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"Il Re dell'Aria" di Emilio Salgari

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urro e un tegame per fare una frittata – <strong>di</strong>sse Rokoff.<br />

– Ci contenteremo per ora <strong>di</strong> cucinarle sotto la cenere.<br />

– Purché non abbiano già il pulcino!...<br />

– Oh no, signor Wassili! Le ho scelte una ad una.<br />

– E la caverna, l'avete trovata? – chiese Ursoff.<br />

– Non ho trovato che quella abitata da quegli uccellacci.<br />

– Vi rinuncio – <strong>di</strong>sse l'ingegnere. – Ci vorrebbe una<br />

scialuppa carica <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinfettanti per poterla abitare. Bah! Ci<br />

accontenteremo del nostro abituro.<br />

– Lo demoliremo a poco a poco, una tavola per volta –<br />

rispose Rokoff. – E poi la burrasca comincia a scemare.<br />

– E le foche e gli elefanti marini non tarderanno a mostrarsi<br />

e ci somministreranno, col loro grasso, combustibile in<br />

abbondanza – <strong>di</strong>sse il timoniere. – Intorno a questo scoglio<br />

devono essere ancora numerosi.<br />

– A colazione – <strong>di</strong>sse Rokoff. – Io sarò il cuciniere della<br />

colonia.<br />

Aiutato dal timoniere, staccarono una grossa tavola e<br />

fattala a pezzi accesero, non senza <strong>di</strong>fficoltà, il fuoco,<br />

sacrificando buona parte del warech. Per economizzare il<br />

combustibile, spennacchiarono frettolosamente il pingoino, gli<br />

tolsero il grasso per alimentare maggiormente il fuoco e<br />

appesolo sopra il braciere con un pezzo <strong>di</strong> corda, lo misero ad<br />

arrostire, voltandolo, girandolo e rivoltandolo. Wassili intanto<br />

aveva cucinate due dozzine d'uova, grosse più <strong>di</strong> quelle delle<br />

oche e col guscio rugoso, un po' rossiccio e assai resistente.<br />

– Non sono poi cattive – <strong>di</strong>sse, dopo d'averne vuotate<br />

alcune. – Sanno un po' <strong>di</strong> pesce, ma bah! Si possono mandare<br />

giù e valgono meglio <strong>di</strong> quelle dei coccodrilli.<br />

– Forse che avete mangiato anche <strong>di</strong> quelle? – chiese il<br />

cosacco.<br />

– Sì, durante un viaggio che feci, alcuni anni or sono, in<br />

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