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Il Sistema Pubblico di connettività: i consuntivi del ... - Archivio CNIPA

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<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong><br />

<strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong><br />

primo periodo <strong>di</strong> attività


Redazione a cura <strong>del</strong>l’Area infrastrutture nazionali con<strong>di</strong>vise. Cnipa<br />

Supplemento al n. 1/2008 <strong>del</strong> perio<strong>di</strong>co Innovazione,<br />

registrato al Tribunale <strong>di</strong> Roma n. 523/2003<br />

Direttore Responsabile Franco Tallarita<br />

<strong>CNIPA</strong> – Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione<br />

Via Isonzo, 21/b - 00198 Roma<br />

Tel. 06.85264.1 - www.cnipa.gov.it<br />

Stampa Stilgrafica Srl<br />

Via I. Pettinengo, 31/33 - 00159 Roma<br />

Tel. 0643588200 - Fax 064385693


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività:<br />

i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività


Sommario<br />

IL SISTEMA PUBBLICO DI CONNETTIVITÀ:<br />

I CONSUNTIVI DEL PRIMO PERIODO DI ATTIVITÀ 5<br />

Introduzione 5<br />

Le reti <strong>di</strong> telecomunicazioni 10<br />

I servizi <strong>di</strong> telecomunicazioni 32<br />

La qualità dei servizi <strong>di</strong> connettività 36<br />

La sicurezza nel SPC 39<br />

I servizi d’Interoperabilità Evoluta<br />

e <strong>di</strong> Cooperazione Applicativa 43<br />

<strong>Il</strong> Centro <strong>di</strong> Cooperazione applicativa (SICA) 66<br />

<strong>Il</strong> progetto ICAR 88<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 3


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività:<br />

i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Introduzione<br />

I citta<strong>di</strong>ni e le imprese richiedono alla Pubblica Amministrazione <strong>di</strong> presentarsi<br />

come un interlocutore unico in grado <strong>di</strong> fornire una risposta utile e completa<br />

alle sue esigenze senza dover tener conto <strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse competenze <strong>del</strong>lo<br />

Stato centrale, <strong>del</strong>le Regioni e degli Enti Locali. <strong>Il</strong> Co<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

Digitale (CAD) ha garantito il loro “<strong>di</strong>ritto a richiedere ed ottenere l’uso <strong>del</strong>le<br />

tecnologie telematiche nelle comunicazioni con le Pubbliche Amministrazioni”.<br />

Per rispondere a queste esigenze e raggiungere gli obiettivi, semplici da<br />

enunciare, occorre incidere profondamente nel complessivo sistema <strong>di</strong> Information<br />

and Communication Technology <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione.<br />

E’ necessario costruire un’unica rete logica che colleghi le se<strong>di</strong> operative e progettare<br />

transazioni informatiche che consentano ai citta<strong>di</strong>ni ed imprese <strong>di</strong> operare<br />

con un unico “sportello” in<strong>di</strong>pendentemente dal numero <strong>di</strong> Amministrazioni<br />

coinvolte. A tal fine, le reti <strong>del</strong>le Amministrazioni debbono essere compatibili<br />

ed interconnesse, i sistemi informatici <strong>del</strong>le Amministrazioni devono utilizzare<br />

architetture e piattaforme tecnologiche che consentano alle applicazioni<br />

<strong>di</strong> cooperare tra <strong>di</strong> loro e debbono con<strong>di</strong>videre l’uso <strong>di</strong> archivi e software applicativi.<br />

<strong>Il</strong> tutto deve avvenire mantenendo ferme le competenze, le autonomie e<br />

le responsabilità <strong>del</strong>le Amministrazioni e garantendo la sicurezza dei sistemi.<br />

Questi compiti sono stati affidati dal CAD al <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività<br />

(SPC), definito, dal Decreto Legislativo come: “l’insieme <strong>di</strong> strutture organizzative,<br />

infrastrutture tecnologiche e regole tecniche, per lo sviluppo, la<br />

con<strong>di</strong>visione, l’integrazione e la circolarità <strong>del</strong> patrimonio informativo <strong>del</strong>la<br />

Pubblica Amministrazione, necessarie per assicurare l’interoperabilità e la<br />

cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi“.<br />

Una tale trasformazione dal punto <strong>di</strong> vista dei sistemi ICT, può, se opportunamente<br />

governata, costituire un’opportunità per realizzare efficienti forme<br />

<strong>di</strong> federalismo e <strong>di</strong> riorganizzazione dei processi, <strong>di</strong> sensibile miglioramento<br />

dei servizi e <strong>di</strong> crescita <strong>del</strong> mercato.<br />

<strong>Il</strong> <strong>di</strong>segno <strong>del</strong> SPC è avvenuto nell’ambito <strong>di</strong> una visione federale con<strong>di</strong>visa<br />

e il governo <strong>del</strong> sistema è affidato dal CAD alla Commissione <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento<br />

<strong>del</strong> SPC. Quest’ultima, presieduta dal Presidente <strong>del</strong> <strong>CNIPA</strong>, è composta<br />

da 16 rappresentanti <strong>del</strong>le Amministrazioni centrali e territoriali, otto<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 5


nominati con Decreto <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Consiglio e otto in<strong>di</strong>cati dalla<br />

Conferenza Unificata, ed è assistita per i compiti istruttori dalle strutture <strong>del</strong><br />

<strong>CNIPA</strong>. La Commissione <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento è preposta agli in<strong>di</strong>rizzi strategici<br />

<strong>del</strong> SPC ed ha i compiti <strong>di</strong>:<br />

• assicurare il raccordo tra le Amministrazioni pubbliche, nel rispetto<br />

<strong>del</strong>le funzioni e dei compiti spettanti a ciascuna <strong>di</strong> esse;<br />

• approvare le linee guida, le modalità operative e <strong>di</strong> funzionamento<br />

dei servizi e <strong>del</strong>le procedure per realizzare la cooperazione applicativa<br />

fra i servizi erogati dalle Amministrazioni;<br />

• promuovere l’evoluzione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo organizzativo e <strong>del</strong>l’architettura<br />

tecnologica <strong>del</strong> SPC in funzione <strong>del</strong> mutamento <strong>del</strong>le esigenze<br />

<strong>del</strong>le Pubbliche Amministrazioni e <strong>del</strong>le opportunità derivanti dalla<br />

evoluzione <strong>del</strong>le tecnologie;<br />

• promuovere la cooperazione applicativa fra le Pubbliche Amministrazioni,<br />

nel rispetto <strong>del</strong>le regole tecniche;<br />

• definire i criteri e verificarne l’applicazione in merito alla iscrizione,<br />

sospensione e cancellazione dagli elenchi dei fornitori qualificati<br />

SPC;<br />

• <strong>di</strong>sporre la sospensione e cancellazione dagli elenchi dei fornitori<br />

qualificati;<br />

• verificare la qualità e la sicurezza dei servizi erogati dai fornitori<br />

qualificati <strong>del</strong> SPC;<br />

• promuovere il recepimento degli standard necessari a garantire la<br />

connettività, l’interoperabilità <strong>di</strong> base e avanzata, la cooperazione<br />

applicativa e la sicurezza <strong>del</strong> <strong>Sistema</strong>.<br />

Con la supervisione <strong>del</strong>la Commissione, il <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività<br />

è <strong>di</strong>ventato un importante asset tecnologico <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione<br />

a vantaggio <strong>del</strong> paese e <strong>del</strong>le imprese che possono supportare un momento<br />

<strong>di</strong> innovazione e <strong>di</strong> <strong>di</strong>scontinuità che è all’attenzione <strong>del</strong>l’ICT europeo<br />

ed internazionale per le novità giuri<strong>di</strong>che, per gli standard adottati, per<br />

la capacità realizzativa sinora <strong>di</strong>mostrata e per la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> tutta la<br />

Pubblica Amministrazione.<br />

LE COMPONENTI DEL SPC: LA VISIONE D’INSIEME<br />

Un’infrastruttura <strong>di</strong> connettività, i servizi <strong>di</strong> interoperabilità e <strong>di</strong> coopera-<br />

6


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

zione applicativa, le applicazioni cooperanti costituiscono i tre strati <strong>del</strong>l’architettura<br />

tecnica <strong>del</strong> SPC.<br />

L’infrastruttura <strong>di</strong> connettività fornisce servizi <strong>di</strong> trasporto dati in IP-MPLS e<br />

si basa sulla interconnessione <strong>di</strong> reti <strong>di</strong> più operatori qualificati che garantiscono<br />

requisiti <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità, prestazioni e sicurezza “end-to-end” secondo<br />

livelli predefiniti contrattualmente. E’ presente una componente internazionale<br />

(RIPA) ed una componente nazionale <strong>di</strong> cui fanno panno parte sia<br />

il SPC multifornitore, sia le reti regionali. Tutte le reti sono interconnesse attraverso<br />

una struttura de<strong>di</strong>cata <strong>di</strong> interscambio (QXN) e costituiscono un’unica<br />

rete logica. Lo strato <strong>di</strong> connettività è completato da un Centro <strong>di</strong> Gestione<br />

(CG-SPC) in<strong>di</strong>pendente dagli operatori, che provvede alle verifiche<br />

relative alle prestazioni e coor<strong>di</strong>na la sicurezza <strong>di</strong> rete.<br />

<strong>Il</strong> sistema SPC promuove inoltre l’impiego nella Pubblica Amministrazione<br />

<strong>del</strong>la tecnologia VoIP che può essere supportata dallo strato <strong>di</strong> connettività.<br />

Lo strato <strong>di</strong> interoperabilità comprende quelle componenti e quelle attività <strong>di</strong><br />

Information Technology che oggi le Amministrazioni Pubbliche possono con<strong>di</strong>videre<br />

migliorando la propria efficienza (Shared Services). L’interoperabilità<br />

è una realtà consolidata per le Amministrazioni centrali che sin dal 1999 hanno<br />

con<strong>di</strong>viso, laddove possibile, servizi ed infrastrutture informatiche.<br />

In tale contesto si inseriscono i servizi <strong>di</strong>:<br />

• Progettazione e gestione <strong>di</strong> siti web<br />

• Gestione <strong>del</strong>le postazioni <strong>di</strong> lavoro ICT<br />

• Wan e Lan Management<br />

• System management<br />

• Servizi <strong>di</strong> posta elettronica<br />

• Servizi <strong>di</strong> posta elettronica certificata<br />

• Servizi <strong>di</strong> video comunicazione collaborativa<br />

• Servizi <strong>di</strong> firewall XML<br />

• Servizi <strong>di</strong> Identificazione, Autenticazione ed Autorizzazione<br />

La strada <strong>di</strong> cooperazione applicativa consente lo sviluppo ed il funzionamento<br />

<strong>di</strong> applicazioni cooperanti tra <strong>di</strong>verse Amministrazioni. L’architettura<br />

dei servizi <strong>di</strong> cooperazione applicativa – definita come SPCoop – impiega<br />

componenti tecnologici ed organizzativi <strong>di</strong>segnati in aderenza agli standard<br />

internazionali <strong>del</strong>la SOA (Service Oriented Architecture). Tra gli elementi<br />

costitutivi <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo sono:<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 7


• i “servizi applicativi” che, in analogia con i web services, forniscono<br />

un approccio ormai largamente <strong>di</strong>ffuso per la definizione, la pubblicazione<br />

e l’utilizzo dei servizi internet<br />

• gli “Accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> servizio” – memorizzati in una struttura <strong>di</strong> Registri<br />

pubblici – che specificano tutti gli elementi funzionali e tecnici, nonché<br />

gli SLA, necessari per l’invocazione <strong>del</strong> servizio<br />

• la “Porta <strong>di</strong> dominio” che costituisce l’infrastruttura standard <strong>di</strong> connessione<br />

<strong>di</strong> ogni P.A..<br />

• i “servizi <strong>di</strong> infrastruttura per la cooperazione e l’accesso” (SICA) che<br />

abilitano la cooperazione applicativa fra le Amministrazioni e l’accesso<br />

ai servizi resi <strong>di</strong>sponibili su SPL.<br />

<strong>Il</strong> mo<strong>del</strong>lo adottato consente un rapporto formalmente definito tra fornitore e fruitore<br />

dei servizi ed un’agevole ricerca dei servizi <strong>di</strong>sponibili, rendendo possibile la<br />

costruzione <strong>di</strong> processi integrati aggregando servizi elementari forniti da <strong>di</strong>verse<br />

P.A.. Tutto ciò salvaguardando l’autonomia funzionale e tecnica <strong>del</strong>le P.A. nella<br />

gestione <strong>del</strong>le basi dati e <strong>del</strong>le applicazioni afferenti i propri sistemi informativi.<br />

<strong>Il</strong> terzo livello <strong>del</strong>l’architettura è costituito dalle applicazioni cooperanti.<br />

Alcuni importanti progetti cooperativi recentemente sviluppati sono già in<br />

linea con il mo<strong>del</strong>lo. Tra questi si possono ricordare il progetto ICAR ed i<br />

progetti sviluppati dal Ministero <strong>del</strong> Lavoro.<br />

LE REGOLE TECNICHE E DI SICUREZZA: I PROTOCOLLI D’INTESA CON LE REGIONI<br />

<strong>Il</strong> CAD prevede l’emanazione <strong>di</strong> specifici regolamenti (DPCM e DPR) che<br />

hanno un determinante impatto nella costruzione <strong>di</strong> un sistema con<strong>di</strong>viso<br />

<strong>del</strong>l’ICT <strong>del</strong>la P.A.. In particolare la Commissione <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento <strong>del</strong><br />

SPC ha pre<strong>di</strong>sposto le Regole tecniche e <strong>di</strong> sicurezza, che saranno oggetto<br />

<strong>di</strong> un DPCM ai sensi <strong>del</strong>l’art. 71 <strong>del</strong> CAD, <strong>di</strong> grande rilievo per:<br />

• la definizione <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong>le Regioni nel SPC<br />

• l‘introduzione dei protocolli <strong>di</strong> intesa Cnipa / Regioni<br />

• la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> un sistema unico <strong>di</strong> sicurezza nelle connessioni<br />

• la puntualizzazione dei compiti affidati al Centro <strong>di</strong> interoperabilità<br />

e cooperazione applicativa SICA Servizi infrastrutturali <strong>di</strong> interoperabilità<br />

cooperazione ed accesso.<br />

<strong>Il</strong> ruolo <strong>del</strong>le Regioni<br />

Nelle Regole Tecniche si rafforza il ruolo <strong>del</strong>le Regioni definendole “Orga-<br />

8


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

nismi <strong>di</strong> attuazione e controllo”. Ad esse pertanto, “….per il relativo ambito<br />

<strong>di</strong> competenza, secondo un mo<strong>del</strong>lo federato e policentrico, compete la<br />

progettazione, realizzazione ed evoluzione <strong>del</strong> SPC secondo gli in<strong>di</strong>rizzi<br />

<strong>del</strong>la Commissione ed in conformità alle presenti Regole tecniche, nonché<br />

la responsabilità <strong>di</strong> assicurare che i servizi erogati dai fornitori qualificati rispettino<br />

i requisiti <strong>di</strong> qualità e sicurezza <strong>del</strong> SPC”.<br />

I protocolli <strong>di</strong> intesa Cnipa / Regioni<br />

Le Regole tecniche, prevedono che al fine <strong>di</strong> consentire al SPC uno sviluppo<br />

architetturale atto a garantire la natura federata, policentrica e non gerarchica<br />

<strong>del</strong> sistema, siano stipulati, tra il <strong>CNIPA</strong> e le Regioni, Protocolli d’Intesa che<br />

definiscono le azioni, le regole tecniche ed organizzative per consentire alle<br />

Amministrazioni <strong>del</strong> territorio <strong>del</strong>le Regioni <strong>di</strong> connettersi, <strong>di</strong> interoperare e<br />

<strong>di</strong> cooperare con le altre Amministrazioni <strong>del</strong> territorio nazionale, e quin<strong>di</strong><br />

centrali e locali, in modo sicuro, efficiente ed efficace e tenere conto <strong>del</strong>le infrastrutture<br />

realizzate e degli investimenti che le Amministrazioni <strong>del</strong> territorio<br />

<strong>del</strong>la Regione hanno già effettuato. Oltre a ciò sono definite le misure che<br />

tali Amministrazioni ed il <strong>CNIPA</strong> dovranno intraprendere per gestire i cambiamenti<br />

(change management) minimizzando i costi complessivi.<br />

Sono stati approvati dalla CdC i primi protocolli con Emilia Romagna, Toscana<br />

e Umbria, e sono in avanzato stato <strong>di</strong> perfezionamento i protocolli<br />

con le restanti Regioni. I Protocolli d’Intesa, ancorché fanno riferimento ai<br />

criteri sopra esposti, sono specializzati per tenere conto <strong>del</strong>le necessità <strong>di</strong><br />

ogni singola Regione. A titolo <strong>di</strong> esempio, <strong>di</strong> seguito si descrivono sommariamente<br />

i contenuti <strong>di</strong> massima dei Protocolli d’Intesa.<br />

Aspetti generali: negli aspetti generali è descritta la normativa <strong>di</strong> riferimento<br />

<strong>del</strong>la Regione sulla costituzione <strong>del</strong>la Community Network, gli scopi <strong>di</strong><br />

detta normativa e gli obiettivi e finalità e finalità <strong>del</strong> protocollo.<br />

Documentazione: sono in<strong>di</strong>viduate le misure per assicurare la compatibilità<br />

<strong>del</strong>le componenti <strong>del</strong> SPC alle Regole Tecniche <strong>del</strong> SPC, le misure per assicurare<br />

la compatibilità <strong>del</strong>la documentazione tecnica prodotta durante l’integrazione<br />

<strong>del</strong>le componenti <strong>del</strong> SPC alle Regole Tecniche e le misure per assicurare<br />

la riservatezza <strong>del</strong>la documentazione tecnica prodotta dai Fornitori <strong>del</strong> SPC.<br />

Misure <strong>di</strong> Governance <strong>del</strong>le componenti <strong>del</strong> SPC – Aspetti generali: sono definite<br />

le responsabilità <strong>del</strong>la Regione e <strong>del</strong> <strong>CNIPA</strong>, le modalità per realizzare<br />

lo sviluppo <strong>di</strong> nuovi servizi e l’evoluzione <strong>di</strong> servizi in esercizio. Oltre a ciò<br />

sono definiti sia l’organizzazione <strong>del</strong> Management che i compiti assegnati al<br />

Comitato Permanente congiunto responsabile <strong>del</strong>la gestione <strong>del</strong> Protocollo<br />

d’Intesa e sono regolamentati i flussi <strong>del</strong>le informazioni tra i fornitori.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 9


Misure <strong>di</strong> Governance <strong>del</strong>le componenti <strong>del</strong> SPC – Aspetti relativi alla Sicurezza:<br />

Vista l’importanza <strong>del</strong>la sicurezza sono definite le responsabilità<br />

<strong>del</strong>le azioni attribuite ad ogni soggetto coinvolto nella gestione <strong>del</strong>la sicurezza:<br />

<strong>CNIPA</strong>, Regione, CG SPC, Unità locale <strong>di</strong> sicurezza <strong>del</strong>la Regione,<br />

Unità locali <strong>di</strong> sicurezza territoriali soggette alle attività <strong>di</strong> monitoraggio<br />

<strong>del</strong>la Regione, CERT-SPC-C e CERT-SPC-R.<br />

Misure per l’integrazione <strong>del</strong>le componenti <strong>del</strong> SPC – Interazione con il<br />

CG-SPC: Le misure atte a garantire la completa integrazione <strong>del</strong>le componenti<br />

<strong>del</strong> SPC <strong>del</strong>la Regione con le componenti nazionali sono normate per<br />

definire i servizi <strong>di</strong> misura, le modalità <strong>di</strong> raccolta e <strong>di</strong>stribuzione dei dati<br />

resi dal CG SPC, gli obblighi <strong>di</strong> interfaccia con il CG-SPC che i Soggetti<br />

Monitorati (SM)devono sod<strong>di</strong>sfare e gli obblighi che il CG SPC ha nei confronti<br />

dei Soggetti Monitorati. Oltre a ciò sono definiti i compiti e le attribuzioni<br />

<strong>del</strong> CG-SPC Regionale (CG-SPC-R) qualora fosse istituito e le modalità<br />

per la con<strong>di</strong>visione dei risultati <strong>del</strong>le misure <strong>di</strong>rette e misure per facilitare<br />

la risoluzione <strong>del</strong>le controversie tra Amministrazioni e fornitori.<br />

Misure per l’integrazione <strong>del</strong>le componenti <strong>del</strong> SPC – Interazione con le infrastrutture<br />

<strong>di</strong> connettività: Sono definite le caratteristiche <strong>del</strong>la QXN e servizi<br />

resi, gli obblighi <strong>del</strong>la Regione ai fini <strong>del</strong>la connessione al SPC <strong>del</strong>le reti dei<br />

fornitori <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> connettività iscritti negli Elenchi regionali e le modalità <strong>di</strong><br />

realizzazione <strong>del</strong>le connessioni <strong>del</strong>la Community Network con la QXN.<br />

Misure per l’integrazione <strong>del</strong>le componenti <strong>del</strong> SPC – Interazione con il<br />

NIV-SPC: Sono definite le caratteristiche <strong>del</strong> NIV-SPC e servizi resi, gli obblighi<br />

<strong>del</strong>la Regione ai fini <strong>di</strong> abilitare in ambito SPC la comunicazione inter-dominio<br />

me<strong>di</strong>ante VoIP e le modalità <strong>di</strong> integrazione dei domini VoIP<br />

<strong>del</strong>la Regione con i domini VoIP <strong>del</strong>le Amministrazioni Centrali.<br />

Misure per il mutuo scambio <strong>del</strong> know how: Particolare cura è stata posta<br />

per in<strong>di</strong>viduare le misure per il mutuo scambio <strong>del</strong> know how tra il <strong>CNIPA</strong><br />

e le Amministrazioni. Allo scopo sono state definite le modalità <strong>di</strong> adesione<br />

ai servizi <strong>di</strong> assistenza e formazione erogati dal CG-SPC, le misure <strong>di</strong> supporto<br />

per l’istituzione dei Centri <strong>di</strong> Competenza, per l’istituzione degli<br />

Elenchi dei fornitori SPC regionali e per la certificazione dei servizi SPC<br />

erogabili in ambito regionale.<br />

Le reti <strong>di</strong> telecomunicazionI<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività, ha sicuramente tra i propri compiti proprio<br />

quello <strong>di</strong> assicurare la “connettività” tra le varie Pubbliche Amministrazioni e<br />

10


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

tra quest’ultime, i citta<strong>di</strong>ni e le imprese. La possibilità <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre e confrontare<br />

le informazioni è un elemento chiave per consentire alle stesse Amministrazioni<br />

<strong>di</strong> erogare i servizi in modo efficiente ed innovativo. L’interconnessione<br />

dovrà essere presente ad ogni livello, ovvero all’interno <strong>di</strong> un’Amministrazione,<br />

tra le varie Amministrazioni centrali, e tra le Amministrazioni centrali<br />

e le territoriali. Solo in tal modo i citta<strong>di</strong>ni e le imprese potranno relazionarsi<br />

con le Pubbliche Amministrazioni in modo veramente “amichevole” usufruendo<br />

<strong>del</strong> patrimonio informativo in possesso <strong>del</strong>le stesse da un qualunque “sportello<br />

pubblico”, reale o virtuale, a prescindere dall’Amministrazione che lo<br />

mette a <strong>di</strong>sposizione o dal luogo in cui questo si trova.<br />

<strong>Il</strong> primo passo da compiere è quin<strong>di</strong> interconnettere tutte le se<strong>di</strong> <strong>del</strong>la P.A.<br />

attraverso un’infrastruttura che permetta il massimo livello possibile <strong>di</strong> interazione<br />

tra le stesse. Nell’ambito <strong>del</strong> <strong>Sistema</strong> pubblico <strong>di</strong> Connettività, ciò è<br />

stato fatto sia a livello nazionale che internazionale. La RIPA, la Rete Internazionale<br />

<strong>del</strong>la P.A., interconnette tutte le se<strong>di</strong> estere <strong>del</strong>la P.A. italiana; la<br />

Rete Nazionale, interconnette già oggi la maggior parte <strong>del</strong>le se<strong>di</strong> <strong>del</strong>le P.A.<br />

sul nostro territorio.<br />

<strong>Il</strong> mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> rete adottato dal SPC è un mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> rete federato basato sulle<br />

affermate tecnologie IP/MPLS che consentono <strong>di</strong> garantire un’omogeneità<br />

completa dei servizi <strong>di</strong> rete, l’interoperabilità <strong>del</strong>le varie entità federate,<br />

la neutralità tecnologica verso le soluzioni <strong>di</strong> trasmissione utilizzate e il rispetto<br />

dei parametri prestazionali e qualitativi richiesti dalla Pubblica Amministrazione.<br />

La natura federata <strong>del</strong>la rete, si presta naturalmente alla gestione <strong>di</strong> reti<br />

multifornitore, consentendo anche <strong>di</strong> interconnettere le reti regionali attualmente<br />

esistenti o in via <strong>di</strong> sviluppo, consentendo <strong>di</strong> salvaguardare gli investimenti<br />

già effettuati sul territorio. La logica <strong>del</strong>la rete multifornitore consente<br />

anche <strong>di</strong> sfruttare al meglio le logiche <strong>di</strong> mercato per lo sviluppo <strong>del</strong>la<br />

rete e per mantenere i prezzi dei servizi ai migliori livelli <strong>di</strong> riferimento,<br />

concentrando gli eventuali investimenti <strong>di</strong>retti solo dove il mercato non risponde<br />

completamente alle esigenze.<br />

Di seguito, una descrizione <strong>del</strong>le due reti permetterà <strong>di</strong> comprendere le<br />

principali caratteristiche, anche innovative, <strong>del</strong>le due reti ed i servizi <strong>di</strong><br />

connettività erogati.<br />

LA RETE INTERNAZIONALE DELLA P.A. (RIPA)<br />

La Rete Internazionale <strong>del</strong>le P.A. (RIPA) è un intervento infrastrutturale che<br />

mette a fattor comune le esigenze <strong>di</strong> connettività e sicurezza <strong>del</strong>la Pubblica<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 11


Amministrazione Italiana per le se<strong>di</strong> internazionali. La con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong><br />

un’unica infrastruttura consente <strong>di</strong> razionalizzare i costi, <strong>di</strong> usufruire <strong>di</strong> una<br />

gestione centralizzata e <strong>di</strong> poter supportare applicazioni e servizi compatibili<br />

fra tutte le Amministrazioni. La rete adotta il protocollo IP-Mpls e garantisce<br />

sia i servizi <strong>di</strong> connettività IP Best Effort, sia servizi con qualità garantita<br />

per supportare applicazioni dati, voce ed immagini. Grande rilevanza assumono<br />

i servizi <strong>di</strong> sicurezza che prevedono la presenza <strong>di</strong> firewall in ogni<br />

sede ed una Certification Authority centralizzata. Una rappresentazione<br />

schematica dei servizi è riportata in figura.<br />

Per garantire alle Amministrazioni il miglior rapporto tra prestazioni e costi<br />

si sono previste tre <strong>di</strong>fferenti zone <strong>di</strong> pricing (zona A, B e C) caratterizzate<br />

dai <strong>di</strong>fferenti livelli <strong>di</strong> maturazione <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong>le telecomunicazioni in<br />

ambito mon<strong>di</strong>ale, e, conseguentemente, da una <strong>di</strong>versa <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> servizi<br />

e prezzi associati agli stessi.<br />

<strong>Il</strong> progetto è stato finanziato dal Comitato dei Ministri per la Società <strong>del</strong>l’Informazione<br />

(CMSI) per un importo complessivo <strong>di</strong> 17 milioni <strong>di</strong> euro a copertura<br />

dei costi <strong>di</strong> avvio <strong>del</strong>la rete. La procedura <strong>di</strong> gara, un appalto concorso<br />

con prequalifica in ambito europeo, è stata espletata dal <strong>CNIPA</strong> nel corso <strong>del</strong><br />

2004 ed è stata aggiu<strong>di</strong>cata il 23/12/2004 al RTI costituito dalle società EDS –<br />

Infonet. Quest’ultima società è stata successivamente acquisita da BT.<br />

Lo schema contrattuale RIPA prevede la sottoscrizione <strong>di</strong> un Contratto quadro<br />

per la fornitura <strong>di</strong> “Servizi <strong>di</strong> Rete Internazionale <strong>del</strong>le P.A.” tra l’aggiu<strong>di</strong>catario<br />

<strong>del</strong>la gara ed il <strong>CNIPA</strong> in rappresentanza <strong>del</strong>le Amministrazioni e<br />

contratti esecutivi da parte <strong>del</strong>le Amministrazioni aderenti.<br />

12


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

La RIPA è una realtà operativa che collega 4 Amministrazioni (Ministero degli<br />

Affari Esteri, Ministero <strong>del</strong>la Difesa, Agenzia <strong>del</strong>le Dogane e l’Agenzia<br />

Nazionale Italiana <strong>del</strong> Turismo) per un totale <strong>di</strong> circa 450 siti <strong>di</strong>stribuiti in<br />

oltre 130 paesi. La totalità dei siti è stata realizzata dal RTI vincitore <strong>del</strong>la<br />

gara e collaudata dal <strong>CNIPA</strong> e dalle Amministrazioni che hanno preso in<br />

carico la gestione <strong>del</strong>le proprie reti ed hanno ultimato la fase <strong>di</strong> realizzazione<br />

anche con l’ eventuale migrazione dalle reti preesistenti.<br />

In questi anni l’offerta <strong>di</strong> servizi base RIPA si è evoluta per tener conto <strong>del</strong>le<br />

nuove esigenze rappresentate dalle Amministrazioni e consentire lo sviluppo<br />

<strong>di</strong> nuove applicazioni. Tra i nuovi servizi i servizi VOIP (Integrato standard<br />

e Bluefield) ed il servizio MobileXpress sono i più significativi.<br />

La sinergia tra il <strong>CNIPA</strong>, le Amministrazioni ed il RTI RIPA è stata proficua<br />

ed assidua ed ha consentito <strong>di</strong> traguardare un obiettivo ambizioso, un mo<strong>del</strong>lo<br />

unico in Europa, che è quello <strong>di</strong> un’Infrastruttura <strong>di</strong> Rete Internazionale<br />

con<strong>di</strong>visa tra le P.A. italiane che hanno se<strong>di</strong> all’estero.<br />

