r c h i t e t t u r a : L a u r a F a r r o n e
- Page 2 and 3: p r o g r a m m a Il maestro sellai
- Page 4 and 5: p r o g r a m m a L’architettura
- Page 6 and 7: p r o g r a m m a Tecniche conforma
- Page 8 and 9: p r o g r a m m a Quarta esercitazi
- Page 10 and 11: p r o g r a m m a Lezione 4 Elemen
- Page 12 and 13: p r o g r a m m a Mies van der Rohe
- Page 14 and 15: p r o g r a m m a Lezione 9 Sistem
- Page 16 and 17: p r o g r a m m a 5. Tema dell’es
- Page 18 and 19: p r o g r a m m a 8. Testi consigli
U N I V E R S I T A ’ D E G L I S T U D I R O M A T R E<br />
F A C O L T A ’ D I A R C H I T E T T U R A<br />
P r o g r a m m a d e l l a b o r a t o r i o a . a . 2 0 1 1 - 2 0 1 2<br />
F O N D A M E N T I D I P R O G E T T A Z I O N E A R C H I T E T T O N I C A 1 A<br />
<strong>Una</strong> <strong>casa</strong> <strong>per</strong> <strong>artisti</strong> <strong>nella</strong> <strong>campagna</strong> <strong>di</strong> <strong>Sutri</strong><br />
C o r p o D o c e n t e : r e s p o n s a b i l e L u i g i F r a n c i o s i n i<br />
M a s s i m o A c i t o , A l e s s a n d r a C a r l i n i , C r i s t i n a C a s a d e i , F a b i o M a i o r a n o , P a o l a P o r r e t t a , L o r e n z o V a l l a , S t e f a n o V i l l a n i<br />
M o d u l o d i d i s e g n o d e l l ’ a r c h i t e t t u r a : L a u r a F a r r o n e
p r o g r a m m a<br />
Il maestro sellaio<br />
In “Das Andere”<br />
C'era una volta un maestro sellaio. Un bravo, valente artigiano. Fabbricava delle selle così ben fatte<br />
che non avevano niente in <strong>com</strong>une con quelle turche o giapponesi. Erano insomma delle selle moderne.<br />
Ma lui non lo sapeva. Sapeva solo <strong>di</strong> fare selle. Meglio che poteva.<br />
Un giorno si <strong>di</strong>ffuse <strong>per</strong> la città un singolare movimento. Si chiamava Sezession. Pretendeva che si<br />
fabbricassero solo oggetti d'uso moderni.<br />
Appena il sellaio lo seppe, prese una delle sue migliori selle e andò da un capo della Sezession.<br />
Gli <strong>di</strong>sse: Professore - poiché tale era, dal momento che i capi <strong>di</strong> quel movimento venivano<br />
automaticamente promossi professori - professore, ho sentito parlare delle vostre proposte. Anch'io<br />
sono un uomo moderno. Anch'io vorrei lavorare in maniera moderna. Mi <strong>di</strong>ca: è moderna questa sella?<br />
Il professore esaminò la sella e tenne al sellaio una lunga <strong>di</strong>ssertazione, <strong>di</strong> cui lui ricordò solo le parole<br />
più ricorrenti: "arte nell'artigianato", "in<strong>di</strong>vidualità", "moderno", "Herman Bahr", "Ruskin", "arte<br />
applicata", e così via. L'esito fu <strong>com</strong>unque: no, questa sella non è moderna.<br />
L'artigiano se ne andò tutto mortificato. E ci pensò su. Lavorava, poi si rimetteva a pensare. Ma <strong>per</strong><br />
quanto si sforzasse <strong>di</strong> seguire le nobili regole del professore, ne usciva sempre la sua vecchia sella.<br />
Rattristato, tornò dal professore e gli espose la propria amarezza. Il professore esaminò i tentativi del<br />
sellaio e <strong>di</strong>sse: Caro artigiano, lei non ha fantasia.<br />
Ecco il punto: non aveva proprio fantasia. Ma non ci aveva neanche pensato che occorresse avere<br />
fantasia <strong>per</strong> fare delle selle. Se ne avesse avuta, sarebbe <strong>di</strong>ventato sicuramente pittore o scultore, poeta<br />
o musicista.<br />
Ma il professore <strong>di</strong>sse: Torni domani. Siamo qui apposta <strong>per</strong> aiutare l'artigiano e fecondarlo con idee<br />
nuove. Vedrò cosa si può fare <strong>per</strong> lei.<br />
E in classe <strong>di</strong>ede questo tema ai suoi allievi: Progetto <strong>di</strong> una sella.<br />
L'indomani il sellaio tornò. Il professore poté presentargli ben 49 progetti <strong>di</strong> selle. I suoi allievi erano<br />
<strong>per</strong> la verità soltanto 44, ma cinque progetti li aveva fatti lui stesso, e dovevano essere pubblicati su<br />
«Stu<strong>di</strong>o», <strong>per</strong>ché avevano una certa impronta.<br />
L'artigiano osservò a lungo i <strong>di</strong>segni e ai suoi occhi tutto <strong>di</strong>ventò molto più chiaro.<br />
Infine esclamò: Professore, se io capissi così poco <strong>di</strong> equitazione, <strong>di</strong> cavalli, <strong>di</strong> cuoio e <strong>di</strong> lavorazione,<br />
avrei anch'io la sua fantasia!<br />
Da allora visse felice e contento.<br />
E continua a fare delle selle. Moderne? Lui non lo sa.<br />
Sono selle e basta.<br />
Toledo, Spagna<br />
Cava della Sibilla Cumana, Napoli<br />
Adolf Loos, Vienna, 15 ottobre 1903<br />
Criptoportico a Vulci, Viterbo<br />
Villa Adriana, Tivoli<br />
p r o g r a m m a
p r o g r a m m a<br />
Università degli stu<strong>di</strong> Roma Tre<br />
Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />
A.A 2009-2010<br />
2. Le finalità<br />
<br />
L’architettura e il luogo : il contesto territoriale e il manufatto architettonico.<br />
Programma del Laboratorio <strong>di</strong> progettazione 1°a (10 CFU)<br />
Luigi Franciosini<br />
Supporto <strong>di</strong>dattico<br />
Massimo Acito, Alessandra Carlini, Cristina Casadei, Fabio Maiorano, Paola Porretta,<br />
