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<strong>Diabaino</strong> News<br />
Anno VII Numero 2-3 <strong>Aprile</strong> - <strong>Settembre</strong> <strong>2010</strong><br />
Tariffa a regime libero- Poste italiane spedizione in A. P. 70%<br />
Autorizzazione DCB/RC/113/2005 valida dal 29/07/2005<br />
Prevenzione fin<br />
da bambini.<br />
Ecco l’obiettivo<br />
del progetto<br />
“Mangiare bene<br />
per invecchiare<br />
in salute” lanciato<br />
dall’assoc<br />
i a z i o n e<br />
<strong>Diabaino</strong> Vip-vip<br />
dello Stretto...<br />
PAG 22 PAG 18<br />
Per l’ennesima<br />
volta Villa<br />
Genovese Zerbi<br />
diventa sede<br />
espositiva di una<br />
delle mostre più<br />
attese e più visitate:<br />
“Egitto mai<br />
visto, le dimore<br />
eterne di Assiut e<br />
Gebelein”...
Sommario<br />
8<br />
Santa Lucia Project<br />
The Movies<br />
28<br />
Obiettivo su...<br />
4 Alimentazione<br />
8 Fotografia<br />
10 Prevenzione<br />
11 Il test<br />
23 Egitto<br />
25 Eventi<br />
30 L’impresa<br />
Le rubriche di<br />
<strong>Diabaino</strong> News<br />
3 L’editoriale<br />
14 Prendiamolo per la gola<br />
16 L’universo delle Stars<br />
17 <strong>Diabaino</strong> City of Arts<br />
26 Last news<br />
32 Dalla <strong>Diabaino</strong><br />
<strong>Diabaino</strong> News<br />
Periodico Trimestrale specializzato edito dall'associazione FAND CALABRIA <strong>Diabaino</strong> vip-vip dello Stretto<br />
Aut. Trib. Di Reggio Calabria n°9 del 19/12 /2003<br />
Direttore responsabile<br />
Antonino Minoliti<br />
Redazione<br />
Mariantonella Ferraro, Alessio Rosato, Maria Cristina Scullino, Gabriella Violi<br />
Hanno collaborato a questo numero:<br />
Rosario Sapone,Luigia Milano, Giuseppe Pipicelli, Regiane Bochic<br />
Progetto grafico<br />
Pasquale Zumbo<br />
Stampa<br />
Officina Grafica - Villa S. Giovanni<br />
2
(web image)<br />
L’editoriale<br />
La<br />
<strong>Diabaino</strong><br />
non si<br />
ferma<br />
mai<br />
(web image)<br />
Un Mondiale un po’ malinconico<br />
ci accompagna in questo inizio di<br />
estate. Fuori subito l’Italia campione<br />
del Mondo, in modo inopinato<br />
e anche un po’ vergognoso.<br />
Fuori la Francia, vice campione,<br />
che ha perso anche la faccia.<br />
Fuori il Brasile, nonostante i suoi<br />
fuoriclasse. Si potranno consolare<br />
gli interisti, che in una nazionale o<br />
in un’altra vedono avanzare i loro<br />
beniamini (Sneijder su tutti), a<br />
coronamento di una stagione indimenticabile.<br />
La strana atmosfera<br />
sudafricana – invernale e un po’<br />
irreale, con il sottofondo delle<br />
vuvuzela che ci hanno martellato le orecchie – la<br />
sento quasi come la colonna sonora di un’estate<br />
che stenta a decollare, tra venti di crisi che si<br />
fanno sempre più sentire e i cordoni della borsa<br />
che diventano sempre più stretti. Ma passeranno<br />
anche queste giornate: il calcio, l’economia, il<br />
nostro Paese si rimetteranno in moto, prima o poi,<br />
e anche l’appiccicosa e scomoda estate del <strong>2010</strong> si<br />
tramuterà in un ricordo, tra quelli meno piacevoli<br />
forse, ma pur sempre ricordo. Chi, in ogni caso,<br />
non si ferma è la <strong>Diabaino</strong>: con le sue iniziative, le<br />
sue idee, la sua voglia di fare e di pensare sempre<br />
nuove cose. All’interno della rivista troverete come<br />
sempre un resoconto dell’attività dell’associazione:<br />
di ciò che è stato fatto, evidentemente, e dei progetti<br />
che sono in cantiere. C’è una specie di viaggio a<br />
tappe, anche un po’ esotico, che riassume i punti<br />
di “approdo” e i legami della <strong>Diabaino</strong>: che sono<br />
vicini, qualche volta a portata di aliscafo; ma anche<br />
molto lontani, addirittura al di là dell’Oceano. A<br />
conferma che ovunque, e anche magari dove meno<br />
te lo aspetti, si possono trovare sintonie e affinità.<br />
Permettetemi, infine, al termine di questo saluto di<br />
rinnovare il mio/nostro grazie a tutti coloro che si<br />
prodigano per portare avanti l’associazione e per<br />
farla diventare sempre più efficace e presente.<br />
Anche, evidentemente, con il loro contributo economico:<br />
l’associazione cresce e va avanti e ognuno<br />
può/deve sentirsi protagonista di questa marcia.<br />
Nino Minoliti<br />
3
Alimentazione<br />
(web image)<br />
4<br />
Quando evitare l’utilizzo di terapie intraprese<br />
per la cura di disturbi che possono essere<br />
prevenuti ricorrendo a una corretta alimentazione<br />
?<br />
Il concetto di “cibo come medicina” è relativamente<br />
recente nei paesi occidentali, ma gli<br />
orientali ritengono da tempo che certi cibi<br />
procurino benefici per la salute. I giapponesi<br />
per esempio hanno coniato l’espressione “cibo<br />
funzionale” circa 20 anni fa per definire alimenti<br />
contenenti sostanze che possono prevenire<br />
o curare malattie. L’attenzione verso i<br />
“cibi funzionali” nei nostri paesi è legata a diversi<br />
fattori:<br />
- I rapidi progressi delle conoscenze scientifiche<br />
a favore del ruolo cruciale dell’alimentazione<br />
sullo stato di salute e nella prevenzione delle malattie;<br />
- Il cambiamento del ruolo del cibo, non più<br />
concepito come semplice mezzo di sussistenza;<br />
- I costi crescenti per la tutela della salute.<br />
Si tratta di cibi che possono essere di origine vegetale<br />
o prodotti di derivazione animale, come i grassi<br />
del pesce per la prevenzione di patologie cardiache.<br />
A proposito di questi ultimi, è noto che gli acidi<br />
grassi omega 3, contenuti nel pesce, possono proteggere<br />
dal rischio di decesso dovuto a malattia<br />
coronaria..<br />
A sostegno di questa ipotesi sono stati raccolti dati<br />
provenienti da studi osservazionali e sperimentazioni<br />
cliniche sulle proprietà anti-aritmiche degli acidi<br />
grassi omega 3.<br />
McClennan et al. sono stati i primi, alla fine degli<br />
anni Ottanta, a dimostrare le proprietà anti-aritmiche<br />
associate a questi acidi..<br />
Successivamente Burr et al. hanno pubblicato il<br />
primo trial randomizzato degli effetti del consumo di<br />
pesce sul decesso dovuto a malattia cardiaca.<br />
Si tratta del Diet and Reinfarction Trial (DART).<br />
Nella sperimentazione circa 2000 uomini con storia<br />
di infarto del miocardio sono stati randomizzati a<br />
tre diverse strategie terapeutiche (diminuzione dei<br />
grassi saturi, aumento delle fibre, aumento del consumo<br />
di pesce). Lo studio ha dimostrato una riduzione<br />
della mortalità totale del 20% nei partecipanti<br />
ai quali era stato consigliato di mangiare almeno<br />
due porzioni di pesce alla settimana. Tuttavia non è<br />
stata riscontrata alcuna differenza degli eventi totali<br />
per patologie coronariche: infarti del miocardio<br />
non fatali si sono verificati nel gruppo cui era stato<br />
consigliato il consumo di pesce. Questi effetti, apparentemente<br />
discordanti, tra eventi fatali e non, sono<br />
stati spiegati da Burr nel seguente modo: il consumo<br />
di pesce può ridurre il rischio di aritmia fatale e,<br />
pertanto, ha un effetto sull’incidenza della mortalità<br />
in seguito ad infarto del miocardio.<br />
Siscovick et al. sono pervenuti alla medesima ipotesi<br />
in uno studio retrospettivo caso-controllo in cui<br />
veniva studiato se l’assunzione di cibo e i livelli di<br />
?<br />
(web image)<br />
NUTRIRSI<br />
DI PILLOLE O<br />
PRESCRIVERE DIETE A<br />
BASE DI PESCE?<br />
acidi grassi omega 3 nel sangue erano associati al<br />
rischio di arresto cardiaco.<br />
Nel US Physicians Health Study sono stati indagati<br />
gli stessi quesiti clinici – rispetto al decesso cardiaco<br />
improvviso- in uno studio di coorte prospettico in<br />
cui sono stati arruolati 20000 medici americani di<br />
sesso maschile in apparente buono stato di salute.<br />
Sia quest’ultimo studio sia lo studio di Siscovick<br />
hanno dimostrato una riduzione (circa il 50%) del<br />
rischio relativo associato al consumo di pesce una<br />
volta la settimana. Riduzioni di addirittura 81-90%<br />
sono state osservate nei partecipanti con concentrazioni<br />
ematiche di acidi grassi omega 3 nel quartile<br />
più alto.<br />
L’evidenza clinica per valutare il meccanismo d’azione<br />
anti-aritmico degli acidi grassi polinsaturi omega<br />
3 proviene, comunque, da uno studio italiano, il<br />
GISSI, un trial randomizzato di ampie dimensioni..<br />
Nello studio oltre 10000 pazienti sopravvissuti ad<br />
infarto del miocardio sono stati assegnati random<br />
ad acidi grassi omega 3 e/o vitamina E.<br />
E’ stata rilevata una riduzione significativa (20%)<br />
dell’end point primario (decesso, infarto del miocardio<br />
non fatale e stroke non fatale) nei pazienti assegnati<br />
al consumo di pesce.<br />
Anche in questo studio come nel DART non è stato<br />
rilevato alcun beneficio nell’incidenza di eventi cardiovascolari<br />
non fatali.<br />
Simili risultati dovrebbero portare alla prescrizione<br />
di diete in cui l’apporto proteico sia costituito prevalentemente<br />
dal pesce, salvo in soggetti con grave<br />
insufficienza renale.<br />
Ma il termine “cura” sembra essere associato a<br />
quello della pillola, cosicché l’omega 3 ha assunto<br />
l’immagine del farmaco che potrebbe rendere meglio<br />
tollerabile anche il consumo di cibi ad alto contenuto<br />
di grassi saturi come ad esempio il cheese-burger.<br />
Dovremmo invece tener conto dei dati che provengono<br />
dalla ricerca clinica, soprattutto quando consentono<br />
di trasformare la generica indicazione di<br />
una “alimentazione corretta” in consigli specifici di<br />
cibi che possono aiutare a prevenire rischi importanti<br />
per la salute.<br />
Dott. Pino Pipicelli
SPONSOR
Alimentazione<br />
Mangiare... la<br />
moda del secolo<br />
L’aforisma:” l’uomo e’ cio’ che mangia” sembra trovare<br />
oggi piu’ che mai, pur attraversando il mondo<br />
un periodo di crisi economica globale, un ruolo di<br />
degno rispetto; sembra quasi che cibo e psiche o<br />
cibo e condizione sociale siano diventati antagonisti<br />
e allo stesso tempo attori principali. Mangiare a<br />
dismisura sembra essere diventato lo sport principale<br />
con il quale essere in grado di competere, rende<br />
aleatorimente forti e migliori; quasi in una gara<br />
all’ultimo cardiopalmo dove solo al raggiungimento<br />
del traguardo finale ( L’OBESITA’) si riaprono finalmente<br />
gli occhi sul danno fatto a se stessi e alla propria<br />
integrita’ psico-fisica.<br />
Sebbene d’altro canto la frequentazione sempre piu’<br />
numerosa dei centri Fitness si contrappone al<br />
numero sempre piu’ crescente di persone affette da<br />
patologie legate alla dipendenza da cibo, si perche’<br />
il cibo e’ diventato una vera dipendenza. E’ certo che<br />
l’umanita’, la stessa forma dell’uomo, il rapporto<br />
che ha con il suo giro vita e la sua altezza, uniti alla<br />
cultura, al suo modo di vedere, di pensare, agire e<br />
muoversi stanno subendo modificazioni continue e<br />
violente. D’altra parte tutti i problemi riguardanti la<br />
selezione e l’approvvigionamento necessario per la<br />
sopravvivenza da una parte, e per la salvaguardia<br />
dello sviluppo del mondo dall’altra, hanno finito per<br />
influenzare le relazioni tra gli uomini scatenando<br />
conflitti intolleranze e divari troppo in alto o troppo<br />
in basso tra le popolazioni. In un mondo in cui si e’<br />
fatta ormai l’abitudine al fatto che un miliardo di<br />
persone ogni giorno soffrono la fame e l’altro miliardo<br />
vive ai limiti della sopravvivenza, il cibo torna ad<br />
essere il numero uno e milioni di persone ogni giorno<br />
tendono a migliorare sempre di piu’ le proprie<br />
abitudini alimentari.<br />
Gia’ DIETA dal greco DIAITIA che vuol dire “tenore<br />
