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INDICE 

Dottorato di ricerca in“Riqualificazione e recupero insediativo” - XXIIIº ciclo 

“POLITICHE EDILIZIE PER L’HOUSING SOCIALE” 

L’EUROPA: ESPERIENZE A CONFRONTO 

Procedure, modalità e tecnologie per l’ housing sociale - Linee guida generali per la 

programmazione di interventi in linea con le esperienze europee 

I

INDICE 

Capitolo 1. Le motivazioni della scelta tematica: L’ Housing Sociale 

1.1 Il quadro esigenziale di riferimento: L’emergenza casa......................................................... 

1.2 Il disagio abitativo non più limitato ai gruppi sociali ridotti...................................................... 

1.3 Il nucleo fondamentale d’utenza: I cambiamenti della struttura familiare.............................. 

1.4 Il fenomeno dell’integrazione multi-etnica.............................................................................. 

1.5 La crisi del comparto dell’affitto.............................................................................................. 

1.6 La questione abitativa: un freno allo sviluppo........................................................................ 

1.7 Le politiche abitative: la necessità di un maggiore impegno nel settore................................ 

1.8 L’ housing sociale: la risposta all’emergenza abitativa........................................................... 

1.9 Obiettivi e ruolo dell’ housing sociale......................................................................................... 

1.10 Uno sguardo all’ housing sociale europeo................................................................................ 

1.11 Nodi critici: economia - urbanistica - recupero - tecnologia................................................. 

1.12 La necessità di correlare gli elementi caratterizzanti delle diverse discipline........................ 

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Panorama delle politiche relative all’edilizia sociale nei principali paesi Europei 

L’ analisi e le campionature selezionate - casi studio - al fine di conoscere le esperienze internazionali maturate 

nel settore dell’housing sociale si intende analizzare lo scenario delle strategie e degli strumenti per 

l’emergenza casa: 

La Francia - Perché la loro tradizione, consolidata e modernizzata, permette di valutare e focalizzare le differenze 

di approccio costruttivo-compositive e la continuità temporale della ricerca e della produzione sul 

tema dell’housing sociale. 

I Paesi Bassi - Che vantano il sistema di housing sociale più ampio e strutturato d’ Europa, garantendo 

negli anni un continuo impegno nella realizzazione di un piano casa rivolto all’utenza più debole, all’impegno 

nella riqualificazione, alle innovative tecniche di costruzione ed all’esperienza consolidata per l’efficienza 

energetica. 

La Spagna - Perché la realtà locale sottolinea aspetti di un tessuto socio-economico ed edilizio molto 

simili al nostro paese, e quindi una più facile trasferibilità delle esperienze, anche se entrambi ancora carenti; 

un’ attenzione rinnovata sul tema della Vivienda Protegida ha prodoto negli ultimi anni interessanti 

sviluppi sul tema dell’ alloggio sociale. 

Il Regno Unito - Perché fornisce una visione particolare nel campo del prefabbricato, garantendo una metodologia 

costruttiva sperimentata e sviluppata negli anni, riducendo così i tempi di realizzazione ma mantenendo 

una riconosciuta qualità, e realizzando quartieri di edilizia sociale sostenibili e tecnologicamente 

avanzati,oltre ad un sistema di gestione efficiente. 

La trasferibilità delle esperienze nel contesto nazionale 

Le campionature sono state selezionate esclusivamente al fine di costruire un percorso completo per un 

concreto raffronto dell’emergenza abitativa contestualizzata in uno scenario Europeo; per garantire, quindi, 

la possibilità di trasferire al contesto nazionale uno o più aspetti della loro politica edilizia e normativa per 

definire un intervento strategico in linea con le esperienze internazionali.Sono state tralasciate, pertanto, 

altre realtà per incompatibilità di trasferibilità e per politiche ancora retrograde nel campo dell’housing sociale 

e per inadeguatezze edilizie. 

II

INDICE 

Capitolo 2. L’housing sociale in Francia 

2.1 Quadro sintetico del contesto 

2.1.1 Brevi cenni storici relativi alla politica edilizia per l’housing sociale............................... 

2.1.2 Il quadro esigenziale di riferimento................................................................................ 

