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Parrocchie<br />

Santa Maria del Rosario<br />

compie 50 anni. Una<br />

storia raccontata dai<br />

protagonisti <strong>di</strong><br />

ieri e <strong>di</strong> oggi.<br />

Schiavitù<br />

Contro la tratta delle<br />

persone <strong>Parma</strong> può fare<br />

<strong>di</strong> più: le leggi ci sono,<br />

bisogna<br />

applicarle<br />

Religioni<br />

Il 4 ottobre torna la<br />

giornata del <strong>di</strong>alogo, con<br />

incontri e visite. Intervista<br />

al presidente del<br />

Forum.<br />

13 5<br />

14<br />

POSTE ITALIANE S.P.A. • SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE • D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB PARMA<br />

euro 1,65<br />

anno XCIII<br />

GIORNALE<br />

LOCALE<br />

ISSN 1825-2907<br />

2 0 0 3 1<br />

DIOCESI DI PARMA<br />

9 7 7 1 8 2 5 2 9 0 0 0 6<br />

31<br />

R<br />

Ripartiamo<br />

dalla fede<br />

Ripartiamo, dunque.<br />

Sabato 29 settembre, infatti, la Chiesa <strong>di</strong><br />

<strong>Parma</strong> vivrà due appuntamenti importanti:<br />

l’assemblea degli operatori pastorali in san<br />

Giovanni, con la presentazione e la consegna<br />

della Lettera da parte del Vescovo e la concelebrazione<br />

eucaristica in Cattedrale.<br />

Ripartiamo nel segno della fede.<br />

Scelta, questa, che ponendoci sulla scia <strong>di</strong> Benedetto<br />

XVI, ci chiede <strong>di</strong> scavare in profon<strong>di</strong>tà<br />

per riscoprire e rinforzare le fondamenta su cui<br />

stiamo costruendo. Evitando così che i tanti marosi,<br />

che sospingono da più parti, facciano crollare<br />

la nostra casa, i nostri progetti, le nostre attività...<br />

come i castelli costruiti con passione dai<br />

bambini sulla spiaggia in riva al mare, che durano<br />

lo spazio <strong>di</strong> un’illusione.<br />

Riflettere, interrogarsi, approfon<strong>di</strong>re la fede,<br />

senza darla per scontata, perchè siamo dei battezzati.<br />

Come se fossimo già degli arrivati e non<br />

dei pellegrini ancora in cammino verso la meta.<br />

Con l’impegno <strong>di</strong> vigilare sulle possibili incrostazioni<br />

che lo scorrere del tempo o l’abitu<strong>di</strong>ne<br />

con facilità depositano. Attenti anche a non cadere<br />

in adattamenti o accomodamenti su misura,<br />

sempre in lotta con la tentazione <strong>di</strong> costruirci<br />

Dio, la religione, la Chiesa a nostra immagine<br />

e somiglianza.<br />

Lavoro, impegnativo, che ci chiama in causa e<br />

non ammette sconti o deroghe.<br />

Ci domanda <strong>di</strong> guardarci dentro, ma anche davanti.<br />

E non ci chiude in sagrestia, dove rifugiarsi<br />

per timore <strong>di</strong> ciò che sta fuori, quasi ci si dovesse<br />

<strong>di</strong>fendere. Al contrario, ci trasforma e ci manda.<br />

«La fede, — ebbe a <strong>di</strong>re Paolo VI nella celebrazione<br />

dell’Anno della fede, a conclusione del<br />

Concilio Ecumenico Vaticano II — accettata e<br />

praticata, non è un’evasione dai doveri della carità<br />

e dalle gran<strong>di</strong> e impellenti necessità d’or<strong>di</strong>ne<br />

sociale; ne è piuttosto l’ispiratrice e la forza».<br />

Richiamo continuo ad un “prima”, che non può<br />

essere <strong>di</strong>menticato od oscurato, dal momento<br />

che, scriveva Paolo VI, «la ragione per cui dobbiamo<br />

<strong>di</strong>rci fratelli è la comune paternità <strong>di</strong><br />

Dio».<br />

Ci ritroveremo, dunque, in chiesa, non per separarci<br />

dalla città o per estraniarci dai suoi problemi,<br />

dai suoi affanni, dalle sue gioie e speranze,<br />

ma per accoglierli come ulteriore appello <strong>di</strong><br />

Dio, che continua ad incarnarsi nella storia.<br />

E per imparare, mettendoci alla scuola <strong>di</strong> Colui<br />

che è venuto non per essere servito, ma per servire,<br />

ad immergerci nelle zolle del terreno, <strong>di</strong>sposti<br />

a marcire, pur <strong>di</strong> fecondarlo.<br />

Maria Cecilia Scaffar<strong>di</strong><br />

LA PAGINA<br />

DI FAMIGLIA PIÙ<br />

Futuro a rischio<br />

per il Consultorio?<br />

a pagina 8<br />

28 SETTEMBRE 2012<br />

Ripren<strong>di</strong>amo<br />

il cammino<br />

Sabato 29 si apre il nuovo anno pastorale<br />

con l’assemblea degli operatori, la lettera<br />

del Vescovo e il gemellaggio con S. Felice.<br />

Nel paginone il calendario <strong>di</strong>ocesano.<br />

AGENZIA PARMA SANTA BRIGIDA<br />

Agente Generale:<br />

CAVARRETTA DOTT. GAETANO<br />

Borgo XX Marzo, 18/d - <strong>Parma</strong><br />

Tel. 0521.289580 - Fax 0521.200467<br />

E mail: parmasantabrigida@cattolica.it<br />

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QUALITÀ ISO 9001: 2000


ANNO PASTORALE • Intervista a don Luigi Valentini<br />

voci<br />

2<br />

2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2<br />

Alla vigilia dell’apertura del nuovo<br />

anno pastorale e della consegna della<br />

Lettera, che ci accompagnerà per il<br />

prossimo triennio, abbiamo intervistato il<br />

pro-vicario generale don Luigi Valentini.<br />

• A giugno, il Vescovo ci ha consegnato<br />

gli Orientamenti per il Nuovo Assetto<br />

della <strong>Diocesi</strong>, dal titolo “Pren<strong>di</strong><br />

il largo, Chiesa <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>”. Cosa significa<br />

per noi?<br />

Prendere il largo è la sollecitazione che viene<br />

alla Chiesa <strong>di</strong> oggi, che si rispecchia nel<br />

Concilio, aperto 50 anni fa. Papa Giovanni,<br />

nell’Allocuzione <strong>di</strong> apertura del Concilio,<br />

aveva invitato la Chiesa a guardarsi, rispecchiandosi<br />

nel volto del suo Signore,<br />

per essere piùà adeguata ad abitare il tempo<br />

dove svolge la sua missione.<br />

Come il Cristo è il dono del Padre per il<br />

mondo (“Dio ha tanto amato il mondo da<br />

mandare il suo Figlio, perchè chiunque<br />

creda in lui abbia la vita eterna” Gv3,16 ),<br />

così anche la Chiesa è donata al mondo<br />

perchè ogni persona ritrovi il senso del<br />

proprio cammino e del proprio destino.<br />

• E la Lettera che ci consegnerà, quale<br />

passo ulteriore ci chiede?<br />

La Lettera pastorale del Vescovo si colloca<br />

nel cuore <strong>di</strong> questo imperativo, che anche<br />

la Chiesa <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> avverte come urgenza.<br />

Innanzitutto, la proposta dell’Anno della<br />

fede come reale opportunità per ritrovare<br />

il giusto orientamento perchè la fede possa<br />

essere davvero la stella polare che guida<br />

il cammino <strong>di</strong> ogni uomo.<br />

• A chi è rivolta?<br />

La lettera del Vescovo non è in<strong>di</strong>rizzata<br />

soltanto ai fedeli cristiani, che normalmente<br />

si riconoscono nelle attività parrocchiali<br />

o nei gruppi ecclesiali. E’ anche un<br />

messaggio <strong>di</strong> apertura verso tutte le persone<br />

che abitano la terra della nostra Chiesa.<br />

DIOCESI DI PARMA<br />

«Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini e delle donne<br />

<strong>di</strong> oggi, dei poveri soprattutto e <strong>di</strong> tutti coloro che soffrono, sono pure<br />

le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong> Cristo,<br />

e nulla vi è <strong>di</strong> genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore».<br />

(Gau<strong>di</strong>um et spes, 1)<br />

Prendere il largo nasce dalla fedeltà all’ascolto<br />

della Parola <strong>di</strong> Dio. Per questo la lettera<br />

porta il titolo: “Sulla tua Parola”.<br />

• In quale contesto ci muoviamo?<br />

Il contesto <strong>di</strong> oggi è certamente mo<strong>di</strong>ficato<br />

rispetto a quello <strong>di</strong> 50 anni fa. il fermento<br />

<strong>di</strong> modernità presente negli anni ’60<br />

aveva manifestazioni e ricerche molto<br />

lettere alla redazione<br />

Direttrice responsabile: Maria Cecilia Scaffar<strong>di</strong><br />

Vice <strong>di</strong>rettore: don Luciano Genovesi<br />

In redazione: Alessandro Ronchini.<br />

Pagina Fe<strong>di</strong>: Laura Caffagnini.<br />

I tanti doni del Concilio<br />

In tanti consideriamo l’anno<br />

che stiamo vivendo come<br />

uno dei più <strong>di</strong>fficili perio<strong>di</strong><br />

della nostra storia; per la paura<br />

della crisi economica che<br />

non finisce mai, per l’incertezza<br />

del futuro, per la <strong>di</strong>fficoltà a<br />

in<strong>di</strong>viduare le linee <strong>di</strong> una politica<br />

all’altezza dei problemi,<br />

per il <strong>di</strong>sagio e il dolore creato<br />

dalle tristi vicende vaticane.<br />

Eppure, in questi pochi giorni<br />

che ci separano dalla celebrazione<br />

del 50° anniversario dell’apertura<br />

del Concilio Vaticano<br />

II, si avverte l’aleggiare <strong>di</strong><br />

un nuovo spirito conciliare<br />

che ci restituisce fiducia. Lo<br />

abbiamo scoperto nella grande<br />

assemblea <strong>di</strong> associazioni,<br />

gruppi, riviste cattoliche, convocata<br />

il 15 settembre a Roma,<br />

per parlare della “Chiesa<br />

<strong>di</strong> tutti, Chiesa dei poveri”. Soprattutto<br />

ci fanno riflettere le<br />

parole profonde e nuove <strong>di</strong><br />

Raniero La Valle, che ci esorta<br />

a “prendere il Concilio nelle<br />

nostre mani”. Un Concilio che<br />

Papa Giovanni ha voluto fosse<br />

pastorale perché i <strong>di</strong>scepoli<br />

e tutti gli altri potessero capire<br />

e crescere nella fede. Per questo<br />

si può <strong>di</strong>re che il Concilio<br />

ha fatto l’esegesi e la ricapitolazione<br />

<strong>di</strong> tutti i concili precedenti<br />

e dell’intero annuncio<br />

cristiano con una nuova “ermeneutica<br />

della fede”. Letti così,<br />

suggerisce La Valle, i più<br />

importanti documenti del<br />

Concilio svelano insospettabili<br />

ricchezze: la “Dei Verbum”<br />

sulla <strong>di</strong>vina rivelazione, come<br />

interpretazione autentica <strong>di</strong><br />

Trento, volta a restituire la<br />

Bibbia alla Chiesa mettendo<br />

la Parola <strong>di</strong> Dio nelle mani <strong>di</strong><br />

tutti i fedeli, come parola viva;<br />

la “Lumen Gentium” come<br />

rilettura e integrazione del Vaticano<br />

I, quando restituisce il<br />

Papa alla Chiesa nella collegialità<br />

<strong>di</strong> pastori e fedeli;la<br />

“Gau<strong>di</strong>um et Spes”, compresa<br />

come la purificazione della<br />

memoria del Concilio <strong>di</strong> Nicea,<br />

fuori da ogni tutela e comando<br />

imperiale; la riforma<br />

liturgica come un rinnovato<br />

<strong>di</strong>scernimento della preghiera<br />

e del culto, nella centralità dell’eucarestia,<br />

per sgravare Dio<br />

del “carico <strong>di</strong> errate preghiere”,<br />

come cantava padre Turoldo.<br />

Ma soprattutto ci ha sorpreso<br />

e felicemente coinvolto la riscoperta<br />

<strong>di</strong> La Valle, secondo<br />

cui come <strong>di</strong>scepoli, anche noi<br />

siamo dentro una successione;<br />

non c’è solo la successione<br />

apostolica, che da Pietro e dagli<br />

altri apostoli arriva fino ai<br />

nostri vescovi e al papa: c’è<br />

anche una successione laicale,<br />

che dai <strong>di</strong>scepoli anonimi che<br />

Gesù amava è giunta fino a<br />

noi; e questa successione <strong>di</strong>scepolare<br />

non è meno importante<br />

dell’altra, perché anch’essa<br />

fa parte della Tra<strong>di</strong>zione<br />

che viene da Gesù e che insieme<br />

alla Scrittura porta con<br />

sé la <strong>di</strong>vina rivelazione e rende<br />

attuale per ogni generazione<br />

la parola <strong>di</strong> Dio. E proprio<br />

in forza dell’impatto che questa<br />

Chiesa dei <strong>di</strong>scepoli, come<br />

destinatari e ispiratori, ha<br />

avuto nella Chiesa del Vaticano<br />

II, possiamo pensare che<br />

questo ruolo dei <strong>di</strong>scepoli debba<br />

continuare ed essere presente<br />

e vivo oggi nella ricezione<br />

del Concilio e nella sua trasmissione<br />

alle giovani generazioni,<br />

alle persone nate dopo<br />

il 1965, che non videro il Concilio,<br />

a quelle nate dopo il<br />

1981, che secondo le statistiche<br />

in gran parte hanno perduto<br />

la fede; insomma, come ha<br />

auspicato anche mons. Bettazzi,<br />

un ruolo dei <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong><br />

oggi verso la Chiesa e l’umanità<br />

<strong>di</strong> domani.<br />

Per questo, rinfrancati dallo<br />

spirito conciliare che ci sollecita<br />

ad essere pietre vive nella<br />

Chiesa, siamo pronti ad accogliere<br />

con riconoscenza le proposte<br />

del Vescovo per il nuovo<br />

anno pastorale e per il Concilio<br />

dei giovani, preparandoci<br />

a festeggiare il prossimo 11 ottobre<br />

il cinquantenario del<br />

Concilio Vaticano II.<br />

Graziano Vallisneri<br />

<strong>Parma</strong><br />

Fotografie: Erick Ceresini (copertina), Laura Caffagnini, Roberto Ricci, archivio S.<br />

Maria del Rosario.<br />

Hanno contribuito a questo numero: Agenzia Sir, Nando Bonati, Liliana Castagneti,<br />

Erick Ceresini, Aluisi Tosolini.<br />

Redazione e amministrazione: <strong>Parma</strong> - Piazza Duomo, 1 (Palazzo del Vescovado)<br />

- Tel. 0521.230451 - E-mail: redazione@vitanuovapr.it - amministrazione@vitanuovapr.it<br />

- Skype: vitanuova-parma<br />

Pubblicità e <strong>di</strong>ffusione: William Tedeschi - Tel. 0521.230451 - Cell.<br />

338.4074037 - Fax 0521.206265 - Email: pubblicita@vitanuovapr.it .<br />

E<strong>di</strong>trice: Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti.<br />

Iscritto il 15-12-1950 al n. 75 del Registro stampa del Tribunale <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>. Iscritto<br />

al Roc n. 1758. Iscritto al Rea dal 21-1-1997 n. 199562.<br />

Il giornale usufruisce dei contributi statali <strong>di</strong>retti <strong>di</strong> cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250.<br />

dense <strong>di</strong> aspettative<br />

circa il benessere, la<br />

pace tra i popoli, i<br />

progetti <strong>di</strong> unificazione<br />

tra gli Stati.<br />

Il contesto o<strong>di</strong>erno,<br />

più determinato<br />

dalla efficienza tecnologica<br />

sembra<br />

aver tra<strong>di</strong>to le<br />

aspettative dell’uomo<br />

moderno e lascia<br />

ampie manifestazioni<br />

<strong>di</strong> crisi.<br />

Non per niente le<br />

attese <strong>di</strong> molte persone<br />

sono riversate<br />

verso organizzazioni<br />

e istituzioni, dalle<br />

tecnologie più<br />

avanzate, che abbiano<br />

un’abilità più<br />

raffinata nel produrre<br />

benessere.<br />

Questa <strong>di</strong>mensione<br />

culturale <strong>di</strong>ffusa<br />

porta ad una <strong>di</strong>fficoltà<br />

sempre più<br />

grave nel cogliere il<br />

senso del mistero, il<br />

significato stesso<br />

della vita e l’aspettativa<br />

del compiersi<br />

<strong>di</strong> una beatitu<strong>di</strong>ne<br />

futura, che viene<br />

dalla salvezza del<br />

Signore. Potremo <strong>di</strong>re che oggi è particolarmente<br />

faticoso un percorso <strong>di</strong> fede, perchè<br />

sembra sfuggire al ”controllo” dei processi<br />

tecnologici più evoluti.<br />

• Quale l’itinerario che ci propone?<br />

“Sulla tua Parola” è la forza e la profezia<br />

della Chiesa <strong>di</strong> oggi, donata al mondo, che<br />

ama il suo tempo e crede <strong>di</strong> poter fare un<br />

verso servizio al progresso e alla civiltà.<br />

Partendo sempre dal racconto <strong>di</strong> Luca, al<br />

capitolo 5, che descrive l’incontro <strong>di</strong> Gesù<br />

con alcuni <strong>di</strong>scepoli, tra cui Simon Pietro,<br />

mentre sono nell’atteggiamento <strong>di</strong> arresa<br />

nel riassettare le reti, ascoltiamo l’invito <strong>di</strong><br />

Gesù a risalire sulla barca e a prendere il<br />

largo. Invito che i <strong>di</strong>scepoli accolgono.<br />

Questo gesto nasce da una consapevolezza<br />

molto chiara <strong>di</strong> Simon Pietro: ”Sulla Tua<br />

Parola”. Il Vescovo riprende le parole <strong>di</strong> Pietro<br />

e tesse la sua lettera accompagnando<br />

la Chiesa <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> a riprendere il largo,<br />

forte della fede che nasce dall’incontro col<br />

Signore e dalla certezza della Sua presenza.<br />

• Questo sarà anche l’anno della Visita<br />

pastorale ...<br />

In questa Lettera il Vescovo conferma la<br />

sua intenzione <strong>di</strong> avviare la Visita pastorale<br />

nel corso dell’anno. Non è certo intenzione<br />

del Vescovo adempiere ad una semplice<br />

richiesta <strong>di</strong> una normativa ecclesiastica,<br />

ma è piuttosto il desiderio <strong>di</strong> accompagnare<br />

il percorso intrapreso dalla nostra<br />

<strong>di</strong>ocesi, in un profondo processo <strong>di</strong> rinnovamento.<br />

• ... e del Concilio dei giovani<br />

Il Vescovo guarda con particolare responsabilità<br />

a tutto il mondo dei giovani, che<br />

vivono la citta<strong>di</strong>nanza, in un periodo certamente<br />

non facile e con poche sicurezze<br />

da offrire. Ai giovani ripropone la figura <strong>di</strong><br />

Cristo, come centrale e suggerisce un particolare<br />

cammino per il prossimo triennio,<br />

con l’in<strong>di</strong>zione del Concilio dei giovani. Ritiene<br />

con convinzione che il grande investimento<br />

che la Chiesa e la società devono<br />

sui giovani sia un obbligo da cui non ci si<br />

può esonerare.<br />

I giovani visti come soggetto <strong>di</strong> cultura, <strong>di</strong><br />

civiltà e <strong>di</strong> fede, non tanto come ”risorsa”<br />

per il futuro, ma piuttosto come presenza<br />

significativa e pregnante per l’oggi.<br />

APERTURA<br />

DELL’ANNO PASTORALE<br />

SABATO 29 SETTEMBRE<br />

Ore 15,30<br />

Assemblea degli operatori pastorali<br />

in San Giovanni Evangelista<br />

Presentazione e consegna<br />

della Lettera Pastorale del Vescovo<br />

Ore 17<br />

Celebrazione eucaristica<br />

in Cattedrale<br />

Abbonamento annuo (45 numeri): Or<strong>di</strong>nario 50 € - Sostenitore 75 €<br />

C.C.P. n. 221432 intestato a «Vita Nuova» <strong>Parma</strong>. Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento<br />

postale 45%, art. 2, comma 20/b, L. 662/96. Filiale <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>.<br />

Stampa: Società E<strong>di</strong>trice Cremonese - Via delle Industrie 2 - Cremona<br />

Tel. 0372.498248<br />

ASSOCIATO<br />

Federazione Italiana<br />

Settimanali Cattolici<br />

ASSOCIATO<br />

Unione Stampa<br />

Perio<strong>di</strong>ca Italiana<br />

Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 26 settembre, alle 18.30.<br />

Tiratura: 2.290 copie.


XXVI DOMENICA<br />

Tempo or<strong>di</strong>nario - B<br />

Marco 9,38-43.45.47-48<br />

In quel tempo, Giovanni <strong>di</strong>sse a Gesù: «Maestro, abbiamo<br />

visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo<br />

impe<strong>di</strong>rglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù <strong>di</strong>sse: «Non<br />

glielo impe<strong>di</strong>te, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo<br />

nel mio nome e subito possa parlare male <strong>di</strong> me: chi<br />

non è contro <strong>di</strong> noi è per noi.<br />

Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel<br />

mio nome perché siete <strong>di</strong> Cristo, in verità io vi <strong>di</strong>co, non<br />

perderà la sua ricompensa.<br />

Chi scandalizzerà uno solo <strong>di</strong> questi piccoli che credono in<br />

me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una<br />

macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti<br />

è motivo <strong>di</strong> scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella<br />

vita con una mano sola, anziché con le due mani andare<br />

nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è<br />

motivo <strong>di</strong> scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita<br />

con un piede solo, anziché con i due pie<strong>di</strong> essere gettato<br />

nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo <strong>di</strong> scandalo, gettalo<br />

via: è meglio per te entrare nel regno <strong>di</strong> Dio con un occhio<br />

solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna,<br />

dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».<br />

Numeri 11,25-29<br />

In quei giorni, il Signore scese nella nube e parlò a Mosè:<br />

tolse parte dello spirito che era su <strong>di</strong> lui e lo pose sopra i settanta<br />

uomini anziani; quando lo spirito si fu posato su <strong>di</strong> loro,<br />

quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito.<br />

Ma erano rimasti due uomini nell’accampamento, uno<br />

chiamato Eldad e l’altro Medad. E lo spirito si posò su <strong>di</strong> loro;<br />

erano fra gli iscritti, ma non erano usciti per andare alla<br />

tenda. Si misero a profetizzare nell’accampamento.<br />

Un giovane corse ad annunciarlo a Mosè e <strong>di</strong>sse: «Eldad e<br />

Medad profetizzano nell’accampamento». Giosuè, figlio <strong>di</strong><br />

Nun, servitore <strong>di</strong> Mosè fin dalla sua adolescenza, prese la<br />

parola e <strong>di</strong>sse: «Mosè, mio signore, impe<strong>di</strong>scili!». Ma Mosè<br />

gli <strong>di</strong>sse: «Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo<br />

del Signore e volesse il Signore porre su <strong>di</strong> loro il suo<br />

spirito!».<br />

I precetti del Signore fanno gioire il cuore.<br />

La legge del Signore è perfetta,<br />

rinfranca l’anima;<br />

la testimonianza del Signore è stabile,<br />

rende saggio il semplice.<br />

Il timore del Signore è puro,<br />

rimane per sempre;<br />

i giu<strong>di</strong>zi del Signore sono fedeli,<br />

sono tutti giusti.<br />

Anche il tuo servo ne è illuminato,<br />

per chi li osserva è grande il profitto.<br />

Le inavvertenze, chi le <strong>di</strong>scerne?<br />

Assolvimi dai peccati nascosti.<br />

Anche dall’orgoglio salva il tuo servo<br />

perché su <strong>di</strong> me non abbia potere;<br />

allora sarò irreprensibile,<br />

sarò puro da grave peccato.<br />

Collocato nel suo contesto<br />

originario, il testo<br />

rivela chiaramente<br />

novità a prima vista nascoste.<br />

Si pensi, per esempio, a quanto<br />

si è detto e scritto sullo<br />

scandalizzare i piccoli. Senza<br />

nulla togliere a questo problema,<br />

ritengo che Marco abbia<br />

in mente tutt’altro problema.<br />

In<strong>di</strong>co tre piste <strong>di</strong> rilettura,<br />

tre ipotesi <strong>di</strong> riflessione, tre<br />

linee <strong>di</strong> attualizzazione.<br />

1. Intanto, prima <strong>di</strong> tutto, il <strong>di</strong>scepolo<br />

non deve primariamente<br />

pensare all’esito del<br />

proprio operato nei confronti<br />

degli altri. Prima <strong>di</strong> tutto il<br />

<strong>di</strong>scepolo deve considerare,<br />

deve <strong>di</strong>scernere se il proprio<br />

operato lo fa vivere, cioè lo fa<br />

stare in relazione con il suo<br />

Signore e Maestro, oppure<br />

rompe questa relazione. Non<br />

Salmo 18<br />

Lettera <strong>di</strong> Giacomo 5,1-6<br />

è questione <strong>di</strong> buon esempio,<br />

è questione ontologica, essenziale.<br />

La mia sequela,<br />

quin<strong>di</strong> le mie scelte <strong>di</strong> vita<br />

debbono avere questa motivazione<br />

primaria: mi fanno<br />

stare in relazione con il mio<br />

Signore, mi permettono la sequela,<br />

oppure...? Gli altri potrebbero<br />

non venire mai a conoscenza<br />

del mio operato:<br />

quello che importa è se io vivo<br />

in relazione con il mio Signore!<br />

2. La tentazione della Chiesa,<br />

dei <strong>di</strong>scepoli era e rimane<br />

questa: anziché <strong>di</strong>scepoli al<br />

seguito <strong>di</strong> Cristo, siamo<br />

preoccupati della nostra immagine,<br />

della nostra autostima,<br />

della facciata, che il nostro<br />

gruppo figuri bene. E’ importante<br />

sapere che la Chiesa<br />

non è fatta da chi segue<br />

InrelazioneconGesù<br />

IprecettidelSignorefannogioireilcuore<br />

Continua la riflessione <strong>di</strong> Marco iniziata con il racconto<br />

<strong>di</strong> Gesù che mette nel mezzo il “piccolo-servo” abbracciandolo.<br />

… Abbiamo visto uno… non glielo impe<strong>di</strong>te…<br />

Marco continua a registrare forti contrasti esistenti all’interno<br />

della sua comunità. Probabilmente lascia emergere la polemica<br />

esistente tra il gruppo dei Do<strong>di</strong>ci i quali vogliono impe<strong>di</strong>re<br />

la missioni <strong>di</strong> coloro che non s’attengono alle loro categorie,<br />

cioè non accettano gli ideali dell’ebraismo; emerge con<br />

chiarezza la polemica <strong>di</strong> questo evangelista contro i circoli cristiani<br />

<strong>di</strong> provenienza giudaica.<br />

...uno <strong>di</strong> questi piccoli che mi danno la loro adesione: Questi<br />

piccoli sono in parallelo con il ragazzino-servo che abbiamo<br />

incontrato domenica; la costruzione è la medesima: uno <strong>di</strong><br />

questi ragazzini-servi (domenica), uno <strong>di</strong> questi piccoli (oggi).<br />

I piccoli non sono i bambini; il termine in<strong>di</strong>ca chiaramente la<br />

volontà <strong>di</strong> essere l’ultimo <strong>di</strong> tutti e servo <strong>di</strong> tutti; è la rettifica del<br />

desiderio dei Do<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> essere “il più grande” (ve<strong>di</strong> domenica<br />

scorsa). Marco ci sta svelando alcuni problemi della sua Comunità;<br />

problemi che, però, chiaramente ritroviamo nelle nostre.<br />

Probabilmente qui possiamo intravedere la <strong>di</strong>fficoltà dei<br />

circoli ebraicizzanti ad accogliere coloro che arrivano dal paganesimo,<br />

gente dalla fede piccola.<br />

...mano... piede... occhio... 1. La mano è figura dell’azione, dell’attività<br />

dell’uomo. Bisogna essere pronti ad estirpare tutto ciò<br />

che in ciascuno <strong>di</strong> noi si oppone al Vangelo. Se il nostro comportamento<br />

ci allontana da Gesù e dal Vangelo, va imme<strong>di</strong>atamente<br />

mo<strong>di</strong>ficato, anche se può sembrare una mutilazione<br />

della persona. Infatti allontanarsi dal Vangelo, dal Signore, significa<br />

andare verso la morte. Entrare nella vita... è entrare nella<br />

relazione con il Signore. 2. Il piede è in relazione con il cammino,<br />

con la sequela o meno <strong>di</strong> Gesù. Il pericolo consisterebbe<br />

nell’andare per un cammino che non conduce al servizio.<br />

Tagliarsi il piede significa abbandonare questo cammino. Ancora<br />

una volta agli occhi degli uomini questo potrebbe sembrare<br />

una mutilazione, in realtà è vita assicurata. 3. L’occhio<br />

rappresenta i desideri e le aspirazioni dell’uomo, quelle che<br />

rivelano la sua scala <strong>di</strong> valori. L’occhio rivela l’opzione <strong>di</strong> fondo<br />

dell’uomo. Pur tra tanti problemi, Marco tiene comunque<br />

alto il tiro: la sequela comporta per sua natura scelte <strong>di</strong>fficili.<br />

don Nando Bonati<br />

Parole e giorni<br />

MANI, PIEDI,<br />

OCCHI • Gesù<br />

ricorda, con<br />

durezza, cosa<br />

aspetta a chi<br />

”scandalizzerà<br />

uno solo <strong>di</strong> questi<br />

piccoli”. Uno<br />

scandalo che può<br />

venire dalle nostre<br />

azioni, dai nostri<br />

desideri,<br />

dall’esserci<br />

allontanati dal<br />

giusto cammino.<br />

GHEENNA<br />

Forma greca dall’aramaico<br />

géhinnam, derivato dall’ebraico<br />

gé-hinnom, nome<br />

con cui veniva in<strong>di</strong>cata in<br />

origine la valle che si trovava<br />

a sud <strong>di</strong> Gerusalemme.<br />

Diventò un luogo malfamato<br />

perché al tempo del<br />

re Achaz e Manasse in quel<br />

luogo erano state sacrificate<br />

vittime a Moloch. Le minacce<br />

<strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio pronunciate<br />

contro questa valle<br />

hanno suggerito alla letteratura<br />

apocalittica <strong>di</strong> localizzare<br />

nella valle <strong>di</strong> Hinnom<br />

l’inferno <strong>di</strong> fuoco dopo<br />

il giu<strong>di</strong>zio finale. Dal I sec.<br />

d.C. finisce con il <strong>di</strong>ventare<br />

il luogo <strong>di</strong> pena degli empi;<br />

ma con questo senso non è<br />

ancora conosciuta nel N. T.<br />

I Sinottici, e solo i Sinottici<br />

(a parte Gc 3, 6) adottano<br />

questo linguaggio apocalittico<br />

facilmente comprensibile<br />

nel suo vero significato<br />

dalle prime comunità cristiane.<br />

Va precisato che nel<br />

N.T. non si trova descrizione<br />

delle pene infernali secondo<br />

lo stile apocalittico;<br />

quando vi si fa cenno è unicamente<br />

allo scopo <strong>di</strong> scuotere<br />

le coscienze ed educarle<br />

al senso del “timore”<br />

<strong>di</strong> Dio. Come <strong>di</strong>re: nessuna<br />

fatica deve essere ritenuta<br />

troppo gravosa nella lotta<br />

contro il peccato!<br />

«P<br />

iacque a Dio<br />

nella sua bontà<br />

e sapienza rivelare<br />

Se stesso …» (Dei Verbum<br />

I,2): un evangelo <strong>di</strong><br />

gioia corre lungo i sentieri<br />

della creazione, testimoniato<br />

soprattutto dal sole,<br />

che fa giungere la sua potenza<br />

vitale fino ai confini<br />

della terra (Salmo 18,2-7);<br />

« … e manifestare il mistero<br />

della sua volontà»: un<br />

<strong>di</strong>alogo <strong>di</strong> salvezza corre<br />

lungo i sentieri della storia,<br />

testimoniato dalle parole<br />

che YHWH fa giungere<br />

al cuore del suo popolo,<br />

dal giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Eden al Sinai,<br />

dai patriarchi fino ai<br />

profeti (8-12 “legge perfetta,<br />

testimonianza stabile,<br />

giu<strong>di</strong>zi fedeli e giusti”). Ma<br />

possiamo essere ciechi,<br />

adorando la creatura al<br />

posto del creatore (Rm<br />

1,25); possiamo essere<br />

sor<strong>di</strong>, <strong>di</strong>menticando i consigli<br />

che Egli ci dona per la<br />

vita (13). È questo il “grave<br />

peccato” (14): non accogliere<br />

la nostra con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> piccoli, <strong>di</strong> servi (‘ebed<br />

