Prospezione geofisica con il metodo elettromagnetico ... - ARPAL
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<strong>Prospezione</strong> <strong>geofisica</strong> <strong>con</strong> <strong>il</strong> <strong>metodo</strong> <strong>elettromagnetico</strong> multifrequenza<br />
Dott. Geol. G. Beccaris , Dott. Geol. V. Pucci<br />
(coll. t ecn. geologi A.R.P.A.L.)<br />
Introduzione.<br />
Il primo obiettivo che si prefigge una ricerca<br />
<strong>geofisica</strong> è di ottenere alcune informazioni circa<br />
la distribuzione spaziale di alcune proprietà<br />
intrinseche di sezioni di sottosuolo. Nel caso<br />
particolare si ut<strong>il</strong>izza l’induzione<br />
elettromagnetica per giungere alla <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità<br />
del terreno. Dato che i valori di resistività dei<br />
terreni sono estremamente variab<strong>il</strong>i, i metodi<br />
elettromagnetici vengono ut<strong>il</strong>izzati al fine di<br />
determinare una mappa del sottosuolo che abbia<br />
come variab<strong>il</strong>e la <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ita’. Esistono vari<br />
tipi di metodi elettromagnetici, che ut<strong>il</strong>izzano<br />
diverse tecniche e riguardano la misura di una o<br />
più componenti del campo <strong>elettromagnetico</strong>.<br />
Nel caso dello strumento elettromagnetometro,<br />
cio’ avviene ut<strong>il</strong>izzando una fonte energizzante<br />
costituita da un solenoide ( <strong>il</strong> trasmettitore<br />
<strong>elettromagnetico</strong> ) percorso da una corrente<br />
variab<strong>il</strong>e e da una bobina che ha le funzioni di<br />
ricevitore del campo <strong>elettromagnetico</strong> variab<strong>il</strong>e<br />
indotto. Per le leggi di MAXWELL una<br />
sorgente di campo <strong>elettromagnetico</strong> variab<strong>il</strong>e è<br />
in grado di generare una forza elettromotrice<br />
indotta ( tale da opporsi alla causa che la ha<br />
generata ), che puo’ produrre correnti<br />
se<strong>con</strong>darie in un materiale <strong>con</strong>duttivo<br />
interessato dalle variazioni del campo<br />
<strong>elettromagnetico</strong> ( dette correnti di Focault);<br />
queste correnti se<strong>con</strong>darie generano a loro volta<br />
un campo <strong>elettromagnetico</strong> variab<strong>il</strong>e<br />
se<strong>con</strong>dario. Il segnale <strong>elettromagnetico</strong>, che lo<br />
strumento raccoglie tramite <strong>il</strong> ricevitore, e’ la<br />
somma vettoriale del campo <strong>elettromagnetico</strong><br />
variab<strong>il</strong>e primario e di quello se<strong>con</strong>dario<br />
indotto che osc<strong>il</strong>la <strong>con</strong> la stessa frequenza del<br />
primario. La presenza di una terza bobina avra’<br />
la funzione di f<strong>il</strong>tro in modo da eliminare<br />
principalmente <strong>il</strong> valore del campo primario. Il<br />
campo risultante sara’ cosi’ assim<strong>il</strong>ato a quello<br />
di origine indotta e verra’ ut<strong>il</strong>izzato come<br />
informazione per eseguire le determinazioni<br />
della <strong>con</strong>duttività. La risposta elettromagnetica<br />
che si ottiene dipende dalla ν (frequenza di<br />
osc<strong>il</strong>lazione del campo primario), dalla 1/ρ<br />
(<strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ita’ apparente del terreno indagato)<br />
e dall’accoppiamento geometrico realizzato tra<br />
<strong>il</strong> trasmettitore ed <strong>il</strong> ricevitore. In particolare, si<br />
puo’ affermare che <strong>il</strong> segnale di ritorno aumenta<br />
d’intensita’ quando interessa porzioni di terreno<br />
a maggiore <strong>con</strong>duttivita’ e che la profondita’<br />
d’indagine diminuisce all’aumentare della<br />
frequenza del campo primario a causa<br />
dell’effetto “pelle” , che si esplica nei corpi<br />
<strong>con</strong>duttori quando vengono interessati da<br />
segnali elettromagnetici ad alta frequenza.<br />
Caratteristiche della strumentazione Gem-<br />
300 GSSI.<br />
Premesso che e’ stato possib<strong>il</strong>e testare la<br />
