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GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

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12<br />

2007<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

<strong>GEOMETRA</strong><br />

Organo ufficiale del<br />

Comitato Regionale<br />

dei collegi dei<br />

geometri del<br />

Friuli Venezia Giulia<br />

Mensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA


In<strong>di</strong>ce<br />

4 EDITORIALE<br />

Decentramento delle funzioni catastali<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

8 TOPOGRAFIA<br />

Progetto GPS-RTK: una rete per il posizionamento in tempo reale<br />

<strong>di</strong> David Zuliani<br />

14 AGRICOLTURA<br />

Agevolazioni fiscali, cre<strong>di</strong>tizie e contributive<br />

nel settore dell’agricoltura<br />

<strong>di</strong> Flavio Galasso<br />

17 EDILIZIA<br />

Pavimentazioni industriali: problematiche e soluzioni nell’uso<br />

del calcestruzzo<br />

<strong>di</strong> Gianluca Pagazzi<br />

21 ESTIMO<br />

Valori agricoli me<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Elio Miani<br />

28 NORME EDILIZIE<br />

Opere “minori” realizzate prima della fine dei lavori<br />

<strong>di</strong> Lucio Barbiero<br />

32 PREVIDENZA<br />

Novità dalla Cassa <strong>di</strong> Previdenza<br />

<strong>di</strong> Renzo Fioritti<br />

35 PERSONAGGI DELLA CATEGORIA<br />

Un Geometra “storico” esempio per le giovani generazioni<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

12/2007


E<strong>di</strong>toriale<br />

Decentramento delle funzioni<br />

catastali<br />

Il ruolo della Regione, dei Comuni e quello dei Geometri<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

12/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> DG<br />

Bruno Razza<br />

Il tre ottobre scorso è scaduto il primo<br />

termine che avevano i Comuni per aderire<br />

alle <strong>di</strong>verse opzioni previste per il<br />

graduale decentramento delle funzioni<br />

Catastali. Nella nostra Regione, unico<br />

caso in tutt’Italia, nessuno si è mosso.<br />

Qualcuno per totale <strong>di</strong>sinteresse, qualcuno<br />

per non volerne sapere, qualcuno<br />

per non saperne nulla o per saperne<br />

troppo, ma la maggior parte dei Comuni,<br />

si è <strong>di</strong>sinteressato della scadenza<br />

in parola perchè aspetta con fiducia<br />

l’intervento della Regione.<br />

Infatti l’Amministrazione Regionale, assieme<br />

ad altre competenze in <strong>di</strong>verse<br />

materie, ritiene <strong>di</strong> poter e dover <strong>di</strong>sporre<br />

anche <strong>di</strong> quella in ambito catastale<br />

ed ha rivolto le dovute istanze, a livello<br />

nazionale, per ottenere definitivamente<br />

le gestioni <strong>di</strong> cui ha bisogno.<br />

E’ evidente che tale ipotesi suscita un<br />

grande interesse in tutta la nostra Regione,<br />

in tutti gli operatori del settore,<br />

ed in tutti i citta<strong>di</strong>ni.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un’ipotesi che certamente<br />

potrebbe definitivamente aprire le<br />

porte all’auspicata soluzione delle annose<br />

contrad<strong>di</strong>zioni e delle problematiche<br />

gestionali ed operative che con<strong>di</strong>zionano<br />

la funzionalità del nostro sistema<br />

catastale locale.<br />

4<br />

Qualcuno ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong>ce che, in quest’ottica,<br />

l’Amministrazione Regionale<br />

sia anche fortemente interessata a proporre<br />

l’allargamento del sistema “tavolare”<br />

a tutta la Regione Friuli Venezia<br />

Giulia ed anche questa ipotesi, foriera<br />

<strong>di</strong> una agognata unitarietà ed uniformità<br />

operativa, non può che incontrare<br />

il nostro favore.<br />

Purtroppo, va detto che nonostante la<br />

buona volontà, ci sono ancora tanti ostacoli<br />

che, per il momento, frenano ed impe<strong>di</strong>scono<br />

la pur legittima e con<strong>di</strong>visa<br />

aspirazione dell’Amministrazione Regionale,<br />

<strong>di</strong> poter <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un sistema<br />

integrato Catasto/Tavolare <strong>di</strong>namico,<br />

moderno, autonomo e funzionale a<br />

vantaggio dell’intera società regionale.<br />

Sistema che potrebbe anche <strong>di</strong>ventare,<br />

in seguito, un modello da esportare nelle<br />

altre realtà regionali d’Italia.<br />

Antiche norme che governano il sistema<br />

del Libro Fon<strong>di</strong>ario, norme costituzionali<br />

e leggi dello stato, andrebbero<br />

probabilmente mo<strong>di</strong>ficate in modo da<br />

poter attuare il <strong>di</strong>segno auspicato dell’unitarietà<br />

catastale e tavolare, realizzabile<br />

convenientemente per tutti, sotto<br />

l’ombrello competente ed autorevo-<br />

segue a pag. 6


12/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Antica mappa (epoca circa<br />

1750-1780) redatta dal<br />

pubblico perito Giuseppe<br />

Mattiussi (Catastico famiglia<br />

Sabba<strong>di</strong>ni) autorizzazione<br />

concessa dal proprietario<br />

Geometra Enrico Galassi<br />

le della nostra regione. Pur sapendo che<br />

ci sono tante cose da fare per ad<strong>di</strong>venire<br />

ad un qualche risultato, sono certo<br />

che ci si può riuscire, unendo gli sforzi<br />

<strong>di</strong> tutti gli interessati, chiedendo la<br />

collaborazione e la <strong>di</strong>sponibilità delle<br />

istituzioni preposte e soprattutto in<strong>di</strong>viduando<br />

le problematiche e stu<strong>di</strong>ando<br />

a fondo la realtà delle cose.<br />

In tanti si sono chiesti ed ancora si chiedono<br />

quale sia il ruolo dei Geometri<br />

in questo momento importante <strong>di</strong> trasformazione.<br />

Tecnici, amministratori ed<br />

esperti si sono interrogati in più occasioni<br />

su cosa ne pensasse la categoria.<br />

6<br />

Per valutare tutte le opportunità del<br />

decentramento delle funzioni catastali<br />

dall’Agenzia del Territorio ai Comuni,<br />

i Collegi dei Geometri hanno organizzato<br />

in tutta Italia ed ancora lo stanno<br />

facendo, convegni, seminari e riunioni<br />

<strong>di</strong> ogni tipo, per cercare <strong>di</strong> sviscerare<br />

il problema e <strong>di</strong> dare un contributo<br />

fattivo e competente all’operazione<br />

in corso.<br />

A questi incontri vengono invitati i<br />

funzionari catastali, gli amministratori,<br />

molti politici <strong>di</strong> ogni livello e partecipano<br />

tanti, tantissimi Geometri, interessati<br />

e coinvolti come al solito, dalle<br />

vicende catastali.<br />

Da noi ancora questo non è stato fatto<br />

probabilmente perchè, a livello locale,<br />

nessuno ha ritenuto utile sentire il parere<br />

dei Geometri.<br />

Per il decentramento delle funzioni<br />

catastali in tutt’Italia c’è stato da parte<br />

degli addetti ai lavori un fervore <strong>di</strong><br />

iniziative, riunioni <strong>di</strong> Commissioni, decreti,<br />

circolari, informative; sono stati<br />

identificati termini, scadenze, proroghe,<br />

procedure e modalità operative, senza<br />

l’ausilio dei Geometri.<br />

L’Agenzia del Territorio ha stipulato<br />

apposite convenzioni con l’ANCI, sono<br />

stati istituiti dei Comitati paritetici a<br />

più livelli (anche nella nostra regione),<br />

dove sembra che tutti siano rappresentati,<br />

tranne che i Geometri.<br />

Ora non è che i Geometri debbano necessariamente<br />

essere presenti ovunque<br />

si parli <strong>di</strong> Catasto, ma essendo la categoria<br />

professionale che in Italia il Catasto<br />

lo costruisce e lo mantiene in efficienza,<br />

si potrebbe immaginare che<br />

qualcosa potrebbero <strong>di</strong>re sull’argomento.<br />

Sia il Catasto dei terreni che quello<br />

dei fabbricati, viene quoti<strong>di</strong>anamente<br />

aggiornato dai Geometri e dunque


si tratta della figura professionale che<br />

<strong>di</strong> fatto realizza ed attualizza l’Istituzione<br />

catastale, presentando migliaia <strong>di</strong><br />

atti <strong>di</strong> aggiornamento che vanno continuamente<br />

ad implementare la banca<br />

dati catastali.<br />

Oggi pare che i Comuni abbiano un<br />

unico grande interesse per la banca dati<br />

catastale, che è quello fiscale, ritenendo<br />

che potendone <strong>di</strong>sporre in proprio,<br />

ogni singola amministrazione locale<br />

possa trarne benefici fiscali <strong>di</strong> prima<br />

grandezza, sulla scorta <strong>di</strong> un ideale<br />

ed anche con<strong>di</strong>visibile, federalismo<br />

fiscale.<br />

Quasi tutti i comuni che hanno aderito<br />

al decentramento delle funzioni<br />

catastali, hanno incaricato <strong>di</strong> seguirne le<br />

vicende gli assessori ed i funzionari che<br />

si occupano <strong>di</strong> bilancio, mentre ben pochi<br />

risultano aver seguito questi aspetti<br />

con gli Uffici e le strutture tecniche urbanistiche<br />

e <strong>di</strong> pianificazione territoriale.<br />

Non vorrei che la nostra regione ed<br />

a seguire tutti i nostri Comuni, seguissero<br />

questa stessa metodologia, a parer<br />

mio, gravemente fuorviante.<br />

Temiamo che in un momento <strong>di</strong> trasformazione<br />

epocale <strong>di</strong> un’istituzione<br />

importante come quella catastale, anche<br />

nella nostra realtà si attivino soltanto<br />

i risvolti economico finanziari e<br />

si cerchi unicamente il raggiungimento<br />

degli obiettivi in<strong>di</strong>viduati dalle sirene<br />

del denaro. Per contro, temiamo che<br />

restino troppo pochi i soggetti realmente<br />

interessati alle questioni tecniche e<br />

geometriche che sottendono la banca<br />

dati catastale. Elementi questi, che invece<br />

sono fondamentali per sostenere la<br />

base <strong>di</strong> un Catasto moderno, efficente<br />

ed efficace per essere sempre più utile<br />

e vicino alla realtà del territorio.<br />

Probabilmente, come accade in quasi<br />

tutti i paesi europei, sarebbe stato meglio<br />

affidare alle amministrazioni comunali<br />

soltanto la gestione del Catasto dei<br />

fabbricati e non anche quella del Catasto<br />

dei terreni. Si andrebbe così a completare<br />

la procedura del modello unico<br />

per l’e<strong>di</strong>lizia, che dovrebbe condurre<br />

sotto la responsabilità dei Comuni,<br />

tutti gli atti tecnici autorizzativi e <strong>di</strong> archivio<br />

relativi ai fabbricati, quin<strong>di</strong> comprendendone<br />

l’accatastamento e le funzioni<br />

fiscali che ne conseguono.<br />

Per contro, il Catasto dei Terreni dovrebbe<br />

mantenere la peculiarità e la<br />

puntualità dell’affinamento continuo<br />

della precisione delle misure e della<br />

rappresentazione grafica nella cartografia,<br />

in un ambiente prettamente geodetico<br />

e topografico, che nulla dovrebbe<br />

avere a che fare con il fisco.<br />

Il ruolo dei Geometri in questo frangente<br />

rimane sempre lo stesso, cioè quello<br />

<strong>di</strong> lavorare per costruire ed aggiornare<br />

al meglio il Catasto e <strong>di</strong> proporsi,<br />

al solito, nel ruolo <strong>di</strong> consulenti qualificati<br />

dell’amministrazione e del citta<strong>di</strong>no.<br />

Ed i Geometri lo fanno quoti<strong>di</strong>anamente<br />

con grande competenza e de<strong>di</strong>zione,<br />

ma sembra che <strong>di</strong> questo nessuno<br />

se ne accorga.<br />

7<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

12/2007


Topografia<br />

Progetto GPS-RTK: una rete per il<br />

posizionamento in tempo reale<br />

Nuovo interesse dei Geometri per l’Istituto Nazionale <strong>di</strong> Oceanografia e<br />

