Poderaccio, il campo rom verso la chiusura - Il Reporter
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Telecamere, fotored e cellu<strong>la</strong>ri:<br />
i dispositivi elettronici sorvegliano<br />
strade, piazze e negozi PAG.27<br />
VIA MARTINI, ECCO I FONDI<br />
Case popo<strong>la</strong>ri, in primavera via<br />
ai <strong>la</strong>vori di risanamento PAG.4<br />
SPORT<br />
Lo sguardo attento de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />
sul<strong>la</strong> quotidianetà fiorentina<br />
PAG.43<br />
UN ANNO DA “FENOMENO”<br />
Adrian Mutu suona <strong>la</strong> carica:<br />
“Uefa e campionato: questo 2009<br />
è da vivere in apnea” PAG.38<br />
Periodico d’informazione locale. Anno III n. 3 del 2 gennaio 2009.<br />
N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10<br />
PRIMO PIANO<br />
<strong>Poderaccio</strong>, <strong>il</strong> <strong>campo</strong> <strong>rom</strong><br />
<strong>verso</strong> <strong>la</strong> <strong>chiusura</strong><br />
In poche parole, 2009!<br />
’anno che ci aspetta. Progetti,<br />
L eventi, inaugurazioni e attesissimi<br />
incipit. Nel corso del 2009 saranno<br />
molte le date da segnare in<br />
agenda. Dal<strong>la</strong> partenza del<strong>la</strong> tramvia<br />
al<strong>la</strong> fine dell’estate, alle elezioni per<br />
<strong>la</strong> poltrona di sindaco e di presidente<br />
del<strong>la</strong> Provincia del<strong>la</strong> città del giglio.<br />
Dal cambio del rettore all’Università,<br />
al<strong>la</strong> posa del<strong>la</strong> prima pietra del<br />
nuovo Teatro del Maggio. E ancora <strong>la</strong><br />
riapertura del museo Bardini in San<br />
Niccolò e l’inaugurazione del<strong>la</strong> linea<br />
ferroviaria ad alta velocità nel<strong>la</strong> tratta<br />
Firenze-Bologna. E poi <strong>il</strong> Giro d’Italia,<br />
che tornerà a passare da Firenze<br />
dopo diversi anni di assenza, e infine<br />
l’ospedale di Santa Maria Nuova, che<br />
verrà inaugurato nel<strong>la</strong> sua veste rinnovata.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> ha preparato una<br />
sorta di p<strong>rom</strong>emoria ad uso e consumo<br />
dei cittadini. Per tenere bene<br />
a mente tutti i dettagli del<strong>la</strong> Firenze<br />
che cambia. PAGG.16-17<br />
Sondaggio<br />
PAG.3<br />
Donne<br />
in pensione<br />
a 65 anni.<br />
Cosa ne pensi?<br />
PAG.13<br />
GENNAIO 2009<br />
<strong>Il</strong> senso<br />
di un albero<br />
Cosimo Ca<strong>la</strong>mini*<br />
ua nell’Appio Latino, <strong>il</strong> quartie-<br />
di Roma dove vivo, c’è un bel<br />
Qre<br />
parco chiamato <strong>la</strong> Caffarel<strong>la</strong>. In realtà<br />
non è un vero e proprio parco, è un<br />
pezzo di campagna risparmiato dal<br />
cemento, è come se a Firenze diventasse<br />
parco <strong>la</strong> campagna che si estende<br />
tra <strong>la</strong> collina di Bellosguardo e quel<strong>la</strong><br />
di Marignolle. Fatto sta che una volta,<br />
mentre ci facevo una passeggiata,<br />
mi capitò un episodio insolito: vidi<br />
un uomo che abbracciava un albero.<br />
Proprio così. Recingeva <strong>la</strong> pianta con<br />
gli avambracci, teneva <strong>la</strong> gota sul legno<br />
del tronco, rimaneva immob<strong>il</strong>e<br />
per circa un minuto e poi passava al<br />
successivo. Incuriosito mi fermai ad<br />
osservarlo: era un vecchio, vestito col<br />
toni, <strong>il</strong> volto magro, i capelli cinerei,<br />
radi; <strong>il</strong> fisico asciutto e schietto. Lui<br />
non si accorse di me e continuò <strong>il</strong> suo<br />
giro, <strong>verso</strong> un altro albero, <strong>verso</strong> un<br />
altro abbraccio. Per pudore non gli<br />
chiesi niente, ma tanta era <strong>la</strong> curiosità…<br />
e tanta era <strong>la</strong> pace che mi trasmetteva<br />
con quegli abbracci. Poi sparì,<br />
<strong>verso</strong> l’uscita. Ho letto che a Firenze<br />
si procederà nel piantare circa 500<br />
nuovi alberi: frassini, tigli e olmi. Mi<br />
sembra cosa buona: da render rego<strong>la</strong><br />
e non eccezione, punto di partenza e<br />
non di arrivo. Ogni albero non è solo<br />
bello a vedersi, ma è foriero di senso<br />
e di vita. Forse perché, come recita un<br />
antico proverbio cinese: se vuoi essere<br />
immortale… o fai un figlio, o scrivi un<br />
libro o pianti un albero. Con 500 nuovi<br />
alberi per le vie di Firenze, probab<strong>il</strong>mente<br />
l’immortalità del<strong>la</strong> città e dei<br />
suoi cittadini è di qualche passo più<br />
vicina.<br />
*Scrittore<br />
GENIO. In città vengono registrati duem<strong>il</strong>a brevetti l’anno<br />
Firenze, terra di inventori<br />
C<br />
he <strong>la</strong> nostra fosse una città di<br />
marmoree bellezze, lo sapevamo.<br />
Sorprende invece scoprire che<br />
<strong>la</strong> bel<strong>la</strong> Firenze è anche una fucina<br />
di talenti dall’estro creativo assai fecondo.<br />
Ogni anno <strong>la</strong> città dei gigli<br />
sforna duem<strong>il</strong>a -sì, così tanti- brevetti.<br />
Invenzioni di menti ab<strong>il</strong>i che<br />
vengono registrate in un apposito<br />
archivio del<strong>la</strong> Camera di Commercio.<br />
E, sfogliando questo “albo delle<br />
trovate”, se ne scoprono di tutti i colori:<br />
c’è chi ha brevettato le scarpe<br />
che si allungano, chi ha e<strong>la</strong>borato<br />
un modello di reggiseno con al<strong>la</strong>rme<br />
antistupro incorporato, chi ha pensato<br />
bene di dotare i costumi da bagno<br />
di un airbag anti annegamento. Oltre<br />
a queste bizzarrie, ci sono anche invenzioni<br />
più “normali”, sempre targate<br />
Firenze: <strong>la</strong> cuccia per cani da<br />
piazzare nei supermercati per parcheggiare<br />
Fido mentre si fa <strong>la</strong> spesa,<br />
<strong>il</strong> gettone universale che sostituisce<br />
<strong>la</strong> moneta da inserire nel carrello. E<br />
dai e dai, inventa e inventa, Firenze<br />
si è guadagnata un buon primato:<br />
insieme a Roma, M<strong>il</strong>ano e Torino è<br />
<strong>la</strong> città che conta <strong>il</strong> più alto numero<br />
di marchi e brevetti registrati. Ed è<br />
sempre lei, ad esempio, ad aver dato<br />
i natali a un Archimede dei tempi<br />
nostri che poi è vo<strong>la</strong>to in America.<br />
Si chiama Leonardo Bonanni, fa <strong>il</strong><br />
ricercatore al Mit di Cambridge e<br />
al suo attivo ha invenzioni come <strong>la</strong><br />
macchina che ricic<strong>la</strong> i piatti, <strong>il</strong> cucchiaio<br />
che assaggia i cibi, le bambole-telefono...<br />
PAGG.14-15<br />
EDIZIONE DEL QUARTIERE 4 • 26.534 COPIE DISTRIBUITE DA
2 Gennaio 2009 ISOLOTTO • LEGNAIA • SOFFIANO<br />
FATTI E PERSONE<br />
FABBRICA SILO. Trovata <strong>la</strong> soluzione al fastidioso puzzo nel<strong>la</strong> zona di San Bartolo<br />
I cattivi odori? Bruciano in caldaia<br />
La fabbrica S<strong>il</strong>o di San Bartolo a Cintoia<br />
<strong>Il</strong> meccanismo, messo a punto lo scorso novembre, sarà<br />
potenziato a partire da questo mese. Atteso a breve invece l’avvio<br />
dell’iter per <strong>la</strong> bonifica del Fosso dell’Orto<strong>la</strong>no, dove <strong>il</strong> ristagno dei<br />
residui delle <strong>la</strong>vorazioni è causa di altre emissioni maleodoranti<br />
Oscar Landini<br />
Spunta, quasi a sorpresa, una nuova soluzione<br />
per <strong>il</strong> problema delle esa<strong>la</strong>zioni maleodoranti<br />
provenienti dal<strong>la</strong> fabbrica S<strong>il</strong>o di San Bartolo<br />
a Cintoia, che da decenni affliggono buona<br />
parte del quartiere. Sono stati presentati poco prima<br />
di Natale, davanti al<strong>la</strong> Commissione Qualità Urbana<br />
del Comune di Firenze, i risultati dell’intervento<br />
“creativo” messo in atto dall’azienda zootecnica negli<br />
ultimi tre mesi, in forza del quale sembra essersi aperta<br />
<strong>la</strong> strada <strong>verso</strong> un definitivo superamento del<strong>la</strong> questione.<br />
In pratica, grazie all’instal<strong>la</strong>zione di una serie<br />
di tubature, gli sfiati provenienti dalle <strong>la</strong>vorazioni che<br />
sono all’origine dei cattivi odori vengono convogliati<br />
<strong>verso</strong> le caldaie del<strong>la</strong> fabbrica, dove sono bruciati<br />
ad altissime temperature; questo sistema, attivo già<br />
dallo scorso novembre nei giorni <strong>la</strong>vorativi, ovvero<br />
quando <strong>il</strong> ciclo produttivo<br />
è in funzione, a partire da<br />
questo mese sarà ulteriormente<br />
potenziato perché<br />
possa operare anche nel<br />
fine settimana, quando <strong>il</strong><br />
ciclo produttivo è fermo.<br />
La bontà di questo meccanismo nell’abbattere gli<br />
olezzi è stata “certificata” dai nasi di un piccolo gruppo<br />
di residenti, costantemente in contatto con <strong>la</strong> S<strong>il</strong>o,<br />
che hanno provveduto a monitorare le osc<strong>il</strong><strong>la</strong>zioni<br />
dei cattivi odori, cosicché fosse possib<strong>il</strong>e per i tecnici<br />
del<strong>la</strong> fabbrica rimediare di volta in volta ad eventuali<br />
malfunzionamenti e capire dove e quando intervenire.<br />
“I cittadini sono rimasti molto soddisfatti dall’esito<br />
positivo del<strong>la</strong> vicenda e dal fatto di aver avuto un ruolo<br />
attivo – afferma <strong>il</strong> presidente del<strong>la</strong> Commissione<br />
Qualità Urbana Giovanni Varrasi – ma quello che mi<br />
preme sottolineare è <strong>la</strong> grande volontà e disponib<strong>il</strong>ità<br />
mostrate fin dall’inizio dal<strong>la</strong> proprietà dell’azienda<br />
La bontà di questa tecnica<br />
nell’abbattere le esa<strong>la</strong>zioni<br />
è stata “certificata” dai nasi<br />
di un piccolo gruppo di residenti<br />
perché si potesse giungere ad una soluzione”. Non<br />
a caso, dopo <strong>il</strong> fallimento dei test condotti durante<br />
l’estate con alcuni prodotti specifici per l’abbattimento<br />
degli odori, in mancanza di alternative, <strong>la</strong> S<strong>il</strong>o aveva<br />
già dato <strong>la</strong> propria disponib<strong>il</strong>ità a costruire un nuovo<br />
impianto, scelta onerosa dal punto di vista economico<br />
e dai tempi di realizzazione tutt’altro che brevi, ma<br />
anche l’unica in grado di garantire una sicura sparizione<br />
del puzzo. Gli ottimi risultati conseguiti grazie<br />
all’ingegnoso – e assai meno dispendioso – metodo<br />
sperimentato negli ultimi mesi sembrerebbero aver<br />
allontanato questa ipotesi, anche se, per avere una paro<strong>la</strong><br />
definitiva, sarà necessario aspettare l’estate, che<br />
da sempre rappresenta <strong>il</strong> momento di maggiore disagio.<br />
Fino ad allora, l’impegno dell’Amministrazione,<br />
attra<strong>verso</strong> <strong>la</strong> Commissione Qualità Urbana, sarà quello<br />
di tenere sotto controllo<br />
<strong>la</strong> situazione e di consolidare<br />
gli obiettivi raggiunti,<br />
anche avviando l’iter per <strong>la</strong><br />
bonifica del Fosso dell’Orto<strong>la</strong>no,<br />
dove <strong>il</strong> ristagno dei<br />
residui delle <strong>la</strong>vorazioni<br />
del<strong>la</strong> S<strong>il</strong>o è causa di ulteriori emissioni maleodoranti.<br />
“Oltre al problema delle esa<strong>la</strong>zioni prodotte durante<br />
<strong>la</strong> <strong>la</strong>vorazione – spiega Varrasi – c’è quello degli scarichi<br />
che, finendo legalmente nel fosso, vanno a costituire<br />
un’ulteriore fonte di cattivi odori. Come Commissione<br />
– prosegue – ci siamo impegnati a risolvere<br />
questo problema, intanto p<strong>rom</strong>uovendo gli atti necessari<br />
ad avviare l’opera di bonifica e quindi valutando<br />
<strong>la</strong> possib<strong>il</strong>ità di realizzare un collegamento diretto<br />
tra gli scarichi del<strong>la</strong> fabbrica e <strong>il</strong> depuratore di San<br />
Colombano. <strong>Il</strong> nostro obiettivo – conclude – è quello<br />
di arrivare ad un’approvazione da parte del Consiglio<br />
comunale entro <strong>la</strong> fine di questo mandato”.<br />
VERDE. Pochi soldi per <strong>la</strong> cura dei parchi<br />
Crescono i giardini,<br />
si prosciugano i fondi<br />
Polmone verde del<strong>la</strong> città che qualche<br />
volta soffre per <strong>il</strong> poco ossigeno<br />
(finanziario): a Firenze <strong>il</strong> Quartiere<br />
4 è quello che vanta <strong>la</strong> maggiore superficie<br />
di aree a verde pubblico, ma<br />
deve fare i conti con i pochi soldi disponib<strong>il</strong>i<br />
per <strong>la</strong> loro manutenzione.<br />
Secondo i dati dell’ultimo rapporto<br />
di Legambiente, infatti, sono ben<br />
125 gli ettari a disposizione dei cittadini<br />
di Isolotto-Legnaia, distribuiti<br />
in ben 90 aree del quartiere (86,<br />
se si escludono quelle riservate ai<br />
cani). Le più estese sono <strong>il</strong> parco di<br />
V<strong>il</strong><strong>la</strong> Strozzi, sul<strong>la</strong> via Pisana (8,7<br />
ettari), i due giardini di v<strong>il</strong><strong>la</strong> Vogel<br />
(che superano i 6 ettari), <strong>il</strong> giardino<br />
di Ugnano (4,7 ettari): gran parte<br />
delle altre osc<strong>il</strong><strong>la</strong> tra <strong>il</strong> mezzo ettaro<br />
e le poche centinaia di metri quadri.<br />
<strong>Il</strong> numero<br />
complessivo<br />
però lievita<br />
da 90 a 250<br />
se si includono<br />
anche<br />
le aiuole:<br />
per <strong>la</strong> loro manutenzione ordinaria<br />
<strong>il</strong> Quartiere spende poco più di<br />
300m<strong>il</strong>a euro all’anno. “Ci vorrebbero<br />
più soldi ma <strong>il</strong> Comune non ce<br />
li dà – osserva Roberto Vassanelli,<br />
presidente del<strong>la</strong> commissione Ambiente<br />
del Q4 – Secondo una stima,<br />
spendiamo 70 centesimi a metro<br />
quadro, contro una media italiana di<br />
1,20 euro e una europea di 2,5”. <strong>Il</strong><br />
problema principale, aggiunge Vassanelli,<br />
è che “le risorse diminuiscono<br />
da anni a fronte di un aumento<br />
delle zone verdi, che crescono, in<br />
media, di 1 o 2 giardini all’anno”.<br />
<strong>Il</strong> progetto di sponsorizzazione di<br />
parchi e giardini non ha portato benefici<br />
nel quartiere: “Forse <strong>il</strong> carattere<br />
popo<strong>la</strong>re di questa zona non lo<br />
rende appetib<strong>il</strong>e ad eventuali sponsor”,<br />
commenta l’esponente dei<br />
Verdi. Anche con queste ristrettezze<br />
però l’amministrazione di quartiere<br />
garantisce <strong>la</strong> cura di questi spazi,<br />
molti dei quali attrezzati con giochi<br />
adatti ai bambini, differenziati spesso<br />
per fasce d’età. “Si potrebbe fare<br />
qualcosa di più – commenta però<br />
Vassanelli – Adesso le aree gioco<br />
per i bambini del quartiere sono<br />
come gabbiette per criceti: non stimo<strong>la</strong>no<br />
<strong>la</strong> naturalità e <strong>la</strong> fantasia dei<br />
loro giochi”. Cosa si potrebbe fare?<br />
“Per esem-<br />
Spendiamo 70 centesimi<br />
a metro quadro, contro<br />
una media italiana di 1,20<br />
e una europea di 2,5 euro<br />
pio, mettere<br />
a disposizione<br />
dei<br />
bambini una<br />
montagna di<br />
legnetti con<br />
cui costruire”, ipotizza <strong>il</strong> presidente<br />
del<strong>la</strong> commissione. Oppure “realizzare<br />
piccoli percorsi di tronchi<br />
o dare <strong>la</strong> possib<strong>il</strong>ità di giocare con<br />
l’acqua”: tutte cose che accenderebbero<br />
<strong>la</strong> fantasia dei bambini.<br />
“Da questo punto di vista, per ora,<br />
c’è poca voglia di innovare”, conclude<br />
Vassanelli. Su Internet sono<br />
disponib<strong>il</strong>i tutte le informazioni e<br />
le notizie sulle aree verdi cittadine<br />
all’indirizzo: http://verdeonweb.comune.fi.it.<br />
/M.F.
PRIMO PIANO<br />
ISOLOTTO • LEGNAIA • SOFFIANO<br />
Gennaio 2009<br />
DISMISSIONE. L’insediamento <strong>rom</strong> sarà progressivamente abbandonato e abbattuto<br />
Campo del <strong>Poderaccio</strong>, l’inizio del<strong>la</strong> fine<br />
La prima famiglia ha<br />
<strong>la</strong>sciato <strong>il</strong> v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggio lo<br />
scorso novembre.<br />
Entro <strong>il</strong> 2011 sarà<br />
liberata almeno l’ex<br />
area Masini. Al via<br />
una nuova fase nelle<br />
politiche di accoglienza<br />
Giovanni Rizzo<br />
Si avvia <strong>verso</strong> un progressivo e definitivo<br />
superamento l’insediamento<br />
<strong>rom</strong> del <strong>Poderaccio</strong>. In base alle decisioni<br />
assunte dall’amministrazione<br />
comunale, infatti, da qui ai prossimi anni, le<br />
abitazioni di volta in volta <strong>la</strong>sciate libere dai<br />
nuclei fam<strong>il</strong>iari che, per qualche ragione, abbiano<br />
scelto di abbandonare <strong>il</strong> v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggio non<br />
saranno più assegnate a nuovi abitanti, bensì<br />
saranno dismesse ed abbattute. L’obiettivo è<br />
quello di stab<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> numero delle presenze<br />
all’interno degli ex campi <strong>rom</strong> cittadini,<br />
per arrivare successivamente a un loro completo<br />
abbandono e all’apertura di una nuova<br />
fase per quanto riguarda le politiche di integrazione<br />
e di accoglienza. A inaugurare questo<br />
“nuovo corso” è stata l’uscita, avvenuta<br />
in novembre, di un primo nucleo fam<strong>il</strong>iare,<br />
costituito da quattro persone, che ha <strong>la</strong>sciato<br />
<strong>il</strong> <strong>Poderaccio</strong> per trovare sistemazione in un<br />
alloggio Erp, con conseguente abbattimento<br />
del<strong>la</strong> casetta rimasta libera; l’uscita di una<br />
seconda famiglia, anch’essa destinata a un<br />
alloggio Erp, è invece prevista per <strong>la</strong> fine<br />
di questo mese. “Sia chiaro, non si tratta di<br />
creare canali priv<strong>il</strong>egiati – spiega <strong>il</strong> presidente<br />
del Q4 Giuseppe D’Eugenio, quasi a voler<br />
scongiurare ogni polemica – ma semplicemente<br />
di riconoscere i diritti di cittadinanza<br />
di cui godono tutti. Ci sono alcune famiglie<br />
che da decenni vivono in Italia e addirittura<br />
ce n’è una con tutti i componenti nati qui,<br />
che al pari di qualunque altra ha diritto di<br />
presentare domanda per entrare nelle graduatorie<br />
Erp o di cercare una sistemazione<br />
alternativa. Ad esempio – prosegue – negli<br />
scorsi mesi abbiamo avuto una famiglia che<br />
ha scelto di trasferirsi in Germania”. <strong>Il</strong> fatto<br />
fondamentale, infatti, è l’abbandono da parte<br />
del nucleo fam<strong>il</strong>iare del v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggio, indipendentemente<br />
dall’eventualità di poter beneficiare<br />
di una casa popo<strong>la</strong>re. “Oltretutto, da<br />
quando i campi <strong>rom</strong> sono diventati v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggi<br />
– puntualizza D’Eugenio – <strong>la</strong> riduzione del<br />
disagio abitativo ha abbassato <strong>il</strong> punteggio<br />
riconosciuto a chi vive in questo tipo di insediamenti,<br />
senza contare <strong>il</strong> fatto che molti<br />
<strong>Il</strong> <strong>campo</strong> nomadi del <strong>Poderaccio</strong><br />
abitanti dei v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggi <strong>la</strong>vorano o addirittura<br />
hanno piccole attività imprenditoriali.”<br />
Complessivamente, <strong>la</strong> previsione è quel<strong>la</strong><br />
di arrivare entro <strong>il</strong> 2011 almeno al<strong>la</strong> dismissione<br />
del secondo lotto del v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggio, ovvero<br />
delle ventinove abitazioni costruite nell’area<br />
ex Masini cinque anni fa. “Fino ad oggi le<br />
uscite sono avvenute in maniera spontanea<br />
– dice ancora D’Eugenio – ma se vogliamo<br />
rispettare <strong>la</strong> scadenza del 2011, che è quel<strong>la</strong><br />
indicata dal<strong>la</strong> Regione Toscana, nel corso<br />
VOX POPULI<br />
del prossimo mandato potrebbe essere necessaria<br />
<strong>la</strong> messa a punto di qualche progetto<br />
ad hoc”. Fino ad allora l’impegno del Quartiere<br />
continuerà ad essere quello di favorire<br />
sempre più i processi di inclusione sociale,<br />
riconoscendo diritti, ma anche pretendendo<br />
l’assolvimento di doveri, come quelli sco<strong>la</strong>stici,<br />
che attualmente, insieme ad alcune<br />
situazioni di disagio fam<strong>il</strong>iare e sociale, rappresentano<br />
uno degli aspetti maggiormente<br />
problematici per quanto riguarda le giovani<br />
Gli abitanti del quartiere divisi sul destino dei “vicini” nomadi<br />
ondi che confi nano, si toccano, si<br />
Mincrociano ogni giorno ma non riescono<br />
a piacersi né ancor meno a capirsi:<br />
questa è <strong>la</strong> percezione che si ricava<br />
sul rapporto tra i <strong>rom</strong> del <strong>Poderaccio</strong> e<br />
gli abitanti delle zone vicine dopo una<br />
passeggiata nel quartiere. In un bar <strong>la</strong><br />
domanda del cronista sul tentativo di integrazione<br />
da parte del Comune provoca<br />
un’animata discussione tra uomini di mezza<br />
età: “Mancano le case per gli italiani<br />
e per i fi orentini”, dice uno. “Io gli darei<br />
le v<strong>il</strong>le, così poi al <strong>Poderaccio</strong> possiamo<br />
spianare tutto: qualcuno ci presterebbe<br />
pure <strong>il</strong> Caterp<strong>il</strong><strong>la</strong>r gratis”, ribatte provocatoriamente<br />
un altro. “Ci vorrebbe <strong>il</strong><br />
<strong>la</strong>nciafi amme, altro che”, esc<strong>la</strong>ma un terzo.<br />
“È che ci sono le elezioni e vogliono<br />
fare bel<strong>la</strong> fi gura”, taglia corto un signore<br />
senza alzare gli occhi dal giornale. Al<strong>la</strong><br />
fi ne, conclude quello delle v<strong>il</strong>le, “Non<br />
hanno mai dato problemi, vengono qui al<br />
bar e pagano come tutti”. Più conc<strong>il</strong>iante<br />
<strong>la</strong> posizione di Lapo, 33enne che <strong>la</strong>vora<br />
in un negozio di articoli sportivi: “La<br />
casa è un diritto di tutti, dei <strong>rom</strong> e degli<br />
italiani – dice – Non mi danno fastidio”.<br />
Roberta, che ha <strong>la</strong>vorato al <strong>Poderaccio</strong>,<br />
3<br />
e giovanissime presenze dei v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggi; anche<br />
per questo, di recente, tra i requisiti necessari<br />
per potervi rimanere e ricevere in concessione<br />
un’abitazione è stato introdotto <strong>il</strong><br />
rispetto dell’obbligo sco<strong>la</strong>stico: “Si tratta di<br />
un requisito essenziale – ricorda <strong>il</strong> presidente<br />
del Quartiere – perché sottolinea <strong>la</strong> reciprocità<br />
dei diritti e dei doveri. L’assolvimento<br />
sco<strong>la</strong>stico, infatti, è un importante veicolo di<br />
p<strong>rom</strong>ozione sociale, un arricchimento per un<br />
futuro migliore nel<strong>la</strong> nostra società”.<br />
ricorda come, “prima del<strong>la</strong> costruzione<br />
del v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggio, <strong>la</strong> situazione fosse indecente”:<br />
“In qualche modo vanno accolti”,<br />
osserva. Poi, “che tutti abbiamo problemi<br />
a trovare casa o a pagare affi tti altissimi<br />
è un altro discorso”. Completamente opposta<br />
<strong>la</strong> visione di Cinzia, che vive a pochi<br />
passi dal <strong>Poderaccio</strong>: “Ma che case,<br />
dovrebbero riportarli a casa loro”, sbotta.<br />
“Mi hanno dato un sacco di problemi<br />
– spiega - ho subito furti e una banda di<br />
ragazzini ha minacciato mio fi glio con un<br />
coltello”. La strada per l’integrazione è<br />
lunga.<br />
SCHEDA<br />
Un grande agglomerato<br />
formato da due lotti<br />
tretto tra <strong>il</strong> Ponte all’Indiano e l’Ar-<br />
quello che solitamente<br />
Sgingrosso,<br />
viene indicato con l’unico nome di v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggio<br />
del <strong>Poderaccio</strong> è in realtà un agglomerato<br />
formato da due distinti lotti di<br />
insediamento, <strong>il</strong> primo dei quali è situato<br />
nel <strong>Poderaccio</strong> propriamente detto, mentre<br />
<strong>il</strong> secondo è ospitato nell’adiacente<br />
area ex Masini. Nel “vero” <strong>Poderaccio</strong><br />
trovano ospitalità 49 famiglie in altrettanti<br />
alloggi, per un totale di oltre 270<br />
persone, per lo più di origine <strong>rom</strong> xoraxané<br />
macedone e kosovara, mentre nell’area<br />
ex Masini vivono una trentina di<br />
famiglie, 13 delle quali di origine ashkali<br />
e altrettante di origine <strong>rom</strong> xoraxané del<br />
Kosovo, per una popo<strong>la</strong>zione complessiva<br />
di oltre 160 individui. In entrambi<br />
gli insediamenti, una buona parte degli<br />
adulti, sia uomini che donne, ha un’occupazione,<br />
per lo più nel settore del facchinaggio<br />
e delle pulizie. Non mancano<br />
poi i <strong>la</strong>voratori impegnati in proprio in<br />
imprese ed<strong>il</strong>i individuali o nel<strong>la</strong> raccolta<br />
del ferro, del legno e dei pallets.<br />
Ma <strong>la</strong> strada per l’integrazione è ancora lunga<br />
/M.F.<br />
Copia in abbonamento postale<br />
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è un periodico di 7 edizioni<br />
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Periodico d’informazione locale<br />
Anno III n. 3 del 2 gennaio 2009<br />
N°reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di Firenze.<br />
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4 Gennaio 2009 ISOLOTTO • LEGNAIA • SOFFIANO<br />
Via l’amianto dal tetto,<br />
rinnovo del<strong>la</strong> facciata e<br />
nuove fognature: entro<br />
<strong>la</strong> primavera i residenti<br />
del numero 10 di via Simone Martini<br />
potranno dire di aver vinto <strong>la</strong><br />
loro battaglia. Ai primi di dicembre,<br />
dopo una lunga mob<strong>il</strong>itazione,<br />
<strong>la</strong> Regione ha messo a disposizione<br />
i 560m<strong>il</strong>a euro per gli urgenti<br />
<strong>la</strong>vori di risanamento, bloccati da<br />
anni. “A gennaio vanno a bando gli<br />
appalti e in primavera i <strong>la</strong>vori dovrebbero<br />
essere realtà”, spiega Calogero<br />
D’Anca, portavoce delle 60<br />
famiglie che vivono nel pa<strong>la</strong>zzone<br />
popo<strong>la</strong>re dell’Isolotto. “Questo è <strong>il</strong><br />
pa<strong>la</strong>zzo più vecchio del<strong>la</strong> zona – ricorda<br />
D’Anca, pensionato con una<br />
lunga esperienza da sindacalista - è<br />
stato costruito nei primi anni ’70,<br />
ma da allora neppure un intervento<br />
di manutenzione”. Le conseguenze<br />
sono evidenti: <strong>la</strong> facciata del<br />
pa<strong>la</strong>zzone - dove vivono 240 persone<br />
- cade letteralmente a pezzi,<br />
gli spuntoni del<br />
cemento armato<br />
sono ormai a<br />
vista in tanti spigoli;<br />
nei muri si<br />
allungano le crepe,<br />
molti so<strong>la</strong>i<br />
sono in pessime condizioni, e gli<br />
appartamenti del primo piano non<br />
hanno iso<strong>la</strong>mento termico. L’impianto<br />
di smaltimento perde perché<br />
“i tubi sono marci” e al<strong>la</strong>ga i vani<br />
condominiali. E poi c’è <strong>il</strong> nemico<br />
peggiore di tutti, quello invisib<strong>il</strong>e<br />
ma “mortale”: l’eternit del tetto,<br />
fuori legge dal 1992. Dice D’Anca:<br />
“In 10 anni abbiamo avuto 12 morti<br />
per tumore e ora ci sono altri 6<br />
ma<strong>la</strong>ti”. Troppi, per non sospettare<br />
che l’amianto ci abbia messo lo<br />
zampino. Da quando, a metà anni<br />
Novanta, hanno iniziato a cadere i<br />
primi calcinacci sui<br />
bambini che giocavano<br />
nel cort<strong>il</strong>e<br />
condominiale e <strong>il</strong><br />
riscaldamento si è<br />
messo a fare i capricci,<br />
ben poco si<br />
era mosso. Eppure i soldi c’erano<br />
dal 2003: ben 3 m<strong>il</strong>ioni di euro per<br />
<strong>la</strong> manutenzione delle case popo<strong>la</strong>ri<br />
pronti già allora ma “conge<strong>la</strong>ti”<br />
dal<strong>la</strong> Regione a causa di un contenzioso<br />
con <strong>il</strong> Comune di Firenze.<br />
Ma i cittadini si sono messi di<br />
tra<strong>verso</strong> e – ultimo episodio un rumoroso<br />
sit del 5 novembre scorso<br />
- hanno al<strong>la</strong> fine costretto i due enti<br />
a par<strong>la</strong>rsi e risolvere <strong>la</strong> questione<br />
. Ecco così i soldi per via Martini<br />
che Casa Spa, <strong>la</strong> società pubblica<br />
che gestisce l’ed<strong>il</strong>izia popo<strong>la</strong>re<br />
fiorentina, ut<strong>il</strong>izzerà per rendere di<br />
nuovo vivib<strong>il</strong>e lo stab<strong>il</strong>e. Ma è quasi<br />
una goccia nel mare dell’emergenza<br />
abitativa di Firenze, avverte<br />
<strong>il</strong> Sunia, <strong>il</strong> sindacato degli inqu<strong>il</strong>ini.<br />
“Ci sono ancora 6,5 m<strong>il</strong>ioni di euro<br />
fermi e altri 3m<strong>il</strong>a alloggi in tutta<br />
<strong>la</strong> città che hanno urgente bisogno<br />
di <strong>la</strong>vori di restauro, manutenzione<br />
e bonifica”, dice Simone Porzio,<br />
segretario provinciale. Solo per restare<br />
nel quartiere 4, elenca Porzio,<br />
ci sono “interventi da centinaia di<br />
migliaia di euro per rifare facciate<br />
cadenti e bonificare dall’amianto<br />
in via Pio Fedi, in via dell’Argingrosso,<br />
in via Canova e in via del<strong>la</strong><br />
Casel<strong>la</strong>”.<br />
on saranno certo ai primi po-<br />
tra i luoghi visitati dagli<br />
Nsti<br />
appassionati d’arte che sbarcano<br />
a Firenze, né tanto meno una meta<br />
ambita dalle masse di turisti provenienti<br />
da tutto <strong>il</strong> mondo, pronte ad<br />
affrontare ore in f<strong>il</strong>a sotto <strong>la</strong> pioggia<br />
pur di dare un’occhiata al David o<br />
provare l’emozione di guardare giù<br />
dal Campan<strong>il</strong>e di Giotto. Eppure,<br />
appena al di là dell’Arno, in verità<br />
non troppo lontano dal<strong>la</strong> ribalta<br />
delle guide turistiche, anche <strong>il</strong> territorio<br />
del Quartiere 4 non manca<br />
di offrire, sia pure nel suo piccolo,<br />
luoghi di interesse e testimonianze<br />
del passato, spesso mesco<strong>la</strong>te così<br />
bene nel contesto quotidiano del<strong>la</strong><br />
vita urbana da non far nemmeno<br />
sospettare del loro valore storico<br />
ed artistico. Nei percorsi di tutti<br />
i giorni, <strong>verso</strong> <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> o l’ufficio,<br />
è molto fac<strong>il</strong>e imbattersi, ad<br />
esempio, in uno degli oltre ottanta<br />
tabernacoli disseminati lungo le<br />
strade del quartiere, nel<strong>la</strong> stragrande<br />
maggioranza dei casi realizzati<br />
negli ultimi tre secoli, ma talvolta<br />
assai più antichi, come nel caso del<br />
tabernacolo di via Pa<strong>la</strong>zzo dei Diavoli,<br />
che<br />
da dietro<br />
al vetro di<br />
protezione<br />
<strong>la</strong>scia intravedere<br />
<strong>la</strong> figura<br />
di una<br />
Madonna col Bambino e i Santi<br />
datab<strong>il</strong>e al XIV secolo; subito accanto,<br />
l’Oratorio del<strong>la</strong> Madonna<br />
del<strong>la</strong> Querce, contenente numerosi<br />
affreschi attribuiti a Paolo Schiavo<br />
e risalente allo stesso periodo. E<br />
sempre nel<strong>la</strong> zona di Legnaia, si<br />
trovano le chiese di San Quirico<br />
e Sant’Angelo, attestate già nell’undicesimo<br />
secolo, al cui interno<br />
FATTI E PERSONE<br />
VIA MARTINI. La Regione ha messo a disposizione i 560m<strong>il</strong>a euro per l’intervento urgente di risanamento<br />
E le case popo<strong>la</strong>ri vinsero <strong>la</strong> battaglia<br />
Dopo una lunga mob<strong>il</strong>itazione dei residenti del pa<strong>la</strong>zzone<br />
al numero 10, in primavera via ai <strong>la</strong>vori per togliere l’amianto<br />
dal tetto e rinnovare facciata e fognature<br />
Michele Fioraso<br />
Stab<strong>il</strong>e costruito<br />
negli anni ‘70 senza<br />
mai un intervento<br />
di manutenzione<br />
Lo stato di usura delle case popo<strong>la</strong>ri di via Simone Martini<br />
ITINERARI. Un giro tra storia e beni culturali<br />
Sulle orme dell’arte nel quartiere<br />
Santa Maria a Mantignano<br />
sono conservate opere del Quattrocento<br />
e del Seicento. Non meno<br />
antiche ed importanti sono poi le<br />
chiese di San Pietro a Sollicciano<br />
e di Santa Maria Mantignano, dal<br />
momento che <strong>la</strong> prima può vantare<br />
una tavo<strong>la</strong> trecentesca di Giovanni<br />
del Biondo, mentre <strong>la</strong> seconda<br />
custodisce un crocifisso ligneo cinquecentesco<br />
e un affresco attribuito<br />
ad un artista vicino a Mariotto Albertinellli.<br />
Ma, arte religiosa a parte,<br />
<strong>il</strong> Q4 non <strong>la</strong>scia a bocca asciutta<br />
nemmeno gli estimatori di v<strong>il</strong>le e<br />
Nei percorsi di tutti i giorni<br />
è molto fac<strong>il</strong>e imbattersi<br />
in uno degli oltre ottanta<br />
tabernacoli lungo le strade<br />
giardini,<br />
grazie al<strong>la</strong><br />
splendida<br />
V<strong>il</strong><strong>la</strong> Strozzi<br />
“Al Boschetto”,<br />
già “pa<strong>la</strong>gio”<br />
nel Trecento e in seguito<br />
più volte ricostruita ed ampliata,<br />
spazio suggestivo, ricco di opere<br />
e decorazioni, contornato dal “delizioso<br />
boschetto”, <strong>il</strong> grande parco<br />
– oggi pubblico – e dai suoi arredi,<br />
nonché dal<strong>la</strong> celebre Limonaia, ristrutturata<br />
recentemente su progetto<br />
di Giovanni Michelucci e sede<br />
di mostre ed eventi.<br />
/G.R.<br />
IL DISTURBO D’ANSIA<br />
I<br />
l disturbo d’ansia è altamente diffuso, anche se<br />
spesso viene confuso con l’ansia “buona”, intesa<br />
come condizione fisiologica e funzionale, non<br />
patologica, ut<strong>il</strong>e in molti momenti del<strong>la</strong> vita per<br />
proteggere dai rischi, migliorare le prestazioni,<br />
mantenere lo stato di allerta, selezionare gli stimoli con<br />
maggiore attenzione e rendere le emozioni più intense e<br />
suggestive. L’ansia diventa un limite nel momento in cui<br />
si manifesta con modalità eccessive e quindi <strong>la</strong> persona<br />
Elisabetta Romeo<br />
non riesce più a gestire e control<strong>la</strong>re <strong>la</strong> preoccupazione e prova un senso di<br />
irrequietezza, difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria, fac<strong>il</strong>e affaticab<strong>il</strong>ità,<br />
eccessiva irritab<strong>il</strong>ità, tensione musco<strong>la</strong>re e difficoltà ad addormentarsi o a<br />
dormire in modo soddisfacente. Può essere accompagnata da sensazioni<br />
fisiche come palpitazioni, nausea, tremori o respiro corto. Tale disagio, se<br />
prolungato nel tempo, può provocare diversi inconvenienti, sia rispetto alle<br />
re<strong>la</strong>zioni sociali, sia in <strong>campo</strong> <strong>la</strong>vorativo. L’ansia può essere associata ad un<br />
problema medico oppure ad altri disturbi psicologici. Per affrontare tale<br />
disturbo sarebbe fondamentale orientarsi al<strong>la</strong> risoluzione delle cause che<br />
provocano l’ansia, per imparare a gestire <strong>la</strong> preoccupazione in altro modo,<br />
fino a far<strong>la</strong> divenire una risorsa.<br />
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FATTI E PERSONE<br />
ISOLOTTO • LEGNAIA • SOFFIANO<br />
Gennaio 2009<br />
NON SOLO CALCIO/1. Nascerà nell’area del Caval<strong>la</strong>ccio <strong>il</strong> nuovo tassello del mosaico del<strong>la</strong> “cittadel<strong>la</strong> dello sport”<br />
<strong>Il</strong> football americano si stab<strong>il</strong>isce nel Q4<br />
Approvato <strong>il</strong> progetto esecutivo per <strong>il</strong> <strong>campo</strong>,<br />
che potrà essere ut<strong>il</strong>izzato anche per <strong>il</strong> rugby.<br />
Oltre al terreno da gioco previsti anche una tribuna,<br />
uffici e un punto ristoro<br />
5<br />
Annalisa Cecionesi<br />
Un nuovo tassello sarà aggiunto al<br />
mosaico di impianti previsti nel<strong>la</strong><br />
cosiddetta “cittadel<strong>la</strong> dello sport”<br />
del quartiere 4. Si tratta del <strong>campo</strong><br />
per <strong>il</strong> football americano, <strong>il</strong> cui progetto esecutivo<br />
è stato approvato nei mesi scorsi dal<strong>la</strong><br />
giunta fiorentina su proposta dell’assessore allo<br />
sport Eugenio Giani. <strong>Il</strong> <strong>campo</strong>, situato nell’area<br />
del Caval<strong>la</strong>ccio - nei pressi del<strong>la</strong> nuova pista<br />
cic<strong>la</strong>b<strong>il</strong>e - avrà <strong>il</strong> suo ingresso da via del Perugino.<br />
Di dimensioni di 120x70 metri, disporrà<br />
di una tribuna coperta capace di ospitare fino<br />
a 750 spettatori. Nel sottotribuna si troveranno<br />
gli spogliatoi e i servizi per gli atleti, accessib<strong>il</strong>i<br />
anche ai disab<strong>il</strong>i, l’infermeria, un ufficio, <strong>la</strong><br />
sede del<strong>la</strong> società e un piccolo magazzino. Una<br />
pa<strong>la</strong>zzina adiacente al<strong>la</strong> tribuna ospiterà uno<br />
spazio per le attrezzature, mentre all’ingresso<br />
è prevista una zona ristoro per <strong>il</strong> pubblico. Un<br />
tunnel sotterraneo condurrà al <strong>campo</strong>, attraversando<br />
<strong>il</strong> sottotribuna. L’impianto, ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>e<br />
anche per <strong>il</strong> rugby, avrà un costo complessivo<br />
di un m<strong>il</strong>ione e 600m<strong>il</strong>a euro. <strong>Il</strong> presidente del<strong>la</strong><br />
commissione sport del Q4 Romano Prunecchi<br />
si dice “soddisfatto di questo progetto”, che<br />
consentirà finalmente al<strong>la</strong> squadra dei Guelfi<br />
di avere una collocazione stab<strong>il</strong>e. La società,<br />
unica realtà fiorentina di football americano,<br />
nata nel 2000, ha già ottenuto buoni risultati,<br />
come <strong>la</strong> vittoria del campionato di serie B nel<br />
2005. Attualmente, <strong>la</strong> squadra disputa le partite<br />
interne allo stadio di atletica Ridolfi di Campo<br />
di Marte. Gli allenamenti, invece, una volta ultimato<br />
l’impianto di <strong>il</strong>luminazione, dovrebbero<br />
aver luogo al <strong>campo</strong> di San Bartolo, in via dell’Isolotto,<br />
ora in corso di ristrutturazione. A San<br />
Bartolo <strong>la</strong> squadra potrà istituire <strong>la</strong> propria sede<br />
provvisoria, nell’attesa di poter disporre, nei<br />
L’area dove sorgerà <strong>il</strong> <strong>campo</strong> di football americano<br />
prossimi anni, del <strong>campo</strong> del Caval<strong>la</strong>ccio. “Un<br />
<strong>campo</strong> costruito appositamente per questo sport<br />
- sostiene Prunecchi – che consentirà al<strong>la</strong> società<br />
dei Guelfi, radicata da tempo sul nostro territorio,<br />
<strong>la</strong> programmazione di tutte le attività, non<br />
solo agonistiche, propedeutiche a questo sport,<br />
indirizzate al<strong>la</strong> sua valorizzazione e p<strong>rom</strong>ozione<br />
e all’ampliamento del settore giovan<strong>il</strong>e. Tra<br />
queste spicca <strong>il</strong> coinvolgimento delle scuole,<br />
sul<strong>la</strong> scia dell’attività che <strong>il</strong> Firenze Rugby<br />
Club sta conducendo grazie al<strong>la</strong> presenza di una<br />
struttura stab<strong>il</strong>e a San Bartolo a Cintoia”.<br />
NON SOLO CALCIO/2. In arrivo due nuove strutture nel<strong>la</strong> zona compresa tra v<strong>il</strong><strong>la</strong> Vogel e via Lunga<br />
Pa<strong>la</strong>rotelle e palestra per portatori di handicap: novità alle Torri<br />
un vero e proprio polo sportivo quello che, piano piano,<br />
É sta nascendo alle Torri. Oltre al pal<strong>la</strong>io, al<strong>la</strong> sede del<strong>la</strong><br />
società podistica “Le Torri” e agli spazi del<strong>la</strong> Ciatt, impegnata<br />
quest’anno nel<strong>la</strong> massima serie del campionato italiano di<br />
tennistavolo, nell’area compresa tra v<strong>il</strong><strong>la</strong> Vogel e via Lunga<br />
sono in arrivo due strutture molto partico<strong>la</strong>ri che ne faranno<br />
quasi sicuramente un punto di riferimento per lo sport cittadino.<br />
Sorgerà qui, infatti, <strong>il</strong> nuovo pa<strong>la</strong>zzetto dedicato al<br />
pattinaggio, una tensostruttura in pvc sostenuta da archi di<br />
legno <strong>la</strong>mel<strong>la</strong>re, chiusa su tutti i <strong>la</strong>ti da vetrate, lungo i <strong>la</strong>ti<br />
del<strong>la</strong> quale saranno ricavate due piccole pa<strong>la</strong>zzine per ospitare<br />
gli spogliatoi, i servizi igienici, e alcuni ambienti per uffici e<br />
magazzini. Al centro, ovviamente, <strong>la</strong> pista, realizzata in calcestruzzo<br />
lisciato, lunga quaranta metri e <strong>la</strong>rga venti, e lo spazio<br />
per una novantina di spettatori. “Sarà <strong>il</strong> pa<strong>la</strong>rotelle per tutto <strong>il</strong><br />
territorio dell’Oltrarno – dice Romano Prunecchi, presidente<br />
del<strong>la</strong> commissione sport del Q4 – grazie al quale sarà possib<strong>il</strong>e<br />
per le società praticare <strong>il</strong> pattinaggio tutto l’anno senza allontanarsi<br />
dal quartiere”. L’allusione è<br />
al<strong>la</strong> polisportiva “<strong>Il</strong> Boschetto”, che<br />
nonostante <strong>la</strong> consolidata tradizione<br />
e i risultati importanti, da tempo<br />
è costretta ad allenarsi in strutture<br />
ritenute non adatte o addirittura<br />
a cercare ospitalità fuori Firenze.<br />
Nel complesso, l’opera avrà un costo di settecentom<strong>il</strong>a euro<br />
e, dopo <strong>la</strong> posa simbolica del<strong>la</strong> prima pietra, avvenuta lo scorso<br />
novembre, i <strong>la</strong>vori dovrebbero terminare entro <strong>la</strong> prossima<br />
<strong>Il</strong> pa<strong>la</strong>zzetto per <strong>il</strong> pattinaggio<br />
servirà tutto l’Oltrarno<br />
e <strong>la</strong> disciplina sarà praticata<br />
senza allontanarsi dal quartiere<br />
estate. Già dal mese prossimo, invece, dopo lo stop subito lo<br />
scorso autunno a opera praticamente ultimata, dovrebbero finalmente<br />
ripartire i <strong>la</strong>vori all’altra “novità sportiva” delle Torri,<br />
vale a dire <strong>la</strong> palestra specifica per i portatori di handicap,<br />
al cui interno troveranno spazio, tra<br />
le altre, le attività del<strong>la</strong> Polisportiva<br />
handicappati fiorentini, che<br />
da molti anni p<strong>rom</strong>uove lo sport<br />
anche come occasione di incontro<br />
e col<strong>la</strong>borazione tra disab<strong>il</strong>i e normodotati.<br />
“La palestra non dovrà<br />
essere un ghetto – dice a questo proposito Prunecchi – e <strong>la</strong> sua<br />
vicinanza al pal<strong>la</strong>io, al pa<strong>la</strong>rotelle e al<strong>la</strong> Ciatt aprirà davvero<br />
grandi possib<strong>il</strong>ità”.<br />
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6 Gennaio 2009 ISOLOTTO • LEGNAIA • SOFFIANO<br />
ORTI SOCIALI<br />
È TEMPO DI NUOVE DOMANDE<br />
Dal 15 al 30 gennaio si riaprono i termini<br />
per <strong>la</strong> presentazione delle domande di assegnazione<br />
degli orti sociali. Questi i requisiti<br />
necessari per farne richiesta: residenza nel<br />
quartiere 4, aver compiuto 60 anni, essere<br />
pensionati, non svolgere alcuna attività professionale<br />
né in proprio né per conto terzi,<br />
non possedere appezzamenti coltivab<strong>il</strong>i di<br />
terreno nel comune di Firenze e neppure<br />
nei comuni limitrofi. Coloro che sono già<br />
in graduatoria non devono ripresentare <strong>la</strong><br />
domanda, che riguarda invece coloro che<br />
hanno maturato <strong>il</strong> diritto nel corso del 2008<br />
(nuovi residenti nel quartiere 4, persone che<br />
nel frattempo hanno compiuto 60 anni) oppure<br />
semplicemente coloro che negli anni<br />
scorsi non hanno avuto modo di fare <strong>la</strong> loro<br />
richiesta. Per iscriversi è necessario presentarsi<br />
al<strong>la</strong> “Fattoria dei Ragazzi”, in via dei<br />
Bassi 12 - telefono 055.7331367 - dal lunedì<br />
al venerdì dalle 8.30 alle 12.30, e anche <strong>il</strong><br />
martedì e <strong>il</strong> giovedì pomeriggio, dalle 14.30<br />
alle 16. gli interessati dovranno comp<strong>il</strong>are<br />
un apposito modulo di autocertificazione<br />
(per questo è indispensab<strong>il</strong>e presentarsi con<br />
un documento valido di riconoscimento). La<br />
commissione incaricata provvederà successivamente<br />
all’integrazione delle nuove domande<br />
nel<strong>la</strong> graduatoria esistente.<br />
VIA CANOVA<br />
CAMBIO DI RESIDENZA<br />
ALL’ANAGRAFE<br />
I cittadini italiani che devono richiedere <strong>la</strong><br />
residenza a Firenze non devono più recarsi<br />
negli uffici di via dei Leoni, ma possono rivolgersi<br />
ai punti anagrafici decentrati (Pad)<br />
che si trovano nei quartieri. La modalità è<br />
semplice: basta chiamare lo 055.055 per<br />
prenotare l’appuntamento e poi recarsi, nel<br />
quartiere 4, presso <strong>il</strong> Pad di via Canova, nei<br />
consueti orari di apertura (dal lunedì al sabato<br />
dalle 8,30 alle 13; <strong>il</strong> giovedì dalle 8,30<br />
alle 18,30).<br />
ANZIANI<br />
LA “RETE DI SOLIDARIETÀ”<br />
La Rete di Solidarietà è una struttura che,<br />
tutto l’anno, entra in contatto con gli anziani<br />
