Giugno 2009 - Confesercenti Parma
Giugno 2009 - Confesercenti Parma
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un accordo con UPI, anci, sindacati e associazioni di categoria<br />
Occupazione, dalla Regione<br />
520 mln di euro contro la crisi<br />
Un “patto per attraversare<br />
la crisi”, un accordo<br />
da 520 milioni che<br />
fissa gli obiettivi, gli indirizzi<br />
e i criteri per salvaguardare la<br />
base produttiva, evitare i licenziamenti<br />
e dare risposte anche<br />
a quei lavoratori finora senza<br />
la tutela degli ammortizzatori<br />
sociali.<br />
L’importante accordo è stato<br />
siglato lo scorso 12 maggio dalla<br />
Regione Emilia-Romagna,<br />
l’UPI e l’ANCI regionali, le<br />
organizzazioni sindacali e le<br />
associazioni imprenditoriali,<br />
ad eccezione di Confindustria.<br />
Il patto rappresenta uno<br />
strumento nuovo per gestire<br />
la crisi, che coinvolge tutta<br />
l’economia mondiale toccando<br />
pesantemente la situazione<br />
In sei mesi 2.732 posti di lavoro<br />
in meno nella provincia di <strong>Parma</strong><br />
2.732 posti di lavoro in meno in sei mesi: questo<br />
il segno della crisi sul mercato occupazionale<br />
parmense secondo i dati dell’Osservatorio sul<br />
Mercato del Lavoro della Provincia di <strong>Parma</strong>,<br />
presentato a maggio. La perdita di posti, al netto<br />
della stagionalità, si concentra per lo più nell’area<br />
industriale (81%); al momento il gruppo dei lavoratori<br />
più colpiti è quello a tempo determinato. Tutti<br />
i settori occupazionali risultano colpiti trasversalmente:<br />
fa fortunatamente eccezione il settore<br />
agroalimentare, che fa registrare un +1,9%.<br />
italiana e di conseguenza quella<br />
dell’Emilia-Romagna. Con<br />
questo progetto si dà vita ad<br />
un sistema di gestione di tutti<br />
gli strumenti a sostegno dei<br />
lavoratori e delle aziende per<br />
affrontare la crisi, ordinari e<br />
soprattutto in deroga, dando<br />
così risposta anche ai lavoratori<br />
nelle imprese con meno di 15<br />
dipendenti, nelle cooperative,<br />
nei servizi, nel commercio<br />
e nell’artigianato. L’accordo<br />
gestirà il finanziamento di 520<br />
milioni per gli ammortizzatori<br />
sociali in deroga previsti dall’intesa<br />
Stato-Regione, tra risorse<br />
statali e regionali.<br />
La Regione e le associazioni<br />
imprenditoriali e sindacali<br />
firmatarie si impegnano a salvaguardare<br />
l’occupazione, per-<br />
Inbreve<br />
DA PARMA<br />
GIUGNO / 09<br />
5<br />
seguendo soluzioni condivise<br />
anche nel caso del ricorso a<br />
procedure di mobilità ed escludendo<br />
comunque iniziative<br />
unilaterali di licenziamento<br />
collettivo. Ci sarà dunque la<br />
possibilità di allungare il periodo<br />
della cassa integrazione<br />
ordinaria e di garantire rapidità<br />
e semplicità degli interventi<br />
anche attraverso i pagamenti<br />
diretti da parte dell’INPS.<br />
A livello regionale saranno<br />
attivati appositi programmi<br />
di politiche attive del lavoro<br />
diretti alla riqualificazione dei<br />
lavoratori sospesi o licenziati a<br />
seguito di crisi per favorirne il<br />
ricollocamento occupazionale.<br />
E per contrastare il ricorso al<br />
lavoro sommerso dei lavoratori<br />
non comunitari che hanno<br />
perso il lavoro - derivante<br />
dall’attuale disciplina relativa ai<br />
permessi di soggiorno - la Regione<br />
e le parti sociali si impegnano,<br />
attraverso la formazione<br />
e gli ammortizzatori sociali, a<br />
ricercare tutte le misure per la<br />
loro ricollocazione.<br />
L’accordo, infine, avvia una<br />
procedura condivisa tra Regione<br />
e Province per la cassa<br />
integrazione straordinaria e la<br />
mobilità nelle aziende fino a<br />