di vita” che indica non solo regime alimentare ma il<br />
modo di comportarsi di muoversi.<br />
La parola d’ordine quindi e’ dieta; le cause dell’aumento<br />
di peso e le malattie che provoca se e eccessivo,<br />
come sindrome metabolica, diabete malattie<br />
cardiovascolari associata a resistenza insulinica<br />
legata soprattutto all’obesita’ addominale riducono<br />
l’aspettativa di vita da 3 a 7 anni. Cosi’ come ANO-<br />
RESSIA e BULIMIA, come conseguenza di una visione<br />
distorta della propria immagine.<br />
I peggiori nemici della linea sono di fatto i Fast Food<br />
( cibo spazzatura), l’automobile, i videogiochi, la TV;<br />
i migliri aleati di contro sono l’attivita’ fisica e cinque<br />
pasti corretti al giorno. Abbiamo bisogno di una<br />
quantita’ di acqua giornaliera compresa tra un litro<br />
e mezzo e due al giorno.<br />
L’attivita’ fisica regolare di fatto aiuta a mantenere<br />
la linea soprattutto con il passare degli anni.<br />
Suddividere il conto delle calorie in cinque pasti<br />
quotidiani non dimenticando mai la colazione mette<br />
in moto piu’ volte<br />
nell’arco della giornata il metabolismo per cui si<br />
aiuta l’<strong>org</strong>anismo a bruciare piu’ calorie; mangiare<br />
tutti i giorni frutta e verdura fino a cinque porzioni<br />
giornaliere, inserire più spesso cereali integrali<br />
come pane pasta riso, limitare alimenti ad alta densita’<br />
calorica come dolci grassi e carne. L’eccesso di<br />
consumo di grassi e’ la vera preoccupazione della<br />
salute associata ad un abuso del consumo di sale.<br />
Un ruolo di fondamentale importanza lo riveste il<br />
consumo di almeno tre volte a settimana del pesce;<br />
ormai tutti sanno quanto sia importante mangiare<br />
pesce che rappresenta alimento indispensabile per<br />
una corretta alimentazione ; la caratteristica principale<br />
sta nella presenza di una maggiore quantita’ di<br />
acidi grassi polinsaturi piu’ comunemente conosciuti<br />
come OMEGA3. Gli omega3 svolgono un ruolo<br />
fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari<br />
e del diabete.<br />
La dieta in definitiva per essere adeguata e soddisfacente<br />
deve essere come un abito cucito su misura<br />
, cioe’ personalizzata in relazione a: eta’ peso ,<br />
altezza, sesso , all’attivita’ lavorativa e sportiva, alle<br />
preferenze alimentari e non da ultimo alle patologie<br />
correlate.<br />
Il modello alimentare del diabetico e’ un esempio di<br />
corretta alimentazione per tutti . E’ stato inoltre<br />
dimostrato che un attivita’ muscolare costante e<br />
regolare e’ molto importante per il raggiungimento<br />
di un buon equilibrio metabolico. L’esercizio fisico<br />
inoltre abbassa la glicemia aumenta la sensibilita-<br />
’all’insulina, aiuta a controllare i livelli di colesterolo<br />
nel sangue riducendo lo STRESS.<br />
Luigia Milano<br />
consigliere Nazionale OSDI e<br />
Past President regionale Calabria<br />
6
Attualità<br />
Congresso Nazionale DEI <strong>2010</strong>,<br />
tra “Formazione e Relax”<br />
“Il rischio Diabere: Precorrere o rincorrere?<br />
Comunque … sempre correre…”<br />
E’ con questa asserzione che inizia il Congresso<br />
Nazionale DEI <strong>2010</strong> a cui sono stato invitato a partecipare<br />
insieme alla dott.ssa Mariantonella<br />
Ferraro, in seguito alla selezione del nostro lavoro<br />
dal titolo “Accettazione del diabete e Iniziazione alla<br />
terapia insulinica”, operata del Comitato<br />
Organizzatore dell’evento. Il nostro studio è stato<br />
esposto su un poster e presentato a tutti i partecipanti<br />
del congresso, i quali hanno dimostrato interesse,<br />
coinvolgimento e curiosità verso un argomento<br />
tanto innovativo, quanto problematico e attuale,<br />
quale è il disagio psicologico che precede l’accettazione<br />
del diabete e l’iniziazione alla terapia insulica.<br />
La corrente edizione del Congresso Nazionale DEI si<br />
è proposta di focalizzare la sua attenzione sulla<br />
necessità/opportunità di atteggiamenti e comportamenti<br />
che consentano interventi precoci sia di tipo<br />
preventivo-diagnostico che terapeutico a tutti i livelli,<br />
al fine superare quell’ “inerzia” che frequentemente<br />
conduce a un incremento del rischio in tutte<br />
le sue componenti. Proprio per questi motivi sono<br />
stati coinvolti tutti gli specialisti non solo appartenenti<br />
al mondo della diabetologia, ma anche quelli<br />
che ruotano intorno ad essa e, dal momento che il<br />
SPORTELLO DEL DIABETE:<br />
ASP n. 5 RC - PST GALLICO<br />
Lunedi, Martedì e Venerdi (10,00 - 12.00)<br />
Tel. 0965. 371093 - Tel./Fax. 0965. 371822<br />
Mercoledì ( 18,30 - 20,30) presso<br />
Sede Uffici: Via P. Pellicano, 26/F<br />
Tel - Fax 0965. 21516 Tel. 0965. 883180<br />
www.diabaino-vip.it - www.diabaino.<strong>org</strong><br />
diabainovip@email.it - info@diabaino.<strong>org</strong><br />
Presidente: O.S. Gabriella Violi - cell. 3483294314<br />
Responsabile Scientifico: Dott. Alessio Rosato<br />
Sede Legale: Via Umberto I, 100 89135 Gallico (RC)<br />
Info <strong>Diabaino</strong><br />
diabete si cura “CON…”,<br />
è stato esposto un excursus<br />
sulla prevenzione e i<br />
fattori di rischio del diabete<br />
mellito, sulla diagnosi,<br />
sul trattamento con<br />
particolare riflessione<br />
sull’alimentazione e sull’attività motoria e, infine,<br />
sulle principali complicanze fisiche e implicazioni<br />
psicopalogiche. Il soggiorno in Sardegna non ha soltanto<br />
arricchito il nostro bagaglio culturale e professionale,<br />
ma ha costituito un’occasione irrinunciabile<br />
per rilassarci e godere del panorama dell’Area<br />
Marina Pretetta. La formazione si è realizzata, infatti,<br />
nell’accogliente ed elegante Sala Congressi del<br />
meraviglioso e chic Resort Tanka Village sito a<br />
Villasimius (CA), che oltre a beneficiare di un’ottima<br />
cucina, di una immensa piscina e della bellissima<br />
spiaggia bianca che circonda un mare dal colore<br />
incantevole, dispone di molteplici altri confort tra<br />
cui il Centro Benessere che, con i servizi dedicati al<br />
miglioramento della salute psicofisica, ha favorito<br />
l’apprendimento e il consolidamento delle tematiche<br />
trattate nelle varie sessioni del Congresso.<br />
Dott. Rosario Sapone<br />
Diabelvedere Marittimo. FAND Belvedere (CS)<br />
Sede Legale: Via F. Dini Palazzo Nastri Belvedere<br />
Presidente Antonio Monetta cell. 3479797792<br />
Resp. Scientifico Dott. Olga Misiti<br />
Hipponion <strong>Diabaino</strong> Vibo Valentia<br />
Sede Legale: Terravecchia inferiore, 228<br />
89900 Vibo Valentia (VV)<br />
Presidente Giacinto Inzillo<br />
Tel. 3579781001 Fax. 0963 41239<br />
Email: studiolegale.inzillo@tin.it<br />
Resp. Scientifico Dott. Mario Luciano<br />
SPORTELLO DEL DIABETE:<br />
<strong>Diabaino</strong> Vip della Piana FAND Polistena<br />
ASP n. 5 RC - PST Polistena<br />
Martedi e Giovedì ore 9.30 - 11.30<br />
Presso la sede di Gioia Tauro Via Sarino Pugliese, 28<br />
Martedi e Giovedì ore 17,00 - 20,00<br />
Sabato ore 9,30 - 11,30<br />
Presidente: Ignazio Albo Cell. 3483294314<br />
Responsabile Scientifico: Dott. Antonia Russo<br />
Sede Legale: Via Domenicani n° 40, Polistena (RC)<br />
<strong>Diabaino</strong> Acri. FAND ACRI<br />
Sede Legale: Via Anna Frank n° 21 ACRI (CS)<br />
Presidente: Pasqualina Pisano cell. 3281569566<br />
Resp. Scientifico: Dott. Achiropita Pucci<br />
Santa Famiglia <strong>Diabaino</strong> Catanzaro<br />
Sede Legale:via B. Musolino, 46<br />
88100 Santa Maria (CZ)<br />
Presidente Valentina Carè<br />
Tel. 3383463686 Email: v.care@alice.it<br />
Coordinamento FAND Calabria<br />
Responsabile D0tt. Mariantonella Ferraro<br />
Via P. Pellicano 26/F Reggio Cal. Tel/fax 0965/21516<br />
Contributi Volontari Liberatori intestati a:<br />
<strong>Diabaino</strong> Vip-Vip dello Stretto ONLUS<br />
1. Banco Napoli S.P.A, Via Miraglia - 89100 R.C.<br />
IBAN IT63 D010 1016 3001 0000 0101 865<br />
2. Agenzia Postale Gallico (RC) c/c n. 22482889<br />
7
[Fotografia]<br />
Santa Lucia Project:<br />
la solidarietà approda a Scilla<br />
Grazie al cuore dei più sensibili tra gli artisti provenienti<br />
da ogni parte del mondo, rinasce dalle ceneri<br />
il mito della S. Lucia, la passerella usata per la<br />
pesca del pesce spada, bruciata a Scilla nella notte<br />
del 20 aprile <strong>2010</strong>, avvolta dalle fiamme e dalle<br />
lacrime di chi, incredulo, sentiva spegnersi dentro<br />
lentamente.<br />
Una mostra fotografica benefica, curata da<br />
Loredana Guinicelli, che ha visto esposte dal 16 al<br />
20 giugno sulle terrazze del lido Il Gabbiano di<br />
Scilla, le opere di artisti italiani e stranieri, con<br />
l”obiettivo” di ridare al mare una<br />
delle sue creature più belle, quella<br />
barca che ancora giace ferita, dilaniata,<br />
priva di speranze sulla<br />
spiaggia che l’ha tenuta a battesimo<br />
e che adesso la culla, la protegge,<br />
la consola.<br />
Protagonista assoluta l’acqua in<br />
tutte le sue forme, in una scala cromatica<br />
ricchissima che accompagna<br />
questo elemento vitale nel suo lungo viaggio dallo<br />
Stretto di Messina all’Oceano Atlantico e al Pacifico,<br />
arrivando fino in Indonesia e toccando Francia,<br />
Portogallo, Brasile, Croazia, Svizzera e Turchia. La<br />
fantasia, la passione, il cuore. Tutto racchiuso in<br />
uno scatto, un fotogramma che dagli occhi inizia<br />
l’altro viaggio, quello dentro noi stessi e ci immerge<br />
in un mondo magico, dando vita alle più svariate<br />
emozioni. La luce come compagna di questo percorso,<br />
la natura come la madre con i suoi figli, gli<br />
uomini e gli animali, che la popolano, la vivono, la<br />
subiscono, la combattono. Paesaggi statici, immobili,<br />
in bianco e nero come cartoline d’altri tempi.<br />
Volti, scene di vita quotidiana, libertà, paure, con i<br />
colori dell’anima, come il film che è la nostra vita.<br />
Stregati da un paesaggio mozzafiato in una cornice<br />
a dir poco unica, la serata inaugurale ha il gusto di<br />
una cena a casa di vecchi amici, in un’atmosfera<br />
rilassata, tra cibo, risate e respiri a pieni polmoni di<br />
quella salsedine che rende tutto più coinvolgente.<br />
Ad arricchire il viaggio visivo tra gli scatti, esposti,<br />
come nelle migliori tradizioni marinare, rigorosamente<br />
su reti da pesca con tanto di ami, un filmato<br />
che racconta la storia della S. Lucia e un<br />
concerto dei Via del Campo, tribute band a<br />
Fabrizio de Andrè, che dalla sua amata<br />
Genova ha cantato e continua a cantare il<br />
suo amore per il mare.<br />
Il tutto in un angolino quasi nascosto di questa<br />
nostra Calabria che fa fatica ad andare<br />
avanti, che è ricca di tradizioni e di valori, e<br />
che sogna di “mettersi in mostra” almeno<br />
questa volta sotto una luce diversa, quella<br />
che viene dal suo grande cuore.<br />
E adesso... 7 domande a:<br />
Fabrizio Alampi e Alessandro Mallamaci<br />
1) Sei uno dei visitatori di questa mostra:<br />
quale foto ti piace di più e decidi di acquista-<br />
Soggetto: il mare<br />
Predicato: restituire<br />
Complemento: la vita<br />
re( escluse le tue e quelle del tuo collega!)?<br />
Fabrizio: Beh, Sono tutte belle, la scelta è molto<br />
difficile! ma "Until Something Better Turns Up" del<br />
fotografo Alain Etchepare, è quella che mi trasmette<br />
più emozioni. semplicemente stupenda. mi dà<br />
un senso di tranquillità ed ha un'armonia di forme<br />
nella composizione, che difficilmente riesco a spiegare<br />
a parole...<br />
Alessandro: Quella di Loredana Guinicelli che<br />
ritraeva una barca per la pesca del pesce spada,<br />
realizzata in bianco e nero. Mi trasmette un grande<br />
senso di nostalgia….<br />
2) Quale la foto più bella realizzata<br />