12a.14a), rimanere schiavi<br />

del nostro orgoglio, pensare<br />

<strong>di</strong> poter conoscere il<br />

male e il bene, e viverlo<br />

con le nostre forze. Ed Egli<br />

ci rincorre con affetto insistente:<br />

«Nel suo immenso<br />

amore Egli parla agli uomini<br />

come ad amici e si<br />

intrattiene con essi, per invitarli<br />

e ammetterli alla<br />

comunione con sé» (DV<br />

I,2). Per questo ha creato,<br />

per questo ha parlato, per<br />

questo ha mandato Gesù<br />

Cristo, Parola fatta carne:<br />

perché vivessimo con Lui,<br />

servi gioiosi della sua volontà,<br />

amici appassionati<br />

del suo <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> salvezza<br />

per tutti. “Sicura è la vita<br />

dei tuoi servi, perché sono<br />

<strong>di</strong> Cristo! Preziosa è la<br />

vita dei tuoi amici, perché<br />

ascoltano Cristo! Desiderabile<br />

è la vita dei tuoi piccoli,<br />

perché seguono Cristo!<br />

Fedele è la vita dei tuoi<br />

profeti, perché ricevono lo<br />

Spirito <strong>di</strong> Cristo!”.<br />

Liliana Castagneti<br />

“noi”, ma da chi segue “Lui”. I<br />

<strong>di</strong>scepoli pretendono <strong>di</strong> essere<br />

seguiti. Il criterio <strong>di</strong> appartenenza<br />

all’unico gregge è la<br />

nostra unione con Lui; l’unione<br />

tra <strong>di</strong> noi può essere <strong>di</strong> durata<br />

molto breve: quanto è vero!<br />

3. E’ questa una Parola che,<br />

come pastore, mi interroga<br />

molto e non sempre riesco a<br />

trovare risposte rasserenanti:<br />

chi è uno dei piccoli questi<br />

credenti? Certo Marco non<br />

parla <strong>di</strong> un bambino che crede.<br />

Chi può essere oggi un<br />

piccolo credente, uno con la<br />

fede vacillante? Premesso che<br />

da sempre sono in fila, provo<br />

aggiungere: uno sopraffatto<br />

dagli eventi e non riesce ad<br />

affidarsi ad un Dio Padre? Un<br />

giovane che non riesce a trovare<br />

una sua identità e si sente<br />

<strong>di</strong>verso anche <strong>di</strong> fronte a<br />

Dio? Uno che ha fatto scelte<br />

sbagliate e non sa se …? Uno<br />

che trova inciampo in noi guide?<br />

Il testo <strong>di</strong> Marco ha avuto<br />

nei secoli letture <strong>di</strong>verse.<br />

Quando incontro, io, un piccolo<br />

nella fede, cosa gli <strong>di</strong>co?<br />

La Chiesa non fa censimenti<br />

per sentirsi forte; serve solo il<br />

Signore, ed è aperta a tutti,<br />

con <strong>di</strong>sponibilità e umiltà; fin<br />

che cerca in Lui l’unità, rimane<br />

libera; altrimenti si cerca<br />

l’aggregazione per sentirsi<br />

forte; e a volte ci si sente i migliori<br />

perchè si è in <strong>di</strong> più, si è<br />

più forti. Ricor<strong>di</strong>amo quel terribile:<br />

DIO E’ CON NOI!<br />

Ciò che mi fa credente è il mio<br />

rapporto personale con lui.<br />

La comunione con lui fonda<br />

la comunione tra <strong>di</strong> noi.<br />

N. B.<br />

Parola<br />

3<br />

2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2


7 GIORNI in10 RIGHE È SUCCESSO A PARMA E PROVINCIA DAL 19 AL 25 SETTEMBRE<br />

AGGRESSIONI • 50enne accoltellato alla testa in via Picasso per l’orologio. In Oltretorrente 4 donne rapinate in 2 ore.<br />

PER FUNGHI • 80enne parmigiano si è perso nel cornigliese, sorpreso dal buio e dalla pioggia. Ritrovato dopo 6 ore.<br />

REGIO • Approvato il nuovo statuto dell’ente, che prevede un Direttore generale. In cda entrano due nuovi consiglieri.<br />

SCONTRO • Tragico tamponamento sull’A1 a Barberino. Muore un camionista 35 enne residente nel parmense.<br />

TOPI • Giovane morsicato da alcune cavie lasciate in un cassonetto <strong>di</strong> via Verona. Anche Roccabianca invasa dai ratti.<br />

VIA ZAROTTO • Un pioppo del parco Ferrari cade su un condominio. Grande spavento, vetri rotti ma nessun ferito.<br />

IN BICI • Ciclista amatoriale perde il controllo della mountain-bike e finisce contro un albero. In Rianimazione.<br />

VIALE PIACENZA • Discutono per il cane che abbaia <strong>di</strong> notte e un vicino aggre<strong>di</strong>sce il padrone con l’acido. Grave.<br />

DIFFERENZIATA • Al via la raccolta anche in Centro storico. Da ottobre porta a porta per organico, riciclabili e generico.<br />

SILVIA ASTERIA • 51 anni, esperienze nel milanese, è il nuovo Segretario generale del Comune. SostituisceDe Magistris.<br />

MEMORIA • Non<br />

solo ricordare, ma<br />

lasciarsi provocare<br />

dalla vita della<br />

Beata Teresa <strong>di</strong><br />

Calcutta,<br />

nell’anniversario<br />

della sua venuta a<br />

<strong>Parma</strong>, 25 anni fa.<br />

E’ questo il motivo<br />

della veglia <strong>di</strong><br />

preghiera,<br />

promossa dalla<br />

Caritas <strong>di</strong>ocesana<br />

insieme ai<br />

missionari laici<br />

della Carità, che si<br />

è tenuta mertedì<br />

scorso, nei locali<br />

della Mensa <strong>di</strong> Via<br />

Turchi.<br />

L’incentivo all’unione tra più me<strong>di</strong>ci non vuole pergiu<strong>di</strong>care il rapporto fiduciario ma offrire una continuità <strong>di</strong> servizio<br />

Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> famiglia, firmato il nuovo accordo<br />

Nuova spinta per le Case delle Salute e le associazioni tra professionisti<br />

mappe<br />

4<br />

Èstato presentato nei<br />

giorni scorsi l’Accordo<br />

Locale per il triennio<br />

2012-2014, siglato ad agosto<br />

dall’Azienda USL <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> e<br />

dalle Organizzazioni Sindacali<br />

dei Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina<br />

Generale FIMMG, SNAMI e<br />

SMI. L’Accordo interessa l’attività<br />

dei 298 Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />

generale della provincia<br />

<strong>di</strong> <strong>Parma</strong>. Si tratta <strong>di</strong> un<br />

documento corposo, che riba<strong>di</strong>sce<br />

il ruolo del Me<strong>di</strong>co<br />

<strong>di</strong> famiglia quale principale<br />

punto <strong>di</strong> riferimento per il<br />

citta<strong>di</strong>no e vero soggetto integratore<br />

delle cure primarie.<br />

Un ruolo che è svolto dal<br />

Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia nell’ambito<br />

<strong>di</strong> un modello integrato<br />

<strong>di</strong> servizi sanitari, sociali e <strong>di</strong><br />

reti cliniche, che si fonda sul<br />

principio per cui “il citta<strong>di</strong>no<br />

deve trovare una risposta<br />

esauriente ai propri bisogni<br />

<strong>di</strong> salute per la prevenzione,<br />

la cura e la riabilitazione all’interno<br />

delle possibilità offerte<br />

dal contesto delle cure<br />

primarie e, se necessario,<br />

con il passaggio in cura al sistema<br />

delle cure specialisti-<br />

che”. Mentre l’ospedale si caratterizza<br />

come polo specialistico,<br />

dove si prestano cure<br />

e assistenza per le patologie<br />

acute, il sistema delle cure<br />

primarie rappresenta la risposta<br />

al bisogno <strong>di</strong> unitarietà<br />

del processo <strong>di</strong> cura, inteso<br />

globalmente come<br />

“prendersi cura <strong>di</strong>”, assumendo<br />

sempre <strong>di</strong> più una<br />

connotazione anche <strong>di</strong> natura<br />

preventiva e riabilitativa.<br />

E per facilitare e rendere ancora<br />

più incisivo il ruolo del<br />

me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale,<br />

anche il nuovo accordo<br />

conferma e prevede il sempre<br />

maggior coinvolgimento<br />

del Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia, non<br />

solo nella partecipazione al<br />

conseguimento degli obiettivi<br />

aziendali ed al governo<br />

della domanda <strong>di</strong> prestazioni<br />

sanitarie, ma anche nell’organizzazione<br />

delle cure<br />

primarie.<br />

Inoltre, il nuovo modello organizzativo<br />

<strong>di</strong> offerta delle<br />

cure primarie rappresentato<br />

dalle Case della Salute (quelle<br />

già attive sono 9, a regime<br />

saranno 26 entro il 2014) è il<br />

contesto ottimale dove sono<br />

presenti le con<strong>di</strong>zioni per<br />

realizzare il lavoro multi<strong>di</strong>sciplinare,<br />

l’integrazione tra<br />

professionisti e l’organizzazione<br />

dell’assistenza per livelli<br />

<strong>di</strong> intensità <strong>di</strong> cura, per<br />

rendere più facile il percorso<br />

<strong>di</strong> accesso ai servizi sanitari<br />

e sociali e definire nuovi<br />

modelli <strong>di</strong> presa in carico caratterizzati<br />

dalla continuità<br />

assistenziale. Anche in questo<br />

nuovo contesto, il Me<strong>di</strong>co<br />

<strong>di</strong> famiglia è attore fondamentale.<br />

L’associazionismo<br />

me<strong>di</strong>co<br />

L’associazionismo me<strong>di</strong>co è<br />

uno strumento che consente,<br />

da un lato, ai citta<strong>di</strong>ni una<br />

maggiore fruibilità ed accessibilità<br />

ai servizi sanitari e,<br />

dall’altro, ai Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />

generale un’occasione<br />

<strong>di</strong> crescita, <strong>di</strong> arricchimento<br />

reciproco, <strong>di</strong> scambio <strong>di</strong><br />

informazioni e pareri. Il<br />

nuovo accordo dà nuovo impulso<br />

all’associazionismo<br />

me<strong>di</strong>co e in particolare alla<br />

me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> gruppo, quale<br />

strumento per favorire la<br />

realizzazione del modello<br />

organizzativo delle Case della<br />

Salute, le nuove strutture<br />

in fase <strong>di</strong> realizzazione (otto<br />

nel solo Distretto <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>,<br />

6 nel capoluogo, una a Colorno<br />

e una a Sorbolo) e che<br />

nei piani volgiono rappresentare<br />

un nuovo punto <strong>di</strong><br />

riferimento per la salute dei<br />

citta<strong>di</strong>ni, dove i servizi <strong>di</strong> assistenza<br />

primaria si integrano<br />

nel territorio con quelli<br />

specialistici, della sanità<br />

pubblica, della salute mentale<br />

e con i servizi sociali e le<br />

associazioni <strong>di</strong> volontariato.<br />

L’associazionismo me<strong>di</strong>co<br />

non pregiu<strong>di</strong>ca il rapporto <strong>di</strong><br />

fiducia che c’è fra il me<strong>di</strong>co<br />

ed il paziente, il principio <strong>di</strong><br />

libera scelta non viene messo<br />

in <strong>di</strong>scussione. Questa<br />

forma organizzativa garantisce<br />

ai citta<strong>di</strong>ni, tra l’altro, la<br />

presenza <strong>di</strong> almeno un professionista<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale<br />

cinque giorni alla settimana<br />

dalle 8 alle 20.<br />

Al primo gennaio, dei 298<br />

me<strong>di</strong>ci interessati, 133 (pari<br />

al 44,6 per cento) erano organizzati<br />

in me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong><br />

gruppo, 123 (il 41,3 per cento)<br />

in me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> rete e solo<br />

42, ovvero il 14,1 per cento,<br />

figuravano come me<strong>di</strong>ci singoli.<br />

La continuità<br />

assistenziale<br />

Come già previsto nell’Accordo<br />

2009/2011, continua<br />

l’impegno <strong>di</strong> collaborazione<br />

tra Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> famiglia e Me<strong>di</strong>ci<br />

<strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca, attraverso<br />

il “passaggio <strong>di</strong> consegne”<br />

tra i professionisti, per<br />

garantire continuità <strong>di</strong> assistenza,<br />

con particolare riferimento<br />

alle persone che<br />

usufruiscono del servizio <strong>di</strong><br />

assistenza domiciliare per<br />

patologie con quadri clinici<br />

complessi. Questo impegno<br />

è anche favorito dalla avanzata<br />

informatizzazione delle<br />

se<strong>di</strong> <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca in atto<br />

a livello aziendale, che<br />

consente lo scambio <strong>di</strong><br />

informazioni on-line tra i<br />

professionisti.<br />

2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2<br />

Un’occasione per conoscere la scelta <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre fiducia, quoti<strong>di</strong>anità e stipen<strong>di</strong><br />

Comunità <strong>di</strong> famiglie: un’alternativa possibile<br />

A Panocchia incontro regionale <strong>di</strong> “Mondo <strong>di</strong> Comunità e Famiglia”<br />

INFORTUNISTICA<br />

M. ZURINI - VECCHI<br />

ASSISTENZA LEGALE,<br />

MEDICO LEGALE E PERITALE<br />

CON RICOSTRUZIONI CINEMATICHE<br />

E MEDIACONCILIAZIONE<br />

• RECUPERO DANNI DI OGNI GENERE<br />

E RESPONSABILITÀ CIVILE MEDICA<br />

• COMPENSO STRAGIUDIZIALE<br />

A COSTO ZERO PER IL CLIENTE<br />

eccetto spese vive<br />

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Cell. 348.5316022<br />

e-mail: infortunisticazurinivecchi@gmail.com<br />

omenica 30 settembre<br />

a Panocchia si<br />

Dsvolgerà l’Agorà dell’Emilia<br />

Romagna dell’associazione<br />

Mondo <strong>di</strong> Comunità<br />

e Famiglia (www.comunitaefamiglia.org).<br />

L’associazione,<br />

nata una trentina<br />

<strong>di</strong> anni fa con l’esperienza<br />

<strong>di</strong> Villapizzone a Milano,<br />

comprende ora 33 comunità<br />

<strong>di</strong> famiglie <strong>di</strong>stribuite in otto<br />

regioni.<br />

In Emilia Romagna è presente<br />

nelle comunità familiari<br />

<strong>di</strong> Fidenza, Salvaro (in<br />

provincia <strong>di</strong> Bologna) e appunto<br />

a Panocchia. Qui siamo<br />

venuti ad abitare quasi<br />

un anno e mezzo fa con le<br />

nostre due famiglie.<br />

Abbiamo avuto la possibilità<br />

<strong>di</strong> affittare dalle Piccole Figlie<br />

la struttura dove, per<br />

tanti anni, è stato attivo il loro<br />

centro <strong>di</strong> identità vocazionale<br />

de<strong>di</strong>cato alla fondatrice<br />

Anna Micheli. Ora l’attenzione<br />

all’identità vocazionale<br />

prosegue nella <strong>di</strong>mensione<br />

familiare. E’ nata così la Corte<br />

solidale Anna Micheli.<br />

L’idea è che famiglie che vi-<br />

vono vicino con<strong>di</strong>videndo<br />

fiducia, quoti<strong>di</strong>anità e stipen<strong>di</strong><br />

possano praticare<br />

meglio apertura e accoglienza<br />

e percorrere, ciascuna<br />

nella propria autonomia <strong>di</strong><br />

scelte, la strada verso la realizzazione<br />

dei desideri più<br />

profon<strong>di</strong>, come singoli e famiglie.<br />

Questa la teoria, noi<br />

per ora ci proviamo.<br />

Siamo aiutati dall’associazione<br />

e dai suoi strumenti,<br />

dalla “con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> comunità”<br />

al “gruppo <strong>di</strong> lavoro”<br />

che accompagna le nostre<br />

famiglie e altre che volessero<br />

aggiungersi. Siamo aiutati<br />

dalle esperienze che il territorio,<br />

questo luogo e i suoi<br />

spazi, a partire da due ampi<br />

saloni, ci permettono <strong>di</strong> fare.<br />

L’Agorà sarà un momento<br />

per praticare quel “vivi, rifletti,<br />

racconta” che accompagna<br />

la testata <strong>di</strong> “Progetto<br />

UN INVITO PER TUTTI<br />

Comunità <strong>di</strong> famiglie: cammini a confronto<br />

Domenica 30 settembre 2012 alla Corte Solidale “Anna<br />

Micheli” - Strada Quercioli 152, Panocchia (<strong>Parma</strong>)<br />

9.30: accoglienza. 10.30: “Apertura, accoglienza, con<strong>di</strong>visione:<br />

i pilastri <strong>di</strong> Comunità e Famiglia”: coniugi Scaglia,<br />

comunità Castellazzo. 11.15: scambio; 12.30: le comunità<br />

e i gruppi si presentano; 13: pranzo (ognuno porta qualcosa,<br />

il primo è a cura della comunità ospitante); 14.30<br />

momento assembleare; 15.30 conclusioni <strong>di</strong> Bruno Volpi,<br />

presidente MCF. Al termine, per chi lo desidera, l’Eucarestia.<br />

• Servizio baby sitter (occorre prenotare) • Se possibile<br />

segnalare la presenza a: giubizzi@gmail.com<br />

Insieme”, il perio<strong>di</strong>co dell’associazione.<br />

Lo faremo tra le<br />

comunità, ma soprattutto<br />

con tutte le persone che vorranno<br />

con<strong>di</strong>videre con noi<br />

l’esplorazione delle “alterna-<br />

DOVE SIAMO • La corte<br />

solidale “Anna Micheli”,<br />

dove abita la comunità <strong>di</strong><br />

famiglie <strong>di</strong> Panocchia. Per<br />

arrivare:<br />

http://cortesolidaleam.<br />

tumblr.com/<br />

COMEARRIVARE<br />

tive possibili” verso la felicità.<br />

Giuseppe Bizzi<br />

per la Corte solidale<br />

“Anna Micheli”


LA CRISI NELL’EDITORIA COLPISCE ANCORA<br />

Sindacati uniti per Teleducato<br />

La grave crisi e<strong>di</strong>toriale che da tempo colpisce <strong>Parma</strong> getta<br />

la sua ombra anche su Teleducato, una delle due principali<br />

emittenti locali, dopo che, tra le province <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> e Piacenza,<br />

già tre quoti<strong>di</strong>ani hanno chiuso lasciando senza lavoro<br />

giornalisti e poligrafici. Le gravissime ripercussioni occupazionali<br />

non sono passate inosservate ai sindacati. Slc-<br />

Cgil, Fistel-Cisl, e Uilcom-Uil <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>, insieme all’Associazione<br />

stampa Emilia Romagna, hanno evidenziato il problema<br />

tramite un comunicato congiunto: dopo un anno <strong>di</strong> contratto<br />

<strong>di</strong> solidarietà per i <strong>di</strong>pendenti, i rappresentanti <strong>di</strong><br />

Teleducato hanno deciso <strong>di</strong> procedere ugualmente ai licenziamenti.<br />

Preannunciando il taglio <strong>di</strong> una parte consistente<br />

della redazione, in particolare fra i giornalisti che lavorano<br />

a Piacenza, sette tra tecnici e impiegati hanno già lasciato la<br />

redazione. «Ancora una volta sui <strong>di</strong>pendenti si scaricano<br />

scelte strategiche sbagliate ed errori gestionali», concludono<br />

i sindacati, chiedendo quin<strong>di</strong> alle istituzioni un incontro urgente<br />

sulla situazione del mondo e<strong>di</strong>toriale del territorio. (fz)<br />

IL 29 SETTEMBRE GRAZIE A LEGAMBIENTE<br />

Torna “Puliamo il Mondo”<br />

Il prossimo sabato Legambiente torna per le strade <strong>di</strong> <strong>Parma</strong><br />

con Puliamo il Mondo, la grande campagna <strong>di</strong> volontariato<br />

che mira a combattere il degrado dei rifiuti abbandonati in<br />

città.<br />

Quest’anno anche Comune <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> e Gran Cereale Barilla<br />

aderiranno alla campagna <strong>di</strong> Legambiente mentre il materiale<br />

per la raccolta e il ritiro dei rifiuti sarà messo a <strong>di</strong>sposizionde<br />

da Iren. Per chi desidererà partecipare a Puliamo il Mondo,<br />

il ritrovo per tutti i volontari è previsto alle ore 15.30 in via Farnese,<br />

nei pressi del Ponte Ver<strong>di</strong>: obiettivo del “sabato ambientale”<br />

è quello <strong>di</strong> ripuliare il tratto urbano del torrente <strong>Parma</strong>.<br />

Altri appuntamenti <strong>di</strong> Puliamo il Mondo si terranno a Borgo<br />

Val <strong>di</strong> Taro, Solignano, Fornovo, Langhirano, Traversetolo, Casarola<br />

<strong>di</strong> Monchio, S. Polo <strong>di</strong> Torrile, Mezzani, Soragna e Fontanellato<br />

con la collaborazione <strong>di</strong> Comuni, aziende e associazioni<br />

del territorio. Per il programma dettagliato e per maggiori<br />

informazioni Legambiente risponderà all’in<strong>di</strong>rizzo e-mail<br />

info@legambienteparma.it.<br />

APERTI MUSEO ARCHEOLOGICO E PALATINA<br />

Giornate del Patrimonio a <strong>Parma</strong><br />

Anche per quest’anno l’Italia aderisce, insieme ad altri 49 Stati,<br />

alle Giornate Europee del Patrimonio, che avranno luogo il<br />

29 e il 30 settembre con lo slogan, ormai consolidato: “L’Italia<br />

tesoro d’Europa”. Anche il Parmense partecipa all’iniziativa<br />

con tanti appuntamenti; ne segnaliamo alcuni, mentre per il<br />

programma completo si può consultare il sito eventi.parma.it.<br />

Al Museo archeologico nazionale, in Pilotta, apertura prolungata<br />

dalle 10 alle 19,30 ed esposizione straor<strong>di</strong>naria della<br />

tazza in lamina d’oro risalente al XVIII sec. a.C. (Antica età<br />

del Bronzo), rinvenuta recentemente a Montecchio Emilia.<br />

Apertura straor<strong>di</strong>naria anche per la Palatina, dove sarà possibile<br />

visitare in Galleria Petitot la mostra “Architectura Selecta.<br />

Trattati e repertori d’architettura dalle collezioni della Biblioteca<br />

Palatina <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>” e la mostra “Enrico Benetta. Questione<br />

<strong>di</strong> carattere”, organizzata dalla Fondazione Museo Bodoniano.<br />

Festa anche al Museo Guatelli <strong>di</strong> Ozzano Taro dove<br />

domenica 30 a partire dalle 17 sarà presentato il volume “Il<br />

sole e la Neve” <strong>di</strong> Luigi Alfieri e illustrato da Enrico Robusti.<br />

DIRITTI<br />

A<strong>Parma</strong><strong>di</strong>fficoltàperlevittime<strong>di</strong>trattaausufruiredellepossibilitàdell’articolo18<br />

La Rete per l’Accoglienza al Femminile:<br />

«collaboriamo per liberare le ragazze»<br />

TAVOLA ROTONDA • Da sinistra Vincenzo Castelli <strong>di</strong> On the Road<br />

onlus, il sostituto procuratore Mario Palazzi, Angela Roda della Rete.<br />

«V<br />

ogliamo costruire<br />

un rapporto <strong>di</strong><br />

collaborazione<br />

con le autorità». L’appello della<br />

Rete per l’Accoglienza al<br />

Femminile è emerso giovedì<br />

scorso alla conferenza organizzata<br />

all’Università sul tema<br />

“La schiavitù della tratta. I<br />

programmi <strong>di</strong> protezione sociale<br />

per le vittime: quali criticità<br />

ed esiti”. Relatori il presidente<br />

dell’associazione On<br />

the road onlus Vincenzo Castelli,<br />

il sostituto procuratore<br />

presso la Procura della Repubblica<br />

<strong>di</strong> Roma Mario Palazzi,<br />

moderatrice Angela<br />

Roda della Rete che riunisce<br />

Comunità laicale saveriana,<br />

Centro Aiuto alla Vita, associazione<br />

San Cristoforo, Unità<br />

<strong>di</strong> strada Caritas e Pozzo <strong>di</strong> Sicar,<br />

che operano per i <strong>di</strong>ritti<br />

delle donne e incontrano e<br />

accolgono quelle in stato <strong>di</strong><br />

temporaneo <strong>di</strong>sagio.<br />

Castelli, esperto <strong>di</strong> politiche<br />

sociali, fondatore e presiden-<br />

te dell’associazione nata negli<br />

anni ’80 e <strong>di</strong>ffusa in Abruzzo,<br />

Marche, Molise, ha offerto<br />

una visione articolata del fenomeno<br />

della tratta, delle politiche<br />

e delle pratiche in atto.<br />

Palazzi si è soffermato sugli<br />

aspetti giuri<strong>di</strong>ci riguardanti il<br />

fenomeno che vede l’Italia<br />

prima in Europa per gli strumenti<br />

investigativi particolari<br />

e i <strong>di</strong>spositivi legislativi <strong>di</strong><br />

contrasto: l’articolo 18 del Decreto<br />

legislativo 286/98, da<br />

cui ha preso spunto la <strong>di</strong>rettiva<br />

europea 2011/36. Purtroppo<br />

si rimane alla teoria, in<br />

quanto il <strong>di</strong>spositivo, «una<br />

gemma all’interno <strong>di</strong> una legge<br />

non immune da critiche»<br />

(la Turco-Napolitano, nda),<br />

viene praticato compiutamente<br />

solo a macchia <strong>di</strong> leopardo:<br />

da certe questure sì, da<br />

altre no». L’articolo 18 prevede<br />

due percorsi per donne<br />

che si trovano “in uno stato <strong>di</strong><br />

assoggettamento costante accompagnato<br />

da sfruttamento<br />

coattivo” (articolo 600 del Co<strong>di</strong>ce<br />

Penale): uno prevede un<br />

proce<strong>di</strong>mento giu<strong>di</strong>ziario legato<br />

alla denuncia e uno, definito<br />

“percorso sociale”, non<br />

prevede obbligo <strong>di</strong> denuncia<br />

e viene condotto da associazioni<br />

accre<strong>di</strong>tate. Quest’ultimo<br />

percorso, ha detto il magistrato,<br />

«è pressoché sconosciuto<br />

per riottosità <strong>di</strong> alcune<br />

questure, impreparazione degli<br />

operatori sociali, e a causa<br />

<strong>di</strong> un non riconoscimento reciproco.<br />

La tutela della vittima<br />

non dev’essere il prezzo<br />

della collaborazione: la vittima<br />

non è un collaboratore <strong>di</strong><br />

giustizia! Anche perché le reticenze<br />

sono spesso frutto <strong>di</strong><br />

mancanza <strong>di</strong> informazioni».<br />

L’extrema ratio in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>niego,<br />

per Palazzi, è il ricorso<br />

al TAR, ma durante il <strong>di</strong>battito<br />

— a cui erano assenti funzionari<br />

della Questura presenti<br />

all’inizio — si è capito<br />

che non è una soluzione tanto<br />

praticabile. Anche dalle associazioni<br />

della Rete per l’Accoglienza<br />

al Femminile e dagli<br />

operatori del Comune, capofila<br />

del progetto regionale<br />

“Oltre la strada”, che attualmente<br />

sta seguendo una trentina<br />

<strong>di</strong> ragazze, emergono le<br />

criticità segnalate da Palazzi.<br />

«Il neo più grande a <strong>Parma</strong> è<br />

la mancanza <strong>di</strong> un’interpretazione<br />

corretta dell’articolo 18.<br />

I progetti <strong>di</strong> emersione sono<br />

lunghi e <strong>di</strong>fficoltosi — spiegano<br />

alla Rete — . Noi ci battiamo<br />

perché la sua applicazione<br />

non sia un premio alla denuncia<br />

degli sfruttatori, ma<br />

un <strong>di</strong>ritto delle vittime. Attualmente<br />

questo non viene<br />

recepito: se la ragazza non denuncia,<br />

niente permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno». Per arrivare all’obiettivo<br />

«occorre lavorare in<br />

sinergia, occorrono canali<br />

preferenziali con l’Ausl e l’Ufficio<br />

del lavoro. Per questo siamo<br />

sod<strong>di</strong>sfatte dei primi passi<br />

della Rete e del tentativo <strong>di</strong><br />

fondare un tavolo per lavorare<br />

insieme sull’articolo18. Con<br />

l’amministrazione precedente<br />

se n’era formato uno, ma<br />

mancavano le forze dell’or<strong>di</strong>ne.<br />

Oggi vorremmo costruire<br />

meglio rispetto a prima».<br />

A <strong>Parma</strong> operano due unità<br />

<strong>di</strong> strada, una del Comune,<br />

che lavora sulla mappatura,<br />

incontra le ragazze e opera<br />

sulla “riduzione del danno”,<br />

l’altra nata nell’ambito della<br />

Caritas, che incontra, accompagna<br />

e con<strong>di</strong>vide momenti<br />

<strong>di</strong> preghiera con le ragazze.<br />

Dalla frequentazione in strada<br />

a volte le ragazze accettano<br />

un colloquio specifico e<br />

l’inizio <strong>di</strong> un cammino <strong>di</strong> affrancamento<br />

che vede un<br />

percorso “giu<strong>di</strong>ziario”, <strong>di</strong> cui è<br />

garante il Comune, e un’accoglienza<br />

in case dove riprendersi,<br />

imparare la lingua, accedere<br />

alla formazione professionale<br />

fino all’uscita con<br />

un permesso <strong>di</strong> soggiorno, un<br />

lavoro e un’abitazione. Ma<br />

molte ragazze non riescono<br />

ad ottenere il permesso perché<br />

hanno paura <strong>di</strong> denunciare<br />

o non conoscono la vera<br />

identità dei trafficanti. Nelle<br />

case c’è un clima <strong>di</strong> accoglienza<br />

rispettosa: «alle ragazze<br />

che entrano non chie<strong>di</strong>amo<br />

niente: se vogliono, si<br />

confidano in libertà. Sono<br />

donne stupende con un coraggio<br />

da leone, che a volte sono<br />

accompagnate da clienti».<br />

Un altro neo <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> è ciò<br />

che succede nelle “retate”:<br />

«invece <strong>di</strong> accordarsi con gli<br />

operatori sociali mandano le<br />

ragazze nei centri <strong>di</strong> identificazione<br />

ed espulsione, mentre<br />

altrove ci sono accor<strong>di</strong> tra<br />

Questura e Comune: quando<br />

c’è una retata operatori e me<strong>di</strong>atori<br />

culturali sono allertati.<br />

Purtroppo da noi manca un<br />

approccio inter<strong>di</strong>sciplinare».<br />

Di solito i citta<strong>di</strong>ni vedono solo<br />

gli effetti della tratta, senza<br />

capirne le cause e conoscere<br />

la sofferenza che c’è <strong>di</strong>etro.<br />

«Sono circa 20.000 le persone<br />

sulle strade italiane, soprattutto<br />

per tratta, e sempre più<br />

giovani — ha spiegato Castelli<br />

—. Il fenomeno è legato al<br />

progetto migratorio, ci sono<br />

forme <strong>di</strong> sfruttamento sempre<br />

più complesse; quella sessuale<br />

è la più nota. All’est le ragazze<br />

sono vendute per 500 o 1000<br />

euro e trafficate da italiani,<br />

russi, albanesi. Esiste anche la<br />

tratta per lavoro, espianto<br />

d’organi e accattonaggio. Molte<br />

“badanti” sono vittime <strong>di</strong><br />

sfruttamento. A Lampedusa<br />

nel 2012 sono arrivati tremila<br />

minori, molti erano vittime <strong>di</strong><br />

tratta del crimine organizzato.<br />

Oggi in strada ci sono soprattutto<br />

nigeriane e rumene.<br />

Molte e poco in<strong>di</strong>viduabili sono<br />

quelle segregate in appartamenti<br />

e night club. E’ <strong>di</strong>ffuso<br />

il consumo droga per sopravvivere.<br />

La prevenzione<br />

sanitaria è quasi inesistente, le<br />

malattie si sono quadruplicate<br />

perché i clienti, quasi tutti<br />

sposati, pagano il doppio per<br />

avere rapporti non protetti».<br />

Laura Caffagnini<br />

mappe<br />

5<br />

Cen’èpertutti,daIrenaltermovalorizzatore:«dovrannopassaresulcadavere<strong>di</strong>Pizzarotti»<br />

