"Il Re dell'Aria" di Emilio Salgari

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– Lo sappiamo, triplice bruto! – urlò il capitano. – Io non so nulla: ve lo giuro sulla Santissima Vergine di Kazan. – Qualcuno deve averli introdotti nascostamente. – Certo, qualcuno. – Ma chi? – Chi?... Chi?... – Sei ubriaco anche tu? – No, padrone: io ero di guardia... – Taci, figlio d'una cagna!... Per centomila orsi bianchi!... Qui è stato ordito un infame tradimento!... Ora comprendo perché il comandante metteva in dubbio l'esecuzione della sentenza!... Oh!... Mi vendicherò di questi bruti!... E Bedoff? Dov'è Bedoff? – Non l'ho veduto, padrone. Forse si trova sotto questi ubriachi. – È impossibile! Bedoff è un russo e non si ubriaca così sconciamente come i tuoi compatrioti. Va' a cercarlo. Forse lo troverai nello stanzone dei forzati. Sangue del demonio!... Aspetta!... – Sono ai tuoi ordini, padrone. – Quanti uomini vi sono fuori in sentinella? – Sei: è il solito numero. – Sei e due voialtri che fanno otto: il drappello per l'esecuzione sarà egualmente al completo. Ah! Per centomila diavoli scatenati!... Comandante Starinsky, ti farò fucilare egualmente!... Va' a radunare le sentinelle; poi andrai a cercarmi Bedoff. Il cosacco, ben felice di essere sfuggito a qualche colpo di nagaika, conoscendo l'irascibile umore del padrone, partì di corsa per eseguire l'ordine. Il capitano era rimasto nell'androne, passeggiando 38
nervosamente e guatando ferocemente quell'enorme cumulo di ubriachi ronfanti. I suoi occhi, iniettati di sangue, si fissavano specialmente sul maresciallo d'alloggio, che si teneva sempre abbracciato al recipiente che non era riuscito a vuotare. Di quando in quando si fermava per scaricare su quei corpi insensibili una tempesta di frustate, sagrando e bestemmiando. – Ne farò appiccare dieci per lo meno! – vociava. – Il maresciallo d'alloggio lo manderò alle miniere del Baikal o dell'Anzare, ma no, lo farò spedire all'arcipelago, della Nuova Siberia, perché crepi di freddo fra gli orsi bianchi. Furfanti!... Non sapete ancora chi sia io!... Mi vendicherò come un colpo di fulmine!... E picchiava rabbiosamente, girando come una belva feroce intorno a quella massa umana e scagliava pedate con un'abbondanza incredibile. Appena qualche grugnito rispondeva a quella tempesta di busse: i cosacchi avevano bevuto troppo per sentirne gli effetti. Cinque minuti dopo, Uska ritornava accompagnato da cinque cosacchi coi cappellacci e le zimarre coperte di nevischio e tremanti di freddo. – Ecco le sentinelle, padrone – disse. Il capitano le contò. – Cinque! – esclamò. – Tu mi avevi detto che erano sei. Come va questa faccenda? Un altro ubriaco da aggiungere al numero? – Quello, padrone, non si sveglierà più. – Che cosa vuoi dire, briccone? – L'hanno ucciso con un bel colpo di baionetta al cuore. – Chi?... – Non ne so nulla, signore. – Parlate voi, massa d'asini! – gridò l'irascibile capitano, lanciando sui cosacchi degli sguardi feroci. 39
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Non era però tutto. Sulla punta pr
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«Vogliamo far saltare un gruppo di
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- Posso spingere lo Sparviero a cen
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interesse, l'immensa pianura che si
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Ranzoff, che si era riposato alcune
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appeso ad una duga. Lo udite? - E a
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Lo Sparviero descrisse una grande c
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I lupi cadevano in gran numero, tut
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I MISTERI DI PIETROBURGO Sette gior
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sta sotto e che tu, antico abitante
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Il capitano, che pareva conoscesse
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Mitenko, il ricchissimo negoziante
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capo della gaida? - Anzi, non ricev
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Si levò da una tasca una grossa ri
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LA GAIDA DEGLI HOOLYGANI La gaida d
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consegnare agli Hoolygani maschi e
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dell'acciaio, come se volesse, prim
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- Si dice che fosse la figlia... sa
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cui la costringevano i membri della
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- Sì, io ho udito pronunciare ques
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Le fruste scoppiettarono e le troik
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- Sì - rispose la ragazza, che bat
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UN UOMO GELATO VIVO Al di là del m
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di cristallo di Boemia semipiene. F
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- Oh sì, molto; ma aveva una paura
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Hoolygani. L'intendente si era appo
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- Io non posso rispondere, perché
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quale stava dietro la sua poltrona
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stentatamente. - Dov'è la vasca? -
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- La gaida lo aveva già precedente
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sguardo sfolgorante si spense impro
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- La lettera parla chiaro. - A chi
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alzandosi. - Mi ero quasi scordato
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nazione. Si erano fermati dinanzi a
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compagno accendeva un pezzo di cand
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«Prima cerchiamo di assicurare Wan
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SULL'ATLANTICO In sette giorni, que
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frequentati. - Eppure si farebbero
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gomena imbarcata non bastava, in ca
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parole. «La scienza aveva trionfat
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- Non ho mai udito parlare del duca
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ai venti. - E si salvarono? - chies
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ossastri e di grossi e avidi granch
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«Ci vorranno dei secoli, molti pro
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UNA PESCA STRAORDINARIA Cominciando
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- Che siano affondati fra le alghe?
