COMUNICAZIONI - Giornale Italiano di Cardiologia

G Ital Cardiol Vol 8 Suppl 2-5 2007
Il concomitante impiego degli inibitori delle GP IIb/IIIa rappresenta una strategia
in grado di ridurre gli eventi peri-procedurali e di migliorare il flusso TIMI pre- e
post-procedurale, riducendo il fenomeno del no reflow.
Nei pazienti afferenti presso un centro HUB per l’esecuzione di angioplastica
primaria si pone spesso il problema del timing della somministrazione
dell’inibitore, anche alla luce degli studi che hanno sancito il fallimento di una
facilitazione tramite fibrinolisi.
Scopo della ricerca. valutare l’impatto sul flusso TIMI pre-procedurale della
facilitazione pre-ospedaliera con inibitori delle GP IIb/IIIa, confrontando i risultati
ottenuti dalla somministrazione precoce (presso centri spoke o in ambulanza),
rispetto alla somministrazione convenzionale (presso il centro HUB).
Metodi. Sono stati studiati 197 pazienti afferenti presso il centro Hub
dell’Ospedale S. Maria delle Croci per eseguire angioplastica primaria per STEMI
da meno di 12 ore, di età media 68,7±12 anni, tutti trattati con inibitori GP IIb/IIIa,
suddivisi in base alla modalità di facilitazione in due sottogruppi: HUB, 91
pazienti, sottoposti a facilitazione ospedaliera e PREHUB, 106 pazienti, che
hanno ricevuto la facilitazione in ambulanza o in centro Spoke afferente prima
dell’arrivo nel centro di riferimento. Sono stati registrati tutti i tempi di intervento e
il flusso TIMI pre e post-PCI nell’arteria correlata all’infarto.
Risultati. Il tempo medio dolore-inizio facilitazione è risultato simile nei due
gruppi (PREHUB 2,2±0,07 h vs HUB 2,07±1,47 h, p=0.364), mentre i pazienti
PREHUB hanno presentato tempi superiori sia per inizio facilitazione-ingresso in
sala (PREHUB 1,03±0,02 h vs HUB 0,34±0,23 h, p