Grillo, la piazza e l’inceneritore “mostro”<br />

Bordateepolemichenellamanifestazioneorganizzatadai5Stelle<br />

Ogni volta che si muove<br />

fa rumore. E polemica.<br />

Beppe Grillo è<br />

tornato a <strong>Parma</strong> lo scorso sabato<br />

22 settembre per il<br />

“Dies Iren”, la manifestazione<br />

organizzata dal Movimento<br />

5 Stelle contro la multiutility<br />

e soprattutto contro<br />

la costruzione dell’inceneritore<br />

<strong>di</strong> Ugozzolo.<br />

Ma come accade ogni volta<br />

col comico-politico genovese,<br />

le bordate non si esauriscono<br />

col tema principale e<br />

anche sabato, in piazzale<br />

della Pace, ce n’era per tutti.<br />

Giornalisti compresi, definiti<br />

“sterco” (vabbé, il termine<br />

vero era un altro, ma lasciamo<br />

volentieri il copyright al<br />

Beppe nazionale) e «schiavi<br />

dei loro e<strong>di</strong>tori». Altra pole-<br />

mica, proseguita per <strong>di</strong>versi<br />

giorni, quella legata alla affluenza.<br />

Un dato è certo, le<br />

10, 12 mila persone registrate<br />

a maggio per la chiusura<br />

della campagna elettorale<br />

erano un ricordo e sabato in<br />

piazza c’era “solamente”<br />

qualche migliaio <strong>di</strong> persone;<br />

la forbice va dai mille calcolati<br />

dalle forze dell’or<strong>di</strong>ne agli<br />

oltre tremila secondo gli organizzatori.<br />

Comunque<br />

troppo pochi per evitare ai<br />

giornali, in primis nazionali,<br />

<strong>di</strong> definire un flop la manifestazione,<br />

scatenando la contro<br />

protesta del Movimento 5<br />

Stelle. Al netto delle polemiche<br />

è comunque innegabile<br />

che alla vigilia le aspettative<br />

erano altre e che, al <strong>di</strong> là delle<br />

tante persone arrivate anche<br />

da fuori, ciò che è mancata<br />

è stata l’affluenza “parmigiana”.<br />

Venendo al cuore della manifestazione,<br />

che oltre a Grillo<br />

ha visto la partecipazione<br />

del sindaco Pizzarotti e <strong>di</strong> alcuni<br />

esperti sui temi dei rifiuti,<br />

la parte centrale è stata<br />

tutta de<strong>di</strong>cata ad Iren, «un<br />

mostro con 3 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> utili<br />

e tre miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> per<strong>di</strong>te», una<br />

società «con soci 6 comuni,<br />

tutti tranne <strong>Parma</strong> governati<br />

dal Pd» e che vuole bruciare<br />

rifiuti ad una tariffa (167 euro<br />

la tonnellata) più alta che<br />

dalle altre parti. «Se fosse una<br />

società privata sarebbe già<br />

fallita — ha tuonato — e a<br />

pagare sarebbero ancora una<br />

volta i citta<strong>di</strong>ni», senza contare<br />

che il termovalorizzatore<br />

per funzionare ha bisogno<br />

<strong>di</strong> un apporto costante <strong>di</strong> rifiuti,<br />

proprio in un momento<br />

in cui le politiche devono<br />

tendere invece ad una loro<br />

riduzione, in vista anche della<br />

fine dell’incenerimento<br />

imposta dall’Europa entro il<br />

2020. «È un modo <strong>di</strong> fare economia<br />

ormai superato e che<br />

porta solo debiti».<br />

La ricetta per bloccare l’avvio<br />

del forno, per il capo dei 5<br />

Stelle sta proprio qui, nell’“affamare<br />

il mostro”, ridurre<br />

i rifiuti, come accaduto a Vercelli.<br />

E alla fine, concedendosi<br />

una battuta, ha avvertito<br />

che per avviare il termovalorizzatore<br />

dovranno «passare<br />

sul cadavere <strong>di</strong> Pizzarotti».<br />

L’intervento <strong>di</strong> Grillo non è<br />

però stato su Iren e rifiuti e<br />

c’è stato spazio per altri argomenti,<br />

dalla “democrazia interna”,<br />

denunciata da Giovanni<br />

Favia (presente in<br />

piazza ma snobbato dal capo<br />

e criticato nei giorni successivi),<br />

in vista delle elezioni<br />

politiche del 2013: «selezioneremo<br />

i can<strong>di</strong>dati con una<br />

piattaforma sul web», alla<br />

moneta unica, «non voglio<br />

uscire dall’euro, ma devono<br />

essere gli italiani a decidere<br />

con un referendum» per finire<br />

con i partiti e la polica tra<strong>di</strong>zionali<br />

che «non contano<br />

più niente e saranno spazzati<br />

via» e con il governo Monti,<br />

verso il quale ha riservato<br />

parole <strong>di</strong> fuoco definendolo<br />

un premier imposto da Francia<br />

e Germania ed un «esorcista<br />

al contrario».<br />

Tutte parole che, come sempre,<br />

hanno suscitato polemiche,<br />

repliche e contro repliche<br />

destinate a durare per<br />

tutta la campagna elettorale,<br />

fino alle prossime elezioni.<br />

(a. r.)<br />

2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2


2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2<br />

6


DON GIUSEPPE<br />

DALL’ASTA<br />

Presbitero parmigiano “fidei donum”, racconta la nascita della vocazione missionaria,<br />

le sue ra<strong>di</strong>ci con <strong>Parma</strong>, la sua partenza e l’impegno per la terra brasiliana<br />

Un ponte tra <strong>Parma</strong> e il Brasile<br />

«E’importantelaglobalizzazionedell’amoreedellacarità»<br />

Don Josè Dall’Asta si<br />

racconta volentieri,<br />

per con<strong>di</strong>videre la<br />

sua vocazione missionaria, le<br />

fatiche e i sogni del suo ministero<br />

in terra brasiliana, per<br />

farci conoscere l’altra faccia<br />

del Brasile, quella spesso<br />

ignorata o taciuta dai mass<br />

me<strong>di</strong>a. Presbitero della <strong>di</strong>ocesi<br />

<strong>di</strong> <strong>Parma</strong>, è partito nel<br />

1970 come prete fidei donum.<br />

Allora era cappellano in Santa<br />

Maria della Pace, insieme a<br />

don Franco Guiduzzi.<br />

• Da che cosa è nata questa<br />

spinta a partire?<br />

Mi è sempre stato nella testa<br />

questo spirito missionario <strong>di</strong><br />

non essere richiuso in una<br />

parrocchietta sempre mi è<br />

stato nella testa. Ho chiesto ai<br />

saveriani, al Pime, Comboniani,<br />

Consolata un aiuto che<br />

mi permettesse <strong>di</strong> allargare la<br />

visuale. Questi punti <strong>di</strong> riferimento<br />

si sono rivelati interessanti,<br />

ma mi mancava qualcosa:<br />

non volevo perdere le<br />

ra<strong>di</strong>ci con la Chiesa locale. Ho<br />

scoperto che il Celam, Centro<br />

ecclesiale per l’America Latina,<br />

preparava persone in secondo<br />

il documento “Fidei<br />

Donum” del Papa Pio XII che<br />

in sostanza <strong>di</strong>ceva <strong>di</strong> “prestare”<br />

preti dove mancavano. Ho<br />

intuito che rispondeva a ciò<br />

che sentivo, perché mi permetteva<br />

<strong>di</strong> creare un “ponte”.<br />

Negli anni la <strong>di</strong>mensione della<br />

missionarietà si è molto<br />

evoluta. Prima il missionario<br />

era l’eroe che partiva; mentre<br />

invece ero e sono consapevole<br />

che non vado solo a portare<br />

ma anche a ricevere, per<br />

creare quel ponte che intuivo<br />

essere importante.<br />

• Proviamo ad approfon<strong>di</strong>re<br />

questa immagine del<br />

ponte<br />

Ponte, ovvero collaborazione<br />

tra una Chiesa e l’altra Chiesa.<br />

Mi interessava l’America Latina<br />

perché era “Terzo mondo”.<br />

Poi vi erano le comunità ecclesiali<br />

<strong>di</strong> base, gruppi <strong>di</strong> pre-<br />

ghiera che si riunivano tra loro<br />

in mancanza <strong>di</strong> sacerdoti.<br />

Erano cellule <strong>di</strong> Chiesa, dove<br />

si parla <strong>di</strong> Dio, <strong>di</strong> partecipare<br />

i problemi, <strong>di</strong> solidarietà e<br />

<strong>di</strong> valorizzazione del laico.<br />

Questo soprattutto mi ha attirato.<br />

Era una questione legata<br />

alla necessità, ma anche<br />

una <strong>di</strong>fferente concezione <strong>di</strong><br />

Chiesa. Non piramidale, ma<br />

circolare in modo tale che<br />

ogni cristiano è corresponsabile,<br />

grazie ai doni che Dio gli<br />

ha dato. Chi pulisce la chiesa<br />

ha il dono <strong>di</strong> pulire e davanti<br />

a Dio ha gli stessi meriti <strong>di</strong> chi<br />

fa servizi più prestigiosi. Mi<br />

ha aiutato a crescere come<br />

uomo, come cristiano e come<br />

prete. Ogni battezzato è cristiano,<br />

<strong>di</strong>scepolo e missionario.<br />

La comunità cristiana è<br />

comunità <strong>di</strong> Cristo tanto<br />

quanto è missionaria. La<br />

Chiesa che non è missionaria<br />

non è Chiesa. C’è sempre stato<br />

in me il desiderio <strong>di</strong> fare<br />

comunicazione tra queste<br />

due realtà, tra questi due paesi.<br />

Bella l’esperienza <strong>di</strong> gruppi<br />

<strong>di</strong> parmensi che sono venuti<br />

in Brasile quando ho fatto<br />

i 25 anni <strong>di</strong> presenza missionario;<br />

esperienza <strong>di</strong> incontro<br />

che poi abbiamo restituito.<br />

C’è a volte il pericolo che i<br />

gruppi si entusiasmino <strong>di</strong><br />

quello che vedono, nella semplicità<br />

della povertà, del <strong>di</strong>alogo<br />

e della fraternità, poi<br />

quando si torna a casa ognuno<br />

va per suo conto. La semente<br />

invece va curata.<br />

• Come è cambiata la<br />

missione?<br />

La missione ad gentes è sempre<br />

valida. Ma, a con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> vivere questo aspetto <strong>di</strong><br />

partecipazione e <strong>di</strong> inculturazione.<br />

Tu vai in missione, italiano,<br />

con dei sol<strong>di</strong>. Lo straniero<br />

lo vedono con dei sol<strong>di</strong>.<br />

Se non ti fai piccolo e non <strong>di</strong>venti<br />

uno <strong>di</strong> loro tu, rischi <strong>di</strong><br />

essere o <strong>di</strong> apparire come un<br />

colonizzatore. Quando invece<br />

ti vedono a contatto, che ti<br />

preoccupi <strong>di</strong> loro, che sei vicino<br />

ai poveri, ti sentono come<br />

fratello, allora capiscono la<br />

bellezza <strong>di</strong> mettersi assieme,<br />

<strong>di</strong> partecipare. Ho portato<br />

Amos <strong>di</strong> 14 anni. Quando<br />

IL CENTRO DI EDUCAZIONE E FORMAZIONE<br />

InovepuntidelProgramma<br />

1. Rapporto continuo e<br />

costante <strong>di</strong> preghiera.<br />

2. Confronto tra le due<br />

realtà in cui viviamo,<br />

per apprendere e aiutarci<br />

reciprocamente.<br />

3, Sostegno alla Scuola<br />

Parrocchiale (CEFFE-<br />

SC) per Asilo <strong>di</strong> bambini,<br />

i cui genitori lavorano.<br />

4. Lotta al flagello della<br />

droga: attraverso doposcuola,<br />

formazione preventiva <strong>di</strong> adolescenti<br />

e giovani.<br />

5. Aumentare il Campo Sportivo per attirare<br />

i giovani.<br />

6. Aiuto agli “emigranti” - Famiglie povere<br />

che arrivano da ogni parte del Nord-est del<br />

Brasile. (Allogio, alimenti, vestiti, me<strong>di</strong>cine,<br />

lavoro ... )<br />

7. Sottoscrizione, voluta dai Vescovi, per esigere<br />

dal Governo 10% del PIL entrata lorda<br />

annuale a beneficio della sanità pubblica.<br />

8. Aiuto a piccoli proprietari<br />

per costruire<br />

una ”Mini fabbrica <strong>di</strong><br />

formaggio”.<br />

9. Sostegno all’evangelizzazione<br />

a) Formazione <strong>di</strong> ”Ministri(e)<br />

laici,” con prospettiva<br />

missionaria,<br />

(Animazione religiosa<br />

nei sette nuovi Quartieri<br />

in continua espansione<br />

(Prado, Fiore, Reale,<br />

Laranjeira I e Il, Madri. .. Lindu] - Previsione<br />

<strong>di</strong> circa 30.000 abitanti.<br />

b) Catechesi a tutti i livelli.<br />

c) Aiuto per abbonamento a ”Liturgia quoti<strong>di</strong>ana”<br />

, per consentire a circa 200 persone<br />

ad avere uno strumento importante per<br />

preghiera personale, coor<strong>di</strong>nare<br />

CEBs(Comunidade Eclesial de Base), preghiere<br />

per circostanze particolari: Visita ad<br />

Ammalati, Eucaristia, celebrazione della<br />

Speranza ...<br />

In Brasile dal 1970<br />

Don Giuseppe Dall’Asta, sacerdote <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>, nato a Roccabianca<br />

nel 1938, altri due fratelli preti, dopo una prima esperienza<br />

<strong>di</strong> “cappellano” presso la parrocchia <strong>di</strong> Santa Maria<br />

della Pace nel quartiere, allora periferico, dei Prati Bocchi,<br />

parte nel giugno del 1970 per il Brasile in missione come Fidei<br />

Donum, cioè inviato dalla <strong>di</strong>ocesi.<br />

Dopo un primo periodo vissuto in zone rurali con tutte le problematiche<br />

del mondo delle grosse fazende e degli in<strong>di</strong>os, arriva<br />

nel 1987 a Goiania, nei quartieri <strong>di</strong> periferia, dove ritrova<br />

gran parte delle famiglie che sono scappate o sono state cacciate<br />

dalla campagna e hanno occupato questi “bairro” delle<br />

gran<strong>di</strong> città. Dal gennaio del 2006 la sua nuova zona pastorale<br />

è attorno al quartiere <strong>di</strong> Monte Azul, nel Comune <strong>di</strong> Senador<br />

Canedo (70000 abitanti), una città satellite <strong>di</strong> Goiania (1,4<br />

mil.<strong>di</strong> abitanti), capitale dello stato del Goias. Il lavoro <strong>di</strong> pastorale<br />

è sempre stato basato principalmente sui bambini<br />

(tant’è che alcuni anni fa ne ha adottato due), sulla scuola<br />

materna, sull’alfabetizzazione degli adulti, sullo spirito cooperativo<br />

delle famiglie nel lottare contro la fame e la miseria,<br />

lavorando e vivendo nella fede e nella con<strong>di</strong>visione.<br />

l’hanno saputo, qualcuno più<br />

aperto ha detto: preghiamo<br />

perché Amos faccia questo<br />

viaggio missionario, porti la<br />

nostra esperienza e la nostra<br />

vita alla gente <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> e <strong>di</strong> là<br />

porti qualcosa <strong>di</strong> buono a<br />

noi.<br />

C’è la globalizzazione delle<br />

economie ma è importante la<br />

globalizzazione dell’amore e<br />

della carità come ha detto<br />

Giovanni Paolo II. Della scelta<br />

che ho fatto <strong>di</strong> mantenere<br />

le ra<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> non mi sono<br />

pentito e ne sono entusiasta<br />

ancora oggi. Perché, qui<br />

sono nato, sono stato battezzato,<br />

qui ho stu<strong>di</strong>ato e sono<br />

<strong>di</strong>ventato sacerdote. Mi considero<br />

un membro <strong>di</strong> questa<br />

Chiesa e anche l’esperienza<br />

che stanno facendo <strong>di</strong> organizzare<br />

in modo <strong>di</strong>fferente le<br />

parrocchie è stata un’ispirazione<br />

meravigliosa.<br />

• Una fotografia del Brasile<br />

Stato <strong>di</strong> Goias: Goiania è la<br />

capitale con un milione <strong>di</strong><br />

abitanti. A 15 km c’è Senador<br />

Canedo, centro <strong>di</strong> commercio<br />

<strong>di</strong> petrolio. Attraverso un<br />

oleodotto arriva petrolio,<br />

benzine varie e bio, con autobotti<br />

che vanno e vengono,e<br />

Senador Canedo è passata da<br />

40.000 a100.000 abitanti però<br />

è più rapido l’afflusso <strong>di</strong> persone<br />

che non la <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro. Senador Canedo<br />

è bello e in molti <strong>di</strong>cono<br />

an<strong>di</strong>amo an<strong>di</strong>amo<br />

Ma c’è un Brasile che la stampa<br />

non mostra. Goiania è la<br />

capitale dello stato del Goias<br />

ha 1.000.000 <strong>di</strong> abitanti. A 273<br />

km <strong>di</strong> Brasilia. Uno dei giornali<br />

<strong>di</strong> Goiania scrive che ci<br />

sono due Goianie, una dei<br />

ricchi e una dei poveri. In effetti,<br />

secondo una ricerca dell’ONU,<br />

Goiania è la città con<br />

la peggiore <strong>di</strong>stribuzione del<br />

red<strong>di</strong>to <strong>di</strong> tutta l’America Latina.<br />

La città è anche dotata <strong>di</strong><br />

belle fontane e begli spazi,<br />

luoghi d’incontro dove ballano<br />

anche la “capoera”, danza<br />

tipica brasiliana.<br />

Attorno sono sorti vari quartieri;<br />

Pedro Miranda, Giar<strong>di</strong>no<br />

Venezia, Dona Lindu ecc.<br />

Arrivano famiglie che vengono<br />

da Goiania e Napolis x fuggire<br />

dall’affitto e prendono<br />

impegni x parecchi anni, fino<br />

a 60 anni! Ricevono il cre<strong>di</strong>to<br />

dalla banca dello stato<br />

Comprano il lotto poi comprano<br />

a rate il materiale x costruire,<br />

sempre a rate. Ma se<br />

poi perdono il lavoro sono<br />

guai seri. Si blocca tutto. Come,<br />

ad esempio, quando ha<br />

chiuso il macello creando<br />

2000 <strong>di</strong>soccupati. Abbiamo<br />

costituito un comitato <strong>di</strong> solidarietà<br />

per i <strong>di</strong>soccupati.<br />

Per i più poveri, specialmente<br />

quelli che vivono in baracche,<br />

la fida loro e anche della<br />

chiesa, è trovare lavoro, alimenti<br />

e me<strong>di</strong>cine . Il nostro<br />

punto <strong>di</strong> riferimento è il Centro<br />

<strong>di</strong> educazione e formazione<br />

San Francesco Saverio e<br />

Santa Chiara con chiesina,<br />

campo sportivo, sale ecc.<br />

Come chiesa, <strong>di</strong> fronte a situazioni<br />

a volte anche drammatiche<br />

<strong>di</strong>amo il benvenuto<br />

con conversazione, cibo e vestiti<br />

accogliamo i bambini,<br />

<strong>di</strong>amo suggerimenti <strong>di</strong> dove<br />

possono trovare lavoro, fabbriche<br />

<strong>di</strong> scarpe, alimentari,<br />

cosmetici ecc.<br />

In Goiania ci sono 29 Università<br />

è un po’ strano. E’ un businnes.<br />

La scuola pubblica è<br />

in <strong>di</strong>fficoltà. L’attuale situazione<br />

del Brasile nei suoi<br />

aspetti negativi affonda le ra<strong>di</strong>ci<br />

nella sua nascita e nelle<br />

modalità <strong>di</strong> assegnazione del<br />

territorio sul quale i proprietari<br />

avevano potere assoluto<br />

su tutto e tutti. Qualcosa <strong>di</strong><br />

quella cultura è rimasta e<br />

quando uno arriva in un posto<br />

<strong>di</strong> potere ritiene <strong>di</strong> poter<br />

gestire a suo comodo e tornaconto.<br />

C’è bisogno <strong>di</strong> Vangelo.<br />

Problemi importanti da sconfiggere<br />

sono violenza, scuola<br />

e invasione della droga soprattutto<br />

crak, che coinvolge<br />

anche i ragazzini.<br />

• Quali prospettive per il<br />

futuro?<br />

“Pren<strong>di</strong>, sfrutta al massimo” è<br />

la mentalità da combattere,<br />

insegnando il senso <strong>di</strong> responsabilità,<br />

il rispetto della<br />

persona, il saper vedere nell’altro,nel<br />

povero, il fratello il<br />

figlio <strong>di</strong> Dio, trasmettere i valori.<br />

Bisogna puntare sulla<br />

formazione con la Parola soprattutto,<br />

con la cura della la<br />

liturgia, formando ministri<br />

dell’eucaristia, della Parola <strong>di</strong><br />

Dio, della salute… Abbiamo<br />

la pastoral da saude e da speranza<br />

per i malati che stanno<br />

morendo. In Italia va il prete<br />

ma là non si può, per il numero<br />

ridotto: se si interessano<br />

dei morti non seguono i vivi.<br />

Per questo preparano delle<br />

persone che facciano questo<br />

servizio, sostenuti anche<br />

dalla comunità. Quando vanno<br />

al lavoro il viaggio è lungo<br />

hanno tempo <strong>di</strong> leggere, possono<br />

pregare la Parola <strong>di</strong> Dio.<br />

Alla gente piace. E ’importante<br />

avere un incontro <strong>di</strong> comunità<br />

con la Parola <strong>di</strong> Dio e<br />

farlo con onestà e testimonianza.<br />

a cura <strong>di</strong> Giuseppe Mezzadri<br />

persone<br />

7<br />

2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2


LA PAGINA DELLA FAMIGLIA<br />

a cura dell’associazione Famiglia Più onlus - Via Bixio 71, <strong>Parma</strong> • 0521.234396 • segreteria@famigliapiu.it •www.famigliapiu.it<br />

famiglia<br />

8<br />

2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2<br />

Lemotivazioniel’utilitàsociale<strong>di</strong>unserviziocheorarischia<strong>di</strong>nonaverefon<strong>di</strong>asufficienza<br />

Un Consultorio per la coppia e famiglia,<br />

perché è normale aver bisogno <strong>di</strong> aiuto<br />

Da quarant’anni, ormai,<br />

è in attività a<br />

<strong>Parma</strong> il Consultorio<br />

familiare — collegato sul piano<br />

nazionale all’Unione dei<br />

consultori prematrimoniali e<br />

matrimoniali, Ucipem — ora<br />

collocato nella bella e funzionale<br />

sede i via Bixio 71. Ma<br />

quanti ne conoscono l’esistenza<br />

e, soprattutto, quanti<br />

ne utilizzano le strutture?<br />

La limitata — ma pure significativa<br />

— utilizzazione del<br />

Consultorio è in qualche modo<br />

legata al “paradosso” <strong>di</strong><br />

<strong>Parma</strong> (e non solo <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>):<br />

da un lato un crescente numero<br />

<strong>di</strong> crisi familiari, e dunque<br />

<strong>di</strong> separazioni e <strong>di</strong>vorzi<br />

(con conseguenti drammi<br />

personali e e con ripercussioni<br />

talora pesanti sui figli), dall’altro<br />

una costante ed esasperata<br />

privatizzazione dei<br />

rapporti <strong>di</strong> coppia.<br />

Molti <strong>di</strong>vorzi,<br />

poca prevenzione<br />

Tutto, o quasi, è cambiato negli<br />

stili <strong>di</strong> vita, ma anche nella<br />

mentalità e nella cultura,<br />

ma è ancora <strong>di</strong>ffusa, e praticata,<br />

l’idea che “i panni sporchi<br />

si lavano in casa”: senonché<br />

questo “lavaggio” non<br />

avviene quasi mai e il risultato<br />

è l’esplodere della crisi, sino<br />

all’inevitabile conclusione<br />

fiale, la separazione o il <strong>di</strong>vorzio.<br />

Eventi, questi, accettati<br />

come una “fatalità”, quando<br />

<strong>di</strong> fatalità non si tratta in<br />

alcun modo: erano, agli occhi<br />

<strong>di</strong> un osservatore esperto,<br />

MOLTE USCITE, ENTRATE INCERTE:<br />

UN’ASSEMBLEA PER VALUTARE IL DA FARSI<br />

Dopo la pausa estiva è ripreso a<br />

pieno ritmo la vita dell’Associazione<br />

Famiglia Più e del Laboratorio<br />

Famiglia in Oltretorrente.<br />

Il Consultorio Ucipem ha attivato uno<br />

sportello per adolescenti, e sta per cominciare<br />

un nuovo ciclo <strong>di</strong> incontri per<br />

genitori soli e per i loro figli (Gruppo <strong>di</strong><br />

Parola): è necessaria la prenotazione<br />

presso la segreteria dell’associazione.<br />

A fronte <strong>di</strong> tanto impegno, entusiasmo e<br />

fatica c’è tuttavia la necessità <strong>di</strong> fare quadrare<br />

il bilancio: approvato quello del<br />

2011, senza margini <strong>di</strong> risparmio, stiamo<br />

vivendo un 2012 con gran<strong>di</strong> incertezze<br />

economiche, che se perdureranno,<br />

costringeranno la nostra Associazione a<br />

scelte drastiche.<br />

È convocata, pertanto, un’assemblea<br />

<strong>di</strong> particolare importanza venerdì 5<br />

ottobre alle ore 21 presso la sede <strong>di</strong> Famiglia<br />

più (via Bixio,71) con il seguente<br />

or<strong>di</strong>ne del giorno:<br />

- comunicazione da parte del consiglio<br />

<strong>di</strong>rettivo della mutata situazione finanziaria;<br />

- proposte per superare il momento <strong>di</strong><br />

crisi;<br />

- varie ed eventuali.<br />

eventi perfettamente preve<strong>di</strong>bili,<br />

dato il progressivo logoramento<br />

del rapporto <strong>di</strong><br />

coppia; ma eventi passivamente<br />

subiti, non una sfida<br />

accettata e affrontata, con<br />

l’aiuto <strong>di</strong> persone esperte.<br />

Quanto sia <strong>di</strong>ffuso a <strong>Parma</strong><br />

questo atteggiamento falsamente<br />

intimistico è avvalorato<br />

dai dati relativi alle consulenze<br />

<strong>di</strong> coppia registrate nell’anno<br />

2011, in or<strong>di</strong>ne al quale<br />

è stato elaborato dagli<br />

esperti del Consultorio un<br />

puntuale ed esauriente bilancio.<br />

Gli interventi <strong>di</strong> consulenza<br />

peri problemi <strong>di</strong> coppia<br />

che si sono svolti nell’anno<br />

2011 sono stati complessivamente<br />

112, con 476 colloqui<br />

(una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> quattro per<br />

coppia). I problemi affrontati<br />

sono i più <strong>di</strong>versi, dal tra<strong>di</strong>mento<br />

del partner a <strong>di</strong>fficoltà<br />

economiche, da problemi<br />

derivanti dal rapporto con le<br />

famiglie d’origine a turbative<br />

legate alla sessualità. Quale<br />

sia stato l’esito finale <strong>di</strong> tali<br />

interventi non è dato sapere,<br />

se non in<strong>di</strong>rettamente, essendo<br />

gelosamente tutelata<br />

la riservatezza della consulenza;<br />

ma vi è da ritenere che<br />

in non pochi casi l’intervento<br />

degli esperti abbia dato un<br />

positivo contributo alla soluzione<br />

dei conflitti, o almeno<br />

alla loro gestione non traumatica<br />

(evitando quelle controversie<br />

e quei litigi, tipici<br />

delle cause <strong>di</strong> separazione,<br />

che spesso hanno conseguenze<br />

traumatiche per i figli).<br />

L’importanza <strong>di</strong> un<br />

intervento competente<br />

L’impegno degli esperti del<br />

Consultorio ha dato dunque<br />

— sotto questo e molti altri<br />

aspetti che qui non è possibile<br />

esplorare — esiti sod<strong>di</strong>sfacenti:<br />

ma per quante persone?<br />

Se si considera l’elevatissimo<br />

numero <strong>di</strong> separazioni<br />

e <strong>di</strong>vorzi che caratterizza <strong>Parma</strong><br />

— da molti anni costantemente<br />

più elevato della<br />

me<strong>di</strong>a nazionale — si ha a<br />

volte la sconsolante impressione<br />

che si tratti <strong>di</strong> una goccia<br />

nel mare. E tuttavia sappiamo<br />

che, col tempo, anche<br />

le gocce “scavano la pietra”, Si<br />

riuscirà, anche a <strong>Parma</strong>, a<br />

convincere le persone che la<br />

relazione <strong>di</strong> coppia è un bene<br />

prezioso che va salvaguardato<br />

e che occorre affrontare i<br />

problemi ai primi scricchiolii,<br />

senza attendere che la<br />

barca stia per affondare?<br />

Proprio in vista <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>sponibilità<br />

a mettersi in <strong>di</strong>scussione<br />

e a farsi aiutare,<br />

senza falsi pudori, il Consultorio<br />

familiare esiste; e proprio<br />

per questo dovrebbe essere<br />

maggiormente utilizzato.<br />

È finito il tempo delle pacche<br />

sulle spalle, dei buoni<br />

consigli, magari degli amicali<br />

(ma inesperti) interventi.<br />

La famiglia e la sua salvaguar<strong>di</strong>a<br />

sono un valore troppo<br />

prezioso perché i suoi<br />

problemi si possano affrontare<br />

solo con la buona volontà.<br />

Giorgio Campanini<br />

AL LABORATORIO FAMIGLIA IN OLTRETORRENTE • Sono riprese le attività del Laboratorio famiglia in Oltretorrente,<br />

gestito da Famiglia Più in collaborazione con l’associazione LiberaMente. Gli spazi <strong>di</strong><br />

piazzale Inzani 29 sono al servizio della socializzazione fra le persone del quartiere (e non solo), che<br />

sono invitate anche a con<strong>di</strong>videre competenze, saperi, progetti; l’accesso è libero e gratuito.<br />

Il programma settimanale: il martedì dalle 10 alle 12.30 L’angolo della conversazione: momenti informali<br />

per apprendere la lingua italiana; dalle 16 alle 18.30 Laboratorio compiti (Cngei - info<br />

340.1423840). Il mercoledì dalle 10 alle 12.30 ricamo patchwork, e dalle 16 alle 19 laboratorio <strong>di</strong><br />

espressività con creta, colori, carta... Il giovedì dalle 10 alle 12.30 Viaggio in Algeria: le donne algerine<br />

<strong>di</strong> <strong>Parma</strong> si incontrano e incontrano la città; dalle 16 alle 18.30: laboratorio compiti (Cngei). Il venerdì<br />

dalle 10 alle 12.30 laboratorio <strong>di</strong> espressività, e dalle 16 alle 19 laboratori e incontri a cura dello<br />

Staff del laboratorio. Il sabato dalle 16.30 alle 18.30 laboratorio compiti Scuola per la pace (comunità<br />

<strong>di</strong> Sant’Egi<strong>di</strong>o - info 0521.284982).<br />

Inoltre: venerdì 5 ottobre dalle 16.30 Festa dei nonni con tombolata; venerdì 19 ottobre dalle 19 L’Algerie<br />

n’est pas loin: aperitivo algerino (Ottobre Africano).<br />

• Info: www.labfamoltretorrente.org, 0521.1997832, labfamoltretorrente@gmail.com.<br />

Rapporto 2011<br />

CONSULTORIO:<br />

LE STATISTICHE DEGLI<br />

ACCESSI<br />

E LE RICHIESTE DEGLI UTENTI<br />

Ecco alcuni dati estrapolati dalle attività svolte<br />

nel 2011 dai professionisti che operano in via<br />

Bixio 71.<br />

• Primo colloquio, per inquadrare le problematiche<br />

portate: in 10 mesi sono stati registrati<br />

95 accessi.<br />

Di questi, 28 utenti si sono rivolti in coppia<br />

mentre 67 si sono presentati singolarmente.<br />

• Distribuzione anagrafica dell’utenza: fascia<br />

anagrafica 30-60 anni (popolazione adulta e<br />

produttiva.) Solo 1 su 4 è <strong>di</strong> sesso maschile e<br />

accede prevalentemente in coppia: questo dato<br />

è praticamente identico a quello dell’anno<br />

precedente e in<strong>di</strong>ca ancora la maggiore <strong>di</strong>fficoltà<br />

dei maschi a chiedere aiuto.<br />

• Stato civile: L’81% degli utenti è sposato e il<br />

75% ha uno o più figli: sicuramente la ricaduta<br />

<strong>di</strong> un intervento <strong>di</strong> sostegno vede favorire<br />

anche la qualità delle relazioni tra generazioni.<br />

• Consulenze: 112 gli interventi <strong>di</strong> consulenza<br />

per problemi <strong>di</strong> coppia svolti nell’anno; 476 il<br />

numero totale <strong>di</strong> colloqui, pari a una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

4 colloqui ad intervento.<br />

• Problematiche riferite dagli utenti:<br />

71% <strong>di</strong>fficoltà comunicative<br />

61%i <strong>di</strong>fficoltà economiche<br />

52% il tra<strong>di</strong>mento del partner<br />

43% problemi con le famiglie d’origine<br />

21% <strong>di</strong>fficoltà legate alla sessualità<br />

24% precario stato <strong>di</strong> salute <strong>di</strong> un familiare<br />

36% <strong>di</strong>fficoltà legate alla gestione e educazione<br />

dei figli<br />

3% problematiche relative alla violenza.<br />

• Sono stati avviati 54 percorsi <strong>di</strong> counselling<br />

genitoriale <strong>di</strong> cui 7 percorsi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione familiare,<br />

per un totale <strong>di</strong> 183 colloqui. Inoltre<br />

due percorsi <strong>di</strong> gruppo, articolati in 6 incontri<br />

ciascuno, sono stati svolti a cadenza mensile<br />

e hanno visto la partecipazione <strong>di</strong> 14 genitori.<br />

In merito alle problematiche riportate l’utenza<br />

ha espresso <strong>di</strong>fficoltà nella comunicazione<br />

e gestione del cambiamento familiare in<br />

atto relativa alla separazione coniugale (76%),<br />

<strong>di</strong>fficoltà nella gestione della conflittualità adolescenziale<br />

(63%) , <strong>di</strong>fficoltà nella gestione del<br />

<strong>di</strong>sagio scolastico dei figli (63%).<br />

• Anche i più giovani hanno uno spazio all’interno<br />

del Consultorio Famiglia Più: infatti nel<br />

corso dell’anno sono stati avviati 5 percorsi <strong>di</strong><br />

counselling psicologico con adolescenti, per<br />

un totale <strong>di</strong> 21 colloqui, numero che comprende<br />

i colloqui <strong>di</strong> restituzione ai genitori dei giovani<br />

utenti.<br />

Un lavoro impegnativo e stimolante, ma ovviamente<br />

perfettibile.<br />

• Che cosa chiedono le persone per migliorare<br />

il Consultorio?<br />

La metà dell’utenza che si è rivolta a Famiglia<br />

più chiede <strong>di</strong> poter usufruire in futuro <strong>di</strong> un<br />

maggior numero <strong>di</strong> colloqui, soprattutto in vista<br />

del fatto che negli ultimi anni un percorso<br />

<strong>di</strong> sostegno psicologico <strong>di</strong> tipo privato è accessibile<br />

ad un numero <strong>di</strong> persone sempre minore.<br />

A questa richiesta legittima e con<strong>di</strong>visibile,<br />

per ora l’Associazione non può rispondere.<br />

Infatti i costi sostenuti dall’Associazione risultano<br />

sempre più onerosi: a fronte <strong>di</strong> un<br />

accesso gratuito, con personale specializzato<br />

e sempre aggiornato, <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sponibilità<br />

e generosità esercitata quoti<strong>di</strong>anamente, le<br />

risorse finanziarie <strong>di</strong>minuiscono e certamente<br />

la crisi economica in atto non aiuta.<br />

Nel 2011 l’Associazione ha potuto contare sulla<br />

<strong>di</strong>sponibilità della Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio,<br />

sulla generosità <strong>di</strong> privati, sul 5 per<br />

mille dei contribuenti... ma il 2012 appare più<br />

<strong>di</strong>fficile, venendo meno un’importante fetta <strong>di</strong><br />

queste risorse.<br />

Che ne sarà allora <strong>di</strong> questo posto così importante<br />

e significativo per tante persone? Come<br />

faremo ad aiutare e sostenere le famiglie già in<br />

<strong>di</strong>fficoltà su tanti fronti? Invitiamo quanti credono<br />

nell’utilità del nostro lavoro, per non<br />

<strong>di</strong>re della nostra missione, a sostenerci e aiutarci,<br />

ricordando che le donazioni alle Onlus<br />

sono deducibili per legge.