del quartiere 4, mettendosi in ascolto dei loro<br />
eventuali problemi economici, socioculturali,<br />
fam<strong>il</strong>iari o affettivi. La Rete, resa possib<strong>il</strong>e<br />
dal supporto di un consistente numero<br />
di associazioni operanti sul territorio, fornisce<br />
gratuitamente una serie di significativi<br />
aus<strong>il</strong>i quali: piccole commissioni, disbrigo<br />
di pratiche, acquisto di farmaci, acquisto<br />
del<strong>la</strong> spesa, compagnia domic<strong>il</strong>iare, uscite<br />
per passeggiate e accompagnamenti vari,<br />
informazioni e orientamento per l’accesso<br />
ai servizi. <strong>Il</strong> numero necessario per attivare<br />
i servizi del<strong>la</strong> Rete è 055.7877776. La Rete<br />
di Solidarietà del Q4 si trova in via Assisi 20.<br />
orario di apertura: dal lunedì al venerdì dalle<br />
8,30 alle 12, <strong>il</strong> martedì e <strong>il</strong> giovedì anche<br />
dalle 15 alle 18.<br />
LETTURA<br />
PIU’ “CORSE” PER IL BIBLIOBUS<br />
In attesa del trasferimento delle biblioteche, <strong>il</strong><br />
servizio di prestito e restituzione dei libri resta<br />
affidato al Bibliobus che, a questo scopo,<br />
intensificherà i propri stazionamenti in tutto<br />
<strong>il</strong> territorio circoscrizionale, fino all’inaugurazione<br />
del<strong>la</strong> nuova struttura del Q4. Questi<br />
gli orari di stazionamento del Bibliobus: mercato<br />
di piazza Isolotto: 13, 20, 27 gennaio, 3<br />
e 10 febbraio, ore 10-12,30. Viale dei P<strong>la</strong>tani:<br />
13, 20, 27 gennaio, 3 e 10 febbraio, ore 17-<br />
18; 15, 22, 29 gennaio, 5 febbraio, ore 10-11.<br />
BiblioteCaNova (via Chiusi-via Canova): 13,<br />
20 e 27 gennaio, 3 e 10 febbraio, ore 16-17;<br />
15, 22 e 29 gennaio, 5 febbraio, ore 11-12.<br />
Scuo<strong>la</strong> Don M<strong>il</strong>ani (piazza Carlo Dolci): 21<br />
gennaio, 4 febbraio, ore 16-18. Via dell’Olivuzzo:<br />
14 e 28 gennaio, 11 febbraio, ore 16-<br />
18. Ludoteca “La mongolfiera”, area ex Gasometro:<br />
16 gennaio, 6 febbraio, ore 16-18.<br />
Lungarno Santa Rosa: 23 gennaio, 13 febbraio,<br />
ore 16-18. Ponte a Greve (scuo<strong>la</strong> Pier<br />
del<strong>la</strong> Francesca): 22 gennaio, 12 febbraio,<br />
ore 16-17,30. Ugnano (v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggio Peep): 24<br />
gennaio, 14 febbraio, ore 10-12,30. Per informazioni:<br />
biblioteca Isolotto, viale dei Pini<br />
54, telefono 055.710834 - e-ma<strong>il</strong>: bibiso@<br />
comune.fi.it o biblioteca Argingrosso, c/o<br />
scuo<strong>la</strong> media Luigi Pirandello, via S. Maria<br />
a Cintoia, telefono 055.785001 - e-ma<strong>il</strong>: bibarg@comune.fi.it.<br />
LUDOTECA “LA MONDOLFIERA”<br />
TORNANO LABORATORI E INCONTRI<br />
Dal mese di gennaio, al<strong>la</strong> ludoteca “La Mongolfiera”<br />
è iniziata <strong>la</strong> nuova programmazione<br />
di <strong>la</strong>boratori e narrazioni su un tema<br />
affascinante: “<strong>Il</strong> cielo intorno a noi, pianeti e<br />
mondi fantastici”. Riprende anche lo spazio<br />
incontro del<strong>la</strong> mattina, rivolto a bambini piccoli<br />
fino ai tre anni e alle loro famiglie, che<br />
potranno così conoscere altri bambini e vivere<br />
preziosi momenti di socializzazione. Per<br />
informazioni e iscrizioni è possib<strong>il</strong>e rivolgersi<br />
direttamente al<strong>la</strong> ludoteca, in via dell’Anconel<strong>la</strong><br />
3, le mattine del lunedì, mercoledì e<br />
venerdì, ore 9.30-12.30, e tutti i pomeriggi,<br />
dal lunedì al venerdì, ore 16-19, oppure telefonare<br />
al numero 055/2207455.<br />
ALLA SCOPERTA DELL’OPERA<br />
LE “CONVERSAZIONI MUSICALI”<br />
Si rinnova l’appuntamento con le “Conversazioni<br />
musicali”, curate dagli Amici del<br />
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Gli<br />
incontri, gratuiti, si tengono nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> del<br />
Consiglio Tosca Bucarelli, a V<strong>il</strong><strong>la</strong> Vogel. Nel<br />
corso del<strong>la</strong> manifestazione è possib<strong>il</strong>e acquistare<br />
biglietti a prezzo ridotto per le opere che<br />
verranno presentate. Questo <strong>il</strong> programma:<br />
22 gennaio, ore 16.30, “Lucia di Lammermoor”<br />
di Gaetano Donizetti; 5 febbraio, ore<br />
16.30, “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo.<br />
Gli incontri sono in programma nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong><br />
del Consiglio “Tosca Bucarelli”, V<strong>il</strong><strong>la</strong> Vogel,<br />
via delle Torri 23. Ingresso gratuito. Per informazioni:<br />
ufficio cultura del Q4, via delle<br />
Torri 23, telefono 055/2767113-14-35.<br />
AL GIARDINO DI ARCHIMEDE<br />
LE DOMENICHE MATEMATICHE<br />
Sono riprese le domeniche matematiche al<br />
“Giardino di Archimede”, un Museo per<br />
<strong>la</strong> Matematica. <strong>Il</strong> prossimo appuntamento<br />
“Origami di Carnevale” è in programma <strong>il</strong><br />
1° febbraio: ore 15.30, <strong>la</strong>boratorio di piegatura<br />
del<strong>la</strong> carta (età consigliata 5-99); ore 17,<br />
visita guidata. Informazioni e prenotazioni al<br />
numero 055-7879594, e-ma<strong>il</strong> archimede@<br />
math.unifi.it. <strong>Il</strong> Giardino di Archimede è in<br />
via San Bartolo a Cintoia 19/a, telefono 055-<br />
7879594.<br />
TEATRO<br />
GLI APPUNTAMENTI DEL “FLORIDA”<br />
Ecco i prossimi appuntamento al Teatro<br />
Cantiere Florida, in via Pisana 111r. Stagione<br />
teatrale “Musa di fuoco”: 15-17 gennaio,<br />
Hetty h<strong>il</strong>lesum. Cercando un tetto a Dio; 19-<br />
20 febbraio, La bottega dell’orefice di Karol<br />
Wojt<strong>il</strong>a. Domeniche al Florida - Teatro per i<br />
Ragazzi: 18 gennaio, ore 16, Nata, I Musicanti<br />
di Brema (5/10 anni); 25 gennaio, ore<br />
16, Liberipensatori, La casetta del<strong>la</strong> Pimpa<br />
(3/7 anni); 1 febbraio, ore 16, L’At<strong>la</strong>nte,<br />
Concerto per bolle di sapone (per tutti); 8<br />
febbraio, ore 16, I Burattini di Varese, Biancaneve<br />
(da 3 anni in su); 15 febbraio, ore 16,<br />
Pupi di Stac, Festa di Carnevale, Nell’iso<strong>la</strong><br />
dei pirati! (3/10 anni). Per informazioni:<br />
telefono 055.7135357, e-ma<strong>il</strong> cantiere.florida@elsinor.net.<br />
926010
8 Gennaio 2009<br />
FOCUS. Ecco i nomi schierati dal<strong>la</strong> coalizione tra Pd, La Sinistra, IdV e Verdi<br />
PALAZZO VECCHIO<br />
Primarie, a tu per tu con i candidati<br />
<strong>Il</strong> primo febbraio si vota per scegliere l’aspirante<br />
sindaco dello schieramento di centrosinistra:<br />
con l’uscita di scena di Cioni, sono in corsa<br />
Matteo Renzi, Lapo Pistelli, Danie<strong>la</strong> Lastri, Tea Albini,<br />
Eros Cruccolini e Sabatino Clementini. Possono<br />
votare tutti i residenti che hanno compiuto sedici anni<br />
anche se non sono iscritti ad alcun partito<br />
Francesca Puliti<br />
Si avvicina <strong>il</strong> giorno X nel<strong>la</strong> corsa per l’elezione<br />
del Sindaco. La prima tappa decisiva,<br />
quel<strong>la</strong> delle primarie del centrosinistra per<br />
eleggere <strong>il</strong> candidato al<strong>la</strong> più alta carica cittadina,<br />
è fissata per <strong>il</strong> primo febbraio dalle 8 alle 20.<br />
Per <strong>la</strong> prima volta, dunque, saranno i cittadini stessi<br />
a scegliere chi correrà alle prossime elezioni amministrative.<br />
A vestire <strong>la</strong> casacca del<strong>la</strong> coalizione sarà<br />
uno tra i 5 candidati dello schieramento formato da<br />
Pd, Italia dei Valori, La Sinistra e Verdi, firmatari di<br />
un programma condiviso. Dopo <strong>il</strong> terremoto causato<br />
dall’inchiesta su Castello - scoppiata proprio nel<br />
momento clou delle candidature - e diverse scosse di<br />
assestamento, <strong>il</strong> rego<strong>la</strong>mento avanzato dal Pd prevede<br />
<strong>la</strong> possib<strong>il</strong>ità da parte del Partito Democratico stesso<br />
di presentare 4 concorrenti “ufficiali”, sostenuti dal<br />
10% dell’assemblea (cioè da 24 persone ciascuno),<br />
senza bisogno di nessuna raccolta di firme tra i cittadini<br />
come era stato invece vent<strong>il</strong>ato sotto Natale. I<br />
partiti minori possono decidere di sostenere uno dei<br />
candidati in lizza o schierare un loro rappresentante.<br />
Per adesso hanno optato per quest’ultima alternativa<br />
La Sinistra e l’Italia dei Valori, nominando rispettivamente<br />
Eros Cruccolini e Sabatino Clementini, che<br />
dovranno dunque vederse<strong>la</strong> con Lapo Pistelli, Matteo<br />
Renzi, Danie<strong>la</strong> Lastri e Tea Albini.Una sfida a sei in<br />
grado di accendere l’elettorato: se per le scorse primarie<br />
del Pd - quelle che incoronarono Veltroni segretario<br />
nazionale - andarono a votare circa 35m<strong>il</strong>a fiorentini,<br />
stavolta <strong>la</strong> mob<strong>il</strong>itazione potrebbe essere ancora maggiore.<br />
Si attendono alle urne circa 40-50m<strong>il</strong>a persone.<br />
Possono votare tutti i cittadini con più di 16 anni, residenti<br />
all’interno del Comune di Firenze. Sono elezioni<br />
aperte a tutti, non riservate agli iscritti ai partiti. Basta<br />
recarsi alle urne muniti di documento di identità<br />
e tessera elettorale (per chi <strong>la</strong> possiede) e versare un<br />
piccolo obolo di un euro. Per l’occasione verranno<br />
allestiti una cinquantina di seggi speciali, distribuiti<br />
nel<strong>la</strong> città in circoli, case del popolo e altre sedi, dove<br />
saranno riunite le ordinarie sezioni elettorali. La lista<br />
completa dei seggi sarà pubblicata sul sito del Pd e non<br />
si discosterà molto dal<strong>la</strong> rete organizzata in occasione<br />
delle scorse primarie. Ovviamente i votanti saranno<br />
registrati, per evitare che qualcuno possa votare più di<br />
una volta, ma i registri non verranno resi pubblici nel<br />
rispetto del<strong>la</strong> legge sul<strong>la</strong> privacy. Tramontata l’ipotesi<br />
del ballottaggio tra i primi due “c<strong>la</strong>ssificati”, l’elezione<br />
avverrà in un unico turno.<br />
LAPO PISTELLI<br />
Deputato e responsab<strong>il</strong>e esteri del Pd dal 2007<br />
“Firenze al centro del<strong>la</strong> scena internazionale”<br />
L<br />
Lega Firenze<br />
Quartiere<br />
VIA BEZZUOLI N° 24 - 50142 - TEL. 055-7322835 - FAX 055-7322828<br />
Lo SPI – CGIL ha rinnovato <strong>la</strong> sede di Via Bezzuoli 24<br />
Vi ricordiamo che presso <strong>la</strong> nostra sede<br />
è possib<strong>il</strong>e effettuare le seguenti pratiche:<br />
• Domanda e conteggio pensioni<br />
• Previdenza<br />
• Modulistica per pratiche previdenziali<br />
• Assegni fam<strong>il</strong>iari<br />
• Reversib<strong>il</strong>ità<br />
• Maggiorazioni, integrazioni, ricostituzioni, ecc..<br />
• Richieste di accompagnamento per invalidi civ<strong>il</strong>i<br />
e assegno di invalidità civ<strong>il</strong>e<br />
• Modulistica per assistenza in strutture pubbliche<br />
• Bonus straordinario per le famiglia<br />
• Informazioni varie<br />
apo Pistelli ha 44 anni. Nato e cresciuto a<br />
Firenze, è deputato e responsab<strong>il</strong>e esteri del<br />
Pd. Per <strong>la</strong> campagna delle primarie <strong>il</strong> suo<br />
slogan è “Lapo. Punto e a capo”.<br />
Par<strong>la</strong>ndo di infrastrutture e di mob<strong>il</strong>ità, quali<br />
sono le priorità per Firenze?<br />
La priorità è completare le trasformazioni in corso<br />
e mettersi subito al <strong>la</strong>voro su un’idea complessiva<br />
di città anche per gli spostamenti. Più aree pedonali<br />
non solo in centro, biciclette da prendere e <strong>la</strong>sciare<br />
in punti cap<strong>il</strong><strong>la</strong>ri di noleggio (bike-sharing),<br />
un sistema integrato di trasporti che consenta di<br />
passare fac<strong>il</strong>mente da un mezzo all’altro con una<br />
so<strong>la</strong> tessera. Ci arriviamo curando le opere pubbliche<br />
in città come se fossero i <strong>la</strong>vori di casa<br />
nostra: cantieri sicuri, puliti, che durano giusto <strong>il</strong><br />
tempo dei <strong>la</strong>vori.<br />
La crisi economica si sta facendo sentire anche<br />
a livello locale. Come r<strong>il</strong>anciare i settori che attraversano<br />
le maggiori difficoltà, in partico<strong>la</strong>r<br />
modo le attività legate al turismo?<br />
Meno quantità e più qualità: questa è <strong>la</strong> sfida per<br />
non consumare <strong>la</strong> città in un banale mordi e fuggi<br />
e ottenere una migliore ricaduta anche in termini<br />
economici. Prolungare le presenze, aumentare<br />
luoghi, parchi e musei da vedere, sia per i fiorentini<br />
che per i turisti. Chiederemo anche risorse speciali<br />
perché non siano solo i fiorentini a sostenere <strong>il</strong><br />
peso del<strong>la</strong> pressione turistica. Puntiamo sul<strong>la</strong><br />
qualità urbana a tutti i livelli: facciamo sparire i<br />
cassonetti dal centro storico grazie alle isole interrate,<br />
nessuna tolleranza con chi imbratta muri<br />
e monumenti, p<strong>rom</strong>uoviamo luoghi e occasioni per<br />
Lapo Pistelli<br />
EROS CRUCCOLINI<br />
ar<strong>la</strong>ndo di infrastrutture e<br />
Pmob<strong>il</strong>ità quali sono le priorità<br />
per Firenze?<br />
Al primo posto <strong>il</strong> completamento<br />
del<strong>la</strong> tramvia e <strong>la</strong> realizzazione<br />
di una rete cap<strong>il</strong><strong>la</strong>re su ferro, ut<strong>il</strong>izzando<br />
i binari <strong>la</strong>sciati liberi<br />
dall’Alta velocità. Per quel che<br />
riguarda l’aeroporto invece pensiamo<br />
al<strong>la</strong> diminuzione del suo<br />
impatto sul territorio circostante.<br />
Niente pista paralle<strong>la</strong> ma potenziamento<br />
dei collegamenti con Pisa e<br />
Bologna.<br />
La crisi economica si sta facendo<br />
sentire anche a livello locale,<br />
come r<strong>il</strong>anciare i settori che attraversano<br />
le maggiori difficoltà,<br />
in partico<strong>la</strong>re le attività legate al<br />
turismo?<br />
La città deve qualificarsi, puntare<br />
sul<strong>la</strong> contemporaneità per tornare<br />
ad essere un polo attrattivo non solo<br />
per <strong>il</strong> turismo, ma per gli artisti. I<br />
creativi dovrebbero poter trovare<br />
terreno fert<strong>il</strong>e. Inoltre è necessario<br />
investire sulle alte tecnologie, sul<strong>la</strong><br />
ricerca e l’innovazione. Anche<br />
attra<strong>verso</strong> un più stretto rapporto<br />
tra Amministrazione e Università.<br />
Non dimentichiamo poi che chi soffre<br />
maggiormente questa crisi sono<br />
le famiglie: è necessario <strong>la</strong>vorare<br />
<strong>la</strong> creatività, strade più <strong>il</strong>luminate, marciapiedi ordinati,<br />
piazze per stare insieme. La crisi si supera<br />
meglio se abbiamo una città bel<strong>la</strong>, ordinata e semplice<br />
da vivere.<br />
Come influisce <strong>la</strong> sua esperienza internazionale<br />
sul<strong>la</strong> visione del<strong>la</strong> città?<br />
Firenze appartiene a noi fiorentini ma anche al<br />
mondo intero. Lavoreremo per tener<strong>la</strong> al centro<br />
del<strong>la</strong> scena europea e internazionale, per attrarre<br />
grandi eventi, per scambiare le nostre eccellenze<br />
con quelle di altre città. Negli anni scorsi sono<br />
stato molto all’estero, al Par<strong>la</strong>mento europeo e<br />
con ruoli a livello internazionale. Ma io sono fiorentino,<br />
mi chiamo Lapo, e credo che sia giunto <strong>il</strong><br />
momento per cercare di restituire qui, a casa mia,<br />
tutto <strong>il</strong> meglio che ho visto e imparato fuori.<br />
Presidente del consiglio comunale dal 2004<br />
“Più rapporti con <strong>il</strong> tessuto sociale”<br />
Eros Cruccolini<br />
ad una risposta congiunta tra enti<br />
locali, istituti di credito e altri soggetti<br />
coinvolti in ambito di politiche<br />
per <strong>la</strong> casa e di microcredito.<br />
Continuità o rottura rispetto all’amministrazione<br />
cittadina degli<br />
ultimi 10 anni?<br />
Discontinuità, soprattutto per quel<br />
che riguarda i rapporti con <strong>il</strong> tessuto<br />
sociale. <strong>Il</strong> sindaco e <strong>la</strong> giunta<br />
dovrebbero <strong>la</strong>vorare fuori dal<br />
pa<strong>la</strong>zzo, nelle strade, nelle piazze.<br />
<strong>Il</strong> confronto e <strong>il</strong> dialogo continuo<br />
con i cittadini è fondamentale per<br />
mettere in atto una politica che non<br />
risponda alle esigenze di pochi ma<br />
ai bisogni collettivi.
PALAZZO VECCHIO<br />
VADEMECUM<br />
Si vota <strong>il</strong> primo febbraio dalle 8 alle 20. Possono partecipare tutti<br />
i residenti a Firenze che abbiano compiuto 16 anni. I seggi saranno<br />
allestiti nei circoli, nelle case del popolo e in altre sedi che<br />
verranno pubblicate sul sito del Pd (www.pdfirenze.it). Sarà necessario<br />
un documento d’identità e un versamento di un euro.<br />
C’È ANCHE L’IDV<br />
<strong>Il</strong> direttivo dell’Italia dei valori ha approvato <strong>il</strong> programma<br />
del<strong>la</strong> coalizione e ha dato <strong>il</strong> via libera ad una propria candidatura<br />
per le primarie del Pd.<br />
<strong>Il</strong> nome in <strong>campo</strong> è quello dell’attuale segretario fiorentino<br />
del partito, Sabatino Clementini.<br />
Gennaio 2009<br />
PRECISIAMO<br />
Chiudiamo questo numero in redazione <strong>il</strong> 30 dicembre.<br />
Ad oggi <strong>il</strong> Partito socialista non ha ancora deciso se sottoscrivere<br />
<strong>il</strong> patto di coalizione tra Pd, La Sinistra, Italia dei<br />
Valori e Verdi e se presentare o meno un proprio condidato<br />
alle primarie.<br />
9<br />
DANIELA LASTRI<br />
Assessore comunale al<strong>la</strong> Pubblica Istruzione<br />
“Immagino una città dei diritti e delle persone”<br />
A<br />
ssessore al<strong>la</strong> Pubblica Istruzione e alle<br />
Pari opportunità, Danie<strong>la</strong> Lastri è stata<br />
<strong>la</strong> prima a <strong>la</strong>nciarsi nel<strong>la</strong> sfida delle<br />
Danie<strong>la</strong> Lastri<br />
primarie.<br />
Par<strong>la</strong>ndo di infrastrutture quali sono le<br />
priorità per Firenze?<br />
La tramvia, <strong>il</strong> termovalorizzatore, <strong>il</strong> parco del<strong>la</strong><br />
Piana, <strong>il</strong> nuovo teatro e <strong>il</strong> polo del<strong>la</strong> musica<br />
sono le quattro grandi infrastrutture essenziali<br />
e prioritarie che dovranno farci fare <strong>il</strong> salto di<br />
qualità nei prossimi anni. Una città moderna<br />
in sintonia con le esperienze più avanzate in<br />
Europa e nel mondo.<br />
La crisi economica si sta facendo sentire<br />
anche a livello locale, come r<strong>il</strong>anciare i settori<br />
che attraversano le maggiori difficoltà,<br />
in partico<strong>la</strong>r modo le attività legate al turismo?<br />
Una Pubblica Amministrazione di qualità, più<br />
semplice e meno costosa sarà un valido sostegno<br />
anche per le imprese e tra queste quelle<br />
legate al turismo. <strong>Il</strong> turismo a Firenze va governato<br />
e programmato e dagli incontri che ho<br />
avuto in queste settimane con categorie e operatori<br />
ho avuto <strong>la</strong> conferma di una grande voglia<br />
di partecipazione. <strong>Il</strong> Comune deve incentivare<br />
<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione tra istituzioni e imprese.<br />
Tra le idee che ho presentato c’è quel<strong>la</strong> di un<br />
Forum delle aziende più dinamiche e creative,<br />
per p<strong>rom</strong>uovere col<strong>la</strong>borazioni e occasioni di<br />
crescita sui mercati.<br />
Qual è <strong>la</strong> sua visione del<strong>la</strong> città?<br />
La città che ho più nel cuore è quel<strong>la</strong> dei diritti<br />
e delle persone. Dentro ci vedo tutte le cose<br />
di cui mi sono occupata direttamente in questi<br />
anni e che voglio confermare e sv<strong>il</strong>uppare perché<br />
costituiscono uno dei successi più evidenti<br />
di questa Giunta comunale e di questa maggioranza<br />
di centro sinistra. Non a caso Firenze è<br />
<strong>la</strong> città che ha speso di più per l’istruzione e<br />
dove sono stati raggiunti da tempo gli obiettivi<br />
di Lisbona. E poi ci vedo dentro qualcosa di<br />
più: l’idea di affrontare in modo innovativo <strong>il</strong><br />
tema delle povertà, <strong>il</strong> mio programma per una<br />
sanità “umanizzata e di iniziativa”, una visione<br />
forte del diritto di partecipazione attiva<br />
al<strong>la</strong> vita del<strong>la</strong> comunità, e una critica severa<br />
all’ideologia del disimpegno del pubblico dal<br />
sistema di welfare.<br />
MATTEO RENZI<br />
Presidente del<strong>la</strong> Provincia dal 2004<br />
“Se vinco cambio Firenze. Se perdo torno a <strong>la</strong>vorare”<br />
osa propone per Firenze?<br />
Penso che Firenze sia <strong>la</strong> città più bel<strong>la</strong> del<br />
Cmondo, e i fiorentini meritino di più. La<br />
prima cosa che voglio cambiare è <strong>la</strong> gestione dei<br />
cantieri. Un giovane ingegnere fiorentino, Massimo,<br />
<strong>la</strong>vora al<strong>la</strong> realizzazione del<strong>la</strong> metropolitana di<br />
Londra e ci ha raccontato che tutte le settimane gli<br />
amministratori londinesi pretendono un rapporto<br />
sullo stato di avanzamento dei <strong>la</strong>vori. A Firenze non<br />
è stato fatto. Tenendo <strong>il</strong> fiato sul collo alle aziende i<br />
<strong>la</strong>vori possono terminare nei tempi stab<strong>il</strong>iti. E noi<br />
abbiamo dimostrato che si può fare con <strong>la</strong> Fi-Pi-Li,<br />
dove tutti i lotti sono stati consegnati con anticipo.<br />
Dicono che è impossib<strong>il</strong>e, ma noi lo abbiamo fatto.<br />
Non solo. La prossima amministrazione dichiarerà<br />
guerra senza quartiere al<strong>la</strong> sciatteria. Che, che nel<strong>la</strong><br />
città del bello, è uno dei problemi più grandi. Dovremmo<br />
essere più attenti al<strong>la</strong> pulizia, ai marciapiedi<br />
sconnessi, persino ai cartelloni stradali.<br />
Quali sono gli altri punti del suo programma?<br />
Serve <strong>la</strong> pista paralle<strong>la</strong>. È l’unica soluzione che<br />
mette in sicurezza l’aeroporto e che migliora <strong>la</strong><br />
qualità del<strong>la</strong> vita dei cittadini di Pereto<strong>la</strong>, Brozzi e<br />
Quaracchi. Va realizzata <strong>la</strong> bretel<strong>la</strong> Barberino-Incisa<br />
che consentirà di liberare l’autostrada intorno<br />
a Firenze. E basta con <strong>il</strong> pellegrinaggio delle auto<br />
a causa del<strong>la</strong> pulizia delle strade. Si può fare senza<br />
spostare i veicoli.<br />
Quale sarà <strong>il</strong> primo atto del<strong>la</strong> nuova giunta?<br />
La prima delibera sarà rivolta ai giovani. Se divento<br />
sindaco riduco gli assessori a 10 e le aziende ai servizi<br />
ad una e con <strong>il</strong> risparmio finanzio <strong>il</strong> progetto per<br />
aiutare le giovani coppie a prendere un mutuo per <strong>la</strong><br />
Matteo Renzi<br />
prima casa a Firenze.<br />
Cosa pensa dei suoi principali avversari?<br />
Rispetto Danie<strong>la</strong> e Lapo ma sono in politica a Firenze<br />
e Roma da 25 anni. Hanno già avuto <strong>la</strong> loro occasione<br />
di cambiare le cose. E se non ci sono riusciti<br />
non è colpa mia. Inoltre mi sembrano molto in linea<br />
con l’attuale giunta: Danie<strong>la</strong> da 10 anni siede nel<strong>la</strong><br />
giunta di Domenici e si è occupata solo di scuo<strong>la</strong>.<br />
Lapo, per i suoi impegni è stato lontano da Firenze<br />
in questi anni. Ma anche lui prosegue su questa<br />
strada, avendo arruo<strong>la</strong>to con sé <strong>la</strong> gran parte del<strong>la</strong><br />
giunta Domenici, dall’ assessore ai cantieri, Matulli,<br />
all’ assessore Giani, ai responsab<strong>il</strong>i delle scelte urbanistiche,<br />
Biagi e Formigli, fino all’assessore verde<br />
Del Lungo. Io invece voglio portare facce nuove in<br />
Pa<strong>la</strong>zzo Vecchio.<br />
TEA ALBINI<br />
Assessore comunale al b<strong>il</strong>ancio e programmazione<br />
“Subito tramvia e circonval<strong>la</strong>zione”<br />
n politica dal 1976, Tea Albini è<br />
IAssessore comunale al b<strong>il</strong>ancio e<br />
programmazione. La sua candidatura<br />
è emersa dopo l’uscita di scena<br />
di Graziano Cioni a causa dell’inchiesta<br />
su Castello.<br />
Par<strong>la</strong>ndo di infrastrutture quali<br />
sono le priorità per Firenze?<br />
La priorità assoluta è <strong>la</strong> conclusione<br />
del<strong>la</strong> tramvia e quindi <strong>la</strong> realizzazione<br />
di una rete di mob<strong>il</strong>ità integrata.<br />
La città ha bisogno di infrastrutture<br />
nuove e più moderne, per questo<br />
credo molto nel progetto del<strong>la</strong> circonval<strong>la</strong>zione,<br />
l’unico in grado di<br />
risolvere <strong>il</strong> problema del traffico.<br />
Inoltre è necessario fare chiarezza<br />
sul<strong>la</strong> questione dell’aeroporto. La<br />
pista paralle<strong>la</strong> non è un’ipotesi da<br />
escludere, ci stiamo <strong>la</strong>vorando.<br />
La crisi economica si sta facendo<br />
sentire anche a livello locale, come<br />
r<strong>il</strong>anciare i settori che attraversano<br />
le maggiori difficoltà, in partico<strong>la</strong>r<br />
modo le attività legate al<br />
turismo?<br />
Innanzitutto attra<strong>verso</strong> un’assunzione<br />
di responsab<strong>il</strong>ità da parte di<br />
tutti i soggetti coinvolti, non solo da<br />
parte dell’amministrazione. Firenze<br />
dovrebbe smettere di pensare di<br />
poter vivere di una rendita di posizione<br />
e cominciare a diversificare e<br />
Tea Albini<br />
qualificare l’offerta. Da parte sua<br />
l’amministrazione si impegna a<br />
dare risposte certe, a prendere decisioni<br />
in tempi rapidi. A partire da<br />
una veloce approvazione del Piano<br />
strutturale e del conseguente Rego<strong>la</strong>mento<br />
urbanistico.<br />
Quanto c’è del Cioni in questa<br />
sua candidatura? Quanto condivide<br />
le sue posizioni?<br />
Le idee di Graziano sono le mie,<br />
condivido pienamente <strong>la</strong> sua linea<br />
politica, a partire dal<strong>la</strong> convinzione<br />
che una città coesa, accogliente<br />
e solidale non è incompatib<strong>il</strong>e con<br />
<strong>la</strong> sicurezza, ma anzi deve andare di<br />
pari passo <strong>il</strong> decoro.<br />
PROMOZIONE<br />
VALIDA FINO<br />
AL 15 FEBBRAIO<br />
RICOSTRUZIONE<br />
UNGHIE PIEDI:<br />
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DEL 25%<br />
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Tutti i giovedi aperti fino alle 21:30<br />
991536
10 Gennaio 2009<br />
POLLICE VERDE. I “vasi d’appartamento” spopo<strong>la</strong>no in città, ma occuparsene è molto costoso<br />
L’erba del vicino è sempre più cara<br />
S<br />
Le piante del<strong>la</strong> macchia<br />
mediterranea sono<br />
tra le più gettonate<br />
dai fiorentini amanti<br />
del “giardinaggio<br />
domestico”.<br />
Immancab<strong>il</strong>i<br />
poi i vasetti di salvia<br />
e rosmarino, mentre<br />
i single scelgono cactus<br />
e sim<strong>il</strong>i. Ma mantenere <strong>il</strong><br />
verde ha <strong>il</strong> suo prezzo:<br />
per un prato<br />
si spendono anche<br />
800 euro al mese<br />
Sara Curradi<br />
crivi Firenze e leggi giglio. Ma solo sul<strong>la</strong><br />
carta ormai, i giaggioli (o iris, che dir si<br />
voglia) sono coltivati quasi esclusivamente<br />
nei giardini storici del<strong>la</strong> città: i fiorentini con<br />
<strong>il</strong> pollice verde preferiscono coltivare altro. Tramontata<br />
quasi definitivamente l’era delle piante<br />
esotiche tipica degli anni ‘70 e ‘80, quando gli<br />
appartamenti erano pieni di ficus o chenzie e<br />
nei giardini spuntavano i cipressi argentati dell’Arizona<br />
o addirittura le palme accanto ai v<strong>il</strong>lini<br />
del Campo di Marte, oggi si preferisce coltivare<br />
piante autoctone, che hanno anche <strong>il</strong> vantaggio<br />
di reggere meglio <strong>il</strong> microclima fiorentino. Solo<br />
negli uffici ne è rimasta qualche traccia, ma in<br />
quei casi si preferisce prendere le piante in affitto<br />
ogni 10 giorni e fare sempre un’eccellente<br />
FIRENZE e LA QUESTIONE MORALE<br />
FIRENZE, CITTA FERITA, riporta La Nazione del 16 dicembre<br />
u.s..<br />
Per degrado, sporcizia, mancata rimozione dei rifiuti, ma<br />
anche per perdita di sicurezza e inadeguatezza di parcheggi<br />
e mezzi pubblici.<br />
E’ l’opinione dei commercianti del Centro storico, secondo<br />
una recentissima indagine dell’Istituto Freni (Dicembre<br />
2008) Commissionata da CONFCOMMERCIO. Circa 500<br />
gli imprenditori intervistati, un campione che permette<br />
di ricostruire l’opinione di chi opera all’interno del Centro<br />
storico, e cioè 6.500 esercizi e oltre 20.000 addetti.<br />
Che bocciano <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita cittadina: secondo <strong>il</strong><br />
51% degli intervistati “è molto peggiorata” e secondo<br />
<strong>il</strong> 36% “abbastanza peggiorata”. 1 Commerciante su 2 è<br />
stato vittima di violenza negli ultimi 3-4 anni, e così via<br />
per furti e scippi, minacce e aggressioni, danneggiamenti<br />
e deturpazioni.<br />
FIRENZE, CITTA’ DEGRADATA<br />
Rincara <strong>la</strong> dose, sempre sulle stesse pagine, Bruno Santi,<br />
già Soprintendente per <strong>il</strong> Patrimonio storico e artistico di<br />
Firenze, Prato e Pistoia, oggi ai vertici dell’Opificio delle<br />
Pietre Dure “Questa negligenza nel<strong>la</strong> cura delle strade,<br />
delle piazze, dei luoghi storici fiorentini è segno di una<br />
comunità senz’anima e di una amministrazione civica<br />
priva di sensib<strong>il</strong>ità” “Tutte le segna<strong>la</strong>zioni da parte nostra<br />
al<strong>la</strong> amministrazione civica sono rimaste inascoltate. La<br />
città è sciatta, non si tiene conto dell’arredo urbano, le<br />
strade sono tenute male. La Stazione di Santa Maria Novel<strong>la</strong><br />
maleodora di urina anche a molti metri di distanza”.<br />
IL SINDACO di FIRENZE e <strong>la</strong> QUESTIONE MORALE<br />
Leonardo Domenici è un Sindaco che per tutto <strong>il</strong> suo<br />
mandato è stato veramente vicino al<strong>la</strong> città, soprattutto<br />
per andare a vedere<br />
le partite del<strong>la</strong> Fiorentina<br />
in tribuna<br />
d’onore. D’altra parte<br />
è un <strong>la</strong>voro pesante<br />
che qualcuno doveva<br />
pur fare.<br />
Poche settimane fa,<br />
poi, <strong>il</strong> “ Sindaco da<br />
guardare negli occhi<br />
Riccardo Sarra<br />
Capogruppo di AN<br />
al Consiglio Comunale di Firenze<br />
“ (slogan del<strong>la</strong> sua campagna elettorale del ’99) ha dato<br />
ulteriore testimonianza del narcisismo esasperato e del<strong>la</strong><br />
spettaco<strong>la</strong>rizzazione politica che a lui piace tanto ( non<br />
solo video autocelebrativi, dunque ): patetica Vestale del<strong>la</strong><br />
Democrazia oltraggiata ( ! ) e del bon ton giornalistico,<br />
si è infatti stracciato le vesti, pardon, si è incatenato, davanti<br />
al<strong>la</strong> redazione del quotidiano “Repubblica” a Roma,<br />
per protesta contro le cronache apparse in merito al<strong>la</strong> vicenda<br />
giudiziaria di Castello, che avrebbero ferito <strong>la</strong> sua<br />
“sensib<strong>il</strong>ità” umana e politica.<br />
Tanto sensib<strong>il</strong>e ai problemi del<strong>la</strong> città, da disertare le ultime<br />
sedute del Consiglio Comunale.<br />
Intanto <strong>la</strong> Giunta di Sinistra assomiglia sempre più ad<br />
una anatra zoppa: non ha più una maggioranza credib<strong>il</strong>e<br />
e ben 2 assessori sono dimissionari o dimissionati. Ma si<br />
dibattono a Sinistra estenuanti interrogativi di portata<br />
amletica e non meno logoranti lotte intestine “Primarie<br />
di Partito o di Coalizione ?” (sempre nell’interesse del Popolo<br />
Sovrano, ovviamente).<br />
La Sinistra ha affogato Napoli in un cumulo di rifiuti, Firenze<br />
è oltraggiata anche dal ridicolo.<br />
Riccardo Sarra<br />
Capogruppo di AN in Consiglio Comunale a Firenze<br />
figura. Ecco così che spuntano da balconi e giardini<br />
le tipiche piante del<strong>la</strong> macchia mediterranea:<br />
pini soprattutto, che qualche audace prova a<br />
tenere in vaso, sul<strong>la</strong> terrazza del proprio appartamento.<br />
Quasi nessuno- da chi ha <strong>il</strong> giardino a chi<br />
semplicemente <strong>il</strong> balcone -rinuncia alle piante<br />
a<strong>rom</strong>atiche: <strong>la</strong> moda del momento è cucinare <strong>il</strong><br />
roast beef con <strong>il</strong> rosmarino coltivato in casa. Salvia,<br />
rosmarino, menta, timo e cedrina sono piante<br />
resistenti e fac<strong>il</strong>i da curare, vivono bene anche<br />
nei vasi. <strong>Il</strong> fiorentino dal pollice verde di solito è<br />
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA<br />
L’INTERVISTA<br />
rti, giardini e balconi non<br />
Osono sempre stati così come<br />
li vediamo oggi. Nel corso del<strong>la</strong><br />
storia infatti sono cambiati i gusti<br />
e le modalità di coltivare le piante.<br />
“Al tempo dei Medici grande<br />
spazio era dato al collezionismo<br />
di agrumi - spiega <strong>il</strong> dottor Paolo<br />
Luzzi responsab<strong>il</strong>e dell’Orto Botanico<br />
di Firenze - come ad esempio<br />
<strong>la</strong> fantastica varietà “Bizzarria”,<br />
un frutto un po’ limone e un<br />
po’ arancio, trovata a Firenze in<br />
località Torre degli Agli, e alle<br />
collezioni di piante a<strong>rom</strong>atiche<br />
e di bulbose”. Queste ultime, tulipani<br />
in testa, arrivarono a costare<br />
come e più dell’oro. “Uno<br />
sv<strong>il</strong>uppo decisivo al cambiamento<br />
delle collezioni si ebbe tra <strong>la</strong><br />
seconda metà dell’‘800 e i primi<br />
anni del ‘900 quando nacquero<br />
in Toscana i cosiddetti “giardini<br />
di acclimatazione”, spazi di<br />
verde dedicati interamente al<strong>la</strong><br />
coltivazione di specie per lo più<br />
esotiche”.Come sottolinea Luzzi<br />
“uno dei motivi del<strong>la</strong> nascita<br />
degli Orti Botanici è senz’altro<br />
<strong>il</strong> bisogno di conoscere meglio le<br />
HOBBY<br />
una donna che ha più di 45 anni e par<strong>la</strong> amorevolmente<br />
con le sue piante. Non sta attenta alle<br />
mode del momento e si preoccupa solo che le<br />
sue creature stiano bene. Anche le signore over<br />
60 sono molto attente all’angolo verde del<strong>la</strong> casa<br />
e di solito pred<strong>il</strong>igono piante storiche come le<br />
azalee e i gerani, che ormai sono diventate quasi<br />
autoctone. In pole position anche pansè, cic<strong>la</strong>mini<br />
e rose. La cura del roseto è un attività che<br />
piace molto alle donne, amanti delle piante da<br />
Le signore over 60<br />
pred<strong>il</strong>igono<br />
azalee e gerani,<br />
i giovani le bulbose<br />
taglio, i cui fiori possono essere usati per decorare<br />
<strong>la</strong> casa. I giovani invece spesso preferiscono<br />
le bulbose, come i tulipani per intendersi, piante<br />
stagionali, minimali nelle forme e molto colorate.<br />
Non è raro trovare in casa di un single <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssica<br />
pianta grassa, che ha bisogno di poche cure<br />
e attenzioni. <strong>Il</strong> cactus è sicuramente tra quelle<br />
che vanno per <strong>la</strong> maggiore e fa arredamento, e<br />
per una pianta di un metro e mezzo si possono<br />
spendere anche 1000 euro. Parafrasando <strong>il</strong> celebre<br />
f<strong>il</strong>m con Cary Grant si potrebbe dire che “in<br />
città l’erba del vicino è sempre più cara”: tutti<br />
vorrebbero avere un prato perfettamente curato,<br />
ma forse non molti sanno che mantenerlo può<br />
costare anche 800 euro al mese, esclusa l’acqua.<br />
Un lusso che non molti si possono permettere.<br />
Ecco allora che per unire l’ut<strong>il</strong>e al d<strong>il</strong>ettevole<br />
spesso anche in città si trovano orti-giardini con<br />
piante da ortaggio o da frutto (tipo zucchine,<br />
pomodori, me<strong>la</strong>nzane, agli o susini) che oltre a<br />
fare una splendida figura in giardino- è proprio <strong>il</strong><br />
caso di dirlo- danno ottimi frutti.<br />
Par<strong>la</strong> Paolo Luzzi, responsab<strong>il</strong>e Orto Botanico<br />
Quando le piante<br />
erano da collezione<br />
piante medicinali, l’altro motivo<br />
è stato sicuramente quello di<br />
poter trasportare da paesi esotici<br />
piante che potessero poi essere<br />
commercializzate e distribuite nel<br />
territorio”. “Le prime piante alimentari,<br />
mais, patate, pomodori,<br />
fagioli, ananas, ma anche cacao<br />
e caffè crearono subito un enorme<br />
mercato ma anche un fortissimo<br />
stimolo culturale per delle piante<br />
che divennero in breve tempo uno<br />
status symbol dei giardini italiani<br />
(<strong>il</strong> gelso ad esempio per le v<strong>il</strong>le<br />
medicee)”. “Al<strong>la</strong> fine del 1800<br />
– aggiunge l’esperto - l’orto botanico<br />
era, oltre ad un centro di<br />
ricerca sistematica, una sorta di<br />
“zoo vegetale” dove potevano essere<br />
ammirate collezioni di piante<br />
esotiche altrimenti impossib<strong>il</strong>i a<br />
vedere e studiare. L’Orto botanico<br />
oggi è diventato un grande<br />
centro di studio, ricerca e salvaguardia<br />
del<strong>la</strong> biodiversità locale,<br />
un centro di educazione ambientale<br />
a tutti i livelli, un punto di<br />
raccordo di tutte le emergenze<br />
naturalistiche ed ecologiche del<br />
territorio”.<br />
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12 Gennaio 2009<br />
TENDENZE<br />
CURIOSITÀ. Con cifre ragionevoli si possono affittare copie di quadri e oggetti griffati<br />
<strong>Il</strong> lusso? Ora si noleggia su internet<br />
Francesca Puliti<br />
Fashion victim e viziati del lusso<br />
lo sanno, spendere e spandere non<br />
è tanto <strong>il</strong> caso, con quest’aria di<br />
crisi. E poi non è neanche più di<br />
moda. Oggi <strong>il</strong> lusso non si compra più, fa<br />
troppo borghese, meglio affittarlo. Ad andare<br />
per <strong>la</strong> maggiore in questo <strong>campo</strong> sono<br />
le borse griffate, gli oggetti d’arte e lo chef<br />
a domic<strong>il</strong>io. Vezzi che molti di noi credevano<br />
confinati dall’altra parte dell’At<strong>la</strong>ntico,<br />
o meglio ancora, negli scint<strong>il</strong><strong>la</strong>nti episodi<br />
di qualche serie televisiva. Aggiudicarsi<br />
una borsa all’ultimo grido invece non è un<br />
sogno poi tanto irraggiungib<strong>il</strong>e. Per sfoggiare<br />
uno dei famosi bauletti di Louis Vuitton<br />
bastano 50 euro a settimana, 130 per un<br />
mese, a cui bisogna aggiungere le spese di<br />
spedizione. Sottoscrivendo un abbonamento<br />
di tre, sei o dodici mesi si può usufruire<br />
però di un notevole sconto. <strong>Il</strong> pagamento<br />
si effettua online tramite carta di credito<br />
e <strong>la</strong> borsa prescelta arriva direttamente a<br />
casa per mezzo di un corriere, a cui viene<br />
restituita al termine del periodo di noleggio.<br />
In rete l’offerta è veramente ampia:<br />
MyLuxury.biz, uno dei primi siti a fiutare<br />
l’affare in Italia, mette a disposizione una<br />
quarantina di modelli a partire da 15 euro<br />
al<strong>la</strong> settimana (ma più spesso <strong>il</strong> prezzo si<br />
aggira attorno ai 50-60).“Noleggiamo circa<br />
60 borse al mese e le nostre clienti sono<br />
dislocate in tutto <strong>il</strong> paese – spiega Elena<br />
Franchelli, Account Manager - La nostra<br />
cliente<strong>la</strong> ha un’età media che va dai 25<br />
ai 45 anni e spazia tra chi noleggia l’oggetto<br />
di pregio per l’occasione speciale e<br />
chi semplicemente ama cambiare spesso<br />
Lo spettro del<strong>la</strong> recessione bussa alle porte<br />
e <strong>il</strong> mercato risponde con siti internet: con 15 euro<br />
al<strong>la</strong> settimana si affitta una borsa firmata, con 29 euro<br />
al mese ci si mette in salotto una copia di una te<strong>la</strong><br />
di Cezanne da spacciare per originale con gli amici<br />
accessori senza spendere cifre da capogiro”.<br />
Non più fashion victim, insomma, ma<br />
recession victim. <strong>Il</strong> business invece amplia<br />
gli orizzonti e cerca di conquistare nuove<br />
fette di mercato: c’è anche una vetrina per<br />
“lui”, in cui fanno bel<strong>la</strong> mostra di sé tracolle<br />
e valigette dai loghi ben riconoscib<strong>il</strong>i.<br />
C’è poi chi all’accessorio all’ultima moda<br />
preferisce poter mostrare ad amici e parenti<br />
in visita una dimora di c<strong>la</strong>sse, magari ornando<strong>la</strong><br />
con qualche quadro d’autore. Se le<br />
tele sono in affitto, costruirsi <strong>la</strong> propria collezione<br />
privata non è più roba da zar e zarine.<br />
TheMovingArt.com, con sede anche a<br />
Firenze, noleggia copie delle opere più celebri.<br />
L’ordine si fa ancora una volta online<br />
e l’affitto minimo è di tre tele per tre mesi.<br />
C’è solo l’imbarazzo del<strong>la</strong> scelta: oltre alle<br />
copie di anfore e altri reperti archeologici,<br />
<strong>il</strong> catalogo contiene le riproduzioni su te<strong>la</strong><br />
di celeberrimi affreschi come “L’ultima<br />
cena” e “La creazione di Adamo”. Certo in<br />
questi casi è dura far passare l’imitazione<br />
per l’originale. Se <strong>il</strong> tentativo è quello di<br />
stupire gli ospiti meglio puntare su opere<br />
almeno vagamente più abbordab<strong>il</strong>i, come<br />
“La coppia al parco” di Botero, noleggiab<strong>il</strong>e<br />
con 23 euro al mese. Più caro Cezanne:<br />
29 euro <strong>il</strong> canone per ogni te<strong>la</strong>. Per <strong>la</strong><br />
“Dance c<strong>la</strong>ss” di Degas vale <strong>la</strong> pena spendere<br />
qualcosina in più: 45 euro al mese.<br />
Se poi ci si dovesse affezionare all’opera,<br />
appender<strong>la</strong> definitivamente al muro di casa<br />
ci costerebbe quasi m<strong>il</strong>le euro. Infine per<br />
invitare gli ospiti ad ammirare <strong>la</strong> picco<strong>la</strong><br />
galleria d’arte si può “noleggiare” anche lo<br />
chef. <strong>Il</strong> menu si concorda prima e <strong>il</strong> cuoco<br />
porta con sé tutto <strong>il</strong> necessario per imbandire<br />
<strong>la</strong> cena. Altro piccolo lusso: quello di<br />
non cucinare né <strong>la</strong>vare i piatti.<br />
930736
Partecipa al sondaggio<br />
Puoi votare sul sito www.<strong>il</strong>reporter.it<br />
oppure inviaci una ma<strong>il</strong> a dico<strong>la</strong>mia@<strong>il</strong>reporter.it<br />
o telefona al numero 840.70.74.74<br />
<strong>Il</strong> ministro Brunetta ha proposto<br />
di innalzare a 65 anni l’età pensionab<strong>il</strong>e<br />
per le donne, equiparandole così agli uomini.<br />
Pensi che sia giusto?<br />
1. Sì, così si eliminerebbe una disparità di trattamento<br />
2. Sì, ma servono anche misure per favorire l’occupazione femmin<strong>il</strong>e<br />
3. No, tra <strong>la</strong>voro, casa e figli le donne faticano più degli uomini<br />
I risultati saranno pubblicati sul prossimo numero<br />
Così avete risposto <strong>il</strong> mese scorso<br />
Prostitute negli appartamenti. Meglio che in strada?<br />
56,78% Sì, ma solo in case chiuse rego<strong>la</strong>mentate<br />
34,52% Sì, meglio negli appartamenti<br />
8,70% No, portano degrado nei condomini<br />
56,78%<br />
LA LEGGE 194 CHE<br />
8,70%<br />
REGOLAMENTA L’ABORTO<br />
DEVE ESSERE CANCELLATA?<br />
34,52%<br />
<strong>Il</strong> sondaggio è stato effettuato tramite <strong>il</strong> sito internet www.<strong>il</strong>reporter.it,<br />
una linea telefonica dedicata e l’indirizzo e-ma<strong>il</strong> dico<strong>la</strong>mia@<br />
<strong>il</strong>reporter.it. Totale votanti: 1231; Risposte: Sì, ma solo in case chiuse<br />
rego<strong>la</strong>mentate: 699 (56,78%); Sì, meglio negli appartamenti:<br />
425 (34,52%); No, portano degrado nei condomini: 107 (8,70%);<br />
Sondaggio tramite www.<strong>il</strong>reporter.it: 815 (66,20%); Risposte: Sì, ma<br />
solo in case chiuse rego<strong>la</strong>mentate: 465 (57,05%); Sì, meglio negli appartamenti:<br />
279 (34,23%); No, portano degrado nei condomini: 71<br />
(8,71%); Sondaggio tramite linea telefonica dedicata: totale votanti:<br />
203 (15,36); Risposte: Sì, ma solo in case chiuse rego<strong>la</strong>mentate: 118<br />
(58,12%); Sì, meglio negli appartamenti: 68 (33,49%); No, portano<br />
degrado nei condomini: 17 (8,37%); Sondaggio tramite dico<strong>la</strong>mia@<br />
<strong>il</strong>reporter.it: totale votanti: 213 (17,30%); Sì, ma solo in case chiuse<br />
rego<strong>la</strong>mentate: 118 (55,39%); Sì, meglio negli appartamenti: 78<br />
(36,61%); No, portano degrado nei condomini: 19 (8,92%). AVVER-<br />
TENZA: I “sondaggi on line” non sono sondaggi rappresentativi ai<br />
sensi delle direttive dell’Autorità garante delle comunicazioni: essi<br />
non hanno valore statistico. I risultati che forniscono non hanno,<br />
cioè, <strong>la</strong> pretesa di rappresentare l’opinione di gruppi di persone. Sì<br />
tratta di r<strong>il</strong>evazioni aperte a tutti, non basate su un campione e<strong>la</strong>borato<br />
scientificamente, che hanno l’unico scopo di permettere agli<br />
utenti che lo desiderano di esprimere <strong>la</strong> propria personale opinione.