<strong>Il</strong> Raggruppamento Temporaneo <strong>di</strong> Imprese costituito dalle Società EDS e<br />

BT-Infonet ha curato la realizzazione e gestisce l’esercizio <strong>del</strong>la rete RIPA.<br />

La società mandataria, EDS, avvalendosi <strong>del</strong>la pregressa esperienza nel settore<br />

<strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione, ha svolto un ruolo primario nello sviluppo<br />

dei servizi riguardanti la Sicurezza, il Call Center per la gestione dei<br />

malfunzionamenti, il <strong>Sistema</strong> <strong>di</strong> Monitoraggio <strong>del</strong>la Qualità dei Servizi<br />

(SMQS). La società BT Infonet, per la sua peculiarità nel campo <strong>del</strong>le reti, si<br />

è focalizzata sugli aspetti riguardanti i servizi <strong>di</strong> connettività, l’accesso ad<br />

Internet ed i servizi VoIP.<br />

RIPA – La visione <strong>di</strong> EDS-British Telecom<br />

L’infrastruttura RIPA utilizza la dorsale MPLS <strong>di</strong> BT che per la sua estensione<br />

geografica è tra le realtà più rilevanti in ambito mon<strong>di</strong>ale. Difatti<br />

con i suoi oltre 1250 PoP collega più <strong>di</strong> 170 paesi nel mondo in oltre<br />

3.000 città con una dorsale che si estende per circa un milione <strong>di</strong> chilometri<br />

<strong>di</strong> circuiti e trunk/giunzioni. La rete è in grado <strong>di</strong> trasportare servizi<br />

dati, voce e video e prevede un’architettura gerarchica che si sviluppa su<br />

quattro livelli.<br />

• Centri <strong>di</strong> instradamento/commutazione Globali /Global Switching<br />

Centres: rappresentano il nucleo <strong>del</strong>la rete (primo livello). I Centri sono<br />

interconnessi tra loro da circuiti in fibra ottica con capacità trasmissiva<br />

compresa tra 45 Mbps e 2,5 Gbps. Attualmente questo livello<br />

<strong>di</strong> rete è costituito da oltre 70 dorsali <strong>di</strong>slocate in oltre 40 Stati.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 13


• Siti <strong>di</strong> instradamento Regionale/Regional Switching Sites: costituiscono<br />

il secondo livello <strong>del</strong>la rete e comprendono130 No<strong>di</strong> Regionali<br />

<strong>di</strong>slocati in 52 Stati con velocità d’accesso per gli utenti compresa tra<br />

2 Mbps e 45 Mbps.<br />

• No<strong>di</strong> Paese/In-Country Nodes: è il terzo livello <strong>del</strong>la rete ed è costituito<br />

da 160 no<strong>di</strong> locali <strong>di</strong>slocati in 54 Stati con capacità d’accesso<br />

per gli utenti fino a 155 Mbps.<br />

• Soluzioni <strong>di</strong> Accesso Locale/Local Access Solutions: riguardano l’insieme<br />

<strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> accesso alla rete che possono essere realizzati utilizzando<br />

tutte le tecnologie trasmissive <strong>di</strong>sponibili (Linee affittate, X-<br />

DSL, Internet, satellite ecc.) consentendo velocità <strong>di</strong> accesso fino a<br />

155 Mbps.<br />

L’intera rete offre il supporto per meccanismi <strong>di</strong> Quality of Service (QoS)<br />

End-to-End con <strong>di</strong>stinte classi <strong>di</strong> servizio per una dettagliata gestione <strong>del</strong>le<br />

<strong>di</strong>fferenti necessità <strong>di</strong> trasporto <strong>del</strong>le informazioni.<br />

Le figure seguenti illustrano la Rete BT:<br />

L’intera rete mon<strong>di</strong>ale <strong>del</strong> progetto RIPA è stata sud<strong>di</strong>visa logicamente in tre<br />

aree geografiche per ognuna <strong>del</strong>le quali è stato previsto l’impiego <strong>di</strong> un nodo<br />

locale (HUB) per la fornitura <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> accesso ad Internet e <strong>di</strong> supporto.<br />

14


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Le varie se<strong>di</strong> remote <strong>del</strong>le Amministrazioni partecipanti sono assegnate, per<br />

competenza geografica, all’HUB più vicino che utilizzeranno preferenzialmente,<br />

potendo comunque sfruttarne uno degli altri nel caso <strong>di</strong> eventi <strong>di</strong>sastrosi<br />

che dovessero rendere inaccessibile quello <strong>di</strong> riferimento.<br />

Gli HUB <strong>del</strong>la RIPA risiedono presso i no<strong>di</strong> principali <strong>di</strong> interscambio Internet<br />

<strong>di</strong> BT Infonet e sono <strong>di</strong>rettamente connessi alla dorsale MPLS <strong>di</strong> BT, offrendo<br />

la massima garanzia in termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità, <strong>di</strong> capacità <strong>di</strong> banda<br />

e gestione <strong>del</strong>le classi <strong>di</strong> Qualità <strong>del</strong> Servizio (QoS)<br />

<strong>Il</strong> traffico originato dalle se<strong>di</strong> remote e <strong>di</strong>retto verso Internet è soggetto al<br />

controllo <strong>di</strong> firewall che utilizzano meccanismi <strong>di</strong> analisi e filtraggio avanzato<br />

dei pacchetti IP. La Sicurezza è garantita sia a livello centrale dal Security<br />

Operation Center (SOC) sia a livello periferico (se<strong>di</strong> remote).<br />

Per assicurare un adeguato livello <strong>di</strong> protezione alle se<strong>di</strong> remote fortemente<br />

esposte e, spesso, con limitate competenze tecniche locali, è stato realizzato<br />

un mo<strong>del</strong>lo che prevede presso ogni sede la presenza <strong>di</strong> un <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong><br />

sicurezza integrato (Porta <strong>di</strong> Rete) che assicura le funzionalità <strong>di</strong> controllo<br />

<strong>del</strong> traffico (prevenzione <strong>del</strong>le intrusioni). Inoltre il traffico scambiato fra le<br />

se<strong>di</strong> <strong>del</strong>le Amministrazioni è trasportato tramite tunnel crittografici de<strong>di</strong>cati.<br />

<strong>Il</strong> centro <strong>di</strong> Gestione RIPA<br />

<strong>Il</strong> Centro <strong>di</strong> Gestione RIPA è localizzato in Roma ed è attivo e presi<strong>di</strong>ato 24<br />

ore al giorno per tutto l’anno. Comprende due importanti strutture:<br />

• <strong>Il</strong> Centro <strong>di</strong> Sicurezza RIPA (SOC)<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 15


• <strong>Il</strong> Call Center<br />

<strong>Il</strong> SOC, oltre a gestire la Certification Authority, svolge le funzionalità <strong>di</strong> monitoraggio<br />

proattivo e continuo (24h x 365gg) <strong>di</strong> tutti gli elementi <strong>di</strong> sicurezza<br />

gestiti dal RTI EDS – BT Infonet, provvedendo sia al controllo in tempo<br />

reale <strong>del</strong>le situazioni <strong>di</strong> pericolo, sia alla produzione <strong>di</strong> reportistica con<br />

cadenze prestabilite.<br />

<strong>Il</strong> Call Center fornisce supporto telefonico a tutte le se<strong>di</strong> estere <strong>del</strong>le Amministrazioni<br />

per tutte le problematiche riguardanti i servizi RIPA (connettività,<br />

sicurezza, ecc.).<br />

I nuovi servizi RIPA<br />

<strong>Il</strong> listino <strong>di</strong> servizi RIPA si è evoluto per tener conto <strong>del</strong>le nuove esigenze<br />

rappresentate dalle Amministrazioni. Tra i nuovi servizi ricor<strong>di</strong>amo i servizi<br />

VOIP e MobileXpress.<br />

<strong>Il</strong> servizio Voice Over IP RIPA prevede due tipologie <strong>di</strong> soluzione:<br />

1. il Servizio VoIP Integrato Standard;<br />

2. il Servizio VoIP Bluefield.<br />

<strong>Il</strong> VOIP Integrato Standard consente alle Amministrazioni <strong>di</strong> trasportare il<br />

traffico voce sulla infrastruttura RIPA mantenendo i centralini telefonici già<br />

esistenti presso le se<strong>di</strong>. <strong>Il</strong> VOIP Bluefield, invece, prevede l’uso <strong>di</strong> terminali<br />

VoIP collegati tramite rete locale (LAN) al router oppure al firewall RIPA. E’<br />

previsto sia l’uso <strong>di</strong> apparati VOIP wired che wireless.<br />

Entrambe le soluzioni consentono agli utenti finali <strong>di</strong> utilizzare la rete RIPA<br />

per il trasporto <strong>del</strong> traffico telefonico con un evidente abbattimento dei costi.<br />

<strong>Il</strong> <strong>di</strong>agramma sottostante illustra la soluzione VOIP implementata dal RTI<br />

EDS – BT Infonet (ve<strong>di</strong> figura pagina a fianco).<br />

<strong>Il</strong> servizio MobileXpress è un pacchetto applicativo che consente agli utenti<br />

RIPA <strong>di</strong> collegarsi alla rete <strong>del</strong>l’Amministrazione <strong>di</strong> appartenenza in qualsiasi<br />

momento e da qualsiasi punto nel mondo. La soluzione utilizza un insieme<br />

<strong>di</strong>versificato <strong>di</strong> tecnologie (PSTN, WiFi, ecc.) permettendo agli utenti<br />

Mobili <strong>del</strong>le Amministrazioni che sono spesso in viaggio <strong>di</strong> lavorare da remoto.<br />

L’utente inserisce la sua username e password, e, attraverso una numerazione<br />

gratuita per gli accessi PSTN/ISDN o utilizzando i 19.000 hotspots wireless<br />

nel mondo (in alberghi, aeroporti etc.), riesce ad accedere alle informazioni<br />

e alle applicazioni <strong>di</strong> cui ha bisogno.<br />

16


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

La figura illustra l’interfaccia grafica <strong>del</strong> MobileXpress.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 17


LA RETE NAZIONALE DEL SISTEMA PUBBLICO DI CONNETTIVITÀ<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività è l’infrastruttura sulla quale si realizzeranno<br />

tutti i servizi informatici e <strong>di</strong> telecomunicazione <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione<br />

<strong>del</strong> nostro paese. Rappresenta la cornice all’interno <strong>del</strong>la<br />

quale fornitori qualificati erogano servizi ad alto contenuto tecnologico dei<br />

quali le Amministrazioni si avvalgono nel continuo processo <strong>di</strong> modernizzazione<br />

e <strong>di</strong> efficienza <strong>del</strong> nostro Paese.<br />

In particolare la Rete nazionale <strong>del</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività è una<br />

<strong>del</strong>le maggiori infrastrutture telematiche pubbliche a livello internazionale<br />

e la più grande in Europa. Pienamente operativa dal primo novembre 2007,<br />

con la sua nascita sostituisce la RUPA - Rete Unitaria <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione<br />

(attiva dal 1999).<br />

La Rete IP <strong>del</strong> SPC attraverso 16.000 collegamenti ad alta velocità connette<br />

tra loro le se<strong>di</strong> ed i centri <strong>di</strong> elaborazione dati <strong>di</strong> 59 Amministrazioni centrali<br />

e oltre 300 Amministrazioni territoriali fornendo il supporto per l’integrazione<br />

<strong>del</strong>le applicazioni e l’erogazione <strong>di</strong> servizi avanzati. In particolare<br />

rappresenta l’infrastruttura abilitante all’utilizzo su larga scala dei servizi innovativi<br />

come il VoIP (che si traduce nell’azzeramento dei costi <strong>del</strong> traffico<br />

telefonico sulla rete all’interno <strong>del</strong>la P.A.), videoconferenze, trasmissioni<br />

WiFi e WiMax, posta elettronica certificata, ecc..<br />

Grazie al ruolo affidato al <strong>CNIPA</strong> <strong>di</strong> aggregatore <strong>del</strong>la domanda <strong>di</strong> servizi<br />

<strong>di</strong> connettività per la Pubblica Amministrazione, la realizzazione <strong>del</strong> SPC<br />

non ha comportato alcuna spesa per investimenti da parte <strong>del</strong>lo Stato, anzi<br />

ha determinato il conseguimento <strong>di</strong> notevoli risparmi e l’acquisizione<br />

<strong>di</strong> una capacità cooperativa senza precedenti tra le varie Amministrazioni.<br />

La spesa annuale per la Pubblica Amministrazione centrale per la propria<br />

interconnessione dati si è più che <strong>di</strong>mezzata, passando da 130 milioni<br />

<strong>di</strong> euro <strong>del</strong> 2005 a 54 milioni <strong>di</strong> euro attuali, ma con prestazioni incrementate.<br />

La capacità aggregata <strong>di</strong> trasporto dati è infatti passata da 29,3<br />

Gigabit/sec a 70 Gigabit/sec. Le Amministrazioni hanno così potuto in<strong>di</strong>rizzare<br />

le proprie risorse economiche anche verso i servizi innovativi <strong>di</strong><br />

sicurezza, i servizi VoIP (il cui utilizzo è <strong>di</strong>sposto dalla Legge Finanziaria<br />

2008) ed i servizi <strong>di</strong> connettività wireless tutti presenti nelle offerte <strong>di</strong> servizi<br />

SPC.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività rappresenta un’innovazione non solo<br />

tecnica, ma anche amministrativa e gestionale. La realizzazione <strong>del</strong>la Rete<br />

nazionale è stata infatti affidata me<strong>di</strong>ante gara pubblica a quattro operatori<br />

<strong>di</strong> telecomunicazione: RTI Fastweb/EDS, BT-Italia, Wind e Telecom Italia.<br />

18


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Grazie all’innovativo mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> gara i quattro operatori, dopo la competizione<br />

per in<strong>di</strong>viduare il prezzo più basso, hanno accettato l’allineamento<br />

dei propri prezzi unitari offerti permettendo così <strong>di</strong> raggiungere l’ambizioso<br />

obiettivo <strong>di</strong> realizzare un contesto multifornitore nel quale i <strong>di</strong>versi operatori<br />

forniscono gli stessi servizi ai medesimi prezzi.<br />

Come previsto dal bando <strong>di</strong> gara, tali imprese hanno inoltre costituito nel<br />

luglio 2006 la Società consortile per la realizzazione <strong>del</strong>la Qualified eXchange<br />

Network (QXN), infrastruttura che interconnette le reti <strong>del</strong>le stesse<br />

società, le reti regionali esistenti e le reti dei fornitori che in futuro si qualificheranno<br />

per erogare servizi SPC.<br />

La presenza <strong>di</strong> infrastrutture con<strong>di</strong>vise per il collegamento <strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse reti<br />

consente <strong>di</strong> realizzare l’interconnessione <strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse reti federate, permettendo<br />

sia il collegamento <strong>del</strong>le reti comunitarie qualificate (QCN), realizzate<br />

dalle Regioni per connettere le Amministrazioni Territoriali, sia l’espansione<br />

<strong>del</strong> collegamento ad altri fornitori qualificati.<br />

L’architettura <strong>del</strong>la rete nazionale si completa con la realizzazione <strong>del</strong> Centro<br />

<strong>di</strong> supervisione, gestito da IBM e Sirti, a garanzia super partes <strong>del</strong>la qualità<br />

dei servizi forniti e per il coor<strong>di</strong>namento <strong>del</strong>le attività connesse alla sicurezza.<br />

<strong>Il</strong> Centro svolge quin<strong>di</strong> misure <strong>di</strong> terza parte <strong>del</strong>le prestazioni dei<br />

servizi <strong>di</strong> connettività forniti sulla rete e rappresenta un elemento fondamentale<br />

e qualificante <strong>del</strong>l’organizzazione <strong>del</strong>la sicurezza <strong>del</strong>l’intero SPC.<br />

Aspetto peculiare <strong>del</strong> <strong>Sistema</strong> è quin<strong>di</strong> la sua capacità <strong>di</strong> integrare, nell’ambito<br />

<strong>di</strong> un’unica architettura coerente, più fornitori <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> telecomunicazioni<br />

che, interagendo tra loro attraverso la rete <strong>di</strong> interconnessione <strong>del</strong><br />

SPC (la Qualified eXchange Network), realizzano un <strong>Sistema</strong> unico in grado<br />

<strong>di</strong> erogare servizi “end to end” sino alla massima qualità oggi consentita<br />

dalla tecnologia, in un ambiente controllato e sicuro.<br />

<strong>Il</strong> <strong>CNIPA</strong> si è impegnato a fondo sul progetto mettendo in campo tutta la<br />

propria capacità <strong>di</strong> realizzare e <strong>di</strong> gestire progetti complessi, nonché la sua<br />

conoscenza <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali<br />

acquisita ormai in anni <strong>di</strong> proficua e stretta collaborazione.<br />

Progetti come il SPC non sarebbero infatti nemmeno immaginabili senza<br />

una consolidata esperienza organizzativa, dotata <strong>di</strong> specifiche competenze<br />

e professionalità, che consentano <strong>di</strong> realizzare, in un unico <strong>di</strong>segno<br />

coerente, tanto gli in<strong>di</strong>spensabili interventi normativi, quanto sofisticati capitolati<br />

tecnici. Grazie al SPC le Amministrazioni si integreranno sempre <strong>di</strong><br />

più, non solo in termini tecnologici ma anche organizzativi per una sempre<br />

più efficiente ed efficace erogazione dei propri servizi ai citta<strong>di</strong>ni ed alle<br />

imprese.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 19


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività ha un’architettura <strong>di</strong>stribuita che consente<br />

lo scambio telematico <strong>di</strong> informazioni tra le Pubbliche Amministrazioni<br />

attraverso le reti <strong>di</strong> una pluralità <strong>di</strong> fornitori Qualificati (Q-ISP) e <strong>di</strong> reti<br />

regionali (Q-CN) interconnesse dalla QXN.<br />

Si realizza così un dominio unico <strong>di</strong> comunicazione tra le P.A., caratterizzato<br />

da elevati standard <strong>di</strong> qualità e sicurezza e costituito da più ambiti<br />

omogenei che coinvolgono <strong>di</strong>fferenti soggetti:<br />

20


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

• un ambito Intranet costituito dal dominio interno alla singola P.A. che<br />

connette tutte le se<strong>di</strong> <strong>del</strong>la stessa <strong>di</strong>stribuite sul territorio. Per ogni P.A.,<br />

questo ambito, è oggetto <strong>di</strong> fornitura da parte <strong>di</strong> un unico Q-ISP;<br />

• un ambito Internet <strong>di</strong> interazione tra le singole P.A. e gli utenti esterni<br />

ad esse, fruitori dei servizi erogati dalle stesse. E’, in pratica, l’ambito<br />

che consente alle singole Amministrazioni <strong>di</strong> interagire con<br />

utenti o servizi presenti sulla Big Internet;<br />

• un ambito Infranet che interconnette tra loro le singole P.A., siano<br />

esse assegnate allo stesso fornitore, o, per il tramite <strong>del</strong>la QXN (Qualified<br />

eXchange Network), a Q-ISP <strong>di</strong>versi. Questo ambito può coinvolgere<br />

oltre alle infrastrutture dei singoli Q-ISP anche la rete <strong>di</strong> interconnessione<br />

QXN.<br />

Attraverso questi ambiti <strong>di</strong> comunicazione, le P.A. potranno inoltre usufruire<br />

a breve anche dei servizi erogati da alcune infrastrutture con<strong>di</strong>vise SPC,<br />

quali il NIV (Nodo <strong>di</strong> Interconnessione Voip) ed i Centri Servizio per la Cooperazione<br />

Applicativa e per l’Interoperabilità Evoluta, che saranno progressivamente<br />

interconnesse alla QXN e, quin<strong>di</strong>, integrate nell’architettura <strong>del</strong><br />

SPC.<br />

Infine, a supporto <strong>del</strong>l’azione <strong>di</strong> governo <strong>del</strong> SPC, operata dal <strong>CNIPA</strong>, vi è<br />

poi il Centro <strong>di</strong> Gestione <strong>del</strong> SPC (CG-SPC) che svolge un ruolo <strong>di</strong> terza<br />

parte nei confronti dei Q-ISP e degli altri soggetti deputati alla gestione <strong>del</strong>le<br />

infrastrutture con<strong>di</strong>vise, avendo il duplice mandato <strong>di</strong> essere garante <strong>del</strong><br />

processo <strong>di</strong> monitoraggio e validazione dei Livelli <strong>di</strong> Servizio forniti agli<br />

utenti e <strong>del</strong> livello <strong>di</strong> sicurezza <strong>del</strong>l’intero SPC.<br />

SPC – La visione <strong>di</strong> Fastweb-EDS<br />

Nel 2006 il RTI Fastweb-EDS si è aggiu<strong>di</strong>cata il 60% <strong>del</strong>la fornitura <strong>del</strong>la gara<br />

ban<strong>di</strong>ta dal <strong>CNIPA</strong>. E’ nato così un sistema telematico federato, per sod<strong>di</strong>sfare<br />

le esigenze <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione centrale e locale, con<strong>di</strong>viso<br />

dagli enti locali e coor<strong>di</strong>nato da un’apposita Commissione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.<br />

Nella prima fase <strong>del</strong> progetto SPC, Fastweb-EDS ha attivato il servizio <strong>di</strong><br />

connettività a banda larga in oltre cinquemila se<strong>di</strong> <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione<br />

centrale. Gli Enti possono comunicare tra loro e con altre Pa sfruttando<br />

i vantaggi <strong>del</strong>la fibra ottica e <strong>del</strong>l’alta velocità. Questo si traduce in<br />

una maggiore efficacia dei processi, in un miglioramento <strong>del</strong>la produttività<br />

<strong>del</strong> personale nelle varie se<strong>di</strong>, e quin<strong>di</strong> nella maggiore rapi<strong>di</strong>tà e precisione<br />

nel fornire i servizi ai citta<strong>di</strong>ni.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 21


22<br />

Con la seconda fase che si è appena aperta, Fastweb si propone <strong>di</strong> contribuire<br />

ulteriormente all’evoluzione tecnologica <strong>del</strong>la P.A. con l’introduzione<br />

dei servizi tecnologici più innovativi compresi nel SPC.<br />

In particolare Fastweb intende contribuire all’introduzione dei servizi VoIP<br />

in linea con le in<strong>di</strong>cazioni <strong>del</strong>la Finanziaria 2008. In tal senso Fastweb sta<br />

già provvedendo ad introdurre il servizio basato sulla nuova tecnologia (sulla<br />

quale si fonda da sempre la fonia fornita da Fastweb a tutti i suoi clienti<br />

consumer e business) presso alcune importanti P.A. centrali: in particolare è<br />

stato recentemente varato il progetto VoIP per INAIL, che prevede l’adozione<br />

<strong>di</strong> oltre 15.000 telefoni IP su oltre 200 se<strong>di</strong> <strong>del</strong>l’Amministrazione.<br />

A testimonianza <strong>del</strong> suo impegno per il SPC, Fastweb ha deciso <strong>di</strong> rendere<br />

più performante, sicura ed affidabile<br />

la piattaforma <strong>di</strong> rete su cui è<br />

basato il progetto <strong>del</strong> <strong>Sistema</strong><br />

<strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività con nuovi<br />

investimenti. In alcuni casi gli<br />

Enti pubblici sfruttano ancora<br />

vecchi cavi in rame che non garantiscono<br />

una qualità ottimale.<br />

L’obiettivo <strong>di</strong> Fastweb è sostituire<br />

i collegamenti a banda stretta in<br />

rame con la fibra ottica, più efficiente<br />

e affidabile, almeno sulle<br />

principali se<strong>di</strong> <strong>del</strong>le Amministrazioni, in modo da andare incontro alle esigenze<br />

<strong>del</strong>la P.A..<br />

L’obiettivo <strong>di</strong> Fastweb, coerentemente con la sua filosofia aziendale legata all’innovazione,<br />

è ridurre l’inefficienza e dare un contributo tangibile al rinnovo<br />

<strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione perché possa essere sempre più a servizio<br />

<strong>del</strong> citta<strong>di</strong>no, favorendo contemporaneamente l’efficacia e l’efficienza<br />

<strong>del</strong>le prestazioni erogate. Per questo Fastweb sta promuovendo il progetto<br />

SPC anche presso le Pubbliche Amministrazioni locali, così da estendere l’efficienza<br />

anche ai processi comunicativi tra la P.A. centrale e gli Enti periferici.<br />

Le ricadute sul sistema sono destinate a determinare effetti positivi non solo<br />

in termini funzionali ed economici, ma anche pratici per i citta<strong>di</strong>ni e le imprese.<br />

<strong>Il</strong> contributo alla maggior efficienza e produttività <strong>del</strong> nostro settore<br />

pubblico sarà tangibile, a tutto vantaggio non soltanto <strong>del</strong>l’utente ma <strong>del</strong>l’intero<br />

sistema Paese che vedrà ridotte le <strong>di</strong>seconomie <strong>del</strong> servizio pubblico<br />

riconducibili a infrastrutture non al passo con i tempi e con l’evoluzione<br />

<strong>del</strong>la domanda e <strong>del</strong>l’offerta.


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

SPC – La visione <strong>di</strong> British Telecom<br />

Fin dal momento in cui il <strong>CNIPA</strong> ha indetto la gara multifornitore per il <strong>Sistema</strong><br />

<strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività, BT ha ritenuto <strong>di</strong> poter giocare un ruolo <strong>di</strong><br />

rilievo nella realizzazione <strong>del</strong>la nuova rete unitaria per la Pubblica Amministrazione.<br />

Abbiamo infatti visto nella nuova piattaforma <strong>di</strong> comunicazione, l’elemento<br />

<strong>di</strong> partenza <strong>del</strong>la nostra strategia <strong>di</strong> offerta alla P.A., una sorta <strong>di</strong> prerequisito<br />

essenziale per poter fornire anche alle Pubbliche Amministrazioni, sia<br />

centrali che locali, le soluzioni che, oramai da anni, BT è in grado <strong>di</strong> offrire<br />

alle gran<strong>di</strong> Aziende italiane.<br />

Da subito il progetto ha confermato il suo grande potenziale e il valore aggiunto<br />

che, grazie all’esperienza <strong>del</strong> <strong>CNIPA</strong> e <strong>di</strong> tutti i partner coinvolti, potrà<br />

dare al complesso mondo <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione e all’intero <strong>Sistema</strong><br />

Paese.<br />

<strong>Il</strong> gruppo BT è sempre stato orientato<br />

a sviluppare sulle proprie infrastrutture<br />

<strong>di</strong> telecomunicazione, servizi<br />

e soluzioni a valore aggiunto<br />

per i propri clienti. In questa ottica<br />

va, ad esempio, interpretata la recente<br />

acquisizione <strong>di</strong> I.Net, società<br />

leader nel segmento dei servizi <strong>di</strong><br />

Data Center e Sicurezza, con la<br />

conseguente integrazione <strong>del</strong> suo<br />

portafoglio d’offerta all’interno <strong>del</strong>le soluzioni BT.<br />

Questa stessa strategia è perseguita da SPC, che è in grado <strong>di</strong> offrire non solo<br />

semplice connettività ma una suite <strong>di</strong> soluzioni e servizi ad alto valore<br />

aggiunto.<br />

Con queste premesse, SPC può veramente <strong>di</strong>ventare il “sistema connettivo”<br />

a livello nazionale, valido per tutta la P.A., centrale e locale, e quin<strong>di</strong> permettere<br />

la realizzazione <strong>di</strong> una piattaforma unica e integrata <strong>di</strong> servizi ICT,<br />

sempre più ricchi <strong>di</strong> funzionalità e facili da usare. Già oggi si contano numerose<br />

richieste <strong>di</strong> servizi SPC da parte <strong>di</strong> Amministrazioni locali, regioni,<br />

province, comuni.<br />

Inoltre l’esperienza SPC sta riscuotendo molto interesse anche all’estero.<br />

Come BT Italia ci troviamo molto spesso a dover sod<strong>di</strong>sfare richieste <strong>di</strong> informazioni<br />

da parte <strong>di</strong> colleghi BT che seguono il mercato <strong>del</strong>la Pubblica<br />

Amministrazione in altre nazioni e che vogliono conoscere in modo appro-<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 23


fon<strong>di</strong>to le funzionalità tecniche ed amministrative <strong>del</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong><br />

Connettività italiano.<br />

In conclusione, una breve considerazione sui futuri sviluppi <strong>del</strong> SPC.<br />

Come già detto la strategia <strong>del</strong> gruppo BT punta a sviluppare sempre più<br />

servizi a valore in ambito ICT, sfruttando le potenzialità <strong>di</strong> un network nazionale<br />

ed internazionale <strong>di</strong> prim’or<strong>di</strong>ne (tra l’altro, siamo anche i fornitori<br />

<strong>del</strong>la rete internazionale RIPA).<br />

Questa esperienza può essere <strong>di</strong> grande utilità per il <strong>CNIPA</strong> che sta sviluppando<br />

un percorso analogo a servizio <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione italiana,<br />

riteniamo quin<strong>di</strong> sia opportuno sostenerlo cominciando proprio dalle<br />

piattaforme <strong>di</strong> servizio SPC attuali.<br />

Questa è una visione che dobbiamo necessariamente con<strong>di</strong>videre tutti e<br />

che può ulteriormente alimentare quel circolo virtuoso tale da portare al rapido<br />

miglioramento dei servizi al citta<strong>di</strong>no e alla conseguente efficacia ed<br />

efficienza <strong>di</strong> tutto l’apparato pubblico.<br />

SPC – La visione <strong>di</strong> Wind<br />

Wind ha compreso sin dalle prime fasi <strong>di</strong> definizione <strong>del</strong> progetto, che risalgono<br />

al 2005, l’importanza che il <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività avrebbe<br />

assunto nello sviluppo <strong>del</strong>le infrastrutture e piattaforme avanzate <strong>di</strong> telecomunicazioni<br />

a supporto <strong>di</strong> un sempre più elevato livello <strong>di</strong> servizio ai citta<strong>di</strong>ni<br />

ed alle imprese <strong>del</strong> Paese che le Amministrazioni Pubbliche sono chiamate<br />

ad assolvere.<br />

La nostra partecipazione che, con il passare degli anni, si è fatta sempre più<br />

fattiva e convinta, è sfociata nella riconferma <strong>del</strong> commitment <strong>di</strong> tutta l’azienda,<br />

con la determinazione <strong>di</strong> portare un contributo <strong>di</strong>stintivo sul mercato<br />

<strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione.<br />

<strong>Il</strong> forte focus sui servizi ed applicazioni, in luogo <strong>di</strong> quello sulla pura connettività,<br />

le <strong>di</strong>mensioni in gioco, il respiro temporale <strong>del</strong> progetto, i concept<br />

<strong>di</strong> apertura alle best solutions <strong>di</strong> mercato, sono i fattori che continuano a<br />

spingere Wind ad un sempre maggiore impegno nel progetto SPC. Impegno<br />

che consentirà all’azienda <strong>di</strong> essere attore protagonista nello scenario <strong>di</strong><br />

evoluzione tecnologica in un settore <strong>di</strong> primaria importanza per il Paese.<br />

Considerando, inoltre, che il mo<strong>del</strong>lo SPC sta <strong>di</strong>ventando un riferimento per<br />

tutto il mercato Enterprise in Italia, Wind ha raccolto la sfida come l’opportunità<br />

per accelerare i propri investimenti nella ulteriore evoluzione dei servizi,<br />

ampliando il portafoglio d’offerta.<br />

Clienti come il ministero dei Beni Culturali e Ambientali, <strong>del</strong> Lavoro, <strong>del</strong>la<br />

24


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Salute, <strong>del</strong>le Infrastrutture e dei Trasporti, l’Avvocatura Generale <strong>del</strong>lo Stato<br />

e la Croce Rossa Italiana richiedono, infatti, un altissimo standard nella progettazione<br />

e realizzazione <strong>di</strong> soluzioni integrate ed estese, combinando reti<br />

<strong>di</strong> tlc e servizi (VoIP, sicurezza, hosting/housing, gestione flussi documentali,ecc.)<br />

all’interno <strong>di</strong> un unico sistema a supporto <strong>del</strong>la semplificazione <strong>del</strong>le<br />

attività <strong>del</strong>l’Amministrazione.<br />

I vari requisiti richiesti dalla Pubblica Amministrazione negli specifici ambiti,<br />

sono stati affrontati da Wind non come realizzazioni <strong>di</strong> singole soluzioni<br />

progettuali ad hoc, ma con una<br />

logica <strong>di</strong> piena integrazione all’interno<br />

<strong>del</strong>la propria catena industriale,<br />

attraverso importanti investimenti<br />

su infrastrutture, sistemi e<br />

piattaforme. Tale approccio ha<br />

consentito un ulteriore miglioramento<br />

<strong>del</strong>la qualità erogata in termini<br />

<strong>di</strong> provisioning, assurance e<br />

performance monitoring, garantendo<br />

nel contempo la piena scalabilità<br />

<strong>del</strong>le soluzioni adottate.<br />

Una scelta impegnativa, che Wind ha fatto nella convinzione che le soluzioni<br />

tecnologiche identificate per SPC <strong>di</strong>venteranno standard <strong>di</strong> mercato per<br />

tutta la clientela Enterprise, in cui Wind intende giocare un ruolo da Player<br />

primario.<br />

Wind è dunque orgogliosa <strong>di</strong> svolgere un ruolo da protagonista nello sviluppo<br />

<strong>del</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività, consapevole <strong>di</strong> poter mettere al servizio<br />

<strong>del</strong> Paese risorse ed energie <strong>di</strong>stintive per lo sviluppo e l’innovazione.<br />

SPC – La visione <strong>di</strong> Telecom Italia<br />

<strong>Il</strong> SPC (contratto 6/2006) nelle sue caratteristiche concettuali ed, in particolare,<br />

nell’organizzazione <strong>del</strong>le sue strutture, ha posto una grande sfida <strong>di</strong><br />

innovazione a tutti i soggetti coinvolti: il <strong>CNIPA</strong> e le istituzioni preposte, i<br />

provider, i soggetti terzi addetti al controllo e monitoraggio e le Amministrazioni.<br />

Dalla prospettiva dei provider, l’esperienza maturata da Telecom Italia nel<br />

primo anno <strong>di</strong> esercizio ha mostrato la necessità <strong>di</strong> un notevole effort <strong>di</strong> gestione<br />

per garantire i risultati attesi, ove gran parte <strong>del</strong>la complessità <strong>di</strong>scende<br />

dall’aggiu<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong>la gara a più fornitori.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 25


26<br />

Tra gli elementi, che hanno richiesto il maggiore impegno <strong>di</strong> tutte le parti sopra<br />

in<strong>di</strong>cate nelle fasi <strong>di</strong> progettazione, pianificazione ed esecuzione, citiamo<br />

l’implementazione <strong>del</strong>l’architettura multifornitore <strong>del</strong> SPC (la rete QXN<br />

per la interconnessione tra i Provider gestita dall’omonima Società Consortile,<br />

il Centro <strong>di</strong> Gestione <strong>del</strong> SPC per il controllo e monitoraggio <strong>del</strong>la esecuzione<br />

contrattuale, gli Organismi <strong>di</strong> Gestione in seno al <strong>CNIPA</strong> quali il Comitato<br />

<strong>di</strong> Direzione Tecnica, ecc.), le attività <strong>di</strong> collaudo <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> funzionamento,<br />

la definizione dei criteri <strong>di</strong> scelta <strong>del</strong> provider per le Amministrazioni<br />

non obbligate, le procedure <strong>di</strong> introduzione <strong>di</strong> nuovi servizi e <strong>di</strong> allineamento<br />

dei portafogli dei servizi in carico ai provider, i “sincronismi”<br />

operativi tra i provider a garanzia <strong>del</strong>la omogeneità dei servizi resi alle Amministrazioni.<br />

Telecom Italia ha accolto tutte le sfide sopra descritte, consapevole <strong>del</strong>la<br />

importanza strategica <strong>del</strong> Progetto SPC per lo sviluppo <strong>del</strong>le infrastrutture<br />

<strong>del</strong>la P.A. a supporto <strong>del</strong>la innovazione dei servizi, e, per dare il massimo<br />

contributo <strong>di</strong> idee e <strong>di</strong> azione al Progetto, ha scelto <strong>di</strong> affidare i servizi<br />

<strong>del</strong> contratto SPC 6/2006 alla Società PAth.Net (partecipata al 100%<br />

da Telecom Italia), società già de<strong>di</strong>cata allo sviluppo e gestione <strong>del</strong>la<br />

RUPA (Rete unitaria <strong>del</strong>le Pubbliche Amministrazioni). Attraverso<br />

PAth.Net, Telecom Italia ha messo a punto una soluzione de<strong>di</strong>cata <strong>di</strong><br />

contract management e <strong>di</strong> gestione tecnica che mira a rispondere al meglio<br />

ai requisiti posti.<br />

Sulla base <strong>del</strong>la esperienza acquisita negli anni <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong>la RUPA,<br />

Path.Net, in simbiosi con Telecom Italia, ha ingegnerizzato per il SPC un<br />

mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> funzionamento che mutua con quello <strong>del</strong>la RUPA gli elementi<br />

che si sono <strong>di</strong>mostrati negli anni passati più qualificanti e <strong>di</strong> successo: tra<br />

questi, oltre alle infrastrutture <strong>di</strong> base <strong>del</strong> network a larga banda, sono in<br />

primo piano le metodologie e l’organizzazione <strong>del</strong> lavoro, il project management<br />

costantemente sintonizzato con il timing e con i requisiti <strong>del</strong> contratto<br />

e, non ultimo, il team <strong>del</strong>le risorse umane.<br />

Sono stati, per contro, completamente rinnovati, in funzione <strong>del</strong>le specificità<br />

<strong>del</strong> SPC, sul fronte tecnico la suite dei sistemi sviluppati per la erogazione<br />

dei servizi e per l’interfacciamento al CG-SPC, il <strong>Sistema</strong> Qualità, il <strong>Sistema</strong><br />

<strong>di</strong> Sicurezza ed i sistemi informatici <strong>di</strong> supporto e, sul fronte organizzativo,<br />

la rappresentanza negli Organi <strong>di</strong> Gestione.<br />

La figura che segue rappresenta in particolare il layout aggiornato <strong>del</strong> NOC<br />

(Network Operating Center), che funge da Control Room per le funzioni <strong>di</strong><br />

help desk, assurance, <strong>del</strong>ivery, SLA management e reporting.


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Per quanto riguarda lo sviluppo <strong>del</strong> mercato, le Amministrazioni locali costituiscono<br />

il naturale terreno <strong>di</strong> sviluppo <strong>del</strong> business dei servizi <strong>di</strong> connettività<br />

e sicurezza <strong>del</strong> SPC per Telecom Italia. Ad oggi, oltre ai 7 contratti stipulati<br />

con le Amministrazioni centrali assegnate, sono stati sottoscritti circa<br />

290 contratti con Amministrazioni locali, ripartite per tipologia come in<strong>di</strong>cato<br />

nella figura seguente.<br />

Fino ad aprile 2008 il numero complessivo degli punti <strong>di</strong> accesso ai servizi<br />

<strong>di</strong> trasporto contrattualizzati era pari a circa 7.000, <strong>di</strong> cui 6.100 con Amministrazioni<br />

locali.<br />

La pronta risposta <strong>del</strong>le Amministrazioni locali alla proposta SPC <strong>di</strong> Telecom<br />

Italia – che si quantifica nell’attuale tasso <strong>di</strong> crescita <strong>di</strong> circa 200 contratti<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 27


per anno - si è finora caratterizzata prevalentemente con la domanda dei<br />

servizi <strong>di</strong> “Trasporto Always on” con tariffazione flat per la connettività “intranet”<br />

ed “Internet”<br />

La varietà dei fabbisogni da Amministrazione ad Amministrazione è molto<br />

ampia in termini <strong>di</strong> numero <strong>di</strong> accessi e <strong>di</strong> complessità <strong>di</strong> rete ed anche rispetto<br />

alla destinazione applicativa nel contesto <strong>del</strong>le infrastrutture <strong>del</strong> territorio<br />

e dei piani nazionali e locali <strong>di</strong> e-goverment. Si va da un solo accesso<br />

internet <strong>del</strong> piccolo Comune fino a complesse reti territoriali, quali reti universitarie,<br />

reti sanitarie, gran<strong>di</strong> reti regionali e community network.<br />

LA QXN – LA VISIONE DELLA SOCIETÀ QXN<br />

In un quadro generale <strong>di</strong> riferimento <strong>del</strong> SPC (v. figura), che coinvolge una<br />

pluralità <strong>di</strong> attori che cooperano alla realizzazione <strong>di</strong> un dominio unico <strong>di</strong><br />

comunicazione tra le Amministrazioni Centrali e Locali, la Qualified eXchange<br />

Network (QXN) rappresenta l’elemento nodale per dare vita ad un sistema<br />

unico in grado <strong>di</strong> erogare servizi “end to end” alle Pubbliche Amministrazioni<br />

italiane secondo elevati ed omogenei livelli <strong>di</strong> qualità, sicurezza ed<br />

affidabilità, permettendo l’interconnessione <strong>del</strong>le reti dei Fornitori Qualificati<br />

SPC, <strong>del</strong>la Rete Internazionale, <strong>del</strong>le Community Network Regionali e <strong>del</strong>le<br />

Infrastrutture Nazionali Con<strong>di</strong>vise SPC (Centri Servizio, NIV, CG-SPC).<br />

La QXN è gestita da QXN - Società Consortile per Azioni (QXN s.c.p.a.),<br />

costituita nel luglio 2006 dagli Operatori aggiu<strong>di</strong>catari <strong>del</strong>la gara svolta dal<br />

<strong>CNIPA</strong> per la fornitura dei servizi SPC multifornitore. <strong>Il</strong> mandato <strong>del</strong>la socie-<br />

28


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

tà è <strong>di</strong> progettare, realizzare, esercire e gestire l’evoluzione <strong>del</strong>la infrastruttura<br />

QXN e dei servizi da essa erogati, assicurandone la fruibilità a tutti i<br />

Fornitori Qualificati SPC, attuali e futuri.<br />

La Società Consortile si avvale <strong>di</strong> un proprio Comitato Tecnico, presieduto<br />

dal Direttore Tecnico <strong>del</strong>la Società e costituito dai rappresentanti dei Soci,<br />

<strong>del</strong> <strong>CNIPA</strong>, <strong>del</strong> CG-SPC, <strong>del</strong> NIV e dei NAP italiani che ospitano i no<strong>di</strong> <strong>del</strong>la<br />

rete QXN. Gli obiettivi <strong>del</strong> Comitato Tecnico sono principalmente quelli <strong>di</strong><br />

definire le caratteristiche tecniche <strong>del</strong>la QXN ed i requisiti <strong>di</strong> interfaccia per<br />

il collegamento <strong>del</strong>le reti dei QISP, verificare perio<strong>di</strong>camente la qualità de i<br />

livelli <strong>di</strong> servizio, nonché promuovere iniziative atte a migliorare ed ampliare<br />

il portafoglio dei servizi offerti.<br />

Dopo una fase <strong>di</strong> field trial conclusa il 26 luglio 2007 con il collaudo formale<br />

<strong>del</strong>la Commissione <strong>di</strong> Collaudo SPC, è stato ufficialmente avviato l’esercizio<br />

<strong>del</strong>la rete QXN e dei servizi da essa offerti.<br />

Le caratteristiche tecniche e le scelte organizzative che stanno alla base <strong>del</strong><br />

“mo<strong>del</strong>lo QXN” denotano un carattere <strong>di</strong> forte originalità ed innovazione che<br />

fanno <strong>del</strong>la QXN e, più in generale, <strong>del</strong> SPC una realtà unica nel panorama nazionale<br />

ed internazionale dei servizi de<strong>di</strong>cati alla Pubblica Amministrazione.<br />

Caratteristiche tecniche e servizi <strong>del</strong>la QXN<br />

La Qualified eXchange Network (QXN) costituisce, dunque, il “cuore” <strong>del</strong><br />

SPC. Essa è una rete interamente basata sul protocollo IP, caratterizzata da:<br />

• un’architettura geograficamente <strong>di</strong>stribuita con no<strong>di</strong>:<br />

• <strong>di</strong>slocati presso i principali NAP (Neutral Access Point) italiani -<br />

attualmente NAMEX (Roma) e MIX (Milano) ma con possibilità<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 29


futura <strong>di</strong> espansione su altri NAP<br />

italiani. In ciascun NAP, QXN<br />

s.c.p.a. ha pre<strong>di</strong>sposto strutture <strong>di</strong><br />

fila (rack) utilizzate per ospitare<br />

gli apparati con cui i Q-ISP interconnettono<br />

le rispettive reti alla<br />

QXN;<br />

• <strong>di</strong>mensionati per garantire il rispetto<br />

<strong>del</strong>le caratteristiche <strong>di</strong> qualità<br />

ed affidabilità <strong>del</strong> SPC. In particolare,<br />

ciascun nodo QXN consta<br />

essenzialmente <strong>di</strong> una coppia <strong>di</strong><br />

router Cisco 7609 con funzioni <strong>di</strong><br />

Border Router (BRqxn) interconnessi<br />

tra loro e con la coppia <strong>di</strong><br />

BRqxn <strong>del</strong> nodo remoto attraverso porte ottiche GbE;<br />

• interconnessi tra loro con circuiti <strong>di</strong> backbone ad alta velocità (attualmente<br />

100 Mbps in tecnologia SDH, scalabili fino ad 1 Gbps)<br />

e ad alta affidabilità.<br />

• elevati livelli <strong>di</strong> sicurezza (fisica e logica) <strong>del</strong>la rete, assicurati attraverso<br />

soluzioni tecniche ed organizzative progettate ad hoc;<br />

• livelli <strong>di</strong> servizio pari a:<br />

• Disponibilità = 99,99%<br />

• Tempo <strong>di</strong> attraversamento <strong>del</strong>la rete (OWD)


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

tersi alla QXN per scambiare traffico Infranet con le reti degli altri Q-ISP, anch’esse<br />

interconnesse alla QXN.Lo scambio <strong>di</strong> traffico Infranet OPA tra i<br />

BRqxn e gli apparati <strong>di</strong> interconnessione dei Q-ISP (BRqisp) è realizzato attraverso<br />

sessioni E-BGP, in cui l’Autonomous System QXN (AS 41407) opera<br />

come AS <strong>di</strong> transito tra gli AS dei Q-ISP. Inoltre, sulla QXN vengono adottate<br />

opportune policy <strong>di</strong> trattamento <strong>del</strong> traffico <strong>di</strong> interconnessione allo<br />

scopo <strong>di</strong> garantire la gestione QoS end-to-end tra le reti dei Q-ISP.Sempre<br />

attraverso l’interconnessione alla QXN, i Q-ISP e le rispettive P.A. possono<br />

usufruire <strong>del</strong> servizio centralizzato <strong>di</strong> DNS, erogato da QXN attraverso una<br />

piattaforma HW/SW de<strong>di</strong>cata, che consente la risoluzione dei nomi a dominio<br />

con cui le P.A. espongono i rispettivi servizi ed applicazioni all’interno<br />

<strong>del</strong> SPC.<br />

<strong>Il</strong> servizio <strong>di</strong> Interconnessione OPA attualmente prevede un SERVIZIO BA-<br />

SE, comprensivo <strong>di</strong>:<br />

• housing, in rack standard 19 “ ubicati presso i siti <strong>di</strong> QXN Roma e <strong>di</strong><br />

Milano, <strong>del</strong>le apparecchiature <strong>di</strong> interconnessione alla QXN <strong>del</strong> Q-ISP<br />

• accesso OPA con banda nominale pari a 100 Mbps o 1 Gbps per<br />

l’interconnessione <strong>del</strong>la rete <strong>del</strong> Q-ISP presso almeno un nodo QXN<br />

• accesso ai servizi centralizzati <strong>di</strong> DNS (Domain Name System) ed<br />

NTP (Network Timing Protocol)<br />

• assistenza tecnica fornita dal Network Operation Center QXN (NOC<br />

QXN) su base h.24x365<br />

• monitoraggio e ren<strong>di</strong>contazione dei Livelli <strong>di</strong> Servizio contrattuali<br />

(<strong>di</strong>sponibilità, prestazioni)<br />

ed alcune PRESTAZIONI AGGIUNTIVE quali:<br />

• fornitura <strong>di</strong> rack standard aggiuntivi 19”<br />

• modulo/i <strong>di</strong> accesso OPA aggiuntivo/i<br />

• ridondanza geografica <strong>del</strong>l’accesso, consistente nella duplicazione<br />

<strong>del</strong>l’accesso OPA già attivo su un nodo QXN anche sull’altro nodo.<br />

La sottoscrizione <strong>del</strong> Servizio Base e/o <strong>del</strong>le Prestazioni Aggiuntive presuppone<br />

che il Fornitore Qualificato SPC abbia aderito preventivamente alle regole<br />

organizzative e tecniche <strong>del</strong>la QXN sottoscrivendo il relativo Regolamento<br />

<strong>di</strong> Adesione.<br />

QXN s.c.p.a offre anche il Servizio <strong>di</strong> Interconnessione per trasporto <strong>di</strong> traffico<br />

OPO che, come previsto dal Capitolato <strong>di</strong> Gara, può essere sottoscritto<br />

esclusivamente dai Q-ISP assegnatari <strong>del</strong>la Gara Multifornitore SPC.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 31


Sviluppi<br />

Con il completamento <strong>del</strong>la fase <strong>di</strong> introduzione <strong>del</strong> SPC in ambito nazionale,<br />

che ha visto il coinvolgimento <strong>di</strong> tutte le Amministrazioni Centrali, si apre<br />

ora una fase <strong>di</strong> evoluzione <strong>del</strong> SPC in “rete federale” per la sua estensione<br />

compatibile con le reti <strong>di</strong> telecomunicazioni <strong>del</strong>le Amministrazioni <strong>del</strong>le Regioni,<br />

Province, Comuni e degli altri Enti Locali. L’obiettivo è quello <strong>di</strong> mettere<br />

in contatto tutte le Amministrazioni Pubbliche <strong>del</strong> Paese per permettere<br />

loro <strong>di</strong> realizzare una completa cooperazione applicativa nello scambio <strong>di</strong><br />

dati, a beneficio dei servizi forniti ai citta<strong>di</strong>ni ed alle imprese.QXN, in virtù<br />

<strong>del</strong> suo ruolo “centrale” nel SPC, sarà chiamata a giocare un ruolo ancora<br />

più rilevante come elemento <strong>di</strong> aggregazione tra realtà <strong>di</strong> reti, anche eterogenee,<br />

che dovranno integrarsi per dare vita ad un sistema omogeneo per<br />

servizi, qualità e sicurezza.Si prevede, pertanto, che le Qualified Community<br />

Network (QCN) regionali si interconnetteranno progressivamente alla<br />

QXN, così come altri Fornitori Qualificati che potranno eventualmente aggiungersi<br />

al novero dei soggetti titolati a fornire i servizi SPC alle Amministrazioni.Infine,<br />

si potranno avvalere <strong>del</strong>la interconnessione alla QXN per integrarsi<br />

nel SPC anche i Centri Servizi per la Cooperazione Applicativa e per<br />

l’Interoperabilità Evoluta, attualmente in avanzata fase <strong>di</strong> realizzazione, così<br />

come il Nodo <strong>di</strong> Interconnessione VoIP <strong>di</strong> prossima introduzione.<br />

I servizi <strong>di</strong> telecomunicazioni<br />

I servizi <strong>di</strong> connettivitò <strong>del</strong> SPC sono articolati in un listino che comprende<br />

sia servizi <strong>di</strong> puro trasporto, utilizzando le soluzioni tecnologiche più avanzate<br />

in tema <strong>di</strong> larga banda, in grado <strong>di</strong> fornire alle Amministrazioni accessi<br />

in fibra fino a velocità <strong>di</strong> 2,5 Gbit/sec, sia servizi <strong>di</strong> sicurezza per garantire<br />

alle Amministrazioni una completa protezione verso le minacce <strong>del</strong>la rete,<br />

assicurando nel contempo un grado elevato <strong>di</strong> sicurezza all’interno <strong>di</strong> tutto<br />

il <strong>Sistema</strong>. I servizi <strong>di</strong>sponibili sono completati da una serie <strong>di</strong> servizi a valore<br />

aggiunto all’avanguar<strong>di</strong>a che permettono alle Amministrazioni <strong>di</strong> utilizzare<br />

l’infrastruttura <strong>di</strong> trasporto per migliorare la qualità dei servizi interni ed<br />

esterni. Nel seguito verranno descritti in particolare i servizi VoIP e Wireless<br />

che enfatizzano particolarmente le caratteristiche innovative <strong>del</strong>l’intero SPC.<br />

IL VOIP<br />

La piattaforma <strong>del</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività (SPC) è stata progettata<br />

32


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

per sfruttare appieno il potenziale <strong>del</strong>la convergenza tra le tecnologie ICT,<br />

offrendo in modo nativo la capacità <strong>di</strong> fornire servizi <strong>di</strong> comunicazione<br />

non solamente orientati ai dati, ma alla multime<strong>di</strong>alità, e quin<strong>di</strong> a voce,<br />

immagini e video. Questo passaggio è stato reso possibile dal consolidamento<br />

<strong>del</strong>le tecnologie e degli standard per la comunicazione in tempo<br />

reale su reti IP, primi tra tutti quelli destinati alla telefonia (VoIP: Voice<br />

over IP). Sia i fornitori <strong>di</strong> tecnologie ICT, sia gli operatori telefonici hanno<br />

adottato tecnologie VoIP che permettono una maggiore flessibilità nella<br />

gestione degli impianti, l’ottimizzazione <strong>del</strong> loro utilizzo e, soprattutto,<br />

l’erogazione <strong>di</strong> servizi integrati innovativi (i.e. telefonia fissa e mobile, unified<br />

communication, etc.). Le conseguenze <strong>di</strong> questa trasformazione non<br />

si esauriscono nell’opportunità <strong>di</strong> raggiungere obiettivi <strong>di</strong> contenimento<br />

dei costi, abilitata dalle sinergie infrastrutturali ed operative, ma piuttosto<br />

si proiettano verso la tensione a raggiungere obiettivi <strong>di</strong> efficacia ed efficienza<br />

dei processi <strong>del</strong>l’Amministrazione, grazie ai benefici <strong>del</strong>la comunicazione<br />

unificata e <strong>del</strong>la virtualizzazione <strong>del</strong> posto <strong>di</strong> lavoro. Messaggistica<br />

istantanea, notifica <strong>di</strong> presenza <strong>del</strong>l’addetto, noma<strong>di</strong>smo, conversione<br />

automatica dei me<strong>di</strong>a (voice-to-fax, mail-to-voice,...) sono solo alcuni<br />

semplici esempi <strong>del</strong>le nuove forme <strong>di</strong> comunicazione possibili, tutte tese<br />

ad arricchire le<br />

forme <strong>di</strong> comunicazione<br />

tra addetti<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

ed a<br />

renderle più flessibili.<br />

Per tali ragioni<br />

risulterebbe<br />

poco lungimirante<br />

ricorrere a<br />

soluzioni non<br />

VoIP in caso <strong>di</strong><br />

sostituzione/potenziamento<br />

<strong>di</strong><br />

un sistema telefonico.<br />

Entrambi le reti nazionale ed internazionale <strong>del</strong>la P.A. consentono alle<br />

Amministrazioni <strong>di</strong> acquisire negli accor<strong>di</strong> Accor<strong>di</strong> Quadro <strong>del</strong> <strong>CNIPA</strong><br />

servizi <strong>di</strong> telefonia VoIP comprensivi <strong>del</strong>la stazione <strong>di</strong> lavoro. Sono state<br />

in<strong>di</strong>viduate <strong>di</strong>fferenti stazioni <strong>di</strong> lavoro: da telefoni VoIP <strong>di</strong> varie presta-<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 33


zioni sino a Soft Phone che prevedono l’installazione <strong>di</strong> un software sul<br />

Personal Computer. Pertanto le Amministrazioni possono aderire ad un<br />

servizio VoIP comprensivo <strong>di</strong> progettazione, installazione, manutenzione<br />

a fronte <strong>di</strong> un canone mensile per posto <strong>di</strong> lavoro. La fornitura <strong>di</strong> impianti<br />

<strong>di</strong> fonia (telefoni e centralini), in tecnica tra<strong>di</strong>zionale e VoIP, è anche<br />

oggetto <strong>di</strong> convenzioni Consip che prevedono la compatibilità con il<br />

SPC.<br />

l <strong>CNIPA</strong> ha da alcuni anni adottato tecnologia VoIP per le proprie esigenze<br />

integrando nella Local Area Network sia terminali dati sia telefoni IP ed<br />

estendendo in modalità Wi-Fi i servizi (ve<strong>di</strong> figura precedente).<br />

Grazie a questa<br />

soluzione si sono<br />

ridotti gli oneri <strong>di</strong><br />

gestione <strong>del</strong> sistema<br />

telefonico,<br />

semplificando la<br />

gestione complessiva<br />

(unica<br />

rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />

e gestione<br />

centralizzata per<br />

dati e fonia) e<br />

decrementando i<br />

costi <strong>di</strong> manutenzione.<br />

Con la finanziaria<br />

2008 si è introdotta l’obbligatorietà <strong>del</strong>l’adozione dei servizi VoIP per le<br />

Amministrazioni e verrà realizzato un Centro Servizi “Nodo d’interconnessione<br />

VoIP” (NIV) connesso al SPC multifornitore al fine <strong>di</strong>:<br />

• trasferire tutte le chiamate in ingresso ed uscita dalla RTG (Rete Telefonica<br />

Generale)- in<strong>di</strong>rizzate dalle/alle postazioni VoIP <strong>di</strong> tutte le<br />

Amministrazioni(traffico off-net);<br />

• consentire la connessione VoIP con qualità garantita <strong>di</strong> tutte le chiamate<br />

interdominio tra un’Amministrazione e l’altra utilizzando i collegamenti<br />

SPC (traffico on-net);<br />

• fornire un piano <strong>di</strong> numerazione pubblica e centralizzato <strong>di</strong> tutte le<br />

PAC;<br />

34


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

• interconnettersi in modalità VoIP agli operatori telefonici ipotizzando<br />

che il traffico telefonico verrà sempre acquisito dalle Amministrazioni<br />

attraverso le convenzioni Consip. Questa specifica modalità <strong>di</strong> connessione<br />

consente <strong>di</strong> non cambiare il piano <strong>di</strong> numerazione <strong>del</strong>le Amministrazioni<br />

e <strong>di</strong> garantire la portabilità <strong>del</strong> numero per il <strong>di</strong>pendente<br />

<strong>di</strong> un’Amministrazione anche in città <strong>di</strong>fferenti (ve<strong>di</strong> figura a pag. 34).<br />

LE TELECOMUNICAZIONI WIRELESS<br />

Le tecnologie<br />

Wireless possono<br />

integrarsi nel<br />

SPC sia utilizzando<br />

servizi “mobile”,<br />

sia servizi<br />

Wi-Fi. Le Amministrazioni<br />

possono,<br />

coerentemente<br />

con i loro<br />

piani <strong>di</strong> sviluppo<br />

integrare nelle<br />

reti fisse i servizi<br />

sul cellulare, il<br />

palmare, il PC<br />

portatile in GSM,<br />

Gprs, UMTS, potendo continuare ad operare in mobilità accedendo alle<br />

proprie applicazioni e alle proprie basi dati. Così è possibile portare l’ufficio<br />

pubblico presso il citta<strong>di</strong>ni e le imprese, ad esempio nei cantieri <strong>di</strong> lavoro<br />

o per assistere un anziano.<br />

Per l’uso <strong>del</strong> Wi-Fi, il <strong>di</strong>pendente <strong>del</strong>la P.A. può accedere in sicurezza agli<br />

Hot Spot Pubblici identificati dal proprio operatore partner per rimanere in<br />

connessione con il proprio sistema informativo anche nelle stazioni ferroviarie,<br />

negli aeroporti, etc.<br />

Infine per l’impiego <strong>del</strong> Wi-Max nel SPC la strada è aperta: gli operatori<br />

possono scegliere il sistema <strong>di</strong> trasmissione wireless o fixed a con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />

rispettare parametri <strong>di</strong> prestazioni e <strong>di</strong> sicurezza predefiniti. E’ un’opportunità<br />

per gli operatori <strong>di</strong> incrementare i loro “point of presence” ed erogare<br />

servizi a larga banda alla P.A. e ai citta<strong>di</strong>ni.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 35


