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LINEE GUIDA PER PENDOLO - Teletu

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Linee guida per l’elaborazione dati nell’esperienza sul pendolo<br />

Prima parte: misura del tempo complessivo per eseguire 50 oscillazioni<br />

complete<br />

L’obiettivi è quello di ricavare il valore dell’accelerazione di gravità g.<br />

• Si misura il tempo totale impiegato da pendolo per eseguire 50 oscillazioni complete<br />

• Si misura la lunghezza del pendolo.<br />

• Si ricava il periodo di oscillazione del pendolo (tempo per eseguire una oscillazione) dividendo<br />

il tempo totale per il numero di oscillazioni: T = ; l’incertezza sul periodo T può essere<br />

50<br />

assunta pari all’ultima cifra decimale che si può leggere sul cronometro ( ∆T = 0,01s<br />

)<br />

• Si stima l’incertezza sulla lunghezza (si deve tener conto della sensibilità del metro ma anche di<br />

come si eseguita la misura)<br />

L<br />

Per calcolare il valore di g si ricorre alla relazione T = 2π<br />

da cui risulta:<br />

g<br />

2 L<br />

g = 4π<br />

2<br />

T<br />

Per calcolare l’incertezza su g si deve ricorrere alla propagazione degli errori nelle misure indirette;<br />

dato che g è espresso da prodotti di grandezze si ha che<br />

⎛ ∆L<br />

∆T<br />

⎞<br />

∆g = g⎜<br />

+ 2 ⎟ .<br />

⎝ L T ⎠<br />

Parte seconda: misure ripetute del periodo di una oscillazione<br />

L’obiettivi è quello analizzare come si distribuiscono dati sperimentali.<br />

• Si misura ripetutamente (es. 50 volte) il tempo impiegato da pendolo per eseguire una<br />

oscillazione completa<br />

• Si raggruppano i dati in “classi” (si suddivide l’intervallo fra il dato più piccolo e quello più<br />

rande in N parti uguali, ad esempio in intervalli di 0,02 s, e si raggruppano i dati che cadono in<br />

uno stesso intervallo).<br />

• Si contano i dati presenti in ogni classe<br />

• Si costruisce un ISTOGRAMMA (grafico a barre) in cui per ogni intervallo (classe) si riporta<br />

una colonna di altezza pari al numero di elementi della classe.<br />

• Si osserva se l’istogramma ha andamento “a campana” (gaussiana)<br />

• Si calcolano: il valor medio, la semidispersione massima, lo scarto quadratico medio.<br />

Parte terza: verifica della legge del pendolo<br />

L’obiettivo è quello di verificare (“scoprire”) la legge del pendolo per piccole oscillazioni.<br />

• Si misura la lunghezza del pendolo e il periodo (per migliorare la precisione sulla misura del<br />

periodo si misura il tempo impiegato per avere 10 oscillazioni e poi si divide per 10).<br />

• Si ripete la coppia di misure modificando la lunghezza del pendolo ogni volta, in tal modo si<br />

ottengono N coppie di dati (L; T)<br />

• Si riportano le coppie (L; T) in un grafico cartesiano con in ascissa il tempo e in ordinata la<br />

lunghezza; i punti sperimentali devono riportare anche le “barre d’incertezza”, cioè l’incertezza<br />

su T e su L.<br />

t TOT


• Si analizza la disposizione dei punti per individuare se sono disposti lungo una qualche curva<br />

matematica nota (retta, parabola, iperbole, esponenziale, logaritmo…)<br />

• Si formula un’ipotesi sul tipo di relazione che lega x (tempo) con y (lunghezza).<br />

• Nel nostro caso i punti si dovrebbero disporre lungo una parabola<br />

• Si verifica l’ipotesi usando un metodo di interpolazione (vedi dispensa sull’elaborazione dati).

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