fino a ora, perché e in che periodo<br />
della tua vita è stata scattata?<br />
F:Devi sapere che esistono delle "fasi"<br />
nella vita di un fotografo.<br />
Un grande fotografo, Cartier-Bresson,<br />
diceva: "Le tue prime 10,000 fotografie<br />
sono le peggiori"..<br />
Al momento, dopo oltre 40.000 foto<br />
all'attivo, mi trovo in quella fase dove penso ancora<br />
che tutte le mie foto non siano un granchè,<br />
quando magari ad un sacco di altre persone invece,<br />
i miei scatti trasmettono emozioni, sensazioni,<br />
sentimenti..<br />
Se devo sceglierne una, basandomi sui giudizi ricevuti<br />
dagli altri, indubbiamente la migliore è lo scatto<br />
che ho realizzato a Pentedattilo, pochi mesi fa,<br />
cercando di ricreare un'atmosfera che rendesse al<br />
meglio l'idea del paese abbandonato inserito in un<br />
contesto paesaggistico molto suggestivo, e credo di<br />
esserci riuscito discretamente, perchè è piaciuta<br />
anche a fotografi del calibro di Giulio Di Sturco<br />
(vincitore world press photo 2009).<br />
A: Devo ancora scattarla<br />
3) Quale la foto più bella dell’altro e perché?<br />
F:Alessandro ha uno stile molto particolare. Le sue<br />
foto in linea di massima mi piacciono tutte, ma se<br />
devo sceglierne una, sicuramente mi ha colpito di<br />
più quella scattata a due sposi in riva al mare, di<br />
fronte ad un panorama mozzafiato con un cielo<br />
pieno di nuvole.<br />
8
Mi ha trasmesso fin dal primo momento che l'ho<br />
vista la sensazione di "infinito", proprio come quello<br />
di una coppia che si giura eternamente amore nel<br />
matrimonio.<br />
A:Quella del pescatore sulla spadara che è stata<br />
esposta proprio alla mostra di Scilla.<br />
4) Cosa rappresenta per te il mare?<br />
F:Il mio rapporto col mare è quasi ossessivo! Ho<br />
passato metà della mia vita in giro per mezza<br />
Europa e non sempre ho vissuto in posti vicini al<br />
mare.. eppure appena ne avevo l'occasione, percorrevo<br />
centinaia di km pur di vedere uno specchio<br />
d'acqua! Quando entro in mare è come se l'acqua<br />
riuscisse a lavare via i mille pensieri che ho sempre<br />
per la testa. Dopo una bella nuotata mi sento rigenerato<br />
e, anche se per poco, dimentico tutto quello<br />
che mi fa stare male...<br />
A: “Rinascita di onde, naufraghi desideri. Rifiorisce<br />
il legame per la terra: imprescindibilmente, il mare è<br />
terra madre.”<br />
5) Quale lo scatto che rappresenta il tuo sogno nel<br />
cassetto non ancora realizzato?<br />
F: Bella domanda.. sembro scontato o banale se<br />
rispondo "una qualsiasi foto di un matrimonio"?<br />
A: Cambio spesso sogni nel cassetto. Mi innamoro<br />
di progetti da realizzare abbastanza di frequente<br />
6) Cosa rende davvero unica una foto. Tre caratteristiche<br />
principali?<br />
F:Difficile dirlo, tutte le mie foto sono potenzialmente<br />
"uniche". Sai, lo stesso soggetto ogni fotografo lo<br />
vede in maniera diversa. C'è chi ricerca la perfezione<br />
delle prospettive, chi la sinuosità delle forme, chi<br />
l'esplosione di colori, chi la drammaticità di un<br />
ritratto in bianco e nero..<br />
"A cosa serve una grande profondità di campo se<br />
non c'è un'adeguata profondità di sentimento?"<br />
diceva Eugene Smith... Ecco, io cerco di fissare in<br />
ogni scatto proprio l'emozione che in quel momento<br />
mi trasmette cosa sto fotografando.Il più delle volte<br />
il mio è uno scatto impulsivo, dettato dalle emozioni<br />
che i miei sensi percepiscono nello stesso istante<br />
in cui si apre<br />
A: Più che caratteristiche direi elementi coinvolti<br />
che devono essere la mente, gli occhi e il cuore<br />
7) Com’è la vita vista da dietro l’obiettivo?<br />
F:Io porto la mia macchina fotografica ovunque<br />
vada. E’ diventata un'estensione naturale del mio<br />
corpo ed a seconda dell'ottica che uso in quel<br />
momento, riesco a vedere la vita in svariati modi:<br />
dall'attimo "rubato" con un teleobiettivo al paesaggio<br />
infinito con un grandangolare.. In fondo, la<br />
macchina fotografica è uno strumento semplice,<br />
chiunque può usarla, ma la sfida consiste nel creare<br />
attraverso essa quella combinazione tra verità e<br />
bellezza chiamata arte. e, prima o poi, so che ci riuscirò<br />
anch'io a vincere questa sfida!<br />
A: Decisamente più bella rispetto a quella reale,<br />
non fosse altro che la si può costruire a proprio piacimento<br />
Cristina Scullino<br />
9
PREVENIRE IL DIABETE,<br />
UNA SCELTA DI VITA<br />
Attualità<br />
è a rischio di diabete e quasi uno<br />
sucinque è già pre-diabetico (IFG<br />
o IGT).<br />
QUALI SONO I SINTOMI?<br />
COSA È IL DIABETE?<br />
Il Diabete Mellito è una condizione caratterizzata da<br />
un patologico aumento della concentrazione<br />
di zucchero nel Sangue (glucosio); ci colpisce quando<br />
il nostro corpo non è più capace di utilizzare<br />
il glucosio e lo accumula alzando la glicemia.<br />
Esistono due forme principali di diabete:<br />
• Il diabete tipo 1 (che in genere colpisce i<br />
bambini ed adolescenti, ma anche adulti) nel quale<br />
il corpo non è più capace di produrre insulina e per<br />
vivere si ha bisogno di somministrarla con piccole<br />
iniezioni;<br />
• Il diabete tipo 2 (che di solito colpisce gli<br />
adulti, ma l’età di ins<strong>org</strong>enza si sta sempre più<br />
abbassando) nel quale il nostro corpo utilizza male<br />
l’insulina che produce,spesso in modo inadeguato.<br />
Il 90% dei pazienti è affetto da questo tipo di diabete.<br />
Esso può essere curatocon semplici modifiche<br />
nello stile di vita, ma spesso è necessario usare farmaci<br />
e, talvolta, insulina.<br />
I NUMERI DEL DIABETE IN ITALIA E NEL MONDO<br />
Più di 170 Milioni di persone nel mondo sono affette<br />
da Diabete Mellito.<br />
Questo numero è destinato a crescere in modo<br />
esponenziale nei prossimi anni soprattutto nei<br />
Paesi industrializzati, in conseguenza non solo dell’aumento<br />
della popolazione e della durata media di<br />
vita, ma anche della mancanza di esercizio fisico e<br />
dell’alimentazione poco corretta.<br />
Nel 2025 ci saranno 300 milioni di diabetici.<br />
Più di 3 milioni di italiani soffrono di diabete ed 1<br />
milione non lo sa: oltre i 40 anni, un italiano su tre<br />
(web image)<br />
II diabete non dà sintomi; solo<br />
se la glicemia è alta si può avere:<br />
• sete intensa ed insolita<br />
• frequente bisogno di urinare<br />
• dimagrimento inspiegabile<br />
• disturbi della vista<br />
• facile stancabilità<br />
Spesso gli individui con il diabete<br />
di tipo 2 non presen¬tano alcun sintomo, per<br />
cui, in presenza di fattori di rischio, l'unica possibilità<br />
per arrivare a una diagnosi precoce è quella di<br />
effettuare un esame della glicemia a digiuno almeno<br />
una volta ogni anno.<br />
FATTORI DI RISCHIO<br />
Sei a rischio di sviluppare il Diabete (di tipo 2) se:<br />
• hai parenti diabetici (in particolare genitori,<br />
fratelli o sorelle, o figli)<br />
• sei obeso o in sovrappeso (ovvero hai il BMI,<br />
indice di massa corporea, maggiore di 25 ma anche<br />
se hai la circonferenza vita maggiore di 88 cm per le<br />
donne o di 102 cm per gli uomini)<br />
• hai la pressione alta o prendi medicine per la<br />
pres¬sione alta<br />
• hai il colesterolo buono basso (HDL)<br />
• hai i grassi nel sangue (trigliceridi) elevati<br />
• sei donna e hai avuto il diabete in gravidanza<br />
o par¬<br />
torito figli superiori ai 4 kg<br />
In tutte queste condizioni è consigliabile consultare<br />
il medico al fine di eseguire una glicemia a digiuno<br />
e, se necessario, un carico orale di glucosio.<br />
Conviene poi controllare la glicemia una volta<br />
all'anno.<br />
In ogni caso, al di sopra dei 40 anni è opportuno<br />
con¬trollare la glicemia, da ripetere, se normale,<br />
ogni tre anni. Infatti quanto più precoce è la diagnosi,<br />
tanto più efficace è la terapia mirata alla prevenzione<br />
delle com¬plicanze croniche, che sono<br />
tutte le malattie dei reni, cuore, occhi, piedi, legate<br />
alla presenza del diabete.<br />
10
Il Test<br />
Mangiare o non Mangiare,<br />
questo è il problema!<br />
(web image)<br />
Valuta ciò che mangi e il tuo<br />
stile di vita completando<br />
questo semplice test. E mi<br />
raccomando... non guardare<br />
prima la soluzione!!!<br />
1. Pensi che il controllo<br />
del peso sia importante?<br />
si <br />
no <br />
2. dividi la tua giornata<br />
alimentare in 3 pasti principali<br />
+ 2 spuntini?<br />
si <br />
no <br />
3. preferisci consumare latte e yogurt con latte intero più che parzialmente<br />
scremato?<br />
si <br />
no <br />
4. Pensi che il Latte scremato sia privo di calorie?<br />
si <br />
no <br />
5. Consumi pane e fette biscottate per la colazione del mattino fatti con farina<br />
bianca piuttosto che integrale?<br />
si <br />
no <br />
6. Consumi più di quattro alimenti ad alto contenuto di zucchero nella settimana?<br />
si <br />
no <br />
11
Mangiare o non Mangiare,<br />
questo è il problema!<br />
Il Test<br />
7. Mangi meno di cinque varietà di frutta o di verdura al giorno?<br />
si <br />
no <br />
8. Preferisci aggiungere molto olio,burro o altri grassi al cibo che consumi?<br />
si <br />
no <br />
9. Pensi che l’Olio di oliva sia nocivo alle arterie?<br />
si <br />
no <br />
10. Una persona in sovrapeso può mangiare la pasta tutti i giorni?<br />
si <br />
no <br />
11. I crakers e i grissini possono essere mangiati liberamente al posto del<br />
pane?<br />
si <br />
no <br />
12. Pensi che un’alimentazione esclusivamente vegetariana sia sana?<br />
si <br />
no <br />
13. Il tuo stile di vita ti impedisce di alimentarti correttamente?<br />
si <br />
no <br />
14. Una porzione di formaggio ed una insalata possono<br />
Risolvere il problema della cena anche tutte le sere?<br />
<br />
si <br />
no <br />
<br />
Se le tue risposte sono state più si<br />
Devi migliorare le tue abitudini alimentari.<br />
12
Dicono di noi...<br />
(web image)<br />
L’importanza<br />
di una sana<br />
alimentazione<br />
“Mangiare bene per invecchiare<br />
in salute” è il nome<br />
del progetto indetto dall’associazione<br />
reggina <strong>Diabaino</strong><br />
Vip-Vip dello Stretto.Onlus,<br />
referente Fand per la regione<br />
Calabria. Associazione<br />
che da ormai dieci anni è<br />
impegnata nel socio-sanitario<br />
per sensibilizzare l’importanza<br />
della prevenzione<br />
e cura del diabete mellito, obesità e malattie metaboliche.<br />
È di supporto ai servizi pubblici sanitari del<br />
territorio, come recita l’articolo 9 della legge 115 del<br />
1987, in linea con il Ministero della salute, per la<br />
campagna di prevenzione nella scuola, visto che in<br />
Italia oltre un milione di bambini sono obesi o in<br />
sovrappeso. Numeri che hanno portato l’associazione<br />
a indire il concorso a premi dal tema “Buona alimentazione”,<br />
conclusosi lo scorso 20 aprile, rivolto<br />
alle scuole primarie reggine che hanno partecipato<br />
realizzando un elaborato grafico. A salire sul podio è<br />
stata la VC dell’istituto comprensivo di Gallina con<br />
“Il tesoro della salute”, secondo posto, invece, per la<br />
scuola primaria di Santa Caterina con la “Galassia<br />
degli alimenti”. I vincitori sono stati premiati, questa<br />
mattina nel salone dei Lampadari di palazzo San<br />
Gi<strong>org</strong>io, con due computer portatili.<br />
«Un progetto che riprenderà il prossimo settembre –<br />
ha spiegato il presidente della <strong>Diabaino</strong>, Gabriella<br />
Violi – Un lavoro svolto in sinergia con le scuole, sei<br />
quelle che hanno partecipato. È importante una<br />
sana alimentazione sin da piccoli. In Italia ben 8<br />
milioni di bambini sono obesi, il nostro progetto<br />
vuole renderli consapevoli che mangiar bene vuol<br />