La qualità dei servizi <strong>di</strong> connetività<br />

Una <strong>del</strong>le caratteristiche fondamentali <strong>del</strong> SPC è quella <strong>di</strong> fornire servizi <strong>di</strong><br />

qualità garantita a prescindere dal fornitore che realizza le soluzioni <strong>di</strong> rete<br />

per l’Amministrazione. La gestione <strong>del</strong>le attività che consentono il monitoraggio,<br />

il mantenimento e la risoluzione dei problemi per quanto riguarda<br />

la qualità in un <strong>Sistema</strong> multifornitore quale il SPC è uno dei temi <strong>di</strong> elevata<br />

complessità che sono stati definiti all’interno <strong>del</strong> sistema.<br />

Le attività <strong>di</strong> qualificazione <strong>di</strong> tutti i fornitori consistono proprio nella verifica<br />

trasparente <strong>del</strong>le architetture <strong>di</strong> servizio dei vari fornitori e in una verifica<br />

puntuale <strong>del</strong>la loro capacità <strong>di</strong> fornire i livelli minimi <strong>di</strong> qualità richiesti<br />

per ciascun servizio. Per garantire la massima apertura al mercato, questo<br />

processo <strong>di</strong> qualificazione può avvenire sia per fornitori abilitati ad operare<br />

su tutto il territorio nazionale, sia per fornitori che sono interessati ad operare<br />

solo a livello <strong>di</strong> una o più regioni.<br />

Una volta qualificato, un fornitore verrà comunque sottoposto ad un monitoraggio<br />

continuo <strong>del</strong>le prestazioni <strong>di</strong> rete e dei servizi <strong>di</strong> assistenza, per<br />

garantire un continuo allineamento con quanto contrattualmente garantito.<br />

La Commissione <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento, in accordo con tutte le entità preposte<br />

definisce i criteri <strong>di</strong> qualificazione in base ai quali vengono creati gli elenchi<br />

Nazionali e Regionali dei fornitori qualificati.<br />

IL CENTRO DI GESTIONE – LA VISIONE DI IBM-SIRTI<br />

<strong>Il</strong> Centro <strong>di</strong> Gestione (CG-SPC) è elemento fondamentale <strong>del</strong>la sofisticata e<br />

complessa struttura tecnico-organizzativa <strong>del</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività<br />

per suoi compiti <strong>di</strong> monitoraggio e validazione <strong>del</strong>la qualità dei servizi<br />

forniti e <strong>di</strong> sicurezza <strong>del</strong>l’intero <strong>Sistema</strong>.<br />

Con funzioni <strong>di</strong> “terza parte”,il Centro è responsabile <strong>del</strong>la raccolta e <strong>di</strong>stribuzione<br />

<strong>del</strong>le informazioni sui livelli <strong>di</strong> servizio, la <strong>di</strong>sponibilità ed affidabilità<br />

<strong>del</strong> <strong>Sistema</strong> e le prestazioni complessive degli operatori, in una posizione<br />

<strong>di</strong> “garante” <strong>del</strong>la qualità dei servizi erogati da soggetti <strong>di</strong>versi, all’interno<br />

<strong>del</strong> sistema multi-provider. <strong>Il</strong> CG-SPC è sito in Roma, con un’architettura de<strong>di</strong>cata<br />

<strong>di</strong> Server IBM pSeries basati su tecnologia Unix su cui risiede il Data<br />

Warehouse DB2 e il sistema <strong>di</strong> TT Remedy e dei Blade Center xSeries su cui<br />

risiedono il portale e tutte le applicazioni funzionali ai servizi ed all’operatività<br />

<strong>del</strong> Centro.<br />

E’ inoltre presente un presi<strong>di</strong>o operativo e <strong>di</strong> supporto al <strong>CNIPA</strong>, ai Q-ISP ed<br />

alle Amministrazioni, per la gestione <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong> Centro, le funzioni <strong>di</strong><br />

36


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Sicurezza e <strong>di</strong> escalation sulla gestione dei problemi <strong>di</strong> funzionamento <strong>del</strong><br />

SPC, coor<strong>di</strong>nato da un Responsabile <strong>del</strong> CG-SPC e dai Responsabili per l’area<br />

Sicurezza e Misure.<br />

<strong>Il</strong> CG-SPC svolge un ruolo essenziale nel processo <strong>di</strong> funzionamento <strong>del</strong><br />

SPC in quanto garante <strong>del</strong> processo <strong>di</strong> monitoraggio e validazione dei livelli<br />

<strong>di</strong> servizio forniti agli utenti e <strong>del</strong> livello <strong>di</strong> sicurezza <strong>del</strong>l’intero SPC.<br />

In particolare i servizi forniti dal Centro <strong>di</strong> Gestione-SPC comprendono:<br />

• misurazione, raccolta e <strong>di</strong>stribuzione dei dati relativi a prestazioni e<br />

<strong>di</strong>sponibilità, sicurezza, configurazione e gestione amministrativa dei<br />

Soggetti Monitorati (ad oggi il raggruppamento Fastweb/EDS, BT,<br />

Wind, Telecom e la SC-QXN)<br />

• funzioni centralizzate <strong>di</strong> sicurezza <strong>del</strong> sistema e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

<strong>del</strong>le relative attività svolte dai singoli Soggetti Monitorati con l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> assicurare la sicurezza complessiva <strong>del</strong> SPC.In particolare:<br />

• il supporto al <strong>CNIPA</strong> nella definizione <strong>del</strong>le politiche <strong>di</strong> sicurezza<br />

all’interno <strong>del</strong> SPC e nel monitoraggio <strong>del</strong>la loro applicazione;<br />

• il coor<strong>di</strong>namento <strong>del</strong>le attività <strong>di</strong> sicurezza svolte dai Soggetti Monitorati<br />

per la prevenzione e la risposta ad attacchi od altri eventi<br />

<strong>di</strong> sicurezza;<br />

• la realizzazione <strong>di</strong> una Public Key Infrastructure (PKI) per l’emissione<br />

e la gestione <strong>di</strong> certificati per il funzionamento <strong>del</strong> sistema<br />

SPC.<br />

• assistenza e formazione alle Amministrazioni pubbliche ed al <strong>CNIPA</strong><br />

per l’evoluzione <strong>del</strong> funzionamento complessivo <strong>del</strong> SPC.<br />

I contenuti innovativi proposti da IBM e SIRTI per il progetto si possono sintetizzare<br />

in:<br />

• Integrated Next Generation Network Management: che prevede la<br />

misurazione dei parametri <strong>di</strong> qualità <strong>del</strong> servizio su reti <strong>di</strong> ultima generazione<br />

opportunamente integrate attraverso metodologie che si<br />

adattano alle <strong>di</strong>verse tecnologie degli operatori;<br />

• Information on Demand: la raccolta e l’elaborazione dei dati provenienti<br />

dai <strong>di</strong>versi soggetti monitorati, con la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> tutte le informazioni<br />

relative al SPC ai vari enti autorizzati (<strong>CNIPA</strong>, Pubbliche<br />

Amministrazioni, Soggetti Monitorati …), in particolare quelle relative<br />

alla qualità dei servizi.<br />

• Managed Security Services: l’erogazione <strong>di</strong> funzioni centralizzate per<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 37


il monitoraggio e la gestione <strong>del</strong>la sicurezza complessiva <strong>del</strong> SPC, e<br />

interfaccia con il CERT SPC centralizzato <strong>del</strong> <strong>CNIPA</strong>.<br />

La sostanziale natura <strong>di</strong> Trusted Third Party <strong>del</strong> Centro, però, non si limita<br />

alla sola rilevazione dei dati <strong>di</strong> un ambiente eterogeneo, ma si manifesta anche<br />

nell’azione proattiva da esso svolta nei confronti <strong>del</strong>la sicurezza complessiva<br />

<strong>del</strong> <strong>Sistema</strong>, e questo, in particolare:<br />

• attraverso il ruolo <strong>di</strong> Incident Response Team (IRT) <strong>di</strong> secondo livello<br />

nei confronti dei Security Operative Center (SOC) <strong>di</strong> ogni singolo<br />

operatore e in connessione con il CERT <strong>del</strong> <strong>CNIPA</strong>.<br />

• nel supporto al <strong>CNIPA</strong> per le attività <strong>di</strong> definizione <strong>del</strong>le politiche <strong>di</strong><br />

sicurezza all’interno <strong>del</strong> SPC e nel monitoraggio <strong>del</strong>la loro applicazione<br />

• ...e <strong>di</strong> evoluzione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo organizzativo e <strong>del</strong>l’architettura tecnologica<br />

<strong>del</strong>la sicurezza <strong>di</strong> SPC, in funzione <strong>del</strong> mutamento <strong>del</strong>le esigenze<br />

<strong>del</strong>le Pubbliche Amministrazioni e <strong>del</strong>le opportunità derivanti<br />

dalla evoluzione <strong>del</strong>le tecnologie<br />

Sotto questo punto <strong>di</strong> vista, il CG-SPC assume il ruolo chiave <strong>di</strong> soggetto responsabile<br />

<strong>del</strong> governo <strong>del</strong>la sicurezza <strong>del</strong>l’intero <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività,<br />

arrivando a progettare, gestire e coor<strong>di</strong>nare le procedure <strong>di</strong> sicurezza<br />

dei singoli Q-ISP nelle <strong>di</strong>verse situazioni <strong>di</strong> crisi, oltre che rilevare e<br />

gestire, nel proprio Data Warehouse, le statistiche sui tentativi <strong>di</strong> attacco rilevati,<br />

a fini statistici e <strong>del</strong> miglioramento complessivo <strong>del</strong>la sicurezza <strong>del</strong> sistema<br />

La sicurezza, insieme alla continuità <strong>del</strong> servizio, rappresenta uno degli elementi<br />

che caratterizza il SPC. L’architettura <strong>di</strong>stribuita <strong>del</strong> sistema, l’approccio<br />

multifornitori, l’adozione <strong>di</strong> un mo<strong>del</strong>lo “trusted”, impone un’organizzazione<br />

<strong>del</strong>la sicurezza articolata in cui le strutture <strong>di</strong> sicurezza operanti nei<br />

vari domini: fornitori <strong>di</strong> connettività e Amministrazioni, siano interconnesse<br />

e coor<strong>di</strong>nate per operare come un’unica struttura.<br />

La realizzazione <strong>di</strong> una infrastruttura per la sicurezza <strong>del</strong> SPC non può che<br />

basarsi su una federazione <strong>di</strong> “domini <strong>di</strong> sicurezza”, in cui soggetti <strong>di</strong>versi<br />

Amministrazioni), nell’ambito <strong>di</strong> un accordo per la sicurezza, si impegnano<br />

reciprocamente nella attuazione <strong>del</strong>le tecniche e meto<strong>di</strong>che definite nell’ambito<br />

<strong>del</strong> SPC atte a garantire i livelli <strong>di</strong> sicurezza necessari all’intero sistema.<br />

<strong>Il</strong> Centro <strong>di</strong> Gestione <strong>del</strong>la Sicurezza <strong>del</strong> SPC (CG-SIC), nel rispetto degli in<strong>di</strong>rizzi<br />

stabiliti dalle “Regole Tecniche e <strong>di</strong> Sicurezza per la realizzazione ed<br />

38


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

il funzionamento <strong>del</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività” e dalle <strong>di</strong>rettive <strong>del</strong>la<br />

Commissione <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento SPC, realizza la componente centrale,<br />

<strong>del</strong> sistema <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong>stribuito SPC. Esso attua quella parte <strong>del</strong> Centro<br />

<strong>di</strong> Gestione SPC (CG- SPC) de<strong>di</strong>cata al mantenimento e alla verifica <strong>del</strong> livello<br />

<strong>di</strong> sicurezza minimo garantito sul SPC.<br />

I compiti principali <strong>del</strong> CG-SIC sono quelli <strong>di</strong>:<br />

• contribuire a creare, <strong>di</strong> concerto con il <strong>CNIPA</strong> e con il CERT-GOV-C,<br />

la “Security Community <strong>del</strong> SPC”<br />

• coor<strong>di</strong>nare, <strong>di</strong> concerto con il CER-GOC-C, la risposta agli incidenti<br />

<strong>di</strong> sicurezza <strong>del</strong> SPC;<br />

• analizzare i dati relativi ai tentativi d’attacco che vengono raccolti<br />

dai sistemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa perimetrale <strong>del</strong>le Amministrazioni;<br />

• eseguire un’analisi <strong>del</strong> rischio <strong>del</strong> SPC annuale;<br />

• fungere da “abuse desk” per il SPC;<br />

• gestire la PKI <strong>del</strong> SPC;<br />

• fornire consulenza al <strong>CNIPA</strong> nella definizione <strong>del</strong>le politiche <strong>di</strong> sicurezza<br />

<strong>del</strong> SPC.<br />

La sicurezza nel SPC<br />

IL CERT-SPC<br />

L’architettura <strong>di</strong> sicurezza tracciata dalle “Regole tecniche e <strong>di</strong> sicurezza<br />

per il funzionamento <strong>del</strong> SPC”, prevede l’istituzione presso il <strong>CNIPA</strong> <strong>di</strong><br />

una struttura deputata ad assumere il ruolo <strong>di</strong> referente centrale per la<br />

prevenzione, il monitoraggio, la gestione, la raccolta dati e l’analisi degli<br />

incidenti <strong>di</strong> sicurezza. Tale struttura assicura l’applicazione <strong>di</strong> metodologie<br />

per la gestione degli incidenti informatici coerenti ed uniformi in tutto<br />

il sistema da essa controllato. Le “Regole Tecniche <strong>di</strong> sicurezza in<strong>di</strong>cano<br />

le attribuzioni, le competenze ed il mo<strong>del</strong>lo organizzativo <strong>di</strong> interazione<br />

tra le <strong>di</strong>verse componenti de<strong>di</strong>cate alla sicurezza <strong>del</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong><br />

Connettività. L’impianto complessivo previsto, infatti, affida alla Commissione<br />

<strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento il compito <strong>di</strong> definire ed emanare le linee guida<br />

riguardanti il mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> riferimento e gli standard da adottare, in relazione<br />

all’evolversi <strong>del</strong>le minacce e dei rischi cui sono esposti il patrimonio<br />

informativo ed i dati <strong>del</strong>la pubblica amministrazione. Per questo compito<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 39


la Commissione si avvale <strong>del</strong> CERT-SPC, punto <strong>di</strong> osservazione privilegiato<br />

<strong>di</strong> tali fenomeni, che monitora lo stato <strong>del</strong>la sicurezza interna <strong>di</strong> SPC,<br />

comparandolo con le informazioni, le tendenze e le emergenze rilevate a<br />

livello mon<strong>di</strong>ale 1 .<br />

<strong>Il</strong> CERT-SPC, come ogni organizzazione <strong>del</strong>lo stesso tipo, è caratterizzato da:<br />

• una comunità <strong>di</strong> riferimento (cd. constituency);<br />

• un mo<strong>del</strong>lo organizzativo tipico;<br />

• l’erogazione <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> prevenzione e reazione a beneficio <strong>del</strong>la<br />

propria constituency;<br />

• relazioni con entità ed organismi interni ed esterni all’organizzazione<br />

<strong>di</strong> cui è parte.<br />

L’impianto <strong>di</strong>segnato dalle citate Regole Tecniche, conseguentemente, attribuisce<br />

al CERT-<br />

SPC - nell’ambito<br />

<strong>del</strong>l’architettura<br />

complessiva <strong>del</strong><br />

<strong>Sistema</strong> pubblico<br />

<strong>di</strong> connettività -<br />

un ruolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

tra<br />

tutte le componenti<br />

<strong>del</strong> SPC,<br />

costituite dalle<br />

infrastrutture<br />

con<strong>di</strong>vise, dalle Numero <strong>di</strong> vulnerabilità informatiche scoperte annualmente<br />

Unità Locali <strong>di</strong> (fonte ISS-X-Force Annulal Report).<br />

Sicurezza <strong>del</strong>le<br />

Amministrazioni (ULS), dai CERT-SPC-R, ovvero le omologhe realtà da isti-<br />

1 I CERT riconosciuti nel mondo sono circa 170, ed il riconoscimento deriva dall’affiliazione<br />

all’organismo statunitense FIRST (Forum of Incident Response and Security Teams). Di questi,<br />

46 appartengono ad entità governative e gli altri ad aziende e ad enti <strong>di</strong> ricerca ed accademici.<br />

Nell’ambito <strong>del</strong>l’organismo denominato TERENA (Trans European Research and Education<br />

Networking Association) è inoltre attiva una struttura denominata TF-CSIRT (Task Force<br />

CSIRT) per il supporto ed il coor<strong>di</strong>namento dei CSIRT europei che conta attualmente 42<br />

aderenti, alcuni dei quali affiliati anche al FIRST.<br />

I CERT governativi in Europa sono attualmente 19 <strong>di</strong> cui 16 in rappresentanza dei paesi che<br />

hanno già aderito all’Unione Europea).<br />

40


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

tuirsi a presi<strong>di</strong>o <strong>del</strong>le reti regionali. Si tratta cioè <strong>del</strong>la componente <strong>del</strong> <strong>Sistema</strong><br />

deputata a facilitare l’attività <strong>di</strong> governo <strong>del</strong>le vulnerabilità e <strong>di</strong> prevenzione<br />

e gestione informativa degli incidenti informatici, relativi a contesti<br />

<strong>di</strong>fferenziati ed esterni rispetto al proprio dominio.<br />

Proprio questo ultimo è un connotato essenziale <strong>del</strong>l’architettura <strong>di</strong> sicurezza<br />

<strong>di</strong> SPC, all’interno <strong>del</strong> quale le Unità Locali <strong>di</strong> Sicurezza <strong>del</strong>le amministrazioni<br />

con i Security Operation Center (SOC) dei fornitori <strong>di</strong> connettività<br />

ed il Centro <strong>di</strong> Gestione ricoprono il ruolo principale, attesa la materiale<br />

<strong>di</strong>sponibilità e gestione dei sistemi <strong>di</strong> sicurezza implementati a presi<strong>di</strong>o<br />

<strong>del</strong>le applicazioni e <strong>del</strong> patrimonio informativo <strong>del</strong>la P.A..<br />

In questo contesto, il CERT-SPC svolge funzioni <strong>di</strong> prevenzione me<strong>di</strong>ante<br />

la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> bollettini informativi (early warning) e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

tra i soggetti <strong>del</strong>la comunità coinvolti, basandosi sui dati<br />

prodotti e comunicati dai singoli costituenti: il quadro informativo così<br />

composto rappresenta anche lo strumento principale per fornire supporto<br />

alle funzioni <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo strategico affidate alla Commissione <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento.<br />

Schematizzazione <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong> CERT-SPC in relazione al verificarsi <strong>di</strong> un incidente<br />

I compiti e le funzioni appena descritti sono stati concepiti con una logica<br />

<strong>di</strong>stribuita, dove le attività operative <strong>di</strong> gestione degli incidenti sono svolte<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 41


<strong>di</strong>rettamente ma in modo sinergico dalle ULS e dai SOC, con l’ausilio <strong>del</strong><br />

Centro <strong>di</strong> Gestione.<br />

Le ULS rappresentano infatti la componente <strong>di</strong>stribuita <strong>del</strong>l’intera architettura<br />

<strong>di</strong> sicurezza e sono strutture <strong>di</strong> ampiezza e complessità variabile in relazione<br />

alle specifiche esigenze e <strong>di</strong>mensioni <strong>del</strong>la singola amministrazione:<br />

a loro è attribuito il compito <strong>di</strong> dare attuazione alle azioni <strong>di</strong> prevenzione<br />

che scaturiscono dai bollettini pubblicati dal CERT-SPC e <strong>di</strong> gestire gli<br />

incidenti che si dovessero verificare sui sistemi informativi <strong>di</strong> propria pertinenza.<br />

Per questi motivi, la progettazione <strong>del</strong> servizio <strong>di</strong> early warning (fondamento<br />

<strong>del</strong>l’attività preventiva), è stata ispirata anche all’esigenza <strong>di</strong> creare una<br />

forte interazione tra i rappresentanti <strong>del</strong>la comunità de<strong>di</strong>cata alla sicurezza<br />

<strong>del</strong> <strong>Sistema</strong>, originata anche dal contributo o dall’iniziativa <strong>del</strong>le singole<br />

ULS, nella consapevolezza <strong>del</strong> ruolo e <strong>del</strong>l’importanza che la con<strong>di</strong>visione<br />

<strong>del</strong>le informazioni assume in termini <strong>di</strong> prevenzione.<br />

LA COMMUNITY PER LA SICUREZZA NEL SPC<br />

L’intero sistema <strong>di</strong> prevenzione realizzato<br />

me<strong>di</strong>ante il servizio <strong>di</strong> early warning appena<br />

tratteggiato, appare fortemente ispirato<br />

alla necessità <strong>di</strong> creare una comunità <strong>del</strong>la<br />

sicurezza tra tutti gli attori presenti nel <strong>Sistema</strong><br />

<strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività.<br />

Tale comunità, imperniata sull’interazione<br />

CERT-SPC/Unità Locali per la Sicurezza <strong>del</strong>le<br />

amministrazioni, trova riferimenti esterni nel<br />

Centro <strong>di</strong> Gestione e nei Security Operation<br />

Center dei quattro fornitori <strong>di</strong> connettività.<br />

La con<strong>di</strong>visione <strong>del</strong>le informazioni e <strong>del</strong>le<br />

esperienze relative alle tematiche <strong>del</strong>la sicurezza<br />

rappresenta, infatti, in tessuto connettivo<br />

sul quale costruire questa comunità, oltre<br />

ad essere uno strumento efficace per realizzare<br />

le necessarie iniziative <strong>di</strong> prevenzione a presi<strong>di</strong>o <strong>del</strong> patrimonio informativo<br />

<strong>del</strong>la pubblica amministrazione.<br />

Questa comunità, che dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong> CERT-SPC assume il nome <strong>di</strong><br />

constituency, si compone <strong>di</strong> ULS assolutamente variegati per modalità operative,<br />

struttura interna e <strong>di</strong>mensioni.<br />

42


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Tra gli obiettivi <strong>del</strong> CERT-SPC, quale unità per il coor<strong>di</strong>namento informativo<br />

sulle minacce e sugli incidenti informatici relativi ai sistemi informativi <strong>del</strong>la<br />

pubblica amministrazione, ha assunto un ruolo non secondario la identificazione<br />

<strong>del</strong>le risorse, la proposizione <strong>di</strong> linguaggi tecnici e <strong>di</strong> metriche <strong>di</strong><br />

valutazione comuni, nonché <strong>di</strong> un mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> funzionamento integrato e<br />

con<strong>di</strong>viso tra tutti i “constituenti”.<br />

Tutto questo con il fine <strong>di</strong> sensibilizzare tutte le realtà coinvolte su come<br />

solo la molteplicità e l’affidabilità <strong>del</strong>le fonti informative, unite alla capacità<br />

<strong>di</strong> realizzare una tempestiva comunicazione ai responsabili <strong>di</strong> tutte le amministrazioni,<br />

costituiscono l’asse portante <strong>di</strong> un efficace azione <strong>di</strong> prevenzione.<br />

Tale ruolo attribuisce al CERT-SPC anche la possibilità <strong>di</strong> attuare forme <strong>di</strong><br />

collaborazione ed interazione me<strong>di</strong>ante protocolli <strong>di</strong> intesa, con i principali<br />

ISP nazionali, con i produttori <strong>di</strong> tecnologie hardware e software, con le<br />

FF.OO e con altri CERT nazionali e internazionali.<br />

I servizi d’Interoperabilità Evoluta<br />

e <strong>di</strong> Cooperazione Applicativa<br />

Nell’ambito <strong>del</strong>le attività sussi<strong>di</strong>arie che il CAD assegna a livello nazionale<br />

al <strong>CNIPA</strong>, è stata pre<strong>di</strong>sposta ed assegnata una gara con due lotti per la fornitura<br />

<strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> interoperabilità evoluta, cooperazione e sicurezza applicativa.<br />

Per servizi <strong>di</strong> interoperabilità evoluta si intendono quei servizi idonei<br />

a favorire la circolazione, lo scambio <strong>di</strong> dati e informazioni tra le amministrazioni<br />

e con i citta<strong>di</strong>ni. Tali servizi comprendono i servizi <strong>di</strong> messaggistica<br />

e i servizi web. Per cooperazione applicativa il CAD definisce quella<br />

parte <strong>del</strong> sistema pubblico <strong>di</strong> connettività finalizzata all’interazione fra sistemi<br />

informatici <strong>del</strong>le pubbliche amministrazioni, per garantire l’integrazione<br />

dei metadati, <strong>del</strong>le informazioni e dei proce<strong>di</strong>menti amministrativi. I<br />

servizi <strong>di</strong> interoperabilità evoluta si caratterizzano per un’integrazione lasca<br />

tra i sistemi informatici coinvolti e per un’interazione nella quale può generalmente<br />

intervenire un operatore umano. I servizi <strong>di</strong> cooperazione applicativa<br />

si caratterizzano, invece, per un’alta coesione dei sistemi informatici<br />

interagenti che mantengono tuttavia il più elevato grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>saccoppiamento.<br />

La coesione, tale da favorire l’integrazione dei proce<strong>di</strong>menti, viene<br />

realizzata attraverso interfacce standard e profili <strong>di</strong> collaborazione, secondo<br />

consolidati mo<strong>del</strong>li <strong>di</strong> organizzazione a servizi (SOA – Service Oriented<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 43


Architecture). La cooperazione applicativa include anche i servizi <strong>di</strong> sicurezza<br />

applicativa finalizzati sia alla ricerca <strong>del</strong> cosiddetto “malware” all’interno<br />

dei protocolli applicativi sia a garantire servizi <strong>di</strong> identificazione ed<br />

access management.<br />

Sulla base <strong>di</strong> tali categorie <strong>di</strong> servizi previsti dal CAD ed in forza <strong>del</strong> mandato<br />

conferito dal CAD stesso al <strong>CNIPA</strong> in termini <strong>di</strong> contratti quadro, previsione<br />

rafforzata dall’art.2, comma 3, lettera b) <strong>del</strong> DPCM recante “Razionalizzazione<br />

in merito all’uso <strong>del</strong>le applicazioni informatiche e servizi ex<br />

articolo 1, commi 192, 193 e 194, <strong>del</strong>la legge n. 311 <strong>del</strong> 2004” che prevede<br />

la stipula <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> quadro per le categorie <strong>di</strong> servizi relativi a: supporto<br />

alla conduzione dei sistemi informatici, messaggistica e siti web, il <strong>CNIPA</strong> a<br />

seguito <strong>del</strong>le citate procedure concorsuali ha stipulato i seguenti due accor<strong>di</strong><br />

quadro:<br />

• “Lotto 1” – Accordo quadro n. 4/2007 con il RTI Telecom Italia mandante<br />

e Elsag-Datamat, Engineering mandatarie relativo alla fornitura<br />

<strong>di</strong> servizi web e servizi <strong>di</strong> supporto alla conduzione dei sistemi.<br />

• “Lotto2” - Accordo quadro n. 5/2007 con il RTI EDS mandante e Almaviva<br />

mandataria relativo alla fornitura <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> messaggistica,<br />

cooperazione e sicurezza applicativa.<br />

ACCORDO QUADRO <strong>CNIPA</strong> N.4 2007 - LA VISIONE<br />

DEL RTI TELECOM ITALIA/DATAMAT ELSAG/ ENGINEERING<br />

<strong>Il</strong> Data Center SPC de<strong>di</strong>cato<br />

Per erogare al meglio i servizi previsti nell’accordo Quadro n.4 <strong>del</strong> 2007 il<br />

RTI ha pre<strong>di</strong>sposto un Centro Servizi virtuale de<strong>di</strong>cato.<br />

Tale Centro Servizi de<strong>di</strong>cato è stato realizzato utilizzando le infrastrutture<br />

<strong>del</strong> RTI <strong>di</strong>slocate sul territorio nazionale, in particolare vengono impiegati i<br />

data center Telecom Italia <strong>di</strong> Roma (Via Oriolo Romano) e <strong>di</strong> Pomezia. I<br />

Centri Servizi Nazionali <strong>del</strong> RTI sono infrastrutture tecnologiche all’avanguar<strong>di</strong>a,<br />

la cui finalità sono quelle <strong>di</strong> supportare servizi che necessitano <strong>di</strong><br />

grande capacità computazionale e massima scalabilità.<br />

Connettività<br />

L’infrastruttura <strong>di</strong> rete utilizzata per l’interconnessione ad alta capacità dei<br />

Data Center è denominata VDCN (Virtual Data Center Network). La VDCN<br />

è strutturata per coniugare affidabilità e performance. Strutturalmente è<br />

composta da:<br />

44


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

• linee ad altissima capacità (2,5 Gbps) lungo le dorsali con maggior<br />

traffico <strong>di</strong> interscambio<br />

• linee a larga banda (155 Mbps) sempre in configurazione ridondata<br />

In virtù <strong>del</strong>la presenza <strong>di</strong> detta interconnessione, un sottoinsieme <strong>di</strong> Data<br />

Center può essere visto logicamente come unico.<br />

Le se<strong>di</strong><br />

<strong>Il</strong> Centro Servizi de<strong>di</strong>cato è stato realizzato sfruttando le infrastrutture dei<br />

Data Center Telecom Italia <strong>del</strong>le seguenti se<strong>di</strong>:<br />

• Roma, campus Via Oriolo Romano 257.<br />

• Pomezia, Km 29,1 SS Pontina.<br />

Sede <strong>di</strong> via Oriolo Romano<br />

All’interno <strong>del</strong> campus, il Data Center è sviluppato su un corpo centrale de<strong>di</strong>cato<br />

ad uso industriale che ospita anche la Centrale Telefonica Roma Nord.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 45


46<br />

Sede <strong>di</strong> Pomezia<br />

Per quanto riguarda l’accessibilità, il sito <strong>di</strong>sta circa 30 Km dal centro <strong>di</strong> Roma<br />

e circa 50 Km dall’aeroporto <strong>di</strong> Fiumicino.<br />

All’interno <strong>del</strong> sito, sono presenti tre corpi: Pomezia IDC, Pomezia DC e Pomezia<br />

2. <strong>Il</strong> primo è costituito da una sola area DC, il secondo da un’area<br />

DC ed una ad uso civile, il terzo è destinato ad uso civile.