14 Gennaio 2009<br />
TALENTI/1. Quello fiorentino è uno dei popoli più creativi e ingegnosi del Belpaese<br />
Firenze, città da duem<strong>il</strong>a brevetti l’anno<br />
Scarpe che si<br />
allungano, reggiseni<br />
con al<strong>la</strong>rme antistupro,<br />
costumi con airbag<br />
anti annegamento:<br />
sono tutte invenzioni<br />
nate e registrate nel<br />
capoluogo toscano<br />
Simele Kruklidis<br />
Eureka! “Ho trovato”: questa è<br />
l’esc<strong>la</strong>mazione felice di chi, mesco<strong>la</strong>ndo<br />
ab<strong>il</strong>mente creatività e<br />
intuizione con un pizzico di follia,<br />
ha dato vita ad un’idea br<strong>il</strong><strong>la</strong>nte. Per lo più si<br />
tratta di progetti ambiziosi che restano confinati<br />
nel<strong>la</strong> fantasia, sebbene, di tanto in tanto,<br />
capita che trovino applicazione nel<strong>la</strong> realtà<br />
rivoluzionando, anche in piccolo, <strong>la</strong> vita di<br />
tutti giorni. L’inventore d<strong>il</strong>ettante, accertatosi<br />
di aver partorito un’intuizione degna di nota,<br />
non ha che da correre all’Ufficio Brevetti, per<br />
proteggere <strong>il</strong> proprio uovo d’oro da possib<strong>il</strong>i<br />
p<strong>la</strong>gi. <strong>Il</strong> passo successivo agli atti burocratici,<br />
lo conosciamo tutti: munirsi di speranza e<br />
buoni propositi per iniziare a vendere l’idea,<br />
confidando magari di passare dall’anonimato<br />
al<strong>la</strong> fama. Per farsi un’idea di come funziona<br />
<strong>il</strong> <strong>la</strong>to creativo del genio fiorentino basta dare<br />
una sbirciatina negli archivi del<strong>la</strong> Camera di<br />
Commercio, al reparto “Marchi e brevetti”,<br />
dove è possib<strong>il</strong>e consultare, a distanza di tre<br />
mesi di deposito, tutte le idee messe su carta.<br />
Ed ecco che, da una p<strong>il</strong>a infinita di documenti,<br />
oramai reperib<strong>il</strong>i anche nel web, fanno capolino<br />
alcune invenzioni-bizzarre e divertenti al<br />
contempo- ma tutte rigorosamente provenienti<br />
dal nostro territorio. Tra queste, non si può<br />
fare a meno di menzionare le scarpe estendib<strong>il</strong>i<br />
fino a 4 numeri, pensate per i bambini in<br />
fase di crescita; <strong>la</strong> bara con annesso <strong>il</strong> cellu<strong>la</strong>re<br />
per chi temesse <strong>la</strong> solitudine nell’ald<strong>il</strong>à; e ancora,<br />
l’airbag inserito nel costume da bagno<br />
per scongiurare <strong>il</strong> pericolo di annegamento e<br />
infine <strong>il</strong> reggiseno antistupro con incorporato<br />
l’al<strong>la</strong>rme. Invenzioni un tantino bizzarre, ma<br />
piene di arguzia e senso d’ironia. Tra i brevetti<br />
più “azzeccati”, in termini di ut<strong>il</strong>ità, troviamo<br />
invece le cucce per animali domestici<br />
nei grandi supermercati, per <strong>la</strong>sciare in tutta<br />
tranqu<strong>il</strong>lità <strong>il</strong> proprio cucciolo mentre si fa <strong>la</strong><br />
spesa; oppure <strong>il</strong> gettone da inserire nei carrelli<br />
al posto del<strong>la</strong> solita moneta da un euro. Se per<br />
caso vi è sfuggito un sorriso, poco importa: col<br />
tempo può darsi che una di queste invenzioni<br />
vi torni ut<strong>il</strong>e. A suon di idee strampa<strong>la</strong>te è infine<br />
venuta fuori un’ultima piacevole sorpresa:<br />
insieme a M<strong>il</strong>ano, Roma e Torino, <strong>la</strong> nostra<br />
Firenze conta <strong>il</strong> più alto numero di marchi e<br />
brevetti registrati in Italia; parliamo di circa<br />
duem<strong>il</strong>a unità all’anno, cifra che si mantiene<br />
sempre piuttosto stab<strong>il</strong>e. <strong>Il</strong> tutto <strong>la</strong>scia pensare<br />
che, ancora una volta, ci troviamo di fronte<br />
ad una città effervescente, proiettata <strong>verso</strong> <strong>il</strong><br />
futuro e l’innovazione, ma con un briciolo di<br />
quel<strong>la</strong> sana follia, meglio conosciuta come<br />
“creatività”.<br />
L’INTERVISTA<br />
DOSSIER<br />
Amedeo Saracini, Camera di Commercio<br />
“Oggi depositare<br />
un’idea è più semplice”<br />
Amedeo Saracini, responsab<strong>il</strong>e<br />
dell’Ufficio Brevetti<br />
del<strong>la</strong> Camera di Commercio,<br />
ci ha spiegato quali<br />
sono le procedure da seguire per depositare<br />
un’invenzione, un progetto o<br />
un marchio.<br />
Che genere di invenzioni si possono depositare<br />
in questo ufficio?<br />
In questo ufficio ci occupiamo principalmente<br />
di applicazioni industriali; nel<strong>la</strong><br />
fattispecie marchi, brevetti, modelli di<br />
ut<strong>il</strong>ità, disegni, invenzioni. Per quanto<br />
riguarda invece <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del diritto d’autore,<br />
è necessario recarsi al<strong>la</strong> SIAE, Società<br />
italiana degli autori ed editori.<br />
Come si deposita un brevetto o un marchio?<br />
La procedura oggi è diventata molto<br />
semplice; basta comp<strong>il</strong>are un modulo,<br />
scaricab<strong>il</strong>e dal sito www.uibm.eu/it e<br />
recapitarlo, anche tramite ma<strong>il</strong>, in una<br />
qualsiasi Camera di Commercio, Industria,<br />
Artigianato o Agricoltura. Fino allo<br />
scorso anno l’unica difficoltà per l’interessato<br />
era quel<strong>la</strong> doversi accertare da<br />
solo sull’eventuale esistenza di brevetti<br />
sim<strong>il</strong>i, per tute<strong>la</strong>rsi dal rischio di p<strong>la</strong>gio<br />
nei confronti di terzi.<br />
Dunque oggi <strong>la</strong> situazione è più agevole?<br />
Dal luglio 2007, siamo noi stessi a control<strong>la</strong>re<br />
che <strong>il</strong> deposito di un brevetto sia<br />
del tutto esente da p<strong>la</strong>gio. Solo nel caso<br />
in cui l’idea risulti unica e so<strong>la</strong>, diamo <strong>il</strong><br />
via alle procedure burocratiche.<br />
Quanto costa depositare un brevetto in<br />
un ufficio pubblico?<br />
<strong>Il</strong> costo presso <strong>la</strong> Camera di Commercio è<br />
di circa 200 euro, per una tute<strong>la</strong> che dura<br />
dieci anni; successivamente si può rinnovare<br />
<strong>la</strong> richiesta ad un costo inferiore.<br />
Per quanto tempo si è tute<strong>la</strong>ti?<br />
E’ importante sapere che per i primi tre<br />
mesi dal deposito, sul brevetto /S.K.<br />
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DOSSIER<br />
TALENTI/2. Leonardo Bonanni, nato qui, adesso fa <strong>il</strong> ricercatore al Mit di Cambridge<br />
...ma un Archimede è scappato in America<br />
Si è inventato una macchina che ricic<strong>la</strong> piatti di p<strong>la</strong>stica,<br />
<strong>il</strong> cucchiaio che assaggia i cibi da solo, i vestiti che ti abbracciano<br />
e le bambole-telefono: ma ora ha nostalgia delle rive dell’Arno<br />
Gennaio 2009<br />
15<br />
Giulia Righi<br />
Al telefono risponde “Hallo”,<br />
e si sente subito che<br />
l’accento è decisamente<br />
ripulito dalle coloriture<br />
fiorentine. Eppure Leonardo Bonanni<br />
un po’ di Arno se lo porta dentro: è<br />
nato a Firenze, ci è rimasto per nove<br />
La macchina ricic<strong>la</strong> piatti “Dishmaker”<br />
anni, e poi è vo<strong>la</strong>to in America. A ricercare,<br />
e poi a scoprire. Già. Mister<br />
Bonanni è uno degli Archimede dei<br />
tempi nostri che grazie a un cervello<br />
fecondo e a una generosa manciata<br />
di estro creativo ha partorito una serie<br />
di invenzioni che lo hanno reso<br />
“un nome”. Ha studiato architettura<br />
e scultura al<strong>la</strong> Columbia University<br />
di New York. Poi si è dedicato al<br />
design delle cucine, poi ancora alle<br />
“interfacce tatt<strong>il</strong>i” e infine si è dato a<br />
progetti di ricerca sul<strong>la</strong> sostenib<strong>il</strong>ità<br />
ambientale. Come dire, con le mani<br />
in mano ci è rimasto poco. E in tutto<br />
questo ha creato oggetti e macchinari<br />
che sembrano usciti da un f<strong>il</strong>m<br />
di fantascienza. Come <strong>il</strong> suo “Dishmaker”,<br />
una macchina in grado di<br />
ricic<strong>la</strong>re piatti di p<strong>la</strong>stica e trasformarli<br />
grazie al calore: pochi minuti<br />
e una scodel<strong>la</strong> diventa un bicchiere,<br />
poi può ritornare di nuovo scodel<strong>la</strong>, e<br />
via così. Ma si è inventato altre cose<br />
ancora: “Aspetta un secondo, che<br />
riguardo un attimo, sai non mi viene<br />
in mente tutto-tutto”. E toh, ecco<br />
che dal c<strong>il</strong>indro esce un’altra meraviglia:<br />
un cucchiaio che grazie a un<br />
sensore assaggia da solo i cibi. “E’<br />
in grado di r<strong>il</strong>evare acidità e sapidità<br />
negli alimenti -spiega- e per questo<br />
è molto ut<strong>il</strong>e specialmente nel<strong>la</strong> cucina<br />
di precisione, o in quel<strong>la</strong> di chi<br />
ha bisogno di rispettare diete iposodiche”.<br />
Ancora. Siccome lui adesso<br />
fa <strong>il</strong> ricercatore (al Mit, prestigiosa<br />
Leonardo Bonanni<br />
università scientifica di Cambridge,<br />
nel Massachusetts) sa cosa vuol dire<br />
stare lontani dal<strong>la</strong> famiglia. E allora<br />
si è inventato anche un modo giocoso<br />
per far comunicare persone da<br />
un capo all’altro del mondo, specie<br />
i bambini, più inclini al<strong>la</strong> nostalgia<br />
di casa. In apparenza si tratta di un<br />
set di bamboline qualsiasi, di pezza.<br />
Ma in realtà hanno dei componenti<br />
elettronici che le fanno diventare<br />
telefoni: di peluche, ma pur sempre<br />
telefoni. E poi ancora ha creato abiti<br />
che ti fanno sentire come abbracciato<br />
(“ut<strong>il</strong>i nel<strong>la</strong> psicoterapia”) e speciali<br />
led da applicare al <strong>la</strong>vandino di<br />
casa che <strong>il</strong>luminano <strong>il</strong> getto d’acqua<br />
di blu o di rosso a seconda che l’acqua<br />
che scorre sia fredda o calda.<br />
Ma queste invenzioni (e tante altre<br />
visib<strong>il</strong>i sul sito http://leo.media.mit.<br />
edu/) non sono state tutte brevettate:<br />
“Seguo un’altra f<strong>il</strong>osofia -spiega<br />
Bonanni- non brevetto tutto: preferisco<br />
<strong>la</strong>nciare le idee e <strong>la</strong>sciare che<br />
anche gli altri possano sv<strong>il</strong>upparle”.<br />
Un atto gent<strong>il</strong>e, da amante puro<br />
del<strong>la</strong> creatività. Anzi, da “inventore<br />
del futuro”, perché, come spiega lui<br />
stesso, al Media Lab (<strong>il</strong> <strong>la</strong>boratorio<br />
del Mit dove <strong>la</strong>vora) è proprio questo<br />
che si progetta, <strong>il</strong> domani artistico<br />
e tecnologico. Una cosa gli resta<br />
da realizzare. E si vede che freme<br />
per riuscirci: “Mi piacerebbe riuscire<br />
a tornare più spesso a Firenze, in<br />
Italia, sv<strong>il</strong>uppare qualche progetto<br />
qui”.<br />
952258
16 Gennaio 2009<br />
AGENDA 2009. Ecco gli appuntamenti e le novità dei prossimi 12 mesi<br />
Anno nuovo, tutto quello che ci aspetta<br />
Dal<strong>la</strong> partenza del<strong>la</strong> linea 1 del tram a quel<strong>la</strong> dell’alta velocità,<br />
dall’elezione del nuovo sindaco di Firenze a quel<strong>la</strong> del presidente del<strong>la</strong> Provincia.<br />
E altro ancora…<br />
Firenze-Bologna in mezz’ora<br />
Diventerà una realtà al<strong>la</strong> fine di quest’anno <strong>la</strong> linea<br />
dell’Alta Velocità tra Firenze e Bologna, dopo <strong>la</strong><br />
recente inaugurazione, lo scorso 14 dicembre,<br />
di quel<strong>la</strong> tra Bologna e M<strong>il</strong>ano. La tratta che<br />
unirà i capoluoghi di Toscana ed Em<strong>il</strong>ia Romagna<br />
sarà lunga 78,5 ch<strong>il</strong>ometri (73,3 dei<br />
quali in galleria) e <strong>il</strong> suo tempo di percorrenza<br />
a regime sarà di circa 30 minuti. Sul<strong>la</strong> Bologna-Firenze<br />
sono già in corso i test sulle<br />
infrastrutture, poi saranno svolte le corse<br />
di prova e, a dicembre di quest’anno,<br />
partiranno i convogli.<br />
Torna <strong>il</strong> Giro d’Italia<br />
Dopo tre anni torna a Firenze <strong>il</strong> Giro d’Italia,<br />
che quest’anno celebra <strong>il</strong> suo centenario. <strong>Il</strong><br />
22 maggio <strong>la</strong> tappa proveniente dal<strong>la</strong> Vers<strong>il</strong>ia<br />
arriverà al parco delle Cascine e si concluderà<br />
all’ippod<strong>rom</strong>o del Visarno. Quel<strong>la</strong> del 2009<br />
sarà un’edizione storica (con partenza da Venezia <strong>il</strong> 9 e<br />
arrivo a Roma <strong>il</strong> 31 maggio): gli organizzatori hanno pensato<br />
di coinvolgere <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e le città capoluogo di regione. Ecco<br />
perché è previsto un arrivo di tappa, molto suggestivo, anche a<br />
Firenze. <strong>Il</strong> giorno successivo <strong>il</strong> Giro ripartirà da Campi Bisenzio<br />
al<strong>la</strong> volta di Bologna.<br />
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Tramvia,<br />
parte <strong>la</strong> linea 1<br />
I <strong>la</strong>vori termineranno a febbraio, dopodichè ci vorrà un po’ di<br />
tempo per <strong>il</strong> rodaggio, prima che <strong>la</strong> linea 1 del<strong>la</strong> tramvia possa<br />
finalmente partire. I primi passeggeri potranno testar<strong>la</strong> in estate,<br />
quando i treni che percorreranno <strong>la</strong> tratta Scandicci-Santa Maria<br />
Novel<strong>la</strong> verranno definitivamente messi in funzione. 7,6 ch<strong>il</strong>ometri<br />
è <strong>la</strong> distanza che percorreranno i tram, passando per viale Talenti,<br />
piazza Paolo Uccello, viale Fratelli Rosselli, via Jacopo da<br />
Diacceto e arrivando fino al<strong>la</strong> stazione, per un totale di 14 fermate.<br />
Ogni treno è lungo 32 metri, <strong>la</strong>rgo 2,40 e alto 3,30. All’interno<br />
potranno essere ospitati un massimo di 202 passeggeri di cui<br />
160 in piedi. I <strong>la</strong>vori hanno comportato l’abbattimento di 214 alberi<br />
(in compenso ne verranno piantati altri 500). I costi sostenuti<br />
per <strong>la</strong> realizzazione del<strong>la</strong> linea 1 sono di 226,3 m<strong>il</strong>ioni di euro.
Si vota per <strong>il</strong> nuovo sindaco<br />
A giugno i fiorentini saranno chiamati alle urne per scegliere <strong>il</strong> loro sindaco, che succederà a Leonardo Domenici<br />
nel<strong>la</strong> guida del<strong>la</strong> città per i prossimi cinque anni. Al<strong>la</strong> stessa maniera <strong>il</strong> 2009 sarà l’anno del cambio<br />
del<strong>la</strong> guardia al<strong>la</strong> guida del<strong>la</strong> Provincia: Matteo Renzi è infatti giunto al<strong>la</strong> fine del suo mandato e in primavera<br />
verrà scelto <strong>il</strong> suo successore. Infine i cittadini saranno chiamati al voto anche per rinnovare <strong>il</strong> par<strong>la</strong>mento<br />
europeo: secondo quanto annunciato dal ministro Maroni, elezioni amministrative ed europee si terranno in<br />
un “election day” <strong>il</strong> 6 e 7 giugno.<br />
Da Bob Dy<strong>la</strong>n agli Oasis: un anno di concerti<br />
Da Bob Dy<strong>la</strong>n agli Oasis, senza dimenticare – per gli amanti del<strong>la</strong> musica d’autore di casa nostra – Franco<br />
Battiato e Francesco Guccini. Sono questi alcuni dei concerti in programma a Firenze nel corso del 2009.<br />
<strong>Il</strong> 24 febbraio, al Mande<strong>la</strong> Forum, saranno di scena gli Oasis, che tornano in Italia per p<strong>rom</strong>uovere <strong>il</strong> loro<br />
nuovo album “Dig Out Your Soul”. Sempre al Mande<strong>la</strong> Forum, tre giorni più tardi, <strong>il</strong> 27 febbraio, sarà <strong>la</strong> volta<br />
di Francesco Guccini, sul palco con <strong>il</strong> suo nuovo tour. E ancora, l’11 marzo spazio al “World Tour 2009” di<br />
Laura Pausini. Al Teatro Comunale, <strong>il</strong> 17 e 18 marzo, è invece in programma <strong>il</strong> concerto di Franco Battiato.<br />
Un mese più tardi, <strong>il</strong> 18 apr<strong>il</strong>e, al Mande<strong>la</strong> Forum si esibirà <strong>il</strong> cantautore americano Bob Dy<strong>la</strong>n, in Italia con<br />
<strong>il</strong> suo “Neverending Tour”.<br />
Un nuovo rettore per l’Università<br />
Sarà eletto a giugno <strong>il</strong> 22esimo Magnifico Rettore dell’Università<br />
degli studi di Firenze. Dalle tre votazioni necessarie al<strong>la</strong> sua<br />
elezione uscirà <strong>il</strong> nome del successore di Augusto Marinelli,<br />
ovvero di colui che guiderà l’ateneo fiorentino per i prossimi<br />
quattro anni. L’iter del<strong>la</strong> nomina del nuovo rettore inizierà tre<br />
mesi prima delle elezioni (che dovranno tenersi tra <strong>il</strong> 1° e <strong>il</strong> 30<br />
giugno) con <strong>la</strong> pubblicazione del bando che indicherà <strong>la</strong> data<br />
ufficiale del<strong>la</strong> votazione.<br />
<strong>Il</strong> museo Bardini riapre i battenti<br />
E’ attesa per i primi di apr<strong>il</strong>e <strong>la</strong> sospirata riapertura del pa<strong>la</strong>zzo di<br />
piazza dei Mozzi, appartenuto fino al primo ventennio del Novecento<br />
all’antiquario Stefano Bardini, che lo ut<strong>il</strong>izzava come suo<br />
immenso showroom. Più di 3600 sono le opere contenute nei tre piani<br />
dello spazio espositivo, tra cui spiccano l’originale del<strong>la</strong> statua in bronzo<br />
del Porcellino, realizzata da Pietro Tacca e <strong>il</strong> Marzocco che un tempo si<br />
trovava sopra l’ingresso di Pa<strong>la</strong>zzo Vecchio.<br />
Nasce <strong>il</strong> nuovo<br />
Teatro del Maggio<br />
Sorgerà proprio accanto al<strong>la</strong> stazione Leopolda, <strong>il</strong> nuovo Teatro<br />
del Maggio. Un regno del<strong>la</strong> musica composto da tre sale che<br />
potranno funzionare contemporaneamente e una torre scenica<br />
alta 35 metri. Musica sinfonica, lirica e prosa convivranno in uno<br />
spazio creato ad hoc per gli amatori e reso ancora più funzionale<br />
da una zona verde, un grande foyer, un ristorante, un cafè, una<br />
sa<strong>la</strong> da the e un parcheggio da 700 posti. Per un investimento<br />
totale di 105 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />
Santa Maria Nuova<br />
e Torregalli cambiano volto<br />
<strong>Il</strong> 2009 è anche l’anno in cui due importanti ospedali fiorentini,<br />
Santa Maria Nuova e Torregalli, cambiano volto. A primavera finiranno<br />
infatti i <strong>la</strong>vori di ristrutturazione del <strong>la</strong>to di via del<strong>la</strong> Pergo<strong>la</strong><br />
di Santa Maria Nuova, iniziati nel 2001. Anche per l’ospedale San<br />
Giovanni di Dio (che tutti conosciamo come Torregalli) si presenterà<br />
ai suoi pazienti completamente rinnovato, con l’ultimazione<br />
dei <strong>la</strong>vori di ristrutturazione che hanno interessato l’ingresso.