250 addetti con stabilimenti<br />
in una sola provincia.<br />
VII Giornata dell’Economia: nel<br />
2008 <strong>Parma</strong> regge con un +0,4%<br />
Si è tenuta l’8 maggio scorso in Camera di<br />
Commercio la VII Giornata dell’Economia.<br />
Presentata nell’occasione l’indagine sull’andamento<br />
dell’economia provinciale nel 2008.<br />
<strong>Parma</strong> chiude l’anno con un modesto aumento<br />
del valore aggiunto (+0,4%), che testimonia<br />
l’avvenuto impatto della crisi sul nostro sistema<br />
economico: ciò nonostante il quadro che<br />
emerge per la nostra provincia è meno cupo<br />
di quello che caratterizza l’Emilia Romagna e il<br />
resto del Paese.<br />
editoriale<br />
Una multa oggi, una<br />
multa domani...<br />
E così i Comuni fanno cassa…Non<br />
stiamo parlando delle infrazioni al codice<br />
della strada, della guida in stato di<br />
ubriachezza o dell’eccesso di velocità,<br />
che in tanti praticano quotidianamente.<br />
Mi riferisco alle pericolosissime infrazioni<br />
amministrative che commettono i commercianti,<br />
i baristi o i ristoratori. Tutti coloro<br />
che svolgono un’attività imprenditoriale<br />
debbono avere buone idee per la propria<br />
attività, capacità professionale e gestionale,<br />
intuito, relazioni positive col pubblico<br />
e i collaboratori ma non basta; oggi chi<br />
svolge un’attività di vendita, chi ha un<br />
negozio o gestisce un bar, deve essere<br />
anche un esperto di leggi e regolamenti,<br />
deve conoscere il testo unico di pubblica<br />
sicurezza, le normative europee, nazionali,<br />
regionali e comunali, spesso le più<br />
creative. Insomma se volete aprire un’attività<br />
è indispensabile acquisire competenze<br />
a 360 gradi, non basta più saper<br />
fare bene il proprio mestiere. Il rischio<br />
infatti che corriamo quotidianamente è<br />
quello di ricevere un’ispezione da parte<br />
delle numerose autorità preposte e state<br />
sicuri che troveranno qualcosa che non<br />
va e perciò sarete multati. Peraltro le<br />
sanzioni sono piuttosto salate: dai 308<br />
euro per una infrazione lieve ai 1500 e più<br />
per quelle più gravi. Alla <strong>Confesercenti</strong><br />
trovate tutte le informazioni utili e i nostri<br />
corsi abilitanti al commercio dove diamo<br />
le istruzioni comportamentali per fare<br />
tutto a regola d’arte.<br />
Proprio ora, alle prese con una crisi economica<br />
che i piccoli commercianti subiscono<br />
in modo drammatico, abbiamo<br />
notato un incremento dei controlli negli<br />
esercizi commerciali e a fronte di tanta<br />
attività abbiamo notato risultati molto interessanti:<br />
per quanto riguarda ad esempio<br />
la sicurezza alimentare e le norme igienico<br />
sanitarie più importanti, la stragrande<br />
maggioranza dei commercianti ha dato<br />
prova di grande professionalità.<br />
La maggior parte delle multe riguardano<br />
infrazioni amministrative modeste: una<br />
riguarda un locale che aveva l’orologio<br />
dell’orario di apertura e chiusura senza<br />
una lancetta, l’altra non aveva esposto<br />
la licenza ben in vista, un altro non<br />
aveva ben esposto il cartello del vietato<br />
fumare, un negozio non aveva messo<br />
tutti i prezzi in vetrina (l’aveva appena<br />
rifatta!). Insomma sono queste le gravi<br />
infrazioni che possono costarvi centinaia<br />
di euro. Quello che però chiediamo alle<br />
forze dell’ordine, ai vigili, visto appunto<br />
che siamo in una difficile situazione<br />
economica, è un po’ di comprensione:<br />
suggeriamo di potenziare la prevenzione<br />
e fare un po’ meno repressione, soprattutto<br />
quando si tratta di infrazioni per lo<br />
più in buona fede.<br />
Stefano Cantoni<br />
Direttore del Gazzettino del Commercio