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geometra - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

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12<br />

2009<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

GEOMETRA<br />

Organo ufficiale del<br />

Comitato Regionale<br />

dei collegi<br />

dei Geometri e<br />

Geometri laureati del<br />

Friuli Venezia Giulia<br />

Mensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA


In<strong>di</strong>ce<br />

4 EDITORIALE<br />

Si chiude un anno molto <strong>di</strong>fficile per la categoria<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

6 EDILIZIA<br />

Legge regionale 11 novembre 2009 n. 19<br />

“co<strong>di</strong>ce regionale dell’e<strong>di</strong>liza”<br />

<strong>di</strong> Lucio Barbiero<br />

12 AMBIENTE<br />

Prevenzione e limitazione delle emissioni in atmosfera<br />

e norme in materia <strong>di</strong> tutela dell’aria<br />

<strong>di</strong> Livio Lacosegliaz<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

16 PREVIDENZA<br />

Approvato l’innalzamento dell’età pensionabile<br />

<strong>di</strong> Tiziano Fior<br />

18 PROFESSIONE<br />

Formazione Professionale continua<br />

<strong>di</strong> Renzo Fioritti<br />

22 CATASTO<br />

La procedura PREGEO e la ricomposizione cartografica<br />

<strong>di</strong> Pierdomenico Abrami<br />

30 TOPOGRAFIA<br />

Progetto GPS-RTK: una rete GPS per il posizionamento<br />

in tempo reale nel Friuli Venezia Giulia<br />

<strong>di</strong> David Zuliani, Enrico Priolo, Francesco Palmieri, Paolo Fabris<br />

38 ATTIVITÀ DEL <strong>COLLEGIO</strong> DI UDINE<br />

Concorso annuale per le scuole tecniche<br />

per geometri della provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne<br />

<strong>di</strong> Gloria Gobetti<br />

12/2009


E<strong>di</strong>toriale<br />

Si chiude un anno molto <strong>di</strong>fficile per<br />

la categoria<br />

Preoccupazioni, ma soprattutto speranze per il futuro<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

12/2009 <strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

Il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> DG<br />

Bruno Razza<br />

4<br />

Si chiude quin<strong>di</strong> il 2009, tra mille <strong>di</strong>fficoltà<br />

e nuovi e vecchi problemi per la nostra<br />

professione, compressa tra l’altro,<br />

da una crisi economica molto pesante. A<br />

detta degli istituti <strong>di</strong> statistica, quest’anno<br />

c’è stato un calo del giro d’affari professionale<br />

tra il 10 ed il 30 per cento rispetto<br />

all’anno precedente, calo considerato<br />

dai me<strong>di</strong>a, abbastanza sopportabile.<br />

In un periodo <strong>di</strong> crisi come quello<br />

che stiamo vivendo, la nostra attività<br />

continua (laddove possibile) con l’espletamento<br />

dei vecchi incarichi, con la definizione<br />

delle vecchie pratiche (quelle antipatiche<br />

e rognose) che in tempi <strong>di</strong> vacche<br />

grasse, avremmo volentieri lasciato<br />

in <strong>di</strong>sparte. In pratica, non abbiamo avuto<br />

gran<strong>di</strong> possibilità <strong>di</strong> scegliere il lavoro<br />

da fare tra una gamma <strong>di</strong> opportunità,<br />

ma siamo stati costretti a sbarcare il<br />

lunario, esaurendo i rimasugli della potenzialità<br />

del nostro Stu<strong>di</strong>o, dando fondo<br />

a tutte le risorse umane ed intellettuali,<br />

in un ambiente abbastanza mortificante,<br />

soprattutto perché all’orizzonte, non<br />

si sono ancora visti convincenti segnali<br />

<strong>di</strong> apertura. Naturalmente è appena il<br />

caso <strong>di</strong> segnalare quanto sia stato <strong>di</strong>fficile<br />

(e lo è ancora), incassare le parcelle<br />

professionali, riscontrando ritar<strong>di</strong> sempre<br />

maggiori nei pagamenti, <strong>di</strong>lazioni continue,<br />

se non ad<strong>di</strong>rittura incassi, con attivazione<br />

<strong>di</strong> contenziosi che non sempre<br />

vanno a buon fine. Di norma, siamo la figura<br />

professionale, nella filiera dell’economia<br />

e<strong>di</strong>lizia, che supporta più <strong>di</strong> ogni<br />

altro soggetto le <strong>di</strong>fficoltà del committente,<br />

in quanto ci ren<strong>di</strong>amo <strong>di</strong>sponibili ad<br />

attese, a mancati pagamenti nel mentre<br />

mettiamo la nostra <strong>di</strong>sponibilità infinita<br />

nel re<strong>di</strong>gere tempestivamente le pratiche<br />

necessarie per i permessi, le agibilità,<br />

gli accatastamenti, le stime, i mutui,<br />

i contributi e le agevolazioni fiscali, <strong>di</strong><br />

cui hanno sempre bisogno i nostri clienti.<br />

Tuttavia, registriamo comunque un aumento<br />

delle iscrizioni all’Albo, per le quali<br />

però, temiamo che non si tratti <strong>di</strong> colleghi<br />

entusiasti ed appassionati che si<br />

avvicinano alla nostra professione, ma<br />

che per buona parte si tratti <strong>di</strong> ex <strong>di</strong>pendenti<br />

che hanno perso le loro opportunità<br />

<strong>di</strong> lavoro, <strong>di</strong> ex <strong>di</strong>pendenti pubblici<br />

e privati o <strong>di</strong> giovani o vecchi Geometri,<br />

che non hanno più o non trovano sbocchi,<br />

nel lavoro <strong>di</strong>pendente. Alle intemperie<br />

<strong>di</strong> questo anno nero, sono certamente<br />

più esposti i giovani iscritti, i quali non<br />

hanno commesse <strong>di</strong> anni precedenti da<br />

eseguire, che non hanno un’organizzazione<br />

efficiente <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o e che tra mille<br />

<strong>di</strong>fficoltà riescono a mala pena a ra-


granellare un red<strong>di</strong>to così risicato, che<br />

non basta nemmeno a coprire le spese<br />

necessarie per i contributi previdenziali.<br />

Molto saggiamente i giovani (più degli<br />

anziani) cercano <strong>di</strong> aprire Stu<strong>di</strong> Associati<br />

ed hanno ben compreso la necessità<br />

<strong>di</strong> lavorare assieme, collaborando e<br />

specializzandosi in settori ben determinati,<br />

pur mantenendo una certa polivalenza<br />

irrinunciabile. In ogni caso rimaniamo<br />

attivi sul mercato ed i clienti, continuano<br />

a rivolgersi a noi per il nostro tra<strong>di</strong>zionale<br />

competente ruolo che ci spetta<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto, ossia quello <strong>di</strong> primo interlocutore<br />

tecnico per tutta la committenza.<br />

I clienti si rivolgono ancora più facilmente<br />

al Geometra, piuttosto che ad altre<br />

figure professionali; ci credono e ci<br />

stimano proprio per la nostra natura e<br />

per il nostro approccio semplice e competente,<br />

nei confronti dei problemi tecnici.<br />

Ma non basta, molte altre opportunità<br />

ci si aprono davanti per il prossimo<br />

futuro. Innanzitutto confi<strong>di</strong>amo tantissimo<br />

nei benefici della nuova legge regionale<br />

in materia <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia (anche qui iniziamo<br />

una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>samine per identificare<br />

tutte le opportunità, attraverso gli<br />

articoli appositamente redatti dal collega<br />

Lucio Barbiero che troverete pubblicati<br />

fin da questo numero), che oltre a facilitarci<br />

molto i compiti burocratici, apre la<br />

possibilità per i nostri clienti <strong>di</strong> costruire<br />

ciò <strong>di</strong> cui hanno bisogno, con un po’ più<br />

<strong>di</strong> tranquillità, attraverso le norme del cosiddetto<br />

“piano casa”. Fra poco avremo<br />

la possibilità <strong>di</strong> inviare anche i progetti e<br />

le pratiche e<strong>di</strong>lizie per via telematica e <strong>di</strong><br />

certo non è poco. Tutti <strong>di</strong>sponiamo della<br />

posta elettronica certificata e presto,<br />

ognuno <strong>di</strong> noi <strong>di</strong>sporrà <strong>di</strong> una firma <strong>di</strong>gitale<br />

certificata specifica della categoria,<br />

utile per ogni procedura telematica. Nel<br />

mondo catastale ci sono milioni <strong>di</strong> fabbricati<br />

da accatastare, sia tra quelli mai<br />

<strong>di</strong>chiarati, che tra quelli del mondo rurale;<br />

la cartografia catastale va continuamente<br />

aggiornata, sorretta dallo sviluppo<br />

continuo del proce<strong>di</strong>mento telematico<br />

e delle nuove procedure Pregeo 10<br />

e Docfa 4 in cui siamo protagonisti assoluti<br />

(leggasi in questo numero l’articolo<br />

apposito del collega Pierdomenico<br />

Abrami). Le banche richiedono sempre<br />

più spesso stime appropriate e <strong>di</strong> qualità,<br />

per la concessione dei finanziamenti immobiliari,<br />

stime che devono essere eseguite<br />

con i canoni innovativi dettati dagli<br />

standard internazionali (dove siamo tra i<br />

tecnici più preparati ed aggiornati). Tutti<br />

hanno ormai bisogno della certificazione<br />

energetica degli immobili, in fase <strong>di</strong><br />

costruzione, <strong>di</strong> agibilità ed anche in occasione<br />

<strong>di</strong> tutti i trasferimenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti (e<br />

qui ci stiamo attrezzando molto bene con<br />

corsi specializzanti). E si tratta soltanto<br />

<strong>di</strong> qualche esempio, <strong>di</strong> argomenti e temi<br />

nei quali la competenza del Geometra<br />

è primaria e risulta inattaccabile dalle<br />

altre categorie professionali. Questo<br />

è un buon auspicio per il 2010, che certamente<br />

sarà un anno <strong>di</strong> ripresa anche<br />

per tutti noi, se sapremo cogliere al volo<br />

e con rinnovato entusiasmo nella nostra<br />

professione, tutte le opportunità che ci<br />

si presenteranno. Buon anno a tutti i lettori<br />

<strong>di</strong> Dimensione Geometra.<br />

5<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

12/2009


E<strong>di</strong>lizia<br />

Legge regionale 11 novembre<br />

2009 n. 19 “co<strong>di</strong>ce regionale<br />

dell’e<strong>di</strong>lizia”<br />

Le misure straor<strong>di</strong>narie per la riqualificazione del patrimonio e<strong>di</strong>lizio<br />

“Piano Casa”<br />

<strong>di</strong> Lucio Barbiero<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

Lucio Barbiero<br />

Il Co<strong>di</strong>ce regionale dell’e<strong>di</strong>lizia raccoglie<br />

e or<strong>di</strong>na buona parte delle ultime <strong>di</strong>sposizioni<br />

in materia, dal regolamento <strong>di</strong> attuazione<br />

della L.R.05/2007 alla recente<br />

L.R.12/2008 alla L.R. 2/2009 ed alle parti<br />

residuali della L.R.52/91, raccordando le<br />

stesse per la compatibilità giurisprudenziale<br />

con le <strong>di</strong>sposizioni nazionali e con le<br />

volontà del legislatore regionale.<br />

Il documento legislativo e<strong>di</strong>lizio, con effetti<br />

anche urbanistici “regionalizza” il<br />

più possibile la norma e si riappropria<br />

della potestà <strong>di</strong> autonomia legislativa in<br />

materia, che era stata abbandonata dal<br />

27 agosto 2007 con il rinvio generale al<br />

DPR 380/2001 da parte della LR 5/2007.<br />

Introduce nell’or<strong>di</strong>namento della Regione<br />

autonoma anche gli interventi straor<strong>di</strong>nari<br />

previsti dall’Accordo Stato-Regioni<br />

sul “Piano Casa”.<br />

La riforma prevede quin<strong>di</strong>, con particolare<br />

riferimento agli interventi <strong>di</strong> recupero del<br />

patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente, sia misure<br />

strutturali sia misure straor<strong>di</strong>narie.<br />

Le prime possono ricondursi alle <strong>di</strong>sposizioni<br />

dell’articolo 35 (deroghe generali<br />

agli strumenti urbanistici comunali per<br />

interventi e<strong>di</strong>lizi), articolo 37 (misure per<br />

la promozione del ren<strong>di</strong>mento energetico<br />

nell’e<strong>di</strong>lizia), articolo 38 (<strong>di</strong>sposizioni<br />

applicative in materia <strong>di</strong> ristrutturazio-<br />

ne e<strong>di</strong>lizia) e articolo 39 (interventi <strong>di</strong> recupero<br />

del patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente).<br />

Detti articoli ripropongono le mo<strong>di</strong>fiche<br />

alla LR 5/2007 introdotte dalla LR<br />

12/2008 per quanto concerne la possibilità<br />

<strong>di</strong> eseguire, anche in deroga agli<br />

strumenti urbanistici, limitate mo<strong>di</strong>fiche<br />

volumetriche per esigenze <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>mento<br />