2.1.3 Le scelte politico / gestionali nel settore......................................................................... 

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2.2 Le iniziative legislative e normative 

2.2.1 Le leggi e le normative che regolano il settore............................................................... 

2.2.2 Meccanismi di attuazione............................................................................................... 

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2.3 Organizzazione e finanziamenti 

2.3.1 Introduzione al sistema dell’housing sociale in Francia................................................... 

2.3.2 Mission e organizzazione per l’housing sociale del governo francese............................. 

2.3.3 Attori, enti ed operatori coinvolti....................................................................................... 

2.3.4 Criteri di attribuzione e modalità di occupazione degli alloggi sociali............................. 

2.3.5 La politica abitativa ed i sistemi di finanziamento............................................................. 

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2.4 Gli elementi caratterizzanti 

2.4.1 I nodi critici: economia - urbanistica - recupero - tecnologia............................................ 

2.4.2 Casi studio: esempi di realizzazioni - foto, piante, prospetti, sezioni -........................... 

54 

- 

2.5 Le esperienze compatibili / trasferibili in l’Italia 

2.5.1 Giudizio di compatibilità tipologica-progettuale ................................................................. 

2.5.2 Iniziative legislative e normative....................................................................................... 

2.5.3 Iniziative finanziarie.......................................................................................................... 

2.5.4 Iniziative urbanistiche..................................................................................................... 

2.5.5 Iniziative di riqualificazione............................................................................................... 

2.5.6 Iniziative tecnologiche...................................................................................................... 

2.5.7 Qualità architettonica........................................................................................................ 

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Capitolo 3. L’housing sociale nei Paesi Bassi (struttura capitolo precedente) 

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Capitolo 4. L’housing sociale in Spagna (struttura capitolo precedente) 

119 

Capitolo 5. L’ housing sociale nel Regno Unito (struttura capitolo precedente) 

165 

III

INDICE 

Capitolo 6. L’ housing sociale in Italia : La realtà nazionale 

6.1 Quadro sintetico del contesto ed evoluzione dell’edilizia sociale 

6.1.1 Brevi cenni storici sull’ edilizia economica e popolare..................................................... 

6.1.2 L’ evoluzione della normativa.......................................................................................... 

6.1.3 Dalla politica dell’ERP all’edilizia sociale.......................................................................... 

6.1.4 Il “Piano nazionale Edilizia Abitativa”............................................................................... 

6.1.5 Il piano casa dell’attuale governo.................................................................................... 

6.1.6 Il ruolo dell’ATER, la loro dismissione............................................................................ 

6.1.7 Valorizzare e riqualificare il patrimonio residenziale pubblico......................................... 

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6.2 Organizzazione e finanziamenti 

6.2.1 Introduzione al sistema dell’housing sociale in Italia....................................................... 

6.2.2 Mission e organizzazione dell’ housing sociale del governo Italiano................................. 

6.2.3 Attori, enti ed operatori coinvolti...................................................................................... 

6.2.4 Criteri di attribuzione e modalità di occupazione degli alloggi sociali.................................. 

6.2.5 La politica abitativa ed i sistemi di finanziamento........................................................... 

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6.3 L’evoluzione per l’edilizia sociale 

6.3.1 L’ architettura e l’ edilizia sociale...................................................................................... 

6.3.2 L’attuale degrado del comparto edilizio sociale................................................................ 

6.3.3 La dimensione tipologica e quantitativa dell’edilizia residenziale pubblica......................... 

6.3.4 Attuali strategie di riqualificazione e recupero dei tessuti esistenti.................................. 

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Capitolo 7. Conclusioni - Le possibili soluzioni 

7.1 Dall’ analisi svolta nei capitoli precedenti, per ognuno dei nodi critici elencati, emergono le 

possibili soluzioni e suggerimenti da adottare allo scopo di costituire delle linee guida operative 

per la riqualificazione e la nuova costruzione di edilizia sociale in linea con le esperienze Europee................................................................................................................................................... 