dire vivere meglio». «Dobbiamo riappropriarci della<br />
dieta Mediterranea – ha aggiunto l’assessore comunale<br />
alla Cultura e Spettacolo di Reggio Calabria,<br />
Enzo Sidari – Grazie a tante patologie, tra cui il diabete,<br />
dopo tanti anni l’abbiamo riscoperta. Il concorso,<br />
oltre ad essere uno stimolo, ha voluto dare spunti<br />
di riflessione a studenti e docenti. Bisogna mangiare<br />
sano e bene». Un concorso patrocinato dal<br />
Provveditorato agli Studi di Reggio Calabria, quest’oggi<br />
rappresentato dalla responsabile Politiche<br />
giovanili, Germina Butitta: «Il progetto si è svolto in<br />
sinergia con quelle che sono le linee programmatiche<br />
sia del Ministero alla Salute che dell’Istruzione. La<br />
Calabria – ha affermato – è terza tra le regioni con il<br />
più alto tasso di obesità tra i bambini, la sensibilizzazione<br />
è necessaria. È nostro dovere essere presenti<br />
con le scuole». D’accordo anche la coordinatrice<br />
regionale <strong>Diabaino</strong> Fand nonché responsabile del<br />
servizio di Diabetologia Asp RC Pst Gallico, Maria<br />
Antonella Ferraro: «È un problema iniziato negli anni<br />
’60, quando abbiamo accettato la moda della Coca-<br />
Cola e dei fast-food in arrivo dagli Stati Uniti.<br />
L’obesità è una malattia cronica, duecento bambini<br />
al giorno muoiono a causa del diabete. Al mondo ci<br />
sono 250 milioni di diabetici. È importante conoscere<br />
per saper agire. La conoscenza – ha concluso la<br />
Ferraro – ci rende liberi».<br />
Natia Malaspina<br />
13
Le Rubriche di DN<br />
Rubrica di cucina<br />
per mantenersi<br />
in forma<br />
a cura di M. Cristina Scullino<br />
Prendiamol<br />
Dal Brasile con sapore<br />
La cucina brasiliana è una cucina dai sapori forti,<br />
con piatti spesso insaporiti dal pepe. Il piatto nazionale<br />
è la Feijoada, a base di lingua affumicata,<br />
carne secca di maiale (l'originale non la troverete<br />
mai in Italia, perchè è vietato importarla!) e fagioli<br />
neri: si tratta di un piatto originariamente preparato<br />
dagli schiavi, cosa che spiega la semplicità e la<br />
povertà dei suoi ingredienti. Il Brasile è quindi terra<br />
di legumi, di carni cotte alla brace o allo spiedo, di<br />
frutti di mare, di farina di manioca (detta anche<br />
yuca), la cashaça (un distillato della canna da zucchero).<br />
Da non perdere, infine, gli squisiti<br />
frutti tropicali ed, ovviamente, il<br />
caffè, famosissimo in tutto il mondo.<br />
Feijoada<br />
Ingredienti<br />
(web image)<br />
2000 G Fagioli Neri, 200 G Salsiccia,<br />
330 G Costine Di Maiale, 200 G Pancetta<br />
Affumicata, 2 Cipolle, 3 Spicchi Aglio,<br />
Olio D'oliva, Prezzemolo, 1 Foglia Alloro,<br />
Sale, Pepe, Pomodoro, Peperoncino,<br />
Succo Di Limone<br />
Preparazione<br />
Come preparare la ricetta Feijoada<br />
Mettete a bagno i fagioli per una notte<br />
intera in un recipiente con molta acqua<br />
e una foglia di alloro. Adoperate lo stesso<br />
procedimento con i pezzi di maiale.<br />
Quindi fateli bollire per mezz'ora per farli<br />
ammorbidire ed eliminare un po' di grasso.<br />
Una volta scolati, disponeteli in una<br />
pentola dai bordi alti insieme ai fagioli e<br />
alla salsiccia tagliata a pezzetti. Coprite<br />
con acqua, salate e fate cuocere per due ore a fuoco<br />
lento. In una padella fate soffriggere olio, aglio,<br />
cipolla e pancetta, aggiungendo un po' del brodo dei<br />
fagioli, del prezzemolo tritato e riversate il tutto<br />
nella zuppa, mescolando e lasciando cuocere a<br />
fuoco lento, fino a quando la feijoda sarà densa e le<br />
carni ben cotte. Servite in terrine di coccio, accompagnata<br />
dalla salsina cruda preparata con cipolla,<br />
prezzemolo, aglio e pomodoro tritati finemente, olio,<br />
succo di limone e peperoncino schiacciato.<br />
14
Le Rubriche di DN<br />
Rubrica di cucina<br />
per mantenersi<br />
in forma<br />
a cura di M. Cristina Scullino<br />
Prendiamol<br />
(web image)<br />
Ossibuchi In<br />
Gremolada<br />
Ingredienti<br />
dosi per 4 persone: 4<br />
Ossibuchi Di Vitello, 1<br />
Cipolla, 200 G<br />
Pomodori Pelati, 1<br />
Limone, Farina, 1/2<br />
Bicchiere Vino Bianco,<br />
Sale, Brodo Di Carne,<br />
3 Cucchiai Olio D'oliva,<br />
30 G Burro<br />
Dolcetti egiziani<br />
dosi per 8 persone: 500 G Farina, 250 G Burro<br />
Non Salato, 3 Bustine Vaniglina, 2 Cucchiai<br />
Zucchero A Velo, 150 G Zucchero<br />
Preparazione<br />
Far ammorbidire il burro a temperatura ambiente,<br />
poi lavorarlo con la vaniglina per una decina di<br />
minuti, in una terrina. In un altro recipiente<br />
mischiare la farina allo zucchero, poi unire a poco a<br />
poco al burro, mescolando dapprima, ed impastando<br />
verso la fine. Impastare finché non viene un composto<br />
compatto ed asciutto, con il quale formare<br />
delle palline tipo baci Perugina, da disporre sulla<br />
teglia imburrata. Far cuocere un quarto d'ora a 150<br />
gradi per circa 15 minuti, poi far raffreddare e spolverare<br />
con lo zucchero a velo. Attenzione: anche al<br />
termine della cottura è assolutamente normale che<br />
siano mollicci: il burro si solidifica raffreddandosi.<br />
Li si consiglia con il vin santo, ed si afferma che<br />
possano durare anche 3-4 giorni.<br />
Preparazione<br />
Come preparare la<br />
ricetta Ossibuchi In<br />
Gremolada<br />
Infarinate gli ossibuchi<br />
e fateli dorare in padella<br />
con l'olio ed il burro. Aggiungete i pomodori,<br />
diluite con un bicchiere di brodo caldo e regolate di<br />
sale. Alcuni minuti prima della fine della cottura<br />
cospargete con la buccia grattugiata del limone,<br />
lasciate insaporire a padella coperta e servite ben<br />
caldi.<br />
(web image)<br />
15
Le Rubriche di DN<br />
Il “dolce”<br />
universo<br />
delle stars<br />
(web image)<br />
Un altro personaggio importante nel panorama<br />
mondiale diventa protagonista della nostra rubrica.<br />
È Abune Antonios, terzo patriarca della Chiesa<br />
ortodossa eritrea. Antonios è nato nel 1927 ad<br />
Hembrti, a nord di Asmara, in provincia di<br />
Hamisien. Suo padre era anch’egli un prete e decise<br />
che anche il figlio percorresse quella strada.<br />
All'età di cinque anni,<br />
(web image)<br />
infatti, Abune entrò nel<br />
monastero di Debre<br />
Tsege Abuna Andrewes<br />
dove fu educato al servizio<br />
della chiesa e fu<br />
successivamente ordinato<br />
diacono quando<br />
aveva appena dodici<br />
anni. Solo tre anni più<br />
tardi, nel 1942, fu ordinato<br />
sacerdote e, nel<br />
1955, fu eletto abate.<br />
Quando la Chiesa eritrea<br />
ortodossa<br />
Tewhado cercò la sua<br />
indipendenza, fu uno<br />
dei cinque abati ad<br />
essere inviato in Egitto<br />
per essere ordinato<br />
vescovo in modo che la<br />
chiesa avesse il proprio<br />
Santo Sinodo. La sua<br />
vita è stata un crescendo<br />
e così, il 19 Giugno<br />
1994, . fu ordinato<br />
Vescovo Antonios di<br />
H a m a s i e n - A s m a r a<br />
nella Cattedrale di San<br />
Marco, a Il Cairo, per<br />
mano di Sua Santità<br />
Shenouda III, Papa e<br />
Patriarca di Alessandria. In seguito alla morte nel<br />
2003 di Abune Yacoub, secondo patriarca della<br />
Chiesa eritrea, venne eletto Patriarca con elezioni<br />
popolari che sono state unanimemente approvate<br />
dal Santo Sinodo. La sua ordinazione e intronizzazione<br />
come Patriarca ha avuto luogo il 23 aprile ad<br />
Asmara, per mano di Papa Shenouda III.<br />
Abune Antonios, divenuto così terzo patriarca della<br />
Chiesa copta eritrea, ha però pagato cara la sua<br />
opposizione al dittatore eritreo Isayas Afeworki. In<br />
un Paese come l’Eritrea, dove non esistono più partiti<br />
politici di opposizione e la società civile è duramente<br />
repressa, aveva fatto scalpore la sua opposizione<br />
alle intrusioni del<br />
potere politico nella<br />
Chiesa ortodossa e<br />
aveva denunciato abusi<br />
e arbitri del regime.<br />
Nessuno però pensava<br />
che Afeworki avesse Il<br />
coraggio di inimicarsi<br />
gli ortodossi. Invece l’alto<br />
prelato è stato arrestato<br />
(e con lui centinaia<br />
di sacerdoti). Nel<br />
maggio 2007 è stato poi<br />
eletto un nuovo patriarca:<br />
abune Dioskoros.<br />
Questa elezione non è<br />
stata riconosciuta dalle<br />
altre Chiese ortodosse e<br />
oggi abune Antonios,<br />
nonostante viva agli<br />
arresti domiciliari e sia<br />
gravemente malato, è<br />
riconosciuto come il<br />
vero patriarca della<br />
Chiesa copta eritrea.<br />
Versa in precarie condizioni<br />
di salute e, stando<br />
alle fonti, gli sono state<br />
rifiutate le cure mediche<br />
per il diabete. Sì,<br />
perché anche Antonios<br />
è un dolce amico della<br />
<strong>Diabaino</strong>. Forza Abune, siamo tutti con te!<br />
Pasquale Zumbo<br />
16
<strong>Diabaino</strong><br />
City of Arts<br />
<strong>Diabaino</strong> News<br />
senza confini<br />
Sport e<br />
(web image)<br />
Musica Musica e<br />
Spettacolo<br />
Spettacolo<br />
Arte e<br />
Cultura<br />
(foto: Zumbo)
<strong>Diabaino</strong> City of Arts<br />
Un abisso di segreti in fondo al mare….<br />
Trasmettere l’amore per il mare, promuovere la conoscenza<br />
e il rispetto dell’ambiente marino e dei suoi<br />
abitanti. Questo lo scopo principale di Abyss,<br />
Associazione Eco ambientale reggina che nasce nel<br />
2005 per volontà di Demetrio Serranò e della moglie<br />
Elena Li Pera che, dopo anni dedicati all’attività<br />
subacquea con foto e video riprese, hanno deciso di<br />
condividere questa loro passione con chi del mare<br />
non solo non ha paura, ma da esso si lascia avvolgere<br />
e travolgere. Esposizioni, mostre e fiere, concorsi,<br />
mappature dei fondali, attività di protezione civile nel<br />
settore della subacquea, del salvataggio e primo soccorso,<br />
in mare e acque interne. Corsi di minisub,<br />
snorkeling diver, skin diver, corsi basic e open, corsi<br />
star system della didattica IDEA, la più antica <strong>org</strong>anizzazione<br />
di certificazione subacquea degli USA.<br />
Elena e Demetrio sono due creature marine, i fondali<br />
sembrano non avere più segreti per loro, ma allo stesso<br />
tempo sono una continua e meravigliosa scoperta<br />
ogni giorno. Da qualche anno la loro famiglia è entrata<br />
a far parte del grande alveare <strong>Diabaino</strong>, con due<br />
splendidi pesciolini che sguazzano in un mare di dolcezza,<br />
pieni di vita e liberi di essere se stessi, con un<br />
compagno di viaggio che non li spaventa. Cavallucci,<br />
stelle marine, coralli, respiri ed emozioni di un mondo<br />
parallelo che pochi conoscono davvero, immortalati<br />
dagli obiettivi di chi ha capito l’importanza di un<br />
grande dono. E per noi creature terrestri la possibilità<br />
di poter ammirare, emozionandoci, scatti e video<br />
unici che vengono esposti in giro per l’Italia e non<br />
solo. Ultimo in ordine di tempo il Concorso<br />
Internazionale HDSI Festival sezione web. La sezione<br />
video è stata vinta da Demetrio con uno spot sulla<br />
città di Reggio Calabria, mentre Elena si è classificata<br />
al terzo posto sia nella categoria multivisione con la<br />
proiezione “Quelli della notte” che nella categoria foto<br />
ambiente con la foto “Stella”. Una vita per il mare<br />
quindi, da condividere con chi sente che l’acqua è il<br />
suo elemento. L’estate <strong>2010</strong> è arrivata e Abyss è pronta<br />
a farci immergere nel suo mondo.<br />
M. Cristina Scullino<br />
Questo il link per visionare le opere del concorso:<br />
http://www.hdsfestival.it/classifica-web-<strong>2010</strong><br />
il sito Abyss: www.abyss-rc.it<br />
infoline:329/4061987-<br />
e mail: info@abyss-rc.it<br />
Non perdete l’occasione di emozionarvi davvero.<br />
Buona estate a tutti!