specifica strumentazione in questione, grazie<br />
all’attivita’ svolta presso <strong>il</strong> nuovo Settore di<br />
Geologia e Idrogeologia Ambientale del<br />
Dipartimento Arpal di Genova, sotto la<br />
direzione del Dott. Geol. Nicoletta Dotti, si è<br />
ritenuto opportuno approfondire i campi<br />
applicativi della prospezione elettromagnetica a<br />
fini di <strong>con</strong>trollo ambientale. Il GEM-300 è un<br />
sensore a induzione elettromagnetica a<br />
multifrequenza digitale e portat<strong>il</strong>e (Fig.1). Le
misure sono immagazzinate su un processore<br />
interno e sono visib<strong>il</strong>i sul display o su un PC<br />
per la fase di postprocessing dei dati. Il GEM-<br />
300 è autosufficiente e non ha bisogno di parti<br />
aggiuntive.<br />
Fig.1 Servizio <strong>con</strong> elettromagnetometro Gem-300<br />
L’elettromagnetometro si basa su un nuovo<br />
<strong>con</strong>cetto di strumento che associa all’ut<strong>il</strong>izzo di<br />
differenti frequenze simultaneamente anche la<br />
rapidità nello svolgere le operazioni. La<br />
capacità di ut<strong>il</strong>izzare frequenze multiple del<br />
GEM-300 è rivolta non solo al maggior<br />
dettaglio nella mappatura della superficie del<br />
sottosuolo ma anche alla mappatura delle<br />
superfici ris<strong>con</strong>trate alle diverse profondità,<br />
permettendo una ricostruzione del prof<strong>il</strong>o<br />
<strong>elettromagnetico</strong> del terreno indagato.<br />
Il GEM-300 e’ <strong>con</strong>figurato per inviare nel<br />
terreno fino a 16 frequenze<br />
<strong>con</strong>temporaneamente nel range da 330 a 20.000<br />
Hz. Dall’acquisizione di frequenze multiple<br />
l’utente può selezionare la frequenza o le<br />
frequenze che portano <strong>il</strong> migliore risultato per<br />
una specifica applicazione.<br />
L’apparato e’ in grado di eseguire la<br />
scomposizione vettoriale del campo magnetico<br />
se<strong>con</strong>dario e di calcolare i rapporti I, Q in ppm<br />
e la <strong>con</strong>duttività apparente in mS/m.<br />
Caratteristiche dello strumento:<br />
valori di misura in mS/m e ppm<br />
frequenze operative – da 330 a 20000 Hz<br />
batterie ricaricab<strong>il</strong>i in NiMH<br />
display LCD 62.5 x 43.5 mm<br />
memoria per 112.000 misure (in fase e<br />
quadratura)<br />
<br />
<br />
range di misura 0.1 – 1000 mS/m<br />
dimensioni – lunghezza 190 cm – larghezza<br />
20 cm – altezza 15 cm<br />
peso – 6.4 kg<br />
Il display restituisce in tempo reale la<br />
<strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità del terreno, i valori in fase e in<br />
quadratura espressi in ppm e mS/m, la direzione<br />
e le stazioni operative sulla griglia di lavoro<br />
(Fig.2)<br />
Fig.2 Griglia di lavoro a linee e stazioni<br />
Nel dettaglio si tratta di un sistema costituito da<br />
un trasmettitore e da un ricevitore posti a una<br />
distanza di 190 cm. Il trasmettitore e <strong>il</strong><br />
ricevitore sono due dipoli magnetici posizionati<br />
alle due estremità del corpo dello strumento. Le<br />
correnti indotte generano nel terreno un campo<br />
magnetico se<strong>con</strong>dario, così chiamato per<br />
distinguerlo dal campo magnetico prodotto in<br />
prima fase dallo strumento, detto “primario” .<br />
Il ricevitore risulta investito da un campo totale<br />
dato dalla somma del campo primario e dal<br />
campo se<strong>con</strong>dario. Tramite <strong>il</strong> collegamento <strong>con</strong><br />
un circuito di compensazione la parte di campo<br />
dovuta al primario viene annullata, per cui lo<br />
strumento fornisce una misura del solo campo<br />
magnetico se<strong>con</strong>dario.<br />
Le misure possono essere raccolte ut<strong>il</strong>izzando<br />
lo strumento se<strong>con</strong>do due diverse<br />
<strong>con</strong>figurazioni: la <strong>con</strong>figurazione a dipoli<br />
verticali e a dipoli orizzontali. In<br />
<strong>con</strong>figurazione a dipoli verticali <strong>il</strong> <strong>con</strong>tributo<br />
più potente <strong>con</strong>cerne gli strati più profondi e di<br />
<strong>con</strong>tro è poco sensib<strong>il</strong>e agli strati superficiali<br />