7.2 I nodi critici diventano punti di forza: economia - urbanistica - recupero - tecnologia............... 

261 

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Capitolo 8. Conclusioni - Ulteriori sviluppi della ricerca 

8.1 Un esempio di come agire - Linee guida per la riqualificazione e la nuova edificazione......... 

339 

IV

INDICE 

Nodi critici ( vedi Capitolo 1, Introduzione, paragrafo 1.11 - vedi Capitolo 7, Conclusioni, paragrafo 7.2 ) 

paragrafo 1.11 - Nodi critici: economia - urbanistica - recupero - tecnologia 

paragrafo 7.2 - I nodi critici diventano punti di forza: economia - urbanistica - recupero - tecnologia 

Economia 

L’attuale situazione di mercato immobiliare sociale 

Le fonti di finanziamento pubblico / privato - Project Financing - ESCO 

Urbanistica 

La trasformazione del tessuto urbano: i fattori di mutamento delle città 

Il costo delle aree 

Recupero 

Riqualificazione e rigenerazione del tessuto urbano 

Interventi di riqualificazione e recupero insediativo 

Tecnologia 

I nuovi modelli per l’uso dello spazio e dell’abitare 

Il tema della flessibilità / fruibilità degli spazi 

Gli standard qualitativi e dimensionali: le nuove esigenze 

Scenari di processo 

Tecnologie ed innovazione per la riqualificazione dell’abitare sociale 

Le tecniche costruttive e la qualità edilizia 

I costi ed i tempi di costruzione 

Manutenzione e Gestione 

Il risparmio e l’efficienza energetica: involucro ed energia 

Innovazone 

Progettare il ciclo di vita 

Fonti di energia rinnovabili 

Recupero e trasformazione delle bio-masse: il digestore anaerobico per l’edilizia residenziale 

Bibliografia tematica di riferimento - sitografia - strutture contattate - convegni internazionali di housing sociale 

V

Abstract 

Dottorato di ricerca in“Riqualificazione e recupero insediativo” - XXIIIº ciclo 

Coordinatore: prof. arch. Spiridione Alessandro Curuni 

1. Dati Generali 

1.1 Durata della ricerca 

36 mesi ( settembre 2007 - settembre 2010) 

1.2 Responsabile della ricerca 

Supervisore - prof. arch. Carlo Lannutti 

Co-Supervisore - prof. arch. Ignazio Maria Greco 

Dottorando - arch. Pietro Mencagli 

1.3 Settore interdisciplinare prevalente 

ICAR 12 

1.4 Titolo della ricerca 

“POLITICHE EDILIZIE PER L’HOUSING SOCIALE” L’EUROPA: ESPERIENZE A CONFRONTO 

Procedure, modalità e tecnologie per l’housing sociale - Linee guida generaliper la programmazione di interventi 

in linea con le esperienze europee 

2. Abstract 

2.1 Inquadramento scientifico della tesi 

Negli ultimi anni e in varie occasioni di convegni ed incontri sul tema della residenza sociale, è emersa la 

necessità di sviluppare studi e ricerche sul tema. E’ un’ importante opportunità per abbandonare una visione 

oggettuale della casa, in favore di una visione di casa come bisogno sociale, come esigenza di evoluzione; 

ma soprattutto ne deriva la necessità di non considerare i modelli tipologici residenziali come definitivi e non 

più migliorabili attraverso uno studio ed una ricerca metaprogettuale. Il concetto di ricerca metaprogettuale 

comporta la necessità di una continua verifica dei risultati, di un continuo aggiornamento in base al mutare 

della vita sociale. 

In Europa sono in atto profondi fenomeni di trasformazione sia del tessuto urbano che di quello edilizio, dovuti 

a molteplici fattori, in questo senso è possibile pensare ad una diversa concezione e costruzione dell’involucro. 