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Area de<strong>di</strong>cata SPC<br />

Nel corpo centrale dei siti dei data center, all’interno <strong>di</strong> una sala sistemi, è<br />

stato ricavato uno spazio de<strong>di</strong>cato ad ospitare le piattaforme destinate all’erogazione<br />

dei servizi SPC.<br />

Tale spazio è separato dal resto <strong>del</strong>la sala tramite una struttura <strong>di</strong>visoria<br />

comprensiva <strong>di</strong> porte ad accesso controllato tramite badge e <strong>di</strong> porta <strong>di</strong><br />

emergenza collegata ai sistemi <strong>di</strong> allarme centralizzati.<br />

Le aree funzionali<br />

Oltre i Data Center, fanno parte integrante <strong>del</strong> Centro Servizi SPC le aree<br />

de<strong>di</strong>cate alle strutture <strong>di</strong> Help Desk e <strong>di</strong> Security Operation Center (SOC),<br />

<strong>di</strong>slocate a:<br />

Roma- Via Parco de’ Me<strong>di</strong>ci<br />

Roma- Via Tor Pagnotta<br />

Genova- Via Puccini<br />

SOC: Roma e Milano.<br />

Help Desk<br />

L’area Help Desk ospita i derivati <strong>del</strong>la componente telefonica <strong>di</strong> accoglienza,<br />

le postazioni <strong>di</strong> lavoro degli operatori, le consolle remotizzate dei sistemi<br />

a supporto e le consolle remotizzate <strong>del</strong>le piattaforme <strong>di</strong> erogazione dei<br />

servizi. Pertanto tali strutture sono situate in locali ad uso ufficio. I server<br />

centrali a cui si connettono le consolle remotizzate sono <strong>di</strong>slolocati presso i<br />

data center <strong>di</strong> Roma Via Oriolo Romano e <strong>di</strong> Pomezia.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 47


SOC<br />

L’area <strong>del</strong> SOC ospita i derivati <strong>del</strong>la componente telefonica, le postazioni<br />

<strong>di</strong> lavoro degli operatori, le consolle remotizzate dei sistemi a supporto e le<br />

consolle remotizzate <strong>del</strong>la piattaforma <strong>di</strong> Security Management.<br />

Continuità Operativa<br />

Sono state previste due se<strong>di</strong> per ogni area in maniera tale da implementare<br />

una soluzione <strong>di</strong> continuità operativa:<br />

per le aree Data Center ed Help Desk le due se<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pomezia e <strong>di</strong> Roma<br />

svolgono rispettivamente i ruoli <strong>di</strong> sede primaria e secondaria; per il SOC,<br />

Roma svolge il ruolo <strong>di</strong> sede primaria e Milano <strong>di</strong> sede secondaria.<br />

Bilanciamento geografico <strong>del</strong>le connessioni<br />

E’ pre<strong>di</strong>sposto un servizio <strong>di</strong> bilanciamento geografico (Global Traffic Manager)<br />

tra i due siti, con la duplice valenza <strong>di</strong> offrire sia una alta <strong>di</strong>sponibilità<br />

sui sistemi <strong>di</strong>slocati geograficamente, sia una alta affidabilità <strong>del</strong> servizio in<br />

ottica <strong>di</strong> Disaster Recovery.<br />

48


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Caratteristiche Infrastrutturali<br />

Processo <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong>la sicurezza nei Data Center<br />

Nel macro-processo <strong>di</strong> “Sicurezza nel Data Center” il concetto <strong>di</strong> sicurezza<br />

è stato considerato nella sua globalità.<br />

<strong>Il</strong> macro processo riguarda la progettazione e la realizzazione degli impianti<br />

<strong>di</strong> sicurezza e, inoltre, la modalità <strong>di</strong> intervento e <strong>di</strong> gestione degli eventi<br />

dannosi:<br />

Progettazione impianti <strong>di</strong> sicurezza:<br />

L’insieme <strong>del</strong>le attività necessarie per l’espletamento degli adempimenti pre-<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 49


visti dalle norme legislative in materia <strong>di</strong> sicurezza e prevenzione nei luoghi<br />

<strong>di</strong> lavoro.<br />

L’adeguamento degli impianti <strong>di</strong> sicurezza <strong>del</strong> Data Center per protezione<br />

<strong>del</strong> patrimonio aziendale considerando gli standard <strong>di</strong> sicurezza aziendale.<br />

La realizzazione degli impianti <strong>di</strong> sicurezza, ovvero l’insieme <strong>del</strong>le attività riguardanti<br />

la messa in opera degli impianti che garantiscono la sicurezza sul<br />

lavoro e la sicurezza fisica dei sistemi (e quin<strong>di</strong> anche dei dati) ospitati nei<br />

Data Center.<br />

Gestione eventi (incidenti e/o crisi) ed azioni correttive: l’insieme <strong>del</strong>le attività<br />

da intraprendere nel caso in cui si manifestino eventi rilevanti per la sicurezza<br />

<strong>del</strong> Data Center e l’applicazione <strong>del</strong>le azioni correttive per migliorare<br />

l’efficienza e l’efficacia dei sistemi <strong>di</strong> sicurezza.<br />

Data Center Certificati<br />

<strong>Il</strong> Data Center <strong>di</strong> Pomezia è stato certificato secondo<br />

la normativa BS7799:2002 nel Novembre<br />

2005, convertita in ISO 27001:2005 dal Maggio<br />

2006<br />

<strong>Il</strong> Data Center <strong>di</strong> Oriolo Romano è stato certificato<br />

ISO 27001:2005 nel Dicembre 2006<br />

Det Norske Veritas (DNV) è l’ente certificatore,<br />

leader nel settore, che ha verificato il rispetto <strong>del</strong>le<br />

misure <strong>di</strong> sicurezza dei Data Center.<br />

I Servizi<br />

I servizi erogati sono sud<strong>di</strong>visibili in due macro categorie:<br />

SERVIZI DI GESTIONE DI SITI WEB:<br />

• Hosting <strong>di</strong> siti web<br />

• Progettazione e realizzazione <strong>di</strong> siti web<br />

• Supporto tecnico alle attività <strong>di</strong> tipo redazionale<br />

• <strong>Il</strong> servizio <strong>di</strong> Accesso alle Applicazioni in Modalità Web<br />

SERVIZI DI CONDUZIONE DEI SISTEMI:<br />

• Gestione posti <strong>di</strong> lavoro<br />

• Wan e lan management<br />

• System management<br />

50


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Hosting <strong>di</strong> siti web<br />

<strong>Il</strong> servizio <strong>di</strong> Hosting <strong>di</strong> Siti Web ha l’obiettivo <strong>di</strong> assicurare, ai Portali ed ai<br />

siti Web <strong>del</strong>le singole Amministrazioni, il corretto funzionamento dei sistemi<br />

elaborativi, infrastrutturali e tecnologici, in cui essi vengono ospitati. I siti<br />

Web <strong>del</strong>le Amministrazioni sono ospitati nei Data Center Telecom Italia in<br />

precedenza descritti e da questi ere<strong>di</strong>tano le caratteristiche <strong>di</strong> bilanciamento<br />

<strong>del</strong> traffico (sia a livello locale che a livello geografico) e le soluzioni <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>saster recovery.<br />

La soluzione proposta dal RTI prevede:<br />

• sia l’utilizzo <strong>di</strong> server virtualizzati de<strong>di</strong>cati alla singola Amministrazione,<br />

per ottenere elevate caratteristiche <strong>di</strong> flessibilità nell’erogazione<br />

<strong>del</strong> servizio nel pieno rispetto dei requisiti <strong>di</strong> sicurezza, garantiti tramite<br />

la completa separazione degli ambienti;<br />

• sia l’utilizzo <strong>di</strong> server fisici forniti dal RTI nel caso in cui ci siano specifiche<br />

esigenze <strong>di</strong> separazione fisica, oppure forniti dall’Amministrazione<br />

nel caso <strong>di</strong> migrazione <strong>di</strong> apparati hardware esistenti.<br />

Sono pre<strong>di</strong>sposti sistemi <strong>di</strong> memorizzazione <strong>di</strong> massa con<strong>di</strong>visi, capaci <strong>di</strong><br />

ospitare i dati dei clienti in modo in<strong>di</strong>pendente, separato e secondo <strong>di</strong>fferenti<br />

livelli <strong>di</strong> servizio in termini <strong>di</strong> affidabilità e prestazioni.<br />

E’ previsto un sistema <strong>di</strong> backup/restore centralizzato con <strong>di</strong>fferenti profili<br />

<strong>di</strong> frequenza <strong>di</strong> archiviazione, periodo <strong>di</strong> retention dei dati, me<strong>di</strong>a type per<br />

l’archiviazione dei dati (nastro, <strong>di</strong>sco).<br />

Architettura logica<br />

I sistemi che erogano il servizi sono <strong>di</strong>slocati su tre livelli logici <strong>di</strong>fferenti a<br />

seconda <strong>del</strong>le funzionalità che questi vanno a realizzare:<br />

Web Layer<br />

Application Layer<br />

Data Base Layer<br />

Questa separazione permette <strong>di</strong> implementare più efficaci soluzioni <strong>di</strong> scalabilità<br />

e <strong>di</strong> sicurezza.<br />

Oltre ai server, fisici o virtuali, per l’erogazione <strong>del</strong> servizio, ulteriori componenti<br />

fisiche sono allocate sui tre layer logici:<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 51


<strong>Il</strong> Servizio <strong>di</strong> Progettazione e Realizzazione Siti Web<br />

Relativamente a questo servizio, che permette agli Enti Pubblici <strong>di</strong> costruire<br />

o rinnovare la propria presenza in Rete, il RTI adotta principi e metodologie<br />

proprie <strong>del</strong> cosiddetto “Web 2.0”, che<br />

vede il citta<strong>di</strong>no non più solo come fruitore<br />

passivo <strong>del</strong> contenuto, ma come<br />

partecipante attivo, in grado <strong>di</strong> contribuire<br />

all’efficacia e alla completezza dei<br />

servizi che ogni Amministrazione espone<br />

attraverso il Web.<br />

Ogni Ente <strong>Pubblico</strong>, cioè, non si porrà<br />

più solo l’obiettivo <strong>di</strong> offrire uno “sportello<br />

virtuale” all’altezza <strong>del</strong>le aspettative e <strong>del</strong>le esigenze <strong>del</strong> citta<strong>di</strong>no; ma<br />

cercherà <strong>di</strong> costruire una vera e propria “architettura <strong>del</strong>la partecipazione”<br />

che, facendo leva sugli effetti <strong>di</strong> rete e su particolari algoritmi, renda semplice<br />

agli utenti “aggiungere valore” con i propri contributi.<br />

Non è evidentemente facile ed imme<strong>di</strong>ato esercitare un approccio generalistico<br />

a questi temi, visto che i vari enti pubblici hanno tra loro <strong>di</strong>fferenti<br />

obiettivi, sia in termini <strong>di</strong> scopo che <strong>di</strong> tipologia <strong>di</strong> au<strong>di</strong>ence. A questo riguardo,<br />

la metodologia progettuale, pur mantenendo fermi i principi <strong>del</strong>la<br />

centralità <strong>del</strong>l’utente (User Centered Design) e <strong>del</strong> Web 2.0, presenta varie<br />

opportunità che ogni Amministrazione può più o meno accentuare in base<br />

ai propri scopi.<br />

52


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Si potrà quin<strong>di</strong> rivolgere maggiormente l’attenzione<br />

all’aspetto emozionale, che privilegia<br />

l’attenzione al contenuti multime<strong>di</strong>ali, al visual<br />

design, alla facilità d’uso; oppure all’aspetto<br />

partecipativo, che accentua le possibilità <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>visione <strong>del</strong>la conoscenza, <strong>di</strong> interazione<br />

tra i citta<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong> creazione <strong>di</strong> comunità omogenee<br />

e <strong>di</strong> rapporti paritari tra Amministrazione e<br />

pubblico; oppure ancora si potrà puntare più<br />

decisamente alla trovabilità <strong>del</strong> contenuto, utilizzando strumenti evoluti <strong>di</strong><br />

classificazione e ricerca <strong>del</strong>l’informazione.<br />

Naturalmente sono possibili approcci “misti” in cui più aspetti vengono<br />

contemporaneamente valorizzati, per costruire una Digital Identity <strong>del</strong>la<br />

singola Amministrazione particolarmente caratterizzante ed efficace.<br />

<strong>Il</strong> servizio <strong>di</strong> Supporto Tecnico alle Attività Redazionali<br />

La gestione degli aspetti redazionali riveste un ruolo<br />

fondamentale nel ciclo <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> un Portale, soprattutto<br />

nel contesto <strong>del</strong>la P.A. dove la comunicazione pubblica<br />

rappresenta un parametro cruciale <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong><br />

servizio offerto agli utenti (citta<strong>di</strong>ni o imprese).<br />

La qualità <strong>del</strong>le attività redazionali, assieme alla corretta<br />

frequenza <strong>di</strong> aggiornamento, contribuiscono in maniera<br />

decisiva al successo <strong>di</strong> un sito web <strong>del</strong>la P.A. e favoriscono<br />

la “customer loyalty” cioè la fe<strong>del</strong>tà <strong>del</strong>l’utente<br />

al sito, stimolando in lui la positiva percezione <strong>di</strong> avere a <strong>di</strong>sposizione<br />

un valido veicolo per l’accesso e la fruizione <strong>del</strong>le informazioni e dei servizi<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione.<br />

Per garantire i livelli <strong>di</strong> efficienza, efficacia e qualità <strong>del</strong> servizio adeguati alle<br />

richieste, il RTI prevede l’istituzione <strong>di</strong> una “redazione” composta da risorse<br />

con professionalità variegate – Art Director, Visual Designer, Web Programmers<br />

– con comprovata esperienza nella gestione <strong>di</strong> contenuti sia per<br />

portali informativi basati su logiche commerciali, sia per portali pubblici basati<br />

su logiche istituzionali e <strong>di</strong> pubblico servizio.<br />

<strong>Il</strong> servizio <strong>di</strong> Accesso alle Applicazioni in Modalità Web<br />

In molti Enti Pubblici è ricorrente la necessità <strong>di</strong> offrire al Citta<strong>di</strong>no, attraverso<br />

la Rete, alcuni servizi peculiari, propri <strong>del</strong> <strong>Sistema</strong> Informativo <strong>del</strong>l’Ente.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 53


Tale sistema informativo costituisce un patrimonio<br />

tecnologico ed applicativo che è andato<br />

aumentando nel corso degli anni, spesso<br />

attraverso percorsi <strong>di</strong>versificati. Questo<br />

patrimonio, per ragioni <strong>di</strong> costi e <strong>di</strong> opportunità,<br />

non può essere sostituito ma deve essere<br />

preservato, valorizzato ed integrato in modo<br />

da rispondere al meglio alle nuove necessità<br />

ed alle potenzialità offerte dal web. In<br />

particolare per la Pubblica Amministrazione,<br />

la possibilità <strong>di</strong> rendere fruibili agli utenti (citta<strong>di</strong>ni<br />

o imprese) tramite canali <strong>di</strong>versificati (PC, telefoni cellulari, PDA,<br />

ecc.,) servizi ed informazioni già <strong>di</strong>sponibili nei propri sistemi informativi<br />

rappresenta un obiettivo importante per la promozione <strong>del</strong>l’ e-Government.<br />

In questo ambito, il RTI prevede l’utilizzo <strong>di</strong> metodologie esecutive che, attraverso<br />

l’ analisi <strong>del</strong>le applicazioni preesistenti, permettono <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />

la modalità migliore per l’abilitazione <strong>di</strong> tali applicazioni al mondo Web. Infatti,<br />

le modalità con cui un’applicazione può essere resa <strong>di</strong>sponibile in Rete<br />

sono classificabili in tre categorie <strong>di</strong>fferenti, ognuna <strong>del</strong>le quali corrisponde<br />

ad un <strong>di</strong>verso livello <strong>di</strong> adattamento <strong>del</strong>la stessa applicazione:<br />

webification: è il ri<strong>di</strong>segno <strong>del</strong>l’interfaccia affinché sia consentito l’accesso<br />

all’applicazione tramite il web, lasciando la logica <strong>di</strong> presentazione inalterata<br />

se non per i soli miglioramenti estetici;<br />

online transaction integration: è il consolidamento <strong>di</strong> più funzioni applicative<br />

in un’unica interfaccia, attraverso un unico livello <strong>di</strong> presentazione;<br />

composite application/services: è la creazione <strong>di</strong> una nuova applicazione,<br />

attraverso l’integrazione <strong>di</strong> componenti esistenti e la scrittura <strong>di</strong> nuove funzioni<br />

ad hoc.<br />

Ogni modalità risponde ad obiettivi <strong>di</strong>versi e <strong>di</strong> conseguenza a complessità<br />

esecutive <strong>di</strong>fferenti, soprattutto in termini <strong>di</strong> “reingegnerizzazione” <strong>del</strong>l’applicazione<br />

pre-esistente.<br />

Servizi <strong>di</strong> conduzione sistemi<br />

Gestione posti <strong>di</strong> lavoro<br />

<strong>Il</strong> servizio che il RTI offre per la Gestione dei Postazioni <strong>di</strong> Lavoro si prefigge<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> amministrare in maniera efficace, proattiva e completa le Postazioni<br />

<strong>di</strong> Lavoro fornite dalle Amministrazioni. Per questo obiettivo il RTI<br />

propone una piattaforma tecnologica fortemente integrata e una serie <strong>di</strong><br />

54


processi a supporto che si avvalgono <strong>del</strong>l’esperienza pluriennale nell’ambito<br />

<strong>di</strong> gestioni complesse e mission critical.<br />

Wan e lan management<br />

<strong>Il</strong> servizio che il RTI offre per il WAN/LAN Management, si prefigge l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> gestire l’infrastruttura <strong>di</strong> networking che è alla base <strong>di</strong> tutti i servizi<br />

ICT forniti alle Amministrazioni. L’erogazione <strong>del</strong> servizio sod<strong>di</strong>sfa le seguenti<br />

specifiche esigenze <strong>del</strong>le Amministrazioni: controllo remoto e monitoraggio<br />

degli apparati <strong>di</strong> rete, gestione dei registri <strong>di</strong> configurazione, monitoraggio<br />

<strong>del</strong>la rete, attivazione <strong>del</strong>le terze parti, back up <strong>del</strong>le configurazioni<br />

e servizi <strong>di</strong> help desk.<br />

System management<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

I servizi <strong>di</strong> System Management prevedono la fornitura <strong>di</strong> tutte le attività necessarie<br />

per prendere in carico, condurre e mantenere aggiornata e correttamente<br />

funzionante l’infrastruttura Hardware e Software oggetto <strong>del</strong> servizio.<br />

I servizi constano <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> conduzione operativa (controllo remoto,<br />

change management, software <strong>di</strong>stribution, monitoraggio dei valori <strong>di</strong> carico,<br />

gestione dei supporti <strong>di</strong> memorizzazione, gestione stampe, gestione <strong>del</strong>le<br />

SAN, gestione dei blade server, …) ed attività a carattere specificatamente<br />

sistemistico (gestione dei cambiamenti <strong>di</strong> configurazione, amministrazione<br />

data base, capacity planning, …).<br />

<strong>Il</strong> RTI eroga il servizio prevalentemente in modalità remota. Ove ciò non sia<br />

possibile si avvale <strong>del</strong> supporto <strong>del</strong>la manutenzione presso la sede <strong>del</strong>l’Amministrazione.<br />

In particolare, essa effettua le attività localmente con due<br />

modalità: tramite un Presi<strong>di</strong>o presso le Amministrazioni (modalità on-site)<br />

oppure tramite le strutture territoriali <strong>del</strong> RTI.<br />

ACCORDO QUADRO <strong>CNIPA</strong> N.5 2007 - LA VISIONE DEL RTI EDS-ALMAVIVA<br />

Tre gruppi <strong>di</strong> servizi, sei servizi base, <strong>di</strong>ciassette opzioni e funzionalità aggiuntive,<br />

cinquattasette livelli <strong>di</strong> servizio, <strong>di</strong>sponibilità H24/365, un centro<br />

servizi per abilitare l’interazione e la cooperazione tra i servizi applicativi<br />

<strong>del</strong>le Amministrazioni; questo, in estrema sintesi, è quanto previsto dal contratto<br />

quadro per i servizi <strong>di</strong> interoperabilità e cooperazione applicativa. I<br />

servizi, in<strong>di</strong>viduati dal CAD con il criterio <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> carattere generale riguardanti<br />

il funzionamento degli uffici, prevedono:<br />

• Posta elettronica<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 55


• Posta elettronica certificata<br />

• Videocomunicazione<br />

• Cooperazione applicativa<br />

• Identificazione, autenticazione ed autorizzazione<br />

• Firewall xml<br />

Tutti i servizi sono forniti in modalità <strong>di</strong> completo outsourcing e assicurano<br />

alle Amministrazioni la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> un help desk specializzato, <strong>di</strong> documentazione<br />

<strong>di</strong> riscontro sull’andamento e sul livello <strong>di</strong> servizio, <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong><br />

formazione e <strong>di</strong> eventuale consulenza professionale.<br />

La conformità a determinati standard ampiamente <strong>di</strong>ffusi, la granularità <strong>del</strong>le<br />

metriche e soprattutto l’affidabilità costituiscono le caratteristiche che<br />

hanno guidato la progettazione e la realizzazione <strong>di</strong> questi servizi; l’affidabilità<br />

è un valore per le Amministrazioni che nel complesso <strong>del</strong> progetto <strong>del</strong><br />

<strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività accedono ad un insieme <strong>di</strong> servizi coerente<br />

ed omogeneo.<br />

A titolo <strong>di</strong> esempio, in<strong>di</strong>pendentemente dal numero <strong>di</strong> caselle <strong>di</strong> posta, accedono<br />

ad un servizio H24, dotato <strong>di</strong> meccanismi accessori <strong>di</strong> sicurezza<br />

(antivirus ed antispam, backup), misurato<br />

da un insieme stringente <strong>di</strong> livelli<br />

<strong>di</strong> servizio che da sostanza ad<br />

un strumento robusto, consistente<br />

con la missione <strong>di</strong> una Pubblica Amministrazione,<br />

facilmente adattabile<br />

alle esigenze <strong>di</strong> ciascun Ente attraverso<br />

un mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> configurazione <strong>del</strong><br />

servizio granulare. Queste considerazioni<br />

hanno portato a progettare sistemi<br />

tecnologici e processi organizzativi<br />

<strong>di</strong> supporto <strong>di</strong> alta classe adeguati<br />

al <strong>di</strong>segno complessivo ed al<br />

ruolo istituzione <strong>del</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività e Cooperazione ed a<br />

considerare l’applicazione <strong>di</strong> tecnologie, sicuramente avanzate, ed adeguatamente<br />

collaudate. Nel caso <strong>del</strong>la Posta Elettronica Esclusiva, sempre a titolo<br />

<strong>di</strong> esempio, si sono adottati meccanismi non solo <strong>di</strong> ridondanza <strong>di</strong> apparati<br />

nei <strong>di</strong>versi livelli architetturale per assicurare la <strong>di</strong>sponibilità <strong>del</strong> servizio,<br />

ma si anche impiegata la Replica Continua dei cluster (CCR) per non<br />

avere singoli punti <strong>di</strong> avaria, avere la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuire l’infrastruttura<br />

in più centri servizi e non avere requisiti <strong>di</strong> archiviazione con<strong>di</strong>visa.<br />

56


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

<strong>Il</strong> Centro Servizi, a <strong>di</strong>sposizione <strong>del</strong>l’interoperabilità e <strong>del</strong>la cooperazione<br />

applicativa per il <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Cooperazione, ospita gli apparati e le<br />

infrastrutture necessarie alla fornitura e gestione dei servizi ed i sistemi de<strong>di</strong>cati<br />

al monitoraggio, sia locale che remoto, ed alla sicurezza.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un centro servizi virtuale organizzato su due se<strong>di</strong>, nell’area metropolitana<br />

<strong>di</strong> Roma, tra loro connesse e su altri centri specializzati per i servizi<br />

<strong>di</strong> Posta Certificata e Supporto agli utenti. Questo mo<strong>del</strong>lo assicura un<br />

solido impianto <strong>di</strong> erogazione dei servizi <strong>di</strong> continuità operativa – sia come<br />

<strong>di</strong>saster reecovery che come business continuità- e <strong>di</strong>venta un elemento caratterizzante<br />

l’intero <strong>di</strong>segno tecnico <strong>del</strong>l’infrastruttura a <strong>di</strong>sposizione <strong>del</strong>la<br />

Amministrazioni.<br />

<strong>Il</strong> primo sito ha a <strong>di</strong>sposizione circa 200 mq per i sistemi <strong>di</strong> backup e server<br />

infrastrutturali, <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> una rete privata in fibre ottiche e <strong>di</strong> un installato <strong>di</strong><br />

190 server applicativi e infrastrutturali, una Storage Area Network con oltre<br />

60TB e librerie robotizzate per l’archiviazione. Sono presenti ulteriori locali<br />

sotterranei (bunker) per librerie robotizzate; gli impianti sono ridondati in<br />

real time. <strong>Il</strong> secondo sito ha una superficie lorda <strong>di</strong> circa 13.000 mq. con 4<br />

piani fuori terra ed uno seminterrato; comprende un installato <strong>di</strong> oltre<br />

12.000 MIPs mainframe,<br />

circa 20 sistemi <strong>di</strong>partimentali<br />

<strong>di</strong> fascia alta, circa 300<br />

server, Storage SAN e NAS<br />

per oltre 100 TB e <strong>di</strong>verse<br />

librerie robotizzate.<br />

Ambedue i siti <strong>di</strong>spongono<br />

<strong>di</strong> dotazioni <strong>di</strong> sicurezza<br />

adeguate ai requisiti <strong>del</strong> sistema<br />

pubblico <strong>di</strong> connettività<br />

e cooperazione (es videosorveglianza<br />

accessi,<br />

biometria ecc.) allo scopo <strong>di</strong> stabilire le necessarie garanzie <strong>di</strong> affidabilità<br />

dei servizi e dei dati trattati.<br />

Le connessioni tra il Centro Servizi e le Amministrazioni sono realizzate me<strong>di</strong>ante<br />

connessioni SPC mentre la connettività tra i Centri servizi, il traffico<br />

<strong>di</strong> servizio, è <strong>di</strong> tipo IP MPLS. I CED Almaviva ed Actalis sono collegati nell’ambito<br />

<strong>del</strong>la Intranet <strong>del</strong> gruppo Almaviva.<br />

Vi è accesso internet con banda superiore a 170Mbps tramite il collegamento<br />

a due Provider <strong>di</strong>fferenti. E’ anche presente un collegamento in ponte<br />

ra<strong>di</strong>o ad uno dei due Provider.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 57


Posta elettronica esclusiva<br />

<strong>Il</strong> servizio <strong>di</strong> Posta Elettronica Esclusiva consente agli utenti <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

<strong>di</strong> scambiare posta elettronica sia internamente alla stessa, sia con altri<br />

utenti <strong>di</strong> altre Amministrazioni e sia con Internet. Gli utenti hanno a <strong>di</strong>sposizione<br />

caselle da 300MB fino ad 1GB, <strong>di</strong>spongono, inoltre, <strong>di</strong> un servizio antivirus<br />

ed antispam configurabile alle esigenze <strong>di</strong> ciascuna Amministrazione.<br />

<strong>Il</strong> servizio può essere affiancato da:<br />

• una funzione <strong>di</strong> Archiviazione dei messaggi per memorizzare contenuti<br />

ed allegati.<br />

• una funzione <strong>di</strong> Unified Messaging in grado <strong>di</strong> gestire sotto forma <strong>di</strong><br />

messaggio <strong>di</strong> posta elettronica il traffico Fax, SMS e Voice.<br />

L’Amministrazione può scegliere <strong>di</strong> aderire ai servizi erogati in due modalità:<br />

• centralizzata, presso il Centro Servizi, usufruendo così <strong>di</strong> una infrastruttura<br />

sicura, <strong>di</strong> spazi e <strong>di</strong> logistica completamente messi a <strong>di</strong>sposizione<br />

dalle aziende <strong>del</strong> raggruppamento. Rientrano in questa modalità<br />

il servizio <strong>di</strong> Posta Elettronica, Archiviazione e Unified Messaging;<br />

• On-site presso la sede <strong>del</strong>l’amministrazione che mettera a <strong>di</strong>sposizione<br />

gli spazi e la logistica necessaria. Fanno parte <strong>del</strong> servizio, sia la<br />

fornitura <strong>del</strong>l’infrastruttura e la relativa installazione e manutenzione,<br />

sia la gestione <strong>del</strong> sistema.<br />

58


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

<strong>Il</strong> sistema <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong>le utenze utilizza un servizio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rectory Microsoft<br />

Windows. L’organizzazione <strong>di</strong> posta elettronica è prevista integrata all’interno<br />

<strong>di</strong> una struttura Active Directory. Ogni Amministrazione avrà a <strong>di</strong>sposizione<br />

un dominio active <strong>di</strong>rectory all’interno <strong>del</strong> quale è possibile creare,<br />

secondo specifiche esigenze, contenitori logici <strong>di</strong> oggetti denominati “organization<br />

unit” che conterranno a loro volta gli account <strong>di</strong> dominio che usufruiranno<br />

<strong>del</strong> servizio <strong>di</strong> posta elettronica; agli account è possibile associare<br />

le mailbox degli utenti.<br />

L’architettura prevista per il servizio <strong>di</strong> posta elettronica è costituita da due<br />

componenti <strong>di</strong>stinte:<br />

• servizi perimetrali, attraverso i quali erogare funzionalità <strong>di</strong> Mail Relay<br />

SMTP, Anti-Virus ed Anti-Spam ed in grado <strong>di</strong> realizzare una separazione<br />

tra l’organizzazione <strong>di</strong> posta elettronica realizzata per l’Amministrazione<br />

ed Internet<br />

• l’organizzazione <strong>di</strong> posta elettronica all’interno <strong>del</strong>la quale ospitare le<br />

mailbox degli utenti ed applicare, in aggiunta ai servizi perimetrali, ulteriori<br />

livelli <strong>di</strong> sicurezza legati alla scansione Anti-Virus ed all’Anti-Spam.<br />

Per assicurare adeguati livelli <strong>di</strong> sicurezza le due componenti utilizzano infrastrutture<br />

fisiche separate:<br />

I servizi perimetrali in ambiente OpenSource Linux e server <strong>di</strong> posta PostFix<br />

L’organizzazione <strong>di</strong> posta elettronica sulla piattaforma <strong>di</strong> messaging Microsoft<br />

Exchange 2007 in architettura a 64 bit.<br />

Posta elettronica certificata<br />

<strong>Il</strong> servizio <strong>di</strong> Posta Elettronica Certificata (PEC) (gestito da EDS Italia S.p.A.<br />

ed Actalis S.p.A. (gruppo AlmavivA) entrambi presenti nell’elenco dei gestori<br />