energetico, la possibilità <strong>di</strong> eseguire<br />

interventi misti <strong>di</strong> ristrutturazione e ampliamento,<br />

nonchè la possibilità <strong>di</strong> recuperare<br />

a fini abitativi, i sottotetti.<br />

Rispetto alla LR 5/2007, le misure “strutturali<br />

” ripresentano le deroghe a suo<br />

tempo previste dall’articolo 41 della LR<br />

52/1991 (ora art. 35 LR 19/2009), ripropongono<br />

la possibilità <strong>di</strong> eseguire (nelle<br />

ristrutturazioni) delle traslazioni <strong>di</strong> se<strong>di</strong>me<br />

per esigenze <strong>di</strong> arretramento del<br />

profilo <strong>di</strong> facciata, mentre introducono<br />

nuove possibilità <strong>di</strong>rette alla sostituzione<br />

<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti non coerenti con<br />

le caratteristiche storiche, architettoniche,<br />

paesaggistiche e ambientali, in<strong>di</strong>viduate<br />

dagli strumenti urbanistici comunali<br />

ovvero procedere alla ricostruzione<br />

filologica <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici demoliti purchè degli<br />

stessi vi siano tracce evidenti della loro<br />

preesistenza e sempre nel rispetto delle<br />

prescrizioni tipologico-architettoniche<br />

e storico-culturali (art. 38).<br />

12/2009<br />

6


<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

Tavolo dei relatori<br />

del convegno<br />

del 18/12/2008. Intervenuti :<br />

geom. Lucio Barbiero,<br />

funzionario regionale<br />

avv. Fabrizio Luches,<br />

assessore regionale<br />

Federica Seganti,<br />

<strong>di</strong>rettore regionale<br />

pianificazione territoriale<br />

ing. Luciano Agapito,<br />

geom. Renzo Fioritti,<br />

e perito ind. Sergio Comisso<br />

Relativamente al recupero dei sottotetti,<br />

misura già introdotta con la LR 12/2008,<br />

il nuovo Co<strong>di</strong>ce regionale prevede due tipologie.<br />

La prima, può essere attuata in<br />

qualsiasi zona territoriale ma senza mo<strong>di</strong>fiche<br />

alla sagoma nè aumento delle<br />

unità immobiliari, consentendo la deroga<br />

ai requisiti <strong>di</strong> cui alla LR 44/1985 purchè<br />

i locali presentino un’altezza minima<br />

<strong>di</strong> 1,30 metri e un’altezza me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 1,90<br />

metri (restano comunque salve le minori<br />

altezze concesse nelle zone montane),<br />

ovvero il recupero <strong>di</strong> cantine, taverne e<br />

locali interrati o semi-interrati in genere<br />

purchè <strong>di</strong> altezza non inferiore a 2,20<br />

metri. La seconda tipologia invece, può<br />

essere attuata, solo all’esterno dei centri<br />

storici, zone a conservazione tipologica o<br />

e<strong>di</strong>fici vincolati e consente anche mo<strong>di</strong>fiche<br />

alla sagoma in deroga agli in<strong>di</strong>ci e<br />

parametri urbanistico-e<strong>di</strong>lizi fino ad assicurare<br />

il rispetto dei parametri aeroilluminanti<br />

e altezze minime della LR 44/1985.<br />

In tali casi è possibile aumentare le unità<br />

immobiliari esistenti, ma sempre nel<br />

rispetto degli standard urbanistici o dei<br />

regolamenti e<strong>di</strong>lizi locali.<br />

Entrambe le previsioni dell’articolo 39,<br />

al fine <strong>di</strong> evitare l’insorgere <strong>di</strong> interventi<br />

speculativi su e<strong>di</strong>fici in corso <strong>di</strong> costruzione,<br />

possono essere attuate esclusivamente<br />

su e<strong>di</strong>fici e locali esistenti e realizzati<br />

anteriormente al 18 <strong>di</strong>cembre 2009<br />

(data <strong>di</strong> entrata in vigore del Co<strong>di</strong>ce).<br />

Passando ora alle norme “straor<strong>di</strong>narie”,<br />

il Co<strong>di</strong>ce prevede espressamente<br />

nel Capo VII quelle <strong>di</strong>sposizioni appositamente<br />

introdotte per recepire nell’or<strong>di</strong>namento<br />

regionale, l’accordo nazionale<br />

per il rilancio dell’economia.<br />

Tali misure sono contenute negli articoli<br />

57 (Norme comuni), 58 (Interventi <strong>di</strong> ristrutturazione<br />

e ampliamento), 59 (Interventi<br />

<strong>di</strong> ampliamento <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici produttivi)<br />

e 60 (Misure <strong>di</strong> promozione per la sostituzione<br />

<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici ed esecuzione degli interventi<br />

in ambiti sottoposti a pianificazione<br />

attuativa).<br />

Ad onor del vero, dette misure straor<strong>di</strong>narie<br />

erano state proposte come mi-<br />

12/2009<br />

8


sure strutturali dalla Giunta regionale ed<br />

erano contenute negli articoli 35 e 39<br />

del DDLR 80; successivamente alle au<strong>di</strong>zioni<br />

con i rappresentanti delle categorie<br />

professionali (geometri, periti, ingegneri,<br />

architetti) e degli Enti locali, il<br />

Consiglio regionale ha ritenuto opportuno<br />

escorporare le misure <strong>di</strong> incentivazione<br />

“in deroga” finalizzate al recupero<br />

del patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente, trasferendole,<br />

per l’appunto, nel Capo VII, che<br />

accorpa in modo sistematico tutti gli interventi<br />

straor<strong>di</strong>nari previsti dall’Accordo<br />

Stato-Regioni in materia <strong>di</strong> “Piano Casa”<br />

e le ulteriori previsioni regionali <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

con gli strumenti urbanistici<br />

vigenti, realizzabili anche in deroga alle<br />

<strong>di</strong>stanze, alle altezze, alle superfici e ai<br />

volumi previsti dagli strumenti urbanistici<br />

comunali.<br />

L’articolo 57 contiene le “ norme comuni<br />

” agli interventi <strong>di</strong>sciplinati dagli articoli<br />

58 e 59, prevedendo l’obbligo <strong>di</strong><br />

assicurare il miglioramento della qualità<br />

energetica o igienico-funzionale degli<br />

e<strong>di</strong>fici o delle unità immobiliari oggetto<br />

<strong>di</strong> intervento, secondo le leggi <strong>di</strong> settore<br />

( D.Lgs. 192/2005-D.Lgs.311/2006 e<br />

LR 23/2005 s.m.i. ) e l’espresso <strong>di</strong>vieto<br />

<strong>di</strong> derogare:<br />

-alle leggi in materia <strong>di</strong> tutela dei beni culturali<br />

e del paesaggio e in materia ambientale,<br />

alle <strong>di</strong>stanze minime previste<br />

dal co<strong>di</strong>ce civile ovvero in deroga alle altre<br />

leggi <strong>di</strong> settore aventi incidenza sulla<br />

<strong>di</strong>sciplina dell’attività e<strong>di</strong>lizia, con particolare<br />

riferimento alle norme in materia<br />

<strong>di</strong> sicurezza statica, antisismica,<br />

antincen<strong>di</strong>o, sicurezza stradale, sicurezza<br />

cantieri e impianti, nonché le norme<br />

in materia igienico-sanitaria, in materia<br />

<strong>di</strong> barriere architettoniche, <strong>di</strong> accatastamento<br />

e <strong>di</strong> intavolazione;<br />

-alle prescrizioni tipologico-architettoniche<br />

o <strong>di</strong> abaco contenute negli strumenti<br />

urbanistici vigenti al 19 novembre 2009<br />

(data <strong>di</strong> entrata in vigore del Capo VII, ai<br />

sensi dell’art. 68).<br />

L’articolo 57 prevede altresì il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong><br />

applicazione su:<br />

-e<strong>di</strong>fici o unità immobiliari oggetto <strong>di</strong> interventi<br />

e<strong>di</strong>lizi abusivi i cui proce<strong>di</strong>menti<br />

sanzionatori non siano stati conclusi<br />

entro il 30 settembre 2009;<br />

-aree o e<strong>di</strong>fici soggetti a vincolo espropriativo<br />

o vincolo <strong>di</strong> ine<strong>di</strong>ficabilità assoluta.<br />

L’articolo chiude con la previsione del limite<br />

temporale, obbligando l’inizio dei<br />

relativi lavori entro cinque anni dalla data<br />

<strong>di</strong> entrata in vigore della legge (cioè<br />

entro il 18 <strong>di</strong>cembre 2014).<br />

Ulteriori “norme comuni” agli interventi<br />

straor<strong>di</strong>nari sono riconducibili alle altre<br />

previsioni generali del Co<strong>di</strong>ce (<strong>di</strong> cui<br />

il “Piano Casa” fa parte integrante) anche<br />

se non mancano i riferimenti puntuali,<br />

quali l’assoggettamento <strong>di</strong> tutti gli<br />

interventi previsti dagli articoli 58 e 59 a<br />

permesso <strong>di</strong> costruire (cfr. art. 19, comma<br />

1, lett. f) e l’onerosità dei medesimi,<br />

sancita dall’articolo 29, comma 8, lett.<br />

e). E’ utile precisare, inoltre, che le definizioni<br />

dei parametri e<strong>di</strong>lizi e delle destinazioni<br />

d’uso applicabili agli interventi<br />

<strong>di</strong>sciplinati dal Capo VII sono quelle previste<br />

dagli strumenti urbanistici comunali<br />

vigenti, non trovando applicazione <strong>di</strong>retta<br />

le definizioni contenute negli articoli<br />

3 e 5 del Co<strong>di</strong>ce regionale, in quanto<br />

dette norme risultano ad efficacia <strong>di</strong>fferita,<br />

trovando applicazione solo all’atto<br />

dell’approvazione della variante generale<br />

allo strumento urbanistico generale<br />

comunale o all’atto dell’approvazione<br />

della deliberazione del Consiglio comunale<br />

in recepimento delle nuove tabelle<br />

parametriche regionali per la determinazione<br />

del contributo <strong>di</strong> costru-<br />

9<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

12/2009


<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

zione, successive al 18 <strong>di</strong>cembre 2009.<br />

In caso <strong>di</strong> assenza <strong>di</strong> tali atti, gli articoli<br />

3 e 5 avranno cogenza a partire dal 18<br />

<strong>di</strong>cembre 2012.<br />

Analizzando più approfon<strong>di</strong>tamente le<br />

nuove <strong>di</strong>sposizioni, l’articolo 58 in<strong>di</strong>vidua<br />

due tipologie principali.<br />

La prima <strong>di</strong>sciplina gli interventi <strong>di</strong> ristrutturazione<br />

e ampliamento (cfr. commi 1 e<br />

2). Interventi realizzabili esclusivamente<br />

su e<strong>di</strong>fici o unità immobiliari esistenti<br />

(a destinazione in tutto o in parte residenziale,<br />

alberghiera o ricettivo-complementare<br />

o <strong>di</strong>rezionale) e possono comportare<br />

l’ampliamento, attraverso la sopraelevazione<br />

o la costruzione <strong>di</strong> manufatti<br />

e<strong>di</strong>lizi interrati o fuori terra, nel limite<br />

massimo del 35 per cento del volume<br />

utile esistente, con le ulteriori specifiche<br />

limitazioni in<strong>di</strong>viduate puntualmente dalla<br />

norma. L’aumento delle unità immobiliari<br />

potrà essere eseguito solo sulla parte<br />

effettivamente ampliata, lasciando agli<br />

strumenti urbanistici comunali la possibilità<br />

<strong>di</strong> rendere facoltativo tale aumento,<br />

anche sulla parte preesistente.<br />

La seconda tipologia, prevista dal comma<br />

3, prevede la facoltà <strong>di</strong> eseguire ampliamenti<br />

fino a 200 metri cubi <strong>di</strong> volume<br />

utile, in deroga alle <strong>di</strong>stanze, superfici<br />

e volumi previsti dagli strumenti urbanistici<br />

comunali.<br />

Naturalmente, con i limiti ed alle con<strong>di</strong>zioni<br />

previste dalla norma e precisamente:<br />

la sopraelevazione, se eseguita in deroga<br />

all’altezza massima prevista per la<br />

zona omogenea dagli strumenti urbanistici<br />

comunali vigenti o adottati, non potrà<br />

superare i due piani o comunque i 6<br />

metri <strong>di</strong> altezza, mentre nei centri storici,<br />

zone a conservazione tipologica o<br />

e<strong>di</strong>fici vincolati, devono essere rispettate<br />

le specifiche <strong>di</strong>sposizioni tipologico-architettoniche<br />

e <strong>di</strong> allineamento degli<br />

e<strong>di</strong>fici previste dagli strumenti urbanistici<br />

comunali. In queste zone sottoposte<br />

a maggior tutela, la sopraelevazione,<br />

se non espressamente vietata dagli<br />

strumenti urbanistici comunali, non potrà<br />

comunque superare l’altezza massima<br />

delle costruzioni, prevista per la zona<br />

omogenea dagli strumenti urbanistici<br />

comunali. L’ampliamento non potrà comportare<br />

aumento delle unità immobiliari<br />

esistenti, salva <strong>di</strong>versa previsione degli<br />

strumenti urbanistici comunali.<br />

L’articolo 59 propone misure <strong>di</strong> promozione<br />

per le zone omogenee D, come in<strong>di</strong>viduate<br />

dagli strumenti urbanistici comunali<br />

vigenti o adottati, ammettendo<br />

l’ampliamento <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici o unità immobiliari<br />

esistenti, nel limite massimo del 35<br />

per cento della superficie utile esistente<br />

e comunque fino al massimo <strong>di</strong> 1.000<br />

metri quadrati, nel rispetto delle altezze<br />

massime previste dagli strumenti urbanistici<br />

comunali vigenti o adottati, ovvero<br />

l’ampliamento della superficie utile<br />

anche attraverso la realizzazione <strong>di</strong> solai<br />

interpiano. In entrambi i casi è prevista<br />

la possibilità <strong>di</strong> monetizzare gli standard<br />

derivanti dall’ampliamento, nei casi in cui<br />

non sia possibile reperire le relative aree.<br />

Ultima <strong>di</strong>sposizione straor<strong>di</strong>naria, ancor-<br />