(fino ad arrivare a zero). Invece la<br />
<strong>con</strong>figurazione a dipoli orizzontali evidenzia<br />
una risposta massima per gli strati superficiali,<br />
quindi è più sensib<strong>il</strong>e a quegli strati che, per la<br />
loro posizione particolare, sono soggetti più<br />
fac<strong>il</strong>mente alle variazioni di <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ita’
causate dalle <strong>con</strong>dizioni atmosferiche o da<br />
variazioni laterali della stessa .<br />
Principi operativi della prospezione<br />
elettromagnetica<br />
Se si <strong>con</strong>sidera un materiale immerso in un<br />
campo magnetico generato da una corrente<br />
alternata, si creeranno delle correnti indotte nel<br />
materiale. Queste correnti circolano attraverso<br />
delle linee che sono chiuse, e giacciono in piani<br />
ortogonali rispetto alla direzione del campo<br />
magnetico primario. Si viene così a creare un<br />
altro campo magnetico, diverso dal precedente,<br />
detto se<strong>con</strong>dario.<br />
Il campo magnetico totale che possiamo<br />
misurare in un punto qualsiasi di questa<br />
regione, può quindi essere <strong>con</strong>siderato come la<br />
somma di due termini, di cui uno è <strong>il</strong> campo<br />
primario, generato dal trasmettitore (bobina),<br />
l’altro è <strong>il</strong> campo se<strong>con</strong>dario , provocato dalle<br />
correnti indotte nel mezzo. Se poniamo una<br />
se<strong>con</strong>da bobina all’interno di questa regione, la<br />
ut<strong>il</strong>izziamo come ricevitore del campo totale,<br />
otteniamo che la forza elettromotrice vale<br />
V ricevitore =(H p +H s )iωµ .<br />
Quando sono presenti dei materiali <strong>con</strong>duttori<br />
esiste una differenza di fase tra <strong>il</strong> campo<br />
primario ed <strong>il</strong> campo se<strong>con</strong>dario, in funzione<br />
del modello circuitale equivalente ad elementi<br />
distribuiti che si e’ venuto a determinare nel<br />
terreno. Di fronte a due vettori H ( H P , H S ) che<br />
sono sfasati di un certo angolo ϕ , e’ noto che la<br />
loro differenza di fase e’ coincidente <strong>con</strong> la<br />
differenza di fase esistente tra la corrente<br />
circolante nel circuito inducente e quella<br />
circolante nel circuito indotto (<strong>il</strong> terreno), e che<br />
entrambe e, quindi i campi elettromagnetici<br />
associati, varino <strong>con</strong> la medesima frequenza.<br />
Tale relazione di fase e’ determinata dalle<br />
caratteristiche della impedenza equivalente del<br />
circuito che si e’ venuto a creare nel terreno :<br />
infatti, se prevale una impedenza ohmicoinduttiva<br />
la corrente circolante sara’ sfasata di<br />
un angolo minore di 90° in ritardo rispetto alla<br />
tensione esistente, se prevale un<br />
comportamento ohmico-capacitivo la corrente<br />
sara’ sfasata di un angolo minore di 90° in<br />
anticipo rispetto alla tensione. Poiche’ la<br />
tensione indotta e’ sempre sfasata di 90° in<br />
ritardo rispetto alla corrente circolante nel<br />
circuito inducente, si puo’ allora dire che se nel<br />
terreno prevalgono le caratteristiche ohmicheinduttive<br />
<strong>il</strong> campo magnetico se<strong>con</strong>dario sara’<br />
sfasato di un angolo 90° < ϕ < 180°; se prevale<br />
una impedenza ohmico-capacitiva <strong>il</strong> campo<br />
magnetico se<strong>con</strong>dario sara’ sfasato di un angolo<br />
0°< ϕ < 90° rispetto al campo magnetico<br />
principale.<br />
Una descrizione globale richiederebbe la<br />
<strong>con</strong>oscenza di tre componenti spaziali , e dei tre<br />
angoli rispetto cui ognuna delle tre componenti<br />
spaziali risulta sfasata rispetto al campo<br />
primario.<br />
Si ritiene pero’ soddisfacente la registrazione<br />
di solo due componenti: la componente in fase<br />
e la componente in quadratura (sfasata di 90°)<br />
del campo magnetico se<strong>con</strong>dario rispetto a<br />
quello principale. Cio’ equivale ad analizzare <strong>il</strong><br />
solo comportamento ohmico-capacitivo del<br />
circuito equivalente del terreno. Viceversa un<br />