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Mentre Liwitz si preparava a metter
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- Sprecherete inutilmente delle mun
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da parecchi marinai. Il disgraziato
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Vedete, qui, in mezzo all'Atlantico
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cilindrica di roccia che si innalza
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fitta, la quale annunciava uno dei
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a bordo l'ambasciata inglese reduce
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esistenza delle immense ali della m
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sopra il bordo e rotolarono confusa
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manto. Sei metri più in alto, Roko
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un po' di luce. Quella casupola, ap
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L'orizzonte era tutto tenebroso, co
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quelle vane minacce, si gettò sul
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urro e un tegame per fare una fritt
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mai disturbati: si moltiplicano in
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GLI ELEFANTI MARINI Quasi all'estre
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- Si difenderà. - Con che cosa? -
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Il povero elefante si dibatté alcu
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I volatili si erano già precipitat
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- Per non farsi scoprire da noi - r
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mistero. - E teniamo gli sguardi fi
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che non esiste alcuna discesa fino
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antropofaghi, che io sappia, in que
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Un piede gli mancò. Cercò di ripr
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cornicione e si cacciò in quella s
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avutone, come potete immaginare, un
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Alla sera fecero i loro preparativi
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- Se fossi insieme a questi misteri
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cosacco fu il vedere, fra quel rovi
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disperatamente la fiaccola. Un mome
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esplorare la parete esterna dello s
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Non vi è alcun cornicione sotto di
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- Che non sia invece la gola di sfo
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mani tese al di sopra delle sopracc
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- Della lettera che noi abbiamo pri
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Wassili. - Assolutamente nulla - ri
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abbassarsi subito verso l'oceano. -
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di Mull, presso la costa occidental
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- Amici - disse una sera il capitan
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UN FATTO EMOZIONANTE L'Orulgan, uno
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Tutti gli sguardi si erano rivolti
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ottenuto alcun effetto e spaventato
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- Eccoli qui, signore. Il comandant
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- Dite una minaccia terrificante -
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- Vi dico di no - rispose il comand
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vi rivedrò? - Prima della vostra p
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LA CACCIA AL RE DELL'ARIA Erano tra
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- Conosco troppo bene mio padre per
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della distruzione della terribile m
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Con una nave di battaglia così sup
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uomini appartenenti al secondo tran
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«Il capitano avrebbe bensì voluto
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Un ufficiale passava in quel moment
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- Lo perseguiteremo senza posa, fin
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UN NUOVO DISASTRO Il Tunguska aveva
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Delle grandi eliche, ormai perfetta
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cinquecento metri dal nemico. Ordin
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continuasse a sfuggire in gran copi
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Sparavano i grossi pezzi da trenta
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- Che cosa farete ora? - chiese Orl
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Quattro giorni dopo la sua partenza
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dell'equipaggio e dei passeggieri s
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senza troppa precipitazione, mentre
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- Chissà!... Aspettiamo l'alba - a
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- Lo saprete più tardi, signor Orl
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Un profondo silenzio regnò ben pre
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comando di cessare il fuoco. Il bar
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un pericolosissimo banco che si tro
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continuava implacabile. Erano torpe
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mare, e voi lo sapete meglio di me,
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precipitassero nei baratri dell'Atl
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Strinse la mano ai suoi ufficiali,
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di aver rapita ad uno dei due una f
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«D'altronde sarebbe stato il dison
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dalla Compagnia. Questa volta non f
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terribile. - Non sarebbe un cosacco
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IL TESORO DI TRINIDAD La cena, comp
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Sparviero: - A quanto credete che a
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polvere e di balle di mercanzia, e
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Male gliene incolse però, poiché
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come rivivere. Le oppressioni, i ro
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per rimettere in movimento le ali e
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intorno, ora scomparendo ed ora ria
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prese la corsa verso il sud, trasci
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IL VASCELLO FANTASMA Quarant'otto o
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a sparare all'impazzata, seccati da
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metri poi si fermò dinanzi ad un'a
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Ranzoff. - Quello però di cui inte
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sterline. Aiutami a trasportarla a
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aggi, mentre una fresca brezza comi
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Ranzoff. - Si gettano le uova in gr
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superficie quasi liscia, brontoland
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I DRAMMI DEL MARE Udendo quel grido
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- Noi però non lo abbandoneremo -
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Rokoff. - Non ne vedo nemmeno una a
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forza misteriosa, inesplicabile, po
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nel 1552, i soldati del duca di Gui
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del capo delle Sabbie non era che a
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GLI AVVENTURIERI CANADESI Per cinqu
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Una massa oscura, che navigava coi
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dove si trova suo padre. Io divente
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subito da urrah formidabili. Marina
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Lo Sparviero si calò a breve dista
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tranquillo, essendo riparato da una
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- Ne siete ben certo? - Avrei udito
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IL PRIGIONIERO Per due giorni lo Sp
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- Eh, non so, signor Rokoff, se ne
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sabbioso. Al rumore prodotto dai re
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Un silenzio profondo regnava nella
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Rokoff cominciava molto a dubitare
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importerebbe dirlo, era alla testa
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precauzione forse soverchia poiché
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- Perché la chiami povera? - Non f
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- Sì, amico. - Allora non avrò ma
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la distanza che lo separava da Asce
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non prima di aver dato ordine alla
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manda? Mio figlio, mi hanno detto.
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Parla ed io farò venire dalla Russ
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- Gettate dall'alto invece, signor
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- La via è lunga, signore, e non a
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disse Ranzoff, sorridendo. - Voi va
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LA PRESA DELLA ROCCA Solamente alla
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- Voi, ma la signorina? - Mia figli
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- Mia figlia non mi lascerà finch
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loro. - E lo Sparviero? - Sono quas
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arone una rivoltella, dicendogli: -
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quando Wanda comparve. - Libera!...
show all

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