Geofisica Sperimentale che ha presentato la propria rete GPS regionale<br />

<strong>di</strong> David Zuliani<br />

Seconda parte<br />

David Zuliani<br />

Figura 3: Schema<br />

<strong>di</strong> una rete RTK<br />

già citata nella prima parte<br />

12/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

GPS per applicazioni geo<strong>di</strong>namiche:<br />

una gestione del GPS <strong>di</strong>fferenziale, ottimizzata<br />

e pianificata nel me<strong>di</strong>o termine,<br />

offre, in post-processing (quin<strong>di</strong><br />

non in tempo reale), un’accuratezza<br />

più spinta per monitorare, in maniera<br />

continua, le deformazioni in zone tettonicamente<br />

attive. Me<strong>di</strong>ante l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> misurazioni <strong>di</strong>fferenziali <strong>di</strong> GPS,<br />

su stazioni permanenti ed operanti in<br />

continuo (durante tutto l’arco della<br />

giornata), è infatti possibile rilevare,<br />

8<br />

localmente, spostamenti (in 3-D) dell’or<strong>di</strong>ne<br />

del millimetro (ve<strong>di</strong> schema<br />

in Figura 4).<br />

Questa tecnica permette, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> ottenere<br />

stime <strong>di</strong>rette ed accurate della<br />

velocità delle deformazioni lente e, insieme<br />

ad altre osservazioni, <strong>di</strong> natura<br />

geologica, geofisica e sismologica, è <strong>di</strong><br />

rilevanza centrale per stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> pericolosità<br />

sismica.<br />

La regione Friuli-Venezia Giulia, essensegue<br />

a pag. 10


Figura 4: Rete GPS permanente<br />

per scopi geo<strong>di</strong>namici<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

12/2007<br />

10<br />

do situata all’interno della zona attiva<br />

<strong>di</strong> collisione tra l’Eurasia ed il blocco<br />

adriatico, è caratterizzata da un’intensa<br />

attività sismica. Il Centro <strong>di</strong> Ricerche<br />

Sismologiche (CRS), <strong>di</strong>partimento<br />

dell’Istituto Nazionale <strong>di</strong> Oceanografia<br />

e <strong>di</strong> Geofisica Sperimentale-OGS ha già<br />

realizzato una rete per il monitoraggio<br />

delle deformazioni crostali nel Friuli<br />

Venezia Giulia (rete FReDNet, http://<br />

www.crs.inogs.it/frednet/).<br />

Progetto GPS-RTK: progetto ammesso<br />

a contributo dalla Regione Autonoma<br />

Friuli Venezia Giulia ai sensi dell’art.<br />

11 della L.R. 11/2003 e del D.P. Reg.<br />

n. 0324/Pres. del 8/10/2004.<br />

Il progetto, proposto e gestito dal Centro<br />

<strong>di</strong> Ricerche Sismologiche (CRS) <strong>di</strong><br />

U<strong>di</strong>ne, <strong>di</strong>partimento dell’Istituto Nazionale<br />

<strong>di</strong> Oceanografia e Geofisica Sperimentale-OGS<br />

<strong>di</strong> Trieste, si articola<br />

in tre fasi (tre anni) e si prefigge il duplice<br />

obbiettivo <strong>di</strong> realizzare un’infrastruttura,<br />

basata su una rete <strong>di</strong> stazioni<br />

permanenti GPS, per il posizionamento<br />

<strong>di</strong> alta precisione in tempo reale<br />

secondo gli standard delle reti RTK<br />

prima citati e <strong>di</strong> svolgere un’attività <strong>di</strong><br />

ricerca volta a migliorare il modello<br />

geo<strong>di</strong>namico dell’area regionale. A regime<br />

l’infrastruttura sarà composta da<br />

una rete <strong>di</strong> stazioni GPS permanenti<br />

collocate nel Friuli-Venezia Giulia,<br />

da un centro <strong>di</strong> analisi, controllo e <strong>di</strong>stribuzione<br />

dei dati, e da un servizio <strong>di</strong><br />

posizionamento <strong>di</strong> precisione in tempo<br />

reale, tramite interrogazione <strong>di</strong> un<br />

server remoto.<br />

L’attività della prima fase (primo anno)<br />

si è conclusa con il convegno “GPS-<br />

RTK: una rete GPS per il posizionamento<br />

in tempo reale nel Friuli-Venezia<br />

Giulia” tenutosi il 3 ottobre 2007<br />

presso il Salone del Parlamento del Castello<br />

<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne (al sito http://www2.<br />

ogs.trieste.it/gps-rtk/ sono <strong>di</strong>sponibili<br />

tutti i dettagli e le presentazioni della<br />

conferenza).<br />

La prima fase ha permesso <strong>di</strong> espandere<br />

ed aggiornare l’infrastruttura <strong>di</strong> rete<br />

FReDNet (Friuli Regional Deformasegue<br />

a pag. 12


Figura 5: Schema della rete<br />

GPS realizzata. I cerchi blu<br />

rappresentano i siti della<br />

rete FReDNet che sono<br />

stati aggiornati con nuova<br />

strumentazione GPS e con<br />

nuovi apparati ra<strong>di</strong>o per la<br />

trasmissione dei dati. I cerchi<br />

rossi sono invece siti permanenti<br />

realizzati ex-novo<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

12/2007<br />

tion Network), con l’ampliamento delle<br />

stazioni Master (12 siti GPS permanenti),<br />

e <strong>di</strong> aggiornarla, oltre ad istituire<br />

il server <strong>di</strong> raccolta e <strong>di</strong>stribuzione<br />

dati da ciascuna Master sia per l’utilizzo<br />

in post-processing (con i file RI-<br />

NEX delle stazioni Master) che in tempo<br />

reale, con le correzioni <strong>di</strong>fferenziali<br />

inviate attraverso il protocollo <strong>di</strong> rete<br />

ntrip (<strong>di</strong>sponibile al caster caster.crs.<br />

inogs.it:2110).<br />

I servizi sono tutti <strong>di</strong>sponibili gratuitamente<br />

ed il portale web della rete http://www.crs.inogs.it/frednet/<br />

mette a<br />

<strong>di</strong>sposizione: le monografie <strong>di</strong> ogni Master,<br />

i risultati del post-processing (serie<br />

temporali e velocità <strong>di</strong> deformazione<br />

sul lungo periodo), skyplots, una serie<br />

<strong>di</strong> programmi ed utilità per la conversione<br />

e la gestione dei dati GPS, gli<br />

articoli pubblicati sulla rete FReDNet,<br />

i link ad alcune web-cam nelle vicinanze<br />

delle Master, i riferimenti ai proget-<br />

12<br />

ti sviluppati, le informazioni sulla strumentazione<br />

utilizzata e alcune guide<br />

utili per capire il funzionamento del<br />

sistema GPS.<br />

La prima fase del progetto, appena conclusa,<br />

ha prodotto il sistema <strong>di</strong> correzioni<br />

<strong>di</strong>fferenziali RTK da singola stazione,<br />

per cui l’utente (pubblico o privato)<br />

che voglia fare un rilievo non potrà<br />

allontanarsi più <strong>di</strong> 20 Km dalla stazione<br />

Master più vicina.<br />

Nei prossimi due anni s’intende portare<br />

la struttura a regime in modo da eliminare,<br />

all’interno della regione Friuli-<br />

Venzia Giulia, le limitazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza<br />

massima dalle Master. Infine, tutte<br />

le competenze scientifiche e tecnologiche<br />

acquisite attraverso le collaborazioni<br />

nazionali ed internazionali previste<br />

dal progetto, saranno trasmesse ad università,<br />

scuole, or<strong>di</strong>ni dei professionisti,<br />

ed altro, in forma <strong>di</strong> una serie mirata <strong>di</strong><br />

corsi, conferenze e articoli.


Figura 6: Stazione<br />

Master ACOM, sul<br />

Monte Acomizza vicino<br />

a Tarvisio<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


Agricoltura<br />

Agevolazioni fiscali, cre<strong>di</strong>tizie<br />

e contributive nel settore<br />

dell’agricoltura<br />

Una materia interessante per le conoscenze e l’attività professionale del Geometra<br />

<strong>di</strong> Flavio Galasso<br />

Prima parte<br />

12/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

14<br />

Il Collegio dei Geometri <strong>di</strong> Pordenone in<br />

collaborazione con l’Associazione Geometri<br />

e la Banca <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to Cooperativo<br />