<strong>Diabaino</strong><br />
City of Arts<br />
The Movies, gli anni ‘80 son tornati<br />
(web image)<br />
Quanti di voi sono cresciuti a pane, nutella e telefilm?<br />
Sì, proprio a voi, ragazzi che hanno vissuto i<br />
favolosi anni ‘80, parlo proprio a voi. Vi piacerebbe<br />
tornare indietro, anche solo per una sera, tuffandovi<br />
nei ricordi? Oggi è possibile grazie ai “The Movies”.<br />
Chi sono? Per coloro che ancora non li conoscessero,<br />
i The Movies sono la soundtrack tribute band reggina<br />
che ripercorre gli anni ‘80 in modo tutto particolare.<br />
Di questo fenomeno musicale ho parlato con un<br />
amico della <strong>Diabaino</strong>, Gianpaolo Gangemi, mitico<br />
drummer della band. «Faccio parte dei The Movies...<br />
da sempre - rivela il batterista -. Il gruppo si è formato<br />
nel 2008, sorto dalle ceneri di una vecchia formazione,<br />
gli AD1 (a ddiunu!), per volontà di Domenico<br />
Veneziano, il nostro cantante, che desiderava realizzare<br />
qualcosa di unico e mai visto in giro». Da lì in<br />
avanti il passo è stato breve. «Abbiamo creato una<br />
band divertente e credo unica qui in Calabria - continua<br />
Gianpaolo - facendo rivivere quelle che sono le<br />
soundtracks (colonne sonore) di film e telefilm anni<br />
‘80 e ‘90, musiche che si possono ascoltare solo su<br />
internet con una qualità scadente. Ognuno di noi ha<br />
nascosto, in un angolo del cuore, qualcuna di queste<br />
sigle». Beverly<br />
Hills Cop”,<br />
“Ritorno al<br />
F u t u r o ” ,<br />
“Ghostbusters”,<br />
“ S a n d o k a n ” ,<br />
“Happy Days”,<br />
“Il mio amico<br />
A r n o l d ” ,<br />
“Baywatch” o<br />
ancora “Mork &<br />
Mindy” e<br />
“Hazzard”. Un<br />
susseguirsi di<br />
emozioni e brani<br />
che non è stato<br />
facile preparare<br />
per presentarle<br />
al pubblico.<br />
Mettere insieme<br />
stili, artisti e<br />
sonorità così differenti<br />
è un’impresa<br />
non da<br />
poco. Si passa<br />
infatti da Van<br />
Halen agli AC/DC, dagli Aerosmith al mitico Chuck<br />
Berry. un mix davvero esplosivo. «Creare la scaletta<br />
è stato difficile - ricorda - perché ogni brano deve<br />
essere eseguito con gli stessi suoni presenti nelle<br />
canzoni che vogliamo riprodurre e ai giorni nostri di<br />
alcuni brani sono pervenute versioni non molto chiare<br />
sotto il profilo della purezza del suono. Abbiamo<br />
dovuto lavorare molto per ricreare gli stessi suoni e<br />
grazie al supporto del PFL studio siamo riusciti a portare<br />
a termine il lavoro meglio di quanto ci si aspettava».<br />
Gli spettacoli dei The Movies non sono i soliti live<br />
delle band locali. Tutto è programmato per sorprendere<br />
il pubblico. «Nei nostri spettacoli avviene un mix<br />
di musica e videoclip che inseriamo per tutta la durata<br />
del brano - spiega Gianpaolo - ed è come immergerci<br />
nuovamente in quei telefilm e rivivere le musiche<br />
così come erano proiettate e ascoltate nei nostri<br />
televisori durante gli anni ‘80». Rispetto alle prime<br />
performance, la band, composta anche da Fortunato<br />
Serranò al basso, Fortunato Trefiletti alla chitarra e<br />
Paolo Ferrara alle tastiere, ha pian piano cambiato i<br />
brani in programma. «Abbiamo modificato un po’ la
<strong>Diabaino</strong> City of Arts<br />
The Movies, gli anni ‘80 son tornati<br />
nostra scaletta -<br />
racconta il nostro<br />
amico -, aggiungendo<br />
un medley<br />
degli Oliver<br />
Onions, celebri<br />
fratelli musicisti<br />
meglio conosciuti<br />
come coloro che<br />
hanno composto<br />
quasi tutte le<br />
sigle dei film di<br />
Bud Spencer e<br />
Terence Hill. O<br />
ancora brani<br />
come “What a feeling”<br />
e “Far away<br />
from over”. Il<br />
nostro brano preferito?<br />
Senza<br />
dubbio “Power of<br />
love”, celebre<br />
musica di<br />
“Ritorno al futuro”.<br />
E il titolo, “La<br />
potenza dell’amore”, dà significato al nostro impegno,<br />
inteso per tutto ciò che ci piace fare».<br />
Per ogni band, però ci sono alti e bassi e anche i The<br />
Movies non ne sono stati esenti. Gianpaolo parla proprio<br />
del momento più difficile vissuto dal gruppo ma<br />
anche del momento più bello. «Il più difficile - ricorda<br />
- è stato quando il tastierista Roberto Ragno, per<br />
motivi lavorativi, ha dovuto assentarsi per un lungo<br />
periodo e siamo stati costretti a trovare un sostituto<br />
che incorpasse in sé un tastierista capace, versatile e<br />
tecnologicamente avanzato per poter interfacciare<br />
tastiera e computer in maniera dinamica. Il momento<br />
più bello - afferma sorridendo -? Quando abbiamo<br />
suonato insieme dal vivo per la prima volta.<br />
Avevamo tante incertezze riguardo l’esecuzione dei<br />
brani, la risposta del pubblico, i problemi tecnici che<br />
già capitano a chi usa una strumentazione semplice.<br />
Per noi non è semplice far funzionare tutto simultaneamente<br />
bene, può capitare un problema col video<br />
proiettore, o col computer o ancora una scheda audio<br />
che fa i capricci. Per cui il timore dell’esecuzione live<br />
dei brani era sempre presente. Per fortuna, dopo i<br />
primi tre brani, abbiamo capito di essere un completo<br />
successo - dice con soddisfazione il batterista -, sia<br />
sotto l’aspetto tecnico (nessun problema) sia la risposta<br />
del pubblico che si accalcava sempre più, per<br />
sentire la nostra musica ma anche per godere dei<br />
video clip originali proiettati sul grande schermo». I<br />
The Movies non si fermano qui. Il loro progetto è in<br />
(web image)<br />
continuo divenire, sempre pronti a stupire e regalare<br />
momenti indimenticabili ai loro fan. Gianpaolo, solido<br />
e preciso alla batteria, non lo è da meno nel prospettare<br />
le prossime mosse della band. «Ci saranno<br />
delle novità, forsesolo in parte o forse anche radicali,<br />
nei “The Movies”. Qual è la nostra idea? Vorremmo<br />
presentare uno spettacolo rivisitato per circa l’80 %<br />
rispetto a ciò che ora eseguiamo - spiega -, interfacciando<br />
meglio i videoclip o realizzando un unico<br />
video, quasi come un film. Sarà come entrare in una<br />
sala cinematografica e poco prima dell’inizio ascoltare<br />
un “Buona visione a tutti”... Non mi voglio sbilanciare<br />
più di tanto - sorride sornione - anche se credo<br />
di aver fatto trapelare anche troppo. Più di questo<br />
non posso proprio dire». Per scoprire tutte le novità<br />
non resta che attendere i prossimi live. «Le novità<br />
riguardano sempre gli anni ‘80 ma, ripeto, non posso<br />
svelare altro - ribadisce Gangemi -. Posso solo consigliarvi<br />
di seguirci nei live da ottobre in poi. Adesso<br />
vivremo un periodo di pausa, a causa di un master<br />
che il nostro cantante seguirà in Germania.<br />
Naturalmente non potremo esibirci fino al suo ritorno.<br />
Vi aspettiamo presto ai nostri prossimi live - conclude<br />
-. Buon ascolto a tutti coi “The Movies”».<br />
Pasquale Zumbo
SPONSOR
Il concorso<br />
Prevenzione fin da bambini<br />
22<br />
Prevenzione fin da bambini. Ecco l’obiettivo del progetto<br />
“Mangiare bene per invecchiare in salute” lanciato<br />
dall’associazione <strong>Diabaino</strong> Vip-vip dello Stretto<br />
e che, durante una conferenza stampa svoltasi nel<br />
salone dei lampadari di palazzo S. Gi<strong>org</strong>io, ha presentato<br />
i risultati e i vincitori. Sì, perché allo scopo di<br />
coinvolgere gli studenti degli istituti primari di<br />
Reggio Calabria, l’associazione che da dieci anni si<br />
occupa di diabete sul territorio ha pensato di indire<br />
un concorso a premi. Bastava inviare un elaborato<br />
grafico sul tema “buona alimentazione” per parteciparvi<br />
e le adesioni sono state numerose. «Con questo<br />
progetto siamo in linea con i ministeri della salute e<br />
dell’istruzione per la campagna di prevenzione nella<br />
scuola - spiega Gabriella Violi, presidente della<br />
<strong>Diabaino</strong> -. In Italia ben 8 milioni di bambini sono<br />
obesi, il nostro progetto vuole renderli consapevoli<br />
che mangiar bene vuol dire vivere meglio».<br />
Presenti alla conferenza stampa anche l’assessore<br />
Vincenzo Sidari, Germina Butitta dell’ufficio scolastico<br />
provinciale e Mariantonella Ferraro, responsabile<br />
del servizio di diabetologia ASP RC, PST Gallico. «Ho<br />
creduto giusto dar risalto a un’iniziativa come questa<br />
– afferma l’assessore comunale cultura e spettacolo -.<br />
L’allarme obesità infantile meritava una tale sensibilizzazione.<br />
Il concorso, oltre ad essere uno stimolo,<br />
ha voluto dare spunti di riflessione a studenti e<br />
docenti – aggiunge -. È importante riscoprire la nostra<br />
dieta mediterranea, utile a prevenire tanti disturbi». E<br />
che la situazione alimentare infantile sia preoccupante<br />
lo conferma Germina Butitta. «Gli ultimi dati dicono<br />
che la Calabria è al terzo posto tra le regioni con<br />
più alto tasso di obesità tra i bambini, la sensibilizzazione<br />
è necessaria. Per fortuna, negli ultimi anni, grazie<br />
alla sinergia tra scuole e istituzioni, in tutta Italia<br />
sono nati tanti progetti sul tema alimentazione meritevoli<br />
di attenzione come quello promosso dalla<br />
<strong>Diabaino</strong>». La chiusura spetta a Mariantonella Ferraro<br />
«Il problema alimentare è iniaziato negli anni ’60,<br />
quando abbiamo accettato la moda della Coca-Cola e<br />
dei fast-food in arrivo dagli Stati Uniti – accusa -.<br />
L’obesità è terribile. E se ad essa abbiniamo colesterolo<br />
e ipertensione andiamo verso il diabete di tipo 2,<br />
ormai diffuso tra i bambini. Ogni giorno muoiono 200<br />
bambini a causa del diabete – prosegue – originato da<br />
una cattiva alimentazione. Per questo sono felice<br />
della buona riuscita di questo progetto, una speranza<br />
per il futuro». Vincitori del concorso l’istituto comprensivo<br />
di Gallina e la scuola primaria di S. Caterina,<br />
premiati con un pc portatile a testa.<br />
Pasquale Zumbo<br />
(tratto da Calabria Ora)<br />
(web image)
Egitto Mai<br />
Visto: il<br />
fascino<br />
nascosto del<br />
Mediterraneo
Egitto<br />
mai visto<br />
21 febbraio – 20 giugno <strong>2010</strong>. Per l’ennesima volta<br />
Villa Genovese Zerbi diventa sede espositiva di una<br />
delle mostre più attese e più visitate: “Egitto mai<br />
visto, le dimore eterne di Assiut e Gebelein”.<br />
“Quando Horus, figlio di Osiride, apre gli occhi<br />
riempie tutto l’universo di luce, ma quando li chiude<br />
nasce l’oscurità”. Queste le parole stampate<br />
sulla brochure che ci accompagnano in un viaggio<br />
alla riscoperta di un mondo antico, inconfondibile e<br />
affascinante. A rappresentare la chiave di lettura di<br />
tutto il nostro percorso è l’occhio di Horus, un<br />
occhio truccato sotto il quale è posto il caratteristico<br />
segno della testa di falcone e che significa “colui<br />
che è in buona salute”. L’occhio del falco era originariamente<br />
quello del dio del Cielo, il Sole, che<br />
nell’Antico Regno divenne poi l’occhio Luna. E’ rappresentato<br />
in numerose tombe ed è diventato col<br />
tempo uno degli amuleti più usati dagli Egiziani. Ed<br />
è proprio in un lontanissimo viaggio nell’aldilà che<br />
ci conduce la mostra, che presenta circa 400 reperti,<br />