Se l’urbanistica contemporanea, in continua evoluzione, può gestire il nuovo scenario urbano 

I

Abstract 

assicurando una corretta “gestione” in materia di housing sociale, usando strumenti di controllo per la riqualificazione 

e la qualità ambientale, la tecnologia ha l’opportunità di sperimentare nuovi percorsi e nuove 

applicazioni tecniche ad un campo che negli anni è sempre stato trascurato per motivi economici (gli interventi 

sono sempre stati finanziati da fondi pubblici che tendevano ad minimizzare le spese affidandosi a 

tecnologie tradizionali ed immobili nel tempo). 

E’ importante pensare anche alla grande quantità di patrimonio edilizio residenziale pubblico che verte in 

forte stato di degrado, oltre che edilizio anche energetico, e che necessita di una politica di riqualificazione 

e di recupero, consentendo così di fronteggiare il fenomeno sociale dell’emergenza casa con un immediata 

risposta. Partendo dalla necessità di un adeguamento per il quadro esigenziale di riferimento, ormai evoluto, 

la ricerca individua una serie di conseguenze, e quindi relativi cambiamenti, al livello di dotazioni della residenza 

sociale. Una ricerca, questa, che cerca di isolare delle corrette procedure di riqualificazione e di 

recupero insediativo dedicate ad una fascia debole della popolazione in continuo mutamento ed espansione. 

La tesi di dottorato analizza gli “ingredienti” che caratterizzano il tema dell’ housing sociale: 

la sostenibilità economica, in riferimento ai metodi di finanziamento che possano permettere una concreta 

e costante alimentazione del settore per programmare interventi di riqualificazione e di nuova realizzazione; 

la sostenibilità urbanistica, che deve farsi carico di modellare lo spazio residenziale urbano e deve consentire 

attraverso diverse operazioni (agevolazioni e/o concessioni di aree) di individuare le aree sulle quali 

sviluppare interventi di housing sociale; i processi di riqualificazione e recupero insediativo che devono 

essere programmati per offrire un nuovo panorama edilizio di adeguata qualità architettonica ed energetica; 

la sostenibilità tecnologica, che possa garantire attraverso strumenti innovativi per il settore dell’ housing 

sociale, la realizzazione di efficienti involucri edilizi, di processi realizzativi di nuova concezione, di edifici 

trasformabili e manutenibili nel tempo. 

La ricerca condotta, in particolare sulle nuove frontiere tecnologiche per l’ abitare sociale, è volta ad individuare: 

i nuovi standards dimensionali/qualitativi dell’ alloggio, le innovative tecniche di costruzioni garantite 

da una continuo perfezionamento nel mercato industriale, da costi e tempi di costruzione che vanno via via 

limandosi sempre più, dall’ efficienza energetica che oggi deve essere alla base di qualsiasi realizzazione 

architettonica, e da altri molteplici fattori. Anche le normative che regolano il settore, insieme alla gestione 

del processo edilizio, necessitano di innovazione. Si potrebbero avviare da subito interventi pilota nei quali 

sperimentare forme di gestione che coinvolgono organizzazioni no-profit. Nei paesi ad economia di mercato 

questi soggetti sono presenti in modo consistente nella produzione di beni pubblici, perché di riqualificazione 

e recupero di beni pubblici si parla. Interventi in questa direzione sarebbero importanti dal punto di 

vista quantitativo ma ancor di più da quello qualitativo. È quello che avviene in molti paesi Europei, dove il 

recupero e la riqualificazione del patrimonio pubblico è oggi occasione per una nuova politica pubblica 

della casa. Un progetto di rigenerazione urbana ma ancor di più vi valore tecnologico edilizio che preveda 

la localizzazione di nuove funzioni, standard e tecniche in risposta alle nuove esigenze dell’abitare. L’ assunto 

originale alla base della tesi si individua nelle eccezionali potenzialità che le tecnologie realizzative, 

laddove vengano utilizzate secondo un preciso programma di intervento, mirato e calibrato, sono in grado 

di offrire ad un settore che troppo spesso e troppo a lungo è stato contrassegnato dalla poca cura costruttiva 

(tesa ad economizzare la spesa) che ha determinato una precoce obsolescenza dei manufatti ed una carenza 

totale nell’ attività di gestione e manutenzione. Il problema assume ancor di più una valenza sociale: 

i quartieri dedicati all’ edilizia residenziale pubblica, nati spesso velocemente per rispondere al disagio abitativo, 

e non integrati con il tessuto della città, hanno finito con l’ essere dei satelliti isolati, abbandonati, dove 

che al degrado edilizio si evidenzia anche un pericoloso degrado sociale. 