LorenzoValla,StefanoVillani.<br />
La struttura dello spazio: introduzione al progetto architettonico.<br />
……….Ciò che l’uomo crea la natura non può creare. La natura non costruisce una <strong>casa</strong>,la natura non<br />
costruisce una lo<strong>com</strong>otiva, la natura non crea un campo da gioco. Tutto ciò scaturisce da un desiderio<br />
<strong>di</strong> esprimere.<br />
Louis Kahn in Wurman,1986<br />
Abbiamo bisogno <strong>di</strong> riaffermare l‟identità e la sincerità tra pensiero tecnico/pratico e<br />
evocazione/racconto, in un momento in cui la cultura architettonica contemporanea sembra in<br />
larghissima parte interessata verso l‟occultamento e la mistificazione.<br />
L‟architettura antica, ma ancor più drasticamente l‟architettura delle origini pone la verità <strong>com</strong>e<br />
immagine della coerenza .<br />
L‟architettura è dal luogo che deduce i suoi caratteri specifici: l‟andamento orografico, la natura del<br />
suolo, il clima, le tra<strong>di</strong>zioni tipologiche e costruttive, il genius loci, configurano l‟insieme <strong>di</strong> valori<br />
<strong>di</strong>stintivi che costituiscono la base solida sulla quale in<strong>di</strong>rizzare l‟es<strong>per</strong>ienza del progetto.<br />
L‟obiettivo è quello <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzare fin dal primo anno lo studente a utilizzare il contesto <strong>com</strong>e una parte<br />
attiva e formativa all‟interno del processo d‟ideazione dell‟architettura.<br />
L’architettura e il principio inse<strong>di</strong>ativo.<br />
P. Zumthor, Terme <strong>di</strong> Vals, 1996<br />
1. Contenuti<br />
La progettazione <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio a carattere residenziale unifamiliare in un contesto agricolo con annessi a<br />
carattere produttivo inserito in un territorio con rilevanti valenze paesaggistiche è l‟oggetto <strong>di</strong> questo<br />
primo laboratorio <strong>di</strong> progettazione architettonico.<br />
La scelta <strong>di</strong> o<strong>per</strong>are all‟interno <strong>di</strong> un contesto naturale, <strong>di</strong>pende dal ritenere fin dal primo anno il<br />
confronto con il contesto e con il luogo <strong>com</strong>e in<strong>di</strong>spensabile momento formativo <strong>per</strong> una consapevole<br />
metodologia progettuale.<br />
Il Laboratorio intende stimolare lo studente allo stu<strong>di</strong>o dell‟architettura <strong>com</strong>e momento <strong>di</strong> acquisizione<br />
critica - il vedere <strong>com</strong>e interrogazione alla sco<strong>per</strong>ta della natura dell‟apparire dei fenomeni - che sappia,<br />
al <strong>di</strong> là delle connotazioni linguistiche e delle molteplici configurazioni, cogliere la natura originaria ed<br />
essenziale dei principi costituenti, delle regole prime, <strong>di</strong> quell’eterno presente che costituisce il fare<br />
architettonico.<br />
Risalire dalla <strong>com</strong>plessità del fenomeno verso l‟essenzialità archetipica degli elementi costituisce il<br />
nostro obiettivo <strong>di</strong>dattico.<br />
Le Corbusier, Convento della Tourette, 1953<br />
L‟or<strong>di</strong>ne e la gerarchia, le relazioni tre le parti e il tutto, l‟organizzazione funzionale e l‟ergonomteria,<br />
la tettonica, in altre parole la ricerca <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong> base <strong>di</strong> uno schema tipologicamente significativo<br />
in grado <strong>di</strong> fondare il processo creativo <strong>nella</strong> conoscenza della cultura architettonica.<br />
p r o g r a m m a
p r o g r a m m a<br />
L’architettura e la costruzione<br />
E.-E. Viollet-le-Duc,<br />
M. Entretiens sur l"Architecture, 1872<br />
H. Labrouste,<br />
Biblioteca <strong>di</strong> Sainte-Geneviève, Parigi 1850<br />
Q.Pirani, ,<br />
Quartiere San Saba, 1907-1921<br />
M.Ridolfi ,<br />
Torri in Via Etiopia, 1952<br />
Ogni es<strong>per</strong>ienza progettuale che intenda formare, non può che scaturire da un tentare una determinata<br />
possibilità me<strong>di</strong>ante il continuo interrogarsi sui mutui rapporti tra ragioni <strong>di</strong> forma, <strong>di</strong> utilità, e <strong>di</strong><br />
sostegno.<br />
Mentre si tenta si va scoprendo il modo <strong>com</strong>e la forma deve essere fatta; in questa continua ricerca <strong>di</strong><br />
regole, or<strong>di</strong>ne, misura, organizzazione, la costruzione - <strong>com</strong>e esercizio del mettere insieme e<br />
dell‟opporsi alla gravità- svolge un ruolo determinate <strong>per</strong> la formazione dell‟architetto.<br />
La <strong>di</strong>mensione costruttiva e tecnica, la struttura tipologica, l‟organizzazione delle attività, in altre parole<br />
il rapporto tra configurazione spaziale e principi tettonici che la realizzano, costituiscono nel loro<br />
organico <strong>com</strong>penetrarsi l‟altro obiettivo <strong>di</strong>dattico del laboratorio.<br />
3. La metodologia<br />
La <strong>di</strong>dattica del laboratorio è strutturata alternando contributi teorici in forma <strong>di</strong> lezioni con esercitazioni<br />
meta-progettuali secondo il seguente or<strong>di</strong>ne :<br />
La seconda esercitazione<br />