Pordenonese, ha organizzato lo scorso<br />

14 settembre un riuscito e partecipato incontro<br />

presso la Casa dello Studente <strong>di</strong><br />

Pordenone, che ha trattato l’evoluzione<br />

della normativa fiscale agricola nonché<br />

le agevolazioni fiscali, cre<strong>di</strong>tizie e contributive<br />

nel settore dell’Agricoltura. Il relatore<br />

dott. Flavio Galasso – ex <strong>di</strong>rettore<br />

dell’Ispettorato dell’Agricoltura <strong>di</strong> Pordenone,<br />

ora consulente per il cre<strong>di</strong>to agrario<br />

- ha trattato dei finanziamenti cre<strong>di</strong>tizi<br />

agevolati per l’acquisto dei fon<strong>di</strong> rustici,<br />

il nuovo programma regionale <strong>di</strong><br />

sviluppo rurale, gli incentivi in conto capitale<br />

e cre<strong>di</strong>tizi agevolati a favore delle<br />

imprese agricole, delle cooperative e<br />

delle imprese agroalimentari. Ha provveduto<br />

inoltre a re<strong>di</strong>gere una interessante<br />

memoria degli argomenti trattati<br />

nel corso dell’incontro, che si ritengono<br />

possano essere utili a tutti gli iscritti<br />

della nostra Regione che operano nello<br />

specifico settore e che qui pubblichiamo<br />

in due puntate.<br />

La politica <strong>di</strong> sostegno allo sviluppo rurale<br />

2007-2013 è stata definita dal Regolamento<br />

Ce n. 1698/2005 e sarà finalizzata<br />

da un apposito fondo comunitario<br />

(FEASR).<br />

Il programma dello sviluppo rurale della<br />

Regione Friuli-Venezia Giulia, dopo<br />

l’adozione da parte della Giunta Regionale,<br />

è ora all’esame della Commissione<br />

Europea per la definitiva approvazione.<br />

Successivamente verranno pubblicati<br />

i regolamenti attuattivi ed i ban<strong>di</strong><br />

per la presentazione delle domande<br />

<strong>di</strong> contributo.<br />

Il P.S.R. Piano <strong>di</strong> Sviluppo Rurale è stato<br />

strutturato su 4 assi e 38 misure <strong>di</strong> insegue<br />

a pag. 16


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

12/2007<br />

16<br />

tervento. All’interno <strong>di</strong> ogni misura sono<br />

presenti una o più azioni.<br />

ASSE 1 – Miglioramento della competitività<br />

del settore agricolo e forestale.<br />

Le misure mirano a:<br />

• Far crescere le potenzialità umane (inse<strong>di</strong>amento<br />

dei giovani, formazione professionale,<br />

gestione assistenza e servizi<br />

<strong>di</strong> consulenza tecnico-economica);<br />

• Incentivare gli investimenti aziendali, i<br />

miglioramenti fon<strong>di</strong>ari, gli investimenti<br />

per la trasformazione e commercializzazione<br />

dei prodotti agricoli e forestali,<br />

sostenendo la ristrutturazione, lo<br />

sviluppo e l’innovazione.<br />

• Far crescere la qualità delle produzioni<br />

e dei prodotti agricoli: nuovi standard<br />

comunitari, partecipazioni ai percorsi<br />

sulla qualità, promozione, ecc.<br />

ASSE 2 – Miglioramento dell’ambiente e<br />

dello spazio rurale<br />

Le misure sono finalizzate :<br />

• All’uso sostenibile del territorio agricolo:<br />

aree montane, aree con vincoli<br />

(ZPS-SIC) aree Natura 2000, misure<br />

agro-ambientali, supporto per investimenti<br />

non produttivi.<br />

• All’uso sostenibile delle risorse forestali<br />

(rimboschimento, arboricoltura<br />

da legno, aree Natura 2000, certificazione,<br />

ristrutturazione del potenziale<br />

produttivo e misure <strong>di</strong> prevenzione<br />

e supporto per investimenti non<br />

produttivi).<br />

ASSE 3 – Miglioramento della qualità<br />

della vita nelle zone rurali e <strong>di</strong>versificazione<br />

dell’economia rurale<br />

Le misure sono finalizzate:<br />

• Alla <strong>di</strong>versificazione dell’economia rurale<br />

(attività anche non agricole, creazione<br />

e sviluppo <strong>di</strong> micro-imprese, incentivazione<br />

attività turistiche, protezione<br />

e gestione del patrimonio naturale.<br />

Fattorie <strong>di</strong>dattiche e sociali).<br />

• A migliorare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita (servizi<br />

<strong>di</strong> base, rinnovamento e sviluppo<br />

dei villaggi, tutela e riqualificazione patrimoniale<br />

rurale, formazione, acquisizione<br />

<strong>di</strong> competenze ed animazione per<br />

l’elaborazione e l’attuazione <strong>di</strong> strategie<br />

<strong>di</strong> sviluppo locale).<br />

ASSE 4 - Approccio leader<br />

• Attuazione delle strategie <strong>di</strong> sviluppo<br />

locale con la metodologia LEADER per<br />

il raggiungimento degli obiettivi in uno<br />

o più assi tematici: ad esempio turismo<br />

rurale sostenibile.<br />

• Cooperazione interterritoriale e trasnazionale<br />

attraverso i GAL (gruppi<br />

<strong>di</strong> azione locale).<br />

• Capacità <strong>di</strong> costruire e far funzionale<br />

i GAL.<br />

Importanti novità si riscontrano per le<br />

cosidette misure strutturali (piani <strong>di</strong><br />

investimento aziendali) dove si favoriranno<br />

i progetti integrati in filiere produttive<br />

e quelli integrati in sistemi territoriali.<br />

• Sfide per gli operatori <strong>di</strong> filiera saranno<br />

quelle <strong>di</strong> saper fare sistema e <strong>di</strong> saper<br />

creare economie <strong>di</strong> scala al fine <strong>di</strong><br />

valorizzare le produzioni, aumentare<br />

il valore aggiunto alle aziende agricole,<br />

porre le con<strong>di</strong>zioni per affrontare il<br />

futuro (il dopo 2013).<br />

• Sfide per gli operatori territoriali saranno<br />

quelle <strong>di</strong> integrare le <strong>di</strong>verse anime<br />

del territorio e <strong>di</strong> sapersi inserire<br />

nelle <strong>di</strong>verse politiche territoriali al fine<br />

<strong>di</strong> far sviluppare le economie locali,<br />

promuovere una efficiente gestione<br />

agroambientale del territorio, orientare<br />

la politica energetica locale verso le<br />

agroenergie.


E<strong>di</strong>lizia<br />

Pavimentazioni industriali:<br />

problematiche e soluzioni nell’uso<br />

del calcestruzzo<br />

<strong>di</strong> Gianluca Pagazzi<br />

Prima parte<br />

Con questo numero<br />

si inizia la trattazione<br />

<strong>di</strong> alcune<br />

specifiche tematiche<br />

ed applicazioni<br />

del calcestruzzo<br />

alla luce delle norme tecniche per una<br />

corretta applicazione e <strong>di</strong>ffusione delle<br />

medesime.<br />

Si darà quin<strong>di</strong> seguito anche ad una serie<br />

<strong>di</strong> incontri, come è già avvenuto in alcuni<br />

Collegi della nostra Regione i primi<br />

mesi <strong>di</strong> quest’anno, che tratteranno puntualmente<br />

argomenti che hanno lo scopo<br />

<strong>di</strong> illustrare le applicazioni del calcestruzzo<br />

ed una corretta interpretazione<br />

del ruolo professionale sia per la redazione<br />

della documentazione tecnica,<br />

elaborati grafici, capitolati ecc. che per<br />

una corretta <strong>di</strong>rezione dei lavori e posa<br />

in opera. Obiettivi, questi, propri del<br />

Progetto Concrete che si prefigge altresì<br />

<strong>di</strong> acculturare i vari operatori del settore,<br />

in modo che le prescrizioni progettuali<br />

in<strong>di</strong>viduino la soluzione più corretta<br />

per ogni tipologia <strong>di</strong> opera, anche in<br />

funzione delle con<strong>di</strong>zioni ambientali in<br />

cui la stessa sarà collocata.<br />

L’ing. Gianluca Pagazzi è il referente per<br />

la nostra area del Progetto Concrete e curerà<br />

<strong>di</strong>rettamente sia le pubblicazioni che<br />

i seminari nei singoli Collegi che vorranno<br />

avvalersi <strong>di</strong> questa iniziativa.<br />

segue a pag. 18<br />

17<br />

Attualmente in Italia si realizzano oltre<br />

30 milioni <strong>di</strong> metri quadri l’anno <strong>di</strong> pavimentazioni<br />

continue, utilizzando circa<br />

il 10% del calcestruzzo prodotto. Sono<br />

strutture <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni, con<br />

spessori limitati, spesso non progettate<br />

e soggette a sollecitazioni complesse.<br />

Richiedono l’uso <strong>di</strong> “calcestruzzi speciali”,<br />

pensati per le esigenze della specifica<br />

applicazione: ottima LAVORABILITA’,<br />

basso RITIRO, adeguata RESISTENZA,<br />

DURABILITA’ speciale, TEMPI <strong>di</strong> lavorazione<br />

idonei.<br />

Da questa breve premessa, si può intuire<br />

che tutte le figure professionali coinvolte,<br />

dovrebbero svolgere il loro compito,<br />

ognuna per le proprie competenze,<br />

con particolare attenzione, preparazione<br />

tecnica e professionalità. Quin<strong>di</strong>,<br />

i committenti dovrebbero fornire capitolati<br />

dettagliati, i progettisti re<strong>di</strong>gere<br />

progetti completi, i fornitori consegnare<br />

prodotti adeguati, gli esecutori osservare<br />

procedure corrette, il <strong>di</strong>rettore lavori<br />

effettuare controlli accurati.<br />

In seguito andremo ad analizzare alcune<br />

problematiche che si sviluppano nel<strong>di</strong>mensione<br />

<strong>GEOMETRA</strong><br />

12/2007


12/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

la progettazione, nella realizzazione ed<br />

in fase <strong>di</strong> esercizio delle pavimentazioni,<br />

riportando un esempio <strong>di</strong> prescrizione<br />

relativa alla “Realizzazione <strong>di</strong> pavimentazioni<br />

in calcestruzzo poggianti su<br />

terreno o non collaboranti su solaio che<br />

in servizio operano all’interno <strong>di</strong> fabbricati<br />

civili, <strong>di</strong> complessi artigianali o industriali”,<br />

tratta dalle “Linee guida per la<br />

prescrizione delle opere in c.a.” redatte<br />

dal team <strong>di</strong> Progetto Concrete.<br />

Si ricorda che la CONPAVIPER (Associazione<br />

<strong>di</strong> Categoria Imprese Pavimenti<br />

e Rivestimenti Industriali), per operare<br />

“in prevenzione” al fine <strong>di</strong> limitare e contenere<br />

possibili eventi dannosi, ha pre<strong>di</strong>sposto<br />

un “Capitolato Tecnico e <strong>di</strong> Oneri<br />

- PAVICAL”, con l’obiettivo <strong>di</strong> identificare<br />

le responsabilità, le procedure e i<br />

requisiti relativi alle forniture <strong>di</strong> calcestruzzo<br />

per pavimentazioni industriali,<br />

anticipando <strong>di</strong> fatto, l’applicazione delle<br />

Norme Tecniche per le Costruzioni<br />

(D.M. 14.09.2005).<br />

La realizzazione <strong>di</strong> pavimentazioni funzionali<br />

e durevoli per l’intera vita utile<br />

non può prescindere dall’impiego <strong>di</strong> un<br />

calcestruzzo <strong>di</strong> eccellente qualità, ma è<br />

altresì fortemente <strong>di</strong>pendente:<br />

- da una accurata progettazione della<br />

piastra in funzione dei carichi statici e<br />

<strong>di</strong>namici agenti (carichi fissi trasmessi<br />

dalle scaffalature, oppure mobili derivanti<br />

dal passaggio <strong>di</strong> veicoli su ruote quali<br />

carrelli elevatori, automobili e autotreni).<br />

Allo scopo si potranno consultare i<br />

18<br />

meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> calcolo suggeriti dalla norma<br />