18 Gennaio 2009<br />
TENDENZE. Tantissimi i vo<strong>la</strong>ntini che p<strong>rom</strong>uovono lezioni “di buonumore”<br />
La felicità? Ora per cercar<strong>la</strong><br />
c’è chi si iscrive ad un corso<br />
Giuditta Boeti<br />
SOCIETÀ<br />
Le donne single continuano a ripetere<br />
che cercano uomini simpatici.<br />
Ma se non siete nati con uno<br />
spudorato senso del buonumore,<br />
niente paura, perché imparare a ridere si<br />
può. Per vincere <strong>la</strong> timidezza e superare<br />
l’insicurezza bastano quindici ore da investire<br />
nel<strong>la</strong> “terapia del sorriso” e circa 150<br />
euro da spendere. Materie di insegnamento:<br />
risata e risate; effetti psico-biologici del<br />
riso; l’auto-ironia come risorsa; percezione<br />
e proiezione comica. Quello del<strong>la</strong> terapia<br />
del sorriso è solo uno dei tanti corsi più o<br />
meno originali che vengono pubblicizzati<br />
con tutti i mezzi possib<strong>il</strong>i:<br />
dalle pagine dei<br />
giornali, ai vo<strong>la</strong>ntini<br />
sparsi in città, fino ai<br />
manifesti a caratteri<br />
cubitali che p<strong>rom</strong>uovono<br />
le ‘terapie’ più<br />
Autostima,<br />
arte del<strong>la</strong> risata<br />
e training autogeno:<br />
pagare per imparare<br />
disparate. Ad esempio, per quelli che “tanto<br />
va tutto male ed io non posso farci nul<strong>la</strong>…”<br />
ci sono i corsi di autostima. “Molte persone<br />
malgrado le potenzialità non riescono ad<br />
ut<strong>il</strong>izzare <strong>la</strong> loro intelligenza in modo proficuo<br />
per timidezza, mancanza di fiducia in<br />
se stessi oppure eccesso di critica o debolezza<br />
di motivazione – ammicca ai lettori<br />
un vo<strong>la</strong>ntino distribuito a Firenze – Questo<br />
corso pratico intende p<strong>rom</strong>uovere un’esperienza<br />
attra<strong>verso</strong> le proprie emozioni, valori<br />
e convinzioni, in maniera da far spuntare<br />
nuove visioni che possano portare le persone<br />
ad un livello di consapevolezza maggiore<br />
sulle proprie capacità”.Ma scegliere <strong>il</strong><br />
corso che potrà davvero cambiare <strong>la</strong> vita è<br />
diffic<strong>il</strong>e. C’è <strong>il</strong> corso di lingua russa e quello<br />
di squash. Lezioni per imparare l’ipnosi,<br />
le arti marziali, i massaggi shiatsu, quelle<br />
di taglio e cucito oppure di cucina rapida<br />
ed economica. Oppure si può apprendere <strong>il</strong><br />
Training Autogeno. “Questo corso – spiega<br />
un annuncio di un circolo fiorentino<br />
- è rivolto alle persone che intendono apprendere<br />
metodi di r<strong>il</strong>assamento attra<strong>verso</strong><br />
le proprie capacità di<br />
concentrazione al fine<br />
di raggiungere l’equ<strong>il</strong>ibrio<br />
psicofisico.<br />
Imparare a control<strong>la</strong>re<br />
<strong>la</strong> respirazione, <strong>la</strong><br />
tensione corporale ed<br />
i battiti cardiaci può essere ut<strong>il</strong>e nei casi<br />
di insonnia, emicrania, ipertensione e principalmente<br />
nel controllo dello stress”. La<br />
spesa, viene spiegato su internet, è di circa<br />
200 euro e <strong>il</strong> corso si svolge in “sei lezione<br />
pratiche una volta a settimana, con durata<br />
di due ore ogni seduta, e sarà condotto da<br />
una psicologa specialista in tecniche per<br />
r<strong>il</strong>assamento”. Per chi ama le arti visive in<br />
città si possono trovare anche corsi che, con<br />
circa 350 euro, ti insegnano a fare riprese<br />
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con 400 euro può imparare a suonare <strong>il</strong> violino.<br />
Ma anche <strong>la</strong> spiritualità vuole <strong>la</strong> sua<br />
parte, così “per dare una svolta al<strong>la</strong> propria<br />
vita migliorando <strong>la</strong> consapevolezza” un<br />
corso (con <strong>la</strong> modica spesa di circa settanta<br />
950120<br />
L’INTERVISTA<br />
elle città impazzano i cor-<br />
per <strong>la</strong> ricerca dell’au-<br />
Nsi<br />
tostima, del<strong>la</strong> fiducia e del<strong>la</strong><br />
felicità.<br />
Secondo lei questi incontri<br />
sono effettivamente ut<strong>il</strong>i per<br />
l’arricchimento individuale o<br />
sono <strong>il</strong> sintomo di una società<br />
debole e in crisi?<br />
Innanzitutto occorre dire che<br />
se i corsi sono eseguiti da<br />
persone preparate possono<br />
essere ut<strong>il</strong>i. Ma senza dubbio<br />
sono un segnale forte che <strong>la</strong><br />
nostra è una società in crisi,<br />
una società dove <strong>la</strong> mancanza<br />
di identità diventa mancanza<br />
di autostima. Riflettiamo<br />
sul fatto che lo slogan di una<br />
nota pubblicità reciti “Perché<br />
voi valete”: questo è un sinonimo<br />
forte che attesta come<br />
gli individui, oggi, non hanno<br />
<strong>la</strong> consapevolezza del proprio<br />
valore ma hanno bisogno di<br />
una campagna pubblicitaria<br />
che gli ricordi tale virtù. Anche<br />
Barak Obama, durante <strong>la</strong> sua<br />
campagna elettorale ha usato<br />
tecniche di ipnosi: suggestionando<br />
l’elettorato è riuscito a<br />
tirarlo dal<strong>la</strong> sua parte.<br />
euro) “trasmette un metodo m<strong>il</strong>lenario per<br />
usare l’Energia Universale per se stessi e<br />
per gli altri”. La meta è sempre quel<strong>la</strong>: <strong>la</strong><br />
felicità. Anche se dura poco, vale <strong>la</strong> pena<br />
ricercar<strong>la</strong>. Soprattutto se te lo insegnano in<br />
tre lezioni.<br />
Pao<strong>la</strong> Pompei, psicologa, esperta di comunicazione<br />
“Attenzione agli imbonitori”<br />
In base a quali requisiti un<br />
corso può essere considerato<br />
serio?<br />
<strong>Il</strong> primo passo è quello di accertare<br />
<strong>la</strong> preparazione di chi<br />
svolge le lezioni, ossia verificare<br />
che non si tratti di un imbonitore<br />
dalle improvvisate capacità<br />
bensì di un professionista<br />
preparato. Secondo elemento<br />
di ‘controllo’ è <strong>il</strong> programma<br />
del corso: non deve essere basato<br />
su slogan ad effetto, ma<br />
soprattutto non deve p<strong>rom</strong>ettere<br />
miracoli che comunque sono<br />
sempre irrealizzab<strong>il</strong>i.<br />
Quali rischi si corre frequentando<br />
un corso inappropriato?<br />
Per un paziente in crisi <strong>il</strong> rischio<br />
maggiore è che, dopo <strong>la</strong><br />
frequentazione del corso, <strong>la</strong> situazione<br />
non si risollevi affatto,<br />
piuttosto che gli si ripercuota<br />
contro come un boomerang.<br />
Infatti, se non si ottengono i<br />
risultati p<strong>rom</strong>essi, una persona<br />
vulnerab<strong>il</strong>e diventa ancora<br />
più debole entrando così in un<br />
ginepraio assoluto che porta<br />
al<strong>la</strong> perdita totale del<strong>la</strong> propria<br />
autostima.<br />
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20 Gennaio 2009<br />
SOCIETÀ. Aumenta <strong>il</strong> tasso di natalità nei comuni fuori dai confini del capoluogo<br />
PROVINCIA<br />
Picco di nascite grazie alle straniere<br />
E’ una provincia prolifica, quel<strong>la</strong> fiorentina. Sempre più madri,<br />
sempre più colte, sempre più impegnate professionalmente,<br />
e sempre più straniere. Dopo un ventennio di natalità negativa<br />
Lorenzo Salusest<br />
Ambiente, sostenib<strong>il</strong>ità, sv<strong>il</strong>uppo economico. Conc<strong>il</strong>iare i tre<br />
termini si può. E si deve. E’ quanto emerge dal report sul<strong>la</strong><br />
provincia di Firenze realizzato dall’istituto di ricerche “Ambiente<br />
Italia”. <strong>Il</strong> territorio naturale fiorentino, ricco di opportunità<br />
e di eccellenze, rappresenta sempre più una risorsa ed<br />
un vo<strong>la</strong>no per nuove attività: va interpretato in questa direzione<br />
l’aumento delle presenze turistiche (22% negli ultimi<br />
tre anni). Una crescita che coinvolge per oltre <strong>la</strong> metà le aree<br />
rurali del<strong>la</strong> provincia fiorentina, e soddisfatta soprattutto da<br />
una offerta ricettiva garantita da strutture di accoglienza poco<br />
Èuna provincia prolifica,<br />
quel<strong>la</strong> fiorentina. Sempre<br />
più madri, sempre più colte,<br />
sempre più impegnate<br />
professionalmente, e sempre più<br />
straniere. Dopo un ventennio di natalità<br />
negativa anche nel<strong>la</strong> provincia<br />
di Firenze le nascite hanno registrato<br />
un lento ma progressivo aumento.<br />
Una tendenza avviata al<strong>la</strong> fine degli<br />
anni ’90 e consolidatasi durante i<br />
primi anni di questo secolo. Grazie<br />
soprattutto all’immigrazione dall’estero,<br />
poiché <strong>il</strong> dato che riguarda<br />
le italiane non mostra incrementi<br />
di r<strong>il</strong>ievo. Lo dicono le cifre sul<strong>la</strong><br />
natalità nel<strong>la</strong> provincia di Firenze<br />
raccolte dall’Irpet. Un rapporto indicativo<br />
di come sarà <strong>la</strong> futura popo<strong>la</strong>zione<br />
fiorentina. Ebbene, sono<br />
8493 le nascite registrate nel 2007<br />
nei comuni del<strong>la</strong> provincia, e che<br />
hanno portato <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione totale<br />
a rasentare <strong>il</strong> m<strong>il</strong>ione di abitanti.<br />
Nello stesso anno <strong>il</strong> tasso di natalità<br />
(numero dei nati vivi ogni m<strong>il</strong>le<br />
abitanti) è stato del 8,7%, grazie<br />
soprattutto all’apporto dei comuni<br />
non capoluogo, perché <strong>il</strong> Comune<br />
di Firenze, nonostante rappresenti<br />
oltre <strong>il</strong> 37% del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione provinciale,<br />
ha registrato un peso delle<br />
nascite inferiore a quello delle altre<br />
aree. Seppur lieve, quindi, è in corso<br />
un aumento del<strong>la</strong> fecondità (da<br />
circa 1 figlio per donna nel 1995 a<br />
1.3 nel 2006). La conseguente ripresa<br />
del numero di nati è dovuto in<br />
partico<strong>la</strong>re all’aumento delle donne<br />
immigrate, generalmente ancora in<br />
età fert<strong>il</strong>e al loro arrivo in Italia:<br />
ogni donna italiana ha in media 1,1<br />
figli, contro i 2,2 delle donne straniere.<br />
Quel che emerge è che i nati<br />
da madre straniera sono <strong>il</strong> 21,6% del<br />
totale. Ma <strong>la</strong> propensione al<strong>la</strong> natalità<br />
non è genetica. A determinare <strong>il</strong><br />
comportamento riproduttivo sono in<br />
partico<strong>la</strong>re tre fattori: l’ età, <strong>il</strong> titolo<br />
di studio e <strong>la</strong> condizione professionale.<br />
Nel<strong>la</strong> provincia di Firenze, nel<br />
quinquennio di riferimento 2002-<br />
2006, l’età media delle partorienti è<br />
stata di 32,6. Solo <strong>il</strong> 27% dei neonati<br />
ha una genitrice inferiore ai 30 anni,<br />
mentre quasi <strong>il</strong> 40% di nuovi nati ha<br />
una madre di un’età superiore ai 35<br />
anni (valore che sale al 45,8% se si<br />
considerano le soli madri italiane).<br />
Inoltre oltre <strong>la</strong> metà delle mamme<br />
ultratrentacinquenni è risultata essere<br />
al primo figlio. Infine solo l’8,4%<br />
per cento delle madri ha tre o più<br />
figli, mentre quasi <strong>il</strong> 65% si ferma<br />
al primo. Dati in controtendenza,<br />
anche in questo caso, per quanto riguarda<br />
le donne immigrate: le donne<br />
straniere hanno figli in età più<br />
giovane (una media di 28,5 anni),<br />
e sono maggiormente predisposte,<br />
rispetto alle autoctone, ad avere più<br />
bambini. Per quanto riguarda titolo<br />
di studio e condizione professionale<br />
emerge che oltre un terzo dei nuovi<br />
nati tra <strong>il</strong> 2002 ed <strong>il</strong> 2006 aveva una<br />
FOCUS<br />
I risultati di un’indagine evidenziano eccellenze e criticità dell’area<br />
invasive, come gli agriturismi: modalità a basso impatto ambientale,<br />
basate sul recupero dell’esistente piuttosto che sul<strong>la</strong><br />
costruzione di nuovo complessi. A trainare <strong>il</strong> settore sono soprattutto<br />
i flussi turistici provenienti dall’estero, da sempre più<br />
sensib<strong>il</strong>i alle tematiche ambientali. Altro dato significativo riguarda<br />
l’agricoltura biologica, che è giunta oggi ad occupare<br />
oltre <strong>il</strong> 13% del<strong>la</strong> superficie agrico<strong>la</strong> ut<strong>il</strong>e. <strong>Il</strong> consolidamento<br />
di questa tendenza ha permesso vantaggi economici ed ecologici.<br />
Da un <strong>la</strong>to ha favorito <strong>la</strong> crescita del fatturato complessivo<br />
del settore terziario, dall’altro ha contribuito al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<br />
madre <strong>la</strong>ureata, a fronte di un 40%<br />
di bambini con mamme diplomate.<br />
Indicativo anche <strong>il</strong> dato che riguarda<br />
l’impegno professionale: <strong>il</strong> 75%<br />
dei neonati aveva una madre occupata<br />
al momento del parto, seguito<br />
da un 17,5% di figli di casalinghe.<br />
Un dato che deve tuttavia essere<br />
disaggregato, in quanto l’alta percentuale<br />
di madri occupate risulta<br />
re<strong>la</strong>tiva perlopiù alle donne italiane,<br />
mentre diminuisce notevolmente se<br />
si analizza <strong>il</strong> dato delle partorienti<br />
straniere.<br />
Nel territorio fiorentino ambiente ed economia crescono insieme<br />
paesaggio e del territorio.<br />
Ma non è tutto rose e fiori. Anche nel<strong>la</strong> provincia di Firenze<br />
esistono delle criticità: parte delle potenzialità legate all’ambiente<br />
restano inespresse, o non sfruttate a pieno. <strong>Il</strong> percorso<br />
avviato dall’amministrazione provinciale attra<strong>verso</strong> l’introduzione<br />
del<strong>la</strong> certificazione ambientale rappresenta, secondo <strong>il</strong><br />
report, un primo significativo segnale di una rinnovata sensib<strong>il</strong>ità<br />
in grado, nel prossimo futuro, di migliorare una situazione<br />
di stallo. In attesa dei futuri investimenti nel settore delle<br />
energie rinnovab<strong>il</strong>i.<br />
/L.S.<br />
produttori agricoli in piazza<br />
<strong>Il</strong> Mercatale è un mercato dove si possono acquistare,<br />
<strong>il</strong> primo sabato di ogni mese,<br />
i prodotti delle aziende agricole del<strong>la</strong> provincia di Firenze<br />
e delle altre province toscane.<br />
L’acquisto di prodotti direttamente dal produttore<br />
aiuta a riscoprirne <strong>la</strong> stagionalità e dà certezza<br />
del<strong>la</strong> loro provenienza territoriale.<br />
E’ l’occasione per degustare ed acquistare<br />
un buon vino e dell’ottimo olio.<br />
Formaggi, salumi, frutta, verdura, legumi, miele, marmel<strong>la</strong>te<br />
e tutti gli altri prodotti trasformati dalle aziende agricole<br />
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POLITICA FIRENZE<br />
AL VOTO. Chi non fa le primarie <strong>la</strong>vora sui nomi dei candidati<br />
Via al valzer delle elezioni:<br />
tutti divisi. Appassionatamente<br />
Lorenzo Salusest<br />
La lunga marcia per Pa<strong>la</strong>zzo Vecchio è iniziata.<br />
Mancano cinque mesi alle elezioni amministrative,<br />
e per i politici è tempo di mettersi<br />
in cammino. Partiti, movimenti, liste<br />
civiche: in ordine sparso, ma tutti con <strong>il</strong> medesimo<br />
obiettivo, più o meno raggiungib<strong>il</strong>e, di conquistare <strong>la</strong><br />
poltrona più alta. Magari approfittando delle debolezze<br />
registrate negli ultimi mesi dal Partito democratico.<br />
Ad oggi un solo candidato ufficiale (Valdo Spini),<br />
uno ufficioso (Mario Razzanelli), un convitato di pietra<br />
(Paolo Bonaiuti). Accanto a loro una pletora di<br />
altri nomi, espressione dei pianeti e dei satelliti che<br />
gravitano nell’orbita del<strong>la</strong> politica fiorentina. Pronti<br />
a br<strong>il</strong><strong>la</strong>re al momento opportuno. <strong>Il</strong> Popolo delle libertà.<br />
“Siediti lungo <strong>la</strong> rive del fiume e aspetta che<br />
passi <strong>il</strong> cadavere del tuo nemico”, recita un antico<br />
proverbio cinese. Al di là dell’aspetto macabro, sembra<br />
essere questa <strong>la</strong> strategia adottata dal centrodestra<br />
fiorentino: attendere l’esito delle primarie del Pd del<br />
febbraio prossimo, confidando in una lotta fratricida,<br />
per poi individuare <strong>il</strong> candidato ideale per fronteggiare<br />
l’erede designato di Leonardo Domenici. Nessuna<br />
certezza sul nome, ma solo alcune indiscrezioni: abbandonata<br />
(definitivamente?) l’ipotesi Paolo Bonaiuti,<br />
e tramontata l’idea di <strong>la</strong>nciare un giovane esponente<br />
politico, sembra che le attenzioni del coordinatore<br />
di Forza Italia Denis Verdini siano tutte indirizzate<br />
<strong>verso</strong> una candidatura espressione del<strong>la</strong> società civ<strong>il</strong>e,<br />
“una persona in grado di risvegliare l’orgoglio<br />
dei fiorentini”. Ma quanto l’attendismo sia figlio di<br />
una strategia e quanto del<strong>la</strong> rassegnazione non è dato<br />
sapere: lo stesso Verdini ha ammesso che, numeri<br />
al<strong>la</strong> mano, <strong>la</strong> battaglia sarà dura e<br />
impegnativa. Certo è, garantiscono<br />
i vertici del Pdl, non saranno<br />
ripetuti gli errori del 2004, che<br />
portarono al<strong>la</strong> tardiva candidatura<br />
dell’ex sovrintendente Domenico<br />
Valentino. Razzanelli. L’uomo<br />
dei referendum contro <strong>la</strong> tramvia è pronto a scendere<br />
in <strong>campo</strong>. Ma non sotto l’insegna dell’Udc. O almeno<br />
non solo. L’idea è ambiziosa: chiamare a raccolta attorno<br />
a sé una parte del<strong>la</strong> rete dei comitati cittadini e<br />
gruppi ambientalisti, compagni di battaglia anti-tram.<br />
Una lista civica in grado di trasformare Razzanelli<br />
nel Guazzaloca fiorentino. <strong>Il</strong> nome c’è già, sintetico<br />
ed efficace: “Firenze c’è”. L’investitura ufficiale del<br />
candidato a sindaco non ancora. Ma pare improbab<strong>il</strong>e<br />
che <strong>il</strong> consigliere Udc si <strong>la</strong>sci scippare all’ultimo momento<br />
<strong>la</strong> sua creatura. Spini. <strong>Il</strong> ritorno del professore.<br />
Dopo una decennale esperienza politica a livello<br />
nazionale e internazionale, Valdo Spini è tornato ai<br />
suoi primi amori: <strong>il</strong> partito socialista e Firenze. Amori<br />
non necessariamente indivisib<strong>il</strong>i, perché se è vero<br />
che Spini è stato <strong>il</strong> primo a <strong>la</strong>nciare ufficialmente <strong>la</strong><br />
sua candidatura, supportato da <strong>il</strong>lustri esponenti del<strong>la</strong><br />
società civ<strong>il</strong>e, è altresì vero che <strong>il</strong> Partito socialista<br />
non ha ancora sciolto <strong>la</strong> riserva sul suo nome. Non<br />
è escluso che <strong>il</strong> Ps candidi <strong>il</strong> suo<br />
segretario nazionale Riccardo<br />
Nencini, costringendo Spini ad<br />
una corsa in solitaria, a capo di<br />
una lista civica. Rifondazione.<br />
Alle scorse elezioni amministrative<br />
sostenne, a fianco di alcune<br />
liste espressione del<strong>la</strong> società civ<strong>il</strong>e, <strong>la</strong> candidatura<br />
di Ornel<strong>la</strong> De Zordo. Un esperimento che con ogni<br />
probab<strong>il</strong>ità non si ripeterà. Scossa al suo interno da<br />
minacce di scissione e non rappresentata in Par<strong>la</strong>mento,<br />
è probab<strong>il</strong>e che Rc, per una questione di visib<strong>il</strong>ità,<br />
corra da so<strong>la</strong>, chiedendo un sostegno formale<br />
ad alcune associazioni di sinistra. Ancora da definire<br />
l’identikit del candidato, ma già circo<strong>la</strong> <strong>il</strong> nome di<br />
Mercedes Frias.<br />
La marcia elettorale<br />
è iniziata: partiti,<br />
movimenti e liste civiche<br />
scendono in <strong>campo</strong><br />
Gennaio 2009<br />
RITRATTO. Ornel<strong>la</strong> De Zordo, capogruppo Unaltracittà/Unalt<strong>rom</strong>ondo<br />
Cinque anni di lotte<br />
per <strong>la</strong> pacifista battagliera<br />
ocente universitaria per pro-<br />
e consigliera comu-<br />
Dfessione<br />
nale (Unaltracittà/Unalt<strong>rom</strong>ondo)<br />
per passione, Ornel<strong>la</strong> De Zordo<br />
è colei che nel 2004 ha costretto<br />
Leonardo Domenici al ballottaggio,<br />
ottenendo al primo turno, grazie<br />
anche all’apporto dei Comitati<br />
cittadini e di PRC, un inaspettato e<br />
lusinghiero 12,3%. A seguire oltre<br />
quattro anni di battaglie (non ce<br />
ne vorrà per <strong>il</strong> termine <strong>la</strong> pacifista<br />
consigliera) combattute fuori e<br />
dentro Pa<strong>la</strong>zzo Vecchio. Battaglie<br />
che l’hanno vista in prima linea<br />
contro molti dei provvedimenti<br />
del<strong>la</strong> giunta Domenici. Solo per<br />
l’urbanistica si pensi al Multiplex,<br />
a Castello, al Parco di San Salvi,<br />
all’ex Panificio m<strong>il</strong>itare fino al<strong>la</strong><br />
trasformazione delle aree ex Fiat<br />
di Novoli e Belfiore. Una spina nel<br />
fianco del centrosinistra.<br />
Quattro anni e mezzo sui banchi<br />
dell’opposizione. Un’esperienza<br />
fruttuosa?<br />
E’ stato molto impegnativo e ho<br />
cercato di agire con coerenza rispetto<br />
al mandato ricevuto. La mia<br />
è stata una candidatura alternativa<br />
a Domenici e al<strong>la</strong> sua maggioranza,<br />
sia in merito ai contenuti che<br />
alle modalità di governo. L’ascolto<br />
e <strong>il</strong> confronto sono mancati in questa<br />
amministrazione, che ha messo<br />
in atto un vero e proprio bluff sul<strong>la</strong><br />
partecipazione (come per <strong>il</strong> Piano<br />
Strutturale). In generale le decisioni<br />
adottate non hanno dato risposta<br />
ai bisogni del<strong>la</strong> città, ma sono<br />
state concordate con alcuni grandi<br />
soggetti privati. Ma dei risvolti più<br />
inquietanti di questa modalità di<br />
governo si sta oggi occupando anche<br />
<strong>la</strong> Magistratura.<br />
Cosa c’è in cima al<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> delle<br />
priorità di Ornel<strong>la</strong> De Zordo?<br />
Firenze deve essere realmente a<br />
disposizione dei cittadini, quindi<br />
realizziamo verde pubblico,<br />
fronteggiamo l’emergenza casa,<br />
Ornel<strong>la</strong> De Zordo<br />
21<br />
aumentiamo gli spazi di socialità<br />
urbana, garantiamo i diritti dei residenti<br />
e delle categorie più deboli.<br />
I problemi non si risolvono a colpi<br />
di divieti paradossali ed inapplicab<strong>il</strong>i.<br />
E ancora, miglioriamo <strong>la</strong><br />
salute di tutti con <strong>la</strong> pedonalizzazione<br />
del centro e una rete di mezzi<br />
pubblici ecologici. Infine riqualifichiamo<br />
i servizi (a partire dall’acqua)<br />
che non vanno privatizzati ma<br />
gestiti attra<strong>verso</strong> <strong>la</strong> nuova formu<strong>la</strong><br />
del “pubblico partecipato” che<br />
garantisce qualità e trasparenza,<br />
oltre che costi contenuti.<br />
Obiettivi ambiziosi che ha cercato<br />
di portare avanti in passato. E<br />
nel futuro?<br />
E’ <strong>la</strong> crisi economica attuale che<br />
dimostra che <strong>il</strong> futuro sta in questa<br />
direzione! Vediamo <strong>il</strong> fallimento<br />
del modello delle grandi opere<br />
costose, spesso inquinanti (vedi<br />
inceneritori) e inut<strong>il</strong>i perché le alternative<br />
ci sono, eccome! Ora più<br />
che mai è importante fare rete con<br />
le molte realtà di base impegnate<br />
in questi anni sui diversi temi, per<br />
offrire un’alternativa al<strong>la</strong> dicotomia<br />
c<strong>la</strong>ssica centrosinistra/centrodestra<br />
e costruire “Un’altra Firenze”.<br />
<strong>Il</strong> 2009 può essere una tappa<br />
importante di questo processo. Noi<br />
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22 Gennaio 2009<br />
CONSUMI. I ticket per i <strong>la</strong>voratori spesso non bastano a coprire <strong>il</strong> costo del pranzo<br />
SPESE<br />
C’erano una volta... i buoni pasto<br />
Molti gli esercizi commerciali che protestano<br />
contro questo mezzo di pagamento,<br />
per le spese di contratto e i tassi che influiscono<br />
sul loro guadagno finale. Alcuni supermercati<br />
invece li accettano per farci <strong>la</strong> spesa<br />
Giulia Coli<br />
<strong>Il</strong> caro vita incide sempre di più: su tutto<br />
e su tutti. E si ripercuote anche sui<br />
buoni pasto. Se un tempo con uno di<br />
questi era possib<strong>il</strong>e coprire un pranzo<br />
fuori casa, oggi quest’operazione si rive<strong>la</strong><br />
una vera impresa. I prezzi di primo, secondo<br />
e contorno nei ristoranti e nei bar sono fioriti<br />
e <strong>il</strong> valore dei buoni pasto non li ha seguiti.<br />
Così <strong>il</strong> popolo dei <strong>la</strong>voratori si trova sempre<br />
più spesso a dover tirar fuori <strong>il</strong> portafoglio<br />
per far fronte ad un valore del ticket non sufficiente.<br />
I buoni pasto hanno un valore che si<br />
aggira per lo più sui 5 euro (5,16 o 5,29), in<br />
alcuni casi questo sale a 6,20 euro per arrivare<br />
anche ai 7 e ai 10 euro, ma non sono rari<br />
i casi in cui l’azienda consegna al <strong>la</strong>voratore<br />
ticket di 4,75 euro, che mediamente, bastano<br />
a coprire solo metà pasto. “Pranzare con un<br />
buono pasto, almeno che uno non prenda un<br />
panino e una bottiglietta d’acqua, è diffic<strong>il</strong>e<br />
– dice Costantino, che <strong>la</strong>vora per una ditta di<br />
costruzioni stradali –A me spetta un ticket di<br />
4,75 euro con <strong>il</strong> quale è diffic<strong>il</strong>e fare un pasto<br />
completo. <strong>Il</strong> buono è un piccolo aiuto”. Ma<br />
anche a chi spetta un ticket di valore superiore<br />
riuscire a coprire un pasto completo resta<br />
diffic<strong>il</strong>e. “L’accordo ministeriale prevede<br />
un buono pranzo del valore di 7 euro – dice<br />
Tamara, impiegata statale –se mangio panini<br />
riesco a rientrarci, ma già con un primo,<br />
acqua e caffè spesso mi trovo ad aggiungere<br />
qualche euro. Dati i rincari degli ultimi tempi<br />
<strong>il</strong> valore dei ticket è sempre più insufficiente”.Lo<br />
scopo per cui i buoni pasto nascono<br />
SCHEDA<br />
UN SACCO DI REGOLE<br />
<strong>Il</strong> buono pasto costituisce un elemento del contratto di <strong>la</strong>voro stipu<strong>la</strong>to fra un’ azienda privata o ente<br />
pubblico e i suoi dipendenti. Di conseguenza, alcuni limiti che ha sull’ut<strong>il</strong>izzo derivano dal<strong>la</strong> normativa<br />
tributaria e previdenziale re<strong>la</strong>tiva al rapporto stesso. <strong>Il</strong> datore di <strong>la</strong>voro stab<strong>il</strong>isce <strong>il</strong> valore dei buoni da<br />
erogare ai propri dipendenti sul<strong>la</strong> base dei giorni di effettiva presenza.<br />
I PIÙ ACCETTATI<br />
I ticket possono essere ut<strong>il</strong>izzati solo per <strong>il</strong> servizio ristorativo e non possono essere convertiti in<br />
denaro. Possono essere spesi in pubblici esercizi, come bar, ristoranti, pizzerie, take away e presso<br />
i supermercati convenzionati con le società emettitrici. In Italia ce ne sono 14: i marchi più accettati<br />
sono Ticket Restaurant, Day, Qui Ticket Service, Passlunch e Buonchef.<br />
NON SI CUMULA<br />
I buoni pasto sono strettamente personali, non possono essere ceduti e non danno diritto al resto<br />
in denaro se <strong>la</strong> spesa è inferiore al valore nominale del buono. Nel caso <strong>la</strong> prestazione sia superiore<br />
<strong>il</strong> dipendente deve pagare <strong>la</strong> differenza in denaro. I ticket per norma di legge non sono cumu<strong>la</strong>b<strong>il</strong>i,<br />
anche se di fatto i consumatori ut<strong>il</strong>izzano più buoni in uno stesso acquisto, soprattutto nei supermercati.<br />
CINQUE EURO E POCO PIÙ<br />
In Italia <strong>il</strong> valore defi scalizzato del buono pasto è fermo da 11 anni a 5,29 euro, molto più basso<br />
rispetto ad altri paesi europei: in Spagna <strong>il</strong> valore defi scalizzato è di 9 euro, in Portogallo di 6,72<br />
euro, in Francia di 6 euro. Così, quando l’azienda decide <strong>il</strong> valore del ticket lo sceglie <strong>il</strong> più vicino<br />
possib<strong>il</strong>e al limite massimo d’esenzione dei contributi fi scali e contributivi, che è, appunto, di 5,29<br />
euro a persona.<br />
(quello di sostituire <strong>la</strong> funzione del servizio<br />
mensa dove non è presente per i <strong>la</strong>voratori<br />
con turni di servizio di almeno otto ore) viene<br />
assolto sempre meno. Un numero sempre<br />
maggiore di dipendenti si affida anche a vecchie<br />
scappatoie, come portarsi <strong>il</strong> pranzo da<br />
casa e consumarlo direttamente in ufficio. In<br />
questo modo i ticket<br />
risparmiati vengono<br />
usati in un’unica volta<br />
in modo da coprire per<br />
intero un pasto. Ma non<br />
manca chi con i buoni<br />
serbati paga <strong>la</strong> spesa al<br />
supermercato: Conad e <strong>il</strong> Centro Supermercati<br />
si sono, infatti, aperti a questa forma di<br />
pagamento. Ma a <strong>la</strong>mentarsi del<strong>la</strong> situazione<br />
non sono solo i <strong>la</strong>voratori che beneficiano del<br />
buono pasto. Gli stessi esercizi che accettano<br />
i ticket protestano per le condizioni di<br />
contratto a cui sono costretti. Su ogni buoni<br />
pasto, infatti, <strong>la</strong> società emettitrice recupera<br />
dagli esercizi un tasso che varia dal 7 al 10%<br />
sul valore dello stesso ticket. <strong>Il</strong> risultato è che<br />
su un buono di 5,16 euro <strong>il</strong> gestore di un bar<br />
ne incassa 4,64. “Per noi accettare i buoni è<br />
conveniente solo perché all’ora di pranzo su<br />
settanta persone che<br />
vengono, cinquanta li<br />
usano – dice Ombretta,<br />
proprietaria di un bar<br />
in via Madonna del<strong>la</strong><br />
Tosse – ma per le spese<br />
di contratto e i tassi su<br />
ogni ticket non è certo vantaggioso”. Più duri<br />
i proprietari di un alimentari di via del<strong>la</strong> Colonna:<br />
“E’ un <strong>la</strong>drocinio quello dei buoni pasto,<br />
che va a ledere i commercianti e in alcuni<br />
casi può incidere anche sui prezzi. Si tengono<br />
solo perché tante persone li ut<strong>il</strong>izzano”.<br />
Se mangio panini<br />
riesco a rientrarci,<br />
altrimenti devo aggiungere<br />
qualche euro
Controlliamo i vasi sanguigni<br />
Le vasculopatie sono alterazioni patologiche che possono colpire tutti i vasi del corpo umano e, in base ai diversi distretti<br />
colpiti, vengono chiamate “arteriopatie” - quando <strong>la</strong> patologia interessa <strong>la</strong> componente arteriosa - “flebopatie” - quando<br />
sono interessate le vene - e “linfopatie” - quando è coinvolto <strong>il</strong> sistema linfatico. Per quanto riguarda le arteriopatie queste<br />
possono essere rappresentate da stenosi, o ostruzione o d<strong>il</strong>atazione dei vasi; tali patologie dipendono da “fattori di rischio”<br />
diversi. Un fattore di rischio può essere un comportamento (<strong>il</strong> fumo); un tratto ereditario; un dato di <strong>la</strong>boratorio, vedi le<br />
ipercolesterolemie; l’ipertensione arteriosa; <strong>il</strong> diabete; l’obesità e lo stato ormonale (estrogeni). Alcuni di questi fattori, come<br />
l’iperlipemia e l’ipertensione, possono essere control<strong>la</strong>ti e corretti con <strong>la</strong> terapia e molti studi dimostrano che <strong>la</strong> loro correzione<br />
riduce in maniera significativa <strong>il</strong> rischio vasco<strong>la</strong>re. Tuttavia in alcuni soggetti anomalie iso<strong>la</strong>te dell’emostasi e del<strong>la</strong> t<strong>rom</strong>bosi<br />
giocano un ruolo chiave nell’insorgenza di tali patologie; pertanto recentissimi studi hanno consentito di definire dei “nuovi<br />
fattori di rischio” per <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia aterosclerotica, quali l’omocistina, <strong>il</strong> fibrinogeno, <strong>la</strong> lipoproteina (a), gli indici di infiammazione<br />
(hs-CPR o proteina C reattiva ad alta sensib<strong>il</strong>ità) gli indici di funzione fibrinolitica (t-PA o ttivatore del p<strong>la</strong>sminogeno<br />
tissutale, PAI1 o inibitore dell’attivatore del p<strong>la</strong>sminogeno) ed infine condizioni di vita che causano stress e tensione emotiva.<br />
Fra le arteriopatie prendiamo in considerazione le “carotidopatie” e le “arteriopatie degli arti inferiori”. Le carotidi comuni<br />
sono situate ai <strong>la</strong>ti del collo, appena sotto l’angolo del<strong>la</strong> mandibo<strong>la</strong>. La carotide comune si divide in altre due arterie: <strong>la</strong> carotide<br />
esterna e <strong>la</strong> carotide interna. La zona di evidente turbolenza presente a livello del<strong>la</strong> biforcazione carotidea, associata al<strong>la</strong><br />
presenza di fattori di rischio, possono favorire <strong>la</strong> deposizione di sostanze, come <strong>il</strong> colesterolo che, con <strong>il</strong> passare del tempo,<br />
portano al<strong>la</strong> formazione di una p<strong>la</strong>cca aterosclerotica che, progressivamente, può occludere <strong>il</strong> vaso. Tale conseguenza può<br />
determinare importanti alterazioni a livello cerebrale da divenire causa di TIA o di ICTUS cerebrale. L’esame che evidenzia le<br />
lesioni aterosclerotiche delle arterie carotidi è l’ecocolordoppler, che viene eseguito nelle sedi del<strong>la</strong> Misericordia di Vicolo Adimari<br />
e Via del Sansovino. Questo esame dimostra le caratteristiche morfologiche di parete e quelle del<strong>la</strong> p<strong>la</strong>cca, cioè <strong>la</strong> sua<br />
ecogenicità, corre<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong> morfologia ultrasonografica al rischio di eventi clinici neurologici e/o mic<strong>rom</strong>embolici cerebrali,<br />
anche asintomatici. L’ecocolorodoppler permette di stab<strong>il</strong>ire <strong>il</strong> <strong>la</strong> precisa localizzazione del<strong>la</strong> p<strong>la</strong>cca, <strong>la</strong> sua estensione, <strong>la</strong> caratteristica<br />
di superficie (liscia, rego<strong>la</strong>re o ulcerata), <strong>la</strong> percentuale di stenosi (sezione longitudinale), l’area residua, <strong>la</strong> velocità<br />
di picco sistolico (PSV) e velocità di fine diastole (EDV). Inoltre possono essere visualizzati aneurismi carotidei; chemodectomi<br />
(neoformazioni benigne delle cellule paragagliari, detti anche tumori glomici) e le dissecazioni. L’ecocolordoppler si<br />
dimostra necessario e indispensab<strong>il</strong>e anche per <strong>il</strong> controllo postoperatorio in pazienti sia che abbiano eseguito <strong>il</strong> trattamento<br />
chirurgico tradizionale che mediante CAS (stent). Per quanto riguarda le arteriopatie degli arti inferiori si considerano gli<br />
stessi fattori di rischio esposti per le arteriopatie in generale, pertanto le arterie possono essere colpite con lo stesso meccanismo<br />
patogenetico da stenosi, occlusione e le patologie d<strong>il</strong>atative vengono spesso diagnosticate in maniera del tutto casuale<br />
(specialmente gli aneurismi dell’aorta addominale sottorenale) a seguito di controlli ecografici sull’addome, perché asintomatici.<br />
La diagnostica strumentale del distretto arterioso degli arti inferiori riguarda soprattutto <strong>il</strong> menagement dell’arteriopatia<br />
obliterante periferica (AOP) che circa nell’85% dei casi è dovuta a aterosclerosi localizzata nel distretto aorto <strong>il</strong>iaco e <strong>il</strong><br />
resto delle arterie delle gambe; circa un 15% riconosce un’ etiopatogenesi infiammatoria (Burger e non). L’AOP colpisce dal<br />
3 al 10% del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione generale, <strong>il</strong> 20%di quel<strong>la</strong> ultrasettantenne ed è associata a elevata morb<strong>il</strong>ità e mortalità cardio<br />
e cerebrovasco<strong>la</strong>ri di 6 volte superiore rispetto a quello del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione senza AOP. Nonostante <strong>la</strong> diagnosi richieda procedure<br />
molto semplici, non invasive è di bassissimo costo, l’AOP è sotto-diagnosticata e spesso non trattata. Per colmare questa<br />
<strong>la</strong>cuna sarebbe suffiiciente un semplice screening del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione sopra i 40-50 anni, ricercando segni di c<strong>la</strong>udicatio intermittens,<br />
sintomo cardine dell’AOP, verificando <strong>la</strong> pulsat<strong>il</strong>ità dei polsi periferici. Inoltre <strong>il</strong> sospetto va confermato mediante<br />
l’indice caviglia braccio (ABI) e quando questo risulti inferiore a 0,90 siamo sicuri di essere in presenza di un quadro di AOP.<br />
Anche un controllo accurato del<strong>la</strong> capacità di marcia può essere indicativo. <strong>Il</strong> peggioramento dell’autonomia di marcia richiede<br />
un ulteriore approfondimento diagnostico mediante l’ecocolordoppler, che può mettere in evidenza <strong>la</strong> sede del<strong>la</strong> lesione<br />
con <strong>la</strong> possib<strong>il</strong>ità di ricercare indicazioni al<strong>la</strong> rivasco<strong>la</strong>rizzazione, sia di tipo chirurgico tradizionale, che con metodiche endovasco<strong>la</strong>ri.<br />
Le flebopatie sono ma<strong>la</strong>ttie che interessano le vene del nostro corpo, ma soprattutto le vene degli arti inferiori. Le<br />
vene a differenza delle arterie presentano una re<strong>la</strong>tiva debolezza dello strato medio del<strong>la</strong> loro parete e una minore e<strong>la</strong>sticità,<br />
inoltre dispongono di valvole interne che permettono di dirigere <strong>il</strong> sangue dal<strong>la</strong> periferia <strong>verso</strong> <strong>il</strong> cuore. La circo<strong>la</strong>zione venosa<br />
degli arti inferiori può essere suddivisa in due sistemi: uno superficiale e uno profondo in comunicazione tra di loro attra<strong>verso</strong><br />
le perforanti. La condizione fisiopatologica per <strong>la</strong> quale <strong>il</strong> sistema venoso non è in grado di svolgere adeguatamente <strong>la</strong> sua<br />
funzione di riportare <strong>il</strong> sangue al cuore viene definita” insufficienza venosa” a sua volta suddivisa in flebopatie d<strong>il</strong>atative<br />
(vene varicose), obliteranti (t<strong>rom</strong>bosi venosa profonda e t<strong>rom</strong>boflebite superficiale) e flebopatie funzionali (flebopatia ipotonica<br />
costituzionale) ed infine tutte quelle manifestazioni fisiopatologiche di una ma<strong>la</strong>ttia varicosa non trattata o le sequele<br />
di una t<strong>rom</strong>bosi venosa profonda (s. post-t<strong>rom</strong>botica). Per flebopatie d<strong>il</strong>atative si intendono quelle d<strong>il</strong>atazioni del sistema<br />
venoso superficiale accompagnate ad un’alterazione emodinamica del ritorno venoso che costituisce un’inversione del<strong>la</strong> corrente<br />
ematica all’interno del<strong>la</strong> vena dovuto all’incontinenza valvo<strong>la</strong>re. Tali varici possono essere primitive o essenziali e compaiono<br />
senza apparente causa scatenante. L’ etiologia più accreditata è rappresentata da una disfunzione congenita valvo<strong>la</strong>re<br />
e dall’alterazione del<strong>la</strong> componente e<strong>la</strong>stica parietale su cui agiscono fattori come l’obesità, <strong>la</strong> stipsi, l’ortostatismo<br />
prolungato, <strong>la</strong> gravidanza e fattori endocrini. Poi ci sono le varici secondarie: varici vicarie o post-t<strong>rom</strong>botiche (che si evidenziano<br />
dopo un episodio t<strong>rom</strong>botico, TVP che in un primo momento servono a superare <strong>il</strong> tratto occluso dall’ostacolo t<strong>rom</strong>botico;<br />
però <strong>la</strong> persistenza del sovraccarico determinerà <strong>la</strong> formazione di una varice che aggraverà <strong>il</strong> quadro clinico) e varici disp<strong>la</strong>stiche<br />
che sono legate ad una elevata alterazione del tessuto e<strong>la</strong>stico del<strong>la</strong> parete venosa, queste si manifestano<br />
precocemente e colpiscono di solito <strong>il</strong> territorio del<strong>la</strong> v. safena accessoria ed hanno un andamento serpingioso. Le flebopatie<br />
obliteranti comprendono le t<strong>rom</strong>bosi venose profonde e le t<strong>rom</strong>bosi venose superficiali; queste ultime vengono indicate con <strong>il</strong><br />
termine di t<strong>rom</strong>boflebiti superficiali e riguardano vene del distretto superficiale. La vena colpita da t<strong>rom</strong>boflebite si presenta<br />
c<strong>la</strong>ssicamente dolente, arrossata lungo <strong>il</strong> suo decorso e come un cordone duro al<strong>la</strong> palpazione. L’ecocolordopper, in questo<br />
caso, permette di vedere l’esatta estensione del processo t<strong>rom</strong>botico e quindi di poter escludere o meno che si tratti di t<strong>rom</strong>boflebiti<br />
che ascendendo abbiano raggiunto <strong>la</strong> crosse safeno femorale (t<strong>rom</strong>bosi più a rischio) che dovrebbero essere trattate<br />
chirurgicamente. La t<strong>rom</strong>bosi venosa profonda è definita come un’ostruzione totale o parziale ad opera di materiale t<strong>rom</strong>botico<br />
localizzata in un vaso venoso del circolo venoso profondo. Questa rappresenta una patologia severa che può dare anche<br />
complicazioni gravi come l’embolia polmonare. La diagnosi di TVP non è sempre fac<strong>il</strong>e perché in circa <strong>il</strong> 75% dei casi <strong>la</strong><br />
t<strong>rom</strong>bosi decorre asintomatica; le vene più colpite sono di solito quelle del polpaccio. Un valido aiuto per <strong>la</strong> diagnosi di TVP<br />
viene dato dall’ecocolordoppler che rappresenta una metodica sicura, ripetib<strong>il</strong>e, abbastanza sensib<strong>il</strong>e e specifica. L’esame<br />
permette di evidenziare <strong>il</strong> tratto di vena colpito da t<strong>rom</strong>bosi, avvalendosi anche di manovre di lieve compressione del<strong>la</strong> vena<br />
(CUS), una stadiazione del<strong>la</strong> t<strong>rom</strong>bosi stessa (t<strong>rom</strong>bo ipo o iperecogeno- organizzato), permette inoltre di monitorare l’evoluzione<br />
successiva fino al<strong>la</strong> ricanalizzazione o evidenziare quelle situazioni a rischio di embolia (come un t<strong>rom</strong>bo flottante).<br />
La sensib<strong>il</strong>ità dell’esame si riduce nelle TVP di gamba e nelle TVP asintomatiche distali; a tale proposito insieme all’ecografia<br />
viene eseguito un dosaggio del D-dimero (prodotto di degradazione del<strong>la</strong> fibrina). Un ecocolordoppler normale associato a<br />
una valutazione di D-Dimero negativi permette di escludere una t<strong>rom</strong>bosi venosa profonda. La flebopatia ipotonica costituzionale<br />
è caratterizzata da una sintomatologia flebo statica in assenza di alterazioni anatomiche, con ipotonia congenita<br />
del<strong>la</strong> parete venosa che diminuisce <strong>il</strong> tono e si manifesta dopo stazione eretta prolungata, ma con normale deflusso del<br />
sangue in orto dinamismo; clinicamente si caratterizza da senso di pesantezza in ortostatismo, edema serotino, crampi notturni.<br />
Infine un breve accenno alle ectasie cap<strong>il</strong><strong>la</strong>ri che disturbano l’aspetto estetico di gambe che non sempre presentano una<br />
associata insufficienza venosa. Tali ectasie possono essere trattate con terapia sclerosante, che deve essere eseguita dopo aver<br />
valutato attentamente e mediante ecocolordoppler <strong>la</strong> funzionalità del sistema venoso sia superficiale che profondo. La terapia<br />
consiste nel praticare delle iniezioni endovenose nei cap<strong>il</strong><strong>la</strong>ri e nelle vene d<strong>il</strong>atate e <strong>il</strong> prodotto chimico iniettato provoca<br />
una reazione infiammatoria del vaso trattato che viene quindi “chiuso” e non più visib<strong>il</strong>e nel tempo. Sia <strong>la</strong> scleroterapia che <strong>la</strong><br />
più recente tecnica di scle<strong>rom</strong>ousse vengono eseguite presso gli ambu<strong>la</strong>tori del<strong>la</strong> Misericordia di via del Sansovino che di Vicolo<br />
Adimari. Infine le linfopatie che prevedono una alterazione patologica a livello dei vasi linfatici e possono determinare<br />
<strong>il</strong> così detto “gonfiore” o edema linfatico o linfodema. Tale patologia, oltre ad essere ad insorgenza spontanea, può essere<br />
dovuta a pregressi interventi chirurgici che abbiano determinato un’asportazione di una o più catene linfonodali ( es. asportazione<br />
di linfonodi ascel<strong>la</strong>ri a seguito di interventi sul<strong>la</strong> mammel<strong>la</strong>). Anche per le linfopatie l’esame di primo livello è rappresentato<br />
da ecografia dei tessuti molli ed ecocolordoppler. Quindi un semplice controllo ecocolordopper, eseguito come esame<br />
di screening sia sulle carotidi che a livello dei vasi addominali, permette di evidenziare probab<strong>il</strong>i alterazioni che decorrono in<br />
maniera asintomatica, ma che potrebbero essere fonte di eventi più drammatici. Lo stesso dicasi per <strong>il</strong> controllo ecocolordoppler<br />
su gambe edematose, soprattutto a seguito di interventi ortopedici, che comportano un periodo di immob<strong>il</strong>ità, che<br />
permette di scongiurare <strong>la</strong> presenza di TVP a rischio embolico.<br />
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Allergologia e Immunologia (1)<br />
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Angiologia (2)<br />
Dr. Nicolina Caval<strong>la</strong>ro Lunedì Dalle 15.00 alle 17.00<br />
Giovedì Dalle 15.00 alle 18.00<br />
Dr. Ange<strong>la</strong> Terreni Venerdì Dalle 15.00 alle 18.30<br />
Cardiologia (3)<br />
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Dr. Paolo Cecchi Giovedì Dalle 16.00 alle 18.30<br />
Dr. Marco Vinci Venerdì Dalle 15.00 alle 17.00<br />
Sabato Dalle 09.00 alle 11.30<br />
Chirurgia<br />
Dr. Riccardo Gattai Martedì Dalle 13.30 alle 14.30<br />
Giovedì Dalle 18.00 alle 19.20<br />
Chirurgia del<strong>la</strong> mano e del<strong>la</strong> spal<strong>la</strong><br />
Dr. Enrico Broglia Martedì Dalle 15.00 alle 17.00<br />
Dermatologia (4)<br />
Dr. Cesare F<strong>il</strong>ippeschi Lunedì Dalle 14.00 alle 19.10<br />
Giovedì Dalle 09.30 alle 13.30<br />
Dr. Beatrice Magini Lunedì Dalle 09.30 alle 12.00<br />
Martedì Dalle 15.00 alle 19.00<br />
Dr. Cozza Carme<strong>la</strong> Martedì Dalle 09.00 alle 12.00<br />
Dr. Elena Quercioli Mercoledì Dalle 10.00 alle 12.00<br />
Giovedì Dalle 15.00 alle 17.00<br />
Venerdì Dalle 15.00 alle 17.00<br />
Dr. Laura Fancelli Mercoledì Dalle 14.30 alle 17.30<br />
Dr. Alessandra Di B<strong>la</strong>si Venerdì Dalle 09.00 alle 12.00<br />
Dr. Cristina Lucin Sabato Dalle 09.00 alle 12.30<br />
Endocrinologia – Dietologia<br />
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Geriatria<br />
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Ginecologia (5)<br />
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Dr. F<strong>il</strong>ippo Tondi Martedì Dalle 16.00 alle 19.30<br />
Dr. Marta Papini Mercoledì Dalle 08.30 alle 13.00<br />
Sabato Dalle 09.00 alle 12.30<br />
Dr. Pao<strong>la</strong> Morelli Venerdì Dalle 09.30 alle 11.30<br />
Neurologia<br />
Dr. Pao<strong>la</strong> Ragghianti Mercoledì Dalle 08.30 alle 10.00<br />
Neurofisiologia (6)<br />
Dr. Gagliardo Andrea Martedì Dalle 17.00 alle 19.00<br />
Giovedì Dalle 17.30 alle 19.00<br />
Oculistica (7)<br />
Dr. M. Antonietta De Giovanni Lunedì Dalle 15.00 alle 19.00<br />
Mercoledì Dalle 15.30 alle 19.00<br />
Sabato Dalle 08.30 alle 12.00<br />
Dr. Saverio Matteini Lunedì Dalle 09.00 alle 11.30<br />
Giovedì Dalle 09.00 alle 11.30<br />
Dr. Dario Di Salvo Martedì Dalle 17.00 alle 19.00<br />
Dr. Marco Ciaramelli Mercoledì Dalle 09.30 alle 12.00<br />
Dr. Giacomo Bacci Mercoledì Dalle 12.30 alle 14.30<br />
Dr. Riccardo Paoletti Perini Giovedì Dalle 17.30 alle 18.40<br />
Dr. Maria Gabriel<strong>la</strong> Rossi Martedì Dalle 09.30 alle 12.30<br />
Venerdì 09.30-13.00/13.30-17.00<br />
Ortopedia<br />
Dr. Daniele Lazzara Martedì Dalle 17.30 alle 19.00<br />
Dr. Enrico Broglia Martedì Dalle 15.00 alle 17.00<br />
Dr. Roberto Virg<strong>il</strong>i Venerdì Dalle 16.30 alle 18.30<br />