tutti provenienti dai depositi del Museo Egizio di<br />
Torino e per lo più mai esposti al pubblico.<br />
Protagonisti assoluti 12 sarcofagi a cassa in legno<br />
stuccato e dipinto con iscrizioni che tramandano<br />
formule di offerta e rituali funerari magico- religiosi.<br />
Le dimore eterne di Assiut e Gebelein ci testimoniano<br />
che, intorno al 2000 a C., in queste due<br />
necropoli della provincia egiziana la sepoltura non<br />
era più una prerogativa esclusiva del faraone e della<br />
sua ristretta cerchia. Tra i<br />
reperti, infatti, attraverso la<br />
lettura dei geroglifici, si possono<br />
svelare i nomi di uomini e<br />
donne appartenuti alla classe media, amministratori<br />
e piccoli proprietari terrieri. Alcuni dei sarcofagi<br />
contengono ancora la mummia e sono arricchiti da<br />
tutti gli elementi del corredo che accompagnavano<br />
il defunto nel suo viaggio verso l’aldilà: vasi, poggiatesta,<br />
specchi, sandali, bastoni, archi e frecce, cassette<br />
in legno, modellini di animali, barche con<br />
equipaggi, modelli di attività agricole e artigianali.<br />
Pareti di sarcofago, stele recentemente restaurate,<br />
statue in legno, segreti di vita quotidiana e di vita<br />
dopo la morte, con filmati che svelano un lato<br />
dell’Egitto che non siamo abituati a vedere nei soliti<br />
documentari, quello”mai visto” appunto.<br />
Tradizioni, contrasti tra la miseria riflessa negli<br />
occhi di chi vive alla giornata e lo splendore di un<br />
tramonto mozzafiato in riva al Nilo. Il tutto lontano<br />
dalle solite e famose Piramidi, angoli sconosciuti ai<br />
turisti, ma emozionanti per chi va oltre l’apparenza.<br />
Un’esperienza interessante, una mostra che attraverso<br />
il Mediterraneo, dalla terra dei Faraoni arriva<br />
nella Magna Graecia, per arricchire e condividere<br />
il passato lasciando un segno indelebile per le<br />
generazioni future.<br />
M. Cristina Scullino<br />
24
Eventi<br />
Le giornate<br />
cardio<br />
metaboliche<br />
reggine<br />
(web image)<br />
(web image)<br />
Nutrizione, benessere, malattie cardiache, malattie<br />
metaboliche. Questi i temi affrontati durante la<br />
Terza edizione delle “Giornate cardio metaboliche<br />
reggine”, un evento della durata di tre giorni, <strong>org</strong>anizzata<br />
dal cardiologo reggino Vincenzo Amodeo, al<br />
quale partecipano ben 150 medici, 40 farmacisti e<br />
90 infermieri professionali.<br />
«L’idea è nata tre anni fa – racconta Amodeo -.<br />
Confrontandoci con i pazienti, i disturbi e le terapie,<br />
abbiamo capito che vi è una crescita esponenziale di<br />
alcune malattie, come quelle cardiovascolari e il diabete.<br />
Da tempo avevamo notato una certa sinergia<br />
tra le due patologie. Oggi diabete e malattie cardiovascolari<br />
sono le più incidenti in tutto il mondo<br />
occidentale». Spesso chi fa controlli a causa di<br />
disturbi cardiovascolari scopre di avere anche il diabete<br />
e viceversa, sintomo questo del connubio tra<br />
loro esistente.<br />
«La nostra finalità è coinvolgere professionisti che<br />
si interessano di patologie degli <strong>org</strong>ani bersaglio<br />
delle due malattie – afferma il cardiologo reggino -.<br />
Per esempio relazionerà un nefrologo, perché se diabete<br />
e disturbi cardiovascolari non sono curati bene<br />
spesso s<strong>org</strong>ono complicanze a livello renale. Stesso<br />
dicasi per la retina – continua -. Le indagini diagnostiche<br />
e le terapie farmacologiche servono proprio<br />
per impedire l’ins<strong>org</strong>ere di problemi per questi due<br />
<strong>org</strong>ani». La frequenza del diabete è ormai così alta<br />
da considerarlo come fattore di rischio unico e indipendente<br />
delle malattie cardiovascolari. La prima<br />
cura è la prevenzione.<br />
«La prima medicina da assumere per prevenire è<br />
una dieta bilanciata e un minimo di attività fisica -<br />
afferma Amodeo -, ovvero un’ora al giorno per tre<br />
volte a settimana per accelerare il metabolismo degli<br />
alimenti che ingurgitiamo in abbondanza». Nella<br />
sessione conclusiva di sabato, il progetto<br />
“Farma&Dia” sarà presentato da Damiano<br />
Degrassi, farmacista di Udine e attivissimo in<br />
Federfarma. «Il progetto “Farm&Dia” è una delle<br />
novità di quest’evento formativo – spiega l’<strong>org</strong>anizzatore<br />
dell’evento -. Il responsabile regionale calabrese<br />
è il dottor Giovanni Perrone. Il paziente diabetico<br />
avrà l’opportunità di rivolgersi non solo al proprio<br />
medico – prosegue - ma anche al farmacista<br />
che, formato grazie alla realizzazione di questo progetto<br />
– conclude -, potrà dare suggerimenti utili al<br />
paziente per trattare anche una situazione emergente».<br />
Tutte le farmacie del reggino sono state coinvolte<br />
nel progetto grazie alla collaborazione di Tito<br />
Arcudi, già presidente della Federfarma provinciale<br />
e regionale. A margine dell’evento, anche una<br />
mostra di dipinti e sculture ideate da giovani talenti<br />
dell’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria,<br />
titolato “l’Arte del Cuore”.<br />
Pasquale Zumbo<br />
(tratto da: Calabria Ora)<br />
25
Last News<br />
(web image)<br />
Insulina dalle cellule staminali del pancreas<br />
Nell'ambito di una ricerca sulle cellule staminali,<br />
un'equipe di medici turchi ha annunciato di essere<br />
riuscita a creare una cellula che produce insulina e<br />
che, a loro parere, potrebbe essere di grande aiuto<br />
per il trattamento dei diabetici dipendenti dalle<br />
somministrazioni di questo ormone proteico. Lo ha<br />
annunciato, attraverso l'agenzia turca Anadolu, il<br />
prof. Erdal Karagoz, responsabile dell'equipe di<br />
ricercatori aggregata al Centro di ricerca sulle cellule<br />
staminali dell'Università di Kocaeli, nella Turchia<br />
occidentale. La cellula in grado di produrre insulina,<br />
ha detto Karagoz, è stata<br />
creata in laboratorio utilizzando<br />
una cellula staminale del<br />
pancreas che è già stata sperimentata<br />
con successo su cavie.<br />
Il ricercatore ha aggiunto che la<br />
ricerca ha permesso di identificare<br />
funzioni delle cellule staminali<br />
che erano ancora sconosciute<br />
nella letteratura scientifica<br />
e che i risultati dello studio<br />
sulle origini del diabete di Tipo<br />
1 e dei relativi metodi di cura<br />
sono stati pubblicati su diversi<br />
giornali specializzati internazionali.<br />
(web image)<br />
[Tratto da: Aduc, 12 <strong>Aprile</strong> <strong>2010</strong>]<br />
DG: un'opportunità per prevenire il diabete di<br />
tipo 2<br />
Nelle donne con pregresso diabete gestazionale (DG)<br />
il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 è fortemente<br />
aumentato. Negli anni successivi alla gravidanza<br />
complicata da DG, queste donne che rappresentano<br />
il 4-7% della popolazione femminile, presentano<br />
alterazioni del profilo lipidico, della pressione arteriosa<br />
e dei marcatori della sindrome metabolica e<br />
della malattia cardiovascolare. In uno studio pubblicato<br />
sul numero di marzo della rivista GIDM, si è<br />
voluto rappresentare il DM non soltanto come una<br />
complicanza della gravidanza ma soprattutto come<br />
un'opportunità di prevenzione. L'educazione sulla<br />
consapevolezza del rischio, uno stile di vita più<br />
salutare e un eventuale approccio farmacologico<br />
finalizzati a migliorare lo stato di salute delle giovani<br />
donne, potrebbe rappresentare un approccio ed<br />
una opportunità per la prevenzione del diabete di<br />
tipo 2 e delle malattie cardiovascolari da non sottovalutare.<br />
“A tutte le donne con pregresso DG – concludono<br />
gli autori – dovrebb<br />
e essere offerto un regolare controllo della loro tolleranza<br />
glucidica, del loro profilo lipidico, del peso<br />
corporeo e della pressione arteriosa, disegnando<br />
specifici programmi di prevenzione a lungo termine”.<br />
[G It Diabetol Metab <strong>2010</strong>;30:19-26]<br />
Un po' di alcol protegge dal diabete, ma...<br />
(web image)<br />
Il consumo moderato di alcol,<br />
una "dose" quotidiana per le<br />
donne e due per gli uomini,<br />
riduce il rischio di ammalarsi<br />
di diabete di tipo 2 rispetto agli<br />
astemi. Il dato, sicuramente<br />
interessante e nuovo, emerge<br />
da una ricerca condotta in<br />
Olanda su 35.625 soggetti che,<br />
al momento di essere inseriti<br />
nello studio, presentavano<br />
valori glicemici nella norma,<br />
oltre a non essere affetti da<br />
patologie cardiovascolari e<br />
forme tumorali. Un gruppo di<br />
ricercatori della Wageningen<br />
University, ha pubblicato le conclusioni della sua<br />
ricerca sull'American Journal of Clinical Nutrition.<br />
«Dopo dieci anni dall'inizio dello studio», dicono gli<br />
autori «abbiamo constatato che tra i 796 soggetti<br />
nei quali è comparso il diabete di tipo 2, i consumatori<br />
moderati di alcol erano, in proporzione, il 45 per<br />
cento in meno rispetto agli astemi. Anche comparando<br />
possibili fattori di rischi - quali il soprappeso,<br />
la sedentarietà e il fumo - il rapporto era decisamente<br />
a favore di chi si concedeva qualche bicc<br />
hierino». A questo punto la domanda s<strong>org</strong>e spontanea:<br />
il consumo di alcol, seppur modesto, va<br />
incentivato come fattore protettivo? «Direi proprio di<br />
no, anche se le evidenze farebbero pensare il contrario»,<br />
conclude Michel M Joosten, responsabile<br />
della ricerca. «Sappiamo bene quanto l'alcolismo sia<br />
un problema che abbia gravi ripercussioni sulla<br />
salute delle persone. Il rischio che un consumatore<br />
moderato di alcol possa in seguito aumentare le<br />
dosi è reale, ed è un motivo sufficiente per scoraggiare<br />
questa abitudine».<br />
[Tratto da: Dica33 – Fonte: American Journal of<br />
Clinical Nutrition, 21 aprile <strong>2010</strong> – Ricerca a<br />
cura di Carmelo D’Alessio]<br />
26
Last News<br />
(web image)<br />
(web image)<br />
Il microinfusore migliora il controllo metabolico<br />
nei bambini con diabete<br />
Utilizzare la terapia con microinfusore sin dall’inizio<br />
nei bambini con diabete di tipo 1 può migliorare il<br />
controllo metabolico. Ricercatori francesi hanno<br />
osservato 66 bambini diebetici da almeno 5 anni<br />
che avevano avuto la diagnosi prima dei 6 anni. Di<br />
questi bambini, 34 avevano intrapreso la terapia<br />
multiniettiva giornaliera e 32 avevano iniziato la<br />
terapia con microinfusore. Durante i 7 anni di follow¬up‚<br />
i bambini sottoposti ad infusione continua<br />
d’insulina con microinfusore<br />
presentavano valori di HbA1c<br />
significatvamente più bassi‚ e<br />
tutti eccetto tre bambini del<br />
gruppo in terapia multiniettiva<br />
sono passati al microinfusore<br />
per valori dell’HbA1c troppo<br />
elevati. I bambini che utilizzavano<br />
il microinfusore avevano<br />
anche minori crisi ipoglicemiche<br />
gravi.<br />
[Tratto da: American<br />
Diabetes Association - Fonte:<br />
Reuters Health Information<br />
Services ¬ A cura di Linda<br />
Possanzini]<br />
Riuscito trapianto di cellule da maiale a uomo<br />
La compagnia neozelandese di biotecnologia che ha<br />
sviluppato una procedura per trapiantare cellule<br />