UNI 11146.<br />

La lastra può essere progettata come:<br />

1. struttura non fessurata, priva <strong>di</strong> armatura,<br />

la cui resistenza è affidata alla<br />

sola resistenza a trazione del calcestruzzo;<br />

2. struttura micro fessurata ed in questo<br />

caso abbiamo: 2a. pavimenti con armatura<br />

convenzionale; 2b. pavimenti<br />

con FRC e armatura convenzionale;<br />

2c. pavimenti con FRC senza armatura<br />

convenzionale.<br />

Nel caso “1” l’armatura non ha funzioni<br />

strutturali ma ha il compito <strong>di</strong> controllare<br />

i movimenti <strong>di</strong> natura termo-igrometrica<br />

nelle sezioni <strong>di</strong> giunto. Per conseguire<br />

questo obiettivo la rete deve essere<br />

posizionata ad una <strong>di</strong>stanza dall’estradosso<br />

della lastra pari a circa 1/3 dello<br />

spessore del pavimento ricorrendo all’utilizzo<br />

<strong>di</strong> opportuni <strong>di</strong>stanziatori o tralicci.<br />

La presenza <strong>di</strong> microfibre non strutturali<br />

potrebbe aiutare il controllo della<br />

fessurazione da ritiro.<br />

Nei casi 2a e 2b la rete ha funzione strutturale<br />

e deve essere posizionata all’intradosso<br />

ed all’estradosso della pavimentazione,<br />

compatibilmente con le esigenze<br />

dei tagli per i giunti <strong>di</strong> contrazione e del<br />

minimo copriferro.<br />

Nel caso 2c devono essere impiegate fibre<br />

strutturali (a prestazione garantita in<br />

termini <strong>di</strong> tenacità) che costituiscono il<br />

rinforzo della pavimentazione (in totale<br />

sostituzione della rete).<br />

- da una adeguata preparazione del terreno<br />

<strong>di</strong> sottofondo finalizzata ad ottenere<br />

una portanza sufficiente, in relazione<br />

ai carichi in gioco, ad impe<strong>di</strong>re ce<strong>di</strong>menti<br />

eccessivi che producano la fessurazione<br />

del conglomerato. Allo scopo, circa i<br />

valori minimi del coefficiente <strong>di</strong> Winkler<br />

da adottare, si rimanda alla norma


UNI 11146 sopramenzionata, tenendo<br />

conto che in linea <strong>di</strong> massima il modulo<br />

<strong>di</strong> reazione del sottofondo non dovrebbe<br />

essere inferiore a 0.06 N/mm 3 (6 Kg/<br />

cm 3 ) e in presenza <strong>di</strong> carichi concentrati<br />

rilevanti (come quelli che si realizzano<br />

nei magazzini con scaffalature <strong>di</strong> notevole<br />

altezza) K dovrebbe risultare almeno<br />

pari a 0.1 N/mm 3 (10 Kg/cm 3 ).<br />

In presenza <strong>di</strong> terreni <strong>di</strong> caratteristiche<br />

geo-meccaniche scadenti (con modulo <strong>di</strong><br />

reazione <strong>di</strong> sottofondo inferiore ai valori<br />

sopramenzionati) è da prendere in esame<br />

la necessità <strong>di</strong> procedere ad una stabilizzazione<br />

me<strong>di</strong>ante calce e/o cemento<br />

oppure alla realizzazione <strong>di</strong> strati <strong>di</strong><br />

misto granulare o cementato per incrementarne<br />

la portanza;<br />

- da una oculata progettazione ed esecuzione<br />

dei giunti <strong>di</strong> contrazione, isolamento<br />

e <strong>di</strong> costruzione. Prima del getto<br />

del calcestruzzo occorre pre<strong>di</strong>sporre opportuni<br />

giunti <strong>di</strong> isolamento per svincolare<br />

il pavimento dalle strutture che lo<br />

delimitano quali muri <strong>di</strong> tamponamento,<br />

muri <strong>di</strong> corpi scala, cordoli <strong>di</strong> collegamento<br />

delle fondazioni, cordoli <strong>di</strong> recinzione<br />

e pilastri. La realizzazione del<br />

giunto consiste nel pre<strong>di</strong>sporre sulla parete<br />

dell’elemento in contatto con il pavimento<br />

uno strato <strong>di</strong> materiale deformabile<br />

<strong>di</strong> altezza almeno pari a quella<br />

del pavimento e <strong>di</strong> spessore sufficiente<br />

ad assecondare l’allungamento prodotto<br />

dall’aumento <strong>di</strong> temperatura <strong>di</strong>ur-<br />

segue a pag. 20<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


no o stagionale. Durante la realizzazione<br />

del getto, inoltre, se l’estensione della<br />

pavimentazione è rilevante da richiedere<br />

l’interruzione giornaliera delle operazioni<br />

<strong>di</strong> betonaggio e la ripresa il giorno<br />

(o i giorni) successivo, occorre realizzare<br />

un giunto <strong>di</strong> costruzione. Relativamente<br />

a questo aspetto esistono <strong>di</strong>verse modalità<br />

realizzative delle quali la più <strong>di</strong>ffusa<br />

è quella basata sull’utilizzo <strong>di</strong> barrotti<br />

lisci <strong>di</strong>sposti perpen<strong>di</strong>colarmente alla<br />

interruzione del getto nella mezzeria<br />

della piastra. I barrotti, <strong>di</strong> acciaio liscio<br />

e <strong>di</strong>ametro variabile tra 14 e 20 mm in<br />

funzione dello spessore del pavimento,<br />

debbono essere lunghi almeno 60 cm e<br />

<strong>di</strong>sposti ad interasse <strong>di</strong> circa 30 cm (3 x<br />

ml). La porzione del barrotto annegata<br />

nella pavimentazione realizzata il giorno<br />

dell’interruzione del getto deve essere<br />

ancorata al calcestruzzo; mentre l’altra<br />

metà, annegata nella porzione <strong>di</strong> pavimento<br />

realizzata il giorno successivo,<br />

viene desolidarizzata “incappucciandola”<br />

con una guaina <strong>di</strong> plastica (ad esempio,<br />

con le canaline utilizzate dagli elettricisti).<br />

Ad indurimento avvenuto, infine, e<br />

comunque entro le 48 ore dall’esecuzione<br />

dei getti (24 ore nel periodo estivo)<br />

occorre realizzare i giunti <strong>di</strong> contrazione<br />

me<strong>di</strong>ante taglio con sega a <strong>di</strong>sco <strong>di</strong>amantato.<br />

La profon<strong>di</strong>tà dei tagli deve risultare<br />

almeno pari ad un quarto dello spessore<br />

del pavimento evitando che durante<br />

la loro esecuzione si tagli la rete elettrosaldata.<br />

La <strong>di</strong>stanza tra due tagli contigui,<br />

salvo calcoli più accurati, deve essere<br />

all’incirca non superiore a 3.5 m e<br />

4.0 m rispettivamente per pavimenti all’interno<br />

e all’esterno. Nella realizzazione<br />

dei giunti si deve evitare che le campiture<br />

posseggano forme rettangolari allungate<br />

garantendo che il rapporto tra i<br />

due lati sia maggiore <strong>di</strong> 2/3;<br />

- da un corretto smaltimento delle acque<br />

piovane nelle pavimentazioni all’esterno<br />

al fine <strong>di</strong> evitare degra<strong>di</strong> precoci in particolar<br />

modo nelle zone a clima rigido.<br />

Inoltre, occorre evitare che l’acqua possa<br />

imbibire la massicciata e risalire per capillarità<br />

verso l’estradosso del pavimento.<br />

Questo obiettivo si può conseguire pre<strong>di</strong>sponendo<br />

un foglio <strong>di</strong> politene sulla<br />

massicciata prima del getto del conglomerato.<br />

Inoltre, per evitare pericolosi ristagni<br />

d’acqua sulla superficie del pavimento<br />

occorre realizzare pendenze almeno<br />

pari allo 0.3%.<br />

12/2007<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

20


Estimo<br />

Valori agricoli me<strong>di</strong><br />

Tabelle dei valori agricoli me<strong>di</strong> regionali (VAM) dei terreni, applicabili<br />

ai proce<strong>di</strong>menti espropriativi del 2007<br />

<strong>di</strong> Elio Miani<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

21 segue a pag. 22<br />

12/2007


12/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

22<br />

Per il calcolo dell’indennità definitiva, in<br />

applicazione dell’articolo 41 del DPR 8<br />

giugno 2001 n. 327 (testo unico delle <strong>di</strong>sposizioni<br />

legislative e regolamentari in<br />

materia <strong>di</strong> espropriazione per pubblica<br />

utilità), così come mo<strong>di</strong>ficato ed integrato<br />

ai sensi del Decreto Legislativo 27 <strong>di</strong>cembre<br />

2002 n. 302 (G.U. 22.01.2003<br />

n. 17), le commissioni provinciali per la<br />

determinazione dell’indennità <strong>di</strong> esproprio<br />

<strong>di</strong> Pordenone, Trieste, U<strong>di</strong>ne e Gorizia<br />

hanno pre<strong>di</strong>sposto la tabella dei valori<br />

agricoli me<strong>di</strong> (VAM) dei terreni, valevole<br />

per l’anno 2007.<br />

La fonte dei dati è il Bollettino Ufficiale<br />

della Regione FVG del 24 ottobre 2007<br />

n. 43.<br />

La cartina riportata nella pagina precedente<br />

in<strong>di</strong>vidua tutte le regioni agrarie<br />

del Friuli-Venezia Giulia raggruppate con<br />

i rispettivi comuni.<br />

segue a pag. 24


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE DELL’INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE - UDINE<br />

TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2007<br />

DETERMINATI SECONDO QUANTO STABILITO DALL’ARTICOLO 41 DEL DPR 8 GIUGNO 2001 N. 327<br />

Fonte Bollettino Ufficiale della Regione FVG del 24 ottobre 2007 - N. 43<br />

VALORI MEDI PER ETTARO ESPRESSI IN EURO<br />

COLTURA PIU’ REDD<br />

COLTURA<br />

BOSCO D’ALTO<br />

FUSTO<br />

REGIONI AGRARIE<br />

1 2 3 4 5b 6 8 9 12 13 14 15<br />

BOSCO D’ALTO<br />

FUSTO<br />

BOSCO D’ALTO<br />

FUSTO<br />

BOSCO D’ALTO<br />

FUSTO<br />

PRATO<br />

BOSCO D’ALTO<br />

FUSTO<br />

SEMIN.<br />

ARBORATO<br />

VIGNETO DOC<br />

SEMIN.<br />

ARBORATO<br />

VIGNETO VIGNETO VIGNETO<br />

1 SEMINATIVO 17.000,00 17.000,00 17.000,00 17.000,00 17.000,00 15.500,00 19.000,00 19.000,00 24.000,00 25.000,00 27.000,00 27.000,00<br />

2 SEM. ARB. 17.000,00 17.000,00 17.000,00 17.000,00 17.000,00 15.500,00 19.000,00 19.000,00 24.000,00 25.000,00 27.000,00 27.000,00<br />

3 SEM. IRR. ---------- 18.500,00 ---------- ---------- ---------- ---------- 22.000,00 22.000,00 26.000,00 26.000,00 28.000,00 28.000,00<br />

4 SEM. ARB. IRR. ---------- ---------- ---------- ---------- ---------- ---------- 22.000,00 22.000,00 26.000,00 26.000,00 28.000,00 28.000,00<br />

5 PRATO 9.500,00 9.500,00 8.500,00 8.500,00 8.500,00 8.500,00 10.000,00 9.000,00 10.000,00 10.000,00 11.000,00 11.000,00<br />

6 PRATO ARB. 9.500,00 9.500,00 8.500,00 8.500,00 8.500,00 8.500,00 10.000,00 9.000,00 ---------- ---------- ---------- ----------<br />