comportamento ohmico-induttivo non dispone<br />
della componente in fase ma solo di quella in<br />
quadratura. Infatti, per evitare questa se<strong>con</strong>da<br />
situazione l’elettromagnetometro ut<strong>il</strong>izza<br />
sostanzialmente delle basse frequenze<br />
dimodoche’ sia da ritenersi trascurab<strong>il</strong>e<br />
l’ammettenza magnetica del circuito indagato.<br />
Si noti che in un corpo <strong>con</strong>duttore qualsiasi, le<br />
correnti indotte circolano in un modo<br />
caratteristico, in funzione della forma e delle<br />
dimensioni dell' oggetto oltre che al valore della<br />
sua <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ita’ intrinseca .<br />
Interferenza superficiale<br />
Quando si trattano correnti indotte, è necessario<br />
tenere in <strong>con</strong>siderazione l’esistenza dell’effetto<br />
pelle. Si tratta della tendenza, delle correnti<br />
alternate, a fluire sulla superficie del corpo,<br />
piuttosto che all’interno, <strong>con</strong> la <strong>con</strong>seguenza di<br />
vedere diminuita l’area totale di <strong>con</strong>duzione,<br />
portando ad un aumento della resistenza. In<br />
funzione del valore della frequenza della<br />
corrente che produce <strong>il</strong> campo primario, le<br />
correnti tendono ad attraversare zone diverse<br />
Stazioni su una linea rett<strong>il</strong>inea
del corpo: ad alte frequenze , le correnti si<br />
distribuis<strong>con</strong>o sulla parte più superficiale del<br />
corpo, mentre a basse frequenze, esse<br />
attraversano tutto l’oggetto, penetrando bene<br />
fino al suo interno. Questo significa che, se si<br />
vogliono ottenere informazioni sul corpo, è<br />
preferib<strong>il</strong>e lavorare a basse frequenze, poiché<br />
solo se tutto l’oggetto viene attraversato dalle<br />
correnti indotte, <strong>il</strong> campo se<strong>con</strong>dario, che si<br />
raccoglie al ricevitore, è modificato in modo da<br />
ottenere informazioni ut<strong>il</strong>i. La profondità ut<strong>il</strong>e<br />
di indagine ( detta anche profondita’ di pelle )<br />
segue la relazione analitica :<br />
δ=(2/σµω) 1/2<br />
Tale relazione indica che la profondita’<br />
d’indagine e’ inversamente proporzionale alla<br />
radice quadrata della frequenza ut<strong>il</strong>izzata, della<br />
permeab<strong>il</strong>ita’ magnetica e della <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ita’<br />
del materiale attraversato. Da qui si intuisce<br />
come livelli particolarmente <strong>con</strong>duttivi o <strong>con</strong><br />
proprieta’ spiccatamente magnetiche possano<br />
costituire degli ostacoli alla prospezione in<br />
profondita’ .<br />
Campi di applicazione.<br />
Con <strong>il</strong> <strong>metodo</strong> <strong>elettromagnetico</strong> si misurano la<br />
<strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità elettrica del sottosuolo e<br />
dell’acqua di falda; la <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità elettrica<br />
dipende dal tipo di terreno o di roccia, dalla sua<br />
porosità e permeab<strong>il</strong>ità e dal tipo di fluido che<br />
satura i suoi interstizi o vuoti. In molti casi la<br />
<strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità elettrica del fluido <strong>con</strong>tenuto nei<br />
vuoti del terreno è quella che domina le misure<br />
fatte. Questo <strong>metodo</strong> può essere ut<strong>il</strong>izzato sia<br />
<strong>con</strong>duttività (mmSms)<br />
600<br />
500<br />
400<br />
300<br />
200<br />
Grafico <strong>con</strong>duttività - frequenza<br />
325 (C)<br />
100<br />
1975 (C)<br />
0<br />
0 5 10 825 (C) 15<br />
-100<br />
per accertamenti delle <strong>con</strong>dizioni<br />
idrogeologiche naturali, sia per delimitare molti<br />
tipi di pennacchi d’acqua inquinata; inoltre è<br />
possib<strong>il</strong>e localizzare o delimitare scavi, le<br />
discariche ed i fusti metallici interrati.<br />
Fig. 3 Variazioni naturali della <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità misurata lungo una<br />
linea d’indagine rett<strong>il</strong>inea, in funzione delle varie classi<br />