DOPO<br />

TERREMOTO<br />

Sabato 29 settembre, un momento intenso del gemellaggio della <strong>di</strong>ocesi con<br />

la parrocchia modenese, che sarà presente alla celebrazione in Cattedrale<br />

<strong>Parma</strong> - San Felice sul Panaro<br />

L’impegnoperilCentrogiovanile,punto<strong>di</strong>riferimentoperilpaese<br />

In occasione dell’apertura<br />

dell’anno pastorale,<br />

il gemellaggio della<br />

<strong>di</strong>ocesi con la parrocchia<br />

<strong>di</strong> san Felice sul Panaro,<br />

vivrà un momento significativo.<br />

Una rappresentanza<br />

della popolazione, infatti,<br />

parteciperà alla celebrazione<br />

eucaristica, per<br />

fondare e rinsaldare legami<br />

<strong>di</strong> fraternità e <strong>di</strong> aiuto<br />

reciproco. Perchè nel gemellaggio<br />

ci si aiuta e si<br />

cresce insieme. In particolare<br />

sarà anche l’occasione<br />

per presentare uno dei<br />

progetti cui stiamo collaborando,<br />

ovvero la messa<br />

in sicurezza del Centro<br />

giovanile “Don Giovanni<br />

Bosco”, una struttura significativa<br />

per tutto il paese,<br />

tanto è vero che ha continuato<br />

a fare da punto <strong>di</strong> riferimento<br />

e <strong>di</strong> ritrovo, anche<br />

in seguito al terremoto.<br />

Ad<strong>di</strong>rittura nella settimana<br />

intercorsa tra la prima<br />

e la seconda scossa,<br />

era stato in<strong>di</strong>viduato come<br />

luogo <strong>di</strong> ricovero per gli<br />

sfollati.<br />

Poi, come racconta il parroco<br />

don Giorgio Palmie-<br />

ri, «costretti dall’emergenza<br />

abbiamo fatto perno su<br />

questi ambienti, con famiglie<br />

che hanno messo qui<br />

la loro tenda e dando vita<br />

ad una sorta <strong>di</strong> vita comunitaria<br />

improvvisata». Un<br />

Centro, quin<strong>di</strong>, che svolge<br />

un servizio ancora più importante,<br />

in un momento<br />

in cui la gente del paese e,<br />

in particolare i giovani,<br />

necessitano <strong>di</strong> avere luo-<br />

RACCOLTI PIÙ DI 193MILA EURO<br />

Lacatenadella<br />

solidarietà<br />

«L<br />

a Bassa modenese è stata ferita e sfregiata e nelle<br />

macerie si mescolano l’economia, la famiglia,<br />

lo spirito, la fede: <strong>di</strong>mensioni e realtà che<br />

ne costituiscono l’anima. Proprio quest’anima trattiene la<br />

speranza che viene alla luce, essa stessa impolverata e ferita,<br />

aiutata dalla solidarietà e dalla carità <strong>di</strong> tanti».<br />

Solidarietà tra e dalle macerie. Paradosso che vogliamo<br />

testimoniare, in un momento <strong>di</strong> crisi, come quello attuale,<br />

in cui il timore <strong>di</strong> non farcela ad arrivare bene alla fine<br />

del mese potrebbe prevalere sul desiderio <strong>di</strong> aiutare e <strong>di</strong><br />

farsi prossimo. Non è accaduto. Grazie alla generosità <strong>di</strong><br />

singoli, <strong>di</strong> famiglie, <strong>di</strong> comunità parrocchiali, <strong>di</strong> colleghi <strong>di</strong><br />

lavoro o <strong>di</strong> amici, alla Caritas <strong>di</strong>ocesana sono pervenuti<br />

euro 193.260, 21, <strong>di</strong> cui 27.308, 60 già spesi (per acquisto<br />

pulmino, contributo a Centro pastorale, acquisto <strong>di</strong> 300<br />

ciabatte <strong>di</strong> gomma, <strong>di</strong> prodotti igienici per persone anziane,<br />

e <strong>di</strong> vaschette per alimenti, 4 tende familiari). Ma tanta<br />

altra generosità — <strong>di</strong> <strong>di</strong>tte ma anche <strong>di</strong> famiglie e <strong>di</strong> parrocchie<br />

— si è invece tramutata in generi alimentari: acqua,<br />

succhi <strong>di</strong> frutta, pasta, tonno, biscotti, prodotti per<br />

l’igiene, cappellini da sole, latte, per un valore <strong>di</strong> alcune<br />

migliaia <strong>di</strong> euro.<br />

Gli impegni che ci attendono, oltre che rispondere ad<br />

eventuali richieste per la stagione invernale sono gli interventi<br />

necessari per il Centro giovanile don Bosco:<br />

143.089,40, mentre il costo per mettere in sicurezza<br />

un’aula della Scuola Materna “Caduti per la patria” è <strong>di</strong><br />

circa 13.000 euro.<br />

ghi e momenti <strong>di</strong> vita comunitaria.<br />

Per ritessere<br />

quello che è stato lacerato<br />

in modo violento e drammatico.<br />

A don Giorgio Palmieri abbiamo<br />

rivolto alcune domande:<br />

• Qual è il senso della<br />

struttura?<br />

E’ il segno concreto dell’attenzione<br />

al mondo dei<br />

giovani e dei ragazzo.<br />

In collaborazione con le<br />

Istituzioni (scuola, Comune),<br />

durante l’anno è stata<br />

in<strong>di</strong>viduata come sede del<br />

doposcuola (tutti giorni),<br />

come impegno verso i più<br />

piccoli e ai bisognosi. E’<br />

poi sede <strong>di</strong> alcuni gruppi<br />

<strong>di</strong> catechesi, dopo cresima.<br />

Si svolgono qui le feste<br />

<strong>di</strong> compleanno.<br />

Immaginiamo, con l’aiuto<br />

della comunità <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>,<br />

che potrà essere un’opportunità<br />

a fronte delle<br />

<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> reperire luoghi<br />

<strong>di</strong> incontro e con la<br />

prospettiva <strong>di</strong> rimanere<br />

ancora sotto le tende.<br />

Il Centro giovanile è stato<br />

de<strong>di</strong>cato alla figura <strong>di</strong> don<br />

Bosco, perchè sono emerse<br />

alcune figure paesane<br />

che sono <strong>di</strong>ventati salesiani;<br />

per questo è <strong>di</strong>ventato<br />

naturale de<strong>di</strong>carlo a san<br />

Giovanni Bosco. In memoria<br />

<strong>di</strong> don Bosco, la festa<br />

<strong>di</strong> apertura è rimasta<br />

come festa della comunità<br />

che, all’inizio dell’anno<br />

pastorale, si ritrova e tenta<br />

<strong>di</strong> ricomporsi. E’ la festa <strong>di</strong><br />

apertura che avviene l’ultima<br />

domenica <strong>di</strong> settembre.<br />

• Proviamo ad esprimere<br />

con qualche numero<br />

l’attività <strong>di</strong> questo<br />

Centro<br />

Dopo scuola, che è un’attività<br />

costante: tra bambini<br />

e ragazzi, delle elementari<br />

e me<strong>di</strong>e, sono circa 40.<br />

Feste dei compleanni, per<br />

ogni fascia <strong>di</strong> età (coinvolge<br />

anche circa 60 bambini).<br />

Il luogo è stato anche scelto<br />

per incontri comunitari<br />

e incontri genitori, per feste<br />

del sabato sera o della<br />

domenica pomeriggio,<br />

con il coinvolgimento che<br />

va dai 60 ai 100 ragazzi) o<br />

per feste comuni, quali il<br />

carnevale, dove le presenze<br />

arrivano anche a 150.<br />

E’ luogo anche delle cene<br />

comunitarie, come ad<br />

esempio nella festa del patrono<br />

(accoglie anche 170<br />

persone). Durante l’estate<br />

è sempre stata sede del<br />

Centro estivo, organizzato<br />

insieme al Comune (fino a<br />

100 bambini) e luogo <strong>di</strong><br />

intrattenimento anche dei<br />

ragazzi della Bielorussia,<br />

accolti nelle famiglie.<br />

Un luogo che non serve<br />

solo alla parrocchia, ma<br />

ha una valenza più ampia,<br />

come testimonia anche il<br />

sindaco, Alberto Silvestri.<br />

«Il Centro giovanile è uno<br />

<strong>di</strong> quei luoghi <strong>di</strong> cui si rischia<br />

<strong>di</strong> non cogliere subito<br />

l’importanza, ma che<br />

invece è fondamentale; è<br />

una necessità <strong>di</strong> quest’opera<br />

<strong>di</strong> ricostruzione: far sì<br />

che ragazzi e giovani possano<br />

riprendere a vivere in<br />

luoghi dove incontrarsi,<br />

confrontarsi con i coetanei<br />

e poter crescere insieme.<br />

Il ruolo <strong>di</strong> questo centro è<br />

sempre stato visto con un<br />

ruolo significativo. La sua<br />

assenza oggi è ancora <strong>di</strong><br />

più un’evidenza.<br />

L’operazione <strong>di</strong> sostegno<br />

da parte <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> al Centro<br />

per riportarlo alle sue<br />

funzioni, credo sia importantissima;<br />

è ciò <strong>di</strong> cui la<br />

comunità <strong>di</strong> san Felice ha<br />

bisogno, soprattutto i giovani,<br />

per avere un luogo <strong>di</strong><br />

ritrovo e <strong>di</strong> confronto.<br />

Non posso lasciar cadere<br />

l’occasione <strong>di</strong> un ringraziamento<br />

non formale, ma<br />

molto sentita nei confronti<br />

<strong>di</strong> don Enrico. La sua<br />

azione per noi è stata molto<br />

importante e il ringraziamento<br />

è senza aggettivi:<br />

il mantenere l’attenzione<br />

in un periodo in cui<br />

non facciamo più notizia è<br />

un dato importante, un<br />

aiuto che va anche oltre<br />

l’aiuto concreto. Ricostruire,<br />

oltre che le case anche<br />

le persone, è un lavoro<br />

lungo, che durerà anni».<br />

Un lavoro <strong>di</strong> ricostruzione<br />

che non ci vede assenti o<br />

estranei.<br />

IN MEMORIA DI TOMMASO ONOFRI<br />

Unacorsaperlascuolamaterna<br />

Tra i progetti che la <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong><br />

<strong>Parma</strong> intende sostenere per<br />

la comunità <strong>di</strong> san Felice, c’è<br />

anche l’offrire collaborazione e contributo<br />

per la messa in sicurezza della<br />

Scuola materna ”Caduti per la patria”,<br />

che accoglie circa 135 bambini,<br />

dai 3 ai 5 anni. Una struttura, anche<br />

questa non agibile, e che necessita<br />

<strong>di</strong> una messa in sicurezza per consentire<br />

ai bambini una ripresa della<br />

loro quoti<strong>di</strong>anità e alle famiglie, soprattutto<br />

a chi ha perso il lavoro, <strong>di</strong><br />

poterlo cercare anche lontano da casa.<br />

Significativamente partecipano a<br />

questo progetto i promotori della<br />

Corsa per Tommy, in particolare<br />

Frontiera 70 <strong>di</strong> san Prospero e la<br />

mamma del piccolo Tommaso Onofri,<br />

Paola Pellinghelli. Un modo per<br />

testimoniare che una trage<strong>di</strong>a può<br />

<strong>di</strong>ventare un’opportunità per fare<br />

del bene e seminare germi <strong>di</strong> vita e si<br />

risurrezione in luoghi devastati dal<br />

terremoto. Dove il ricordo <strong>di</strong> un<br />

bambino, ucciso con violenza, <strong>di</strong>venta aiuto concreto per altri bambini. Il ricavato<br />

della manifestazione sportiva, che domenica 30 settembre vedrà la proposta <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse<br />

iniziative (corsa competitiva, marcia...), sarà devoluto per aiutare la ricostruzione<br />

della scuola ”Caduti per la patria”. E’ possibile iscriversi anche al momento!<br />

Info: lacorsa<strong>di</strong>tommy@gmail.com<br />

mappe<br />

9<br />

2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2


chiesa<br />

10<br />

LUGLIO 2013<br />

11<br />

2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2<br />

CALENDARIO DIOCESANO 2012-2013<br />

OTTOBRE 2012<br />

1 Lunedì S. Messa operatori Curia <strong>di</strong>ocesana - ore 8.30<br />

OttobrEducatori - ore 18.30 in Seminario Minore<br />

Lunedì della <strong>Diocesi</strong> - ore 21 in Seminario minore<br />

3 Mercoledì Incontro coord. catechisti - ore 18.30 in Seminario Minore<br />

4 Giovedì Ritiro presbiterio - ore 9.30 in Cattedrale<br />

Incontro Vicari Zonali - 14 in Seminario Maggiore<br />

5 Venerdì Incontro animatori past. familiare - ore 19 in Seminario minore<br />

6 Sabato Assemblea Usmi - ore 8,45 in Seminario Minore<br />

Cresime adulti - ore 10.45 in Cattedrale<br />

Privi Vespri della Domenica (Tenda della Parola) - ore 19 alla SS Trinità<br />

7 Domenica Incontro famiglie - ore 10.30 Tenda <strong>di</strong> Sara e Abramo (Monticelli)<br />

8 Lunedì OttobrEducatori - ore 21 in Seminario minore<br />

11 Giovedì Formazione presbiterio - ore 9.30 in Seminario minore<br />

Celebrazione per l’apertura dell’Anno della Fede - ore 21 in Cattedrale<br />

12 Venerdì Consiglio Pastorale Diocesano - ore 18.30 in Seminario minore<br />

“Sulla misura del cuore <strong>di</strong> Cristo” - ore 21 in Seminario minore<br />

15 Lunedì OttobrEducatori - ore 21 in Seminario minore<br />

17 Mercoledì Incontro studenti - ore 18 in Cappella universitaria<br />

18 Giovedì Formazione presbiterio nelle Zone<br />

Incontro su Paolo VI e il Vaticano II - ore 21 in Seminario minore<br />

Scuola <strong>di</strong> preghiera per giovani - ore 21 in Santa Lucia<br />

19 Venerdì Veglia Missionaria - ore 21 in Cattedrale<br />

21 Domenica Giornata mon<strong>di</strong>ale missionaria<br />

Arrivo immagine B. V. <strong>di</strong> Fontanellato e apertura della<br />

Settimana Mariana - ore 17 in Cattedrale<br />

25 Giovedì Formazione presbiterio - ore 9.30 in Seminario minore<br />

26 Venerdì Incontro animatori pastorale battesimale - ore 19 in seminario Minore<br />

28 Domenica Chiusura Settimana Mariana - ore 15 in Cattedrale<br />

NOVEMBRE 2012<br />

1 Giovedì Giornata della santificazione universale<br />

SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI<br />

S. Messa del Vescovo - ore 11 in Cattedrale<br />

S. Messa del vescovo - ore 15.30 al cimitero della Villetta<br />

2 Venerdì COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI<br />

S. Messa del vescovo - ore 10 al cimitero <strong>di</strong> Marore<br />

S. Messa del Vescovo per Vescovi, canonici e fedeli defunti<br />

- ore 18.30 in Cattedrale<br />

3 Sabato Incontri <strong>di</strong>ocesano Caritas parrocchiali - ore 15 in Seminario minore<br />

4 Domenica Incontro famiglie - ore 16.30 Tenda <strong>di</strong> Sara e Abramo (Monticelli)<br />

5 Lunedì MEMORIA DI SAN GUIDO MARIA CONFORTI<br />

S. Messa del Vescovo - ore 18.30 in Cattedrale<br />

Lunedì della <strong>Diocesi</strong> - ore 21 in Seminario Minore<br />

7 Mercoledì Incontro culturale confortiano - ore 16 Salone dei Vescovi<br />

S. Messa apertura anno accademico - ore 18 in Steccata<br />

8 Giovedì Consiglio Presbiterale <strong>di</strong>ocesano - ore 9.30 in Seminario minore<br />

Incontro animatori delle Celebrazioni domenicali della Parola<br />

- ore 19-20.30 in Casa madre Saveriane<br />

11 Domenica Giornata del Ringraziamento<br />

12 Lunedì Seminario <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per Vescovi nell’Anno della Fede (dal 12 al 14)<br />

15 Giovedì Consiglio presbiterale - ore 9.30 in Seminario Minore<br />

Scuola <strong>di</strong> preghiera per giovani - ore 21 in Santa Lucia<br />

16 Venerdì “Sulla misura del cuore <strong>di</strong> Cristo” - ore 21in Seminario Minore<br />

17 Sabato Fine settimana <strong>di</strong> spirtualità coniugale - dalle 9.30 a Monticelli<br />

19 Lunedì S. Messa operatori Curia <strong>di</strong>ocesana - ore 8.30<br />

21 Martedì Giornata delle claustrali<br />

Consiglio <strong>di</strong>ocesano Affari economici - ore 15 in Curia<br />

Convegno sul canto liturgico - ore 19 in Seminario minore<br />

22 Giovedì Convegno sulla fede dei bambini “da -9 mesi a 8 anni”<br />

- giovedì e venerdì, ore 17,30 in Camera <strong>di</strong> Commercio<br />

Animatori gruppi adulti-genitori - ore 18.30 in Seminario minore<br />

Incontro su “Paganesimo nella cultura contemporanea?” - ore 21 in<br />

Seminario minore<br />

22 Venerdì Consiglio Pastorale Diocesano - ore 18.30 in Seminario Minore<br />

25 Domenica Giornata <strong>di</strong> sensibilizzazione per il sostentamento del clero<br />

27 Martedì “I martedì del Vescovo” - ore 21<br />

DICEMBRE 2012<br />

1 Sabato Ritiro spirituale Usmi - ore 8.45 Santuario Conforti<br />

Serata Giovanissimi - Seminario minore<br />

2 Domenica Incontro famiglie - ore 16.30 Tenda <strong>di</strong> Sara e Abramo (Monticelli)<br />

3 Lunedì Lunedì della <strong>Diocesi</strong> - ore 21 in Seminario Minore<br />

4 Martedì Festa <strong>di</strong> S. Bernardo - Patrono della <strong>Diocesi</strong><br />

S. Messa del Vescovo - ore 18.30 in Cattedrale<br />

“I martedì del Vescovo” - ore 21<br />

8 Sabato IMMACOLATA CONCEZIONE<br />

S. Messa e or<strong>di</strong>nazioni <strong>di</strong>aconali - ore 11 in Cattedrale<br />

11 Martedì “I martedì del Vescovo” - ore 21<br />

13 Giovedì S. Messa per la Caritas - ore 18 in Ognissanti<br />

Lectio Divina - ore 18 Cappella universitaria<br />

15 Sabato Fine settimana <strong>di</strong> spiritualità coniugale - dalle 9.30 a Monticelli<br />

17 Lunedì S. Messa operatori Curia <strong>di</strong>ocesana e auguri natalizi- ore 8.30<br />

18 Martedì “I martedì del Vescovo” - ore 21<br />

20 Giovedì Scuola <strong>di</strong> preghiera per giovani - ore 21 in Santa Lucia<br />

24 Lunedì VIGILIA DI NATALE - S. Messa - ore 24 in Cattedrale<br />

25 Martedì NATALE DEL SIGNORE - S. Messa - ore 11 in Cattedrale<br />

Secon<strong>di</strong> Vespri - ore 17,30 in Cattedrale<br />

31 Lunedì S. Messa e Te Deum - ore 17 in Cattedrale<br />

Alcuni appuntamenti in<strong>di</strong>cati in questo calendario<br />

potrebbero subire variazioni nei prossimi mesi<br />

GENNAIO 2013<br />

1 Martedì SS. MADRE DI DIO - S. Messa e marcia Pace - ore 17 in Cattedrale<br />

46 a Giornata mon<strong>di</strong>ale della Pace<br />

6 Giovedì EPIFANIA DEL SIGNORE - S. Messa per la Festa dei popoli - ore 11<br />

Giornata dell’Infanzia missionaria<br />

Incontro famiglie - ore 16.30 Tenda <strong>di</strong> Sara e Abramo (Monticelli)<br />

9 Mercoledì Consiglio <strong>di</strong>ocesano Affari Economici - ore 15 in Curia<br />

Inizio catechesi adulti (II gruppo) - ore 19.30 in Str. S. Anna<br />

10 Giovedì Consiglio Presbiterale Diocesano - ore 9.30 in Seminario minore<br />

13 Domenica Festa <strong>di</strong> Sant’Ilario <strong>di</strong> Poitiers - Patrono <strong>di</strong> <strong>Parma</strong><br />

S. Messa del Vescovo - ore 17 in Cattedrale<br />

Giornata <strong>di</strong>ocesanan <strong>di</strong> promozione Avvenire e Vita Nuova<br />

14 Lunedì S. Messa operatori Curia <strong>di</strong>ocesana - ore 8.30<br />

Lunedì della <strong>Diocesi</strong> - ore 21 in Seminario minore<br />

17 Giovedì XXIV Giornata per il <strong>di</strong>alogo ebraico-cristiano<br />

Scuola <strong>di</strong> preghiera per giovani - ore 21 in Santa Lucia<br />

18 Venerdì Dal 18 al 25 gennaio Settimana ecumenica <strong>di</strong> preghiera<br />

per l’unità dei cristiani<br />

Consiglio Pastorale Diocesano - ore 18.30 in Seminario minore<br />

“Sulla misura del cuore <strong>di</strong> Cristo” - ore 21 in Seminario minore<br />

19 Sabato Fine settimana <strong>di</strong> spiritualità coniugale - dalle 9.30 a Monticelli<br />

24 Giovedì Incontro su “Teologia della famiglia” - ore 21 in Seminario minore<br />

26 Sabato Veglia <strong>di</strong> preghiera per la 34 a Giornata per la Vita<br />

- ore 15.30 in Cattedrale<br />

27 Domenica Domenica del Vangelo - Giornata <strong>di</strong>ocesana del Seminario<br />

Giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della Vita consacrata - ore 15.30 Istituto Saveriano<br />

28 Lunedì Dal 28 al 31 Consiglio pemanente Cei - Roma<br />

29 Martedì Incontro coor<strong>di</strong>natori dei catechisti - ore 18.30 in Seminario minore<br />

31 Giovedì Incontro animatori delle celebrazioni domenicali della Parola<br />

- ore 19.30 in Seminario minore<br />

FEBBRAIO 2013<br />

1 Venerdì MEMORIA DEL BEATO A. C. FERRARI<br />

2 Sabato PRESENTAZIONE DEL SIGNORE - 17 a Giornata della Vita Consacrata<br />

S. Messa del Vescovo - ore 17 in S. Giovanni-Cattedrale<br />

3 Domenica 35 a Giornata per la Vita - S. Messa - ore 11 in Cattedrale<br />

Festa della Pace - ore 9 Istituto San Benedetto<br />

Incontro famiglie - ore 16.30 Tenda <strong>di</strong> Sara e Abramo (Monticelli)<br />

4 Lunedì dal 4 al 6: Tre Giorni del clero - ore 9.30 in Seminario minore<br />

Lunedì della <strong>Diocesi</strong> - ore 21 in Seminario Minore<br />

5 Martedì Incontro Vicari zonali - ore 14 in Seminario minore<br />

7 Giovedì Memoria della beata A. M. Adorni<br />

9 Sabato Veglia <strong>di</strong> preghiera per fidanzati e giovani coppie per la Festa<br />

<strong>di</strong> San Valentino - ore 21 in Cattedrale<br />

11 Domenica S. Messa per la Giornata del Malato - ore 15.30 in Cattedrale<br />

11 Lunedì 20 a Giornata Mon<strong>di</strong>ale del Malato<br />

13 Mercoledì LE SACRE CENERI - S. Messa - ore 18.30 in Cattedrale<br />

15 Venerdì “Sulla misura del cuore <strong>di</strong> Cristo” - ore 21in Seminario Minore<br />

16 Sabato Ritiro spirituale Usmi - ore 8,45 Santuario Conforti<br />

Fine settimana <strong>di</strong> spirtualità coniugale - dalle 9.30 a Monticelli<br />

17 Domenica Elezione dei catecumeni - ore 18.30 in Cattedrale<br />

18 Lunedì S. Messa operatori Curia <strong>di</strong>ocesana - ore 8.30<br />

19 Martedì Incontro Cism - ore 10.30 Casa Fraternità Betania (Cella)<br />

20 Mercoledì Animatori dei gruppi adulti-genitori - ore 18.30 in Seminario minore<br />

Incontro coor<strong>di</strong>natori catechiesti - ore 18.30 in Seminario minore<br />

21 Giovedì Scuola <strong>di</strong> preghiera per giovani - ore 21 in Santa Lucia<br />

26 Martedì “I martedì del Vescovo” - ore 21<br />

27 Mercoledì Incontro sulla liturgia delle Domeniche <strong>di</strong> Pasqua C<br />

- ore 21 in Seminario minore<br />

MARZO 2013<br />

1 Venerdì Dall’1 al 3: Esercizi spirituali per i giovani<br />

2 Sabato Ritiro Caritas - ore 15 in Seminario minore<br />

4 Lunedì Lunedì della <strong>Diocesi</strong> - ore 21 in Seminario Minore<br />

5 Martedì “I martedì del Vescovo” - ore 21<br />

6 Mercoledì Anniversario della morte <strong>di</strong> S.E. Mons. S. C. Bonicelli<br />

7 Giovedì Consiglio presbiterale - ore 9.30 in Seminario minore<br />

9 Venerdì Anniversario dell’or<strong>di</strong>nazione espiscopale del Vescovo<br />

10 Domenica Incontro del Vescovo con le famiglie - ore 11 a Soragna<br />

12 Martedì “I martedì del Vescovo” - ore 21<br />

13 Mercoledì Consiglio <strong>di</strong>ocesano per gli Affari Economici - ore 11 in Curia<br />

Incontro sulla liturgia delle Domeniche <strong>di</strong> Pasqua C -<br />

ore 21 in Seminario minore<br />

14 Giovedì Lectio <strong>di</strong>vina - ore 18 Cappella universitaria<br />

“Sulla misura del cuore <strong>di</strong> Cristo” - ore 21in Seminario Minore<br />

15 Venerdì Quaresima missionaria: veglia-<strong>di</strong>giuno - ore 20.45 in Cattedrale<br />

16 Sabato Ritiro spirituale Usmi - ore 8.45 Santuario Conforti<br />

Fine settimana <strong>di</strong> spirtualità coniugale - dalle 9.30 a Monticelli<br />

17 Domenica Giornata <strong>di</strong>oc. <strong>di</strong> sensibilizzazione per la firma dell’8xMille<br />

Ritiro adulti in preparazione della Cresima - ore 9 in Seminario<br />

Magiore<br />

18 Lunedì dal 18 al 21: Consiglio permanente Cei - a Roma<br />

19 Martedì “I martedì del Vescovo” - ore 21<br />

20 Mercoledì S. Messa operatori Curia <strong>di</strong>ocesana e auguri pasquali - ore 8.30<br />

21 Giovedì Scuola <strong>di</strong> preghiera per giovani - ore 21 in Santa Lucia<br />

22 Venerdì Via Crucis citta<strong>di</strong>na (Caritas) - ore 21<br />

23 Sabato Giornata <strong>di</strong>ocesana giovani (Gmg)<br />

24 Domenica 28 a Giornata della Gioventù<br />

Giornata <strong>di</strong> preghiera e <strong>di</strong>giuno per i missionari martiri<br />

LE PALME - ProcessioneeS.Messa-ore10.30<br />

28 GIOVEDÌ In Cattedrale - ore 9.30 S. MESSA CRISMALE<br />

SANTO In Cattedrale - ore 18 S. MESSA IN COENA DOMINI<br />

29 VENERDÌ In Cattedrale - ore 8 UFFICIO DELLE LETTURE E LODI<br />

SANTO In Cattedrale - ore 18 CELEBRAZIONE DELLA PASSIONE<br />

30 SABATO “All’alba del grande e santo sabato” - ore 5.30 SS. Trinità<br />

SANTO In Cattedrale - ore 8 UFFICIO DELLE LETTURE E LODI<br />

In Cattedrale - ore 22 VEGLIA PASQUALE<br />

8 PASQUA DEL SIGNORE<br />

In Cattedrale - ore 11 S. Messa<br />

In Cattedrale - ore 17.30 Vespri battesimali<br />

APRILE 2013<br />

4 Giovedì Gita-pellegrinaggio del clero<br />

6 Sabato Cresime adulti - ore 10.45 in Cattedrale<br />

7 Domenica Incontro famiglie - ore 16.30 Tenda <strong>di</strong> Sara e Abramo (Monticelli)<br />

11 Giovedì Cappella universitaria: convegno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> sul Me<strong>di</strong>oevo - ore 17<br />