<strong>di</strong> posta elettronica certificata) consente agli utenti <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

<strong>di</strong> scambiare messaggi <strong>di</strong> posta elettronica con garanzie in merito all’invio<br />

ed alla effettiva consegna nella casella <strong>di</strong> posta certificata <strong>del</strong> destinatario,<br />

secondo la normativa vigente (ve<strong>di</strong> DPR n°68 <strong>del</strong> 11/2/2005 e dal DM<br />

<strong>del</strong> 2/11/2005 <strong>del</strong> Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie).<br />

<strong>Il</strong> titolare <strong>del</strong>la casella <strong>di</strong> PEC che invia una mail <strong>di</strong>sporrà <strong>del</strong>la ricevuta <strong>di</strong><br />

accettazione e <strong>del</strong>la successiva ricevuta <strong>di</strong> avvenuta consegna, che potrà<br />

essere utilizzata per <strong>di</strong>mostrare l’avvenuto invio <strong>del</strong> messaggio e dei documenti<br />

allegati, e che certificherà la conclusione <strong>del</strong> processo <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione.<br />

Ogni Amministrazione che aderisce al servizio potrà definire uno o più domini<br />

<strong>di</strong> posta elettronica certificata (gestiti dal fornitore <strong>del</strong> servizio) su cui<br />

saranno attivate le caselle.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 59


Ogni utente <strong>del</strong> servizio <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> una casella da 1GB e servizi accessori<br />

<strong>di</strong> antivirus ed antispam configurabili alle esigenze <strong>del</strong>l’Amministrazione; in<br />

aggiunta è possibile attivare anche un servizio <strong>di</strong> archivino dei messaggi.<br />

Videocomunicazione collaborativa<br />

<strong>Il</strong> servizio ha l’obiettivo <strong>di</strong> favorire la contestualità <strong>del</strong> confronto e <strong>del</strong>le decisioni<br />

in tutti quei proce<strong>di</strong>menti in cui sia necessario l’apporto contemporaneo<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse unità organizzative <strong>del</strong>l’Amministrazione o <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse Amministrazioni<br />

a <strong>di</strong>stinti titoli competenti. <strong>Il</strong> servizio ha valenza <strong>di</strong> strumento<br />

<strong>di</strong> supporto all’efficienza nella Pubblica Amministrazione P.A. e può, ove<br />

adottatato formalmente, in<strong>di</strong>rizzare fasi istruttorie e decisorie proprie <strong>del</strong>la<br />

Legge 241/90. <strong>Il</strong> servizio promuove la semplificazione <strong>del</strong> processo amministrativo,<br />

rende <strong>di</strong>sponibile un ambiente de<strong>di</strong>cato alla con<strong>di</strong>visione <strong>del</strong>le informazioni<br />

ed all’esecuzione <strong>di</strong> processi collaborativi, rende <strong>di</strong>sponibili in<br />

tempo reale le informazioni sullo stato <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento, contiene i costi<br />

ed i tempi per lo svolgimento <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento, permette lo svolgimento<br />

sincrono <strong>di</strong> alcune fasi <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento ed enfatizza l’interoperabilità con<br />

gli altri strumenti <strong>di</strong> pubblica utilità.<br />

<strong>Il</strong> servizio <strong>di</strong> Videocomunicazione collaborativa permette, agli utenti <strong>del</strong>le<br />

Amministrazioni, <strong>di</strong> comunicare, in tempo reale ed in modalità interattiva,<br />

con altri utenti o gruppi <strong>di</strong> utenti <strong>di</strong>slocati remotamente su postazioni <strong>di</strong> lavoro,<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione stessa e/o <strong>di</strong> altre amministrazioni contrattualizzate,<br />

fisse, mobili o in sale attrezzate per videoconferenze, me<strong>di</strong>ante l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> immagini, suoni e lo scambio <strong>di</strong> dati elettronici.<br />

<strong>Il</strong> servizio consente <strong>di</strong> promuovere la collaborazione degli utenti e l’organizzazione<br />

<strong>di</strong> specifiche conferenze virtuali tra i suoi utenti pre<strong>di</strong>sponendo<br />

preventivamene la documentazione <strong>di</strong> supporto ed attivando modalità <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scussione basate sia sui meccanismi <strong>del</strong>l’Instant Messaging (IM) che sull’interazione<br />

<strong>di</strong>retta testuale, grafica, au<strong>di</strong>o e video dei partecipanti (rich<br />

text). <strong>Il</strong> servizio traccia le attività degli utenti rendendo <strong>di</strong>sponibile la documentazione<br />

<strong>di</strong> riscontro per il periodo d sei mesi e consegnando alle amministrazioni<br />

copia <strong>di</strong>gitale <strong>del</strong>la documentazione <strong>del</strong>le attività. L’integrazione<br />

con altri servizi previsti dal bando e l’utilizzo <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> collaborazione<br />

consente l’introduzione <strong>di</strong> meccanismi <strong>di</strong> workflow a supporto <strong>del</strong>l’efficienza<br />

dei processi amministrativi; il servizio introduce specifiche funzioni <strong>di</strong><br />

“votazione” (anche basati su firma <strong>di</strong>gitale) per documentare l’esito <strong>del</strong>le<br />

conferenze.<br />

Per la realizzazione <strong>del</strong> servizio viene utilizzata tecnologia Microsoft “Live<br />

communication”; con funzionalità <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ate multipoint-multime<strong>di</strong>a<br />

60


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

communication (au<strong>di</strong>o, video, data) e <strong>di</strong> Imme<strong>di</strong>ate Messaging con rilevamento<br />

<strong>del</strong>la presenza, gestione <strong>del</strong>le utenze e tracciamento <strong>del</strong>le informazioni<br />

sulle sessioni. A queste si associa la piena funzionalità <strong>di</strong> collaborazione<br />

con le piattaforme <strong>di</strong> produttività in<strong>di</strong>viduale (ad esempio può essere<br />

utilizzato il calendario <strong>di</strong> Outlook per schedulare le conferenze e la convocazione<br />

dei partecipanti).<br />

Cooperazione Applicativa<br />

<strong>Il</strong> Servizio <strong>di</strong> Cooperazione Applicativa consiste nella gestione <strong>di</strong> tutte le attività<br />

necessarie alla pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> servizi applicativi, siano essi preesistenti<br />

o <strong>di</strong> nuova progettazione, <strong>di</strong> cui l’Amministrazione intende dotarsi al<br />

fine <strong>di</strong> cooperare con servizi applicativi presenti sul <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong><br />

Connettività e Cooperazione (SPC).<br />

Le regole tecniche e le modalità previste per la cooperazione applicativa<br />

nell’ambito <strong>del</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Cooperazione (SPCoop) <strong>del</strong>ineano un<br />

mo<strong>del</strong>lo che prevede un livello <strong>di</strong> interazione fra le Amministrazioni che cooperano<br />

realizzato attraverso componenti specifici e secondo modalità<br />

standard (porta <strong>di</strong> dominio e busta e-government).<br />

<strong>Il</strong> Servizio <strong>di</strong> Cooperazione Applicativa comprende la messa a <strong>di</strong>sposizione<br />

nella sede <strong>del</strong>l’Amministrazione richiedente la Porte <strong>di</strong> Dominio (PDD) e la<br />

realizzazione dei Servizi Applicativi da erogare o fruire. Qualora più amministrazioni<br />

intendano cooperare tra <strong>di</strong> loro con uno o più servizi applicativi,<br />

l’Amministrazione promotrice <strong>del</strong>l’iniziativa può richiedere anche la fornitu-<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 61


a <strong>del</strong> servizio <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento dei servizi applicativi necessari per realizzare<br />

il Dominio <strong>di</strong> Cooperazione.<br />

<strong>Il</strong> servizio è articolato, a seconda <strong>del</strong>le richieste <strong>del</strong>le amministrazioni, nelle<br />

fasi <strong>di</strong>:<br />

• Messa a <strong>di</strong>sposizione <strong>del</strong>la Porta <strong>di</strong> dominio<br />

Consiste nella messa a <strong>di</strong>sposizione nelle se<strong>di</strong> <strong>del</strong>le amministrazioni richiedenti,<br />

<strong>di</strong> una PDD affinché i servizi applicativi <strong>del</strong>le stesse possano interagire<br />

me<strong>di</strong>ante l’infrastruttura <strong>di</strong> cooperazione applicativa SPCoop.<br />

La PDD integra una architettura basata su una infrastruttura hardware in alta<br />

affidabilità, con un software <strong>di</strong> porta <strong>di</strong> dominio che fornisce modalità <strong>di</strong><br />

integrazione semplici e chiare con le applicazioni senza essere minimamente<br />

intrusiva.<br />

La messa a <strong>di</strong>sposizione <strong>del</strong>la porta <strong>di</strong> dominio prevede, a scelta, una fornitura<br />

in ambiente.NET o J2EE. Tale opportunità rappresenta una tutela degli investimenti<br />

effettuati dall’Amministrazione che ha la facoltà <strong>di</strong> richiedere, al<br />

termine <strong>del</strong> contratto, la proprietà <strong>del</strong>le piattaforme HW e SW <strong>del</strong>la porta.<br />

L’ architettura tecnica per la porta <strong>di</strong> dominio prevede una infrastruttura<br />

completamente ridondante, che permette <strong>di</strong> rispondere adeguatamente ai<br />

requisiti <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>del</strong>la porta e <strong>di</strong> alta affidabilità <strong>del</strong>le sue funzionalità<br />

incluse quelle <strong>di</strong> tracciatura, gestione <strong>di</strong>agnostici e rilevamento dei Livelli<br />

<strong>di</strong> Servizio.<br />

• Pre<strong>di</strong>sposizione<br />

Vengono realizzati (effettuando il wrapping <strong>di</strong> componenti esistenti o realiz-<br />

62


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

zandone <strong>di</strong> nuovi) i “componenti applicativi” corrispondenti alle funzionalità<br />

elementari che si ritengono necessarie per comporre “moduli applicativi”<br />

finalizzati allo sviluppo <strong>di</strong> servizi applicativi da rendere <strong>di</strong>sponibili per l’interazione<br />

su SPCoop.<br />

• Composizione<br />

I componenti applicativi, esistenti o realizzati nella fase <strong>di</strong> Pre<strong>di</strong>sposizione,<br />

sono integrati e composti fra <strong>di</strong> loro allo scopo <strong>di</strong> sviluppare “moduli applicativi”<br />

in grado <strong>di</strong> realizzare le funzionalità amministrative complete che si<br />

intendono rendere <strong>di</strong>sponibili su SPCoop attraverso servizi applicativi.<br />

• Coor<strong>di</strong>namento<br />

Nel caso in cui più amministrazioni abbiano intenzione <strong>di</strong> costituire congiuntamente<br />

un dominio <strong>di</strong> cooperazione per uno o più servizi applicativi,<br />

è previsto un Servizio <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento degli stessi (orchestrazione).<br />

L’ architettura <strong>del</strong> servizio <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento prevede una infrastruttura<br />

completamente ridondante che permette una alta <strong>di</strong>sponibilità <strong>del</strong> sistema<br />

<strong>di</strong> orchestrazione.<br />

Per le stesse considerazioni fatte per la porta <strong>di</strong> dominio, l’orchestratore viene<br />

offerto sia in una versione per sistema operativo Microsoft Windows che<br />

in una per Linux in modo da permetterne una semplice gestione, anche al<br />

termine <strong>del</strong> contratto laddove l’Amministrazione scelga <strong>di</strong> acquisirne la proprietà.<br />

• Integrazione e Pubblicazione<br />

Le funzionalità amministrative (moduli applicativi) sono integrate con la porta<br />

<strong>di</strong> dominio e sono presentate su SPCoop come servizi applicativi (erogazione)<br />

od utilizzate per accedere a servizi applicativi già <strong>di</strong>sponibili (fruizione).<br />

• Gestione<br />

I servizi ed i moduli applicativi risultanti dalle fasi precedenti sono rilasciati<br />

in esercizio e gestiti operativamente su SPCoop. A richiesta <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

viene erogata la manutenzione or<strong>di</strong>naria dei moduli e servizi rilasciati<br />

a decorrere dal termine <strong>del</strong> periodo <strong>di</strong> garanzia <strong>di</strong> tre mesi dal rilascio in<br />

esercizio.<br />

Identificazione, Autenticazione ed Autorizzazione<br />

Obiettivo <strong>del</strong> servizio è la realizzazione e l’erogazione <strong>del</strong> servizio <strong>di</strong> gestione<br />

<strong>del</strong>le funzioni <strong>di</strong> identificazione, autenticazione ed autorizzazione (IAA) degli<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 63


utenti all’uso dei sistemi informatici <strong>del</strong>l’Amministrazione. <strong>Il</strong> servizio IAA offerto<br />

si compone me<strong>di</strong>ante l’integrazione <strong>di</strong> politiche, processi e procedure assicurati<br />

da personale specializzato che opera prevalentemente presso il Centro<br />

Servizi ed una infrastruttura tecnologica hardware e software installata presso<br />

l’Amministrazione per lo svolgimento <strong>del</strong>le seguenti attività:<br />

• gestione centralizzata presso la singola Amministrazione degli utenti<br />

intesi come persone fisiche che ricoprono un certo ruolo, determinato<br />

nell’ambito <strong>del</strong>l’Amministrazione, in base al quale necessitano <strong>di</strong><br />

specifiche autorizzazioni all’utilizzo dei servizi informatici <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

stessa;<br />

• gestione dei profili <strong>di</strong> autorizzazione degli utenti all’utilizzo dei servizi<br />

in base al loro ruolo, in accordo con le politiche in<strong>di</strong>cate dall’Amministrazione;<br />

• gestione <strong>del</strong>le utenze dei sistemi <strong>del</strong>l’Amministrazione ivi comprese,<br />

ove richiesto, le utenze amministrative dei server o interne <strong>del</strong>l’Amministrazione;<br />

• gestione <strong>del</strong>l’accesso centralizzato e web sigle sign on per dare la<br />

possibilità all’utente, in base alle funzioni che deve svolgere, <strong>di</strong> accedere<br />

a tutte le applicazioni ed i sistemi compresi nel servizio IAA utilizzando<br />

un unico sistema <strong>di</strong> autenticazione ed autorizzazione<br />

• controllo degli accessi, comprensivo <strong>di</strong> identificazione, autenticazione,<br />

autorizzazione e gestione credenziali degli utenti;<br />

• assistenza all’Amministrazione per la gestione <strong>del</strong>le richieste <strong>di</strong> assistenza,<br />

supporto tecnico, risoluzione malfunzionamenti, mo<strong>di</strong>fiche<br />

ed inserimento nuovi utenti e manutenzione <strong>del</strong> sistema.<br />

<strong>Il</strong> servizio ha adottato adotta una piattaforma tecnologica basata sul framework<br />

Novell per realizzare una soluzione completa <strong>di</strong> Access e Identity Management<br />

multipiattaforma conforme allo standard SAML 2.0. <strong>Il</strong> servizio potrà<br />

essere federato con analoghi servizio nell’ambito <strong>del</strong>la gestione federata<br />

<strong>del</strong>le identità <strong>di</strong>gitali nell’ambito SPCoop (vd. Oltre). L’Amministrazione, oltre<br />

ad avere un più ampio supporto alla gestione centralizzata ed automatizzata<br />

<strong>del</strong>le procedure <strong>di</strong> provisioning e de-provisioning verso i propri sistemi,<br />

potrà nativamente godere <strong>di</strong> un connettore verso la Rubrica <strong>del</strong>la Pubblica<br />

Amministrazione (Rubrica P.A.) che le consentirà <strong>di</strong> pubblicare i dati<br />

dei propri utenti in near-real-time verso la Rubrica ed usufruire <strong>di</strong> conseguenza<br />

anche dei servizi <strong>di</strong> Cedolino Elettronico.<br />

64


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Sono <strong>di</strong>sponibili funzioni <strong>di</strong> Secure Sockets Layer Virtual Private Network<br />

(SSLVPN), un servizio basato su Linux che garantisce sicurezza in fase <strong>di</strong> accesso<br />

ad applicazioni non HTTP. Questo servizio non richiede l’installazione<br />

<strong>di</strong> alcun client, abilitando l’autenticazione single sign-on ed estendendo<br />

l’autorizzazione basata su ruoli alle applicazioni <strong>di</strong> back-end.<br />

Vi è, poi, la possibilità <strong>di</strong> utilizzare uno o più repository <strong>di</strong> autenticazione in<br />

cascata, fra i quali eDirectory, Active Directory o SunOne, nel caso in cui<br />

l’Amministrazione <strong>di</strong>sponga già <strong>di</strong> un repository centralizzato ed aggiornato<br />

dei propri utenti e relative credenziali.<br />

E’, infine, presente, un potente strumento <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t per il log e la tracciatura<br />

<strong>del</strong>le attività con la possibilità <strong>di</strong> associare azioni ad eventi ed allarmi.<br />

L’infrastruttura per il sistema IAA per ciascuna Amministrazione è composta da:<br />

• un sistema in alta affidabilità per la gestione degli accessi alle applicazioni<br />

ed ai sistemi web in modalità Single Sign On e per il supporto<br />

<strong>del</strong>la conformità con lo standard SAML 2.0 (Novell Access Manager);<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 65


• un sistema in alta affidabilità contenente il repository centralizzato<br />

degli utenti e dei profili in grado <strong>di</strong> ospitare il security information base<br />

per consentire l’operatività in modalità SSO (Novell eDirectory);<br />

su tale sistema vengono rese <strong>di</strong>sponibili alla utenza le funzioni <strong>di</strong> self<br />

service sulla password (PWM Open Source), nonché le funzioni <strong>di</strong><br />

au<strong>di</strong>t e <strong>di</strong> logging e tracking <strong>del</strong>le attività;<br />

• una soluzione open source (GAIUS) per la gestione <strong>del</strong>le credenziali<br />

<strong>di</strong> accesso, degli utenti e <strong>del</strong> ciclo <strong>di</strong> vita <strong>del</strong>la richiesta <strong>del</strong>l’Amministrazione;<br />

• un sistema <strong>di</strong> autenticazione de<strong>di</strong>cato alla gestione degli accessi degli<br />

utenti alla rete con particolare riferimento ai protocolli TACACS+ e<br />

RADIUS ed ai sistemi informatici <strong>del</strong>l’Amministrazione basato sui<br />

prodotti software Dialways <strong>di</strong> Mastersoft e Freera<strong>di</strong>us.<br />

Firewall XML<br />

<strong>Il</strong> servizio prevede la fornitura e gestione <strong>di</strong> strumenti per il filtraggio <strong>del</strong><br />

traffico <strong>di</strong> rete a livello applicativo secondo un insieme <strong>di</strong> regole definite,<br />

aggiornabili e verificabili, per proteggere dati e risorse <strong>del</strong>le Porte <strong>di</strong> Dominio<br />

<strong>del</strong>le Amministrazioni e più in generale <strong>di</strong> tutte le applicazioni in ambiente<br />

SOA.<br />

<strong>Il</strong> servizio consiste nelle seguenti attività:<br />

• messa a <strong>di</strong>sposizione presso la sede <strong>del</strong>l’Amministrazione, <strong>del</strong>le piattaforme<br />

hardware e software necessarie per la realizzazione <strong>del</strong> servizio<br />

firewall XML;<br />

• messa a <strong>di</strong>sposizione presso il Centro Servizi, <strong>del</strong>le piattaforme hardware,<br />

software, e <strong>di</strong> rete necessarie alla gestione da remoto e al monitoraggio<br />

<strong>del</strong>le piattaforme fornite;<br />

• conduzione tecnica ed operativa <strong>del</strong>le piattaforme tecnologiche <strong>di</strong> sicurezza;<br />

• ren<strong>di</strong>contazione sull’utilizzo <strong>del</strong> servizio e sui livelli <strong>di</strong> servizio conseguiti.<br />

<strong>Il</strong> Centro <strong>di</strong> Cooperazione applicativa (SICA)<br />

INTRODUZIONE AL MODELLO DI COOPERAZIONE APPLICATIVA SPCOOP<br />

<strong>Il</strong> quadro normativo e tecnico definito dal CAD rappresenta la piattaforma<br />

abilitante per la trasformazione <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong>la P.A. da un profilo reattivo ad<br />

66


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

uno proattivo, capace <strong>di</strong> anticipare le necessità dei citta<strong>di</strong>ni e <strong>del</strong>le imprese<br />

invece <strong>di</strong> reagire lentamente, così come avviene oggi. <strong>Il</strong> CAD ha introdotto,<br />

tra l’altro, la definizione innovativa <strong>di</strong> cooperazione applicativa (SPCoop),<br />

cioè l’interazione fra sistemi informatici tale da garantire l’integrazione <strong>del</strong>le<br />

informazioni e dei proce<strong>di</strong>menti amministrativi <strong>di</strong>gitalizzati.<br />

Ciò è importante perché, in passato, per i sistemi che già oggi consentono<br />

forme più o meno complete <strong>di</strong> cooperazione applicativa era stato necessario<br />

emanare una specifica norma <strong>di</strong> legge per consentire <strong>di</strong> dare vali<strong>di</strong>tà<br />

giuri<strong>di</strong>ca a tali procedure telematiche.<br />

In altre parole, ciò non riguarda la semplice possibilità <strong>di</strong> trasmettere e/o<br />

scambiare dati e informazioni (questa è l’interoperabilità), ma l’effettiva<br />

possibilità <strong>di</strong> un’amministrazione <strong>di</strong> accedere, con pieno valore giuri<strong>di</strong>co, a<br />

servizi e data base <strong>di</strong> un’altra amministrazione per ricavarne informazioni e<br />

dati, la possibilità <strong>di</strong> aggiornare data base d’interesse <strong>di</strong> più amministrazioni<br />

con dati immessi da ciascuna per quanto <strong>di</strong> competenza, la possibilità <strong>di</strong><br />

svolgere proce<strong>di</strong>menti informatizzati tra più amministrazioni nei quali ciascuna<br />

immette i dati e i documenti informatici <strong>di</strong> propria competenza.<br />

SPCoop adotta un mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> architettura dei servizi pienamente <strong>di</strong>stribuito<br />

(adatto quin<strong>di</strong> alla realtà <strong>del</strong>l’intera P.A. italiana) e permette l’interoperabilità<br />

e la cooperazione dei sistemi informatici sulla base <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> che regolano<br />

lo scambio <strong>di</strong> funzionalità, inclusi requisiti <strong>di</strong> qualità e sicurezza, attraverso<br />

interfacce applicative che permettono tale scambio, nella piena autonomia<br />

<strong>del</strong>le scelte implementative e gestionali dei sistemi componenti<br />

l’architettura. L’in<strong>di</strong>pendenza <strong>del</strong>le scelte implementative <strong>del</strong>le funzionalità<br />

applicative e <strong>del</strong>le funzionalità <strong>di</strong> infrastruttura (gestione dei messaggi, sicurezza,<br />

qualità <strong>di</strong> servizio) dei sistemi cooperanti, rende tale mo<strong>del</strong>lo perfettamente<br />

adatto alle esigenze <strong>di</strong> autonomia <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong>le amministrazioni<br />

centrali e locali e all’interoperabilità con sistemi applicativi <strong>del</strong>le imprese<br />

e <strong>di</strong> altri soggetti che potrebbero essere coinvolti nei processi automatici.<br />

Una caratteristica fondamentale <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong>l’architettura <strong>di</strong> servizi è<br />

che l’interazione tra i sistemi partecipanti avviene per mezzo <strong>del</strong>lo scambio<br />

<strong>di</strong> messaggi in rete.<br />

Ne consegue che due sistemi interagenti devono essere connessi per mezzo<br />

<strong>di</strong> uno o più canali che trasportano i messaggi scambiati. <strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong><br />

<strong>di</strong> Cooperazione utilizza per il trasporto dei messaggi esclusivamente i<br />

canali e i meccanismi <strong>di</strong> trasporto forniti dal <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> Connettività.<br />

L’architettura <strong>di</strong> servizi è un mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> architettura informatica <strong>di</strong>stribuita<br />

che si <strong>di</strong>ffonde grazie alla maturità e al consolidamento degli standards e<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 67


<strong>del</strong>le tecnologie Web services. È utile comunque precisare la <strong>di</strong>fferenza<br />

concettuale tra architettura <strong>di</strong> servizi (comunemente definita SOA – Service<br />

Oriented Architecture) e Web services:<br />

• <strong>Il</strong> termine SOA designa un mo<strong>del</strong>lo concettuale <strong>di</strong> architettura informatica<br />

<strong>di</strong>stribuita, costituita da un insieme <strong>di</strong> sistemi autonomi che<br />

comunicano per mezzo <strong>di</strong> messaggi scambiati attraverso interfacce<br />

standar<strong>di</strong>zzate; secondo il mo<strong>del</strong>lo SOA i servizi che le interfacce<br />

utilizzano sono definiti in un registro.<br />

• <strong>Il</strong> termine Web services ricopre un insieme <strong>di</strong> standards tecnologici<br />

che permettono la realizzazione <strong>di</strong> architetture <strong>di</strong> servizi su larga<br />

scala, garantendo al tempo stesso l’interoperabilità e l’autonomia <strong>di</strong><br />

implementazione dei sistemi componenti l’architettura.<br />

<strong>Il</strong> mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> architettura <strong>del</strong> SPCoop è un mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> architettura <strong>di</strong> servizi<br />

sulla base <strong>del</strong>le tecnologie Web services. <strong>Il</strong> mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong>l’architettura<br />

SPCoop stabilisce tra i sistemi applicativi <strong>del</strong>le amministrazioni e quelli infrastrutturali,<br />

necessari per il coor<strong>di</strong>namento, <strong>del</strong>le relazioni <strong>di</strong> servizio tutte<br />

definite nell’ambito dei servizi <strong>di</strong> registro.<br />

Parte integrante <strong>del</strong>l’architettura per l’erogazione dei servizi <strong>di</strong> interoperabilità<br />

cooperazione e accesso è il Centro <strong>di</strong> Cooperazione Applicativa che<br />

consente l’interoperabilità tra le amministrazioni e citta<strong>di</strong>ni ed imprese e<br />

l’accesso ai servizi in una logica <strong>di</strong> cooperazione applicativa. La realizzazione<br />

<strong>del</strong> centro è stata affidata dal <strong>CNIPA</strong> a seguito <strong>di</strong> un’apposita gara al<br />

RTI IBM – Sistemi Informativi.<br />

1. Le componenti ed il funzionamento <strong>del</strong> SPCoop<br />

Le componenti principali <strong>del</strong>l’infrastruttura SPCoop che consentono l’integrazione<br />

e l’interoperabilità dei servizi applicativi <strong>del</strong>le amministrazioni sono:<br />

a. busta e-gov<br />

La struttura dei messaggi scambiati segue un protocollo standard <strong>del</strong>lo<br />

scambio tra web services. La struttura <strong>di</strong> tali messaggi, definita busta e-gov,<br />

nella header contiene campi utili per definire i profili <strong>di</strong> collaborazione<br />

(sincroni, one way, asincroni).<br />

b. porta <strong>di</strong> dominio<br />

L’insieme dei servizi applicativi preposti per lo scambio <strong>di</strong> servizi attraverso<br />

le funzionalità <strong>di</strong> interfaccia, interagisce attraverso un unico punto logico<br />

che svolge le funzioni <strong>di</strong> esposizione <strong>del</strong>le interfacce, che sono preposte,<br />

68


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

alcune all’accesso <strong>del</strong>le funzionalità <strong>di</strong> erogazione interne al dominio <strong>di</strong><br />

un’amministrazione e altre alla fruizione <strong>di</strong> funzionalità applicative richieste<br />

nella qualità <strong>di</strong> fruitore ad altre amministrazioni erogatrici <strong>del</strong> servizio.<br />

La porta <strong>di</strong> dominio segna il confine <strong>di</strong> responsabilità e l’inizio <strong>del</strong>la parte<br />

la cui standar<strong>di</strong>zzazione <strong>del</strong>le funzionalità e la piena interoperabilità sono<br />

fattori cruciali e determinanti per il funzionamento <strong>del</strong> sistema.<br />

Figura 10 - Interazione tra porte <strong>di</strong> dominio<br />

c. i servizi applicativi<br />

Lo scambio <strong>di</strong> funzionalità tra amministrazioni in SPCoop avviene attraverso<br />

interfacce applicative esposte dalle amministrazioni in qualità <strong>di</strong> erogatore<br />

e fruitore, quin<strong>di</strong> il colloquio applicativo è peer-to-peer. L’esposizione<br />

<strong>del</strong>le componenti <strong>del</strong> sistema informativo <strong>di</strong> ciascuna amministrazione è<br />

me<strong>di</strong>ato e regolato da tali componenti, il cui utilizzo e formalmente descritto<br />

attraverso l’accordo <strong>di</strong> servizio.<br />

d. accordo <strong>di</strong> servizio<br />

L’insieme degli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> servizio rappresenta il database <strong>del</strong>la cooperazione<br />

applicativa. La formalizzazione <strong>del</strong>le componenti e la pubblicazione si<br />

presta allo scopo <strong>di</strong> ufficialità, formalizzazione e trasparenza tipiche <strong>del</strong>la<br />

cultura amministrativa e caratteristici <strong>di</strong> ogni mo<strong>del</strong>lo partecipativo. Sul<br />

piano tecnico la completa formalizzazione apre un panorama <strong>di</strong> possibilità<br />

evolutive, mai prima d’ora possibile su una così vasta scala e senza elementi<br />

<strong>di</strong> intrusività per le singole amministrazioni.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 69


e. servizi <strong>di</strong> registro<br />

Gli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> servizio sono descritti da ciascuna amministrazione o insiemi<br />

<strong>di</strong> amministrazioni e pubblicate in un registro accessibile in rete. La<br />

pubblicazione è supportata da strumenti automatici che ne garantiscono la<br />

correttezza formale <strong>del</strong>le strutture e garantiscono quin<strong>di</strong> l’interoperabilità<br />

(vd. Paragrafo specifico)<br />

f. servizi <strong>di</strong> certificazione<br />

Un’autorità <strong>di</strong> certificazione è preposta per l’emissione dei certificati per i<br />

server e PD in maniera da assicurare il riconoscimento certo e l’autenticazione<br />

<strong>del</strong>le componenti che interagiscono.<br />

g. gestione federata <strong>del</strong>le identità <strong>di</strong>gitali<br />

La realizzazione <strong>di</strong> servizi complessi dove è necessaria una forte integrazione<br />