di frequenza .<br />
Le variazioni naturali della <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità<br />
elettrica (Fig.3) possono essere dovute alle<br />
variazioni di <strong>con</strong>tenuto d’acqua in<br />
corrispondenza della zona non satura, alle<br />
variazioni dei solidi disciolti nell’acqua di falda<br />
e dagli spessori dei terreni superficiali di<br />
copertura. Anche le variazioni litologiche dei<br />
terreni (depositi localizzati di sabbia, d’arg<strong>il</strong>la,<br />
di materiale organico) e delle rocce (fratture)<br />
possono dar luogo a variazioni della<br />
<strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità elettrica.<br />
Molti inquinanti danno luogo ad un aumento<br />
degli ioni liberi quando vengono a <strong>con</strong>tatto <strong>con</strong><br />
<strong>il</strong> terreno o <strong>con</strong> l’acqua di falda <strong>con</strong><br />
<strong>con</strong>seguente aumento della <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità<br />
elettrica (sostanze polari); una grande quantità<br />
di prodotti organici possono invece diminuire la<br />
<strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità elettrica dell’acqua <strong>con</strong>tenuta nel<br />
terreno (sostanze apolari).<br />
Ciò che interessa in questo tipo di ricerche non<br />
è <strong>il</strong> valore assoluto della <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità elettrica<br />
di vari tipi di terreno e di rocce, ma serve solo<br />
<strong>con</strong>oscere le variazioni, sia orizzontali che<br />
verticali, di tali <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità. Poiché questo<br />
tipo d’indagine non richiede un “<strong>con</strong>tatto” <strong>con</strong><br />
<strong>il</strong> terreno essa può essere fatta abbastanza<br />
rapidamente; le variazioni laterali di<br />
<strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità possono essere fatte se si opera in<br />
modo <strong>con</strong>tinuo. Se si vuole invece <strong>con</strong>oscere la<br />
variazione verticale della <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità si deve<br />
operare in modo dis<strong>con</strong>tinuo o per<br />
stazionamento.<br />
Il <strong>metodo</strong> più usato per indagini idrogeologiche<br />
e d’inquinamento è quello che opera in modo<br />
<strong>con</strong>tinuo:<br />
valutazioni delle <strong>con</strong>dizioni idrogeologiche<br />
naturali<br />
-200<br />
stazioni
localizzazione e delimitazione degli scavi<br />
interrati<br />
individuazione dei fusti metallici interrati<br />
localizzazione e delimitazione di alcuni tipi<br />
di pennacchi d’acqua inquinata<br />
determinazione della direzione del flusso di<br />
falda<br />
E’ importante ricordare che <strong>il</strong> valore della<br />
<strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità elettrica che si ottiene da un<br />
elettromagnetometro è composita in quanto<br />
rappresenta l’effetto combinato dello spessore<br />
degli strati, della loro profondità e della loro<br />
<strong>con</strong>duttanza specifica: tali influenze<br />
diminuis<strong>con</strong>o all’aumentare della profondità.<br />
In particolare molti terreni e rocce quando sono<br />
asciutte sono poco <strong>con</strong>duttive; in rare occasioni<br />
possono essere presenti grandi quantità di<br />
minerali molto <strong>con</strong>duttivi (magnetite, pirite,<br />
grafite) che fanno aumentare di molto la<br />
<strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità elettrica delle rocce e dei terreni,<br />
la quale può essere anche influenzata dalla<br />
presenza di acqua e dai seguenti parametri:<br />
porosità e permeab<strong>il</strong>ità<br />
<strong>con</strong>tenuto in acqua<br />
<strong>con</strong>centrazione di solidi disciolti nell’acqua<br />
sotterranea<br />
temperatura<br />
Il valore della <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità elettrica di un dato<br />
terreno o roccia non è univoca poiché in esso<br />
possono variare uno o più dei suddetti<br />
parametri.<br />
Nelle zone inquinate i fluidi o liquidi possono<br />