Dr. Francesco Menotti Venerdì Dalle 17.30 alle 19.30<br />
Otorino<strong>la</strong>ringoiatria<br />
Dr. Pontone F<strong>il</strong>ippo Lunedì Dalle 17.00 alle 18.30<br />
Martedì Dalle 10.00 alle 10.50<br />
Dr Alonzo Att<strong>il</strong>io Lunedì Dalle 11.30 alle 13.00<br />
Giovedì 9.00-10.00/14.30-16.00<br />
Venerdì Dalle 09.00 alle 10.00<br />
Dr. Faleg Fausto Martedì Dalle 17.30 alle 19.00<br />
Dr. Traversi Luciano Mercoledì Dalle 08.30 alle 09.30<br />
Dr. Ferriero Gennaro Mercoledì Dalle 17.30 alle 19.10<br />
Venerdì Dalle 17.00 alle 18.30<br />
Sabato Dalle 10.00 alle 11.30<br />
Pneumologia<br />
Dr. Laura Tinacci Mercoledì Dalle 15.00 alle 18.00<br />
Psichiatria<br />
Dr. Chiara Cecchelli Martedì Dalle 09.00 alle 12.00<br />
Psicologia<br />
Dr. Ana Maria Donanovoa Mercoledì Dalle 17.00 alle 19.15<br />
Giovedì Dalle 08.30 alle 10.30<br />
Dr. Maria Novelli Cappelli Martedì Dalle 09.30 alle 14.30<br />
Mercoledì Dalle 11.00 alle 13.00<br />
Giovedì Dalle 13.30 alle 17.30<br />
Dr. Palma Alessandra Lunedì Dalle 09.30 alle 13.30<br />
Mercoledì Dalle 15.00 alle 17.30<br />
Giovedì Dalle 09.30 alle 14.30<br />
Reumatologia<br />
Dr. Maria Letizia Conforti Mercoledì Dalle 11.00 alle 14.00<br />
Urologia<br />
Dr. Angelo Zucchi Lunedì Dalle 16.30 alle 18.30<br />
Dr. Alessandro Del<strong>la</strong> Melina Giovedì Dalle 16.15 alle 17.15<br />
Terapia delle cefalee infant<strong>il</strong>i<br />
Dr. Cinzia Sca<strong>la</strong>s Mart-Ven Dalle 16.00 alle 19.00<br />
Ecografia (8) (anche convenzione)<br />
Dr. Scrocca Marco Martedì Dalle 08.00 alle 14.00<br />
Dr. Giovanni Branco Giovedì Dalle 08.00 alle 12.00<br />
PRESTAZIONI IN CONVENZIONE:<br />
Ecografie: addome superiore, inferiore e completo, transvaginale, transrettale,<br />
tiroide, capo e collo.<br />
Dr. Marco Scrocca martedì 08.00 - 13.00<br />
Dr. Giovanni Branco giovedì 08.00 - 12.00<br />
Cardiologia: visita cardiologica, elettrocardiogramma, ecocardiogramma.<br />
Dr. Paolo Cecchi giovedì 13.45-15.30<br />
1) Allergologia: prove cutanee – patch test – vaccini • (2) Angiologia: ecocolordoppler:<br />
carotideo vertebrale; arterioso e venoso arti inferiori; aorta addominale; arterie renali<br />
• (3) Cardiologia: Elettrocardiogramma – Ecocardiogramma - Ecodoppler cardiaco -<br />
Holter Cardiaco e pressorio – E.C.G. sotto sforzo (cicloergometro) • (4) Dermatologia:<br />
Diatermocoagu<strong>la</strong>zione - Laser dermatologico - Esame micologico • (5) Ginecologia e<br />
Ostetricia: Colposcopia – Eco transvaginale – Eco pelvica transaddominale – Ecografia<br />
per test di screening I trimestre (I test) - Ecografia ostetrica di screening (I-II-III trim.) •<br />
(6) Neurofisiopatologia: Elett<strong>rom</strong>iografia • (7) Oculistica: Campimetria • (8) Ecografie:<br />
Addome: superiore, inferiore e completo*; pelvica*; osteo-artico<strong>la</strong>re; capo e collo*;<br />
tiroidea*; paratiroidi e ghiandole salivari; tegumenti e parti superficiali; testico<strong>la</strong>re;<br />
transrettale*; mammaria; transvaginale*; in gravidanza • * anche in convenzione<br />
• Si prega di segna<strong>la</strong>re all’operatore <strong>la</strong> necessità di eventuali esami diagnostici al<br />
momento del<strong>la</strong> prenotazione
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TECNOLOGIA LASER <strong>il</strong> <strong>la</strong>ser è una<br />
delle principali innovazioni in medicina<br />
ed in partico<strong>la</strong>re in odontoiatria.<br />
infatti, negli ultimi anni sono<br />
stati introdotti numerosi <strong>la</strong>ser ut<strong>il</strong>izzati<br />
per indicazioni diverse, dall’eliminazione<br />
del<strong>la</strong> carie al<strong>la</strong> cura del<strong>la</strong><br />
parodontite, al trattamento dell’herpes<br />
e delle afte. Le terapie si effettuano<br />
quasi sempre senza l’ut<strong>il</strong>izzo dell’anestesia.<br />
STERILIZZAZIONE <strong>la</strong> ster<strong>il</strong>izzazione<br />
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chirurgico, <strong>la</strong>ser, sistemi di<br />
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parametri vitali. Tutti gli interventi<br />
chirurgici (estrazioni dentali semplici<br />
e complesse, imp<strong>la</strong>ntologia, interventi<br />
di rigenerazione ossea, ingegneria<br />
tissutale, interventi di<br />
chirurgia paradontale ecc.) vengono<br />
effettuati in ambiente rigorosamente<br />
ster<strong>il</strong>e.<br />
SEDAZIONE COSCIENTE i pazienti che<br />
soffrono di ansia e paura nei confronti<br />
del<strong>la</strong> terapia odontoiatrica<br />
possono usufruire di questa metodica<br />
per r<strong>il</strong>assarsi ed affrontare qualsiasi<br />
intervento con <strong>la</strong> massima tranqu<strong>il</strong>lità<br />
IL LASER PER LA CURA DELLA MALATTIA DELLA GENGIVA<br />
COSA E’ LA PARODONTITE?<br />
La PARODONTITE (chiamata comunemente<br />
piorrea o ma<strong>la</strong>ttia del<strong>la</strong> gengiva )<br />
è un' infezione cronica che interessa <strong>la</strong><br />
gengiva e l'osso che circonda <strong>il</strong> dente.<br />
Essa viene causata da certi batteri , in<br />
parte anaerobi, ossia viventi in assenza<br />
di ossigeno e decorre solitamente in<br />
modo indolore. In Italia le persone affette<br />
da questa ma<strong>la</strong>ttia sono circa<br />
8.000.000.<br />
E’ POSSIBILE CHE IO SOFFRA DI PIOR-<br />
REA, BENCHE’ NON AVVERTA ALCUN<br />
DOLORE?<br />
Al contrario del<strong>la</strong> carie, <strong>la</strong> parodontite<br />
solitamente decorre quasi del tutto indolore.<br />
Spesso si evidenzia con segni caratteristici<br />
come: gengive arrossate, sanguinamento,<br />
mob<strong>il</strong>ità dei denti, alito cattivo.<br />
La ma<strong>la</strong>ttia parodontale può diventare<br />
dolorosa soltanto allo stato avanzato,<br />
quando si possono formare ascessi.<br />
Inoltre, anche <strong>la</strong> mob<strong>il</strong>ità dentale avanzata<br />
può causare dolori durante <strong>la</strong> masticazione.<br />
QUALI FATTORI FAVORISCONO LA<br />
PIORREA?<br />
Igiene orale inadeguata:<br />
Se non rimossa <strong>la</strong> p<strong>la</strong>cca batterica provoca<br />
prima <strong>la</strong> gengivite che poi può<br />
diventare piorrea. Soprattutto in presenza<br />
di altri fattori di rischio l’igiene orale<br />
gioca un ruolo determinante.<br />
Fumo: solo da alcuni anni sappiamo che<br />
i forti fumatori (10 e più sigarette per<br />
giorno) hanno un rischio più elevato di<br />
contrarre <strong>la</strong> parodontite che i non fumatori.<br />
La piorrea nei fumatori avanza più<br />
rapidamente e ha un decorso più aggressivo<br />
e refrattario alle cure.<br />
Predisposizione genetica: oggi sappiamo<br />
che circa <strong>il</strong> 30% del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />
ha ereditato un genotipo che predispone<br />
al<strong>la</strong> parodontite<br />
Stress: molti studi scientifici hanno<br />
evidenziato un nesso tra lo stress e <strong>la</strong><br />
ma<strong>la</strong>ttia parodontale, dovuto probab<strong>il</strong>mente<br />
al fatto che lo stress indebolisce le<br />
difese immunitarie.<br />
PRIMA<br />
DOPO<br />
PERCHE 'DOVREI PREOCCUPARMI DI<br />
QUESTA MALATTIA ?<br />
Se non curata, questa patologia può dare<br />
luogo ad un danno del<strong>la</strong> gengiva e dell’<br />
osso alveo<strong>la</strong>re causando <strong>la</strong> perdita dei<br />
denti. Alcune ricerche suggeriscono che ci<br />
sia un collegamento diretto tra <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia<br />
delle gengive ed altre affezioni come <strong>la</strong><br />
ma<strong>la</strong>ttia cardiovasco<strong>la</strong>re, <strong>il</strong> diabete, parti<br />
prematuri o nascite di bambini sottopeso.<br />
COSA E' LA TERAPIA LASER, COME<br />
FUNZIONA ?<br />
La Terapia Laser per le gengive è sim<strong>il</strong>e<br />
al <strong>la</strong>ser ut<strong>il</strong>izzato in <strong>campo</strong> ottico per<br />
migliorare <strong>la</strong> vista. Durante <strong>il</strong> trattamento-<br />
veloce, minimamente invasivo, indolore<br />
e senza sanguinamento- <strong>la</strong> luce<br />
<strong>la</strong>ser passa le gengive vaporizzando <strong>il</strong><br />
tessuto ma<strong>la</strong>to ed i batteri.<br />
LA PROCEDURA E' DOLOROSA ?<br />
La terapia progressiva del <strong>la</strong>ser non<br />
richiede né tagli né suture, in questo<br />
modo <strong>il</strong> trattamento risulta indolore e<br />
privo di sanguinamento.<br />
E' SICURO IL LASER ?<br />
Sì. <strong>Il</strong> <strong>la</strong>ser è una fibra molto picco<strong>la</strong> che<br />
viene messa a contatto solo sulle parti del<strong>la</strong><br />
gengiva che necessitano del trattamento.<br />
Passa delicatamente tra i denti e le gengive<br />
senza coinvolgere altre parti del<strong>la</strong> bocca.<br />
QUANTO TEMPO RICHIEDE LA TERAPIA<br />
LASER PARODONTALE?<br />
Richiede solitamente una o due sedute<br />
dopo <strong>la</strong> consultazione iniziale, si aumenta<strong>il</strong><br />
numero delle sedute in re<strong>la</strong>zione<br />
all'estensione e gravità del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia. <strong>Il</strong><br />
trattamento si applica ad una emiarcata<br />
per seduta.<br />
QUANTO TEMPO RICHIEDE IL RECUPE-<br />
RO DELLA SALUTE DELLE GENGIVE CON<br />
LA TERAPIA LASER?<br />
<strong>Il</strong> tempo di guarigione varia da paziente<br />
a paziente. Con <strong>il</strong> metodo del<strong>la</strong> chirurgia<br />
tradizionale <strong>il</strong> recupero può variare da 2<br />
a 4 settimane durante le quali può insorgere<br />
rigonfiamento e forte dolore. Con <strong>il</strong><br />
trattamento <strong>la</strong>ser, <strong>il</strong> tempo di guarigione<br />
si riducea meno di 24 ore. Questo perché<br />
<strong>la</strong> terapia meno invasiva riduce <strong>la</strong> possib<strong>il</strong>ità<br />
di infezioni post-trattamento.<br />
PERSONE CON IL DIABETE O ALTRI PRO-<br />
BLEMI DI SALUTE POSSONO SOTTO-<br />
PORSI ALLA TERAPIA LASER?<br />
Sì. La terapia progressiva del Laser è<br />
sicura per i pazienti con problemi di salute<br />
come diabete, HIV, emof<strong>il</strong>ia o per<br />
pazienti che assumono partico<strong>la</strong>ri farmaci<br />
come <strong>il</strong> Coumadin<br />
IL MIO DENTISTA RACCOMANDA LA<br />
CHIRURGIA TRADIZIONALE. COME<br />
POSSO SAPERE SE LA TERAPIA LASER E'<br />
INDICATA AL MIO CASO ?<br />
La terapia <strong>la</strong>ser non è sempre <strong>la</strong> soluzione<br />
adatta a tutti i casi. Un attento esame<br />
e valutazione da parte del suo dentista o<br />
parodontologo sarà in grado di consigliarle<br />
<strong>la</strong> più idonea al suo caso.<br />
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FOCUS<br />
Gennaio 2009<br />
SPIE. Telecamere, fotored, videofonini: gli occhi elettronici control<strong>la</strong>no tutti. E tutto<br />
Un grande fratello in salsa fiorentina<br />
Centinaia di dispositivi elettronici sorvegliano<br />
<strong>la</strong> città in ogni suo angolo: dai viali, alle viuzze<br />
fino ai negozi del centro. Guai a sgarrare:<br />
c’è <strong>il</strong> rischio continuo di essere immorta<strong>la</strong>ti<br />
27<br />
Lorenzo Salusest<br />
L’INTERVISTA<br />
Benvenuti nel primo reality show al<strong>la</strong><br />
fiorentina. Protagonista <strong>la</strong> città ed i<br />
m<strong>il</strong>le occhi elettronici che <strong>la</strong> osservano.<br />
Autovelox sui viali per immorta<strong>la</strong>re<br />
gli amanti del<strong>la</strong> velocità, “fotored”<br />
agli incroci per cogliere in f<strong>la</strong>grante autisti<br />
indisciplinati. E ancora, telecamere nelle piazze,<br />
agli angoli delle strade, negli esercizi commerciali,<br />
nelle banche, persino sugli autobus.<br />
Per finire con i videofonini. Occhi pubblici e<br />
privati che control<strong>la</strong>no, scrutano, r<strong>il</strong>evano ogni<br />
minima infrazione, ogni minima debolezza. <strong>Il</strong><br />
regista di questo f<strong>il</strong>m chiamato vita cittadina è<br />
- o almeno può essere - ognuno di noi. Siamo<br />
potenzialmente tutti “grandi fratelli”, figli di<br />
una madre chiamata “curiosità” e di un padre<br />
di nome “ordine pubblico”. Genitori divorziati,<br />
con interessi distinti. Da un <strong>la</strong>to gli apparecchi<br />
per <strong>la</strong> r<strong>il</strong>evazione delle infrazioni al codice<br />
del<strong>la</strong> strada, le “telecamere amiche” volute dal<br />
Comune per prevenire gli atti di vandalismo,<br />
gli innumerevoli apparecchi di videosorveglianza<br />
instal<strong>la</strong>ti presso negozi e banche, e, da<br />
pochi giorni, anche sugli autobus. Dall’altro gli<br />
scatti rubati e i f<strong>il</strong>mati carpiti dai videofonini.<br />
Tutti potenziali registi, quindi. E tutti potenziali<br />
attori. Con buona pace degli strenui difensori<br />
del diritto al<strong>la</strong> privacy. In coda sui viali? Una<br />
passeggiata nelle vie di Firenze? Un acquisto<br />
in un negozio del centro? Immorta<strong>la</strong>ti. Inesorab<strong>il</strong>mente.<br />
Fatte salve alcune eccezioni perché,<br />
come ogni reality che si rispetti, ci sono angoli<br />
in cui le telecamere non possono entrare.<br />
Ma bagni e camerini sembrano essere ormai<br />
le uniche oasi di tranqu<strong>il</strong>lità e di riservatezza.<br />
Tutto <strong>il</strong> resto è di dominio pubblico. Persino <strong>la</strong><br />
più picco<strong>la</strong> manchevolezza o <strong>il</strong> vizio più innocente,<br />
come pulirsi <strong>il</strong> naso in attesa che scatti <strong>il</strong><br />
semaforo verde. Niente di male fino a ieri (purché<br />
in assenza di macchine nelle vicinanze),<br />
ma oggi è di<strong>verso</strong>: <strong>il</strong> gesto poco elegante potrebbe<br />
rimanere impresso nel<strong>la</strong> memoria non<br />
dell’autista a fianco ma in quel<strong>la</strong> di una banca<br />
dati. O, nel<strong>la</strong> peggiore delle ipotesi, finire su un<br />
Par<strong>la</strong> Patrizia Verrusio, vicecomandante del<strong>la</strong> Polizia Municipale<br />
sito internet. Guai a sgarrare, quindi. Al<strong>la</strong> funzione<br />
di tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> sicurezza che ha motivato<br />
in principio l’instal<strong>la</strong>zione delle telecamere si<br />
è accompagnata nel tempo una deriva voyeuristica,<br />
una curiosità morbosa nei confronti delle<br />
vite altrui. E quel che preoccupa di più i fiorentini<br />
(purché autisti disciplinati) non sono tanto<br />
le registrazioni effettuate dalle apparecchiature<br />
a disposizione del<strong>la</strong> polizia municipale, quanto<br />
“Ma i cittadini possono stare tranqu<strong>il</strong>li, <strong>la</strong> privacy è tute<strong>la</strong>ta”<br />
ra i m<strong>il</strong>le occhi elettronici pun-<br />
su Firenze, i più diffusi Ttati sono<br />
gli attimi di vita privata carpiti con maestria dai<br />
proprietari di videofonini. Protestare non serve,<br />
tantomeno nascondersi. Di fronte a questa<br />
nuova invadenza al comune cittadino non resta<br />
che adeguarsi. E visto che è impossib<strong>il</strong>e sfuggire<br />
all’occhio indiscreto delle telecamere, tanto<br />
vale sorridere e mettersi in posa: chissà che<br />
un’immagine rubata al<strong>la</strong> nostra privacy non ci<br />
valga un provino cinematografico.<br />
quelli appartenenti al Comune: sono<br />
le 106 “telecamere amiche” dislocate<br />
sul territorio. Ne parliamo con Patrizia<br />
Verrusio, vicecomandante del<strong>la</strong> Polizia<br />
Municipale e dirigente del servizio<br />
“ufficio città sicura”.<br />
Vicecomandante, quali sono le funzioni<br />
effettive delle telecamere?<br />
Per norma di legge esse possono essere<br />
impiegate per sorvegliare <strong>il</strong> traffico<br />
veico<strong>la</strong>re e per garantire <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> dei<br />
monumenti. Tuttavia, <strong>il</strong> recente “decreto<br />
sicurezza” contiene delle norme<br />
che consentiranno, in futuro, anche<br />
funzioni di controllo del territorio: se<br />
le immagini raccolte mostreranno reati,<br />
<strong>la</strong> polizia municipale potrà usarle<br />
per poi intervenire agendo come polizia<br />
giudiziaria.<br />
Ad oggi, quindi, <strong>la</strong> funzione principale<br />
delle telecamere è legata al<br />
traffico. Si tratta di un supporto importante?<br />
Assolutamente sì. Si sono r<strong>il</strong>evate<br />
molto ut<strong>il</strong>i, perché <strong>il</strong> loro ut<strong>il</strong>izzo ci<br />
consente interventi tempestivi sul<strong>la</strong><br />
mob<strong>il</strong>ità, offrendoci <strong>la</strong> possib<strong>il</strong>ità di<br />
tenere monitorati continuamente i luoghi<br />
di criticità e le strade più trafficate.<br />
Inoltre sono fondamentali in moltissimi<br />
casi di incidenti, aiutandoci a ricostruire<br />
con precisione le dinamiche dei<br />
sinistri.<br />
Per quanto riguarda <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> dei<br />
beni artistici?<br />
Le telecamere sono puntate sui principali<br />
monumenti, e dotate di un dispositivo<br />
in grado di comunicare al<strong>la</strong><br />
centrale i casi di intrusione. Nei primi<br />
mesi del 2009 saranno introdotti strumenti<br />
più raffinati e sensib<strong>il</strong>i in grado<br />
di eliminare le interferenze, permettendo<br />
un maggior controllo.<br />
Sguardi tecnologici puntati ovunque.<br />
Senza scomodare Orwell, i<br />
fiorentini possono ritenersi sotto<br />
controllo?<br />
Nel trattamento dei dati ci atteniamo<br />
al<strong>la</strong> legge. Nei mesi scorsi abbiamo<br />
ricevuto <strong>la</strong> verifica del Garante del<strong>la</strong><br />
privacy. Una visita che ha confermato<br />
<strong>la</strong> bontà del nostro operato, non r<strong>il</strong>evando<br />
alcuna infrazione.<br />
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28 Gennaio 2009<br />
SENIOR/1. Le residenze sanitarie aumentano, le liste d’attesa per accedervi diminuiscono<br />
L’industria dell’anziano non conosce crisi<br />
La popo<strong>la</strong>zione invecchia e sempre più famiglie scelgono questo tipo di sistemazione per i parenti in<br />
là con l’età: in città <strong>la</strong> retta mens<strong>il</strong>e a carico del cittadino può aggirarsi anche intorno a 1600 euro<br />
TERZA ETÀ<br />
Giulia Coli<br />
C’è un mercato che non risente<br />
di crisi economiche,<br />
nonostante costi proibitivi<br />
e lunghe liste di attesa. È<br />
quello delle “Residenze sanitarie assistenziali”<br />
(Rsa) e di tutta “l’industria<br />
dell’anziano”. In un Paese dove<br />
l’aspettativa di vita diventa sempre<br />
più ampia e in una città, Firenze, dove<br />
questa è fra le più alte rispetto al resto<br />
dello stivale, ecco che <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />
affetta da patologie invalidanti diventa<br />
sempre più estesa. Basti pensare che<br />
gli anziani fiorentini in Rsa sono al<br />
momento circa 1.700 e che <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />
del<strong>la</strong> città è in buona parte composta<br />
da ultra 65enni (circa 100m<strong>il</strong>a),<br />
ultra 80enni e ultra 85enni (quelli più<br />
a rischio). Tante sono, quindi, le persone<br />
che hanno bisogno di assistenza.<br />
Sono molte le famiglie che dopo aver<br />
prolungato quanto più possib<strong>il</strong>e <strong>la</strong><br />
permanenza dell’anziano in famiglia -<br />
spesso supportati dall’aiuto di badanti<br />
e infermieri- con l’aggravarsi del<strong>la</strong> situazione<br />
si trovano costretti a ricorrere<br />
alle Rsa. Spesso per coprire le lunghe<br />
degenze, dovute a ma<strong>la</strong>ttie croniche<br />
come l’Alzheimer o le demenze sen<strong>il</strong>i,<br />
i risparmi dell’anziano si consumano<br />
in fretta e così è <strong>la</strong> famiglia che<br />
si fa carico del<strong>la</strong> spesa. Si va quindi<br />
al<strong>la</strong> ricerca di una sistemazione, dato<br />
che spesso i parenti degli anziani bisognosi<br />
di assistenza non riescono a<br />
far fronte né economicamente né logisticamente<br />
alle gravi condizioni in<br />
cui questi versano. L’approccio con i<br />
servizi sociali si rive<strong>la</strong> una delle prime<br />
difficoltà. Questi devono accertare lo<br />
stato d’invalidità, valutare l’opportunità<br />
del ricovero e stab<strong>il</strong>ire <strong>la</strong> quota<br />
sanitaria, cioè <strong>la</strong> parte di spesa a carico<br />
del Servizio sanitario nazionale.<br />
Anche <strong>il</strong> Comune può correre a sostegno<br />
al<strong>la</strong> famiglia, erogando una cifra<br />
a copertura parziale o totale delle<br />
spese del ricovero nel caso di disagio<br />
grave. Rimane <strong>la</strong> quota a carico dell’assistito<br />
che, nel<strong>la</strong> maggior parte dei<br />
casi, si presenta, quindi come uno dei<br />
primi grandi problemi da sostenere.<br />
Questa cifra viene calco<strong>la</strong>ta valutando<br />
non solo <strong>il</strong> reddito del richiedente<br />
l’assistenza, ma anche quello dell’intero<br />
nucleo fam<strong>il</strong>iare, anche se recenti<br />
sentenze del TAR stab<strong>il</strong>iscono che <strong>il</strong><br />
reddito conteggiato deve essere so<strong>la</strong>mente<br />
quello dell’assistito. Quanto<br />
richiesto al paziente può osc<strong>il</strong><strong>la</strong>re<br />
considerevolmente anche a seconda<br />
del fatto che <strong>la</strong> residenza sanitaria<br />
prescelta sia pubblica, convenzionata<br />
o privata. A Firenze, infatti, mediamente<br />
<strong>la</strong> quota può aggirarsi sui 1.600<br />
euro mens<strong>il</strong>i, somma che tante famiglie<br />
hanno difficoltà a far rientrare nei<br />
propri b<strong>il</strong>anci. Molto più alta è di fatto<br />
<strong>la</strong> retta nelle cliniche private che può<br />
superare anche i 3 m<strong>il</strong>a euro al mese,<br />
in pratica più di 100 euro al giorno,<br />
una cifra inarrivab<strong>il</strong>e per molte persone.<br />
<strong>Il</strong> costo varia anche a seconda<br />
del tipo di camera occupata (singo<strong>la</strong> o<br />
L’INTERVISTA<br />
doppia) e dal<strong>la</strong> gravità dell’invalidità<br />
del ricoverato. Nel<strong>la</strong> diffic<strong>il</strong>e situazione<br />
un altro problema è costituito dalle<br />
lunghe liste d’attesa per l’ingresso<br />
nelle Rsa anche se, negli ultimi tempi,<br />
è stata registrata una flessione: un risultato<br />
reso possib<strong>il</strong>e soprattutto grazie<br />
al potenziamento dell’assistenza<br />
domic<strong>il</strong>iare. Per fare solo un esempio,<br />
nei primi sei mesi del 2008 <strong>la</strong> lista<br />
di attesa per entrare in una Rsa del<strong>la</strong><br />
zona fiorentina nord-ovest è passata<br />
da 405 a 301 unità. Lo sv<strong>il</strong>uppo positivo<br />
dell’assistenza domic<strong>il</strong>iare ha<br />
portato a buoni risultati anche per le<br />
strutture semiresidenziali, quali le Rsa<br />
temporanee e i centri diurni. Per i primi<br />
<strong>il</strong> numero di utenti delle liste d’attesa<br />
è passato da 138 dell’inizio 2008<br />
a 28 di luglio, mentre quello degli ingressi<br />
diurni da 113, a gennaio 2008,<br />
a 77 a luglio. L’assistenza domic<strong>il</strong>iare<br />
agli anziani verrà ancor più potenziata<br />
grazie a 10m<strong>il</strong>ioni di euro recuperati<br />
dall’evasione dell’Irap (Imposta regionale<br />
sulle attività produttive) che<br />
<strong>la</strong> Regione Toscana ut<strong>il</strong>izzerà proprio<br />
per <strong>il</strong> sostegno agli anziani non più<br />
autosufficienti e per aumentare i posti<br />
Gianni Salvadori, assessore regionale politiche sociali<br />
di residenza assistita a disposizione<br />
nelle strutture pubbliche e convenzionate.<br />
Nonostante però le difficoltà che<br />
si presentano per un posto in una Rsa,<br />
queste strutture aumentano insieme<br />
al<strong>la</strong> domanda. E sono soprattutto le<br />
residenze private a riportare nell’ultimo<br />
decennio una crescita di quasi<br />
<strong>il</strong> 60%. In controtendenza, quindi,<br />
al<strong>la</strong> crisi che sta colpendo famiglie,<br />
commercianti e aziende, i luoghi di<br />
degenza per gli anziani si al<strong>la</strong>rgano e<br />
ricorrono a nuove assunzioni. Molte<br />
sono, infatti, le Rsa private che hanno<br />
scatenato una vera e propria campagna<br />
acquisti di case di riposo tanto da<br />
aver portato quasi a un raddoppio dei<br />
propri posti letto e anche del proprio<br />
fatturato. Ma anche <strong>il</strong> pubblico si sta<br />
muovendo con nuovi finanziamenti<br />
e un nuovo modello di assistenza per<br />
far fronte a un mercato che diventa<br />
sempre più al<strong>la</strong>rgato. Un programma<br />
che mira a forme di sostegno personalizzato,<br />
che prevedono l’alternanza<br />
fra assistenza nelle Rsa e domic<strong>il</strong>iare,<br />
oltre al<strong>la</strong> realizzazione di una sorta di<br />
“albo delle badanti” da formare e rego<strong>la</strong>rizzare.<br />
Scena tratta da Amici miei - Atto III<br />
“Pensiamo di azzerare le liste d’attesa entro un anno”<br />
n Toscana gli anziani non autosufficienti gravi<br />
Isono circa 40m<strong>il</strong>a e di questi solo una picco<strong>la</strong><br />
parte è inserita nelle Rsa. Esiste una lista d’attesa di<br />
oltre 3m<strong>il</strong>a persone che <strong>la</strong> Regione Toscana vuole<br />
eliminare con <strong>la</strong> “costituzione di un fondo e un modello<br />
innovativo che ha <strong>il</strong> fine di estendere <strong>il</strong> sistema<br />
pubblico dei servizi sociosanitari a favore delle<br />
persone non autosufficienti”, come dice l’assessore<br />
regionale alle politiche sociali, Gianni Salvadori.<br />
Con <strong>la</strong> costituzione del fondo, quali sono i risultati<br />
che verranno perseguiti?<br />
“Con <strong>il</strong> fondo si interverrà per dare risposte adeguate<br />
alle famiglie attra<strong>verso</strong> strumenti, quali i<br />
punti unici di accesso che, nel solo mese di novembre,<br />
sono stati aperti in numero di 294 e che hanno<br />
<strong>il</strong> compito di avviare <strong>la</strong> risposta assistenziale in<br />
maniera personalizzata. <strong>Il</strong> piano prevede per uno<br />
stesso paziente una pluralità di interventi: dall’assistenza<br />
a casa agli inserimenti in strutture semiresidenziali<br />
o temporanee, fino al soggiorno permanente<br />
nelle Rsa”.<br />
Le liste d’attesa nelle Rsa verranno diminuite<br />
con questo nuovo sistema?<br />
“Noi pensiamo che in meno di un anno si azzereranno<br />
le liste d’attesa, soprattutto con l’aumento<br />
dell’assistenza domic<strong>il</strong>iare. Oggi viene data una<br />
risposta parziale alle famiglie, che le porta a chiedere<br />
l’inserimento nelle Rsa. Con <strong>il</strong> fondo verrà incrementato<br />
<strong>il</strong> sostegno delle badanti e i progetti di<br />
assistenza infermieristica.”<br />
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TERZA ETÀ<br />
Gennaio 2009<br />
SENIOR/2. L’amore non ha età e sono tante le persone che si “riaccompagnano”<br />
Tra valzer e briscole <strong>il</strong> nonno s’innamora<br />
<strong>Il</strong> circolino, <strong>la</strong> casa di riposo, <strong>la</strong> sa<strong>la</strong> di lettura di quartiere: sono tutti posti<br />
che fanno da sfondo ad “amicizie affettuose” che sbocciano tra gli anziani<br />
29<br />
FOCUS<br />
Giulia Pruneti<br />
Galeotta fu <strong>la</strong> pista da ballo.<br />
Ma anche <strong>la</strong> mensa di Montedomini,<br />
<strong>la</strong> partita a brisco<strong>la</strong><br />
del circolo sotto casa, o <strong>la</strong><br />
sa<strong>la</strong> di lettura del<strong>la</strong> biblioteca di quartiere.<br />
Uno sguardo tira l’altro, poi arriva<br />
<strong>la</strong> battutina sagace, <strong>il</strong> complimento<br />
per l’eleganza, e al<strong>la</strong> fine scatta anche<br />
l’invito a cena. <strong>Il</strong> valzer del corteggiamento<br />
segue un ritmo orecchiab<strong>il</strong>e da<br />
tutti e non è certo l’età a fare <strong>la</strong> differenza.<br />
Non a Firenze almeno. Non in<br />
una delle città con <strong>il</strong> maggior numero<br />
di anziani. E che anziani! Arz<strong>il</strong>li, pieni<br />
di interessi e perché no, anche di passioni<br />
e s<strong>la</strong>nci <strong>verso</strong> l’altro sesso. Questo<br />
dicono i fatti e non solo: perché sono<br />
gli stessi nonni e nonne fiorentini a confessare<br />
di non aver perso <strong>il</strong> gusto <strong>verso</strong><br />
l’altra metà. La voglia di guardare al<br />
domani passa anche da qui, dal desiderio<br />
di sentirsi pieni di vita e godere<br />
appieno di ciò che rimane da vivere.<br />
Non parliamo certo del primo amore.<br />
Si tratta nel<strong>la</strong> maggior parte dei casi di<br />
vedovi e vedove. Di divorzi un tempo<br />
se ne sentiva par<strong>la</strong>re poco. Le donne<br />
sono quelle che escono di più. Ed è frequente<br />
vederle imbellettate anche per<br />
andare a messa o a comprare <strong>il</strong> pane.<br />
La maggior longevità aiuta certamente,<br />
ma non è solo questo. “Dovrebbe vedere<br />
come si contendono <strong>il</strong> posto accanto<br />
a quello là” racconta una volontaria<br />
del<strong>la</strong> mensa di Montedomini. In effetti,<br />
a guardarlo bene, quello là è ancora un<br />
bel signore, ma non sono da meno le<br />
“concorrenti”. Fanno a gara per sedersi<br />
vicino a lui <strong>la</strong>nciando occhiate a destra<br />
e sinistra per rivendicare <strong>il</strong> territorio.<br />
Nascono vere e proprie fazioni, i pettegolezzi<br />
hanno <strong>la</strong> meglio e così si arriva<br />
in fondo al<strong>la</strong> giornata in un battibaleno.<br />
A volte è solo simpatia, ma non è<br />
raro che scatti <strong>il</strong> sentimento. A questa<br />
età si sta con i piedi ben piantati a terra,<br />
ma non manca <strong>la</strong> voglia di sognare<br />
e riconquistare un affetto perduto da<br />
tempo. Car<strong>la</strong> ha ottanta anni, da venti<br />
è vedova, da due “riaccompagnata”.<br />
Quel<strong>la</strong> che sta vivendo ama chiamar<strong>la</strong><br />
“amicizia affettuosa”. Par<strong>la</strong> di Enrico,<br />
di come si sono conosciuti e anche degli<br />
occhi verdi che l’hanno colpita per<br />
<strong>la</strong> loro dolcezza. Sono appena rientrati<br />
da una crociera nel Mediterraneo.<br />
“Sette giorni di magia, confessa Car<strong>la</strong>,<br />
ma una volta tornati ognuno vive nel<br />
proprio appartamento”. Sì, magia. Ma<br />
anche molta concretezza. “Vede signorina,<br />
prosegue Car<strong>la</strong>, i calzini io li ho<br />
<strong>la</strong>vati per una vita al mio caro marito.<br />
E non ho certo l’intenzione di tornare<br />
a farlo per un altro. Mi sono abituata<br />
all’indipendenza e al<strong>la</strong> libertà. Ho figli<br />
grandi e una vita alle spalle, quel<strong>la</strong> che<br />
mi resta voglio viver<strong>la</strong> al meglio”. L’argomento<br />
matrimonio in molti casi è un<br />
tabù. Francesca di anni ne ha ottantatre,<br />
è vedova e ha sempre scelto, nonostante<br />
le molte possib<strong>il</strong>ità, di non cedere ai<br />
corteggiamenti. “Le donne, mi spiega,<br />
spesso cercano di risposarsi per interesse.<br />
Magari puntano a quello più facoltoso<br />
e pensano già a come un matrimonio<br />
potrebbe giovare ai figli”. E gli uomini?<br />
“Beh, un uomo solo è spesso disorientato”-<br />
risponde Francesca- “Una donna<br />
<strong>il</strong> futuro se lo ricostruisce. A fatica, ma<br />
ce <strong>la</strong> fa. La gestione del<strong>la</strong> casa, dei figli,<br />
dei nipoti. L’essere portate naturalmente<br />
al<strong>la</strong> praticità e al<strong>la</strong> concretezza aiuta<br />
molto. Per i vedovi <strong>il</strong> passo è diffic<strong>il</strong>e e<br />
riavvicinarsi al gent<strong>il</strong> sesso serve anche<br />
a vivere meglio <strong>il</strong> quotidiano”. Sarà. <strong>Il</strong><br />
fatto è che quando li vedi bal<strong>la</strong>re insieme,<br />
camminare mano nel<strong>la</strong> mano o<br />
scambiarsi qualche gesto affettuoso ti<br />
rendi conto che l’amore non ha età, o<br />
meglio, che ogni età ha <strong>il</strong> suo amore.<br />
I centenari spiegano <strong>la</strong> loro ricetta per arrivare a un età a tre cifre: “Occorre avere fiducia nel futuro”<br />
L’elisir di lunga vita? Dimenticare gli acciacchi e par<strong>la</strong>re d’altro<br />
ent’anni e non sentirli. O meglio, aver-<br />
superati e dire: “magari n’avessi an-<br />
Cli<br />
cora cento”. Se <strong>la</strong> tecnologia e <strong>la</strong> medicina<br />
studiano l’elisir di lunga vita, c’è in realtà<br />
chi l’ha già trovato: sono gli ultracentenari<br />
di Firenze. E chi l’ha detto che alle signore<br />
non si chiede l’età, se sono loro le prime a<br />
sbatterti in faccia <strong>la</strong> data di nascita quando<br />
non credi a quello che ti raccontano. A un certo<br />
punto del<strong>la</strong> vita, mostrare <strong>la</strong> propria carta<br />
d’identità è un’occasione di vanto. Buttate<br />
alle spalle le fissazioni per rughe e prestanza<br />
fisica, i valori sono altri. Quali? Esserci<br />
ancora con <strong>la</strong> testa e le proprie gambe. “Ho<br />
visto <strong>la</strong> prima e <strong>la</strong> seconda guerra mondiale,<br />
figuriamoci se mi spaventa un po’ di freddo”-<br />
scherza una signora con cappellino, sciarpa<br />
e borsetta al<strong>la</strong> mano. Non è certo l’unica a<br />
Firenze ad aver vissuto un pezzo così lungo di<br />
storia. <strong>Il</strong> primato di longevità, lo dicono tutte<br />
le statistiche, è di colore rosa. In generale<br />
Firenze è una città che sta diventando sempre<br />
più anziana. Un quarto del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione ha<br />
più di sessantacinque anni, ma si confermano<br />
in aumento anche i cittadini più anziani.<br />
Quasi <strong>il</strong> 13% degli abitanti ha più di settantacinque<br />
anni, quelli che hanno superato gli<br />
ottanta sono oltre <strong>il</strong> 7% mentre gli ultracentenari<br />
sono oltre centocinquanta. Un numero<br />
destinato ad aumentare. Se chiedi qual è <strong>la</strong><br />
formu<strong>la</strong> per arrivare a tre cifre, ti rispondono<br />
un po’ tutti al<strong>la</strong> stessa maniera: essere fiduciosi<br />
nel futuro e nel<strong>la</strong> gente. Non pensare<br />
troppo al passato con nostalgia e rimpianto.<br />
Ricordare però i momenti belli, credendo con<br />
forza che ogni stagione del<strong>la</strong> vita ha i suoi.<br />
Gli acciacchi? Chi non li ha. Ma se diventano<br />
l’unico argomento di conversazione <strong>la</strong> frittata<br />
è fatta. Ti blocchi nel<strong>la</strong> gabbia dei guai è non<br />
c’è spazio per altro.<br />
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30 Gennaio 2009<br />
A NASO. Piccolo tour annusando le strade che profumano di posti lontani<br />
Odori di spezie nel<strong>la</strong> città del giglio<br />
L’arrivo di ristoranti orientali e marocchini ha cambiato <strong>la</strong><br />
percezione olfattiva delle strade fiorentine, specie di quelle del<br />
centro dove adesso si respirano fragranze tipiche dei suk<br />
TEMPI MODERNI<br />
Simele Kruklidis<br />
Irresistib<strong>il</strong>e, invitante, fastidioso o sgradevole:<br />
niente è più connotativo di un forte odore.<br />
Benché sembri diffic<strong>il</strong>e da credere, attra<strong>verso</strong><br />
un viaggio nelle fragranze, dal<strong>la</strong> trippa al kebab,<br />
è possib<strong>il</strong>e perfino catturare <strong>il</strong> cambiamento<br />
del<strong>la</strong> società fiorentina, divenuta da qualche tempo<br />
vero e proprio crocevia di culture straniere. Se fino<br />
a qualche anno fa trippai e localini di cucina toscana<br />
facevano da padrone in città, sparsi lungo <strong>il</strong> territorio<br />
ad intervalli rego<strong>la</strong>ri, oggi <strong>la</strong> situazione si è radicalmente<br />
trasformata. A tutta velocità, sono infatti<br />
emersi decine e decine di ristoranti cinesi, giapponesi<br />
e di rosticcerie indiane, marocchine,<br />
tha<strong>il</strong>andesi, che rappresentano<br />
un’importante concorrenza<br />
sia in termini culturali che economici.<br />
Principali bersagli di questa<br />
novità sono senza dubbio <strong>la</strong> piazza<br />
di Santa Maria Novel<strong>la</strong> e i dintorni<br />
del<strong>la</strong> stazione, da via Nazionale a S. Lorenzo, dove<br />
in alcuni punti, stando ad occhi chiusi, sembra di<br />
trovarsi nel mezzo di un quartiere turco o africano.<br />
Tra <strong>la</strong> carne speziata che gira per ore, <strong>la</strong> cipol<strong>la</strong> affettata<br />
e le salse più disparate, l’olfatto si sente spaesato.<br />
Situazione sim<strong>il</strong>e anche nel<strong>la</strong> più centrale via<br />
Cavour, mentre in via Ghibellina, Messico e India<br />
distano pochi passi l’una dall’altra. Persino Borgo<br />
La Croce, rimasto a lungo un baluardo del<strong>la</strong> cucina<br />
toscana doc ha conosciuto <strong>il</strong> suo primo “kebabbaro”.<br />
Inut<strong>il</strong>e elencare le vie: <strong>il</strong> cambiamento è già in<br />
Ma i cari vecchi trippai<br />
non demordono<br />
e continuano<br />
a sfornare toscanità<br />
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atto ovunque, le attività straniere sono già più di un<br />
centinaio nel solo centro e sembra che siano rimasti<br />
pochi i luoghi non coinvolti: tra questi, <strong>la</strong> zona di<br />
S. Niccolò e quel<strong>la</strong> di Gavinana, ancora legate alle<br />
vecchie botteghe di stampo fiorentino, ed anche i<br />
dintorni di Campo di Marte, fortemente vissuti dai<br />
residenti di lunga data. Ma chi sono i clienti di questi<br />
esercizi multiculturali emergenti? Soprattutto turisti,<br />
giovani dai 20 ai 30 anni, e naturalmente tutti gli<br />
stranieri che vivono nel<strong>la</strong> nostra città e che in quei<br />
pasti caldi ritrovano <strong>il</strong> sapore di casa. Cresce anche<br />
<strong>il</strong> numero dei fiorentini che, all’uscita da scuo<strong>la</strong> o in<br />
pausa dal <strong>la</strong>voro scelgono per pranzo<br />
un veloce kebab: sazia lo stomaco<br />
e costa pochissimo. Se circa un<br />
anno fa si era addirittura par<strong>la</strong>to di<br />
vietare attività di questo genere nel<br />
centro storico, negli ultimi tempi<br />
<strong>la</strong> situazione sembra essere sfuggita<br />
di mano: si tratta di cosmopolitismo o invasione?<br />
Tutti oramai si interrogano sul futuro del<strong>la</strong> città. Intanto,<br />
i trippai storici di Firenze, da via Aretina a<br />
Sant’ Ambrogio, non demordono. Anzi, a fronte di<br />
questa ondata di novità culinarie, sembrano essere<br />
tornati di moda: a tutte le ore del giorno, i clienti<br />
affamati non mancano mai. Ed ecco che, catapultati<br />
un po’ controvoglia in una prospettiva cosmopolita<br />
che si allontana a passi da gigante dal<strong>la</strong> tradizione,<br />
i fiorentini hanno riscoperto con piacere gli odori o<br />
meglio, i profumi nostrani.<br />
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L’INTERVISTA<br />
Par<strong>la</strong> <strong>il</strong> profumiere Paolo Vranjes<br />
“Si è creata una sovrapposizione”<br />
l <strong>Reporter</strong> ha incontrato <strong>il</strong><br />
Iprofumiere fiorentino Paolo<br />
Vranjes, per avvicinarsi un po’<br />
di più agli affascinanti meccanismi<br />
del mondo degli odori e<br />
del<strong>la</strong> percezione olfattiva.<br />
Quanto sono connotativi gli<br />
odori nel prof<strong>il</strong>o di una città?<br />
Le attività gastronomiche di<br />
stampo straniero modificano<br />
le caratteristiche di un luogo?<br />
Chi si approccia per <strong>la</strong> prima<br />
volta ad una città, recepisce<br />
<strong>il</strong> carattere olfattivo del luogo<br />
e lo conserva nel<strong>la</strong> memoria.<br />
Forse più di una visione,<br />
l’odore ritorna fac<strong>il</strong>mente in<br />
mente. Oggi, con l’avvento di<br />
una società cosmopolita, sono<br />
stati importati anche a Firenze<br />
degli odori che non fanno<br />
parte del<strong>la</strong> tradizione e che in<br />
qualche modo snaturano l’immagine<br />
originaria di una città:<br />
si viene dunque a creare una<br />
situazione sconosciuta, che<br />
necessita di una nuova interpretazione<br />
E’ vero che è una tendenza<br />
comune quel<strong>la</strong> di considerare<br />
sgradevoli gli odori che<br />
non si conoscono?<br />
E’ un atteggiamento tipico del<br />
un carattere di una persona:<br />
c’è chi è incuriosito dal<strong>la</strong> novità<br />
e vi si approccia in termini<br />
di esplorazione e c’è chi invece<br />
<strong>la</strong> novità <strong>la</strong> teme e dunque <strong>la</strong><br />
percepisce come sgradevole.<br />
Si tratta di un aspetto estremamente<br />
soggettivo e mutevole.<br />
Gli odori forti o partico<strong>la</strong>rmente<br />
irritanti possono dunque<br />
diventare sinonimo di<br />
degrado?<br />
Assolutamente sì: l’essere<br />
umano collega un odore fastidioso<br />
ad un contesto che non<br />
gli piace, di conseguenza, trovarsi<br />
di fronte ad impulsi che<br />
stimo<strong>la</strong>no negativamente l’olfatto<br />
fa sì che <strong>la</strong> persona associ<br />
tale odore al degrado.<br />
Se dovesse descrivere <strong>la</strong> Firenze<br />
di ieri e di oggi con due<br />
odori diversi, quali sceglierebbe?<br />
La Firenze di ieri è senza<br />
dubbio rappresentab<strong>il</strong>e da un<br />
odore fiorito, verde, erbaceo.<br />
Di questi tempi <strong>il</strong> panorama è<br />
cambiato, ci troviamo di fronte<br />
ad un’imponente sovrapposizione<br />
di odori, ancora in cerca<br />
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PITTI IMMAGINE/1. Tornano le passerelle del<strong>la</strong> kermesse più modaio<strong>la</strong> di Firenze<br />
Al<strong>la</strong> Fortezza, tra lustrini e cot<strong>il</strong>lon<br />
La città si veste a festa per <strong>il</strong> consueto appuntamento con <strong>la</strong> moda.<br />
Nuovi arrivi e intramontab<strong>il</strong>i conoscenze per combattere <strong>la</strong> crisi galoppante.<br />
Una quattro giorni coraggiosa, che tenta di risollevare le sorti dell’intero comparto<br />
Sara Gh<strong>il</strong>ardi<br />
Puntare sul dinamismo per vincere <strong>la</strong><br />
crisi. Se nel settore moda non può una<br />
vetrina storica come Pitti Immagine<br />
Uomo, allora stiamo pur certi che non<br />
può proprio nessuno. Pitti arriva anche quest’anno<br />
come <strong>la</strong> fiera del nuovo, <strong>il</strong> primo appuntamento<br />
dell’anno per <strong>il</strong> settore moda, nel<br />
quale più che mai vincono <strong>la</strong> creatività e <strong>il</strong> fiuto<br />
di saper indovinare in anticipo le tendenze del<br />
mercato. Come sempre saranno i top buyers, i<br />
compratori, a decidere su quali marchi puntare,<br />
tra le aziende più b<strong>la</strong>sonate e le new entry. A<br />
loro <strong>il</strong> potere di ridare una ventata d’ossigeno<br />
al comparto, che anche per <strong>il</strong> 2009 si preannuncia<br />
in sofferenza. Avanti tutta allora con<br />
anteprime e nuove collezioni per <strong>il</strong> 75° Pitti<br />
Uomo, dal 13 al 16 gennaio come sempre al<strong>la</strong><br />
Fortezza da Basso . “Italia meravigliosa” è <strong>il</strong><br />
tema dal sapore nostalgico, immediatamente<br />
evocativo del lifestyle nel bel paese, che quest’anno<br />
accompagnerà i numerosi ospiti italiani<br />
e stranieri. Un manifesto nazional popo<strong>la</strong>re per<br />
ridare coraggio al made in Italy. Retrò come<br />
l’elemento decorativo scelto per stupire e per<br />
creare l’atmosfera giusta: le luminarie, con<br />
tutto <strong>il</strong> calore e l’accoglienza del sud Italia.<br />
L’instal<strong>la</strong>zione pensata dall’architetto e designer<br />
Oliviero Baldini consta di ben 4000 metri<br />
di luminarie, assemb<strong>la</strong>te in maniera originale<br />
sul piazzale che accoglie i visitatori. Molti i<br />
nuovi progetti e le sorprese in serbo per questa<br />
edizione. Dal debutto italiano del<strong>la</strong> collezione<br />
masch<strong>il</strong>e dello statunitense Thom Browne, al<strong>la</strong><br />
nuova “prima linea” di Allegri, fino al <strong>la</strong>ncio<br />
dei tagli sartoriali di Comme des Garçons. La<br />
maison giapponese partecipa a Pitti offrendo<br />
<strong>la</strong> preview in esclusiva mondiale di Homme<br />
Deux, linea ideata da Rei Kawakubo, st<strong>il</strong>ista<br />
del marchio. Tornano poi a nuova vita anche<br />
vecchi brand, come lo storico Braemar, con<br />
una collezione di pezzi unici in cashmere scozzese.<br />
Spazio anche alle avanguardie allo stato<br />
puro e alle nuove frontiere del<strong>la</strong> creatività nelle<br />
Lo st<strong>il</strong>ista Thom Browne<br />
sezioni New Beat(s) e Welcome to my house,<br />
che racchiudono le proposte da tutto <strong>il</strong> mondo<br />
dei designer emergenti. Una fucina di idee interessanti<br />
dedicate ai giovanissimi, sempre a<br />
caccia delle ultime proposte dello streetwear.<br />
A “Utopia Garden”, un habitat dalle forme e<br />
dai materiali naturali, via libera invece al<strong>la</strong> riflessione<br />
sui temi del riciclo e del<strong>la</strong> eco-sostenib<strong>il</strong>ità.<br />
Altro tema di grande importanza, che<br />
sottrae per un attimo l’uni<strong>verso</strong> del fashion da<br />
tutto ciò che è frivolo e superfluo e lo riconduce<br />
ad un concetto di necessità ed essenzialità, è<br />
quello dell’abbigliamento da <strong>la</strong>voro che diventa<br />
protagonista grazie al<strong>la</strong> mostra al<strong>la</strong> Stazione<br />
Leopolda firmata da Oliviero Toscani e Olivier<br />
Sa<strong>il</strong><strong>la</strong>rd. Se le novità e le buone idee dunque<br />
non sembrano mancare, anche i numeri sono in<br />
linea con le edizioni passate, con oltre 800 marchi<br />
in esposizione in 13 sezioni e 59m<strong>il</strong>a metri<br />
quadrati di mostra. Speriamo infine, come si<br />
augurano anche gli organizzatori, che questo<br />
Pitti Uomo , con <strong>il</strong> suo slogan “Italia meravigliosa”<br />
porti fortuna alle tante aziende italiane,<br />
sia quelle neonate che quelle navigate.<br />
IL PROTAGONISTA<br />
Chic e stravagante<br />
È un astro del<strong>la</strong> moda<br />
antaloni cortissimi che <strong>la</strong>sciano<br />
Pscoperte le caviglie e minimali<br />
anche le maniche del<strong>la</strong> giacca. Lunghissima<br />
invece <strong>la</strong> cravatta, rigorosamente<br />
dello stesso tessuto dell’abito.<br />
<strong>Il</strong> tutto stretto, strettissimo e quasi<br />
incolore. E poi niente calzini, per rivalutare<br />
<strong>la</strong> caviglia masch<strong>il</strong>e messa a<br />
nudo.<br />
Non è uno scherzo, è <strong>il</strong> nuovo guru<br />
dell’abito, colui che rappresenta <strong>il</strong> futuro<br />
del completo masch<strong>il</strong>e,<br />
Thom Browne. E’ lui l’ospite d’onore<br />
del 75° Pitti Uomo. Acc<strong>la</strong>mato negli<br />
States come <strong>il</strong> nuovo “zar dello st<strong>il</strong>e<br />
uomo” propone un taglio innovativo<br />
per l’abito, reinterpretando <strong>il</strong> passato<br />
con un risultato fuori dagli schemi.<br />
Sicuramente un po’ comico, almeno<br />
al primo sguardo, dal sapore nostalgico<br />
con varie ricordanze di Chaplin<br />
o Buster Keaton. Ma se i partico<strong>la</strong>ri<br />
sono insoliti, <strong>la</strong> visione d’insieme è<br />
senza dubbio chic.<br />
Thom Browne, nominato nel 2006 designer<br />
dell’anno per <strong>la</strong> moda masch<strong>il</strong>e<br />
dal Counc<strong>il</strong> of Fashion Designers of<br />
America, sbarca sulle passerelle europee<br />
per <strong>la</strong> prima volta a Pitti Uomo.<br />
La sera di mercoledì 14 gennaio, all’Istituto<br />
di Scienze M<strong>il</strong>itari Aeronautiche,<br />
<strong>il</strong> designer statunitense presenterà<br />
in anteprima assoluta <strong>la</strong> sua<br />
menswear collection autunno-inverno<br />
09/10, con una performance-evento.<br />
Americano, c<strong>la</strong>sse ’65, ha <strong>la</strong>vorato<br />
per Armani e Ralph Lauren, prima di<br />
creare una sua personale collezione<br />
nel 2001. Pochi capi su misura che lui<br />
per primo indossava, facendo da testimonial<br />
a se stesso.<br />
Un’influenza che potrebbe conquistare<br />
anche l’uomo europeo, ma sconsigliata<br />
a chi si ritrova caviglie non perfette,<br />
o per chi, sotto l’abito, intende<br />
nascondere qualche f<strong>il</strong>o di pancetta.