produttrici di insulina dal maiale all'uomo nella<br />
terapia del diabete di tipo 1, ha condotto con successo<br />
sperimentazioni umane in Russia, dove il<br />
trattamento è legale. La Living Cell Technologies<br />
(Lct) di Auckland ha passato in rassegna i casi di<br />
otto persone sottoposte alla procedura dal 2007 in<br />
poi, rilevando buoni risultati in termini di sicurezza<br />
e di tolleranza. Nessuno dei pazienti ha mostrato<br />
segni di malattie collegate ai maiali. Sei hanno<br />
migliorato il controllo del diabete e, significativamente,<br />
due hanno potuto interrompere del tutto le<br />
iniezioni di insulina per un periodo di quattro e di<br />
32 settimane rispettivamente. I risultati della sperimentazione<br />
sono stati accettati per essere presentati<br />
al convegno scientifico annuale dell'American<br />
Diabetes Association in giugno. ''Siamo lieti che il<br />
trattamento si sia dimostrato sicuro e ben tollerato'',<br />
ha detto all'agenzia<br />
di stampa Nzpa il fondatore e direttore medico<br />
della Lct, prof. Bob Elliot. ''E' incoraggiante aver<br />
potuto dimostrare che il trapianto può essere somministrato<br />
in modo sicuro fino a tre volte, ed aver<br />
ottenuto evidenza di efficacia continuativa'', ha<br />
aggiunto. La ditta ha ottenuto l'autorizzazione di<br />
condurre ulteriori sperimentazioni umane in Nuova<br />
Zelanda, usando dosi più alte di cellule di maiale<br />
produttrici di insulina, con l'obiettivo di stabilire il<br />
livello ottimale per un trapianto una tantum.<br />
''Siamo ora nella fase di ricerca della dose ottimale,<br />
per consentire ad un paziente di diabete tipo 1 di<br />
mettere fine alle iniezioni di insulina, forse in via<br />
permanente'', ha detto Elliot.<br />
[Tratto da: ANSA – A cura di<br />
Carmelo D’Alessio]<br />
Diabete, stop al farmaco<br />
Avandia, in Italia 3,5 milioni<br />
di malati<br />
Da Viareggio l’allarme per una<br />
malattia che fra dieci anni colpirà<br />
400 milioni di persone nel<br />
mondo. Intanto, Ema e Aifa<br />
bloccano la vendita dei medicinali<br />
a base di rosiglitazone.<br />
(web image) Chi lo assume deve concordare<br />
col proprio medico una terapia<br />
alternativa<br />
ROMA - Tre milioni e mezzo. Tanti sono in Italia i<br />
malati di diabete: il 6% della popolazione. Il dato, in<br />
realtà, è condizionato al ribasso dal fatto che un<br />
diabetico su tre non sa ancora di esserlo. In prospettiva,<br />
inoltre, il diabete va assumendo le caratteristiche<br />
di una pandemia: 10 anni fa i malati nel<br />
mondo erano 120 milioni, oggi sono 270 milioni e di<br />
questo passo nel 2020 saranno 400 milioni; in pratica,<br />
ci sono due nuovi casi ogni 10 secondi.<br />
Sono le cifre dell’allarme lanciato al Festival della<br />
salute, in corso a Viareggio, da Federico serra, vicepresidente<br />
nazionale della Public affairs association.<br />
L’Italia, secondo Serra, è tra paesi più a rischio<br />
a causa dell’aumento dell’obesità che spesso precorre<br />
il diabete di tipo 2. “La situazione - afferma<br />
Serra - è ancora più drammatica se si osservano i<br />
dati dell’obesità infantile: nel nostro paese un bambino<br />
su tre è obeso e parliamo di soggetti che<br />
rischiano di sviluppare il diabete in età adolescenziale<br />
e di rischiare l’infarto già a 20 anni”.<br />
L’Agenzia per il controllo dei farmaci europea (Ema),<br />
intanto, ha deciso di sospendere dal mercato il farmaco<br />
antidiabete Avandia - prodotto dalla britanni-<br />
27
Last News<br />
(web image)<br />
(web image)<br />
ca GlaxoSmithKline (Gsk) - , in quanto secondo<br />
recenti studi inglesi e americani avrebbe effetti collaterali<br />
di rischio sul piano cardiovascolare (ictus e<br />
infarto su tutti). La decisione, già da tempo sollecitata<br />
1 da singole autorità sanitarie nazionali, è in<br />
linea con quella adottata negli Usa dalla Food and<br />
drug administration (Fda) ed è stata subito recepita<br />
dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).<br />
L’Ema ha disposto il divieto di commercializzazione<br />
per tutti i farmaci a base di rosiglitazone e l’Aifa ha<br />
decretato lo stop su tutto il territorio nazionale per<br />
Avandia, Avandamet e Avaglim. “Il Comitato per i<br />
medicinali per uso umano<br />
(chmp) dell’Ema - spiega la<br />
nota dell’Aifa - ha concluso<br />
che, al momento, i benefici di<br />
rosiglitazone non superano i<br />
suoi rischi, e che l’autorizzazione<br />
all’immissione in commercio<br />
dei medicinali contenenti<br />
rosiglitazone deve essere<br />
sospesa in tutta l’Unione europea”.<br />
In Italia, la molecola sotto<br />
accusa è usata da una percentuale<br />
ridotta di malati di diabete<br />
(si va dal 9% allo 0,3%, a<br />
seconda delle fonti), mentre è<br />
diffusissima sul mercato americano.<br />
In ogni caso, tanto<br />
(web image)<br />
l’Ema che l’Aifa e le associazioni dei medici e dei<br />
malati avvertono: chi si cura con questi medicinali<br />
non deve interrompere di colpo la terapia, ma di<br />
concordare subito col proprio medico il passaggio<br />
alla cura alternativa. L’Ema inoltre invita i medici a<br />
sospendere le prescrizioni di medicinali contenenti<br />
rosiglitazone e a visitare “tempestivamente” i<br />
pazienti in terapia con questi trattamenti, per modificare<br />
al più presto la cura.<br />
“Bisogna precisare - dice Gabriele Riccardi, presidente<br />
della Società italiana di diabetologia (Sid) -<br />
che non c’è alcuna prova definitiva di questi gravi<br />
effetti collaterali”. Le decisioni della Fda e dell’Ema<br />
si sono basate su studi britannici e americani che<br />
indicano un aumento del rischio di eventi cardiovascolari<br />
legato all’assunzione del rosiglitazone. La<br />
Sid, invece, ha avviato un proprio studio (finanziato<br />
dall’Aifa) su un campione di mille pazienti per valutare<br />
gli eventuali effetti benefici sul cuore delle tre<br />
molecole più utilizzate contro il diabete. “Vogliamo<br />
accertare - precisa Riccardi - se le terapie basate<br />
sulla metformina, le sulfaniluree e il pioglitazone,<br />
oltre ad essere efficaci nell’abbassare la glicemia,<br />
riducono gli eventi cardiovascolari”.<br />
(Tratto da La Repubblica, Salute,<br />
25 <strong>Settembre</strong> <strong>2010</strong>)<br />
In commercio il farmaco intelligente che entra<br />
in azione in caso di necessità<br />
È a disposizione di medici e pazienti un nuovo farmaco<br />
contro il diabete di tipo 2. Liraglutide è un<br />
derivato dell'ormone umano GLP-1 e assunto quotidianamente<br />
ha la capacità di regolare la secrezione<br />
di insulina in base alla presenza<br />
di glucosio nel sangue.<br />
Oltre a tenere sotto controllo il<br />
rischio di ipoglicemia, il farmaco<br />
produce un effetto inibitorio<br />
nei confronti della fame , favorendo<br />
in tal modo il rispetto di<br />
una dieta bilanciata e l'obiettivo<br />
di perdere peso per le persone<br />
che hanno problemi di<br />
linea. È efficace peraltro sulla<br />
pressione arteriosa e migliora<br />
la funzionalità del pancreas.<br />
Spiega Agostino Consoli, professore<br />
di Endocrinologia<br />
dell'Università di Chieti: “a fare<br />
la differenza è l'innovativo meccanismo<br />
di azione che simula<br />
l'attività dell'ormone naturale GLP-1, stimolando le<br />
beta cellule del pancreas al rilascio di insulina solo<br />
in presenza di concentrazioni elevate di glucosio.<br />
Controllando la glicemia in maniera 'intelligente',<br />
liraglutide consente di ridurre significativamente il<br />
rischio di ipoglicemie".<br />
Anche il prof. Gi<strong>org</strong>io Sesti dell'Università “Magna<br />
Graecia” di Catanzaro sottolinea le proprietà del<br />
medicinale: “le attuali terapie per il diabete di tipo 2<br />
non consentono di mantenere un controllo duraturo<br />
nel tempo, è per questo che occorre costantemente<br />
incrementare sia le dosi sia il numero di farmaci<br />
assunti dai pazienti fino ad arrivare alla prescrizione<br />
di insulina, mentre liraglutide può essere assunto<br />
in un'unica dose giornaliera per via sottocutanea".<br />
In Italia sono quasi 3 milioni le persone che soffrono<br />
di diabete, che colpisce più le donne degli uomini<br />
e si concentra soprattutto nelle regioni meridionali<br />
del paese.<br />
http://italiasalute.leonardo.it/Diabete.asp<br />
28
SPONSOR
[L’impresa]<br />
Diabete: 42enne sfida lo Stretto<br />
di Messina e la malattia<br />
30<br />
prossimo 19 luglio Giovanna Finocchiaro partirà dalla costa<br />
messinese, supportata da un team di specialisti, alla volta della<br />
sponda calabra con l’unico scopo di dimostrare - bissando il<br />
successo ottenuto sulla stessa distanza nel 2007 da Monica<br />
Priore - che il diabete non è un limite neppure per una atleta<br />
non<br />
professionista.<br />
La storia di Giovanna è simile a quella di molte altre persone:<br />
l’esordio in età giovanile con il diabete di tipo2, una vita sedentaria,<br />
uno stile di vita non idoneo alla sua condizione, l’accettazione<br />
della malattia come un “peso” da portare. Poi, improvvisamente,<br />
sulla barca d’appoggio durante la traversata di<br />
Monica la “rivelazione”, la decisione di prendere saldamente in<br />
mano questa malattia, di far diventare il limite un’opportunità<br />
e la voglia di fare tutto “ora e subito” perché la “vita va vissuta”.<br />
Al suo fianco il diabetologo Giuseppe Smedile, presidente<br />
dell’Aniad Sicilia che segue le sue sedute di allenamento bisettimanali<br />
che la sta allenando dalla fine dell’ottobre dello scorso<br />
anno ad abbandonare la piscina per andare in mare aperto:<br />
allenamento che come è facile capire non è soltanto fisico ma<br />
mentale perchè come sottolinea il diabetologo “questo tipo di<br />
condizioni, talvolta estreme, educano la persona con diabete a<br />
saper gestire la sua situazione perché con una buona educazione<br />
terapeutica tutto è possibile, non ci sono preclusioni. In più<br />
sulla barca d’appoggio saranno presenti un medico incaricato<br />
di monitorare la glicemia di Giovanna, un cronometrista della<br />
Federazione Italiana Nuoto ed un barcaiolo che darà, durante il<br />
3,5 km di percorso, le indicazioni più idonee per la buona riuscita<br />
della traversata.<br />
Un progetto che si inserisce in maniera naturale in quelli che<br />
riguardano calciatori, ciclisti e maratoneti con diabete che<br />
dall’Aniad (Associazione nazionale italiana atleti diabetici)<br />
segue a livello nazionale e territoriale e che a pieno titolo fa<br />
parte, parallelamente, delle iniziative del Changing Diabetes<br />
sostenute da Novo Nordisk, azienda danese leader nel diabete<br />
nella ricerca e nello sviluppo degli antidiabetici, che hanno lo<br />
scopo principale di superare la fase del “curare il paziente” per<br />
arrivare a “prendersi cura della persona con diabete”.<br />
(Tratto da IMGPress, 14 Luglio <strong>2010</strong>)
[L’impresa]<br />
Tra Scilla e<br />
Cariddi il canto<br />
vittorioso di una<br />
agguerritissima<br />
sirena!<br />
“I padroni dello Stretto siamo noi!”. Così cantavamo noi reggini<br />
allo stadio fino a qualche anno fa, quando dalla curva sud del<br />
Granillo tifavamo affermando la “supremazia” sui cugini messinesi<br />
in un derby direi ormai storico. Sembrano passati dei<br />