fornire una grande quantità di elettroliti e di<br />
colloidi nelle zona satura e insatura. Pertanto la<br />
<strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità elettrica del sottosuolo ne viene<br />
fortemente influenzata aumentando di n volte <strong>il</strong><br />
valore originario; se le variazioni naturali della<br />
<strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità del sottosuolo sono molto<br />
piccole, è possib<strong>il</strong>e delimitare un pennacchio<br />
d’acqua inquinata anche se la sua <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità<br />
elettrica supera solo del 10-20% quello<br />
originario. Qualora si tratti invece di inquinanti<br />
non polari, la <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità elettrica diminuisce<br />
solo in presenza di grandi quantità di composti.<br />
Esistono tre possib<strong>il</strong>ità di lavoro <strong>con</strong><br />
l’elettromagnetometro Gem-300:<br />
<br />
Bump finder. Questo tipo di servizio è<br />
molto veloce per trovare bersagli dalla<br />
<br />
<br />
semplice osservazione dell’ampiezza del<br />
responso sul display e non necessita<br />
l’ut<strong>il</strong>izzo del pc per <strong>il</strong> post-processing,<br />
poiché i dati possono essere salvati<br />
direttamente in Gem-300;<br />
Servizio <strong>con</strong>tinuo. Questo tipo di servizio<br />
<strong>con</strong>sente un’indagine rapida e accurata<br />
nello stesso tempo: l’operatore infatti può<br />
camminare <strong>con</strong> una velocità regolata da un<br />
timer lungo una linea prestab<strong>il</strong>ita senza<br />
fermarsi e impostando volta per volta<br />
l’allineamento da seguire. Questa tipologia<br />
di analisi necessita di un software per<br />
l’interpretazione dei dati;<br />
Servizio per stazioni. Questo <strong>metodo</strong> deve<br />
essere usato <strong>con</strong> precise stazioni di misura<br />
all’interno di una griglia di indagine preimpostata<br />
e dimensionata prima del<br />
servizio. L’operatore si muove lungo una<br />
serie di linee fermandosi ad ogni stazione e<br />
registrarndo o manualmente o in<br />
automatico (timer). Questo <strong>metodo</strong><br />
dis<strong>con</strong>tinuo permette un’alta precisione<br />
durante l’acquisizione dei dati, i quali<br />
vengono scaricati ed elaborati al pc in<br />
plottaggi bidimensionali (Fig. 4) e<br />
tridimensionali (Fig.5).<br />
Fig. 4 Plotting 2D in area a forte <strong>con</strong>trasto <strong>con</strong>duttivo
Fig. 5 Plotting 3D in area a forte <strong>con</strong>trasto <strong>con</strong>duttivo<br />
Il GEM-300 è indicato in tutte le seguenti<br />
applicazioni:<br />
localizzazione di fusti sepolti <strong>con</strong>tenenti<br />
materiali pericolosi<br />
mappatura dell’estensione e dei margini del<br />
terreno<br />
mappatura del limite e del movimento del<br />
plumen inquinato<br />
localizzazione di serbatoi di carburante<br />
sotterraneo<br />
localizzazione di materiale interrato<br />
localizzazione di cavità nel sottosuolo<br />
localizzazione di perdite di acqua, olio e gas<br />
da tubazioni<br />
mappatura di siti archeologici<br />
I diversi meccanismi di <strong>con</strong>duzione di<br />
corrente<br />
Metalli.<br />
La <strong>con</strong>duttività di un metallo è dovuta alla<br />
particolare struttura atomica che prevede un<br />
elevato numero di elettroni nella banda<br />
energetica di <strong>con</strong>duzione (mob<strong>il</strong>i) . Il numero di<br />
questi elettroni è approssimativamente uguale al<br />
numero di atomi nel metallo. Nei metalli gli<br />
elettroni di valenza non sono ben riferib<strong>il</strong>i ad un<br />
unico atomo; essi costituis<strong>con</strong>o invece una<br />
“nuvola di elettroni”; infatti l’energia richiesta<br />
per rimuovere un elettrone di valenza da un<br />
certo atomo, al fine di farlo acquisire ad un<br />
atomo vicino è molto piccola. Il fatto che anche<br />
in una struttura di questo tipo si ris<strong>con</strong>tri un<br />
valore di resistività non nullo, si spiega nelle<br />
imperfezioni della struttura cristallina del<br />
metallo, che sono in ogni caso presenti. Queste<br />