12/2009<br />

10


chè non soggetta a limitazione temporale,<br />

è data dall’articolo 60 recante “misure<br />

<strong>di</strong> promozione per la sostituzione <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>fici ed esecuzione degli interventi in<br />

ambiti sottoposti a pianificazione attuativa”,<br />

che consente alle Amministrazioni<br />

comunali <strong>di</strong> stipulare convenzioni con<br />

soggetti interventori privati per la sostituzione<br />

<strong>di</strong> singoli e<strong>di</strong>fici esistenti non coerenti<br />

con le caratteristiche storiche o architettoniche<br />

o paesaggistiche e ambientali,<br />

concedendo un bonus del 50 % sul<br />

volume e superficie utili o unità immobiliari<br />

perse, a causa della sostituzione.<br />

L’articolo 60 prevede anche <strong>di</strong>sposizioni<br />

<strong>di</strong> accelerazione degli interventi soggetti<br />

a pianificazione attuativa (non approvata<br />

ovvero decaduta), lasciando ai Comuni<br />

la facoltà del rilascio del titolo <strong>di</strong>retto,<br />

nei casi in cui le aree risultino urbaniz-<br />

zate in misura non inferiore al 70% della<br />

superficie complessiva e l’intervento<br />

prospettato, risulti coerente con le previsioni<br />

dello strumento urbanistico generale<br />

e non richieda ulteriori urbanizzazioni<br />

(cfr. comma 2).<br />

Viene prevista, infine, la possibilità <strong>di</strong> procedere<br />

con varianti non sostanziali per la<br />

mera mo<strong>di</strong>fica del perimetro <strong>di</strong> ambito<br />

soggetto a pianificazione attuativa, purchè<br />

l’ambito sia a destinazione <strong>di</strong>versa<br />

da quella residenziale, la sua destinazione<br />

rimanga invariata e gli standard siano<br />

rispettati.<br />

Alcuni spunti del presente articolo sono<br />

sintesi della presentazione della legge<br />

da parte dei funzionari regionali della pianificazione<br />

territoriale, ing. Luciano<br />

Agapito e avv. Fabrizio Luches.<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

La Redazione<br />

<strong>di</strong> Dimensione Geometra<br />

augura un sereno<br />

Natale e un profi cuo Anno Nuovo<br />

11<br />

12/2009


Ambiente<br />

Prevenzione e limitazione delle<br />

emissioni in atmosfera e norme in<br />

materia <strong>di</strong> tutela dell’aria<br />

Autorizzazione per l’installazione <strong>di</strong> un nuovo impianto <strong>di</strong> riscaldamento<br />

(D.lgs. 03.04.06 n. 152)<br />

<strong>di</strong> Livio Lacosegliaz<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

Livio Lacosegliaz<br />

Fino ad ora, nei vari articoli che sono stati<br />

pubblicati su questa rivista sono stati<br />

trattati, quali inquinanti dell’aria, le polveri<br />

sottili (PM10 e PM2,5) generate dal<br />

traffico automobilistico urbano.<br />

E’ stato detto che le polveri sottili costituiscono<br />

il trenta per cento dell’inquinamento<br />

totale, e, che le rimanenti percentuali<br />

<strong>di</strong> polveri inquinanti sono da attribuirsi<br />

alle emissioni degli impianti <strong>di</strong> riscaldamento<br />

funzionanti a carbone, olio<br />

combustibile, rifiuti, rifiuti agricoli e dalle<br />

emissioni delle industrie quali ad esempio<br />

i cementifici, le fonderie ed in generale<br />

tutte le industrie.<br />

Ci sono anche le fonti naturali quali, le<br />

eruzioni vulcaniche, gli incen<strong>di</strong> boschivi,<br />

l’aerosol marino e biogenico; però per<br />

questi ultimi il controllo è praticamente<br />

impossibile, essendo tali emissioni naturali<br />

e pertanto impreve<strong>di</strong>bili.<br />

Per quanto riguarda invece l’inquinamento<br />

dagli impianti <strong>di</strong> riscaldamento urbano<br />

e dagli impianti industriali, il Presidente<br />

della Repubblica, viste le varie Direttive<br />

della CE e le Deliberazioni del Consiglio<br />

dei Ministri, sentiti i pareri delle competenti<br />

commissioni parlamentari, su proposta<br />

del Ministro dell’ambiente e della<br />

tutela del territorio, ha emanato il Decre-<br />

to Legislativo 03 Aprile 2006 n.152 che,<br />

nella parte quinta (art. dal 267 al 318)<br />

tratta appunto dell’inquinamento atmosferico.<br />

Il Decreto, molto articolato nella sua<br />

estensione, persegue il fine della prevenzione<br />

e limitazione dell’inquinamento<br />

atmosferico, per cui stabilisce i valori<br />

limite delle emissioni, i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> campionamento<br />

e <strong>di</strong> analisi degli stessi ed i<br />

criteri per la valutazione della conformità<br />

dei valori misurati, ai valori limite.<br />

La normativa si applica a tutti gli impianti<br />

che producono emissioni in atmosfera<br />

ad esclusione:<br />

- degli impianti per l’incenerimento dei<br />

rifiuti, regolati da altra normativa (D.lgs.<br />

11.05.05 n.133)<br />

- degli impianti sottoposti ad autorizzazione<br />

integrata ambientale, prevista dal<br />

D. lgs. 18.02.2005 n.59, che sostituisce<br />

quella prevista dal D.lgs. in esame.<br />

Ne consegue che, chiunque intenda installare<br />

un impianto nuovo o trasferire<br />

in altro luogo l’impianto esistente, dovrà<br />

ottenere dalle competenti autorità,<br />

la relativa autorizzazione (art. 269 comma<br />

2) che, verrà rilasciata se alla domanda<br />

verrà allegato:<br />

a) il progetto dell’impianto, nel quale ver-<br />

12/2009<br />

12


à descritta la specifica attività a cui l’impianto<br />

sarà destinato, le tecniche adottate<br />

per limitare le emissioni e la qualità,<br />

il tipo e le caratteristiche merceologiche<br />

dei combustibili <strong>di</strong> cui si prevede l’utilizzo<br />

nonché, per gli impianti soggetti a tale<br />

con<strong>di</strong>zione, il minimo tecnico definito<br />

tramite i parametri <strong>di</strong> impianto che lo caratterizzano,<br />

ed<br />

b) una relazione tecnica che descriva, il<br />

ciclo produttivo complessivo in cui si inserisca<br />

la specifica attività cui l’impianto<br />

sarà destinato, in<strong>di</strong>cando pure, il periodo<br />

intercorrente fra la messa in esercizio<br />

e la messa a regime dell’impianto<br />

stesso.<br />

Ai fini del rilascio dell’autorizzazione, l’Autorità<br />

competente in<strong>di</strong>ce entro trenta<br />

giorni dalla ricezione della domanda, una<br />

conferenza <strong>di</strong> servizi, nel corso della quale<br />

si procede anche in via istruttoria ad un<br />

contestuale esame degli interessi coinvolti<br />

in altri proce<strong>di</strong>menti amministrativi<br />

ed in particolare, nei proce<strong>di</strong>menti svolti<br />

dal Comune ai sensi del Decreto del Presidente<br />

della Repubblica 6 giugno 2001<br />

n. 380 e del regio Decreto 27 luglio 1934<br />

n. 1265. Eventuali integrazioni della domanda<br />

devono essere trasmesse dall’Autorità<br />

competente entro trenta giorni dalla<br />

domanda stessa; se l’Autorità competente<br />

non si pronuncia in un termine pari<br />

a centoventi giorni o, in caso <strong>di</strong> integrazione<br />

della domanda <strong>di</strong> autorizzazione,<br />

pari a centocinquanta giorni dalla ricezione<br />

della domanda stessa, il gestore<br />

può, entro i successivi sessanta giorni,<br />

richiedere al Ministro dell’ambiente e<br />

della tutela del territorio, <strong>di</strong> provvedere,<br />

notificando tale richiesta anche all’autorità<br />

competente.<br />

Il Ministro si esprime sulla richiesta, <strong>di</strong><br />

concerto con i Ministri della salute e delle<br />

attività produttive, sentito il comune<br />

interessato, entro novanta giorni o, nei<br />

casi previsti dall’articolo 281, comma 1,<br />

entro centocinquanta giorni dalla ricezione<br />

della stessa; decorso tale termine, si<br />

applica l’articolo 2, comma 5, della legge<br />

7 agosto 1990, n.241.<br />

L’autorizzazione rilasciata, avrà la durata<br />

<strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci anni e potrà essere rinnovata<br />

per altri quin<strong>di</strong>ci e l’Autorità competente<br />

potrà effettuare tutte le ispezioni che riterrà<br />

necessarie, per accertare il rispetto<br />

delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione.<br />

L’Autorità competente per<br />

il rilascio dell’autorizzazione alle emissioni<br />

e la Regione o altra <strong>di</strong>versa autorità<br />

in<strong>di</strong>cata dalla legge regionale; per le<br />

piattaforme off-shore e per i terminali<br />

<strong>di</strong> rigassificazione <strong>di</strong> gas naturale liquefatto<br />

off-shore, l’Autorità competente è<br />

il Ministero dell’ambiente e della tutela<br />

del territorio.<br />

Non sono sottoposti ad autorizzazione, i<br />

seguenti impianti (art. 269 comma14):<br />

a) impianti <strong>di</strong> combustione, compresi i<br />

gruppi elettrogeni a cogenerazione, <strong>di</strong><br />

potenza termica nominale inferiore a 1<br />

MW, alimentati a biomasse,a gasolio puro<br />

o in emulsione o a bio<strong>di</strong>esel<br />

b) impianti <strong>di</strong> combustione alimentati ad<br />

olio combustibile, <strong>di</strong> potenza termica nominale<br />

inferiore a 0.3 MW<br />

c) impianti <strong>di</strong> combustione alimentati a<br />

metano o a GPL, <strong>di</strong> potenza termica nominale<br />

inferiore a 3MW<br />

d) impianti <strong>di</strong> combustione ubicati all’interno<br />

<strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> smaltimento rifiuti, alimentati<br />

a gas <strong>di</strong> <strong>di</strong>scarica, <strong>di</strong> potenza termica<br />

nominale non superiore a 3MW<br />

e) impianti <strong>di</strong> combustione alimentati a<br />

biogas <strong>di</strong> potenza termica nominale complessiva<br />

inferiore o uguale a 3MW<br />

f) gruppi elettrogeni <strong>di</strong> cogenerazione alimentati<br />

a metano o a GPL, <strong>di</strong> potenza<br />

termica nominale inferiore a 3MW<br />

13<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

12/2009 <strong>di</strong>mensione GEOMETRA


g) gruppi elettrogeni <strong>di</strong> cogenerazione<br />

alimentati a benzina <strong>di</strong> potenza termica<br />

nominale inferiore a 1MW<br />

h) impianti <strong>di</strong> combustione connessi alle<br />

attività <strong>di</strong> stoccaggio dei prodotti petroliferi<br />

funzionanti per meno <strong>di</strong> 2200 ore<br />

annue, <strong>di</strong> potenza termica nominale inferiore<br />

a 5 MW se alimentati a metano<br />

o GPL ed inferiore a 2,5MW se alimentati<br />

a gasolio<br />

i) impianti <strong>di</strong> emergenza e sicurezza, laboratori<br />

<strong>di</strong> analisi e ricerca, impianti pilota<br />

per prove, ricerche, sperimentazioni per<br />

in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> prototipi. Tale esenzione<br />

non si applica in caso <strong>di</strong> sostanze cancerogene,<br />

tossiche per la riproduzione o<br />

mutagene <strong>di</strong> sostanze <strong>di</strong> tossicità e commutabilità<br />

particolarmente elevate.<br />

In sede <strong>di</strong> rilascio dell’autorizzazione, l’Autorità<br />

competente verifica, e se lo ritiene<br />

opportuno prescrive, che più emissioni<br />

vengano convogliate in un unico punto<br />

(art.270) captando tutte le altre.<br />

Per gli impianti costruiti prima del 2006,<br />

il decreto prevede che essi devono essere<br />

dotati <strong>di</strong> quest’unica emissione; solo<br />

se ciò risulta tecnicamente impossibile,<br />

l’Autorità competente può autorizzare<br />

un nuovo impianto avente più punti<br />

<strong>di</strong> emissione. L’adeguamento dovrà<br />

avvenire entro tre anni successivi al primo<br />

rinnovo.<br />

Per quanto riguarda i valori limite delle<br />

emissioni si ricorda, che gli stessi sono<br />

riportati nell’allegato I a questa quinta<br />

parte del decreto. Poiché tali valori limite<br />

verranno prescritti nell’autorizzazione<br />

(minimo e massimo) rilasciata dall’Autorità<br />

competente si ritiene, vista la complessità<br />

dell’argomento, <strong>di</strong> parlarne separatamente<br />

in una prossima occasione,<br />

che tratterà appunto dell’art.271, contenente<br />

prescrizioni per i valori limite delle<br />

emissioni.<br />

12/2009 <strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

14


9/2009<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA


Previdenza<br />

Approvato l’innalzamento dell’età<br />

pensionabile<br />

Elevata l’età per l’accesso alla pensione, nonostante la linea contraria ed<br />

unitaria del Triveneto<br />

<strong>di</strong> Tiziano Fior<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