CULTURA<br />
PITTI IMMAGINE/2. Appuntamenti, esposizioni e sf<strong>il</strong>ate<br />
Dall’abito da sera<br />
al<strong>la</strong> tuta da <strong>la</strong>voro<br />
Sara Gh<strong>il</strong>ardi<br />
Come sempre nei giorni di Pitti Uomo Firenze<br />
si anima e fiorisce di eventi sparsi qua e<br />
là. Oltre al pullu<strong>la</strong>re di personaggi eccentrici,<br />
oppure di bellissime e bellissimi arrivati<br />
chissà da dove per sf<strong>il</strong>are e farsi ammirare, sono di scena<br />
le feste esclusive, con le maison che si sfidano senza<br />
esclusione di colpi per accaparrarsi <strong>la</strong> location più ambita.<br />
Mondanità, ma anche cultura e riflessione su temi<br />
importanti. Quest’anno non a caso l’evento col<strong>la</strong>terale<br />
più atteso di Pitti Uomo è una mostra che fa pensare.<br />
E’ con “Workwear, <strong>la</strong>voro moda<br />
seduzione”, l’esposizione curata<br />
da Oliviero Toscani e da Olivier<br />
Sa<strong>il</strong><strong>la</strong>rd che <strong>il</strong> grande problema<br />
del<strong>la</strong> sicurezza sul <strong>la</strong>voro ir<strong>rom</strong>pe<br />
anche nel tempio dell’immagine.<br />
In mostra dal 13 gennaio al<strong>la</strong> Stazione<br />
Leopolda dall’abito da <strong>la</strong>voro più duro a quello più<br />
curato, per capire quanto <strong>la</strong> moda ha mutuato dal mondo<br />
dei mestieri e delle professioni. Dal<strong>la</strong> tuta ignifuga allo<br />
scafandro da palombaro, dal completo da astronauta al<strong>la</strong><br />
divisa del pompiere, <strong>il</strong> tutto passando per maschere da<br />
saldatore ed elmetti di vario tipo. Tra gli eventi culturali<br />
sempre legata al tema del <strong>la</strong>voro, <strong>la</strong> sera del 13 gennaio<br />
Torna anche quest’anno<br />
Pitti W, sezione dedicata<br />
alle pre-collezioni donna,<br />
con 70 marchi in mostra<br />
a Pa<strong>la</strong>zzo Strozzi, Corriere del<strong>la</strong> Sera Magazine e Io<br />
Donna presentano <strong>la</strong> mostra fotografica “Venti italiani<br />
che cambiano l’Italia”, dedicata a venti <strong>la</strong>voratori del<strong>la</strong><br />
nostra società famosi nei più diversi ambiti professionali,<br />
ritratti dal fotografo Gianni Giansanti. La sera del<br />
14 gennaio, negli spazi del Teatro Goldoni, <strong>il</strong> Sole 24<br />
Ore organizza una serata evento per presentare una nuova<br />
iniziativa editoriale “IL: Intelligence in Lifestyle” <strong>il</strong><br />
nuovo magazine masch<strong>il</strong>e del gruppo. Un evento-instal<strong>la</strong>zione<br />
è quanto invece offre l’azienda fiorentina Allegri<br />
nei giorni di Pitti Uomo, per accompagnare l’anteprima<br />
del<strong>la</strong> “main line” del brand. Accanto agli eventi speciali<br />
c’ è anche quello che ormai è diventato un appuntamento<br />
fisso, giunge al<strong>la</strong> terza edizione e<br />
si consolida Pitti W, <strong>la</strong> rassegna<br />
del<strong>la</strong> moda femmin<strong>il</strong>e che è cresciuta<br />
diventando anch’essa protagonista.<br />
Quest’anno agli spazi<br />
del<strong>la</strong> Dogana di via Valfonda si<br />
aggiungono anche quelli di V<strong>il</strong><strong>la</strong><br />
Vittoria: due location accanto al<strong>la</strong> Fortezza Da Basso<br />
per una speciale selezione di circa 70 marchi internazionali.<br />
Giambattista Valli, talento italiano del<strong>la</strong> moda<br />
contemporanea è l’ospite speciale del<strong>la</strong> sezione donna,<br />
con l’esclusiva sf<strong>il</strong>ata giovedì 15 gennaio nel Salone dei<br />
Cinquecento di Pa<strong>la</strong>zzo Vecchio. Un evento raffinato e<br />
g<strong>la</strong>mour nel cuore pulsante del<strong>la</strong> città.<br />
Gennaio 2009<br />
E se fosse Pitti<br />
tutto l , anno?<br />
Firenze, capitale fashion? Solo dieci<br />
giorni all’anno. Bacchetta magica al<strong>la</strong><br />
mano, <strong>la</strong> città del giglio si trasforma<br />
- in occasione di Pitti Immagine – in<br />
una preziosa sgualdrina del<strong>la</strong> moda.<br />
Se fino al giorno dell’inaugurazione<br />
<strong>la</strong> città <strong>la</strong>nguiva come al solito in un<br />
torpore da bel<strong>la</strong> addormentata, basta<br />
pronunciare <strong>la</strong> formu<strong>la</strong> magica,<br />
P-I-T-T-I U-O-M-O, e tra locali, gallerie<br />
e v<strong>il</strong>loni privati fioccano eventi, cene e<br />
inaugurazioni di ogni genere. E fin qui,<br />
niente di strano. E’ normale che, marchi<br />
grandi e piccoli, sgomitino per inventare<br />
qualcosa e attrarre l’attenzione<br />
su di sé. La cosa che più fa sorridere<br />
è <strong>il</strong> nugolo di eventi che vivono di luce<br />
riflessa. Come mai, <strong>la</strong> settimana precedente<br />
al taglio del nastro al<strong>la</strong> Fortezza,<br />
non si trova un vernissage nemmeno<br />
a pagare oro e casualmente, durante i<br />
“Pitti days” <strong>la</strong> città pare esplodere, tanta<br />
è l’offerta culturale? La strana razza<br />
di parassiti che contribuisce a gonfiare<br />
<strong>la</strong> lista degli appuntamenti non è<br />
sgradita alle passerelle ufficiali perché<br />
fa volume e aumenta <strong>la</strong> suggestione<br />
che genera <strong>la</strong> vista del calendario<br />
33<br />
degli eventi. Dall’arte antica ai collezionisti<br />
di francobolli, dalle aperture<br />
straordinarie alle visite guidate. Ma se<br />
è vero che “business is business”, è vero<br />
anche che Firenze ha l’obbligo di fare<br />
bel<strong>la</strong> figura con chi arriva. Compratori<br />
provenienti da mezzo mondo, che<br />
cronometrano i minuti necessari per<br />
visionare <strong>il</strong> campionario, criticare cose<br />
vecchie, elogiare le novità e prendere<br />
parte (spesso controvoglia) a cockta<strong>il</strong><br />
e presentazioni. Tanti, troppi i sorrisini<br />
di circostanza. Soprattutto quelli dei<br />
vip di turno, che gironzo<strong>la</strong>no fingendosi<br />
interessati ai prodotti esposti negli<br />
stand. Cinque giorni e poi puff…<br />
La bol<strong>la</strong> di sapone esplode portandosi<br />
dietro lustrini e cot<strong>il</strong>lon, senza che<br />
gran parte del<strong>la</strong> cittadinanza (tutti gli<br />
estranei al mondo del<strong>la</strong> moda) si sia<br />
resa conto del fermento. Basta sf<strong>il</strong>ate e<br />
pa<strong>il</strong>lettes. Basta eventi, basta c<strong>la</strong>more.<br />
Firenze si stanca in fretta e preferisce<br />
tornare a vestirsi da signora snob <strong>la</strong>sciando<br />
che <strong>il</strong> nuovo avanzi altrove.<br />
Da queste parti non si invecchia né ci<br />
si rinnova. Ci si cristallizza. Rimanendo<br />
fedeli al caro, vecchio lifting.<br />
PITTI IMMAGINE/3. Innovative le proposte delle due fiere che chiudono <strong>la</strong> stagione Pitti<br />
Gennaio hi-tech: tessuti a<strong>rom</strong>atici e abiti mignon<br />
n signorino di lusso a Pitti Bimbo, che<br />
Usegue dal 22 al 24 gennaio <strong>la</strong> rassegna<br />
ammiraglia del<strong>la</strong> moda uomo e conta oltre<br />
500 marchi in esposizione. Nasce quest’anno<br />
una nuova sezione: Apartment, <strong>il</strong> nuovo<br />
progetto dedicato al lifestyle contemporaneo<br />
del<strong>la</strong> moda bimbo. I marchi più esclusivi<br />
per i compratori che anche dal<strong>la</strong> moda<br />
bambino si aspettano <strong>il</strong> massimo, sia per<br />
quanto riguarda <strong>la</strong> funzionalità che <strong>il</strong> design<br />
e gli accessori. Divertenti come sempre<br />
ed eleborate le sf<strong>il</strong>ate dei più piccini, che<br />
in passerel<strong>la</strong> si concedono spesso qualche<br />
fuori programma. Luci, pubblico e vestiti<br />
che quasi mai calzano al<strong>la</strong> perfezione per i<br />
furgoletti sono un vero stress, anche se alcuni<br />
già si comportano come star in erba.<br />
Tra i marchi in passerel<strong>la</strong> per questo Pitti<br />
Bimbo: Miss Blumarine, Moschino, Pinko,<br />
Dimensione Danza, W.P Lavori in corso,<br />
LiuJo, Calvin Klein Jeans Kids, Miss<br />
Grant, Rep<strong>la</strong>y & Sons e Agatha Ruiz de <strong>la</strong><br />
Prada. Da non dimenticare <strong>la</strong> sf<strong>il</strong>ata-evento<br />
di Monnalisa e <strong>la</strong> linea Laura Biagiotti<br />
Dolls, che propone una bimba super chic.<br />
E al<strong>la</strong> fine di gennaio, fanalino di coda delle<br />
fiere in Fortezza, non può mancare Pitti<br />
F<strong>il</strong>ati (dal 28 al 30 gennaio), kermesse che<br />
celebra <strong>la</strong> materia prima del prodotto moda.<br />
100 le aziende che espongono <strong>il</strong> top del<strong>la</strong><br />
f<strong>il</strong>atura internazionale, con diversi punti<br />
d’eccellenza che arrivano anche dal<strong>la</strong> nostra<br />
regione. Spazio al<strong>la</strong> ricerca e ai tessuti<br />
del futuro, alle novità in termini di f<strong>il</strong>ati<br />
ecologici, etici e equo sostenib<strong>il</strong>i. Come<br />
già da alcune edizioni i ritrovati più curiosi<br />
sono i cosiddetti Equo-Etici, con proprietà<br />
legate al benessere e addirittura curative.<br />
Ce n’è per tutti i gusti: anallergici, che scaldano<br />
e che rinfrescano, che rimarginano le<br />
ferite, antizanzara, arricchiti di a<strong>rom</strong>i o con<br />
prodotti specifici per <strong>il</strong> benessere. /S.G.<br />
PER CORRUGARE LA FRONTE SI METTONO IN MOVIMENTO 65 MUSCOLI,<br />
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LA PLACCA BATTERICA, tecnicamente detta Biof<strong>il</strong>m ,<br />
è un composto morbido costituito da microorganismi e<br />
da una matrice intermicrobica. L’80% del<strong>la</strong> p<strong>la</strong>cca è rappresentata<br />
da acqua e <strong>il</strong> restante 20% da microorganismi,<br />
sali, lipidi, proteine, carboidrati.<br />
IL TARTARO, un deposito duro, è <strong>la</strong> p<strong>la</strong>cca calcificata dai<br />
Sali contenuti nel<strong>la</strong> saliva (tartaro sopragengivale), nel<br />
fluido del solco e nell’essudato infiammatorio (tartaro sottogengivale).<br />
La sua struttura ruvida rappresenta un’ottima<br />
superficie per l’apposizione di nuova p<strong>la</strong>cca.<br />
LA PLACCA si rimuove con le giornaliere manovre di<br />
igiene orale domic<strong>il</strong>iare: spazzo<strong>la</strong>mento, uso del f<strong>il</strong>o o<br />
spazzolino interdentale, collutorio. <strong>Il</strong> tartaro, invece, deve<br />
essere eliminato ambu<strong>la</strong>torialmente con specifici strumenti<br />
ad ultrasuoni o manuali.<br />
I primi sfruttano <strong>la</strong> vibrazione meccanica di un inserto<br />
montato su manipolo e richiedono l’irrigazione per <strong>il</strong><br />
raffreddamento del<strong>la</strong> punta; i secondi sono strumenti a<br />
<strong>la</strong>ma, devono essere aff<strong>il</strong>ati e provocano una minore<br />
sensib<strong>il</strong>ità dentale.<br />
Generalmente si abbinano i due tipi di strumentazione<br />
per sfruttare i vantaggi di entrambi e si consiglia di<br />
norma eseguire <strong>la</strong> seduta di igiene orale 1 o 2 volte<br />
all’anno, a seconda del<strong>la</strong> quantità di p<strong>la</strong>cca e tartaro<br />
presente sui denti del paziente.<br />
E’ opinione abbastanza diffusa che <strong>la</strong> “pulizia dei denti”<br />
(detartrasi ) possa arrecare danni alle strutture dentali,<br />
ma non è assolutamente vero.<br />
Questo può accadere se non si usano strumenti adeguati<br />
e se l’operatore non è sufficientemente competente.<br />
Nello studio del Dr. Dolci si eseguono tutti i tipi di cure<br />
dentali, conservative e protesiche, con partico<strong>la</strong>re<br />
attenzione al<strong>la</strong> nuova metodica Valp<strong>la</strong>st ® ,<br />
all’imp<strong>la</strong>tologia, agli elementi protesici in<br />
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metallo e partico<strong>la</strong>rmente adatti per i settori anteriori<br />
del<strong>la</strong> bocca, nonchè ai trattamenti delle disfunzioni<br />
delle artico<strong>la</strong>zione mandibo<strong>la</strong>ri con l’ut<strong>il</strong>izzo dei BITE .<br />
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34 Gennaio 2009<br />
IMPRUNETA. Tanti eventi per ricordare <strong>la</strong> nascita del<strong>la</strong> corporazione dei fornaciai<br />
<strong>Il</strong> cotto “compie” 700 anni<br />
Un libro, una mostra e un itinerario<br />
al<strong>la</strong> riscoperta di luoghi antichi.<br />
Questo ed altro per celebrare<br />
un “compleanno” molto importante<br />
Terracotta d’Impruneta<br />
Caterina Gent<strong>il</strong>eschi<br />
Per celebrare i sette secoli<br />
dal<strong>la</strong> nascita del più povero<br />
e più celebre materiale<br />
del chianti fiorentino, <strong>il</strong><br />
Comune di Impruneta, l’Osservatorio<br />
art e mestieri e l’Ente Cassa<br />
di Risparmio di Firenze, hanno<br />
organizzato un calendario fitto di<br />
appuntamenti. Ad inaugurare i festeggiamenti<br />
- che inizieranno ufficialmente<br />
<strong>il</strong> 23 marzo del 2009, data<br />
in cui ricorre <strong>il</strong> settimo centenario<br />
dal<strong>la</strong> fondazione del<strong>la</strong> corporazione<br />
dei fornaciai – ci pensa <strong>il</strong> libro “La<br />
terra cotta dell’Impruneta”, scritto<br />
da Laura Casprini Gent<strong>il</strong>e e Laura<br />
Hamad (edito dal<strong>la</strong> Fondazione di<br />
Firenze per l’artigianato artistico)<br />
per andare al<strong>la</strong> scoperta dei luoghi<br />
e del<strong>la</strong> storia del cotto. Ma l’agenda<br />
del centenario è piena di eventi, a<br />
cominciare dal<strong>la</strong> mostra di sculture<br />
e manufatti che aprirà <strong>il</strong> 23 marzo<br />
nel<strong>la</strong> bas<strong>il</strong>ica di Santa Maria e sotto<br />
i loggiati del Pellegrino, proprio al<br />
centro del paese, intito<strong>la</strong>ta “<strong>Il</strong> cotto<br />
dell’Impruneta. Maestri del Rinascimento<br />
e le fornaci”. “Questi eventi<br />
rappresentano una meritoria attenzione<br />
ai mestieri e ai saperi antichi<br />
– ha detto <strong>la</strong> soprintendente al polo<br />
museale fiorentino Cristina Acidini,<br />
durante <strong>la</strong> presentazione dell’iniziativa<br />
– E’ importante capire tutte le<br />
vocazioni del<strong>la</strong> terracotta, dal capo<strong>la</strong>voro<br />
all’oggetto d’uso”. Un focus<br />
sull’impiego del cotto nel<strong>la</strong> realizzazione<br />
non solo di orci e arnesi da<br />
cucina, ma anche di grosse vasche,<br />
come quelle delle v<strong>il</strong>le medicee o<br />
dei mattoni che hanno caratterizzato<br />
i grandi capo<strong>la</strong>vori del<strong>la</strong> fiorentinità,<br />
come <strong>la</strong> cupo<strong>la</strong> del Brunelleschi,<br />
le facciate di alcuni antichi pa<strong>la</strong>zzi<br />
e le pavimentazioni del<strong>la</strong> biblioteca<br />
Medicea e di alcune sale di Pa<strong>la</strong>zzo<br />
Vecchio, solo per citarne alcuni.<br />
Tra gli altri appuntamenti, anche<br />
“Artigiani in famiglia”, iniziativa<br />
didattica organizzata dal Museo<br />
Horne e dedicata alle famiglie, oltre<br />
a un itinerario geografico nei luoghi<br />
di Impruneta che hanno segnato<br />
<strong>la</strong> storia del cotto. 750m<strong>il</strong>a euro,<br />
tanto ha investito l’Ente Cassa per<br />
approntare gli eventi e dare lustro<br />
al territorio imprunetino. Poche decine<br />
di migliaia in meno (700m<strong>il</strong>a)<br />
sono invece destinati ai Loggiati del<br />
pellegrino che, una volta conclusa <strong>la</strong><br />
mostra, saranno interamente restaurati.<br />
Stessa sorte toccherà all’antica<br />
fornace Agresti, dentro <strong>la</strong> quale<br />
verrà realizzato un museo dedicato<br />
al<strong>la</strong> terracotta, insieme a <strong>la</strong>boratori<br />
didattici e a uno spazio che farà da<br />
incubatore per le imprese legate ai<br />
materiali tradizionali toscani. Costo<br />
dell’operazione, 2,4 m<strong>il</strong>ioni di euro,<br />
di cui 600m<strong>il</strong>a provenienti dalle<br />
casse dell’Ente. I tempi di consegna<br />
non sono ancora ben chiari, ma sicuramente<br />
non ci sarà nessuna inaugurazione<br />
prima del 2010.<br />
L’EVENTO<br />
CULTURA<br />
Performance live<br />
per pochi intimi<br />
n concerto pubblico nel salot-<br />
di casa tua. E a suonare non<br />
Uto<br />
sono i tuoi amici, ma artisti veri, del<br />
calibro di Siria, Gianmaria Testa o Simone<br />
Cristicchi. Si chiamano house<br />
concert per l’appunto e sono organizzati<br />
dall’associazione SalottoLive che<br />
trasforma <strong>il</strong> saltotto di casa in un palcoscenico.<br />
Sul sito dell’associazione<br />
(www.salottolive.it) c’è <strong>la</strong> programmazione<br />
degli eventi e per partecipare<br />
bisogna iscriversi nel<strong>la</strong> data e nell’ora<br />
indicata dagli organizzatori. Dalle indicazioni<br />
riportate però si può sapere<br />
solo <strong>la</strong> città e l’artista, l’indirizzo<br />
esatto rimane segreto fino a poche<br />
ore dall’inizio del concerto. Di solito<br />
i posti disponib<strong>il</strong>i non sono molti,<br />
proprio perché si tratta di abitazioni<br />
private, ma una volta iscritti <strong>il</strong> posto<br />
in prima f<strong>il</strong>a è assicurato. <strong>Il</strong> giorno<br />
dell’evento arriva un sms con le indicazioni<br />
precise e <strong>la</strong> puntualità è d’obbligo.<br />
Si paga una quota al momento<br />
dell’ingresso e prima dei concerti<br />
viene servito un apertitivo a buffet<br />
accompagnato da ottimi vini. All’ora<br />
prestab<strong>il</strong>ita fa <strong>il</strong> suo ingresso l’artista<br />
e lo spettacolo è veramente emozionante.<br />
Quando le luci si accendono<br />
gli artisti e <strong>il</strong> pubblico condividono<br />
l’atmosfera di un piccolo concerto<br />
che, con i suoi preziosi ingredienti,<br />
si trasforma in un grande evento. Lo<br />
spirito del progetto, ideato da Pao<strong>la</strong><br />
Iafelice e C<strong>la</strong>udio Ripoli, risiede in<br />
una perfetta e delicatissima combinazione<br />
di intimità e partecipazione che<br />
danno al live una qualità a dir poco<br />
rara. Ad oggi SalottoLive ha prodotto<br />
circa 70 house concert tra Roma, Firenze,<br />
M<strong>il</strong>ano ed altre città.<br />
/S.C.<br />
970879
IL CREDITO COOPERATIVO DI IMPRUNETA<br />
PREMIA I PRIMI DELLA CLASSE<br />
Giunto al<strong>la</strong> 18esima edizione,<br />
“Impegno premiato” è <strong>il</strong> bonus economico del<strong>la</strong> Banca<br />
che quest’anno è stato consegnato a 114 studenti del territorio<br />
“Impegno premiato”, <strong>la</strong> manifestazione dedicata alle eccellenze<br />
del mondo del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> p<strong>rom</strong>osso dal<strong>la</strong> Banca di<br />
Credito Cooperativo di Impruneta, ha compiuto 18 anni.<br />
La manifestazione che ha visto premiati 114 ragazzi, tra<br />
cui <strong>la</strong>ureati con 110 e lode e studenti del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> di primo<br />
e secondo grado che hanno ottenuto <strong>il</strong> massimo dei voti,<br />
purché residenti nei Comuni in cui opera <strong>la</strong> Banca, ovvero<br />
Impruneta, Greve in Chianti, Bagno a Ripoli (limitatamente<br />
alle frazioni di Grassina, Antel<strong>la</strong>, Ponte a Niccheri e Ponte a<br />
Ema) e Firenze (limitatamente alle frazioni del Galluzzo, Le<br />
Due Strade, San Felice a Ema), si è svolta lo scorso 14 dicembre<br />
in uno stracolmo Teatro Buondelmonti a Impruneta.<br />
“Impegno Premiato – come spiega <strong>il</strong> presidente del<strong>la</strong> Banca<br />
di Credito Cooperativo di Impruneta Cesare Vegni – è di<br />
gran lunga <strong>la</strong> manifestazione che riscuote più successo tra<br />
quelle organizzate dal<strong>la</strong> nostra Banca. Si tratta di un evento<br />
– aggiunge <strong>il</strong> Presidente – che va nel<strong>la</strong> direzione del<strong>la</strong><br />
valorizzazione del nostro territorio. Noi siamo <strong>la</strong> Banca del<br />
territorio e puntare sui giovani che primeggiano negli studi<br />
è <strong>il</strong> migliore investimento che possiamo fare”.<br />
Nel momento del<strong>la</strong> consegna dei premi <strong>il</strong> presidente si è<br />
rivolto ai ragazzi: “Nel<strong>la</strong> vita – ha detto – potete scegliere di<br />
fare bene, dare <strong>il</strong> massimo, impegnarvi o tirare a campare.<br />
Oggi tante persone importanti, Sindaci, Professori, Assessori,<br />
hanno rinunciato ad un giorno di riposo e di svago per<br />
essere qui a rendervi omaggio. Se nelle scelte del<strong>la</strong> vostra<br />
vita qualche volta vi ricorderete di questo, noi avremmo ottenuto<br />
<strong>il</strong> risultato che questa manifestazione persegue da<br />
sempre”.<br />
Nel<strong>la</strong> circostanza del<strong>la</strong> Premiazione i Comuni del territorio<br />
erano rappresentati dal sindaco di Impruneta, Ida Beneforti,<br />
dal vice sindaco di Firenze, Giuseppe Matulli, dal vice<br />
sindaco di Greve in Chianti, Marisa Pal<strong>la</strong>nti, e dal<strong>la</strong> professoressa<br />
Dal Pino in rappresentanza del sindaco di Bagno a<br />
Ripoli, Luciano Bartolini. “Impegno Premiato” ha un carattere<br />
territoriale e negli anni si è andata sempre più ampliando<br />
di pari passo con l’apertura di nuove f<strong>il</strong>iali del Credito<br />
Cooperativo. <strong>Il</strong> mondo del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> è senz’altro una priorità<br />
per <strong>il</strong> Credito Cooperativo di Impruneta, come dimostrano<br />
anche <strong>il</strong> buono che <strong>la</strong> Banca mette a disposizione degli figli<br />
dei propri clienti correntisti per usufruire di uno sconto del<br />
20% in alcune librerie e cartolerie convenzionate per l’acquisto<br />
del materiale sco<strong>la</strong>stico, o l’astuccio rega<strong>la</strong>to ai bambini<br />
delle prime che frequentano le scuole del territorio.
36 Gennaio 2009<br />
CULTURA<br />
LIBRI. Viaggio nelle biblioteche sparse in città. Un sottobosco frequentato e molto efficiente<br />
A Firenze? Non ci resta che leggere<br />
Francesca Puliti<br />
Per i topi da biblioteca, Firenze deve<br />
apparire come un bel pezzo di formaggio,<br />
anzi come un tagliere con<br />
una variegata selezione di cacio. <strong>Il</strong><br />
sito del Comune ne segna<strong>la</strong> 11, Wikipedia<br />
ne conta più di 200, ma c’è da aspettarsi che<br />
le biblioteche fiorentine siano anche di più,<br />
considerando le sale di lettura annesse ai vari<br />
circoli e centri culturali. <strong>Il</strong> piatto è abbondante<br />
e gustoso, per chi sa dove andare a cercare.<br />
Uscendo dai soliti percorsi ci si imbatte in<br />
realtà curiose e fuori dal comune, come <strong>la</strong> Biblioteca<br />
storico-araldica dei Guelfi Camaiani,<br />
<strong>la</strong> più antica struttura in Italia dedicata al<strong>la</strong><br />
ricerca genealogica. Ai topi da biblioteca non<br />
resta che gettarsi nel <strong>la</strong>birinto degli scaffali.<br />
Facendo attenzione a non smarrire <strong>la</strong> strada.<br />
Solo gli assidui frequentatori del sistema bibliotecario<br />
puntano dritti al<strong>la</strong> costo<strong>la</strong> del libro<br />
che interessa loro e sanno dove andare a ripescare<br />
i vecchi quotidiani. Tutti gli altri rimangono<br />
spesso e volentieri imbrigliati nelle<br />
sigle e nei cataloghi. Le biblioteche di quartiere<br />
restano le più accessib<strong>il</strong>i ai non esperti,<br />
nonché le pred<strong>il</strong>ette dagli studenti di superiori<br />
e università. Undici strutture per un totale di<br />
oltre 2.500 mq di superficie e circa 670 posti<br />
lettura. La più grande tra queste è quel<strong>la</strong><br />
dell’Isolotto, attualmente chiusa in attesa del<br />
trasloco in uno spazio ancora più vasto, dove<br />
si fonderà con <strong>la</strong> biblioteca dell’Argingrosso.<br />
Una realtà tra le più rigogliose quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />
biblioteca dell’Isolotto, seconda solo al<strong>la</strong> Nazionale<br />
come volume di prestiti, circa 80m<strong>il</strong>a<br />
presenze all’anno, ovvero quattro volte quelle<br />
registrate dalle altre biblioteche di quartiere.<br />
Seconda c<strong>la</strong>ssificata <strong>la</strong> Dino Pieraccioni, al-<br />
l’interno dell’Istituto dei Ciechi, dove sono<br />
raccolti anche audiolibri per non vedenti e<br />
testi in bra<strong>il</strong>le. L’orario più ampio è invece<br />
offerto da V<strong>il</strong><strong>la</strong> Bandini, nel Quartiere 3, aperta<br />
fino alle 23.30 due giorni a settimana. “Un<br />
servizio richiesto dai giovani e gestito proprio<br />
dai ragazzi. – spiega Patrizia Stovani dal<strong>la</strong><br />
biblioteca – Dal 2005 ad oggi ogni martedì e<br />
giovedì sera vengono circa 20-30 persone in<br />
sa<strong>la</strong> lettura”. Molto sfruttata anche <strong>la</strong> connessione<br />
wi-fi. La biblioteca più attrezzata per i<br />
giovani rimane però quel<strong>la</strong> delle Ob<strong>la</strong>te, dove<br />
è possib<strong>il</strong>e noleggiare materiale multimediale,<br />
come cd, dvd e addirittura giochi per pc e<br />
consolle. Ma se si vuole un posto dove trovare<br />
veramente di tutto, quel posto è <strong>la</strong> Nazionale.<br />
Peccato che le istruzioni per capire dove si<br />
trova <strong>il</strong> materiale e come accedervi potrebbero<br />
riempire a loro volta più di un libro.<br />
Biblioteca v<strong>il</strong><strong>la</strong> Bandini<br />
LA RECENSIONE. <strong>Il</strong> libro del cartonista che ha dato vita a <strong>la</strong> Pimpa, Lupo Alberto e Grisù<br />
Giuliano Cenci, al<strong>la</strong> scoperta di una città nascosta<br />
ffermato genio dei cartoni (ha animato per-<br />
come <strong>il</strong> draghetto Grisù, <strong>la</strong> Pimpa,<br />
Asonaggi<br />
Lupo Alberto, Cocco B<strong>il</strong>l), Giuliano Cenci – noto<br />
soprattutto come factotum del colossal “Un burattino<br />
di nome Pinocchio” – oggi ci rega<strong>la</strong> un delizioso<br />
volume sul<strong>la</strong> nostra città. “Firenze segreta”<br />
(Edizioni Sarnus, col<strong>la</strong>na Toscani super DOC, pp.<br />
192, euro 12), è un libro pieno zeppo di curiosità,<br />
aneddoti, retroscena e segreti sugli artisti e i<br />
monumenti del capoluogo toscano. Quanti sanno<br />
ad esempio che <strong>il</strong> famoso Perseo di Benvenuto<br />
Cellini fu realizzato grazie al<strong>la</strong> fusione di tutti i<br />
piatti e gli oggetti in stagno presenti nel<strong>la</strong> casa e<br />
nel<strong>la</strong> bottega dell’artista? O che tra le bellissime<br />
formelle del campan<strong>il</strong>e di Giotto ce n’è una raffigurante<br />
<strong>il</strong> cane, compagno d’infanzia del maestro<br />
che da giovanissimo era un pastore? Nel <strong>la</strong>voro di<br />
Cenci, quindi, anche i fiorentini doc potranno trovare<br />
risposte a dubbi e interrogativi su molti argomenti.<br />
Dalle origini di Firenze e del suo nome alle<br />
“colonne affumicate” del Battistero di San Giovanni;<br />
dallo scop- /Ciro Becchimanzi
segna<strong>la</strong>zioni a redazione@<strong>il</strong>reporter.it<br />
Concerti<br />
Massimo Ranieri<br />
Canto perché non so<br />
nuotare... da 40 anni<br />
18 e 19 Gennaio<br />
Teatro Verdi<br />
I concerti dello scorso anno al<br />
Teatro Verdi hanno riscosso un<br />
tale successo di pubblico da<br />
far tornare Massimo Ranieri<br />
a Firenze per altre due serate.<br />
<strong>Il</strong> suo straordinario “Canto<br />
perchè non so nuotare... da<br />
40 anni” ha i colori e le emozioni<br />
di un grande show in cui<br />
Ranieri canta i suoi brani piu’<br />
famosi e esegue per <strong>la</strong> prima<br />
volta alcune fra le più belle<br />
canzoni d’autore degli ultimi<br />
decenni accompagnato da un<br />
corpo di ballo di notevole bravura<br />
e da musicisti di talento.<br />
Posti numerati: 60,00/55,00/5<br />
0,00/40,00/26,00/20,00 euro<br />
(+ diritti di prevendita)<br />
Franki Hi NRG<br />
6 Febbraio<br />
Viper Theatre<br />
<strong>Il</strong> suo nuovo album, dal titolo<br />
DePrimoMaggio, è uscito<br />
nel marzo 2008 in occasione<br />
del<strong>la</strong> sua partecipazione al<br />
Festival di Sanremo con <strong>la</strong><br />
canzone Rivoluzione”. <strong>Il</strong> brano<br />
è ispirato ai più recenti crack<br />
finanziari italiani ed al<strong>la</strong> degenerazione<br />
politica e sociale<br />
dell’Italia stessa e contiene<br />
un campionamento del brano<br />
Introduzione di Fabrizio De<br />
André, tratta dall’album Storia<br />
di un impiegato. Nel<strong>la</strong> versione<br />
ufficiale, pubblicata nell’album<br />
e nel singolo, hanno<br />
col<strong>la</strong>borato al brano Roy Paci<br />
e Enrico Ruggeri. Ingresso 13<br />
euro + diritti di prevendita.<br />
Teatro<br />
L’INIZIATIVA<br />
<strong>Il</strong> Giuoco delle parti<br />
Dal 6 all’11 Gennaio<br />
Teatro del<strong>la</strong> Pergo<strong>la</strong><br />
I personaggi di questa commedia,<br />
scritta nel 1918 e tratta<br />
dal<strong>la</strong> novel<strong>la</strong> Quando si è capito<br />
<strong>il</strong> giuoco del 1915, vivono<br />
disperatamente imprigionati<br />
sotto un cumulo di parole,<br />
di spiegazioni, di arredi e di<br />
cianfrusaglie ingombranti ma<br />
è sufficiente liberarsi di questa<br />
impalcatura superficiale<br />
per scoprire quanto <strong>il</strong> testo sia<br />
realmente fantastico e ancora<br />
oggi non abbia perso niente<br />
del<strong>la</strong> sua esplosiva vitalità e<br />
comica ironia.<br />
<strong>Il</strong> dubbio<br />
Dal 13 al 18 Gennaio<br />
Teatro del<strong>la</strong> Pergo<strong>la</strong><br />
Brooklyn, una scuo<strong>la</strong> parrocchiale,<br />
nel 1964. L’assassinio<br />
di Kennedy ha ferito <strong>il</strong> senso<br />
di sicurezza del<strong>la</strong> nazione e<br />
<strong>il</strong> Conc<strong>il</strong>io Vaticano II ha ridefinito<br />
i rapporti fra clero e<br />
fedeli. La direttrice è una anziana<br />
suora arcigna, concreta<br />
e spaventata dagli allievi.<br />
Inciampa sulle tendenze più<br />
gent<strong>il</strong>i di una doc<strong>il</strong>e insegnante<br />
che vorrebbe re<strong>la</strong>zionarsi<br />
con i propri studenti, piuttosto<br />
che imporre delle regole.<br />
<strong>Il</strong> piacere dell’onestà<br />
Dal 20 al 25 Gennaio<br />
Teatro del<strong>la</strong> Pergo<strong>la</strong><br />
Portata per <strong>la</strong> prima volta in<br />
scena <strong>il</strong> 27 novembre 1917<br />
da Ruggero Ruggeri con <strong>la</strong><br />
sua compagnia nel teatro<br />
Carignano di Torino, <strong>il</strong> Piacere<br />
dell’Onestà, <strong>il</strong> cui disegno<br />
drammaturgico è tratto dal<strong>la</strong><br />
novel<strong>la</strong> Tirocinio del 1905,<br />
racconta di Angelo Baldovino,<br />
uomo fallito e di dubbia moralità,<br />
che accetta solo per <strong>il</strong><br />
piacere dell’onestà di sposare<br />
Agata, ragazza di buona famiglia<br />
che aspetta un bambino<br />
da un uomo maritato, <strong>il</strong> rispettab<strong>il</strong>e<br />
marchese Fabio Colli.<br />
Appassionata<br />
Gran Voyage<br />
Dal 23 al 25 Gennaio<br />
Nelson Mande<strong>la</strong> Forum<br />
Torna in Italia <strong>il</strong> più grande<br />
evento equestre d’Europa con<br />
due sole tappe: Firenze e M<strong>il</strong>ano.<br />
Dopo <strong>il</strong> grande successo<br />
di “Four Seasons”, Apassionata<br />
sta allestendo “Grand<br />
Voyage”, spettacolo ancora<br />
una volta rivolto a tutta <strong>la</strong> famiglia.<br />
Con “Grand Voyage”<br />
si va al<strong>la</strong> costante ricerca dei<br />
segreti dell’amore tra l’uomo<br />
e <strong>il</strong> cavallo. Si unisce <strong>il</strong> sogno<br />
al<strong>la</strong> realtà. “Grand Voyage“<br />
stimolerà l’immaginazione,<br />
stuzzicherà <strong>la</strong> fantasia e <strong>la</strong> curiosità.<br />
E’ passione, profumo<br />
del mondo selvaggio, avventura<br />
ed entusiasmo. In “Grand<br />
Voyage” non mancheranno<br />
grandi momenti di equitazione<br />
c<strong>la</strong>ssica, con nob<strong>il</strong>i destrieri<br />
e talentuosi cavalieri, effetti<br />
speciali entusiasmanti e grandiose<br />
esibizioni di ballerini di<br />
fama mondiale. Posti numerati:<br />
50,00/40,00/30,00/20,00<br />
euro (+ diritti di prevendita)<br />
Beppe Gr<strong>il</strong>lo<br />
Delirio Tour<br />
30 Gennaio<br />
Nelson Mande<strong>la</strong> Forum<br />
<strong>Il</strong> Paese è in pieno delirio. I nostri<br />
dipendenti in Par<strong>la</strong>mento<br />
sono dentro un manicomio.<br />
Tra di loro si capiscono, ma<br />
non sanno più cos’è <strong>la</strong> realtà.<br />
La confondono con i loro<br />
interessi privati o di partito. <strong>Il</strong><br />
futuro sono le centrali nucleari,<br />
gli inceneritori, i parcheggi,<br />
i ponti sugli stretti, <strong>il</strong> tunnel in<br />
Val di Susa, <strong>il</strong> digitale terrestre<br />
e <strong>la</strong> magistratura al guinzaglio.<br />
Sono deliri al<strong>la</strong> veltrusconi. Le<br />
chiamano posizioni dialoganti.<br />
Dipendiamo dall’estero per<br />
l’energia e non sfruttiamo le<br />
rinnovab<strong>il</strong>i. Dipendiamo dall’estero<br />
per i beni alimentari<br />
e asfaltiamo i campi di grano.<br />
Abbiamo uno dei più grandi<br />
debiti pubblici del mondo e<br />
regaliamo cinque m<strong>il</strong>iardi di<br />
euro al<strong>la</strong> Libia. L’Egitto importa<br />
dall’Ucraina <strong>il</strong> pane e<br />
noi Chernobyl. La Russia minaccia<br />
ritorsioni nucleari per<br />
<strong>la</strong> Georgia e le basi atomiche<br />
americane con 90 testate nucleari<br />
le abbiamo noi, a Ghedi<br />
365 giorni per fare del bene<br />
ar<strong>la</strong> Fracci, Giorgio Panariello,<br />
CLeonardo Pieraccioni, Carlo Conti,<br />
Alessandro Benvenuti, Paolo Migone, Stefano<br />
Bol<strong>la</strong>ni, ma anche <strong>la</strong> Banda Bardò, i<br />
Negrita oltre al presidente del Consiglio<br />
regionale toscano Riccardo Nencini. Sono<br />
alcuni dei testimonial d’eccezione del calendario<br />
2009 del<strong>la</strong> cooperativa fiorentina<br />
Matrix Onlus. <strong>Il</strong> calendario, presentato<br />
in Consiglio regionale, è dedicato a far<br />
incontrare <strong>il</strong> mondo del<strong>la</strong> disab<strong>il</strong>ità con<br />
quello del<strong>la</strong> cultura, dell’arte, dello spettacolo.<br />
I vari personaggi dello spettacolo<br />
sono ritratti, in un’atmosferica ironica e<br />
surreale, a fianco dei ragazzi disab<strong>il</strong>i del<strong>la</strong><br />
cooperativa <strong>la</strong>sciando loro <strong>il</strong> ruolo di<br />
veri protagonisti delle foto. <strong>Il</strong> calendario,<br />
che nelle scorse edizioni ha coinvolto <strong>la</strong><br />
Fiorentina e <strong>il</strong> Calcio storico fiorentino,<br />
coinvolge gli artisti toscani dell’associazione<br />
Tnt e sarà venduto nelle edicole<br />
grazie al supporto del quotidiano La Nazione.<br />
L’iniziativa è stata presentata dai<br />
suoi protagonisti insieme, tra gli altri, a<br />
Riccardo Nencini, al consigliere regionale<br />
Enzo Brogi, all’attore Carlo Monni,<br />
al presidente del<strong>la</strong> Fondazione Monte dei<br />
Paschi di Siena Gabriello Mancini. <strong>Il</strong> ricavato<br />
del<strong>la</strong> vendita del calendario, ha<br />
spiegato Matteo Fazzini del<strong>la</strong> cooperativa<br />
sociale Matrix onlus, “servirà a finanziare<br />
<strong>il</strong> progetto ‘Sportivamente’, dedicato al<strong>la</strong><br />
creazione di percorsi di riab<strong>il</strong>itazione motoria<br />
e socio educativa attra<strong>verso</strong> attività<br />
sportive. Sportivamente è un progetto per<br />
<strong>la</strong> creazione di percorsi di riab<strong>il</strong>itazione<br />
socio-educativa e motoria per adolescenti<br />
e adulti con disab<strong>il</strong>ità psichica attra<strong>verso</strong><br />
<strong>la</strong> partecipazione ad attività sportive di<br />
squadra.<br />
/Ginevra Donnici<br />
Torre e ad Aviano. I pazzi non<br />
sanno di esserlo e credono<br />
che i veri pazzi siano i sani di<br />
mente. Non abbiamo alternative<br />
al<strong>la</strong> democrazia fai da te,<br />
all’autogoverno, al presidio del<br />
territorio, al<strong>la</strong> partecipazione<br />
a ogni decisione che riguarda<br />
<strong>la</strong> collettività. Fuori dal delirio<br />
dentro <strong>la</strong> realtà. Posti numerati:<br />
27,00/22,50/18,00 euro<br />
(+diritti di prevendita)<br />
Giselle<br />
Dall’8 all’11 Gennaio<br />
Teatro Comunale<br />
<strong>Il</strong> titolo simbolo del balletto<br />
<strong>rom</strong>antico ritorna con <strong>la</strong><br />
celebrata coreografia di Evgheni<br />
Polyakov e le scene di<br />
Raffaele Del Savio. Théoph<strong>il</strong>e<br />
Gautier è l’autore del libretto<br />
di Giselle, scrittore autorevole<br />
dell’epoca, nonché critico<br />
d’arte. L’idea di questo balletto<br />
nasce sfogliando le pagine<br />
del <strong>rom</strong>anzo De l’Allemagne di<br />
Heinrich Heine: rimase attratto<br />
infatti dal<strong>la</strong> leggenda delle V<strong>il</strong>li,<br />
spiriti del<strong>la</strong> tradizione s<strong>la</strong>va,<br />
molto sim<strong>il</strong>i agli Elfi.<br />
Lucia di Lammermoor<br />
Dal 30 Gennaio<br />
al 5 Febbraio<br />
Teatro Comunale<br />
The Bride of Lammermoor (La<br />
sposa di Lammermoor), uno<br />
dei più celebri <strong>rom</strong>anzi di Sir<br />
Walter Scott, è <strong>la</strong> fonte per <strong>il</strong><br />
celebre capo<strong>la</strong>voro che Donizetti<br />
compose tra <strong>il</strong> giugno<br />
e <strong>il</strong> luglio del 1835. L’opera<br />
venne rappresentata per <strong>la</strong><br />
prima volta al Teatro San Carlo<br />
di Napoli <strong>il</strong> 26 settembre<br />