La struttura della forma antropica.<br />
Rapporto tra morfologia urbana, tipologia e<strong>di</strong>lizia e orografia del territorio.<br />
Nozioni elementari sul rapporto tra la tipologia e<strong>di</strong>lizia, morfologia del costruito e caratteri orografici.<br />
Un esercizio teso a <strong>com</strong>prendere i principi inse<strong>di</strong>ativi e quin<strong>di</strong> il concetto che sta alla base <strong>di</strong> ogni<br />
trasformazione del territorio.<br />
Il piano, il crinale, il pen<strong>di</strong>o; lo schema lineare, a scacchiera e ra<strong>di</strong>ocentrico.<br />
E<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> base - la <strong>casa</strong> a corte, la <strong>casa</strong> a schiera, il palazzo- e l‟e<strong>di</strong>lizia specialistica.<br />
.<br />
La prima esercitazione.<br />
Gli elementi costruttivi dell’architettura.<br />
Struttura muraria e struttura a telaio in cemento armato.<br />
Fondazione, basamento, elevazione,coronamento, solaio,co<strong>per</strong>tura, tamponatura ed a<strong>per</strong>ture.<br />
Arco, architrave, piattabanda e trave.<br />
La prima esercitazione si propone <strong>di</strong> stimolare lo studente nell‟osservazione , e nel riconoscimento degli<br />
elementi costruttivi fondativi la tettonica dell‟architettura me<strong>di</strong>ante il ri<strong>di</strong>segno dal vero <strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong><br />
e<strong>di</strong>fici della Roma moderna.<br />
Il sistema murario: Quadrio Pirani e il quartiere d i San Saba (1907-21). Il sistema a telaio : Adalberto<br />
Libera e il quartiere Tuscolano (1950-54), Mario Ridolfi e Le torri <strong>di</strong> Viale Etiopia(1952).<br />
Palazzo <strong>di</strong> Cnosso, Creta ca 2000 a.C.<br />
Granata, Spagna<br />
p r o g r a m m a
p r o g r a m m a<br />
La terza esercitazione<br />
Il <strong>di</strong>alogo tra principio inse<strong>di</strong>ativo, tecnica<br />
e materia.<br />
“l’architettura è sempre materia concreta”<br />
P. Zumthor<br />
Pantheon, Roma<br />
.<br />
Orecchio <strong>di</strong> Dioniso, Siracusa<br />
F. Venezia, museo a Gibellina,1985 M. Ridolfi, <strong>casa</strong> Ottavian, 1983<br />
.<br />
Il principio <strong>di</strong> in<strong>di</strong>ssolubilità tra intenzione formativa, tecnica e materia.<br />
Scopo dell’esercitazione è quello <strong>di</strong> stimolare l’osservazione critica della <strong>di</strong>alettica tra materia, tecnica<br />
e configurazioni spaziali elementari.<br />
Non consideriamo ammissibile l’esclusiva priorità dei motivi espressivi ed evocativi rispetto ai<br />
problemi tecnici impliciti nel farsi del processo tra ideazione e conformazione: essi sono<br />
in<strong>di</strong>ssolubilmente legati in una unica unità <strong>di</strong>alettica.<br />
Strutture Archetipiche dello spazio<br />
Il verticismo <strong>com</strong>e aspirazione: lo spazio centrale.<br />
Il cammino, simultaneità, sequenza e successione: lo spazio lineare.<br />
L’esternità <strong>com</strong>e internità: recinto e corte.<br />
Modulo geometrico e modulo spazio/strutturale: tessuti, griglie e labirinti.<br />
Castel del Monte, Andria, XIII sec.<br />
Moschea <strong>di</strong> Cordova<br />
Marrakech, Marocco<br />
Labirinto, arte topiaria<br />
p r o g r a m m a
p r o g r a m m a<br />
Tecniche conformative dello spazio<br />
1-livellare, bucare, sottrarre, incidere, solcare, scavare;<br />
2-aggiungere, ripetere, giustapporre, sovrapporre, accumulare, accatastare, incastrare, costruire;<br />
H. Moore; L. Fontana; A. Burri; E. Chillida, Mount Tindaya (Canarie) e progetto<br />
J. Kounellis; E. Chillida; area archeologica e dettaglio <strong>di</strong> un muro in o<strong>per</strong>a ciclopica, Cusco, Perù; Tempio Koricancha, Cusco, Perù<br />
p r o g r a m m a
p r o g r a m m a<br />
3-accostare, giuntare, legare;<br />
4- tendere, incurvare, torcere, piegare;<br />
F. Melotti; A. Calder;Villa im<strong>per</strong>iale <strong>di</strong> Katsura, Kyoto, XV-XVIII secolo<br />
R. Serra; A. Burri ; A. Caro; E. Chillida; R. Serra<br />
p r o g r a m m a
p r o g r a m m a<br />
Quarta esercitazione<br />
La <strong>casa</strong> dell’agricoltore<br />
Analisi e lettura del contesto oggetto dell‟esercitazione progettuale: l‟area d‟intervento<br />
L‟esercitazione si struttura me<strong>di</strong>ante una visita nell‟area e nell‟elaborazione <strong>di</strong> grafici secondo il<br />
presente or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> problemi:<br />
La fisicità dell‟ambiente: la struttura della forma e dello spazio; morfologia del territorio e paesaggio.<br />
Es<strong>per</strong>ienza sensoriale: sentire, vedere, toccare, misurare.<br />
La <strong>di</strong>mensione costruttiva e tecnica.<br />
La sco<strong>per</strong>ta dell‟identità del luogo, <strong>com</strong>e concreta espressione della fisicità della forma e dei principi<br />
tettonici che la realizzano, costituisce il contenuto <strong>di</strong>dattico dell‟esercitazione.<br />
Lo studente me<strong>di</strong>ante la rilevazione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> alcuni elementi architettonici e attraverso <strong>di</strong>segni in forma<br />