Tiziano Fior<br />

Il Comitato dei Delegati dello scorso<br />

novembre, ha approvato l’innalzamento<br />

dell’età pensionabile portandola a 67<br />

anni, per ora è un caso unico nel sistema<br />

previdenziale italiano, nonostante la<br />

posizione unitaria e contraria del Triveneto,<br />

della Liguria, della Sicilia ed una parte<br />

del Piemonte. Vi è da <strong>di</strong>re che l’argomento<br />

è stato mal recepito dalla stragrande<br />

maggioranza dei Delegati, ma nel contempo,<br />

per buona parte <strong>di</strong> questi ha prevalso<br />

la necessità <strong>di</strong> doversi adeguare alle<br />

richieste (anche pressanti) del Consiglio<br />

<strong>di</strong> Amministrazione.<br />

La votazione ha comunque dato un segnale<br />

importante che ha visto su 145 votanti,<br />

114 favorevoli, 31 contrari con una<br />

maggioranza qualificata richiesta <strong>di</strong> 97<br />

voti. Dal canto nostro invece, siamo fermamente<br />

convinti sulla scarsa efficacia<br />

<strong>di</strong> tale provve<strong>di</strong>mento, imposto pesantemente<br />

dall’alto, privo <strong>di</strong> significative giustificazioni<br />

che potessero rendere atten<strong>di</strong>bile<br />

la scelta operata.<br />

In<strong>di</strong>cazioni importanti erano giunte, già<br />

dal convegno del 26 ottobre, dove illustri<br />

relatori quali: il presidente della Fondazione<br />

CENSIS prof. Giuseppe De Rita,<br />

l’On.le Giorgio Jannone Presidente<br />

Commissione Parlamentare per il controllo<br />

sull’attività degli enti gestori <strong>di</strong> forme<br />

obbligatorie <strong>di</strong> previdenza e assistenza<br />

sociale, l’On.le Alberto Brambilla, Presidente<br />

nucleo <strong>di</strong> valutazione della spesa<br />

previdenziale del Ministero del lavoro, il<br />

Sen. Adriano Musi Vice Presidente commissione<br />

finanza e tesoro del Senato della<br />

Repubblica ed il prof. Giovanni Gerol<strong>di</strong>,<br />

Direttore generale delle politiche previdenziali<br />

del Ministero del Lavoro, avevano<br />

evidenziato (per la nostra Cassa <strong>di</strong><br />

Previdenza) l’inopportunità <strong>di</strong> procedere<br />

ad aumenti del periodo contributivo, ma<br />

piuttosto avevano suggerito <strong>di</strong> valutare<br />

la possibilità <strong>di</strong> aumentare gradualmente<br />

il contributo soggettivo.<br />

Contenuti analoghi, come tesi rafforzative,<br />

erano apparse sulla stampa anche nei<br />

12/2009<br />

16


liare con <strong>di</strong>smissioni e reinvestimenti, investimenti<br />

immobiliari alternativi su fonti<br />

rinnovabili e con quant’altro necessario<br />

per in<strong>di</strong>viduare tutte le possibili soluzioni<br />

utili e strategiche che si possano adottare,<br />

nel me<strong>di</strong>o periodo, per garantire anche<br />

una evoluzione nella sostenibilità del<br />

nostro sistema previdenziale.<br />

Vi sono poi altri importanti argomenti approvati<br />

che rivestono interesse <strong>di</strong>retto per<br />

la categoria, ed è relativo alla riduzione<br />

del regime sanzionatorio, la costituzione<br />

<strong>di</strong> un fondo immobiliare per la gestione<br />

degli immobili, la possibilità <strong>di</strong> videoconferenza<br />

del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione<br />

della Cassa.<br />

Altra cosa importante è stata l’approvazione<br />

della possibilità <strong>di</strong> stipulare apposita<br />

convenzione con l’Agenzia delle Entrate<br />

per poter prevedere all’interno del<br />

modello Unico una apposita sezione che<br />

tratti i dati red<strong>di</strong>tuali dei Geometri, in luogo<br />

del mod. 17 ed anche che i versamenti<br />

possano essere effettuati <strong>di</strong>rettamente<br />

con i mod. F 24, utilizzando anche<br />

i benefici tecnici degli stessi (quali<br />

ad esempio le compensazioni), fornendo<br />

alla Cassa <strong>di</strong> Previdenza, i dati in tempo<br />

reale che impe<strong>di</strong>scano parte degli errori,<br />

che sono stati d’attualità con la verifica<br />

finanze in corso, per il periodo 1998-<br />

2006 e che tanti fasti<strong>di</strong> ed oneri ha determinato<br />

agli iscritti e grattacapi ai Collegi<br />

in questo periodo.<br />

17<br />

giorni precedenti il Comitato e questo per<br />

confermare che, in fin dei conti, le sintesi<br />

elaborate nella nostra area non erano<br />

assolutamente fuori luogo, anzi.<br />

Possiamo confermare quin<strong>di</strong> che, quanto<br />

da noi ipotizzato era assolutamente corretto,<br />

il provve<strong>di</strong>mento non è cogente e<br />

non si concilia quin<strong>di</strong> con le necessità della<br />

Cassa, in un momento congiunturale<br />

come quello che stiamo vivendo, con le<br />

trasformazioni in itinere per le ipotesi <strong>di</strong><br />

fusione con i Periti Agrari ed Industriali,<br />

la riforma della Scuola Me<strong>di</strong>a Secondaria<br />

che stenta a decollare, nonché i percorsi<br />

Universitari in intinere.<br />

A livello Triveneto, siamo fermamente<br />

convinti su un più prudente ed opportuno,<br />

periodo <strong>di</strong> attesa per le proiezioni dei<br />

primi sviluppi <strong>di</strong> riforme ed accorpamenti,<br />

per poter comprendere appieno quale<br />

sarà la nostra massa critica da analizzare,<br />

che possa alimentare la categoria,<br />

altrimenti tutti i bilanci attuariali sono e<br />

saranno perfettamente inutili.<br />

Successivamente si sarebbe potuto rivedere<br />

con calma un pacchetto complessivo<br />

<strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti, che sia in grado <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />

una progettualità previdenziale<br />

sostenibile che guar<strong>di</strong> in faccia la realtà,<br />

tenendo conto anche dell’innalzamento<br />

dell’età pensionabile, resa premiante<br />

con un <strong>di</strong>verso calcolo delle prestazioni,<br />

ma anche l’incremento dei contributi<br />

soggettivi, una seria gestione immobi<strong>di</strong>mensione<br />

GEOMETRA<br />

12/2009


Professione<br />

Formazione Professionale continua<br />

Dal prossimo primo gennaio la formazione sarà obbligatoria per tutti gli<br />

iscritti all’Albo<br />

<strong>di</strong> Renzo Fioritti<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

Renzo Fioritti<br />

Il nostro co<strong>di</strong>ce deontologico all’articolo<br />

23 lettera b) prevede che il Geometra deve<br />

“mantenere costantemente aggiornata<br />

la propria preparazione professionale<br />

attraverso lo svolgimento e la frequenza<br />

delle attività <strong>di</strong> informazione, <strong>di</strong> formazione<br />

ed aggiornamento, secondo le modalità<br />

statuite dal Consiglio Nazionale, sentiti<br />

i Collegi Provinciali”. Il Consiglio Nazionale<br />

dei Geometri, dopo il periodo <strong>di</strong><br />

“monitoraggio e sperimentazione”, previsto<br />

(ed attuato dal febbraio 2007 a tutto<br />

il 2009) dal “Regolamento per la Formazione<br />

Continua, art.13, comma 3”, ha<br />

approvato il 10 novembre scorso il nuovo<br />

“Regolamento per la Formazione Professionale<br />

Continua”, che entrerà in vigore<br />

dal prossimo 1° gennaio 2010.<br />

Questa <strong>di</strong>sposizione cambia sostanzialmente,<br />

le modalità <strong>di</strong> attribuzione dei Cre<strong>di</strong>ti<br />

Formativi Professionali; pertanto, alla<br />

luce delle mo<strong>di</strong>fiche introdotte, i CFP,<br />

ai sensi dell’art.8 del Regolamento, verranno<br />

così riconosciuti:<br />

1) ai “Seminari” sono attribuiti i cre<strong>di</strong>ti<br />

professionali formativi nella misura<br />

<strong>di</strong> 1 CFP per ogni ora <strong>di</strong> seminario<br />

(con un massimo <strong>di</strong> 4 CFP);<br />

2) ai “Corsi <strong>di</strong> Formazione” i cre<strong>di</strong>ti formativi<br />

professionali sono attribuiti dal<br />

Consiglio Nazionale, anche per singo-<br />

li moduli formativi, valutando la durata,<br />

i temi trattati, la docenza e l’eventuale<br />

verifica finale;<br />

3) per le “Attività formative” <strong>di</strong> cui all’art.7<br />

(relazioni in convegni, seminari, ecc. –<br />

pubblicazioni – lezioni in corsi, master,<br />

ecc. – docenze presso Istituti Tecnici,<br />

Università ed Enti equiparati – superamento<br />

<strong>di</strong> esami in corsi universitari<br />

attinenti la professione), i cre<strong>di</strong>ti formativi<br />

professionali saranno attribuiti<br />

dal Consiglio Nazionale.<br />

Per l’organizzazione dei “Corsi <strong>di</strong> Formazione”,<br />

da parte dei Consigli Provinciali, si<br />

dovranno susseguire e completare due<br />

precisi momenti:<br />

1. un primo momento, <strong>di</strong> decisione e programmazione,<br />

da operare a cura del Consiglio<br />

del Collegio, che avrà a <strong>di</strong>sposizione,<br />

sul sito della Fondazione Geometri<br />

Italiani, (www.fondazionegeometri.it) un<br />

elenco, sud<strong>di</strong>viso per Aree Tematiche, <strong>di</strong><br />

tutti i corsi <strong>di</strong> formazione realizzabili; per<br />

ogni corso, cui corrisponderà un preciso<br />

co<strong>di</strong>ce alfa numerico, saranno fruibili: il<br />

relativo programma ed eventuali informazioni<br />

necessarie per l’organizzazione<br />

del Corso stesso ad esempio: a) la presenza<br />

minima percentuale richiesta; b) i<br />

Cre<strong>di</strong>ti Formativi Professionali da attribuire,<br />

stabiliti preventivamente dal Consi-<br />

12/2009<br />

18


glio Nazionale; c) suggerimenti sul conto<br />

economico in relazione al numero dei<br />

partecipanti e sul costo; d) eventuali contatti<br />

utili;<br />

2. un secondo momento, prettamente<br />

operativo, de<strong>di</strong>cato alla gestione informatica<br />

dell’evento, che consentirà all’operatore,<br />

<strong>di</strong> inserire, semplicemente tramite<br />

il co<strong>di</strong>ce alfanumerico del corso, l’evento<br />

organizzato, fra quelli a <strong>di</strong>sposizione<br />

degli iscritti ed inserire i nominativi dei<br />

partecipanti.<br />

Inoltre, al fine <strong>di</strong> implementare e/o aggiornare<br />

l’offerta formativa rivolta agli iscritti<br />

all’Albo, i Collegi Provinciali potranno proporre<br />

al Consiglio Nazionale, sulla base <strong>di</strong><br />

esperienze già attuate, eventuali ulteriori<br />

programmi <strong>di</strong> Corsi <strong>di</strong> Formazione, i quali<br />

debitamente analizzati e con<strong>di</strong>visi, verranno<br />

messi a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti i Collegi<br />

con le modalità soprain<strong>di</strong>cate.<br />

Si riportano qui <strong>di</strong> seguito gli articoli con<br />

i quali ci dovremo tutti confrontare in futuro:<br />

Art.10 – Periodo formativo: la formazione<br />

continua deve essere perseguita a far<br />

data dall’iscrizione all’Albo Professionale<br />

(e fino al 35° anno <strong>di</strong> iscrizione);<br />

Art.11 – Livello minimo <strong>di</strong> formazione:<br />

1. il numero minimo dei cre<strong>di</strong>ti formativi<br />

professionali (CFP) è il seguente:<br />

- da anni <strong>di</strong> iscrizione 1 ad anni 5 minimo CFP annui15 nel quinquennio min. 160<br />

