Descargar Pdf - Grimaldi Lines

Descargar Pdf - Grimaldi Lines Descargar Pdf - Grimaldi Lines

grimaldi.lines.com
from grimaldi.lines.com More from this publisher
06.11.2014 Views

marenostrum panni al ruscello e le voci trattenute come in un acquario che hanno a che vedere con i personaggi moderni, da Totò ad Eduardo De Filippo, dal Papa a Berlusconi, da Maradona a Cavani? Una spiegazione c’è. “I “personaggi dell’anno” - dice Marco Ferrigno - sono esibiti per riderci su, celebrano la fantasia e l’ironia napoletana, sono soprattutto un’operazione di marketing per attirare il pubblico, ma poi quelli da acquistare sono gli altri, i plurisecolari evergreen di mestieri che soltanto qui non tramontano mai. Lungo questo budello, dove convivono extraterritorialità e extratemporalità, la concentrazione umana, nel periodo clou, sfida ogni legge fisica sulla impenetrabilità dei corpi. In questo teatro all’aperto, da novembre a gennaio, si celebra il rito del Natale e dintorni. Ma non solo: gli ambientalisti dovrebbero erigerla a simbolo. Non c’è strada più pedonalizzata di questa, nemmeno le biciclette pare vi sono ammesse. Vale la pena raccontare di alcune curiosità che aleggiano su San Gregorio. Solo pochi sanno che, nell’atrio di palazzo, salendo a sinistra, si trova una lunga lapide che afferma essere nato in quella casa addirittura San Gennaro. Si fa fatica a credere che una lapide -di per sé emblema di serietà ed autorevolezza- certifichi una bugia così clamorosa. E sapete chi verso la metà del 700 convinse il grande re Carlo di Borbone a costruire i pastori in legno? Un frate di nome Rocco che, non contento, persuase il sovrano anche a edificare quel palazzone di piazza Carlo III, il più grande edificio d’Europa per ospitare poveri e derelitti. Si racconta anche che il presepe Fu Re Ferdinando ad inaugurare la tradizione di onorare i più bei presepi della città facendo visita in pompa magna a quello del Principe di Ischitella nel Natale del 1788. Fue el Rey Fernando el que instauró la tradición de honrar los pesebres más bonitos de la ciudad al visitar con solemnidad el del Príncipe de Ischitella en las Navidades de 1788. carpintero, el martillo que corta el aire, la lavandera que lava la ropa en el riachuelo y las voces detenidas como si estuvieran en un acuario, ¿qué tienen que ver con personajes modernos como Totó o Eduardo De Filippo, el Papa o Berlusconi, Maradona o Cavani? Tiene una explicación. Los “personajes del año” - dice Marco Ferrigno – se exhiben para hacer reír a la gente y para celebrar la fantasía y la ironía napolitana; son una estrategia de marketing para llamar la atención de la gente, sabiendo que los personajes que al final se comprarán son los otros, los de siglos de antigüedad que representan oficios que sólo aquí no pasan de moda. En este callejón estrecho, donde conviven extraterritorialidad y extra temporalidad, la concentración humana en el período de más afluencia desafía todas las leyes de la física sobre la impenetrabilidad de los cuerpos. En este teatro al aire libre, desde Noviembre a Enero, se celebra el ritual de la Navidad y su entorno. Y no sólo esto: los ecologistas tendrían que construirle un monumento. No hay calle más peatonal que ésta, ni siquiera las bicicletas parecen estar bien vistas. Merece la pena mencionar algunas curiosidades que se cuentan sobre San Gregorio. Pocos saben que en el atrio del palacio, subiendo a la izquierda, se haya una gran lápida donde se afirma que en aquella casa nació el mismo San Genaro. Resulta difícil creer que en una lápida – que debería representar seriedad y consideración – se pueda afirmar una mentira así de clamorosa. ¿Y sabíais quién, hacia mitad del 700, convenció al gran rey Carlos de Borbón para que se construyeran figuritas de madera? Un sacerdote llamado Rocco quién además convenció al soberano para que construyera el monumental edificio de la Plaza de Carlos III, el palacio destinado a acoger pobres y 80