12 Venerdì Consiglio Pastorale Diocesano - ore 18.30 in Seminario minore<br />

13 Sabato Celebrazione della Parola - Alleluia! - ore 21 in Battistero<br />

14 Domenica 89° Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore<br />

15 Lunedì S. Messa operatori Curia Diocesana<br />

17 Mercoledì Incontro del Vescovo con gli studenti dei collegi universitari<br />

- ore 19 Cappella universitaria<br />

18 Giovedì Incontro animatori delle celebrazioni domenicali della Parola<br />

- ore 19 in Seminario minore<br />

Scuola <strong>di</strong> preghiera per giovani - ore 21 in Santa Lucia<br />

“Sulla misura del cuore <strong>di</strong> Cristo” - ore 21in Seminario Minore<br />

19 Venerdì Veglia <strong>di</strong> preghiera per le vocazioni - ore 21 in Battistero<br />

20 Sabato Fine settimana <strong>di</strong> spirtualità coniugale - dalle 9.30 a Monticelli<br />

Festa <strong>di</strong>ocesana cresiman<strong>di</strong> - ore 15 piazza Duomo<br />

21 Domenica 50° Giornata <strong>di</strong> preghiera per le vocazioni<br />

27 Sabato Celebrazione della Parola - Alleluia! - ore 21 in Battistero<br />

30 Martedì Convegno sull’iniziazione cristiana - ore 18.30 in Seminario minore<br />

MAGGIO 2013<br />

5 Domenica Giornata <strong>di</strong> sensibilizzazione per il sostegno economico alla<br />

Chiesa Cattolica<br />

Incontro famiglie - ore 16.30 a Monticelli<br />

6 Lunedì Lunedì della <strong>Diocesi</strong> - ore 21 Seminario minore<br />

8 Mercoledì Consiglio <strong>di</strong>oc. Affari economici - ore 15 in Curia<br />

9 Mercoledì Consiglio presbiterale - ore 9,30 in Seminario min.<br />

Cappella universitaria: convegno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sull’economia del dono<br />

- ore 17<br />

12 Domenica ASCENSIONE - 47 a Giornata delle comunicazioni sociali<br />

Pellegrinaggio <strong>di</strong>ocesano della sofferenza. Santa Messa col<br />

Vescovo - ore 16 al Santuario <strong>di</strong> Fontanellato<br />

13 Lunedì S. Messa operatori della Curia <strong>di</strong>ocesana - ore 8.30<br />

16 Giovedì Pellegrinaggio del presbiterio - ore 9.30 a Fontanellato<br />

Incontro coor<strong>di</strong>natori dei catechisti - ore 18.30 in Seminario Minore<br />

Scuola <strong>di</strong> preghiera per giovani - ore 21 in Santa Lucia<br />

18 Sabato Fine settimana <strong>di</strong> spirtualità coniugale - dalle 9.30 a Monticelli<br />

Veglia <strong>di</strong> Pentecoste - ore 21 in Cattedrale<br />

19 Domenica SOLENNITÀ DI PENTECOSTE - Cresima adulti - ore 11 in Cattedrale<br />

20 Lunedì dal 20 al 24: Assemblea generale Cei - a Roma<br />

23 Giovedì Pellegrinaggio universitari a Fontanellato - ore 18<br />

24 Venerdì Consiglio pastorale <strong>di</strong>ocesano - ore 18.30 in Seminario minore<br />

25 Sabato Assemblea Usmi - ore 8.45 Casa madre saveriane<br />

26 Domenica SS. TRINITÀ<br />

30 GIOVEDÌ Giornata Eucaristica Diocesana - S. Messa e Processione<br />

verso la Cattedrale - ore 20.30 alla Ss. Annunziata<br />

GIUGNO 2013<br />

2 Domenica SOLENNITÀ DEL CORPO E SANGUE DEL SIGNORE<br />

6 Giovedì Incontro vicari zonali - ore 10 in Curia<br />

7 Venerdì SOLENNITÀ DEL SACRO CUORE DI GESÙ<br />

Giornata <strong>di</strong> Santificazione Sacerdotale<br />

Ritiro presbiterio - ore 9.30, Villa Paganini<br />

12 Mercoledì Consiglio <strong>di</strong>ocesano per gli affari economici<br />

- ore 15 in Curia<br />

14 Venerdì Consiglio pastorale <strong>di</strong>ocesano<br />

- ore 18.30 in Seminario minore<br />

23 Domenica Festa <strong>di</strong> San Giovanni Battista<br />

Chiusura dell’Anno pastorale<br />

S. Messa - ore 18 in Battistero e Cattedrale<br />

28 Venerdì Anniversario dell’or<strong>di</strong>nazione presbiterale<br />

del Vescovo<br />

29 Sabato Cresime adulti - ore 11 in Cattedrale<br />

30 Domenica Giornata per la Carità del Papa<br />

18 Giovedì Compleanno del Vescovo<br />

dal 23 al 28<br />

28° Giornata Mon<strong>di</strong>ale della Gioventù<br />

a Rio de Janeiro (Brasile)<br />

AGOSTO 2013<br />

8 Giovedì Pellegrinaggio del clero - ore 9 al Seminario<br />

<strong>di</strong> Berceto<br />

15 Lunedì SOLENNITÀ DELL’ASSUNZIONE B. V. MARIA<br />

S. Messa del Vescovo - ore 11 in Cattedrale<br />

dal 19 al 23 Esercizi spirituali presbiteri - Villa S. Maria<br />

dal 29 agosto XVII Corso Biblico Diocesano<br />

al 1 settembre - in Seminario minore<br />

SETTEMBRE 2013<br />

1 Domenica 8 a Giornata per la Salvaguar<strong>di</strong>a del Creato<br />

dal 6 all’8<br />

Ritiro aperto a tutti (Tenda della Parola)<br />

a Villa Santa Maria (Fornovo)<br />

14 Sabato Fine settimana <strong>di</strong> spirtualità per fidanzati, sposi<br />

e animatori <strong>di</strong> pastorale familiare<br />

- dalle 9.30 Tenda <strong>di</strong> Sara e Abramo (Monticelli)<br />

LEGENDA • Feste e solennità dei Tempi liturgici<br />

Giornate nazionali e mon<strong>di</strong>ali<br />

Celebrazioni liturgiche presiedute dal Vescovo<br />

Iniziative <strong>di</strong> interesse <strong>di</strong> tutta la <strong>di</strong>ocesi<br />

Iniziative dei singoli settori o realtà pastorali<br />

chiesa<br />

2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2


FESTA<br />

L’or<strong>di</strong>nazioneperlemanidelVescovoSolmialsantuario<strong>di</strong>sanGuidoConforti<br />

Don Carlo Salvadori, presbitero<br />

consegnato alla Chiesa e al mondo<br />

chiesa<br />

12<br />

2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2<br />

Prelu<strong>di</strong>o, in senso cronologico,<br />

della festa, ma in un<br />

qualche modo anche frutto<br />

dei 50 anni <strong>di</strong> vita della parrocchia<br />

<strong>di</strong> santa Maria del Rosario,<br />

l’or<strong>di</strong>nazione presbiterale <strong>di</strong><br />

Carlo Salvadori, cresciuto in<br />

quella parrocchia, in cui si è confrontato<br />

con esempi concreti <strong>di</strong><br />

ministero presbiterale e dove<br />

domenica scorsa ha celebrato la<br />

prima messa solenne. Sabato 22<br />

settembre, nel santuario san<br />

Guido Conforti, attorniato dai<br />

familiari, dalla famiglia saveriana,<br />

in cui è entrato a far parte per<br />

rispondere alla chiamata missionaria,<br />

e da numerosi amici,<br />

Carlo Salvadori, per l’imposizione<br />

delle mani del Vescovo monsignor<br />

Enrico Solmi, è <strong>di</strong>ventato<br />

presbitero, portando così a compimento<br />

quel « desiderio — come<br />

aveva confidato allo stesso<br />

vescovo — <strong>di</strong> aiutare i giovani ad<br />

avere senso nella vita, a non lasciarsi<br />

andare alla deriva del<br />

vuoto». Corona, attorno all’altare,<br />

tanti confratelli anziani che,<br />

come ha ricordato all’inizio della<br />

celebrazione, il Superiore regionale,<br />

padre Attanasio, godono<br />

nel consegnare a Carlo il testimone.<br />

In una liturgia, ricca<br />

delle aspirazioni e delle voci del<br />

mondo intero, in un intreccio <strong>di</strong><br />

cuori e <strong>di</strong> legami tra chiese sorelle.<br />

DALLE ZONE<br />

Insieme, uniti per «invocare la Sapienza<br />

che viene dall’Alto», come<br />

ricordava l’apostolo<br />

Giacomo nella lettura proclamata.<br />

Dono ripercorso da monsignor<br />

Solmi, per coglierne la profon<strong>di</strong>tà<br />

e l’attualità per la nostra vita.<br />

Sapienza dall’Alto, in contrapposizione<br />

con quella del mondo,<br />

«che porta gelosia e contesa...».<br />

Così il Vescovo, rivolgendosi a<br />

Carlo: «c’è già un tratto della tua<br />

futura vita <strong>di</strong> sacerdote - <strong>di</strong> missionario:<br />

in senso negativo, non fare<br />

mai soffrire nessuno, specialmente<br />

nella chiesa, a causa della chiesa;<br />

in senso positivo, fare opera <strong>di</strong> pace<br />

per seminare la giustizia».<br />

Sapienza, che è luce che ci fa apre<br />

al progetto <strong>di</strong> Dio, facendoci accogliere<br />

anche strade forse <strong>di</strong>verse<br />

da quelle iniziate. Come la<br />

chiamata, mentre Carlo era in formazione<br />

al Seminario <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>,<br />

alla missione alle genti. Innesto <strong>di</strong><br />

una nuova vocazione, accompagnato<br />

e sostenuto anche dal padre<br />

spirituale «che ora ricor<strong>di</strong>amo<br />

mentre vive la malattia, ad essere<br />

aperto al Regno <strong>di</strong> Dio che tocca il<br />

mondo e ascoltando parole e stimoli<br />

che proprio da questo mondo<br />

vengono». Sapienza, che non è solo<br />

«è guida alla tua condotta, al<br />

tuo stile <strong>di</strong> vita umano, cristiano,<br />

presbiterale, ma ora ti consacra<br />

presbitero». Ed è la pagina del vangelo,<br />

sottolinea monsignor Solmi,<br />

ad offrire «uno spaccato del tuo essere<br />

e del tuo ministero». Di fronte<br />

al Figlio dell’Uomo, che sta per essere<br />

consegnato nelle mani degli<br />

uomini. Una consegna, quella <strong>di</strong><br />

Gesù, ma anche quella <strong>di</strong> Carlo.<br />

Una consegna per servire, «con gli<br />

stessi sentimenti <strong>di</strong> Gesù, che si è<br />

consegnato nelle mani degli uomini».<br />

Consacrato e consegnato «alla<br />

Chiesa, al mondo, nuovo, come<br />

persona fatta segno <strong>di</strong> Cristo Buon<br />

Pastore, carico non solo della libertà,<br />

della volontà e <strong>di</strong> quanto ti<br />

rende uomo, ma anche della tua<br />

debolezza. Non aver paura — ha<br />

invitato il Vescovo — e, con il salmo,<br />

prega: Dio, per il tuo nome,<br />

salvami e troverai che il Signore è il<br />

tuo aiuto, ti sosterrà sempre». Una<br />

consegna, per la vita. La sua e la<br />

nostra.<br />

L’incontroalterminedelpercorsosocio-politicosullapartecipazione<br />

Maria Romana De Gasperi a Medesano<br />

Lafigliadellostatistaparleràadunincontrodell’Azionecattolica<br />

Venerdì 5 ottobre alle<br />

20.45 presso la Sala Baratta<br />

<strong>di</strong> Medesano, la comunità<br />

parrocchiale e civile<br />

avrà l’onore <strong>di</strong> accogliere Maria<br />

Romana De Gasperi. Invitata<br />

dall’Azione Cattolica giovani<br />

a conclusione del percorso culturale<br />

socio-politico sul tema<br />

della partecipazione, Maria<br />

Romana traccerà alcuni tratti<br />

della personalità del padre Alcide<br />

come uomo, come cristiano<br />

e come politico in riferimento<br />

ai momenti più significativi<br />

della sua esperienza.<br />

Obiettivo della serata: la formazione<br />

alla politica come “alta<br />

forma <strong>di</strong> carità” ( Paolo VI ).<br />

Attraverso la sua testimonianza<br />

<strong>di</strong> figlia innanzitutto, vorremmo portare soprattutto<br />

i giovani ad appassionarsi ai valori più nobili e alti<br />

che hanno ispirato l’azione politica e la vita <strong>di</strong> Alcide<br />

De Gasperi con la speranza che possano accogliere<br />

l’invito, espresso anche recentemente dal Papa<br />

e dai vescovi, ad impegnarsi per acquisire una<br />

formazione politica e sociale <strong>di</strong> livello per poi eser-<br />

citarla a servizio del bene comune<br />

<strong>di</strong> cui si avverte fortemente<br />

l’esigenza e l’urgenza.<br />

“Nella visione cristiana l’uomo<br />

non si realizza da solo, ma grazie<br />

alla collaborazione con gli<br />

altri e ricercando il bene comune.<br />

Per questo appare necessaria<br />

una seria educazione<br />

alla socialità e alla citta<strong>di</strong>nanza,<br />

me<strong>di</strong>ante un’ampia <strong>di</strong>ffusione<br />

dei principi della dottrina<br />

sociale della Chiesa, anche rilanciando<br />

le scuole <strong>di</strong> formazione<br />

all’impegno sociale e politico...<br />

(da “Orientamenti pastorali<br />

per il decennio 2010-12”<br />

, cap 5).<br />

Per il suo impegno rivolto anche<br />

alle future generazioni<br />

confermandosi non solo uomo d’azione, ma anche<br />

“ progettista” politico che sapeva guardare ben oltre<br />

i confini nazionali, con la nostra serata in amicizia<br />

vogliamo rendere attuale la figura <strong>di</strong> Alcide De Gasperi<br />

come testimone attivo <strong>di</strong> valori cristiani e ricordarlo<br />

come uomo <strong>di</strong> fede e <strong>di</strong> speranza per l’oggi.<br />

(Lucia Consigli)<br />

FESTA PER PADRE ZONI E PADRE MEZZADRI<br />

Ricorrenze speciali in San Benedetto<br />

Domenica 23 scorso, in San Benedetto, la comunità ha salutato due missionari<br />

legati alla parrocchia; il carmelitano Bernardo Zoni, da 59 anni in<br />

Giappone, che festeggiava i 60 anni <strong>di</strong> consacrazione, e il saveriano padre<br />

Giovanni Mezzadri da 40 anni in Brasile. Entrambi, in ottobre, ripartiranno<br />

per le rispettive missioni. Nella foto, da sinistra: Don Mario Moriggi<br />

parroco <strong>di</strong> San Benedetto; padre Efrem Martinelli; padre Pio Janes<br />

carmelitano Priore del convento della SS. Trinità; padre Bernardo Zoni;<br />

padre Giovanni Mezzadri; <strong>di</strong> spalle, padre Carmelo Stucchi, carmelitano.<br />

INVITO AGLI ANIMATORI<br />

Incontro sulla pastorale familiare<br />

Il 2012-2013 si presenta come un anno ricco <strong>di</strong> eventi importanti. Un motivo<br />

più che sufficiente per ritrovarsi insieme — Ufficio <strong>di</strong>ocesano per la<br />

Pastorale della Famiglia ed animatori della pastorale familiare — venerdì<br />

5 ottobre alle 19 in Seminario Minore per attuare quella comunione e<br />

quella corresponsabilità che il Vescovo in<strong>di</strong>cava come obiettivi e mete già<br />

nella sua prima lettera. Un’occasione e una volontà, per l’Ufficio, <strong>di</strong> ascolto<br />

delle situazioni delle singole comunità, <strong>di</strong> aggiornamento sulle iniziative<br />

in atto. Un’opportunità per mettere in comune esperienze e “buone<br />

pratiche”, confrontarsi sugli aspetti più importanti e, talvolta, più delicati<br />

della relazione con le famiglie, con i fidanzati, con le persone che vivono<br />

la separazione, il <strong>di</strong>vorzio, la preoccupazione per la mancanza <strong>di</strong> lavoro,<br />

l’impegno <strong>di</strong> cura <strong>di</strong> anziani e malati.<br />

Un momento pensato, anche, per illustrare i sussi<strong>di</strong> <strong>di</strong> catechesi e gli altri<br />

supporti che l’Ufficio Famiglia ha pre<strong>di</strong>sposto con particolare riferimento<br />

all’Anno della Fede.<br />

Per tutti, il desiderio <strong>di</strong> continuare a servire la Chiesa, a testimoniare la<br />

bellezza e la gioia del matrimonio e della vita <strong>di</strong> famiglia e la volontà <strong>di</strong><br />

affidare al Signore l’operare comune. Il Papa, nella lettera apostolica “Porta<br />

Fidei”, ci conferma nella fede, ci ricorda <strong>di</strong> porre nelle mani del Signore<br />

l’esito del nostro agire e, contemporaneamente, ci guida verso uno<br />

squarcio <strong>di</strong> luce che deve affascinarci ed attrarci.<br />

PER TUTTE LE FAMIGLIE E I PARROCI<br />

Incontro alla Tenda <strong>di</strong> Sara e Abramo<br />

Ad ottobre del prossimo anno il Centro Diocesano <strong>di</strong> Spiritualità Coniugale<br />

“La Tenda <strong>di</strong> Sara e Abramo” compirà 10 anni. Una ricorrenza importante,<br />

un tratto <strong>di</strong> strada significativo, un’occasione <strong>di</strong> festa, un motivo<br />

<strong>di</strong> speranza, perché è il Signore che ha fatto tutto questo! La sua Provvidenza<br />

ci ha guidato, sostenuto, protetto. La gioia che ci dona ci sprona<br />

a guardare avanti. Quale modo migliore se non quello <strong>di</strong> ritrovarci insieme<br />

al Centro Diocesano <strong>di</strong> Spiritualità Coniugale per celebrare l’Eucaristia,<br />

per stare insieme, per giocare, per rendere lode al Signore?<br />

L’appuntamento è per domenica 7 ottobre:<br />

ore 10.30: ritrovo e accoglienza; 11: Eucaristia; 13: pranzo; 14.30 giochi genitori<br />

e figli; 16: arrivederci.<br />

Chi è invitato? Chi aspettiamo? Tutti, veramente tutti! Le tante famiglie<br />

che hanno già sostato presso “la Tenda”; le tante persone che in <strong>di</strong>versi<br />

mo<strong>di</strong> ci aiutano gratuitamente, con amore, assiduità, con<strong>di</strong>visione e passione,<br />

alle quali rinnoviamo il nostro grazie.<br />

Chi già è “Amico della Tenda”; chi ha partecipato a “Vacanze insieme”. La<br />

Tenda non è un “club” aperto a pochi iniziati. E’, invece, una grande opportunità<br />

ed una grande risorsa offerte alla comunità cristiana per valorizzare<br />

il ministero coniugale ed il tempo del fidanzamento; per accompagnare<br />

il cammino della famiglia alla scoperta <strong>di</strong> essere chiesa domestica<br />

sempre, “nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, …”. E’<br />

un grande dono del Signore per il bene comune e per la crescita della fede,<br />

della speranza, della gioia e della carità nelle famiglie e, attraverso le<br />

famiglie, nelle comunità parrocchiali e nella società. Anno della Fede,<br />

dell’accoglimento della nuova lettera pastorale, dell’avvio delle Nuove<br />

Parrocchie, dell’inizio della visita pastorale. Anno ricco <strong>di</strong> Grazia, come<br />

tutti i doni del Signore. A noi spetta accoglierla e metterla a frutto. Nella<br />

comunione, nella corresponsabilità, nella fede, nella quoti<strong>di</strong>anità <strong>di</strong> vita<br />

della nostra famiglia.<br />

(Ufficio <strong>di</strong>ocesano Famiglia)<br />

FONDO DI SOLIDARIETÀ DEL CLERO<br />

Assemblea degli iscritti<br />

Giovedì 4 ottobre, in Seminario Minore, alle ore 14.30, l’assemblea degli<br />

iscritti al Fondo <strong>di</strong> solidarietà del clero, che prevede - all’or<strong>di</strong>ne del giorno<br />

- l’approvazione del nuovo statuto. Si raccomanda vivamente la partecipazione<br />

<strong>di</strong> tutti gli iscritti, vista la delicatezza e l’importanza degli argomenti.


1962 - 2012<br />

Nata come “chiesa nuova” <strong>di</strong> Ognissanti, col tempo la comunità è cresciuta e ha portato<br />

frutti. Il ricordo del parroco don Ferri e <strong>di</strong> tre “ex” storici (Magri, Sacchi e Mattioli)<br />

I 50 anni <strong>di</strong> Santa Maria del Rosario<br />

Il30settembrefestainviaIsolatraricor<strong>di</strong>delpassatoesguar<strong>di</strong>alfuturo<br />

A<br />

ccontentiamoci<br />

(per ora) <strong>di</strong> magri<br />

stralci: <strong>di</strong> memoria<br />

riconoscente (del passato),<br />

<strong>di</strong> vita appassionata<br />

(nel presente), <strong>di</strong> sguar<strong>di</strong><br />

speranzosi (al futuro). Ottimo<br />

sottotitolo. Il titolo -<br />

e il resto dell’opera - li leggeremo<br />

a Natale: “Santa<br />

Maria del Rosario - 50 anni<br />

<strong>di</strong> Missione”. Un libro,<br />

un foto-<strong>di</strong>ario commemorativo.<br />

Ne abbiamo visto le<br />

bozze: certo non ci sarà<br />

tutto <strong>di</strong> tutti, ma molto sì;<br />

le tracce <strong>di</strong> singoli e gruppi,<br />

parroci, cappellani e<br />

vescovi, laici e religiosi<br />

che in mezzo secolo hanno<br />

posto il loro tassello<br />

per sviluppare il mosaico<br />

<strong>di</strong> una comunità che oggi conta<br />

5900 anime e che fino al ’69 copriva<br />

anche i territori <strong>di</strong> San Pellegrino<br />

e San Marco. Un libro per confermare<br />

- ricordando la Lettera del Vescovo<br />

Bonicelli - che “la parrocchia<br />

è l’espressione più imme<strong>di</strong>ata della<br />

realtà della Chiesa”; perché la parrocchia<br />

è “la famiglia <strong>di</strong> Dio, come<br />

una fraternità animata dallo spirito<br />

d’unità” (LG 28) ed è il volto principale<br />

con cui la comunità cristiana<br />

si fa conoscere a tutti, anche a chi<br />

non crede. L’anniversario della de<strong>di</strong>cazione<br />

della chiesa è domenica<br />

30 settembre (nel ’62 celebrò mons.<br />

Colli, in partenza per il Concilio)<br />

ma eventi e celebrazioni hanno<br />

preso il via da giugno, e fino a giugno<br />

2013 proseguiranno. Ad oggi 5<br />

parroci si sono succeduti. Di quattro<br />

abbiamo intercettato voci e<br />

scritti. Il “costruttore” mons. Domenico<br />

Magri è il depositario della<br />

storia iniziale <strong>di</strong> via Isola, quando<br />

Santa Maria era succursale <strong>di</strong><br />

Ognissanti e quando (’77) con San<br />

Marco fu costituita la Comunità interparrocchiale,<br />

prototipo <strong>di</strong> “nuova<br />

parrocchia” destinata a camminare<br />

in stretto rapporto pastorale e<br />

amministrativo. Don Magri ricorda<br />

con trasporto i primi anni, con l’assistenza<br />

alla gente dei “capannoni”<br />

nel quartiere Baganza, povere famiglie<br />

sra<strong>di</strong>cate durante il fascismo<br />

dalle case fatiscenti delle vie a<strong>di</strong>acenti<br />

via Bixio: «la chiesa era fuorimano,<br />

ma venivano in tanti, c’era la<br />

fila». Commovente, dopo una messa<br />

celebrata in un seminterrato <strong>di</strong><br />

via Baganza, il passaggio del Vescovo<br />

sotto le finestre dei palazzi in via<br />

Colla. Tutti si affacciavano salutandolo<br />

esultanti. «Ma fino a un minuto<br />

prima temeva che lo avrebbero<br />

trattato male. L’ho convinto io:<br />

“avranno riguardo, vedrà!”». I fon<strong>di</strong><br />

per i danni <strong>di</strong> guerra alla chiesa <strong>di</strong> S.<br />

Teresa (borgo Tanzi) non bastarono<br />

per erigere S. Maria, così oltre alle<br />

offerte dei fedeli, da mons. Colli<br />

giunsero «6 milioni, suoi. Ne restituii<br />

4. Versandogli le rate <strong>di</strong>ceva “mi<br />

vergogno, mi tocca fare la parte dello<br />

strozzino!”, così mi rilasciava ricevute<br />

<strong>di</strong> somme maggiorate». I muratori<br />

finirono i lavori, ma la Chiesacomunità<br />

«è un cantiere sempre<br />

aperto e ancora mi stupisce quello<br />

che abbiamo realizzato grazie alla<br />

nostra testimonianza».<br />

Nel ’78, su <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> mons.<br />

Pasini, il testimone passa a don<br />

Sergio Sacchi, fino al 2000. «Don<br />

Magri mi aveva affidato l’incarico<br />

<strong>di</strong> far emergere la Casa della Gioventù.<br />

Con don Maggiali, don Dattaro<br />

e don Bonati - bella squadra <strong>di</strong><br />

lavoro - ho con<strong>di</strong>viso progetti, <strong>di</strong>scussioni,<br />

preghiere, debiti e cibo,<br />

uniti dalla gioia <strong>di</strong> servire». In quegli<br />

anni le gite <strong>di</strong>ventavano<br />

pellegrinaggi, i giovani<br />

imparavano ad assaporare<br />

la preghiera, ad essere<br />

animatori in gamba e a<br />

scoprire la propria vocazione.<br />

Religiosa fu quella<br />

<strong>di</strong> suor Luisa Zavaroni<br />

(Piccole figlie), don Paolo<br />

Salvadori, il fratello Carlo<br />

Maria (or<strong>di</strong>nato sabato 22<br />

settembre) e suor Elisa<br />

Lazzari.<br />

«Quando le esperienze si<br />

vivono con intensità e volentieri,<br />

il tempo vola»,<br />

scrive don Giuseppe Mattioli,<br />

parroco fino al 2007,<br />

inviato dalla Bassa da<br />

mons. Bonicelli. «Anni ricchi<br />

<strong>di</strong> amicizia e corresponsabilità.<br />

La catechesi<br />

si rinnovava coinvolgendo i genitori.<br />

L’attenzione ai giovani, un fedele<br />

impegno liturgico, una particolare<br />

cura per la necessità dei poveri rendevano<br />

la parrocchia sempre più<br />

“famiglia <strong>di</strong> famiglie”». Nel 2007 ha<br />

visto partire Carlo Salvadori missionario<br />

in Camerun. Sabato scorso<br />

la gioia <strong>di</strong> ritrovarlo, nuovo presbitero.<br />

«Rinnovo il mio grazie ad una<br />

comunità capace <strong>di</strong> doni così gran<strong>di</strong>».<br />

Piace lo slogan “memoria, passione,<br />

speranza” a don Demetrio Ferri,<br />

parroco da quasi 3 anni. «Bello<br />

pensare a questa chiesa come fatta<br />

<strong>di</strong> pietre vive, plasmata dai preti che<br />

l’hanno servita. Ognuno ha dato il<br />

suo tocco perché ne apparisse il volto<br />

(io devo ancora vedere qual è il<br />

TUTTI INSIEME • Non solo ricor<strong>di</strong>, visto che molte delle esperienze <strong>di</strong> allora proseguono oggi (”per andare avanti è bene voltarsi<br />

in<strong>di</strong>etro”). In ”Santa Maria del Rosario - 50 anni <strong>di</strong> Missione” ritroveremo racconti e immagini delle opere <strong>di</strong> 5 parroci (i ”don” Magri,<br />

Sacchi, Mattioli, Ponci, Ferri), 10 cappellani (don Maggiali, Montali, Schianchi, Dattaro, Masini, Bonati, Brizzi Albertelli, Vitali, Ruiz Mesa,<br />

Karangwa), un <strong>di</strong>acono e tanti gruppi, alcuni nati in parrocchia e poi propagatisi: Caritas, Mission, i gruppi famiglia, anziani e malati,<br />

liturgia, catechismo, preparazione al Battesimo e ricreativo; i ministri straor<strong>di</strong>nari dell’Eucarestia, gli scout Agesci <strong>Parma</strong> 4, l’oratorio Stella<br />

polare, l’Unione sportiva Astra; Fede e Luce, S. Vincenzo; i cori ”Ilario <strong>di</strong> Poitiers” e dei giovani, ma anche il servizio meno appariscente <strong>di</strong><br />

segretari e consiglieri.<br />

CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI<br />

Mostra,testimonianze<br />

elecresimecolVescovo<br />

Tra gli eventi a suggello dei<br />

primi 50 anni, sabato 29<br />

settembre alle 15 apre la<br />

mostra <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti e foto <strong>di</strong> bambini<br />

e ragazzi (tema “La parrocchia”).<br />

Alle 21, concerto “Immagini,<br />

voci, strumenti”. Partecipano:<br />

coro Oratorio dei Rossi;<br />

coro dei bambini e giovani della<br />

parrocchia; ensemble Ars<br />

Musicae. Domenica 30 settembre<br />

(anniversario de<strong>di</strong>cazione),<br />

ore 18, messa solenne cui seguirà<br />

cena comunitaria. Martedì<br />

2 e mercoledì 3 ottobre, ore<br />

21-22.30, esercizi spirituali pre<strong>di</strong>cati da p. Tommasi, stimmatino,<br />

parroco SS. Stimmate. Domenica 7 ottobre (Madonna del Rosario),<br />

Cresime presiedute dal Vescovo. Giovedì 11, ore 9-18.30, adorazione.<br />

Ore 21, veglia e testimonianza <strong>di</strong> sr. Giovanna Negrotto,<br />

Piccola sorella pellegrina del Vangelo ispirata a Charles De Foucauld,<br />

animatrice a <strong>Parma</strong> <strong>di</strong> varie comunità, esperta <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo interreligioso<br />

e reduce da lunga esperienza in Oriente. Prossimamente,<br />

nuovi incontri sulle encicliche Lumen Gentium e Sacrosanctum<br />

Concilium.<br />

mio...). Tra gioie e dolori, croci e sod<strong>di</strong>sfazioni,<br />

non la cambierei mai. Ho<br />

raccolto un’ere<strong>di</strong>tà e sento la resposabilità<br />

<strong>di</strong> esserne custode». Gianluca<br />

Piron<strong>di</strong>, unico <strong>di</strong>acono permanente,<br />

serve dal 2000. Ha aiutato gli<br />

ultimi tre parroci ad inserirsi, ma il<br />

“mestiere” lo ha imparato dalla comunità:<br />

«lo spirito <strong>di</strong> servizio è sempre<br />

presente, anche con gruppi che<br />

altrove mancano. Il cammino è <strong>di</strong>fficile<br />

ma rimane il desiderio <strong>di</strong> andare<br />

avanti ed essere segno <strong>di</strong> comunione,<br />

soprattutto ora che le<br />

Nuove parrocchie hanno preso forma».<br />

Suor Luisa Zavaroni è entrata in S.<br />

Maria a 17 anni. «Mi sentivo a casa.<br />

Ero come il prezzemolo», tra Caritas,<br />

gruppo liturgico, catechisti, giovani.<br />

A 27 anni la scelta del convento.«La<br />

vita in comunità con i preti è<br />

stata una scuola <strong>di</strong> vita. Sono grata<br />

a tutti loro». Elisa Lazzari, saveriana,<br />

stu<strong>di</strong>a dottrina sociale della<br />

chiesa alla Gregoriana a Roma, imparerà<br />

il francese a Parigi, sarà missionaria<br />

in Congo. «Porto nel cuore<br />

S. Maria perché la mia fede ha lì le<br />

sue ra<strong>di</strong>ci e con don Corrado, don<br />

Sergio, gli animatori e altri è cresciuta».<br />

All’uscita dalla sua prima<br />

Messa da “padre”, Carlo Salvadori -<br />

ex promettente calciatore dell’Astra<br />

- commenta: «i parroci passano, ma<br />

la comunità resta. Suonerà paradossale,<br />

ma la fede è portata avanti<br />

dai parrocchiani; il prete è “solo” un<br />

ministro che con<strong>di</strong>vide la Parola e<br />

l’eucaristia. Anche io, da missionario<br />

in Camerun, non sarò essenziale<br />

alla fede della comunità, ma spero<br />

<strong>di</strong> essere una pe<strong>di</strong>na importante per<br />

la sua crescita». E la storia continua.<br />

Erick Ceresini<br />

chiesa<br />

13<br />

2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2


fe<strong>di</strong><br />

14<br />

2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2<br />

EVENTO<br />

Levisiteailuoghi<strong>di</strong>culto,lamostradeglistudenti,ilcalendario2013,latavolarotonda<br />