(e quin<strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> maggior valore) richiede spesso il riconoscimento<br />

<strong>di</strong> ruoli funzionali ed “attributi <strong>di</strong> sicurezza” la componente “gestione federata<br />

<strong>del</strong>le identità <strong>di</strong>gitali” consente <strong>di</strong> definire un mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> interazione e<br />

<strong>di</strong> una federazione <strong>di</strong> autorità titolate a certificare ciascuna determinati ruoli<br />

ed attributi creando, nel rispetto dei massimi livelli <strong>di</strong> sicurezza e privacy,<br />

le con<strong>di</strong>zioni per <strong>di</strong>chiarare ed utilizzare tali ruoli ed attributi (ed ovviamente<br />

revocarli e mo<strong>di</strong>ficarli) in un contesto <strong>di</strong> interoperabilità. (vd. Paragrafo<br />

specifico)<br />

h. catalogo degli schemi e ontologie<br />

Le applicazioni non sono altro che uno strumento per mo<strong>del</strong>lare processi o<br />

semplicemente trattare le informazioni necessarie alle amministrazioni per<br />

lo svolgimento <strong>di</strong> fini istituzionali, pertanto occorre dare grande rilievo proprio<br />

alle informazioni, che devono risultare <strong>di</strong> qualità, soprattutto in un<br />

contesto <strong>di</strong> integrazione tra amministrazioni, dove maggiore è il rischio <strong>di</strong><br />

integrare informazioni non omogenee, con significati ambigui. (vd. Paragrafo<br />

specifico sui registri). La componente in argomento serve a mettere a fattor<br />

comune le informazioni e la loro semantica.<br />

i. collegamenti telematici<br />

<strong>Il</strong> SPCoop utilizza i servizi <strong>di</strong> connettività <strong>del</strong> SPC che fornisce:<br />

• l’infrastruttura <strong>di</strong> base per il trasporto dei messaggi tra tutte le P.A.,<br />

• un insieme <strong>di</strong> funzionalità infrastrutturali <strong>di</strong> sicurezza e qualità <strong>di</strong><br />

servizio applicabili al trasporto dei messaggi.<br />

70


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

I SERVIZI DI INTEROPERABILITÀ COOPERAZIONE E ACCESSO<br />

<strong>Il</strong> centro <strong>di</strong> cooperazione applicativa (SICA – Servizi infrastrutturali <strong>di</strong> interoperabilità<br />

cooperazione e accesso) è parte integrante <strong>del</strong>le infrastrutture<br />

nazionali con<strong>di</strong>vise, così come definite dal CAD. I servizi SICA consentono<br />

il <strong>di</strong>spiegamento <strong>del</strong>l’interoperabilità tra le amministrazioni e citta<strong>di</strong>ni ed<br />

imprese e l’accesso ai servizi in una logica <strong>di</strong> cooperazione applicativa.<br />

<strong>Il</strong> Centro Servizi Infrastrutturali <strong>di</strong> Interoperabilità, Cooperazione ed Accesso<br />

(SICA-SPC) ha il compito <strong>di</strong> realizzare e gestire i servizi infrastrutturali<br />

necessari per l’attivazione <strong>del</strong>la Cooperazione Applicativa in SPC e per<br />

quelle funzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>rectory e <strong>di</strong> interoperabilità tra citta<strong>di</strong>ni imprese e P.A..<br />

<strong>Il</strong> Centro è stato realizzato con una elevata flessibilità e modularità, necessarie<br />

per garantire realmente la riusabilità <strong>del</strong>la soluzione anche in ambiti<br />

potenzialmente <strong>di</strong>fferenti, per organizzazione e/o tecnologia, da quelli <strong>del</strong>l’attuale<br />

ambiente <strong>di</strong> progetto.<br />

L’approccio progettuale adottato ha utilizzato i para<strong>di</strong>gmi <strong>del</strong>la SOA e, più<br />

specificatamente, la metodologia SOMA (Service-Oriented Methodology &<br />

Architecture).<br />

In particolare i servizi forniti dal Centro SICA comprendono:<br />

1) servizi <strong>di</strong> infrastruttura per la cooperazione applicativa che includono:<br />

• Servizio <strong>di</strong> Registro SICA Generale comprendente l’in<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>le pubbliche<br />

amministrazioni (IPA)<br />

• Servizio <strong>di</strong> Catalogo <strong>di</strong> Schemi ed Ontologie<br />

• Servizio <strong>di</strong> Gestione Federata <strong>di</strong> Identità <strong>di</strong>gitali<br />

• Servizio In<strong>di</strong>ce dei soggetti (evoluzione <strong>del</strong> servizio <strong>di</strong> Rubrica P.A.)<br />

• Servizio <strong>di</strong> Certificazione<br />

• Servizio <strong>di</strong> Monitoraggio<br />

• Servizio <strong>di</strong> Gestione<br />

• Servizio <strong>di</strong> Sicurezza Interna<br />

2) servizi <strong>di</strong> supporto alla qualificazione <strong>di</strong> componenti <strong>di</strong> cooperazione<br />

applicativa<br />

I Servizi <strong>di</strong> supporto alla qualificazione <strong>di</strong> porte <strong>di</strong> dominio e <strong>di</strong> registri SI-<br />

CA secondari sono costituiti dalla combinazione <strong>di</strong> una soluzione software<br />

specifica e <strong>di</strong> una soluzione <strong>di</strong> tipo organizzativo/procedurale a supporto<br />

<strong>del</strong> software.<br />

• I Servizi software sono stati pensati con le medesime logiche <strong>di</strong> progettazione<br />

che caratterizzano i servizi <strong>di</strong> infrastruttura già descritti.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 71


• I servizi <strong>di</strong> tipo organizzativo/procedurale consistono nella fornitura<br />

<strong>di</strong> assistenza e supporto alle amministrazioni e al <strong>CNIPA</strong> durante il<br />

processo <strong>di</strong> qualificazione.<br />

In aggiunta, il SICA prevede una serie <strong>di</strong> servizi per la governance complessiva<br />

<strong>del</strong> progetto (GOVERNANCE FRAMEWORK PER IL CENTRO SERVIZI<br />

SICA).<br />

<strong>Il</strong> SICA-SPC è dotato <strong>di</strong> un mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> governo <strong>di</strong> riferimento che permette<br />

<strong>di</strong> controllare non solo l’esercizio quoti<strong>di</strong>ano <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong> centro, ma<br />

anche <strong>di</strong> guidarne l’evoluzione in linea con le esigenze <strong>del</strong>la comunità<br />

SPCoop. Per mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> riferimento s’intende l’insieme <strong>del</strong>le responsabilità<br />

e <strong>del</strong>le politiche esercitate dai gestori <strong>del</strong> SICA-SPC con l’obiettivo <strong>di</strong> verificare<br />

che le attività e le risorse <strong>del</strong> centro siano in linea con gli obiettivi <strong>del</strong><br />

progetto e ne facilitino l’evoluzione.<br />

Per poter raggiungere questo obiettivo è stato adottato un mo<strong>del</strong>lo per il<br />

controllo <strong>del</strong> SICA-SPC, strutturato in aree il cui accurato controllo rappresenta<br />

un irrinunciabile fattore critico <strong>di</strong> successo: Mission, Organizzazione,<br />

Metodologie, Processi, Politiche, Misure.<br />

La Rubrica P.A. e l’In<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>le pubbliche amministrazioni<br />

La Rubrica <strong>del</strong>la P.A. è una infrastruttura <strong>di</strong> <strong>di</strong>rectory realizzata sulla base <strong>di</strong><br />

quanto stabilito dalla circolare ministeriale <strong>del</strong> 27 novembre 2003 emanata<br />

dal Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie <strong>di</strong> concerto con il Ministero<br />

<strong>del</strong>la Funzione Pubblica sull’utilizzo <strong>del</strong>la posta elettronica. La Rubrica<br />

contiene l’elenco dei pubblici <strong>di</strong>pendenti con le caselle <strong>di</strong> posta loro assegnate.<br />

<strong>Il</strong> progetto per la realizzazione <strong>del</strong>la Rubrica <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione<br />

è partito nell’anno 2005 con l’obiettivo <strong>di</strong> creare un sistema <strong>di</strong> elenchi<br />

in linea che permettesse, a ciascuna pubblica amministrazione aderente,<br />

sia <strong>di</strong> pubblicare dati relativi ai propri <strong>di</strong>pendenti sia <strong>di</strong> ricercare informazioni<br />

relative al personale (<strong>di</strong>pendenti pubblici) <strong>del</strong>le altre amministrazioni<br />

aderenti.<br />

<strong>Il</strong> sistema centrale <strong>di</strong> elenchi realizzato è basato sulla possibilità <strong>di</strong> effettuare<br />

sincronizzazioni in modalità automatica o semi-automatica con i sistemi <strong>di</strong><br />

elenchi periferici esistenti presso le amministrazioni in una modalità praticamente<br />

in<strong>di</strong>pendente dalle <strong>di</strong>fferenti soluzioni tecnologiche adottate presso le<br />

Amministrazioni. Al momento le consultazioni <strong>del</strong>la Rubrica P.A. è prevista<br />

solo per le consultazioni <strong>del</strong>le amministrazioni aderenti al servizio.<br />

72


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

La Rubrica <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione, come servizio <strong>di</strong> in<strong>di</strong>ce, va ad<br />

integrarsi ed estendere il servizio <strong>di</strong> In<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>le Pubbliche Amministrazioni,<br />

cui è strettamente legato. <strong>Il</strong> progetto rPA, quin<strong>di</strong>, partendo dalla base informativa<br />

e dalla infrastruttura tecnologica <strong>di</strong> iPA, la estende rendendo <strong>di</strong>sponibili<br />

dati puntuali associati al singolo <strong>di</strong>pendente e definendo pertanto<br />

una architettura abilitante ai fini <strong>del</strong>la erogazione <strong>di</strong> nuovi servizi destinati<br />

ad una sottoclasse ristretta <strong>di</strong> utenza.<br />

E’ in tale senso che il Cnipa è allo stato impegnato al fine <strong>di</strong> conferire alla<br />

RpA caratteristiche <strong>di</strong> “in<strong>di</strong>ce dei soggetti” ovvero <strong>di</strong> soggetti che sulla base<br />

<strong>di</strong> attributi, ruoli e profili siano identificati, classificati e autorizzati all’accesso<br />

ai servizi telematici <strong>del</strong>le pubbliche amministrazioni.<br />

La rubrica <strong>del</strong>la P.A., attraverso un processo <strong>di</strong> federazione, è esten<strong>di</strong>bile alle<br />

Regioni e può costituire il punto <strong>di</strong> riferimento per tutte le applicazioni<br />

basate sul riconoscimento <strong>del</strong>l’appartenenza dei <strong>di</strong>pendenti pubblici e<br />

quin<strong>di</strong> per una maggiore collaborazione e interlavoro in rete.<br />

Uno dei servizi allo stato attivato e basato sulla Rubrica <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione<br />

è il servizio <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione via e-mail <strong>del</strong> Cedolino paga<br />

elettronico (E-Cedolino) attraverso il quale il Ministero <strong>del</strong>l’Economia recapita<br />

via posta elettronica il cedolino-paga ai <strong>di</strong>pendenti pubblici.<br />

Le amministrazioni che ad oggi sono interconnesse alla rubrica sono 17 per<br />

un totale <strong>di</strong> circa 870.000 <strong>di</strong>pendenti; i <strong>di</strong>pendenti che ricevono il cedolino<br />

elettronico allo stato sono circa 800.000.<br />

L’in<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>le Pubbliche Amministrazioni è nato sulla base <strong>di</strong> quanto a<br />

suo tempo <strong>di</strong>sposto dal DPR 428/2000 che prevedeva la costituzione <strong>del</strong>l’In<strong>di</strong>ce<br />

<strong>del</strong>le Aree Organizzative Omogenee. Tale In<strong>di</strong>ce, la cui realizzazione<br />

e gestione venne affidata al Cnipa, si è nel tempo evoluto sino a<br />

costituire ad oggi a tutti gli effetti le pagine gialle <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione.<br />

Esso costituisce <strong>di</strong>fatti il riferimento ufficiale ai fini <strong>del</strong> reperimento<br />

<strong>di</strong>:<br />

• strutture organizzative <strong>del</strong>le P.A. e relativi responsabili, punti <strong>di</strong> accesso<br />

telematici quali: gli uffici <strong>di</strong> protocollo, le caselle <strong>di</strong> posta certificata,<br />

le caselle <strong>di</strong> posta elettronica istituzionali, il sito web, i servizi<br />

telematici resi <strong>di</strong>sponibili.<br />

Tale ultimo riferimento ai servizi telematici è altresì ulteriormente riba<strong>di</strong>to<br />

nello schema <strong>di</strong> DPCM sulle “regole tecniche e <strong>di</strong> sicurezza per il<br />

funzionamento <strong>del</strong> <strong>Sistema</strong> pubblico <strong>di</strong> connettività” <strong>di</strong> prossima pubblicazione.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 73


Allo stato l’In<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>le Pubbliche Amministrazioni ospita oltre 3.600 Amministrazioni,<br />

per un totale <strong>di</strong> oltre 15.000 Unità organizzative, circa 3.000<br />

Aree Organizzative Omogenee e 2.400 in<strong>di</strong>rizzi PEC.<br />

La gestione federata <strong>del</strong>le identità <strong>di</strong>gitali<br />

<strong>Il</strong> mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> gestione federata <strong>del</strong>le identità <strong>di</strong>gitali definisce entità, relazioni<br />

e scenari <strong>di</strong> autenticazione per accedere od erogare servizi in ambito<br />

federato all’interno <strong>del</strong> SPCoop. <strong>Il</strong> mo<strong>del</strong>lo definisce i <strong>di</strong>fferenti scenari e<br />

schemi <strong>di</strong> autenticazione nell’ambito <strong>del</strong>la cooperazione applicativa e <strong>del</strong><br />

SSO fra vari enti federati (F-SSO). Gli scenari considerati comprendono la<br />

cooperazione ottenuta tramite Web Services e tramite interazione Web Based.<br />

<strong>Il</strong> mo<strong>del</strong>lo è aperto a <strong>di</strong>fferenti para<strong>di</strong>gmi <strong>di</strong> autenticazione (carte istituzionali<br />

CNS/CIE; identificativi e credenziali per soggetti non ancora dotati<br />

<strong>di</strong> carte istituzionali; ruoli associati alle persone), fornendo <strong>del</strong>le linee<br />

guida per l’identificazione e l’autenticazione <strong>di</strong> un utente SPCoop in ambito<br />

federato.<br />

<strong>Il</strong> mo<strong>del</strong>lo e gli schemi <strong>di</strong> autenticazione bilanciano utilità, complessità e<br />

standard tecnologici, fattori fra loro <strong>di</strong>fferenti ed a volte antitetici ma tutti<br />

in<strong>di</strong>spensabili per ottenere una soluzione che sia:<br />

• basata sugli standard, il mo<strong>del</strong>lo e la sua architettura devono basarsi<br />

sugli standard o<strong>di</strong>erni ma devo essere in grado <strong>di</strong> accogliere le tecnologie<br />

emergenti una volta consolidate;<br />

• capace <strong>di</strong> utilizzare prodotti commerciali dove possibile;<br />

• scalabile;<br />

• affidabile, l’architettura deve essere basata su best practices nazionali<br />

ed internazionali;<br />

• con bassi impatti per l’utente finale;<br />

• con bassi impatti a livello implementativo.<br />

<strong>Il</strong> mo<strong>del</strong>lo si basa sulla realizzazione <strong>di</strong> un framework cooperativo che integra<br />

policy (relazioni <strong>di</strong> “trust”) ed infrastrutture tecnologiche fra le entità<br />

federate. Implementando il mo<strong>del</strong>lo le Amministrazioni federate avranno<br />

accesso a molteplici nuove applicazioni tramite il riutilizzo <strong>del</strong>le credenziali<br />

e <strong>del</strong>le identità già utilizzate al loro interno, mantenendo inalterate le<br />

modalità con cui vengono gestite le identità dai singoli enti.<br />

74


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Approccio metodologico<br />

Lo scenario <strong>di</strong> riferimento alla base <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo è quello <strong>di</strong> un ente, più<br />

propriamente una Amministrazione Centrale od una Amministrazione locale,<br />

che offre ai propri utenti oltre ai suoi servizi specifici anche la possibilità<br />

<strong>di</strong> fruire <strong>di</strong> servizi offerti da altre Amministrazioni.<br />

<strong>Il</strong> mo<strong>del</strong>lo descritto trae ispirazione dagli standard ad oggi esistenti<br />

[SAML-Core, SAML-TechOv, WS-Security] oltre che dalle esperienze estere<br />

già in essere [E-auth_USGov], inoltre valorizza lo sforzo che le Regioni<br />

stanno compiendo nell’ambito <strong>del</strong> task INF-3 <strong>del</strong> progetto ICAR nell’ambito<br />

<strong>del</strong>la gestione federata <strong>del</strong>le identità <strong>di</strong>gitali e <strong>del</strong>la cooperazione applicativa.<br />

Mo<strong>del</strong>lo concettuale<br />

<strong>Il</strong> concetto <strong>di</strong> identità Federata è una <strong>del</strong>le evoluzioni più interessanti legate<br />

all’identity management che assimila ed estende alla cooperazione applicativa<br />

i concetti tipici <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo RBAC (Role Based Access Control), in cui i<br />

<strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> accesso ad una data risorsa sono basati sul ruolo posseduto dall’utente.<br />

Una gestione <strong>del</strong>le identità “federata” prevede in pratica la creazione<br />

<strong>di</strong> relazioni <strong>di</strong> fiducia tra realtà <strong>di</strong>verse per l’identificazione e l’autorizzazione<br />

degli utenti <strong>di</strong> una <strong>di</strong> esse ad accedere alle risorse governate da<br />

un’altra.<br />

L’identità Federata è governata da un complesso <strong>di</strong> relazioni <strong>di</strong> trust appropriate<br />

che compongono un ambito fiduciario comune identificato in letteratura<br />

come “Circe of Trust”. <strong>Il</strong> Circe Of Trust si basa su:<br />

• l’accre<strong>di</strong>tamento e la validazione all’interno <strong>del</strong> dominio federativo;<br />

• enti che ricoprono il ruolo <strong>di</strong> certificatori/validatori <strong>del</strong>le identità;<br />

• un insieme <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> (policy) che comprendono un mo<strong>del</strong>lo comune<br />

<strong>di</strong> cooperazione all’interno <strong>del</strong>la federazione;<br />

• la definizione <strong>di</strong> precise responsabilità nell’ambito <strong>del</strong>la cooperazione.<br />

<strong>Il</strong> principio è <strong>di</strong> creare un layer <strong>di</strong> astrazione che mascheri i sistemi, eventualmente<br />

già presenti, per la gestione <strong>del</strong>le identità. Attraverso esso aziende<br />

o Amministrazioni <strong>di</strong>verse possano con<strong>di</strong>videre le informazioni sulle<br />

identità e la sicurezza pur mantenendo inalterate le proprie soluzioni <strong>di</strong><br />

gestione degli account utente e degli accessi applicativi (es:<strong>di</strong>rectory, meta<strong>di</strong>rectory,<br />

infrastrutture a chiave pubblica, soluzioni <strong>di</strong> controllo accessi<br />

e SSO).<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 75


A livello macro all’interno <strong>del</strong>la federazione l’utente che vuole fruire <strong>di</strong> un servizio<br />

applicativo deve in primo luogo autenticarsi presso il proprio dominio<br />

(dominio fruitore) presentando le sue credenziali. <strong>Il</strong> dominio fruitore, in caso<br />

<strong>di</strong> verifica positiva, emette un messaggio che garantisce l’identità <strong>del</strong>l’utente<br />

verificando i privilegi (ruolo) associati all’utente che sta chiedendo l’accesso.<br />

<strong>Il</strong> dominio fruitore terminate le verifiche invia le informazioni al dominio<br />

erogatore <strong>del</strong> servizio applicativo dove vengono elaborate. <strong>Il</strong> compito <strong>del</strong><br />

dominio erogatore è garantire che l’accesso <strong>del</strong>l’utente sia coerente con le<br />

procedure e le politiche locali.<br />

Da una prima descrizione sommaria <strong>del</strong>la federazione si può notare come<br />

accanto alla nozione <strong>di</strong> identità si accosta ora la nozione <strong>di</strong> ruolo come<br />

nuovo <strong>di</strong>scriminante per richiedere o erogare un servizio.<br />

Per garantire il livello <strong>di</strong> integrazione descritto serve necessariamente un sistema<br />

standard per passare le informazioni <strong>di</strong> sign-on ed eventualmente <strong>di</strong><br />

autorizzazione fra i due domini federati. <strong>Il</strong> framework SAML nasce per in<strong>di</strong>rizzare<br />

tali esigenze.<br />

Come mostrato in figura i macro scenari per un utente sono:<br />

1. Utilizzo <strong>di</strong> un’applicazione all’interno <strong>del</strong> proprio dominio (evidenziato<br />

in giallo), è il tipico caso <strong>di</strong> un ente che ha il proprio sistema <strong>di</strong><br />

gestione <strong>di</strong> Identity e Access Management. In questo caso non c’è<br />

cooperazione;<br />

2. Noma<strong>di</strong>cità (evidenziato in grigio), l’utente richiede <strong>di</strong>rettamente<br />

tramite il suo browser un’applicazione federata appartenente al dominio<br />

erogatore. <strong>Il</strong> richiedente viene <strong>di</strong>retto presso il proprio dominio<br />

per potersi autenticare e solo dopo può fruire dei servizi richiesti<br />

presso il dominio erogatore;<br />

3. Utilizzo <strong>di</strong> un’applicazione federate tramite web services (evidenziato<br />

in nero), l’utente si è autenticato presso un’applicazione locale che coopera<br />

con una applicazione appartenente ad un’altra Amministrazione.<br />

<strong>Il</strong> mo<strong>del</strong>lo prende come riferimento il Framework SAML come metodo per<br />

comunicare le asserzioni <strong>di</strong> identificazione ed autorizzazione fra i domini<br />

federati.<br />

I domini caratterizzanti il mo<strong>del</strong>lo sono:<br />

• Dominio fruitore <strong>del</strong> servizio;<br />

• Dominio dei servizi erogati da una Amministrazione;<br />

• Dominio dei servizi infrastrutturali.<br />

76


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Fig. 1 - Possibili Interazioni fra membri <strong>di</strong> una federazione<br />

Dominio Fruitore <strong>del</strong> servizio<br />

<strong>Il</strong> dominio fruitore in<strong>di</strong>ca il dominio da cui proviene la richiesta <strong>del</strong> servizio<br />

ed è composto dall’insieme dei soggetti che possono fruire dei servizi<br />

applicativi. Tali soggetti si possono <strong>di</strong>videre in:<br />

• Entità persona (End User);<br />

• Entità non persona (Applicazioni): tutte le entità catalogabili come<br />

applicazioni informatiche e che non ricadono nell’entità precedente.<br />

Dominio dei servizi erogabili da una Amministrazione<br />

Nel dominio dei servizi erogabili da un’Amministrazione sono presenti tutte<br />

le entità in grado <strong>di</strong> verificare gli attributi o l’identità <strong>di</strong> un membro <strong>del</strong> dominio<br />

fruitore <strong>del</strong> servizio. Come attributi si intendono sia gli attributi atomici<br />

che aggregati, un esempio <strong>di</strong> attributo aggregato è il profilo. Le entità <strong>del</strong><br />

dominio sono responsabili <strong>del</strong>la creazione e gestione <strong>del</strong>le identità e dei<br />

ruoli oltre a fornire il servizio autenticazione alle entità <strong>del</strong> dominio fruitore.<br />

<strong>Il</strong> dominio comprende:<br />

• Service Provider, responsabile <strong>di</strong> fornire il servizio richiesto ad uno o<br />

più membri <strong>del</strong>la federazione;<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 77


• <strong>Il</strong> Federation Gateway, componente logico <strong>del</strong> Service Provider, è il<br />

singolo punto <strong>di</strong> contatto (P.O.C. Point of Contact) per tutte le richieste<br />

<strong>di</strong> accesso via web alle risorse offerte;<br />

• Identity Provider, responsabile <strong>di</strong> mantenere e gestire le informazioni<br />

relative all’identità <strong>del</strong>l’End User;<br />

• Attribute Authority, ente designato a validare tutti o parte degli attributi<br />

componenti il profilo <strong>di</strong> un generico utente;<br />

• External Attribute Authority, sito non appartenente alla federazione<br />

che fornisce servizi <strong>di</strong> validazione per gli attributi esterni alla federazione<br />

(es: Or<strong>di</strong>ni Professionali, Notariato, Comune <strong>di</strong> Residenza);<br />

• Profile Authority, ente preposta alla memorizzazione e gestione dei<br />

profili utente. Si occupa <strong>di</strong> validare gli attributi presenti nel profilo<br />

interrogando le Attribute Authority <strong>di</strong> pertinenza.<br />

Dominio dei servizi infrastrutturali<br />

Le entità descritte interagiscono secondo <strong>del</strong>le regole <strong>di</strong> cooperazione e <strong>di</strong><br />

gestione federata <strong>del</strong>le identità ben definite ed avvalendosi <strong>di</strong> servizi offerti a<br />

livello infrastrutturale. <strong>Il</strong> dominio dei servizi infrastrutturali (SICA) comprende:<br />

• authority registry: registro contenente tutti gli Identity Provider e le<br />

Profile Authority appartenenti alla federazione e che godono <strong>del</strong>la fiducia<br />

<strong>di</strong> tutti i membri interni alla federazione;<br />

• attribute authority registry: registro contenente la relazione fra ruolo(attributo)<br />

ed suo certificatore, sia essa una Attribute Authority interna<br />

che esterna.<br />

Modalità <strong>di</strong> interazione fra l’end user e I servizi offerti dal Service Provider tramite il Federation Gateway<br />

78


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Entità Validatrici<br />

All’interno <strong>del</strong> Dominio dei servizi erogati da una Pubblica Amministrazione<br />

sono comprese anche le entità responsabili <strong>di</strong> validare le informazioni<br />

inerenti i membri <strong>del</strong>la federazione quali l’identità, il ruolo o altri specifici<br />

attributi. Le entità validatrici si possono sud<strong>di</strong>videre in 4 tipologie.<br />

Identity Provider<br />

Entità <strong>del</strong>la federazione incaricata <strong>di</strong> gestire le informazioni relative all’identità<br />

dei membri <strong>del</strong>la federazione che fornisce il servizio <strong>di</strong> Autenticazione<br />

per l’ Entità Persona o più genericamente al Dominio Fruitore <strong>del</strong> Servizio.<br />

Profile Authority<br />

La Profile Authority è l’entità incaricata <strong>del</strong>la gestione e manutenzione dei<br />

profili utente. La Profile Authority può essere interrogata anche remotamente.<br />

Possono esistere più Profile Authority.<br />

All’interno <strong>del</strong> profilo ricadono informazioni concernenti l’anagrafica, quali<br />

nome, cognome e domicilio; le mansioni ricoperte a livello lavorativo come<br />

capo ufficio, <strong>di</strong>rettore o <strong>di</strong>rigente; oppure qualifiche e peculiarità proprie<br />

<strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>viduo come, ad esempio, l’iscrizione ad un albo.<br />

<strong>Il</strong> profilo è composta da n-ple ad esempio così strutturate:<br />

• Nome Attributo;<br />

• Valore Attributo;<br />

• Riferimento logico <strong>del</strong>l’Authority in grado <strong>di</strong> validare l’attributo.<br />

Un esempio <strong>di</strong> profilo gestito dalla Profile Authority. Si noti come le vari informazioni sono<br />

certificate da possibili <strong>di</strong>fferenti Authority<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 79


La profile Authority oltre al compito <strong>di</strong> gestire i profili ha un ruolo attivo nel<br />

processo <strong>di</strong> F-SSO.<br />

Attribute authority<br />

Entità designata a certificare tutti o parte degli attributi componenti il profilo<br />

<strong>di</strong> un generico utente. <strong>Il</strong> ruolo <strong>di</strong> Attribute Authority può essere svolto anche<br />

da entità esterne alla federazione. Un esempio <strong>di</strong> attributo può essere il titolo<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, l’iscrizione ad un albo, il ruolo locale ad un’amministrazione, la residenza.<br />

L’attribute authority può svolgere l’attività <strong>di</strong> certificatore <strong>di</strong> ruolo.<br />

External Attribute Authority<br />

Le Authority esterne sono siti non federati (es: non appartenenti al SPCoop).<br />

Forniscono servizi applicativi limitati e ben definiti come, ad esempio, la<br />

certificazione <strong>di</strong> uno o più attributi <strong>di</strong> cui sono responsabili e che non sono<br />

locali alla federazione. L’External Attribute Authority è riconducibile ad<br />

un’attribute authority esterna alla federazione.<br />

Servizi infrastrutturali SICA per la gestione federata<br />

<strong>del</strong>le identità <strong>di</strong>gitali<br />

La federazione si basa sul concetto <strong>di</strong> Trust, ossia che le asserzioni prodotte<br />

da un’authority e scambiate con altre entità dei domini sono affidabili.<br />

L’authority è il garante <strong>di</strong> tali informazioni. E’ importante quin<strong>di</strong> l’esistenza<br />

<strong>di</strong> un ente “super-partes” che abbia un rapporto <strong>di</strong> trust con tutte le entità<br />

<strong>del</strong>la federazione, in grado <strong>di</strong> asserire quali sono le authority “cre<strong>di</strong>bili”,<br />

ossia parte <strong>del</strong>la federazione, e che possono certificare determinati attributi.<br />

<strong>Il</strong> servizi infrastrutturali hanno lo scopo <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare la necessità <strong>di</strong> un garante<br />

mettendo a <strong>di</strong>sposizione <strong>del</strong>la Federazione servizi mirati a fornire le<br />

informazioni sulle authority “trustate” all’interno <strong>del</strong>la Federazione.<br />

Authority Registry (AR)<br />

Entità riconosciuta a livello <strong>di</strong> federazione che permette <strong>di</strong> rintracciare in<br />

modo univoco i riferimenti agli Identity Provider e le Profile Authority<br />

appartenenti alla Federazione tramite l’URI associata oltre ad eventuali<br />

informazioni aggiuntive.<br />

Attribute Authority Registry (AAR)<br />

Registro contenente la relazione fra ruolo interno od esterno alla federazione<br />

e URI <strong>del</strong> suo certificatore (Attribute Authority <strong>di</strong> competenza). Le informazioni<br />

contenute all’interno <strong>del</strong>l’AAR permettono ai servizi <strong>di</strong> verificare<br />

gli attributi e completare cosi il portafoglio <strong>di</strong> asserzioni necessario per ottenere<br />

un generico servizio applicativo.<br />

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<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Authority Registry Service (ARS)<br />