La tesi si colloca all’interno dell’analisi della letteratura internazionale più recente, relativa allo studio del 

rapporto che si è, in questi ultimi anni, instaurato tra lo sviluppo delle tecnologie per l’ housing sociale e la 

produzione architettonica, con l’estensione alle tematiche delle discipline a questa tangenti e complementari. 

Sviluppare un “servizio” come quello dell’ housing sociale, significa sviluppare - riqualificare 

- innovare il territorio. 

II

Abstract 

2.2 Motivazioni della scelta tematica 

La tematica dell’ housing sociale, oltre ad essere di rinnovato e quotidiano interesse non solo in Italia 

ma in tutta Europa, sottolinea l’ interdisciplinarità del dottorato di ricerca privilegiando il settore disciplinare 

della tecnologia edilizia. Il tema dell’housing sociale, è costituito da diversi fattori che ne caratterizzano 

la corretta riuscita. I tre campi interdisciplinari dell’ urbanistica, del restauro e della tecnologia 

sono strettamente connessi tra loro: la mancanza negli anni di una politica urbanistica e la ormai residua 

disponibilità di aree e il loro costo elevato, hanno spostato l’ attenzione verso la possibilità / necessità della 

riqualificazione di aree urbane e del recupero del patrimonio pubblico secondo quelle che sono le nuove 

esigenze del quadro sociale. Quindi la trasformazione nel tempo degli standard dimensionali e qualitativi 

del comparto edilizio, le nuove tecniche di costruzione , l’ innovazione dell’involucro, e la sempre più attenta 

osservazione all’efficienza energetica delle architetture, raggruppano i caratteri di sostenibilità ambientale 

nella progettazione della residenza, e quindi una nuova sostenibilità sociale. Sostenibilità che però riguarda 

anche i finanziamenti, anche privati, per la creazione di servizi e di piani di recupero urbano e tecnologico 

per avviare una nuova stagione di sperimentazione architettonica per l’alloggio sociale. 

Infatti il motore che permette l’avvio delle fasi progettuali di riqualificazione e nuova costruzione , è proprio 

l’intervento di capitali privati. Questa tendenza è in linea con quanto accade negli altri paesi Europei. 

La riqualificazione dell’edilizia residenziale sociale, non può prescindere dalla riqualificazione integrata del 

suo modello d’uso; l’edilizia residenziale e tutta l’edilizia destinata ai servizi pubblici rappresentano il più 

forte strumento di integrazione e di coesione sociale a disposizione della pubblica amministrazione per 

agire con misure di riqualificazione mirata per settori di città in situazioni di marginalità o di degrado fisico, 

sociale ed economico. Se poi la riqualificazione fisico materiale del parco edilizio non può prescindere da 

interventi di carattere strutturale, tecnologico e funzionale, la valorizzazione economica e sociale delle 

strutture sul territorio non può prescindere dalla partecipazione e dal coinvolgimento dei cittadini utenti 

sugli obiettivi di riqualificazione e di rilancio del territorio su cui si incide. 

Le azioni sulla promozione del miglioramento delle prestazioni degli edifici rappresentano la sintesi di tutte 

le componenti della sostenibilità energetica, ambientale, economica e sociale. Le prerogative d’ utenza 

dell’housing sociale comportano una profonda verifica della attendibilità dei risultati in termini di prestazione 

delle soluzioni tecniche ottimizzate sulla efficienza energetica. La durabilità dei materiali utilizzati, il livello 

e la qualità della manutenibilità e del progetto di manutenzione, la variabilità del sistema delle esigenze 

dell’abitare, l’interazione utente-edificio che si manifesta negli adattamenti e nelle trasformazioni spontanee 

delle strutture edilizie, rendono necessario lo studio di soluzioni adeguate per profilo prestazionale ad una 

utenza variabile nel tempo e nei suoi comportamenti d’uso, ma sempre rispondenti ad uno standard di offerta 

di prestazione tecnologiche alto. 