- da “ “ 6 ad “ 10 “ “ “ 10 “ “ 120<br />

- da “ “ 11 ad “ 15 “ “ “ 10 “ “ 100<br />

- da “ “ 16 ad “ 20 “ “ “ 10 “ “ 80<br />

- da “ “ 21 ad “ 35 “ “ “ 10 “ “ 50<br />

dopo 35 anni <strong>di</strong> iscrizione nessun obbligo.-<br />

2. il professionista, dal 1° gennaio 2010,<br />

sarà tenuto al rispetto:<br />

a) dei minimi annuali riferibili alla frazione<br />

<strong>di</strong> periodo quinquennale in cui è com-<br />

ticolo 11, comma 1.-<br />

Art. 13 – Entrata in vigore<br />

1. Il presente regolamento entra in vigore<br />

dal 1° gennaio 2010 e sarà obbligatorio<br />

preso;<br />

b) dei CFP minimi quinquennali in ragione<br />

della frazione del periodo interessato.-<br />

3. L’obbligo formativo è valutato dal Consiglio<br />

del Collegio al termine dei perio<strong>di</strong><br />

quinquennali, per l’avvio delle procedure<br />

<strong>di</strong> cui agli artt. 11 e 12 del R.D.<br />

11.02.1929 n.274 (che prevede: l’ammonimento,<br />

censura, sospensione o cancellazione<br />

dall’Albo)<br />

Art.12 – Sospensione – Cancellazione<br />

1. L’obbligo della formazione professionale<br />

continua è sospeso in caso <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>mento<br />

dovuto a maternità, grave malattia<br />

o grave infortunio o altri casi documentati<br />

derivanti da causa <strong>di</strong> forza mag-<br />

giore.-<br />

2. La sospensione, su istanza dell’iscritto,<br />

dovrà essere deliberata dal Consiglio del<br />

Collegio; in ipotesi positiva l’iscritto sarà<br />

sospeso dall’obbligo <strong>di</strong> ottenere i CFP<br />

minimi annuali ed i minimi quinquennali<br />

(art.11), in ragione della frazione del periodo<br />

interessato.-<br />

3. Nel caso <strong>di</strong> cancellazione e successiva<br />

nuova iscrizione si applica il comma<br />

2 del presente articolo; nell’ipotesi, che<br />

il periodo <strong>di</strong> cancellazione risulti superiore<br />

<strong>di</strong> anni cinque, gli anni pregressi <strong>di</strong><br />

iscrizione non saranno computati ai fini<br />

dell’applicazione della tabella <strong>di</strong> cui all’ar-<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

12/2009<br />

20


per ogni iscritto all’Albo secondo quanto<br />

prescritto dal co<strong>di</strong>ce deontologico.-<br />

2. In relazione alle <strong>di</strong>sposizioni del presente<br />

regolamento, il Consiglio Nazionale<br />

può emanare norme <strong>di</strong> attuazione, coor<strong>di</strong>namento<br />

ed in<strong>di</strong>rizzo che definiscono<br />

modalità e procedure <strong>di</strong> svolgimento<br />

delle attività e degli eventi alla formazione<br />

professionale continua.-<br />

Art. 14 – Norma transitoria<br />

I cre<strong>di</strong>ti formativi maturati fino al 31 <strong>di</strong>cembre<br />

2009 concorrono al raggiungimento<br />

del livello minimo complessivo,<br />

fermo restando l’obbligo <strong>di</strong> ottenere i<br />

minimi annuali.<br />

I Collegi della nostra Regione hanno creduto<br />

sin dall’inizio nella formazione, pertanto<br />

dai dati registrati nel periodo <strong>di</strong> sperimentazione<br />

(febbraio 2007 al 29 settembre<br />

2009) risulta che i cre<strong>di</strong>ti formativi<br />

maturati dai Geometri, sud<strong>di</strong>visi per<br />

Collegio, in un’apposita graduatoria nazionale,<br />

per quanto <strong>di</strong> nostro interesse,<br />

sono i seguenti:<br />

1) Brescia n.92.457 (con oltre 3.500<br />

iscritti all’Albo pertanto me<strong>di</strong>o 26 CFP<br />

ad iscritto)<br />

2) Bergamo n.69.938 (con oltre 1.800<br />

iscritti all’Albo pertanto me<strong>di</strong>o 38 CFP<br />

ad iscritto)<br />

3) Torino n.58.270 (con oltre 3.200 iscritti<br />

all’Albo pertanto me<strong>di</strong>o 18 CFP ad<br />

iscritto)<br />

4) U<strong>di</strong>ne n.51.889 (con circa 1.165 iscritti<br />

all’Albo pertanto me<strong>di</strong>o 45 CFP ad<br />

iscritto)<br />

22) Pordenone n.23.038 (con circa 550<br />

iscritti all’Albo pertanto me<strong>di</strong>o 42 CFP<br />

ad iscritto)<br />

40) Gorizia n.15.072 (con circa 240<br />

iscritti all’Albo pertanto me<strong>di</strong>o 62 CFP<br />

ad iscritto)<br />

83) Trieste n. 3.232 (con circa 270<br />

iscritti all’Albo pertanto me<strong>di</strong>o 12 CFP<br />

ad iscritto).<br />

Dal prossimo anno la formazione sarà obbligatoria<br />

ed i Collegi si troveranno gravosamente<br />

impegnati a preparare “eventi”,<br />

che consentano a tutti gli iscritti <strong>di</strong> raggiungere<br />

il minimo <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti necessari,<br />

per non incorrere in provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari<br />

sanzionatori. Tutto ciò non sarà<br />

certamente una passeggiata, facendo i<br />

conti così detti della “serva”, il Collegio<br />

<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne ad esempio, il quale ha la possibilità<br />

<strong>di</strong> ospitare nella saletta riunioni un<br />

massimo <strong>di</strong> 40 colleghi alla volta e tenuto<br />

conto che tutti gli iscritti dovranno ottenere<br />

almeno 10 CFP annui, si avrà:<br />

che moltiplicando il numero degli iscritti<br />

per i cre<strong>di</strong>ti obbligatori <strong>di</strong> ciascuno, (1165<br />

x 10 CFP) si dovranno ottenere perlomeno<br />

CFP 11.650, i quali <strong>di</strong>visi per la capienza<br />

della sala (40) dovrebbero vedere impegnato<br />

il Collegio in 291 eventi, pertanto<br />

quasi uno al giorno.<br />

E’ sicuramente un bell’impegno, speriamo<br />

che i Consigli dei Collegi non si spaventino.<br />

21<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

12/2009


Catasto<br />

La procedura PREGEO e la<br />

ricomposizione cartografica<br />

Si va verso il catasto numerico<br />

<strong>di</strong> Pierdomenico Abrami<br />

12/2009 <strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

Pierdomenico Abrami<br />

Come noto la finalità più rilevante della<br />

procedura PREGEO è quella <strong>di</strong> trasformare<br />

con gradualità le mappe catastali<br />

da vettoriali a numeriche a mezzo dei rilievi<br />

<strong>di</strong> aggiornamento.<br />

Il passaggio da formato cartaceo a vettoriale<br />

è stato completato recentemente<br />

ma, questa operazione, in<strong>di</strong>spensabile<br />

per la gestione computerizzata della<br />

cartografia, non svincola dall’informazione<br />

che rimane <strong>di</strong> genesi cartacea e<br />

che riguarda la gran parte delle mappe<br />

a tutt’oggi.<br />

La mappa quin<strong>di</strong> deve essere considerata<br />

un abbozzo, una rappresentazione<br />

della realtà e non la realtà.<br />

L’imponente lavoro <strong>di</strong> rilevamento e restituzione<br />

delle mappe del Nuovo Catasto<br />

Terreni, interrotto dagli eventi bellici,<br />

ebbe durata <strong>di</strong> circa 70 anni, vale a <strong>di</strong>re<br />

dal 1886 al 1956.<br />

La nuova rappresentazione cartografica <strong>di</strong><br />

tutto il territorio nazionale, escluse alcune<br />

zone tra le quali le terre redente, doveva<br />

rispondere a severe <strong>di</strong>rettive emanate<br />

dall’allora Direzione Generale del Catasto<br />

e dei Servizi Tecnici Catastali con<br />

le istruzioni per le operazioni <strong>di</strong> triangolazione,<br />

<strong>di</strong> poligonazione, <strong>di</strong> rilevamento<br />

particellare e <strong>di</strong> formazione delle mappe<br />

con segni convenzionali e calcolo aree.<br />

22<br />

I fogli <strong>di</strong> mappa prodotti, <strong>di</strong>segnati a mano<br />

su ottimi supporti cartacei e in unici<br />

esemplari, furono copiati e poi custo<strong>di</strong>ti in<br />

archivio. Sono i fogli d’impianto ovvero la<br />

testimonianza della situazione nella fase<br />

<strong>di</strong> formazione del Nuovo Catasto.<br />

La loro qualità metrica è vali<strong>di</strong>ssima.<br />

Le copie cartacee subivano gli aggiornamenti<br />

geometrici della fase <strong>di</strong> conservazione.<br />

Pertanto le particelle che possiamo<br />

vedere nei fogli <strong>di</strong> mappa del nostro<br />

catasto italiano possono risalire all’epoca<br />

<strong>di</strong> costruzione della cartografia oppure<br />

essere conseguenza <strong>di</strong> aggiornamenti<br />

successivi cioè <strong>di</strong> introduzioni <strong>di</strong><br />

frazionamenti o <strong>di</strong> tipi mappale. In altre<br />

parole ogni singola particella ha una sua<br />

storia grafica: nasce nella fase <strong>di</strong> formazione<br />

e si mo<strong>di</strong>fica nella fase <strong>di</strong> conservazione.<br />

“Il Catasto è particellare.<br />

La particella è una porzione continua <strong>di</strong><br />

terreno o fabbricato situata nello stesso<br />

comune, appartiene alla stessa <strong>di</strong>tta,<br />

ha la medesima red<strong>di</strong>ttività e classe o la<br />

stessa destinazione.”<br />

Il boom e<strong>di</strong>lizio del dopoguerra e la convulsa<br />

crescita delle infrastrutture hanno<br />

conseguentemente mo<strong>di</strong>ficato il territorio<br />

in modo particolare nelle periferie urbane:<br />

è stupefacente raffrontare un qual-


<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

siasi foglio <strong>di</strong> mappa d’impianto del Nuovo<br />

Catasto Terreni <strong>di</strong> una periferia urbana<br />

con la corrispondente mappa in visura! I<br />

cambiamenti avvenuti in una sessantina<br />

d’anni sono impressionanti. Ma le nuove<br />

geometrie introdotte rispecchiano la realtà?<br />

Il nuovo tessuto cartografico rappresentato<br />

è atten<strong>di</strong>bile? La risposta è non<br />

sempre. Anzi, le situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>fformità<br />

geometriche assolute e relative sono<br />

frequenti al punto tale che in alcuni contesti<br />

l’inserimento in prima approssimazione<br />

<strong>di</strong> nuove linee <strong>di</strong> aggiornamento<br />

comporta variazioni alla geometria limitrofa<br />

senza che questa sia per nulla interessata.<br />

I motivi del degrado geometrico dei fogli<br />

assoggettati a intenso aggiornamento<br />

sono molteplici.<br />

A modesto parere ultimata la produzione<br />

ex novo della mappa è subentrata la<br />

sottovalutazione della necessità del pos-<br />

Porzione <strong>di</strong><br />

mappa <strong>di</strong><br />

impianto del<br />

nuovo catasto<br />

terreni <strong>di</strong>segnata<br />

a mano su<br />

cartaforte e<br />

<strong>di</strong>pinta ad<br />

acquarello.<br />

23<br />

12/2009


12/2009 <strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

Acquarelli per la<br />

coloritura delle mappe<br />

all’impianto:<br />

carminio per i<br />

fabbricati,<br />

azzurro per le acque,<br />

giallo per le porzioni<br />

sviluppate, terra <strong>di</strong><br />

siena per le strade.<br />

Alcuni strumenti<br />

del passato per il<br />

<strong>di</strong>segno manuale<br />

a inchiostro <strong>di</strong> china:<br />

pennini lumograph...<br />

sesso da parte dei tecnici operatori, interni<br />

del catasto e liberi professionisti<br />

abilitati esterni, <strong>di</strong> una solida base culturale<br />

specifica ritenendo l’attività <strong>di</strong> aggiornamento<br />

assai meno impegnativa<br />

<strong>di</strong> quella <strong>di</strong> formazione della cartografia<br />