La VII Giornata parmense del <strong>di</strong>alogo<br />

Il4ottobrel’iniziativadelForuminterreligioso<strong>di</strong><strong>Parma</strong><br />

Il 4 ottobre ritorna la Giornata<br />

parmense per il <strong>di</strong>alogo<br />

interreligioso, giunta<br />

alla settima e<strong>di</strong>zione. Nata<br />

nel 2006 nell’ambito delle celebrazioni<br />

del IX Centenario<br />

della Cattedrale, e organizzata<br />

dal Forum interreligioso “4<br />

ottobre” <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>, che associa<br />

le Chiese avventista, cattolica,<br />

meto<strong>di</strong>sta, ortodossa,<br />

le Comunità ebraica, islamica,<br />

bahà’ì, e a cui collaborano<br />

associazioni interculturali, la<br />

Giornata avrà un anticipo con<br />

le visite ai luoghi <strong>di</strong> culto e<br />

l’allestimento alle Missioni<br />

Estere della mostra “Vie <strong>di</strong><br />

pace con le religioni” (ve<strong>di</strong><br />

box). Mentre il mattino sarà<br />

de<strong>di</strong>cato ancora alle visite, il<br />

pomeriggio ospiterà sempre<br />

alle Missioni Estere una tavola<br />

rotonda e un momento<br />

conviviale. Ne abbiamo parlato<br />

con Luciano Mazzoni,<br />

coor<strong>di</strong>natore del Forum.<br />

«Quest’anno abbiamo scelto<br />

un tema molto vicino ai citta<strong>di</strong>ni<br />

rendendoci conto che se<br />

la religione esprime una fede<br />

viva deve essere a contatto con<br />

l’esperienza quoti<strong>di</strong>ana, e<br />

quin<strong>di</strong> non potevamo sfuggire<br />

alla morsa <strong>di</strong> questa crisi che<br />

mette in <strong>di</strong>fficoltà a livello economico<br />

sociale e psicologico<br />

gran<strong>di</strong> fasce della popolazione.<br />

Le Comunità offriranno le<br />

loro proposte per questo <strong>di</strong>fficile<br />

momento».<br />

La sorpresa della Giornata<br />

sarà la nuova e<strong>di</strong>zione del Calendario<br />

delle Famiglie <strong>di</strong><br />

Abramo: «sempre rinnovato,<br />

il Calendario riproduce le immagini<br />

<strong>di</strong> tanti momenti con<strong>di</strong>visi<br />

dalle Comunità nel<br />

2012. Per noi è una testimonianza<br />

e l’auspicio che anche<br />

il 2013 ci aiuti a vivere insieme<br />

le pagine <strong>di</strong> una storia che<br />

Da martedì 2 a giovedì 4 ottobre alle Missioni Estere mostra<br />

“Vie <strong>di</strong> pace con le religioni”, realizzata nell’ambito del Progetto<br />

EDUC della Provincia dagli idr con gli studenti e le studentesse<br />

<strong>di</strong> Ulivi, Marconi, Maria Luigia, Albertina Sanvitale,<br />

Romagnosi. Negli stessi giorni dalle 9 alle 12.30 visite alla<br />

chiesa avventista, alla cattedrale e al centro islamico; mercoledì<br />

3 (9-13) e giovedì 4 ottobre (10-12) visite alla sinagoga,<br />

mercoledì 3 e giovedì 4 ottobre (9-12.30) visite alla chiesa<br />

meto<strong>di</strong>sta. Giovedì 4 ottobre alle 16 alle Missioni Estere<br />

presentazione del Calendario delle Famiglie <strong>di</strong> Abramo 2013<br />

e tavola rotonda “Le religioni e la crisi socio-economica”,<br />

con il pastore avventista Daniele La Mantia, il vice presidente<br />

della Comunità ebraica Riccardo Joshua Moretti, Giuseppe<br />

Robiati per la Comunità bahà’ì, un relatore per la Comunità<br />

islamica. A seguire buffet multiculturale.<br />

23 SETTEMBRE<br />

IL PROGRAMMA<br />

COLLETTA •<br />

I 320 euro raccolti<br />

alla Giornata del<br />

Creato saranno<br />

messi a <strong>di</strong>sposizione<br />

attraverso l’ADRA<br />

(Agenzia avventista<br />

sviluppo e soccorso),<br />

dell’Istituto<br />

comprensivo <strong>di</strong><br />

Reggiolo.<br />

CelebratainBattisterolaGiornataecumenicadelCreato<br />

Recuperiamo il rapporto con la terra<br />

per assicurarci un futuro sostenibile<br />

Un’atmosfera <strong>di</strong> cura si è respirata domenica<br />

in Battistero alla Giornata ecumenica<br />

per la salvaguar<strong>di</strong>a del creato,<br />

organizzata dal Consiglio delle Chiese cristiane<br />

e dal Gruppo <strong>di</strong>ocesano giustizia pace ambiente.<br />

Cura espressa negli interventi e nell’attenzione<br />

a chi li ha proposti, nella con<strong>di</strong>visione<br />

<strong>di</strong> un sobrio e sano pasto, nell’ascolto<br />

della Parola e nella risposta in parole e canto.<br />

Il soggetto al centro è stato il suolo ferito, non<br />

un’entità staccata dai suoi abitanti — ha spiegato<br />

la pastora meto<strong>di</strong>sta Mirella Manocchio<br />

commentando Genesi, Deuteronomio, Levitico<br />

e Romani — ma l’Adàmà (terra) da cui<br />

Adàm (essere umano), è stato tratto prima <strong>di</strong><br />

essere insufflato <strong>di</strong> spirito. Un’unità che le interpretazioni<br />

e le pratiche non hanno inteso<br />

nella linea del ruolo <strong>di</strong> coltivatore e custode<br />

della terra affidato al “terroso”, (Gen 2), ma in<br />

quella <strong>di</strong> soggiogatore e dominatore (Gen 1)<br />

nel senso deteriore: non Re pastore ma despota.<br />

E’ importante, perciò, ha concluso Manocchio,<br />

che cristiani e cristiane riscoprano<br />

quest’unità teologica che chiede una sensibilità<br />

nuova e azioni quoti<strong>di</strong>ane rispettose <strong>di</strong> tutto<br />

il creato. Un programma nell’agenda del<br />

Consiglio mon<strong>di</strong>ale delle Chiese che nel 1983<br />

a Vancouver ha in<strong>di</strong>cato giustizia, pace e sal-<br />

vaguar<strong>di</strong>a del creato un trinomio inscin<strong>di</strong>bile.<br />

Un quadro preoccupante della situazione del<br />

suolo è stato tracciato da Lorenzo Frattini, presidente<br />

<strong>di</strong> Legambiente Emilia-Romagna: premettendo<br />

che «il terreno agricolo è risorsa finita<br />

e non rinnovabile», ha osservato che nella<br />

nostra regione dal 1976 al 2003 l’urbanizzazione<br />

ha “mangiato” 80.000 ettari <strong>di</strong> terreno,<br />

l’equivalente del cibo per sfamare 400.000 persone.<br />

Sebbene oggi la sensibilità verso il tema<br />

sia aumentata, il consumo <strong>di</strong> suolo non si è allentato.<br />

L’Emilia Romagna non ha abbastanza<br />

suolo per uno stile <strong>di</strong> vita che privilegia la carne,<br />

la cui produzione richiede molto spazio.<br />

Le cause della per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> terreno agricolo —<br />

ha spiegato Frattini — sono state prima la ricostruzione<br />

del dopoguerra, in cui c’era un’effettiva<br />

necessità, in seguito colmata, poi infrastrutture,<br />

spinte economiche anche illeggittime,<br />

riciclo <strong>di</strong> denaro “sporco”, interesse dei<br />

Comuni per gli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione. Di<br />

fronte a questa rapina <strong>di</strong> storia, bellezza, sicurezza<br />

e futuro che fare? «Promuovere la cultura,<br />

adeguare le norme, recuperare la bellezza<br />

del paesaggio come atto pubblico» suggerisce<br />

il relatore, che aggiunge: «o tutti facciamo un<br />

passo in<strong>di</strong>etro nel nostro stile <strong>di</strong> vita, o non ce<br />

ne sarà per tutti». (l. c.)<br />

dall’altra parte vede quoti<strong>di</strong>anamente,<br />

anche in questi giorni,<br />

la violenza travestirsi delle<br />

sembianze delle religioni: un<br />

dramma con il quale dovremo<br />

confrontarci temo a lungo».<br />

Come stanno vivendo a livello<br />

locale le Comunità religiose<br />

<strong>di</strong>fficoltà che li vedono in<br />

qualche modo coinvolti?<br />

«Non nascondo che esse creano<br />

turbamento, e qualche volta<br />

fanno emergere <strong>di</strong>versità<br />

non solo <strong>di</strong> opinione, ma <strong>di</strong>fferenti<br />

sensibilità soprattutto<br />

a livello <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zi storici. Questa<br />

sarà una pista <strong>di</strong> lavoro<br />

delicata soprattutto per sanare<br />

problemi che sono stati prima<br />

l’antisemitismo, poi l’islamofobia<br />

e in certi paesi la cristianofobia.<br />

Abbiamo bisogno<br />

<strong>di</strong> creare occasioni; per fortuna<br />

accadono pagine belle come<br />

il <strong>di</strong>alogo <strong>di</strong>retto giudaicoislamico<br />

tra rabbini e imam<br />

rilanciato dalla rivista Arca,<br />

espressione della bellissima<br />

esperienza religiosa <strong>di</strong> Lanza<br />

del Vasto, e il meeting interreligioso<br />

per la pace <strong>di</strong> Sarajevo.<br />

Facendo leva su queste esperienze<br />

ci auguriamo <strong>di</strong> poter<br />

rilanciare anche a <strong>Parma</strong> un<br />

lavoro importante soprattutto<br />

per le nuove generazioni».<br />

Dopo sei anni <strong>di</strong> vita del Forum<br />

quale sviluppo vede in<br />

città nella percezione del <strong>di</strong>alogo?«Ci<br />

pare che da un lato le<br />

istituzioni locali e la scuola,<br />

ma anche un certo tipo <strong>di</strong> opinione<br />

pubblica attenta, riconosca<br />

il Forum come soggetto<br />

ra<strong>di</strong>cato; forse non tutti hanno<br />

compiuto lo stesso sforzo <strong>di</strong><br />

avvicinamento. Vorremmo<br />

sentirci maggiormente accompagnati<br />

in questo percorso che<br />

non può restare <strong>di</strong> un’avanguar<strong>di</strong>a.<br />

Il <strong>di</strong>alogo interculturale<br />

e interreligioso è ciò che le<br />

famiglie vivono ogni giorno;<br />

riteniamo che non possa essere<br />

considerato un’opzione <strong>di</strong><br />

generosità ma per quello che<br />

è: un’esigenza imme<strong>di</strong>ata, forse<br />

la più urgente».<br />

CONGEDI<br />

Laura Caffagnini<br />

Nell’ultimo anno una<br />

nuova presenza al<br />

Consiglio delle Chiese<br />

cristiane si è impegnata<br />

per riempire il vuoto lasciato<br />

da Maria Grazia Sbaffi, scomparsa<br />

nel maggio 2011: Pino<br />

Colombi. Una presenza concreta,<br />

entusiasta, breve come<br />

la traccia <strong>di</strong> una cometa, perché<br />

il pomeriggio del 14 settembre<br />

2012 anche lui se n’è<br />

andato, a sessantasette anni.<br />

Ma Pino, Giuseppe all’anagrafe,<br />

non era un volto nuovo<br />

nella Chiesa evangelica meto<strong>di</strong>sta<br />

<strong>di</strong> <strong>Parma</strong>-Mezzani,<br />

nella città e nella comunità<br />

ecumenica. Evangelico “fiero<br />

della sua fede e dei suoi natali”<br />

— erede per parte <strong>di</strong> madre<br />

dell’istrionismo dei Ferrari<br />

—, impegnato come<br />

membro del consiglio <strong>di</strong><br />

chiesa e pre<strong>di</strong>catore locale,<br />

fratello e amico <strong>di</strong> tutti, Colombi<br />

è stato anche uno stimato<br />

professionista nelle assicurazioni<br />

e nei me<strong>di</strong>a. Cofondatore<br />

<strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o <strong>Parma</strong>, la<br />

prima ra<strong>di</strong>o libera italiana, si<br />

è de<strong>di</strong>cato con passione al<br />

giornalismo sportivo esprimendovi<br />

l’amore per la squadra<br />

del cuore attraverso ra<strong>di</strong>ocronache<br />

e commenti a Tv<br />

<strong>Parma</strong>, ma anche oltre i confini<br />

citta<strong>di</strong>ni. Delle sue competenze<br />

professionali godeva<br />

anche la Comunità meto<strong>di</strong>sta,<br />

<strong>di</strong> cui era l’addetto stampa:<br />

il giorno prima della<br />

scomparsa causata da un ar-<br />

RESTAURATA LA LAPIDE DI RAVÀ<br />

AlCimiteroebraico<br />

ilricordodeidefunti<br />

Tra la feste <strong>di</strong> Rosh ha-Shanà (Capodanno) e Yom<br />

Kippur (Giorno dell’Espiazione), nel Cimitero<br />

ebraico <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> sono stati ricordati i defunti della<br />

Comunità e, in occasione dell’avvenuto restauro della<br />

lapide della sua tomba da parte del Comune <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>, è<br />

stato ricordato il patriota garibal<strong>di</strong>no Eugenio Ravà. Sono<br />

intervenuti il neo rabbino <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> David Sciunnach, il<br />

presidente della Comunità Giorgio Yehuda Giavarini, il<br />

vice Riccardo Yoshua Moretti, un <strong>di</strong>scendente <strong>di</strong> Ravà,<br />

Tobia; il sindaco <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>, Federico Pizzarotti. Il <strong>di</strong>rettore<br />

dell’Archivio storico comunale <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>, Roberto Spocci,<br />

ha rievocato la figura del patriota, nato a Reggio Emilia<br />

nel 1840, morto a <strong>Parma</strong> nel 1901, che, tra l’altro, partecipò<br />

alla spe<strong>di</strong>zione dei Mille, e collaborò con gli unionisti<br />

nella Guerra <strong>di</strong> secessione americana. Giavarini ha<br />

contestualizzato la vicenda <strong>di</strong> Ravà nell’ambito della presenza<br />

ebraica italiana, componente importante del movimento<br />

risorgimentale, illustrata dalla mostra “Da Garibal<strong>di</strong><br />

a Herzl. Il risorgimento nazionale tra Italia e Israele”,<br />

allestita a Gerusalemme nel 150° dell’Unità d’Italia, a<br />

cui ha collaborato anche la Comunità ebraica <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>.<br />

Gli ebrei italiani parteciparono alla costruzione dello Stato<br />

unitario come citta<strong>di</strong>ni uguali agli altri, non più soggetti<br />

alle inter<strong>di</strong>zioni del passato. Presero parte all’attività<br />

mazziniana, furono attivi nei moti del 1820-21 e del 1830-<br />

31, nella Repubblica romana del 1848, nelle guerre del Risorgimento<br />

e nella presa <strong>di</strong> Roma il 20 settembre 1870.<br />

Parteciparono ai primi anni <strong>di</strong> Governo come deputati e<br />

<strong>di</strong>plomatici. Negli anni dell’emancipazione le Comunità<br />

ebraiche del parmense rinnovarono le antiche sinagoghe.<br />

Sulla lapide del patriota, <strong>di</strong> cui è stato spiegato il restauro,<br />

sono incise parole <strong>di</strong> raccomandazione <strong>di</strong> Garibal<strong>di</strong> ad<br />

amici in America a favore del capitano Ravà esiliato, che<br />

confermano la sua presenza nelle lotte per l’unità. (l.c.)<br />

Assicuratore,giornalista,pre<strong>di</strong>catorelocaleeamico<br />

Pino: fede, sincerità, entusiasmo<br />

E’statosalutatoconaffettoallachiesameto<strong>di</strong>sta<br />

TESTIMONIANZA • Pino Colombi (secondo da destra) la sera che aveva<br />

pre<strong>di</strong>cato alla Chiesa avventista durante la Settimana per l’unità 2012.<br />

resto car<strong>di</strong>aco, aveva preparato<br />

e coor<strong>di</strong>nato con successo<br />

la conferenza stampa per<br />

l’inse<strong>di</strong>amento della nuova<br />

pastora, Mirella Manocchio, a<br />

cui aveva espresso la propria<br />

sod<strong>di</strong>sfazione per la riuscita<br />

dell’appuntamento la mattina<br />

stessa del 14 settembre.<br />

Al saluto nella chiesa <strong>di</strong> borgo<br />

Riccio, sabato scorso, i fratelli<br />

e sorelle <strong>di</strong> chiesa, gli amici,<br />

i colleghi, <strong>di</strong>rigenti del <strong>Parma</strong><br />

Calcio, fratelli e sorelle delle<br />

altre chiese, hanno abbracciato<br />

la moglie Grazia, la figlia<br />

Roberta, e il figlio Gian Marco,<br />

in un grande silenzio e<br />

con attenzione alle letture<br />

proclamate, cantando gli inni<br />

che Pino intonava per tutti,<br />

ascoltando il sermone della<br />

pastora incentrato sulla fede<br />

nella risurrezione, e infine<br />

il ricordo offerto da Bruno<br />

Loraschi, amico e già presidente<br />

del consiglio <strong>di</strong> chiesa.<br />

Nel suo messaggio, il presidente<br />

della Federazione delle<br />

Chiese Evangeliche in Italia,<br />

Massimo Aquilante, già pastore<br />

a <strong>Parma</strong>, ha ricordato<br />

«l’attaccamento alla chiesa, la<br />

testimonianza creativa, come<br />

la rubrica sulla fede evangelica<br />

su Ra<strong>di</strong>o 12, le reazioni<br />

commosse alla spiritualità <strong>di</strong><br />

fratelli e sorelle africani».<br />

Loraschi ha ricordato «l’allegria<br />

e l’entusiasmo che Pino<br />

trasmetteva nelle attività ecclesiali,<br />

la sincerità e la voglia<br />

<strong>di</strong> conversare». Nel sermone<br />

la pastora ha parlato <strong>di</strong> un<br />

Dio «nella cui conoscenza Pino<br />

è cresciuto; un Dio vicino,<br />

nel cui amore nasce la vita. Su<br />

questo percorso Pino ha camminato<br />

a lungo, con grande<br />

<strong>di</strong>sponibilità all’aiuto, all’impegno<br />

a favore <strong>di</strong> fratelli <strong>di</strong> altri<br />

continenti e per la giustizia<br />

sociale. Possiamo scorgere la<br />

luce della speranza che ha dato<br />

senso alla sua vita».<br />

L. C.


Consigliopermanentedellavescoviitaliani:itemidellaprolusionedelpresidente<br />

Bagnasco: contro la cappa <strong>di</strong> sfiducia<br />

una Chiesa partecipe e rivolta al futuro<br />

Le gravi questioni del<br />

momento, dall’economia<br />

alla politica, dalla<br />

corruzione alla <strong>di</strong>soccupazione<br />

giovanile, dall’attacco<br />

all’istituto della famiglia a<br />

quello verso la vita sono state<br />

al centro dell’analisi che il<br />

presidente della Conferenza<br />

episcopale italiana, card.<br />

Angelo Bagnasco, ha proposto<br />

nella prolusione ai lavori<br />

del Consiglio episcopale<br />

permanente riunito a Roma.<br />

Il suo <strong>di</strong>scorso, un<strong>di</strong>ci pagine<br />

<strong>di</strong> testo con ampi riferimenti<br />

a <strong>di</strong>versi interventi recenti<br />

del Papa, ha preso le<br />

mosse dall’esigenza “<strong>di</strong> meglio<br />

comprendere le ra<strong>di</strong>ci<br />

profonde — culturali, morali<br />

ed economiche — della<br />

crisi”, anche se “non è la prima<br />

volta, nell’Italia moderna,<br />

che si debbano affrontare<br />

prove dure e inesorabili”.<br />

“Forse, in altri passaggi — ha<br />

aggiunto — s’imponevano<br />

convinzione <strong>di</strong>ffusa, coraggio<br />

corale, quasi un entusiasmo<br />

contagioso”. Invece oggi<br />

sembra non essere più così.<br />

Anzi, il car<strong>di</strong>nale presidente<br />

ha notato che il Paese è come<br />

avvolto in “una cappa <strong>di</strong><br />

sfiducia”, “fattore più pernicioso<br />

e pervasivo”, a cui fa da<br />

contrasto soltanto un “popolo<br />

che tiene, resiste; naturalmente<br />

si interroga e patisce;<br />

ma non si arrende e vuol reagire”.<br />

Il card. Bagnasco ha<br />

quin<strong>di</strong> richiamato gli eventi<br />

del terremoto nelle regioni<br />

del nord.<br />

Per una pastorale <strong>di</strong>namica.<br />

La morte <strong>di</strong> don Ivan<br />

Martini nella sua chiesa colpita<br />

dal terremoto, la scomparsa<br />

del card. Carlo Maria<br />

Martini pochi giorni dopo<br />

quella del vescovo emerito<br />

mons. Maffeo Ducoli, i “tra<strong>di</strong>menti<br />

impensabili” che<br />

hanno riguardato la casa<br />

pontificia sono stati richiamati<br />

dal car<strong>di</strong>nale presidente,<br />

per ricordare una verità:<br />

“La Chiesa non è moribonda,<br />

come a volte si vorrebbe<br />

e viene rappresentata … la<br />

Chiesa è unita e — seppure<br />

sotto sforzo — vuole affrontare<br />

le traversie del tempo<br />

con umiltà, vigore e lungimiranza”.<br />

Da questo riconoscimento<br />

ha quin<strong>di</strong> fatto derivare<br />

il legame del popolo cristiano<br />

con gli eventi che ci<br />

attendono — Anno della Fede,<br />

Sinodo dei Vescovi sulla<br />

NAPOLITANO AGLI STUDENTI<br />

Dallascuolapuònascere<br />

un’Italiamigliore<br />

Le parole che il presidente della Repubblica Giorgio<br />

Napolitano ha rivolto al mondo della scuola nell’inaugurazione<br />

ufficiale dell’anno scolastico richiamano<br />

alla mente quelle pronunciate il giorno prima dal<br />

card. Bagnasco aprendo il Consiglio permanente della<br />

Conferenza episcopale (ve<strong>di</strong> art. in alto). Il presidente,<br />

parlando soprattutto agli studenti, ha ricordato il valore<br />

della legalità che la scuola cerca <strong>di</strong> promuovere e ha sottolineato,<br />

riferendosi alla cronaca, come proprio “nel <strong>di</strong>sprezzo<br />

per la legalità si moltiplichino malversazioni e fenomeni<br />

<strong>di</strong> corruzione inimmaginabili, vergognosi. Non è<br />

questo accettabile — ha aggiunto — per persone sensibili<br />

al bene comune, per citta<strong>di</strong>ni onesti, né per chi voglia avviare<br />

un’impresa”.<br />

Non c’è solo l’assonanza nella denuncia. Pare <strong>di</strong> cogliere<br />

anche qualcosa <strong>di</strong> più: la convinzione e la speranza che si<br />

possa voltare pagina. Ed è forse questo l’aspetto più importante,<br />

per evitare, oltre la rabbia, la rassegnazione degli<br />

onesti. Napolitano ha parlato agli studenti, ai giovani,<br />

che sono il futuro del Paese. Invitandoli a guardare avanti,<br />

perché “risanare la politica, far vincere la legge si può”.<br />

Ma come è possibile? E qui il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> Napolitano apre<br />

uno scenario decisivo, facendo appello al mondo dell’educazione<br />

e della scuola, quella scuola che “educa alla<br />

citta<strong>di</strong>nanza, promuovendo la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> quei valori<br />

sociali e civili che tengono unite le comunità vitali, le società<br />

democratiche”. Lo ha sottolineato anche il ministro<br />

Profumo. La scuola laboratorio della convivenza, dove si<br />

“macinano” e si sperimentano i valori del vivere insieme.<br />

Dove la legalità, ad esempio - ed è ancora Napolitano a ricordarlo<br />

-, vuole <strong>di</strong>re rispetto delle regole, “rispetto dei<br />

compagni, specie <strong>di</strong> quelli più deboli, e soprattutto, vorrei<br />

sottolinearlo, rispetto degli insegnanti che sono il cuore<br />

pulsante della scuola, e guai a indebolirlo”.<br />

Una scuola che <strong>di</strong>venta efficace se funziona il “triangolo<br />

amoroso” tra insegnanti, studenti e famiglie, se operano<br />

insieme “almeno altri tre soggetti : una società che creda<br />

e pratichi la superiorità dell’istruirsi bene rispetto al contare<br />

sulla raccomandazione, un mondo del lavoro che<br />

contribuisca alla formazione dei giovani e premi le loro<br />

competenze, un’azione pubblica che riconosca il ruolo<br />

car<strong>di</strong>ne dell’istruzione e in essa investa idee e risorse”.<br />

nuova evangelizzazione, ricordo<br />

dei 50 anni del Concilio<br />

e dei 20 del Catechismo<br />

della Chiesa cattolica — auspicando<br />

per questi tempi<br />

nuovi e <strong>di</strong>fficili “una pastorale<br />

non più solo stanziale”<br />

ma aperta a “un contesto<br />

culturale <strong>di</strong>namico”. Di fronte<br />

a un Dio “<strong>di</strong>ventato per<br />

molti il grande Sconosciuto”<br />

ha auspicato un annuncio<br />

più incisivo, fatto anche con<br />

gli strumenti <strong>di</strong> cui la Chiesa<br />

italiana <strong>di</strong>spone (Avvenire,<br />

Sir, Tv2000). I protagonisti <strong>di</strong><br />

questo impegno per riavvicinare<br />

gli uomini a Dio — ha<br />

poi ricordato — sono da un<br />

lato il clero, per il quale urge<br />

“una decisa accelerazione<br />

alla pastorale vocazionale”<br />

per avere “preti entusiasti,<br />

con una chiara identità”; e il<br />

laicato fatto <strong>di</strong> “credenti <strong>di</strong><br />

prim’or<strong>di</strong>ne, con una forte<br />

presa soprannaturale”.<br />

Le riforme attese. Riprendendo<br />

il tema della crisi, il<br />

car<strong>di</strong>nale ha deplorato il “reticolo<br />

<strong>di</strong> corruttele e <strong>di</strong> scandali”<br />

emerso in questi ultimi<br />

tempi, creando “una rafforzata<br />

in<strong>di</strong>gnazione che la<br />

classe politica continua a<br />

sottovalutare”. Ha quin<strong>di</strong> auspicato<br />

“riforme tanto importanti<br />

quanto attese”,<br />

avendo presente le imminenti<br />

elezioni che rappresentano<br />

“non un passaggio<br />

taumaturgico, ma un vincolo<br />

democraticamente insuperabile,<br />

e quin<strong>di</strong> qualificante<br />

e decisivo”. Del resto, la crisi<br />

“che non è congiunturale ma<br />

<strong>di</strong> sistema” esige <strong>di</strong> essere affrontata<br />

con “competenza e<br />

autorevolezza”. Diversamente<br />

il futuro sarebbe ancora<br />

più nero per i giovani che —<br />

ha detto — “sono il nostro<br />

maggiore assillo” perché “è<br />

intollerabile lo sperpero antropologico<br />

<strong>di</strong> cui, loro malgrado,<br />

sono attori”. Parole accorate<br />

e ferme il car<strong>di</strong>nale ha<br />

usato anche a proposito degli<br />

attacchi alla famiglia, con<br />

la riven<strong>di</strong>cazione delle unioni<br />

<strong>di</strong> fatto cui “assicurare gli<br />

stessi <strong>di</strong>ritti della famiglia<br />

fondata sul matrimonio,<br />

senza l’aggravio dei suoi doveri”.<br />

Da qui ha fatto derivare<br />

la richiesta alla politica <strong>di</strong><br />

“presi<strong>di</strong>are in maniera privilegiata<br />

la famiglia, riconoscendo<br />

pubblicamente il valore<br />

unico e ponendo in essere<br />

le misure necessarie e<br />

urgenti, affinché non sia<br />

umiliata e non deperisca”.<br />

Forte il richiamo anche ai<br />

valori “non negoziabili”, tra<br />

cui quello alla tutela della vita<br />

contro — ad esempio — la<br />

richiesta “palese o larvata” <strong>di</strong><br />

introduzione dell’eutanasia.<br />

In questo quadro ha ricordato<br />

che la comunità civile attende<br />

“il varo definitivo, da<br />

parte del Senato, del provve<strong>di</strong>mento<br />

relativo al fine vita,<br />

cioè le Dat (Dichiarazioni<br />

anticipate <strong>di</strong> trattamento)”.<br />

Aluisi Tosolini Dizionario delle globalizzazioni<br />

ALTLANTE<br />

Un Titano che, secondo alcuni, era persino figlio<br />

Zeus. Questo figura mitologica fu costretta<br />

dallo stesso Zeus, secondo Esiodo, a tenere sulle<br />

spalle l’intera volta celeste. Questa punzione<br />

gli fu inflitta perché Atlante si era alleato con il<br />

padre <strong>di</strong> Zeus, Crono, che guidò una rivolta<br />

contro gli dei dell’olimpo.<br />

Più prosaicamente l’Atlante è quello stupendo<br />

volume (ormai in <strong>di</strong>suso) pieno zeppo <strong>di</strong> carte<br />

geografiche. Un tempo i ragazzini ci giocavano<br />

sopra cercando <strong>di</strong> indovinare le capitali dei <strong>di</strong>versi<br />

paesi o fantasticando viaggi avventurosi<br />

in luoghi sconosciuti.<br />

Sostituito dalla cartografia on line e dai vari navigatori<br />

e localizzatori satellitari, l’atlante torna<br />

in avvio <strong>di</strong> questo anno scolastico riproponendo<br />

una stupenda iniziativa realizzata dall’Itis<br />

Avogadro <strong>di</strong> Torino assieme a Unimondo.<br />

Un sito dove, cliccando su uno dei paesi del<br />

mondo, si entra nella scheda paese dove sono<br />

organizzati dati storici, economici, sociali, culturali<br />

e <strong>di</strong> contesto educativo.<br />

Un percorso strutturato <strong>di</strong>datticamente sia per<br />

le scuole <strong>di</strong> primo che <strong>di</strong> secondo grado.<br />

Un esempio <strong>di</strong> come la geografia si può trasformare<br />

grazie ai mezzi messi a <strong>di</strong>sposizione<br />

dalle tecnologie (è presente anche un corso on<br />

line in modalità e-learning).<br />

Un servizio utilissimo per scuole e docenti ma<br />

anche per chiunque voglia addentrarsi in un<br />

percorso <strong>di</strong>datticamente testato <strong>di</strong> conoscenza<br />

del mondo.<br />

Prima che dalle spalle <strong>di</strong> Atlante rovini a terra.<br />

http://em.atlante.unimondo.org/<br />

Amarginedelle<strong>di</strong>chiarazionisullanecessità<strong>di</strong>adeguarel’Ircallarealtàmultietnicadellascuola<br />