Le strategie sull’ambiente urbano e le strategie sulla produzione, il consumo e la distribuzione dell’energia, 

hanno molti punti in comune. Il luogo di incontro di queste azioni è proprio il sistema complesso territorioedificio-impianto-utente; 

l’ambiente urbano, il quartiere, l’ambiente di relazione tra utenti e gli spazi antropizzati 

rappresentano il luogo in cui sviluppare le azioni innescate dalle politiche comunitarie sulla 

sostenibilità dello sviluppo dell’ambiente urbano. 

La difficoltà caratteristica del settore dell’housing sociale, è intervenire sulla cultura diffusa della realizzazione 

e della progettazione dell’edilizia economica con tecnologie a basso impatto che non siano troppo 

difficili da metabolizzare dagli operatori del settore e che non abbiano un sovra-costo eccessivo dal momento 

della loro realizzazione. 

L’acquisita centralità delle città e i cambiamenti socio - demografici tuttora in corso hanno portato le metropoli 

ad un processo di espansione continua, spesso non regolamentata dagli apposti strumenti, causando 

una crescente richiesta di alloggi proveniente da fasce sociali che non sempre sono in grado di 

soddisfare la propria domanda né in un sistema di libero mercato, né nel sistema dei requisiti per l’edilizia 

economica e popolare. 

È cambiata la componente socio demografica della popolazione che versa in condizioni di disagio abitativo. 

Oltre alla fascia sociale in parte già assistiti dall’edilizia popolare, si aggiungono, nuove categorie appar- 

III

Abstract 

tenenti alla fascia media, nuclei monoreddito che, per l’innalzamento dei valori del mercato immobiliare 

sia residenziale che locativo, rischiano di restare vittime di processi di esclusione territoriale, sociale e 

quindi di sviluppo economico. L’housing sociale, infatti, rivolge le proprie attenzioni non solo alla fascia dedicata 

all’ edilizia residenziale pubblica, ma orienta la propria offerta a gruppi sociali che non riescono ad 

accedere al mercato privato della casa. 

L’housing sociale si offre come strumento attraverso il quale sviluppare innovazione sotto molti 

punti di vista, urbanistico, tipologico, tecnico-costruttivo e sociale e offrire una nuova qualità architettonica 

per la residenza. Nonostante le complessità che differenziano l’alloggio sociale, non sono mancate le sperimentazioni 

e realizzazioni in materia di risparmio energetico, utilizzo di fonti di energia rinnovabile, ecosostenibilità 

ambientale. 

L’innovazione non deve limitarsi alla sperimentazione sulla nuova costruzione, ma anche sulla riqualificazione 

del patrimonio pubblico, residenziale e non, per “qualificare” nuovamente brani di territorio degradati, 

e adeguare energeticamente degli involucri edilizi fortemente disperdenti. A partire da questi presupposti, 

la tesi esplora gli aspetti problematici e vantaggiosi dell’utilizzo di strumenti tecnologici evoluti nelle fasi di 

progettazione e di realizzazione degli insediamenti di housing sociale, per valutare se e come effettivamente 

le tecnologie avanzate influiscono positivamente sulla produzione architettonica della casa. 

2.3 Struttura ed articolazione della tesi 

La tesi è stata elaborata attraverso diverse fasi che vanno dalla raccolta ed analisi del materiale di ricerca, 

alla sistematizzazione del materiale in categorie omogenee di riferimento, per poi verificarne la validità. 

Successivamente alla verifica ed all’approfondimento delle differenti parti che compongono gli interventi di 

housing sociale, la tesi propone una serie di accorgimenti, in linea con la cultura Europea, per l’applicazione 

delle tecnologie innovative e delle tipologie di intervento che risultano in linea con le sue tendenze evolutive. 