1835. La produzione per <strong>la</strong><br />
regia di Graham Vick, le scene<br />
e i costumi di Paul Brown,<br />
le luci di Nick Chelton è uno<br />
degli highlights del Teatro del<br />
Maggio. Presentata nel Festival<br />
1996, è stata portata<br />
in tournée in Giappone nello<br />
stesso anno per poi essere ripresa<br />
a Firenze nel<strong>la</strong> Stagione<br />
1998. In seguito molti teatri,<br />
anche all’estero, hanno voluto<br />
presentar<strong>la</strong> al loro pubblico.<br />
Indimenticab<strong>il</strong>i l’enorme luna,<br />
luogo d’evasione mentale del<strong>la</strong><br />
protagonista, che incombe<br />
sul<strong>la</strong> scena nei momenti cruciali<br />
del<strong>la</strong> vicenda, e <strong>la</strong> brughiera<br />
battuta dal vento nel<br />
finale.<br />
<strong>Il</strong> tempo<br />
delle susine verdi<br />
Dal 22 al 24 Gennaio<br />
Saschall<br />
In questo nuovo monologo<br />
Hendel torna a uno dei suoi<br />
argomenti preferiti, l’uomo. La<br />
macchina-uomo, con le sue<br />
incongruità e i m<strong>il</strong>le problemi<br />
di “manutenzione ordinaria”.<br />
Solo di fronte a se stesso<br />
l’animale uomo si interroga<br />
sulle sue frag<strong>il</strong>ità, le sue paure,<br />
le sue inquietudini: <strong>la</strong> solitudine,<br />
le ma<strong>la</strong>ttie, <strong>la</strong> morte,<br />
l’insoddisfazione per come va<br />
<strong>il</strong> mondo… E <strong>la</strong> mente vac<strong>il</strong><strong>la</strong>.<br />
Dietro a tutto, <strong>la</strong> ricerca del<strong>la</strong><br />
felicità, <strong>il</strong> bisogno d’amore, da<br />
P<strong>la</strong>tone ai reality show, dai<br />
versi immortali dei poeti alle<br />
bizzarre storie di quotidiana<br />
umanità.<br />
Zelig show<br />
5 Febbraio<br />
Saschall<br />
Dal palco del Teatro degli<br />
Arcimboldi ai migliori palchi<br />
d’Italia, alcuni tra i comici che<br />
fanno di Zelig <strong>la</strong> trasmissione<br />
che passerà al<strong>la</strong> storia per<br />
<strong>la</strong> sua longevità e per <strong>il</strong> suo<br />
record d’ascolto, partono per<br />
una nuova esperienza live.<br />
Nasce così Punto Zelig: una<br />
banda di comici in movimento<br />
che punta in alto e rappresentano<br />
in modo totale lo spirito e<br />
l’energia che Zelig trasmette<br />
da sempre in TV. Lo spettacolo<br />
sarà un concentrato di<br />
comicità e sorprese scandite<br />
da ritmi serrati, senza un vero<br />
e proprio conduttore ma con<br />
uno scambio di ruoli e di gag<br />
travolgenti e spiazzanti che<br />
faranno sicuramente piangere…dal<br />
ridere.<br />
Le mostre<br />
2009.<br />
Un anno ad arte<br />
I fiori all’occhiello<br />
del Polo Museale<br />
Fiorentino.<br />
Le 8 mostre<br />
più importanti dell’anno<br />
appena cominciato.<br />
Pittore Imperiale.<br />
Pietro Benvenuti al<strong>la</strong> corte<br />
di Napoleone e dei Lorena<br />
Dal 10 Marzo al 21 Giugno<br />
Pa<strong>la</strong>zzo Pitti<br />
Memorie dell’antico<br />
nell’arte del Novecento<br />
Dal 14 Marzo al 12 Luglio<br />
Museo degli argenti<br />
I marmi vivi.<br />
Gian Lorenzo Bernini<br />
Dal 2 Apr<strong>il</strong>e al 12 Luglio<br />
Museo del Bargello<br />
Ferdinando I De’ Medici.<br />
Maiestate tantum<br />
Dal 2 Maggio al 2<br />
Novembre<br />
Cappelle Medicee<br />
Robert Mapplethorpe.<br />
La perfezione nel<strong>la</strong> Forma<br />
Dal 26 Maggio<br />
al 27 Settembre<br />
Galleria dell’Accademia<br />
<strong>Il</strong> fasto e <strong>la</strong> ragione.<br />
L’arte del Settecento<br />
a Firenze<br />
Dal 30 Maggio<br />
al 30 Settembre<br />
Galleria degli Uffizi<br />
Da Petra a Shawbak.<br />
Archeologia<br />
di una frontiera<br />
Dal 13 Luglio<br />
al 20 Settembre<br />
Limonaia di Boboli<br />
L’arte di Dio<br />
Dal 21 Novembre<br />
al 20 Apr<strong>il</strong>e 2010<br />
Galleria Pa<strong>la</strong>tina<br />
Pa<strong>la</strong>zzo Pitti
FIORENTINA. L’attaccante rumeno non si nasconde: “Un anno straordinariamente importante per me”<br />
Adrian Mutu, un 2009 da “fenomeno”<br />
Francesca Bandinelli<br />
Adrian Mutu<br />
La punta vio<strong>la</strong> rivive un 2008 fatto di gioie ma anche di delusioni,<br />
e pensa al futuro. “Ho trent’anni e sono un uomo di<strong>verso</strong>, molto<br />
più responsab<strong>il</strong>e rispetto al passato. <strong>Il</strong> doping? Dopo quel<strong>la</strong><br />
storia <strong>il</strong> mio unico obiettivo è stato quello di riab<strong>il</strong>itarmi agli occhi<br />
di famiglia e tifosi ”. E ora è in cerca di vendette. “<strong>Il</strong> nostro primo<br />
obiettivo è <strong>la</strong> finale di coppa Uefa”<br />
Ha superato <strong>il</strong> tunnel. Ha<br />
messo in un angolo <strong>la</strong><br />
sfortuna e si è ripreso<br />
<strong>il</strong> suo spazio. Adrian<br />
Mutu, <strong>il</strong> fenomeno, quello che pure<br />
- prima ancora dell’inizio del<strong>la</strong> stagione<br />
- voci di mercato avevano allontanato<br />
dal<strong>la</strong> Fiorentina, è tornato.<br />
Lo ha fatto a modo suo, con i gol.<br />
In campionato e in Europa, pure se<br />
<strong>il</strong> sogno Champions dei vio<strong>la</strong> si è<br />
infranto al termine del girone F. <strong>Il</strong><br />
talento <strong>rom</strong>eno, quello che ha incassato<br />
i fischi del Ghencea di Bucarest<br />
con <strong>la</strong> naturalezza di chi sa che<br />
<strong>il</strong> tifoso non dimentica, guarda soltanto<br />
al futuro. “Ai <strong>rom</strong>eni dico di<br />
stare tranqu<strong>il</strong>li – ha fatto sapere - in<br />
primavera, per <strong>la</strong> ripresa delle qualificazioni<br />
ai prossimi Mondiali di<br />
Sudafrica, ci sarò. Voglio fare grandi<br />
cose insieme al<strong>la</strong> mia Nazionale,<br />
non c’è di che dubitare. I problemi<br />
al ginocchio? Ho deciso di non operarmi,<br />
non è una novità. Adesso sto<br />
bene. Del resto, spesso capita che<br />
<strong>il</strong> miglior medico sia proprio <strong>il</strong> paziente,<br />
e nel mio caso è stato così.<br />
Piturca, <strong>il</strong> Ct, mi aveva consigliato<br />
di sottopormi a intervento chirurgico,<br />
è vero, così come è vero che <strong>la</strong><br />
decisione finale<br />
era giusto<br />
che fossi<br />
io a prender<strong>la</strong>.<br />
E io ho<br />
deciso di seguire<br />
questa<br />
strada”. Sorride <strong>il</strong> talento <strong>rom</strong>eno,<br />
quello che per le vacanze invernali<br />
si è stretto intorno al<strong>la</strong> sua famiglia<br />
ed è vo<strong>la</strong>to per una breve parentesi<br />
al caldo di Santo Domingo. “Ho<br />
trent’anni e l’uomo che avete davanti<br />
adesso è di<strong>verso</strong>, è molto più responsab<strong>il</strong>e<br />
rispetto al passato. Sono<br />
stato un po’ volub<strong>il</strong>e negli scorsi<br />
anni, ma quei tempi, oggi, sono soltanto<br />
un ricordo. <strong>Il</strong> doping? Credetemi,<br />
dopo quel<strong>la</strong> storia <strong>il</strong> mio unico<br />
obiettivo è stato quello di riab<strong>il</strong>itarmi<br />
agli occhi del<strong>la</strong> mia famiglia e<br />
dei miei tifosi. Dopo lo scandalo<br />
vissuto a Londra ho semplicemente<br />
capito chi ero davvero, anche grazie<br />
all’affetto che <strong>la</strong> mia famiglia,<br />
in partico<strong>la</strong>re mia madre e mio padre,<br />
mi hanno sempre fatto sentire”.<br />
Intanto, c’è un 2009 da vivere tutto<br />
d’un fiato. “Ho ancora tanti anni<br />
davanti, di sicuro non intendo ritirarmi<br />
presto dall’attività agonistica,<br />
tutt’altro, anche se per mantenere<br />
questo proposito ho bisogno di un<br />
fisico assolutamente perfetto. Intanto,<br />
spero di vincere. Di giocare<br />
bene, di segnare, in campionato così<br />
come in Uefa, perché adesso, noi<br />
del<strong>la</strong> Fiorentina, cerchiamo vendetta”.<br />
I vio<strong>la</strong>, che ancora non hanno<br />
dimenticato <strong>la</strong> cocente delusione<br />
rimediata lo scorso primo maggio<br />
dopo l’eliminazione, ai rigori, contro<br />
i Rangers, puntano addirittura<br />
a superarsi. “Un anno fa abbiamo<br />
vissuto un’esperienza straordinaria,<br />
ora vogliamo completare l’opera.<br />
Non intendiamo fare semplicemente<br />
da comparsa: quel<strong>la</strong> finale che<br />
qualche mese fa ci è sfuggita per un<br />
soffio, adesso diventa <strong>il</strong> nostro primo<br />
obiettivo,<br />
I problemi al ginocchio?<br />
Ho deciso di non operarmi,<br />
non è una novità.<br />
Ma adesso sto bene<br />
senza però<br />
trascurare <strong>la</strong><br />
corsa <strong>verso</strong> <strong>il</strong><br />
quarto posto<br />
in campionato.<br />
Abbiamo<br />
provato sul<strong>la</strong> nostra pelle che in<br />
Champions questa Fiorentina può<br />
starci, e ora dobbiamo pensare soltanto<br />
a ritrovare <strong>il</strong> prima possib<strong>il</strong>e<br />
questi scenari tanto straordinari”.<br />
Non c’è tempo di fermarsi per recriminare.<br />
Mutu suona <strong>la</strong> carica: “Mi<br />
aspetta un 2009 da vivere in apnea,<br />
un anno straordinariamente importante<br />
per <strong>la</strong> mia carriera e per <strong>la</strong> storia<br />
del<strong>la</strong> Fiorentina”. <strong>Il</strong> fenomeno<br />
ha fatto centro. Ancora una volta.<br />
992414
SPORT<br />
VIAGGIO NEL PALLONE. Quinta tappa del tour de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> tra le società sportive di casa nostra<br />
Polisportiva Novoli, <strong>il</strong> calcio a 360°<br />
Dal settore giovan<strong>il</strong>e “fiore all’occhiello del<strong>la</strong> società” al calcio a cinque femmin<strong>il</strong>e,<br />
dal<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> Fiorentina a una prima squadra che punta sempre più<br />
in alto: al club di via Corelli non manca proprio niente. <strong>Il</strong> presidente Man<strong>il</strong>o Rebechi:<br />
“Abbiamo 130 giovani che vengono da noi a scoprire questa disciplina”<br />
Cristina Guerri<br />
La Nuova Polisportiva Novoli (ex<br />
Gruppo Sportivo dell’Arci Novoli)<br />
ha più di quarant’anni. <strong>Il</strong> presidente,<br />
Man<strong>il</strong>o Rebechi, ha aperto a <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />
le porte del<strong>la</strong> società di via Corelli, così<br />
tanto legata al calcio. Non manca infatti niente<br />
a questa società: a partire dal<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />
con <strong>la</strong> Fiorentina fino ad arrivare al calcio<br />
a cinque femmin<strong>il</strong>e. “<strong>Il</strong> fiore all’occhiello del<br />
Novoli – spiega Rebechi – è <strong>il</strong> settore giovan<strong>il</strong>e.<br />
Quest’anno, grazie al <strong>la</strong>voro del direttore<br />
sportivo Cesare Alvari e del nuovo col<strong>la</strong>boratore<br />
responsab<strong>il</strong>e dell’area tecnica Lorenzo<br />
Romanelli, siamo riusciti a rendere le nostre<br />
squadre competitive. Abbiamo circa 130 giovani<br />
con età che va dai cinque ai dodici anni, e<br />
che vengono da noi ad apprendere i fondamentali<br />
del calcio”. Tante soddisfazioni anche per<br />
quanto riguarda i risultati ottenuti sul <strong>campo</strong> in<br />
questi anni. “La più grande – dice <strong>il</strong> presidente<br />
- è stata senza dubbio <strong>la</strong> vittoria, nel<strong>la</strong> passata<br />
stagione, del campionato provinciale del<strong>la</strong> categoria<br />
juniores. Ora affrontiamo, per <strong>la</strong> prima<br />
volta nel<strong>la</strong> storia del Novoli, <strong>la</strong> fase regionale.<br />
È un campionato diffic<strong>il</strong>e, ma ci affidiamo al<br />
nuovo tecnico Mario Nesi (ex Club Sportivo)<br />
e a giocatori del calibro di Porcello. Credo che<br />
riusciremo ad affrontarlo nel<strong>la</strong> maniera giusta”.<br />
I campioni provinciali juniores del Novoli<br />
Gennaio 2009<br />
39<br />
Jacopo Livi (per lui un passato sul<strong>la</strong> panchina<br />
del Firenzuo<strong>la</strong>), dopo <strong>la</strong> bellissima annata trascorsa<br />
al<strong>la</strong> guida degli juniores, è ora allenatore<br />
del<strong>la</strong> prima squadra. “<strong>Il</strong> nostro obiettivo<br />
– spiega Livi - è quello di andare a vincere ogni<br />
partita. Penso che <strong>la</strong> p<strong>rom</strong>ozione sia un obiettivo<br />
diffic<strong>il</strong>e da raggiungere, ci sono squadre<br />
molto più attrezzate di noi. Comunque ce <strong>la</strong><br />
giocheremo fino in fondo, e finché rimarremo<br />
nei vertici alti del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica potremo sperarci”.<br />
<strong>Il</strong> presidente Rebechi è un po’ più ottimista.<br />
“La prima squadra affronta da diverse stagioni<br />
<strong>il</strong> campionato di seconda categoria, credo che<br />
quest’anno sia possib<strong>il</strong>e tentare di giocarci <strong>la</strong><br />
p<strong>rom</strong>ozione. Sarà dura, ma ci proveremo. Ce<br />
<strong>la</strong> giocheremo con squadre come Settimello,<br />
San Donnino e Piagge”. Sono tanti i sacrifici<br />
che <strong>la</strong> società ha fatto in questi anni, soprattutto<br />
economici. A livello strutturale <strong>il</strong> Novoli ha<br />
rivoluzionato l’ambiente. Risale al 2002 <strong>la</strong> realizzazione<br />
del <strong>campo</strong> in erba sintetica, a dicembre<br />
ha invece compiuto due anni <strong>il</strong> Pa<strong>la</strong> Novoli,<br />
impianto coperto realizzato grazie al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />
con Mid<strong>la</strong>nd, organizzatrice di tornei<br />
di calcio a cinque e a sette. Ne va fiero Resechi,<br />
che sottolinea, anche con una punta di amarezza,<br />
che “<strong>il</strong> Comune, pur essendo proprietario<br />
dell’impianto sportivo, non ci ha aiutato economicamente<br />
nel<strong>la</strong> realizzazione di queste due<br />
importanti opere, dobbiamo ringraziare solo<br />
noi stessi e Mid<strong>la</strong>nd”. La col<strong>la</strong>borazione con<br />
<strong>la</strong> Fiorentina è iniziata con <strong>il</strong> l’ex presidente<br />
del<strong>la</strong> società vio<strong>la</strong>, Vittorio Cecchi Gori, e si è<br />
mantenuta con <strong>il</strong> cambio del<strong>la</strong> dirigenza passata<br />
in mano ai Del<strong>la</strong> Valle. Si allenano e giocano<br />
le partite interne di campionato gli esordienti<br />
provinciali, i pulcini c<strong>la</strong>sse 1998 e 1999. “Una<br />
volta a settimana, <strong>il</strong> giovedì – ci tiene a precisare<br />
Rebechi – si allenano anche i giovanissimi<br />
nazionali di Gabbanini”.
40 Gennaio 2009<br />
SPORT<br />
BOXE. <strong>Il</strong> campione fiorentino, originario del<strong>la</strong> Sierra Leone, è cresciuto: “Ora sono un uomo”<br />
Bundu, <strong>il</strong> pug<strong>il</strong>e che viene da lontano<br />
Lorenzo Mossani<br />
Mande<strong>la</strong> Forum, luci soffuse,<br />
un rumore sordo arriva dallo<br />
scantinato. Un rumore<br />
che fa pensare al<strong>la</strong> gomma<br />
che friziona sul suolo e poi dei suoni, dei<br />
sib<strong>il</strong>i. E’ semplicemente <strong>il</strong> vento che viene<br />
tagliato dal<strong>la</strong> velocità e dal<strong>la</strong> potenza<br />
dei Leonard Bundu. In fondo alle scalinate<br />
c’è <strong>la</strong> picco<strong>la</strong> palestra del<strong>la</strong> “Accademia<br />
Pug<strong>il</strong>istica Fiorentina”, un’autentica<br />
scuo<strong>la</strong> di campioni. <strong>Il</strong> suo Maestro<br />
è Alessandro Boncinelli. Leonard, poco<br />
più che trentenne, si allena ormai tutti i<br />
giorni, affamato come un leone di vittorie.<br />
Storia di pugni, sudore, fatica, ring.<br />
Storia d’Africa (è originario del<strong>la</strong> Sierra<br />
Leone) e d’Italia. Storia di un ragazzo<br />
che ha fatto molta fatica ad emergere.<br />
Storia di un uomo che deve ringraziare<br />
<strong>la</strong> boxe che lo ha ricondotto ad apprezzare<br />
<strong>la</strong> vita. <strong>Il</strong> fiorentino, peso welter,<br />
imbattuto, pluricampione italiano d<strong>il</strong>ettante,<br />
medaglia di bronzo ai campionati<br />
mondiali, ed ex campione italiano dei<br />
pesi welter, è ormai uno idolo degli appassionati<br />
di boxe e degli amanti di sport<br />
a Firenze.<br />
Chi è Leonard Bundu?<br />
Leonard Bundu è finalmente un uomo.<br />
Sto cercando di maturare come persona<br />
e come atleta. Prima di trent’anni in<br />
molte cose ero ancora un ragazzino. Non<br />
affrontavo <strong>la</strong> vita e <strong>il</strong> pug<strong>il</strong>ato come un<br />
campione deve fare.<br />
Si spieghi meglio…<br />
Un esempio? Quando andavo ad allenar-<br />
Leonard Bundu<br />
CICLISMO. <strong>Il</strong> 22 maggio l’arrivo di tappa alle Cascine, poi <strong>la</strong> candidatura per <strong>il</strong> 2013<br />
Giro d’Italia e Mondiali, Firenze sogna<br />
l Giro d’Italia del centenario passerà da<br />
IFirenze. Dopo tre anni, <strong>la</strong> corsa rosa ritorna<br />
nel capoluogo toscano con una tappa,<br />
proveniente da Lido di Camaiore, che<br />
arriverà al Parco delle Cascine <strong>il</strong> prossimo<br />
22 maggio. L’ippod<strong>rom</strong>o del Visarno è stato<br />
individuato come spazio che risponde al<br />
meglio a tutta una serie di necessità. Ma<br />
non c’è solo <strong>il</strong> Giro nel futuro del ciclismo<br />
in città. Firenze ha <strong>la</strong>nciato anche un’altra<br />
sfida, ben più ambiziosa. La propria candidatura<br />
all’Unione ciclistica internazionale<br />
per ospitare i mondiali di ciclismo nel 2013.<br />
“L’obiettivo che ci siamo posti – spiega<br />
mi guardavo <strong>la</strong> <strong>la</strong>ncetta dell’orologio,<br />
volevo sudare poco, non mi piaceva faticare:<br />
insomma, non ero un atleta.<br />
Ma i risultati all’interno del ring non<br />
sono mai mancati.<br />
E’ vero, ma molti dei miei successi<br />
sono dovuti a doti naturali. Sono sempre<br />
stato veloce e potente, ma questo<br />
non mi garantiva le vittorie con pug<strong>il</strong>i<br />
che sudavano sangue in palestra.<br />
Poi cos’è cambiato?<br />
Ho trovato una compagna eccezionale,<br />
sono diventato padre, mi sono detto:<br />
Leonard è <strong>il</strong> momento di crescere. E<br />
così è stato.<br />
Quanto è stato importante <strong>il</strong> Maestro<br />
Boncinelli in questa crescita?<br />
l’assessore Eugenio Giani – è quello di dare<br />
a Firenze e a tutta <strong>la</strong> Toscana una manifestazione<br />
che possa esprimere al meglio <strong>la</strong><br />
nostra tradizione ciclistica”. <strong>Il</strong> tracciato<br />
delle prove in linea prevede <strong>la</strong> partenza e<br />
l’arrivo in viale Paoli, centro logistico-sportivo<br />
dell’evento grazie al<strong>la</strong> posizione e alle<br />
strutture vicine (lo stadio d’atletica Ridolfi,<br />
<strong>il</strong> Mande<strong>la</strong> Forum e lo stadio Artemio Franchi)<br />
e un percorso che si snoda <strong>verso</strong> Fiesole.<br />
La decisione finale verrà presa solo nel<br />
2010, mentre le visite da parte degli ispettori<br />
dell’Uci sono in programma nel<strong>la</strong> seconda<br />
metà del 2009.<br />
/Sim.Spa.<br />
Fondamentale. Ha un’aria molto doc<strong>il</strong>e,<br />
ma in realtà sa tenere tutto sotto<br />
controllo, è un vero maestro per tutti<br />
noi.<br />
Quando ha combattuto a Firenze per<br />
<strong>il</strong> titolo italiano <strong>il</strong> Mande<strong>la</strong> era stracolmo:<br />
cosa ha pensato quel<strong>la</strong> sera?<br />
A buttare giù <strong>il</strong> mio avversario: se lo<br />
meritava <strong>la</strong> gente che è sempre così vicina<br />
a questo sport.<br />
Le è mai capitato che qualcuno, non<br />
riconoscendo<strong>la</strong>, si sia imbattuto contro<br />
<strong>la</strong> sua ira?<br />
Quando ero ragazzino qualche ‘bischerata’<br />
l’ho fatta, ma in realtà i pug<strong>il</strong>i<br />
sfogano <strong>la</strong> loro rabbia in palestra, mai<br />
per strada: farlo sarebbe da teppisti.<br />
SCI. Partita <strong>la</strong> grande stagione dell’Abetone<br />
Una “montagna” di eventi<br />
l “Pinocchio sugli sci”, lo storico mondiale giovan<strong>il</strong>e che ha <strong>la</strong>nciato De-<br />
Compagnoni e Alberto Tomba ma non solo. E’ partita molto bene <strong>la</strong><br />
Iborah<br />
stagione dello sci all’Abetone, da sempre <strong>la</strong> montagna dei fiorentini, e tanti<br />
saranno gli habitué che si sposteranno per una settimana o anche solo per<br />
un weekend nel<strong>la</strong> montagna pistoiese. Anche quest’anno, tante occasioni<br />
per sciare, tante p<strong>rom</strong>ozioni che fac<strong>il</strong>itano gli amanti del circo bianco e un<br />
nuovo piccolo circuito per lo sci di fondo di circa sette ch<strong>il</strong>ometri, i mondiali<br />
di sci per giornalisti nel<strong>la</strong> prima settimana di marzo ma, soprattutto, <strong>il</strong><br />
sogno di poter prima o poi ospitare una gara di Coppa del Mondo, dopo aver<br />
già organizzato, negli anni passati, gare del<strong>la</strong> Coppa Europa. Questo sogno<br />
si rinnova sovente ma, purtroppo, è molto diffic<strong>il</strong>e da concretizzare. Per <strong>il</strong><br />
momento, <strong>il</strong> calendario è ricco di appuntamenti per i più giovani e per i veterani.<br />
Molte le gare internazionali in gennaio, anche se <strong>il</strong> clou è negli ultimi<br />
mesi invernali. <strong>Il</strong> 5 e 6 febbraio tappa del<strong>la</strong> Coppa Italia e, nel fine settimana<br />
successivo, i campionati italiani Master. <strong>Il</strong> 22 febbraio “Miniabetonissimo”<br />
per baby, cuccioli, ragazzi e allievi, poi <strong>il</strong> campionato regionale per ragazzi<br />
e allievi e, <strong>il</strong> 15 marzo, <strong>la</strong><br />
finale del Trofeo delle Regioni.<br />
Dal 23 al 28 marzo<br />
<strong>il</strong> “Pinocchio sugli sci”,<br />
con i migliori giovani talenti<br />
dall’Italia e dal resto<br />
del mondo, vera e propria<br />
vetrina dei campioncini<br />
di domani. Un appuntamento<br />
di r<strong>il</strong>evanza internazionale,<br />
che ha scritto<br />
importanti pagine di storia<br />
dello sci. Si chiude ad<br />
apr<strong>il</strong>e con le ultime gare<br />
master nazionali. Una stagione<br />
da vivere tra sport e<br />
divertimento.<br />
/Simone Spadaro
SPORT<br />
CANOTTAGGIO. La giovane p<strong>rom</strong>essa <strong>la</strong>scia Firenze<br />
Cam<strong>il</strong><strong>la</strong> Espana, “fuga” <strong>verso</strong> gli Usa<br />
Lorenzo Mossani<br />
Cam<strong>il</strong><strong>la</strong> Espana, grande<br />
talento del canottaggio,<br />
ad appena 20 anni<br />
ha un palmares quasi<br />
impossib<strong>il</strong>e da elencare. Ha vinto<br />
infatti quasi tutto: 2 ori mondiali,<br />
17 titoli italiani e decine di titoli<br />
toscani. La fiorentina, ora, non si<br />
accontenta più di salire sul gradino<br />
più alto del podio, e ha deciso<br />
di vincere anche nel<strong>la</strong> vita.<br />
Tempra da campionessa fuori e<br />
dentro l’acqua. <strong>Il</strong> nostro paese<br />
non le dà garanzie, e lei ha deciso<br />
di tagliare per prima <strong>il</strong> traguardo<br />
in un altro continente, gli States.<br />
Una fuga che dovrebbe preoccupare<br />
<strong>la</strong> nostra nazione, soprattutto<br />
perché perdiamo qualcosa di<br />
più di una semplice campionessa<br />
di una disciplina sportiva.<br />
Cam<strong>il</strong><strong>la</strong>, perché ha deciso di <strong>la</strong>sciare<br />
l’Italia?<br />
Per una borsa di studio di migliaia<br />
di euro, perché ho l’opportunità di<br />
proseguire col canottaggio e contemporaneamente<br />
<strong>la</strong>urearmi in<br />
Economia.<br />
Non poteva farlo in Italia?<br />
Vuole <strong>la</strong> verità o una risposta retorica?<br />
Naturalmente, <strong>la</strong> verità…<br />
In Italia non ci sono né i soldi né <strong>la</strong><br />
mentalità giusta per valorizzare un<br />
giovane: e io me ne vado.<br />
Par<strong>la</strong> dell’Italia ma mai di Firenze,<br />
perché?<br />
Perché Firenze è <strong>la</strong> mia città e mi<br />
Cam<strong>il</strong><strong>la</strong> Espana<br />
ha deluso maggiormente. Sta diventando<br />
un centro multietnico, ma<br />
noi fiorentini siamo troppo chiusi<br />
per accettare culture diverse dal<strong>la</strong><br />
nostra. Per scandalizzarci basta<br />
che qualcuno parli con un accento<br />
di<strong>verso</strong> dal nostro, siamo purtroppo<br />
lontani da una piena integrazione<br />
culturale.<br />
Dalle sue parole emerge un po’ di<br />
amarezza e forse di rabbia: ma<br />
non le dispiace neanche un po’<br />
aver abbandonato <strong>la</strong> nostra nazione?<br />
Non credo sia rabbia, ma forse a<br />
venti anni per questa situazione<br />
sono amareggiata. Mi ritengo molto<br />
fortunata ad avere questa opportunità.<br />
So che negli Usa ci sono<br />
famiglie che <strong>la</strong>vorano una vita per<br />
mandare i loro figli in un università<br />
come quel<strong>la</strong> di Miami. Io sono una<br />
priv<strong>il</strong>egiata grazie al canottaggio.<br />
Che cos’è per lei <strong>il</strong> canottaggio?<br />
La mia grande passione. Questo<br />
sport mi ha sempre impegnata al<br />
massimo come fosse un <strong>la</strong>voro, anche<br />
se non lo è da un punto di vista<br />
remunerativo. <strong>Il</strong> nostro ‘stipendio’ è<br />
<strong>la</strong> passione, <strong>il</strong> sacrificio, <strong>il</strong> competere<br />
contro amici e rivali. Diffic<strong>il</strong>e<br />
spiegarlo a chi non è mai salito in<br />
barca!<br />
La cosa più importante del<strong>la</strong> sua<br />
vita?<br />
La mia famiglia: <strong>la</strong> amo.<br />
Gennaio 2009<br />
TENNISTAVOLO. <strong>Il</strong> Ciatt Firenze investe sui giovani<br />
Passatempo da bar? Macché,<br />
<strong>il</strong> ping pong è da professionisti<br />
he lo si chiami tennistavo-<br />
o ping pong (dal termine<br />
Clo<br />
onomatopeico coniato dal suono<br />
emesso dal rimbalzo delle palline)<br />
è molto più che un passatempo da<br />
bar. Richiede preparazione psico-fisica,<br />
concentrazione mentale, coordinazione,<br />
rapidità di movimento<br />
e ottimi riflessi, oltre a una certa<br />
sensib<strong>il</strong>ità nel tocco. Le Olimpiadi<br />
di Pechino da poco concluse hanno<br />
dato un grande apporto di notorietà<br />
a questo sport, che in città trova <strong>la</strong><br />
massima espressione nel club professionistico<br />
del Ciatt Firenze. <strong>Il</strong><br />
club fiorentino vanta ormai più di<br />
10 anni di storia e ben 11 formazioni<br />
m<strong>il</strong>itanti nelle serie agonistiche<br />
nazionali del<strong>la</strong> A1 e B2 masch<strong>il</strong>e e<br />
del<strong>la</strong> B femmin<strong>il</strong>e, e regionali fino<br />
al<strong>la</strong> D2. La serie A1, conquistata <strong>la</strong><br />
scorsa stagione grazie al team composto<br />
da Andrea Bongini, Gian-<br />
Maria Falcucci e F<strong>il</strong>ippo Viviani,<br />
desta compiacimento nonostante le<br />
comprensib<strong>il</strong>i difficoltà che <strong>la</strong> neo<br />
p<strong>rom</strong>ossa sta affrontando nel massimo<br />
campionato. “Sin dal<strong>la</strong> sua<br />
fondazione, l’obiettivo del<strong>la</strong> società<br />
era quello di riportare a Firenze<br />
<strong>la</strong> serie A1 e far rivedere giocatori<br />
di un certo livello internazionale”,<br />
spiega <strong>il</strong> presidente Francesco Zagli.<br />
Obiettivo raggiunto anche grazie<br />
all’inserimento del tecnico Fitet<br />
Andrea Del Tomba e al<strong>la</strong> voglia di<br />
fare di un gruppo di persone che<br />
hanno impegnato le loro risorse<br />
scontrandosi spesso con le difficoltà<br />
date dal<strong>la</strong> concorrenza di sport<br />
41<br />
più diffusi e b<strong>la</strong>sonati. <strong>Il</strong> Ciatt ha<br />
avviato un’importante campagna<br />
p<strong>rom</strong>ozionale nelle scuole fiorentine<br />
e tramite internet, per portare<br />
nel<strong>la</strong> palestra Barsanti di via Lunga,<br />
nel quartiere 4, <strong>il</strong> maggior numero<br />
di praticanti possib<strong>il</strong>e. “Oggi<br />
ci sono 20 ragazzini sotto i 15 anni<br />
che frequentano i nostri corsi, e sia<br />
da parte nostra che da parte loro si<br />
fanno dei sacrifici anche perchè noi<br />
ci autofinanziamo – continua Zagli<br />
– ma i giovani danno al nostro club<br />
qualità e futuro”. Inoltre, tanti gli<br />
appuntamenti per gli agonisti, ben<br />
due tornei regionali organizzati con<br />
<strong>il</strong> contributo del<strong>la</strong> Federazione, e le<br />
iniziative amatoriali volute per <strong>la</strong><br />
diffusione di questa disciplina come<br />
<strong>il</strong> “Memorial Elio Trappolini”, patrocinato<br />
dal<strong>la</strong> Provincia di Firenze,<br />
di cui una tappa è fissata per <strong>il</strong> prossimo<br />
18 gennaio, al<strong>la</strong> palestra del<strong>la</strong><br />
scuo<strong>la</strong> Barsanti.<br />
/I.V.<br />
L’avvocato Aldo Fittante risponde<br />
A cura del Prof. Avv. Aldo Fittante<br />
In qualità di imprenditore tito<strong>la</strong>re di numerosi diritti di proprietà<br />
industriale sui miei prodotti vorrei avere maggiori delucidazioni in<br />
ordine al fenomeno del<strong>la</strong> contraffazione, alle sue dimensioni ed implicazioni<br />
economiche e sociali, nonché sui rimedi predisposti dal<br />
legis<strong>la</strong>tore per arginare questo preoccupante tipo di <strong>il</strong>lecito.<br />
Gent<strong>il</strong>e lettore, in qualità di docente universitario in materie afferenti<br />
<strong>la</strong> proprietà industriale ed avvocato specializzato in diritto industriale,<br />
è con piacere che provvedo ad offrirLe un quadro d’insieme<br />
su quel<strong>la</strong> che considero una delle principali piaghe dell’economia<br />
moderna.<br />
<strong>Il</strong> tema, del quale si è detto e scritto molto negli ultimi anni, necessita<br />
a mio parere anzitutto di una precisazione dal punto di vista<br />
terminologico: in termini schiettamente giuridici <strong>la</strong> contraffazione<br />
comprende essenzialmente tutte quelle condotte di produzione<br />
o commercializzazione di prodotti o servizi che vio<strong>la</strong>no un titolo<br />
di proprietà industriale e/o intellettuale: marchi, brevetti, design,<br />
modelli di ut<strong>il</strong>ità, diritto d’autore, indicazioni geografiche, denominazioni<br />
di origine.<br />
<strong>Il</strong> fenomeno, in controtendenza rispetto al<strong>la</strong> negativa congiuntura<br />
economica mondiale, è tutt’altro che in crisi e le stime ufficiali ne<br />
attestano, purtroppo, <strong>la</strong> continua crescita: l’Organizzazione Mondiale<br />
del Commercio (WTO) ha valutato <strong>la</strong> sua incidenza in 1/10 del<br />
commercio mondiale. E sarebbe un errore ritenere che <strong>il</strong> problema<br />
sia soltanto dei Paesi del cd. Far East (Cina, Taiwan, Corea, Tha<strong>il</strong>andia).<br />
I contraffattori presentano una rete assai diffusa e cap<strong>il</strong><strong>la</strong>re anche nei<br />
Paesi dell’area del Mediterraneo: l’Italia, tradizionale cul<strong>la</strong> di genio<br />
creativo ed arte, fa parte purtroppo del novero dei Paesi leader per<br />
<strong>la</strong> produzione e <strong>il</strong> consumo di merci contraffatte, con un giro d’affari<br />
stimato addirittura in 3,5 m<strong>il</strong>iardi di euro. Sono l’Area di Napoli,<br />
l’Hinter<strong>la</strong>nd m<strong>il</strong>anese e <strong>la</strong> Provincia di Prato i principali centri di<br />
produzione del falso italiano: di questo un 60% si colloca nel settore<br />
dei prodotti d’abbigliamo e moda (tess<strong>il</strong>e, pelletteria, calzature,<br />
accessori) e <strong>la</strong> restante parte a beni di consumo, componentistica,<br />
audiovisivo, software.<br />
Se è vero che un recente studio ha rive<strong>la</strong>to che un italiano su quattro<br />
acquista abitualmente o saltuariamente prodotti contraffatti, altrettanto<br />
vero è che <strong>la</strong> sanzione attualmente prevista per chi acquista<br />
tali prodotti risulta sproporzionata e, nel<strong>la</strong> pratica, assai raramente<br />
applicata (<strong>il</strong> Par<strong>la</strong>mento, peraltro, ne sta discutendo l’attenuazione).<br />
A mio parere <strong>il</strong> fenomeno può essere arginato non tanto colpendo<br />
quanto sensib<strong>il</strong>izzando <strong>il</strong> consumatore, attra<strong>verso</strong> cap<strong>il</strong><strong>la</strong>ri<br />
campagne di informazione capaci di rendere edotto <strong>il</strong> pubblico sul<br />
fatto che comprando prodotti contraffatti si finisce per alimentare in<br />
definitiva <strong>il</strong> ciclo economico del<strong>la</strong> criminalità organizzata.<br />
Si tratta infatti di un fenomeno tipicamente plurioffensivo perché<br />
dannoso a tutti i livelli: devastante per le imprese che vedono<br />
vendite e fatturato ridotti ed immagine screditata, pericoloso per <strong>il</strong><br />
consumatore poiché i prodotti falsificati sfuggono ai controlli delle<br />
Autorità su standard minimi di qualità e sicurezza, deleterio anche<br />
socialmente in re<strong>la</strong>zione al racket dello sfruttamento di soggetti<br />
deboli (spesso disoccupati o cittadini extracomunitari), gravemente<br />
dannoso infine anche per l’Erario (nel 2000 si è stimato che l’Europa<br />
abbia sopportato per effetto del<strong>la</strong> contraffazione perdite fiscali per<br />
circa 7500 m<strong>il</strong>ioni di euro).<br />
<strong>Il</strong> Legis<strong>la</strong>tore italiano, pur in cronico ritardo rispetto agli altri Paesi<br />
europei, ha comunque acquisito negli ultimi anni maggiore consapevolezza<br />
delle dimensioni e del<strong>la</strong> gravità del problema. Segnalo<br />
anzitutto l’istituzione nel 2005 dell’Alto Commissario per <strong>la</strong> Lotta<br />
al<strong>la</strong> Contraffazione, vera e propria Authority per <strong>il</strong> coordinamento<br />
delle funzioni di sorveglianza in materia di vio<strong>la</strong>zione dei diritti di<br />
proprietà industriale. In secondo luogo un importante misura è stata<br />
varata dall’Ordinamento comunitario. Mi riferisco in partico<strong>la</strong>re al<br />
nuovo ruolo attribuito alle Autorità Doganali Europee con <strong>il</strong> Rego<strong>la</strong>mento<br />
CE n. 1383/03. La normativa europea attribuisce al<strong>la</strong> nostra<br />
Agenzia delle Dogane l’incisivo potere di procedere al blocco delle<br />
merci sospette, prevedendo uno strumento atto a prevenire l’<strong>il</strong>lecito<br />
operando direttamente in sede transfrontaliera, cioè prima che le<br />
merci entrino nei circuiti commerciali dei diversi Paesi.<br />
Vorrei anche accennare all’importanza dell’istituzione nel 2003 delle<br />
Sezioni Specializzate per <strong>la</strong> Proprietà Industriale ed Intellettuale<br />
specificamente competenti a conoscere delle liti industrialistiche<br />
con indubbia maggiore qualificazione e competenza del giudice ed<br />
all’entrata in vigore nel 2005 del Codice del<strong>la</strong> Proprietà Industriale,<br />
un testo unico in materia<br />
in grado di semplificare<br />
enormemente <strong>il</strong> compito agli<br />
interpreti del diritto, in precedenza<br />
costretti a confrontarsi<br />
con una variegata molteplicità<br />
di testi normativi, molti dei<br />
quali assai risalenti negli anni.<br />
Anche <strong>la</strong> recente attuazione<br />
nel nostro Paese del<strong>la</strong> Direttiva<br />
sull’enforcement dei diritti di<br />
proprietà industriale contribuisce a colpire <strong>il</strong> grave fenomeno. Sono<br />
state in partico<strong>la</strong>re previste specifiche norme procedurali in grado<br />
di agevo<strong>la</strong>re <strong>la</strong> vittima del<strong>la</strong> contraffazione sia in termini di prova<br />
dell’<strong>il</strong>lecito, sia in ordine al<strong>la</strong> quantificazione del danno sofferto di cui<br />
si chiede <strong>il</strong> risarcimento.<br />
Non posso esimermi dal sottolineare, infine, l’esistenza di specifiche<br />
norme penali incriminatici destinate ad essere applicate nei<br />
confronti dei responsab<strong>il</strong>i dei reati di contraffazione, norme per le<br />
quali è allo studio del Par<strong>la</strong>mento una riforma in grado di garantire <strong>la</strong><br />
sanzionab<strong>il</strong>ità anche dei comportamenti che, sempre più sofisticati,<br />
attualmente riescono in alcuni casi a sfuggire alle maglie del codice<br />
penale.<br />
Per contattare <strong>il</strong> Legale:<br />
Posta elettronica: fittante@fol.it<br />
Telefono: 055 2337651 • fax 055 2306552<br />
Prof. Avv. Aldo Fittante<br />
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42 Gennaio 2009<br />
L’ANGOLO DEI LETTORI<br />
Inviaci le tue lettere a<br />
redazione@<strong>il</strong>reporter.it<br />
Lettere e segna<strong>la</strong>zioni:<br />
tutto su www.<strong>il</strong>reporter.it<br />
Lettere, segna<strong>la</strong>zioni, proposte, ma anche<br />
veri e propri articoli scritti dai lettori.<br />
Tutto questo ed altro ancora sul portale<br />
www.<strong>il</strong>reporter.it. Tutte le lettere che non<br />
trovano spazio in queste pagine saranno<br />
pubblicate sul sito. E poi spazio ai<br />
commenti e alle vostre opinioni<br />
GIARDINI DEGRADATI, NON C’È PIÙ<br />
SPAZIO PER BAMBINI E ANZIANI<br />
Leggo sempre con molto interesse <strong>il</strong> Vostro<br />
giornale perchè sono fermamente convinta<br />
che l’attenzione <strong>verso</strong> ciò che ci circonda è<br />
un nostro preciso dovere, in quanto uomini<br />
e non semplici esseri viventi. Mi rivolgo<br />
a voi perchè dagli enti competenti (Quartiere<br />
4) non ho ottenuto nessuna risposta<br />
riguardo all’impraticab<strong>il</strong>ità dello spazio verde<br />
situato in viale Pietro Nenni (tra Piazza<br />
del<strong>la</strong> Federiga e <strong>la</strong> rotonda temporanea<br />
all’altezza di Via degli Arcipressi), pur avendo<br />