L’insegnamento <strong>di</strong> religione cattolica non è catechismo,<br />

ma il ministro Profumo sembra averlo <strong>di</strong>menticato<br />

C’<br />

è da chiedersi perché.<br />

Perché il ministro<br />

Profumo<br />

(nella foto) esterna sull’insegnamento<br />

della religione<br />

cattolica (Irc), mostrando<br />

tra l’altro <strong>di</strong> non conoscerlo<br />

molto bene? Perché adesso?<br />

Lo stesso ministro, non molto<br />

tempo fa, ha firmato<br />

un’intesa con la Conferenza<br />

episcopale italiana sulle<br />

nuove in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong>dattiche<br />

per l’Irc nelle scuole superiori<br />

(oltre a un’altra sulla<br />

qualificazione dei docenti)<br />

che tengono certamente<br />

conto dell’attenzione alla<br />

società multietnica, della<br />

conoscenza e del rapporto<br />

tra le religioni. Quei temi<br />

che, secondo le ultime<br />

esternazioni, renderebbero<br />

invece l’Irc inadeguato e da<br />

rivedere.<br />

Già a Torino, settimana<br />

scorsa, alla festa <strong>di</strong> Sinistra,<br />

ecologia e libertà, Profumo<br />

aveva sostenuto che l’ora <strong>di</strong><br />

religione, così com’è strutturata,<br />

avrebbe poco senso e<br />

andrebbe mo<strong>di</strong>ficata. Perché<br />

ormai “nelle nostre classi,<br />

soprattutto alle elementari<br />

e alle me<strong>di</strong>e, il 30% degli<br />

studenti è <strong>di</strong> origine straniera<br />

e, spesso, non <strong>di</strong> religione<br />

cattolica”. “Probabilmente<br />

— aveva aggiunto — quell’ora<br />

<strong>di</strong> lezione andrebbe adattata,<br />

potrebbe <strong>di</strong>ventare un<br />

corso <strong>di</strong> storia delle religioni<br />

o <strong>di</strong> etica”. Ora, a margine <strong>di</strong><br />

un incontro per la presentazione<br />

della biblioteca ministeriale,<br />

è tornato sulla questione,<br />

scatenando inevitabilmente<br />

una ridda <strong>di</strong> commenti,<br />

e <strong>di</strong> confusione, sull’Irc<br />

“catechismo coi sol<strong>di</strong><br />

pubblici”, che indottrina i ragazzi.<br />

A chi giova sollevare un polverone<br />

del genere? Tanto<br />

più che il ministro dovrebbe<br />

sapere bene che l’Irc è ben<br />

<strong>di</strong>verso dal “catechismo” su<br />

cui insistono gli irriducibili<br />

pala<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> ideologie ormai<br />

superate, non è solo per i<br />

cattolici ma è per tutti, concorre<br />

al pieno raggiungimento<br />

delle finalità della<br />

scuola pubblica, non chiede<br />

adesioni <strong>di</strong> fede, contempla,<br />

nei programmi e negli strumenti<br />

<strong>di</strong>dattici, la conoscenza<br />

e il confronto con<br />

tra<strong>di</strong>zioni culturali e religiose<br />

<strong>di</strong>verse.<br />

Dovrebbe sapere, anche, il<br />

ministro, che tale insegnamento<br />

è frequentato in concreto<br />

da molti allievi non<br />

cattolici, anche stranieri, i<br />

quali evidentemente non si<br />

sentono <strong>di</strong>scriminati dall’Irc<br />

e, attraverso la conoscenza<br />

dei principi del cattolicesimo,<br />

parte del patrimonio<br />

storico del popolo italiano,<br />

contribuisce a promuovere<br />

integrazione culturale e citta<strong>di</strong>nanza.<br />

Lo ha ricordato<br />

molto bene, tra l’altro, Giuseppe<br />

Della Torre su “Avvenire”,<br />

facendo intendere come<br />

il Paese e la scuola abbiano<br />

ben altri e “gravissimi”<br />

problemi.<br />

E allora viene da pensare<br />

che il polverone — alimentato<br />

anche da un modo senza<br />

scrupoli <strong>di</strong> fare notizia<br />

(un titolo sull’ora <strong>di</strong> religione<br />

“tira” sempre, anche se<br />

c’è poco da mordere) — serve<br />

a coprire proprio i “gravissimi”<br />

problemi, che vanno<br />

dall’e<strong>di</strong>lizia scolastica <strong>di</strong>sastrata<br />

alla situazione precaria<br />

delle scuole terremotate,<br />

dalla situazione irrisolta<br />

del precariato al malumore<br />

e <strong>di</strong>samore <strong>di</strong> molti operatori<br />

scolastici e chi più ne<br />

ha più ne metta. Problemi<br />

che evidentemente nemmeno<br />

i proclami sulla “scuola<br />

<strong>di</strong>gitale” riescono a mettere<br />

in secondo piano.<br />

Davvero non serve oggi una<br />

polemica in più sull’Irc. Ben<br />

venga una riflessione sulle<br />

<strong>di</strong>dattiche innovative, sulla<br />

necessità <strong>di</strong> restare al passo<br />

con la società e i bisogni<br />

educativi delle nuove generazioni,<br />

ma senza confusioni.<br />

L’Irc in questi anni ha<br />

camminato proprio in questa<br />

<strong>di</strong>rezione. Si può sempre<br />

migliorare, ma polemiche e<br />

ideologia non sono la strada<br />

giusta.<br />

Alberto Campoleoni<br />

terra<br />

15<br />

2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2


CATECHESI DI<br />

BENEDETTO XVI<br />

All’u<strong>di</strong>enza <strong>di</strong> mercoledì 26 il Papa ha sottolineato che fondamentale nel <strong>di</strong>alogo con<br />

Dio è la «concordanza tra ciò che <strong>di</strong>ciamo con le labbra e ciò che portiamo nel cuore»<br />

La liturgia, “scuola <strong>di</strong> preghiera”, è il luogo<br />

privilegiato dell’incontro dei cristiani con Dio<br />

terra<br />

16<br />

2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2<br />

Cari fratelli e sorelle,<br />

in questi mesi abbiamo<br />

compiuto un<br />

cammino alla luce della Parola<br />

<strong>di</strong> Dio, per imparare a<br />

pregare in modo sempre più<br />

autentico guardando ad alcune<br />

gran<strong>di</strong> figure dell’Antico<br />

Testamento, ai Salmi, alle<br />

Lettere <strong>di</strong> san Paolo e all’Apocalisse,<br />

ma soprattutto<br />

guardando all’esperienza<br />

unica e fondamentale <strong>di</strong> Gesù,<br />

nel suo rapporto con il<br />

Padre celeste. In realtà, solo<br />

in Cristo l’uomo è reso capace<br />

<strong>di</strong> unirsi a Dio con la<br />

profon<strong>di</strong>tà e la intimità <strong>di</strong> un<br />

figlio nei confronti <strong>di</strong> un padre<br />

che lo ama, solo in Lui<br />

noi possiamo rivolgerci in<br />

tutta verità a Dio chiamandolo<br />

con affetto ”Abbà! Padre!”.<br />

Come gli Apostoli, anche<br />

noi abbiamo ripetuto in<br />

queste settimane e ripetiamo<br />

a Gesù oggi: «Signore, insegnaci<br />

a pregare» (Lc 11,1).<br />

Inoltre, per apprendere a vivere<br />

ancora più intensamente<br />

la relazione personale con<br />

Dio, abbiamo imparato a invocare<br />

lo Spirito Santo, primo<br />

dono del Risorto ai credenti,<br />

perché è Lui che «viene<br />

in aiuto alla nostra debolezza:<br />

da noi non sappiamo<br />

come pregare in modo conveniente»<br />

(Rm 8,26), <strong>di</strong>ce san<br />

Paolo, e noi sappiamo come<br />

abbia ragione.<br />

A questo punto, dopo una<br />

lunga serie <strong>di</strong> catechesi sulla<br />

preghiera nella Scrittura,<br />

possiamo domandarci: come<br />

posso io lasciarmi formare<br />

dallo Spirito Santo e così<br />

<strong>di</strong>venire capace <strong>di</strong> entrare<br />

nell’atmosfera <strong>di</strong> Dio, <strong>di</strong> pregare<br />

con Dio? Qual è questa<br />

scuola nella quale Egli mi insegna<br />

a pregare, viene in aiuto<br />

alla mia fatica <strong>di</strong> rivolgermi<br />

in modo giusto a Dio? La<br />

prima scuola per la preghiera<br />

- lo abbiamo visto in queste<br />

settimane - è la Parola <strong>di</strong><br />

Dio, la Sacra Scrittura. La Sacra<br />

Scrittura è un permanente<br />

<strong>di</strong>alogo tra Dio e l’uomo,<br />

un <strong>di</strong>alogo progressivo nel<br />

quale Dio si mostra sempre<br />

più vicino, nel quale possiamo<br />

conoscere sempre meglio<br />

il suo volto, la sua voce, il<br />

suo essere; e l’uomo impara<br />

ad accettare <strong>di</strong> conoscere<br />

Dio, a parlare con Dio. Quin<strong>di</strong>,<br />

in queste settimane, leggendo<br />

la Sacra Scrittura, abbiamo<br />

cercato, dalla Scrittura,<br />

da questo <strong>di</strong>alogo permanente,<br />

<strong>di</strong> imparare come<br />

possiamo entrare in contatto<br />

con Dio.<br />

C’è ancora un altro prezioso<br />

«spazio», un’altra preziosa<br />

«fonte» per crescere nella<br />

preghiera, una sorgente <strong>di</strong><br />

acqua viva in strettissima relazione<br />

con la precedente.<br />

Mi riferisco alla liturgia, che è<br />

un ambito privilegiato nel<br />

quale Dio parla a ciascuno <strong>di</strong><br />

noi, qui ed ora, e attende la<br />

nostra risposta.<br />

Che cos’è la liturgia? Se<br />

apriamo il Catechismo della<br />

Chiesa Cattolica - sussi<strong>di</strong>o<br />

sempre prezioso, <strong>di</strong>rei e in<strong>di</strong>-<br />

spensabile–<br />

possiamo leggere<br />

che originariamente<br />

la<br />

parola «liturgia»<br />

significa «servizio<br />

da parte del<br />

popolo e in favore<br />

del popolo»<br />

(n. 1069). Se<br />

la teologia cristiana<br />

prese<br />

questo vocabolo<br />

del mondo<br />

greco, lo fece<br />

ovviamente<br />

pensando al<br />

nuovo Popolo<br />

<strong>di</strong> Dio nato da<br />

Cristo che ha<br />

aperto le sue<br />

braccia sulla<br />

Croce per unire<br />

gli uomini nella<br />

pace dell’unico<br />

Dio. «Servizio in<br />

favore del popolo»,<br />

un popolo<br />

che non esiste<br />

da sé, ma che si è formato<br />

grazie al Mistero Pasquale<br />

<strong>di</strong> Gesù Cristo. Di fatto, il Popolo<br />

<strong>di</strong> Dio non esiste per legami<br />

<strong>di</strong> sangue, <strong>di</strong> territorio,<br />

<strong>di</strong> nazione, ma nasce sempre<br />

dall’opera del Figlio <strong>di</strong> Dio e<br />

dalla comunione con il Padre<br />

che Egli ci ottiene.<br />

Il Catechismo in<strong>di</strong>ca inoltre<br />

che «nella tra<strong>di</strong>zione cristiana<br />

(la parola “liturgia”) vuole<br />

significare che il Popolo <strong>di</strong><br />

Dio partecipa all’opera <strong>di</strong><br />

Dio» (n. 1069), perché il popolo<br />

<strong>di</strong> Dio come tale esiste<br />

solo per opera <strong>di</strong> Dio.<br />

Questo ce lo ha ricordato lo<br />

sviluppo stesso del Concilio<br />

Vaticano II, che iniziò i suoi<br />

lavori, cinquant’anni orsono,<br />

con la <strong>di</strong>scussione dello<br />

schema sulla sacra liturgia,<br />

approvato poi solennemente<br />

il 4 <strong>di</strong>cembre del 1963, il<br />

primo testo approvato dal<br />

Concilio. Che il documento<br />

sulla liturgia fosse il primo risultato<br />

dell’assemblea conciliare<br />

forse fu ritenuto da alcuni<br />

un caso. Tra tanti progetti,<br />

il testo sulla sacra liturgia<br />

sembrò essere quello meno<br />

controverso, e, proprio<br />

per questo, capace <strong>di</strong> costituire<br />

come una specie <strong>di</strong><br />

esercizio per apprendere la<br />

metodologia del lavoro con-<br />

Se ci chie<strong>di</strong>amo chi<br />

salva il mondo e<br />

l’uomo, l’unica<br />

risposta è: Gesù <strong>di</strong><br />

Nazaret, Signore e<br />

Cristo, crocifisso e<br />

risorto. E dove si<br />

rende attuale per<br />

noi, per me oggi il<br />

Mistero <strong>di</strong> salvezza?<br />

La risposta è:<br />

nell’azione <strong>di</strong> Cristo<br />

attraverso la Chiesa,<br />

nella liturgia.<br />

Nella tra<strong>di</strong>zione cristiana la parola<br />

“liturgia” vuole significare che il Popolo <strong>di</strong><br />

Dio partecipa all’opera <strong>di</strong> Dio.<br />

Questo ce lo ha ricordato lo sviluppo<br />

stesso del Concilio Vaticano II, che iniziò i<br />

suoi lavori con la <strong>di</strong>scussione dello schema<br />

sulla sacra liturgia. Tra tanti progetti, il<br />

testo sulla sacra liturgia sembrò essere<br />

quello meno controverso, e, proprio per<br />

questo, capace <strong>di</strong> costituire come una<br />

specie <strong>di</strong> esercizio per apprendere la<br />

metodologia del lavoro conciliare.<br />

ciliare. Ma senza alcun dubbio,<br />

ciò che a prima vista può<br />

sembrare un caso, si è <strong>di</strong>mostrata<br />

la scelta più giusta, anche<br />

a partire dalla gerarchia<br />

dei temi e dei compiti più<br />

importanti della Chiesa. Iniziando,<br />

infatti, con il tema<br />

della «liturgia» il Concilio mise<br />

in luce in modo molto<br />

chiaro il primato <strong>di</strong> Dio, la<br />

sua priorità assoluta. Prima<br />

<strong>di</strong> tutto Dio: proprio questo<br />

ci <strong>di</strong>ce la scelta conciliare <strong>di</strong><br />

partire dalla liturgia. Dove lo<br />

sguardo su Dio non è determinante,<br />

ogni altra cosa perde<br />

il suo orientamento. Il criterio<br />

fondamentale per la liturgia<br />

è il suo orientamento a<br />

Dio, per poter così partecipare<br />

alla sua stessa opera.<br />

Però possiamo chiederci:<br />

qual è questa opera <strong>di</strong> Dio alla<br />

quale siamo chiamati a<br />

partecipare? La risposta che<br />

ci offre la Costituzione conciliare<br />

sulla sacra liturgia è<br />

apparentemente doppia. Al<br />

numero 5 ci in<strong>di</strong>ca, infatti,<br />

che l’opera <strong>di</strong> Dio sono le sue<br />

azioni storiche che ci portano<br />

la salvezza, culminate<br />

nella Morte e Risurrezione <strong>di</strong><br />

Gesù Cristo; ma al numero 7<br />

la stessa Costituzione definisce<br />

proprio la celebrazione<br />

della liturgia come «opera <strong>di</strong><br />

Cristo». In realtà questi due<br />

significati sono inseparabilmente<br />

legati. Se ci chie<strong>di</strong>amo<br />

chi salva il mondo e l’uomo,<br />

l’unica risposta è: Gesù <strong>di</strong><br />

Nazaret, Signore e Cristo,<br />

crocifisso e risorto. E dove si<br />

rende attuale per noi, per me<br />

oggi il Mistero della Morte e<br />

Risurrezione <strong>di</strong> Cristo, che<br />

porta la salvezza? La risposta<br />

è: nell’azione <strong>di</strong> Cristo attraverso<br />

la Chiesa, nella liturgia,<br />

in particolare nel Sacramento<br />

dell’Eucaristia, che rende<br />

presente l’offerta sacrificale<br />

del Figlio <strong>di</strong> Dio, che ci ha redenti;<br />

nel Sacramento della<br />

Riconciliazione, in cui si passa<br />

dalla morte del peccato alla<br />

vita nuova; e negli altri atti<br />

sacramentali che ci santificano<br />

(cfr Presbyterorum or<strong>di</strong>nis,<br />

5). Così, il Mistero Pasquale<br />

della Morte e Risurrezione<br />

<strong>di</strong> Cristo è il centro della<br />

teologia liturgica del Concilio.<br />

Facciamo un altro passo in<br />

avanti e chie<strong>di</strong>amoci: in che<br />

modo si rende possibile questa<br />

attualizzazione del Mistero<br />

Pasquale <strong>di</strong> Cristo? Il beato<br />

Papa Giovanni Paolo II, a<br />

25 anni dalla Costituzione<br />

Sacrosanctum Concilium,<br />

scrisse: «Per attualizzare il<br />

suo Mistero Pasquale, Cristo<br />

è sempre presente nella sua<br />

Chiesa, soprattutto nelle<br />

azioni liturgiche. La liturgia<br />

è, <strong>di</strong> conseguenza, il luogo<br />

privilegiato dell’incontro dei<br />

cristiani con Dio e con colui<br />

che Egli inviò,<br />

Gesù Cristo (cfr<br />

Gv 17,3)» (Vicesimus<br />

quintus<br />

annus, n.<br />

7). Sulla stessa<br />

linea, leggiamo<br />

nel Catechismo<br />

della<br />

Chiesa Cattolica<br />

così: «Ogni<br />

celebrazione<br />

sacramentale è<br />

un incontro dei<br />

figli <strong>di</strong> Dio con<br />

il loro Padre, in<br />

Cristo e nello<br />

Spirito Santo, e<br />

tale incontro si<br />

esprime come<br />

un <strong>di</strong>alogo, attraverso<br />

azioni<br />

e parole» (n.<br />

1153). Pertanto<br />

la prima esigenza<br />

per una<br />

buona celebrazione<br />

liturgica<br />

è che sia preghiera,<br />

colloquio con Dio,<br />

anzitutto ascolto e quin<strong>di</strong> risposta.<br />

San Benedetto, nella<br />

sua «Regola», parlando della<br />

preghiera dei Salmi, in<strong>di</strong>ca ai<br />

monaci: mens concordet voci,<br />

«che la mente concor<strong>di</strong><br />

con la voce». Il Santo insegna<br />

che nella preghiera dei Salmi<br />

le parole devono precedere<br />

la nostra mente. Abitualmente<br />

non avviene così, prima<br />

dobbiamo pensare e poi<br />

quanto abbiamo pensato, si<br />

converte in parola. Qui invece,<br />

nella liturgia, è l’inverso,<br />

la parola precede. Dio ci ha<br />

dato la parola e la sacra liturgia<br />

ci offre le parole; noi dobbiamo<br />

entrare all’interno<br />

delle parole, nel loro significato,<br />

accoglierle in noi, metterci<br />

noi in sintonia con queste<br />

parole; così <strong>di</strong>ventiamo<br />

figli <strong>di</strong> Dio, simili a Dio. Come<br />

ricorda la Sacrosanctum<br />

Concilium, per assicurare la<br />

piena efficacia della celebrazione<br />

«è necessario che i fedeli<br />

si accostino alla sacra liturgia<br />

con retta <strong>di</strong>sposizione<br />

<strong>di</strong> animo, pongano la propria<br />

anima in consonanza con la<br />

propria voce e collaborino<br />

con la <strong>di</strong>vina grazia per non<br />

riceverla invano» (n. 11). Elemento<br />

fondamentale, primario,<br />

del <strong>di</strong>alogo con Dio nella<br />

Celebriamo e<br />

viviamo bene la<br />

liturgia solo se<br />

rimaniamo in<br />

atteggiamento<br />

orante, non se<br />

vogliamo ”fare<br />

qualcosa”, farci<br />

vedere o agire,<br />

ma se orientiamo<br />

il nostro cuore a<br />

Dio e stiamo in<br />

atteggiamento <strong>di</strong><br />

preghiera.<br />

liturgia, è la concordanza tra<br />

ciò che <strong>di</strong>ciamo con le labbra<br />

e ciò che portiamo nel cuore.<br />

Entrando nelle parole della<br />

grande storia della preghiera<br />

noi stessi siamo<br />

conformati allo spirito <strong>di</strong><br />

queste parole e <strong>di</strong>ventiamo<br />

capaci <strong>di</strong> parlare con Dio.<br />

In questa linea, vorrei solo<br />

accennare ad uno dei momenti<br />

che, durante la stessa<br />

liturgia, ci chiama e ci aiuta a<br />

trovare tale concordanza,<br />

questo conformarci a ciò che<br />

ascoltiamo, <strong>di</strong>ciamo e facciamo<br />

nella celebrazione della<br />

liturgia. Mi riferisco all’invito<br />

che formula il Celebrante<br />

prima della Preghiera Eucaristica:<br />

«Sursum corda», innalziamo<br />

i nostri cuori al <strong>di</strong><br />

fuori del groviglio delle nostre<br />

preoccupazioni, dei nostri<br />

desideri, delle nostre angustie,<br />

della nostra <strong>di</strong>strazione.<br />

Il nostro cuore, l’intimo <strong>di</strong><br />

noi stessi, deve aprirsi docilmente<br />

alla Parola <strong>di</strong> Dio e<br />

raccogliersi nella preghiera<br />

della Chiesa, per ricevere il<br />

suo orientamento verso Dio<br />

dalle parole stesse che ascolta<br />

e <strong>di</strong>ce. Lo sguardo del cuore<br />

deve <strong>di</strong>rigersi al Signore,<br />

che sta in mezzo a noi: è una<br />

<strong>di</strong>sposizione fondamentale.<br />

Quando viviamo la liturgia<br />

con questo atteggiamento <strong>di</strong><br />

fondo, il nostro cuore è come<br />

sottratto alla forza <strong>di</strong> gravità,<br />

che lo attrae verso il basso, e<br />

si leva interiormente verso<br />

l’alto, verso la verità e verso<br />

l’amore, verso Dio. Come ricorda<br />

il Catechismo della<br />

Chiesa Cattolica: «La missione<br />

<strong>di</strong> Cristo e dello Spirito<br />

Santo che, nella Liturgia sacramentale<br />

della Chiesa, annunzia,<br />

attualizza e comunica<br />

il Mistero della salvezza,<br />

prosegue nel cuore che prega.<br />

I Padri della vita spirituale<br />

talvolta paragonano il cuore<br />

a un altare» (n. 2655): altare<br />

Dei est cor nostrum.<br />

Cari amici, celebriamo e viviamo<br />

bene la liturgia solo se<br />

rimaniamo in atteggiamento<br />

orante, non se vogliamo ”fare<br />

qualcosa”, farci vedere o<br />

agire, ma se orientiamo il nostro<br />

cuore a Dio e stiamo in<br />

atteggiamento <strong>di</strong> preghiera<br />

unendoci al Mistero <strong>di</strong> Cristo<br />

e al suo colloquio <strong>di</strong> Figlio<br />

con il Padre. Dio stesso ci insegna<br />

a pregare, afferma san<br />

Paolo (cfr Rm 8,26). Egli stesso<br />

ci ha dato le parole adeguate<br />

per <strong>di</strong>rigerci a Lui, parole<br />

che incontriamo nel Salterio,<br />

nelle gran<strong>di</strong> orazioni<br />

della sacra liturgia e nella<br />

stessa Celebrazione eucaristica.<br />

Preghiamo il Signore <strong>di</strong><br />

essere ogni giorno più consapevoli<br />

del fatto che la Liturgia<br />

è azione <strong>di</strong> Dio e dell’uomo;<br />

preghiera che sgorga<br />

dallo Spirito Santo e da<br />

noi, interamente rivolta al<br />

Padre, in unione con il Figlio<br />

<strong>di</strong> Dio fatto uomo (cfr Catechismo<br />

della Chiesa Cattolica,<br />

n. 2564). Grazie.<br />

© Copyright 2012<br />

Libreria E<strong>di</strong>trice Vaticana


I rapitori, che volevano alimentare l’o<strong>di</strong>o religioso, convinti dai locali<br />

Siria, liberati in buone con<strong>di</strong>zioni<br />

i 240 cristiani greco-melkiti rapiti<br />

Sono stati tutti liberati<br />

i 240 i fedeli<br />

cristiani<br />

greco-melkiti, rapiti<br />

mercoledì nel territorio<br />

circostante il villaggio<br />

<strong>di</strong> Rableh, situato<br />

tra il confine libanese<br />

e la città <strong>di</strong><br />

Qusayr, nella provincia<br />

siriana <strong>di</strong> Homs<br />

(Siria). A riferire la<br />

notizia è la “Ra<strong>di</strong>o Vaticana”<br />

che ha intervistato<br />

il patriarca greco-cattolico<br />

<strong>di</strong> Damasco,<br />

mons. Gregorios<br />

III Laham.<br />

«Sto apprendendo<br />

ora la notizia che sono stati<br />

liberati, tutti — sono state le<br />

parole del patriarca — grazie<br />

al <strong>di</strong>alogo tra la gente del villaggio<br />

<strong>di</strong> Rableh e i rapitori<br />

armati. Si tratta <strong>di</strong> un nuovo<br />

esempio per <strong>di</strong>re che con il<br />

<strong>di</strong>alogo si può fare tutto, o<br />

meglio si può fare molto». Secondo<br />

il patriarca greco-cattolico,<br />

«gli abitanti sapevano<br />

che i rapitori erano persone<br />

che stavano intorno al villaggio<br />

da 20 giorni e che volevano<br />

alimentare il fuoco tra i<br />

<strong>di</strong>fferenti gruppi religiosi, cristiani,<br />

musulmani. Però, le<br />

persone sul posto si conoscono<br />

tutte e hanno saputo<br />

dove cercarli, hanno seguito<br />

una pista e hanno potuto sapere<br />

chi erano. Sono andati<br />

da loro e le persone hanno<br />

detto: siamo anche noi citta<strong>di</strong>ni<br />

siriani, dobbiamo vivere<br />

insieme, non possiamo fare<br />

così, e sono riusciti a convincerli<br />

che si deve vivere come<br />

fratelli».<br />

Difficile <strong>di</strong>re cosa abbia fatto<br />

cambiare idea ai rapitori.<br />

«Sono sempre stato convinto<br />

— ha aggiunto Gregorios III<br />

— che il fatto <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogare e le<br />

amicizie sul posto servono<br />

molto, bisogna insistere molto<br />

sulle amicizie locali tra gli<br />

abitanti del villaggio e i vicini,<br />

è molto importante. In arabo<br />

<strong>di</strong>ciamo: il vostro vicino prima<br />

della vostra casa. Ed è il<br />

caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo qui, perché è<br />

grazie ai loro contatti e alle<br />

loro amicizie che la liberazione<br />

è avvenuta e si riesce<br />

ad andare avanti». Il rapimento,<br />

secondo il patriarca,<br />

potrebbe essere parte <strong>di</strong> una<br />

strategia volta a strumentalizzare<br />

la religione e «coinvolgere<br />

soprattutto i<br />

cristiani per risolvere<br />

i problemi tra <strong>di</strong>verse<br />

comunità non<br />

cristiane, far entrare<br />

i cristiani tra i problemi<br />

dei musulmani<br />

con altri musulmani».<br />

A Rableh, va detto,<br />

«c’è una grande comunità<br />

<strong>di</strong> greco-cattolici,<br />

sono la maggioranza:<br />

ci sono<br />

maroniti, alawiti.<br />

Questo è il punto nevralgico,<br />

gli alawiti.<br />

C’è oggi una tendenza<br />

a far intervenire i<br />

cristiani perché il problema<br />

<strong>di</strong>venti religioso, una guerra<br />

civile tra le <strong>di</strong>verse comunità.<br />

È questo che dobbiamo assolutamente<br />

evitare. Tutti gli<br />

sforzi che noi, patriarchi, vescovi,<br />

politici, dobbiamo fare<br />

sono per evitare una guerra<br />

civile, tra fratelli. Ho da poco<br />

concluso un piccolo congresso,<br />

a Salzburg, in Austria,<br />

sul tema ‘I cristiani in Siria:<br />

che avvenire?’. Ho parlato<br />

della riconciliazione, ho proposto<br />

questo punto <strong>di</strong> vista<br />

sulla riconciliazione che è<br />

stato ben accolto e ho detto:<br />

vedete, ecco un esempio <strong>di</strong><br />

come si deve agire. Sono appena<br />

tornato e ricevo la notizia:<br />

‘Monsignore, deve stare<br />

tranquillo gli ostaggi sono<br />

stati liberati’. La riconciliazione<br />

è la parola dell’avvenire<br />

per tutti, per tutta la Siria».<br />

PRESENTATO IL RAPPORTO SVIMEZ SUL MEZZOGIORNO<br />

Sud, rischio desertificazione<br />

“U<br />

n Mezzogiorno a rischio desertificazione<br />

industriale, dove i<br />

consumi non crescono da<br />

quattro anni, dove lavora ufficialmente meno<br />

<strong>di</strong> una giovane donna su quattro e si è a<br />

rischio segregazione occupazionale”. È la fotografia<br />

della situazione dell’economia del<br />

Sud Italia, secondo quanto riportato nel<br />

Rapporto Svimez 2012, l’Associazione per lo<br />

sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno,<br />

presentato nei giorni scorsi.<br />

A livello occupazionale generale, quello che<br />

preoccupa sono i giovani e le donne. Nel<br />

Mezzogiorno il tasso <strong>di</strong> occupazione per la<br />

classe 25-34 anni è giunto, nel 2011, ad appena<br />

il 47,6%, pari cioè a meno <strong>di</strong> un giovane<br />

su due, a fronte del 75% del Centro-Nord,<br />

cioè <strong>di</strong> 3 impiegati su 4. Il 57% dei Neet, giovani<br />

under 34 che non stu<strong>di</strong>ano e non lavorano,<br />

è al Sud, e gli under 30 nuovi assunti<br />

sono scesi al Meri<strong>di</strong>one del 20%, contro il<br />

2% de Centro–Nord. Situazione drammatica<br />

per le giovani donne meri<strong>di</strong>onali: quelle<br />

impiegate, nel 2011, erano al 24%, pari a<br />

meno <strong>di</strong> una su quattro in età lavorativa. È<br />

inoltre preoccupante l’inattività che riguarda<br />

due donne su tre: l’82% <strong>di</strong> esse non cerca<br />

lavoro non per l’assenza, l’inadeguatezza<br />

o il costo eccessivo dei servizi <strong>di</strong> cura, bensì<br />

per la prospettiva <strong>di</strong> un’occupazione con<br />

una retribuzione bassa e <strong>di</strong>scontinua. Il tasso<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione generale registrato ufficialmente,<br />

nel 2010, è stato del 13,6% al<br />

Sud e del 6,3% al Centro-Nord. Ma il tasso <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>soccupazione ufficiale non rileva i <strong>di</strong>soccupati<br />

impliciti, coloro cioè che non hanno<br />

effettuato azioni <strong>di</strong> ricerca nei sei mesi precedenti<br />

l’indagine. Considerando questa<br />

componente, il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione effettivo<br />

nel Centro-Nord supererebbe la soglia<br />

del 10% e al Sud raddoppierebbe, passando<br />

nel 2011 al 25,6%. Proprio in seguito<br />

a questa situazione 140.000 persone, nel<br />

2011, per lo più maschi, giovani, sono <strong>di</strong>ventati<br />

pendolari e sono andati a lavorare<br />

nel Centro-Nord, soprattutto a Roma, Milano,<br />

Bologna.<br />

Ci sono poi i lavoratori in nero: in Italia arrivano<br />

a due milioni e 900 mila unità, <strong>di</strong> cui<br />

1 milione e 200 mila al Sud. A livello <strong>di</strong> settore,<br />

nel 2011, al Sud è irregolare un lavoratore<br />

su quattro in agricoltura (25%), il 22%<br />

nelle costruzioni, il 14% nell’industria.<br />

Ma ci sono margini per intervenire, non tutto<br />

è perduto. Secondo lo Svimez, “accanto<br />

alle misure <strong>di</strong> risanamento la <strong>di</strong>fficile situazione<br />

economica richiede la responsabilità<br />

attiva dell’operatore pubblico come capacità<br />

<strong>di</strong> delineare e perseguire una strategia<br />

per le aree più deboli. Occorre maggiore efficienza<br />

delle amministrazioni nazionali e<br />

regionali nello spendere le risorse ancora<br />

<strong>di</strong>sponibili dei Fon<strong>di</strong> strutturali, capacità <strong>di</strong><br />

orientarli e concentrarli su un piano d’interventi<br />

infrastrutturali e <strong>di</strong> politica industriale<br />

attivabili a breve termine. È <strong>di</strong> cruciale<br />

importanza una <strong>di</strong>versa considerazione<br />

della spesa per investimenti nel Patto <strong>di</strong><br />

stabilità europeo, a sostegno della cosiddetta<br />

golden rule (ovvero regola che consente<br />

<strong>di</strong> non calcolare nel deficit gli investimenti<br />

produttivi)”. Per il Sud si richiede un<br />

nuovo para<strong>di</strong>gma che “dovrebbe essere capace<br />

d’integrare sviluppo industriale, qualità<br />

ambientale, riqualificazione urbana e<br />

valorizzazione del patrimonio culturale”.<br />

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Come sempre hai <strong>di</strong>verse opportunità:<br />

• Conto corrente presso Banca Monte <strong>Parma</strong> - Sede, intestato a “Opera Diocesana S. Bernardo U. —<br />

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• Libreria Fiaccadori - Strada al Duomo, 8 - <strong>Parma</strong><br />

• e come sempre presso <strong>di</strong> noi, al Piano Terra del palazzo del Vescovado, in piazza Duomo 1.<br />

Da lunedì a mercoledì, dalle 9 alle 13. Giovedì e venerdì dalle 10 alle 12.<br />

* la durata dell’abbonamente <strong>di</strong>pende dall’effettiva data <strong>di</strong> sottoscrizione<br />

** offerta non valida per rinnovi e cambi <strong>di</strong> intestatario<br />

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2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2


IN EVIDENZA<br />

AunannodalBicentenariover<strong>di</strong>ano,edopotantepolemiche,sialzailsipariosuRigoletto(conNucci)eLaBattaglia<strong>di</strong>Legnano<br />

C’è il Festival, e per un mese <strong>Parma</strong> si tinge <strong>di</strong>... Ver<strong>di</strong><br />