d‘impianto.<br />

Questa convinzione aveva attecchito a<br />

tal punto per cui approntare un frazionamento<br />

era considerato un impegno assai<br />

semplice con conseguente facile approvazione<br />

dall’Ufficio soprattutto se le<br />

misure riportate nei frazionamenti e tipi<br />

mappale coincidevano con quelle desunte<br />

in mappa: per evitare sospensioni<br />

d’ufficio, non <strong>di</strong> raro su suggerimento<br />

dello stesso tecnico catastale, il professionista<br />

chiudeva gli allineamenti riportando<br />

le misure desunte dalla mappa in<br />

luogo <strong>di</strong> quelle misurate sul terreno. Per<br />

questi motivi alcuni frazionamenti venivano<br />

confezionati completamente a tavolino<br />

contribuendo in tal modo al degrado<br />

delle mappe.<br />

Nei testi scolastici l’aspetto dell’aggiornamento<br />

delle mappe catastali aveva, e<br />

continua ad avere, una <strong>di</strong>dattica praticamente<br />

inesistente.<br />

26<br />

In definitiva nell’azione combinata dell’assenza<br />

o genericità <strong>di</strong> norme sull’aggiornamento,<br />

delle carenze <strong>di</strong> formazione<br />

degli operatori, della scarsa efficienza<br />

nel passato della macchina pubblica sono<br />

da ricercarsi i motivi principali del degrado<br />

della mappa catastale in fase <strong>di</strong><br />

aggiornamento.<br />

Quin<strong>di</strong> ci troviamo ad avere una cartografia<br />

catastale <strong>di</strong>somogenea con presenza<br />

<strong>di</strong> errori grossolani imputabili all’ufficio o<br />

alle parti o a entrambe mai sanati, con aggiornamenti<br />

conseguenti a <strong>di</strong>verse metodologie<br />

<strong>di</strong> rilievo e restituzione.<br />

Ed ancora oggi, purtroppo, alle volte il catasto<br />

è percepito dall’opinione pubblica<br />

come qualcosa <strong>di</strong> altamente burocratico;<br />

gli atti <strong>di</strong> aggiornamento delle formalità<br />

da sbrigare alla meno peggio e da affidare<br />

a chi offre <strong>di</strong> meno.<br />

Allora ci vuole un cambio <strong>di</strong> tendenza e<br />

la nuova normativa <strong>di</strong> cui alla circolare n.<br />

2 del 26.02.1988 e seguente, che co<strong>di</strong>fica<br />

la buona tecnica nell’aggiornamento<br />

, converge verso l’obbiettivo <strong>di</strong> sanare<br />

le imprecisioni e creare la cartografia numerica<br />

praticamente in scala 1:1.<br />

La fonte guida, dalla quale <strong>di</strong>scendono le<br />

suddette istruzioni, sono i criteri per l’aggiornamento<br />

della geometria delle mappe<br />

fissati l’art. 6 del Decreto del Presidente<br />

della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650


...boccetta<br />

<strong>di</strong> inchiostro <strong>di</strong> china...<br />

<br />

per il quale “nella redazione dei tipi <strong>di</strong> frazionamento<br />

le nuove <strong>di</strong>videnti devono essere<br />

definite me<strong>di</strong>ante misure prese sul<br />

terreno e riportate sul <strong>di</strong>segno”<br />

Da qui la creazione della procedura PRE-<br />

GEO che ha vincolato le misure del rilievo<br />

ad elementi esterni stabili e reperibili<br />

nel tempo (punti fiduciali) e ha standar<strong>di</strong>zzato<br />

i dati rendendoli informatizzati<br />

(libretto delle misure).<br />

Nella premessa alla circolare n. 2 del 26<br />

febbraio 1988 prot. 4°/763 si <strong>di</strong>ce tra l’altro<br />

“... il professionista dovrà considerare<br />

l’immobile oggetto <strong>di</strong> misurazione, seppur<br />

compiutamente espresso nella forma<br />

e nella superficie, in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dall’ambito cartografico…”<br />

La suddetta circolare chiede al tecnico<br />

“capacità <strong>di</strong> impostare meto<strong>di</strong> e misure,<br />

scrupolo nell’effettuarle, tenacia ed accuratezza<br />

nel ricercare conferme con misure<br />

<strong>di</strong> controllo, <strong>di</strong>ligenza nell’esposizione<br />

degli schemi <strong>di</strong> rilievo e calcolo, chiarezza<br />

e compiutezza <strong>di</strong> informazioni, in guisa<br />

che le risultanze possano essere acquisite<br />

con significativa vali<strong>di</strong>tà dal Catasto<br />

e dall’ulteriore utenza esterna”.<br />

Ed ancora: nelle <strong>di</strong>sposizioni operative<br />

sull’utilizzazione della Procedura PRE-<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

27


GEO 8 <strong>di</strong> cui al provve<strong>di</strong>mento 3 <strong>di</strong>cembre<br />

2003 si parla <strong>di</strong> “nuova visione della<br />

trattazione dei dati mirata soprattutto<br />

al mantenimento dell’informazione metrica<br />

acquisita sul terreno anche nel caso<br />

<strong>di</strong> non perfetto accordo con la rappresentazione<br />

cartografica vigente”. “tale<br />

aspetto trova la più completa evidenza<br />

nel criterio che stabilisce <strong>di</strong> considerare<br />

l’immobile oggetto della misurazione<br />

in<strong>di</strong>pendente dal contesto cartografico<br />

e <strong>di</strong> acquisire gli elementi <strong>di</strong> inquadramento<br />

me<strong>di</strong>ante misure riferite a punti<br />

stabili, detti PF, della maglia contenente<br />

l’oggetto del rilievo”<br />

L’innovazione della procedura PREGEO<br />

sta nel fatto <strong>di</strong> aver determinato l’in<strong>di</strong>pendenza<br />

del rilevato rispetto alla mappa,<br />

aver dato al professionista la responsabilità<br />

delle misure prese sul terreno e delle<br />

quali è tenuto a rispondere tramite la sottoscrizione<br />

del libretto delle misure.<br />

Venire a conoscenza tramite il professionista<br />

che in una certa zona ci sono incongruenze<br />

nella mappa per l’Ufficio è importante<br />

perché può sanare gli errori; l’Ufficio<br />

non deve utilizzare la notizia per girarla<br />

contro e sospendere l’atto <strong>di</strong> aggiornamento<br />

o, cosa peggiore, chiedere come<br />

nel passato <strong>di</strong> correggere le misure<br />

a favore <strong>di</strong> una presunta precisione della<br />

mappa che non ha.<br />

Compirebbe una grave scorrettezza il professionista<br />

che assecondasse tali richieste<br />

o che alterasse misure per far tornare<br />

i conti o per superare controlli automatici.<br />

Prima devono essere considerate<br />

le misure prese sul terreno a scopo<br />

giuri<strong>di</strong>co poi devono entrare in gioco gli<br />

scopi catastali. La normativa obbliga alla<br />

misura <strong>di</strong> tutti i vertici delle particelle originarie<br />

con superficie minore o uguale a<br />

2000 mq. e <strong>di</strong> tutto il contorno delle particelle<br />

derivate nei frazionamenti con superficie<br />

minore o uguale a 2000 mq in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dalla superficie della<br />

particella originaria. Adempiere a tale obbligo<br />

spesso comporta l’esigenza <strong>di</strong> verificare<br />

o determinare la giusta posizione<br />

dei confini. Operazione indubbiamente<br />

il più delle volte delicata e complessa<br />

che richiede esperienza specifica. Fornire<br />

un buon servizio al committente significa<br />

informarlo della circostanza e dargli<br />

gli elementi per decidere, anche in funzione<br />

del valore dei beni, se procedere<br />

con la riconfinazione dei vertici non materializzati<br />

o incerti. Naturalmente correttezza<br />

vuole la preventiva definizione degli<br />

eventuali oneri aggiuntivi.<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

...tiralinee<br />

12/2009<br />

28


Topografia<br />

Progetto GPS-RTK: una rete GPS per<br />

il posizionamento in tempo reale nel<br />

Friuli Venezia Giulia<br />

Seconda fase del progetto coor<strong>di</strong>nato dall’Istituto <strong>di</strong> Oceanografia e<br />

Geofisica Sperimentale <strong>di</strong> Trieste<br />

<strong>di</strong> David Zuliani, Enrico Priolo, Francesco Palmieri, Paolo Fabris<br />

L’ing. David Zuliani, che già ha collabo-<br />

cessione <strong>di</strong> contributi per la realizzazio-<br />

rato con nostra rivista nel 2007, opera<br />

ne <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> ricerca scientifica e ap-<br />

come tecnico presso l’Istituto Nazio-<br />

plicata e <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> trasferimento e<br />

nale <strong>di</strong> Oceanografia e Geofisica Spe-<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione dei risultati della ricerca”<br />

rimentale presso il Centro Ricerche Si-<br />

emanato con D.P.Reg. n. 0324/Pres. del<br />

smologiche <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne. Quest’anno ci<br />

08.10.2004) e successivamente con con-<br />

presenta la seconda fase del progetto<br />

tributi per la realizzazione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> ri-<br />

David Zuliani<br />

finalizzato alla realizzazione <strong>di</strong> una rete<br />

GPS per il posizionamento in tem-<br />

cerca scientifica, applicata o industriale<br />

<strong>di</strong> elevato impatto sistemico per il setto-<br />

po reale nel Friuli Venezia Giulia con<br />

re produttivo, del welfare e della Pubbli-<br />

questa interessantissima relazione sul-<br />

ca Amministrazione e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione dei<br />

lo stato <strong>di</strong> avanzamento del progetto.<br />

risultati della ricerca (previsti dall’artico-<br />

Responsabile scientifico del progetto<br />

lo 23 della legge regionale 10 novembre<br />

è il dott. Enrico Priolo e, oltre all’ing.<br />

2005, n. 26 (Disciplina generale in ma-<br />

Zuliani, vi hanno collaborato anche il<br />

teria <strong>di</strong> innovazione, ricerca scientifica e<br />

dott. Francesco Palmieri ed il laurean-<br />

sviluppo tecnologico).<br />

Enrico Priolo<br />

do Paolo Fabris. La presentazione dei<br />

Il coor<strong>di</strong>namento del progetto è affida-<br />

risultati <strong>di</strong> questa seconda fase è sta-<br />

to all’Istituto Nazionale <strong>di</strong> Oceanografia<br />

ta esposta in un convegno presso il<br />

e Geofisica Sperimentale - OGS <strong>di</strong> Trie-<br />

Salone del Parlamento del Castello <strong>di</strong><br />

ste, Dipartimento Centro <strong>di</strong> Ricerche Si-<br />

U<strong>di</strong>ne il 7 ottobre scorso.<br />

smologiche - CRS (con sede a U<strong>di</strong>ne), i<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

Francesco Palmieri<br />

Il progetto, <strong>di</strong> durata triennale, è stato avviato<br />

nella seconda metà del 2006. Esso<br />

è co-finanziato dalla Regione Autonoma<br />

Friuli Venezia Giulia con contributi assegnati<br />

per la realizzazione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> ricerca<br />

scientifica e applicata e <strong>di</strong> iniziative<br />

<strong>di</strong> trasferimento e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione dei risultati<br />

della ricerca (art. 11 L.R. 11/2003<br />

e art. 7 del “Regolamento per la con-<br />

partner del progetto sono:<br />

- Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Trieste, Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Ingegneria Civile ed Ambientale,<br />

Trieste<br />

- International Centre for Theoretical Physics<br />

(ICTP), Trieste;<br />

-Politecnico <strong>di</strong> Milano – Dipartimento <strong>di</strong><br />

Ingegneria Idraulica, Ambientale, Infrastrutture<br />

Viarie e del Rilevamento (DI-<br />

IAR), Milano;<br />

12/2009<br />

Paolo Fabris<br />

30


- Università <strong>di</strong> Roma “La Sapienza”, Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Scienze della Terra, Roma.<br />