marenostrum napoletano, costituito di piccole statuine che esaltavano il popolo diseredato dei cafoni affamati, degli strabici e dei gozzuti, sia nato dalla fantasia popolare per allietare le feste natalizie dei borghesi, dei patrizi e della corte reale. E che fu proprio Re Ferdinando ad inaugurare la tradizione di onorare i più bei presepi della città facendo visita in pompa magna a quello del Principe di Ischitella nel Natale del 1788. E, tanto per finire in gossip oggi tanto di moda: nel convento di San Gregorio gli storici hanno appurato di monache impegnate a trascorrere notti assai disinvolte. Nulla di scandaloso per noi abituati a vederne di tutto e di più. Ed ancora, oggi ci si chiede come mai dal presepe sia scomparsa la statuina della donna incinta o perché gli artigiani non realizzino quelle raffiguranti il diavolo. Ma quanto vale San Gregorio Armeno sotto il profilo economico? Non disponiamo di cifre aggiornate, ma, in base a qualche stima, si può azzardare, che negli ultimi decenni, da 200 mila sono saliti a circa mezzo milione i pastori fabbricati ogni anno a San Gregorio Armeno, con un giro di affari di alcuni milioni di euro. Nel solo mese di dicembre, il periodo clou delle vendite, si può arrivare a circa due milioni di euro. Si vende prevalentemente nei due mesi invernali ma l’arte, la ricerca, le creazioni proseguono tutto l’anno in un rito che si ripete e si perpetua nel tempo, in un luogo dove passato e presente sono un tutt’uno con il futuro. Anche il neo sindaco Luigi De Magistris ha fatto quest’anno il suo debutto nel presepe. “Questo dimostra che a Napoli tutto si può fare” è il suo commento. Di sicuro a lui , “o’ presepe piace” a differenza di Lucariello, il protagonista del lavoro di Eduardo “Natale in casa Cupiello” al quale “o’ presepe” proprio non andava giù. Ma, forse, oggi cambierebbe idea anche lui. moribundos más grande de Europa. También se cuenta que el pesebre napolitano, compuesto por pequeñas figuritas que representaban a la población pobre formada por campesinos hambrientos, por bizcos y enfermos de bocio, nació de la fantasía popular para alegrar las fiestas navideñas de los burgueses, de los patricios y de la Corte Real. También se cuenta que fue el Rey Fernando el que instauró la tradición de honrar los pesebres más bonitos de la ciudad al visitar con solemnidad el del Príncipe de Ischitella las Navidades de 1778. Y si queremos añadir un poco de cotilleo, visto que está de moda: los historiadores cuentan que en el convento de San Gregorio algunas monjas pasaban noches muy alocadas. Nada escandaloso considerando que estamos acostumbrados a ver y a oír de todo. Y también hoy uno se pregunta cómo ha podido desaparecer del pesebre la figura de la mujer embarazada, o porqué los artesanos no realizan la figura del diablo. ¿Y cuánto significa San Gregorio Armeno desde el punto de vista económico? No disponemos de cifras actualizadas, pero basándonos en algunas estimaciones, podríamos aventurarnos a afirmar que en los últimos decenios se ha pasado de fabricar doscientos mil pastores por año a casi medio millón, con un volumen de negocio de algunos millones de euros. Sólo en el mes de Diciembre, el período de más movimiento, las ventas pueden alcanzar casi los dos millones de euros. Se vende, sobretodo, en los dos meses de invierno, pero el arte, la búsqueda y las creaciones duran todo el año siendo un rito que se repite y perpetúa en el tiempo, en un lugar donde pasado y presente se confunden con el futuro. Incluso el nuevo alcalde de la ciudad Luigi De Magistris ha hecho su debut este año. “Esto demuestra que en Nápoles se puede hacer todo” ha sido su comentario. Seguramente a él “el pesebre le gusta”, no como a Lucariello, el protagonista de la obra de Eduardo titulada “Navidad en casa de los Cupiello” para quien “el pesebre” no era de su agrado. Pero, quizás, hoy incluso él cambiaría de opinión. 81