<strong>di</strong> schizzi verrà in<strong>di</strong>rizzato all‟osservazione critica e consapevole della realtà fenomenica dello spazio.<br />
4. Argomenti delle lezioni<br />
Principi inse<strong>di</strong>ativi e territorio<br />
Introduzione al rapporto tra forma del territorio, , morfologia urbana e tipologia e<strong>di</strong>lizia.<br />
I principi tettonici del costruire<br />
Il sistema murario e il sistema puntiforme; pilastro, architrave , trave, telaio, arco e volte.<br />
G. Terragni, Danteum, 1938-40 G. Terragni, Casa del Fascio, Como 1936<br />
p r o g r a m m a
p r o g r a m m a<br />
La progettazione architettonica attraverso l’analisi dei principi <strong>com</strong>positivi e costruttivi<br />
Lezione 1<br />
Il rapporto fisico-<strong>per</strong>cettivo tra uomo e architettura:<br />
geometria, misura, materia e tecnica<br />
Lezione 2<br />
Il sistema dello spazio, della struttura e dell‟involucro: architettura muraria e trilitica.<br />
Dentro fuori, introverso estroverso.<br />
Le Corbusier, ideogrammi<br />
Le pirami<strong>di</strong> <strong>di</strong> Giza, Il Cairo<br />
Lezione 3<br />
Il rapporto tra materia, intenzione formativa e tecnica. Costruire, scavare, aggiungere, sottrarre.<br />
Il Partenone e i rapporti aurei; Le Corbusier, Il Modulor (prima co<strong>di</strong>ficazione 1936)<br />
L. I. Kahn, Acropoli, Atene 1951<br />
Tomba della Capanna, Cerveteri (VT)<br />
Tomba rupestre, Volterra (PI)<br />
p r o g r a m m a
p r o g r a m m a<br />
Lezione 4<br />
Elementi definenti la forma e lo spazio architettonico.<br />
L’attacco a terra dell’e<strong>di</strong>ficioe la fondazione:ra<strong>di</strong>camento,appoggio, sospensione.<br />
Il piano base elevato: stilobati, basamenti e “palafitte.<br />
Il piano ribassato: trincee, dromos e recinti.<br />
Lo sviluppo verticale dell’e<strong>di</strong>ficio: dentro/ fuori, chiuso /a<strong>per</strong>to, introverso /estroverso.<br />
Corpo, maschera e pelle.<br />
Muri e pietre angolari, trilite e telaio.<br />
Elementi orizzontali e <strong>di</strong> coronamenti : solai e co<strong>per</strong>ture.<br />
Elementi della <strong>di</strong>stribuzione verticale: Scale, rampe, cordonate. Lezione 5<br />
J. Utzon, schizzi <strong>per</strong> l'illustrazione del saggio Platforms and plateau: ideas of a Danish architecture,<br />
in Zo<strong>di</strong>ac, n. 10, 1962<br />
La luce ed il rapporto tra interno ed esterno: vedere, intravedere, scorgere, immaginare.<br />
Stare sotto la luce andare verso la luce.<br />
Vedere da lontano, da vicino, intorno.<br />
Mercati <strong>di</strong> Traiano, Roma<br />
Duomo <strong>di</strong> Orvieto, Terni<br />
F. Ghery, Museo Gugggenheim, Bilbao<br />
Le Corbusier, Acropoli, Viaggio d'Oriente, 1911<br />
p r o g r a m m a
p r o g r a m m a<br />
Lezione 6<br />
Principi or<strong>di</strong>natori dello spazio:<br />
or<strong>di</strong>ne e gerarchia della configurazione spaziale.<br />
Organizzazioni a griglia: modulo geometrico e modulo spazio/strutturale.<br />
Organizzazione centralizzate il verticismo <strong>com</strong>e aspirazione.<br />
L. I. Kahn, Chiesa Unitaria, New York:<br />
ideogramma del processo formativo e vista<br />
interna<br />
Le Corbusier, Maison Domino, 1914-1916<br />
Le Corbusier, Le 4 <strong>com</strong>posizioni:<br />
1. esempio <strong>casa</strong> La Roche<br />
2. <strong>casa</strong> a Garches<br />
3. <strong>casa</strong> a Stuttgart<br />
4. villa Savoye<br />
Organizzazioni lineari: il cammino, simultaneità, sequenza e successione.<br />
Organizzazioni a corte e a patio: l‟internità <strong>com</strong>e esternità.<br />
Palazzo <strong>di</strong> Cnosso<br />
Tabernae, Pompei L. I. Kahn, Kimball Museum, Fort Wort, Texsas 1967-72<br />
Palazzo <strong>di</strong> Cnosso, Creta ca 2000 a.C. Mies van der Rohe, Pa<strong>di</strong>glione <strong>di</strong> Barcellona, 1929<br />
p r o g r a m m a
p r o g r a m m a<br />
Mies van der Rohe, Casa in mattoni, 1922-1923<br />
Organizzazioni raggruppate.<br />
L. I. Kahn, <strong>casa</strong> Adler, Philadelphia,<br />
Pennsylvania, 1954<br />
Il labirinto.<br />
L. I. Kahn, <strong>casa</strong> Fruchter,<br />
Philadelphia, Pennsylvania, 1951-’53<br />
P. Zumthor, Pa<strong>di</strong>glione svizzero, Expo<br />
ad Hannover, 2000<br />
Ibridazioni e collisioni spaziali:tipo e processo, trasformazioni, traslazioni ed analogie.<br />
p r o g r a m m a
p r o g r a m m a<br />
Ibridazioni e collisioni spaziali:tipo e processo, trasformazioni, traslazioni ed analogie.<br />
Lezione 8<br />
Le tecniche del costruire:<br />
le relazioni tra sistema strutturale e logica spaziale.<br />
Scavare;<br />
accumulare;<br />
aggregare;<br />
legare;<br />
rivestire;<br />
L. I. Kahn, <strong>casa</strong> Fisher, Philadelphia, Pennsylvania, 1960<br />
Lezione 7<br />
Il movimento e la <strong>di</strong>alettica tra spazio pubblico e privato:<br />
limiti, soglie, <strong>per</strong>corsi:<br />
Avvicinamento all‟e<strong>di</strong>ficio<br />
Entrata all‟e<strong>di</strong>ficio<br />
Configurazioni del <strong>per</strong>corso, limiti, no<strong>di</strong> e mete<br />
Passare tra gli spazi/ passare attraverso gli spazi.<br />
Ascendere e <strong>di</strong>scendere.<br />
E. Miralles, C. Pinos, Cimitero a<br />
Igualada, Spagna 1988<br />