7 PRATO IRR. ---------- 9.500,00 ---------- ---------- 8.500,00 ---------- 10.500,00 10.000,00 ---------- ---------- ---------- ----------<br />

9 VIGNETO ---------- ---------- ---------- ---------- ---------- ---------- 29.000,00 31.500,00 31.000,00 31.000,00 32.000,00 32.000,00<br />

11 ORTO 26.500,00 26.500,00 26.500,00 26.500,00 26.500,00 26.500,00 26.500,00 26.500,00 28.000,00 28.000,00 28.000,00 28.000,00<br />

12 PASCOLO 1.050,00 1.050,00 1.050,00 1.050,00 1.050,00 1.050,00 ---------- ---------- ---------- ---------- ---------- ----------<br />

13 PASCOLO CESP. 500,00 500,00 500,00 500,00 500,00 500,00 ---------- ---------- ---------- ---------- ---------- ----------<br />

15 BOSCO A. F. 8.500,00 8.500,00 10.300,00 10.300,00 8.000,00 8.000,00 8.000,00 7.000,00 8.000,00 8.000,00 9.000,00 9.000,00<br />

16 BOSCO CEDUO 4.000,00 4.000,00 5.000,00 4.500,00 5.000,00 5.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00<br />

18 FRUTTETO 26.000,00 26.000,00 26.000,00 26.000,00 26.000,00 26.000,00 29.000,00 30.000,00 32.000,00 32.000,00 32.500,00 33.000,00<br />

19 BOSCO 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.500,00 6.500,00 7.000,00 7.000,00<br />

20 VIGNETO DOC ---------- ---------- ---------- ---------- ---------- ---------- 34.000,00 48.000,00 38.000,00 48.000,00 38.000,00 39.000,00<br />

21 ALPE 260,00 260,00 260,00 260,00 ---------- ---------- ---------- ---------- ---------- ---------- ---------- ----------<br />

22 PIOPPETO ---------- ---------- ---------- ---------- ---------- ---------- 24.000,00 24.000,00 28.000,00 28.000,00 30.000,00 30.000,00<br />

24 GOLENALE IN. 1.050,00 1.050,00 1.050,00 1.050,00 1.050,00 1.050,00 2.100,00 2.100,00 2.100,00 2.100,00 2.100,00 2.100,00<br />

25 FLORIVIVAISTICA ---------- 32.500,00 ---------- ---------- ---------- ---------- 32.500,00 32.500,00 32.500,00 32.500,00 32.500,00 32.500,00<br />

ZONA 1: Comuni: Ampezzo, Comeglians, Enemonzo, Forni Avoltri, Forni <strong>di</strong> Sopra, Forni <strong>di</strong> Sotto, Lauco, Ovaro,<br />

Prato Carnico, Preone, Ravascletto, Raveo, Rigolato, Sauris, Socchieve, Villa Santina.<br />

ZONA 2: Comuni: Amaro, Arta Terme, Cavazzo Carnico, Cercivento, Ligosullo, Paluzza, Paularo, Sutrio, Tolmezzo,<br />

Treppo Carnico, Verzegnis, Zuglio.<br />

ZONA 3: Comuni: Chiusaforte, Dogna, Moggio U<strong>di</strong>nese, Pontebba, Resia, Resiutta, Venzone.<br />

ZONA 4: Comuni: Malborghetto-Valbruna, Tarvisio.<br />

ZONA 5b: Comuni: Bordano, Forgaria nel Friuli, Trasaghis.<br />

ZONA 6: Comuni: Drenchia, Grimacco, Lusevera, Pulfero, San Leonardo, Savogna, Stregna, Taipana<br />

ZONA 8: Comuni: Buia, Cassacco, Colloredo <strong>di</strong> M. A., Fagagna, Majano, Moruzzo, Osoppo, Pagnacco, Ragogna,<br />

Rive d’Arcano, San Daniele del Friuli, Treppo Grande, Tricesimo.<br />

ZONA 9 Comuni: Artegna, Attimis, Cividale del Friuli, Corno <strong>di</strong> Rosazzo, Fae<strong>di</strong>s, Gemona del Friuli, Magnano<br />

in Riviera, Montenars, Nimis, Prepotto, S. Pietro al Natisone, Tarcento, Torreano.<br />

ELENCO DELLE ZONE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO<br />

ZONA 12: Comuni: Basiliano, Camino al Tagliamento, Codroipo, Coseano, Dignano, Flaibano, Lestizza, Mereto<br />

<strong>di</strong> Tomba, San Vito <strong>di</strong> Fagagna, Sedegliano.<br />

ZONA 13: Comuni: Bicinicco, Buttrio, Campoformido, Manzano, Martignacco, Moimacco, Mortegliano, Pasian<br />

<strong>di</strong> Prato, Pavia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, Povoletto, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Premariacco, Reana del Roiale,<br />

Remanzacco, S. Giovanni al Natisone, S. Maria la Longa, Tavagnacco, Trivignano U<strong>di</strong>nese, U<strong>di</strong>ne<br />

ZONA 14: Comuni: Bagnaria Arsa, Bertiolo, Castions <strong>di</strong> Strada, Chiopris-Viscone, Gonars, Palmanova, Pocenia,<br />

Porpetto, Rivignano, Ronchis, S. Vito al Torre, Talmassons, Teor, Varmo, Visco.<br />

ZONA 15: Comuni: Aiello del Friuli, Aquileia, Campolongo al Torre, Carlino, Cervignano del Friuli, Fiumicello, Latisana,<br />

Lignano Sabbiadoro, Marano Lagunare, Muzzana del Turgnano, Palazzolo dello Stella, Precenicco,<br />

Ruda, S. Giorgio <strong>di</strong> Nogaro, Tapogliano, Terzo d’Aquileia, Torviscosa, Villa Vicentina.<br />

12/2007<br />

24


COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE DELL’INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE - PORDENONE<br />

TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2007<br />

DETERMINATI SECONDO QUANTO STABILITO DALL’ARTICOLO 41 DEL DPR 8 GIUGNO 2001 N. 327<br />

Fonte Bollettino Ufficiale della Regione FVG del 24 ottobre 2007 - N. 43<br />

VALORI MEDI PER ETTARO ESPRESSI IN EURO<br />

COLTURA PIU’ REDD<br />

COLTURA<br />

REGIONI AGRARIE<br />

REGIONE AGRARIA 5a REGIONE AGRARIA 7a REGIONE AGRARIA 7b REGIONE AGRARIA 10 REGIONE AGRARIA 11a REGIONE AGRARIA 11b<br />

BOSCO D’ALTO FUSTO SEMINATIVO SEMINATIVO VIGNETO VIGNETO D.O.C. VIGNETO D.O.C.<br />

1 SEMINATIVO 16.500,00 19.000,00 17.100,00 42.500,00 35.000,00 40.000,00<br />

2 SEM. ARB. 16.500,00 19.000,00 17.100,00 42.500,00 35.000,00 40.000,00<br />

3 SEM. IRR. ---------- 25.000,00 25.000,00 47.500,00 40.000,00 42.000,00<br />

4 SEM. ARB. IRR. ---------- 25.000,00 25.000,00 47.500,00 40.000,00 42.000,00<br />

5 PRATO 10.000,00 10.700,00 10.000,00 18.700,00 18.000,00 18.700,00<br />

6 PRATO ARB. 10.000,00 10.700,00 10.000,00 ---------- ---------- ----------<br />

8 PRATO A MARCITA ---------- ---------- ---------- ---------- ---------- ----------<br />

9 VIGNETO ---------- 34.900,00 32.600,00 55.000,00 51.700,00 55.000,00<br />

11 ORTO 30.000,00 38.500,00 36.000,00 51.700,00 50.000,00 51.700,00<br />

12 PASCOLO 1.200,00 1.300,00 1.200,00 ---------- ---------- ----------<br />

13 PASCOLO CESP. ---------- 1.300,00 1.200,00 ---------- ---------- ----------<br />

14 INCOLTO PRODUTTIVO 6.000,00 7.500,00 7.000,00 12.100,00 12.100,00 12.100,00<br />

15 BOSCO ALTO FUSTO 8.000,00 8.600,00 7.500,00 12.100,00 12.100,00 12.100,00<br />

16 BOSCO CEDUO 7.000,00 7.500,00 7.000,00 12.100,00 12.100,00 12.100,00<br />

17 BOSCO MISTO 7.000,00 7.500,00 7.000,00 12.100,00 12.100,00 12.100,00<br />

18 FRUTTETO ---------- 36.000,00 33.700,00 55.000,00 51.700,00 51.700,00<br />

20 VIGNETO DOC ---------- 43.300,00 40.400,00 60.000,00 60.000,00 60.000,00<br />

22 PIOPPETO ---------- 19.300,00 18.000,00 30.800,00 30.800,00 30.800,00<br />

25 FLORIVIVAISTICA ---------- 34.800,00 32.500,00 50.000,00 49.300,00 49.300,00<br />

ELENCO DELLE ZONE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO<br />

REGIONE AGRARIA N. 5a<br />

Montagna interna: “ALTE VALLI DEL CELLINA E DEL MEDUNA”<br />

Comuni: Andreis, Barcis, Cimolais, Claut, Clauzetto, Erto e Casso, Frisanco, Tramonti <strong>di</strong> Sopra, Tramonti <strong>di</strong> Sotto,<br />

Vito d’Asio.<br />

REGIONE AGRARIA N. 10<br />

Pianura: “PIANURA TRA CELLINA E LIVENZA”<br />

Comuni: Azzano Decimo, Brugnera, Chions, Cordenons, Fiume Veneto, Fontanafredda, Pasiano <strong>di</strong> Pordenone, Porcia,<br />

Pordenone, Prata <strong>di</strong> Pordenone, Pravisdomini, Roveredo in Piano, Sacile, San Quirino, Zoppola<br />

REGIONE AGRARIA N. 7a<br />

Collina interna: “MEDIO CELLINA E MEDIO MEDUNA”<br />

Comuni: Arba, Aviano, Budoia, Caneva, Maniago, Montereale Valcellina, Polcenigo, Sequals, Vajont.<br />

REGIONE AGRARIA N. 11a<br />

Pianura: “PIANURA TRA CELLINA E LIVENZA”<br />

Comuni: Arzene, S. Giorgio della Richinvelda, S. Martino al Tagliamento, Spilimbergo, Valvasone, Vivaro.<br />

REGIONE AGRARIA N. 7b<br />

Collina interna: “MEDIO CELLINA E MEDIO MEDUNA”<br />

Comuni: Castelnovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Fanna, Meduno, Pinzano al Tagliamento, Travesio.<br />

REGIONE AGRARIA N. 11b<br />

Pianura: “PIANURA TRA CELLINA E LIVENZA”<br />

Comuni: Casarsa della Delizia, Cordovado, Morsano al Tagliamento, S. Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena.<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

25<br />

segue a pag. 26<br />

12/2007


COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE<br />

DELL’INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE - <strong>GORIZIA</strong><br />

TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2007<br />

DETERMINATI SECONDO QUANTO STABILITO DALL’ARTICOLO 41 DEL DPR 8 GIUGNO 2001 N. 327<br />

Fonte Bollettino Ufficiale della Regione FVG del 24 ottobre 2007 - N. 43<br />

VALORI MEDI PER ETTARO ESPRESSI IN EURO<br />

COLTURA PIU’ REDD<br />

COLTURA<br />

REGIONI AGRARIE<br />

REGIONE AGRARIA 16 REGIONE AGRARIA 17 REGIONE AGRARIA 18<br />

VIGNETO D.O.C. VIGNETO D.O.C. VIGNETO D.O.C.<br />

1 SEMINATIVO 24.000,00 24.000,00 24.000,00<br />

2 SEM. ARB. ---------- ---------- ----------<br />

3 SEM. IRR. ---------- ---------- ----------<br />

4 SEM. ARB. IRR. ---------- ---------- ----------<br />

5 PRATO 12.000,00 12.000,00 12.000,00<br />

6 PRATO ARB. ---------- ---------- ----------<br />

8 PRATO A MARCITA ---------- ---------- ----------<br />

9 VIGNETO 45.000,00 45.000,00 45.000,00<br />

11 ORTO 50.000,00 50.000,00 50.000,00<br />

12 PASCOLO 4.000,00 4.000,00 4.000,00<br />

13 PASCOLO CESP. ---------- ---------- ----------<br />

14 INCOLTO PRODUTTIVO ---------- ---------- ----------<br />

15 BOSCO ALTO FUSTO ---------- ---------- ----------<br />

16 FRUTTETO ---------- ---------- ----------<br />

17 BOSCO 9.000,00 9.000,00 9.000,00<br />

18 VIGNETO DOC 100.000,00 85.000,00 70.000,00<br />

19 FLORIVIVAISTICA ---------- ---------- ----------<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

ELENCO DELLE ZONE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO<br />

REGIONE AGRARIA N. 16<br />

Comuni: Gorizia, San Floriano del Collio, Savogna d’ Isonzo.<br />

REGIONE AGRARIA N. 17<br />

Comuni: Capriva del Friuli, Cormons, Doberdò del Lago, Dolegna del Collio, Farra d’Isonzo, Gra<strong>di</strong>sca d’Isonzo, Mariano<br />

del Friuli, Medea, Moraro, Mossa, Romans d’Isonzo, Sagrado, S. Lorenzo Isontino, Villesse.<br />

REGIONE AGRARIA N. 18<br />

Comuni: Fogliano-re<strong>di</strong>puglia, Grado, Monfalcone, Ronchi dei Legionari, San Canzian d’Isonzo, San Pier d’Isonzo, Staranzano,<br />

Turriaco<br />

12/2007<br />

26


COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE<br />

DELL’INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE - TRIESTE<br />

TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2007<br />

DETERMINATI SECONDO QUANTO STABILITO DALL’ARTICOLO 41 DEL DPR 8 GIUGNO 2001 N. 327<br />

COLTURA<br />

Fonte Bollettino Ufficiale della Regione FVG del 24 ottobre 2007 - N. 43<br />

ANNO 2006 ANNO 2007<br />

valori me<strong>di</strong>/HA<br />

valori me<strong>di</strong>/HA<br />

1 SEMINATIVO 40.500,00 €/Ha 40.500,00 €/Ha<br />

4 SEM. ARB. IRR. ---------- €/Ha ---------- €/Ha<br />

5 PRATO 29.000,00 €/Ha 29.000,00 €/Ha<br />

9 VIGNETO 80.000,00 €/Ha 80.000,00 €/Ha<br />

11 ORTO 105.000,00 €/Ha 105.000,00 €/Ha<br />

12 PASCOLO 21.000,00 €/Ha 21.000,00 €/Ha<br />

19 BOSCO 26.000,00 €/Ha 26.000,00 €/Ha<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

20 VIGNETO DOC 97.000,00 €/Ha 97.000,00 €/Ha<br />

24 GOLENALE IN. 1.050,00 €/Ha ---------- €/Ha<br />

25 FLORIVIVAISTICA 79.000,00 €/Ha 79.000,00 €/Ha<br />

26 OLIVETO 46.000,00 €/Ha 46.000,00 €/Ha<br />

27 INCOLTO NON COLTIV. 13.000,00 €/Ha 13.000,00 €/Ha<br />

28 INCOLTO COLTIV. 21.000,00 €/Ha 21.000,00 €/Ha<br />

ELENCO DELLE ZONE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO<br />

ZONA 19<br />

Comuni: Duino-Aurisina, Monrupino, Muggia, San Dorligo della valle, Sgonico, Trieste<br />

Classe più red<strong>di</strong>tizia: Vigneto<br />

27<br />

12/2007


Norme e<strong>di</strong>lizie<br />

Opere “minori” realizzate prima<br />

della fine dei lavori<br />

Tra la vecchia L.R. 52/91 ed il T.U. del Dpr. 380/2001, è in<strong>di</strong>spensabile<br />

confrontare le procedure necessarie per la denuncia <strong>di</strong> inizio attività<br />

<strong>di</strong> Lucio Barbiero<br />

Lucio Barbiero<br />

Il convegno svoltosi a U<strong>di</strong>ne lo scorso<br />

vener<strong>di</strong>’ 26 ottobre promosso dagli Enti<br />

Locali della provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, ci ha<br />

portati a formulare alcune considerazioni<br />

e precisazioni relativamente agli interventi<br />

assoggettati alla denuncia <strong>di</strong> Inizio<br />

Attività, normati dall’art. 22 del DPR<br />

380/2001 s.m.i. e precisati dall’art. 48<br />

della L.R.05/2007.<br />

Va rilevato che le procedure dettate dalla<br />

previgente L.R. 52/91 relativamente<br />

alla D.I.A. si sovrappongono sostanzialmente<br />

alle nuove procedure o dettami<br />

del testo unico D.P.R. 380/2001 totalmente<br />

in vigore nella nostra regione dal<br />

27/08/2007. Si evidenzia che nel convegno<br />

alcuni addetti ai lavori hanno dato<br />

una lettura assai restrittiva relativamente<br />

alla presentazione della denuncia <strong>di</strong><br />

inizio attività per varianti a permessi <strong>di</strong><br />

costruire che non incidono su alcun parametro<br />

urbanistico (superficie coperta,<br />

volumetria, destinazione d’uso, categoria<br />

e<strong>di</strong>lizia, elementi igienico sanitari etc..)<br />

attribuendo agli stessi interventi un iter<br />

e<strong>di</strong>lizio pari ad una nuova opera sogget-<br />

12/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

28


ta a denuncia <strong>di</strong> inizio attività. A tal proposito<br />

si intende porre in evidenza il <strong>di</strong>sposto<br />

legislativo dell’articolo 22 comma<br />

2 del testo unico D.P.R. 380/2001<br />

relativo alla presentazione della denuncia<br />

<strong>di</strong> inizio attività, per attività che non<br />

incidono sui parametri urbanistici (opere<br />

comunque già eseguite) il quale recita<br />

testualmente alle ultime due righe: “tali<br />

denuncie <strong>di</strong> inizio attività costituiscono<br />

parte integrante del proce<strong>di</strong>mento relativo<br />

al permesso <strong>di</strong> costruzione dell’intervento<br />

principale e possono essere presentate<br />

prima della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> ultimazione<br />

dei lavori”.<br />

Senza entrare nel merito dell’analisi letterale<br />

delle <strong>di</strong>sposizioni citate, si ricorda<br />

che la <strong>di</strong>sciplina delle varianti al permesso<br />

a costruire <strong>di</strong> cui all’art. 22 del<br />

DPR 380/2001 risulta praticamente dall’accorpamento<br />

delle previgenti <strong>di</strong>sposizioni<br />

in tema <strong>di</strong> varianti alle concessioni<br />

e<strong>di</strong>lizie <strong>di</strong> ambito statale (si vedano decreto-legge<br />

5 ottobre 1993, n. 398, art.<br />

4, commi 7, 8, convertito, con mo<strong>di</strong>ficazioni,<br />

dalla legge 4 <strong>di</strong>cembre 1993, n.<br />

493, come mo<strong>di</strong>ficato dall’art. 2, comma<br />

60, della legge 23 <strong>di</strong>cembre 1996, n.<br />

662, nel testo risultante dalle mo<strong>di</strong>fiche<br />

introdotte dall’art. 10 del decreto-legge<br />

31 <strong>di</strong>cembre 1996, n. 669; decreto-legge<br />

25 marzo 1997 n. 67, art. 11, convertito,<br />

con mo<strong>di</strong>fiche, dalla legge 23 maggio<br />

1997, n. 135; decreto legislativo 29 ottobre<br />

1999, n. 490, in part. articoli 34 ss,<br />

e 149), introdotte nell’or<strong>di</strong>namento regionale<br />

con l’art. 77 della L.R. 52/1991<br />

conseguentemente alle novelle <strong>di</strong> cui alla<br />

L.R. 34/1997 e L.R. 13/1998.<br />

In effetti la normativa regionale appariva<br />

più restrittiva <strong>di</strong> quella statale in quanto<br />

l’art. 77, comma 1ter, definiva una<br />

fattispecie “speciale” <strong>di</strong> DIA, le cui caratteristiche<br />

risultavano dalla combinazione<br />

degli elementi fissati dal comma<br />

1bis (praticamente l’art. 22, comma 2,<br />

DPR 380/2001) e <strong>di</strong> quelli descritti nelle<br />

lettere a), b), c) e d) dello stesso coma<br />

1ter. La DIA “speciale” era sottoposta, per<br />

espressa previsione del comma 1quater,<br />

ad un regime più elastico <strong>di</strong> quello previsto<br />

dall’art.80 (DIA c.d. “or<strong>di</strong>nara”),<br />

consentendo la presentazione della denuncia<br />

<strong>di</strong> inizio attività anche dopo la<br />

realizzazione delle opere, purché in un<br />

momento antecedente la <strong>di</strong>chiarazione<br />

<strong>di</strong> ultimazione lavori.<br />

Attualmente, scomparso l’art. 77, comma<br />

1 ter, la norma statale prevede la possibilità<br />

<strong>di</strong> eseguire questa speciale DIA per<br />

tutte le varianti a permessi <strong>di</strong> costruire<br />

che non incidono sui parametri urbanistici<br />

e sulle volumetrie, che non mo<strong>di</strong>ficano<br />

la destinazione d’uso e la categoria<br />

e<strong>di</strong>lizia, non alterino la sagoma dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

e non siano in contrasto con le<br />

eventuali prescrizioni contenute nel permesso<br />

<strong>di</strong> costruire.<br />

Non si ritiene pertanto <strong>di</strong> poter con<strong>di</strong>videre<br />

la tesi espressa da alcuni circa l’applicabilità<br />

dei termini della DIA “or<strong>di</strong>naria”<br />

in quanto il testo normativo ora visegue<br />

a pag. 30<br />

29<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

12/2007


gente (art. 22, comma 2, DPR 380/2001,<br />

seppur ampliato rispetto ai requisiti del<br />

previgente 1-ter art. 77 L.R. 52/1991)<br />

non è mutato. Anzi lo stesso precisa che<br />

tali denunce <strong>di</strong> inizio attività costituiscono<br />

parte integrante del proce<strong>di</strong>mento<br />

relativo al permesso <strong>di</strong> costruzione<br />

dell’intervento principale. Questa previsione<br />

espressa, contrasta fortemente<br />

con la tesi <strong>di</strong> chi ritiene <strong>di</strong> dover attendere<br />