segna<strong>la</strong>to <strong>il</strong> disagio sia telefonicamente<br />
che con una lettera, da loro richiestami, per<br />
<strong>il</strong>lustrare <strong>la</strong> situazione e formalizzare <strong>la</strong> richiesta<br />
di intervento. Si tratta di uno spazio<br />
verde che, per grandezza e frequentazione,<br />
potrebbe ospitare diverse esigenze sociali<br />
ma, così come ci viene offerto dal comune,<br />
presenta solo motivi per essere evitato.<br />
Sfortunatamente <strong>il</strong> degrado non è mai una<br />
condizione statica e di conseguenza ci stiamo,<br />
ahimé, abituando al proliferare di comportamenti<br />
inciv<strong>il</strong>i, quali: <strong>la</strong>sciare i cani liberi<br />
e non raccogliere gli escrementi, <strong>la</strong>sciare<br />
che i cani facciano i loro bisogni anche nel<br />
piccolo, e mal attrezzato, spazio dedicato ai<br />
bambini, non usare gli appositi cestini per i<br />
rifiuti, ut<strong>il</strong>izzare le siepi come bagni pubblici<br />
e le panchine come dormitori, a tutte le ore<br />
del giorno, anche in presenza dei bambini,<br />
abbandonare bottiglie di vetro che diventano<br />
in poche ore pezzi di vetro sparsi sul<br />
suolo su cui giocano i bambini, sradicare le<br />
panchine dal<strong>la</strong> postazione d’origine per posizionarle<br />
ove è più gradito.Vorrei inoltre far<br />
notare che questi comportamenti sarebbero<br />
in parte rego<strong>la</strong>ti da un cartello, ad una<br />
del<strong>la</strong> entrate del giardino, affisso dal Comune<br />
ormai da anni, <strong>il</strong> quale è molto chiaro sui<br />
divieti:<br />
• obbligo di cani a guinzaglio<br />
• obbligo di raccolta escrementi<br />
• divieto di giocare a pallone<br />
ma non è altrettanto operoso nel farli rispettare,<br />
infatti parliamo di comportamenti<br />
che è ormai diventato più normale subire<br />
che evitare. <strong>Il</strong> poco tempo a disposizione e<br />
<strong>la</strong> comodità di avere questo spazio proprio<br />
di fronte a casa, mi costringono a frequentarlo<br />
più di quanto vorrei. In realtà preferirei,<br />
di gran lunga, godermi <strong>la</strong> vista di mio figlio<br />
che gioca nel fortunato e sicuro giardino di<br />
“V<strong>il</strong><strong>la</strong> Vogel”. Credo che qualunque struttura<br />
adibita a spazio gioco per bambini (e come<br />
tale deve considerarsi uno spazio dove siano<br />
stati instal<strong>la</strong>ti giochi per bambini - altrimenti<br />
qualcuno me ne spieghi <strong>la</strong> presenza)<br />
debba essere protetta da elementi e situazioni<br />
considerate pericolose e che, quando<br />
si tratta del<strong>la</strong> salute e incolumità delle persone,<br />
niente debba essere affidato al caso, o<br />
al<strong>la</strong> fortuna. E a proposito di sicurezza, al di<br />
là del mio caso, che riassume <strong>la</strong> condizione<br />
di decine di mamme e nonni, vorrei porre<br />
attenzione anche al<strong>la</strong> situazione degli anziani<br />
che, in questo spazio, cercano rifugio<br />
dal caldo estivo, dove però a fatica trovano<br />
una panchina ombreggiata, o ancora peggio,<br />
per raggiunger<strong>la</strong> rischiano di inciampare<br />
nel dissesto del sentiero cementato<br />
che attraversa <strong>il</strong> giardino. Da settembre,<br />
nel tentativo evidente di non rispondere di<br />
eventuali danni a persone o cose, <strong>il</strong> comune<br />
ha messo 5 transenne lungo tale sentiero<br />
per impedirne <strong>il</strong> passaggio. Seguendo una<br />
contorta logica comunale cerco (inut<strong>il</strong>mente)<br />
di rispondere a domande del tipo: Ma, se<br />
non è sicuro attraversarlo, perché permetterne<br />
l’accesso? E ancora, visto che l’accesso<br />
allo spazio in questione è consentito, come<br />
dovrei attraversarlo, passando su fango ed<br />
erba? Vista <strong>la</strong> stagione, non è un tantino<br />
rischioso imporre questo percorso ad un<br />
anziano? <strong>Il</strong> motivo per cui non andiamo altrove<br />
è che: a poche centinai di metri dallo<br />
spazio di Viale Pietro Nenni, in Via Nico<strong>la</strong> Pisano,<br />
c’è un giardino interamente recintato<br />
e ad uso esclusivo dei cani. Nel<strong>la</strong> via paralle<strong>la</strong>,<br />
Via di B. Aldese c’è un altro giardino, per<br />
bambini, ma con le stesse problematiche di<br />
cui sopra (cani, cartacce, cicche, pallonate,<br />
nessuna recinzione). C’è un altro giardino<br />
nelle vicinanze, parzialmente recintato, in<br />
Via Di Buonaiuto, anch’esso ad uso dei cani<br />
e di ragazzi più grandi che vi accedono con<br />
i loro scooter. Insomma, per quanto abbia<br />
cercato, nei dintorni non esiste uno spazio<br />
adatto ai bambini e in quanto tale intendo<br />
qualcosa di più sim<strong>il</strong>e a V<strong>il</strong><strong>la</strong> Vogel che ai<br />
resti del<strong>la</strong> Festa dell’Unità. Durante <strong>la</strong> conversazione<br />
telefonica, con un’impiegata del<br />
Quartiere 4, appresi che lo spazio verde di<br />
Viale Pietro Nenni è stato dato in concessione<br />
ai <strong>la</strong>vori del<strong>la</strong> Tramvia e pertanto igiene<br />
e manutenzione sono ad essi affidate. Ma<br />
a parte l’intervento del<strong>la</strong> Quadrifoglio per<br />
lo svuotamento dei cestini, ho visto anche<br />
personale del Comune svolgere <strong>la</strong>vori di<br />
urgente manutenzione e quindi…. altre<br />
domande: chi deve prendersi cura di questo<br />
spazio? A chi spetta accertarsi che sia<br />
un luogo sicuro e pulito ? E perché un’area<br />
così grande e comoda per tante persone<br />
non può essere trattata/ut<strong>il</strong>izzata meglio?<br />
Concludendo, non posso nascondere <strong>la</strong><br />
profonda delusione di non aver ricevuto risposta<br />
da un ufficio comunale preposto al<strong>la</strong><br />
soluzione di determinati problemi. <strong>Il</strong> motivo<br />
per cui mi sono rivolta all’ufficio competente<br />
del Quartiere è <strong>la</strong> mia anacronistica fiducia<br />
nelle istituzioni, per le quali ho sempre<br />
nutrito grandi aspettative: dovrebbero essere<br />
presenti ed istruire/sanzionare (o perlomeno<br />
creare deterrenti efficaci) i cittadini<br />
meno d<strong>il</strong>igenti al rispetto di regole semplicissime,<br />
creando situazioni e strutture che<br />
favoriscano <strong>la</strong> convivenza, evitando di esasperare<br />
i rapporti tra i diversi bisogni. Ma <strong>la</strong><br />
cosa più importante, a mio avviso, che determina<br />
<strong>il</strong> fallimento dell’individuo e delle<br />
istituzioni è l’abituarsi al<strong>la</strong> vista del degrado<br />
senza impegnarsi a trovare alternative e<br />
soluzioni, come se ciò che guardiamo deteriorarsi<br />
non ci appartenesse. Questo circolo<br />
vizioso dove l’individuo accusa l’ente e dall’ente<br />
torna all’individuo rimbalzando senza<br />
soluzione, senza rimedio, stancamente improduttivo,<br />
trova una naturale collocazione<br />
nell’indifferenza!<br />
Sperando di non aver annoiato anche<br />
Voi….<br />
Cordiali saluti<br />
Roberta Parcel<strong>la</strong>ri<br />
NO AL NUOVO CAMPO SPORTIVO<br />
Ho visto con piacere <strong>la</strong> lettera scritta da<br />
Massimo Lascialfari e sono pienamente<br />
d’accordo sulle sue considerazioni sul<strong>la</strong> insana<br />
idea di costruire <strong>il</strong> 17esimo <strong>campo</strong> di<br />
calcio. Voglio precisare inoltre che è ancora<br />
più delicato dal punto di vista paesaggistico<br />
e sociale, di via del Larione <strong>il</strong> posto scelto,<br />
basti pensare che <strong>il</strong> <strong>campo</strong> verrebbe a<br />
confinare con <strong>la</strong> casa di riposo per anziani<br />
Casa di Betania e con una chiesa del XII secolo<br />
di nome San Pierino in Palco.Inoltre <strong>la</strong><br />
zona è circondata da viuzze strettissime che<br />
non sono idonee a sopportare le numerose<br />
macchine, che nell’annuncio del<strong>la</strong> sua costruzione<br />
si progettava di mettere. Pensate<br />
che bello le viuzze storiche, l’antica chiesa<br />
e <strong>la</strong> casa di Betania, circondate da reti e pali<br />
alti più di 20 metri per proteggere le macchine<br />
in transito dalle pallonate! Speriamo<br />
che <strong>il</strong> Comune ed <strong>il</strong> Quartiere 3 ci ripensino<br />
perchè <strong>il</strong> progetto Chini Marfi salvaguardava<br />
solo quel pezzetto di terra per le ragioni<br />
sopraesposte. E pensare che l’assessore Biagi<br />
aveva detto “che <strong>la</strong> zona dopo <strong>il</strong> progetto<br />
discusso per oltre due anni anche dal<strong>la</strong><br />
popo<strong>la</strong>zione, non sarebbe stata cambiata”;<br />
insomma dopo questo scempio <strong>la</strong> lottizzazione<br />
sarebbe al 100%.<br />
Istituzioni fermatevi finché siete in tempo!<br />
Propongo anche io che tutti i fondi del<br />
Comune di Firenze - sportivi e non - siano<br />
concentrati non sul <strong>campo</strong> di calcio, ma<br />
sul<strong>la</strong> ASL di cui <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione sente <strong>la</strong> necessità.<br />
Adriana Consigli<br />
BEL PARCO, MA GLI ALBERI<br />
SONO TUTTI SECCHI<br />
Sono una Vostra lettrice, apprendo con piacere<br />
del raddoppio del parco San Donato<br />
ma, tra le notizie non appare che a poco<br />
tempo dal<strong>la</strong> sua inaugurazione i bei pini<br />
piantati dal <strong>la</strong>to viale Guidoni sono quasi<br />
tutti secchi. Un secondo appunto: per recarmi<br />
bel suddetto parco io passo davanti<br />
al<strong>la</strong> chiesa Regina del<strong>la</strong> pace a due passi dal<br />
parco, però per cercare un passaggio pedonale<br />
oppure un semaforo devo ancora<br />
allungare di molto <strong>la</strong> mia passeggiata. Non<br />
sarebbe possib<strong>il</strong>e secondo voi fare un passaggio<br />
pedonale subito dopo <strong>la</strong> rotonda?<br />
Vi ringrazio e saluto,<br />
Car<strong>la</strong> Cantalini<br />
ALLARME DEGRADO IN VIA DOSIO<br />
Egregio direttore,<br />
abito a Firenze in via Dosio, e desidero portare<br />
all’attenzione pubblica <strong>la</strong> situazione<br />
disagiata del<strong>la</strong> stessa via, in partico<strong>la</strong>re all’entrata<br />
da piazza Batoni. Infatti, ci sono dei<br />
grandi dislivelli e grandi buche, anche di 12<br />
cm di profondità ai margini dei marciapiedi.<br />
Inoltre vorrei porre al<strong>la</strong> stessa attenzione<br />
del quartiere <strong>la</strong> situazione non più br<strong>il</strong><strong>la</strong>nte,<br />
se non peggiore, degli stessi marciapiedi,<br />
che, se non bastasse <strong>il</strong> dissesto dei medesimi,<br />
sono diventati piste cic<strong>la</strong>b<strong>il</strong>i, con grande<br />
pericolo delle persone che li percorrono,<br />
consapevoli di averne <strong>il</strong> diritto, ma non al<br />
corrente del pericolo di essere investiti.<br />
Questo fatto, a mio avviso, molto scorretto<br />
e inciv<strong>il</strong>e, si verifica anche in molte strade<br />
limitrofe. È una vera vergogna per una<br />
città come Firenze, nota come città d’arte<br />
e cultura. Ma dove! Quando però suona <strong>la</strong><br />
campanel<strong>la</strong> delle elezioni, allora ci vengono<br />
fatte tante p<strong>rom</strong>esse sia da parte del sindaco<br />
che da parte di tutti gli assessori, quasi<br />
mai mantenute. Come ci possiamo fidare?<br />
Come ci possiamo convincere che siamo<br />
in una buona amministrazione? Oltretutto,<br />
l’attraversamento al <strong>campo</strong> sportivo del<strong>la</strong><br />
Remann, da via Dosio a via Antonio del Pol<strong>la</strong>iolo,<br />
è sempre al buio, nonostante sia già<br />
stato fatto presente svariate volte ai vig<strong>il</strong>i<br />
del<strong>la</strong> zona. Vorrei veramente che fosse fatto<br />
qualcosa, e credo che molti abitanti del<br />
quartiere siano del<strong>la</strong> stessa idea.<br />
Cordiali saluti,<br />
Bianca Zingani<br />
SOLO QUESTIONE<br />
DI “TEMPO-TECNICO”<br />
E IL PROBLEMA VERRÀ RISOLTO<br />
Vi ringrazio per aver pubblicato <strong>la</strong> mia lettera,<br />
per <strong>il</strong> momento sono in contatto con <strong>il</strong><br />
funzionario del comune di Firenze responsab<strong>il</strong>e<br />
del<strong>la</strong> p.o. ZTL, che, gent<strong>il</strong>e e celere, mi<br />
ha informato del sollecito mandato a suo<br />
nome al<strong>la</strong> ditta che deve effettuare <strong>il</strong> <strong>la</strong>voro,<br />
ed è solo un problema di “tempo-tecnico”<br />
per eseguirlo. Spero che <strong>la</strong> situazione di disagio<br />
si risolva velocemente come mi è stato<br />
detto. Vista <strong>la</strong> vostra disponib<strong>il</strong>ità vi terrò<br />
informati sull’evolversi del<strong>la</strong> situazione.<br />
VARIANTE DI MAIANO,<br />
GLI ABITANTI DICONO DI NO<br />
Leggiamo sull’ultimo numero di <strong>Reporter</strong><br />
che i nostri solerti amministratori si accingono<br />
ad un altro “imponente impegno finanziario”,<br />
si par<strong>la</strong> di 2,8 m<strong>il</strong>ioni di euro per<br />
<strong>la</strong> realizzazione del<strong>la</strong> cosiddetta strada-parco<br />
di Maiano o per meglio dire più propriamente<br />
“nuova circonval<strong>la</strong>zione di Fiesole”.<br />
Questo ci fa ricordare un’altra impresa altrettanto<br />
“imponente” e costosa come quel<strong>la</strong><br />
del<strong>la</strong> inut<strong>il</strong>e. Piazza di Pian del Mugnone,<br />
deserta tutto l’anno ed occupata perennemente<br />
nel<strong>la</strong> prima parte accessib<strong>il</strong>e da auto<br />
in evidente divieto di sosta. Vorremmo però<br />
ricordare al<strong>la</strong> nostra amministrazione, che<br />
<strong>la</strong> strada parco c’è già,(forse manca qualche<br />
panchina) è un sentiero che tutti noi amanti<br />
del<strong>la</strong> natura e dell’aria buona percorriamo<br />
normalmente a piedi o in bici, ma che non<br />
potremo più percorrere quando ci transiteranno<br />
centinaia di macchine se non ci vorremmo<br />
riempire i polmoni di gas di scarico.<br />
<strong>Il</strong> vice-sindaco aggiunge poi che l’area è di<br />
proprietà privata; ci chiediamo allora ma<br />
dopo questo intervento di “valorizzazione”<br />
diventerà di proprietà pubblica? Altrimenti<br />
<strong>la</strong> fruib<strong>il</strong>ità del<strong>la</strong> zona resterà quel<strong>la</strong> che è<br />
stata fino ad oggi. <strong>Il</strong> motivo addotto dal<strong>la</strong><br />
Giunta del Comune di Fiesole a giustificazione<br />
di quel<strong>la</strong> che non sarà altro che <strong>la</strong> futura<br />
circonval<strong>la</strong>zione,indicando<strong>la</strong> addirittura<br />
come <strong>la</strong> valorizzazione di un parco è una<br />
evidente mistificazione,l’ultima cosa che si<br />
dovrebbe fare per valorizzare un parco è<br />
farlo attraversare dalle auto. al contrario lo<br />
si dovrebbe chiudere al traffico.<br />
<strong>Il</strong> Consiglio direttivo<br />
del Gruppo Naturalistico Valle<br />
del Mugnone <strong>Il</strong> Gambero<br />
LE DUE STRADE COME IL FAR WEST<br />
Vivo nel quartiere 3 (ahimé) ma non <strong>il</strong> Vostro,<br />
garantito e preso in considerazione generosamente,<br />
tant’è che anche nel giornale<br />
<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> che mi spediscono a casa leggo<br />
innovazioni continue, non ultima una protezione<br />
dei giardini con <strong>il</strong>luminazione continuata<br />
e una vig<strong>il</strong>anza notturna, confesso<br />
me ne compiaccio, ma abitando <strong>la</strong> sottoscritta<br />
alle Due Strade, zona di competenza
L’ANGOLO DEI LETTORI<br />
pure del Quartiere 3 questa è divenuta un<br />
vero far west: non abbiamo più i vig<strong>il</strong>i che in<br />
precedenza facevano capo a Porta Romana,<br />
adesso, i Vig<strong>il</strong>i di nostra competenza fanno<br />
capo a Gavinana e si può comprendere che<br />
fin qua non possono (o non debbono?) venire,<br />
quindi ognuno può far liberamente<br />
quel che gli pare, come ad esempio permettere<br />
ai cani di <strong>la</strong>sciare o loro escrementi<br />
per strada senza usare <strong>il</strong> sacchetto, non<br />
dico proprio tutti ma si sa che gli inciv<strong>il</strong>i<br />
si trovano in ogni luogo. Così gli invalidi, i<br />
bambini, i non vedenti, possono portarsi<br />
a casa inconsapevolmente tali ricchi doni,<br />
tanto nessuno li può control<strong>la</strong>re! Anche i<br />
carabinieri del Galluzzo sono stati trasferiti,<br />
di contro, però vediamo solertemente gli<br />
addetti del<strong>la</strong> Firenze Parcheggi che danno<br />
contravvenzioni a più non posso, come se<br />
noi le auto potessimo mettercele in tasca!<br />
Siamo è vero ai limiti di Firenze ma i parcheggi<br />
a pagamento sono arrivati fin quaggiù<br />
che anche <strong>la</strong> pulizia delle strade viene<br />
effettuata una volta al mese, che si sia così<br />
puliti da queste parti? Infine, e non meno<br />
grave, questa zona è attraversata da auto,<br />
camion, e quant’altro possa circo<strong>la</strong>re poiché<br />
fra strade ed autostrade circo<strong>la</strong>no da qui:<br />
(ed a tutt’oggi solo da Via del Gelsomino,<br />
dove risiedo) ovvero: autostrada del sole, Firenze<br />
palio, volterrana, chiantigiana dall’Impruneta<br />
e quel<strong>la</strong> delle Bagnese in uscita ed<br />
in entrata quelli che dal viale dei colli transito<br />
<strong>verso</strong> le sopra citate strade. Anche via del<br />
podestà, e via Accursio, via Ximenes, sono<br />
state rese a senso unico da quando hanno<br />
messo i parcheggi a pagamento, così<br />
per forza tutti devono transitare dalle Due<br />
Strade. Siamo proprio cittadini di “serie d”,<br />
infatti i malviventi posso <strong>rom</strong>perci gli specchietti<br />
<strong>la</strong>terali delle auto ad esempio, tant’è<br />
che ci siamo rassegnati a chiuderli per<br />
evitare costose riparazioni. Siringhe usate le<br />
possiamo vedere nel parcheggio dello Stadio<br />
del<strong>la</strong> Rondinel<strong>la</strong>, per <strong>il</strong> quale vengono<br />
spesi molti soldini sia per <strong>la</strong> sua manutenzione<br />
che per luci, <strong>la</strong>sciate accese tutta <strong>la</strong><br />
notte quando lo stadio viene affittato per<br />
serate extra, e naturalmente annaffiato con<br />
gettiti d’acqua copiosi solertemente talvolta<br />
anche se piove, mentre noi cittadini<br />
e sopratutto operai e pensionati tiriamo<br />
lo sciacquone una volta sì ed una no, buttandoci<br />
un po’ d’acqua col secchiello per<br />
risparmiare, così pure usiamo <strong>la</strong>mpade alogene<br />
sempre per <strong>il</strong> medesimo motivo. Non<br />
meno grave di quest’ultima fu l’istal<strong>la</strong>zione<br />
sui pali d’<strong>il</strong>luminazione di detto stadio, (ben<br />
3 di cui uno molto grande) ripetitori per<br />
cellu<strong>la</strong>ri, per i quali abbiamo protestato a<br />
suo tempo coinvolgendo anche i bambini<br />
dell’as<strong>il</strong>o nido delle Due Strade e dopo aver<br />
protestato per lettera firmata al Comune di<br />
Firenze che ne è <strong>il</strong> proprietario, con varie firme<br />
e sbarrando <strong>la</strong> strada, l’esito fu nullo e<br />
<strong>il</strong> ripetitore in più <strong>il</strong> terzo fu instal<strong>la</strong>to nel<strong>la</strong><br />
notte (Sic!) di ciò <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> a suo tempo<br />
ne pubblicò <strong>la</strong> situazione e oggi ne può far<br />
fede. Anche i marciapiedi di questa via sono<br />
un disastro pieni di buche, assieme ai “regali”<br />
sopra citati. Che occorra che qualcuno si<br />
faccia del male e faccia causa per averli riparati?<br />
Orbene, questi cellu<strong>la</strong>ri adesso si dice<br />
che creano complicanze anche tumorali e<br />
noi li abbiamo lì, a giusta distanza. Mio marito<br />
ed anche persone che conosco sono<br />
defunte per cancro, così come io stessa l’ho<br />
avuto al polmone. Vi sono casi di alzheimer<br />
e di ipertiroidismo avvenuti dopo l’instal<strong>la</strong>zione<br />
di detti ripetitori. Ma non possiamo<br />
dimenticarci delle polveri sott<strong>il</strong>i, impossib<strong>il</strong>e<br />
sottrarvisi, tant’è che io apro <strong>la</strong> finestra per<br />
cambiare l’aria alle 3 del mattino. La via Senese,<br />
fino a qualche tempo fa non era transitab<strong>il</strong>e<br />
visto un bel divieto che vi era apposto<br />
ma qualche automob<strong>il</strong>ista per fretta e<br />
per non inquinare ulteriormente, dato che<br />
i vig<strong>il</strong>i non ci stanno, ci passava. Ora, un bel<br />
marchingegno fa <strong>la</strong> foto e quindi niente, <strong>la</strong><br />
via Senese che va dalle Due Strade al piazzale<br />
di Romana è deserta, con grande rammarico<br />
pecunario dei commercianti di tale<br />
zona. Che mistero! E perchè mai sia chiusa<br />
non si capisce proprio dato che poteva dimezzare<br />
<strong>il</strong> grave disagio dei cittadini che vi<br />
abitano in via del gelsomino e Poggio Imperiale<br />
dalle auto che fanno code lunghissime,<br />
inquinando e consumando.<br />
Anna De Angelis<br />
FIRENZE, TRA LE TANTE COMUNITÀ<br />
RELIGIOSE, SPAZIO<br />
ANCHE ALLA CHIESA AVVENTISTA<br />
Gent<strong>il</strong>e redazione,<br />
vi ringrazio per i servizi pubblicati sul numero<br />
di dicembre 2008 che avete voluto dedicare<br />
alle religioni presenti a Firenze. Come<br />
evangelico fiorentino, mi ha fatto molto<br />
piacere leggere degli articoli informativi<br />
e simpatetici nei confronti di minoranze<br />
storiche come ebrei, valdesi e testimoni di<br />
Geova, o minoranze religiose più recenti a<br />
Firenze come quel<strong>la</strong> is<strong>la</strong>mica e buddista.<br />
Credo che se vogliamo consegnare alle<br />
prossime generazioni una Firenze aperta<br />
e pacifica, non possiamo prescindere dal<strong>la</strong><br />
Gennaio 2009<br />
curiosità <strong>verso</strong> l’altro, a cominciare dal<strong>la</strong> sua<br />
diversità religiosa, da percepire non come<br />
minaccia al<strong>la</strong> propria identità, ma come<br />
positiva “bio-diversità” all’interno di una<br />
città rigorosamente <strong>la</strong>ica (ma non “<strong>la</strong>icista”).<br />
L’unico appunto, perdonatemi <strong>il</strong> campan<strong>il</strong>ismo,<br />
è che non abbiate potuto trovare un<br />
po’ di spazio per l’ampia gamma di chiese<br />
evangeliche di orientamento carismatico<br />
(con migliaia di fedeli) o per <strong>la</strong> chiesa avventista.<br />
<strong>Il</strong> caso del<strong>la</strong> chiesa avventista, in partico<strong>la</strong>re,<br />
è interessante perchè Firenze è una<br />
sorta di capitale dell’avventismo italiano:<br />
questa comunità evangelica è presente in<br />
città da oltre 80 anni, ha da poco costruito<br />
una bel<strong>la</strong> chiesa accanto al CTO che accoglie<br />
ogni sabato circa 500 fiorentini, ha una<br />
facoltà teologica, un’emittente radiofonica<br />
piuttosto nota come “Radio Voce del<strong>la</strong> Speranza”<br />
(92,4 mhz) e una casa editrice che<br />
pubblica forse <strong>la</strong> più antica rivista italiana<br />
dedicata al<strong>la</strong> salute (“Vita e Salute”). Più che<br />
un appunto <strong>il</strong> mio vorrebbe essere un incoraggiamento<br />
a proseguire su questa strada:<br />
scoprirete delle sorprese che probab<strong>il</strong>mente<br />
interesseranno anche molti lettori. Grazie<br />
per <strong>il</strong> vostro impegno!<br />
Roberto Vacca<br />
invia <strong>la</strong> tua segna<strong>la</strong>zione<br />
al<strong>la</strong> nostra redazione<br />
redazione@<strong>il</strong>reporter.it<br />
MARCIAPIEDI E CANI: UNA LOTTA CONTRO LO SPORCO<br />
Spettab<strong>il</strong>e direzione,<br />
Sono di Campobasso, da tre anni vivo qui per crescere un nipotino e credo che ci<br />
resterò per sempre. Leggo rego<strong>la</strong>rmente <strong>il</strong> vostro giornale, che ci rega<strong>la</strong>te e ringrazio.<br />
Devo segna<strong>la</strong>rvi una bruttura, le deiezioni dei cani sui marciapiedi, cosa schifosissima<br />
che i distratti poi spalmano a timbro aumentando lo spazio impraticab<strong>il</strong>e.<br />
Possib<strong>il</strong>e che le autorità non trovino una soluzione? Per esempio incrementare le<br />
telecamere, oppure obbligare i proprietari di imbragare con appositi pannolini i<br />
cani quando transitano sui marciapiedi e dare multe sa<strong>la</strong>tissime ai trasgressori. Firenze<br />
è <strong>la</strong> città del<strong>la</strong> cultura, è bel<strong>la</strong> e non bisogna assolutamente imbrattar<strong>la</strong>. Sperando<br />
in meglio porgo per l’occasione distinti saluti,<br />
Giuseppe Di Cosmo.<br />
Giuseppe Di Cosmo<br />
Già alcuni mesi orsono ci siamo occupati di questo tema, ma continua ad essere<br />
oggetto di numerose segna<strong>la</strong>zioni di voi lettori. Ed allora cercheremo di trattare<br />
con <strong>la</strong> dovuta attenzione <strong>il</strong> tema sul prossimo numero de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>. Anche per<br />
questo tutte le vostre segna<strong>la</strong>zioni (anche fotografiche) saranno ut<strong>il</strong>issime. La mia<br />
opinione al riguardo è comunque questa. Prima di tutto è un problema di civ<strong>il</strong>tà:<br />
molti padroni di cani non hanno rispetto del<strong>la</strong> propria città e dei propri concittadini.<br />
Basterebbe poco per accompagnare gli amici a quattro zampe negli appositi<br />
giardini. Certo però anche l’amministrazione potrebbe fare di più: intanto le aree<br />
destinate ai cani, da una nostra prima indagine, non sembrano sufficienti. Ce ne<br />
vogliono ancora. E soprattutto sono del tutto insufficienti gli interventi repressivi:<br />
se <strong>la</strong> buona educazione ed <strong>il</strong> senso di civ<strong>il</strong>tà <strong>la</strong>titano spesso una bel<strong>la</strong> multa può<br />
essere un bel deterrente. Eppure nessuno vede mai sanzionato questo comportamenti<br />
inciv<strong>il</strong>e. Sul<strong>la</strong> sciatteria a Firenze si può e si deve fare di più.<br />
Marco Agnoletti<br />
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44 Gennaio 2009<br />
LA DIETA. Ogni anno, finiti i bagordi, si prova a perdere i ch<strong>il</strong>i presi durante le feste<br />
Eccoci, puntuali. Ogni anno è <strong>la</strong><br />
stessa storia. Per dieci giorni ci si<br />
abbuffa fino al<strong>la</strong> sfinimento e poi ci<br />
si guarda allo specchio esterrefatti.<br />
Come se i ch<strong>il</strong>i in più fossero comparsi per<br />
magia. Scattano i sensi di colpa e <strong>il</strong> primo<br />
buon proposito ad essere messo in pratica è<br />
un abbonamento “full optional” in palestra<br />
insieme a una sanissima quanto temib<strong>il</strong>e dieta.<br />
C’è <strong>la</strong> dieta dei carboidrati e quel<strong>la</strong> delle<br />
proteine. C’è quel<strong>la</strong> – sconsigliab<strong>il</strong>e – dei<br />
7 ch<strong>il</strong>i in 7 giorni e c’è quel<strong>la</strong> che fanno le<br />
star di Hollywood, famosa in tutto <strong>il</strong> mondo<br />
come <strong>la</strong> dieta di South Beach. Ma come<br />
fare per rimettersi in forma velocemente e<br />
senza troppe rinunce? I consigli sono sempre<br />
i soliti: bere tanta acqua, mangiare cibi con<br />
molte fibre, non eccedere coi grassi, evitare<br />
l’alcol e fare un po’ di sano movimento. Fac<strong>il</strong>e<br />
a dirsi, molto più diffic<strong>il</strong>e da mettere in<br />
pratica. La tattica per non soffrire troppo è<br />
semplice, organizzarsi bene e non ridursi a<br />
mangiare piattini asfittici di verdure scondite.<br />
La dieta deve essere un modo per rimettersi<br />
in forma e non una sorta di punizione divina.<br />
E allora via libera al<strong>la</strong> cucina creativa, fatta<br />
con morigeratezza e usando gli ingredienti<br />
giusti. E’ molto importante tentare di porre<br />
rimedio quando i ch<strong>il</strong>i di troppo sono appena<br />
arrivati e non quando l’adipe si è depositato<br />
definitivamente. Se <strong>la</strong> dieta è ben fatta e le<br />
dosi rispettate, bastano 14 giorni per smaltire<br />
<strong>il</strong> gonfiore in eccesso. In primis bisogna<br />
tenere in considerazione le piccole rinunce,<br />
da ricordare soprattutto nel<strong>la</strong> prima settimana.<br />
Per prima cosa addio all’alcol. Niente più<br />
spumantini, champagne e birre con gli amici.<br />
BENESSERE<br />
Ananas e riso per un 2009 in forma<br />
Caterina Gent<strong>il</strong>eschi<br />
L’alcol contiene molte calorie e aumenta <strong>la</strong><br />
ritenzione idrica, di conseguenza deve essere<br />
assolutamente bandito. La seconda cosa da<br />
dimenticare per un po’ è <strong>il</strong> pane, che mediamente<br />
aumenta le calorie di ben 300 al giorno,<br />
in una dieta neanche troppo sb<strong>il</strong>anciata.<br />
La terza e ultima rinuncia riguarda caffé<br />
e the, che possono essere tranqu<strong>il</strong><strong>la</strong>mente<br />
rimpiazzati con orzo, caffé decaffeinato e<br />
the deteinato. A questi “falsi amici” bisogna<br />
tassativamente aggiungere i “nemici giurati”,<br />
ovvero <strong>il</strong> fritto, i cibi e<strong>la</strong>borati e tutti quelli<br />
ricchi di conservanti e grassi saturi. Una volta<br />
imparato quali parole cancel<strong>la</strong>re temporaneamente<br />
dal vocabo<strong>la</strong>rio gastronomico, si<br />
può cominciare ad elencare gli “alleati” del<strong>la</strong><br />
dieta. Gli alimenti che favoriscono <strong>la</strong> perdita<br />
di peso senza impoverire <strong>la</strong> nutrizione sono<br />
sette: lo yogurt probiotico, <strong>il</strong> grana, <strong>il</strong> finocchio,<br />
l’ananas, <strong>la</strong> <strong>la</strong>ttuga, <strong>il</strong> riso parbo<strong>il</strong>ed e le<br />
proteine del<strong>la</strong> carne e del pesce. A questi cibi<br />
vanno poi affiancate tante verdure, contenenti<br />
acqua e fibre, che possono essere consumate<br />
anche in quantità copiosa, perché non influiscono<br />
sul buon esito del<strong>la</strong> dieta. Di vitale<br />
importanza – per mantenersi sulle 1200-1300<br />
calorie al giorno, che consentono di perdere<br />
circa tre ch<strong>il</strong>i in due settimane – è l’uso<br />
morigerato dei condimenti. In una giornata,<br />
per cucinare, bisogna cercare di usare non<br />
più di due cucchiai d’olio (pari a 180 calorie)<br />
e al posto dello zucchero è bene abituarsi<br />
ad ut<strong>il</strong>izzare un dolcificante ipocalorico. Da<br />
queste poche regole fondamentali, si può cominciare<br />
e sbizzarrirsi, tenendo sempre sotto<br />
controllo <strong>la</strong> b<strong>il</strong>ancia. E se dopo <strong>la</strong> prima settimana<br />
<strong>la</strong> situazione appare un po’ ripetitiva, <strong>il</strong><br />
consiglio è di prender<strong>la</strong> con f<strong>il</strong>osofia e provare<br />
a stupirsi inventando ricette e abbinamenti<br />
nuovi e originali.<br />
Le stelle del<strong>la</strong> Maga Lu<strong>la</strong><br />
Ariete<br />
20 marzo • 20 apr<strong>il</strong>e<br />
Dopo un po’ di burrasca che ha rovinato gli ultimi<br />
giorni dell’anno, finalmente torna <strong>il</strong> sereno,<br />
e dunque è <strong>il</strong> momento buono per realizzare<br />
progetti chiusi nel cassetto: per chi è in cerca<br />
di <strong>la</strong>voro sono in arrivo novità rincuoranti, a patto<br />
di non <strong>la</strong>sciarsi scoraggiare dagli ostacoli. I<br />
giorni tra <strong>il</strong> 20 e <strong>il</strong> 25 gennaio saranno ottimi<br />
per <strong>la</strong> vita sentimentale e ricchi di nuove conoscenze.<br />
Toro<br />
21 apr<strong>il</strong>e • 21 maggio<br />
Chi questo mese deve fare investimenti importanti<br />
dovrà usare un pizzico di caute<strong>la</strong>, perché<br />
in questo periodo non ha dal<strong>la</strong> sua <strong>il</strong> favore<br />
di Giove. Sicurezza in se stessi e grande spirito<br />
creativo saranno comunque compagni<br />
fidati per superare le difficoltà. Bene <strong>la</strong> vita di<br />
coppia, che fa scint<strong>il</strong>le e si rinvigorisce. Unica<br />
premura da adottare nei rapporti con gli altri è<br />
quel<strong>la</strong> di misurare le parole.<br />
Gemelli<br />
22 maggio • 21 giugno<br />
E’ <strong>il</strong> tempo delle scelte: ma niente paura, perché<br />
le stelle smetteranno proprio in questo<br />
periodo di fare le guastafeste. In arrivo c’è una<br />
sana fo<strong>la</strong>ta di ottimismo a tutto <strong>campo</strong>, che<br />
col favore di Giove servirà persino a rimpinguare<br />
<strong>il</strong> conto corrente. I cuoricini in cerca di<br />
compagnia troveranno di che rallegrarsi, quelli<br />
già accasati aumenteranno <strong>la</strong> loro fiducia nel<br />
partner.<br />
Cancro<br />
22 giugno • 22 luglio<br />
La paro<strong>la</strong> d’ordine questo mese è: mordersi<br />
<strong>la</strong> lingua. E sorridere un po’ di più, specie sul<br />
posto di <strong>la</strong>voro dove è bene non rendersi antipatici<br />
ed evitare di sembrare ost<strong>il</strong>i. La colpa è di<br />
Marte, che vi rende impulsivi e che comunque<br />
smetterà di fare <strong>il</strong> dispettoso intorno al 28. Nel<strong>la</strong><br />
vita sentimentale è di scena l’intraprendenza,<br />
ma l’importante è non cadere negli eccessi e<br />
mantenere una buona dose di autocontrollo.<br />
Leone<br />
23 luglio • 22 agosto<br />
L’inizio dell’anno in ambito <strong>la</strong>vorativo non sarà<br />
completamente in discesa e qualcuno potrebbe<br />
sentirsi oppresso dal<strong>la</strong> routine: per questo motivo<br />
sarà bene cercare di frenare <strong>il</strong> proprio istinto<br />
che potrebbe giocare brutti scherzi. Sul fronte<br />
amoroso sarà un mese di alti e bassi, con un<br />
po’ di nervosismi serpeggianti che si potranno<br />
comunque superare imponendosi di essere più<br />
tolleranti nei confronti di chi abbiamo accanto.<br />
Vergine<br />
23 agosto • 22 settebre<br />
Audacia e una carica di adrenalina aiuteranno<br />
i nati sotto questo segno a portare in fondo, e<br />
con successo, compiti <strong>la</strong>vorativi importanti: <strong>il</strong><br />
merito va a Marte. In arrivo anche novità occupazionali<br />
e qualche gratifica economica. Anche<br />
in <strong>campo</strong> amoroso sono in arrivo svolte di r<strong>il</strong>ievo:<br />
per qualcuno potrebbe essere arrivato <strong>il</strong> momento<br />
dell’abito bianco, per altri quello di partire<br />
al<strong>la</strong> volta di lidi nuovi.<br />
B<strong>il</strong>ancia<br />
23 settembre • 22 ottobre<br />
Per raggiungere i vostri obiettivi basterà portare<br />
un po’ di pazienza ed essere tenaci: a spianarvi<br />
<strong>la</strong> strada ci penserà poi un’abbondante<br />
ondata di entusiasmo che questo mese vi accompagnerà<br />
per mano. Probab<strong>il</strong>e l’arrivo di un<br />
nuovo incarico o comunque di nuove mansioni.<br />
In amore, finalmente vi siete decisi a seguire<br />
i consigli del partner: <strong>il</strong> cammino adesso è in<br />
discesa. Bravi.<br />
Scorpione<br />
23 ottobre • 22 novembre<br />
Estro creativo e intuito vi guideranno negli affari<br />
e in questo modo non sarà diffic<strong>il</strong>e avere <strong>la</strong><br />
meglio sulle le difficoltà <strong>la</strong>vorative che incontrerete<br />
per strada. E’ <strong>il</strong> momento delle grandi<br />
idee, e finalmente riuscirete a realizzare uno<br />
dei sogni stipati nel cassetto. In amore sarà<br />
necessario imparare a comprendere i malumori<br />
del partner e così facendo sarà più semplice<br />
superare le difficoltà.<br />
Sagittario<br />
23 novembre • 21 dicembre<br />
Par<strong>la</strong>te chiaro, senza giri di parole, specialmente<br />
con i vostri colleghi: è l’unico modo<br />
per evitare spiacevoli invidie e malintesi che<br />
potrebbero intralciarvi non poco <strong>la</strong> vita professionale.<br />
Sul fronte amoroso <strong>il</strong> mese non sarà<br />
semplicissimo, perché non vi sentirete sicuri di<br />
voi stessi e tenderete ad essere gelosi: non è<br />
<strong>il</strong> caso di fare scenate, cercate di fidarvi di più<br />
e tutto si risistemerà.<br />
Capricorno<br />
22 dicembre • 20 gennaio<br />
E’ <strong>il</strong> momento del<strong>la</strong> rivincita: con l’appoggio<br />
di molti pianeti, i nati del segno riusciranno a<br />
raccogliere i frutti di un lungo <strong>la</strong>voro. Gennaio<br />
per voi è <strong>il</strong> mese del<strong>la</strong> concretezza. Qualche<br />
nervosismo agiterà <strong>la</strong> vita di coppia, ma per<br />
risolvere certe zuffette basterà essere più pazienti<br />
(e diretti) nel dialogo col partner. I primi<br />
giorni dell’anno regaleranno a chi è ancora<br />
a caccia del<strong>la</strong> propria metà situazioni favorevoli.<br />
Acquario<br />
21 gennaio • 19 febbraio<br />
Si accendono le luci sul palcoscenico del<br />
<strong>la</strong>voro: <strong>il</strong> mese e l’intero anno regaleranno<br />
soddisfazioni, progetti nuovi e sca<strong>la</strong>te professionali.<br />
E questa volta avrete anche una bel<strong>la</strong><br />
spruzzatina di fortuna dal<strong>la</strong> vostra. In amore<br />
sarà bene prendere le misure ed evitare di<br />
essere invadenti nei confronti del partner. Vietato<br />
anche fare gli egoisti.<br />
Pesci<br />
20 febbraio • 19 marzo<br />
Cercate di fare tutto da soli, senza appoggiarvii<br />
troppo agli altri. Solo in questo modo<br />
<strong>la</strong> vostra vita, specie quel<strong>la</strong> professionale,<br />
riuscirà ad avere quel<strong>la</strong> svolta che attende<br />
da tempo e che dovrebbe palesarsi proprio<br />
in questo periodo. <strong>Il</strong> conto corrente dovrebbe<br />
rallegrarsi a breve con entrate insperate.<br />
Nell’amore periodo equ<strong>il</strong>ibrato, fortunatissimo<br />
per chi è in cerca di compagnia.<br />
<strong>Il</strong>lustrazioni Luciano Righi
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