V-40 Atti e documentazione I graffiti, memoria gui<strong>di</strong>zzolese Riportiamo dal n. 54 de La <strong>Notizia</strong>. Una giusta e moderna politica dei beni culturali e ambientali porta allo sviluppo umano ed economico; permette <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re conoscenze; consente ai popoli <strong>di</strong> trovare momenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo e <strong>di</strong> incontro. Il restauro ha aperto nuovi scenari e sprona ad ulteriori approfon<strong>di</strong>menti ...Gli affreschi sono altresì un libro aperto, non solo per l'intento devozionale, chiarissimo nel<strong>la</strong> ripetizione dei santi con ai pie<strong>di</strong> gli offerenti o committenti dell'opera, ma per <strong>la</strong> serie impressionante <strong>di</strong> graffiti. Sembrano l'opera <strong>di</strong> almeno tre mani; non sono il "ricordo" <strong>di</strong> qualche visitatore, ma sono stati scritti intenzionalmente con l'intento <strong>di</strong> narrare, <strong>di</strong> fissare un fatto; infatti, molti iniziano con <strong>la</strong> <strong>di</strong>citura: "Memoria..."; sono rispettosi delle figure dei <strong>San</strong>ti, in quanto non ne toccano le sembianze o i simboli. Sono una specie <strong>di</strong> giornale aperto e ci par<strong>la</strong>no del<strong>la</strong> grande storia, come <strong>di</strong> fatti <strong>di</strong> picco<strong>la</strong> cronaca locale che, comunque, valeva <strong>la</strong> pena ricordare. La stragrande maggioranza <strong>di</strong> essi è visibile nelle pareti sud ed est. Va detto che gli avvenimenti narrati hanno precisi riscontri nel<strong>la</strong> storia <strong>di</strong> Casa Gonzaga. Alcuni erano già noti, come: "Adì 15 il duca F.° (Fer<strong>di</strong>nando) sposò <strong>la</strong> Psa (Principessa) <strong>di</strong> Fi.za (Fiorenza=Firenze) adì 15 marzo 1617, et era gran guerra a Casale con il duca <strong>di</strong> Savoia". (La sposa era Caterina de' Me<strong>di</strong>ci. La fortezza <strong>di</strong> Casale Monferrato era contesa dai Savoia e <strong>la</strong> vicenda entrò ne I Promessi Sposi). (Ph 1) "Per memoria de mille 627 adì 16 de magio si incorone il duca Vincenzo a Mantova 1627". (Era Vincenzo II, fratello <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando: venne incoronato duca sul<strong>la</strong> porta del duomo, dove ricevette il giuramento <strong>di</strong> fedeltà del popolo. Cavalcò poi per tutta <strong>la</strong> città, con gran compagnia <strong>di</strong> principi, e in segno <strong>di</strong> gioia fece gettare monete d'oro e d'argento per le strade). (Ph 2) Altri sono emersi più chiaramente in seguito al restauro, anche se permangono ancora margini <strong>di</strong> dubbio, a causa del<strong>la</strong> <strong>di</strong>fficoltà del<strong>la</strong> lettura e interpretazione. "Memoria come.., che Fer<strong>di</strong>nando terzo Gonzaga tolse per mogera (moglie) <strong>la</strong> figlia del duca <strong>di</strong> Guastal<strong>la</strong> adì 16 aprile 1671". (Si tratta <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando Carlo ultimo duca <strong>di</strong> Mantova, il fellone al quale venne tolto il ducato, e <strong>la</strong> moglie è Anna Isabel<strong>la</strong> dei Gonzaga <strong>di</strong> Guastal<strong>la</strong>). (Ph 3) “Il S.° duca Vincenzo de Mantua si parto per andare al<strong>la</strong> guerra in Ongaria contro il Thurco”. (Nel 1595, nel 1597 e infine nel 1601, il duca Vincenzo I, su sollecitazione del papa e dell’imperatore partì al<strong>la</strong> volta dell’Ungheria per combattere contro i Turchi che minacciavano il cuore dell’Europa. In Pa<strong>la</strong>zzo Ducale a Mantova, nel<strong>la</strong> Sa<strong>la</strong> del Labirinto, una epigrafe ricorda <strong>la</strong> lotta del duca Vincenzo contro i Turchi a Canizza in Voivo<strong>di</strong>na. I Turchi erano il terrore dell’Europa, specialmente dopo che avevano, nel 1453, conquistato <strong>la</strong> città <strong>di</strong> Costantinopoli, abbattendo l’Impero Romano d’Oriente, che per secoli aveva svolto una funzione <strong>di</strong> baluardo. Nonostante fossero stati vinti da una coalizione <strong>di</strong> stati cristiani nel<strong>la</strong> battaglia <strong>di</strong> Lepanto, il 7 ottobre del 1571, il loro espansionismo era continuato, tanto che nel 1683 asse<strong>di</strong>arono Vienna, venendo, però, definitivamente fermati). (Ph 4) Per tante altre, al momento, è stata decifrata solo qualche paro<strong>la</strong> o data, però l'impegno è quello <strong>di</strong> chiarire e approfon<strong>di</strong>re. <strong>San</strong> <strong>Lorenzo</strong> si sta rive<strong>la</strong>ndo una miniera <strong>di</strong> dati e notizie tanto da farne una specie <strong>di</strong> archivio storico. Giovanni Zangobbi <strong>Oratorio</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Lorenzo</strong>
V-41 1 2 3 4 I graffiti descritti nel testo a pagina 40.