il termine <strong>di</strong> 30 gg. prima dell’inizio<br />

lavori. Se ciò fosse vero il legislatore<br />

statale non avrebbe previsto la loro presentazione<br />

“prima della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong><br />

ultimazione dei lavori” ma avrebbe aggiunto<br />

per logica l’inciso “almeno 30gg.<br />

prima della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> ultimazione<br />

lavori/esecuzione effettiva dei lavori”<br />

oppure avrebbe operato un richiamo<br />

espresso al successivo articolo 23 in tema<br />

<strong>di</strong> procedura.<br />

Si segnala, infine, che la non con<strong>di</strong>visa<br />

tesi dell’obbligo del rispetto dei 30 gg.<br />

per le DIA in variante a permessi <strong>di</strong> costruire,<br />

potrebbe essere in contrasto con<br />

l’art. 15 dello stesso DPR 380/2001. Per<br />

la precisione contrasterebbe nella parte<br />

in cui prevede che il termine <strong>di</strong> ultimazione,<br />

entro il quale l’opera deve essere<br />

completata, non può superare i tre anni<br />

dall’inizio dei lavori e che detto termine<br />

può essere prorogato, con provve<strong>di</strong>mento<br />

motivato, per fatti sopravvenuti estranei<br />

alla volontà del titolare del permesso.<br />

Non ammettere la possibilità <strong>di</strong> presentare<br />

la DIA in variante nei termini <strong>di</strong><br />

cui all’art. 22, comma 2, DPR 380/2001,<br />

ma esclusivamente nei termini or<strong>di</strong>nari <strong>di</strong><br />

cui all’art. 23, equivarrebbe ad ammettere<br />

la proroga implicita (e non legislativamente<br />

prevista) del termine <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà<br />

del permesso <strong>di</strong> costruire per fatti imputabili<br />

all’interveniente nei casi in cui tale<br />

DIA in variante venisse presentata ad interventi<br />

ancora da eseguirsi alla scadenza<br />

del termine triennale citato.<br />

12/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

30


Previdenza<br />

Novità dalla Cassa <strong>di</strong> Previdenza<br />

L’ultimo Comitato Delegati del 26, 27 e 28 novembre ha deliberato importanti<br />

mo<strong>di</strong>fiche regolamentari delle norme statutarie, sulla contribuzione<br />

ed a quelle <strong>di</strong> attuazione delle attività <strong>di</strong> previdenza ed assistenza<br />

<strong>di</strong> Renzo Fioritti<br />

Renzo Fioritti<br />

Le mo<strong>di</strong>fiche sostanziali riguardano sia il<br />

regolamento <strong>di</strong> attuazione delle norme<br />

statutarie, che quello per l’attuazione delle<br />

attività <strong>di</strong> previdenza ed assistenza nonchè<br />

il regolamento sulla contribuzione,<br />

che <strong>di</strong> seguito si evidenziano.<br />

Regolamento <strong>di</strong> attuazione<br />

delle norme statutarie<br />

Recependo l’esigenza <strong>di</strong> adeguare il sistema<br />

normativo alle nuove prospettive ed<br />

all’attuale andamento degli investimenti,<br />

è stato deciso <strong>di</strong> integrare gli artt. 1 e 2,<br />

al fine <strong>di</strong> rendere espressa la possibilità<br />

<strong>di</strong> effettuare anche investimenti mobiliari,<br />

con la previsione <strong>di</strong> partecipare anche<br />

a interme<strong>di</strong>ari finanziari, compagnie<br />

<strong>di</strong> assicurazione ed altri enti no profit e<br />

in società <strong>di</strong> gestione del risparmio, mobiliare<br />

ed immobiliare.-<br />

Regolamento<br />

sulla contribuzione<br />

Com’è noto, il sistema del prelievo contributivo<br />

ha subito negli ultimi anni alcune<br />

sostanziali mo<strong>di</strong>fiche, prima con l’introduzione<br />

del principio della frazionabilità<br />

della contribuzione (rapportata a<br />

mese e non più ad anno) e successivamente<br />

con l’introduzione <strong>di</strong> graduali aumenti<br />

contributivi (per il 2008 fermo il<br />

contributo minimo €. 1.750,00 ed aumento<br />

della percentuale al 10,50, in modo<br />

graduale arrivando a regime nel 2014<br />

12/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

32


con il contributo minimo in. €. 2.500,00<br />

e la percentuale al 12,00).<br />

Il Comitato, preso atto degli stu<strong>di</strong> ed approfon<strong>di</strong>menti<br />

della Commissione Legislativa,<br />

ha ritenuto opportuno integrare<br />

il Regolamento, onde chiarire e completare<br />

il sistema dell’imposizione contributiva.<br />

A tal proposito è stato previsto il completamento<br />

della <strong>di</strong>sciplina dei contributi<br />

dovuti nell’anno <strong>di</strong> cancellazione, prevedendo<br />

che per tale anno il contributo<br />

soggettivo obbligatorio sia dovuto in<br />

proporzione al red<strong>di</strong>to professionale prodotto<br />

nell’anno (Art.1, comma 1). Questo<br />

elemento è stato inserito in coerenza<br />

con i principi generali della previdenza,<br />

secondo cui nessun red<strong>di</strong>to professionale<br />

può sfuggire alla contribuzione.<br />

In relazione all’introdotto principio della<br />

frazionabilità della contribuzione, è stato<br />

anche integrato l’art. 1, comma 1 bis,<br />

per chiarire che la contribuzione frazionata<br />

(rapportata a mese) è quella minima<br />

<strong>di</strong> cui al successivo comma 2, al quale<br />

viene aggiunta una precisazione al fine<br />

<strong>di</strong> castigare i “furbi” che iscritti a solo<br />

albo, si iscrivono e cancellano dalla Cassa<br />

a seconda degli incarichi <strong>di</strong> lavoro ricevuti,<br />

pertanto “Qualora nel corso del<br />

medesimo anno vi siano più perio<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

iscrizione, la contribuzione è ininterrottamente<br />

dovuta”.<br />

Sempre in relazione all’introduzione del<br />

detto principio ed al fine <strong>di</strong> fugare ogni<br />

dubbio applicativo, sono stati mo<strong>di</strong>ficati<br />

i commi 4 e 5 dell’art.1, <strong>di</strong>sciplinanti<br />

entrambi la contribuzione in forma ridotta,<br />

dovuta - rispettivamente - dai pensionati<br />

che proseguono la professione e<br />

dai neo iscritti. Per i primi, si è reso necessario<br />

specificare (al citato comma 4)<br />

che la prevista riduzione del contributo<br />

segue a pag. 34<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


minimo decorre dal primo anno successivo<br />

alla data <strong>di</strong> accesso alla pensione. Per i<br />

neo <strong>di</strong>plomati, invece, è stato ritenuto necessario<br />

specificare che il beneficio della<br />

riduzione sia riconosciuto fino al termine<br />

dell’anno solare nel quale viene compiuto<br />

il trentesimo anno <strong>di</strong> età.<br />

E’ stato inoltre specificato (sia all’art. 1,<br />

comma 2, che all’art. 2, comma 4) che<br />

la contribuzione minima è proporzionalmente<br />

ridotta alle mensilità <strong>di</strong> effettiva<br />

iscrizione nelle ipotesi in cui, in corso<br />

d’anno, si verifichi non solo la cancellazione<br />

(come attualmente previsto), ma<br />

anche l’iscrizione.<br />

Regolamento <strong>di</strong> attuazione<br />

delle attività <strong>di</strong> previdenza<br />

ed assistenza<br />

In relazione alla mutata <strong>di</strong>sciplina, per<br />

quanto riguarda la possibilità dei pensionati<br />

<strong>di</strong> anzianità <strong>di</strong> proseguire nell’esercizio<br />

della professione e quin<strong>di</strong> la previsione<br />

del riconoscimento agli stessi dei supplementi<br />

pensionistici equiparandoli ai<br />

pensionati <strong>di</strong> vecchiaia (art.3 comma 6),<br />

sempre in materia <strong>di</strong> trattamenti <strong>di</strong> anzianità,<br />

è stata decisa (per favorire i neo<br />

iscritti) l’integrazione dell’art. 3, comma<br />

8. Tale integrazione introduce il beneficio<br />

della riduzione del limite del volume<br />

d’affari utile per il riconoscimento della<br />

pensione <strong>di</strong> anzianità, modulandolo in<br />

coerenza con la riduzione del contributo<br />

minimo <strong>di</strong>sciplinato all’art.1, comma<br />

5, del Regolamento sulla Contribuzione.<br />

In materia <strong>di</strong> pensione <strong>di</strong> inabilità e precisamente<br />

in or<strong>di</strong>ne alla verifica della permanenza<br />

dello stato inabilitante è stata<br />

decisa l’abolizione del limite decennale<br />

previsto all’art. 4, comma 7, in armonia<br />

con quanto <strong>di</strong>sposto al successivo art.11,<br />

che prevede la revisione in ogni momento<br />

e comunque ogni sei anni.<br />

Infine, prendendo atto delle mo<strong>di</strong>fiche<br />

legislative introdotte al T.U. 151/2001<br />

dalla legge 289/2003, è stata adeguata la<br />

formulazione dell’art. 26, comma 2, riguardante<br />

l’indennità <strong>di</strong> maternità, al fine<br />

<strong>di</strong> commisurare la misura dell’indennità<br />

al red<strong>di</strong>to percepito e denunciato ai<br />

fini fiscali nel secondo anno precedente<br />

a quello dell’EVENTO, anziché a quello<br />

della domanda.<br />

12/2007<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

34


Personaggi della categoria<br />

Un Geometra “storico” esempio<br />

per le giovani generazioni<br />

Intervista al collega Luigi Azzano, novantunenne collega ancora brillantemente<br />

interessato alla categoria<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

In occasione della celebrazione della ricorrenza<br />

del sessantesimo anniversario<br />

della fondazione del Collegio dei Geometri<br />

<strong>di</strong> Pordenone, abbiamo incontrato<br />

con grande piacere il collega Luigi Azzano<br />

<strong>di</strong> Chiòns, novantunenne Geometra,<br />

premiato assieme agli altri colleghi più<br />

anziani per la loro “storica” partecipazione<br />

all’attività della categoria.<br />

Luigi Azzano è un arzillo “giovanotto”<br />

nato il 18 ottobre del 1916 ad Azzano<br />

Decimo, fresco <strong>di</strong> idee e consapevole<br />

della sua età (che porta benissimo)<br />

e dei suoi trascorsi che ci ha raccontato<br />

con dovizia <strong>di</strong> particolari e con grande<br />

passione.<br />

E’ nato in una famiglia numerosa con padre<br />

operaio e mamma casalinga, due fratelli<br />

e tre sorelle ed ha vissuto l’esperienza<br />

della profuganza nella prima guerra<br />

mon<strong>di</strong>ale.<br />

Ha frequentato la scuola per Geometri<br />

a U<strong>di</strong>ne negli anni trenta e poi, a causa<br />

<strong>di</strong> una sventurata bocciatura al quarto<br />

anno, ha completato gli stu<strong>di</strong> e si è <strong>di</strong>plomato<br />

a Treviso.<br />

Parlare con il geometra Azzano è stato<br />

un vero piacere, ci siamo dati subito<br />

del “tu” come si usa tra colleghi ed il<br />

suo racconto è stato inframezzato dalle<br />

nostre domande.<br />

Come mai ti è venuto in testa <strong>di</strong> frequentare<br />

la scuola per Geometra?<br />

“Nonostante avessi due fratelli laureati<br />

ed una sorella maestra, da giovane frequentavo<br />

nel mio paese lo Stu<strong>di</strong>o del<br />

Geometra Alfonso Cossetti e lì mi sono<br />

innamorato dell’attività del Geometra.<br />

Cossetti era una figura importante<br />

nella mia zona ed in quei tempi, esercitava<br />

la professione con autorevolezza e<br />

competenza, il suo intervento era molto<br />

richiesto ed i risultati del suo lavoro<br />

erano apprezzati con grande evidenza.<br />

Ho frequentato il suo Stu<strong>di</strong>o come praticante<br />

e poi da Geometra, ere<strong>di</strong>tando la<br />

segue a pag. 36<br />

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<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