La ricerca ha come obbiettivo l’indagine e l’analisi delle politiche tecnico-gestionali, con riferimenti 

puntuali agli aspetti progettuali alle varie scale sul tema dell’ housing sociale. Si è cercato, attraverso lo studio 

degli iter procedurali normativi, delle iniziative statali,delle sinergie tra pubblico e privato in materia di 

finanziamenti e l’analisi di progetti e realizzazioni, di conoscere ed isolare le più significative esperienze internazionali 

maturate nel settore dell’housing sociale al fine di verificare la possibilità di trasferirne al contesto 

nazionale uno o più aspetti. L’indagine sarà articolata tenendo compresenti (secondo una adeguata 

caratura) le tematiche correlate all’ urbanistica, al restauro ed alla tecnologia in modo da sottolineare il carattere 

interdisciplinare del Dottorato. La finalità della ricerca, quindi, è di poter tracciare delle linee guida 

generali ma sufficientemente operative per la programmazione e progettazione di nuovi interventi sul tema 

emergente della questione abitativa; un contributo che, se concreto, potrà essere messo a disposizione 

delle pubbliche amministrazioni e della comunità tutta. 

La prima fase è costituita dalla raccolta delle informazioni, riguardanti i diversi aspetti che compongono la 

tematica dell’ housing sociale: storici (l’origine dell’argomento ed i primi casi di applicazione), culturali (le 

disquisizioni teoriche sui concetti fondativi dell’argomento), tecnologici (le componenti, i materiali, gli apparati); 

questa è stata portata avanti attraverso la lettura critica di una vasta bibliografia specifica al settore 

dell’architettura, con la raccolta di teorie e casi di studio reperiti tra i più all’avanguardia del panorama internazionale 

e, nello specifico, riferibile prevalentemente alla produzione architettonica europea. 

Sulla base delle informazioni raccolte nella prima fase è stato formalizzato uno scenario di riferimento consolidato, 

fortemente collegato alla realtà sociale e culturale contemporanea e che trae i propri riferimenti 

storicizzati in alcuni capisaldi dell’architettura residenziale sociale. La sistematizzazione dell’argomento 

passa peraltro attraverso l’esposizione di alcune tra le più interessanti ed innovative applicazioni delle tecnologie 

evolute alle diverse scale dell’architettura, passando per tre diversi livelli di verifica: il primo riguarda 

lo studio di alcuni esempi di progettazione urbana innovativa; il secondo livello si riferisce alla scala del quartiere, 

in cui è possibile analizzare nel dettaglio come stanno cambiando i servizi della città “sociale”; Il terzo 

livello di verifica si applica direttamente sull’edificio, ovvero sul livello di evoluzione che il singolo edificio 

IV

Abstract 

residenziale sociale ha raggiunto. 

L’ attività di ricerca si è mossa attraverso percorsi paralleli ed è possibile suddividerla in quattro settori: 

Introduzione: catalogazione delle motivazioni della scelta tematica, elencando le varie problematiche riferite 

alla questione abitativa e alla necessaria emergenza del settore, analizzando i nodi critici che fino ad 

oggi hanno investito la casa ed il diritto ad essa, attraverso l’esame del fabbisogno attuale, e lo studio degli 

elementi caratterizzanti in un intervento di housing sociale (i nodi critici economia-urbanistica-restaurotecnologia 

) che regolamentano il settore. 

Parte prima: dove viene trattata la panoramica delle politiche relative all’edilizia abitativa sociale nei paesi 

membri U.E. ( Francia, Paesi Bassi, Spagna, Gran Bretagna ) al fine di conoscere le esperienze internazionali 

maturate nel settore dell’housing sociale, ed articolare un intervento strategico nel nostro paese in 

linea con esse. In questo senso, per costruire una corretta analisi critica e sviluppare un adeguata metodologia 

di ricerca, l’ indagine conoscitiva è stata articolata sullo studio in parallelo della medesima tematica 

nelle diverse nazioni Europee prese in esame (metodo comparativo). Le campionature sono state selezionate 

esclusivamente al fine di costruire un percorso completo per un concreto raffronto dell’emergenza 

abitativa contestualizzata in uno scenario Europeo; garantire, quindi, la possibilità di trasferire al contesto 

nazionale uno o più aspetti della loro politica edilizia e normativa per definire un intervento strategico in linea 

con le esperienze internazionali. Sono state tralasciate, pertanto, altre realtà per incompatibilità di trasferibilità 

e per politiche ancora retrograde nel campo dell’housing sociale e per inadeguatezze edilizie. 