marenostrum<br />

panni al ruscello e le voci trattenute come in un acquario<br />

che hanno a che vedere con i personaggi moderni, da<br />

Totò ad Eduardo De Filippo, dal Papa a Berlusconi, da<br />

Maradona a Cavani? Una spiegazione c’è. “I “personaggi<br />

dell’anno” - dice Marco Ferrigno - sono esibiti per riderci<br />

su, celebrano la fantasia e l’ironia napoletana, sono<br />

soprattutto un’operazione di marketing per attirare il<br />

pubblico, ma poi quelli da<br />

acquistare sono gli altri, i<br />

plurisecolari evergreen di<br />

mestieri che soltanto qui<br />

non tramontano mai.<br />

Lungo questo budello,<br />

dove convivono extraterritorialità<br />

e extratemporalità,<br />

la concentrazione<br />

umana, nel periodo clou,<br />

sfida ogni legge fisica<br />

sulla impenetrabilità dei<br />

corpi. In questo teatro<br />

all’aperto, da novembre a<br />

gennaio, si celebra il rito<br />

del Natale e dintorni. Ma<br />

non solo: gli ambientalisti<br />

dovrebbero erigerla a<br />

simbolo. Non c’è strada<br />

più pedonalizzata di questa,<br />

nemmeno le biciclette<br />

pare vi sono ammesse.<br />

Vale la pena raccontare<br />

di alcune curiosità che<br />

aleggiano su San Gregorio.<br />

Solo pochi sanno<br />

che, nell’atrio di palazzo,<br />

salendo a sinistra, si<br />

trova una lunga lapide<br />

che afferma essere nato<br />

in quella casa addirittura<br />

San Gennaro. Si fa fatica a<br />

credere che una lapide -di<br />

per sé emblema di serietà<br />

ed autorevolezza- certifichi<br />

una bugia così clamorosa.<br />

E sapete chi verso la<br />

metà del 700 convinse il<br />

grande re Carlo di Borbone<br />

a costruire i pastori in<br />

legno? Un frate di nome<br />

Rocco che, non contento,<br />

persuase il sovrano anche a edificare quel palazzone di<br />

piazza Carlo III, il più grande edificio d’Europa per ospitare<br />

poveri e derelitti. Si racconta anche che il presepe<br />

Fu Re Ferdinando ad inaugurare la tradizione di onorare i più bei<br />

presepi della città facendo visita in pompa magna a quello del Principe<br />

di Ischitella nel Natale del 1788.<br />

Fue el Rey Fernando el que instauró la tradición de honrar los pesebres<br />

más bonitos de la ciudad al visitar con solemnidad el del Príncipe de<br />

Ischitella en las Navidades de 1788.<br />

carpintero, el martillo que corta el aire, la lavandera que lava<br />

la ropa en el riachuelo y las voces detenidas como si estuvieran<br />

en un acuario, ¿qué tienen que ver con personajes modernos<br />

como Totó o Eduardo De Filippo, el Papa o Berlusconi,<br />

Maradona o Cavani? Tiene una explicación. Los “personajes<br />

del año” - dice Marco Ferrigno – se exhiben para hacer reír a<br />

la gente y para celebrar la fantasía y la ironía napolitana; son<br />

una estrategia de marketing<br />

para llamar la atención de<br />

la gente, sabiendo que los<br />

personajes que al final se<br />

comprarán son los otros, los<br />

de siglos de antigüedad que<br />

representan oficios que sólo<br />

aquí no pasan de moda.<br />

En este callejón estrecho,<br />

donde conviven extraterritorialidad<br />

y extra temporalidad,<br />

la concentración humana en<br />

el período de más afluencia<br />

desafía todas las leyes de la<br />

física sobre la impenetrabilidad<br />

de los cuerpos. En este<br />

teatro al aire libre, desde<br />

Noviembre a Enero, se celebra<br />

el ritual de la Navidad y<br />

su entorno. Y no sólo esto: los<br />

ecologistas tendrían que construirle<br />

un monumento. No<br />

hay calle más peatonal que<br />

ésta, ni siquiera las bicicletas<br />

parecen estar bien vistas.<br />

Merece la pena mencionar<br />

algunas curiosidades que se<br />

cuentan sobre San Gregorio.<br />

Pocos saben que en el atrio<br />

del palacio, subiendo a la<br />

izquierda, se haya una gran<br />

lápida donde se afirma que en<br />

aquella casa nació el mismo<br />

San Genaro. Resulta difícil<br />

creer que en una lápida – que<br />

debería representar seriedad<br />

y consideración – se pueda<br />

afirmar una mentira así de<br />

clamorosa. ¿Y sabíais quién,<br />

hacia mitad del 700, convenció<br />

al gran rey Carlos de<br />

Borbón para que se construyeran<br />

figuritas de madera?<br />

Un sacerdote llamado Rocco quién además convenció al<br />

soberano para que construyera el monumental edificio de<br />

la Plaza de Carlos III, el palacio destinado a acoger pobres y<br />

80

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!