P. Zumthor, Museo Kolumba,<br />
Colonia 2007<br />
Tomba <strong>di</strong> Atreo, Micene ca 1250 a.c.<br />
E. Miralles, C. Pinos, Cimitero a<br />
Igualada, Spagna 1988<br />
J. Herzog, P. de Meuron, De young Museum, San<br />
Francisco, 2005<br />
p r o g r a m m a
p r o g r a m m a<br />
Lezione 9<br />
Sistemi <strong>di</strong> proporzionamento e proporzioni antropometriche.<br />
<br />
La rappresentazione dell‟architettura:<br />
Disegno e modello<br />
Le Corbusier, Il Modulor (co<strong>di</strong>ficazione definitiva 1950)<br />
Lezione 10<br />
La poetica dello spazio:<br />
raccogliere / <strong>di</strong>s<strong>per</strong>dere, recingere/<strong>di</strong>ffondere, dentro/fuori: il limite<br />
precisare/me<strong>di</strong>are/aprire: la soglia<br />
aggiungere/sottrarre, sotto/sopra, ra<strong>di</strong>camento,appoggio,sospensione e coronamento.<br />
ascendere/<strong>di</strong>scendere, mutabile/immutabile, temporale/atemporale, simultaneità, sequenza e<br />
successione: la struttura del cammino.<br />
vedere/intravedere/scorgere/<strong>com</strong>parire: la luce <strong>com</strong>e narrazione<br />
decorazione / ornamento: il giunto <strong>com</strong>e con<strong>di</strong>visione.<br />
E. Chillida<br />
Peristilio<br />
Villa im<strong>per</strong>iale <strong>di</strong> Katsura, Kyoto, XV-XVIII secolo<br />
L. I. Kahn,ideogrammi Le Corbusier, Rio de Janeiro 1929<br />
p r o g r a m m a
p r o g r a m m a<br />
La cultura dell’abitare: gli scritti dei gran<strong>di</strong> maestri del xx secolo<br />
A.AALTO, Il razionalismo e l’uomo (1935), Per un’architettura più umana (1940), in M. DE<br />
É-L. BOULLÉE, Architettura Saggio sull’Arte, Marsilio, Padova 1981.<br />
M. A. LAUGIER, Saggio sull’architettura, a cura <strong>di</strong> V. UGO, Aesthetica e<strong>di</strong>zioi, Palermo 1987<br />
LE CORBUSIER, Verso una architettura, Longanesi, Milano 1973.<br />
IL GRUPPO 7 (U.Castiglioni, L.Figini, G.Frette, S.Larco, G.Pollini, C.E. Rava, G.Terragni), Architettura<br />
(1926), <strong>Una</strong> nuova epoca arcaica (1927), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura<br />
moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988.<br />
A. LOOS, Architettura e civilizzazione, Mondatori Electa, Milano 2008.<br />
A. LOOS, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1992, 6° ed.<br />
A. LOOS, Adolf Loos e il suo Angelo. «Das andere» e altri scritti, a cura <strong>di</strong> M. CACCIARI, Mondatori<br />
Electa, Milano 2002.<br />
L. I. KAHN, Idea e immagine, a cura <strong>di</strong> C. NORBERG-SCHULZ, Officina, Roma 1987.<br />
L. I. Khan, Architettura è, gli scritti., a cura <strong>di</strong> M. BONAIUTI, Electa, Milano 2002.<br />
D. PIKIONIS , A sentimental topography,a cura <strong>di</strong> A. Ferlenga, Electa, Milano 2002<br />
G. PAGANO, Architettura nazionale (1935), L’or<strong>di</strong>ne contro il <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne (1938), in M. DE BENEDETTI,<br />
A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna.<br />
G. PONTI, Amate l'architettura, Società e<strong>di</strong>trice Vitali e Ghianda, Genova 1957.<br />
Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988.<br />
A. SIZA Scritti <strong>di</strong> architettura, Electa, Milano 1997.<br />
E. TESSENOW, Considerazioni elementari sul costruire, Franco Angeli ed., 1974.<br />
E. TESSENOW, Il tetto (1927), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna.<br />
Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988.<br />
J. UTZON, Platforms and plateau: ideas of a Danish architecture, in Zo<strong>di</strong>ac, n. 10, 1962.<br />
L. M. VAN DER RHOE, Costruire (1923), Architettura e volontà dell’epoca (1924), in M. DE<br />
T. VAN DOESBURG, Verso un’architettura plastica (1924), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia<br />
dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988<br />
E. VIOLLET-LE-DUC, L'architettura ragionata, Jaca Book, Milano 1981.<br />
F. L. WRIGHT,<strong>Una</strong> autobiografia, Jaca Book, Milano 1985<br />
P. ZUMTHOR, Pensare architettura, Electa, Firenze 2003.<br />
P. ZUMTHOR, Atmosfere. Ambienti architettonici. Le cose che ci circondano, Electa, Milano, 2007.<br />
P. Zumthor, Museo Kolumba, Colonia 2007<br />
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5. Tema dell’esercitazione progettuale.<br />
Requisiti funzionali e <strong>di</strong>mensionali.<br />
<strong>Una</strong> <strong>casa</strong> <strong>per</strong> <strong>artisti</strong> <strong>nella</strong> <strong>campagna</strong> <strong>di</strong> <strong>Sutri</strong> (VT)<br />
Il tema<br />
Il tema dell‟esercitazione riguarda la progettazione architettonica <strong>di</strong> una <strong>casa</strong> isolata <strong>per</strong> una coppia <strong>di</strong><br />
<strong>artisti</strong> in un terreno agricolo sito nel viterbese, nel <strong>com</strong>une <strong>di</strong> <strong>Sutri</strong>.<br />
La <strong>casa</strong> sarà progettata su un „area con una estensione <strong>di</strong> ca. 4 ettari, e sarà <strong>com</strong>posta da una unità<br />
abitativa unifamiliare, da una foresteria e da un atelier oltre alla dotazione <strong>di</strong> servizi e spazi tecnici.<br />
Il paesaggio dell’intorno.<br />