secoli e nel frattempo i nostri dirimpettai, abbandonato il calcio,<br />
stanno dimostrando di essere dei grandi atleti e di vincere<br />
delle sfide ancora più importanti.<br />
19 luglio <strong>2010</strong>. In un’ora e 49 minuti, lo Stretto di Messina, da<br />
Punta Faro a Cannitello, viene letteralmente “conquistato” da<br />
una donna eccezionale. Si chiama Giovanna Finocchiaro, è<br />
messinese, ha 42 anni e dall’età di 10 è diabetica di tipo 1.<br />
Giovanna è segretaria dell’ANIAD Sicilia, Associazione<br />
Nazionale Italiana Atleti Diabetici e si allena dallo scorso ottobre,<br />
con test in piscina e uscite in mare aperto. Dopo l’impresa<br />
di un’altra atleta diabetica, Monica Priore, Giovanna ha deciso<br />
di provarci perché, dice, «è assolutamente un’esperienza da<br />
vivere». Giovanna affronta il mare senza muta, seguita dall’allenatore<br />
Rosario Saccà e dal dott.Smedile, diabetologo dell’ospedale<br />
di Papardo e presidente ANIAD Regione Sicilia.<br />
Giovanna, che gareggia per l’Ulysse Nuoto Messina, dopo aver<br />
raggiunto la costa calabra, felicissima, esprime la sua gioia buttando<br />
fuori tutta la rabbia nei confronti di chi non ha creduto in<br />
lei, di primari di diabetologia che avevano scommesso che non<br />
ce l’avrebbe mai fatta. Più facile approdare sulla luna le avevano<br />
detto!<br />
«Sono stata bravissima -ci dice – scusate la modestia! Dedico<br />
la mia “vittoria” a tutti quelli che mi hanno seguito, alla mia<br />
famiglia e a coloro che hanno la mia stessa patologia ma non la<br />
mia stessa forza di reagire».<br />
«Sono felicissima e soddisfatta di me stessa. Gli allenamenti<br />
sono stati molto duri, due ore e mezza per ¾ volte alla settimana.<br />
Ho raggiunto un buon autocontrollo glicemico, con un buon<br />
compenso e una glicata passata da 8 a 7».<br />
«Giovanna è una paziente modello –ci spiega il dott. Smedile<br />
– diventata anche tutor per altri pazienti. Per prepararla abbiamo<br />
effettuato controlli periodici con ricoveri in day hospital,<br />
abbiamo modificato la dieta, suddividendo l’alimentazione in<br />
6 pasti quotidiani, prestando particolare attenzione ai carboidrati,<br />
alle proteine e ai grassi di origine vegetale.<br />
Fondamentale anche il livello di idratazione e il monitoraggio<br />
del controllo glicemico>».Durante la traversata, di poco più<br />
di 3 km, i tempi sono stati registrati ufficialmente dai giudici<br />
cronometristi della Fin, Federazione italiana nuoto e sono<br />
stati effettuati due controlli glicemici con conseguente inoculo<br />
di insulina. «Questo tipo di esperienza è importante perché<br />
aiuta i pazienti a sapersi gestire in varie situazioni – continua<br />
Smedile – con una buona educazione terapeutica nulla è precluso<br />
a un diabetico, stando naturalmente attenti al rischio di<br />
ipo e iper glicemia dovute allo stress sportivo».<br />
«I fondali di questo Stretto, senza meduse e senza pesci, sono<br />
di un blu stupendo – afferma Giovanna – L’emozione più forte<br />
oggi è stata nel momento in cui ho toccato finalmente gli scogli<br />
reggini. Quando sono partita da Punta Faro, alla prima bracciata<br />
mi sono chiesta: ma che sto facendo? Ed ero lì lì per bloccarmi.<br />
Ma i sacrifici per arrivare fin qui sono stati tanti e ho<br />
inserito la marcia, anche se non mi sembrava mai di toccare<br />
terra».<br />
«Ero molto legata con lo sguardo alla barca, perché il sostegno<br />
per me è stato fondamentale. Sono una persona molto caparbia,<br />
tenace. Sono stanchissima ma ce la dovevo fare assolutamente.<br />
Sono dell’idea che noi diabetici non dobbiamo stare con le<br />
mani in mano, aspettando il miracolo del trapianto. Nel frattempo<br />
dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo amarci di più e vivere<br />
circondati dalle persone giuste, positive».<br />
M. Cristina Scullino<br />
31
Incontri a ritmo...<br />
bailado
Incontri a ritmo...<br />
bailado<br />
Duas associaÁ_es: um sÛ objetivo<br />
Entidades na It•lia e no Brasil buscam<br />
educar portadores de diabetes, seus<br />
familiares e profissionais de sa•de<br />
visando o bem estar do doente.<br />
Regiane Bochichi<br />
Era uma tÌpica tarde paulistana com<br />
chuva descrita e cantada in•meras<br />
vezes pela famosa canÁ„o de Tom<br />
Jobim: “ s„o as •guas de marÁo fechando<br />
o ver„o”. S„o Paulo se tornou um rio<br />
aberto com enchente, falta de luz,<br />
tr‚nsito caÛtico. Um cen•rio conhecido<br />
dos moradores que causa espanto aos<br />
visitantes. N„o foi o caso do doutora<br />
Maria Antonella Ferraro. Respons•vel<br />
clÌnica da AssociaÁ„o <strong>Diabaino</strong> Vip-Vip<br />
dello Stretto, em Regio Calabria, n„o se importou<br />
nem com a chuva, pouco menos em descer 14<br />
andares a pÈ para que pudesse conhecer a<br />
AssociaÁ„o Juvenil de Diabetes. “Sou uma brava<br />
dona italiana”, repetia a doutora a cada piso vencido.<br />
Com esta energia e vontade, ela se reuniu com a<br />
presidente da entidade brasileira Ione Taiar Fucs e<br />
a equipe de nutricionista, psicÛlogas e colaboradoras<br />
para um interc‚mbio de conhecimento e experiÍncias<br />
no trabalho de educaÁ„o em diabetes para<br />
seus portadores, familiares, profissionais de sa•de e<br />
comunidade, visando sobretudo a qualidade de vida<br />
dos envolvidos.<br />
As duas entidades mantÍm programas semelhantes<br />
e o interesse comum voltado ao bem estar do<br />
paciente. “Diabetes n„o È uma doenÁa curavÈl, mas<br />
È control•vel”, diz Antonella. Fundada h• 30 anos,<br />
a ADJ conta com um conselho consultivo mÈdico<br />
para orientar a elaboraÁ„o do material did•tico, opinar<br />
sobre a participaÁ„o em pesquisas e a utilizaÁ„o<br />
de produtos adequados para o consumo das pessoas<br />
com diabetes. AlÈm disso, ministra palestras<br />
para esclarecer d•vidas de jovens, pais e profissionais<br />
de sa•de.<br />
Do outro lado do Atl‚ntico, com apenas 10 anos de<br />
vida a filosofia da Diabino È cuidar de cada paciente<br />
como um VIP (Very Important Person) e ter um<br />
equipe multidisciplinar formada por mÈdicos,<br />
nutricionistas, dentistas, psicÛlogos que ajudam o<br />
portador de diabetes a conhecer e controlar a doenÁa.<br />
A analogia usada È de um barco a vela. Os sintomas,<br />
as restriÁ_es, os remÈdios s„o as ondas, as<br />
condiÁ_es do vento, as correntezas. Cabe a pessoa<br />
aprender a velejar e curtir a sensaÁ„o da natureza<br />
quando tudo est• em equilÌbrio.<br />
Ali•s, os sÌmbolos adotados por ambas retratam o<br />
trabalho em time, a dedicaÁ„o, a persistÍncia e a<br />
busca de resultados. Na ADJ, a escolha recaiu<br />
sobre a formiga, e a associaÁ„o italiana preferiu a<br />
abelha. H•, inclusive, f•bulas infantis que reforÁam<br />
esses valores e permitem uma r•pida explicaÁ„o da<br />
doenÁa e seu controle para crianÁas e jovens.<br />
E quanto mais cedo e mais informaÁ„o circular,<br />
melhor. Pois, diabetes È daqueles tipos de doenÁa<br />
que n„o se vÍ e n„o se sente. Os sintomas s„o sutis<br />
e os riscos enormes. Os n•meros atuais da doenÁa<br />
s„o desanimadores. S„o mais de 170 milh_es de pessoas<br />
no mundo. A taxa È de um novo caso de diabetes<br />
a cada 5†segundos.<br />
Mais de 3 milh_es de italianos sofrem de diabetes e<br />
1 milh„o n„o sabem. Um italiano em cada trÍs com<br />
mais de 40 anos est• em risco de diabetes. No<br />
Brasil, 10 milh_es de pessoas tÍm a doenÁa, e a<br />
incidÍncia aumenta em adultos e adolescentes,<br />
tendo como principal causa o crescente aumento de<br />
peso.<br />
A doenÁa aumenta 3 a 5 vezes o risco de complicaÁ_es<br />
cardiovasculares (infarto e isquemia cerebral)<br />
e È a 1 causa de falÍncia renal, cegueira,<br />
amputaÁ„o e disfunÁ„o erÈtil, alÈm de diminuir a<br />
expectativa de vida em 5 a 10 anos. Segundo o<br />
MinistÈrio da Sa•de, 50% dos brasileiros sequer<br />
sabem que s„o diabÈticos. O Brasil È oitavo no ran-<br />
33
Incontri a ritmo... bailado<br />
king de n•mero de diabÈticos e a incidÍncia pode<br />
dobrar atÈ 2030 se medidas preventivas n„o forem<br />
tomadas desde j•.<br />
O quadro È t„o grave que os dois paÌses j• tratam a<br />
diabetes com uma legislaÁ„o prÛpria. A It•lia aprovou,<br />
em 1987 - colocando o paÌs na vanguarda da<br />
legislaÁ„o sanit•ria- uma lei muito clara, concisa e<br />
completa. Em apenas 10 artigos aborda v•rias<br />
quest_es sobre a gest„o da diabetes: epidemiologia e<br />
programas de prevenÁ„o clÌnica, as facilidades para<br />
ser atendido, o treinamento dos profissionais de<br />
sa•de, a educaÁ„o Cidad„os com Diabetes Mellitus,<br />
a certificaÁ„o de aptid„o fÌsica para o trabalho, carta<br />
de conduÁ„o, o papel das instituiÁ_es de caridade e,<br />
mais recentemente, o financiamento da lei.<br />
Pelo lado brasileiro, em 26 de setembro de 2006, foi<br />
promulgada pelo Governo Federal a Lei 11.347, que<br />
prevÍ a distribuiÁ„o gratuita de medicamentos e<br />
insumos aos portadores de diabetes, inscritos em<br />
um programa de educaÁ„o em diabetes. Em 10 de<br />
outubro de 2007, foi publicada a Portaria† 2583,<br />
que define o elenco de medicamentos e insumos<br />
disponibilizados pelo Sistema /nico de Sa•de. O<br />
Estado de S„o Paulo aprovou a Lei 10782/2001,<br />
que determina ao SUS o fornecimento de todo o tratamento<br />
que o portador de diabetes necessita.<br />
Para formar educadores e tambÈm garantir o cumprimento<br />
da lei, a ADJ criou a ADJ JUR, uma<br />
comiss„o composta por v•rios advogados que d•<br />
consultoria permanente aos portadores de diabetes<br />
atravÈs de plant_es semanais na sede da entidade.<br />
“Nossa realidade È diferente” comentou Ione – advogada<br />
por profiss„o que cuida pessoalmente desta<br />
funÁ„o. “Temos de ficar em cima para fazer valer os<br />
direitos dos portadores do diabetes frente a assistÍncia<br />
mÈdica gratuita”.<br />
A conversa j• durava quase duas horas. A advogada<br />
Ione e seu time estava finalizando os preparativos<br />
para o 14_ Congresso da AssociaÁ„o de Diabetes<br />
que foi realizado nos dias 27 e 28 de marÁo da qual<br />
a doutora Maria Antonella Ferraro participou como<br />
convidada no primeiro dia.<br />
Mesmo com o tempo curto e a chuva n„o dando trÈgua,<br />
ainda acertaram os detalhes de trÍs projetos<br />
para que as entidades se tornem irm„s e continuem<br />
seu trabalho na prevenÁ„o e bem estar dos doentes.<br />
O primeiro deles È um acampamento - tÈcnica utilizada<br />
para passar, principalmente, os conceitos<br />
nutricionais para os jovens – com participantes dos<br />
dois paÌses em territÛrio italiano. O outro È a localizaÁ„o<br />
de um baralho que contÈm dicas alimentares<br />
e receitas feitas pela prÛpria doutora Antonella<br />
para o portuguÍs com a adpataÁ„o de jogos mais<br />
conhecidos dos brasileiros. Por fim, buscar uma<br />
parceria com uma empresa de telefonia para<br />
implantar o revolucion•rio sistema de mediÁ„o e<br />
autocontrole de glicemia utilizando smartphones.<br />
Programa que foi implantando recentemente na<br />
It•lia.<br />
Com o trabalho de entidades como esta, os diabÈticos<br />
podem ter a certeza que as chuvas v„o passar e<br />
que ficar„o apenas “ a promessa de vida no teu<br />
coraÁ„o”, como imortalizou Tom Jobim.<br />
34
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