imperfezioni si oppongono al moto degli<br />
elettroni, ed <strong>il</strong> loro numero determina <strong>il</strong> valore<br />
della resistività, cosicchè più alta è la quantità<br />
di imperfezioni, più elevato è <strong>il</strong> valore della<br />
resistività. Questo però, non è l’unico fattore in<br />
gioco; anche <strong>il</strong> moto termico degli ioni attorno<br />
alla loro posizione di equ<strong>il</strong>ibrio ostacola <strong>il</strong><br />
flusso degli elettroni. All’aumentare della<br />
temperatura, aumenta l’ampiezza di<br />
osc<strong>il</strong>lazione degli ioni, incrementando in tal<br />
modo la probab<strong>il</strong>ità di collisione <strong>con</strong> gli<br />
elettroni in moto. Questo è uno dei motivi per<br />
cui quando si valuta <strong>il</strong> valore della <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità<br />
di un terreno è necessario tenere <strong>con</strong>to della<br />
temperatura a cui si lavora.<br />
Semi<strong>con</strong>duttori.<br />
Si denominano semi<strong>con</strong>duttori i materiali non<br />
metallici in cui la <strong>con</strong>duzione avviene<br />
attraverso <strong>il</strong> moto elettronico.<br />
I semi-<strong>con</strong>duttori presentano una struttura<br />
sim<strong>il</strong>e a quella dei metalli: essi hanno una<br />
quantità di elettroni liberi inferiore ai metalli,<br />
poiché l’energia richiesta ad estrarre un<br />
elettrone è maggiore. Poiché <strong>il</strong> numero di<br />
elettroni è minore, anche <strong>il</strong> valore della<br />
<strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità è inferiore. Questo fatto ci<br />
permette di sottolineare che la variazione di<br />
<strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità non è in alcun modo attribuib<strong>il</strong>e<br />
ad una diversa mob<strong>il</strong>ità degli elettroni. Se<br />
infatti valutiamo <strong>il</strong> valore della <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità di<br />
uno stesso semi<strong>con</strong>duttore all’aumentare della<br />
temperatura, notiamo corrispondentemente un<br />
incremento dello stesso. L’innalzamento della<br />
temperatura libera un grande numero di<br />
elettroni, ma non è l’unico effetto ottenuto:<br />
abbiamo anche ampliato <strong>il</strong> moto di osc<strong>il</strong>lazione<br />
degli atomi, fatto che tende ad aumentare la<br />
resistività. Questa è la spiegazione del perché i<br />
semi<strong>con</strong>duttori abbiano un coefficiente positivo<br />
per un certo intervallo di temperatura, mentre
per un range diverso <strong>il</strong> coefficiente di resistività<br />
diventa negativo.<br />
Elettroliti solidi.<br />
La <strong>con</strong>duzione elettrolitica può avvenire in<br />
cristalli in cui è presente <strong>il</strong> legame ionico. In<br />
questo tipo di legame, sono coinvolti atomi che,<br />
accoppiati raggiungono l’ottetto: questo<br />
significa che un atomo è propenso a cedere i<br />
suoi elettroni di valenza, mentre l’altro è<br />
disposto a prenderli; i due atomi, diventati ioni<br />
a carica positiva o negativa per la perdita o<br />
acquisizione degli elettroni, si legano tra loro<br />
per la forza di interazione coulombiana. Il<br />
legame tra i due ioni è molto forte e non viene<br />
rotto se si applica un campo esterno al<br />
composto. Nonostante ciò, è possib<strong>il</strong>e <strong>il</strong><br />
passaggio di corrente, dovuto alle imperfezioni<br />
del cristallo. Si verificano due tipi di<br />
imperfezioni che aiutano <strong>il</strong> passaggio di<br />
corrente: le imperfezioni interne al reticolo<br />
cristallino, e quelle indotte termicamente. Per<br />
imperfezioni interne al reticolo si intende la<br />
presenza di impurità sotto forma di ioni <strong>con</strong> una<br />
valenza anomala o la mancanza stessa di ioni.<br />
Gli ioni del reticolo possono avere<br />
un’osc<strong>il</strong>lazione maggiore del solito e quindi<br />
diventare vacanti. Se viene applicato un campo<br />
E esterno si favoris<strong>con</strong>o i salti in una direzione,<br />
ottenendo un flusso di cariche. Quindi la<br />
<strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità di un elettrolita solido dipende dal<br />
numero di cariche mob<strong>il</strong>i disponib<strong>il</strong>i e anche<br />
dalla “mob<strong>il</strong>ità” specifica di queste cariche. La<br />
mob<strong>il</strong>ità degli ioni è determinata sia dalla<br />
dimensione dello ione che dalle dimensioni<br />
degli interstizi attraverso cui avviene <strong>il</strong> moto. È<br />
quindi corretto aspettarsi che ioni piccoli si<br />
muovano molto bene in un reticolo composto di<br />
ioni grandi e immob<strong>il</strong>i.<br />
Conducib<strong>il</strong>ità del terreno<br />
La maggior parte delle rocce e terreni sono<br />
degli isolanti elettrici, cioè sostanze<br />
caratterizzate da elevati valori di resistività.<br />
Un’alterazione apprezzab<strong>il</strong>e di questa<br />
situazione si ha se nella roccia sono presenti<br />
materiali ad alta <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità, come i metalli.<br />
Questi elementi sono in grado di alterare <strong>il</strong><br />
valore totale della <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità ..<br />
Piu’ generalmente la <strong>con</strong>duzione è elettrolitica,<br />
cioè dovuta alla presenza di sostanze allo stato<br />
di ioni che sono liberi di muoversi. Quando la<br />
saturazione del materiale raggiunge percentuali<br />
molto elevate, la <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità è elettrolitica nel<br />
senso che è proprio la presenza del liquido in<br />
cui sono disciolti dei sali minerali a determinare<br />
<strong>il</strong> valore della <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità.<br />
Uno dei fattori determinanti del valore della<br />
<strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità di un terreno è, per quanto detto<br />
sopra , la porosità, quindi la forma e le<br />
dimensioni dei singoli pori, <strong>il</strong> loro numero, ed <strong>il</strong><br />
fatto che questi siano tra loro più o meno<br />
collegati.<br />
Un altro fattore estremamente importante è la<br />
quantità di acqua <strong>con</strong>tenuta nei pori. Questo è<br />
di grande importanza durante le spedizioni in<br />
campo se si vogliono raccogliere dei dati <strong>con</strong><br />
una certa uniformità. Se infatti si deve<br />
monitorare un terreno <strong>con</strong> basse capacità di<br />
drenaggio di acqua , bisognerà accertarsi che le<br />
<strong>con</strong>dizioni del terreno dopo giornate piovose<br />
siano ritornate uguali a quelle in cui si erano<br />
fatte delle misure. Oltre all’umidità nel terreno,<br />
risulta significativa la valutazione della<br />
<strong>con</strong>centrazione in cui sono presenti degli<br />
elettroliti disciolti, poiche’ maggiore è la loro<br />
quantità, più elevata risulterà la <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità<br />
del terreno. Infine, altri fattori sono in grado di<br />
variare la <strong>con</strong>ducib<strong>il</strong>ità misurata come la<br />
temperatura presente, la composizione e la<br />
quantità dei colloidi presnti nel terreno<br />
indagato. Per quanto esposto risulta cosi’ chiaro<br />
quanto sia importante una valutazione<br />
preliminare sulle <strong>con</strong>dizioni geologiche,<br />
strutturali, petrografiche e mineralogiche del<br />
sito oggetto delle indagini .<br />
Bibliografia essenziale<br />
<br />
Campi e onde nell’elettronica per le<br />
comunicazioni; Ramo, Whinnery, Van<br />
Duzer , 1977 Ed. Franco Angeli .
Gem-2 : A new multifrequency<br />
electromagnetic sensor; Won et alii, 1996<br />
JEEG USA .<br />
Tecniche d’induzione magnetica in campo<br />
geoambientale . Tesi di laurea Dott. E.<br />
Lonati, Relatori Dott.ri Facchini, Dotti,<br />
Cazzaniga; Univ. di M<strong>il</strong>ano Facolta’ di<br />
Scienze MM.FF.NN. 1996 .<br />
Gem-300, Multifrequency Electromagnetic<br />
prof<strong>il</strong>er; GSSI 1998 USA .<br />
Elettrotecnica ; Olivieri, Ravelli Ed. Hoepli<br />
1977 .<br />
Metodi d’indagine e di r<strong>il</strong>evazione per<br />
l’inquinamento; G. Chiesa. , Ed. Quaderni<br />
delle Acque Sotterranee 1988 .