L‟area si inserisce in un contesto territoriale che suggerisce ancora con forza la sua vocazione agricola.<br />
Pascoli e or<strong>di</strong>nati filari <strong>di</strong> noccioli e viti ed orti descrivono, nel succedersi delle variazioni cromatiche e<br />
geometriche delle colture e degli appezzamenti, la morbida modellazione del suolo, qua e là, puntinata<br />
da vecchi ovili e da decadenti capanni <strong>per</strong> il rimessaggio degli attrezzi agricoli.<br />
<strong>Una</strong> grande fattoria strutturata su rigide corpi <strong>di</strong> fabbrica e su solenni simmetrie, si contrappone ad un<br />
agglomerato e<strong>di</strong>lizio “rumorosamente” prodotto dal giustapporsi <strong>di</strong>“seconde case” realizzate nell‟ultima<br />
e più recente espansione dell‟antico nucleo urbano.<br />
Strade vicinali, sentieri, tratturi, fossi e canali, in linee spezzate o serpeggiando lungo i pen<strong>di</strong>i e gli<br />
invasi naturali, descrivono, “fasciate”da ispide siepi <strong>di</strong> rovi o rimarcate da solitarie querce, la struttura<br />
topografica del suolo: lunghi e <strong>di</strong>stesi pianori, dolci pen<strong>di</strong>i, nervosi fon<strong>di</strong> valle, piccole forre - ben più<br />
modeste da quelle che là vicino preannunciano la monumentale <strong>com</strong>parsa della Tuscia Meri<strong>di</strong>onale<br />
Etrusca- colline che man mano sempre più ripide introducono ai gran<strong>di</strong> bacini lacustri <strong>di</strong> origine<br />
vulcanica.<br />
Il progetto <strong>per</strong> la <strong>casa</strong> dello “scultore” esige l‟elaborazione <strong>di</strong> un programma <strong>com</strong>plesso in cui far<br />
convivere due realtà: quella dell‟abitazione, con le sue semplici ma precise e prerogative, e quella<br />
dell‟atelier luogo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>tazione e produzione intellettuale ed <strong>artisti</strong>ca: una fucina dove si concentra<br />
l‟attività <strong>di</strong> elaborazione, produzione ed esposizione delle sculture.<br />
In coerenza con quanto descritto, il programma dell‟intervento dovrà tener presente delle seguenti<br />
esigenze funzionali :<br />
La <strong>casa</strong> sarà abitata da una coppia <strong>di</strong> <strong>artisti</strong> che desidera ricevere ospiti anche <strong>per</strong> prolungati <strong>per</strong>io<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
tempo: ciò determina la necessità <strong>di</strong> includere nel programma funzionale una unità residenziale minima<br />
in aggiunta a quella principale. Fucina della <strong>casa</strong> sarà il laboratorio/atelier che con lo stu<strong>di</strong>o / biblioteca<br />
e uno spazio esterno annesso <strong>com</strong>pletano sinteticamente il programma funzionale.<br />
La residenza avrà una su<strong>per</strong>ficie lorda <strong>di</strong> ca. mq. 250/280 esclusi gli spazi esterni ed interrati e sarà<br />
organizzata dalle seguenti funzioni:<br />
Atrio (10/15 mq.)<br />
Laboratorio/atelier, stu<strong>di</strong>o/biblioteca , servizo; (85/90mq.)<br />
Residenza principale<br />
Soggiorno, pranzo, cucina, <strong>di</strong>spensa, servizio;(90/100 mq.)<br />
Camera da letto principale, stu<strong>di</strong>olo; servizio;(40mq.)<br />
Foresteria<br />
camera da letto doppia, servizi ( 20/25 mq.))<br />
Annessi: lavanderia, legnaia, locale tecnico ,deposito attrezzi, garage protetto.<br />
Il sistema dei monti Sabatini ad Ovest, il Monte Soratte e il vasto pianoro che annuncia il tracciato del<br />
Tevere ad Est; il monte Cimino e il bacino <strong>di</strong> Vico a Nord, la Valle del Baccano a Sud già area<br />
metropolitana romana, delimitano gli orizzonti dell‟intorno.<br />
Boschi <strong>di</strong> castagni, querce, cerri e faggi, ravvivano la memoria sulla natura ‟impenetrabile” e selvaggia<br />
dei questa terra: la Selva Cimina.<br />
L’area <strong>di</strong> progetto.<br />
L‟area è inserita nel territorio del <strong>com</strong>une <strong>di</strong> <strong>Sutri</strong> in località denominata Ara Gian Pietro, risultando<br />
porzione limitata all‟interno <strong>di</strong> un più esteso versante collinare.<br />
Ha una su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> c.a. 40.000 mq. ed è geometricamente assimilabile ad un trapezio che si <strong>di</strong>stende<br />
con lieve pendenza, dalla strada poderale <strong>di</strong> crinale <strong>di</strong> via dei Cedri fino a raggiunger la valle del fosso<br />
dell‟Ara <strong>di</strong> Gian Pietro.<br />
La sua posizione - ed in modo particolare <strong>per</strong> quella parte a monte ricadente in prossimità della strada -<br />
risulta dominante rispetto al paesaggio dell‟intorno.<br />
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6. Elaborati richiesti<br />
Per l‟ammissione all‟esame finale è richiesta l‟elaborazione dei seguenti contenuti progettuali<br />
rappresentati a matita su cartoncino in 4 tavole in formato A1/A0 e da 3 modelli in scala 1/1000,1/100<br />
e stralcio 1/50.<br />
Il luogo <strong>com</strong>e legittimazione del progetto.<br />
I segni tangibili del luogo:<br />
la struttura fisica dell‟ambiente: l‟area<br />
Il principio inse<strong>di</strong>ativo;<br />