Dal1°al28ottobretornalamanifestazione,consolodueopereinprogramma<br />

cult<br />

Torna, con<strong>di</strong>to da inusuali polemiche, il<br />

Festival Ver<strong>di</strong>. Dal 1° al 28 ottobre <strong>Parma</strong><br />

e il suo territorio ricorderanno il Cigno<br />

<strong>di</strong> Busseto a 199 anni dalla nascita, evento<br />

che sarà celebrato il 10 ottobre. Ultima e<strong>di</strong>zione<br />

prima del Bicentenario ver<strong>di</strong>ano del<br />

2013, il Festival <strong>di</strong> quest’anno sconta <strong>di</strong>versi<br />

problemi, dalla carenza <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> all’ad<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

molti sponsor e partner che hanno costretto a<br />

ridurre da tre a due le opere rappresentate e a<br />

sostituire, in extremis, il programmato Otello<br />

con Rigoletto, già presentato nel 2008.<br />

Rigoletto<br />

A inaugurare il Festival sarà proprio Rigoletto<br />

(1, 5, 12, 14, 18, 26 ottobre), nell’allestimento<br />

del 1987 realizzato dal Teatro Regio <strong>di</strong> <strong>Parma</strong><br />

e <strong>di</strong>venuto un classico, che da <strong>Parma</strong> ha raccolto<br />

applausi in tutto il mondo. Nell’atmosfera<br />

ideata dalla sensibile maestria <strong>di</strong> Pier Luigi<br />

Samaritani si muoverà il dramma del protagonista<br />

Leo Nucci (foto), “il” Rigoletto nel cuore<br />

e nella critica del nostro tempo, che pur<br />

avendo interpretato questo ruolo in oltre quattrocento<br />

recite lo incarna in sé ogni volta, in<br />

forma espressiva ed artistica unica, vivendo la<br />

tragica e dolorosa storia del buffone <strong>di</strong> corte,<br />

colpito ed irriso nel suo sentimento più<br />

profondo e caro: quello <strong>di</strong> padre.<br />

Sarà Elisabetta Brusa, a firmare la regia <strong>di</strong> questo<br />

allestimento, ricordando Pier Luigi Samaritani<br />

<strong>di</strong> cui lei stessa è stata allieva. In scena<br />

un cast <strong>di</strong> stelle: Leo Nucci, Desirée Rancatore,<br />

Michele Pertusi, che dona la presenza dove<br />

principiò la sua prestigiosa carriera, proprio<br />

in questa produzione nel 1987 e nel ruolo<br />

<strong>di</strong> Sparafucile, Jessica Pratt, Celso Albelo e<br />

Piero Pretti, questi ultimi per la prima volta sul<br />

palco del Teatro Regio <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>, e con loro Felipe<br />

Bou, Barbara Di Castri, Alisa Dilecta, Roberto<br />

Tagliavini, George Andguladze, Val<strong>di</strong>s<br />

Jansons, Patrizio Saudelli, Alessandro Busi,<br />

Leonora Sofia, Alessandro Bianchini. Tutti <strong>di</strong>-<br />

retti dal Maestro Daniel<br />

Oren e poi dal giovane<br />

talento <strong>di</strong>rettoriale <strong>di</strong><br />

Francesco Ivan Ciampa,<br />

sul po<strong>di</strong>o nelle recite del<br />

12, 14, 18 ottobre.<br />

Rappresentato per la prima<br />

volta al Teatro La Fenice<br />

<strong>di</strong> Venezia l’11 marzo<br />

1851, prima opera<br />

della cosiddetta “trilogia<br />

popolare”, Rigoletto<br />

giunse sulla scena dopo<br />

un lungo travaglio, colpito<br />

dai <strong>di</strong>vieti della censura,<br />

come già il dramma<br />

<strong>di</strong> Hugo Le roi s’amuse a<br />

cui s’ispira il libretto <strong>di</strong><br />

Piave. Ver<strong>di</strong> vede subito nell’opera <strong>di</strong> Hugo “il<br />

più gran soggetto e forse il più gran dramma<br />

de’ tempi moderni” e, al fine <strong>di</strong> aggirare i <strong>di</strong>vieti<br />

della censura, acconsentì a numerosi aggiustamenti,<br />

trasponendo l’azione nella cinquecentesca<br />

corte <strong>di</strong> Mantova e facendo <strong>di</strong>venire<br />

il re Francesco I <strong>di</strong> Francia del dramma <strong>di</strong><br />

Hugo un più anonimo Duca <strong>di</strong> Mantova. Venuta<br />

finalmente alla luce, l’opera incontrò subito<br />

il favore del pubblico che ancora oggi non<br />

può resistere alla forza <strong>di</strong>rompente <strong>di</strong> quella<br />

che lo stesso Ver<strong>di</strong> definì la sua “opera migliore”.<br />

La battaglia <strong>di</strong> Legnano<br />

sione che la sua musica ispira».<br />

A interpretare entrambe le partiture <strong>di</strong> Rigoletto<br />

e La battaglia <strong>di</strong> Legnano saranno la Filarmonica<br />

Arturo Toscanini e il Coro del Teatro<br />

Regio <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> <strong>di</strong>retto dal Maestro Martino<br />

Faggiani.<br />

Il compleanno del Maestro<br />

Il 10 ottobre 2012 sarà, come detto, il 199° anniversario<br />

della nascita del “Cigno <strong>di</strong> Busseto”.<br />

Il Teatro Regio <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> lo festeggia con<br />

un concerto che offrirà al pubblico, dallo scrigno<br />

delle sue più celebri composizioni, i brani<br />

più emozionanti della sua vasta produzione,<br />

interpretati dalle voci <strong>di</strong> Inva Mula, Piero<br />

Pretti, Leo Nucci, Michele Pertusi con il Coro<br />

del Teatro Regio <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>, sempre <strong>di</strong>retto da<br />

Martino Faggiani.<br />

LE PROVE DEL CORO<br />

Proseguendo nella volontà <strong>di</strong> favorire<br />

l’incontro con la musica e <strong>di</strong> stimolare<br />

la passione al belcanto, il Teatro<br />

Regio <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> rinnova a tutti gli appassionati<br />

l’invito ad assistere alle prove del Coro,<br />

per scoprire come il complesso artistico del<br />

Regio affronta la preparazione <strong>di</strong> un’opera<br />

prossima al debutto.<br />

Appuntamento per tutti gli appassionati<br />

domenica 30 settembre 2012 alle ore 11.15<br />

presso la sede dell’Associazione musicale<br />

“<strong>Parma</strong> Lirica” (<strong>Parma</strong>, via Gorizia, 2, tel.<br />

0521 231184 / 206144); nel corso della prova,<br />

l’appassionata <strong>di</strong>rezione del Maestro del<br />

coro Martino Faggiani ripercorrerà l’opera,<br />

svelandone gli aspetti salienti, con l’accompagnamento<br />

al pianoforte <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o<br />

Cirelli. L’ingresso è libero.<br />

Seconda (e purtroppo ultima) opera in cartellone<br />

sarà La battaglia <strong>di</strong> Legnano, che debutta<br />

il 6 ottobre (repliche il 9, 13, 20, 27 ottobre).<br />

Sul suo campo si cimenteranno i giovani talenti<br />

chiamati a interpretare l’opera ver<strong>di</strong>ana<br />

raramente allestita al Teatro Regio <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>,<br />

ove torna in scena dopo oltre sessant’anni.<br />

William Corrò, Emanuele Cordaro, Gezim Myshketa,<br />

Aurelia Florian, Alejandro Roy, Valeriu<br />

Caradja, Erika Beretti, Cosimo Vassallo, <strong>di</strong>retti<br />

da Boris Brott, daranno vita al nuovo allestimento<br />

firmato da Pier Luigi Pizzi. «Ritorno<br />

con molto interesse - scrive il Maestro Pizzi<br />

- a questa intensa opera ver<strong>di</strong>ana dopo averla<br />

messa in scena a Roma, al Teatro dell’Opera<br />

per l’inaugurazione della Stagione 1983-84.<br />

Tanti anni sono passati da allora, ma non ho<br />

cambiato opinione su quest’opera che Ver<strong>di</strong><br />

ha composto su libretto <strong>di</strong> Salvatore Cammarano<br />

in pieno clima risorgimentale nel 1849,<br />

privilegiando l’aspetto patriottico a scapito <strong>di</strong><br />

una continuità drammaturgica per quanto riguarda<br />

la narrazione della vicenda privata dei<br />

tre protagonisti, che peraltro mi è parso lo<br />

spunto più stimolante e originale per un progetto<br />

registico. È proprio a questo dramma intimo<br />

che cerco <strong>di</strong> dare il maggior risalto in<br />

questa nuova proposta per il Teatro Regio <strong>di</strong><br />

<strong>Parma</strong>. Mi piace tenere conto della raccomandazione<br />

che Ver<strong>di</strong> fece al suo librettista:<br />

“brevità e fuoco”. Cerco <strong>di</strong> trasmettere questo<br />

concetto alle immagini e al lavoro con gli interpreti.<br />

Le immagini sono scarne, essenziali<br />

nella ricerca del clima <strong>di</strong>sperato <strong>di</strong> una città<br />

asse<strong>di</strong>ata, minacciata. Ai cantanti chiedo quel<br />

fuoco, che Ver<strong>di</strong> pretende attraverso la paswww.teatroregioparma.it<br />

18<br />

FUORI LE MURA<br />

- Ravenna -<br />

2 8 S E T T E M B R E 2 0 1 2<br />

Il Mar - Museo d’arte della<br />

città <strong>di</strong> Ravenna ospita<br />

la mostra antologica<br />

“Marco De Luca”, che<br />

presenta trentaquattro<br />

opere, considerate le più<br />

significative degli ultimi<br />

trent’anni <strong>di</strong> produzione<br />

dell’artista — classe 1949,<br />

nativo <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina (BO)<br />

—, rappresentative del<br />

suo approccio innovativo,<br />

e al tempo stesso antico,<br />

alla tecnica del mosaico.<br />

De Luca si riappropria<br />

del mosaico dopo l’esperienza<br />

pittorica dei primi<br />

anni Settanta, alla ricerca<br />

<strong>di</strong> un nuovo linguaggio e<br />

uno strumento <strong>di</strong>verso<br />

per recuperare la propria<br />

creatività e la propria <strong>di</strong>mensione<br />

del tempo.<br />

La scelta fu principalmente<br />

dettata da una<br />

personale concezione del<br />

linguaggio musivo, nel<br />

quale scultura e pittura<br />

risultano pienamente<br />

coinvolte. L’ampio bagaglio<br />

<strong>di</strong> conoscenze tecniche<br />

e artistiche hanno<br />

permesso a De Luca <strong>di</strong><br />

sviluppare la propria<br />

opera come sintesi perfetta<br />

tra antico e presente,<br />

<strong>di</strong> coniugare l’attenzione<br />

alla cultura contemporanea<br />

con la conoscenza<br />

dell’antico.<br />

• Fino al 4 novembre al<br />

Mar, via <strong>di</strong> Roma, 13, Ravenna.<br />

Info: 0544.482450,<br />

www.museocitta.ra.it.


Quantilibriincittà<br />

Lettureperpiccolissimi,presentazionie<strong>di</strong>battitiperigran<strong>di</strong><br />

Teatro sociale ai Voltoni del Guazzatoio<br />

ANTIGONE, LA CITTÀ CHE VORREMMO<br />

Domenica 30 settembre alle 17 e alle 21<br />

nei Voltoni del Guazzatoio (Palazzo della<br />

Pilotta - <strong>Parma</strong> - lato Viale Mariotti e Ponte<br />

Ver<strong>di</strong>) torna in scena “La città <strong>di</strong> Antigone”,<br />

spettacolo teatrale <strong>di</strong> Festina Lente<br />

Teatro in collaborazione con associazione<br />

Vagamonde. Lo spettacolo — regia <strong>di</strong> Andreina<br />

Garella, testi <strong>di</strong> Elide La Vecchia e<br />

ambientazione <strong>di</strong> Mario Fontanini — è il<br />

frutto <strong>di</strong> un percorso teatrale che ha coinvolto<br />

parmigiane, native e non, attorno ai<br />

temi della citta<strong>di</strong>nanza possibile, emersi<br />

da una serie <strong>di</strong> interviste in cui altre donne<br />

hanno espresso la loro visione della<br />

città come spazio <strong>di</strong> convivenza e con<strong>di</strong>visione,<br />

per riscoprirne i valori fondanti. Il<br />

riferimento ideale è Antigone, il personaggio<br />

della mitologia greca che sfida l’ari<strong>di</strong>tà<br />

delle leggi umane opponendo la legge del<br />

cuore, della fraternità, dell’inclusione. Per<br />

l’accesso (gratuito) alle rappresentazioni<br />

del 30 settembre è necessaria la prenotazione:<br />

333.6164577.<br />

A completamento dello spettacolo, fino all’8<br />

ottobre alla Galleria Nazionale (Palazzo<br />

della Pilotta) è aperta la mostra fotografica<br />

<strong>di</strong> Anna Campanini “Ritratti <strong>di</strong> donne”.<br />

In p.le Salvo D’Acquisto<br />

GIORNATA DEL RIUSO E DEL BARATTO<br />

A <strong>Parma</strong>, gli Amici <strong>di</strong> Borgo delle Colonne<br />

in collaborazione con il Collettivo banco<br />

Lotto 498 invitano alla seconda e<strong>di</strong>zione<br />

della “Giornata del Riuso e del Baratto” organizzata<br />

all’interno del Settembre nel<br />

Borgo, che si terrà domenica 30 settembre<br />

dalle 10.30 in piazzale Salvo D’Acquisto<br />

(in caso <strong>di</strong> maltempo la giornata è rimandata<br />

al 7 ottobre).<br />

Nata dalla volontà <strong>di</strong> tornare a vivere in<br />

modo partecipato i borghi <strong>di</strong> questa parte<br />

del centro storico, la giornata si propone<br />

<strong>di</strong> creare socialità e scambio d’idee e culture.<br />

Con A. Contessa, R. Fontana, L. Nason<br />

RELIGIONI ALLA BIBLIOTECA ALPI<br />

Due appuntamenti alla Biblioteca Internazionale<br />

Ilaria AlpIi (<strong>Parma</strong>, vicolo delle<br />

Asse): mercoledì 3 ottobre alle 16 presentazione<br />

del Quaderno con schede <strong>di</strong>dattiche<br />

sulle Feste delle Religioni e illustrazione<br />

della festa ebraica <strong>di</strong> Shavuot, con Andreina<br />

Contessa (Museo <strong>di</strong> Arte Ebraica<br />

Italiana Umberto Nahon – Gerusalemme):<br />

“Lo shofar <strong>di</strong> Rosh ha-Shanah e il corno<br />

dell’ariete: Il tema della Legatura <strong>di</strong> Isacco<br />

nell’arte ebraica e nella preghiera”; e Raniero<br />

Fontana (Istituto Albert Decourtray e<br />

Shalom Hartman Institute – Gerusalemme):<br />

“L’ottavo giorno <strong>di</strong> Sukkot”.<br />

Venerdì 5 ottobre alle 17 presentazione<br />

dell’ultimo libro <strong>di</strong> Raniero Fontana, stu<strong>di</strong>oso<br />

parmigiano che con la moglie Andreina<br />

Contessa, vive e lavora da 15 anni a<br />

Gerusalemme; intervengono don Luigi<br />

Nason, biblista, delegato al <strong>di</strong>alogo ebraico-cristiano<br />

nella <strong>Diocesi</strong> <strong>di</strong> Milano, e Luciano<br />

Mazzoni.<br />

Incontri con Barcellona, Balzani, Mancini<br />

SFIDE ATTUALI DELLA POLITICA<br />

L’associazione “Il ruolo terapeutico”, nell’ambito<br />

del ciclo <strong>di</strong> incontri “Forum. Momenti<br />

<strong>di</strong> formazione civile”, nato come occasione<br />

<strong>di</strong> incontro tra citta<strong>di</strong>ni sensibili ai<br />

problemi della società in cui viviamo, organizza<br />

alcuni incontri sul tema “Sfide attuali<br />

della politica”, che si svolgono nella<br />

sede del Ruolo Terapeutico <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>, in<br />

viale Duca Alessandro 50, alle 20.45.<br />

Mercoledì 10 ottobre alle 20.45 Pietro Barcellona,<br />

filosofo e saggista, presenterà il<br />

suo libro “La speranza contro la paura”<br />

(Marietti 2012); giovedì 22 novembre Roberto<br />

Balzani, storico, saggista e attuale<br />

Sindaco <strong>di</strong> Forlì presenterà il suo libro<br />

“Cinque anni <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne. Memorie inutili<br />

<strong>di</strong> un sindaco” (il Mulino 2012); martedì<br />

4 <strong>di</strong>cembre Roberto Mancini, filosofo,<br />

Nei giorni feriali<br />

MESSA E ADORAZIONE<br />

IN CATTEDRALE<br />

Si comunica che nella Basilica<br />

Cattedrale<br />

lunedì 1 ottobre riprenderà<br />

nella Cripta della Basilica<br />

Cattedrale la celebrazione<br />

della S. Messa delle ore 11<br />

Martedì 2 ottobre alle ore 8 il<br />

Vescovo mons. Enrico Solmi<br />

presiederà la Santa Messa<br />

nella cappella dell’Adorazione.<br />

Si inizierà l’adorazione<br />

quoti<strong>di</strong>ana dell’Eucaristia:<br />

dal lunedì al sabato dalle 8 alle<br />

12 e dalle 15 alle 19. Si invitano<br />

clero, religiosi/e e tutto il<br />

popolo <strong>di</strong> Dio a partecipare<br />

all’adorazione. Coloro che desiderano<br />

fissare un orario per<br />

una presenza certa e continuativa<br />

sono pregati <strong>di</strong> rivolgersi<br />

agli incaricati nella Cattedrale.<br />

In Seminario Minore<br />

OTTOBREDUCATORI:<br />

SI COMINCIA<br />

Saranno la fede e la sua “cre<strong>di</strong>bilità”,<br />

quest’anno, i temi<br />

centrali <strong>di</strong> OttobrEducatori,<br />

tra<strong>di</strong>zionale appuntamento<br />

<strong>di</strong>ocesano posto all’inizio<br />

dell’anno pastorale per fornire<br />

ad educatori, animatori,<br />

catechisti, capi scout, e a tutti<br />

coloro che hanno a cuore l’educazione<br />

un’occasione <strong>di</strong><br />

formazione e confronto.<br />

Lunedì 1 ottobre “A ragion<br />

veduta…!”, con Pier Paolo<br />

Triani, pedagogista - Università<br />

Cattolica <strong>di</strong> Piacenza: dalle<br />

18.30 alle 20.30: <strong>di</strong>alogo<br />

con giovanissimi, giovani e<br />

giovani educatori; cena e cineforum.<br />

Alle 21 relazione<br />

per educatori, catechisti, animatori,<br />

formatori.<br />

Lunedì 8 ottobre ore 18.30-<br />

22.30 (con cena): laboratori.<br />

Sabato 13 ottobre ore 16-18:<br />

incontro per responsabili<br />

Adulti Ac e animatori <strong>di</strong> gruppi<br />

adulti: “Dalla Comunione<br />

alla Comunità ecclesiale:<br />

adulti <strong>di</strong> Ac al servizio della<br />

Chiesa e del mondo”.<br />

Lunedì 15 ottobre alle 21:<br />

Agesci: Incontri <strong>di</strong> Branca e<br />

Consiglio <strong>di</strong> Zona. Acr e Ufficio<br />

Catechistico: programmazione<br />

2012-2013”. Ac Giovani:<br />

“La bella vita”, incontro <strong>di</strong><br />

programmazione annuale<br />

con educatori, animatori e responsabili<br />

parrocchiali.<br />

Lunedì della <strong>di</strong>ocesi<br />

LA CEI E IL CAMBIAMEN-<br />

TO DEMOGRAFICO<br />

Lunedì 1 ottobre, alle ore 21,<br />

nell’ambito dei Lunedì della<br />

<strong>Diocesi</strong>, si terrà presso il teatro<br />

della parrocchia citta<strong>di</strong>na<br />

del Sacro Cuore (piazzale Volta)<br />

la presentazione del secondo<br />

rapporto-proposta curato<br />

dal Comitato per il progetto<br />

culturale della Cei, dal<br />

titolo: “Il cambiamento demografico”<br />

(Laterza, Bari-Roma<br />

2011).<br />

Alla presentazione, organizzata<br />

dal Progetto culturale<br />

della <strong>Diocesi</strong> <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> unitamente<br />

alle Associazioni il<br />

Borgo e Biopolis, interverranno<br />

Giancarlo Blangiardo,<br />

or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> demografia presso<br />

l’Università <strong>di</strong> Milano-Bicocca;<br />

Lamberto Soliani, demografo<br />

e or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> statistica<br />

presso l’Università <strong>di</strong><br />

<strong>Parma</strong>; Leonardo Allo<strong>di</strong>, associato<br />

<strong>di</strong> sociologia presso<br />

l’Università <strong>di</strong> Bologna.<br />

Il volume si articola in tre parti.<br />

La prima analizza i fenomeni<br />

demografici e le trasformazioni<br />

strutturali della popolazione<br />

e delle famiglie. La<br />

seconda si spinge alla riflessione<br />

sulle cause e sulle conseguenze<br />

economiche e socio-culturali.<br />

La terza avanza<br />

alcune proposte per affrontare<br />

la questione del governo<br />

del cambiamento demografico.<br />

Segreteria Progetto culturale<br />

<strong>di</strong>ocesano:0521.380516; cultura@<strong>di</strong>ocesi.parma.it.<br />

Con le Carmelitane<br />

ADORAZIONE<br />

VOCAZIONALE<br />

Con l’inizio dell’anno pastorale<br />

riprende al Carmelo il ciclo<br />

<strong>di</strong> adorazione eucaristica<br />

vocazionale, che — come <strong>di</strong><br />

consueto — sarà inaugurato<br />

da una solenne Santa Messa:<br />

la presiederà il nostro Vescovo<br />

Mons. Enrico Solmi, il<br />

giorno lunedì 1 ottobre, festa<br />

<strong>di</strong> Santa Teresa <strong>di</strong> Gesù Bambino,<br />

alle ore 18, nella chiesetta<br />

delle Carmelitane Scalze<br />

<strong>di</strong> via Montebello 69, <strong>Parma</strong>.<br />

A Santa Maria del Rosario<br />

CORSO DI<br />

DANZE BIBLICHE<br />

A partire da martedì 2 ottobre<br />

riparte, presso la parrocchia<br />

citta<strong>di</strong>na <strong>di</strong> Santa Maria<br />

del Rosario (via Isola 18), il<br />

corso <strong>di</strong> danze bibliche: ogni<br />

martedì, dalle 18 alle 19.30<br />

Per informazioni: Na<strong>di</strong>a<br />

0521.982375; Rina<br />

0521.293682.<br />

Nuovo anno sociale<br />

AMICI DEI<br />

MISSIONARI SAVERIANI<br />

Il Gruppo amici misssionari<br />

saveriani (Gams) inizierà il<br />

nuovo anno sociale giovedì 4<br />

ottobre alle 15.30 nel santuario<br />

Conforti (<strong>Parma</strong>, viale San<br />

Martino 8) con la Santa Messa<br />

presieduta dall’assistente<br />

padre Ulizze Zanoletti, presenti<br />

anche gli studenti dello<br />

Studentato internazionale saveriano.<br />

Centro etica ambientale<br />

DIO-UOMO-NATURA<br />

NELLE RELIGIONI<br />

Giovedì 4 ottobre ore, ore<br />

17.30, Palazzo vescovile, Sala<br />

dei Vescovi, tavola rotonda:<br />

“Il rapporto Dio, Uomo Natura<br />

nel Cristianesimo, nell’Ebraismo,<br />

nell’Islam”. Partecipano<br />

Luciano Valle, Vittorio<br />

Robiati Bendaud, Gianpiero<br />

Vincenzo; modera don James<br />

Schianchi.<br />

In Seminario Minore<br />

ASSEMBLEA<br />

DELLE RELIGIOSE<br />

Tutte le religiose della <strong>di</strong>ocesi<br />

sono invitate a partecipare,<br />

sabato 6 ottobre alle 8.45 in<br />

Seminario Minore, all’assemblea<br />

convocata per l’annuale<br />

programmazione. Sarà presente<br />

il delegato mons. Piero<br />

Del Sante.<br />

Pomeriggio <strong>di</strong> fraternità<br />

ANNIVERSARIO<br />

DELLA BEATA PICCO<br />

Domenica 7 ottobre, nell’11 o<br />

anniversario della beatificazione<br />

<strong>di</strong> madre Eugenia Picco,<br />

le Piccole Figlie dei sacri<br />

cuori <strong>di</strong> Gesù e Maria invitano<br />

al pomeriggio <strong>di</strong> fraternità<br />

de<strong>di</strong>cato a “Il Vade-mecum<br />

curato dalla beata Eugenia. In<br />

cammino con la liturgia”.<br />

L’appuntamento è alle 15 nel<br />

monastero <strong>di</strong> San Giovanni<br />

Evangelista; preghiera <strong>di</strong> inizio<br />

con la Tenda della Parola;<br />

riflessioni <strong>di</strong> Tilla Brizzolara<br />

pf su “Il Vade-mecum del<br />

1912 e il cuore <strong>di</strong> Eugenia” e<br />

<strong>di</strong> Agostino Nuvoli osb su “I<br />

benedettini <strong>di</strong> <strong>Parma</strong> e la liturgia<br />

agli inizi del ’900”. Seguirà<br />

un momento conviviale.<br />

Incontri <strong>di</strong> preparazione<br />

MINISTRI STRAORDINARI<br />

DELLA COMUNIONE<br />

Sabato 13 e sabato 20 ottobre,<br />

dalle 15 alle 17, in Seminario<br />

Minore ci sarà il corso<br />

<strong>di</strong> preparazione per i ministri<br />

straor<strong>di</strong>nari della Comunione.<br />

Associazione Viandanti<br />

LETTURE BIBLICHE SU<br />

POTERE E LIBERAZIONE<br />

Sabato 13 ottobre dalle 8.45<br />

alle 17.30 nella bibllioteca<br />

monumentale del monastero<br />

<strong>di</strong> San Giovanni (<strong>Parma</strong>, piazzale<br />

San Giovanni 1) torna<br />

l’appuntamento con le Letture<br />

bibliche organizzate dall’associazione<br />

Viandanti<br />

(www.viandanti.org).<br />

L’iniziativa nasce dal convincimento<br />

della priorità che deve<br />

avere la Parola nella vita<br />

personale e della Chiesa, e intende<br />

proporre letture tematiche<br />

che parlino non solo alla<br />

mente ma anche al cuore:<br />

non solo esegesi, ma anche<br />

un’attualizzazione per vivificare<br />

il nostro impegno nella<br />

vita personale <strong>di</strong> fede, nella<br />

partecipazione alla vita ecclesiale<br />

e civile.<br />

La lettura <strong>di</strong> quest’anno è de<strong>di</strong>cata<br />

al tema “Potere della liberazione,<br />

liberazione dal potere.<br />

Letture per l’oggi dall’Apocalisse<br />

<strong>di</strong> Giovanni”, e sarà<br />

condotta dal biblista Ricardo<br />

Pérez Márquez, dell’Or<strong>di</strong>ne<br />

dei Servi <strong>di</strong> Maria, docente<br />

alla Pontificia Facoltà “Marianum”<br />

(Roma) e fondatore,<br />

con padre Alberto Maggi,<br />

del Centro stu<strong>di</strong> biblici<br />

“G. Vannucci” (Montefano/MC).<br />

professore or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> filosofia teoretica<br />

presso l’Università <strong>di</strong> Macerata, presenterà<br />

il suo libro “Le logiche del male. Teoria critica<br />

e rinascita della società” (Rosenberg &<br />

Sellier 2012).<br />

Ingresso libero, prenotazione necessaria<br />

per la limitata capienza della sala: Roberta<br />

Giampietri, 0521.240062, rtparma@<br />

gmail.com.<br />

Dai 12 mesi ai 5 anni<br />

LETTURE PER PICCOLISSIMI ALLA PAVESE<br />

La biblioteca Pavese (<strong>Parma</strong>, via Newton<br />

8/a), specializzata nella letteratura per l’infanzia,<br />

propone un ciclo <strong>di</strong> incontri, condotti<br />

da Mariaflores Tagliavini, per bambini<br />

e bambine dai 12 mesi ai 5 anni, che dovranno<br />

essere accompagnati da una persona<br />

adulta.<br />

Gruppo bambini/e 12-20 mesi: alle ore<br />

10.30 dei mercoledì 10 e 31 ottobre e 14 e<br />

28 novembre.<br />

Gruppo bambini/e 20-36 mesi: alle 10.30<br />

dei mercoledì 17 ottobre, 7 - 14 - 21 novembre<br />

e 5 <strong>di</strong>cembre.<br />

Gruppo bambini/e da 3 a 5 anni: alle<br />

16.30 dei mercoledì 10-17 e 31 ottobre, 7-<br />

14-21-28 novembre, 5 <strong>di</strong>cembre.<br />

La partecipazione ai gruppi <strong>di</strong> lettura è<br />

gratuita, ma occorre iscriversi presso la biblioteca<br />

(tel. 0521.493345, email: pavese@comune.parma.it).<br />

A Baganzola<br />

TEATRO PER IL BANGLADESH<br />

Sabato 13 ottobre alle 21 nel teatro <strong>di</strong> Baganzola<br />

la Compagnia teatrale sissese presenta<br />

“’Na morta curiosa”, comme<strong>di</strong>a <strong>di</strong>alettale<br />

in tre atti <strong>di</strong> Mauro Adorni.<br />

L’iniziativa, promossa da ”FIlo<strong>di</strong>juta”, sostiene<br />

l’acquisto del materiale scolastico<br />

per 400 bambini delle scuole in Bangladesh.<br />

Associazione donne ambientaliste<br />

GITA AL GIARDINO DEI BOBOLI<br />

Domenica 14 ottobre, con partenza in<br />

pullman da <strong>Parma</strong> (parcheggio scambiatore<br />

<strong>di</strong> via Traversetolo) e rientro in serata,<br />

l’Associazione donne ambientaliste propone<br />

una gita alla scoperta <strong>di</strong> una Firenze<br />

<strong>di</strong>versa e misteriosa: “Il Giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Boboli,<br />

il Giar<strong>di</strong>no Bar<strong>di</strong>ni e l’Officina Farmaceutica<br />

<strong>di</strong> Santa Maria Novella”. La straor<strong>di</strong>naria<br />

bellezza dell’autunno nel Giar<strong>di</strong>no<br />

dei Me<strong>di</strong>ci, autentico parco-museo e nel<br />

Giar<strong>di</strong>no Bar<strong>di</strong>ni, particolare per storia e<br />

struttura, si unisce alla scoperta dei misteri<br />

del complesso della Basilica <strong>di</strong> Santa<br />

Maria Novella. Conclusione con la visita<br />

all’Antica Spezieria che quest’anno festeggia<br />

i 400 anni dalla sua prima apertura ufficiale.<br />

Info e iscrizioni: 338 7915373, info @associazionedonneambientaliste.it.<br />

Ricca offerta <strong>di</strong> materie, inizio il 5 novembre<br />

I CORSI DELL’UNIVERSITÀ POPOLARE<br />

Dal 1° <strong>di</strong> ottobre, presso la sede <strong>di</strong> borgo S.<br />

Giuseppe 13 a <strong>Parma</strong> (0521.236537), sono<br />

aperte le iscrizioni ai corsi 2012-2013 dell’Università<br />

Popolare. Le iscrizioni si ricevono<br />

dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13<br />

e dalle 15 alle 19, e al sabato (nel solo mese<br />

<strong>di</strong> ottobre) dalle 9 alle 12. I corsi inizieranno<br />

lunedì 5 novembre nella sede <strong>di</strong><br />

borgo San Giuseppe, o — per alcuni corsi<br />

— nella sede specificata sul programma.<br />

Le lezioni <strong>di</strong> ciascun corso si svolgono una<br />

volta alla settimana ed hanno, <strong>di</strong> norma, la<br />

durata <strong>di</strong> un’ora e trenta. I corsi saranno<br />

attivati solo al raggiungimento del numero<br />

minimo <strong>di</strong> 15 iscritti.<br />

L’offerta dei corsi è ampia, e articolata in<br />

varie aree. Area linguistica: inglese (tre livelli<br />

e conversazione); francese (tre livelli);<br />

spagnolo (quattro livelli); tedesco (due livelli);<br />

portoghese (due livelli); russo. Storia<br />

dell’Arte. Arte, Monumenti, Storia <strong>di</strong><br />

<strong>Parma</strong>. Storia e filosofia. Area letteraria e<br />

musicale. Area psicologica. Benessere fisico<br />

e psichico. Area informatica (corsi <strong>di</strong> tre<br />

livelli). Il sapere del fare (<strong>di</strong>segno e pittura,<br />

fotografia, erboristeria, cucina naturale,<br />

teatro, tutela del consumatore).<br />

Per ulteriori informazioni e per consultare<br />

il programma dettagliato, vedere: www.<br />

universitapopolare.pr.it.<br />

memo<br />

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