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Scarica la rassegna - OASER

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31 luglio 2013<br />

Link: http://<strong>la</strong>nuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2013/07/31/news/lui-non-cambiera-mai-locapite-che-ho-paura-1.7507132<br />

«Lui non cambierà mai, lo capite che ho paura?»<br />

Ieri lo stalker ha patteggiato per <strong>la</strong> quarta volta, l’incubo è cominciato tre anni fa Ha<br />

promesso di risarcire <strong>la</strong> perseguitata, umiliata anche con foto oscene<br />

di Alessandra Mura<br />

«Ma lo volete capire che ho paura? Non ci credo che cambierà, mi ha minacciata perfino<br />

appena uscito dal tribunale». La ragazza, una biondina minuta, non riesce a trattenere le<br />

<strong>la</strong>crime e <strong>la</strong> rabbia. Ha appena saputo che l’uomo che <strong>la</strong> perseguita da tre anni,<br />

svergognando<strong>la</strong> con immagini e fotomontaggi affissi un po’ dappertutto nel paese in cui<br />

abita, ha ottenuto per <strong>la</strong> quarta volta il patteggiamento: dieci mesi di pena, nessuna<br />

provvisionale, ma l’impegno messo a verbale davanti al giudice di risarcire <strong>la</strong> vittima e<br />

ravvedersi. Di quel ravvedimento, però, <strong>la</strong> ragazza non si fida per niente. E lo ha gridato,<br />

quasi, ieri nell’au<strong>la</strong> di tribunale, dove sperava in un dibattimento in cui raccontare <strong>la</strong> sua<br />

disperazione, mostrare i certificati medici che le hanno diagnosticato un grave stato<br />

ansioso, chiamare a testimoniare le persone che hanno assistito al deterioramento del<strong>la</strong><br />

sua esistenza. Tre anni fa aveva ancora una vita normale. Poi l’incontro, su un social<br />

network, di quello che diventerà il suo stalker: Stefano Ferranti, 50 anni, impiegato in<br />

un’azienda del Ferrarese. L’amicizia da virtuale diventa personale, i due si frequentano per<br />

un po’, poi lei decide di interrompere il rapporto, e come si legge ormai con drammatica<br />

monotonia, comincia il solito copione: lui <strong>la</strong> segue, le telefona di continuo, <strong>la</strong> tempesta di<br />

sms, diventa sempre più insistente e aggressivo. Prima denuncia e primo processo; che si<br />

tiene a Modena, perché lei vive nel<strong>la</strong> Bassa Modenese. È il giugno del 2011 e Ferranti<br />

patteggia una prima volta. Ma gli episodi continuano e si sovrappongono, così si arriva a<br />

un secondo processo, sempre al Tribunale di Modena, nel novembre dello stesso anno:<br />

all’uomo viene riconosciuta <strong>la</strong> continuazione (stessa vittima, stesso reato) e patteggia una<br />

seconda volta: nessun risarcimento. Ma le traversie giudiziarie non lo piegano, anzi, lo<br />

inducono a nuove forme di persecuzione che al<strong>la</strong> ragazza si estendono a suo nuovo<br />

compagno, ai familiari di lei e a quelli del fidanzato. Ferranti alza il tiro, e passa alle<br />

fotografie, in alcuni casi fotomontaggi osceni che attacca dappertutto nel paese del<strong>la</strong><br />

coppia, trasferita nel frattempo nel Ferrarese a causa del terremoto. Le foto compaiono<br />

ovunque, anche nel<strong>la</strong> ditta in cui <strong>la</strong>vora il fidanzato. Ed è proprio davanti al<strong>la</strong> ditta che<br />

l’uomo viene colto in f<strong>la</strong>grante dai carabinieri, a cui <strong>la</strong> donna si era rivolta per l’ennesima<br />

denuncia. È il gennaio del 2012: l’uomo viene arrestato e processato per direttissima,<br />

stavolta a Ferrara: un altro patteggiamento. Appena uscito dall’au<strong>la</strong> del tribunale manda<br />

al<strong>la</strong> donna un sms: “Adesso vedrai cosa succede”. E tutto ricomincia come prima - anche<br />

con bigliettini cartacei quando <strong>la</strong> coppia cambia numero di cellu<strong>la</strong>re - e fiocca un’altra<br />

denuncia. Le indagini portano il pm Savino a chiedere e ottenere dal gip Marini <strong>la</strong> custodia<br />

caute<strong>la</strong>re in carcere per Ferranti, che viene eseguita nel gennaio di quest’anno. Fino<br />

all’epilogo di ieri, quando Ferranti ottiene il quarto patteggiamento che porta il conto a 2<br />

anni e 8 mesi. «In carcere avrà modo di ravvedersi», ha assicurato il giudice Giorgi al<strong>la</strong><br />

vittima. Ma lei ha <strong>la</strong>sciato il tribunale tutt’altro che convinta.

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