Lo schema strutturale:<br />
L‟organizzazione primaria dello spazi: il principio inse<strong>di</strong>ativo;<br />
L‟or<strong>di</strong>ne e la gerarchia: le relazioni tra le parti ed il tutto;<br />
Livelli <strong>di</strong> organizzazione e sistema <strong>di</strong>stributivo: il rapporto tra spazio servito e servente;<br />
Relazioni tra sistema strutturale e logica spaziale.<br />
Forma, spazio principi tecnica costruttiva :<br />
Il limite: introversione/estroversione, dentro/fuori;<br />
La soglia precisare, me<strong>di</strong>are,aprire;<br />
lo sviluppo tra terra e cielo, sotto/sopra, aggiungere/sottrarre,<br />
ra<strong>di</strong>camento/appoggio/sospensione e coronamento;<br />
I livelli <strong>di</strong> connessione: la struttura del cammino: vedere da lontano, vedere davicino vedere<br />
intorno; mutabile/immutabile, temporale/atemporale, ascendere/<strong>di</strong>scendere;<br />
simultaneità,sequenza e successione.<br />
La materia, la tecnica, e l‟intuizione formativa.<br />
La luce <strong>com</strong>e narrazione.<br />
Scale <strong>di</strong> rappresentazione.<br />
Grafici <strong>di</strong> progetto nel l rapporto 1/100 e 1/50<br />
Modelli finali rapporto 1/1000, 1/100 e 1/50<br />
7. Modalità <strong>di</strong> esame<br />
L‟esame è in<strong>di</strong>viduale o <strong>di</strong> coppia e consiste <strong>nella</strong> presentazione e <strong>di</strong>scussione degli elaborati <strong>di</strong> progetto<br />
e <strong>nella</strong> valutazione delle esercitazioni svolte durante il corso del laboratorio.<br />
Il lavoro prodotto dallo studente in forma <strong>di</strong> schizzi, <strong>di</strong> appunti, dovrà essere raccolto e sistematizzato in<br />
un apposito book da presentare e <strong>com</strong>mentare durante lo svolgimento dell‟esame.<br />
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8. Testi consigliati<br />
STORIA E CRITICA DELL’ARCHITETTURA<br />
L. BENEVOLO, Storia dell’architettura moderna, Laterza, Roma-Bari 1960.<br />
L. BENEVOLO, La <strong>casa</strong> dell’uomo, E<strong>di</strong>tori Laterza, Bari 1976.<br />
K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1993.<br />
K. FREMPTON, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira,<br />
Milano 1999.<br />
S. GIEDION, Spazio tempo e architettura, lo sviluppo <strong>di</strong> una nuova tra<strong>di</strong>zione, Hoepli, Milano 1954.<br />
S. GIEDION, L'eterno presente: uno stu<strong>di</strong>o sulla costanza e il mutamento. Le origini dell'arte, 2 voll.,<br />
Feltrinelli, Milano 1969.<br />
A. MUNTONI, Lineamenti <strong>di</strong> Storia dell’architettura contemporanea, Laterza, Roma-Bari 1997.<br />
N. PEVSNER, I pionieri dell'architettura moderna. Architettura, pittura, design: storia del Movimento<br />
moderno da William Morris a Walter Gropius, Garzanti, Milano 1983.<br />
M. TAFURI, F. Dal Co, Architettura Contemporanea, Electa, Milano 1976.<br />
R. VENTURI, Complessità e contrad<strong>di</strong>zioni nell’architettura, Dedalo, Bari 1980 (New York 1966).<br />
B. ZEVI, Storia dell’architettura moderna, Einau<strong>di</strong>, Torino, 1994-1996.<br />
STORIA E CRITICA DELL’ARCHITETTURA ITALIANA<br />
G. CIUCCI, F. DAL CO, Atlante dell’architettura italiana del Novecento, Electa, Milano 1991.<br />
F. DAL CO (a cura <strong>di</strong>), Storia dell’architettura italiana. Il secondo Novecento, Electa, Milano 1997.<br />
S. POLANO, M. MULAZZANI, Guida all’architettura italiana del Novecento, Electa, Milano 1992.<br />
P. O. ROSSI, Roma, guida all’architettura moderna, Laterza, Roma-Bari 1984-2000.<br />
M. TAFURI, Storia dell’architettura italiana 1944-1981, Einau<strong>di</strong>, Torino 1985.<br />
G. MURATORE, G. CIUCCI (a cura <strong>di</strong>), Storia dell’architettura italiana. Il primo Novecento, Electa,<br />
Milano 2004.<br />
LE RIVISTE DI ARCHITETTURA<br />
AREA<br />
CASABELLA<br />
COSTRUIRE IN LATERIZIO<br />
DETAIL<br />
DOMUS<br />
EL CROQUIS<br />
LOTUS INTERNATIONAL<br />
TECTÓNICA<br />
2G<br />
TESTI DI CARATTERE GENERALE<br />
G. C. ARGAN, L’arte moderna 1770/1970, Sansoni, Firenze 1970.<br />
R. ARNHEIM, Arte e <strong>per</strong>cezione visiva, Feltrinelli, Milano 1885.<br />
R. ASSUNTO, Il paesaggio e l'estetica, ed. Novecento, Palermo 1994.<br />
G. BACHELARD, La poetica dello spazio, Dedalo, Bari 1975.<br />
G. FERRERO, Il libro dei luoghi, a cura <strong>di</strong> G. CAUDO, Jaca Book, Milano 2001.<br />
C. MARTÌ ARIS, Le variazioni dell’identità, Clup, Milano 1990.<br />
C. NORBERG-SCHULZ, Genius loci. Paesaggio ambiente architettura, Mondatori Electa, Milano 1979.<br />
C. NORBERG-SCHULZ, Esistenza Spazio e Architettura, Officina, Roma 1975.<br />
L. PAREYSON, Estetica. Teoria della formatività, Bompiani, Milano 1988.<br />
F. PURINI,Comporre l’architettura, Roma-Bari, 2000.<br />
V. UGO, I luoghi <strong>di</strong> dedalo. Elementi teorici dell'architettura, Dedalo, Bari 1991.<br />
A. ROSSI, L'architettura della città, Marsilio, Padova 1966.<br />
G. CANIGGIA , G. L. Maffei, Lettura dell’e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> base, Marsilio, Venezia 1979.<br />
LA DIMENSIONE TECNICA E COSTRUTTIVA: LA MANUALISTICA<br />
L. B. ALBERTI, De re ae<strong>di</strong>ficatoria, Firenze, 1485.<br />