<strong>Il</strong> Servizio nasce per sod<strong>di</strong>sfare l’esigenza <strong>di</strong> fornire ai membri <strong>del</strong>la federazione<br />

la lista completa <strong>di</strong> tutti gli IdP o le Profile Auhority federate assieme<br />

alle loro URI. <strong>Il</strong> servizio si basa sulle informazioni presenti all’interno <strong>del</strong>l’Authority<br />

Registry.<br />

Attribute Authority Registry Service (AARS)<br />

<strong>Il</strong> servizio fornisce la lista completa <strong>del</strong>le attribute authority, sia “internal”<br />

che “external” alla federazione, assieme alle loro URI. <strong>Il</strong> servizio si basa<br />

sulle informazioni presenti all’interno <strong>del</strong>l’Attribute Authority Registry.<br />

Modalità <strong>di</strong> interazione fra i servizi federati<br />

Esistono due modalità principali <strong>di</strong> accesso ai servizi erogati da un’Amministrazione.<br />

La prima tramite il web browser verso il SAML Gateway (nel<br />

mo<strong>del</strong>lo il Federatoin Gateway sottosistema <strong>del</strong>l’SP); la seconda invece tramite<br />

le Porte <strong>di</strong> Dominio nel caso <strong>di</strong> cooperazione applicativa fra l’applicazione<br />

denominata <strong>di</strong> front end e l’applicazione che eroga il servizio denominata<br />

<strong>di</strong> back end.<br />

Modalità <strong>di</strong> interazione fra il generico servizio e l’Attribute Authority Registry Service<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 81


5a) 5b)<br />

5c)<br />

I domini, le entità e le relazioni all’interno <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> Gestione Federata <strong>del</strong>le Identità Digitali.<br />

Utilizzo <strong>di</strong> una applicazione federata via web (5a), noma<strong>di</strong>cità (5b) ed utilizzo <strong>di</strong> un’applicazione federata<br />

tramite cooperazione applicativa<br />

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<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Nel caso <strong>di</strong> interazione tramite web browser, l’entità “End User” interagisce<br />

con i membri <strong>del</strong> dominio Certificatori, principalmente con l’Identity Provider<br />

e la Profile Authority. L’Authority Registry Service viene utilizzato principalmente<br />

qualora l’utente si presenti <strong>di</strong>rettamente senza essere stato precedentemente<br />

autenticato dal proprio IDP <strong>di</strong> competenza.<br />

Nel caso <strong>di</strong> cooperazione applicativa tramite web services l’entità coinvolta<br />

<strong>del</strong> dominio Fruitore <strong>del</strong> Servizio è l’entità non persona “Applicazione”. Tale<br />

entità interagisce con le authority presenti nel dominio dei certificatori<br />

per verificare gli attributi <strong>di</strong> chi richiede il servizio cooperativo e ad esempio<br />

non presenti nel portafoglio <strong>di</strong> asserzioni presentato. Qualora ci siano<br />

degli attributi da verificare contatta l’Attribute Authority Service per reperire<br />

il riferimento <strong>del</strong>l’authority da contattare.<br />

La qualificazione <strong>del</strong>le Porte <strong>di</strong> dominio<br />

<strong>Il</strong> mo<strong>del</strong>lo SPCoop si basa su un framework, che prevede l’impiego <strong>di</strong> un<br />

insieme <strong>di</strong> componenti architetturali ed una modalità per la loro interconnessione,<br />

costituente l’infrastruttura portante per la cooperazione applicativa.<br />

Tali componenti devono garantire comportamenti omogenei sia in termini<br />

<strong>di</strong> modalità <strong>di</strong> colloquio che <strong>di</strong> funzionalità operative ed affidabilità.<br />

Affinché questo possa essere garantito, nel contesto <strong>di</strong> una pluralità <strong>di</strong> interlocutori<br />

che possono entrare a far parte <strong>del</strong>la comunità SPCoop, si è reso necessario<br />

in<strong>di</strong>viduare un percorso che, attraverso adeguati processi <strong>di</strong> qualificazione,<br />

porti alla standar<strong>di</strong>zzazione <strong>del</strong>le componenti afferenti ai <strong>di</strong>versi attori.<br />

Da qui i servizi <strong>di</strong> qualificazione previsti, presso il Centro <strong>di</strong> Cooperazione<br />

Applicativa (SICA), per le due componenti infrastrutturali <strong>di</strong> SPCoop al momento<br />

la Porta <strong>di</strong> Dominio ed i Registri Secondari. <strong>Il</strong> DPCM relativo alle regole<br />

tecniche SPC, in corso <strong>di</strong> pubblicazione, stabilisce che in sede <strong>di</strong> prima<br />

applicazione le porte <strong>di</strong> dominio ed i SICA secondari sono servizi da<br />

qualificare, assegnando alla Commissione <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento SPC la possibilità<br />

<strong>di</strong> aggiornare le componenti <strong>di</strong> servizio da qualificare.<br />

<strong>Il</strong> processo <strong>di</strong> qualificazione si pone due obiettivi fondamentali:<br />

• Assicurare, per ciascuna Porta <strong>di</strong> Dominio o Registro Secondario, la<br />

qualità e rispondenza agli standard <strong>di</strong> apertura, interoperabilità, stabilità<br />

<strong>del</strong>la piattaforma SPC<br />

• Rende agevole il percorso alle amministrazioni can<strong>di</strong>date, attraverso<br />

l’adozione <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> qualificazione user friendly.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 83


<strong>Il</strong> processo <strong>di</strong> qualificazione <strong>del</strong>le porte <strong>di</strong> dominio è un evoluto sistema <strong>di</strong> regulatory<br />

compliance governato a livello strategico dalla Commissione <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento<br />

SPC. <strong>Il</strong> processo ha anche come obiettivo l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> soluzioni <strong>di</strong><br />

mercato compliant che vengono qualificati come mo<strong>del</strong>li <strong>di</strong> porte <strong>di</strong> dominio.<br />

Le singole istanze <strong>di</strong> porte che possono avere o meno un mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> riferimento,<br />

vengono qualificate al fine <strong>di</strong> validare l’interoperabilità <strong>del</strong>le soluzioni in termini<br />

<strong>di</strong> capacità <strong>del</strong>le porte a eseguire comportamenti standar<strong>di</strong>zzati.<br />

Seguendo i principi <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà sanciti dal CAD e riba<strong>di</strong>ti nel DPCM recante<br />

le regole tecniche (in corso <strong>di</strong> pubblicazione) le Regioni, su <strong>del</strong>ega<br />

<strong>del</strong>la Commissione <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento SPC e previa qualificazione <strong>di</strong> un<br />

mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> porta <strong>di</strong> dominio, possono effettuare nell’ambito <strong>del</strong> proprio territorio<br />

<strong>di</strong> competenza le qualificazioni <strong>del</strong>le singole porte <strong>di</strong> dominio.<br />

<strong>Il</strong> servizio <strong>di</strong> qualificazione <strong>del</strong>la Porta <strong>di</strong> Dominio fornisce supporto alla<br />

qualificazione <strong>di</strong> una porta <strong>di</strong> dominio <strong>di</strong> un’amministrazione che intenda<br />

erogare o fruire <strong>di</strong> servizi nell’ambito SPCoop.<br />

<strong>Il</strong> seguente <strong>di</strong>agramma <strong>di</strong> overwiev <strong>del</strong>la soluzione messa a <strong>di</strong>sposizione<br />

permette <strong>di</strong> identificare le interfacce e le entità interne ed esterne facenti<br />

parte <strong>del</strong> processo.<br />

Dove:<br />

• Amministratore <strong>del</strong>la PDD in fase <strong>di</strong> qualificazione: Utente <strong>di</strong> una<br />

Amministrazione Generica, dotata <strong>di</strong> una Porta <strong>di</strong> Dominio (PDD)<br />

che vuole effettuare il test qualificazione.<br />

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<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

• Segreteria Servizio <strong>di</strong> Qualificazione: Apre la fase istruttoria <strong>di</strong> verifica<br />

i test <strong>di</strong> qualificazione.<br />

• <strong>Sistema</strong> <strong>di</strong> Qualificazione <strong>del</strong>la PDD: Consolle Web che offre gli<br />

strumenti per eseguire il “Test <strong>di</strong> Qualificazione”.<br />

• Test <strong>di</strong> Qualificazione: Procedura automatica per eseguire il test per<br />

le verifiche.<br />

• Porta <strong>di</strong> Dominio <strong>di</strong> Riferimento <strong>CNIPA</strong>: Porta <strong>di</strong> Dominio utilizzata<br />

dal <strong>CNIPA</strong> per eseguire il “Test <strong>di</strong> Qualificazione” con la Porta <strong>di</strong><br />

Dominio <strong>del</strong>la amministrazione remota.<br />

• Porta <strong>di</strong> Dominio in fase <strong>di</strong> Qualificazione: Porta <strong>di</strong> Dominio utilizzata<br />

dalla Amministrazione remota con la quale si vuole richiedere<br />

la qualificazione.<br />

• Referente IPA: Riferimento <strong>del</strong>la Amministrazione/fornitore <strong>del</strong>egato IPA<br />

<strong>Il</strong> processo <strong>di</strong> qualificazione avviene attraverso le seguenti fasi<br />

Fase 1: Richiesta <strong>di</strong> Accre<strong>di</strong>tamento<br />

L’Amministratore <strong>del</strong>la PDD in fase <strong>di</strong> qualificazione, chiede l’autorizzazione<br />

alle attività <strong>di</strong> qualificazione<br />

Fase 2: Istruttoria<br />

Vengono verificate le credenziali fornite con la richiesta e concessa l’autorizzazione<br />

a test <strong>di</strong> interperabilità<br />

Fase 3: Test<br />

Vengono eseguiti i test previsti e verificati gli esiti<br />

Fase 4: Validazione<br />

La segreteria <strong>del</strong> servizio <strong>di</strong> qualificazione effettua una fase <strong>di</strong> verifica <strong>del</strong>l’esecuzione<br />

<strong>del</strong> Test <strong>di</strong> Qualificazione, sulla base risultati <strong>del</strong>le prove effettuate,<br />

ed in caso <strong>di</strong> esito positivo rilascia la certificazione <strong>di</strong> conformità ed i<br />

certificai X509 per la porta qualificata.<br />

I Registri<br />

La struttura dei registri SICA comprende il Registro SICA generale ed il servizio<br />

<strong>di</strong> catalogo schemi e ontologie. I registri assolvono a due principali<br />

funzioni:<br />

1. Svolgono la funzione notarile <strong>di</strong> pubblico registro;<br />

2. Costituiscono la struttura informativa dei servizi e dei metadati che<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 85


supportano e definiscono proce<strong>di</strong>menti nei quali è necessaria l’interazione<br />

tra più amministrazioni.<br />

In effetti la previsione <strong>del</strong> CAD stabilisce due importanti car<strong>di</strong>ni:<br />

• “gli scambi <strong>di</strong> documenti informatici tra le pubbliche amministrazioni<br />

realizzati attraverso al cooperazione applicativa e nel rispetto <strong>del</strong>le<br />

relative procedure e regole tecniche <strong>di</strong> sicurezza, costituiscono invio<br />

documentale valido ad ogni effetto <strong>di</strong> legge”; per documento informatico<br />

si intende una rappresentazione informatica <strong>di</strong> atti, fatti o dati<br />

giuri<strong>di</strong>camente rilevanti.<br />

• Inoltre, (art. 78) che “Le pubbliche amministrazioni nell’ambito <strong>del</strong>la<br />

loro autonomia funzionale e gestionale adottano nella progettazione e<br />

gestione dei propri sistemi informativi, ivi inclusi gli aspetti organizzativi,<br />

soluzioni tecniche compatibili con la cooperazione applicativa con<br />

le altre pubbliche amministrazioni, secondo le regole tecniche …”.<br />

Pertanto, compito dei servizi <strong>di</strong> cooperazione applicativa è quello <strong>di</strong> supportare<br />

la definizione <strong>di</strong> una pianificazione strategica <strong>di</strong> un framework tecnologico,<br />

che metta in relazione e allinei l’ICT con le funzioni e i processi<br />

che deve supportare, fornendo il rigore formale atteso dalla vali<strong>di</strong>tà giuri<strong>di</strong>ca<br />

<strong>del</strong>la cooperazione ed in un contesto <strong>di</strong> federabilità <strong>del</strong>le infrastrutture<br />

ICT <strong>del</strong>le P.A.. In tale scenario i registri rappresentano la gazzetta ufficiale,<br />

che sod<strong>di</strong>sfa le funzioni <strong>di</strong> pubblicità degli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> servizio, i quali definiscono<br />

le modalità con le quali due amministrazioni (<strong>del</strong>le quali l’una in<br />

qualità <strong>di</strong> erogatore e l’altra <strong>di</strong> fruitore <strong>di</strong> un determinato servizio) si accordano<br />

(o convengono) su una modalità <strong>di</strong> utilizzo <strong>del</strong> servizio stesso.<br />

L’accordo <strong>di</strong> servizio è un documento scritto in linguaggio formale (XML)<br />

che definisce e specifica per ogni servizio:<br />

1. Interfaccia<br />

2. Comportamento<br />

3. Riferimento alla semantica<br />

4. In<strong>di</strong>rizzo telematico<br />

5. Livelli <strong>di</strong> servizio<br />

6. Caratteristiche <strong>di</strong> sicurezza<br />

I dati minimi che un accordo <strong>di</strong> servizio deve prevedere sono: l’interfaccia<br />

e l’in<strong>di</strong>rizzo telematico. In questo caso si tratta verosimilmente <strong>di</strong> un servizio<br />

erogato in modalità best effort da un’amministrazione. Le prime tre caratteristiche<br />

<strong>del</strong>l’elenco precedente sono tipiche <strong>del</strong>lo specifico servizio ed<br />

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<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

invarianti al variare <strong>del</strong> fruitore <strong>del</strong> servizio. Le ultime tre possono invece<br />

essere tipiche per ogni fruitore.<br />

<strong>Il</strong> registro SICA generale contiene l’insieme dei soggetti organizzativi<br />

SPCoop, include l’in<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>le pubbliche amministrazioni (IPA) e gli accor<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> servizio. Analogamente agli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> servizio possono essere definiti<br />

e mo<strong>di</strong>ficati gli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> cooperazione tra <strong>di</strong>verse amministrazioni in uno<br />

specifico ambito tematico.<br />

Una serie <strong>di</strong> funzioni consentono <strong>di</strong> inserire, mo<strong>di</strong>ficare e cancellare gli accor<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> servizio e <strong>di</strong> cooperazione attraverso interfacce sia applicative sia<br />

web-based. <strong>Il</strong> mo<strong>del</strong>lo SPCoop prevede anche la possibilità <strong>di</strong> realizzare registri<br />

secondari, rispetto ai quali il Registro generale svolge anche il ruolo <strong>di</strong><br />

sincronizzazione. <strong>Il</strong> registro SICA generale contiene tutti gli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> servizio<br />

e <strong>di</strong> cooperazione che hanno una valenza che travalica un ambito locale.<br />

<strong>Il</strong> catalogo degli schemi e ontologie definisce il significato dei servizi oggetto<br />

<strong>di</strong> cooperazione e dei metadati veicolati; tali metadati possono essere<br />

definiti anche come ontologie (insieme <strong>di</strong> concetti e relative relazioni definiti<br />

in maniera rigorosa e formale). <strong>Il</strong> catalogo schemi e ontologie è collegato<br />

al registro SICA generale, al fine <strong>di</strong> poter unire la definizione dei metadati<br />

(aggregati <strong>di</strong> dati costituenti informazioni utili nei processi, es. in<strong>di</strong>rizzo<br />

<strong>di</strong> residenza costituito da via, numero civico, CAP, città e provincia) trattati<br />

in un processo, con l’insieme <strong>di</strong> concetti più generali nel quale sono definiti<br />

(ad esempio dati anagrafici <strong>del</strong>le persone).<br />

Un tale collegamento in prospettiva si presta a numerosi altri utilizzi <strong>di</strong><br />

maggior valore, quale ad esempio, attraverso riferimenti inversi, in<strong>di</strong>viduare<br />

il servizio applicativo che meglio si presta a trattare determinate informazioni,<br />

tutto questo evidentemente attraverso ragionatori automatici.<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 87


<strong>Il</strong> progetto ICAR – a cura <strong>del</strong> CISIS (Centro Interregionale<br />

per i Sistemi Informatici, geografici e Statistici)<br />

ICAR non è solo una “best practice” tra i progetti <strong>di</strong> e-government nel nostro<br />

paese per la riuscita nei tempi preposti e per la realizzazione <strong>di</strong> mo<strong>del</strong>li<br />

e <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> riferimento per la realizzazione <strong>di</strong> SPCoop non solo a livello<br />

interregionale. ICAR è oggi un progetto <strong>di</strong> rilevanza europea anche perché<br />

ha dato vita ad una vera e propria comunità <strong>di</strong> pratica sul tema <strong>del</strong>la cooperazione<br />

applicativa.<br />

COME NASCE IL PROGETTO ICAR E I SUOI OBIETTIVI<br />

Nell’ottica <strong>di</strong> una visione con<strong>di</strong>visa tra Stato, Regioni ed Enti Locali, per lo<br />

sviluppo federato e cooperativo <strong>del</strong>l’ e-government, le Regioni hanno uno<br />

specifico ruolo <strong>di</strong> proposta e <strong>di</strong> implementazione <strong>del</strong>le infrastrutture per la<br />

società <strong>del</strong>l’informazione<br />

Nel 2005 sono state emanate le specifiche tecniche <strong>del</strong> SPCoop da parte<br />

<strong>del</strong> <strong>CNIPA</strong>. a seguito <strong>di</strong> questa tappa fondamentale per lo sviluppo <strong>del</strong>la cooperazione<br />

applicativa in Italia, alle Regioni è stato rivolto l’avviso pubblicato<br />

dal <strong>CNIPA</strong> per la selezione <strong>di</strong> progetti per “lo sviluppo dei servizi infrastrutturali<br />

e SPCoop”, per la seconda fase <strong>di</strong> attuazione <strong>del</strong>l’e-government.<br />

Le Regioni, quasi nella loro totalità (16 Regioni e 1 Provincia Autonoma),<br />

hanno singolarmente presentato, in risposta all’avviso, un progetto regionale<br />

che formalizza l’impegno nella realizzazione coor<strong>di</strong>nata e cooperativa <strong>del</strong><br />

progetto interregionale ICAR (Interoperabilità e Cooperazione Applicativa<br />

in rete tra le Regioni).<br />

L’obiettivo <strong>del</strong> progetto e costruire un mo<strong>del</strong>lo e attivare l’infrastruttura per<br />

l’interoperabilità e la cooperazione applicativa in rete tra i sistemi informativi<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse amministrazioni pubbliche, secondo le specifiche SPCoop.<br />

Inoltre intende utilizzare l’infrastruttura attraverso lo sviluppo e il <strong>di</strong>spiegamento<br />

<strong>di</strong> servizi cooperativi in sette domini applicativi.<br />

LA STRUTTURA DEL PROGETTO<br />

<strong>Il</strong> progetto ICAR prevede tre interventi progettuali a carattere infrastrutturale,<br />

che hanno come obiettivo la realizzazione dei servizi <strong>di</strong> base ed<br />

avanzati:<br />

• Task INF-1 “Realizzazione <strong>del</strong>l’Infrastruttura <strong>di</strong> base per l’Interoperabilità<br />

e la Cooperazione Applicativa a livello interregionale”<br />

88


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

• Task INF-2 “Gestione <strong>di</strong> Strumenti <strong>di</strong> Service Level Agreement a livello<br />

interregionale”<br />

• Task INF-3 “Realizzazione <strong>di</strong> un <strong>Sistema</strong> Federato interregionale <strong>di</strong><br />

Autenticazione”<br />

Le funzionalità sviluppate me<strong>di</strong>ante questi interventi sono trasversali rispetto<br />

ai livelli applicativi che usufruiscono <strong>del</strong>l’infrastruttura <strong>di</strong> cooperazione.<br />

<strong>Il</strong> progetto prevede, infatti, altri interventi progettuali per lo sviluppo <strong>di</strong> alcuni<br />

casi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o in specifici domini applicativi <strong>del</strong>la cooperazione applicativa<br />

interregionale. Essi hanno l’obiettivo <strong>di</strong> sperimentare e <strong>di</strong>mostrare l’efficacia<br />

dei servizi infrastrutturali <strong>di</strong> interoperabilità e cooperazione applicativa<br />

realizzati con i predetti interventi infrastrutturali <strong>di</strong> base, in alcuni scenari<br />

applicativi <strong>di</strong> livello interregionale.<br />

Gli interventi progettuali previsti a questo riguardo sono i seguenti:<br />

• Task AP-1 “Cooperazioni e Compensazioni Sanitarie Interregionali”,<br />

• Task AP-2 “Cooperazione tra sistemi <strong>di</strong> Anagrafe”,<br />

• Task AP-3 “Area Organizzativa Omogenea”,<br />

• Task AP-4 “Lavoro e Servizi per l’Impiego”,<br />

• Task AP-5 “Tassa automobilistica regionale”,<br />

• Task AP-6 “Osservatorio Interregionale sulla rete <strong>di</strong>stributiva dei carburanti”,<br />

• Task AP-7: “<strong>Sistema</strong> Informativo Interregionale <strong>di</strong> Raccordo con Cinsedo”.<br />

Gli interventi progettuali <strong>di</strong> ICAR<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 89


I RISULTATI CONSEGUITI<br />

<strong>Il</strong> progetto ha rispettato i tempi pianificati e al termine <strong>del</strong> secondo anno,<br />

dei tre complessivi, ha già rilasciato le reference implementation dei tre task<br />

infrastrutturali, in corso <strong>di</strong> collaudo presso tutte le Regioni partecipanti all’iniziativa.<br />

I task applicativi, che hanno <strong>di</strong>fferenti pianificazioni, hanno definito le specifiche<br />

tecniche e la progettazione esecutiva ed in alcuni casi hanno già rilasciato<br />

i primi servizi <strong>di</strong> cooperazione applicativa. In tutti i casi hanno raccordato<br />

la propria azione alla Pubblica Amministrazione Centrale (Ministero<br />

<strong>del</strong> Lavoro, Ministero <strong>del</strong>la Salute, Agenzie <strong>del</strong>le Dogane, Ministero degli<br />

Interni, ecc.) ed in alcuni hanno realizzato specifiche attività integrate con<br />

altri progetti nazionali. Da evidenziare i servizi realizzati per il dominio <strong>del</strong><br />

lavoro, integrati ai servizi <strong>di</strong> Borsa Continua Nazionale <strong>del</strong> Lavoro e Comunicazioni<br />

Obbligatorie sviluppati dal Ministero e riguardanti la mobilità interregionale.<br />

Particolare attenzione è stata posta per gli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> servizio che sono stati<br />

elaborati da parte <strong>di</strong> tutti i task applicativi e che sono stati definiti in tutti gli<br />

aspetti, così da definire un mo<strong>del</strong>lo completo <strong>di</strong> accordo <strong>di</strong> servizio che sviluppa<br />

le <strong>di</strong>verse parti <strong>di</strong>chiarative (SLA, politiche <strong>di</strong> accesso, sicurezza,<br />

ecc.) e soprattutto introduce le annotazioni semantiche e gli schemi ontologici<br />

<strong>di</strong> dominio.<br />

COMUNICARE LA “CULTURA” DELLA COOPERAZIONE APPLICATIVA<br />

La complessità <strong>del</strong> progetto ha richiesto la costituzione <strong>di</strong> un organo preposto<br />

esclusivamente alla gestione <strong>di</strong> questo. Lo staff centrale <strong>di</strong> ICAR opera<br />

presso il CISIS (Centro Interregionale per i Sistemi Informatici, geografici e<br />

Statistici), struttura che ha collaborato anche alla stesura <strong>del</strong> progetto stesso,<br />

ed ha il compito <strong>di</strong> monitorare, gestire e verificarne costantemente l’andamento<br />

all’interno <strong>del</strong>le singole Regioni su tutti i task.<br />

Lo staff centrale <strong>di</strong> ICAR si è posto, però, anche l’obiettivo <strong>di</strong> comunicare in<br />

maniera “innovativa” i temi <strong>del</strong> progetto, <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffonderli presso le Regioni ad<br />

ogni livello.<br />

La cooperazione applicativa muterà il modo <strong>di</strong> lavorare degli operatori pubblici,<br />

l’approccio degli amministratori verso la gestione dei servizi e le modalità<br />

<strong>di</strong> fruizione <strong>di</strong> questi da parte dei citta<strong>di</strong>ni, imprese e altre pubbliche<br />

amministrazioni.<br />

90


<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong> <strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività<br />

Notevoli saranno i benefici che questa apporterà, ma l’intuizione nata all’interno<br />

<strong>del</strong> progetto ICAR, è che saranno reali solo se verrà lentamente acquisita<br />

da tutti una nuova modalità <strong>di</strong> contatto ai servizi pubblici.<br />

Per comunicare questa nuova “cultura”, per <strong>di</strong>ffonderla, il progetto ICAR ha<br />

sperimentato mo<strong>del</strong>li e tecniche innovative e <strong>di</strong> impatto.<br />

Sono stati prodotti ICARtoni, veri e propri cartoni animati sviluppati in<br />

“flash”, una illustrazione “semplificata” <strong>di</strong> una possibile trasposizione in cooperazione<br />

applicativa <strong>di</strong> un proce<strong>di</strong>mento amministrativo.<br />

Inoltre è stato realizzato uno spettacolo teatrale “Rosso, Nero e Azzurro”,<br />

una “comme<strong>di</strong>a musicale informativa”. Attraverso una metafora ironica e <strong>di</strong>vertente<br />

si intendono infatti <strong>di</strong>vulgare i concetti chiavi e il funzionamento<br />

base <strong>del</strong>la cooperazione applicativa.<br />

Lo spettacolo, presentato a Genova in prima nazionale nel Luglio 2007, viene<br />

ora replicato all’interno <strong>del</strong>le singole Regioni.<br />

IL VALORE DEL PROGETTO<br />

Sicuramente il fatto che un progetto così complesso si appresti a terminare<br />

nei tempi e con i risultati prefissati, è un fatto degno <strong>di</strong> nota. Soprattutto se<br />

accompagnato da un’azione <strong>di</strong> comunicazione fresca e coinvolgente.<br />

Ma non è solo questo che porta ICAR a dover essere annoverato come best<br />

practice europea tra i progetti <strong>di</strong> e-government.<br />

Quello che da valore aggiunto ad ICAR è, infatti, la creazione <strong>di</strong> un contenitore,<br />

<strong>di</strong> una rete comunicativa in grado <strong>di</strong> valorizzare le competenze, le capacità<br />

<strong>di</strong> singole persone e <strong>di</strong> “laboratori” locali (alcuni preesistenti ad ICAR<br />

altri nati per esigenze <strong>del</strong> progetto stesso) che operano su temi specifici inerenti<br />

la cooperazione applicativa.<br />

Queste realtà locali, anch’esse operanti “a rete” sul territorio (coinvolgono<br />

spesso più soggetti: università, comuni, società private), le singole persone<br />

interessate, hanno creato la base per una vera e propria community sulla<br />

cooperazione applicativa nel nostro paese che mette a <strong>di</strong>sposizione esperienze,<br />

competenze sul tema, facilitando inevitabilmente nuovi progetti e,<br />

soprattutto, la realizzazione <strong>del</strong> SPCoop in Italia.<br />

Spontaneamente strutture e persone proprio mentre “costruivano”, lavorando<br />

alla realizzazione <strong>del</strong> progetto, hanno creato, parallelamente, una vera e<br />

propria comunità <strong>di</strong> pratica sulla cooperazione applicativa e sui temi connessi.Possiamo<br />

parlare <strong>di</strong> comunità <strong>di</strong> pratica in quanto in un sistema a rete,<br />

che lavora alla realizzazione “pratica” <strong>di</strong> qualcosa, si stanno con<strong>di</strong>videndo<br />

Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 91


92<br />

mo<strong>del</strong>li, esperienze, conoscenze. Questi sono poi messi a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> altri<br />

progetti e per future sperimentazioni.<br />

L’auspicio è che tutto questo valore,queste competenze reali, queste <strong>di</strong>namiche<br />

e questi mo<strong>del</strong>li <strong>di</strong> circolarità <strong>del</strong>la conoscenza, nate all’interno <strong>di</strong><br />

ICAR, non siano <strong>di</strong>sperse e possano essere significativamente sfruttate per<br />

una vera innovazione <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione nel nostro paese.


COLLANA MINIGRAFIE <strong>CNIPA</strong><br />

- n. 1 “Legge Stanca e regolamento <strong>di</strong> attuazione”<br />

- n. 2 “Legge Stanca: requisiti <strong>di</strong> accessibilità”<br />

- n. 3 “La TV <strong>di</strong>gitale terrestre: progetti per la PA”<br />

- n. 4 “Scuola virtuale PA”<br />

- n. 5 “Portale <strong>del</strong>le imprese”<br />

- n. 6 “Protocollo ASP”<br />

- n. 7 “Normativa italiana sull'accessibilità”<br />

- n. 8 “La qualità dei beni e servi nei contratti <strong>del</strong>la PA:<br />

LG per una migliore gestione”<br />

- n. 9 “Cos’è il Cnipa”<br />

- n. 10 “Continuità operativa nella PA”<br />

- n. 11 “Posta elettronica certificata”<br />

- n. 12 “Lotta agli sprechi”<br />

- n. 13 “Co<strong>di</strong>ce Amministrazione <strong>di</strong>gitale”<br />

- n. 14 “La normativa sulla firma elettronica”<br />

- n. 15 “Scuola virtuale PA” II e<strong>di</strong>zione<br />

- n. 16 “<strong>Il</strong> <strong>Sistema</strong> <strong>Pubblico</strong> <strong>di</strong> connettività: i <strong>consuntivi</strong><br />

<strong>del</strong> primo periodo <strong>di</strong> attività”


Cnipa<br />

Sezione Pubblicazioni e sito web<br />

Pubblicazioni@cnipa.it<br />

Tel. 06 85264.1<br />

via Isonzo 21/b – 00198 Roma<br />

www.cnipa.gov.it

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