Inoltre ci si avvale della consulenza degli<br />

esperti dell’<br />

Ohio State University, Columbus<br />

(USA).<br />

Finalità del progetto<br />

Il progetto GPS-RTK si prefigge <strong>di</strong> realizzare<br />

un’infrastruttura <strong>di</strong> stazioni permanenti<br />

basato sul sistema GNSS (costellazioni<br />

<strong>di</strong> satelliti GPS e GLONASS e futura<br />

costellazione europea GALILEO) e<br />

grazie ad essa attivare un servizio per il<br />

posizionamento <strong>di</strong> alta precisione in tempo<br />

reale secondo le modalità più <strong>di</strong>ffuse<br />

<strong>di</strong> correzione <strong>di</strong>fferenziale quali RTK<br />

(Real-Time Kinematic), MRS (Multi Reference<br />

Station) e VRS (Virtual Reference<br />

Station). Il servizio, <strong>di</strong> libero accesso,<br />

permetterà all’utenza pubblica, privata<br />

e scientifica, il posizionamento con precisione<br />

centimetrica in ogni luogo della<br />

Regione FVG già durante la fase del rilievo.<br />

L’altro obiettivo, <strong>di</strong> alto valore scientifico,<br />

che si desidera conseguire in parallelo<br />

è la caratterizzazione dei processi<br />

tettonici regionali e <strong>di</strong> alcune aree più<br />

critiche dal punto <strong>di</strong> vista sismico. Esso<br />

avrà ricaduta nel me<strong>di</strong>o e lungo termine.<br />

L’attività consisterà nel monitoraggio<br />

delle deformazioni crostali dell’area<br />

regionale, grazie alle osservazioni della<br />

rete <strong>di</strong> stazioni GPS permanenti e <strong>di</strong> alcune<br />

campagne episo<strong>di</strong>che <strong>di</strong> misurazione<br />

svolte all’uopo.<br />

Stato <strong>di</strong> avanzamento del progetto<br />

Nei precedenti articoli <strong>di</strong> “<strong>di</strong>mensione<br />

GEOMETRA” N.11 e N.12 2007 sono<br />

stati descritti i risultati prodotti alla fine<br />

della prima sessione <strong>di</strong> lavori (terminata<br />

il 3 ottobre 2007) che qui si riassume<br />

brevemente:<br />

-è stata aggiornata e completata una rete<br />

(denominata FReDNet) composta da<br />

13 stazioni GNSS (GPS+GLONASS) permanenti<br />

collocate nel Friuli-Venezia Giulia.<br />

Ogni stazione è in grado <strong>di</strong> operare<br />

in maniera continua 24H, ed è completa<br />

<strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> alimentazione (con batterie<br />

<strong>di</strong> backup) e <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> trasmissione<br />

del dato in<strong>di</strong>pendenti;<br />

- è stato abilitato un centro per la raccolta<br />

automatica dei dati della rete e per la<br />

<strong>di</strong>stribuzione della correzione, per il posizionamento<br />

in tempo reale, da singola<br />

stazione (RTK standard). In questa modalità<br />

l’operatore <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> una precisione<br />

centimetrica e in tempo reale solo se<br />

si trova ad operare, con il proprio rover,<br />

all’interno <strong>di</strong> un raggio <strong>di</strong> 20km dalla stazione<br />

permanente più vicina;<br />

- è stato aggiornato il portale web per la<br />

<strong>di</strong>stribuzione dei dati GPS e <strong>di</strong> ulteriore<br />

materiale scientifico e <strong>di</strong>dattico;<br />

- è stata eseguita una prima campagna<br />

GPS su una rete non permanente per<br />

lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> dettaglio della deformazione<br />

crostale nell’area <strong>di</strong> Tolmezzo.<br />

- il 3 ottobre 2007, presso Castello <strong>di</strong><br />

U<strong>di</strong>ne, si è tenuto il convegno dal titolo:<br />

“GPS-RTK: una rete GPS per il posizionamento<br />

in tempo reale nel Friuli Venezia<br />

Giulia ” per illustrare i risultati della<br />

prima sessione dei lavori.<br />

Questo articolo presenta i lavori eseguiti<br />

nella parte successiva del progetto, particolare<br />

attenzione è stata posta nell’attuare<br />

il servizio <strong>di</strong> correzioni <strong>di</strong>fferenziali<br />

con soluzione <strong>di</strong> rete. Questa modalità,<br />

che ormai nell’accezione comune si<br />

identifica con il termine VRS (Virtual Reference<br />

Station), permette agli operatori<br />

professionisti <strong>di</strong> accedere a un servizio<br />

in tempo reale in qualsiasi punto del territorio<br />

regionale senza limitazione alcuna.<br />

Brevemente si riassumono gli obiet-<br />

31<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

12/2009


12/2009 <strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

Figura 1:<br />

sistema <strong>di</strong> calcolo<br />

e <strong>di</strong>stribuzione del servizio<br />

<strong>di</strong> posizionamento<br />

in tempo reale<br />

Tabella 1:<br />

lista dei mount point del<br />

servizio OGS. Il nome <strong>di</strong><br />

ogni mount point in<strong>di</strong>ca il<br />

gestore del servizio (riquadro<br />

rosso) e il tipo <strong>di</strong> servizio<br />

(riquadro blu). Se il servizio<br />

è da singola stazione<br />

sono usate quattro lettere<br />

se è una soluzione <strong>di</strong> rete<br />

sono usate tre lettere..<br />

tivi raggiunti alla fine del 2009:<br />

- è stato attivato il server (hardware e software)<br />

per il calcolo e la <strong>di</strong>stribuzione delle<br />

correzioni <strong>di</strong>fferenziali <strong>di</strong> rete MRS e<br />

VRS in tempo reale (ve<strong>di</strong> Figura 1). Sul<br />

server sono <strong>di</strong>sponibili (gratuitamente) i<br />

seguenti servizi <strong>di</strong> rete:<br />

• Servizio <strong>di</strong> correzioni <strong>di</strong>fferenziali (GN-<br />

CASTER):<br />

o In<strong>di</strong>rizzo IP: 158.110.30.81<br />

o Porta: 2110<br />

o Utente:<br />

Geo<br />

o Passwd:<br />

Geo<br />

• Servizio web per la <strong>di</strong>stribuzione dei file<br />

RINEX e VIRTUAL RINEX (GNWEB)<br />

o In<strong>di</strong>rizzo IP: 158.110.30.81<br />

o Porta: 8080<br />

o Utente:<br />

Guest<br />

32<br />

o Passwd: Guest<br />

• Servizio web per il monitoraggio real time<br />

<strong>di</strong> rete e servizio (GNTracking)<br />

o In<strong>di</strong>rizzo IP: 158.110.30.81<br />

o Porta: 8080<br />

o Utente:<br />

Geo<br />

o Passwd:<br />

Geo<br />

Le correzioni <strong>di</strong>fferenziali sono <strong>di</strong>stribuite<br />

rispetto alle Stazioni Permanenti (SP) della<br />

rete FReDNet dell’OGS. Sono <strong>di</strong>sponibili,<br />

oltre alle correzioni <strong>di</strong>fferenziali, due<br />

soluzioni <strong>di</strong> rete (VRS ed FKP) e il servizio<br />

da stazione più vicina (dove il server<br />

decide in automatico qual è la stazione<br />

più vicina al rover richiedente); in Tabella<br />

1 sono riportati i punti <strong>di</strong> accesso, detti<br />

mount point, del servizio. Tutte le correzioni<br />

<strong>di</strong>fferenziali OGS sono realizzate rispetto<br />

a stazioni permanenti inquadrate<br />

nella realizzazione ETRF2000(2008.0) del<br />

sistema <strong>di</strong> riferimento ETRS89;<br />

- sono stati organizzati alcuni incontri<br />

con gestori <strong>di</strong> reti e servizi simili.<br />

Sono state stipulate due convenzioni,<br />

rispettivamente 1) per l’integrazione del<br />

servizio <strong>di</strong> posizionamento con la Direzione<br />

Centrale Pianificazione Territoriale,<br />

Energia, Mobilità, e Infrastrutture <strong>di</strong><br />

Trasporto della Regione Autonoma Friuli<br />

Venezia Giulia (ve<strong>di</strong> Figura 2, Figura 3,<br />

e Figura 4), e 2) per lo scambio <strong>di</strong> dati e<br />

la georeferenziazione dei siti con l’Istituto<br />

Geografico Militare (IGM, ve<strong>di</strong> Figura<br />

5). E’ stata analizzata la situazione relativa<br />

ai gestori <strong>di</strong> reti GPS e fornitori <strong>di</strong> servizi<br />

simili esistenti nelle aree limitrofe al<br />

Friuli Venezia Giulia, comprese Austria e<br />

Slovenia, e sono stati avviati i primi contatti<br />

con rappresentanti <strong>di</strong> Enti del Veneto,<br />

della Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento,<br />

con il fine <strong>di</strong> avviare future collaborazioni<br />

trans-frontaliere. Si ricorda infine che<br />

La stazione permanente ZOUF (FReD-<br />

Net) è parte della rete europea EUREF


Figura 2:<br />

reti GPS permanenti<br />

<strong>di</strong> OGS e RAFVG.<br />

I quadrati blu in<strong>di</strong>cano<br />

la rete GPS RAFVG<br />

“A. Marussi”<br />

del Servizio<br />

Informativo<br />

Territoriale della<br />

Regione<br />

Autonoma Friuli<br />

Venezia Giulia.<br />

I pallini rossi la rete<br />

geodetica FReDNet<br />

dell’OGS. Le due reti<br />

e i servizi relativi<br />

si integrano sul<br />

territorio regionale.<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

Permanent Network (come visibile in Figura<br />

6) già dal 2004.<br />

- L’OGS, in linea con le <strong>di</strong>rettive IGM,<br />

ha deciso <strong>di</strong> inquadrare le coor<strong>di</strong>nate<br />

delle stazioni permanenti nella realizzazione<br />

più recente, del sistema <strong>di</strong> riferimento<br />

europeo ETRS89, chiamata<br />

ETRF2000(2008.0). L’inquadramento è<br />

stato calcolato con metodologie e software<br />

<strong>di</strong>fferenti che hanno fornito risultati<br />

congruenti.<br />

- Con la collaborazione dei colleghi americani<br />

dell’Università dell’Ohio (OSU), del<br />

Politecnico <strong>di</strong> Milano, dell’Università la<br />

Sapienza <strong>di</strong> Roma e dell’Università degli<br />

Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Trieste è stato proseguito il<br />

lavoro scientifico per la caratterizzazione<br />

dei processi deformativi regionali. In<br />

questo contesto sono stati conclusi i seguenti<br />

lavori:<br />

• esecuzione della seconda campagna<br />

<strong>di</strong> misurazione dei siti appartenenti<br />

all’area sismogenica <strong>di</strong> Tolmezzo-M.<br />

Sernio (Area A, ve<strong>di</strong> Figura 7). I dati co-<br />

sì raccolti, assieme a quelli della prima<br />

campagna eseguita nel 2006, hanno<br />

permesso <strong>di</strong> dare una prima stima sulle<br />

velocità <strong>di</strong> deformazione crostale (Figura<br />

8), nell’area in questione, con una<br />

densità <strong>di</strong> punti per Km^2 (circa 1 sito<br />

ogni 20Km^2) superiore a quello me<strong>di</strong>o<br />

regionale (circa 1 sito GPS permanente<br />

ogni 500Km^2).<br />

• sono stati identificati e monumenta-<br />

Figura 3: mount point della rete regionale A. Marussi<br />

<strong>di</strong>stribuiti dal server OGS, sulla pagina web<br />

della Regione FVG esiste una tabella equivalente<br />

relativa ai mount point OGS.<br />

33<br />

12/2009


Figura 4: estratto della pagina web OGS relativa al servizio integrato in collaborazione con la Regione FVG. Una pagina equivalente<br />

è presente sul sito web regionale all’in<strong>di</strong>rizzo: http://www.regione.fvg.it/rafvg/territorioambiente/dettaglio.act?<strong>di</strong>r=/rafvg/cms/<br />

RAFVG/AT9/ARG14/<br />

12/2009 <strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

Figura 5:<br />

la rete RDN include 4 siti della rete<br />

FReDNet: ACOM, ZOUF, UDI1 e TRIE.<br />

34<br />

Figura 6:<br />

ZOUF il sito GPS <strong>di</strong> FReDNet<br />

è parte della rete europea EPN.