M. P. VITRUVIO, I <strong>di</strong>eci libri dell'architettura (rist. anast. 1957), Bar<strong>di</strong>, Roma 1999.<br />
A. PALLADIO, I quattro libri dell'architettura, Hoepli, Milano 1935.<br />
AA.VV, Manuale dell’Architetto, C.N.R. 1963.<br />
F. CELLINI, Manualetto, Cittàstu<strong>di</strong> 1991.<br />
S. DI PASQUALE, L’arte del costruire, Marsilio, Venezia 1996.<br />
E. NEUFERT, Enciclope<strong>di</strong>a pratica <strong>per</strong> progettare e costruire, Hoepli, Milano 1996.<br />
M. RIDOLFI, Manuale dell’architetto, C.N.R. 1946.<br />
W. BELZ, K. GÖSELE, K. HOFFMANN, R. JENISCH, R. POHL, H. REICHERT, Atlante della muratura, UTET,<br />
Torino 1998.<br />
M. DI MICHELE, Atlante della pietra, UTET, Torino 2004.<br />
B. F. KIND, B. BARKAUSKAS, S. POLÒNYI, J. BRANDT, Atlante del cemento, UTET, Torino 1998.<br />
J. NATTER, T. HERZOG, M. VOLZ, Atlante del legno, UTET, Torino 1998.<br />
H. C. SCHULITS, W. SOBEK, K. J. HABERMANN, Atlante dell’Acciaio, UTET, Torino 1999.<br />
C. SCHITTICH, G. STAIB, D. BALKOW, M. SCHULER, W. SOBEK, Atlante del vetro, UTET, Torino 1999.<br />
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Gli autori raccontano le loro o<strong>per</strong>e :<br />
Progetto <strong>di</strong> <strong>casa</strong> Caine, 1950<br />
Progetto <strong>di</strong> <strong>casa</strong> in vetro con quattro pilastri, 1950<br />
Alvar Aalto: Casa-stu<strong>di</strong>o Aalto, Helsinki, Finlan<strong>di</strong>a, 1935-36<br />
Villa Mairea, Noormarkku, Finlan<strong>di</strong>a 1938-39<br />
Casa s<strong>per</strong>imentale, Muuratsalo, Finlan<strong>di</strong>a, 1952-54<br />
Maison Carrè, Bazoche-sur-Guyonne, Francia, 1956-61<br />
Le Corbusier : Maison Domino, 1914<br />
Maison citrohen, 1920<br />
Casa La Roche-Jeanneret, 1923<br />
Villa sul lago Léman, 1923-25<br />
Villa Stein-de- Monzie, 1926-28<br />
Case al Veissenhof 1926-27<br />
Villa Savoye, 1928-31<br />
Maison Feuter, 1950<br />
Casa Shodhan, Ahmedabad, In<strong>di</strong>a, 1951-60<br />
Convento della Tourrette, eveux-sur-l‟Arbresle, Francia, 1953-60<br />
Maison Jaoul, Neully sur Seine, 1955<br />
Villa Sarabhai Hamedabad, In<strong>di</strong>a 1955<br />
Adolf Loos: Casa Strasser, Vienna, 1919<br />
Casa Rufer, Vienna, 1922<br />
Casa Tristan Tzara, Parigi, 1925-26<br />
Casa Moller, Vienna, 1927<br />
Villa Muller, Praga, 1928-30<br />
Louis Khan Casa Weiss, Pe U.S.A. 1948-49<br />
Casa Adler, Pe. 1954<br />
Casa Morris, N.Y. 1958<br />
Casa Fleisher, Pe 1959<br />
Casa Fisher, Pe 1960<br />
Dormitori eleanor Donnelly, Pennsylvania, 1960-65<br />
Casa Esherick, Philadelphia, 1965<br />
Progetto <strong>per</strong> il Convento delle suore domenicane, Pennsylvania, 1965-68<br />
Priorato <strong>di</strong> Sant‟Andrea, California, 1966<br />
Casa DeVore<br />
Jorn Utzon: Residenza a Kingo. Danimarca 1958-63<br />
Residenza a Can Lis<br />
Residenze a Fredensbors<br />
Peter Zumthor:<br />
Casa-stu<strong>di</strong>o Zumthor<br />
House Truog Gugalun, Versam, Svizzera<br />
Frank Loid Wright: Casa W.H.Winslow, River Forest, Illinois, 1893<br />
Casa Hickox, Kankakee, Illinois, 1900<br />
Casa W.WWillitts, Highland Park, Illinois, 1902<br />
Casa D.D.Martin, Baffalo, N.Y., 1904<br />
Casa T.P.hardy, racine, Wisconsin, 1905<br />
Casa Roberts, River Forest, Illinois, 1908<br />
Casa Robie, Chicago, Illinois, 1908<br />
Casa Kaufmann, Bear Run, Pennsylvania, 1936<br />
Casa H.F. Johnson, Wind point, Wisconsin, 1937<br />
Casa S.Rosenbaum, Florence, Alabama, 1939<br />
Casa K.Winckler e A.Goetsch, Michigam, 1939<br />
Casa L.I. Lewis, Illinois, 1940<br />
Casa Miller, Iowa, 1946<br />
Casa Price, Oklahoma, 1955<br />
Carlos Ferrater: Casa-stu<strong>di</strong>o <strong>per</strong> un fotografo, Llampaies, 1993<br />
Casa Togomago, Ibiza, 2001<br />
Progetto <strong>di</strong> un Complesso <strong>di</strong> case in Galizia, Istmo del Grove, 2005<br />
Casa Nolla, Barcellona, 2005<br />
Casa <strong>per</strong> un fotografo sul delta dell‟Ebro, Tarragona, 2006<br />
Bldeweg: Casa della Pioggia<br />
Barragan: Casa Barragan,<br />
Chip<strong>per</strong>field: Casa a Kenington, Londra, 1997-1999<br />
Casa Knight, Richmond, 1998-2001<br />
Casa Privata a Berlino, 1994-1996<br />
Alvaro Siza:<br />
Casa Tóló<br />
E.Dieste,: Casa Dieste, Montevideo, 1959-63<br />
Mies van der Rhoe: Progetto <strong>di</strong> villa in mattoni, 1923-24<br />
Casa Wolf, Guben, Germania, 1926<br />
Casa Lange ed Esters, Krefeld, Germania, 1927-30<br />
Casa Tugendhat, Brno, Repubblica Ceca, 1928-30<br />
Casa modello all‟esposizione <strong>di</strong> Berlino, 1931<br />
Casa Lamke, Berlino, Germania, 1932<br />
Progetto <strong>di</strong> <strong>casa</strong> con tre corti, 1934<br />
Progetto <strong>di</strong> <strong>casa</strong> con patio e garage, 1934<br />
Progetto <strong>di</strong> gruppo <strong>di</strong> case su corte, 1938<br />
Casa Farnsworth, Illinois, USA, 1945-51<br />
L. Sert: Casa Braque, Sant Pau De Venca, Francia, 1959-60<br />
Casa Sert, Cambridge, Massachussetts, US, 1956-58<br />
urbanizzazione Can Pep Simò, Ibiza, Isole Baleari,Spagna,1963-61<br />
S. Holl: Y house, NY, United States, 1997-1999<br />
Stretto house TX, United States, 1989-1991<br />
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