12/2007


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

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sua professionalità e forse anche qualche<br />

cliente, quando il Cossetti finì prigioniero<br />

in Francia.”<br />

Allora, hai trascorso da Geometra anche<br />

il periodo della seconda guerra mon<strong>di</strong>ale?<br />

“Non proprio. Essendo stato riformato in<br />

prima battuta alla visita <strong>di</strong> leva, ho partecipato<br />

in seguito al Bando della Regia<br />

Aeronautica per l’arruolamento volontario<br />

come Allievo Ufficiale pilota e sono<br />

stato <strong>di</strong>chiarato abile all’apposita visita<br />

che ho sostenuto a Ferrara. Dopo essermi<br />

arruolato, nel 1940 ho conseguito il<br />

brevetto <strong>di</strong> pilota alla Scuola <strong>di</strong> pilotaggio<br />

<strong>di</strong> Foligno ed ho frequentato la scuola<br />

<strong>di</strong> bombardamento <strong>di</strong> Aviano. Poi sono<br />

stato trasferito prima a Frosinone e poi<br />

all’aeroporto <strong>di</strong> Merna a Gorizia, dove<br />

sono rimasto fino all’armistizio.”<br />

E quin<strong>di</strong> l’attività professionale?<br />

“Subito dopo la fine della guerra, ho aperto<br />

lo Stu<strong>di</strong>o ad Azzano Decimo. Ero l’unico<br />

tecnico professionista in tutto il Comune<br />

e lavoravo anche a Chions, a Pravisdomini,<br />

a Cinto-Caomaggiore e Pramaggiore.<br />

All’epoca c’era molto lavoro<br />

per me, facevo rilievi <strong>di</strong> terreni, mi occupavo<br />

<strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>te e <strong>di</strong> <strong>di</strong>visioni<br />

e <strong>di</strong> progetti per la costruzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici,<br />

che a quei tempi, re<strong>di</strong>gevo assieme ai<br />

capimastro, dai quali ho imparato moltissimo.<br />

Facevo le visure catastali nelle se<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> competenza, che in quella volta erano<br />

anche decentrate e c’era la possibilità <strong>di</strong><br />

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acquisire i dati necessari a Portogruaro,<br />

Venezia, San Vito, U<strong>di</strong>ne e Pordenone.<br />

Re<strong>di</strong>gevo i frazionamenti che poi andavo<br />

a presentare nelle se<strong>di</strong> principali del<br />

Catasto a U<strong>di</strong>ne e Venezia.”<br />

Ma con che mezzo ti spostavi per poter<br />

andare dai clienti in tanti Comuni e frequentare<br />

tutti gli Uffici <strong>di</strong> cui avevi bisogno?<br />

“Avevo il famoso “Mosquito”. Era in pratica<br />

una bicicletta motorizzata: si usava<br />

in entrambe le modalità, attaccando o<br />

staccando manualmente il rullo alla ruota<br />

posteriore, <strong>di</strong>ventava alternativamente<br />

motorino o bicicletta ed era all’epoca<br />

como<strong>di</strong>ssimo. Naturalmente anche il<br />

“Mosquito”, come tutta l’attrezzatura <strong>di</strong><br />

Stu<strong>di</strong>o, l’avevo acquistato con il fondamentale<br />

aiuto <strong>di</strong> mio padre, il quale aveva<br />

contribuito in maniera determinante<br />

all’avvio della mia attività professionale,<br />

anche con il poco denaro <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>sponeva.<br />

Per fare i progetti che all’epoca<br />

erano molto semplici, avevo una tavola<br />

da <strong>di</strong>segno con riga e squadrette,<br />

matite e pennini per l’inchiostro <strong>di</strong> china<br />

e la carta prima opaca e poi lucida.<br />

Ma gli strumenti fondamentali per me,<br />

erano la cordella metrica, lo squadro e<br />

le paline, perchè assieme al mio Mosquito,<br />

mi hanno permesso <strong>di</strong> eseguire<br />

gran parte dei miei incarichi professionali<br />

del tempo.”<br />

Quin<strong>di</strong> una grande attività da Geometra<br />

libero professionista.<br />

“Si, ma ho fatto anche il tecnico Comunale,<br />

quando bisognava che qualcuno<br />

controllasse l’attività e<strong>di</strong>lizia ed i progetti<br />

che venivano presentati per l’approvazione<br />

in Comune e non c’erano<br />

ancora nè i tecnici comunali nè gli Uffici<br />

Tecnici.”<br />

E la famiglia?<br />

“Mi sono sposato felicemente nel 1949,


quando già facevo il Geometra. Mia moglie<br />

faceva l’insegnante nella scuola elementare<br />

<strong>di</strong> Azzano ed abbiamo avuto<br />

due figli, un maschio, che tra l’altro è<br />

Geometra ed una femmina che fa l’interprete”.<br />

Ma sappiamo che sei famoso dalle tue<br />

parti, anche per essere stato amministratore<br />

pubblico.<br />

“E’ vero, dopo il 1960 sono stato eletto<br />

Consigliere Comunale e poi Sindaco a<br />

Chions per due legislature, come in<strong>di</strong>pendente<br />

nelle liste della DC. L’incarico<br />

<strong>di</strong> Sindaco mi è molto piaciuto, anche<br />

se ho avuto molti problemi da risolvere.<br />

Non essendo un iscritto del partito,<br />

ho dovuto <strong>di</strong>mettermi più volte nel<br />

corso dei mandati, per gli attriti che insorgevano<br />

con le segreterie politiche, le<br />

quali volevano impormi le <strong>di</strong>rettive e le<br />

strategie del partito, che io rifiutavo sdegnosamente,<br />

ma contemporaneamente<br />

sono stato sempre e subito reintegrato<br />

nel mio ruolo, perchè godevo comunque<br />

<strong>di</strong> un grande consenso da parte <strong>di</strong> tutti i<br />

consiglieri e dei citta<strong>di</strong>ni.<br />

Ricordo con piacere che da Sindaco, ho<br />

potuto dare un consistente aiuto alla mia<br />

gente. In quegli anni si soffriva particolarmente<br />

per la gravità del problema della<br />

<strong>di</strong>soccupazione, specialmente femminile.<br />

Per questo, sono andato personalmente<br />

all’Associazioone degli Industriali <strong>di</strong> Milano,<br />

<strong>di</strong> Bologna , da industriali nel Veneto<br />

ed in tante altre parti, per richiedere<br />

lavoro per le donne della mia comunità<br />

e l’ho fatto con insistenza fin quando ci<br />

sono riuscito.<br />

Ho ottenuto l’apertura a Chions della<br />

prima industria artigianale manifatturiera<br />

<strong>di</strong> capi <strong>di</strong> vestiario e la conseguente<br />

assunzione <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci ragazze, dando<br />

così un pò <strong>di</strong> serenità a chi aveva bisogno<br />

<strong>di</strong> lavoro ed attivando un’attività<br />

nuova per quelle zone. Poi mi sono appassionato<br />

ed ho continuato a lavorare<br />

in questo settore.<br />

Durante i mandati <strong>di</strong> amministratore<br />

pubblico, avevo già rallentato <strong>di</strong> molto<br />

la mia attività <strong>di</strong> Geometra, che per<br />

alcuni versi era spesso incompatibile e,<br />

dopo aver fatto il Sindaco, sono rimasto<br />

nell’ambiente manifatturiero, aprendo<br />

altre attività nel settore e <strong>di</strong>ventando <strong>di</strong><br />

fatto un piccolo impren<strong>di</strong>tore, attività<br />

che ho continuato da protagonista attivo<br />

fino agli anni ottanta. Poi, una volta<br />

in pensione, ho continuato a far qualcosa<br />

come consulente.”<br />

Ma l’attività <strong>di</strong> Geometra che pre<strong>di</strong>ligevi<br />

qual’era?<br />

“Mi è molto piaciuta l’attività <strong>di</strong> perito<br />

gran<strong>di</strong>ne che ho svolto negli ultimi<br />

tempi, poi gli interventi tecnici per la liquidazione<br />

dei mezzadri e quelle per lo<br />

scioglimento <strong>di</strong> società immobiliari. Ma<br />

senza dubbio le più gran<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioni<br />

(non in denaro sia chiaro), le ho avute<br />

nelle <strong>di</strong>visioni. Mi piaceva metter pace<br />

nelle famiglie dove si litigava per la<br />

spartizione <strong>di</strong> beni tra ere<strong>di</strong>, a seguito<br />

delle successioni.<br />

In questo lavoro, abbinavo le mie conoscenze<br />

tecniche al mio innato sesto<br />

senso nel conoscere le persone e nell’intuire<br />

i loro desideri e le loro aspettative.<br />

Parlavo con tutte le parti e cercavo<br />

<strong>di</strong> metterle daccordo. Questa mia<br />

capacità, mi ha permesso <strong>di</strong> risolvere<br />

molti problemi <strong>di</strong>visionali e <strong>di</strong> evitare<br />

l’apertura e l’inasprimento <strong>di</strong> contenziosi<br />

tra fratelli e tra parenti, che credo,<br />

sia la cosa più antipatica che possa accadere<br />

in una famiglia. Spero che anche<br />

i Geometri <strong>di</strong> oggi possano fare queste<br />

attività con il successo e le sod<strong>di</strong>sfazioni<br />

che ho avuto io.”<br />

Grazie Luigi, lo speriamo anche noi.<br />

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<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

12/2007


IN COPERTINA<br />

Borgo Floreani, Treppo Grande (UD)<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

<strong>GEOMETRA</strong><br />

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REGIONALE DEI COLLEGI DEI <strong>GEOMETRI</strong><br />

DEL FRIULI VENEZIA GIULIA<br />

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COMITATO DI REDAZIONE<br />

PIER GIUSEPPE SERA (Go)<br />

ANTONIO TIEGHI (Pn)<br />

LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)<br />

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DEI COLLEGI DEI <strong>GEOMETRI</strong><br />

DEL FRIULI VENEZIA GIULIA<br />

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Il presente numero è stato chiuso per la stampa<br />

il 6 <strong>di</strong>cembre 2007. Tiratura 2952 copie<br />

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