Parte seconda: dedicata alla realtà nazionale, quindi, ai lineamenti storici, politici ed architettonici che 

hanno caratterizzato l’ housing sociale nel nostro paese. 

Parte terza: il momento conclusivo della ricerca. Dall’ analisi svolta nei capitoli precedenti, per ognuno dei 

nodi critici che si sono individuati, emergono le possibili soluzioni e suggerimenti, attraverso i quali costruire 

una guida generale per la programmazione e progettazione di nuovi interventi, e per la riqualificazione del 

patrimonio abitativo. Ulteriori sviluppi della ricerca sono rappresentati da un progetto pilota per l’ ATER di 

Roma - San Basilio. 

Un’ importante parte della ricerca è caratterizzata dall’analisi di interventi progettuali (casi studio), specchio 

delle politiche adottate in materia di housing sociale dalle diverse realtà internazionali, dalle quali emergono 

le complessità e le soluzioni tradotte in realtà. Un efficace strumento di controllo, questo, per permettere 

un adeguata analisi di comparazione tra i diversi paesi europei e l’Italia. È stata realizzata una scheda tipo 

per analizzare in dettaglio gli interventi di edilizia residenziale sociale che si sono sviluppati nello scenario 

europeo ( Francia, Paesi Bassi, Spagna, Gran Bretagna). Il percorso della tesi è in una positiva individuazione 

e sistematizzazione di categorie tipologiche, tecnologiche e prestazionali che trovano la loro ragione 

d’essere nei vantaggi che possono apportare nella loro applicazione in interventi mirati e destinati al raggiungimento 

di elevati standard qualitativi in materia di dotazioni tecnologiche, comfort, controllo energetico 

e sostenibilità ambientale. 

V

CAPITOLO 1. 

Le motivazioni della scelta tematica 

Bibliografia di riferimento - 

1. Teoria dell'architettura 

Rossi, Aldo, “L'architettura della città”, Marsilio, Padova, 1966, 

nell'edizione di Città Studi Edizioni, Torino 2004, p.73. 

Tafuri, Manfredo, “Progetto e utopia”, Editori Laterza, Roma, 

1973 nella versione Editori Laterza, Bari, 2007 p.99. 

Amendola G., “Uomini e case. I presupposti sociologici della 

progettazione architettonica”, Dedalo, Bari, 1984. 

AA. VV., “La casa, il tempo, il luogo”, Ente Fiera di Bologna , 

Faenza editrice , Faenza, 1995. 

Barberis M., a cura di , “Le culture dell’ abitare”, Idea Books, 

Milano, 1992. 

Leone G., “L’ uomo, la città, l’ ambiente: corso di sociologia 

ambientale”,UTET, Torino, 1999. 

2. Progetto Urbano 

Curti, Fausto, “Pianificazione strategica in ambiente urbano”, in 

Urbanistica n.106, giugno 1996. 

Paola Di Biagi, “La costruzione della citta pubblica”, in Urbanistica 

n.85, 1986. 

Mattogno, Claudia, “L'evoluzione della periferia in alcune 

grandi città europee”, Esagrafica, Roma, 1992. 

Janin-Rivolin, Umberto, “Le politiche territoriali dell'unione europea”, 

Franco Angeli editore, Torino, 1998. 

Gabellini P., “Tecniche urbanistiche”, Carocci, Roma, 2001, 

pp.147-148. 

Gravagnuolo B., “La progettazione urbana in Europa 1750- 

1960”, edizioni Laterza, 1994. 

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