<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

Figura 7:<br />

la zona <strong>di</strong> Tolmezzo si presenta geologicamente molto complessa.<br />

I caposal<strong>di</strong> GPS sono stati posti su un’area <strong>di</strong> grandezza 20x20 km<br />

(in figura sono visibili solo 15 dei 20 caposal<strong>di</strong> installati).<br />

Figura 8:<br />

serie temporale del sito VER1 (M.te Verzegnis).<br />

La serie temporale si riferisce alle coor<strong>di</strong>nate<br />

Nord Est Up relative a 2 acquisizioni dell’anno 2006<br />

e 2 acquisizioni dell’anno 2008.<br />

ti nuovi siti per campagne perio<strong>di</strong>che.<br />

In particolare nell’Area B, considerata<br />

come area <strong>di</strong> possibile lacuna sismica<br />

caratterizzata da elevato potenziale sismogenico,<br />

sono stati installati tre nuovi<br />

caposal<strong>di</strong>. Un ulteriore caposaldo è<br />

stato posto nella zona <strong>di</strong> Val Resia lo<br />

scopo è quello <strong>di</strong> permettere il collegamento<br />

delle Aree A e B con l’Area K.<br />

La misurazione <strong>di</strong> quest’ultima area era<br />

stata avviata in passato nell’ambito del<br />

progetto europeo Alps GPS Quakenet<br />

(http://www.alps-gps.units.it)<br />

- è stato aggiornato il portale web (www.<br />

crs.inogs.it/frednet) per la <strong>di</strong>stribuzione<br />

<strong>di</strong> tutti i dati, i servizi e le informazioni relative<br />

alla rete permanente, al servizio <strong>di</strong><br />

posizionamento in tempo reale, e ai pro-<br />

getti (Figura 11)<br />

Infine il giorno 7 ottobre 2009 si è tenuto,<br />

presso il Salone del Parlamento del Castello<br />

<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, il convegno <strong>di</strong> metà progetto<br />

dal titolo “GPS-RTK: un servizio <strong>di</strong><br />

posizionamento in tempo reale nel Friuli-<br />

Venezia Giulia”. Durante il convegno sono<br />

stati illustrati i risultati raggiunti alla fine<br />

<strong>di</strong> questa fase <strong>di</strong> progetto e sono state<br />

<strong>di</strong>scusse le ricadute scientifiche e tecnologiche<br />

dell’intero programma <strong>di</strong> lavoro.<br />

L’interesse dei partecipanti si è focalizzato<br />

sull’integrazione delle reti e dei servizi<br />

<strong>di</strong> posizionamento regionali, nazionali<br />

ed europei e ha toccato le problematiche<br />

relative agli inquadramenti nei sistemi<br />

<strong>di</strong> riferimento, alle modalità <strong>di</strong> erogazione<br />

dei servizi e alle precisioni dei ri-<br />

35<br />

12/2009


Figura 9:<br />

zone interessate dalle reti a carattere locale<br />

per campagne <strong>di</strong> misure perio<strong>di</strong>che. Si evidenziano<br />

l’area A (in giallo) del progetto GPS-RTK e l’area K (in blu)<br />

del progetto Alps-GPS Quake Net. Figura mo<strong>di</strong>ficata<br />

da Gala<strong>di</strong>ni et al. (2005).<br />

Figura 10:<br />

i nuovi caposal<strong>di</strong> installati: RESI <strong>di</strong> collegamento<br />

fra la zona <strong>di</strong> Caporetto e la rete <strong>di</strong> Tolmezzo;<br />

RITE, PRDT, MLNS insieme ad AFAL<br />

a formare il segmento Maniago-Ragona-Sequals.<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

Figura 11:<br />

portale web per la <strong>di</strong>stribuzione<br />

delle informazioni<br />

sui servizi e<br />

prodotti GPS.<br />

sultati ottenibili e alla certificazione del<br />

dato. Dal punto <strong>di</strong> vista scientifico sono<br />

stati esposti alcuni degli stu<strong>di</strong> sulla deformazione<br />

crostale regionale ed è stato<br />

spiegato il loro legame con l’accumulo<br />

degli sforzi e l’attività sismica sul territorio.<br />

Gli atti del convegno sono <strong>di</strong>sponibili<br />

al sito web http://www2.ogs.trieste.it/gps-rtk/<br />

12/2009<br />

36


<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

37<br />

12/2009


Attività del Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne<br />

Concorso annuale per le scuole<br />

tecniche per geometri della provincia<br />

<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne<br />

Premiati i partecipanti al concorso riservato agli studenti degli ultimi anni<br />

<strong>di</strong> Gloria Gobetti<br />

Gloria Gobetti<br />

Sono stati assegnati ufficialmente i premi<br />

a coloro che hanno accolto il nostro<br />

invito, partecipando al concorso che in<strong>di</strong>ciamo<br />

ogni anno; concorso riservato agli<br />

studenti delle classi quinte degli Istituti<br />

Tecnici per Geometri della provincia <strong>di</strong><br />

U<strong>di</strong>ne. Negli incontri che regolarmente<br />

e perio<strong>di</strong>camente facciamo con gli studenti<br />

dei tre Istituti della nostra provincia,<br />

illustriamo con convinzione quanto<br />

sia facile partecipare a questo concorso<br />

e quanto interessante sia il “carnet” dei<br />

premi messi in palio.<br />

Ciò nonostante dobbiamo registrare a<br />

malincuore, che la partecipazione è ancora<br />

poco sentita da parte degli studenti<br />

che si stanno per <strong>di</strong>plomare Geometri.<br />

Può darsi che tale <strong>di</strong>saffezione <strong>di</strong>penda<br />

proprio da questo importante impegno<br />

che gli studenti si trovano a dover assolvere<br />

e cioè l’esame <strong>di</strong> maturità e che tale<br />

impegno, li costringa in una sorta <strong>di</strong><br />

isolamento, forse utile al fine <strong>di</strong> preparasi<br />

all’esame stesso, ma dal quale non<br />

Foto <strong>di</strong> gruppo: docenti, relatori, consiglieri del Collegio e studenti e premiati<br />

12/2009<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

38


sona il mondo del lavoro.<br />

Si è infatti voluto sottolineare quanto scorretto<br />

e <strong>di</strong>scutibile sia il non attenersi alle<br />

regole, per cui il fatto <strong>di</strong> presentare<br />

una domanda fuori termine, è una prassi<br />

non accettabile e può creare numerosi<br />

problemi. La cerimonia <strong>di</strong> premiazione<br />

si è svolta il 28 novembre presso l’Aula<br />

Magna dell’Istituto Tecnico per Geometri<br />

G.G. Marinoni <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, in occasione della<br />

festa organizzata dalla Dirigente Scolastica<br />

prof.ssa Ester Iannis per la consegna<br />

dei <strong>di</strong>plomi dell’Esame <strong>di</strong> Stato e la premiazione<br />

degli studenti meritevoli.<br />

Alla cerimonia hanno partecipato con<br />

Il prof. Maurizio Bosa<br />

viene premiato<br />

dal presidente del Collegio<br />

<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, Renzo Fioritti<br />

si sentono <strong>di</strong> uscire e quin<strong>di</strong>, non possono<br />

cogliere l’opportunità <strong>di</strong> partecipare<br />

al nostro concorso. Per ciò nella prossima<br />

“e<strong>di</strong>zione” cercheremo <strong>di</strong> proporre<br />

una nuova formula per andare incontro<br />

alle specifiche esigenze degli studenti,<br />

che sembrano oggi ancora con<strong>di</strong>zionati<br />

dal sempre delicato appuntamento<br />

con l’esame per ottenere il <strong>di</strong>ploma.<br />

Quest’anno, sono stati quattro gli elaborati<br />

che sono pervenuti alla segreteria del<br />

Collegio. Uno <strong>di</strong> questi non è stato valutato,<br />

in quanto è stato presentato fuori<br />

dal termine utile per poter essere ammesso<br />

al concorso. Con soli quattro par-<br />

interessantissimi interventi, il presidente<br />

del Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne Renzo Fioritti, il<br />

collega Lucio Barbiero, consigliere dello<br />

stesso Collegio, il prof. Andrea Carletti,<br />

ex <strong>di</strong>rigente scolastico dell’istituto, il giovane<br />

collega Matteo Cignola, l’Ing. Gianni<br />

De Cecco socio fondatore dello Stu<strong>di</strong>o<br />

Inarco <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne ed il professor Nicola De<br />

Mori, attualmente in quiescenza.<br />

I premi che sono stati messi a <strong>di</strong>sposizione,<br />

oltre che dalla nostra Associazione,<br />

anche dallo Stu<strong>di</strong>o Inarco <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne (che<br />

devolve un contributo in memoria del<br />

collega Giuliano Moro prematuramente<br />

scomparso), sono stati così assegnati:<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

L’ing. Clau<strong>di</strong>o De Cecco<br />

premia il primo classificato<br />

con un PC portatile<br />

tecipanti, potrebbe sembrare un controsenso<br />

aver escluso un concorrente, ma<br />

la commissione preposta ad esaminare<br />

gli elaborati ed a stilare la graduatoria, ha<br />

voluto mandare un segnale agli studenti<br />

che stanno per affrontare in prima per-<br />

1° classificato con premio intitolato al<br />

Geometra Giuliano Moro:<br />

al concorrente BUNELLO Iuri frequentante<br />

la classe 5a dell’I.T.G. Marinoni <strong>di</strong><br />

U<strong>di</strong>ne, che ha presentato un elaborato<br />

dal titolo “Ripristino <strong>di</strong> una struttura metallica<br />

denominata semaforo a<strong>di</strong>bita ad<br />

osservatorio <strong>di</strong> cetacei situata nell’isola<br />

<strong>di</strong> Capraia”, è stato assegnato un PC<br />

portatile.<br />

2° classificato:<br />

al gruppo <strong>di</strong> lavoro formato da VIT Miche-<br />

12/2009<br />

40


le, CUGINI Alessandro e GIORGIUTTI Simone<br />

frequentanti la classe 5a dell’I.T.G.<br />

tante la classe 5a dell’I.T.G. Marinoni <strong>di</strong><br />

U<strong>di</strong>ne, che ha presentato un elaborato<br />

Il geom. Elio Miani<br />

premia i secon<strong>di</strong><br />

classificati con delle<br />

Fotocamere <strong>di</strong>gitali<br />

<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />

Marinoni <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, che hanno presenta-<br />

dal titolo “Progetto preliminare Ricrea-<br />

to un lavoro <strong>di</strong> “Verifica e georeferenzia-<br />

torio Don Bosco <strong>di</strong> Villalta”, è stato asse-<br />

zione del rilievo eseguito nel Parco del<br />

gnato un PC palmare.<br />

Cormor per il progetto della pista ciclabile<br />

Un premio per aver seguito gli studenti<br />

e raffronto tra meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> rilievo”, è stata<br />

nello svolgimento dell’elaborato presen-<br />

consegnata una fotocamera <strong>di</strong>gitale (per<br />

tato è stato assegnato inoltre anche al<br />

ognuno dei componenti il gruppo).<br />

docente “tutor” del concorrente primo<br />

classificato. E’ stato quin<strong>di</strong> assegnato<br />

3° classificato:<br />

un riconoscimento anche al prof. Mau-<br />

al concorrente VERILLI Mattia frequen-<br />

rizio Bosa.<br />

Nota <strong>di</strong> redazione<br />

Continuando con la tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care<br />

la copertina a elementi archittettonici tipici<br />

della nostra Regione, per il prossimo anno 2010<br />

è stato scelto dalla redazione il tema<br />

“I Pozzi”<br />

Sono gra<strong>di</strong>te foto inviate <strong>di</strong>rettamente alla redazione,<br />

avendo l’accortezza <strong>di</strong> chiedere l’autorizzazione<br />

ai proprietari, nel caso <strong>di</strong> collocazione all’interno <strong>di</strong> corti private,<br />

per la pubblicazione, al fine <strong>di</strong> rispettare<br />

la normativa sulla privacy.<br />

41<br />

12/2009


IN COPERTINA<br />

“I poggioli del Friuli Venezia Giulia”<br />

Corso Italia - Gorizia<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

GEOMETRA<br />

ORGANO UFFICIALE DEL COMITATO<br />

REGIONALE DEI COLLEGI DEI <strong>GEOMETRI</strong> E<br />

<strong>GEOMETRI</strong> LAUREATI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

BRUNO RAZZA<br />

COMITATO DI REDAZIONE<br />

PIER GIUSEPPE SERA (Go)<br />

ANTONIO TIEGHI (Pn)<br />

LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)<br />

ELIO MIANI (Ud)<br />

COORDINATORE DI REDAZIONE<br />

GLORIA GOBETTI (Ud)<br />

PROPRIETÀ<br />

ORGANO UFFICIALE DEL COMITATO<br />

REGIONALE DEI COLLEGI DEI <strong>GEOMETRI</strong> E<br />

<strong>GEOMETRI</strong> LAUREATI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA<br />

EDITORE, DIREZIONE,<br />

REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE<br />

ASSOCIAZIONE DEI <strong>GEOMETRI</strong> E <strong>GEOMETRI</strong><br />

LAUREATI DELLA PROVINCIA DI UDINE<br />

per conto del Comitato Regionale dei Collegi<br />

dei Geometri e Geometri laureati<br />

del Friuli Venezia Giulia<br />

Via Grazzano 5/b<br />

33100 U<strong>di</strong>ne<br />

Tel 0432 501503<br />

Fax 0432 504048<br />

e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.it<br />

Il presente numero è stato chiuso per la stampa<br />

il 14 <strong>di</strong>cembre 2009. Tiratura 3000 copie<br />

STAMPA<br />

Via Julia, 27<br />

33030 Basaldella <strong>di</strong> Campoformido (Ud)<br />

Tel 0432 561302<br />

Fax 0432 561750<br />

Per invio materiali: ale@tipografi ca.it<br />

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N. 42/92 DEL 21.11.92<br />

PREZZO DI COPERTINA € 2,00<br />

ARRETRATI € 3,00<br />

ABBONAMENTO 12 NUMERI € 20,00<br />

ABBONAMENTO ESTERO (EUROPA) € 27,00<br />

Questo perio<strong>di</strong>co è associato<br />

all’Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana

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